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ANTEPRIMA IAA Tutto il nuovo di Schmitz Cargobull. La giostra dell’elefante

LA GIOSTRA DELL

di Massimiliano Barberis

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Una tale serie di novità, di trasformazioni, di riorganizzazioni produttive non si vedevano da anni. Il momento è delicato, ma il costruttore leader di allestimenti in Europa mira a consolidare la sua posizione. E anche a marginalizzare di più…

«Innovazioniperuntrasporto più efficiente»: è il motto con cui Schmitz Cargobull ha mostrato all’interno del sito produttivo di Gotha – acquisito 25 anni fa, impegnato a realizzare ribaltabili dal 1935, ma dedicato a progettare giostre nel 1883, anno della sua fondazione – tutto quanto “gira” sulla sua ruota produttiva. Le innovazioni si sono concentrate su veicoli più aerodinamici per ridurre emissioni e costi, su soluzioni per rendere piùefficienteiltrasportorefrigerato, per ridurre la tara mantenendo solidità e per sfruttare la telematica nell’analisi dei dati.

IL RIBALTABILE CHE NON C’ERA

I telai in acciaio del ribaltabile S.KI sono stati riprogettati e alleggeriti da 45 a 110 kg in base alla lunghezza. Il design delle traverse garantisce più stabilità e durata al telaio grazie all’alta protezione dalla corrosione, mentre quello del telaio ottimizza verniciatura e zincatura. Da qui la garanzia contro la ruggine offerta per 10 anni. È disponibile in 4 lunghezze di telaio (7.2, 8.2, 9.6, 10.5 m),asecondadell’applicazione,del livello di carico e del volume della carrozzeria desiderato. Oltre alla versione base, sono disponibili una light per carichi particolarmente elevati e una heavy duty per impieghi gravosi. Il peso della nuova cassa in acciaio da 24 m³ è stato migliorato per l’uso in cantiere con un risparmio di peso di 180 kg. L’ampio pianale piatto garantisce baricentro più basso, a vantaggio della maneggevolezza. Inizio della produzione: fine marzo 2023.

LA VASCA 4 ASSI

S.BO, IL NOME PER LA MERCE SOTTO CASA

Con il nuovo trailer per distribuzione urbana a 2 assi, Schmitz lancia il nuovo nome per veicoli di gamma Dry Freight: S.KO sarà ora utilizzato per mezzi impegnati in trasporti a temperatura controllata, mentre S.BO sarà riservato alla merce asciutta. Oltre al modello S.BO Pace, Schmitz mantiene a listino il tradizionale S.BO Express con pannelli in Ferroplast o il robusto cassone in acciaio S.BO Steel. Ilnuovomezzopercollettame,prodottoaManchestereaFigueruelas (Saragozza), è realizzato con il nuovo materiale Struktoplast che taglia il peso di 600 kg, grazie a una nuova plastica a nido d’ape, robusta ma leggera. Lo S.BO Pace si rivolge ad aziende per ultimo miglio e corrieri. È certificato DIN EN 12642 codice XL e offre un'ampia gamma di opzioni: binari di fissaggio del carico, tetto traslucido, sponda idraulica e, a scelta, portellone posteriore o porte in alluminio. Gli assali Rotos hanno garanzia di 1.000.000 di km o 6 anni. Il mezzo può essere dotato di componenti per fissaggio del carico, come reti o paratie sul retro. La capacità di carico del pavimento è di 5,5 t, ma può arrivare a 7,1 t o 8 t. Infine, anche nella gamma della refrigerazione Schmitz incorpora S.CUe, unità di refrigerazione elettrica priva di emissioni, progettata per uso urbano. Anche per i trattori a 4 assi Schmitz offreunacarrozzeriaM.KIsumisura con volumi da 16 a 23 m3. Come per il semirimorchio, la base per le vasche è un cassone in acciaio arrotondato resistente a usura e ammaccature. Ampia la gamma di varianti garantita dal sistema modulare. Oltre alle lunghezze classiche (5,5 e 5,8 m) è ora disponibile quella da 5,2 m per trattori a passo corto e con 87 kg di peso in meno all’analoga scocca SR14. La gamma di spessore del pavimento va da 5 a 10 mm, quella delle pareti laterali da 4 a 8 mm, mentre le sponde sono alte 1.300, 1.460, 1.560, 1.660 mm.

L’ISO SOLO ELETTRICO

Dal 2025 entrare in città per trasportare merci sarà consentito soltanto utilizzando veicoli a emissioni zero. Ecco perché Schmitz ha sviluppato il semirimorchio S.KOe tutto elettrico, dotato di gruppo frigo con elettronica di potenza integrata

’ELEFANTE

Le criticità del momento secondo il ceo della società, Andreas Schmitz

e sistema di batterie collegato al generatore sugli assali. L’unità S.CUe offre capacità di raffreddamento fino a 15.900 W e di riscaldamento di 9.100 W. Le batterie poste alle spalle dei piedi di appoggio sostituiscono il serbatoio diesel. Il nuovo assale Schmitz elettrificato recupera energia in frenata, prolungando il tempo di funzionamento del gruppo e riducendo quello per ricaricare la batteriatramite rete. La gestione intelligente della batteria assicura che il livello di carica rimanga il più alto possibile per offrire elevato livello di sicurezza in situazioni di fermo. La potenza del generatore dell’asse elettrificato è adattata alle esigenze del gruppo frigo. Il sistema è integrato nella telematica Schmitz, così che lo stato del sistema (livello carica della batteria, autonomia, tempo di ricarica residuo ecc.) si possano monitorare tramite portale dedicato.

Il mercato

IL CENTINATO VOLANTE

Tra i centinati S.CS arriva il semirimorchio EcoGeneration in tre telai: Ecofix (coil), Ecoflex (collettame e bevande) ed Ecovarios(automotive),concepitiper far risparmiare 1.000 euro all’anno per l’intera durata del mezzo (1 milione di km). Il rimorchio aerodinamico con parte posteriore sollevabile riduce resistenza all’aria, consumo di carburante ed emissioni di CO2. La regolazione dell’altezza del rimorchio può essere monitorata a distanza. A seconda dell’attività la carrozzeria Eco può essere dotata di telone standard o del Power Curtain per ridurre ulteriormente il peso.

L'ELEFANTE IN EUROPA: NUMERI DA LEADER

Quote pesanti per Schmitz in Europa: 49% nell’isotermico, 27% nei centinati, 22% nelle merci secche e 19% nei ribaltabili. In totale è suo il 24% del mercato, con un incremento del’1,6% nel biennio 21-22. Analizzando i dati per regioni europee, l’Elefante conquista il 56% del Nord-Est d’Europa, il 25% in Europa occidentale, il 29% in quella centrale, il 16% nel Sud-Ovest (Francia, Portogallo, Spagna e Italia), il 28% a Est (compreso Caucaso e Russia).

«IL PREZZO DEI SEMIRIMORCHI NON COPRE IL COSTO DELLE MATERIE PRIME»

«Le nostre vendite nel 2021-22 sono in flessione – esordisce Andreas Schmitz,ceodelcolossotedescodei trailer – malgrado la produzione sia in ripresa». Infatti, dopo gli ultimi due anni di diminuzione del ritmo produttivo (46.124unitànel2019-20e42.470nel 2020-21), l'attività è risalita a 60.785 nel 2021-22, seppure – puntualizza il ceo – «i guadagni sono diminuiti a causa del costo dei materiali, della carenza dimaterieprimeedellefragilicatene di approvvigionamento». Tutto ciò ha creato una contraddizione, nel senso che – spiega il ceo – malgrado l’aumento produttivo «l'Ebitda è sceso a 40,8 milioni di euro, rispetto ai 102,3 milioni del 202021 e agli 83,6 del 2019-20. Inoltre, per la prima volta negli ultimi anni, non abbiamo avuto utili, ma una perdita di 15,1 milioni di euro, quando anche nell'anno più debole della nostra storia, il 2019-20, avevamo registrato un utile di 25,4 milioni». Come si giustifica tale perdita? Schmitz risponde netto: «Il prezzo dei semirimorchi, seppure significativo, non basta a coprire il costo delle materie prime. Non abbiamo traccia di un tale aumento dei costi, di circa il 35%, dal 1949, da quando cioè conserviamo registri contabili». Il Gruppo tedesco sta comunque, riorganizzandosi per consolidare la posizione di leader europeo entro il 2025, avere vendite doppie rispetto al secondo competitor, raggiungere un fatturato di 3 miliardi di euro con utile operativo del 5%. A tale scopo – conclude Schimitz – «stiamo aumentando l’efficienza produttiva investendo 18 milioni di euro per espandere la capacità dei siti di Vreden e in Lituania, 15 milioni per il nuovo sito di Saragozza, 5 milioni nell'automazione dei siti di Altenberge e di Manchester e 9 milioni nei progetti di digitalizzazione».

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