Loredana Iafano Direttore Responsabile (loredana.iafano@vanitaonline.it)
Lifestyle Diego Ciorra (diego.ciorra@vanitaonline.it)
Lifestyle Anna Teresa Borrea (annateresa.borrea@vanitaonline.it)
Moda Francesca Franzese (francesca.franzese@vanitaonline.it)
Musica Gianluca Terenzi (gianluca.terenzi@vanitaonline.it)
Event & Public relations Fabrizio Spacagna (fabrizio.spacagna@vanitaonline.it)
Direttore commerciale Emiliano Iafano (emiliano.iafano@vanitaonline.it)
Graphic designer Michael Nardelli (info@immagestudio.net) Hanno collaborato: Mauro Moschitti, Valentina Marrocco, Andrea Bosso, Lorena Muzzone, Franca Sallustio, Antonella Petraccone, Anna Maria Salvatore, Mariangela La Torre, Clelia Merucci, Francesco Agnoletti, Davide Marzocchella, Giarrico Attardi. Thanks to: i fotografi Francesco Torrice, Fabio Pinchera, Benedetto e Pina Tari. VANITA’ è un trimestrale distribuito nei migliori locali del Basso Lazio e in abbinamento con i quotidiani Cassino Oggi, Latina Oggi. Tiratura 10000 copie
Edizioni: Ass.cult. trecento via San Bartolomeo, 17 03043 Cassino / Frosinone Redazione centrale: via San Bartolomeo, 17 03043 Cassino / Frosinone tel e fax: 0776 25360 e-mail: info@vanitaonline.it Pubblicità: Pubblicittà s.a.s Tel: 339 7149939 In corso di registrazione Tribunale di Cassino
Vanità è un prodotto pubblicitario, tutte le informazioni presenti all’ interno sono state fornite dagli inserzionisti. La collaborazione al trimestrale VANITA’ è da ritenersi del tutto gratuita e pertanto non retribuita, salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di testi grafici, immagini e contributi pubblicitari realizzati da Ass.cult. trecento
Nella foto di copertina Dagmara indossa la tuta corallo di Sandro Ferrone, In Store, Cassino.
EDITORIALE
Quando il gioco è il filo conduttore della nostra vita.
STYLE
Dalle passerelle i dettagli di una estate glam.
REPORTAGE
Scampia. Essere bambini nei sottoscala e ballatoi delle Vele.
SHOOTING
Lei, la maschera e l’altra. Vestirsi e travestirsi con la moda di stagione.
GUIDE
Paper Dolls: sfida in bianco e nero.
GUIDE
Il vento d’ Africa soffia sugli abiti dellle giornate più calde.
RE-STYLE
Scrivi a Francesca. L’outfit giusto per ogni occasione.
SOS-MAIL
Voglia di mare. I costumi per le vacanze dei più piccoli.
GUIDE
Silvia, modella per un giorno. Vuoi essere tu la prossima?
VANITOSA
Capelli: piccoli accorgimenti per averli sempre sani e in ordine.
BEAUTY
Al sole non si scherza, la pelle va protetta. Per un’abbronzatura ok.
BEAUTY
Giocare con la propria identità. Sette ragazzi lo hanno fatto con noi.
PEOPLE
@ personal shopper: per chi vuole essere protagonista di un cambia mento.
INCONTRA
Max Vellucci: vivere esperienze ai confini del reale.
ADVENTURE
La passione per i motori e la scoperta di una terra sconosciuta.
ART
L’immediata percezione della vita e della gioia nelle opere di Paul Klee.
FREE
Proposte da sfogliare, da vedere, da ascoltare.
OROSCOPO
Segno per segno le previsioni di Vanità per l’estate.
INDIRIZZI
Tutto quello che avete visto su Vanità, lo troverete qui.
S
fogliando questo numero di Vanità vi imbatterete in diversi personaggi. Non star, ma persone che hanno qualcosa in comune. Persone a cui piace giocare. In modo diverso, certo, ma giocare. Qualcuno lo fa per sano divertimento, qualcun altro per lavoro, altri ancora pensano di farlo, ma purtroppo, non rendendosene conto, rischiano la vita (Tra i bambini di Scampia pagina 14). Anche ai ragazzi che hanno condiviso con noi un paio di settimane in redazione, Mariangela, Andrea, Franca, Antonella, Lorena, Clelia e Annamaria, abbiamo proposto di giocare. Ricordate 1, 2, 3 stella? Abbiamo chiesto loro di bloccare il tempo con un flash, un flash capace di raccontare la parte di sè più autentica, quella che percepiscono, e poi li abbiamo invitati a trovare quella parte che invece loro manca, verso cui tendono, rappresentandola con un’ immagine a scelta. Un gioco di identità (pagina 64), di identità riflessa e identità ideale…un gioco che li ha divertiti, perché tanta è stata la voglia di raccontarsi. E noi che la vostra voglia di interagire, di uscire allo scoperto, di farvi sentire, la sentiamo sempre più forte, abbiamo creato una nuova rubrica (pagina 50), dove le protagoniste sarete voi. Con il vostro desiderio di giocare: con la moda, il vostro look, la vostra immagine. Credo, però, di non avervi ancora detto che il filo conduttore di questo numero è il gioco. Lo faccio ora, anche se lo avrete sicuramente capito! E allora, siete pronte a giocare anche voi, siete pronte a “dondolarvi in equilibrio tra piacere e rischio, per un viaggio che può essere pieno di sorprese”? (Italo Calvino – Le città invisibili). Credo proprio di si. Buon divertimento!
loredana iafano loredana.iafano@vanitaonline.it
Un gioco per aggiornare il vostro guardaroba e renderlo attualissimo. Lasciate spazio alla creatività e combinate insieme ciò che avete già con piccoli pezzi e accessori targati estate 2009. Mettete insieme le idee, sarà divertente e darete al vostro look un tocco di originalità.
Bracciali Esplode la passione smodata per i bracciali, quelli grandi e colorati. Nella foto: bracciali rigidi D&G, Aros Gioielli, Cassino.
Pochette
Cintura Alta o sottile, di tessuto o di cuoio è un accessorio indispensabile per sottolineare il punto vita. Nella foto: coloratissima da In Store, Cassino.
Piccole ma capienti, colorate o tinta unita, per il giorno o per la sera protagoniste dell’estate. Nella foto: con grande fiocco Weill, Valeria Boutique, Cassino.
Monospalla Ovvero il fascino delle spalle nude. Per que sto motivo sarà l’outfit preferito di stagione.
Occhiali Oversize e tondi come una lady degli anni 60. Marc Jacobs, OcchialixTutti, Gli Archi Cassino.
Tacchi Sculture esagerate ai nostri piedi, vietati a chi non ha equilibrio. Nella foto: sandalo in legno con listini bicolore Islo; zeppe in suede Islo; Tutto Ceci Shoes, Isola del Liri.
09 STYLE /10 DALLE PASSERELLE DI MILANO, PARIGI, LONDRA E NEW YORK LA MODA CHE INDOSSEREMO IL PROSSIMO AUTUNNO. FEMMINILE, CHIC, LA TENDENZA È UN FORTE RITORNO AL PASSATO.
TRA I BAMBINI DI SCAMPIA Siamo a Napoli. Negli scantinati e ballatoi degli edifici diventati tristemente famosi col nome di Vele, incontriamo i bambini di Scampia. Avamposto di spaccio e delinquenza, il quartiere segna il destino e la dignità dei piccoli che ogni giorno giocano con la propria vita, rischiandola. Ma c’è chi nutre una speranza. di Mauro Moschitti
L
a telefonata di Davide mi giunge la sera, “ti aspettiamo domattina alle Vele” mi dice dall’altro capo del telefono e come annunciato, la mattina seguente ad aspettarmi trovo Davide e un piccolo gruppo di bambini che aumenterà di numero durante il percorso che ci porterà da una Vela all’altra. Sono i bambini che Davide Cerullo racconta nel suo libro Ali bruciate. Ci presentiamo, io e il fido scudiero al mio fianco: mio figlio Lorenzo, quattro anni. A lui bastano due parole con i nuovi amici, un pallone ed eccolo già integrato nella realtà di Scampia. I bambini di Davide gli faranno da balia per l’intera giornata, se lo coccolano a turno sempre pronti a proteggerlo in ogni dove, con l’attenzione tipica di noi adulti lo invitano a tenersi lontano dai pericoli, nei luoghi bui dei piani bassi a far attenzione alle centinaia di siringhe abbandonate a terra. In questi luoghi estremi, qui a Scampia, come nelle favelas di Città del Mexico, ai bambini è vietata la fase adolescenziale, sembrano quasi costretti a passare dall’infanzia all’età adulta senza mediazione alcuna e solo a tratti, nei momenti di intimità, si può ritrovare in loro quell’ingenuità straordinaria tipica dei bambini. Diego mi prende per mano mentre attraversiamo la Vela celeste, poi alza lo sguardo verso di me con quel suo bel faccione lentigginoso mi guarda con due occhi meravigliosi, “mio padre è a Rebibbia” mi http://blog.fotocommunity.net/it/2009/06/reportage_di_mauro_moschitti_s.html
dice, “lo sai che quando vado a trovarlo con mamma, a Roma prendiamo un treno che corre sotto terra?” Gli stringo la mano, presto quel treno lo prenderà anche il tuo papà per ritornare a casa caro Diego... Davide alle mie spalle mi ricorda che la maggior parte dei bambini che ci seguono hanno il papà in galera. Volgo lo sguardo verso mio figlio, mi abbandono avvolto nei pensieri di figlio e di padre, ritornano alla mente gli sguardi di questi bambini, nei loro occhi è forte la voglia di speranza, la speranza che si possa a breve restituire a questa gente la dignità umana che le istituzioni in primis gli hanno scippato da tempo. Una scritta su un muro scorre alla mia destra: ma se la vita è un dono, perché a me mi hanno fatt’o pacco???... Trovo tanta verità in quelle poche parole, è la verità di quanto è accaduto e accade alle Vele... un pacco confezionato alla fine degli anni sessanta. Un paio di strattoni alle mie spalle richiamano la mia attenzione. Mi volgo per trovare un bambino che si è aggiunto al gruppo, avrà poco più di tredici anni: sei tu il fotografo? Si, dico io... bene, aspettami qua due minuti, vengo subito... così mi fai la fotografia con la pistola! Quel giorno la pistola rimase dov’era, restammo insieme sino al calar del sole a raccontarci.
* Davide Cerullo, autore del libro-denuncia Ali
Il silenzio colpevole di Davide Cerullo * Foto di Davide Cerullo e Mauro Moschitti
D
bruciate. I bambini di Scampia, scritto a quattro mani con Alessandro Pronzato, sacerdotescrittore. La sua è la testimonianza diretta di chi, figlio di Scampia, a 14 anni faceva il pusher, vendeva droga e guadagnava 500 euro al giorno. Entrato e uscito dal carcere più volte, ha iniziato un cammino di rinascita, dopo aver incontrato la lettura del Vangelo: “un giorno, ritornando dall’ora d’aria ho trovato un Vangelo lasciato da qualcuno su una branda. L’ho aperto e ho trovato il mio nome, Davide, ripetuto più volte. Qualcosa è scattato in me”. Il messaggio lanciato è un invito a cambiare perchè nessuno è irrimediabilmente perduto, niente può considerarsi per sempre compromesso. Un messaggio di speranza ai bambini di Scampia.
enunciare, dire la verità su come stanno certe cose, non vuol dire voler mettere in cattiva luce il proprio quartiere o città, ma è gridare il proprio no e prendere coscienza che se non si ha il coraggio di gridare il dissenso a situazioni ignobili, si è complice di quel silenzio che uccide. Tutti ormai sanno bene che le Vele di Scampia stanno affondando nel profondo mare della nostra indifferenza, e si continua a non vedere, a non sentire e a non parlare. A cornice di tutta questa disperazione c’è un’ agghiacciante normalità che domina, stordisce e pian piano corrode. Davide Cerullo Mi chiedo: cosa siamo mai per riuscire a alla presentazioconvivere con tutto questo schifo che più di ne del libro Ali ogni altra cosa ci deruba e deturpa la nostra bruciate nei dignità ed identità? Come riusciamo a perlocali della libremetterlo senza provare vergogna né rimorsi ria Feltrinelli di di fronte a questa cruda realtà? Ma tacere Napoli. non significherebbe raddoppiarla? E magari accorgersene quando potrebbe essere chiamato comunemente da tutti Solo. E solo ormai troppo tardi? è morto, ricoperto dal nostro colpevole silenLa miseria dei mancati valori e diritti sta zio e dalla nostra educata indifferenza, cirrosicchiando le sue fondamenta per farla condato da carte, bottiglie e tante siringhe, sprofondare, perché tanto a nessuno imporcon i muri imbrattati di sangue, stroncato da ta della sua sorte annunciata, premeditata. un’ overdose. Le Vele di Scampia stanno andando nel dimenticatoio dei Mi chiedo: cosa siamo Avrà avuto ventisei, ventisette anni, e la signora non ha un penben pensanti, stanno per essere definitivamente inghiottite dalla mai per riuscire a con- siero di pietà per quella giovane nostra costante e determinata vivere con tutto questo vita, per lei Solo era solo uno dei indifferenza, e stiamo bene, transchifo che più di ogni tanti tossici che per finire così se l’era cercata. Nessuna meraviquilli, non ci è complicato adattarci all’inumana normalità che in altra cosa ci deruba e gliarsi di fronte a tale ed orribile realtà di normale non ha niente. deturpa la nostra digni- realtà quotidiana. Chiamo l’autoambulanza. Tutto normale, tutto a posto! E tà ed identità? Avvisata dai medici, arriva la policosì che scorre qui la vita, i giorzia quasi infastidita da quella morte; vanno ni, il tempo: è tutto normale, ci siamo adesu di nervi perché dovranno effettuare la guati, sottomessi a un male divenuto strutsolita prassi per accertare la causa del tura. Ma non può essere così. decesso, insomma scartoffie e moduli da Era il 2 maggio, un giorno come tanti verso compilare. Queste morti qui sono frequenti e le ore 14.40, assisto ad una scena: una hanno rotto un po’, nel senso che sono scosignora passando per il sottoscala della mode: mille telefonate da effettuare agli Vela gialla nota un cagnolino morto che organi competenti per l’identificazione, spegiace lì su uno dei gradini della scalinata, si cie quando il morto è sprovvisto di docuferma disperata e dice: “Povero cagnolino menti. Intanto la signora si allontana con il mio, quanto era bello”. Non è il suo, ma lo dispiacere del cagnolino ma anche con la piange come se lo fosse. Intanto lì, a tre speranza che questa orribile sorte toccata a metri di distanza dal cagnolino, in quello questa ennesima giovane vita e vittima, le stesso punto dentro a uno dei tanti scantinaprocurasse una vincita al lotto, e pensa: 24 ti abbandonati, giace su una branda senza “E gguardie”, 47 “o muorto, 72 “A meravimaterasso il corpo senza vita di un uomo, glia”. La meraviglia non della signora ovviamorto nella sua più profonda solitudine. Era
mente ma quella che ha visto rimbalzare magari senza volerlo, ma ci siamo dentro a fuori dai miei occhi increduli per tanta mancausa della nostra rassegnazione. cata umanità e svalutazione della vita. Ma chi decide che tutto questo degradante Ma è proprio vero che sia così? Che tutto destino spetta in sorte a questa terra, dove continua come se niente fosse e che è tutto a pagarne il prezzo più alto sono i bambini? a posto anche se tutto a posto non è? Nessuno raccoglie le loro grida. Eppure tutti La speranza minacciata. Ma dove stanno siamo a conoscenza di quello che avviene quelli che devono far funzionare le cose? Le tra quel cemento vivo, che sono le Vele di Vele stanno affondando nel macaScampia. C’è una rassegnazione bro compiacimento della nostra Mi chiedo: cosa siamo dilagante, non solo verso l’arrorassegnazione e silenzio colletti- mai per riuscire a con- ganza criminale e al suo pieno vo, perché è di questo pure che si dominio del territorio, ma anche muore a Scampia. Siamo in vivere con tutto questo a quello strano silenzio istituzioGomorra, ma dove finisce schifo che più di ogni nale, politico, tanto che per alcuGomorra? Perché oltre, ci deve altra cosa ci deruba e ni sembra che la camorra sia essere qualcos’altro, la speranza, diventato l’alibi che li scagiona l’indignazione, la rabbia, la forza deturpa la nostra digni- dal loro disimpegno. dei deboli, il coraggio dei vinti. Non c’è un vero e proprio sforzo tà ed identità? Con tutto il rispetto per il caro comune, collettivo, per dire estinto cagnolino, ‘’ma la vita umana resta basta.. Sembra che viviamo sotto il dominio più di ogni altra cosa sacra ed inviolabile, e del così stanno le cose, è così, che vuoi il suo Creatore domanderà conto della vita farci? Purtroppo è così tale che anche una dell’uomo all’uomo. La pietà più alta, più certa stampa si è adattata. Sì, perché il profonda è quella che va praticata verso giorno dopo leggo il giornale, il Mattino di tutto ciò che è umano e vita della vita di Dio’’ Napoli, che riportava la notizia del ritrova(Giovanni Paolo II). Ma questo, non è chiaro mento del ragazzo morto di overdose a a molti, probabilmente. Scampia nella Vela gialla, dedicando al Le Vele di Scampia sono diventate anche caso semplicemente poche righe: “Ieri un dei ritrovi di morti viventi e nessuno si cura altro giovane è morto alla Vela gialla presso dei bambini che hanno gli occhi assuefatti a un campetto di pallone: non identificato”. qualcosa che non è permesso all’immaginaÈ così che vanno le cose, o meglio è così rio umano pensare, e si convive con la che si scrivono certe cose, senza una riga puzza della morte a due metri da essa di indignazione, di rabbia, di opposizione. senza emozione alcuna. Ma come si può Penso che se quel ragazzo fosse stato qualcontinuare ad assistere impotenti di fronte che personaggio noto o meno noto, si ad uno scenario così spregevole? sarebbe corsi alla competizione per dare per Solo era lì, morto da due giorni, e noi, dorprimi la notizia, e meglio di chiunque altro. mivamo tranquilli a dieci metri da lui nelle Invece quella morte, anche se così orribile, nostre ordinate case, avvolti in calde copernon fa notizia. te. L’ho trovato io non per caso, ma perché I muri dove è stato trovato Solo erano stavo cercando il marito di un’amica di famiimbrattati di sangue, forse quello stesso di glia che, dipendente della droga, si era cui sono realizzate le belle case dei boss, perso per Scampia. perché è con il sangue di queste vittime che Quando ho trovato Solo era vestito, a panloro godono di una bella vita. cia in giù, su una branda senza materasso, Solo è morto, come tanti prima di lui, e come con ai piedi le scarpe marca Adidas nere. tanti dopo di lui, e allora mi chiedo: ma il mio La signora va via con educata maniera silenzio, il mio girarmi dall’altra parte, renprima che la polizia le chieda i documenti o dermi sordo alla mancata dignità della vita di una dichiarazione spontanea del macabro tutte le vittime di questo luogo non è moltipliritrovamento, non del cane, ci mancherebcarne la crescita? E continuare a far passabe, ma di quella giovane vita uccisa dalla re tutto questo disastro come se fosse tutto bianca polvere micidiale mescolata alla normale, tutto a posto, non si corre il rischio nostra indifferenza, che spesso potrebbe di trovarsi ad aderire alla condanna a morte risultare il peggiore dei mali, un’indifferenza della vita propria e di quella degli altri? che dà forza al Sistema, quel Sistema di cui Personalmente non posso trovare pace non fa parte solo la categoria dei camorristi pensandola così, perché mi sentirei come ma volente o nolente ci stiamo dentro noi un assassino in libertà. pure, siamo una sua parte, magari quella migliore, che si ritrova soggiogati da essa,
namente, di essere considerati, motivo per cui l’assunzione di rischio può diventare causa di comportamenti problematici (abuso di Brunella Moschitti - psicologa di alcool, droghe, ecc.). Un bambino che Foto di Mauro Moschitti non si sente riconosciuto dall’altro, non si sente ascoltato o aiutato, continuerà nella osa c’è, che può essere spiegato, dievita adulta a ricercare quell’approvazione tro un evento aggressivo, violento o con comportamenti esagerati, smodati, pur rischioso per sè e per gli altri? È impordi sentirsi apprezzato e sostenuto. Per sentante saperlo. Diventa indispensabile tire il valore della sua vita dovrà paradossalla spiegazione, per lo stesso motivo mente metterla in gioco. E anche il gioco, per cui il primo essere umano si è posto il che ha a che fare con lo stare con gli altri problema di dare un senso a ciò che gli nell’esprimere vitalità, gioiosità ed energia accadeva intorno, apparentemente senza (elementi presenti nel comportamento a una causa comprensibile: il bisogno di capirischio), può essere una modalità alterata da re e quindi di controllare e gestire gli eventi. bambini (negata o repressa dagli adulti) che Nello specifico di mettere distanza fra la proda grandi viene manifestata con comportapria vita e quella dell’altro; di poter dire che menti pericolosi, nella ricerca continua di quello che all’altro è accaduto a me non esternare un bisogno non adeguatamente capiterebbe mai. La necessità di proteggervissuto precedentemente. Non è un caso si. che molti comportamenti a rischio si emettoProteggersi dal rischio, anche se la persona, no in condizioni iniziali di noia ed quando decide di emettere comcondizione emozioportamenti pericolosi, non lo fa. La difficoltà è rappre- insofferenza, nale piatta. Quando il “gioco” finiAlcuni cercano, anche a costo della perdita della vita stessa, di sentata dal fatto che la sce si ritorna all’assenza di sensacostruire momenti in cui ci si vita è mossa e motiva- zioni che annientano il senso di sé, per cui diventa una necessità annulla fino a perdersi; ed altri, al ta da ciò che ci gira riproporre situazioni in grado di contrario, temono e si allontanano intorno e non dalla riaccendere eccitazione (quella da qualsiasi situazione che può mettere a repentaglio la propria capacità di ascoltare le vitalità negata e quindi mostruosamente trasformata e snaturata) esistenza e le proprie cose. nostre sollecitazioni sempre più violenta ed intensa per La paura, sentimento spesso ridiessere percepita. colizzato, ripudiato e negato fin interne. Questa compulsività muove dal da bambini, rappresenta la granconcetto secondo il quale il bisogno (spinta de salvezza che manca a coloro che fanno interna) viene confuso con il desiderio, legadel rischio la ragione di vita. to a fattori esterni. Non sentono la paura, che può trasformarsi La difficoltà maggiore è rappresentata dal in prudenza, ma non avvertono neanche la fatto che la vita sempre di più è mossa e necessità del coraggio, poiché non riconomotivata da tutto ciò che ci gira intorno e scono il pericolo. La forza che appare di non dalla capacità di ascoltare le nostre solfatto è il bisogno intenso di trovare un’idenlecitazioni interne. Anche in questo caso il tità come persona e mostrarla, di credere coraggio manca: nel prendersi in mano la che la propria situazione sia diversa da propria vita anche quando essa non ci ecciquella (identica) vissuta dagli altri, di perceta, non risveglia in noi quell’energia e quella pire la propria invulnerabilità, costruendo gioia tanto agognate. Si ha paura addirittura una sorta di “fiaba personale”, come qualdi ammettere con se stessi di voler essere che autore afferma, rinunciando all’ammisfelici, e non sereni o tranquilli, e ci trasforsione di essere esposto o fragile o mortale miamo in mendicanti di sogni, pezzenti nel o….. umano. desiderare un nostro diritto, come se, prenE quando si arriva a perdere il senso della dendocelo, qualcuno prima o poi potrebbe realtà, quella che permette il contatto con se strapparcelo dalle mani o mostrarci il conto. stesso, ogni cosa può essere quella o l’esatQuando le cose andranno bene sarà motivo to contrario, come quando i bambini ti di orgoglio l’essere stato capace, coraggiocostringono a rileggere la stessa fiaba, so e “figo”; se il risultato sarà negativo o volendosi convincere, e volendo convincere nefasto, la colpa verrà addossata alla sfortuanche te, che a volte ciò che non sembra è. na, agli altri. E così il “piccolo io” verrà di Ma loro sanno “distinguere il vero dai sogni”, nuovo salvaguardato per riproporsi nella come dice una vecchia canzone di Guccini. ricerca di altre sensazionali emozioni, a conLo sanno fare perché esiste alla base un dizione che ne avrà l’occasione! bisogno alterato, quello cioè non vissuto pie-
Giocare con la vita
C
THE MASK
LEI, LA MASCHERA E L’ ALTRA. COME IN UN GIOCO. IN UN’ ALTERNANZA DI COLORI DECISI, STILI E TAGLI COUTURE. ABITI LEGGERI E VEZZOSI, COSTUMI SOFISTICATI. PER UN’ ALLURE DA DIVA.
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Rosalba è una ragazza di 39 anni, abita a S.Elia Fiumerapido e fa la sarta. Le è piaciuta l’idea di giocare con noi a fare la modella e provare a vedersi con un genere d’abito diverso. Il suo stile abituale è piuttosto semplice e pratico. Adora i jeans, ed i pantaloni la fanno sentire più a suo agio delle gonne che difficilmente indossa. Predilige i colori scuri come il blu, il nero ed il marrone. Le scarpe sono sempre basse e non si trucca. Per lei abbiamo scelto due look diversi, uno da giorno, un po’ più impegnativo, con un tailleur pantalone in lino, sotto al quale abbiamo abbinato una maglietta bianca con brillantini ed una simpatica borsetta nera con un fiocco che rende il completo un pò più sbarazzino. Il secondo look è più allegro, per uscire una sera con le amiche. Gli immancabili jeans, blu scuro, ravvivati da una stupenda ed allegra canotta fucsia piena di paillettes che la ringiovanisce e la rende più solare. La grande borsa e il delizioso braccialetto con pietre rosa completano il tutto.
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Ciao, mi chiam tempo h o Laura, ho 2 weeken o conosciuto 6 anni, sono nata o d a Palinuro, Maurizio. Abbiasingle e da q Laura nel primo pomecosa posso me mo organizza ualche to ttere d riggio? Cara La urante un u la giorr a , il fresco vestito delle bae allegro. Le che ti consig le gamb llerine, ma c’escarpe sono g lio e’ molto c o e dona qu piu’ slanciate’ un leggero tiallo ocra, sem lorato, acchett b . Il cap ell’aria o che r rano pello ti un po’ guasta. en r r o ip m A a a n b r t a b ic dal sole de a che richiama inerei un d s e ic e sull’abb alcuni dei cololizioso bracc uramente non ti ia ronzatu r le i del ves rigido c ra Buon div he ertimentfa molto chic. tito che o!
ARIA DI RIVIERA FIORI,POIS E QUADRETTI TUTTI INSIEME PER VIVERE UN’ESTATE AL MARE. GIOIOSA
In alto da sx: prendisole e abito Monnalisa, Lolita Outlet, Cassino; prendisole La Perla, Soave Kids, Cassino; al centro da sx: bikini La Perla, Soave Kids, Cassino; bikini Monnalisa paesaggino Lolita Outlet, Cassino; bikini La Perla, Soave Kids, Cassino; a lato da sx: costume La Perla, scarpine Aletta, Soave Kids, Cassino; costume Tommy Hilfiger, Lolita Outlet, Cassino.
Abito con stampa e applicazioni floreali Renè Derhy, Broadway, Cassino. Zeppa in camoscio Luciano Vani, Mirò Calzature, Cassino. I dolci del servizio sono di Sugar Mennoia&Mennoia, Cassino.
SUGAR LOLLI POPS & CANDYBALLS photo francesco torrice visual davide marzocchella postproduction giarrico attardi model silvia@vanitosamodel
Invia alla nostra redazione una foto e i tuoi dati vanitosa@vanitaonline.it
Abito lungo d’ispirazione etnica Renè Derhy, Broadway, Cassino; sandali ultraflat con applicazioni di pietre e strass Now, Mirò Calzature, Cassino.
Abito sottoveste con balza Onkel, Hollywood, Cassino; sandali con tacco scultura Giancarlo Paoli, Mirò Calzature, Cassino.
Capelli d’estate
DETERGE
Bain Apres Soleil Protegge il colore ed elimina il sale il cloro e la sabbia.
L
a cura dei capelli soprattutto d’estate è fondamentale per la loro bellezza; bagni di sole, salsedine, vento e raggi uv li mettono a dura prova, tanto da apparire secchi e sfibrati. Per evitare di correre al riparo, una volta tornati dalle vacanze, abbiamo chiesto allo staff del salone “Giovanni & Tamara by Aldo Coppola” di Ceprano, cosa fare per mantenere i nostri capelli sani e splendenti. Ecco i loro consigli: >Proteggerli sempre con prodotti solari di alta qualità, anche se si rimane in città. >Idratarli con shampoo, creme e sieri rigeneranti, nutritivi e antiossidanti. Da preferire sempre linee di prodotti che hanno alla base componenti naturali. >Al mare indossare il cappello: l’estate 2009 ne propone svariati dalle forme e grandezze diverse. >Evitare tinte aggressive e preferire hennè e riflessanti. >Evitare l’asciugatura con il phon che li rende opachi: l’ estate 2009 li vuole mossi al naturale.
PROTEGGE
Defense Ultime Alta protezione anti raggi UV. Una crema anticrespo che nutre, disciplina e controlla il volume dei capelli.
RISTRUTTURA
Pasque UV Defense Active Maschera che ristruttura e ripara la materia capillare dopo l’esposizione.
RIPARA
Impacco doposole con estratto di Argan per un’azione riparatrice profonda dei capelli.
DETERGE&IDRATA
Acconciatura per la sera Il trend più chic del momento è sicuramente la treccia. Una, di lato, con capelli lasciati molto al naturale. Si parte con uno shampoo e un conditioner su misura, capaci di rendere la chioma morbida e lucente, senza rinunciare alla corposità. Il trucco sta tutto nella cotonatura, leggerissima, che regala volume e "stabilità".
Shampoo&doccia con estratto di Argan deterge ed idrata la pelle e i capelli a lungo esposti al sole, alla salsedine o al cloro.
FILTRA
Protegge i capelli dai raggi ultravioletti, dal sole e dal cloro. Ottimo lucidante e ristrutturante dopo l’asciugatura.
Bella al sole La frenesia di raggiungere una colorazione ambrata induce a sottoporre la pelle ad uno stress continuo, dimenticando le attenzioni di base per mantenerla in salute. Per una educazione solare più responsabile.
abbronzata
L’obiettivo è donare un colorito ambrato e luminoso alla pelle proteggendola dai danni del sole, evitando così la comparsa di macchie e rughe. La parola d’ordine dunque è: prudenza. Esporsi al sole si, ma, oramai ne siamo più che consapevoli, è d’obbligo l’applicazione di un protettore solare adeguato. Ovvio seguire differenti criteri di scelta: fototipo, età, località in cui avverrà l’esposizione, la durata e l’orario, l’assunzione di farmaci e la presenza di eventuali reazioni allergiche al sole. Per pelli sensibili Latte solare Dermasol protezione per l’esposizione di pelli sensibili. Abbronzatura graduale Latte solare e fluido Anthelios XL La Roche-Posay all’acqua termale. Antirughe Crema solare Dermasol specifica per il viso, limita il danno cutaneo dai radicali liberi. Per le labbra Dermasol stick protegge le labbra dalla disidratazione e screpolature. Per le zone sensibili Stick zone sensibili Anthelios XL La Roche Posay.
idratata
Le docce frequenti, spesso effettuate con detergenti troppo aggressivi, l’esposizione al sole, i bagni di mare, o ancora peggio in piscina con acqua clorata, l’utilizzo di repellenti per insetti, le creme profumate e l’aria condizionata alterano il film idrolipidico cutaneo. La pelle appare tirata, con fini squame superficiali, e opaca. Così stressata necessità del giusto nutrimento cutaneo. Da qui è opportuno scegliere un prodotto ipoallergenico e lenitivo. Solo così nutrita e idratata la pelle abbronzata apparirà tonica e luminosa. Nutre e idrata Aloe vera Esi gel idratante e nutriente con puro succo di aloe spremuto a secco. Ricostituente Lipikar La Roche-Posay olio da bagno, un’emulsione sottile ricostituente il film idrolipidico. Rinfrescante Acqua termale rinfrescante ricca di selenio anti radicali liberi. Addolcente e lenitiva. Antimicotico Dermon Bagnoschiuma per la pelle esposta a rischio di infezioni fungine. Lenisce gli arrossamenti Doposole Dermasol lenitivo e ristrutturante, dona sollievo immediato alla cute. Antisecchezza Burro Karitè 100 per combattere la secchezza cutanea.
Gioco d’identità Chi sono? Chi vorrei essere? Sette ragazzi cercano di rispondere a queste domande. Vi sembra facile? Provate…
ha bisogno di
parole, mostra direttamen
Una foto non
D
a un semplice scatto può emergere il CHI di ognuno. Una foto non ha bisogno di parole, spiegazioni… arriva diretta all’obiettivo: mostrare l’identità del protagonista. Seguono sette identità, le identità di noi ragazzi che in poche righe per gioco abbiamo provato a descrivere noi stessi e a metterci in maschera vestendo i panni di qualcun altro che per ognuno di noi rappresenta il proprio alter ego. Il gioco si è trasformato in qualcosa di davvero complicato mettendo in crisi ognuno di noi 7. Come guardarsi ? Usare la percezione che ognuno ha di sè o quella che ne hanno gli altri? Le due cose si confondono perché siamo portati a considerarci un po’ come gli altri ci vedono “Noi ci percepiamo come gli altri ci rispecchiano” (Cooley,1902). Analizzarci per come siamo realmente diventa un’esperienza più difficile di quanto si immagini. Temiamo che il nostro vero essere non venga accettato o che venga giudicato in maniera negativa. Bisognerebbe liberarsi dall’immagine che gli altri hanno costruito attorno a noi e recuperare un concetto di sé più aderente al vero, nella consapevolezza che l’identità non è né innata né statica bensì muta nel corso degli anni grazie alle esperienze personali e alle interazioni con gli altri. Noi, Andrea, Annamaria, Antonella, Clelia, Franca, Lorena, Mariangela abbiamo a modo nostro parlato della nostra identità…
nte l’identità
del protagonista. Clelia Merucci 24 anni CHI SONO Sono una ragazza timida, introversa, non amo essere al centro delle attenzioni, non mi piace esprimere i miei sentimenti verso gli atri in modo sfacciato e spudorato, sono una persona molto insicura e non credo nelle mie potenzialità. Cerco di nascondere questa mia insicurezza in vari modi, ma non so se realmente ci riesco. Mi reputo una ragazza anche un po’ svampita e sognatrice, delle volte viaggio in un mondo tutto mio. Sono molto pessimista. Sono anche una ragazza molto riflessiva e molto testarda. CHI VORREI ESSERE Una imprenditrice, a capo di una grande azienda perché la vedo come una persona sicura di sè, in grado di decidere e dare ordini, una persona forte che crede nelle sue potenzialità.
Mariangela La Torre 29 anni CHI SONO Rifletto molto su me stessa, ma vi posso assicurare che non è così semplice descrivere il proprio carattere, le proprie sensazioni ed emozioni. Anche perché leggere l’autobiografia di qualcuno è come fare un incontro di quelli che spesso ti cambiano la vita, ma vi assicuro che con me non accadrà. Dunque, che posso raccontare di me, sono una donna molto sensibile e fragile. CHI VORREI ESSERE Per questo in alcuni momenti della mia vita ho desiderato di somigliare un po’ a ROSSELLA O’HARA, forse quando mi dico che in fondo “domani è un altro giorno”, chi non si è ripetuto questa frase almeno una volta nella vita? Lei una ragazza capricciosa si, ma in fondo anche coraggiosa e piena di carattere….. insopportabile a volte, ma di quelle personalità che nel bene o nel male non dimentichi.
Lorena Muzzone 22 anni CHI SONO Lorena è una ragazza frizzante, esplosiva, ardente di passione. Avida di sapere, vedere, scoprire, si sente incatenata ad una società che del vaso di Pandora ha le sembianze. Testarda ed orgogliosa tesse la trama intricata della sua vita che tiene incastonati a sé come diamanti carriera, amore, felicità, soddisfazione personale. In amore è un continuo tiro alla fune tra l’indipendenza della mente e il richiamo dei sensi. CHI VORREI ESSERE Vorrei essere il contrario di me stessa: razionale, riflessiva, silenziosa. Senza molte aspettative né rimpianti. Immune alla paura e all’ansia di poter deludere chi amo. Una persona capace di godersi le piccole cose, incurante del domani. Un’anima libera senza vincoli. Perché la ragazza con l’orecchino di perla? Perché trasparenza, serenità, consapevolezza di sé straripano dalla tela assalendo lo spettatore. Lo sguardo è esortante: entrare nel suo mondo per perdercisi. Il linguaggio dell’anima, scevro da formalismi, soppianta la vacuità delle parole. La sensibilità di chi comprende e comunica in silenzio regna sovrana.
Andrea Bosso 24 anni Mi reputo un ragazzo sensibile, allegro, dinamico a cui piace viaggiare, fare sport e ballare, ma la mia più grande passione è il canto. Oggi all’età di 24 anni del canto ho fatto il mio lavoro. CHI SONO Il mio carattere è molto contrastante, sicuro di me e dei valori acquisiti dalla mia famiglia. Riflessivo, estroverso e grande osservatore. Però c’è una parte di me istintiva, passionale, direi un po’ animalesca!!! Quando non tollero qualcosa odio tirarmi i “pizzichi sulla pancia” e vado su di giri con le persone che nel relazionarsi utilizzano saccenza e arroganza. In poche parole amo la schiettezza, le persone vere. CHI VORREI ESSERE Come vorrei essere? Più diplomatico meno impulsivo meno irrequieto ma soprattutto meno severo con me stesso.
Anna Maria Salvatore, 24 anni CHI SONO Sono estroversa e curiosa, amo viaggiare e confrontarmi con le persone, cerco di trovare qualcosa di positivo in ogni situazione, non tollero gli oppressori e ogni ingiustizia che lede la dignità, la libertà ed i diritti dell’uomo. CHI VORREI ESSERE Giovanni Falcone. Aveva un profondo senso della giustizia, non si è fatto mai intimorire cercando di realizzare il sogno di un mondo libero dagli oppressori.
Franca Sallustio, 26 anni CHI SONO Franca è una giovane donna, piena di energia e di voglia di fare. Una donna amata ed innamorata, sempre in giro a fare mille cose e con poco tempo per sé stessa. Estroversa, disordinata, non troppo adatta per l’ epoca in cui vive, ma soprattutto onesta. CHI VORREI ESSERE Una donna di potere, ricca, temuta, ammirata ed immancabilmente indipendente. Una donna spietata, che pur di raggiungere i propri obiettivi fà della prepotenza la sua arma vincente. Tutto questo soltanto per un giorno.
Antonella Petraccone, 29 anni CHI SONO Allegra ed esuberante con gli amici, dolce ed affettuosa con i bambini di cui mi occupo, forte e lucida nei momenti di difficoltà, turbata in quelli di dolore, emozionata per una nascita o una bella notizia, femminile in un abito nuovo. Mi riconosco in innumerevoli sfaccettature, una su tutte: emotiva ed emozionabile. CHI VORREI ESSERE Michelle Obama. Perché la percepisco forte e determinata, per niente schiacciata dalla personalità imponente del marito, riesce anzi ad emergere nonostante lui sia tanto carismatico.
M
ax Vellucci si occupa di marketing, comunicazione e formazione aziendale, spaziando dal teambuilding al problem solving e il public speaking, ed ancora negoziazione e sviluppo del pensiero innovativo e creativo. E' inoltre il fondatore e coordinatore della Compagnia delle Ombre e si occupa della progettazione e realizzazione di convention ed eventi
aziendali. E poi...potrebbe leggervi nella mente ed indovinare cosa state pensando in questo momento. Non ci credete? Max, cos'è un mentalista? Un intrattenitore della mente, in grado di proporre con eleganza ed autoironia un intrattenimento unico nel suo genere. Sono infatti in grado di produrre fenomeni apparentemente inspiegabili che sembrano poter controllare e manipolare la mente degli spettatori. Puoi spiegarci meglio in cosa consistono le tue capacità? Il mentalismo è la facoltà di simulare i poteri paranormali tipici dei sensitivi o degli psichici. Nei paesi anglosassoni si parla di “psychic entertainer”, perché in effetti è molto legato alle trappole mentali, alle scorciatoie cognitive, al depistaggio dell'attenzione, tutte tecniche legate alla comunicazione, che è sempre un aspetto centrale dei miei spettacoli. Padroneggiandole si possono produrre fenomeni inspiegabili come la lettura del pensiero, l'influenza della mente sul corpo e sullamateria. A sintesi dei principi utilizzati nelle mie performance, ho coniato il termine SNL (Suggestione Neuro Linguistica): un mix di tecniche teatrali, cold reading, showmanship, illusioni psicologiche, ipnosi, misdirection, manipolazione della percezione e tecniche di persuasione.
JUST AN ILLUSION di diego ciorra
E' davvero possibile suggestionare la mente umana e carpire i pensieri del proprio interlocutore? Le tecniche psicologiche usate da un mentalista possono ovviamente essere usate anche fuori dal palco. Un mentalista può far credere di conoscere informazioni segrete o può realmente condizionare le scelte e il comportamento di una persona. I principi psicologici usati da un mentalista possono essere molto utili anche nella vita di tutti i giorni in quanto si sviluppano la capacità di gestire le situazioni e di comunicare in maniera efficace e persuasiva. Permettono inoltre di affinare l’attenzione ai particolari permettendo di carpire più informazioni di quante in realtà le persone “normali” facciano. Sei arrivato ad esibire la tua arte non solo sui palcoscenici, ma anche nei salotti televisivi. Come è andata? Ho presentato i miei "esperimenti" in programmi televisivi locali e nazionali tra cui "Porta a Porta" di Bruno Vespa su Rai Uno, "Cronache Marziane" condotto da Fabio Canino, ed ancora "Arcana" su Rai Due, "Cominciamo Bene" condotto da Michele Mirabella e "Geo & Geo" di Sveva Sagramola su Rai Tre.
“Non posso credere qualsiasi cosa purché sia incredibile.” (Oscar Wilde) È possibile dare la sensazione di toccare qualcuno anche se si è a distanza e condizionare le scelte e il comportamento umano? E’ possibile giocare con la psiche e suggestionare a tal punto da far vivere esperienze ai confini del reale? Attraverso l’uso di raffinati principi psicologici e di illusioni mentali, Max Vellucci rende tutto questo possibile, realizzando una performance misteriosa, suggestiva ed interattiva. Ogni spettacolo si traduce in un intrattenimento sconvolgente per i fenomeni prodotti, ma allo stesso tempo elegante e divertente per lo stile di presentazione. Quello che non credevate possibile, Max Vellucci lo realizza di fronte ai vostri occhi... Lo spettacolo alterna momenti ironici ed interattivi con il pubblico ad altri di maggiore suspense come, ad esempio, la pericolosa roulette russa con un chiodo. Protagonisti sempre gli spettatori che sul palco ed in platea vengono chiamati alla partecipazione diretta durante tutto lo show.
Casco, guanti, occhiali e via verso la lunga maratona motociclistica della Sardegna. Off-road naturalmente. E’ così che Antonello Borrea e Silvestro Golini Petrarcone vivono la loro passione viscerale per i motori. L’obiettivo è: DIVERTIRSI.
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L’inverno vivo in funzione della domenica. Per non avere sensi di colpa nei confronti della famiglia, che rimane a casa, spero sempre in una giornata senza sole antonello
La partenza. L’emozione è al massimo e la voglia di incominciare un’altra avvenuta anche. Antonello e Silvestro si confondono tra il gran numero di partecipanti: 220. Il cielo azzurro ed il sole entusiasmano proiettando le aspettative di questa due giorni verso l’alto. Si parte da S. Teodoro ed il percorso si svilupperà su tratti enduristici impegnativi.
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L’isola di Tavolara alle spalle. La bellezza della natura di questa parte interna della Sardegna è stata una rivelazione, ma: “ Se ci fossimo persi non avremmo ritrovato la strada. L’ambiente circostante era talmente variegato, e a noi sconosciuto, da somigliare ad un labirinto “.
I motori, una grande passione. Le KTM 450 sono pronte per percorrere i 250 km giornalieri previsti dal programma di uno dei più coinvolgenti rally amatoriali. “ E’ talmente forte il legame che ho con la mia moto - racconta Antonello - che preferirei vederla in casa al posto del comò “.
La Cavalcata del Sole richiama in Sardegna un numero crescente di amatori. Una partecipazione eterogenea tra dilettanti puri e campioni, uniti dalla stessa passione: i motori. Da condividere non solo in sella, ma anche nei punti di ristoro tra bottiglie di cannonau, salumi e pecorino.
Sterrati sinuosi alternati a percorsi scorrevoli, pochi chilometri di asfalto, il doppio di pista tortuosa e disseminata di pietre. In discesa prima di una curva Silvestro apprezza la violenta frenata, la staccata. “ Vivo delle emozioni del pulsare del motore. Mi affascina l’odore della benzina. Ma la cosa più appagante questa volta non è stato ciò che ho fatto ma quello che ho visto “.
L’entusiasmo di Antonello è alle stelle. “ E’ difficile spiegare l’emozione che si prova quando esci da una una curva e vai in velocità... la moto che sbanda, il rumore delle pietre sui parafanghi!”.
Ogni tanto si scende dalla sella richiamati dallo spettacolo della natura: macchia mediterranea, vegetazione fitta da percorrere su pista sabbiosa fino ad arrivare al fiume. E poi la risalita tra gli olivi, prima ancora di posare lo sguardo sull’Altopiano di Alà dei Sardi.
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Ho visto la Sardegna che non conoscevo. Mi aspettavo una terra brulla invece ho trovato tanta acqua: laghi, fiumi, ruscelli e un incontro molto particolare, le tartarughe silvestro
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E qualche inconveniente rende ancora più adrenalinica l’avventura. “Durante il tragitto - ricorda Antonello - mi sono accorto di aver finito il carburante, ma sono riuscito comunque ad arrivare, a motore spento, al primo distributore. Per fortuna il tratto da percorrere era in discesa”.
C
oncepito per diffondere la conoscenza delle culture musicali del mondo, il Festival ha cercato di "dar voce" ai popoli più lontani (e non solo in senso geografico) dalla nostra cultura, invitando a partecipare artisti di ogni continente (Sud America, Africa, Paesi Balcanici) scelti sulla base della loro autenticità e rispetto della tradizione. Il festival ha come obiettivo primario la valorizzazione della musica come bene artistico e culturale, e la conoscenza del patrimonio musicale tradizionale dei popoli, all’insegna del multiculturalismo come confronto tra le tante e varie culture. Confronto che mette in relazione i diversi linguaggi musicali tradizionali, mettendone in evidenza identità, somiglianze, analogie, influenze reciproche. privilegiando ancora una volta il processo creativo, l’opera in divenire, la ricerca e la sperimentazione. Il nostro è anche il viaggio dell’arbitrarietà, dell’ansia anche letteraria all’esplorazione...”CHI NON VIAGGIA NON CONOSCE IL VALORE DEGLI UOMINI Il Festival ha sempre agito in un ambito artistico-culturale estraneo ai meccanismi del circuito commerciale, cercando di agevolare il difficile percorso di integrazione tra popoli diversi, e l’avvicinamento del pubblico a culture extraeuropee ed eurofolkloriche tramite la conoscenza e la diffusione del loro patrimonio musicale tradizionale. E’ proprio questo l’elemento caratterizzante di questa 13ª edizione: scoprire, attraverso il lavoro di ricerca e di produzione degli artisti ospiti, come la contaminazione musicale è stata già capace di creare nuovi codici linguistici multiculturali. E’ una rassegna attenta alla ricerca della tradizione ma nel contempo alla modernità della musica etnica che le complesse dinamiche storiche e socioculturali hanno oggi trasformato attraverso le innovazioni derivanti dal contatto con altre culture. Vuole insomma essere un osservatorio sui processi di elaborazione artistica aperto agli sguardi del pubblico, ma soprattutto un centro in cui sia possibile l'interazione fra riflessioni ed esperienze, in cui nutrire progetti e aprirsi al confronto, sperimentare quotidianamente inedite connessioni mettendo in rapporto, mutevole e costante, la tradizione e la contemporaneità. Direzione Artistica di Gianluca Terenzi
La Pace di Aristofane a cura del C.U.T. Rappresentata ad Atene nel 421, quando stava per concludersi la prima fase della guerra del Peloponneso, "La pace" è una delle più graffianti, poetiche e amare commedie di Aristofane. Protagonista è il contadino attico Trigeo che ascende all'Olimpo in groppa a un gigantesco scarafaggio per trovare la pace ma lo trova vuoto, perché gli dei lo hanno abbandonato.
Amana Melome Funky Jazz quintet feat. Karl Potter Nata in Germania, Amana Melomé viene da una famiglia di artisti. Suo nonno Jimmy Woode, contrabbassista, debuttò nella mitica orchestra di Duke Ellington, un simile milieu non poteva che produrre un’artista poliedrica, poliglotta e curiosa. La musica di Amana è un armonioso intreccio di stili, dal Neo-Soul al Funk, dal Jazz alla Bossa al Reggae. Ospite della serata Karl Potter uno dei musicisti più attivi nel panorama della world music italiana, sia come solista, sia in qualità di ricercato collaboratore di importanti artisti.
Giorgio Ferrera Jazz Quartet Chromosome La formazione nasce nell’estate del 2007 dalla volontà di Giorgio Ferrera e di Giulio Marcelli di realizzare un progetto interamente di musiche jazz originali. L’ interazione ha fatto sì che l’idea iniziale prendesse corpo in un sound pieno ed energico e, proprio grazie alle loro differenti provenienze musicali, la formazione è riuscita a coniugare originalità e tradizione fondendoli in uno stile fresco ed innovativo, a tratti con cenni sperimentali.
M.B.L. MusicistiI Basso Lazio BALLA CU ME TOUR Il concerto dei M.B.L. è una miscela di suoni, di emozioni e di sapori che nascono dalla nostra terra il Lazio meridionale”, antico confine tra lo stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie, dove le gesta dei briganti hanno lasciato il segno nella memoria di chi vive oggi in questi luoghi, dove le danze popolari ”la ballarella” ed il ”saltarello”, da millenni echeggiano suonate da strumenti arcaici come le zampogne, le ciaramelle sostenute da percussioni “mute”a “battere il tempo”.
Taranta Social Club La Notte della Taranta Il gruppo Taranta Social club nasce dalla convergenza di diverse esperienze artistiche, professionali e individuali che vanno dalla profonda conoscenza dei più importanti aspetti culturali e tradizionali salentini, alla decennale esperienza musicale e terapica. La forza che accomuna i vari elementi sono la passione e l’amore verso i luoghi la storia,la tradizione della propria terra e la memoria della sua gente.
Paul Klee tra Gioco, Arte e Moda “L’arte trascende l’oggetto, quello reale come quello immaginario. Essa fa con le cose un gioco ignaro. Come un bambino imita noi nel gioco, così noi nel gioco imitiamo le forze che crearono e creano il mondo”. (Paul Klee) di Valentina Marrocco e Natalia Volgarino
L’
arte secondo Paul Klee. Artista del XX secolo, Klee si occupò di musica, poesia e pittura, scegliendo infine quest'ultima come forma privilegiata per esprimersi, dando così inizio ad una tra le più alte e feconde esperienze artistiche del Novecento. Esponente dell'astrattismo, considerava l'arte un discorso sulla realtà e non una semplice riproduzione di essa. Nelle sue opere la realtà è rarefatta, essenziale, talvolta ridotta a semplici linee o campiture colorate, paillettes e tessere di mosaico che evocano l’antico mondo bizantino, e quello contemporaneo della moda, illuminata dalle paillettes del pret-a-porter delle collezioni Milanomoda 2009, firmato Krizia, Christian Dior, Jaun Paul Gautier. Klee gioca con la luce, che è magia, emozione. Per Klee luce è immediata percezione della vita e della gioia. Gioca con i cerchi, i rettangoli e i triangoli, unitamente a colori sgargianti e tonalità calde e sabbiose, che evocano l’Oriente e l’Africa, conosciuta durante i soggiorni a Tunisi e Hammamet. I suoi colori si fanno sgargianti, blu, rossi, gialli, arancio e violetti, sfumati di bruno
Berna, Centro Paul Klee, fino al 30 agosto 2009 L'Oriente, luogo geografico e mitico a un tempo, da sempre affascina gli artisti d'Europa. Nel 2009 il Centro Paul Klee di Berna dedica all'argomento una serie di mostre e attività. La mostra sull'Oriente in tre parti «Alla ricerca dell'Oriente. Da Bellini a Klee» (7 febbraio - 24 maggio 2009), «Sogno e realtà. Arte contemporanea dal Medio oriente» (28 febbraio - 16 agosto 2009) und «Paul Klee. Tappeto dei ricordi» (30 maggio - 30 agosto 2009)- propone un viaggio affascinante tra il X e il XXI secolo, da Berna verso Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, Turchia e Iran.
<<< Klee gioca con la luce, che è magia, emozione. Per Klee luce è immediata percezione della vita e della gioia. >>> terriccio della calda terra africana. Punto di partenza di ogni opera è l’esperienza di un paesaggio, di un’ atmosfera, di luci e colori naturali e avvolgenti. Ed è proprio in questo tripudio di colori che si rifugia la personalità dell’artista, che giocando con le differenti tonalità grida il suo urlo di protesta contro un mondo corrotto dalla guerra e dalle brutture della vita, dal quale evadere per arrivare in una realtà più pura e più semplice: quella dei bambini. Klee è dunque un artista muto che si esprime con le tempere e i colori, dando vita alle forme e agli scarabocchi infantili. Il suo approccio creativo, che sprigiona labirinti creati dalle linee intersecatesi su qualsivoglia piano, è in evidente analogia con le realizzazioni infantili della prima
età. L’arte primitiva e dell’espressività infantile, unitamente allo studio delle espressioni artistiche non occidentali divengono stimolo per la creazione di un vocabolario di immagini e disegni di imprevedibili insiemi di significato. Autentico “pioniere della tonalità”, Klee dimostra la sua personale ossessione per il gioco del visibile ed invisibile, colto nel momentaneo cristallizzarsi del movimento in figura che è l’opera. Sottoliniamo il testo di Papin Carpi "L'isola dei quadrati magici" edizioni Vallardi, illustrato con i bellissimi quadri di Paul Klee.
<<< pioniere della tonalità, Klee dimostra la sua personale ossessione per il gioco del visibile ed invisibile >>>
Lucio Salvatore Untitled, Mixed Media on Plexiglass
La Biennale di Venezia 53° Esposizione Internazionale d'Arte Fare Mondi Ha aperto al pubblico domenica 7 giugno 2009 (fino a domenica 22 novembre), ai Giardini, all’Arsenale, e in vari luoghi di Venezia, la 53° Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Fare Mondi // Making Worlds // Bantin Duniyan// Weltenmachen // Construire des Mondes // Fazer Mundos, diretta da Daniel Birnbaum. Orario: 10.00 > 18.00 Giardini chiuso il lunedì Arsenale chiuso il martedì Biglietterie: Arsenale, Giardini, Giardino delle Vergini Il biglietto è valido per un ingresso in ciascuna sede espositiva Biglietteria online www.hellovenezia.com
A Year with children 2009 13 Maggio - 9 Agosto 2009 A Year with children 2009 (Un anno con i bambini 2009). E’ un‘ iniziativa promossa dal Guggenheim Museum di New York al fine di avvicinare bambini al mondo dell’arte contemporanea. Attraverso un programma che vede la collaborazione di artisti e insegnanti, l’arte come un gioco incoraggia la creatività, la curiosità, il pensiero critico. La mostra comprenderà, disegni, stampe, fotografie, sculture, dipinti in acrilico e acquerello,collage in esposizione al Guggenheim durante il 2008-2009,e i progetti finali realizzati proprio dai bambini.
L’ITALIA IN SECONDA CLASSE di Paolo Rumiz, edizioni Feltrinelli
Tutto è un gioco, leggere per credere. Da portare con sè sotto l’ombrellone e divorare d’un fiato.
UNA TESTA MOZZATA di Irvine Welsh, editore Guanda
Se non ne potete più dei romanzi d'amore sdolcinati, questo romanzo di Irvine Welsh potrebbe essere la boccata d'aria fresca che cercate. Jen e Jason sono due giovani intrappolati nella grigia vita di provincia del Fife, a sud di Edimburgo, in cui lui sopravvive tra un assegno di disoccupazione ed un lavoretto a nero, e lei soffoca dietro le attenzioni familiari e la rivalità con l'amica del cuore vincente e lolita. All'inizio della storia neppure si conoscono, quando lo fanno non riescono a non detestarsi.
EFFETTI SCONVOLGENTI DI UN COMPLEANNO di Lionel Shriver, Editore Piemme
Uno dei giochi più comuni da bambini è quello del “se...”, con cui ci si diverte ad immaginare ingenuamente le possibili alternative alla nostra vita; con un piglio ben più disincantato, Shriver Lionel trasporta questo innocente passatempo nel mondo degli adulti, mettendo in scena una graffiante analisi sulla vita di coppia, il futuro e la fedeltà.
Anche un viaggio può essere un gioco. Soprattutto se si gioca ad attraversare l'Italia da Sud a Nord, sui vagoni stantuffanti di vecchi locomotori che non assomigliano per niente ai nuovi modelli ultraveloci che si spacciano per jet ma di uguale hanno solo il prezzo esorbitante. Diventa un gioco anche osservare l'umanità varia che stipa quelle carrozze strette, dove si concretizzano di volta in volta incontri piacevoli e curiosi o ci si imbatte purtroppo nei più molesti vizi italiani.
ZIA MAME di Patrick Dennis editore Adelphi
Per tutti coloro che questa estate hanno voglia di ridere. L’autore sembra abolire tutto ciò che è pensiero, sentimento, dolore, e si abbandona a una grandiosa esaltazione e glorificazione del comico. Immaginate di essere un ragazzino di 11 anni degli anni venti affidato a vostra zia, una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode che regolarmente anticipa. E immaginate di attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori e avventure.
COLUI CHE GLI DEI VOGLIONO DISTRUGGERE di Gianluca Morozzi, editore Guanda
Stavolta l'aspetto ludico non è contenuto nella trama del libro in questione, ma riguarda l'attività stessa della scrittura del romanzo. Non abbiamo dubbi che Gianluca Morozzi si sia divertito nell'ideare uno dei più folli racconti d'avventura mai concepiti, almeno quanto non lo faccia il lettore che subisce la valanga di trovate paradossali e semicomiche, di citazioni ed insidejokes, la rilettura di figure archetipe del racconto di supereroi.
VOLEVO DIRTI CHE TI AMO di Gaetano Lorito, Graus Editore
Nella storia di Luca e Checca, follemente innamorati fin dall’ adolescenza, mette lo zampino un destino crudele che divide le loro strade, facendoli allontanare l’uno dall’altra non solo affettivamente, ma anche geograficamente. Lui va negli States mentre lei a Roma, e questa lontananza spezza la loro felicità, e la loro passione sarà costretta a scoprire una nuova dimensione. La storia che racconta Lorito va per immagini, a tratti è iperbolica, visiva e olfattiva, sicuramente tutta da gustare.
ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile) Non siate frettolosi, quest'estate! Avete la smania di conoscere persone nuove e di divertirvi. Sappiate che sarà solo verso la fine di luglio, che vi sentirete sicuri di voi stessi e che potrete lanciarvi in nuovissime avventure! TORO (21 Aprile - 20 Maggio) Non soltanto più determinati in tutti gli aspetti dell'esistenza, ma quest’estate, aumenterà anche la vostra sensualità, che e' già piuttosto nota. Se siete alla ricerca di un amore, il vostro atteggiamento e' quello giusto. Se siete in coppia basterà attendere le ferie per renderla più frizzante! GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno) L'estate sarà eccezionale. Apparirete molto simpatici e attraenti, sia con gli amici che con tutte le persone del sesso opposto. Conoscerete gente nuova, ovviamente in vacanza ma anche se, vostro malgrado, doveste rimanere in città o, peggio ancora, al lavoro sarà comunque divertente! CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio) Quest'estate avrà due facce: nelle prime settimane aumenterà il fascino e se siete alla ricerca dell'amore, sarete a cavallo! Dalla seconda metà di agosto, ci saranno occasioni di guadagno inaspettate, che dovrete cogliere persino se siete fuori città. LEONE (23 Luglio - 23 Agosto) La stagione calda sarà positiva, in particolare per i rapporti sentimentali. Ci saranno tante novità sia per chi e' impegnato, sia per chi cerca una nuova relazione! Non si preoccupino le persone che non possono andare in vacanza: avanzamenti di carriera per chi rimane a lavorare! VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre) Approfittate della prima metà dell' estate, se volete davvero divertirvi in campo amoroso, soprattutto in vacanza. Nella seconda metà di agosto sembrerete inaffidabili e, in tutti i settori dell'esistenza, dovrete fare sforzi per farvi credere. BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre) La prima metà dell'estate potrebbe vedervi un po' intimiditi. Se vi mostrate titubanti, rischiate di perdere occasioni positive. Per fortuna, nel mese di agosto gli incontri interpersonali saranno più frequenti e facili da gestire. SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre) Siete impareggiabili, per quanto riguarda la capacità di comprendere le situazioni. Capirete cose che gli altri possono solo intuire. Attenti, però, alle settimane di fine estate. La superbia non piacerà affatto ad amici e sesso opposto. SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre) Cominciate l’estate con un bel viaggio perché la parte centrale della stagione rischia di vedervi meno affascinanti: l'astro dell'amore vi fa pretendere troppo dagli altri. Con il passare dei giorni, risulterete di nuovo simpatici e conquisterete chiunque. CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio) Il fascino quest’estate sarà visibilissimo. Peccato che, all'inizio della stagione, rischierete di perdervi un sacco di occasioni per colpa di una timidezza davvero fuori luogo. La seconda metà della stagione vi vedrà più intraprendenti. ACQUARIO (21 Gennaio - 18/19 Febbraio) Fino alla prima settimana di agosto compresa avrete qualche difficoltà a lasciarvi andare con le persone che vi piacciono, in particolar modo con quelle conosciute in vacanza. Da agosto la fantasia tornerà padrona, facendovi apparire affascinantissimi. PESCI (19/20 Febbraio - 20 Marzo) Un'estate altalenante: l'inizio stagione sarà di successo, risulterete intriganti e, soprattutto se andate in posti esotici, gli sguardi si poseranno su di voi. Il partner ne risentirà! Da metà agosto, recupererete maggiore serietà nei rapporti amorosi.
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