Creativamente Noi Free Online Creative Blog

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Di Valeria Marletta

Ben ritrovati su Creativamente Noi :) Il gruppo numero 12 è lieto di condividere, con chiunque voglia seguirlo, i propri tutorial e articoli. Come sempre grazie mille ai creativi che incessantemente partecipano con entusiasmo a questo progetto free. Questa volta i creativi sono stati presentati in ordine alfabetico indipendentemente se abbiano realizzato tutorial o articoli. I temi sono rimasti liberi, per cui ognuno come sempre ha potuto svolgere il lavoro che più gli piaceva. Spero che sia tutto di vostro gradimento e che ci supporterete condividendoci Ricordo a chiunque voglia partecipare al prossimo gruppo che c’è sempre posto per qualsiasi forma di arte e creatività. Quindi fatevi avanti! Per qualsiasi info scrivete a: Creativamente_noi@libero.it Colgo l’occasione per augurare a tutti voi una Serena Pasqua. Valeria Marletta

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Tantissime novitĂ vi aspettano!

Angela Mattia Il Quilting - Articolo Pag. 6 Pranzo di Pasqua - Ricette Pag. 13 Annalisa Ammirevole Fatina della Primavera in pasta polimerica Pag. 23

Emanuela Mazzucchelli La Signora dei cappelli Articolo informativo Pag. 28 Fabio Emil Antimi Lo stipetto dei Gemelli (Le vignette di Fabio) Pag. 30 3


Tantissime novitĂ vi aspettano!

Monica Gessa Orecchini a lobo in feltro Pag. 38 Roberta Verrecchia Ciondolo Cactus in pasta polimerica Pag. 40 Sabrina Vara Carrozzina Neonato in pasta polimerica Pag. 43 Valeria Marletta Torta carota&cioccolato in pasta polimerica Pag. 46 Coniglietti biscottosi in pasta polimerica Pag. 49 4


Tantissime novità vi aspettano!

Vittoria Bordino La porta delle Fate in pasta polimerica Pag. 51 Miniaturitalia 2018 Doll’s House Fair - 14° Edizione Pag. 54 Lista Creativi Pag. 55 Contatti Pag. 57

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Articolo Il “Quilting” (trapunto) è una tecnica in cui vengono cuciti insieme due o più tessuti con un’imbottitura centrale (ovatta). Colui che lavora il “Quilting” si chiama “Quilter”. Il processo di trapuntatura si effettua con ago e filo (metodo antico) o con la macchina da cucire (metodo moderno) e si inizia lavorando dal centro spostandosi verso il bordo. Metodo antico: Prima di effettuare una trapuntatura è importante segnare con un marcatore o un righello il tessuto per poter procedere al taglio ed all’impuntura nel modo giusto. Una volta cuciti, si passa a trapuntare il tutto o una parte con un disegno trasferito sul tessuto stesso, prendendo i tre capi. I punti possono essere funzionali o decorativi (dondolo e dritte) che metteranno in rilievo il disegno rispetto al tessuto. Il quilting può essere anche arricchito da applicazioni che andranno a completare il lavoro di decorazione. Metodo moderno: si utilizza una macchina da cucire posizionando i tessuti su un telaio da trapunta ma facendo molta attenzione a come ci si muove con la macchina perchè metodi errati possono anche strappare il tessuto. Materiale: Macchina da cucire con funzione per quiltare con ago adatto per questo lavoro;

Macchina per quilting per principianti da usare con il telaio ovale

Telaio per macchina per quilting da usare anche con la macchina da cucire

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Articolo Filo da usare dev’essere di ottima consistenza per avere una resa finale migliore; Telaio ovale adatto per quiltare che si può usare sia per il quilting a mano che per quello a macchina.

Telaio ovale per il quilting

Preparazione del tessuto: il tessuto viene lavato prima di essere lavorato: se non c’è stato un pre-lavaggio si rischia di macchiare tutto rovinandolo. Asciugarlo e stirarlo per evitare pieghe e restringimento del tessuto stesso. Taglio del tessuto: per progetti molti grandi(trapunte) è bene usare un tappetino graduato che servirà per proteggere il tavolo di lavoro e per tagliare la stoffa della misura giusta, una taglierina rotante con lama circolare per tagliare sia in linea dritta che in linea tonda ed un righello con reticolato che vi farà tagliare in modo preciso senza dover usare metro e gesso. Cucire il modello: le misure prese per tagliare il tessuto sono molto importanti. Intanto bisogna lasciare un margine di cucitura e tutte le cuciture devono combaciare affinché possa coincidere tutto il lavoro. Altrimenti se tutte le cuciture sono sfalsate anche solo di poco sarà difficile far coincidere il tutto ed incastrare tutti i pezzi alla perfezione. Posizionare i tre strati e far un’imbastitura, affinché non si sposti nulla, prima di procedere con il trapunto. Una volta che si è finito di trapuntare bisogna chiudere il bordo: basta passare il retro di tessuto avanzante(se c’è) verso la parte anteriore e fare una cucitura di chiusura. Altrimenti cucire una striscia di tessuto a parte di colore identico o in contrasto. Si possono realizzare, soprattutto, trapunte ma anche altri tipi di oggetti come presine, tappeti, coperte, abbigliamento o quadri. 7


Articolo

STORIA Il trapunto ha una storia antichissima e ha diversi modi di essere eseguito: - Trapuntatura funzionale precoce: la parola “quilt” deriva dal latino “Culcita” ma è entrata in circolo in merito alla lingua francese con la parola “cuilte”. Le sue origini sono sconosciute ma la sua tecnica è antichissima: è stata usata per l’abbigliamento e l’arredamento in molte parti del mondo e per molti millenni. Il primo capo di abbigliamento trapuntato è raffigurato nell’immagine di un faraone scolpita in avorio nell’anno 3400 a.C.

Gonna trapuntata 1770/1790

Invece, nel 1924, gli archeologici hanno scoperto in Mongolia, un piano rivestimento trapuntato: Patchwork cinese la cui origine è fra il 100 a.C. ed il 200 d.C. Ma anche i Crociati, alla fine dell’XI sec. Hanno portato oggetti trapuntati dal Medio Oriente verso l’Europa. Erano i ”gambesons” che i Cavalieri usavano sotto l’armatura per essere più comodi o sopra per proteggerla dalle intemperie. La più antica, quella di Tristano, si trova Victoria and Albert Museum di Londra. - Trapunte americane: questo tipo di trapunta è stata realizzata nel periodo coloniale intorno al 1760/1800. Si usavano tessuti blu molto resistenti che rappresentavano fantasie botaniche. 8


Articolo

Trapunta del periodo coloniale 1760/1800 con fantasia floreale

Le trapunte erano wholecloth: realizzate in un unico pezzo di tessuto a strati compresa un’imbottitura con ricami che rappresentavano fiori. Erano di due tipi:  Broderie Perse: sono trapunte realizzate con un pannello centrale decorato (trapunte medaglione) del 1170/1800;  Patchwork: è una trapuntatura americana del 1770 effettuata su tessuti lana, seta, lino, cotone. Il lavoro veniva eseguito anche su coperte vecchie in modo da recuperare materiale da buttare.

Quilt patcwork

Afro-americani: c’è una tradizione molto antica che inizia con le trapunte realizzate dagli schiavi sia per tenere caldi se stessi ma anche per i loro “padroni”. Inoltre venivano usate anche per trasmettere messaggi segreti fra di loro. Alla fine della schiavitù hanno iniziato a produrre un proprio stile di trapuntatura ricevendo anche molti riconoscimenti. Il 1° riconoscimento è arrivato quando, nel 2002, la comunità “Bend 9del Gee”(comunità afro-americana nel sud dell'Alabama), è stata ricordata in una mostra.


Articolo

Questa tradizione è stata riconosciuta anche come effige in una serie di francobolli. Amish: si tratta di un altro gruppo americano che ha dato il nome ad un altro tipo di trapunture. Sono trapunte che si lavorano con tessuti pesanti (pieced) che sono lavorate interamente a mano e non contengono nessun tipo di applicazioni. Alcuni modelli sono: Lancaster County, Bar e Log Cabins.

Nativi americani: le donne di questa comunità hanno imparato quest’arte dai coloni bianchi e dai missionari. Subito dopo hanno sviluppato un proprio stile: “Lone Star”(detto anche “Stella di Betlemme”). Questo tipo di trapunte sono rappresentate da applicazioni di disegni floreali che incorniciano il disegno principale: la stella.

Quilt “Stella di Betlemme” del 1940

Un altro stile è “Seminole” creato dai Seminoles che vivono nelle Everglades della Florida: si cuciono delle strisce di tessuto per realizzare dei vestiti. Nel tempo, si usò questa tecnica anche per le trapunte. Oggi gli schemi sono più elaborati e viene usata anche da altri popoli.  Hawaiano: tecnica imparata dalle moglie dei missionari provenienti da New England nel 1820 e che ha preso piede nel XX sec. Trapuntatura con applicazioni che ricoprono molto della superficie del tessuto. 10


Articolo South Asian: in Asia del Sud ci sono due tipi di trapuntatura: Nakshi Ka tha e Ralli. La 1° in India e la 2° in Pakistan: Nakshi Kantha: è formata da scarti di tessuto vecchio cuciti con i fili sari usando punti di ricamo. Il 1° scoperto ha 500 anni. Ralli: vecchi tessuti provenienti da abiti che uniti danno vita ad un quilt che viene posto su una stuoia di canne e cucito. 

Quilter nel Bazaar di Nishapur 

Svedese: in Svezia è nato nel XV sec. Erano realizzate per i ricchi con tessuti di seta, feltro e lana e decorate con applicazioni con funzione decorativa. In seguito sono state usate da tutti: infatti sono stati ritrovati sia in tutte le case che nelle chiese. Art: tecnica avuta alla fine del XX sec. che serve come abbellimento di pareti e tavoli in quanto i disegni realizzati sono molto artistici da non doverli richiudere in una camera da letto. Tecnica che comunque arriva dall’ Europa e dalla Asia durante le Crociate. Il “Quilting” nella moda e nel design: i disegni più particolari sono diventati tessuti da esposizione e da arredo. Infatti l’abbinamento di tessuti esotici e ricami più tecnici hanno iniziato ad apparire sulle pareti e sui mobili delle abitazioni o uffici nel XXI sec. rendendo i luoghi più accoglienti. 11


Articolo 

Blocchi di quilt: si tratta di un quadrato di stoffa con una fantasia che si ripete in tutti i blocchi fino a formare un disegno unico per tutta la superficie.

Trapunta in blocchi

I disegni sono vari: Shoo Fly, Nove-Patch, Churn Dash e Prairie Regina, ecc.: - Shoo Fly: sono nove pezzi di tessuto divisi in gruppi di quattro elementi disposti ad angoli di chiaro/scuro; - Nove-Patch: sono nove pezzi di tessuto fantasia che si cuciono in pezzi quadrati da cinque o quattro pezzi in modo alternato; - Churn Dash: questo tipo di blocco unisce nove pezzi di tessuto facendo coincidere triangoli e rettangoli; - Prairie Regina: unisce due triangoli con quattro quadrati di uguale misura. Ora il “Quilting” è insegnato nelle scuole americane e presso i centri anziani a cui partecipano molti giovani affinché questa meravigliosa arte torni alla ribalta.

Fonti : Wikipedia.it - Casacenina.it - Bernina.it

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Ricette Questa volta voglio farvi conoscere le ricette della tradizione ligure per festeggiare la Santa Pasqua e la Pasquetta. Si inizia il pranzo con un antipasto molto gustoso e ricco di significato: le "uova della fortuna ripiene". Poi si passa ad un secondo: le “lattughe ripiene”. Si tratta di un piatto molto affascinante che onora la tavola dei genovesi nel giorno di Pasqua. Piatto che accompagna un altro secondo molto prelibato: “l’ agnello al forno”. Un altro piatto importante della tavola pasquale è: la “cima ripiena” in cui l’abilità dei macellai e delle massaie è unica. Per ultimo si assapora la “torta pasqualina”: ricca di tradizione e di storia che accompagna i liguri anche nelle gite fuori porta del giorno di Pasquetta. Per concludere il pranzo in allegria ci sono i “biscotti quaresimali” che con una spruzzata di colori allieteranno la conclusione del pranzo. E per onorare la tradizione ligure e rendere felici i più piccoli non possono mancare sulle loro tavole i “Cavagnetti”: cestini di uova che vengono donati ai bambini. UOVA DELLA FORTUNA RIPIENE Ingr.: 4 uova sode - 20 gr. trito fine di capperi e di olive taggiasche - 8 foglioline di ulivo 8 foglie di lattuga - olio q.b. Prep.: Far rassodare le uova, sgusciarle e tagliarle per il lungo. Estrarre il tuorlo e amalgamarlo con un po’ di olio, un trito fine di capperi e olive taggiasche: ricomporre il mezzo uovo ponendo al cento una fogliolina di ulivo (benedetto la domenica delle palme). Si servono poggiate su foglie di lattughe fresche.

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Ricette SIGNIFICATO L’uovo rappresenta una piccola imbarcazione mentre la fogliolina la vela: significa " il vento della buona fortuna”. Inoltre un uovo veniva offerto la mattina di Pasqua al capo-famiglia come simbolo di rigenerazione e della continuità della vita. Per questo il pranzo si apriva, e la tradizione continua, con un antipasto a base di uova. LATTUGHE RIPIENE

Ingr.: 1 lattuga cappuccio - un po’ di pane raffermo - 1 spicchio di aglio - 1 uovo - 30 gr. di prosciutto cotto o di mortadella - prezzemolo q.b. - parmigiano grattato q.b. - olio Evo q.b. - sale q.b. – rotolo di filo da cucina Prep.: mettere il pane in ammollo nel latte. Nel frattempo tritare il prezzemolo e uno spicchio d'aglio. In una terrina mettere l'uovo, il formaggio grattato, il pane strizzato, il prosciutto tritato, un po’ di sale ed un filo d'olio. Impastare accuratamente tutti gli ingredienti. Se l'impasto è troppo morbido, aggiungere un pò di pangrattato Immergere due foglie di lattuga un attimo nell'acqua bollente (solo per farle ammorbidire). Porre il ripieno sulla foglia di lattuga e ricoprirla con un altra foglia: chiudere delicatamente l’involtino di lattuga con filo da cucina. P.S.: Gli involtini si possono cuocere sia nel brodo vegetale per pochi minuti o rosolate in padella per qualche minuto con poco olio, girando delicatamente

INFORMAZIONI È una ricetta che può essere preparata nelle occasioni importanti perché è molto prelibata e raffinata Se cotta in padella potrebbe essere gustata come secondo piatto mentre se cotta in brodo viene servito come primo piatto. 14


Ricette CURIOSITÀ La ricetta della lattuga ripiena è stata fonte per il poeta Nicolò Bacigalupo: infatti gli aveva dedicato dei versi in cui elogiava la sua bontà. È un piatto dell’antica tradizione ligure di origine monastica: preparato nella versione di magro per il pranzo di Pasqua mentre la versione di carne ha origini borghesi e lo si preparava nel ‘700. AGNELLO AL FORNO

Ingr.: 1 cosciotto di agnello di circa 2 kg - 1 kg di patate novelle - 1 bicchiere vino bianco - due rametti di rosmarino - 4 foglie di alloro - olio extravergine di oliva ligure - sale e pepe q.b. Prep.: versare un po’ di olio in una teglia, disporre le foglie di alloro ed adagiare l’agnello con il rosmarino. Farlo rosolare e dopo aggiungere le patate; condirle con olio e sale ed infornare. Durante la cottura girare più volte il tutto: a metà cottura irrorare con il vino e lasciare evaporare. Far cucinare per un paio di ore fino a quando l’agnello non si è cotto del tutto. CIMA ALLA GENOVESE

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Ricette Ingr.: 1 cima di vitello per 6 persone (cucita) - 6 uova - 2 etti di manzo tritato - 1 etto di prosciutto in una sola fetta - 2/3 foglie di lattuga - 30 gr di funghi porcini secchi – 1 etto di cervella - 50 gr di filone - mezza cipolla - piselli surgelati - 80 gr di formaggio grattato - qualche fogliolina di maggiorana - pinoli - noce moscata - sale - pepe - olio extravergine d'oliva ligure - filo da cucina Prep.: mettere i funghi secchi in acqua per circa 2 ore. Tagliare la cervella a piccoli pezzettini. Tritare la cipolla e soffriggere in un po’ di olio la carne tritata, la cervella, la cipolla e qualche fogliolina di maggiorana. Far uscire il sughetto dal filone per incorporarlo alla carne soffritta: salare e pepare. Nel frattempo tagliare a dadini piccoli il prosciutto cotto, sbollentare i piselli, tagliare i funghi a pezzettini, tagliare a pezzettini la lattuga eliminando la parte bianca. Sbattere le uova: aggiungere la carne soffritta facendola prima sgocciolandola, aggiungere il prosciutto, i funghi, i piselli, la lattuga, i pinoli, la noce moscata, salare leggermente, aggiungere il formaggio grattuggiato. Si deve ottenere un impasto sodo. Riempire la cima per 2/3 perché le uova cuocendo si espanderanno. Dopo averlo riempito cucire il lato aperto. Metterla sul fuoco in acqua fredda in una federa di lino. Dopo alcuni minuti dal momento che l'acqua bolle punzecchiare la cima con un ago altrimenti scoppia. Salare l'acqua. Deve cuocere circa 1 ora totale. Controllare la cottura punzecchiandola con l'ago. Quando è cotta spegnere il fuoco e lasciarla nell'acqua fino a quando non è fredda. Metterla in un colapasta e lasciarlo per una notte. P.S.: Se la si prepara la mattina può consumata la sera. P.S.: Non utilizzare il mixer per tritare gli ingredienti altrimenti l'impasto risulterà troppo fine.

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Ricette INFORMAZIONI A cottura ultimata la si estrae dalla péntola ma la si lascia ancora un pò nella fédera di lino: estrarla e metterla sotto peso per darle una forma ellittica che distribuirà per esteso il ripieno all’interno. ORIGINI In origine era un piatto: si recuperavano vari avanzi. Nel tempo è diventato più gustoso e nutriente: infatti, oggi, le casalinghe l’hanno reso un piatto prelibato per il palato ma anche per gli occhi dato che colore e i ingredienti lo rendono un piatto molto bello. A volte, per renderlo ancora più “appetitoso” agli occhi, si aggiunge al ripieno una carota intera ed un uovo sodo. CURIOSITÀ La preparazione della cima è molto complessa e delicata: addirittura potrebbe anche “scoppiare” durante la cottura. Infatti, oggi, per evitare qualche disguido la si compra già preparata sottoforma di salume ma il sapore ed il gusto di quella casalinga non ha paragoni.

TORTA PASQUALINA

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Ricette Ingr.: -per la pasta 200 ml di acqua - 400 gr. di farina - 50 gr. di olio EVO - sale q.b. - per il ripieno 6 carciofi (d’obbligo carciofo spinoso violetto di Albenga) - 250 gr. di piselli freschi - 205 gr. di bietole (o erbetta) - 2 uova - 250 gr di prescinsêua (quagliata): in alternativa potete usare la ricotta - un pugno di parmigiano reggiano - 1 mazzetto di maggiorana fresca tritata - 1 cipolla - sale pepe e olio EVO q.b. - per il confezionamento 4 uova - olio per ungere sfoglie e teglia - sale e pepe q.b. Prep.: Mettere la farina a conca, aggiungere l’olio, un po’ di sale e l’acqua tiepida. Impastare molto in modo che la pasta sia elastica e morbida. Lasciare riposare in un posto fresco sotto una spolverata di farina e coperto da un canovaccio umido per un’ora. Dividere l’impasto in 24 palline uguali: stendere strati sottilissimi di sfoglie ungendovi le mani per tirate i lembi il più possibile fino a risultare quasi trasparenti. Nel frattempo pulire e mondare i carciofi, le bietole ed i piselli: tagliare i carciofi a pezzetti. Le bietole prima bisogna lessarli in un pò acqua con un pò di sale: strizzarle e tagliarle a striscioline sottili. Fare rosolare tutte le verdure con un po’ di olio: regolare di sale e pepe e far cuocere per circa un quarto d’ora. Fare sgocciolare la prescinsêua e tritare finemente la maggiorana. In una ciotola unire i carciofi, l’uovo sbattuto, il parmigiano, la maggiorana ed i pezzi di prescinsêua. Ungere il fondo della teglia e stendere le sfoglie spennellandole con olio sia sopra che sotto. La base per il fondo deve essere più grande della teglia in quanto deve pendere fuori. Mettere il ripieno sulla sfoglia e con un cucchiaio formare 4 incavi per poggiare le uova intere che si rassoderanno con la cottura. Stendere le 18 altre palline per coprire la farcitura sempre ungendo la sfoglia con l’olio.


Ricette Tenere le sfoglie separate fra loro aiutandosi soffiando dell’aria con una cannuccia per formare una camera d’aria. Eliminare la pasta in eccesso e create un bordo arrotolando la pasta su se stessa creando una decorazione. Preriscaldare il forno a 180º. Spennellare la superficie della torta e punzecchiarla con una forchetta. Metterla in forno per circa 50 minuti sempre a 180° fino a dorarsi. P.S.: La torta Pasqualina può essere consumata tiepida ma è molto meglio aspettare che si raffreddi. LE ORIGINI Le sue origini risalgono al XIV secolo: veniva preparata nel periodo di Pasqua e prendeva il nome proprio da questo periodo. In antichità, questo piatto, rappresentava una pietanza prelibata adatta solo per occasioni speciali perché gli ingredienti usati erano molto costosi quindi utilizzabili sono in particolari eventi. TRADIZIONE La tradizione genovese legata a questo piatto è molto sentita: la 1° riguarda gli strati di pasta che ne devono essere 33 come gli anni di Gesù quando è morto; la 2a riguarda l’uovo, simbolo di vita e di rinascita. Inoltre le uova, insieme alla carne, sono considerati i due cibi di cui credenti si privavano durante la Quaresima. E nel IV sec. a causa di questa privazione se ne accumularono molte che per smaltirle si decise di regalarle. Proprio per questo, venivano decorate e conservate durante la settimana santa, poi benedette per essere donate ai bambini ed ai più bisognosi e consumate nel giorno di Pasqua. Da qui è iniziata l’usanza delle uova di cioccolato. CURIOSITÀ Si scopre l’esistenza della “Torta Pasqualina” nel XVI secolo, quando Ortensio Lando(scrittore), la nomina nel “Catalogo degli Inventori delle cose che si mangiano et si bevano”. L’autore la chiama “gattafura” perché le gatte si avvicinavano alle finestre delle case per sottrarre questa bontà di cui erano ghiotte. 19


Ricette La ricetta tradizionale è formata da 33 strati di sfoglia ma purtroppo, oggi, molti l’hanno modificata: ha meno strati rispetto alla tradizionale(6/8 strati). Tradizione, aspetto ed abilità delle casalinghe rovinati per una questione di modernità e velocità. Si racconta che in origine, per rispetto al capofamiglia, si usava incidere sul bordo della torta le sue iniziali: con gli avanzi della pasta si creavano dei cordoncini intrecciati che si poggiavano sul bordo a ‘mo di incisione. Nell’antichità, le casalinghe, per controllare la cottura delle sfoglie, lasciavano un pezzo della pasta fuori dalla festonatura: chiamata oêgin(orecchietta).

BISCOTTI QUARESIMALI

Ingr.: 250 g di mandorle dolci sgusciate (possibilmente siciliane) - 150 g di zucchero - 2 albumi – 2 cucchiai di finocchietti confettati (o monpariglia già confezionata, o diavolini…) - poca farina - neroli (acqua di fiori d’arancio) q.b. Prep.: Mescolare con il mixer mandorle, zucchero, acqua ed albumi fino ad ottenere un impasto sodo. Unire, sempre mescolando, un po’ di neroli ed un po’ di farina. Realizzare uno strato di pasta di circa 1 cm.: dopo averlo steso ricavare delle forme tondi o a rombo. Decorarli con glassa: spargerli con la monpariglia e far riposare una notte. Posizionare i biscotti su una placca per il forno unta e cuo20 cerli per 15 min. a 250°: devono risultare con un colore dorato.


Ricette P.S.: Possono essere colorati anche con pasta di zucchero fondente con la sac à poche. Hanno un profumo molto invitante. CURIOSITÀ I biscotti quaresimali sono molto antichi: furono inventati in un convento di Genova da alcune suore affinché si potesse rispettare l’astinenza “di magro” nei giorni di Quaresima, perché nonostante abbiano un aspetto superlativo contengono pochissimi grassi. La pasta di mandorle, a Genova, era già conosciuta e nel ‘700 era presente nei menù delle famiglie nobili ma la tradizione della pasta di mandorle giunge da quella arabo-persiana. CAVAGNETTI

Ingr.: 450 gr. farina - 300 gr. burro - 150 gr. zucchero - 1 uovo - 6 uova sode col guscio buccia grattugiata di mezzo limone Prep.: preparare la pasta frolla impastando farina, burro, zucchero, uovo e buccia grattugiata. Stendere l’impasto di circa 2 cm.. Poi ricavare sei piccole ciambelle e alcune striscioline: mettere al centro delle ciambelle un uovo sodo e coprire con due striscioline incrociate. Disporre le ciambelle in una teglia bassa imburrata ad una distanza di circa 3 cm.: infornare con il forno già caldo (160°) per 20 min. Servire cospargendo con un po' di zucchero al velo.

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Ricette CURIOSITA’ "Pasqua de Resurrezion, se mangia l'euvo pe' devozion...": infatti, come ho già detto era usanza la mattina di Pasqua donare al capofamiglia un uovo ma le uova si donavano anche ai bambini in un cestino di pasta lievitata: i “Cavagnetti”. Alcune volte i gusci delle uova erano colorati di rosso perché rappresentava il colore della vita e dell'amore. Linea e salute Purtroppo alcuni di questi piatti sono molto calorici ma basta mangiarli una volta all’anno o ridurre l’apporto calorico se ne vogliamo fare “manbassa” ed il problema è risolto. Uova della fortuna ripiene: 150 kcal Lattughe ripiene: 280 kcal Agnello al forno: 380 kcal Cima alla genovese: 370 kcal Torta Pasqualina: 480 kcal Biscotti quaresimali: 300 kcal Cavagnetti: 350 kcal Ricordiamoci che linea e salute vanno quasi di pari passo: perciò meno calorie è sinonimo anche di meno problemi di salute. Quindi approfittiamone nel giorno di Pasqua e Pasquetta anche per allietare le nostre giornate della gioia della tradizione. Buona mangiata a tutti e Auguri di Buona Pasqua!

Fonti: cucinagenovese.it - tavolartegusto.it wikipedia.it - cibo360.it - giallozafferano.it 22


in pasta polimerica Materiale: Fimo color carne, rosa, azzurro, nero, giallo, arancio, bianco Glitter Colore acrilico nero e bianco Ombretto Fimo liquid

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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Le vignette di Fabio con la partecipazione straordinaria di Ge e Mello realizzati in legno, scala 1:12

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In feltro Materiale: big shot fustelle sottili (thinlits) o bigz (tagliano tutto) a forma di cuore ritagli avanzati di feltro rigido non troppo grosso basi per orecchini a lobo colla (io utilizzo la colla Pattex Repair Extreme)

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In feltro

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In pasta polimerica Materiale pasta sintetica verde menta e bianco traslucido perlina di legno con forma geometrica chiodino di metallo color argento perlina, separatore perle e anellino color argento colori acrilici rosa confetto, grigio perla e bianco vernice protettiva all'acqua trasparente bulino punta di metallo o stuzzicadenti pennello spiedino di legno (facoltativo) pinze a becco tondo

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In pasta polimerica

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In pasta polimerica

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in pasta polimerica Materiale: Cutter e mattarello Attrezzi per lavorare il fimo (sono gli stessi del cake design oppure uno stuzzicadenti va benissimo) Pasta polimerica dei seguenti colori: rosa e fucsia Stampino ad espulsione a forma di fiore piccolo e cerchio (non indispensabili) Fimo liquido Salviettine imbevute Vernice lucida

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in pasta polimerica

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in pasta polimerica

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in pasta polimerica Materiale: Pasta polimerica arancione, marrone, verde Spazzolino da denti o stuzzicadenti Mattarello Fimo Liquid

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in pasta polimerica Materiale: Pasta polimerica beige Spazzolino da denti Bulino

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in pasta polimerica

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in pasta polimerica

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in pasta polimerica

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in pasta polimerica

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Doll’s House Fair - 14° Edizione

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In questo numero hanno collaborato‌

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In questo numero hanno collaborato‌

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In pasta polimerica

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