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NELLA GIUNGLA

Alessandro Traino è un nome di fantasia per un ipotetico autotrasportatore che vuole cambiare un po’ di veicoli commerciali della sua azienda: i suoi sono ormai vecchi, pericolosi e soprattutto inquinano. Alessandro ha una solida coscienza ambientale e vuole fare un altro passo verso la transizione green. Gli hanno detto che è il momento buono, che lo Stato eroga incentivi proprio per aiutare gli imprenditori come lui a sostituire i propri veicoli con altri meno inquinanti, addirittura a zero emissioni

Alessandro, allora, si informa su quali incentivi il governo gli metta a disposizione e a quali condizioni. Esclusa la Sabatini bis (che, peraltro, è un prestito agevolato e quindi lo aiuterebbe a un nuovo acquisto non a una sostituzione e Alessandro di camion ne ha già a sufficienza) scopre che nel 2023 per i camion ci sono (finora) soltanto 35 milioni di euro, contro i 63 del 2022 e i 122,5 del 2021. Ma soprattutto non c’è più – dal 1° gennaio – quel credito d’imposta (cumulabile) prima al 10% poi al 6% che aveva sostituito il superammortamento (al 120%) e l’iperammortamento (al 250%)

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Non solo. Anche quei 35 milioni non ci sono ancora tutti. Alessandro vorrebbe cambiare uno dei suoi camion più vecchi e prendere un modello Euro VI, ma i 25 milioni che potrebbero essere previsti per il diesel aspettano di essere attuati da un decreto del ministero dei Trasporti. Alessandro potrebbe – è vero – puntare a un

Sedavverosivuole perseguirelatransizione green,bisognerebbe predisporreunpianomirato perl’autotrasportocheoffra unquadrodicertezzaalle imprese.Perchél’incertezza, quandosiparla diinvestimenti,èparalizzante

Claudio Donati segretario generale Assotir

veicolo elettrico: lì ci sono 10 milioni, ma la spesa è elevata e l’incentivo – al massimo 25 mila euro – è scoraggiante. Tanto più che la rete di ricarica è assai scarsa e Alessandro dovrebbe riorganizzare tutta la sua rete di spostamenti.

In quei dieci milioni, però, c’è la possibilità di farsi finanziare parte del costo di un camion a gas. Ne vale la pena? È pur sempre un motore a carburante fossile, seppure utilizzabile con il biometano. E se poi bloccano la circolazione di tutti i veicoli a mo- tore a combustione interna, come stanno facendo con i diesel Euro IV in tutto il Nord Italia? E comunque, qualunque veicolo a gas naturale acquisti oggi è destinato a deprezzarsi più in fretta, senza considerare che il prezzo del GNL è stato a lungo alle stelle

Poi ci sono altri 15 milioni stanziati dal ministero per lo Sviluppo (ieri Mise, oggi Mimit: ministero per le Imprese e il made in Italy) per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici con rottamazione dell’usato, ma sono riservati ai leggeri – in pratica i furgoni da città – e alle PMI e Alessandro, pur essendo piccolo, fa autotrasporto di linea, non distribuzione, e i veicoli che intende cambiare superano le 12 ton di portata

Per di più ha saputo che un suo collega, che aveva acquistato un truck nel novembre 2019, invogliato dagli incentivi del Fondo investimenti del ministero, a tutt’oggi non ha visto un euro. Perciò, macerato dai dubbi e consumato dall’incertezza, Alessandro decide di aspettare di avere le idee più chiare, anche se ogni giorno che passa i suoi camion diventano più vecchi e inquinanti

Norme Da Correggere

La storia di Alessandro Traino è di fantasia, ma quel che gli sarebbe capitato è tutto vero – compreso il ritardo dei pagamenti del 2019 (per la precisione per gli acquisti successivi al 24 ottobre di quell’anno) il cui sollecito è stato oggetto dell’ultima intesa con il governo (quello precedente, con l’ac-

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