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IL PRIMO
Il nuovo etruck della Stella è stato di recente acquisito da Niinivirta Transport, tra i primi in Italia ad averlo scelto per la sua attività di distribuzione. E tra i primi anche a richiederlo in una configurazione inedita per il mercato italiano, di motrice più rimorchio
Visono tanti modi per essere innovativi. Uno di questi è saper anticipare le tendenze, comprendere e predire quelle che saranno le evoluzioni di mercato, scavalcare il muro del limite, grazie a soluzioni fortemente personalizzate. Niinivirta Transport, consociata del Gruppo Di Martino e storica realtà nel settore del trasporto elettrico, quel muro lo ho già superato anni fa, quando nel 2014 fece breccia con l’apertura della propria flotta al primo camion medio elettrico (si trattava di uno Smith Newton) per le sue attività di distribuzione. Fu la prima società di trasporto in Italia a spingersi in questa direzione, convinta della bontà della soluzione elettrica per le consegne a emissioni locali zero. Da allora molta strada è strada fatta e la società ha continuato a investire anno dopo anno per arrivare a un numero di 16 veicoli full electric, accumulando una grande esperienza di gestione del trasporto con questa alimentazione alternativa.
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Pionieri Del Trasporto Elettrico
L’ultimo arrivato nella flotta dell’azienda milanese è l’eActros, il primo modello di camion elettrico realizzato da Mercedes-Benz Trucks. E come nel 2014, anche in questo frangente l’obiettivo della società è stato quello di porsi all’avanguardia e arrivare prima di tutti in Italia, facendo proprio il primo medio «alla spina» della Stella capace di percorrere con una ricarica, a seconda del numero di batterie, tra i 300 e i 400 km. E proprio questo aspetto ha conquistato l’interesse di Niinivirta, giudicando evidentemente rispondente alle
La versione dell’eActros scelta da Niinivirta monta 3 pacchi batteria che garantiscono al veicolo un’autonomia di 300 km proprie esigenze distributive un’autonomia così allungata. Ma non solo. A rendere particolarmente appetibile questo veicolo è stata anche la sua ampia possibilità di personalizzazione. Niinvirta ha optato per quella da 3 assi, 40 ton di massa a terra e con la possibilità di trainare un rimorchio da 7,40 metri, così da arrivare a caricare fino a 36 europallet. Come ha spiegato Paolo Ferraresi, fondatore della Niinivirta, ai microfoni di K44 (il contenitore di video e podcast di Uomini e Trasportie Trasporto Europa), «si tratta della migliore configurazione possibile, perché ci consente di poter dare alla nostra flotta la flessibilità necessaria per affrontare qualsiasi tipo di incarico. Tra l’altro, da un punto di vista tecnico, parliamo di un veicolo che è nettamente un passo avanti: il solo fatto che la trazione sia fornita da due motori elettrici posizionati direttamente nella zona dell’assale posteriore, consente meno dispersione di energia e di conseguenza abbiamo il miglior utilizzo di ciascun kilowatt che caricheremo a bordo».
Uno tra i primi esemplari di eActros Mercedes-Benz, svelato a Milano in occasione del Transpotec 2022. In posa, da sinistra verso destra, Angelo Di Martino (fondatore F.lli Di Martino), Paolo Ferraresi (general manager Niinivirta), Carmelo Di Martino (presidente CDA F.lli Di Martino), Maurizio Pompei e Fabrizio Lombardi (rispettivamente Ceo e eConsultant di Mercedes-Benz Trucks Italia).
Configurazione Inedita
Per ciò che riguarda la scelta di «attaccar-
Chi Niinivirta Transport
Fondata nel 1986, Niinivirta è specializzata nei trasporti da e per i mercati scandinavi, ma è presente in tutto il mondo anche nei collegamenti aerei e marittimi. L’azienda è nota per essere stata tra le prime (correva l’anno 2005) a utilizzare la tecnologia RFID (etichette a radio-frequenza) per la gestione delle merci in transito dal proprio magazzino di Tribiano (Milano). È stata anche la prima in Italia a effettuare consegne in ambito urbano utilizzando camion 100% elettrici. A partire dal 2014, effettua giornalmente consegne verso le principali città italiane, Firenze, Torino, Brescia, Bergamo e Milano.
ci» il rimorchio, Ferraresi spiega che la decisione è stata presa per «avere in flotta un mezzo che può arrivare a trasportare quello che gli altri dovrebbero fare con un diesel, ottenendo dei vantaggi competitivi». Centrale, in questo processo configurativo, l’apporto consulenziale di Mercedes-Benz Trucks Italia che, attraverso varie analisi dei percorsi e delle esigenze distributive richiesta dal veicolo, ha indicato la versione più idonea. Alla fine, è stato deciso di optare per la versione da 3 pacchi batteria che garantisce un’autonomia di 300 km.
Diminuire il consumo di carburante e le emissioni di CO2 con la nuova EcoGeneration I semirimorchi aerodinamici della EcoGeneration riducono la resistenza dell‘aria e quindi notevolmente il consumo di carburante. Con la parte posteriore regolabile, in caso di necessità i modelli EcoFLEX e EcoVARIOS possono essere adattati in modo flessibile al volume di carico più grande. Nell‘impiego quotidiano, la soluzione EcoGeneration raggiunge una riduzione del consumo di carburante fino al 10%. Maggiori informazioni: www.cargobull.it
Unanno di resistenza e di (timida) ripresa. Potremmo riassumere così il 2022 del settore italiano dei veicoli industriali che, nonostante le persistenti difficoltà produttive, legate non solo alla carenza di materie prime e a un’inflazione importante ma anche al delicato contesto geopolitico che ha ulteriormente allungato i tempi di consegna, ha registrato un +1,4%, dato dalle 25.600 immatricolazioni complessive (contro le 25.246 del 2021). A trainare il mercato è il segmento dei veicoli leggeri (+17,6%) e quello dei pesanti (+4,1%), mentre è in sofferenza quella medio pesante (-17,8%). In questo scenario di discontinuità, tra i marchi virtuosi brilla Scania, che sta vivendo un momento particolarmente favorevole.
Il Punto Sul Mercato
Il 2022 del Grifone si è infatti chiuso con risultati positivi, seppur in un contesto economico che ha influito sulla capacità produttiva. Come ha dichiarato Enrique Enrich, amministratore delegato di Italiascania, nel corso della conferenza stampa di bilancio di fine anno, «in anni di montagne russe per il mercato, la metafora del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto si applica bene al 2022, che è stato fortissimo ma anche ricco di sfide che da tanti decenni non si erano poste», con tempi di consegna dei veicoli allungati e un’inflazione crescente.
«Due fattori – ha sottolineato l’AD – che in genere non vanno d’accordo».
Un mercato segnato pure da inattesi avvenimenti mondiali. «Il Covid ha frenato tutto – ha commentato ancora Enrich – ma la domanda successiva si è rivelata poi più forte della produzione.
Ci siamo trovati a dover scegliere a chi dare la precedenza, nel momento in cui arrivavano componenti. E noi abbiamo dato priorità al service e alle officine, piuttosto che alla produzione, per riparare flotte già in strada».
Quanto affermato dal numero uno di Italscania si riflette nei numeri, che dicono che il Grifone in Italia ha raggiunto nel 2022 una quota di mercato del 13,7%, in lieve diminuzione (-0,3%) rispetto al 2021. C’è dunque da recuperare una piccola fetta di mercato. Tuttavia, è nel settore del Service Sales & Operations – solitamente più profittevole – che il costruttore ha fatto un notevole balzo in avanti. Il 2022 si è chiuso infatti con 11.250 veicoli coperti da un contratto di assistenza (+12,4% sul 2021 con una copertura che supera ormai il 70% del venduto), garantita da una rete sempre più solida, che oggi conta 16 concessionarie e 111 officine sul territorio nazionale. Scania ha sottolineato come questo risultato sia
Ladomandapost-pandemicasièrivelatapiùfortedella produzione.Cisiamotrovatiadoverscegliereachidarela precedenza,nelmomentoincuiarrivavanocomponenti.
Enoiabbiamodatoprioritàalserviceealleofficine, piuttostocheallaproduzione,perriparareflottegiàinstrada Enrique
Enrich, AD Italscania
Scania Italia fa il punto sul mercato dei veicoli pesanti dello scorso anno. Dodici mesi intensi, vissuti sulle montagne russe e segnati da clamorosi avvenimenti mondiali. E che nonostante tutto vede il Grifone crescere, in particolare sul fronte dell’assistenza, della transizione sostenibile e della formazione stato ottenuto anche grazie allo sviluppo di nuove soluzioni, come il Pro Care (servizio di assistenza Premium che punta a ridurre i tempi di fermo macchina in modo predittivo) e all’ampio portafoglio di servizi, tra i quali il Fleet Care e l’On-site Service. Il primo offre assistenza completa e personalizzata alle flotte, dall’analisi dei dati alla pianificazione degli interventi in officina, dalla reportistica relativa a KPI strategici all’assistenza straordinaria, per sollevarle da oneri burocratici e quindi ottimizzare i tempi. Il secondo è un servizio che offre alle aziende di autotrasporto la possibilità di avere una vera e propria
Girteka Prenota 600 Scania Elettrici
Il 2022 si è chiuso con una notizia clamorosa nel mondo dell’elettromobilità pesante. Ad annunciarla è stata la stessa Scania, che a fine dicembre ha firmato un'importante partnership con Girteka Logistics, una delle più grandi aziende europee di trasporti, per la fornitura di 600 camion a zero emissioni da consegnarsi nell’arco temporale di quattro anni. Ma c’è di più. L’accordo infatti prevede, oltre alla dotazione di veicoli elettrici, anche un articolato programma di conquista della sostenibilità che passa da diversi aspetti: l’installazione di infrastrutture di ricarica, lo studio di soluzioni di ricarica ottimizzate e la preparazione degli autisti a un uso ottimale del veicolo. In più, il costruttore svedese si impegnerà comunque a fornire all’azienda lituana anche i veicoli diesel della nuova generazione Super, in grado di ridurre il consumo di carburante fino all'8% rispetto ai modelli tradizionali.
officina Scania aperta presso la sede del cliente e a suo esclusivo servizio, condotta da personale qualificato che lavora secondo gli standard del costruttore. Una tipologia di gestione che consente a chi trasporta di concentrarsi sul proprio business, senza distrarsi su attività che richiedono professionalità diverse.
Partnership Strategiche
Nel corso della conferenza, Scania ha anche presentato la propria visione sui prossimi traguardi da inseguire a livello globale. In questo contesto, l’obiettivo del Grifone è quello di continuare a instaurare relazioni con partner strategici e a investire in ricerca e sviluppo, al fine di guidare concretamente il cambiamento verso un mondo di trasporti più sostenibile. Ne sono un esempio, la recente partnership con Girteka per la fornitura di 600 camion elettrici nei prossimi quattro anni, l’apertura di una nuova fabbrica in Cina e due stabilimenti concepiti in ottica green, entrambi a Södertälje, in Svezia: una fonditura che fornirà acciaio verde per la costruzione dei veicoli e un sito dedicato all’assemblaggio di batterie sfruttando al riguardo un solido legame con Northvolt. E proprio l’avvio delle attività industriali nel Paese della Grande Muraglia, mer- cato in espansione in cui il nuovo stabilimento produttivo libererà capacità dagli impianti per il mercato europeo, sarà un fattore decisivo per l’aumento della capacità produttiva di Scania nel prossimo futuro.
La Formazione Al Centro
Un altro progetto estremamente interessante messo in campo da Scania per il futuro del settore è quello che riguarda la creazione di nuovi profili professionali, con una vera e propria accademia tecnica firmata Scania, l’Officina dei Tecnici del Futuro. La proposta è quella di un percorso formativo, gratuito e mirato alla formazione di personale competente. L’obiettivo, in sostanza, è quello di intercettare i giovani talenti da avviare alla professione del tecnico di manutenzione e riparazione dei veicoli pesanti, all’interno della propria Rete di officine autorizzate. «È la nostra fucina di nuovi talenti – ha spiegato durante la conferenza Marta Mottana, direttrice People & Culture di Scania Italia – per far fronte alla carenza di risorse. In Italia mancano profili tecnici per ruoli strategici e i ragazzi diplomati Its sono pochi rispetto, per esempio, alla Germania. Serve creare un ecosistema per creare un’offerta che non c’è».