Rivista VENDING NEWS numero 74

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Numero 74 - Anno 2025

Numero 74 - Anno 2025

Numero 74 - Anno 2025

L’editoriale di Fabio Russo

Nel numero in uscita di Vending News, abbiamo deciso di approfondire un tema che sta assumendo sempre più rilevanza nel settore del vending: l'importanza dei servizi di consulenza per l'ottimizzazione delle attività delle società di gestione di distributori automatici e per il miglioramento del welfare aziendale. Una tematica che, pur essendo spesso trascurata, è fondamentale per le aziende che desiderano restare competitive in un mercato in continua evoluzione, rispondere alle nuove esigenze dei consumatori e, al contempo, investire nella crescita e nel benessere dei propri dipendenti. Il settore del vending ha visto negli ultimi anni un notevole cambiamento. L’introduzione di tecnologie avanzate, la digitalizzazione dei servizi e il cambiamento delle abitudini di consumo dei clienti hanno trasformato il panorama in cui operano le società di gestione di distributori automatici. Le richieste sono diventate più specifiche, le preferenze più variegate e i comportamenti d'acquisto sempre più influenzati dalla necessità di una personalizzazione e di un servizio rapido e di qualità.

In un contesto così dinamico, è sempre più difficile per le aziende operare senza un supporto esterno che consenta loro di navigare tra le nuove sfide. Qui entra in gioco l’importanza dei servizi di consulenza, che possono fornire le giuste indicazioni strategiche per ottimizzare l’operatività quotidiana, migliorare l'efficienza e potenziare la competitività sul mercato. Non si tratta solo di implementare nuove tecnologie o di aggiornare l'offerta di prodotti, ma anche di rivedere i modelli di business, le strategie di gestione e le politiche di welfare aziendale. Queste ultime sono oggi un fattore determinante per attrarre e mantenere i talenti in un mercato del lavoro sempre più competitivo, in cui reperire personale specializzato diventa sempre più difficile. La valorizzazione del capitale umano è fondamentale anche per un altro aspetto: la motivazione e l’engagement dei dipendenti. Quando i lavoratori percepiscono che l’azienda si preoccupa del loro benessere, l’adozione di politiche di welfare può tradursi in un maggiore impegno e in un clima lavorativo più sereno e produttivo. Inoltre, l’implementazione di un sistema di welfare aziendale ben pensato può ridurre il turnover, un fattore cruciale in un settore come quello del vending, dove la continuità e la competenza del personale sono essenziali. Abbiamo approfondito questi temi in tre articoli che hanno a protagonista start up come NewCo Rappresentanze e Come X, e un’azienda storica come Edenred, appena entrata in Confida.

Bisogna ammettere che stiamo vivendo un momento storico complesso, stretto tra nuove dinamiche di mercato - basti pensare alla folle corsa dei prezzi del caffè - e un momento politico instabile. Le crisi internazionali e le politiche economiche imprevedibili hanno creato un clima di cautela, con le imprese che preferiscono adottare strategie più conservative piuttosto che impegnarsi in nuovi investimenti. Le aziende del vending si trovano, quindi, a dover affrontare un contesto incerto, dove le risorse destinate a innovazione e ampliamento vengono ridotte, se non congelate, nonostante il potenziale di crescita che il mercato potrebbe ancora offrire.

Vogliamo restare fiduciosi. Il nostro Settore non si è mai fermato e, siamo certi, continuerà a farlo appena si intravvederanno i primi segnali di ripresa e stabilità. Ancora una volta, la parola d’ordine è resilienza.

COFFEE FEST 2025 – IL SALONE INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ

NEWCO RAPPRESENTANZE: IL TRAIT D’UNION TRA IMPRESE E MERCATO

INTERVISTA CON ANTONIO D’ASCENZIO

COME X: DAL VENDING LA CONSULENZA PER IL VENDING

INTERVISTA CON LUCA PASSARELLA

LOLLOCAFFÈ: UN 2025 RICCO DI INIZIATIVE

INTERVISTA CON PAOLO GHIDOTTI - DIRETTORE VENDITE E MARKETING DI BIANCHI INDUSTRY

EVERGREEN: LA SVOLTA GREEN PER IL PACKAGING DEL CAFFÈ

INTERVISTA CON CARLO CONTALDO

ALESSANDRO MONDINI TORNA IN CPI

ACCADEMIA LA CAFFETTERIA DI TUTTOCAPSULE

EVOCA GROUP: IL 2025 PARTE IN GRANDE STILE

ROYAL COFFEE DISTRIBUTORI AUTOMATICI - INTERVISTA CON ERNESTO SCALIA

LE NOVITÀ IN CASA RHEA

A SIGEP 2025 PREMIATI I MIGLIORI CAFFÈ MONOPORZIONATI

LE CAPSULE MOKADOR TRIONFANO AL ICT 2025

I BUONI PASTO: VANTAGGIO PER IMPRESE E DIPENDENTI

EDENRED: I BUONI PASTO COME STRUMENTO WIN WIN

INTERVISTA CON GRETA TABORELLI

CIMBALI GROUP. IN CONFIDA UN BRAND LEADER DEL CAFFÈ PROFESSIONALE

INTERVISTA CON EUGENIO FILONI

RIVENDING CRESCE CON CIRCA 15.000 CESTINI INSTALLATI

CONFIDA: PRIMO REPORT DI SOSTENIBILITÀ DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

IL 9° REPORT DI SOSTENIBILITÀ DI CONSERVE ITALIA

CULLIGAN: IL NUOVO HEADQUARTER A BOLOGNA

BRITA ITALIA CONFERMA LA SUA VISION PROIETTATA AL FUTURO

Periodico bimestrale del Vending e dell'OCS supplemento di vendingnews.it

Direttore responsabile Fabio Russo

Direttore editoriale Flora Seta

Progetto grafico Media4Business

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Tipografia Effegi - Portici (NA) Pubblicità: inferiore al 50%

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I PRODOTTI

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Fabio Russo srl - Media & Trade Consulting

Viale Antonio Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia

Partita IVA 06552741214

CCIAA 822695 - ROC 22385

Tribunale di Napoli 49

Distribuzione

Compagnie di gestione - Centri di assistenza tecnica OCS e Vending - Rivendite materiale alimentare e attrezzature - Costruttori di attrezzature - Produttori di materie prime - Torrefazioni di caffè - Negozi di rivendita cialde, capsule e OCS - Agenti di commercio del settore Vending e Horeca - Associazioni di categoria e a tutela dei consumatori - Buyers del segmento Retail, GDO & GDE - Grandi aziende ed enti pubblici.

Ogni giorno in Italia si bevono quasi 100 milioni di tazzine di caffè (oltre 1 al secondo), ovvero 1,7 in media a persona, per un giro d’affari di quasi 40 miliardi di euro l’anno. E ogni anno una famiglia, in media, ne consuma 37 kg. Per non parlare dei numeri globali, che vedono il pianeta oltre la soglia dei 3 miliardi di tazzine al giorno, per un computo che porta il “contagiri” a 200 caffè al secondo.

Basterebbero solo questi numeri di un settore che sta pur vivendo un significativo momento di trasformazione, nonostante tendenze di consumo sempre più positive, per giustificare gli spunti che sottendono al progetto che ha visto nascere la manifestazione COFFEE FEST 2025.

L’evento, in programma a Napoli dal 17 al 20 settembre, sarà un vero e proprio Salone Internazionale del Caffè e proverà a dare una “dimora stabile” ad una bevanda ospitata in contesti importanti, ma priva di una “casa” del livello che merita. “Casa” che arriva a Napoli, capitale per eccellenza dell’espresso e la città

che, meglio di altre, negli ultimi 400 anni ha saputo “interpretare” il caffè, facendone un’icona del territorio prima e dell’indentità di un intero popolo poi.

Il caffè è, quindi, simbolo riconosciuto del made in Italy, ma anche la commodity più scambiata al mondo dopo il petrolio, una filiera che, per quanto riguarda il caffè espresso, solo in Italia vale circa 6 miliardi di euro l’anno, conta circa 8.000 addetti - che arrivano a 12.000 se si considera il business nel suo complesso -con quasi 1.000 torrefazioni attive, delle quali oltre 100 nella Regione Campania

Non è solo quest’ultimo dato a confermare la volontà di scegliere Napoli come sede del COFFEE FEST. All’ombra del Vesuvio il consumo di caffè è parte integrante della vita quotidiana dei napoletani. Le caffetterie sono presenti in ogni angolo della città, dove prendere un caffè è un vero e proprio rituale, come in nessun altro posto al mondo, perché le caffetterie napoletane sono luoghi di incontro e di socializzazione, luoghi dove le persone si riuniscono per discutere,

fare affari o semplicemente passare del tempo con gli amici. Ma le caffetterie sono anche luoghi dove turisti di tutto il mondo possono sperimentare fascino e autenticità di scorci unici e caffè speciali, promozione della città e della sua cultura del caffè. Perché a Napoli il caffè è parte integrante dell'identità culturale della metropoli, orgoglio cittadino e simbolo di ospitalità, convivialità e calore dei suoi abitanti.

E poi parlare di caffè a Napoli significa parlare di un’economia vincente, con esempi e modelli di grandi torrefazioni diventate non a caso player del mercato italiano e di quello internazionale, ma anche piccole imprese di nicchia dove la tradizione sa trasformarsi ogni giorno in chicchi di assoluta eccellenza. Una lunga storia di produzione e commercio di caffè, con molte torrefazioni che hanno contribuito allo sviluppo dell'industria caffettiera del nostro Paese, che fa della città partenopea una capitale indiscussa della “bevanda nera”.

Partendo, dunque, dalle considerazioni fin qui elaborate (ma gli spunti inevasi restano tantissimi) è nata

l’idea di proporre un evento globale, con la realizzazione della prima edizione di un Salone Internazionale del Caffè, il COFFEE FEST 2025 che, come anticipato, si terrà a Napoli dal 17 al 20 settembre.

“Più che una fiera una festa”, il COFFEE FEST 2025 sarà capace di raccogliere al suo interno ogni singolo aspetto di una straordinaria “filiera”, che spazia dalle tostature artigianali al caffè industriale di alta qualità, passando per ogni possibile declinazione della materia

Un Salone pensato per diventare, da subito, un “punto di riferimento” per gli addetti ai lavori (produttori, tostatori, distributori, rivenditori) e una straordinaria occasione di “riscoperta” per il grande pubblico, consumatore privilegiato del caffè. COFFEE FEST si preannuncia sin dalla prima edizione come un significativo “attrattore” di visitatori dall’Italia e dall’estero: questo anche grazie ad importanti partnership con media nazionali (stampa, radio e tv) che affiancheranno i loro brand e le loro community a quella del COFFEE FEST 2025.

La manifestazione andrà ad occupare la centralissima area della Stazione Marittima, storica struttura nel cuo-

re della Città, uno dei principali terminal marittimi del Mediterraneo costruito tra il 1933 e il 1936. Si tratta di un gioiello architettonico e funzionale, progettato dall'architetto Cesare Bazzani, con una struttura che coniuga eleganza e razionalità e si inseriva al tempo in un ampio piano di modernizzazione della città. Oggi il terminal è uno snodo fondamentale per crociere, turismo e trasporti marittimi.

La Stazione Marittima di Napoli è composta da due ali di circa 182 metri ciascuna. Dotato di elementi tecnologici di ultima generazione, l’edificio si sviluppa su più livelli che hanno dato luogo al Centro Congressi e alla Galleria Commerciale, al cui interno vi sono negozi, boutique, ristoranti e caffetterie che offrono un’ampia gamma di servizi ai passeggeri e ai visitatori. Il Centro Congressi che sorge sulla testata, che si affaccia su Piazza Municipio, con la sua superficie complessiva di 3.300 mq è la location ideale per organizzare congressi, eventi ed esposizioni.

Ideale anche la sua posizione proprio a pochi passi dal centro storico di Napoli, il che permette di raggiungere a piedi attrazioni come Piazza del Plebiscito, il Maschio Angioino, il Teatro San Carlo e i Quartieri Spagnoli. Inoltre, grazie alla moderna stazione della Metropolitana, situata a pochi metri dal terminal, ogni angolo

di Napoli sarà facilmente raggiungibile. Una posizione, quindi, che rende facile il raggiungimento della struttura e permette ad espositori e visitatori di coniugare la partecipazione al COFFEE FEST con la visita dei più interessanti luoghi della città.

Per 4 giorni la Stazione Marittima ospiterà una manifestazione singolare anche per la sua “doppia connotazione”. Non sarà, infatti, un Salone qualsiasi, bensì sarà: per la prima metà della sue giornate (tutti i giorni nella fascia 11.00 - 16.00) un Salone B2B, dedicato alle presentazioni dei nuovi prodotti e alle novità del mercato in senso lato, con specifico riguardo al rapporto tra industria (piccola, media e grande) e distributori (ad ampio, medio e piccolo raggio) nella più classica delle attività di scambio commerciale; per la seconda metà delle sue giornate (nella fascia 16.00 - 21.00), diventerà un Salone B2C, dedicato alla proposta, alla degustazione, all’offerta e alla vendita diretta di caffè e derivati di genere vario, che metterà in contatto chi produce con chi consuma e acquista quotidianamente per farne una “esperienza sensoriale” immersiva, della quale il visitatore godrà, visitando padiglioni ed espositori, dialogando con loro di caffè e tanto altro, ma soprattutto testando in prima persona il prodotto nelle sue più infinte declinazioni.

Per COFFEE FEST si prevede una larga partecipazione di espositori italiani ed internazionali e con essi una importante partecipazione di addetti ai lavori e pubblico generalista, attratti da un programma che si completa con mostre fotografiche, presentazione di progetti editoriali, proiezioni cinematografiche, eventi spettacolo, percorsi conoscitivi ed interattivi che offriranno ulteriori spunti di riflessione.

Un evento che andrà oltre gli schemi, superando il concetto fieristico tradizionale per uscire dalla ordinaria connotazione di “salone confinato” in ambiti strettamente circoscritti. Aspetto saliente del progetto sarà, infatti, quello di portare non solo il “mondo del caffè” a Napoli, ma anche il caffè nel cuore della Città e nei luoghi dove la bevanda viene prodotta e consumata. Di qui l’idea del “Caffè che spiazza”, ovvero la realizzazione, in alcune piazze importanti della Città, di una serie di aree interattive dedicate al pianeta caffè, che coinvolgeranno marchi nazionali di settore e aziende di profilo regionale o locale nella colorata ed inconsueta brandizzazione di luoghi simbolo di Napoli, luoghi, che diventeranno isole di confronto ed insieme momenti di gaming e challenge interattive con il pubblico

Due importanti appuntamenti del Salone saranno gli eventi di apertura e chiusura, entrambi immaginati come momenti di alta rilevanza istituzionale, politica ed imprenditoriale.

Il primo vedrà il tradizionale taglio del nastro alla presenza di autorità politiche, religiose, militari, imprenditoriali della Città e non solo: al loro fianco espositori e stakeholder, buyer e addetti ai lavori, unitamente a personaggi dello star system, con la partecipazione di una madrina d’eccezione.

Il secondo avrà il tipico profilo di consuntivo ufficiale della Manifestazione, con la presentazione dei numeri del Salone, la proiezione di un videoracconto dei momenti salienti delle quattro giornate fieristiche, la partecipazione di autorità ed addetti del sistema caffè, oltrechè di espositori, buyer e stakeholder.

Importante momento di incontro e confronto tra produttori, torrefattori, distributori, esperti e appassionati saranno gli Stati Generali del Caffè, pensati come una piattaforma di dialogo, innovazione, formazione e valorizzazione delle eccellenze italiane. Tutto, con un approccio ampio e multidisciplinare, per diventare - fin dalla prima edizione - un punto di riferimento per gli operatori del settore, per i consumatori, per le istituzioni e tutti gli appassionati che desiderano esplorare ogni aspetto legato a questa materia prima iconica e rappresentativa del made in Italy ai più alti livelli. In tale contesto, saranno organizzati approfondimenti e seminari destinati ai professionisti del settore, ma anche ai consumatori, per offrire loro strumenti conoscitivi avanzati e un'esperienza approfondita.

La formazione tocca vari ambiti, tra cui: le tecniche di torrefazione, conservazione e preparazione; la cultura e la storia del caffè; l’analisi sensoriale e la degustazione; le nuove tendenze in materia di sostenibilità e impatto ambientale.

Un altro punto cardine degli Stati Generali del Caffè sarà lo stimolo alla ricerca e all'innovazione. Tra i temi in discussione avranno particolare rilevanza: l’adozione di modelli di business sostenibili; lo sviluppo di nuove varietà e tecniche di produzione; l'innovazione nella distribuzione e nella vendita (con focus sull'ecommerce, sulla digitalizzazione, sull’apporto della AI al mondo della torrefazione).

E ancora, gli Stati Generali del Caffè celebreranno e promuoveranno le eccellenze italiane del settore, offrendo loro una "vetrina" dove le migliori realtà potranno presentarsi, differenziarsi e farsi conoscere al pubblico. La valorizzazione delle eccellenze includerà: il riconoscimento dei grandi “player” del settore, ma anche delle torrefazioni artigianali; la promozione dei produttori di macchine e strumenti per il caffè di alta qualità; l'attenzione per i baristi e gli operatori che contribuiscono a mantenere alta la qualità del prodotto finale.

Oltre a essere un evento pubblico, gli Stati Generali del Caffè si configureranno come un network che connetterà aziende, associazioni di settore, istituzioni e singoli professionisti, con l’obiettivo di favorire partnership strategiche e joint venture; creare occasioni di scambio tra produttori italiani e internazionali; facilitare la condivisione di risorse, conoscenze e competenze. Un network in grado di diventare un motore di crescita e competitività, contribuendo a migliorare la qualità complessiva dell’offerta italiana e a renderla più solida e coesa.

Il COFFEE FEST è sicuramente un'iniziativa ambiziosa, unica nel suo genere e di grande valore per l’intero settore: uno spazio dedicato alla celebrazione e alla promozione del caffè come patrimonio culturale italiano e mondiale, che valorizzerà le eccellenze italiane e offrirà nel contempo un'opportunità di crescita, innovazione e consapevolezza. Con un approccio orientato al futuro e uno spirito inclusivo, questo evento potrà divenire un appuntamento annuale di rilievo, capace di ispirare e sostenere l’intero settore e di consolidare la reputazione dell’Italia come leader indiscusso nel mondo del caffè.

IL TRAIT D'UNION TRA IMPRESE E MERCATO

Newco Rappresentanze è un’agenzia di servizi che si propone come trait d’union tra le aziende e il mercato, facendosi carico dello sviluppo e della distribuzione di progetti e prodotti. Si configura come l'anello mancante che tante aziende vorrebbero avere a disposizione per poter distribuire i propri prodotti senza costi eccessivi e con grande capillarità sul territorio. Ci spiega tutto Antonio D’Ascenzio, amministratore delegato dell’azienda.

Partiamo dalla domanda più semplice: perché Newco Rappresentanze?

Newco Rappresentanze è un’agenzia di servizi nata per rispondere a un bisogno chiaro del mercato, creare il ponte tra aziende produttrici e rivenditori. Dopo anni di esperienza come responsabile commerciale per due delle più importanti aziende del settore del caffè, ho notato che molte realtà faticavano a trovare una rete distributiva solida e capillare. La nostra missione è fin dall'inizio valorizzare il lavoro dei produttori e garantire ai rivenditori un servizio strategico e operativo di altissima qualità. Il nostro raggio d’azione comprende ogni settore del mercato a 360 gradi, ma siamo particolarmente specializzati nel mondo del caffè

Quali sono state le principali sfide dei primi mesi?

La sfida più grande è stata di costruire la fiducia dei clienti. Nel settore del caffè fiducia significa competenza, trasparenza e relazioni autentiche. Abbiamo lavorato con determinazione per dimostrare la nostra visione strategica e la capacità di generare valore per i nostri partner. Questo impegno ci ha permesso di guadagnare la fiducia di realtà importanti e di consolidare la nostra presenza nel settore.

Cosa distingue Newco Rappresentanze dalle altre agenzie?

Il nostro approccio è diverso perché unisce la tradizione all'innovazione. Non ci limitiamo a vendere prodotti, ma offriamo un pacchetto completo di consulenze strategiche, formazione, supporto operativo e promozione. Siamo costantemente aggiornati sui trend di mercato e investiamo in tecnologie e risorse umane per migliorare la qualità del nostro servizio. Questo ci

consente di creare soluzioni personalizzate che rispondono alle esigenze specifiche di un cliente mandante.

Chi sono i vostri collaboratori e quale peso hanno nel vostro successo?

Attualmente abbiamo in totale 20 collaboratori che sono il cuore pulsante dell'agenzia. Molti di loro hanno una vasta esperienza nel settore del caffè, mentre altri provengono da percorsi diversi, ma si sono integrati rapidamente, acquisendo il nostro know-how. Crediamo fortemente nelle risorse umane. Per noi ogni collaboratore non è un numero, ma una persona da guidare, supportare e gratificare quando merita. Siamo convinti che il successo sia il risultato del lavoro di squadra e della passione condivisa per il nostro lavoro.

Possiamo dire che la vostra rete vendita sia il valore aggiunto dei servizi che offrite?

Indubbiamente. Ti dirò di più: la Newco nasce da una riflessione, ovvero quanto è difficile per un'azienda, di qualsiasi dimensione essa sia, costruire e gestire una rete vendita. Abbiamo perciò deciso di accollarci noi l’onere della formazione, della gestione e anche dell'aspetto economico degli agenti. Per il nostro mandante significa non avere responsabilità per questo aspetto dell’attività con una conseguente riduzione dei costi, in termini di risorse e tempo.

Come è organizzata la vostra rete vendita?

La nostra rete vendita si basa su due pilastri fondamentali: un team amministrativo interno che coordina le attività e una rete di agenti specializzati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questo ci permette di garantire una copertura capillare e una presenza locale personalizzata, oltre a rispondere in maniera rapida alle esigenze dei nostri clienti mandanti.

Quali sono i principali servizi che offrite?

Offriamo un'ampia gamma di servizi, tra cui customer service, ovvero la gestione del rapporto con i clienti finali; la gestione dei fidi e del credito, che ci permette di monitorare le condizioni finanziarie dei clienti mandanti; il merchandising con l’ottimizzazione della visibilità dei prodotti nei punti vendita; la consulenza strategica che va a supporto dello sviluppo di strategie di posizionamento e crescita. Ci occupiamo, poi, dello sviluppo di una rete distributiva capillare; la formazione con corsi sulle tecniche di estrazione e le tendenze di mercato; la promozione del prodotto attraverso eventi e campagne mirate per rafforzare il brand ed infine, l’analisi di mercato con la fornitura di dati e insight finalizzati a prendere decisioni strategiche.

Quali aziende rappresentate attualmente?

Rappresentiamo aziende prestigiose come Kimbo e Ci.Da. Kimbo punta a rafforzare la propria identità di marca, mentre Ci.Da. è specializzata soprattutto nella produzione conto terzi di caffè. Questa complementarità ci permette di soddisfare una vasta gamma di esigenze: dal branding alla personalizzazione dei prodotti.

POP forniti dall’azienda. Questo progetto ha rafforzato la presenza di Kimbo sul mercato, dando prova del nostro approccio strategico e operativo.

Ci racconti di un progetto specifico a cui avete lavorato?

Certamente! “Le Meraviglie del Gusto” di Kimbo è un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi. Abbiamo ampliato la gamma, introducendo referenze richieste dal mercato e ripresentato il prodotto con una strategia di visibilità ad hoc, utilizzando supporti

In che modo valutate ogni nuova richiesta?

Tengo a precisare che la Newco non accetta chiunque le si proponga come potenziale mandante, ma prima di stabilire l'eventualità di un rapporto lavorativo, studia il prodotto, l'azienda, il mercato e la fattibilità del progetto. Questo perché accettare il mandato per prodotti che riteniamo non avrebbero riscontro nel mercato o, comunque, nei nostri canali di pertinenza, potrebbe diventare un boomerang per noi. Accettiamo un mandato nel momento in cui siamo certi delle potenzialità del prodotto o del progetto.

Qual è la vostra visione attuale dei negozi specializzati, del vending o del web specializzato nel mondo del caffè?

Il mercato del caffè sta attraversando una fase di trasformazione, influenzata dalle fluttuazioni dei prezzi del caffè crudo. Nonostante le difficoltà, i negozi specializzati continuano a crescere, offrendo qualità e varietà. Il vending ha registrato una leggera flessione dovuta a inflazione e smart working, ma resta un segmento importante. Infine, il web sta assumendo un ruolo centrale con l'aumento delle vendite online grazie alla comodità offerta ai consumatori. E la Newco, attraverso la propria rete, è in grado di servire questi tre segmenti, nello specifico i negozi retail, i gestori OCS e Vending e i rivenditori web specializzati. È chiaro che siamo aperti a qualsiasi altra categoria di prodotto, sempre che rientri nei nostri parametri di fattibilità e che risponda ad una concreta domanda del mercato.

Quali sono i progetti futuri dell'agenzia?

Siamo stati già contattati da nuove aziende che vogliono essere rappresentate da noi, attratte dai risultati ottenuti e dalla nostra professionalità. Il nostro obiettivo è ampliare il portafoglio delle aziende mandanti con prodotti che non competano tra loro, garantendo a ciascuno il massimo impegno.

DAL VENDING LA CONSULENZA PER IL VENDING

Come X è una società di consulenza fondata ad inizio 2025, la cui idea però ha vissuto due anni di lavoro, progettazione e rielaborazione prima di arrivare ad uno status definito e strutturato e, in questa veste, presentarsi al mercato. Artefice del progetto è Luca Passarella con un lungo curriculum nel settore Vending e non solo. Lo abbiamo intervistato perché ci parli di lui e di come è arrivato alla creazione di Come X.

Da quale idea nasce COME X?

Dalla consapevolezza, frutto della mia personale esperienza, che vendere è il risultato di un processo ben organizzato che mette al centro le persone. Non si può vendere tout court, ma partendo da una strategia precisa seguita da un piano d’azione adeguato, realizzato con strumenti efficaci. Questo è il principio che ho posto alla base di Come X, un servizio di consulenza e temporary management con una forte specializza-

zione nei settori Vending, Retail-Tech, Horeca e OCS, dove ho operato per 15 anni. Partiamo proprio dalla tua esperienza professionale.

Com’è stato il tuo percorso?

Dopo la laurea in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Bergamo, nel 2007 sono entrato in N&W Global Vending, oggi Evoca Group, dove sono rimasto per circa otto anni, occupandomi di vendite nel mercato italiano. Dopo una breve esperienza in Gimoka, sono entrato in Bianchi Industry, dove sono rimasto per quasi nove anni come direttore vendite e marketing. In Bianchi ho anche iniziato a fare esperienza nel campo della trasformazione digitale, cosa che ho continuato anche dopo, proponendomi ad altre aziende come freelance. Questo percorso mi ha permesso di gestire team internazionali e di occuparmi di progetti di varia natura, riguardanti sia le aziende che i prodotti e,

Da sx Alessandro Medolago, Luca Passarella, Andrea Tadè

soprattutto, sviluppando le potenzialità della digitalizzazione. Tutto questo è confluito in Come X dove c’è la mia personale esperienza e quella di altri business partner, che condividono la stessa visione.

Quale?

Siamo convinti che anche la migliore strategia debba avere un piano d’azione adeguato, realizzato con strumenti efficaci. Nello specifico, gli strumenti digitali, se ben utilizzati, permettono di ottimizzare le attività di marketing, vendita e post-vendita innescando un ciclo virtuoso. Indirizzando le aziende su “come” fare, le aiutiamo a vendere meglio e di più. Come ci piace dire, tra il dire e il vendere c’è di mezzo Come X

E allora, spieghiamo meglio cosa significa Come X?

Parafrasando il classico detto “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, noi diciamo che tra l’elaborare una strategia, ovvero il dire, e metterla in pratica, ovvero il fare, c’è il “come”: ci sono tutti gli strumenti che è necessario mettere in campo perché il progetto funzioni e dia i risultati che ci si era prefissati. E, devo dire, che sono tanti i “come” che si frappongono tra l’idea e la sua fattibilità. Ecco, la nostra mission è individuare i “come” migliori affinché un’idea, un progetto o un prodotto, funzionino e aiutare le aziende a metterli in pratica con un piano.

In questo percorso non sei solo. Chi ti accompagna?

Alessandro Medolago, che ha fatto per diversi anni il product marketing manager in Bianchi, e Andrea Tadé, proveniente da Lavazza e, prima ancora, da Bianchi ed Evoca. Come vedi veniamo tutti dal Vending e, proprio per la nostra esperienza diretta, siamo convinti che il Vending sia un settore in cui c’è bisogno di molti “come”.

Diciamo allora di quale tipo di progetti si occupa Come X e quali sono diretti al Vending?

Come ho già accennato, noi facciamo consulenza alle aziende di più settori, Vending, Retail-Tech, Horeca e OCS, offrendo strumenti che governano il processo di vendita e il processo di marketing. Per quanto riguarda il Vending, ci proponiamo sia ai costruttori che ai gestori, poiché siamo in grado di lavorare sia sul prodotto che sul servizio, al fine di migliorarlo e comunicarlo nel migliore dei modi.

Facciamo un esempio pratico?

In questo momento, stiamo sviluppando insieme ad un fabbricante un progetto di evoluzione digitale. Dico evoluzione perché l’azienda aveva già intrapreso un percorso guidata da una visione innovativa. Il nostro compito è aiutarli nel trasferire il valore al mercato attraverso lo sviluppo di una nuova brand identity, identificando le solide basi e i contenuti che stanno dietro il marketing, accompagnarli nella trasformazione di alcuni processi interni, come quello commerciale e di post vendita e guidarli nell’evoluzione del loro piano prodotto, che include molti strumenti digital.

E cosa siete in grado di proporre ai gestori?

Per quanto riguarda le gestioni, Come X si può occupare dello sviluppo di tutto il marketing e del supporto nell’implementazione di un buon processo di vendita. In particolare, però, la nostra consulenza è focalizzata sulla scelta delle tecnologie che riguardano il prodotto o i processi che mettono il consumatore al centro. Vogliamo trasformare la macchinetta in un punto vendita amato dai consumatori. Collaboriamo con fabbricanti, produttori di sistemi di pagamento digitale, di gestionali e stiamo elaborando alcune soluzioni proprietarie.

L’obiettivo finale è far sì che il gestore migliori le proprie performance, soprattutto per quel che riguarda la relazione con il consumatore con configurazioni dei suoi distributori automatici che permettano di vendere di più e meglio.

Come funziona?

Partiamo dall'analisi del dato per identificare le aree di miglioramento. In seguito, attraverso l’utilizzo degli strumenti, come il pagamento digitale, per esempio, vogliamo creare una solida relazione con l’utente finale per poterlo conoscere meglio e poter elaborare poi le configurazioni giuste, impostare la migliore interfaccia, comunicare efficaciemente nel punto vendita, offrire un migliore servizio al cliente o, se necessario, rivedere la propria operativitá con un gestionale più performante. In sintesi, attraverso il nostro servizio, cerchiamo di rispondere alla domanda più ricorrente da parte dei gestori: come faccio a vendere di più con il mio distributore? Chiaramente, è una domanda che implica una risposta complessa fatta di tanti fattori. Sono quelli che noi analizziamo a uno a uno per individuare la migliore risposta possibile e, insieme all’operatore, elaboriamo un piano fattibile con le risorse disponibili.

Quali vantaggi per il consumatore?

L’ottimizzazione della strategia del gestore migliora sicuramente l’esperienza utente, la sua interazione con la macchina e la sua soddisfazione nel trovare nel distributore proprio quello che stava cercando. Più l’esperienza è facile e appagante, più il consumatore compra e torna a comprare. Parola d’ordine: fiducia. Il consumatore deve trovare una soluzione di cui si fida.

Dietro questo processo, c’è quindi una visione strategica?

Necessariamente. È un processo complesso e che va fatto senza fretta. Occorre sedersi a tavolino con il gestore, studiare la sua strategia di vendita, individuare i punti di miglioramento e apportare le correzioni. Si trat-

ta di un processo di cambiamento non facile, che passa non solo attraverso l’utilizzo di strumenti, ma anche attraverso un percorso di formazione che modifichi la forma mentis e il modus operandi del nostro cliente.

Si parla ormai tutti i giorni di intelligenza artificiale. Utilizzerete anche voi i benefici di questo strumento?

Certo, senza ombra di dubbio. Siamo solo all'inizio di un grande cambiamento che in altri settori è già arrivato e noi possiamo beneficiare dell’esperienza e degli investimenti di altri per migliorare la tecnologia applicabile al Vending. Nel nostro team c’è Alessandro in particolare che osserva tanto le tecnologie con l’occhio dell’esperto di prodotto. È un product marketing manager che ha esperienza non solo di vending ma anche di IoT, oltre ad essere una persona molto curiosa che sta investigando le nuove tecnologie per capire quali possiamo utilizzare per i nostri scopi.

Il vostro è un progetto ambizioso!

Noi di Come X non abbiamo fretta, perché sappiamo che apportare cambiamenti implica costanza e pazienza. Noi ci siamo dati l’importante obiettivo di sostenere questo cambiamento e, sulla base delle esperienze e dei risultati che abbiamo ottenuto in questi mesi, siamo molto fiduciosi Abbiamo lavorato con un grande gestore in Polonia, stiamo lavorando con FAS e con un produttore di sistemi di pagamento per cui a breve ufficializzeremo la collaborazione e, adesso, stiamo iniziando a collaborare con qualche gestore anche in Italia. L’interesse da parte del settore c’è e credo che i risultati arriveranno. Non mi arrendo all'idea che il mondo del Vending non cambierà mai e sono convinto che anche quei gestori più avversi al cambiamento prima o poi accetteranno la sfida. Noi ce la metteremo tutta! Per

UN 2025 RICCO DI INIZIATIVE

PER LA TORREFAZIONE CAMPANA

Il 2025 è iniziato con slancio per Dical S.r.l., proprietaria del brand Lollocaffè grazie a un'attenta pianificazione strategica e a un programma ricco di iniziative.

In primis, il concorso VINCILOLLO, che ha dato una forte spinta al settore vending. L’iniziativa di LolloCaffè ha puntato a rafforzare il legame con i consumatori, specialmente in un periodo caratterizzato da rincari nel settore del caffè. Per partecipare, è sufficiente acquistare una confezione da 100 o 150 pezzi della linea vending contrassegnata dal bollino promozionale. Grattando la patina della cartolina gratta e vinci inserita all’interno delle confezioni, si scopre immediatamente se si è tra i fortunati vincitori di uno dei 6.000 premi in palio. I premi includono 1.000 tazzoni, 600 tazze firmate Camilla Falsini, 300 Lolline, 4.000 box degustazione e 100 Teddy, per un montepremi complessivo di €112.733,00 (IVA esclusa).

Questa iniziativa non solo premia la fedeltà dei clienti, ma sottolinea anche l'impegno di LolloCaffè nel mantenere una relazione stretta con i consumatori, offrendo loro valore aggiunto e riconoscimenti tangibili.

In un contesto di aumento dei prezzi del caffè, il concorso rappresenta un gesto concreto per restare vicini ai clienti, rafforzando la fiducia e la soddisfazione verso il brand

La comunicazione vivace e coinvolgente del concorso ha contribuito alla sua rapida diffusione, garantendo un'ampia distribuzione dei prodotti fin dal primo mese. Questo approccio testimonia come LolloCaffè, metta sempre al centro il consumatore, offrendo esperienze gratificanti e rafforzando il senso di comunità attorno al marchio.

Con grande orgoglio e soddisfazione, è stata rinnovata la collaborazione con lo chef stellato Antonino Cannavacciuolo, confermato come testimonial del brand. La sua figura carismatica e autorevole nel mondo dell’alta cucina continua a essere un punto di riferimento per i consumatori, consolidando l’immagine di qualità del marchio. Parallelamente, il lancio di nuovi spot pubblicitari sulle principali radio nazionali e la presenza strategica del brand nelle trasmissioni televisive di punta di Cannavacciuolo assicura un'importante visibilità, rafforzando il legame tra LolloCaffè e l’eccellenza culinaria italiana.

Oltre ad Antonino, il team di LolloCaffè ha evidenziato con entusiasmo le collaborazioni rinnovate con i personaggi iconici del panorama napoletano e con nuovi creator in arrivo. Il leitmotiv è sempre una narrazione della napoletanità educata, colorata e sincera, che sa giocare anche sui cliché per la divulgazione di un messaggio che intrattiene, coinvolge e informa.

Da Maria La Figlia del Presidente al team di #CUOREDINAPOLI, passando per Vincenzo di Napolimania e fino alle nuove entusiasmanti collaborazioni in arrivo (ma niente spoiler!), ogni voce contribuisce a raccontare l'anima autentica di Napoli. Aneddoti, curiosità, ricette e storie di rinascita urbana si intrecciano in un racconto vivo e appassionato, che celebra la città in tutta la sua bellezza. Un viaggio tra tradizione e innovazione che LolloCaffè incarna e ama condividere.

Il viaggio sarà un tema centrale che coinvolgerà l’azienda su più fronti, con nuove rotte già aperte verso Europa, Asia e America grazie ad un’ottima rete di contatti, avviata anche a seguito della partecipazione alle fiere internazionali Sial 2024 a Parigi e IFE 2024 a Londra. L’espansione prenderà forma attraverso collaborazioni strategiche con nuovi distributori in Europa, Israele, Giappone, Cina, Stati Uniti, Panama e Cile, apripista per nuovi appuntamenti internazionali che vedranno LolloCaffè giocare un ruolo da protagonista.

Oltre agli eventi locali, l’azienda parteciperà al Foodex di Tokyo e ad Anuga in Germania ad ottobre 2025. Due esposizioni chiave in cui sarà al fianco di partner selezionati e consolidati, supportandoli con strategie di marketing mirate e trattamenti esclusivi. Un viaggio che continuerà, portando il gusto autentico di LolloCaffè sempre più lontano ma con le modalità che da sempre la caratterizzano: valorizzazione della qualità e selezione della distribuzione.

Fondamentale in questo inizio di 2025 è anche la strategia di consolidamento dedicata ai venders, i rivenditori ufficiali LolloCaffè.

I venders rappresentano una community fortemente fidelizzata che gode di servizi esclusivi. L’ assistenza telefonica è personalizzata, ricevono periodicamente newsletter dedicate alle iniziative ed alle promozioni con largo anticipo rispetto alle pubblicazioni ufficiali; sono i destinatari di supporti e kit per l’allestimento di corner a tema LolloCaffè; presenziano sul sito ufficiale nella sezione storelocator ed in generale sono sempre più al vertice della piramide delle priorità

“Il nostro obiettivo è supportarli concretamente con promozioni che possano dare slancio al loro fatturato, iniziative dedicate, allestimenti strategici e un forte focus sulla formazione. In un mercato in continua evoluzione, chi conosce a fondo il valore del prodotto che vende diventa il suo miglior ambasciatore. Noi crediamo da sempre nei nostri clienti e siamo certi che, insieme, raggiungeremo grandi risultati” commenta Ciro Lollo, ceo dell’azienda

In ultimo ma non da ultimo, l’Azienda riconferma anche per il 2025 il forte focus sulla crescita responsabile e sulla necessità di “avere un impatto positivo sulla collettività”. I main project confermati sono: Waytobee, il progetto che ha visto Lollocaffè impegnarsi per la salvaguardia di 2.000.000 di api, garantendo un ambiente al sicuro da ogni minaccia alla sopravvivenza, a protezione dell’ecosistema e a tutela della biodiversità.

ORA (Oncologia Ricerca Assistenza) insieme al prof. Di Lorenzo dell’Ospedale “A. Tortora” di Pagani(SA), volto a finanziare un progetto di divulgazione su stile di vita e dieta per la prevenzione del cancro ed altresì uno studio scientifico sulle relazioni tra le abitudini alimentari ed uno specifico tipo di carcinoma.

#CUOREDINAPOLI, nato per creare sinergie con l’opera d’arte relazionale (#CUOREDINAPOLI), che coinvolge il pubblico ed i cittadini in azioni concrete di valorizzazione dell’ambiente urbano e sociale della Città. A questi si è aggiunta la partnership con Incontri di Valore, una delle più importanti rassegne letterarie in Italia, tenutasi a Pompei. Un salotto letterario vocato alla divulgazione culturale, al racconto di temi sensibili, al lancio di nuove pubblicazioni, ad una diffusione orizzontale ma di qualità del messaggio e del prodotto culturale, in senso ampio.

Una mission perfettamente in linea con questa nuova dimensione della responsabilità, orientata alla crescita culturale, e valorizzata dall’Azienda come testimoniato dal supporto dato ormai da diversi anni alla kermesse Campania Libri Festival, la manifestazione dedicata al mondo del libro e dell'editoria, che si tiene ogni anno al Palazzo Reale di Napoli.

Con una carriera solida e prestigiosa alle spalle, Paolo Ghidotti è da poco entrato a far parte di Bianchi Industry, nel ruolo di Direttore Sales & Marketing, sia per il Vending che per l’Horeca, settori in cui vanta un’ampia esperienza, acquisita attraverso posizioni di crescente responsabilità in aziende leader di mercato. Il suo percorso professionale è iniziato nel 1996 come Product Manager in Electrolux Zanussi Vending SpA, dove è rimasto per circa quattro anni, per poi entrare in N&W Global Vending, oggi Evoca Group, dove ha ricoperto diversi ruoli, in ambito Sales, Marketing e Business Development. La sua conoscenza dei mercati internazionali è cresciuta attraverso l’esperienza in EVA - European Vending & Coffee Service Association, dove è stato presidente dal 2018 al 2023

La sua approfondita conoscenza del mercato, unita a una visione strategica orientata ai risultati, rappresenta un importante valore aggiunto per Bianchi Industry.

Sei da poco in Bianchi Industry nel ruolo di Direttore Vendite e Marketing. Come si colloca il tuo ruolo?

Considerando la mia pregressa esperienza, il mio ingresso in Bianchi rappresenta un po’ il cambiamento e l’evoluzione che l’azienda intende fare. L’obiettivo è ampliare le prospettive, guardando a nuovi orizzonti per rafforzare la presenza internazionale e conquistare nuovi mercati. Proprio in questa direzione, quest'anno abbiamo scelto di partecipare a fiere di respiro più globale, come il World of Coffee a Dubai e Hotelex a Shanghai, per confrontarci con realtà fieristiche in aree geografiche dove, finora, la nostra presenza è stata limitata.

È un cambiamento che comporta impegno di tempo e risorse, non credi?

Assolutamente sì. Qualche giorno fa ne parlavo con Massimo (Trapletti ndr) e sappiamo bene che ci vorrà un po' di tempo, che serviranno investimenti in marke-

PAOLO GHIDOTTI

DIRETTORE VENDITE E MARKETING

ting, così come di natura commerciale e di prodotto Ma la direzione presa è ormai quella e noi ce la metteremo tutta.

Che cambiamenti vedi sul mercato internazionale del Vending rispetto a qualche anno fa?

Quello che sicuramente emerge è una ricerca sempre più spinta di bevande premium, di bevande ricercate composte da più ingredienti e quindi di maggiore varietà. Poi ancora una ricerca della qualità, che si diffonde sempre di più al di là del contesto geografico. Ad esempio, prima in Cina il consumatore si accontentava di quel che la macchina gli offriva. Oggi non è più così e anche quel consumatore ricerca macchine di fascia alta, che diano bevande non convenzionali e di qualità.

È quindi un consumatore molto più esigente?

Certo! Oggi il consumatore vuole avere la libertà di scelta. Magari finisce per optare sempre per la stessa bevanda, ma desidera comunque un’ampia varietà di opzioni tra cui poter spaziare, indipendentemente dalla decisione finale. Da questa esigenza nasce un’altra tendenza: l’importanza di un’interfaccia utente intuitiva e coinvolgente, capace di offrire un’esperienza d’acquisto appagante. E questa dinamica la riscontro in tutti i mercati.

E come risponde Bianchi?

Noi stiamo proprio lavorando in quest'ottica anche con gli ultimi modelli che abbiamo lanciato, quali Everly nel Vending e Desia nell’Horeca, e con quelli che sono oggi in fase di sviluppo e che presenteremo ad Host.

Provieni da una lunga esperienza in Evoca in fatto di vendita e accounting appunto worldwide. Cosa hai trovato in Bianchi che più si addice al tuo profilo?

Innanzitutto, tante competenze tecniche. Le persone sanno di cosa parlano, c'è un livello molto alto di conoscenze tecniche legate strettamente al settore. Dall'altra parte, c’è anche tanta voglia di crescere e di consolidare la presenza nei mercati in cui già siamo forti e, contemporaneamente, di espanderci in settori o mercati limitrofi. Tutto questo rappresenta per me una forte spinta motivazionale, che rafforza il mio entusiasmo di essere parte di un’azienda leader del Settore, con alle spalle una famiglia che ha dei solidi valori e crede in quello che fa.

Ti occuperai solo di macchine vending o anche di macchine Horeca?

Inizialmente mi concentrerò sul Vending, che è il core business della società, lo zoccolo duro che costituisce la maggior parte del fatturato. Ma Bianchi sta sviluppando anche tutta la parte dell'Horeca e dell'OCS a partire dalla gamma delle macchine superautomatiche già presenti sul mercato, su cui si sta lavorando per sviluppare nuove versioni. E poi non dimentichiamo che Bianchi Industry è proprietaria del marchio Brasilia con tutte le macchine professionali da bar. Anche lì stiamo lavorando a livello sia di prodotto che di mercato, perché riteniamo che sia un'area di grandi potenzialità. In definitiva, avendo tutte le leve a disposizione, sono convinto che possiamo giocare un bel ruolo in tanti segmenti del mercato.

È una sfida davvero avvincente per te, un po' come ricominciare da capo ma con oltre 27 anni di esperienza alle spalle!

Sicuramente sì. Il fatto di avere tanta pregressa esperienza alle spalle mi dà la possibilità di metterla a fattor comune, di aprirmi a 360 gradi su tutti gli aspetti di mercato, che siano di prodotto, commerciali o di marketing e questo gioca sicuramente a favore dell’azienda.

A proposito di mercati, quale vedi più in crescita?

Per quanto riguarda Bianchi, lo zoccolo duro è sicuramente rappresentato dall'Europa presa nel suo insieme, ma la parte in cui vedo potenzialità ancora inespresse è il centro-nord Europa. Ci sono poi un paio di mercati che, secondo me, stanno crescendo tantissimo, soprattutto a livello di consumi di caffè e bevande calde, che comporta una sempre maggiore richiesta di apparecchiature. Non a caso abbiamo partecipato alla fiera di Dubai e andremo a quella di Shanghai in Cina, che ha visitatori provenienti un po' da tutta l'Asia. Si tratta di aree geografiche immense dove c’è molto da fare per tirare fuori tutte le potenzialità. Logicamente, non dobbiamo dimenticarci dei mercati tradizionali, come Italia, Francia e Spagna dove siamo forti.

A proposito di Italia, come vedi il mercato italiano del vending in questo momento?

È un mercato complesso per tutta una serie di dinamiche che conosciamo ed è un mercato molto competitivo. In questo ultimo periodo poi, gli aumenti del prezzo del caffè hanno contribuito a mettere in difficoltà i gestori, perché sul conto economico delle loro aziende questi aumenti pesano e li portano ad esse-

re molto attenti a fare investimenti in nuove apparecchiature, per poter mantenere i conti in equilibrio. In generale, io resto abbastanza positivo, poiché credo che ci siano comunque delle opportunità da sviluppare, anche in un mercato complicato e in difficoltà. Sta a noi costruttori stimolarlo con nuove proposte, nuove tecnologie, cosa che Bianchi sta già facendo con la nuova macchina che abbiamo da poco lanciato. Si chiama Everly e devo dire che, a poche settimane dalla sua presentazione, ha ricevuto riscontri estremamente positivi. Sono convinto che Everly può davvero rappresentare un punto di svolta per tutto il mercato!

Nonostante la delusione del Piano Industria 5.0 e le stringenti normative europee?

Da questo punto di vista, è così. Si sperava nelle agevolazioni del nuovo Piano 5.0 ma pare che non abbia funzionato ed ora siamo un po' in attesa di vedere cosa succederà, se le modifiche che stanno apportando lo renderanno più accessibile. Poi c’è anche una serie di regolamenti europei che stanno per entrare su cui non c'è ancora chiarezza. Stiamo vivendo una fase

di incertezza, in attesa di capire come si evolveranno certe situazioni e come verranno prese alcune decisioni. Questo naturalmente non fa bene all’economia e al nostro mercato, ma credo che prima o poi il tutto dovrà ripartire.

Un altro tema interessante è la tendenza dei mercati Vending e Horeca ad avvicinarsi sempre di più. Qual è la tua opinione?

Sostanzialmente, oggi sono due settori molto vicini l'uno all'altro, dove competenze sviluppate nell'ambito Vending possono essere applicate anche nell'Horeca e nell’OCS, per quanto riguarda sia i prodotti che le macchine. Ne consegue che i due mercati sono sempre più in sovrapposizione e, se in passato magari c'era una distinzione un po’ più netta tra quella che poteva essere definita una locazione di tipologia Vending e una di tipologia Horeca e viceversa, oggi non è più così. Un gestore può interpretare i bisogni del consumatore di una determinata locazione e rispondere con un'offerta diversa, a seconda di quello che vuole spingere o della tipologia di macchina che meglio si addice. Pensiamo alla crescita delle macchine definite superautomatiche ma che, in realtà, superautomatiche non sono perché non sono dotate di un distributore di bicchieri. Eppure, sono quelle che sostanzialmente vengono posizionate in tutta una serie di location dove magari prima c'era una macchina vending, perché hanno un’offerta che nel Vending non c’è. Ti faccio un esempio: noi abbiamo appena lanciato la Desia che va proprio in questa direzione essendo una table-top che permette di ampliare la varietà di bevande, includendo ad esempio quelle con latte fresco, opzione che Desia ha già a bordo.

Siamo nel 2025 e ormai l'intelligenza artificiale è molto presente in tutti i settori. Credi che il tuo lavoro possa beneficiarne?

Partiamo dal presupposto che bisogna stare al passo con i tempi e sfruttare tutte le opportunità tecnologiche che ci vengono rese disponibili. Oggi non si lavora più come 25 anni fa e tutti gli strumenti informatici e tecnologici sono diventati indispensabili. Però, una cosa che io vorrei sottolineare è che il nostro settore è ancora molto basato sulle relazioni interpersonali, il business spesso viene portato avanti grazie proprio a relazioni storiche di reciproca fiducia fra partner. Non si tratta di un rapporto sterile tra fornitore e cliente, ma di un rapporto di partnership di medio e lungo termine in cui le relazioni personali sono fondamentali. Nel nostro settore lo sono ancor di più al fine di sviluppare insieme il business e di creare innovazione tecnologica, utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Io faccio sempre l'esempio delle fiere che, secondo me, non sono semplicemente l'occasione per presentare i nuovi prodotti. Forse lo erano una volta, ma oggi abbiamo mille strumenti a disposizione per far conoscere un prodotto dappertutto nel mondo. Secondo me, invece, la fiera ha mantenuto la sua importanza come momento di incontro in cui sviluppare relazioni personali e questo non può essere sostituito dalla tecnologia.

Credi che questo valga soprattutto nel nostro Settore? Certo! Un aspetto che dobbiamo tenere in considerazione è proprio il fatto che il nostro è un settore relativamente piccolo, dove ci si conosce tutti da anni e, ne sono convinto, da questo tessuto di relazioni personali le aziende ne traggono un beneficio assoluto.

Hai cominciato questa tua avventura in Bianchi a inizio gennaio. Hai già calcolato quanti chilometri percorrerai quest'anno?

Non te lo so ancora dire. D’istinto risponderei un milione di miglia, ma è una battuta. Quello che sto facendo adesso è di cogliere e capire tutta una serie di dinamiche aziendali, di conoscere le persone con le quali andrò ad interfacciarmi. Oltre a tutta questa attività di conoscenza e di apprendimento, sarà necessario fermarsi un attimo, sedersi a tavolino e stabilire al meglio le priorità in un lavoro di squadra, che è indispensabile per definire la migliore strategia da mettere in campo per lo sviluppo del prodotto e del mercato.

Paolo sei contento della scelta fatta?

Tantissimo. In Bianchi ho trovato una famiglia e delle persone che lavorano con competenza e passione e tutto questo è molto motivante. Non aggiungo altro.

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LA SVOLTA GREEN PER IL PACKAGING DEL CAFFÈ

Evergreen è uno spin off della All Coffee, azienda che da oltre 20 anni fornisce prodotti per le torrefazioni e le imprese del mondo del caffè, nello specifico packaging e porcellane per il canale bar. La propensione dell’azienda per l’innovazione continua non poteva non investire il tema della sostenibilità, applicato al settore del caffè. Con l’obiettivo di proporsi come fornitore green per questo mercato, è nata la Evergreen srl, costituita come Società Benefit per sottolineare come sin dal principio gli obiettivi di profitto siano integrati con precise finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Ne parliamo con Carlo Contaldo, AD e Responsabile Vendite dell'azienda.

Che cos’è e a chi si rivolge la Evergreen?

Evergreen è una Società Benefit che produce principalmente carta filtro compostabile per il caffè, ma anche per il tè, destinata al mondo delle torrefazioni. Abbiamo sede a Pontecagnano, in provincia di Salerno, in una struttura di 3.000 metri quadrati, di cui 1.500 coperti e altri 1.500 scoperti.

La vostra, quindi, è una produzione made in Italy?

Posso dire che il nostro è l'unico prodotto del suo genere made in Italy. Noi acquistiamo le materie prime in varie parti del mondo e, dopo un passaggio in Cina, facciamo la trasformazione finale nel nostro stabilimento a Salerno. Quindi, le fasi di cottura, stampa e taglio avvengono in Italia e questo è molto importante perché si tratta delle fasi di trasformazione del pro-

dotto, che ne determinano la bontà e lo qualificano come made in Italy. Tutto questo in un'ottica di forte impegno per la sostenibilità.

La vostra carta filtro è certificata?

Sì, è certificata compostabile da TÜV Austria Italia ed è biodegradabile, cosa che indichiamo a chiare lettere sulla carta stessa, dove viene stampato in verde il marchio Evergreen e quello de La Compostabile Italiana Inoltre, la nostra carta può essere personalizzata con il logo del cliente, stampato con colori alimentari, per far sì che il cliente stesso comunichi al suo utente finale che la sua è un'azienda che rispetta l'ambiente.

In quale altro modo contribuite a tutelare l'ambiente?

Evergreen si occupa anche di produzione e commercializzazione di bobine per confezionare le cialde e le capsule. Essendo una società benefit il nostro obiettivo è quello di andare a ridurre sempre di più l'impatto ambientale anche e soprattutto della plastica, sgrammando, ovvero alleggerendo il packaging

Mi spieghi come funziona questo processo?

Il primo step è la consulenza al cliente, con il quale analizziamo il prodotto che lui attualmente sta utilizzando, proponiamo un prodotto comparativo che abbia meno plastica e, insieme a lui e ai produttori di macchine confezionatrici, andiamo a ridurre la misura della busta, mantenendo la perfetta macchinabilità del prodotto ma con una resa maggiore. Ciò vuol dire che con lo stesso chilo di prodotto si riescono a confezionare più chili di caffè o più cialde e capsule.

Mi fai un esempio?

Tra i tanti, posso farti l’esempio del lavoro svolto con la torrefazione Caffè Barbaro, dove siamo riusciti a portare un risparmio tra busta e peso della busta del 40%

Il che significa una importante riduzione dell’impatto ambientale ma anche un significativo risparmio in termini economici.

Parliamo proprio dell’aspetto economico?

Ovviamente, con le soluzioni Evergreen si ottiene anche un miglior rapporto qualità prezzo, perché noi non solo offriamo consulenza per fare la busta più piccola e leggera, ma anche più economica con, in aggiunta, il fatto che utilizziamo tecniche di stampa in rotocalco, con la definizione più alta di tutte. In ogni caso, il primo obiettivo di Evergreen è quello relativo alla riduzione dell’impatto ambientale, che non sia il tanto

abusato green washing, ma un concetto vero e concreto, raggiungibile solo con la dovuta preparazione. A tale scopo, ho seguito un master per diventare Sustainability Manager e con questo titolo certificato ho assunto il ruolo di amministratore della Evergreen.

Quanto vi è costato tutto questo in temini di tempo ed economici?

Per arrivare a questi risultati abbiamo fatto circa 130 test industriali per i quali sono occorsi circa 10.000 kg. di carta per test. Considerando che ogni chilogrammo costa 7 euro, il calcolo è semplice: 130 x 10.000 x 7. In totale sono stati investiti quasi 9 milioni di euro negli ultimi 15 anni e questo, si può capire, ha implicato un grande sforzo economico da parte nostra. Grazie al supporto di Invitalia, abbiamo usufruito di un finanziamento di un milione e mezzo e stiamo attualmente parlando con Invitalia per un nuovo progetto, per il quale richiediamo un finanziamento di 20 milioni di euro, che ci permetterà di produrre tutto qui in Italia.

Voi siete in costante contatto con i torrefattori. Quale sentiment percepite in questo momento?

Sono molto preoccupati per tutto quello che sta accadendo nel mercato del caffè. In un certo senso, questa situazione complessa è andata a nostro favore, perché abbiamo ricevuto molte più richieste di preventivi e test. Questo perché, essendo i nostri prodotti complementari al caffè, le torrefazioni cercano di tamponare il grande aumento del prezzo della materia prima, risparmiando su prodotti complementari quali la carta filtro, il film e, nel canale bar, anche la porcellana, mantenendo però alta la qualità e la macchinabilità dei prodotti stessi. Essendosi oggi ridotti i volumi, le torrefazioni fanno molta più attenzione a tutti i costi dell'azienda e trovano in noi il partner ideale.

Questo perché, essendo specializzati esclusivamente per le torrefazioni, riusciamo ad essere gli interlocutori giusti per dare consulenza anche ad aziende grandi, come LolloCaffè o Caffè Moreno, che si sono rivolti a Evergreen per le loro soluzioni di packaging, dove possiamo portare innovazione in termini di sostenibilità, ma anche migliorare le giacenze, ridurre gli sprechi e ottimizzare l’intero processo di confezionamento.

Oltre alle torrefazioni che hai citato, tutte del Sud Italia, ce ne sono altre a Centro Nord per le quali lavorate?

Lavoriamo con Segafredo principalmente per la porcellana visto che, come noto, è il caffè ufficiale dello storico Gambrinus di Napoli. Con Segafredo e Caffè Gambrinus abbiamo sviluppato un progetto che ha come obiettivo l’esportazione del caffè napoletano. Segafredo, infatti, ha creato una miscela che si chiama Miscela Gambrinus alla quale noi abbiamo abbinato la nostra porcellana decorata sullo stile delle maioliche vietresi. Si sono affidati a noi per l'esperienza della All Coffee in questo settore, visto che mio padre, che ne è direttore, viene dalla scuola Richard Ginori della porcellana. Una garanzia in questo senso.

E all’estero?

Al momento, abbiamo come clienti alcune piccole torrefazioni in Svizzera e in Spagna, ma siamo ampiamente pronti per servire tutti i paesi della comunità europea. È vero che ci stiamo facendo strada anche all’estero ma, in verità, abbiamo deciso che per i prossimi tre anni saremo concentrati principalmente sull'I-

talia, perché riteniamo che, in questo momento storico del mercato del caffè, sia la nazione che ha maggiormente bisogno del nostro apporto e del nostro prodotto. So che possiamo aiutare le nostre aziende del caffè con prezzi più bassi sui prodotti complementari, sostenendole in un momento di grandi tensioni.

Torniamo ai prodotti. Ricapitoliamo l’offerta di Evergreen?

In primo luogo le tre linee: carta filtro, packaging per il caffè in qualsiasi formato, e porcellana. Stiamo valutando di aggiungere altri prodotti come il microforato, l'alluminio per le capsule e probabilmente anche i ribbon, però siamo in fase di sperimentazione e li proporremo al mercato solo quando saremo più che certi del risultato finale, come abbiamo fatto con la nostra carta filtro.

E poi c’è il servizio?

Assolutamente. Il nostro è un servizio alle torrefazioni a 360 gradi perché ci proponiamo come partner, andando ad affiancare il loro ufficio acquisti e come unico fornitore per tutto quello che riguarda i prodotti complementari. Tutto questo velocizza i ritmi della loro organizzazione interna.

Altrettanto importante è il nostro servizio per le tante torrefazioni che lavorano conto terzi, ancora più importante in questo momento di difficoltà, grazie alla nostra capacità di fornire loro packaging neutro.

Mi spieghi meglio?

Disponiamo di un ampio magazzino di bobine neutre in diverse colorazioni, acquistabili anche una singola bobina per volta. Questo modello di business l'abbiamo creato proprio per aiutare le torrefazioni, affinché comprino lo stretto necessario per fare il conto terzi ai propri clienti, evitando di fare troppo magazzino e di investire tanti soldi per merce che resta in giacenza per un tempo più o meno lungo. Con il nostro sistema, invece, l’investimento è minimo e loro riescono tranquillamente a soddisfare i propri clienti. Come vedi, siamo molto flessibili e disponibili verso i player del comparto del caffè, ai quali offriamo prodotto, servizio e un concreto supporto affinché la loro attività sia sempre più sostenibile e in armonia con l’ambiente.

ALESSANDRO MONDINI TORNA IN

Dopo tre anni in N-AND, Alessandro Mondini è rientrato in CPI nel ruolo di Sales Manager con l'obiettivo di accrescere il posizionamento dell'azienda nel nostro paese e oltre.

Ci racconta di questo ritorno nell'intervista che segue.

Quali i motivi del tuo ritorno in CPI?

Avevo dei motivi personali per cui dovevo un attimo rallentare il mio impegno lavorativo che è stata l'opportunità che mi dato CPI, una posizione un po' più tranquilla che meglio si sposa con la mia esigenza di passare più tempo con la mia famiglia. L’esperienza in N-AND è stata bellissima ma mi occupava al 120%.

Questa nuova opportunità ti porterà a girare comunque nuovamente anche in tutta l'Italia o sbaglio? Sì, principalmente in Italia e credo anche in altri Pa-

esi, come facevo fino a tre anni fa. Parliamo di quelli limitrofi, cioè Francia, Germania, Spagna e molto probabilmente mi assegneranno anche qualche paese dell'est, tipo i Balcani. Ci sono un bel po' di cose da fare.

CPI negli ultimi 2-3 anni non è stata molto presente sul mercato italiano o mi sbaglio?

Il punto è questo: non c'è stata una presenza di una persona locale, i clienti sono stati seguiti dai 2-3 account principali, ma non c'era nessuno che rappresentava l’azienda in modo dedicato o costantemente presente e questo sul mercato si è anche percepito. Quindi io tornerò a fare anche un po' di brand awareness con l’obiettivo di portare il nome di CPI in giro e ritornare a operare come si faceva fino a pochi anni fa Per me è un ritorno carico di mordente, di voglia di fare, ricambiato dall’azienda. Pensa che il mio indirizzo e-mail resta quello di prima di passare a N-And.

In questi 3 anni CPI ha realizzato nuovi modelli e nuove tecnologie da mettere a disposizione delle gestioni?

Si, l’azienda si è trasformata e adesso CPI (che ricordo è l’acronimo di Crane Payment Innovations) si occupa sia di distributori automatici - cosa che già faceva anche in passato - che di sistemi di pagamento. Oggi CPI non è solo sinonimo di sistemi di pagamento, ma nel corso dei prossimi mesi proporrà anche soluzioni con distributori automatici, integrando di fatto le due divisioni che, con il passare del tempo porteranno ai clienti un’offerta ancora più completa. Fino a qualche tempo fa, le due divisioni erano separate, cioè c'era chi faceva distributori automatici da una parte e chi faceva sistemi di pagamento dall'altra e non si parlavano, adesso è un'unica organizzazione.

Quindi dobbiamo attenderci per il 2025 anche un player come Crane più presente sul mercato italiano?

Assolutamente sì, anche se non sin dall'inizio dell’anno, perché è un processo che va costruito mese dopo mese, ma l’obiettivo è quello. Essere presenti nel mercato italiano in modo strutturato anche con la divisione dei distributori automatici, prevalentemente per i class front. Quindi macchine molto grandi ed erogatori di bottiglie.

Per te tutto questo rappresenta un nuovo impulso, una nuova sfida?

Il mercato dei sistemi di pagamento è quello che ho gestito e nel quale continuerò ad operare perché CPI è molto presente. I distributori automatici sono una sfida, una scommessa, anche perché in Italia ci sono tutti i maggiori produttori di distributori automatici al mondo; quindi, venire in casa loro a vendere distributori non è assolutamente facile. Ma ci proviamo, forti di un know-how pluridecennale e una gran voglia di fare.

Sei contento?

Oggi sono contento, anche se mi è dispiaciuto molto lasciare N-And perché è comunque una bella azienda, in crescita, estremamente proiettata all’operatività e al futuro, ma a volte ci sono delle priorità che vanno oltre il lavoro. Con loro ci siamo lasciati in ottimi rapporti, la mia è stata una scelta più personale che professionale. Se avessi dovuto guardare solo la professione, sarei rimasto in N-And.

ACCADEMIA LA CAFFETTERIA BY

CON ACCADEMIA NASCE LA RIVOLUZIONE DELLA PAUSA CAFFÈ CHE, ATTRAVERSO UN’ACCADEMIA RIVOLTA A TUTTI, PUNTA A DIVENTARE LUOGO DI CONDIVISIONE E PASSIONE, MOMENTO DI APPROFONDIMENTO E CULTURA, PER UNA MATERIA PRIMA, IL CAFFÈ, TANTO UTILIZZATA QUANDO ANCORA POCO CONOSCIUTA IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE.

È trascorso quasi un anno da quando TUTTOCAPSULE, affermata catena retail italiana dedicata al mondo del caffè, ha lanciato il suo format Accademia La Caffetteria, dedicata al mondo dello Specialty Coffee. La prima location ha aperto a Ciriè (TO) nella scorsa primavera e, in pochi mesi, è diventata un vero punto di riferimento per gli amanti dello Specialty Coffee, ma anche per chi vuole avvicinarsi a un modo diverso di preparare e gustare il caffè. Ed è per questo motivo che Accademia La Caffetteria di Tuttocapsule si propone al franchising, per offrire ad un numero sempre più grande di operatori, consumatori e appassionati la possibilità di conoscere a fondo il mondo del caffè, puntando sull’alta qualità.

Ispirata alle micro roastery danesi e spagnole, Accademia La Caffetteria si distingue per gli eleganti e raffinati arredi e il bancone a vista, che confermano l’approccio internazionale del format e vuole essere un luogo di relax dove degustare prodotti eccellenti e vivere esperienze straordinarie e di grande formazione sul caffè e su prodotti di alta qualità, autentica espres-

sione del nostro territorio.

L’offerta è focalizzata sui migliori marchi di caffè presenti in Italia, ma il vero fiore all’occhiello è rappresentato dagli Specialty Coffees by Pagliero: l’eccellenza del caffè. La definizione di Specialty Coffee è, infatti, concessa unicamente al caffè che ottiene un risultato pari o superiore a 80 punti sulla scala di 100 punti utilizzata nel modulo di cupping della Specialty Coffee Association. Gli Specialty Coffees by Pagliero sono quindi mono origine Brasile o Perù di qualità Arabica 100% I chicchi vengono coltivati in regioni specifiche con cli-

mi, altitudini e condizioni del suolo ideali, sovente caratterizzate da microclimi che contribuiscono a conferire loro sentori unici.

Per approfondire la conoscenza di origini così particolari, in Accademia si ha a disposizione il personale altamente formato e qualificato, pronto a spiegare ogni aspetto degli Specialty proposti e ad accompagnare i clienti nella degustazione di caffè particolari, che si distinguono per sentori e sapori unici.

Da ACCADEMIA è possibile gustare un caffè preparato con tre diversi strumenti: macchina da caffè a cialde, attraverso la quale il cliente può degustare il suo espresso scegliendo il marchio preferito confezionato in cialda di carta sostenibile; macchina Sanremo monogruppo attraverso la quale lo Specialty Coffee

viene macinato al momento, pesato con grammatura precisa e giusta pressatura, garantendo un’esperienza unica e coinvolgente; estrazione a filtro per la preparazione di Specialty Coffee, inserito nel filtro con giusta macinatura e dosatura, in modo che il passaggio lento dell’acqua possa raccogliere tutte le sue note e sprigionare, al momento della degustazione, le sue straordinarie caratteristiche. Per questa particolare tipologia di estrazione sono a disposizione più strumenti: V60, Chemex, Hoop, Aeropress, Batch Brew. I coffee specialist di Accademia guidano il consumatore nella scelta dell’origine e del miglior metodo di estrazione.

Per quanto riguarda le origini utilizzate, attualmente i consumatori hanno a disposizione due monorigini, Brasile e Perù, ma nel corso dell’anno, nel rispetto della

stagionalità, verranno inserite altre selezioni, provenienti prevalentemente da microlotti di qualità e che potranno essere disponibili solo per un tempo limitato. Un dettaglio importante perché conferma l’attenzione dell’azienda per tutti gli aspetti legati al tema della sostenibilità, sia ambientale che sociale.

Accademia non è solo degustazione, ma anche un luogo di relax, socializzazione e cultura del caffè, dove sarà possibile dedicare del “tempo di qualità" a sé stessi e agli amici. Con orario di apertura dalle 7,30 alle 20,00, sarà anche il punto di riferimento dalla prima colazione all’aperitivo, con selezionati prodotti di alta qualità, dalle torte e muffin a un’ampia proposta bakery per un’originale pausa pranzo, mentre per un “goloso momento gelato”, ACCADEMIA ha scelto il maestro gelatiere Alberto Marchetti con una selezione dei suoi inconfondibili gelati.

ACCADEMIA di Cirié è sede di tantissimi eventi culturali e di formazione sugli Specialty Coffee e, in maniera continuativa, scenario di eventi organizzati in collaborazione con la F.I.S.A.R (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), per scoprire e approfondire un mondo sempre pieno di sorprese come quello del vino. E, a proposito di vino, fiore all’occhiello di Accademia è rappresentato dagli Specialty Coffee by Pagliero roasted in Barolo, che nascono dal sodalizio tra Tuttocapsule e Ialty, una piccola torrefazione inserita nel mare di vigne che circonda Barolo. In questo territorio vocato all’eccellenza del vino, il caffè può sembrare fuori contesto, ma la scelta è stata ponderata e le motivazioni precise: Barolo è un territorio conosciuto nel mondo, è un luogo dove la bellezza è indiscutibile e la sua fama è legata all’eccellenza del cibo. L’obiettivo di Ialty è dunque quello di far crescere il mondo del caffè, prendendo ispirazione dal mondo del vino. Partendo da questa idea, nel 2019 Ialty ha aperto in Langa una torrefazione dedicata agli Specialty Coffee con una mission ben precisa: fare e diffondere cultura per creare una corretta educazio-

ne sul mondo del caffè, proprio quello che manca nel nostro Paese. Un importante obiettivo condiviso da Tuttocapsule che, nei primi mesi del 2024, ha acquisito quote societarie di Ialty

La partnership con Ialty, fortemente voluta da Tuttocapsule, si è tradotta in un progetto in cui l’alta qualità acquisisce un ruolo preponderante e ha portato alla creazione degli Specialty Coffee by Pagliero - Roasted in Barolo. Due caffè monorigine, Brasile e Perù, coltivati da aziende che rappresentano l’eccellenza per raccolta e selezione, diventando il racconto di quel mondo agricolo che produce caffè, molto spesso sconosciuto al consumatore. Ma il progetto significa anche attenzione alla sostenibilità della produzione con pratiche virtuose, rispettose dell’ambiente e il riconoscimento del giusto prezzo al produttore, basi sulle quali vengono scelti i fornitori. Tutto questo si ritrova e si assapora negli Specialty Coffee by Pagliero.

“In Italia manca purtroppo una vera formazione sul caffè Siamo grandi bevitori, ma non abbiamo consapevolezza delle miscele che ci vengono proposte quotidianamente. In ACCADEMIA, i clienti che lo vorranno, potranno confrontarsi con noi per avere qualche informazione in più sul caffè. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza di consumo” commenta Vincenzo Pagliero, ceo di Tuttocapsule

Fare cultura e raccontare che cosa davvero sia il caffè è dunque la missione di Tuttocapsule che, per creare una nuova visione per il consumatore che sorseggia quotidianamente tazzine di caffè, senza conoscerne le origini e tutti i passaggi di filiera, ha creato il format Accademia La Caffetteria. L’intento è di condividerlo attraverso la formula del franchising con tutti coloro che intendono contribuire ad elevare la qualità del caffè e farla comprendere a chi lo consuma quotidianamente, che sia a casa, al bar, alla macchinetta dell’ufficio o al distributore automatico in azienda.

Per info sul franchising info@tuttocapsule.it

Tante le novità nate negli ultimi mesi in casa Evoca, novità che riguardano sia l’azienda che i prodotti.

Per quanto riguarda l’azienda, a fine 2024 è stato ufficialmente inaugurato presso la sede di Valbrembo il nuovo magazzino per lo stoccaggio e la gestione delle materie prime, un investimento che segna un importante traguardo per Evoca. Realizzato con materiali conformi alle normative ambientali e dotato di pannelli fotovoltaici, il nuovo edificio unisce sostenibilità, innovazione ed efficienza. Con una superficie di 2.400mq e uno sviluppo fino a 10m di altezza, la struttura offre un comfort climatico ottimale, segnando un netto miglioramento delle condizioni di lavoro del personale e un futuro più green per tutti.

E, a proposito di personale, Evoca ha ottenuto la certificazione per la parità di genere (UNI/PdR 125:2022) conferita da IMQ, confermando la propria dedizione alla valorizzazione delle persone e alla promozione dell’uguaglianza di genere. Questo riconoscimento rappresenta una tappa fondamentale in un per-

corso strategico che l’azienda ha avviato tempo fa, successivamente rafforzato con l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite nell’ottobre 2023 e con l’adozione di una politica DEI (Diversity, Equity, and Inclusion) nell’ottobre 2024.

L’impegno di Evoca SpA per la diversità, l’equità e l’inclusione si traduce in azioni concrete che fanno la differenza ogni giorno, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più aperto e rispettoso delle esigenze di tutte le persone. Un passo importante in questa direzione è stata l’istituzione del Comitato Guida per la Parità di Genere, che ha il compito di definire politiche chiare e un piano strategico triennale volto a promuovere l’equità di genere in azienda. Parallelamente, è stato valorizzato il ruolo della Commissione Paritetica per le Pari Opportunità, già consolidata da anni, fondamentale nella promozione di iniziative per garantire pari opportunità a tutte le collaboratrici e i collaboratori.

Per favorire un ambiente di lavoro più flessibile e il benessere delle sue persone, Evoca ha promosso servizi a supporto della genitorialità e a favore della conci-

Barista300

liazione vita-lavoro. Inoltre, ha avviato importanti collaborazioni con entità e associazioni impegnate nella lotta alla violenza di genere e nella promozione della parità. Con il Centro Antiviolenza Aiuto Donna, sono stati organizzati incontri e momenti di sensibilizzazione dedicati alla prevenzione della violenza di genere, rivolti a tutto il personale. Parallelamente, con il supporto di Fondazione Libellula, Evoca ha lavorato a un Manifesto sul Linguaggio, uno strumento che invita a promuovere una comunicazione aziendale più inclusiva, rispettosa e libera da stereotipi.

L’impegno di Evoca non si ferma all’interno dell’azienda: la partecipazione e il sostegno a iniziative sul territorio dimostrano una forte volontà di contribuire attivamente alla creazione di una cultura del rispetto e della consapevolezza.

Wittenborg, lo storico marchio danese del Gruppo Evoca, ha lanciato la sua macchina da caffè tabletop W100, che ha già ricevuto un doppio riconoscimento: Top Design nella categoria Food and Beverage agli European Product Design Awards™ 2024 (EPDA) che la colloca tra un ristretto gruppo di prodotti che si distinguono per l'eccellenza del design; iF DESIGN AWARD 2025, marchio di qualità per il design d'eccellenza assegnato dalla iF lnternational Forum Design GmbH, una delle più antiche istituzioni indipendenti nel settore del design.

Altra novità riguarda il marchio Necta con il lancio del primo modello Vending Hot&Cold con il nuovo nome Barista. La macchina ha un contenitore caffè dotato di tecnologia sottovuoto (Vacuum Technology) e con i grani a vista: l’utente percepisce subito che la bevanda viene preparata al momento. L’integrità dell’esecuzione è perfetta, perché il sottovuoto si mantiene anche quando i chicchi sono rilasciati nel macinino. Il risultato è un caffè espresso dal corpo maggiore, una superiore persistenza aromatica e una qualità che si preserva nel tempo. Inoltre, la campana caffè sot-

tovuoto di serie su questa versione di Barista 300 può essere adattata anche sulle vecchie macchine Brio, rendendole ancora più performanti. E con la versione Touch di Barista 300 gli operatori possono contare su tutte le soluzioni digitali innovative offerte da Brio, come touch screen full HD, connessioni Ethernet, WiFi, Bluetooth e modulo opzionale 4G.

Barista 300 si fa apprezzare anche per la sua anima green: le parti estetiche della porta sono in plastica Bio-circolare e ha un circuito idraulico 100% lead-free. La classe energetica A (protocollo EVA-EMP 3.1b) e la modalità Energy Saving consentono di risparmiare fino al 30% di consumo annuale.

Parlando di tecnologia, un’altra novità riguarda il marchio Newis. A fine 2024 Evoca ha reso disponibile Bre-

asy 3.0, la nuova release della App Newis di selezione e pagamento, che presenta alcune interessanti novità. L’interfaccia utente è stata completamente riprogettata: il nuovo restyling di Breasy 3.0 offre un design moderno e intuitivo, ottimizzato per la compatibilità con i nuovi dispositivi e aggiornamenti software. Per una personalizzazione più avanzata, sono stati semplificati tutti i menu dell’app e le funzionalità di accesso, con procedure di registrazione e login integrate dal riconoscimento biometrico.

L’esperienza di utilizzo risulta ancora più pratica con l’integrazione dei comandi vocali, mentre le comunicazioni in-app sono migliorate grazie alle notifiche, a una nuova area di assistenza e supporto e alla possibilità di lasciare recensioni al termine dell’erogazione del prodotto.

Una dashboard avanzata consente agli operatori una visione rapida delle performance, con il monitoraggio dei principali KPI e la possibilità di filtrare per periodo, luogo, macchina, tipo di pagamento e utenti. Tramite il portale web di Breasy, gli operatori possono visualizzare tutte le recensioni dei clienti per migliorare il servi-

zio. Inoltre, l’area di supporto dedicata all’Assistenza Tecnica offre informazioni dettagliate sul dispositivo dell’utente e la possibilità di rimborsi in caso di problemi accertati. È disponibile anche una nuova funzione per generare un Report di spesa in PDF, selezionando le transazioni dalla lista.

L’integrazione con Apple Pay e Google Pay rende i pagamenti digitali più comodi e sicuri. Breasy 3.0 consente inoltre di attivare un Programma Loyalty che prevede cashback, sconti e incentivi per premiare i clienti più fedeli.

Tutte queste novità sono state in scena in occasione di SIGEP World 2025 dove l’azienda ha presentato tutte le innovazioni dei più importanti marchi del gruppo (Gaggia, Saeco e Necta). Esposta l’intera gamma di macchine automatiche, come La Radiosa, La Solare e La Brillante, oltre agli ultimi modelli delle macchine tradizionali e Magic, il modello di punta a marchio Saeco che, insieme alla nuovissima Aurora, rappresenta la soluzione ideale per le strutture professionali.

Approfondiamo la conoscenza di una società di gestione che opera a Roma, metropoli dalle mille sfaccettature che comportano grande flessibilità nello svolgimento del servizio di Distribuzione Automatica. Una caratteristica che distingue la Royal Coffee Distributori Automatici srl, una delle più importanti del territorio romano, attiva da 20 anni ma con una storia pregressa che ha arricchito le sue competenze nello svolgimento di questo lavoro. Ne parliamo con Ernesto Scalia, ceo dell’azienda

Da quanti anni è nel Vending?

Sono nel Vending da quando avevo 17 anni. Ho cominciato a lavorare presso La Caffespresso di Roma come operaio tecnico e consegnatario. La mattina frequentavo la scuola superiore e nel pomeriggio mi dedicavo alla riparazione e alla consegna delle Saeco superautomatiche, un modello di macchina allora molto diffuso. Ho avuto nel 1993 la possibilità di aprire

la Royal Coffee, allora a nome collettivo, insieme ad altre due persone, un tecnico e un commerciale, che è durata solo qualche anno. Così, in seguito acquistando le loro quote ho deciso di continuare l'attività in autonomia come ditta individuale, conservando sempre il nome di Royal Coffee. Nel 2005 è avvenuta la trasformazione societaria in srl con la quale ci siamo distinti e ci distinguiamo tuttora nel vending romano.

Dalla fondazione a oggi, sono tanti gli anni di attività, come è stato il vostro percorso?

L'azienda è sempre cresciuta solida negli anni. Io ero giovane ed avevo tanta voglia di fare e di costruire. Nei primi anni di attività ho coperto le principali figure aziendali, da ARD a tecnico, da impiegato a cassiere, commerciale, acquisendo così piena conoscenza di tutti i comparti. Questo mi ha permesso di costruire al meglio, creando procedure aziendali, indispensabili alla formazione del personale che aumentava necessariamente col crescere dell'azienda. Abbiamo sempre investito i ricavi in attrezzature, impianti, strategie commerciali e sperimentazione di nuove tecnologie, creando così un volano per poter crescere ulteriormente e in modo sano.

Ci sono stati momenti difficili?

In questo lungo percorso ho dovuto affrontare anche momenti difficili, segnati soprattutto dall'adeguamento alle varie disposizioni normative, vedi l'avvento della trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia

delle Entrate con tutto quello che ha comportato in termini di rinnovo e di acquisto di palmari, di implementazione di nuove procedure. Alla fine, il nostro lavoro si è estremamente burocratizzato

Il periodo del Covid, poi, è stato molto duro, destabilizzante, ma nello stesso tempo mi ha permesso di mettermi alla prova davanti ad una sfida dapprima sfiancante, ma che mi ha dato poi modo di avere il tempo necessario a ristrutturare nuovamente l'azienda. Oggi la nuova sfida è il forte aumento dei prezzi delle materie prime con la contrazione delle vendite. Io naturalmente ho già una mia strategia per superare l'ostacolo, ma potrò parlarne solo a fatti compiuti.

Quali fasce di clientela servite?

La nostra clientela è molto varia, operando in una grande città serviamo enti pubblici e privati, realtà aziendali piccole e grandi e, in generale, ogni tipo di attività e comunità.

Da quante persone è composta la Royal Coffee?

La forza lavoro è composta da circa 50 unità dirette e indirette. Ho in forze impiegati amministrativi, operativi e commerciali, addetti al rifornimento, tecnici interni ed esterni, oltre a installatori e responsabil di magazzino. Facciamo vending a 360°! Sono molto soddisfatto dei miei collaboratori, che seguono l'orientamento aziendale.

Una forza lavoro di un certo rilievo! Come gestite il personale?

In modo piramidale. Quando un’azienda cresce, necessita di nuove figure che facciano da supervisori in ogni comparto. Cerco di far crescere sempre le persone all'interno dell’azienda. I collaboratori storici ed affidati aiutano a gestire le nuove risorse.

Avete digitalizzato tutto questo?

Ho sempre creduto nella digitalizzazione in generale e soprattutto nella mia azienda. Inizialmente, ho creato io un programma che mi aiutava nella gestione. Man mano che l'attività cresceva, sentivo la necessità di programmi più evoluti, così mi sono affidato ad una società specializzate in questo. Da qualche anno abbiamo implementato la telemetria. Abbiamo una sala regia che ha portato tanti aspetti positivi, ma anche tanto lavoro in più. La telemetria ci ha permesso di ottimizzare i giri e verificare i dati in tempo reale, migliorando il controllo dell’attività. Riusciamo a vedere se i giri sono effettivamente equilibrati o se vanno aumentati o diminuiti. Oltre alla rapidità di segnalazione dei guasti. Questo ci permette di aggiustare il tiro per dare un servizio di qualità, evitare i fermi macchina, chilometri percorsi a vuoto, ecc. Insomma, oggi abbiamo una visione a 360 gradi dell’operatività dell’azienda in real time.

Come vede l'evoluzione della distribuzione automatica da quando ha cominciato ad oggi?

Se dovessi cominciare oggi da zero, come ho fatto 30 anni fa, troverei sicuramente più difficoltà rispetto ad allora. Il primo problema è sicuramente legato all’aumento dei prezzi che c’è stato negli ultimi anni. Oggi con margini ridotti possiamo ammortizzare i nuovi i distributori in molti anni, quindi bisogna fare investimenti ancora più a lungo termine con tutte le problematiche che possono nascere.

Lei crede che l'associazione di categoria CONFIDA riesca a supportare tutte le esigenze del Settore o ha qualche idea da proporre?

Sono entrato in Confida solo da fine 2024 quindi non posso ancora esprimere una valutazione sull'associa-

zione. Mi auguro che Confida tuteli tutte le aziende associate senza discriminazioni e favoritismi. L'idea che vorrei proporre è quella di incrementare momenti di confronto con gli altri associati utili ad un miglioramento del settore.

Avete una sezione che si occupa anche di OCS?

Oggi è una piccolissima parte della nostra azienda Sono stato un fautore del caffè in cialde con Caffè Ghigo e le macchine Espresso Bar, poi implementato con la concessione della Lavazza Espresso Point. In seguito, però, con l'apertura del settore famiglia, i negozi su strada e le vendite on-line si è verificata una conseguente svalutazione del prodotto, che mi ha indirizzato verso il vending tradizionale.

A proposito di caffè, gli enormi aumenti della materia prima stanno incidendo sul vostro operato? Indubbiamente sì, ed oltre a togliere margini, ha ulteriormente appesantito il nostro lavoro, comportando tempo per andare a discutere con i clienti, spiegare la situazione, far accettare l’aumento del prezzo al distributore e stipulare nuovi accordi. Tutto questo comporta il coinvolgimento di molte figure tra commerciali e tecnici, che poi materialmente devono apportare le modifiche. Spero che la contrazione dei consumi non sia elevata.

Che tipo di attività svolgete per la sostenibilità?

Quindici anni fa abbiamo installato il primo impianto fotovoltaico sul tetto nel nostro capannone. Era un impianto piccolo da 8,5 kilowatt, e nel 2023 lo abbiamo implementato di ulteriori 50 kilowatt Ora la maggior parte dei nostri lastrici solari sono coperti da pannelli fotovoltaici. L’anno scorso abbiamo acquistato i nostri primi automezzi 100% elettrici di tre tipologie e marchi diversi per poter scegliere quello più idoneo alle nostre esigenze. Inoltre, in quasi l’80% dei nostri furgoni adibiti alla ricarica dei distributori sono dotati di piccoli pannelli fotovoltaici per la ricarica dei frigoriferi interni Tutto questo per ridurre nelle nostre possibilità l’impatto di Co2 nell'atmosfera. Nel 2024 abbiamo sostituito tutti i climatizzatori della nostra sede con una tipologia a basso consumo dotati di gas meno inquinanti. Crediamo molto nel riciclo e abbiamo sensibilizzato i nostri clienti all'utilizzo di acque imbottigliate in R-Pet

Ultima domanda: qual è il futuro del vending?

Il Vending esisterà sempre, magari cambieranno le tipologie di vendita, non più soltanto snack e bevande, ma anche altri prodotti che possono essere necessari alle aziende e, in generale, ai fruitori dei distributori automatici. Sarà un lavoro diverso, più personalizzato sulle esigenze e sulla soddisfazione del cliente, che deve rimanere sempre al centro della nostra attività.

LE NOVITÀ IN CASA RHEA

LA FILIALE IN TURCHIA

Dopo anni di operatività nel mercato turco e nell’ottica di rafforzare ulteriormente la sua presenza in questo territorio strategico, Rhea ha aperto una filiale dedicata, portando l'eccellenza, l’innovazione e il design del Made in Italy in un Paese che condivide una profonda passione per il caffè e una crescente apertura verso l’utilizzo dei distributori automatici. L’obiettivo di Rheavendors Turkey non è solo quello di migliorare le proprie attività di servizio, fornitura ed attenzione al cliente, ma anche di far vivere un’esperienza unica, grazie all’approccio tailor made dell’azienda, che da oltre 60 anni permette di offrire soluzioni su misura capaci di rispondere alle preferenze e ai gusti dei consumatori locali.

Rheavendors Turkey, con sede a Istanbul, è guidata da Attila Laslo (nella foto in alto), che vanta una lunga esperienza nel settore del caffè e una collaborazione pluriennale con Rhea.

LA PARTNERSHIP CON POP CAFFÈ

Rhea ha realizzato in collaborazione con Pop Caffè un progetto per Bocconi Alumni che rende le due aziende protagoniste della pausa caffè degli oltre 146.000 Alumni Bocconi, offrendo un’esperienza unica con caffè espresso e altre bevande di alta qualità, che uniscono la tradizione italiana del caffè ai gusti e alle preferenze di una community globale. Questo progetto non è solo un’opportunità per celebrare il caffè come simbolo della cultura italiana, ma

anche un’occasione per Rhea e Pop Caffè di collaborare con una delle più prestigiose università d’Italia, riconosciuta a livello internazionale per il suo impegno nell’eccellenza accademica e nel networking professionale.

Le macchine di design di Rhea, che si integrano armoniosamente con l’atmosfera accogliente degli spazi polifunzionali della Bocconi Alumni Clubhouse, insieme alla passione di Pop Caffè per l’espresso perfetto, garantiscono un’esperienza esclusiva, trasformando ogni pausa in un momento di piacere e condivisione.

L’INGRESSO DI VIRGINIA D’AGATA

A febbraio è entrata in Rhea Virginia D’Agata nel ruolo di People & Organization Manager

Con oltre 20 anni di esperienza nel settore HR, Virginia porta con sé una profonda competenza e una grande attenzione alle persone, fondamentali per rafforzare ulteriormente l’impegno dell’azienda nella gestione etica e sostenibile di tutto il team.

Virginia ha maturato un’ampia esperienza in contesti dinamici e strutturati, distinguendosi per la capacità di promuovere la crescita professionale, la formazione continua e l’inclusione. Il suo arrivo rappresenta un ulteriore passo significativo per consolidare uno dei valori fondanti di Rhea: la sostenibilità sociale, che da anni guida le scelte dell’azienda.

"Entrare in Rhea è per me un’opportunità straordinaria di contribuire a un progetto che pone la sostenibilità sociale e il benessere delle persone come principi fondamentali della propria cultura aziendale. Sono orgogliosa di unirmi a un’organizzazione che riconosce il valore delle persone e non vedo l’ora di lavorare con il team per raggiungere nuovi traguardi insieme." Dichiara Virginia D’Agata People & Organization Manager di Rhea.

CERTIFICATO DI PARITÀ DI GENERE

Rhea ha ottenuto il Certificato di Parità di Genere UNI PDR 125:2022 rilasciato da Dasa-Rägister, un importante traguardo che testimonia il continuo impegno nella costruzione di un ambiente di lavoro inclusivo, equo e sostenibile.

Questo riconoscimento rappresenta la conferma di un percorso che l’azienda ha intrapreso già da anni, mettendo le persone al centro e traducendo in azioni i valori aziendali, in linea con la cultura inclusiva in cui ha sempre creduto.

Rhea da tempo ha implementato una serie di iniziative concrete per garantire la parità di genere, puntan-

do su una crescente sensibilizzazione riguardo ai temi dell’inclusività, con una formazione mirata che offra a tutte le persone la possibilità di acquisirne maggiore consapevolezza. L’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso di comportamenti che sviluppino la cultura del rispetto e dell’apertura alla diversità Flessibilità oraria e smart working, part time, welfare aziendali e iniziative mirate al benessere delle persone, sono solo alcuni degli esempi concreti di questa vision. Un altro pilastro di questa strategia è rappresentato dal progetto Women Spark, un’iniziativa che promuove la crescita professionale e il supporto alle figure femminili, e non solo, in azienda, con l’obiettivo di ridurre il divario di genere, favorire una carriera paritaria per tutti e una migliore collaborazione, indipendentemente dal genere e dal ruolo.

A SIGEP WORLD 2025 PREMIATI I M IGLIORI CAFFÈ MONOPORZIONATI

VINCE LUCAF FÈ CON

LA

Martedì 21 Gennaio e Mercoledì 22 Gennaio 2025, durante il Sigep World di Rimini, si è tenuto un contest sensoriale che ha decretato le migliori referenze di caffè monoporzionato cialda in carta 44mm. Il contest è stato fortemente voluto e organizzato dall’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano, che già in passato si era occupata di indagare la qualità delle attrezzature per l’erogazione del caffè monoporzionato.

Tante le referenze assaggiate nei due giorni di test, come spiega Francesco Costanzo, presidente dell’associazione “Quest’anno abbiamo inteso soffermarci sul sistema monoporzionato con flavori in stile napoletano, che da anni oramai conosce una crescita a doppia cifra, sia dal punto di vista della diffusione in ambito home che sotto il profilo della produzione. Il mondo dei consumatori ha sempre più bisogno di essere informato sulla qualità di prodotto e su come profilare le attrezzature in modo da ottenere un caffè più performante. Sono veramente soddisfatto dell’esito degli assaggi, che ancora una volta ci confermano che l’Italia del caffè è molto variegata ed in grado di regalare tazze molto differenti a seconda dello stile di produzione e della singola ricetta di miscela. Volevo in fine ringraziare chi ci ha supportato con l’attrezzatura di gara e i giudici che si sono messi al servizio dell’iniziativa”

MISCELA PULCINELLA

La gara si è svolta su due giorni e ha visto la partecipazione, in veste di assaggiatori, dei caffesperti Andrej Godina e Mauro Illiano

Godina ha spiegato quali sono le variabili da valutare nel giudicare un caffè estratto in monoporzionato “Assaggiare tanti caffè in parallelo è sempre difficile e richiede un allenamento specifico da parte degli assaggiatori. Nella prima giornata abbiamo dedicato una sessione di calibrazione alla qualità dell’acqua e alla sua temperatura, alla fine abbiamo scelto un’acqua in bottiglia con quasi 200 mg/L di residuo fisso e ogni caffè è stato assaggiato con due temperature dell’acqua differenti, scegliendo per ognuno quella che meglio esaltasse le caratteristiche di flavore. Durante l’evento ogni caffè è stato assaggiato più volte e alla cieca in modo da non avere alcun tipo di influenza esterna sulla descrizione delle caratteristiche sensoriali.”

In due giorni è stato assaggiato e riassaggiato un gran numero di caffè, per individuare i punti forti di ogni miscela. A tale proposito, Mario Illiano ha commentato: “Devo dire che non è stato semplice dare un responso, poiché molti dei caffè in gara erano validi dal punto di vista sensoriale. Alla fine, abbiamo premiato il caffè con il migliore equilibrio gustativo e che meglio di tutti è riuscito a preservare le note aromatiche più nobili in un contesto di tradizione e preferenze di consumo di una regione come quella di Napoli dove il consumatore ha un suo preciso profilo sensoriale preferito”.

Le gare si sono svolte utilizzando le macchine da espresso monoporzionato dell’azienda AROMA di Trentola Ducenta, che ha messo a disposizione gli spazi del proprio stand.

Ma veniamo ai risultati.

A vincere il premio come Migliore caffè monoporzionato a Sigep 2025 è l’azienda Lucaffè con la miscela “Pulcinella”, che, come riferito dai giudici sensoriali, ha dimostrato un’ottima stabilità qualitativa con estrazioni a diverse temperature, mantenendo un profilo di tazza sempre elegante e bilanciato. Il caffè ha conquistato la vittoria dopo una lunga serie di batterie di assaggio, che hanno visto anche due altre menzioni. La prima, dedicata al corpo del caffè, è andata all’azienda Toraldo con la “Miscela Cremosa”, per l’ottima resa tattile e la qualità della sua crema, spessa e dalla buona tessitura. La seconda menzione, afferente al bouquet aromatico, è andata all’azienda Passalacqua, con la "Miscela manhoa” per l’originalità del suo spettro aromatico, che va dalle note di bakery alla frutta tostata, passando per il liquoroso.

LE NOVITÀ DI VENDITALIA 2026

Dopo poche settimane dall'ufficializzazione dell'operazione di merge tra Venditalia Servizi e Italian Exhibition Group (IEG), la macchina organizzativa della più importante manifestazione fieristica al mondo della Distribuzione Automatica è partita.

Questa prima fase ha visto impegnato lo staff Venditalia nell'esplorazione di due delle principali fiere organizzate da IEG a Rimini: Sigep World e Beer&Food Attraction, da poco conclusosi, con l'obiettivo di individuare nuovi potenziali espositori, guardando soprattutto all'estero.

Primo obiettivo della "nuova" Venditalia è, infatti, l'internazionalizzazione della manifestazione con il coinvolgimento di player esteri dello stesso comparto, ma anche del food&beverage in generale, oltre che di produttori di qualsiasi referenza, che sia macchinabile e, quindi, vendibile attraverso una vending machine.

Dei vantaggi dello spostamento alla Fiera di Rimini e degli obiettivi che saranno perseguiti nei prossimi mesi, affinché Venditalia cresca per numero di espositori, categorie merceologiche e visitatori, oltre che per internazionalizzazione, hanno parlato Ernesto Piloni, AD di Confida Servizi srl (ex Venditalia Servizi srl) e il presidente della newco Marco Cecchini, nella video intervista rilasciata a VendingTv in occasione della manifestazione SIGEP World 2025.

INQUADRA IL QRCODE E SEGUI L'INTERVISTA!

LE CAPSULE MOKADOR TRIONFANO

ALL’INTERNATIONAL COFFEE TASTING

Le capsule Mokador trionfano all’International Coffee Tasting 2025 con le Platinum Medal

L’International Coffee Tasting 2025 ha visto trionfare due marchi di eccellenza, Mokador e Darich, che si sono aggiudicati le ambite Platinum Medal, il massimo riconoscimento nel concorso internazionale organizzato dall’International Institute of Coffee Tasters (IIAC). Un trionfo che segna una pietra miliare nella storia della competizione, da sempre simbolo di qualità e precisione nella valutazione dei caffè.

Mokador, infatti, ha ottenuto il prestigioso premio con le sue capsule Diva Brigitte e Diva Sophia. Due miscele che rappresentano l’eccellenza della tradizione italiana unita a una ricerca continua nell’innovazione.

Anche Darich, un marchio coreano, ha conquistato la Platinum Medal grazie alla sua miscela Espresso Oro. Esempi di come la qualità del caffè possa essere espressa in modo eccellente attraverso le capsule, un formato sempre più popolare per gli amanti del caffè in tutto il mondo.

Carlo Odello, presidente dell’IIAC, ha sottolineato come il concorso richieda un lavoro meticoloso da parte dei giudici sensoriali, che valutano alla cieca ogni prodotto senza sapere la sua provenienza. Questo processo assicura un risultato imparziale e trasparente, in linea con l’approccio rigoroso che caratterizza l’International Coffee Tasting.

Un elemento innovativo del concorso di quest’anno è stato il riconoscimento delle capsule, un formato che negli ultimi anni ha acquisito grande popolarità. La vittoria di Mokador e Darich con le loro capsule è un chiaro segnale che le moderne tecnologie, unito a miscele di alta qualità, possono offrire un’esperienza di caffè eccellente anche in formato capsule. Un’ulteriore conferma che, con la giusta miscela e latecnologia adeguata, il caffè in capsula può raggiungere standard qualitativi elevatissimi.

2025

Con l’assegnazione delle Platinum Medal a Mokador e Darich, il concorso ha dimostrato che il caffè in capsula può competere ai massimi livelli internazionali, rispondendo alle esigenze di qualità e raffinatezza anche dei consumatori più esigenti.

BUONI PASTO: I VANTAGGI PER AZIENDE E DIPENDENTI

I BUONI PASTO RAPPRESENTANO UNA SOLUZIONE MOLTO APPREZZATA SIA DALLE AZIENDE CHE DAI DIPEN-

DENTI IN ITALIA, IN QUANTO OFFRONO VANTAGGI ECONOMICI E FISCALI SIGNIFICATIVI. QUESTA FORMA DI BENEFICIO AZIENDALE, SE CORRETTAMENTE UTILIZZATA, PUÒ OTTIMIZZARE I COSTI PER L'IMPRESA, MIGLIO-

RARE IL BENESSERE DEI LAVORATORI E OFFRIRE VANTAGGI FISCALI SOSTANZIALI PER ENTRAMBE LE PARTI.

VANTAGGI FISCALI PER LE AZIENDE

CHE ADOTTANO I BUONI PASTO

Le aziende italiane che scelgono di adottare i buoni pasto per i propri dipendenti possono godere di una serie di benefici fiscali, che rappresentano un incentivo per l'adozione di questa misura.

1. ESENZIONE FISCALE SUI BUONI PASTO

Il principale vantaggio fiscale per le aziende che distribuiscono buoni pasto riguarda l’esenzione fiscale. Infatti, i buoni pasto sono esenti da contributi previdenziali e imposte per importi fino a 8 euro al giorno per i buoni cartacei e fino a 15 euro per quelli elettronici, a condizione che vengano utilizzati esclusivamente per l’acquisto di cibi e bevande. Ciò significa che le aziende non devono versare contributi previdenziali sul valore dei buoni pasto, permettendo un risparmio notevole.

2. DEDUCIBILITÀ DEI COSTI AZIENDALI

I buoni pasto rappresentano una spesa deducibile per le aziende. Le spese relative ai buoni pasto distribuiti ai dipendenti possono essere detratte dal reddito aziendale, abbattendo così l’importo delle imposte da pagare. Questo rende i buoni pasto una soluzione vantaggiosa anche dal punto di vista fiscale, poiché consente di ridurre il reddito imponibile e, quindi, il carico fiscale complessivo dell’impresa.

3. INCENTIVO ALLA FIDELIZZAZIONE DEI DIPENDENTI

I buoni pasto rappresentano anche un incentivo per i dipendenti, migliorando il benessere generale sul posto di lavoro e incrementando la soddisfazione. Un dipendente soddisfatto e motivato è più produttivo, il che a sua volta favorisce la produttività complessiva dell’impresa. Inoltre, l’offerta di buoni pasto contribuisce a creare un ambiente lavorativo positivo, riducendo il turnover e rafforzando il legame tra dipendenti e azienda.

VANTAGGI PER I DIPENDENTI CHE UTILIZZANO I BUONI PASTO

Per i dipendenti, l’utilizzo dei buoni pasto porta con sé numerosi vantaggi pratici e finanziari.

1. RISPARMIO ECONOMICO SULLA PAUSA PRANZO I buoni pasto sono un ottimo strumento di risparmio per i dipendenti. Grazie a questi buoni, i lavoratori possono usufruire di un pasto gratuito o a prezzo ri-

dotto, senza dover spendere tutto il proprio stipendio per il pranzo. L’importo esentasse, che varia in base al tipo di buono pasto, consente di fare acquisti più convenienti in numerosi esercizi commerciali, come bar, ristoranti e supermercati.

2. MAGGIORE LIBERTÀ NELLA SCELTA DEL PASTO I buoni pasto offrono anche una maggiore libertà nella scelta del luogo e del tipo di pasto. I dipendenti non sono obbligati a mangiare solo in mensa aziendale, ma possono utilizzarli presso una vasta gamma di attività commerciali, come ristoranti, tavole calde e supermercati. Questo permette ai lavoratori di adattare la propria pausa pranzo alle proprie preferenze alimentari e orari, contribuendo anche a una maggiore flessibilità nella gestione del tempo.

3. BENEFICI PER LA SALUTE E IL BENESSERE

L’utilizzo dei buoni pasto, se ben gestito, può favorire anche una dieta equilibrata e sana. I dipendenti possono scegliere cibi freschi, biologici o preparati sul momento, e acquistare piuttosto che mangiare cibi confezionati o fast food. La pausa pranzo è fondamentale per il benessere psicofisico dei lavoratori, poiché consente di fare una pausa rigenerante durante la giornata lavorativa, migliorando la concentrazione e la produttività nel pomeriggio.

4. NESSUNA TRATTENUTA FISCALE SUL VALORE DEI BUONI PASTO

Un altro vantaggio importante per i dipendenti riguarda l’esenzione fiscale: i buoni pasto, fino ai limiti stabiliti dalla legge, non sono soggetti a trattenute fiscali. Questo rende il beneficio ancora più conveniente rispetto ad altre forme di compenso.

IN DEFINITIVA:

I buoni pasto rappresentano una soluzione vantaggiosa sia per le aziende che per i dipendenti in Italia. Le aziende possono godere di vantaggi fiscali significativi grazie all’esenzione fiscale e alla deducibilità dei costi, mentre i dipendenti beneficiano di un risparmio economico e di una maggiore libertà nella scelta dei pasti. Inoltre, i buoni pasto contribuiscono al benessere dei lavoratori e al miglioramento del clima aziendale, fattori che alla lunga si traducono in una maggiore produttività. Adottare i buoni pasto è una scelta strategica che risulta vantaggiosa per tutti.

I BUONI PASTO COME STRUMENTO WIN-WIN PER AZIENDE E DIPENDENTI

I Buoni Pasto si rivelano una soluzione vantaggiosa tanto per le aziende quanto per i dipendenti. Le imprese possono beneficiare di vantaggi fiscali significativi, ottimizzando i costi legati ai benefici del personale, mentre i dipendenti godono di un risparmio economico, una maggiore libertà nella scelta dei pasti e un miglior benessere generale. La combinazione di questi vantaggi rende i buoni pasto uno strumento efficace per migliorare l’ambiente lavorativo e la qualità della vita dei dipendenti.

Ne parliamo con Greta Taborelli, Head of Indirect Channels di Edenred Italia, leader per questo tipo di soluzione.

Edenred nasce nel 2010 ma la sua storia ha inizio nel 1962. Ci racconta in breve questo percorso?

Edenred è una realtà innovativa, protagonista dell’evoluzione del mondo del lavoro: negli anni ’60 abbiamo dato vita al mercato dei buoni pasto con lo scopo di portare a un miglioramento nella vita delle persone. Da quel momento abbiamo continuato ad innovarci per stare al passo con i cambiamenti nel contesto lavorativo, offrendo soluzioni completamente digitali per aumentare il benessere dei dipendenti a 360°, con un incremento del loro coinvolgimento e, di conseguenza, anche della produttività delle aziende.

Da inventori dei buoni pasto a leader di questo settore. Diamo qualche numero?

Le nostre soluzioni in Italia sono scelte da oltre 100mila aziende e vengono utilizzate da 2.5 milioni di persone in oltre 150.000 locali convenzionati, inclusi bar, risto-

ranti, supermercati, alimentari, ma anche online sui siti e-commerce dei partner. Nel mondo, invece, contiamo 60 milioni di utilizzatori, circa 1 milione di aziende clienti e oltre 2 milioni di partner.

Il buono pasto nasce in versione cartacea per diventare sempre più digitale. È il risultato del vostro impegno per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità? Siamo partiti rivoluzionando la pausa pranzo con il

Greta Taborelli

buono pasto, che è nato in versione cartacea, ma si è evoluto negli anni in più formati che rispondono a tutte le diverse esigenze: da card elettronica a strumento completamente digitale, utilizzabile su smartphone tramite app. La nostra determinazione nel continuare ad innovarci si accompagna al nostro impegno per l’ambiente: lavoriamo costantemente per diminuire le emissioni di Co2 generate dalle nostre soluzioni e compensiamo le emissioni residue attraverso progetti di riduzione dell'impatto ambientale nei paesi in via di sviluppo, puntando a diventare, insieme a tutto il Gruppo Edenred, Net Zero Emission entro il 2050.

Oltre al buono pasto, quali altri servizi offrite a consumatori ed aziende?

Oltre ai buoni pasto Ticket Restaurant®, Edenred propone un’ampia gamma di soluzioni per soddisfare le diverse esigenze di persone e aziende. Tra queste: Buono Acquisto Edenred, la soluzione per tutti, semplice e veloce, utilizzabile per i migliori brand in Italia e tantissime categorie di spesa: per gli acquisti di tutti i giorni, il carburante e ogni genere di shopping, anche online. è disponibile da app, come voucher digitale o cartaceo. Non concorre alla formazione del reddito fino a 1.000€ all’anno per tutti i dipendenti e fino a 2.000€ per chi ha figli a carico (Legge di Bilancio 2025). Altro servizio riguarda il Welfare Aziendale. Offriamo consulenza dedicata e soluzioni welfare su misura per rispondere ad ogni esigenza aziendale e garantire vantaggi, anche fiscali: piattaforma per i dipendenti 100% digital, per usufruire di beni e servizi per le spese di tutti i giorni, accessibile anche da App, e un Portale Clienti per gestire e monitorare i piani welfare attivi. Inoltre, è disponibile la più ampia rete di strutture convenzionate in Italia e online per Buoni Acquisto e Voucher per i servizi welfare. Ulteriore servizio è Edenred Engagement, l’hub digitale per motivare le persone e migliorare performance e successi aziendali. È la piattaforma 100% personalizzabile che permette di migliorare l’employee experience e offrire vantaggi esclusivi ai dipendenti. Un unico spazio digitale per un’esperienza di coinvolgimento completa, che mette le persone e la tecno logia al centro.

Deducibilità, flessibilità, semplicità dell’utilizzo… quali sono i vantaggi dei buoni pasto?

Il buono pasto Ticket Restaurant® è la soluzione fiscal mente vantaggiosa per aziende e liberi professionisti, oltre che un benefit considerato irrinunciabile da chi lavora, in quanto fornisce un supporto concreto per affrontare le spese quotidiane e aumenta il potere d’acquisto. Con la più ampia rete in Italia, il buono pa sto può essere utilizzato per la pausa pranzo e per la spesa, in oltre 150.000 esercizi convenzionati e anche online sui siti dei partner.

Il welfare diventa sempre di più un asset importante per le aziende. Come vi inserite in questo contesto?

I dati dell’Osservatorio Welfare di Edenred Italia dimo strano che per 7 persone su 10 la presenza di un piano di flexible benefit è decisiva nella scelta dell’azienda in cui lavorare. In questo contesto, supportiamo le aziende attraverso un ampio paniere di soluzioni

leggerendo il carico amministrativo delle funzioni HR nella gestione dei benefit e favorendo politiche di talent attraction e retention.

Perché siete entrati in Confida?

Abbiamo scelto Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, per continuare a promuovere e valorizzare i tanti benefici del welfare aziendale a tutto il comparto della distribuzione automatica, che nel 2023 registrava 3.742 aziende in Italia e più di 30.000 persone impiegate in questo settore.

A chi vi rivolgete e qual è la vostra proposta per questo comparto?

La nostra proposta prevede una vasta gamma di soluzioni di welfare, adatta ad ogni tipologia di azienda di questo comparto: dalle grandi, alle piccole e medie aziende che decidono di investire nel benessere delle proprie persone, migliorando la soddisfazione dei collaboratori, riducendo il tasso di turnover e aumentando la produttività.

Cresce il numero dei vostri competitor. Perché scegliere Edenred?

Scegliere Edenred significa affidarsi ad un partner affidabile e credibile, con 50 anni di esperienza nel supportare aziende e dipendenti attraverso soluzioni di welfare innovative e su misura. La nostra forza risiede nella capacità di offrire una consulenza dedicata e personalizzata, con prodotti progettati per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni organizzazione.

A questo, si aggiunge un’assistenza multicanale sempre attiva, pensata per garantire supporto continuo in ogni fase, e una presenza capillare attraverso 9 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale, da nord a sud, con specialisti e professionisti dedicati ad accompagnare le aziende in percorsi di welfare ad hoc che migliorino il benessere dei dipendenti e contribuiscano alla crescita sostenibile delle organizzazioni.

IN CONFIDA UN BRAND LEADER DEL CAFFÈ PROFESSIONALE

Cimbali Group è un produttore leader di macchine professionali per il caffè, un’azienda di grande prestigio che ha segnato la storia di questo settore grazie ad una visione strategica caratterizzata dall’eccellenza delle proprie soluzioni, la presenza internazionale radicata, l’innovazione tecnologica continua e l’attenzione verso i cambiamenti del mercato e le esigenze degli utenti.

Partendo dai tradizionali modelli a leva, nel corso di oltre un secolo di attività Cimbali Group ha ampliato la

propria offerta fino a includere una gamma di soluzioni e prodotti pensati per contesti diversi tra cui ristorazione e gli uffici. Questa evoluzione ha portato l’azienda a entrare nell’associazione CONFIDA, avvicinandola ulteriormente al settore del Vending.

Ne parliamo con Eugenio Filoni, Key Account Director

Per quale motivo siete entrati in CONFIDA?

L’ingresso in Confida rientra in una strategia di sviluppo mirata al consolidamento di Cimbali Group in di-

versi segmenti, compreso quello dell’OCS. CONFIDA, in quanto associazione di riferimento per il settore del vending, ci consente di dialogare con i principali operatori del mercato e di ricevere un supporto concreto nello sviluppo di attività mirate a far conoscere la nostra proposta al mondo office. L’obiettivo è, infatti, creare sinergie attraverso cui presentarci come soluzione integrativa al vending tradizionale. La macchina per caffè professionale, sia essa tradizionale o super automatica (caffè fresco e gestione del latte) aumenta la qualità del servizio attraverso un’offerta ampia e customizzata: la gestione di caffè fresco e latte/bevande e anche in termini di design: permette soluzioni più compatte rendendo l’ambiente più accogliente per offrire un'experience di livello.

Per i nostri lettori, che appartengono al mondo Vending, vogliamo raccontare l’azienda attraverso le principali tappe della sua storia?

La storia di Cimbali Group prende avvio nel 1912, quando Giuseppe Cimbali apre a Milano una piccola bottega per la lavorazione del rame. Nel 1930, intuendo il potenziale delle macchine professionali per caffè espresso, ne acquisisce una prima realtà produttiva, ponendo le basi per la nascita della Ditta Giuseppe Cimbali. Da subito, si distingue per l’attenzione al design e alla tecnologia, come dimostra la celebre presentazione di “Gioiello” nel 1950, esposta in uno scrigno alla Fiera di Milano. Nel tempo, grazie a una visione imprenditoriale lungimirante, l’azienda cresce diventando nel 2005 Gruppo e acquisendo brand strategici: Faema nel 1995, Casadio nel 2005 e, più di recente, Slayer negli Stati Uniti (2017) e Keber (2019), specializzata in macine professionali. Il 2012 segna una tappa fondamentale: per celebrare i primi cento anni di attività, nasce il MUMAC - Museo della Macchina per Caffè -, che raccoglie la più ampia collezione al mondo di macchine professionali per espresso, raccontando e rappresentando l’evoluzione di un intero settore del Made in Italy. Oggi, con il nome “Cimbali Group”, l’azienda ribadisce la propria vocazione internazionale e il continuo

impegno per l’innovazione. Con cinque siti produttivi in Italia e negli Stati Uniti, una distribuzione in oltre 130 paesi e oltre 800 dipendenti, Cimbali Group mantiene saldi i valori di tradizione, passione e ricerca di eccellenza, puntando al futuro con una visione sempre più sostenibile e orientata alle persone.

La vostra evoluzione è andata di pari passo con l’introduzione di nuove tecnologie. Quanto lavoro di R&S c’è dietro il vostro percorso?

L’innovazione è un elemento essenziale dell’identità di Cimbali Group: ogni anno, oltre il 5% del fatturato viene reinvestito in ricerca e sviluppo, sostenendo un reparto R&D all’avanguardia composto da più di 60 specialisti. Questo team multidisciplinare lavora per sviluppare macchine e soluzioni sempre più performanti, efficienti e rispettose dell’ambiente. Prova ne sono i 66 brevetti attualmente detenuti dal Gruppo, di cui ben 19 depositati negli ultimi anni.

Fra le novità più recenti rientra la collaborazione con una start up italiana per avviare un progetto pilota di utilizzo dell’AI nell’attività di service tecnico: un progetto presentato al CES 2025 di Las Vegas che permette ai professionisti di ricevere assistenza immediata e personalizzata. Questo nuovo tassello testimonia il forte orientamento del Gruppo verso l’innovazione e come pioniere all’interno del settore.

Giuseppe Cimbali

A ciò si aggiungono diversi progetti come l’Art in Coffee e il Global Remote Service Program e che permettono di monitorare da remoto le performance delle macchine, ridurre i consumi e prevenire guasti. Tutto questo si integra in una più ampia strategia di sostenibilità: l’attenzione ai materiali riciclabili, nuove soluzioni termiche e sistemi connessi che mirano a minimizzare gli sprechi, nell’ottica di un continuo miglioramento e di un concreto impegno per l’ambiente.

Qual è la gamma dedicata a canali come la piccola ristorazione e gli uffici? Sono macchine connesse?

Come Cimbali Group offriamo un’ampia gamma di soluzioni e prodotti facilmente customizzabile in base alle esigenze di ogni cliente. La nostra proposta include macchine da caffè super automatiche e tradizionali, adatte sia a contesti con bassi volumi, come studi professionali, sia a realtà più strutturate, come grandi uffici. Inoltre, disponiamo di macchine connesse, ideali per aziende con numerosi uffici, che permettono la gestione e il monitoraggio remoto dei dati. Offriamo anche app dedicate agli utenti finali, che consentono di personalizzare le ricette delle bevande in base ai propri gusti e preferenze.

Pensate di implementare la gamma con macchine per caffè porzionato?

In realtà, la nostra offerta comprende soluzioni che vanno oltre il semplice impiego del caffè in grani. Le superautomatiche, pensate proprio per il mondo office, supportano caffè fresco ma anche i solubili (per la preparazione di bevande come la cioccolata) e ogni tipo di latte o bevanda vegetale. Sul fronte delle macchine tradizionali alcune possono essere adattate all’uso del porzionato semplicemente sostituendo il portafiltro; inoltre, con il marchio Casadio, proponiamo un modello in versione “doppia”, che gestisce sia il caffè in grani sia le capsule, risultando compatibile con i principali brand presenti sul mercato. In questo modo, Cimbali Group mira a offrire la più ampia gamma possibile, così da rispondere alle necessità di ogni cliente, assicurando sempre una resa ottimale in tazza.

Quanto conta la sostenibilità nelle vostre scelte?

La sostenibilità rappresenta un pilastro strategico nel modello di crescita di Cimbali Group e si traduce in

azioni concrete che coinvolgono tutti i livelli aziendali, dal processo di progettazione fino alla filiera estesa di fornitori e partner. Nel Report di Sostenibilità Our blend for the future, l’azienda evidenzia il percorso intrapreso per integrare i principi ESG nelle proprie attività e delineare obiettivi di lungo termine. Tra i risultati più significativi emerge, per esempio, la costante crescita nell’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (oltre la metà dei consumi totali) e l’analisi di Life Cycle Assessment (LCA) già applicata a buona parte dei prodotti in gamma.

Infine, parliamo di cultura del caffè. Quanto conta nella professionalizzazione dell’operatore?

La formazione rappresenta un asset strategico in Cimbali Group che si traduce in attività dedicate in primis alle proprie persone. Fondamentale è la conoscenza dei prodotti, delle tecnologie e di come queste si applicano alla materia prima per ottenere il miglior risultato finale. MUMAC Academy è la funzione preposta a queste attività, è il centro di formazione aziendale che propone corsi teorici e pratici per fornire gli strumenti per un approccio scientifico al caffè e all’equipment dedicato.

Progetti futuri per il settore Vending e OCS?

Cimbali Group sviluppa soluzioni che semplificano l’utilizzo delle macchine da caffè sia per i professionisti sia per gli utenti finali, come chi lavora in ufficio e desidera usufruire di un servizio di qualità garantito dai nostri prodotti.

Con la nostra ampia gamma di macchine, puntiamo a rafforzare la nostra presenza nel segmento office, integrandoci sempre più nel mondo del vending con l’obiettivo di offrire un servizio di caffè e bevande a base di caffè di alta qualità. Vogliamo migliorare il nostro approccio al mercato, rendendoci sempre più vicini al mondo degli uffici in modo capillare ed efficiente.

Stiamo consolidando la nostra presenza nel settore office nel Regno Unito e sviluppando progetti significativi in Spagna, Italia e Stati Uniti. Questo percorso implica e implicherà in futuro collaborazioni su più livelli con diverse tipologie di partner e interlocutori, con l’obiettivo di espandere ulteriormente la nostra rete e offrire soluzioni su misura per ogni esigenza.

RIVENDING CRESCE: QUASI 15 MILA CESTINI

INSTALLATI

IN ITALIA

Il progetto, semplice da installare, è apprezzato dalle aziende del Vending che ricevono un attestato per il loro impegno nel riciclo. Dalla plastica riciclata nascono tanti nuovi prodotti.

Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale in molti settori, spingendo aziende e consumatori a ricreare le proprie abitudini per ridurre l’impatto ambientale.

Questa nuova tendenza si è consolidata anche nelle aree di sosta e break delle aziende, scuole e università, grazie al progetto RiVending Il cuore del progetto RiVending, promosso da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST, è la raccolta e il riciclo di bicchieri in plastica (PS), così come delle bottiglie in PET, utilizzate nelle vending machine. Un passo significativo verso una gestione più sostenibile dei materiali usati nei distributori automatici in Italia.

Il progetto RiVending negli ultimi anni ha segnato una crescita importante e ad oggi conta ben 14.861 cestini installati accanto alle vending machine in tutta Italia che hanno permesso di riciclare oltre 76,5 milioni di bicchieri in plastica, risparmiando più di 523 tonnellate di Co2 nel 2024

A livello territoriale, la Lombardia si distingue come regione più virtuosa, con oltre 1,7 milioni di bicchieri riciclati a ottobre 2024, un incremento del 23% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Seguono l’Emilia-Romagna e il Veneto, con ottimi risultati anche in Trentino-Alto Adige (+30%) e Campania (+61,8%).

RIVENDING RISPONDE ALLE PIÙ RECENTI

NORMATIVE IN TEMA DI IMBALLAGGI IN PLASTICA

Il ruolo di RiVending inoltre è diventato sempre più importante anche alla luce delle recenti normative che regolano gli imballaggi in plastica a livello nazionale e a livello europeo. Il 1° aprile dello scorso anno infatti sono entrati in vigore i Criteri Minimi Ambientali (CAM) per l’affidamento del servizio della distribuzione automatica nelle Pubbliche Amministrazioni. Nella sezione relativa alla raccolta degli imballaggi (art 2.2.3) il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica suggerisce alle Stazioni Appaltanti di aggiungere, al fine di aumentare e migliorare la raccolta differenziata, un sistema di raccolta monomateriale per alcune precise tipologie di imballaggio come i bicchierini e le bottigliette, segnalando a questo scopo il progetto Rivending. Inoltre, la raccolta di questi imballaggi è diventata sempre più strategica perché dal 1 gennaio 2025 è entrato in vigore l’obbligo previsto dal D.Lgs. 196/2021, art. 6 c. 4, che stabilisce che le bottiglie per bevande devono contenere almeno il 25 % di plastica riciclata e anche qui il progetto RiVending con la sua raccolta di bottigliette in PET può fornire un importante contributo.

RIVENDING È APPREZZATO DALLE AZIENDE CHE A FRONTE DEL LORO IMPEGNO NEL RICICLO RICEVONO UN ATTESATATO DI RISPARMIO DELLA Co2

Punto di forza del progetto è certamente la sua semplicità di implementazione in qualsiasi locazione vending in cui sia presente la raccolta differenziata della plastica. Vengono posizionati a fianco dei distributori automatici i due cestini, uno per la raccolta dei bicchierini in PS e uno per la raccolta delle bottigliette

in PET. Quando i cestini sono pieni, gli operatori delle pulizie dell’azienda ospitante i distributori automatici (che devono essere adeguatamente formati) chiudono i sacchi e li ripongono nella raccolta differenziata della plastica. Ma dove sta il vantaggio rispetto alla normale raccolta della plastica? Risiede principalmente nella raccolta monopolimero ossia i bicchieri, ad esempio, saranno impilati uno dentro l’altro e i sacchi conterranno sono imballaggi in PS. Questi sacchi saranno portati via dalle società incaricate dai vari Comuni per il ritiro dei rifiuti e portati in centri di smistamento. In questi centri, la raccolta monopolimero di RiVending agevolerà la separazione e il riciclo di tali imballaggi rendendola più efficiente e contribuendo così all’aumento delle percentuali di riciclo degli imballaggi in plastica previste dagli obiettivi europei. Ma RiVending ha anche un’importante funzione a monte. Installando i cestini nelle locazioni tipiche del vending (uffici, scuole, università, Pubbliche Amministrazioni ecc) si sensibilizzano gli utenti a “prendersi cura” dei rifiuti che producono conferendoli nel giusto cestino. Questo impegno è molto apprezzato anche dalle imprese che ospitano i distributori perché il gestore potrà, dopo un anno dall’installazione dei cestini, consegnare al suo cliente un diploma che attesta quanta Co2 l’azienda ospitante ha consentito di risparmiare grazie al suo impegno nel riciclo degli imballaggi. Insomma, un vero progetto win win!

CON LA PLASTICA RICICLATA DI RIVENDING NASCONO NUOVI BICCHIERI E TANTI ALTRI PRODOTTI

Ma la plastica raccolta che fine fa? Una volta raccolta, la plastica proveniente dai bicchierini e dalle bottiglie PET può essere trasformata in numerosi nuovi prodotti Ad esempio, il polistirolo riciclato trova applicazione nell’edilizia, per la realizzazione di cappotti termici per edifici, o in oggetti per la casa come telai di cornici e tavoli da giardino. Inoltre, grazie all’innovazione nel packaging anche nel settore della distribuzione automatica, sono recentemente stati prodotti e messi in commercio nuovi bicchierini vending, utilizzando materiale riciclato (R-PS). Infine, i promotori del progetto hanno utilizzato una parte della plastica riciclata anche per alcune iniziative di natura sociale. Tra queste

l’iniziativa realizzata insieme all’ENPA - Ente Nazionale

Protezione Animali - a cui sono state donate 5.000 ciotole prodotte dal riciclo degli imballaggi in polistirolo e la produzione di righelli che sono stati donati agli studenti di alcune scuole elementari.

UNA NOVITÀ NEL TEAM DI RIVENDING: ALESSANDRO SIGNORE NUOVO REFERENTE DEL PROGETTO

A partire dal mese di ottobre 2024, il progetto RiVending vede un avvicendamento alla guida operativa. Alessandro Signore subentra nel ruolo di referente e sarà il nuovo punto di riferimento per il settore del vending, prendendo il posto di Teresa Gaetani che lascia l’incarico dopo oltre due anni di attività per dedicarsi all’organizzazione della fiera Venditalia.

RIVENDING NELLE UNIVERSITÀ ITALIANE CON LUCA

ABETE E ALLA BOCCONI PER IL SALONE DELLA CSR

La sostenibilità, si sa, è una tematica a cui sono particolarmente sensibili le nuove generazioni. Per questo RiVending nell’ultimo anno è stata presente nel mondo universitario affiancandosi al tour motivazionale di Luca Abete “#NONCIFERMANESSUNO” che sostiene valori fondamentali come la crescita personale, la solidarietà e la sostenibilità ambientale. Il percorso di miglioramento individuale, infatti, non può prescindere da un rapporto armonioso con l’ambiente, facendo di ecosostenibilità e solidarietà due principi essenziali per un futuro più consapevole e responsabile.

Tra le altre iniziative ricordiamo il convegno “Sostenibilità e Plastica": buone pratiche ed esempi di Economia Circolare” svolto il 10 ottobre 2024 presso l’Università Bocconi di Milano nel contesto del Salone della CSR e Innovazione Sociale. Durante il quale il Presidente di CONFIDA, Massimo Trapletti, ha presentato Vending Sostenibile e RiVending illustrando il ruolo chiave svolto nella riduzione delle emissioni e nella raccolta selettiva dei rifiuti. Proprio per questo, tutte le aziende che partecipano attivamente e in modo virtuoso, vedono attestato il risparmio di Co2, un valore aggiunto che rafforza i loro bilanci di sostenibilità. Si tratta di un’opportunità fondamentale per le aziende che operano nel settore del Vending per comunicare il propro impegno ambientale, sociale ed economico.

Alessandro Signore e il direttore di Confida Michele Adt con Luca Abete.

AZIENDE VENDING: L’80% UTILIZZA ENERGIA RINNOVABILE E ADOTTA SISTEMI PER RIDURRE L’IMPATTO CLIMATICO

È QUANTO RILEVATO DAL PRIMO “REPORT DI SOSTENIBILITÀ” DEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PROMOSSO DA CONFIDA. IL 59% DELLE IMPRESE VENDING INVESTE IN SISTEMI DI WELFARE AZIENDALE. IL 37% SI IMPEGNA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE.

Negli ultimi anni, la sostenibilità ambientale e sociale all’interno del settore della distribuzione automatica ha assunto un ruolo di crescente importanza: l’80% delle imprese, infatti, utilizza energia rinnovabile e il 78% adotta dei sistemi di gestione ambientale volti alla riduzione dell’impatto climatico delle loro attività. È quanto emerge dal “Report di Sostenibilità di settore 2023” promosso da CONFIDA, il primo dedicato a questo comparto che in Italia è composto da oltre 4.000 imprese di gestione per un indotto occupazionale di circa 30.000 persone, a cui si aggiungono le altre aziende della filiera.

“La sostenibilità è un tema che tocca vari aspetti dell’attività di un’azienda del vending - commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA - dalla gestione dell’energia e dei magazzini, alla sostenibilità nei trasporti, dalla scelta dei prodotti alimentari alla gestione dei rifiuti. CONFIDA ha dato vita a una serie di progetti per rendere sostenibili le aree break di aziende, enti pubblici, scuole e università come ad esempio RiVending, che mira a riciclare i bicchierini del caffè e bottigliette in PET e la collaborazione con Fondazione Banco Alimentare per combattere gli sprechi alimentari”.

Grazie all’ accordo con Fondazione Banco Alimentare Onlus, il settore ha già raccolto e donato ben 74 tonnellate di beni alimentari su tutto il territorio nazionale.

Al contempo, anche le aziende si impegnano a livello individuale: il 37% di esse, infatti, adotta iniziative specifiche per la lotta contro lo spreco alimentare.

Dallo studio realizzato per il Report di CONFIDA emerge, inoltre, che il 50% delle aziende del vending realizza un report di sostenibilità e il 60% si è dotato di un responsabile dedicato al tema. Il settore, in particolare, è molto attento alla sicurezza alimentare poiché i distributori automatici sono dei veri e propri punti di ristoro che rispettano tutte le norme in materia di igiene e sicurezza, il cosiddetto sistema dell’HACCP, per la tutela della salute del consumatore finale. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’ente CSQA, è stata creata la certificazione TQS Vending che richiede agli operatori del settore standard qualitativi superiori a quelli di legge. Anche per il caffè, il prodotto più venduto nei distributori automatici, è nata un’ulteriore certificazione di qualità -DTP-114che definisce specifici parametri funzionali qualitativi.

La quasi totalità delle aziende del settore (98%), inoltre, è dotata di policy che pongono l’attenzione al benessere e alla sicurezza sul posto di lavoro, e in oltre la metà dei casi (55%) queste attività sono svolte con un sistema di gestione certificato. A questo si aggiungono le politiche del welfare su cui investono ben il 59% delle imprese con particolare attenzione verso l’assistenza sanitaria integrativa e l’analisi dei rischi di stress-lavoro correlato. L’impegno è esteso anche alle comunità di riferimento e infatti il 41% delle aziende sostiene la ricerca medico-scientifica.

Infine, alta anche l’attenzione alle politiche e iniziative per contrastare il cambiamento climatico e la salvaguardia dell’ambiente: circa il 60% delle aziende ha adottato un piano di sviluppo a medio-lungo termine dedicato a queste tematiche e il 50% valuta i nuovi fornitori anche su criteri di sostenibilità ambientale con l’obiettivo di coinvolgere l’intera catena nel raggiungimento degli obiettivi. Il 41% delle imprese, inoltre, partecipa a programmi di economia circolare - come RiVending - e il 31% utilizza veicoli elettrici.

IL 9° REPORT DI SOSTENIBILITÀ DI CONSERVE ITALIA

Conserve Italia ha pubblicato il Report di Sostenibilità 2024 dal titolo “Insieme per lasciare il segno”, documento strategico che la Cooperativa redige dal 2004 per mettere in evidenza ogni tre anni i risultati raggiunti e per porsi nuovi obiettivi nell’ottica di uno sviluppo sostenibile a tutti i livelli: ambientale, sociale ed economico. Il Report è giunto alla nona edizione e presenta un focus dedicato agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

“La sostenibilità è un impegno tangibile che contraddistingue la nostra storia partendo dal campo e arrivando sulle tavole dei consumatori - sottolinea Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia -. Il Report di Sostenibilità 2024 rappresenta il frutto di un lavoro collettivo che coinvolge ogni anello della nostra filiera: dai soci agricoltori ai collaboratori, passando per i partner commerciali e le comunità locali. È il nostro modo di rispondere alle sfide globali e alle esigenze di consumatori sempre più consapevoli e attenti. In questi anni abbiamo dimostrato che crescita e sostenibilità possono convivere. Abbiamo scelto di investire nelle persone, nelle tecnologie e nella riduzione dell’impatto ambientale, perché siamo convinti che il nostro futuro dipenda dalla capacità di operare in modo responsabile”.

Il viaggio nella sostenibilità integrale di Conserve Italia è iniziato vent’anni fa con la pubblicazione del primo Report. La dimensione economica della sostenibilità si concretizza nei positivi risultati di bilancio che hanno consentito all’Azienda di liquidare oltre 100 milioni di euro ai soci conferitori, ai quali è destinata quasi la metà del valore economico aggiunto. Conserve Italia rappresenta una filiera 100% italiana composta da 36 cooperative agricole e può contare sul lavoro di 3.000 collaboratori tra addetti fissi e stagionali.

Tra i pilastri spiccano: la tutela di diritti umani, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, la gestione etica della supply chain assicurata tramite il Codice Etico, l’adesione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, le certificazioni etiche.

La Cooperativa è impegnata nella promozione delle competenze e del benessere dei collaboratori ai quali nell’ultimo esercizio ha offerto 34.475 ore di formazione attraverso Conserve Italia Academy, oltre ai benefici previsti nell’accordo integrativo rinnovato nel 2023; inoltre da alcuni anni è stata promossa un’attività di comunicazione interna ed engagement chiamata ‘Noi siamo Conserve’ che sta portando importanti risultati. La sostenibilità sociale di Conserve Italia si concretizza anche nel sostegno economico e con donazioni di prodotti alimentari ad enti non profit, associazioni di volontariato, centri di ricerca e strutture sanitarie.

L’impegno per la sostenibilità ambientale è finalizzato alla riduzione dell’impatto in ogni anello della catena produttiva. Il Piano investimenti da 86,6 milioni di euro, che sarà concluso nel 2026, ha l’obiettivo di accompagnare l’Azienda nelle grandi transizioni energetica, digitale ed ecologica attraverso diverse azioni, tra le quali l’efficientamento degli impianti, il ricorso alle energie rinnovabili, la digitalizzazione e automazione di attività logistiche, il ricorso a packaging più sostenibili e una maggiore valorizzazione dei sottoprodotti di lavorazione in un’ottica di economia circolare.

IL NUOVO HEADQUARTER A BOLOGNA DI CULLIGAN: SOSTENIBILITÀ

Culligan, azienda americana di riferimento nel settore della filtrazione dell’acqua, ha inaugurato il suo nuovo headquarter italiano a Bologna, un passo fondamentale nella sua strategia di crescita.

Con oltre 60 anni di esperienza in Italia, l’azienda rafforza la sua presenza nel mercato, introducendo soluzioni sempre più innovative e sostenibili, che spaziano dai settori residenziali a quelli legati al lavoro, hotel e ristorazione.

Il centro direzionale di Bologna, situato nella zona fieristica, lavora in stretta sinergia con gli altri centri operativi Culligan sparsi in Italia, tra cui quelli di Corsico (MI) e Fossombrone (PU), e con i numerosi magazzini dislocati su tutto il territorio nazionale.

Il nuovo headquarter è il cuore pulsante di un’organizzazione che impiega oltre 1.000 persone in Italia, di

ED INNOVAZIONE

cui circa 400 dedicate al servizio post-vendita e al customer care, due pilastri fondamentali per l’azienda. Grazie a una solida struttura e una gestione efficiente, Culligan ha registrato nel 2023 un fatturato di 220 milioni di euro, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.

Il progetto architettonico, realizzato dallo studio Open Project, è un esempio perfetto di come design e sostenibilità possano andare di pari passo.

L’edificio è stato riqualificato in modo ecologico, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere pratiche sostenibili in ogni dettaglio. I materiali utilizzati sono stati scelti con cura per minimizzare l’utilizzo di plastica e favorire il riciclo, in linea con gli impegni di Culligan verso un futuro più verde.

Il concetto di fluidità, ispirato all’acqua, è alla base del

design dell’edificio. Gli spazi sono organizzati in modo che le linee di forza partano dal cuore dello showroom e si sviluppino verso le altre aree dell’edificio, creando ambienti flessibili e accoglienti. L’architettura, infatti, è pensata per adattarsi alle mutevoli esigenze lavorative e per garantire il massimo comfort per i dipendenti

L’edificio è progettato per essere altamente sostenibile, con l’impiego di tecnologie innovative che riducono il consumo energetico e migliorano la qualità acustica degli spazi. Inoltre, Culligan ha adottato soluzioni ecologiche come dispenser di acqua ecologici, carta certificata FSC e un’attenzione particolare alla raccolta differenziata attraverso isole ecologiche distribuite in tutto l’edificio.

Il verde è un elemento fondamentale nel progetto dell’edificio. Le corti interne e gli spazi operativi sono arricchiti da piante e giardini che rispondono ai principi del biophilic design, migliorando il benessere psicofisico dei dipendenti e creando un ambiente di lavoro più sano e naturale.

Con l’apertura della nuova sede a Bologna, Culligan conferma il suo impegno verso un futuro più sostenibile, con una visione che unisce innovazione tecnologica, design e rispetto per l’ambiente. L’azienda, con le sue soluzioni all’avanguardia, non solo punta a crescere nel mercato della filtrazione dell’acqua, ma diventa anche un esempio di come le imprese possano contribuire a un futuro migliore.

AL GIRO DI BOA DEI 20 ANNI BRITA ITALIA

CONFERMA LA SUA VISION PROIETTATA AL FUTURO

Nel 2024 BRITA Italia, divisione nazionale del Gruppo BRITA, leader mondiale nella filtrazione dell’acqua, ha celebrato i suoi 20 anni nel mercato italiano. Un percorso iniziato nel 2004 con la divisione business professionale, che ha visto l'azienda affermarsi come punto di riferimento nel settore Horeca e, successivamente, espandersi con successo anche al mercato consumer a partire dal 2008 fino ai water dispenser nel 2024. Con un fatturato che supera i 32 milioni di euro e un organico di 35 dipendenti, BRITA Italia è un’eccellenza nel panorama aziendale italiano. I due dati confermano il trend di crescita del mercato che è esploso dal 2018 ad oggi, con un tasso di crescita del +150%, che mostra l’apertura degli italiani nell’attuare scelte sempre più sostenibili nel consumo dell’acqua.

L’azienda, inoltre, è stata certificata nel 2023 “Best Place to Work”, a testimonianza del suo impegno nella valorizzazione delle persone, creando un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo.

La Vision di BRITA è molto chiara: cambiare le abitudini delle persone nel bere acqua in modo sostenibile. Un obiettivo ambizioso che l’azienda persegue attraverso l’innovazione continua, la ricerca della massima qualità e un forte impegno nei confronti dell’ambiente. Tra i core values dell’azienda, infatti, c’è “Thinking in generation”, l’impegno di creare un impatto positivo e sostenibile nel mondo dell’acqua sul lungo periodo e con un occhio di riguardo alle generazioni future. Per questo motivo, il gruppo a livello globale si è dato un, obiettivo chiaro e misurabile sull’impatto ambientale,

ovvero l’opportunità, bevendo acqua filtrata BRITA, di evitare entro il 2025 l’utilizzo di oltre 6,5 miliardi di bottiglie d’acqua abbattendo la propria Carbon Footprint di 1 milione di tonnellate di Co2, concorrendo in modo incisivo agli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’ONU entro il 2030.

GUARDANDO VERSO IL FUTURO

Negli anni, BRITA ha ampliato la sua offerta, sviluppando soluzioni innovative per ogni esigenza: un'ampia gamma di prodotti per l'ottimizzazione dell'acqua potabile per uso domestico (caraffe filtranti per l'acqua, sistemi a rubinetto e sottolavello e borracce filtranti), per uso professionale (settore alberghiero, ristoranti, catering e vending) e water dispenser, la grande novità con la quale l’azienda ha chiuso il 2024, soluzioni made in Italy, per poter bere acqua filtrata BRITA sul posto di lavoro.

I water dispenser BRITA sono disponibili in varie dimensioni e design e possono essere personalizzati per soddisfare le esigenze specifiche di ogni settore.

RISTORANTI: utilizzando un sistema dotato di tre stadi di filtrazione, il water dispenser BRITA garantisce acqua da bere buona e sicura, perfetta per tè e caffè, riducendo gli sprechi.

BAR: con un distributore d’acqua BRITA, posizionato dove i clienti possano avere accesso diretto all'acqua, si offre un servizio plus. Il tutto con il semplice tocco di un pulsante.

HOTEL: un water dispenser BRITA regala agli ospiti di una struttura ricettiva un tocco di classe e sostenibilità. Ideale per camere d'albergo, zona colazione o ricevimenti e strutture congressuali.

I VANTAGGI

• Acqua buona da bere e sicura grazie all’eliminazione del 99/99% dei batteri.

• 4 tipi di acqua: naturale ambiente, frizzante, calda e fredda.

• Risparmio sui costi rispetto all’acquisto, trasporto e stoccaggio di acqua in bottiglia.

• Qualità e affidabilità: i water dispenser BRITA sono realizzati con materiali di prima qualità, che ne garantisce la lunga durata, riducendo tempi e costi per la manutenzione.

• Sostenibilità: scegliendo un water dispenser BRITA si creano meno rifiuti di plastica e si riducono le emissioni di CO2 dell’86%.

Guardando al futuro, BRITA Italia conferma la sua volontà di continuare a innovare e a espandere la propria presenza sul mercato. Nuovi prodotti, tecnologie all’avanguardia e una maggiore attenzione alla personalizzazione dell’esperienza del consumatore sono gli elementi chiave della strategia aziendale.

Gli amanti del caffè riconoscono un vero espresso attraverso tre sensi: la vista, l’odorato e il gusto. Con il semplice tocco dello schermo, la nuovissima Esprecious di Bravilor Bonamat offre un’esperienza davvero unica, riuscendo a far percepire al consumatore ogni sfumatura del suo caffè.

I clienti oggi si aspettano praticità, costanza, affidabilità e una qualità superiore da una macchina da caffè completamente automatica. Che si tratti di un ufficio, una caffetteria, un hotel o un ristorante, Esprecious è progettata proprio per soddisfare perfettamente queste esigenze.

Con caratteristiche tecniche che semplificano l’installazione e il funzionamento quotidiano, Esprecious è concepita per essere personalizzata sui gusti di ognuno, non solo perché lavora con una o due miscele di caffè, ma anche perché può erogare bevande a base di latte fresco

Ecco perché in qualsiasi location e contesto, che si stia iniziando una conversazione con un cliente o semplicemente scambiando quattro chiacchiere con un amico, la nuovissima Esprecious trasforma qualsiasi momento in un’esperienza eccezionale.

Non è necessario avere una conoscenza approfondita di chicchi e macinature. Basta impostare il volume, la dose di caffè e il tempo di estrazione preferiti, e Esprecious troverà il punto ideale per erogare bevande perfette e di qualità. E, proprio per mantenere la qualità del caffè, analizza e perfeziona ogni bevanda grazie alle nuove funzioni SmartBrew e SmartBarista

Caffè Borbone ha presentato la nuova versione della MokaCiao, la moka per il sistema a cialde lanciata nel 2023, utilizzabile ora anche per i sistemi a induzione, più sostenibili grazie ai loro consumi ridotti e alla maggiore efficienza energetica.

Sotto al design classico, che ricorda la moka tradizionale, si nasconde un sistema innovativo in grado di mantenere inalterate le caratteristiche del caffè e che permette di regolarne il sapore e l’intensità. In soli 3 minuti, da una sola cialda è possibile ottenere uno, due o tre caffè, dal sapore corposo, equilibrato o

delicato, in base all’acqua da dosare secondo i livelli segnalati all’interno della caldaia della moka.

Un’innovazione che porta Caffè Borbone in tutte le case degli italiani, sottolineando come l’azienda si faccia sempre più portavoce del made in Italy, soprattutto al di fuori dei confini nazionali.

Non a caso, il 2025 segna l’ingresso di Caffè Borbone nel Consorzio Italia del Gusto, network formato da aziende italiane che offrono prodotti di alta qualità nel settore alimentare, unite dall’obiettivo comune di promuovere i valori e l’eccellenza del Made in Italy nei mercati internazionali.

L’adesione al Consorzio Italia del Gusto consolida il posizionamento internazionale di Caffè Borbone, che già oggi opera in mercati strategici come Nord America, Iberia, Germania, Benelux e Est Europa, con l’obiettivo di mantenere una crescita costante per i prossimi anni.

GRUPPO GIMOKA ACQUISISCE

LA MAGGIORANZA DELLE

QUOTE DI NATFOOD

Natfood, leader in Italia nel settore delle bevande calde e fredde (ginseng, orzo, cioccolata, te, tisane, creme) per il canale Ho.Re.Ca., con oltre 25.000 clienti serviti, ha ceduto quote di maggioranza al Gruppo Gimoka che entra nel capitale sociale dell’azienda. L’operazione completa un percorso di crescita strategica avviato nel 2021, con l’ingresso del Gruppo nell’azionariato.

L’accordo stabilisce una continuità dell’assetto manageriale e organizzativo di Natfood. La compagine sociale e gli organi amministrativi sono stati confermati con la partecipazione della GF Holding e della famiglia Lochis, che manterranno le quote di minoranza della società.

L’attuale Presidente di Natfood, Giuseppe Lochis, farà parte del nuovo CdA e Luciano Lochis continuerà a guidare l’azienda in qualità di Amministratore Delegato. Questo indirizzo rappresenta una garanzia di prosecuzione del percorso che ha permesso all’azienda di raggiungere un fatturato annuo 2024 nell’ordine di 40 milioni di euro.

Inoltre, grazie a questa business combination, Natfood potrà beneficiare di un’accresciuta capacità di ricerca e sviluppo, non solo nel campo delle bevande, ma anche nel settore delle tecnologie di erogazione e delle apparecchiature professionali. Questo consentirà al Gruppo di essere particolarmente reattivo rispetto ai nuovi trend di mercato e fornire un servizio di assistenza al cliente ancora più completo. Il consolidamento di Gruppo Gimoka permetterà di focalizzarsi ulteriormente sullo sviluppo del know-how integrato che caratterizza l’offerta di Natfood, favorendo una migliore interazione tra dispositivo, prodotto e distribuzione.

Ivan Padelli, Presidente del Gruppo Gimoka, ha commentato: “Questa operazione rappresenta un importante investimento per il nostro Gruppo e dà seguito all’impegno che avevamo assunto da tre anni al fianco della famiglia Lochis, fondatori di Natfood. Favoriremo la continuità aziendale, mettendo a disposizione la nostra esperienza e le risorse del Gruppo Gimoka per supportare l’ulteriore sviluppo tecnologico e l’innovazione di prodotto. Natfood manterrà la propria autonomia operativa e continuerà a servire i clienti con la professionalità e la passione che contraddistinguono la sua ampia rete di distributori.”

LE NOVITÀ MENO ZUCCHERI E 100% VEGETALI DI GRUPPO GIMOKA PER LA PRIVATE LABEL

Per soddisfare la crescente domanda di consumi più sostenibili e che rispondono a uno stile di vita sano, il Gruppo Gimoka ha lanciato al Marca di Bologna la nuova linea di bevande solubili a basso contenuto di zuccheri e di bevande solubili 100% vegetali destinate alle Private Label

Seguendo le abitudini degli europei e degli italiani, che nell’ultimo biennio hanno diminuito il consumo di zuccheri nelle bevande¹, la prima novità che il Gruppo Gimoka porta a Marca riguarda la linea a ridotto contenuto di zuccheri. Si tratta di bevande che possono aiutare la gestione del peso corporeo e la salute dentale, secondo le raccomandazioni dell’OMS.

La seconda novità presentata dal Gruppo Gimoka sono le bevande 100% vegetali, solubili a base di avena, che rappresentano un’alternativa alle bevande a base di latte animale e si rivolgono ad un’ampia fascia di consumatori. Infatti, secondo una ricerca dell’Unione Italiana Food, 1 italiano su 2 le consuma abitualmente (50,4%)². Questa continua tendenza all’innovazione fa sì che il catalogo di caffè e bevande solubili di Gruppo Gimoka sia il più ampio disponibile sul mercato per origini, certificazioni, miscele (oltre 120), ma anche per bevande solubili gluten free, 100% vegetali e senza lattosio. Inoltre, il Gruppo Gimoka è in grado di offrire differenti tipologie di confezionamento macinato e in grani, in vari formati, e tutte le tipologie di porzionato più diffuse al mondo: capsule compatibili Nespresso®, Nespresso professional®, Nescafé Dolce Gusto®, Lavazza a Modo Mio®, Key cup® e Caffitaly®, oltre alle Cialde in carta ESE.

[1] Dati dell’Osservatorio Immagino GS1 Italia, 2024 e Nielsen.

[2] “Prodotti a base vegetale: motivazioni di acquisto e core target”, NielsenIQ per Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, 14 novembre 2024.

MATIPAY ACQUISISCE ENGINKO E RAFFORZA LA SUA POSIZIONE

MatiPay, società leader nello sviluppo di soluzioni di mobile payment e nella trasformazione digitale di punti vendita automatizzati, ha acquisito il 100% di Enginko, storica azienda specializzata in sistemi di pagamento.

“L’acquisizione e l’immediata fusione di Enginko rappresentano un passo fondamentale per MatiPay.” - ha dichiarato Matteo Pertosa (foto in alto), CEO di MatiPay. - “Grazie alla sinergia tra le nostre competenze e i nostri prodotti, saremo in grado di offrire soluzioni ancora più efficaci e innovative per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Questa operazione conferma il nostro impegno nel guidare la trasformazione ‘phygital’ dei punti vendita, rendendoli sempre più efficienti, automatizzati e in linea con le ne cessità dei consumatori. Guardando al futuro, è chiaro che i pagamenti digitali continueranno a crescere e a evolversi: i macro-trend sono chiari e richiedono trac ciabilità, sicurezza, velocità e affidabilità. L'intelligenza artificiale e la blockchain sono solo alcune tra le tec nologie chiave necessarie in questo percorso”.

MatiPay, che fa parte di Angel Holding, gruppo in dustriale italiano specializzato in alta tecnologia per i settori del ferroviario, dell’aerospazio e meccatronica digitale (con oltre 3000 dipendenti), ha installato le sue soluzioni su 85.000 distributori automatici e raggiunto 1 milione di utenti finali

“La possibilità di affidare Enginko a un gruppo indu striale più grande, dopo oltre 30 anni di attività, era un desiderio che coltivavo da tempo. L’incontro con l’ing. Pertosa mi ha convinto che MatiPay fosse la scel ta giusta per il futuro di Enginko”, ha commentato Gra

ziano Marcolli, fondatore e socio di Enginko

Luca Rossato, Sales Specialist in Matipay, conferma le attese per un futuro brillante che vede insieme il knowhow delle due aziende, sottolineando come la complementarità delle conoscenze possa essere lo zoccolo duro da cui partire per sviluppare nuove soluzioni per i gestori di vending machine.

In questa prima fase, le due aziende sono impegnate in un lavoro costruttivo di confronto, che investe sia le tecnologie sviluppate da ognuna, che il parco clienti che ne usufruiscono. Un lavoro di squadra che darà i suoi risultati con il nuovo anno, time line prevista per il lancio di novità per il settore.

PAYGLOBE ACQUISTA IL 60%

PayGlobe, azienda all’avanguardia nell’innovazione fintech e nel settore dei pagamenti controllata indirettamente da Dario Pardi tramite GUM Group SpA, ha acquisito il 60% di Moneynet, Istituto di Pagamento Ibrido con oltre 25 anni di esperienza nel mercato dei pagamenti elettronici, attualmente controllata al 75% circa da IVS Group S.A.

L’operazione consente di creare una nuova realtà con un volume d’affari complessivo di circa 10 milioni di euro e segna un passo decisivo nella crescita di PayGlobe e nel consolidamento della sua posizione nel mercato delle soluzioni di pagamento omnicanale per aziende e istituti finanziari.

L’offerta combinata delle due aziende permetterà di proporre una piattaforma di pagamento multicanale, che integrerà acquiring, processing e una serie di servizi a valore aggiunto (buoni pasto, welfare, fatturazione elettronica, pagamento bollettini), con soluzioni per negozi, professionisti, commercianti, hotel e ristoranti che operano sia in modalità fisica che online. L’obiettivo è rispondere alle crescenti esigenze di piccole e medie imprese, proponendo un’offerta completa e personalizzata che si distingue per flessibilità, innovazione e tempi di risposta rapidi.

Fondata nel 2017 all’interno del Gruppo Owl S.p.A., holding di TAS Group, PayGlobe ha raggiunto una tappa cruciale nel suo percorso di crescita nel 2022 diventando parte di Gum Group SpA, sviluppando rapidamente una reputazione per le sue soluzioni di pagamento innovative e integrate per la gestione dei pagamenti in ogni contesto: online, mobile e nei punti vendita fisici. Con l’acquisizione di Moneynet, PayGlobe espande la propria offerta, integrando competenze e infrastrutture che permetteranno di offrire una soluzione unica per il mercato dei pagamenti in-store ed e-commerce, destinata a una clientela di piccole e medie imprese.

MONEYNET DA IVS GROUP S.A.

Umberto Pardi, Consigliere delegato di GUM Group, ha dichiarato: “Questa acquisizione rappresenta una tappa fondamentale nel nostro percorso di crescita e consolidamento di PayGlobe. Con Moneynet, uniamo forze complementari per offrire servizi ancora più personalizzati, pensati per supportare in modo concreto la crescita dei nostri clienti, rispondendo alle loro specifiche esigenze e contribuendo al successo del loro business in un contesto in continua evoluzione. La combinazione delle nostre tecnologie e dell’esperienza di Moneynet ci consente di rafforzare ulteriormente la nostra posizione di outsider nel fintech, con l’obiettivo di rendere i pagamenti digitali sempre più semplici e sicuri per le aziende di tutta Italia”.

Antonio Tartaro, Co-CEO di IVS Group, ha dichiarato: “Siamo lieti di realizzare questa operazione perché, anche attraverso la cessione della maggioranza a un nuovo ed eccellente partner come il gruppo GUM / PayGlobe, crediamo che la crescita di Moneynet possa accelerare, avvalendosi di nuove competenze e di una gamma più ampia di servizi complementari, entrando in nuovi segmenti di mercato con proposte di qualità e valore”.

Moneynet, che opera con licenze proprie in vari settori come acquiring, bollettini, servizi di pagamento e welfare aziendale, aggiunge una nuova dimensione all’offerta di PayGlobe. Con una base di circa 9.500 terminali POS e una clientela consolidata in tutta Italia, Moneynet ha sviluppato soluzioni specializzate per il mondo del vending, dei pagamenti elettronici e dei servizi di pagamento. Moneynet svolge inoltre l’attività di processing in relazione a ulteriori POS (oltre 4.500) installati sulla rete dei distributori automatici del gruppo IVS in Italia, Francia e Spagna. Il gruppo IVS manterrà una partecipazione di minoranza del 30% circa in Moneynet.

A sx Umberto Pardi Consigliere delegato, a dx Dario Pardi Presidente di GUM Group
Antonio Tartaro, Co-CEO di IVS Group

UN ACCORDO STRATEGICO PER IL VENDING

Melinda Lab e New Factor hanno siglato un'importante intesa che punta a rafforzare la presenza di entrambi i marchi nel mercato delle vending machine. Questa partnership si propone di soddisfare meglio le aspettative dei consumatori, offrendo prodotti innovativi e di alta qualità. Grazie a questa collaborazione, Melinda Lab, leader nel settore dei trasformati a base di frutta, avrà accesso a un canale di distribuzione chiave per ampliare la sua offerta di prodotti freschi e salutari. New Factor, con la sua esperienza consolidata nel settore delle vending machine, si occuperà della commercializzazione dei prodotti Melinda, portando il marchio Mister Nut a un pubblico ancora più ampio. La società di Cerasolo, in provincia di Rimini, vanta oltre trent'anni di esperienza nel settore, durante i quali ha costruito una solida reputazione come leader nelle soluzioni per il vending.

L’accordo rappresenta un altro esempio di come le alleanze strategiche siano fondamentali per crescere e rispondere alle esigenze del mercato.

New Factor si impegna a migliorare ulteriormente la visibilità dei prodotti Melinda, puntando su innovazioni commerciali che rispondano alle tendenze emergenti post-pandemia.

Nel 2024 i consumi alle vending machine stanno vivendo una fase di rallentamento dopo la crescita post pandemia e necessitano di novità che possano attrarre i consumatori, sempre alla ricerca di nuove soluzioni e proposte di qualità. In questo contesto, l'accordo tra Melinda Lab e New Factor si inserisce come un passo strategico per capitalizzare sul ritorno di questo canale di distribuzione.

PERFETTI VAN MELLE CERTIFICATA TOP EMPLOYER PER LA QUINTA VOLTA

Per il quinto anno consecutivo PERFETTI VAN MELLE ottiene la Certificazione Top Employer, un riconoscimento dell’eccellenza nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione per contribuire al benessere delle persone, migliorare l’ambiente di lavoro e il mondo del lavoro.

Il punteggio finale di 91,54% è superiore di 6,5 punti percentuali rispetto al punteggio globale delle 2428 aziende certificate nel mondo e di 7,3 punti percentuali rispetto alla media delle 150 aziende italiane certificate questo anno.

“Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto, ma ancora di più del percorso di continuo progresso che ci porta a migliorare ogni aspetto dell’employee experience in Perfetti Van Melle Italia. Un risultato che la certificazione Top Employer ci riconosce e che soprattutto trova riscontro nella soddisfazione delle nostre persone.” Questo il commento di Francesca Fraulini, Direttrice Risorse Umane del Gruppo Perfetti Van Melle in Italia

PARTNERSHIP STRATEGICA TRA SECO E NAYAX

PER LE SOLUZIONI DI PAGAMENTO

Nayax Ltd., piattaforma globale di soluzioni di pagamenti progettata sviluppata per aiutare le imprese a espandere la propria attività, semplificando i pagamenti e massimizzando la fidelizzazione, e SECO SpA, fornitore leader di soluzioni tecnologiche end-to-end per la digitalizzazione industriale, hanno sottoscritto un Memorandum d'Intesa. Si tratta di una partnership strategica a lungo termine volta ad integrare i pagamenti basati su Nayax direttamente nei prodotti SECO, a partire da uno schermo intelligente abilitato al pagamento progettato come una comoda soluzione all-in-one per la prossima generazione di distributori automatici intelligenti, micro-mercati, refrigeratori intelligenti e macchine automatiche self-service per la vendita al dettaglio.

Insieme, Nayax e SECO intendono fornire soluzioni IoT complete e completamente integrate che combina-

no pagamenti fluidi e sicuri con gestione remota delle macchine e business intelligence basata sull'intelligenza artificiale per qualsiasi azienda con punti vendita self-service automatizzati.

L'integrazione dell'infrastruttura di pagamento di Nayax nei prodotti SECO consentirà alle aziende di gestire i propri flussi di pagamento e punti vendita self-service automatizzati tramite Clea, la piattaforma software end-to-end IoT-AI di SECO che raccoglie, analizza e gestisce in modo sicuro i dati dei dispositivi connessi in tempo reale per abilitare l'automazione intelligente e approfondimenti aziendali interfunzionali.

Insieme, Nayax e SECO offriranno una proposta di valore a costi operativi inferiori, telematica avanzata e pagamenti integrati flessibili, creata per una facile integrazione da parte degli OEM nelle loro linee di prodotti.

HUSKY INTELLIGENT FRIDGES ACQUISISCE SELFLY STORE PER MIGLIORARE LA LEADERSHIP DI MERCATO

Husky Intelligent Fridges, leader europeo nella refrigerazione commerciale connessa, ha acquisito Selfly Store (Stora Enso Plc), leader di mercato nelle soluzioni di distribuzione automatica intelligente in tutta Europa. Questa unione strategica rappresenta una trasformazione nell'evoluzione del retail intelligente non presidiato La domanda di soluzioni di vendita al dettaglio non presidiate, come microstore e distributori automatici intelligenti, è aumentata dopo il COVID-19, con una previsione di crescita annua del 65%, che arriverà a 3,1 miliardi di euro entro il 2031 in Europa.

Husky Intelligent Fridges è stata in prima linea in questa rivoluzione, introducendo concetti self-service personalizzabili che consentono agli operatori di ristorazione e ai ristoranti di ridurre i costi operativi e migliorare l'efficienza attraverso strumenti di monitoraggio remoto. Nel frattempo, Selfly Store ha stabilito una solida presenza in oltre 20 paesi europei, servendo diversi settori come hotel, ospedali, stazioni di ricarica per veicoli elettrici, stadi e luoghi di lavoro. Nel 2024, i distributori automatici intelligenti di Selfly Store hanno generato un fatturato medio superiore del 52% per gli operatori rispetto all'anno precedente.

Unendo le forze, Husky Intelligent Fridges e Selfly Store mirano a ridefinire il panorama della distribuzione automatica intelligente e della refrigerazione commerciale. Questa partnership sfrutterà portafogli di clienti complementari per espandere la portata del mercato, combinando al contempo competenze nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e nelle operazioni per accelerare l'innovazione.

Inoltre, la collaborazione semplificherà i processi con fornitori e partner, migliorando l'efficienza operativa e creando valore per i clienti e il settore in generale.

Mario Iaccarino è il nuovo Direttore Commerciale di Ferrarelle Società Benefit. Entrato a far parte di Ferrarelle nel 2021, ha portato con sé un'esperienza di grande valore maturata in aziende di respiro internazionale come Henkel e Coca-Cola HBC.

Nel suo ruolo precedente in Ferrarelle ha contribuito notevolmente alla trasformazione dell'approccio commerciale dell'azienda, orientandolo verso una generazione di valore più efficace, permettendo all’azienda di migliorare l’efficienza operativa e di ottimizzare la gestione delle risorse.

Nel suo nuovo incarico, Mario Iaccarino avrà la responsabilità di guidare la strategia commerciale, mantenendo un focus sul rafforzamento delle relazioni con i principali clienti e sviluppando soluzioni innovative per il settore.

In vista del futuro, Mario Iaccarino intende rafforzare il posizionamento premium di Ferrarelle, perseguendo progetti innovativi che si integrano perfettamente con la visione strategica dell’azienda. La sostenibilità e l’innovazione di prodotto saranno al centro delle prossime iniziative, mirate a garantire una crescita sostenibile e a migliorare il valore percepito dei brand .Ferrarelle in tutti i canali.

Coca-Cola HBC Italia ha nominato Maria Tindara Niosi Country Sales Director. Niosi riporterà direttamente a Miles Karemacher, General Manager di Coca-Cola HBC Italia, e avrà il compito di rafforzare la presenza dell’azienda sul mercato per essere sempre più capillare e competitiva. Un ruolo che le consentirà di consolidare la posizione di leadership di Coca-Cola HBC Italia come 24/7 Total Beverage Partner, con una proposta di valore capace di coprire ogni occasione di consumo, dalla colazione fino al dopocena.

“Sono felice di questa nuova opportunità di crescita personale e professionale. Nel nuovo ruolo valorizzerò le forti competenze di tutto il team, tra le principali forze vendita del Paese, lavorando sempre più in partnership con i nostri clienti nel comune interesse di far crescere i consumi della categoria in Italia” - ha dichiarato Maria Tindara Niosi, Country Sales Director di Coca-Cola HBC Italia.

In azienda dal 2009, la manager ha ricoperto numerosi ruoli di sempre maggiore responsabilità in ambito Sales e Trade Marketing. Già Direttrice del Canale At Home, ha consentito all’azienda di diventare numero uno nel settore dei beni di largo consumo per due anni consecutivi, registrando una crescita record del fatturato. Maria Tindara Niosi, in qualità di Marketing and Commercial Excellence Director, ha inoltre contributo a definire la strategia commerciale dei diversi canali di vendita, rafforzando il posizionamento dell’azienda e dei suoi prodotti presso l’intera rete distributiva, e consolidando la quota di mercato e la leadership di Coca-Cola HBC sul territorio italiano.

Questa nomina testimonia l’attenzione alla crescita e alla valorizzazione dei talenti femminili. In Coca-Cola HBC Italia, infatti, oltre il 40% di donne ricoprono ruoli apicali, a dimostrazione di come talento, merito e competenze, guidino la crescita interna e l’evoluzione delle carriere professionali.

YOGA ZERO 500 ML SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

YOGA completa la sua offerta nei succhi di frutta con un nuovo formato PET da mezzo litro per tutti i canali: RETAIL, HORECA E VENDING

Leggero, dissetante e senza zuccheri aggiunti, per una nuova esperienza sensoriale che va a soddisfare le esigenze di tutta la famiglia, dai più giovani fino agli adulti. Sono queste le caratteristiche dell’ultima novità lanciata da Yoga nel mondo dei succhi di frutta: YOGA ZERO 500 ml

Disponibile in 4 gusti (ACE, Arancia mix, Multifrutti, Frutti Rossi), la nuova gamma sarà presente negli scaffali della GDO, nei bar e nei distributori automatici a partire dalla primavera del 2025, andando a completare la già ricca offerta di Yoga grazie all’innovativo formato PET 500 ml (con il 50% di plastica riciclata), in uscita con l’offerta lancio 400 + 100 ml gratis.

YOGA ZERO 500 ml nasce per rispondere alla crescente domanda di prodotti salutari e senza zuccheri aggiunti, mantenendo inalterato il gusto della frutta. Grazie a un’attenta selezione degli ingredienti e a un processo produttivo che preserva le caratteristiche della frutta, Yoga garantisce un succo piacevole al palato e leggero, ideale per chi cerca un’alternativa sana e rinfrescante con un bassissimo apporto calorico (il valore nei quattro gusti oscilla tra 12 e 17 kcal per ogni 100 ml di prodotto):

ACE: la classica freschezza agrumata (12 kcal, 52 kj)

ARANCIA MIX: intensa e dissetante (14 kcal, 58 kj)

MULTIFRUTTI: leggera armonia di sapori (14 kcal, 61 kj)

FRUTTI ROSSI: vivace e piacevole (17 kcal, 73 kj).

Il nuovo formato da 500 ml in PET riciclato, oltre a riflettere il costante impegno di Yoga nel campo della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, offre praticità e convenienza, rendendo YOGA ZERO perfetto per il consumo in ogni momento della giornata: dalla colazione a casa, alla pausa in ufficio, fino al consumo on-thego direttamente dal bar o dal distributore automatico. La shape, in linea con quella della bottiglia da 1 litro rinnovata un anno fa e con la bottiglietta in vetro presente nei bar, riprende l’iconico formato del marchio storico Yoga garantendo la riconoscibilità sullo scaffale.

RETAIL, HORECA, VENDING: UN FORMATO PER TUTTI I CANALI

L’introduzione di YOGA ZERO 500 ml nei canali Retail, Horeca e Vending testimonia l’impegno di Yoga nel fornire soluzioni adatte a ogni esigenza di consumo Nei supermercati, il formato da mezzo litro si propone come un’opzione versatile e conveniente per tutta la famiglia, mentre nei bar e nei distributori automatici rappresenta la scelta perfetta per chi desidera una pausa leggera e dissetante, con la possibilità di poter consumare il prodotto anche in modalità asporto. Yoga continua dunque a innovare il mercato dei succhi di frutta offrendo un prodotto concepito per chi non vuole rinunciare al piacere della frutta pensando al proprio benessere, ma ottimo anche dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo.

La famiglia delle capsule Lavazza in alluminio, compatibili con le macchine Nespresso* Original, si arricchisce con la nuova linea Lavazza Espresso Gourmet, che combina l’eccellenza del caffè Lavazza con le golose note di cioccolato e caramello. Lavazza, infatti, amplia la propria offerta introducendo i caffè aromatizzati, disponibili nelle due varianti Cioccolato e Caramello. Lavazza Espresso Gourmet Cioccolato è una miscela di Arabica brasiliana e Robusta naturale, perfetta per esaltare le note ricche e avvolgenti del cioccolato.

Lavazza Espresso Gourmet Caramello nasce dall’attenta selezione delle migliori Arabiche del Centro e Sud America, che si sposano con la dolcezza vellutata del caramello, creando un caffè bilanciato, dolce e delicato.

* Lavazza non è affiliata a, né approvata o sponsorizzata da Nespresso

Pop Caffè ha lanciato Chocomium, la sua prima linea di cioccolate premium, compatibili con le macchine Nescafè Dolce Gusto, sviluppata in collaborazione con Van Houten, marchio leader a livello mondiale nel settore del cacao.

Tre le versioni:

DARK: cioccolato puro, intenso e avvolgente, ideale per chi ama il gusto profondo e autentico del cacao.

DARK PREMIUM: una versione più ricca e sofisticata, per un'esperienza ancora più intensa e raffinata.

GOLD: una cioccolata al caramello cremosa e vellutata, perfetta per un momento di dolcezza che coccola i sensi.

Chocomium nasce dalla volontà di offrire un prodotto che non sia solo buono, ma anche innovativo, in grado di rispecchiare l'elevato standard qualitativo di entrambi i brand. Ogni capsula è stata progettata con attenzione ai dettagli, utilizzando cacao selezionato per garantire una bevanda cremosa e perfettamente bilanciata. Questa linea rappresenta un'evoluzione nel mercato delle bevande al cioccolato, arricchendo l'esperienza sensoriale di ogni consumatore. Presto disponibile anche per altri sistemi di capsule compatibili

La famiglia TRONKY si arricchisce di una deliziosa novità: accanto all’iconico TRONKY Classico arriva TRONKY SANDWICH, che offre il gusto inconfondibile di cacao e nocciole in una forma tutta nuova, golosa al quadrato!

Il nuovo arrivato, con la sua forma quadrata che ricorda un piccolo “sandwich”, è racchiuso in una confezione monoporzione semplice e pratica.

Le caratteristiche di prodotto del TRONKY Classico si ritrovano anche nella novità: un morbido ripieno tra due wafer croccanti. Autenticità del prodotto e innovazione si mixano, per offrire ai consumatori un’esperienza sensoriale inedita.

Come per tutti i prodotti Ferrero, la qualità e il gusto sono garantiti dall'uso di ingredienti attentamente selezionati e dalla cura per i dettagli in ogni fase del processo produttivo.

Dall’esperienza RICOLA nasce MENTA FRESCA, una nuova caramella dall’effetto rinfrescante e rivitalizzante per ogni momento della giornata. Il nuovo gusto MENTA FRESCA amplia la gamma già esistente di caramelle Ricola con un prodotto a base di menta piperita delle Alpi Svizzere, una pianta dalle numerose proprietà, tra cui la capacità di rinfrescare a lungo bocca e gola. Per garantire una freschezza immediata e duratura, MENTA FRESCA contiene oltre alle tradizionali 13 erbe alpine svizzere Ricola anche olio essenziale di menta piperita

L’astuccio di MENTA FRESCA si presenta in formato da 50g con un design nuovo e moderno che richiama le alpi svizzere. Senza glutine e naturalmente dolcificato con stevia.

Dopo oltre 75 anni di successi riscossi dall’inimitabile

Cedrata Tassoni, simbolo del Made in Italy, arriva Cedrata Zero, la versione sugar free per soddisfare il trend in crescita di chi desidera una bibita zero zuccheri e zero calorie con un gusto ricco e autentico.

Tassoni, inoltre, continua a innovare anche la linea mixology con ulteriori due nuove creazioni: Limonata La Biologica e Pompelmo Soda La Biologica

Ferrero UK ha lanciato TIC TAC TWO, nuova versione del celebre Tic Tac. La proposta si inserisce nella già ampia offerta di Tic Tac e si distingue per il suo concetto doppio gusto e per l'assenza di zucchero

Le tre combinazioni di gusti, che includono lampone e limone, fragola e lime e menta fresca e gentile, sono state create per attrarre un pubblico giovane e dinamico, sempre alla ricerca di nuove esperienze sensoriali. L'aspetto innovativo di Tic Tac Two risiede nel suo formato double-face, che permette di combinare due sapori diversi nella stessa confezione, creando un'esperienza di gusto unica.

L'azienda di Alba punta così a rinnovare la sua linea di caramelle dure, offrendo un prodotto pensato per i consumatori più giovani e per gli acquisti d'impulso

La confezione compatta e il formato facilmente trasportabile sono pensati per venire incontro alle esigenze di un pubblico che predilige.

TASSONI CEDRATA ZERO

L’iconica Cedrata Tassoni, in versione Zero, offre il “lusso di osare” con zero zuccheri e zero calorie, mantenendo un gusto ricco, avvolgente e autentico per soddisfare i più recenti trend di consumo senza zuccheri.

Come per la Cedrata classica, l’ingrediente principe della Cedrata Zero è il cedro, nella sua versione più rinomata, quella Diamante di Calabria, colto a mano in autunno, quando la buccia è ancora verde e ricca di oli essenziali e potenti antiossidanti.

TASSONI LIMONATA LA BIOLOGICA

Tassoni Limonata La Biologica è un'armonia dal gusto mediterraneo, deciso ed equilibrato, leggermente acido, caratterizzata da un colore giallo chiaro, intensificato dalla presenza di polpa naturale del succo di limoni femminello Bio raccolti alle pendici dell'Etna

TASSONI POMPELMO SODA LA BIOLOGICA

Tassoni Pompelmo Soda La Biologica elegante e rinfrescante bouquet di pompelmo rosa Bio siciliano, ideale per esaltare dark spirits e premium drink. È caratterizzata da un colore naturalmente rosato, sofisticato e invitante, che sprigiona un aroma floreale, con una caratteristica nota amara e salata intensamente rinfrescante, e un gusto equilibrato.

• Qualità: la migliore tecnologia dei pannelli e componentistica ad oggi disponibile sul mercato per funzionare 24 ore al giorno/ 365 giorni all’anno

• Interazione: disponibili anche con schermi tattili a 10 punti e trattamenti an-

• Design: linee innovative ed eleganti anche nei colori e facilmente posizionabili ovunque nelle scaffalature per valorizzare l’ambiente della tua attività

• Flessibilità:

• Impiego: dove è necessaria un’altissima tecnologia per il corretto funzionamento

• Soluzioni: lunghezza del bar display realizzabile anche “Ad Hoc - Custom” per l’impiego all’interno dei diversi distributori nel mondo del Vending

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