M O D E L S
New PAOLO FIUSCO
Indice M O D E L S
PATRIZIA MIRIGLIANI P.11 MISS ITALIA
Una storia nazionale. P.17
TREND VISION AWARD 2014
P.33 VITTORIA COLL
NATURALMENTE BELLA!
P.21
P.41
PAOLO FIUSCO GIULIA ARENA
P.23
P.51
www.harim.it
AT R I Z I A M I R I G L I A N
PAT R I Z I A M I R I G L I A N I PATRON DEL CONCORSO MISS ITALIA By Angelica Grittani
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a patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, ci racconta come questo concorso abbia raggiunto l’ età di 75 anni rappresentando da sempre la bellezza italiana. Una bellezza da festeggiare, che nonostante il periodo di crisi dovrebbe essere un simbolo di leggerezza, di simpatia e dovrebbe farsi portavoce delle grandi diversità che esistono oggi fra le donne. Una “bellezza che cambia”, cita lo slogan che hanno scelto quest’anno, proprio per esaltare le differenze che ci sono tra le donne di oggi, le tipologie e le origini diverse che rendono ogni donna speciale. Seguite il concorso e non perdetevi la finale di Miss Italia il 14 Settembre su La7!
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Dall’edizione 2014, che si terrà ancora a Jesolo, ci aspettiamo grandi novità: possono partecipare per la prima volta al concorso le italiane senza cittadinanza e l’età massima sarà alzata a 30 anni. Quanto questi cambiamenti riflettono lo status sociale della donna di oggi? Il concorso di Miss Italia ha sempre rispecchiato il cambiamento dei tempi, dimostrandolo ogni volta con eventi che rappresentano la realtà in cui viviamo: dalla vincita di Denny Mendez, all’apertura del concorso alle donne sposate, sono tutti segnali di rinnovamento e di attualità. Con quest’anno alziamo l’età del concorso fino a 30 anni, perché queste donne a trent’anni non vivono solo per la famiglia e i figli, ma lavorano e amano ancora mettersi in gioco: sono le testimoni di una bellezza consapevole e interessante, che per noi ha molto da comunicare. È una svolta che sicuramente riflette non solo i cambiamenti sociali ma anche le esigenze delle donne di oggi. Miss Italia è un personaggio istituzionale, madrina di tanti eventi sociali, è una figura che è stata scelta dal pubblico italiano, dopo le lunghe selezioni e i voti della giuria, quindi è il sunto del gusto italiano. Che cosa imparano le ragazze durante il concorso? È una competizione a livello nazionale, ma le preselezioni si svolgono anche a livello regionale, per cui ci sono diversi mondi che s’incontrano. Oltre a esporsi in maniera visibile, le ragazze vengono seguite da registi, coreografi, stylist, make-up artist, tutte persone che le aiutano in questo percorso di crescita. Il concorso stesso diventa una specie di accademia dove le ragazze imparano a essere professionali, iniziando con la puntualità e la serietà: vogliamo che loro imparino che il successo inizia con il sacrificio, che nulla è dovuto e che bisogna sottostare a delle regole. Quando arrivano alla finale di Miss Italia hanno avuto un cambiamento sostanziale rispetto all’inizio: da crisalidi sono già diventate farfalle che possono partire con un vantaggio verso il mondo dello spettacolo. Le ragazze che partecipano a Miss Italia si avvicinano con occhi curiosi al teatro, alla televisione, alla moda; noi diamo loro le basi per affrontare la realtà con sicurezza e impegno professionale, a prescindere da quello che faranno nella vita.
Vorremmo che Miss Italia oggi rappresentasse il cambiamento, che non sia solo un’istituzione ma che sia simpatica, autoironica, che sappia scherzare e portare una ventata di leggerezza pur continuando a seguire il mondo delle donne nei vari eventi benefici di cui siamo sponsor. Si può dire che le Miss Italia sono da scoprire con il tempo? Si è vero, il successo non arriva subito, c’è una grande notorietà e il ruolo che ricoprono è riconosciuto da tutti, ma solo studiando e perfezionando le proprie capacità, mettendo a frutto la loro bellezza e intelligenza possono raggiungere i loro obiettivi. Si è mai trovata in disaccordo sulla scelta di una Miss Italia con la decisione unanime del pubblico italiano? Se si, quando? Non mi è mai capitato, perché come diceva mio padre, la Miss Italia preferita è sempre quella che deve ancora arrivare (ride, ndr), io considero ogni Miss parte della famiglia che ogni anno si allarga per accogliere la nuova arrivata. Mi sono sempre trovata d’accordo con il televoto e con le decisioni della giuria che considero equilibrate, scegliendo sempre delle belle persone con carattere e che noi seguiamo nel loro percorso di lavoro e di crescita. Forse un rimpianto c’è su una Miss Italia: Mirca Viola, che restò in carica solo un giorno perché era sposata con un figlio e il regolamento non prevedeva alle donne sposate di partecipare al concorso. Lei sente quando una ragazza ha il potenziale di diventare la nuova Miss Italia? Quando una ragazza ha bellezza e personalità ce ne accorgiamo tutti, perché è un tipo di bellezza che colpisce non solo per l’aspetto esteriore, ma anche per il carattere. In questo caso non può rimanere inosservata, ma si fa scoprire durante le selezioni e il concorso. Poi capita che ci siano più bellezze diverse e allora la decisione per chi prenderà la corona di Miss Italia si fa sempre più difficile.
Miss Italia non è solo un concorso di bellezza, ma per le ragazze che vi partecipano è una vera scuola di vita. In che modo Lei sente di portare avanti i valori di questo concorso? Personalmente portare avanti un concorso di bellezza che giunge quest’anno alla 75a edizione non è facile: in un periodo di crisi la bellezza può sembrare un valore effimero e può essere denigrata ma io credo fermamente in quest’aspetto, che non è da sottovalutare ma che si riscopre anche nel carattere del nostro Paese, di una bellezza unica e inconfondibile. Lo stile di vita delle nostre ragazze, semplici e “della porta accanto” spinge i genitori a far partecipare le figlie a Miss Italia, oltre al fatto che si tratta di un evento che resta sempre coerente nel tempo, un appuntamento annuale che è entrato a far parte della tradizione italiana. Il concorso di Miss Italia è riuscito a portare avanti senza scandali la propria ideologia, consapevole che per le ragazze italiane rappresenta tanto: io stessa, quando le incontro, so che ci sono delle aspettative, c’è una curiosità verso ciò che le attende. La semplicità d’animo di queste ragazze è spesso sorprendente, così come la complicità che s’instaura tra di loro, il supporto delle persone che le sostengono in quest’occasione, sono tutti aspetti che rendono speciale questo concorso. Cosa rappresenta il titolo di Miss Italia? Sicuramente rappresenta un traguardo importante e un sogno che si avvera per le ragazze che ce l’hanno fatta, le quali sanno bene che costruirsi un’identità nel mondo dello spettacolo è molto complicato. Ma una volta che si diventa Miss Italia, che si entra nell’albo d’oro, è come aver avuto un imprinting, perché anche dopo tanto tempo le persone le ricordano così, come se fosse il punto di partenza della loro carriera, una laurea ad honorem per la loro bellezza che viene riconosciuta in tutto il Paese. Il suo impegno l’ha vista protagonista di numerose iniziative a scopo benefico, come ad esempio quella delle donne che si riabilitano in carcere tramite laboratori creativi. È importante aiutare queste donne a sentirsi realizzate nonostante la loro condizione? Credo che sia importante e necessario che alle persone che hanno avuto dei problemi nel sociale venga offerta la possibilità di reinserirsi. Penso sia doveroso fare rinascere queste donne, che
seppur in carcere restano sempre donne che si meritano queste occasioni di gratificazione personale. Vedere questo momento di leggerezza e di speranza nei loro occhi è stata una grande soddisfazione. La bellezza intesa non solo come aspetto esteriore, ma anche come sinonimo di sensibilità e intelligenza. Miss Italia si fa portavoce di queste caratteristiche, che possono aiutare molte donne ad avere più fiducia in se stesse, come nei casi di stalking. Lei cosa ne pensa? Per il discorso della sicurezza in sé stesse Miss Italia non manca di iniziative che coinvolgano anche la valorizzazione delle taglie 44/46, introducendo Miss Forme Morbide, proprio per sottolineare che la bellezza prescinde dalle misure e che si può essere belle anche senza essere magrissime. Da due anni invece ci occupiamo insieme a Codacons di una campagna che si chiama “Talking Stalking” che è diretta ad aiutare attraverso un numero verde le ragazze che subiscono molestie e persecuzioni. Le donne che sono oggetto di attenzioni morbose da parte di stalker possono parlare attraverso un filo diretto con psicologi ed esperti che le aiutano a uscire dalla situazione in cui si trovano. Cosa consiglia alle ragazze che vogliono partecipare a Miss Italia? Direi loro di non puntare tutto sulla bellezza, ma di associare questo dono a qualcosa di più alto, di interiore, come la personalità, la spiritualità e anche l’essere presenti nel sociale per esempio, sono aspetti che rendono la bellezza più completa. Le donne più belle non sempre sono sicure della loro bellezza, ma questo è il loro punto di forza: si accettano per quello che sono, con i propri limiti interiori e questo le rende ancora più interessanti. Non bisogna cercare di essere diverse, di assomigliare a qualcun’altra, ma è meglio cercare solo di essere sé stesse, perché siete uniche. E poi siate orgogliose della vostra bellezza, di rappresentare i vari volti della cultura italiana, fate di queste diversità la vostra forza personale!
I T A L I A I S S
MISS ITALIA UNA STORIA NAZIONALE By Cristina Giannini
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uando si parla di concorsi non ci può che venire in mente Miss Italia, l’evento di bellezza più noto in Italia, al quale molte ragazze sognano di partecipare e di poter indossare anche loro la tanto ambita corona. Ma come nasce questo concorso? Qual è la sua storia? L’idea prende vita nel periodo del dopo guerra, con l’intento di aiutare a dimenticare le difficoltà quotidiane. Inizia con la semplice pubblicazione di alcune foto sui giornali, per l’elezione di “Miss Sorriso” (il nome all’epoca). Quando si inizia ad intuire che l’iniziativa interessa ed incuriosisce la popolazione, diventa un fatto nazionale ed è pronta la svolta, infatti nel 1949 il concorso cresce, non restando più solo un evento fotografico, ma organizzando veri e propri raduni di ragazze, con sfilate e presentazioni: nasce Miss Italia. Nel 1959 viene coordinato da Enzo Mirigliani, grande sostenitore della bellezza italiana e successivamente, nel 2003, dalla figlia Patrizia.
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In tutti questi settantacinque anni Miss Italia è diventata parte della cultura del nostro paese, raccontando la storia di tante ragazze comuni che sognano di diventare star, ma soprattutto avendo il merito di aver lanciato nel mondo dello spettacolo e del lavoro nomi ormai noti come Sofia Loren, Maria Grazia Cucinotta, Anna Falchi, Martina Colombari, Anna Valle e molte altre. Questo concorso ha da sempre dimostrato la propria forza e solidità, sapendo restare al passo con i tempi. Ha saputo sfruttare i cambiamenti a proprio favore: con l’avvento della radio ha creato un canale apposito; con la tv ha ideato un vero e proprio show, con la partecipazione di ospiti d’onore e grandi performance; ed ora nel nuovo millennio con internet, i social network e i canali web è possibile seguire il concorso ventiquattro ore su ventiquattro. Insomma un evento a livello nazionale, che ogni anno ci fa sognare e del quale facciamo parte in prima persona grazie alle tante iniziative che la compagnia propone, dal televoto alla nascita del calendario a scopo benefico. Scrive Edoardo Berselli nel libro pubblicato in occasione dei settant’anni del concorso: “Nello show di Miss Italia siamo coinvolti tutti. Bellezza, intelligenza, cultura, competenza, professionalità sono tutti ingredienti del film nuovo che stiamo vivendo, da spettatori, da protagonisti, e da comparse. In fondo, allora, durante questa continua rappresentazione, tutta contemporanea, in presa diretta, non è una forzatura dire che Miss Italia siamo noi”.
NATURALMENTE BELLA!
NATURALMENTE BELLA! By Valentina Sorrenti
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on i solari di ultima generazione, il make-up naturale, il profumo giusto e tante creme, essere belle con un effetto naturale non è mai stato così facile! Eccovi pochi ma efficaci suggerimenti per non sbagliare. Il profumo giusto può essere il magnifico Parisienne, eau de parfum di Yves Saint Laurent. Un trionfo di femminilità misteriosa, provocante e contraddittoria in un’unica fragranza che celebra il fascino della peonia e della viola su accordi sensuali di rosa di Damasco. Il tutto reso più impertinente e moderno con accenti quasi metallici, come un tacco a spillo, di mirtillo e mora. Sulla pelle rimangono note quasi erotiche di muschio, sandalo e vetiver. (70 €). Acquistando il miniset benefico Futuro senza confini di Just, che contiene 3 trattamenti da 30 ml al prezzo di 18 €, si aiuta la ricerca oncologica donando 1,5 €. Tutte le info su www.just.it Se non sei arrivata in tempo a proteggerti col solare giusto e hai delle macchie solari, il modo migliore per eliminarle è ricorrere a un laser di nuova generazione: si chiama Fraxel e in circa 4 sedute ridona alla pelle il proprio aspetto naturale. Ogni seduta costa 500 € e per maggiori informazioni questo è il link del sito: www.walterchiara.ch. In ultimo il make up: per avere un trucco dall’affetto naturale adatto a tutti i giorni, quello che fa per noi è la nuova palette Lolita (31,50 €) di Marc Jacobs. È da portare sempre in borsa insieme al correttore Remedy che cancella ogni imperfezione.
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GIULIA ARENA Miss Italia 2013 By Angelica Grittani
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icura di sé, autoironica, seria e dalla risposta pronta: sono solo alcune delle caratteristiche che descrivono Giulia Arena, la bellissima Miss Italia 2013 che con la sua presenza e soprattutto con la sua forte personalità punta a riscrivere il ruolo di Miss Italia. Giulia rappresenta la ragazza di oggi, che oltre alla bellezza coltiva ideali di esperienza professionale, conoscenza e apertura verso la realtà sociale. Una donna che, nonostante i suoi vent’anni, ha già le idee chiare su cosa le piace e su cosa vorrebbe fare. Una bellezza spontanea che a parole ci spiega come ha affrontato questa nuova sfida: con il sorriso! Seguite Giulia Arena e non perdetevi la finale di quest’anno in onda su la7 il 14 Settembre!
Ogni Miss Italia segue una strada diversa dopo il concorso, ma ognuna si sente portatrice di un ideale, un sogno condiviso da tante ragazze. Cosa significa per te essere Miss Italia? Per quanto riguarda la mia esperienza posso dire di sentirmi ambasciatrice non soltanto di bellezza in Italia, ma sento anche di rappresentare le ragazze della mia età attraverso quello che sto facendo grazie a Miss Italia, che è un titolo che mi rimarrà dentro per sempre. Sono molto onorata di essere stata scelta, ma penso che la scelta sia ricaduta su di me perché in quel momento c’era il bisogno di una Miss Italia con personalità e carattere ed il pubblico ha votato me perché pensava che io rispondessi a quel bisogno. Questo si è visto anche nelle ultime edizioni di Miss Italia: la bellezza della donna sta cambiando e non basta più essere belle per vincere, si deve dimostrare di avere altre qualità, c’è stata un’evoluzione e il cambiamento si denota anche nelle ragazze che vengono scelte a rappresentare questo concorso. Il titolo di Miss Italia è sinonimo di eccellenza: oltre alla bellezza quali valori vengono tramandati? Una sezione del contratto che mi ha molto colpito è dedicata alla moralità, per cui ci si aspetta un certo comportamento e Miss Italia si identifica come “la ragazza della porta accanto” ma probabilmente è anche una ragazza sveglia, tenace, con dei progetti, una ragazza alla mano e alle prime armi in un ambito così nuovo come il mondo dello spettacolo. L’essere una ragazza genuina, non un personaggio costruito, ma con le proprie idee e capace di portarle avanti sono i valori che secondo me esprime oggi Miss Italia. Come si riesce a rimanere se stessi nonostante i mille impegni che ti vedono protagonista? È una cosa che mi sono ripromessa dal primo giorno, di non voler cambiare ma di rimanere la Giulia di sempre. Per questo non ho cambiato le buone abitudini, come quella di vedere i miei amici e di uscire insieme a loro. Questa per me è stata una “grande vittoria”: l’essere riuscita a bilanciare i due aspetti, il profilo pubblico con la mia personalità e le mie necessità di studentessa fuori sede per esempio, prendendo la decisione di continuare gli studi. (Giulia studia Giurisprudenza Internazionale all’Università Cattolica di Milano, ndr).
Quanto ci hai creduto in questo sogno? E quando ti sei resa conto che si era avverato? Io volevo partecipare a Miss Italia per mettermi in gioco e non m’immaginavo di vincere la finale. Il mio obiettivo era quello di ottenere la fascia nazionale (Miss Cinema Planter’s), e invece la sera della finale ho vinto io. Superato lo shock iniziale, perché mi ci è voluto un po’ per rendermene conto, l’ho vissuta come un salto del vuoto, perché ho affrontato tutto per la prima volta senza la preparazione che potrebbe avere una professionista, per cui questa è stata davvero una bella sfida per me. Ho avuto le idee chiare sin dall’inizio: ho voluto subito mostrarmi per quella che sono, mostrando così l’altra faccia della medaglia, svelando una ragazza con la testa, preparata e responsabile, anche per far ricredere quelle persone che credono che una Miss sia solo di piacevole aspetto, socievole e simpatica. Come hai affrontato la decisione di continuare i tuoi studi? Per me vale molto il motto “volere è potere” e poi anche il non aver abbandonato gli impegni che avevo prima di diventare Miss Italia mi ha reso più consapevole del percorso che stavo seguendo. Mi ha aiutato molto portare avanti anche l’università, è stata quasi una terapia d’urto nel senso che in questo modo sono riuscita a mantenere i piedi per terra e a non sentirmi per nulla “arrivata”. Certo, sono molto impegnata, Miss Italia è come un lavoro per me, che affronto molto seriamente ma che vivo con il sorriso perché è un’esperienza che mi sta insegnando tanto. Sono spesso in viaggio e ho la possibilità di viaggiare da sola, di conoscere persone nuove, di entrare in contatto con la realtà del lavoro: tutto questo mi sta aiutando anche a capire quale aspetto di me mi piacerebbe coltivare, oltre al portare a termine gli studi e a laurearmi. Qual è stato il momento che ricordi con più emozione del tuo percorso? Il momento che ricordo con più emozione non è legato come si potrebbe pensare alla mia elezione, ma più al mattino dopo, quando ho preso parte alla prima conferenza stampa. “Non ti preoccupare” mi hanno detto “non dovrai parlare molto”, poi in realtà ho parlato per più di 40 minuti, rispondendo alle domande di tutti i giornalisti, tanto che alla fine non sapevano più cosa chiedermi (ride ndr)!
Ho pensato che stavo iniziando con il piede giusto, mostrandomi per come sono e cercando di dare una svolta al ruolo di Miss Italia sin dal primo momento. Come fai a mantenerti in forma nonostante gli impegni di lavoro? È una bella domanda che mi fanno spesso! Per mantenermi in forma, devo essere onesta, ho la fortuna di avere un metabolismo che alla mia età mi aiuta a bruciare quello che mangio. Adoro mangiare e non rinuncio al cibo, ma cerco di mantenermi in forma facendo esercizi con i pesi e andando a correre appena posso. L’esercizio fisico è ottimo non soltanto per il corpo ma anche per scaricare le tensioni e lo stress. Quali sono le tue passioni? C’è qualche abitudine a cui non rinunci facilmente? Il viaggio è una delle mie passioni e anche grazie a Miss Italia ho avuto modo di viaggiare molto, di vedere nuovi posti e vivere esperienze uniche. Una cosa a cui non rinuncerei facilmente sono le cene con i miei amici, che organizziamo a Milano a casa mia e quando ci incontriamo è bellissimo perché condividiamo tanti interessi. Io sono rimasta la stessa di sempre, continuo a frequentare i miei amici e ci tengo molto a questi appuntamenti. Un buon motivo secondo te per partecipare a Miss Italia? Non sai con quali ragazze andrai a competere, ma sai che ci sono tante ragazze, diverse da te per carattere e provenienza. Ci sono varie selezioni e si viene giudicate a livello regionale e poi nazionale, ma secondo me, soltanto con la capacità di mettersi in gioco e di mostrarsi per come si è veramente si può andare avanti senza rimpianti e vivere l’esperienza di Miss Italia serenamente. Il concorso non va vissuto come l’unica possibilità per entrare nel campo dello spettacolo: è sicuramente un trampolino di lancio e ti apre molte porte nel momento in cui si arriva a vincere la fascia di Miss Italia, ma insieme a me in gara c’erano tante ragazze in gamba che non si devono dare per vinte. Quali sono i tuoi progetti futuri? A livello personale vorrei laurearmi e poi vorrei realizzare i miei sogni: mi piacerebbe molto diventare conduttrice tv o radio e durante quest’anno da Miss Italia ho avuto l’occasione di mettermi alla prova in svariati momenti e ho scoperto che mi piace davvero tanto.
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Tr e n d V i s i o n A w a r d
TREND VISION AWARD 2014: FRANCOFORTE Il concorso dedicato ai talenti dell’hairstyling By Federica Cimetti
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li hairstylist e i giornalisti di tutto il mondo sono accorsi a Francoforte il mese scorso per partecipare al più importante evento beauty&haircare dell’anno, Hairworld 2014. Quest’anno, la più grande manifestazione di settore è stata accompagnata dal concorso di pari popolarità indetto dalla multinazionale Wella Professional: l’International Trend Vision Awards (ITVA). L’ ITVA 2014 ha visto in gara 82 parrucchieri finalisti provenienti da 56 paesi di tutto il mondo e, nel contesto di questa esclusiva vetrina di respiro internazionale, ognuno di loro ha avuto l’occasione di mostrare il proprio talento e la propria passione per la moda capelli e la creatività legata ad essa, conquistando anche il grande pubblico. A rendere tutto ancora più incredibile è stata la presentazione live sulla passerella, che ha permesso a tutti presenti di conoscere gli hairdresser che hanno vinto il Platinum Award e di ammirare da vicino i capolavori realizzati nell’ambito della gara. I talenti nelle due categorie in gara (Young Talent Award, volto a premiare l’innovazione e la spiccata originalità, e lo Styling e Color Award, dedicato ai maghi della colorazione e delle sfumature) sono stati valutati da una giuria dell’eccezione: i due Wella Global Creative Directors, Eugene Souleiman e Josh Wood, sei top stylists internazionali e due giornalisti. L’ITVA è stata inoltre l’occasione propizia per l’inaugurazione del nuovo Wella World Studio, il punto d’incontro europeo per centinaia di hairstylist interessati allo studio delle nuove tecniche, ai corsi di perfezionamento per aprire nuove possibilità di carriera.
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VITTORIA COLL Modella finalista Miss Teen Universe 2013 By Angelica Grittani
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ittoria Collicchio è una bellissima ragazza di 16 anni, che nel 2013 ha rappresentato l’Italia al concorso di bellezza mondiale “Miss Teen Universe”. È stato un grande passo avanti per la carriera di Vittoria, che, oltre a rappresentare il suo paese, è arrivata tra le 5 finaliste del concorso. Un bel traguardo per la sua età, se si pensa inoltre che era l’unica ragazza europea in concorso. Vittoria è riuscita ad affascinare i giudici anche con la sua voce e la sua simpatia, stupendoli cantando un pezzo di Mina “Un’estate fa”, che è piaciuto molto ed è stato apprezzato dal pubblico della competizione. I suoi impegni sono quelli di una ragazza di 16 anni: andare a scuola, prepararsi per i compiti in classe, ma da come parla dimostra di essere molto più matura della sua giovane età. Si descrive come una persona ambiziosa, sincera e soprattutto semplice, perché la bellezza viene non solo dall’aspetto esteriore ma è anche interiore e si legge negli atteggiamenti di una donna, che è la regina di cuori per eccellenza.
Vittoria studia al liceo classico Vincenzo Monti di Cesena, una scuola prestigiosa. Studia con molta costanza e impegno perché, dice, la cultura è importante e può essere d’aiuto in ogni campo. I suoi impegni scolastici e la giovane età non le danno la possibilità di dedicarsi a pieno al suo talento di modella: la scuola è molto impegnativa, soprattutto per una ragazza che vuole dare il massimo (ha la media dell’8 in latino e greco) e che quando può partecipa a sfilate o a shooting, la sua vera passione: “Credo che fotografare sia una vera arte, qualcosa di elevato, come il flash quando cerca di catturare quel frangente di attimo che porta a scattare delle foto incredibili”. La prima sfilata arriva a solo 13 anni quando partecipa allo show di Michela Ricci per la scuola ArteModa di Fano. È stata la prima volta che ha solcato una passerella e le è subito piaciuto, ne ha assaporato ogni momento e ha così capito che voleva continuare per quella strada. Come dice Vittoria, è stata la miccia che ha acceso la sua passione per il mondo della moda. Dopo questo evento ha seguito un corso di portamento a Roma e ha preso parte a uno stage di recitazione con Rossella Izzo; in queste occasioni è cresciuta molto, imparando l’arte del dialogo, perché è molto importante per una modella sapersi esprimere bene, e il portamento, altrettanto necessario per chi come lei desidera fare la modella nella vita. Oggi Vittoria è consapevole che avere l’appoggio dei genitori è fondamentale: la seguono e la supportano in tutto ciò che fa, anche se quando a 13 anni si è affacciata al mondo della moda erano dubbiosi, come si può immaginare, riguardo il lasciare che si esponesse troppo agli occhi di tutti. Ma Vittoria non ha mollato, anzi ci ha creduto molto, fino ad arrivare al concorso che nel 2013 l’ha eletta la più bella d’Italia a rappresentare il nostro Paese in Nicaragua. È stato un lungo viaggio, dopo le selezioni in Italia, e lei si è rivelata un’ambasciatrice piena di fascino ed eleganza. Questa è esperienza che ricorderà sempre e che le ha dato modo di conoscere tante ragazze di altri paesi e crescere molto. Si vede nei suoi occhi l’emozione di fare qualcosa di speciale: “Il momento della passerella, quando tutti gli occhi sono puntati su di te, in cui indossi abiti meravigliosi, è un momento magico che mi fa emozionare ogni volta e mi piace perché in quel momento mi sento davvero me stessa”. Così viene descritto da Vittoria il momento in cui sfilare per lei diventa un modo di esprimersi, di sentirsi bene e a suo agio nonostante i flash e le mille attenzioni. Tra le sue passioni c’è anche quella del canto, a cui si è avvicinata sin da bambina e che ha coltivato per tanti anni; una materia che per lei significa tanto: “La musica ti coinvolge anche spiritualmente ed è importante che sia presente nella vita di una persona”.
PH Luca La Trofa
“Si raccoglie quel che si semina” risponde quando le chiediamo come viene vista questa sua aspirazione dai suoi compagni, che forse non sanno quello che significa per lei e la vedono già grande per la sua età. “Mi piace mettermi in gioco ma anche portare avanti i miei impegni con consapevolezza; mi piace pensare due volte a quello che sto facendo. Penso che fare ciò per cui si è più portati, verso cui si sente maggiore affinità, come nel mio caso la modella, ti aiuta a essere grata per quello che stai facendo. Bisogna fare ciò che si ama e io amo fare la modella, e continuerò sempre fino a quando potrò”. La determinazione e il desiderio di mettercela tutta fanno parte del carattere di Vittoria, che ci anticipa anche che prossimamente parteciperà a un casting per un importante concorso! Allora, cara Vittoria... in bocca al lupo!È stato un lungo viaggio, dopo le selezioni in Italia, e lei si è rivelata un’ambasciatrice piena di fascino ed eleganza. Questa è esperienza che ricorderà sempre e che le ha dato modo di conoscere tante ragazze di altri paesi e crescere molto. Si vede nei suoi occhi l’emozione di fare qualcosa di speciale: “Il momento della passerella, quando tutti gli occhi sono puntati su di te, in cui indossi abiti meravigliosi, è un momento magico che mi fa emozionare ogni volta e mi piace perché in quel momento mi sento davvero me stessa”. Così viene descritto da Vittoria il momento in cui sfilare per lei diventa un modo di esprimersi, di sentirsi bene e a suo agio nonostante i flash e le mille attenzioni. Tra le sue passioni c’è anche quella del canto, a cui si è avvicinata sin da bambina e che ha coltivato per tanti anni; una materia che per lei significa tanto: “La musica ti coinvolge anche spiritualmente ed è importante che sia presente nella vita di una persona”.
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PAOLO FIUSCO By Rossella Scalzo
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aolo Fiusco è un giovane fotografo di Taranto che ha scoperto la passione per la fotografia di moda un po’ per caso. Con i suoi collaboratori dell’agenzia di modelli Janoct, dove lavora come direttore fotografico, offre la possibilità alla gente comune di mettersi in gioco e realizzare degli scatti dispensando direttive e consigli. Gli abbiamo chiesto quali sono le caratteristiche necessarie per essere modelli e quali sono i consigli per chi vuole intraprendere questo mestiere.
Come ti sei avvicinato al mondo della fotografia? Sono partito grazie agli studi. Ho frequentato la scuola artistica studiando grafica e dai primi lavori ho iniziato scoprire il mondo della fotografia, all’inizio per una passione che poi è diventata un lavoro. Da lì si è aperto un mondo di collaborazioni. All’inizio era più in gioco, ma dopo ho iniziato a fare i primi lavori e mi sono specializzato più sulla fotografia di moda. Per la tua formazione hai seguito dei corsi specifici o sei un autodidatta? Sì, man mano ho iniziato a fare dei corsi, ho iniziato a studiare, leggere, vedere. Si studia sempre, non ci si ferma mai. La fotografia presenta molti ambiti e molti settori. Qual è quello in cui tu prediligi scattare e perché? Non ho scelto io, nel senso che l’ambito in cui mi riesce meglio e dove ho più riscontri a livello di pubblico, in quanto la fotografia è anche comunicazione, è l’ambito della moda, i cataloghi, le sfilate, tutto quello che riguarda il mondo del fashion e del glamour. E’ un lavoro che comunque ti permette di conoscere molta gente, di confrontarti con varie sfaccettature del mondo sia a livello personale e caratteriale che ti permette di acquisire una cultura generale in quest’ambito. Faccio anche il fotografo per le cerimonie ma mi piace molto di più la fotografia a livello artistico. Come prepari uno shooting fotografico e quali sono i vari passaggi? Innanzi tutto, per rendere al meglio il lavoro finale, bisogna avere un primo contatto con la persona che vai a scattare. Io di solito faccio due chiacchiere con il modello o la modella che permettono una conoscenza a livello personale per capire la persona anche dal lato psicologico, giusto per rompere il ghiaccio che può esserci tra due persone comuni. Diventa un po’ una sorta di analisi che mi permette di capire i punti forti, come ad esempio un bel sorriso, se quella persona ha un bel fisico, se ha una personalità più intraprendente o introversa. E’ uno step iniziale molto importante per trovarsi a proprio agio da entrambi i lati, anche perché nella fotografia si passa in poco tempo dal “Ciao” di presentazione all’interazione fisica, come il chiedere gli sguardi. Bisogna rompere il ghiaccio iniziale e questo lo si ottiene facendo sentire a proprio agio la persona che si ha di fronte, trasmettendo sicurezza e nello stesso tempo professionalità.
PAOLO FIUSCO
C’è uno stile particolare a cui ti ispiri? A me piace cercare qualcosa di nuovo, andare a rompere gli stili classici. Osservo spesso molte immagini di Vogue e di grandi fotografi che lavorano per riviste di genere anche meno popolari, meno commerciali. Io, insieme alle persone con cui collaboro, cerco un po’ di scuotere la monotonia con delle immagini forti. Si tratta anche di fare nudo artistico oppure degli esperimenti che escono fuori da quello che è usuale e già visto. Si può giocare con l’acconciatura, il trucco, i vestiti e trasformare una persona, fare uscire delle personalità diverse dal quotidiano. Ci sono molte polemiche sull’eccessivo uso di photoshop nella fotografia digitale, che a volte può distorcere la bellezza naturale e renderla troppo artificiale. Qual è la tua opinione al riguardo? Io sono d’accordo. Per avere una buona foto senza troppo eccesso di post-produzione, consiglio a un fotografo di avere uno staff di professionisti che curano al meglio il trucco e l’acconciatura e le luci, e che riescano a trovare l’abito perfetto e un ottima location. Se non si ha tutto questo e si ha un trucco fatto male e un ambiente poco adatto, poi bisogna compensare i difetti, che devono essere aggiustati con photoshop. Anche per quanto riguarda i modelli, non bisogna improvvisare. Se una persona ha dei difetti fisici e si vuole renderla perfetta, comunque si usa photoshop e si va a post-produrre maggiormente. E’ consigliabile scegliere alla base delle persone che già rientrano nei canoni del risultato finale che si vuole ottenere. Bisogna essere già perfetti prima dello scatto, sia per i modelli che per la lavorazione dello staff. Ammetto e posso capire che un fotografo alle prime armi che non ha uno staff dietro e non può permettersi quegli elementi necessari che servono a realizzare lo scatto perfetto possa utilizzare photoshop. Anzi, fa parte della crescita. L’ideale per un fotografo è quello di andare ad eliminare l’uso del photoshop con il tempo man mano che lavora bene di base sia con le luci che con i soggetti adatti. Da quanto tempo fai parte dell’agenzia Janoct? Parlami di cosa ti occupi e del tuo ruolo al suo interno. E’ stato un incontro casuale. Io sono di Taranto e ho fatto parte di uno shooting durante la manifestazione “La moda incontra il sociale”, una manifestazione di beneficenza dove dal vivo si realizza uno shooting in un posto pubblico per far vedere come funziona, quali sono i vari retroscena. All’inizio della carriera ero legato ad altri fotografi, abbiamo fatto degli scatti che abbiamo poi mandato all’agenzia. L’agenzia è stata colpita dal modo di cogliere la gente, ha visto uno scatto diverso e da lì abbiamo iniziato a collaborare. Lo facciamo per passione, uniamo il piacere al lavoro e da lì sono nate tutte le idee e le immagini che ormai vanno in giro per il mondo grazie ad internet. All’interno dell’agenzia mi occupo del lato fotografico. Parto dall’idea di uno scatto che viene confrontata con gli altri collaboratori, come il direttore artistico, poi si valuta insieme tutto ciò che è fattibile, fino alla realizzazione dell’immagine come direttore fotografico.
So che oltre ad organizzare i concorsi di bellezza, li segui anche per cercare nuovi modelli e modelle. Parlami un po’ di questo aspetto del tuo lavoro. Ognuno di noi ha uno suo lato artistico. Anche la gente comune deve partire da qualche parte. Purtroppo qui al Sud il mondo della moda è un po’ in ritardo. C’è proprio una mentalità diversa. Noi, anche gratuitamente, diamo la possibilità a quei pochi ragazzi che vogliono provare a fare qualche scatto, provare a fare una sfilata, a mettersi in gioco e affacciarsi in questo mondo offrendo loro una preparazione, dando loro dei consigli su come funziona, su tutto quello che può essere il mondo fotografico. Molti di loro poi hanno dei riscontri, riescono ad essere contattati per dei lavori privati grazie alle nostre foto, e a noi può fare solo piacere. Quali sono le caratteristiche che un modello o una modella deve possedere al di là della bellezza fisica? Di solito hanno più successo le persone che partono da un atteggiamento introverso, perché chi già si crede bello, chi si crede già un divo, si percepisce subito come pieno di sé, non aperto a imparare, chiuso nei suoi schemi. Chi di solito si mette in gioco e ha voglia di imparare ha dei lati nascosti che possono essere tirati fuori. Alla base di tutto c’è l’umiltà. Chi vuole fare il modello o la modella non deve essere troppo sicuro di sé. Quale consiglio vorresti dare a chi vuole avvicinarsi a questo settore e intraprendere la carriera di modello? Un modello o una modella alle prime armi dovrebbe affidarsi ai consigli che noi diamo a sua discrezione, dovrebbe anche fare un corso formativo con consigli e direttive che saranno utili per quello che faranno dopo. Bisogna innanzi tutto avere tempo da dedicare alla ricerca, guardare su internet, sulle riviste o le sfilate. Esplorare il mondo attraverso le fonti esistenti per vedere come si comporta un modello, come cammina, percepire le sue espressioni e cercare di assorbire quanto più possibile. Bisogna comunque restare umili e una volta acquisito un valore bisogna poi saperlo sfruttare. Fare il modello o la modella non è facile perché bisogna tenersi in forma fisicamente, bisogna sapere interagire con le altre persone perché è un mondo che ti mette in contatto con persone diverse, sia buone che cattive, sia sincere o meno, un po’ come tutto il mondo dello spettacolo. Ad ogni modo, bisogna rimanere sobri, non esaltarsi troppo e fare le cose per gradi.
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S T O R I E C O N S I G L I
Chi è la più bella del reame? Reginette, selezioni, casting, concorsi. L’estate risalta il corpo e la bellezza.
“La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l’attenzione è la chiave della scoperta”. Dacia Maraini I concorsi di bellezza sono da sempre un trampolino di lancio per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che ambiscono a entrare nel mondo della moda dello spettacolo. Diventare il re o la reginetta è di certo ambito, ma nella maggior parte dei casi anche solo partecipando si può essere notati dai talent scout e così iniziare a rincorrere il proprio sogno. Non è un caso che la maggior parte dei concorsi di bellezza si svolgono in estate, perché è proprio questa stagione che esalta la bellezza di ognuno di noi, grazie anche alla pelle ambrata e alla forma fisica perfetta prepariamo per affrontarla al meglio. Ma questo non basta: per partecipare ai concorsi di bellezza non bisogna solo possedere la bellezza fisica. Spesso, quello che può davvero fare la differenza è una bellezza interiore e mentale che permette di distinguersi dal resto del gruppo ed ottenere così la tanto ambita corona.
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ROSSANO DE CESARIS JAMIE show Dolls Le bambole che non sono dei giocattoli.
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