Rivista VENDING NEWS numero 71 (Lug/Ago)

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Le nostre miscele per Vending nascono da una meticolosa cura per i dettagli, studiate ad hoc per ottimizzare l’estrazione e l’erogazione dai distributori automatici. Il packaging preserva le proprietà organolettiche del caffè, garantendo la migliore esperienza anche al distributore automatico.

Un

PIÙ CHE RIPARATI, RIGENERATI

PRIMA
DOPO

L’editoriale

di Fabio Russo

E Venditalia continua!

Nell’impostare il piano editoriale di questa uscita avevo previsto un numero limitato di pagine da dedicare al reportage della nostra fiera di Settore. Ero convinto che una foto gallery degli stand e qualche breve approfondimento relativo alle novità sarebbero bastati per dare un’idea di quanto è accaduto nella quattro giorni fieristica.

Mi sono dovuto ricredere: il materiale raccolto è stato talmente tanto, da meritare uno spazio maggiore rispetto a quello previsto, e così, anche questo numero può a tutta ragione definirsi uno “Speciale Venditalia”.

Moltissime le novità che avrebbero meritato uno spazio di approfondimento maggiore. I QR Code che rimandano alle interviste realizzate da vendingtv.it sugli stand degli espositori, insieme ai brevi redazionali che accompagnano una parte delle foto, possono dare l’idea di quanto ricca di novità sia stata l’edizione di quest’anno.

A mio avviso, a farla da padrone è stata l’innovazione tecnologica, essenziale per la crescita del Settore: tutti i produttori di hardware, software, sistemi di pagamento, app e quant’altro hanno dimostrato la capacità di questo comparto a stare al passo con i tempi. Le prime applicazioni di Intelligenza Artificiale che abbiamo visto in fiera ne sono la prova.

Proprio al tema dell’IA abbiamo dedicato un ampio spazio - certi che se ne parlerà sempre di più - stimolati anche dall’interessante convegno organizzato dall’Eva, l’associazione europea del Vending.

Quello dell’EVA è stato solo uno degli incontri che si sono svolti nell’area dedicata, dove si è parlato di temi interessanti come i dati di settore relativi al 2023, il Top Quality Negozi Automatici H24, la Sostenibilità, il Category Management e tanto altro. Temi di cui troverete un approfondimento nelle pagine di questo numero.

Per quel che mi riguarda, posso dire che è stata sicuramente un’edizione di successo (e lo confermano i numeri) con un’ampia presenza di espositori e visitatori, tanti dall’estero a riprova della leadership della nostra fiera di settore, che credo meriterebbe una visibilità globale ancora più ampia.

Il comparto è vivo e vivace, nonostante i venti contrari che ormai da mesi lo colpiscono, imponendo sacrifici e un monitoraggio continuo dei numeri, affinché i conti tornino e il business resti sostenibile.

In attesa di un autunno che, speriamo, porti venti favorevoli, auguro a tutti serene vacanze!

Buona lettura!

LE INTERVISTE

VENDITALIA 2024: UN’EDIZIONE DI SUCCESSO

I DATI DI SETTORE 2023

IL CATEGORY MANAGER

PEHI. I PAGAMENTI ALLA P.A. ATTRAVERSO LE VENDING MACHINE

TOP QUALITY NEGOZI AUTOMATICI H24

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL VENDING

IL MERCATO DELL’AI IN EUROPA E IN ITALIA

AI ACT: IL QUADRO NORMATIVO EUROPEO

TRESEICINQUE: UN APPROCCIO SOSTENIBILE ALLA VITA DELLA VENDING MACHINE

SERGIO BARBARISI PRESIDENTE DELL’EVA

INTERVISTA CON LUCA SCHIOPPA. 30 ANNI DI ESPERIENZA COME AGENTE VENDING

COCA-COLA HBC. INTERVISTA CON GIADA CARDAMONE

L’ASSEMBLEA 2024 DI CONFIDA GUARDA AGLI “ORIZZONTI FUTURI”

FOTOGALLERY E APPROFONDIMENTI - PAG 30

EVOCA GROUP

FAS INTERNATIONAL

CAFFÈ BORBONE

TUTTOCAPSULE

PROGETTO AUTOMATICO

GPE VENDORS

BIANCHI INDUSTRY

BLUPURA

APERISNACK

PRODUCT & SERVICE

PROMEL

ANTONIO FIORE

BALUGANI

ESPERIA DISTRIBUZIONE

FLO GROUP

ALBA TRAMEZZINI

DIDIESSE

SAQUELLA

SAN BENEDETTO

CAFFÈ TORALDO

AREPLA

CAFFÈ TOSCANO

INTRAPAN

RHEA VENDORS GROUP

CAFFÈ AGOSTANI

PRONTOFOODS

SINISI

PAYTEC

REPA

CERES

Periodico bimestrale del Vending e dell'OCS supplemento di www.vendingnews.it

Direttore responsabile Fabio Russo

Direttore editoriale Flora Seta

Progetto grafico Giuseppe Francione

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I PRODOTTI

Editore Fabio Russo srl Media & Trade Consulting Viale Antonio Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia

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CCIAA 822695 - ROC 22385 Tribunale di Napoli 49

Distribuzione

Compagnie di gestione - Centri di assistenza tecnica OCS e Vending - Rivendite materiale alimentare e attrezzature - Costruttori di attrezzature - Produttori di materie prime Torrefazioni di caffè - Negozi di rivendita cialde, capsule e OCS - Agenti di commercio del settore Vending e Horeca - Associazioni di categoria e a tutela dei consumatori - Buyers del segmento Retail, GDO & GDE - Grandi aziende ed enti pubblici.

Un’edizione di successo con 22.300 visitatori

Organizzata da Venditalia Servizi e promossa da CONFIDA, Venditalia si chiude con la partecipazione di oltre 22mila visitatori professionali, dei quali il 40% internazionali

La manifestazione si è svolta per la prima volta nei padiglioni del quartiere Fieramilano a Rho, una cornice che ha permesso alle aziende di esprimere al meglio il loro potenziale, con stand molto curati e spazi adeguati alla vitalità del business del settore.

“Con una crescita dei visitatori superiore al 10% e una vivace partecipazione in ogni stand, Venditalia si supera, diventando definitivamente l’appuntamento europeo del vending, dove il settore presenta il meglio delle innovazioni tecnologiche, dei servizi e dei prodotti che saranno disponibili sul mercato - afferma Ernesto Piloni, Presidente Venditalia Servizi. - Ottimo il riscontro di operatori italiani (60%) che internazionali (40%) per un totale di 22.300 visitatori professionali altamente profilati che hanno animato le quattro giornate di manifestazione, dimostrandone il profilo internazionale. Tra i Paesi più rappresentati dai visitatori esteri ci sono stati: Francia, Spagna, Germania, Polonia, Portogallo e Regno Unito, tutti in crescita in doppia cifra rispetto all’edizione del 2022”.

Completezza, innovazione e varietà hanno caratterizzato l’offerta delle aziende in mostra. Importante il progresso tecnologico del settore che è stato protagonista delle proposte tra gli stand, con nuovi servizi e interessanti opportunità che arricchiscono l’esperienza per il fruitore delle vending machine e offrono inedite occasioni di visibilità e di business per le aziende,

permettendo agli operatori di ottimizzare le operazioni di gestione.

Molto partecipati, inoltre, i convegni e i workshop che hanno punteggiato le giornate di mostra. In un contesto in rapida evoluzione come quello del vending, infatti, la professionalizzazione di tutti gli addetti è fondamentale per restare competitivi e guardare alle nuove sfide del comparto con consapevolezza. Importanti in questo senso, la presentazione dei dati del settore di Ipsos, commissionata da Confida Venditalia Servizi sta già lavorando alla prossima edizione della manifestazione, che mirerà ad attrarre un numero sempre più grande di espositori e visitatori internazionali.

GUARDA L'INTERVISTA

I DATI DI SETTORE 2023

Il primo degli incontri che hanno animato l’area convegni “Vending Talks” di Venditalia è stato il workshop sullo studio di settore, che Confida ogni anno commissiona a Ipsos Italia. Si tratta di una raccolta dati relativi ad un gruppo di aziende iscritte a Confida, pari a circa il 40% del fatturato del comparto, effettuata tramite la piattaforma Vending Market Monitor ed integrata da interviste online con aziende rappresentative di tutta la filiera e con i gestori. I dati, che riguardano sia il Vending che l’OCS, offrono un quadro dell’andamento del mercato in 12 mesi di attività.

La presentazione di Andrea Alemanno di Ipsos si è poi conclusa con interessanti interventi di professionisti rappresentativi di tre macroaree prodotto: David Draghi, direttore commerciale Professional di Caffè Borbone; Cosimo Laserra, direttore vendite di Mars Italia;

Vincenzo Tundo, direttore commerciale e marketing del Gruppo San Benedetto A chiudere il dibattito, moderato da Armando Garosci direttore di Altro Consumo, l’intervento di Ernesto Piloni, direttore di Venditalia Servizi

DATI MACRO

Il settore della distribuzione automatica nel 2023 ha registrato un fatturato che supera 1,6 miliardi di euro (+2,6% rispetto al 2022) a cui si aggiungono gli oltre 397 milioni di euro del comparto OCS per un totale di più di 2 miliardi di euro. Sfiorano i 4 miliardi le consumazioni vending (+0,74%) che, sommate a 1,1 miliardi di consumi OCS, portano le battute totali a superare i 5 miliardi nel 2023. Il parco macchine, leggermente in calo (-0,50%), conferma un totale di circa 830.000 macchine installate

Questi primi dati restituiscono il quadro di un Settore che lo scorso anno si è mantenuto piuttosto stabile rispetto al precedente, non è stato protagonista di grandi slanci e soffre ancora delle perdite del periodo Covid, che non riesce a recuperare.

Ragionando per grandi numeri, se le erogazioni nel 2019 erano 5 miliardi e oggi si attestano a 4, c’è un

IL CALDO

miliardo di consumazioni andate perse per i motivi che ben conosciamo e che ora, causa il perdurare - anche se in minima parte - dello smart working, l’inflazione e il conseguente ridotto potere di acquisto dei consumatori, si stenta a recuperare.

La differenza rispetto al 2019 è di un -18% per le consumazioni e -14% per il fatturato.

Il caffè, che resta il prodotto più venduto (2 miliardi e 300 milioni di consumazioni su un totale di poco più di 2 miliardi e 600 milioni di consumazioni calde), registra una crescita minima dello 0,27%. Cresce in particolare il consumo di caffè in grani, continua a calare quello del porzionato (-3,06%). Le altre bevande calde crescono in maniera piuttosto omogenea (+5,51%).

IL FREDDO

Complice forse un’estate 2023 non particolarmente calda, i consumi di bevande fredde stentano a crescere (-2,56%); si registra un calo evidente delle vendite di bevande gasate e un calo più contenuto per quanto riguarda l’acqua in bottiglia (circa il 2%). Si può ipotizzare che l’aumento dei prezzi delle bibite abbia spostato i consumi sulle più economiche acque minerali e sugli erogatori di acqua di rete che i gestori (3 su 4) stanno installando accanto al distributore automatico standard, per rispondere sia alla richiesta di maggiore sostenibilità da parte dei consumatori che ai capitolati dei bandi di gara. Andamento diverso per energy drink e bevande alla frutta. I primi continuano a crescere (+8,84%), le seconde seguono un andamento particolare: maggiore è il contenuto di frutta, maggiore è la crescita.

Tutto il comparto degli snack mostra un andamento positivo (+4,05%) con il salato che cresce più del dolce.

Nell’ambito degli snack salati, le patatine e le schiacciatine occupano i primi posti. In calo, invece, la frutta secca, segno che il consumatore la ricerca in snack più completi come le barrette: su 100 barrette consumate il 74% sono alla frutta/cereali.

Continua a crescere il confectionery (circa del 27%), soprattutto i chewing gum (circa + 31%) e le barrette a base di cioccolato, queste ultime a discapito delle tavolette, sempre meno gradite.

Il comparto dei gelati segna un calo che sfiora il 4%

Le consumazioni di prodotti freschi nel 2023 sono diminuite del 4,87%. In particolare, tra le tipologie di prodotti che hanno il peso maggiore, i tramezzini mostrano un calo del 4,44%, i panini e le pizzette del 6,11% e le merende da frigo del 5,62%. In controtendenza gli snack al formaggio (+32%) e i piatti pronti (+8,13%).

OCS

I dati relativi all’OCS mostrano una certa immobilità rispetto al 2022 con l’aumento dei consumi di caffè che non raggiunge il mezzo punto percentuale. Crescono i sistemi proprietari. Ricordiamo che stiamo analizzando il mondo dei gestori, come dimostra il fatto che i maggiori consumi di porzionato si registrano presso le aziende, dove le piccole macchine OCS sono installate in affiancamento alle vending tradizionali o in loro sostituzione, laddove i consumi non giustificano un distributore automatico standard.

SISTEMI DI PAGAMENTO

Uno sguardo al mondo dei sistemi di pagamento ci dice che il fatturato delle aziende che li producono continua a crescere, con macchine che diventano sempre più cashless e connesse. Tra i diversi sistemi crescono le app, che sono state implementate nel 2023 sul 25% del parco macchine e sono considerate dai gestori importanti per la crescita del fatturato, insieme alle carte di credito.

ACCESSORI

La sostenibilità è al centro delle scelte dei gestori per quel che riguarda gli accessori (bicchieri e palette). Che siano dettate da scelte aziendali o da richieste specifiche del cliente, sta di fatto che l’uso di accessori in carta, bioplastica e legno mostra una buona crescita, per quanto la plastica resti ancora la prima scelta.

LA PERCEZIONE DEL FUTURO

I gestori si dichiarano abbastanza ottimisti (+25%) rispetto al futuro per i prossimi 5 anni: più ottimisti rispetto al vending tradizionale, meno ottimisti rispetto all’OCS.

Credono che sia necessario mettere in campo attività che possano migliorare le performance e, tra queste, al primo posto troviamo la comunicazione finalizzata a migliorare l’immagine del settore e la professionalizzazione del personale. La formazione, infatti, è ritenuta indispensabile per il 43% delle aziende intervistate.

Altrettanto importante la diversificazione dell’offerta prodotto e la digitalizzazione con macchine sempre più interconnesse e dotate di telemetria per una migliore gestione dell’attività.

IN

CHE MODO SI PUÒ ACCRESCERE LA PLATEA DEI CONSUMATORI ALLE VENDING MACHINE?

Si sono espressi sul tema alcuni professionisti del Settore, figure di spicco di aziende quali Caffè Borbone, Mars Italia e Gruppo San Benedetto.

David Draghi, direttore commerciale Professional di Caffè Borbone.

Secondo Caffè Borbone i due elementi su cui puntare sono la qualità del prodotto e del servizio e la relazione con il consumatore. Per quanto riguarda la prima, è necessario che le aziende selezionino partner disposti a lavorare insieme e condividere dati, sviluppando così una qualità di filiera, in cui anche la sostenibilità abbia un suo peso. Per quanto riguarda la relazione con il cliente, il vantaggio del Vending è di poter disporre della tecnologia, grazie a macchine connesse, alla telemetria, alla possibilità di accedere a dati che permettono di adeguare l’offerta alle esigenze del consumatore, rendendo così più interessante la user experience.

Cosimo Laserra, direttore vendite Mars

Italia. Storicamente, Mars considera il Vending come canale distributivo prioritario perché mette in contatto diretto il produttore con il consumatore finale. La vending machine è quindi il nodo centrale del rapporto e l’elemento su cui lavorare per migliorarlo. Il dato da cui partire è che l’Italia a fronte del parco macchine più grande d’Europa, in cui è prima per volumi, si posiziona al quarto posto per valore della battuta rispetto al resto d’Europa. Occorre quindi lavorare su questo aspetto per rendere più efficace il nostro parco macchine. Come?

Migliorando le location in considerazione del traffico di utenti; ottimizzando i planogrammi e rendendoli più coerenti rispetto alla location; ricorrendo ai più efficaci tool tecnologici e, non da ultimo, considerando nuovi canali e nuove opportunità, come quella dei micromarket, che potrebbe far migrare una fetta di utenza dal Retail (piccoli market) al mondo dell’automatico.

Vincenzo Tundo, direttore commerciale e marketing di Gruppo San Benedetto. Per San Benedetto la sostenibilità è un valore imprescindibile, su cui il Gruppo ha cominciato a lavorare già dal 2009, quando strinse per la prima volta l’accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che la impegnava a calcolare l’impronta ambientale relativa alla produzione, distribuzione, uso e fine vita dei prodotti. Accordo che si rinnova anno dopo anno e comporta importanti investimenti in nuovi progetti (in primis il progetto Ecogreen) e nuovi prodotti. Il Vending, che per San Benedetto costituisce il 20% del totale vendite nel fuori casa, rappresenta il canale più immediato per misurare la risposta del mercato rispetto a nuovi prodotti, soprattutto nelle location pubbliche e negli Shop 24. La sostenibilità, quindi, è alla base della continua innovazione di prodotto del Gruppo, attraverso un’offerta che risponde ai trend di consumo senza perdere di vista il calcolo dell’impatto che essa ha sull’ambiente e sui territori. La Distribuzione Automatica dovrebbe puntare su un’offerta che, conciliando questi due aspetti, sia maggiormente attraente per il consumatore finale, sempre più attento alle tematiche ambientali.

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IL CATEGORY MANAGER:

UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE NEL VENDING

Un convegno molto interessante, organizzato da Confida nel corso della manifestazione Venditalia, è stato quello sul Category Management, un tema già affrontato in passato dall’associazione di categoria e già nel 2019 focus di un interessante workshop nell’ambito del programma di formazione per gli associati.

Si tratta di un tema su cui Confida è tornata più volte, ritenendo che il lavoro del Category Manager possa essere determinante per accrescere la redditività del business del Vending, tanto da istituire tra le sue Commissioni anche quella del Marketing Category.

A fare da moderatore al convegno è stato proprio il Coordinatore di questa Commissione, Valerio Cuniberti, mentre ad intervenire sul tema si sono alternati Elisa Fabbi, Adjunct Professor of Marketing dell’ sità di Modena e Reggio Emilia nal Key Account Manager

Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confida Ognuno, in base alla propria esperienza e professio nalità, ha contribuito a delineare il ruolo del Category Manager nel Vending e, in particolare, Roberto Pace ha potuto fornire da gestore (Gedac srl) informazioni più dettagliate e azioni sperimentate sul campo.

IL CATEGORY MANAGER

Prima di analizzare quali sono i motivi che rendono strategico il Category Management nell’ambito delle strategie di business in generale e del Vending in par ticolare, ci sembra necessario fare un passo indietro e tornare alla tradizionale figura del Buyer all’interno delle aziende.

Il Buyer, per sua definizione, ha il compito di gestire gli acquisti, cercando di ottenere le migliori condizioni e, pertanto, le sue relazioni sono strettamente legate

all’ambito dei fornitori, alla ricerca delle migliori quotazioni, spesso al di là della qualità, della marca e dell’appeal del prodotto sul consumatore finale.

Questa figura è stata lentamente sostituita da quella del Category Manager, sicuramente più complessa. Il Category Manager, infatti, gestisce una o più categorie di prodotti, tracciando il loro percorso a partire dalla produzione, con l’obiettivo di massimizzare le vendite. Per raggiungere lo scopo, deve fare da trait d’union tra diversi dipartimenti aziendali, inclusi marketing, vendite, approvvigionamento e finanza, al fine di massimizzare il successo della categoria o delle categorie di prodotto/servizio di cui è responsabile. Uno dei pilastri fondamentali del suo lavoro è la co-

noscenza e l’analisi approfondita del mercato di riferimento e delle tendenze. Ciò implica la raccolta, l’elaborazione e l’interpretazione di dati relativi alla domanda dei consumatori, alle preferenze, ai comportamenti d’acquisto e alle attività dei concorrenti. Sulla base di queste informazioni, il category manager può identificare quali prodotti/servizi rappresentano un’opportunità di crescita per l’azienda, gestire il loro assortimento, e spingerne le vendite attraverso, ad esempio, promozioni, coordinate con il team marketing dell’azienda.

Importante la fase di test, necessaria per verificare che le scelte compiute vadano nella direzione desiderata ed aggiustare il tiro per migliorare le performance della categoria nel suo canale.

Si potrebbe dire molto altro, ma le skills richieste al Category Manager qui descritte, fanno immediatamente comprendere in che modo questa figura possa spostare l’ago della bilancia nel business del Vending ed alzare, contemporaneamente, l’asticella del servizio.

IL CATEGORY MANAGER NEL VENDING

Quello del Vending è un mercato particolare, dove gli acquisti sono guidati principalmente dall’impulso ed influenzati da un ventaglio di fattori diversi, quali il luogo (pubblico o privato) in cui sono installate le macchine, il tipo di attività, le categorie di persone che la frequentano, i momenti della giornata in cui accedono ai distributori, e così via. Bisogna poi tener conto di fattori non legati strettamente alla postazione e che influenzano le scelte del consumatore alla vending machine, come ad esempio il brand più gettonato all’interno della categoria o una campagna pubblicitaria multicanale su uno specifico prodotto o tipologia di prodotto - e sappiamo quanto i social media siano particolarmente incisivi sotto questo aspetto. Non si può pensare, quindi, che il planogramma giusto per una postazione, lo sia anche per tutte le altre. Qui entra in gioco il Category Manager che, approfondita la conoscenza del Settore e le dinamiche del suo mercato di riferimento, può sviluppare strategie di prodotto chiare; decidere come posizionare i prodotti nella vending machine; dove posizionare quelli di cui intende spingere le vendite (ad esempio nel cassetto ad altezza occhi); quale prezzo applicare, bilanciando tra prodotti di fascia alta e bassa; come comunicare il prodotto al pubblico, tenendo conto della natura e della ridotta disponibilità di spazi del distributore automatico.

In altre parole, il category manager deve essere in grado di tradurre l’analisi di mercato in strategie concrete, tenendo conto di tutti i parametri qui descritti; comprendere le esigenze, i desideri e i comportamenti degli utenti attraverso l’analisi dei dati; mettersi nei panni dei clienti e creare esperienze di acquisto soddisfacenti; trovare nuovi modi per differenziare i prodotti all’interno della categoria, adattandosi rapidamente ai cambiamenti delle tendenze di gusto e anticipando, se possibile, le scelte del consumatore. Un lavoro continuo sul prodotto e sul suo consumatore si traduce nel planogramma personalizzato perfetto, quello che può accrescere il business, ridurre gli sprechi e rendere unica la user experience.

PEHI. I PAGAMENTI ALLA P.A.

ATTRAVERSO LE VENDING MACHINE

In occasione di Venditalia, Confida e illimity - Gruppo bancario e PSP (Payment Service Provider) - hanno annunciato la nascita di Pehi, una nuova e capillare rete di prossimità. Una soluzione che, unendo la distribuzione automatica di alimenti e bevande alle più moderne tecnologie di pagamento e servizi digitali, amplia le potenzialità delle vending machine, facendole diventare anche veri e propri centri di servizio a disposizione della collettività. Nella prima fase si potranno pagare avvisi pagoPA e via via anche bollette, rette scolastiche, multe, ecc.

Attualmente, Pehi può contare su 70.000 distributori automatici collegati in rete e in corso di abilitazione al pagamento degli avvisi pagoPA, permettendo agli utenti di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione comodamente dal proprio luogo di lavoro o durante le ordinarie attività quotidiane.

La prima società a cogliere le opportunità offerte dalla nuova rete, infatti, è la tech company pubblica, PagoPA, responsabile dell’omonima piattaforma dei pagamenti e nata con l’obiettivo di promuovere la capillare diffusione dei servizi pubblici digitali in Italia. L’ambizione per Pehi si sviluppa su tre direttrici principali: introdurre un nuovo canale di pagamento accessibile a tutti, incrementare rapidamente il numero di distributori abilitati ed estendere la gamma dei servizi offerti.

Gli utenti possono accedere a Pehi tramite l’app che già utilizzano per le consumazioni (caffè, bibite o altro), scansionare il QR Code dell’avviso e pagare con estrema facilità. È possibile ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente ai distributori, dalle app dei singoli gestori, con denaro contante, oppure optare per metodi di ricarica come carte di credito, Apple Pay o Google Pay. Completata la transazione, il consumatore riceve immediatamente conferma e ri-

cevuta del pagamento effettuato, in maniera pratica e sicura.

I partner tecnologici ad oggi coinvolti nel progetto sono N-and Italia (Gruppo IVS) e Matipay (Gruppo Angel), le cui attuali applicazioni di gestione delle vending machine sono già abilitate al collegamento con Pehi. La scelta di ampliare i servizi offerti dai distributori automatici, partendo dal caso d’uso dei pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, è in linea con i dati registrati da pagoPA, il sistema nazionale di pagamenti elettronici che è utilizzato da una media di 12 milioni di utenti al mese e nel triennio 2021-2023 ha visto un incremento delle transazioni gestite del 53%. Solo nel 2023, il totale delle transazioni effettuate tramite pagoPA ha superato i 386 milioni per un controvalore di 83 miliardi di euro, di cui il 3,4% per importi inferiori o uguali a 10 euro e circa il 27% per importi entro i 25 euro, a testimonianza di come l’utilizzo degli strumenti digitali nei rapporti con gli enti pubblici sia sempre più diffuso anche per i pagamenti di minore entità.

Al tempo stesso, la prossimità è diventata oggi un’esigenza fondamentale. Osservando il mercato delle vending machine a livello globale, si nota che ci sono 15 milioni di distributori automatici con mezzo miliardo di utilizzatori attivi. Numeri in crescita nei prossimi anni che sottolineano l'importanza crescente e la diffusione capillare di questi dispositivi, dimostrando come siano diventati un nuovo punto di accesso essenziale per molti servizi quotidiani.

Pehi non solo facilita le transazioni rapide, sicure e inclusive attraverso i distributori automatici, ma mira anche a superare le barriere del digital divide, promuovendo una democratizzazione delle modalità e dei canali di pagamento e migliorando l’accessibilità ai servizi per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica.

TOP QUALITY NEGOZI AUTOMATICI H24

A Venditalia il primo Forum dedicato

I negozi automatici H24 possono essere considerati la massima espressione del vending pubblico, diretti concorrenti dei negozi di vicinato, grazie ad un’offerta che, oltre a snack e bevande, molto spesso comprende anche beni di prima necessità, accessibili 24 ore al giorno. È un comparto tipicamente italiano, che negli ultimi anni si è sviluppato in maniera rapida raggiungendo quota 3.000 punti vendita, una rete presente su tutto il territorio nazionale, dove è così suddivisa: il 50% al Nord, il 20% al Centro e il 30% al Sud.

Da un’indagine condotta da CONFIDA e Ipsos sui negozi automatici H24 in Italia emerge che i consumatori acquistano principalmente il caffè e le altre bevande calde (88%), insieme a acqua minerale e bibite (94%), snack e piatti pronti (90%). Ma l’offerta comprende anche non food (63%), bevande alcoliche (29%), prodotti alimentari di prima necessità (8%), gelati (21%).

L’età media degli utilizzatori di negozi automatici H24 è 42 anni e i motivi che spingono ad usarli sono:

• la velocità del servizio (44%)

• la velocità del consumo (36%)

• la comodità (29%)

• il buon rapporto qualità / prezzo (27%)

• l’accessibilità H24 (24%)

Alla luce di tutti questi aspetti e della importante crescita di questo particolare comparto, già nel 2020

CONFIDA ha istituito una Commissione Tecnica dedicata ai negozi automatici H24, con l'obiettivo di analizzare le diverse esigenze e proporre soluzioni, offrendo una consulenza a 360 gradi ai gestori di H24.

La Commissione è coordinata da Cesare Spinelli, che ha introdotto il tema in occasione del primo Forum dei Negozi Automatici H24, che si è tenuto nell’ambito dei convegni organizzati a Venditalia da Confida.

Oltre che per illustrare le peculiarità del comparto e le problematiche che lo riguardano attraverso gli interventi di esperti, il Forum è stato organizzato per presentare il Top Quality Negozi Automatici H24

Si tratta di un Protocollo volontario di autoregolamentazione dei singoli punti vendita dei negozi automatici

H24 gestiti da imprese associate a CONFIDA e detta le regole fondamentali, affinché il servizio offerto da questi particolari negozi sia di qualità e garantisca la sicurezza dei beni e degli utenti

Ulteriore obiettivo è accrescere la reputazione del servizio nei confronti della Pubblica Amministrazione e degli Enti locali, che molto spesso attribuiscono ai negozi automatici la responsabilità degli episodi di disordine e violenza che si verificano in contesti urbani. Di conseguenza, prendono provvedimenti che vanno a colpire proprio i gestori, predisponendo chiusure in determinati orari o periodi di tempo. È quindi fondamentale far comprendere alle amministrazioni locali che il gestore è la prima vittima di certi accadimenti e che subisce danni ai propri beni per azioni che difficilmente nascono a causa di un caffè preso al distributore automatico.

Ottenere la certificazione Top Quality per i propri punti vendita rappresenta una garanzia per chi usufruisce del servizio e tutela il gestore grazie a una serie di strumenti che Confida mette a disposizione dei suoi associati, attraverso convenzioni a prezzi speciali, stipulate con fornitori di servizi ad hoc. Nel corso del Forum si è parlato di polizze assicurative, con l’intervento di Giuseppe Seminerio della società O.P.A., che offre un ventaglio di pacchetti in grado di coprire tutti gli aspetti dell’attività di Vending, tra cui strutture e beni dei punti vendita H24.

Si è parlato di vigilanza con Marco Stratta di A.N.I.V.P. l’associazione nazionale di vigilanza privata, che mette a disposizione dei gestori di H24 servizi di controllo a prezzi competitivi, sia di tipo tradizionale che con l’ausilio di mezzi tecnologici specifici.

L’ottenimento della certificazione Top Quality Negozi Automatici H24 rilasciata da Confida è, quindi, un passo importante per tutelare e tutelarsi.

Come ottenerla? Il disciplinare prevede che le società di gestione di punti vendita H24 rispettino i prerequisiti normativi richiesti alle attività di Vending in generale (HACCP, SCIA, DVR, etichettatura prodotti, ecc.) e requisiti predisposti dallo stesso disciplinare, strettamente connessi all’igiene, alla sicurezza, alla varietà dell’offerta, ecc. È, inoltre, necessario che il gestore segua il corso di formazione specifico di Confida e superi il test finale, che certificherà la qualità della sua attività e lo autorizzerà ad apporre il bollino Top Quality nei suoi negozi automatici. Ad oggi sono 25 i gestori che hanno aderito al protocollo.

Per saperne di più www.negoziautomaticih24.it

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL VENDING

A Venditalia il primo workshop dedicato

Come ogni altro settore, anche la Distribuzione Automatica sta iniziando ad utilizzare l'intelligenza artificiale, che sicuramente rappresenta oggi la principale spinta per costruire il futuro del Settore.

Nel corso di Venditalia, proprio su questo tema, affrontato per la prima volta in un contesto Vending, l’EVA - European Vending & Coffee Service Association - ha organizzato un interessante convegno, molto partecipato, dal titolo “AIvolution in Vending: transforming your business with Artificial Intelligence”.

Vi hanno preso parte alcuni player del Settore: Yaki Grant (direttore vendite globali in Nayax); Dominic Donylal (responsabile canali Vending e Automated Retail in Coca-Cola HBC); Paola Campana (responsabile marketing di Campana Caffè); Josep Ramìrez (società di gestione spagnola Alliance Vending); Dubravko Hendija (direttore vendite di Televend). Moderato dal direttore dell’EVA Erwin Wetzel, il dibattito ha offerto interessanti spunti per ciò che riguarda i campi di applicazione dell’IA nel Vending e i vantaggi che ne possono derivare per il business.

Prima di analizzare in che modo l’IA possa trasformare (e migliorare) l’attività di Vending, stabiliamo due punti fermi. Il primo punto è che il timore che l’IA possa tagliare posti di lavoro è infondato: si tratta piuttosto di spostare dei ruoli, di creare “collaboratori dell’IA” in quanto questa può raggiungere certi risultati solo “lavorando” insieme agli esseri umani. Un esempio viene dalla ricerca scientifica, dove l’intelligenza artificiale, lavorando in collaborazione con i patologi, ha portato a progressi significativi nella diagnosi precoce del cancro al seno.

Il secondo punto riguarda, invece, lo strumento, la vending machine: perché l’IA sia implementabile è necessario che il parco macchine gestito sia costituito da smart vending machine, il che manda definitivamente in pensione i distributori automatici di vecchia generazione, purtroppo ancora molto presenti, soprattutto in Italia.

D’altra parte, l’integrazione dell’IA è finalizzata a superare le insidie dei distributori automatici tradizionali:

• Perdita di entrate: i distributori automatici tradizionali spesso perdono denaro a causa di sistemi di gestione dell'inventario obsoleti e della mancanza di analisi dei dati di vendita. Ciò può portare a esaurimenti delle scorte, che possono deludere i clienti e ridurre le vendite.

• Esperienza cliente scadente: i distributori automatici tradizionali possono essere frustranti da utilizzare, soprattutto per i clienti che spesso hanno contanti o monete bloccati. Ciò può portare a feedback negativi dei clienti e a una perdita di incassi.

• Mancanza di personalizzazione: i distributori automatici tradizionali non offrono consigli personalizzati, il che può rendere difficile per i clienti trovare i prodotti che stanno cercando e ciò può portare a una perdita di vendite.

Da questi tre punti si può facilmente dedurre su quali aspetti l’IA può intervenire: analisi dei dati, customer experience, personalizzazione, efficienza operativa Andiamo nel dettaglio ed analizziamo i 7 punti in cui l’IA può fare la differenza e migliorare il business.

1. RACCOLTA E ANALISI DEI DATI

L'intelligenza artificiale ha bisogno di dati per apprendere e prendere decisioni migliori. Quindi la raccolta dei dati è uno degli aspetti più importanti, anzi è quello che sta alla base di tutto. Prima dell'intelligenza artificiale, la raccolta dei dati era una forza trainante nel marketing, ma con la sua introduzione è ancora più potente, perché può raccogliere e analizzare i dati per raggiungere velocemente conclusioni approfondite e offrire soluzioni. Il futuro del settore della distribuzione automatica ruota attorno all'immensa acquisizione e analisi dei dati eseguite dall'intelligenza artificiale, utilizzandoli come potente strumento nel marketing e nella gestione. Per esempio: l’IA può prevedere che domani farà molto caldo e quindi lanciare promozioni su determinati prodotti, come l’acqua (immaginando che se ne consumerà di più) o una bevanda calda (presupponendo che non se ne consumerà e il prezzo conveniente potrà spingere l’utente a selezionarla nonostante il caldo).

2 . MIGLIORE CUSTOMER EXPERIENCE

L'integrazione dell'intelligenza artificiale nei distributori automatici è molto focalizzata sul miglioramento dell'esperienza del cliente. La chiave, ovviamente, è soddisfare i clienti in modo da fidelizzarli e farli tornare ad acquistare a “quella” vending machine. Di seguito riportiamo alcuni modi in cui l'intelligenza artificiale sta migliorando l'esperienza del cliente per renderla più solida, interessante e conveniente.

a) Personalizzazione

Al giorno d'oggi, la personalizzazione è tutto per i consumatori, che vogliono un'esperienza curata, che si rivolga proprio a loro. Personalizzare significa utilizzare le analisi sul pubblico e sui dati per delineare i dettagli di ciascun cliente, qual è la sua intenzione in un determinato momento e dove, quando e come si è sentito coinvolto con un determinato brand. Infine, soddisfare le sue esigenze. I sistemi di intelligenza artificiale dei distributori automatici possono farlo. L'intelligenza artificiale può consigliare prodotti, offrire sconti allettanti e dare premi fedeltà ai singoli clienti.

b) Integrazione con dispositivi intelligenti

I distributori automatici dotati di IA possono connettersi agli smartphone delle persone, mostrando loro inventario, prezzi dinamici, sconti, posizioni e altro ancora. In cambio, utilizzano questa connessione per raccogliere dati e creare un'esperienza ancora più personalizzata.

c) Distributori touchless

Molte persone preferiscono le esperienze touchless per ridurre il rischio di diffusione di germi e batteri. I distributori automatici avanzati possono essere attivati utilizzando il riconoscimento facciale, i comandi vocali e le misurazioni biometriche.

d) Integrazione del gaming

Le integrazioni di attività di gaming sui distributori automatici sono una delle tante applicazioni dell’IA nel Vending. Le macchine possono offrire un'esperienza interattiva, stimolante e divertente, oltre che premiante. A fronte della partecipazione a piccoli giochi o della visione di video divertenti e di grafica dinamica il consumatore può ricevere piccoli premi, come una

bevanda o uno snack gratuiti.

Anche se non hanno fame o sete, i clienti possono essere attratti da questo elemento di gioco e tornare nei momenti di effettivo bisogno.

3. GESTIONE DELL’INVENTARIO

La gestione ottimizzata dell'inventario è uno degli aspetti più interessanti dell’IA applicata ai distributori automatici, che possono monitorare la freschezza dei prodotti, la popolarità, il target demografico e altro ancora. Questi sistemi intelligenti possono segnalare gli articoli in scadenza, promuovere i prodotti più vicini alla scadenza, mostrare le tendenze dei consumatori e aiutare a curare gli ordini di inventario. Il potere della gestione intelligente dell'inventario è enorme, in quanto può soddisfare meglio i clienti e ridurre gli sprechi. Le tendenze dei consumatori possono essere imprevedibili, ma i sistemi di intelligenza artificiale dei distributori le rendono più facili da monitorare.

4. GESTIONE DEL DISTRIBUTORE

Poche cose sono frustranti come recarsi al distributore automatico quando si ha lo stomaco vuoto e rendersi conto che è fuori servizio. L'intelligenza artificiale può ridurre i tempi di fermo macchina monitorandone le prestazioni. Il monitoraggio operativo dell'IA avvisa gli addetti alla manutenzione di eventuali problemi, che possono quindi essere risolti il più rapidamente possibile. Anzi, può fare di più: la manutenzione predittiva può inviare avvisi prima che si manifestino i problemi, garantendo che le macchine rimangano in perfetto funzionamento.

5. SOSTENIBILITÀ

Molti settori, tra cui quello del Vending, vogliono passare a pratiche più sostenibili. Un distributore automatico basato sull'intelligenza artificiale può essere più sostenibile con determinate funzionalità.

a) Risparmio energetico

Come molti dispositivi moderni, dalle auto elettriche agli iPhone, i distributori automatici dotati di IA possono valutare i fattori ambientali per risparmiare energia

Se un distributore automatico all'aperto si trova a -15º, può ridurre le impostazioni di temperatura o se c'è una pausa nell'attività, può entrare in modalità "sleep", gestendo in modo ponderato il consumo di energia e accendersi e spegnersi secondo necessità.

b) Riduzione dei rifiuti e degli sprechi

I sistemi di intelligenza artificiale possono fare miracoli per mostrare i prodotti prossimi alla scadenza e monitorarne la freschezza. I gestori di distributori automatici spesso devono buttare via i prodotti scaduti e questo avviene nel momento in cui l’addetto al rifornimento si reca sulla postazione e verifica manualmente le scadenze di ogni prodotto. Siamo umani e qualcosa può sfuggire, comportando immaginabili rischi per il gestore. L'intelligenza artificiale può comunicare le scadenze in anticipo, prima che l’operatore si rechi sulla postazione; suggerire al gestore eventuali soluzioni per evitare di gettare un determinato prodotto (per es. attivare una promozione con una riduzione significativa del prezzo) e così ridurre quanto più possibile gli sprechi.

6. AUMENTO DELLE ENTRATE E DEI RISPARMI

Molte di queste funzionalità possono aumentare le entrate e i risparmi per i gestori. Il risparmio energetico, la riduzione degli sprechi, il miglioramento dell'esperienza del cliente e la gestione intelligente dell'inventario possono ridurre i costi operativi o aumentare i profitti. Tuttavia, i prezzi dinamici potrebbero essere il fattore più importante per aumentare le entrate.

Quando si parla di prezzi dinamici si intende che i prezzi dei prodotti cambieranno a seconda dell'offerta, della domanda e di altri fattori. Ad esempio, il caffè e il cappuccino possono avere un prezzo più alto al mattino, mentre i prezzi degli snack aumentano nel pomeriggio. L'ovvio vantaggio è che i gestori traggono maggiori profitti dagli articoli più richiesti. A loro volta, i clienti possono beneficiare dell'acquisto di articoli a un prezzo ridotto nel momento in cui questo scende. I prezzi dinamici si legano anche alla gestione dell'inventario. Scontare i prodotti quasi scaduti e suggerire ai gestori di posizionarli nella parte anteriore della vetrina significa aumentare le possibilità di vendita di prodotti che altrimenti verrebbero buttati via.

7. NUOVE COMPETENZE PER I LAVORATORI

Mentre l'intelligenza artificiale entra in un settore dopo l'altro, molti lavoratori si preoccupano della stabilità del posto di lavoro. Tuttavia, l'intelligenza artificiale nel settore dei distributori automatici non sta sostituendo i lavoratori. Al contrario, sta migliorando le loro capacità nei ruoli attuali e sta portando a quelli potenzialmente più entusiasmanti.

L'intelligenza artificiale può gestire compiti banali e semplici come l'analisi dei dati, mentre gli esseri umani possono concentrarsi su compiti più complessi e creativi che spingono l'azienda a crescere, non ultimo quello di gestire i dati che provengono proprio dall’IA. L'obiettivo è che l'IA renda il lavoro più facile e appagante, non obsoleto

CONCLUSIONI

L'intelligenza artificiale migliorerà l'esperienza per gestori, clienti e lavoratori, perché permetterà di migliorare la customer experience, rendere le macchine più attraenti, fidelizzare il consumatore e di conseguenza, incrementare il business, dando migliori risposte alle domande del mercato.

IL MERCATO DELL’AI IN EUROPA E IN ITALIA

Nel 2023 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia è cresciuto del 52% rispetto all’anno precedente, a sua volta cresciuto del 32% rispetto al 2021. Una tendenza positiva che si registra anche in Europa: un terzo delle imprese europee, infatti, ha adottato un dispositivo di intelligenza artificiale, con un tasso di crescita del 32% rispetto al 2022.

Il report “The perspectives of 30,000 european citizens and businesses on our digital future” di Amazon Web Service approfondisce questo fenomeno, mostrando come sia cresciuta non solo l’adozione dell’IA, ma anche la percezione positiva della sua applicazione.

Di seguito alcuni dati.

L’aumento medio della spesa in tecnologie digitali da parte delle imprese si attesta al 21%. Il 33% delle aziende ha adottato l’intelligenza artificiale nel 2023, mentre nel 2022 erano solo il 25%. Inoltre, nel 2023, il 30% delle aziende ha dichiarato di aver adottato la tecnologia Cloud, con un tasso di crescita del +15% rispetto all’anno precedente. Tra tutte le aziende che hanno adottato la tecnologia cloud, l’85% afferma che questa tecnologia è fondamentale per la pro pria attività, rispetto al 79% del 2022. Infine, il 50% delle aziende intervistate afferma che le tecnologie digitali sono essenziali per la propria attività, rispetto al 42% dello scorso anno.

Quali sono i maggiori campi di applicazione dell’IA secondo il report di Amazon Web Service?

• Il 29% sono progetti di Data Exploration & Prediction, Decision Support & Optimization Systems: soluzioni che permettono di analizzare ed estrarre informazioni dai dati, facilitando la presa di decisioni e l’ottimizzazione dei processi aziendali.

• Il 27% sono progetti di Text Analysis, Classification & Conversation Systems: si occupano di interpretare il linguaggio, sia scritto che parlato, per migliorare la comprensione e la comunicazione tra persone e mac chine.

• Il 22% sono progetti di Recommendation Systems si tratta di algoritmi che aiutano a suggerire ai clienti

contenuti personalizzati, basati sulle loro preferenze e comportamenti passati.

• Il 10% è dedicato a progetti di Image and Video Analysis Systems: sistemi in grado di rilevare oggetti, persone, azioni e altri elementi all’interno di immagini e video le cui applicazioni principali, attualmente, sono negli ambiti manifatturiero, dell’infrastruttura e trasporti, assicurativo.

• Il 7% sono progetti di Process Orchestration System: l’IA aiuta a gestire e coordinare i processi aziendali in modo efficiente e coerente ottimizzando il flusso di lavoro.

• Il 5% sono progetti di Generative AI: assistenti virtuali in grado di generare nuovi contenuti in modo autonomo, come testi, conversazioni, traduzioni, codice informatico.

L’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano approfondisce quel che sta succedendo in Italia dove, come accennato, nel 2023 il mercato dell’Intelligenza Artificiale è cresciuto del 52%, raggiungendo il valore di 760 milioni di euro, con investimenti che riguardano soprattutto soluzioni volte a ottenere vantaggi competitivi sul mercato, migliorare la qualità dei prodotti e ridurre i costi operativi aziendali.

La parte del leone la giocano le grandi imprese

Il 90% del mercato dell’IA è dovuto agli investimenti dei grandi gruppi dei settori: Telco-Media e Assicurazioni, Energy, Resource & Utility e Banche e Finanza. Il restante 10% si divide tra Pmi e Pubblica Amministrazione. Infatti, il 61% delle grandi aziende sta lavorando ad almeno un progetto di intelligenza artificiale, percentuale che scende al 18% tra le piccole e medie imprese, sebbene siano cresciute del 3% rispetto al 2022.

Nel 2023 quasi tutti gli italiani (98%) hanno sentito parlare di Intelligenza Artificiale e più di un italiano su quattro (29%) ne ha una conoscenza medio-alta. C’è grande interesse, dunque, ma anche una certa confusione: tre italiani su quattro hanno sentito parlare di ChatGPT ma solo il 57% conosce il termine “Intelligenza Artificiale Generativa”. Un italiano su quattro dichiara inoltre di aver interagito almeno una volta con ChatGPT. Ben il 77% degli italiani (+4% rispetto al 2022) guarda con timore all’Intelligenza Artificiale, soprattutto in relazione ai possibili impatti sul mondo del lavoro. Tuttavia, solo il 17% è fermamente contrario all’ingresso dell’AI nelle attività professionali.

L’Osservatorio ha analizzato la maturità delle grandi organizzazioni nel percorso di adozione dell’IA, arrivando ad individuare cinque diversi profili. L’11% è avanguardista, ovvero aziende che hanno raggiunto la piena maturità a livello tecnologico, organizzativo e gestionale nell’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale. Il 23% è apprendista, ovvero hanno diversi progetti avviati ma difficilmente impiegano metodologie strutturate nel gestirli e tendono a far ricorso a soluzioni standard o pronte all’uso. Nel restante 66% dei casi permangono situazioni eterogenee: ci sono organiz-

zazioni in cammino (29%), dotate degli elementi abilitanti ma con pochi progetti, e aziende che non percepiscono il tema come rilevante e non dispongono di un’infrastruttura IT adeguata alla gestione di grandi quantità di dati.

Di certo, gli impatti sul mondo del lavoro saranno molto significativi. Già oggi, in Italia, l’Intelligenza Artificiale ha un potenziale di automazione del 50% di “posti di lavoro equivalenti” ad oggi realizzato in minima parte, considerando anche che il ruolo dell’IA è più di supporto che di vera e propria sostituzione. Ma da qui a 10 anni, le nuove capacità delle macchine potrebbero svolgere il lavoro di 3,8 milioni di persone in Italia.

Nicola Gatti, Direttore dell’Osservatorio Ar tificial Intelligence afferma:

“Da parte della comunità scientifica è doveroso guidare il percorso di adozione dell’AI e dell’AI Generativa, cercando di evitare la fase di disillusione che solitamente caratterizza il processo di adozione di nuove tecnologie. A questo riguardo, sono tre le principali criticità che riguardano oggi l’AI: poter garantire che i risultati dei sistemi di AI siano corretti (robustezza), poter garantire che le decisioni prese siano spiegabili alle persone (explainability), e certificare che i sistemi di AI rispettino le regolamentazioni Europee e che i rischi potenziali siano mitigati."

AI ACT: IL QUADRO NORMATIVO EUROPEO

Il 13 marzo 2024 il Parlamento europeo e il 21 maggio il Consiglio europeo hanno approvato l’AI ACT, una proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea il 21 aprile 2021, con l’obiettivo di creare un quadro normativo armonizzato e proporzionato per l’intelligenza artificiale nell’Unione Europea.

L’AI ACT si basa sul principio che l’IA deve essere sviluppata e utilizzata in modo sicuro, etico e rispettoso dei diritti fondamentali e dei valori europei. Per questo motivo, la proposta prevede una classificazione dei sistemi di IA in base al loro livello di rischio per la sicurezza e i diritti delle persone e stabilisce una serie di requisiti e obblighi per i fornitori e gli utenti di tali sistemi. Le imprese sono obbligate a dare garanzie riguardo ai sistemi di IA, in particolare per ciò che riguarda:

• Trasparenza - Le imprese devono garantire che gli utenti siano informati quando interagiscono con un sistema di IA. Questo implica che gli utenti devono essere consapevoli del fatto che le decisioni che li ri guardano sono prese con l'assistenza o sulla base di un sistema di IA. Inoltre, devono essere fornite infor mazioni sufficienti sul funzionamento dei sistemi di AI, sui dati utilizzati e sui principi di decisione, in modo da renderli comprensibili agli utenti.

• Documentazione e Registrazioni - È richiesto che le imprese mantengano una documentazione dettaglia ta e registrazioni dei sistemi di IA, compresi gli algoritmi, i dati di addestramento e le procedure di decisione. Questo non solo aiuta nel garantire la trasparenza ma fornisce anche una base per la valutazione dell'impat to, la verifica della conformità e l'identificazione delle responsabilità in caso di dispute o danni.

• Spiegabilità - I sistemi di IA devono essere progetta ti e implementati in modo che le loro decisioni siano spiegabili agli utenti e ai soggetti interessati. Ciò significa che gli utenti devono essere messi nelle condizioni di comprendere le ragioni alla base delle decisioni prese dai sistemi di IA

per la conformità ai principi etici, alle normative sulla protezione dei dati e ai requisiti di sicurezza.

Per questi motivi, il quadro normativo prevede una classificazione dei sistemi di IA in base al livello di rischio che presentano per le persone e per la società. Il quadro distingue tra quattro categorie di rischio: inaccettabile, alto, limitato e minimo.

• Rischio inaccettabile: comprende pratiche e applicazioni di IA vietate, in quanto costituiscono una minaccia ai diritti fondamentali dei cittadini. Tra queste, troviamo sistemi di categorizzazione biometrica basati su dati sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da fonti online, come registrazioni di telecamere a circuito chiuso. Sono vietati anche sistemi che riconoscono le emozioni sul luogo di lavoro o nelle scuole, pratiche di credito sociale e tecnologie di polizia predittiva.

• Responsabilità - Le imprese devono essere in grado di identificare chi è responsabile delle varie fasi del ciclo di vita di un sistema di IA, dall'ideazione all'implementazione e all'uso. Ciò include la responsabilità

• Rischio elevato: comprende sistemi di IA utilizzati in settori critici come infrastrutture, istruzione, sicurezza dei prodotti e gestione dell’occupazione. Include anche servizi essenziali come migrazione, giustizia e processi democratici. Ad esempio, i sistemi di identificazione biometrica a distanza rientrano in questa categoria.

• Rischio limitato: si riferisce ai rischi associati alla mancanza di trasparenza nell’utilizzo dell’IA. Ad esempio, un testo generato dall’IA deve essere etichettato come tale quando pubblicato. Questo mira a contrastare la disinformazione e la produzione di deepfake.

• Rischio minimo o nullo: in questa categoria troviamo, ad esempio videogiochi abilitati per l’IA o filtri antispam, e non vengono imposte regole particolari. L’Europa si impegna a diffondere le migliori pratiche e conoscenze sull’IA mediante la creazione di centri di

competenza che forniscano servizi di supporto, formazione, consulenza e orientamento agli sviluppatori e agli utilizzatori di sistemi di IA, in particolare alle piccole e medie imprese e alle amministrazioni pubbliche. Accanto a ciò, l’istituzione di un comitato europeo per l’IA, composto da esperti indipendenti, che avrà il compito di assistere la Commissione europea e gli Stati membri nell’implementazione e nell’aggiornamento dell’AI Act, nonché di formulare raccomandazioni e pareri sull’evoluzione e le sfide dell’IA.

INNOVAZIONE ED ECCELLENZA AL CUORE DELLA PROPOSTA EVOCA

Focus dello stand di Evoca Group a Venditalia 2024 è stata la sua capacità di guidare la trasformazione attraverso l'innovazione continua, nonché di dare vita a prodotti chiave per il futuro. Ed infatti il visitatore ha potuto vivere un’esperienza immersiva in un’ampia gamma di novità.

In primo luogo, dopo il restyling del logo Evoca, il nuovo marchio Necta che si evolve per diventare più dinamico e in linea con i trend attuali. Il cambiamento coinvolge il renaming dei prodotti di tutta la gamma Vending ed è accompagnato dal lancio di nuovi modelli destinati a diventare un punto di riferimento nella loro categoria.

Con la nuova architettura di nomi, Barista identifica la gamma Hot&Cold, mentre Gusto quella Snack&Food. A questi due nomi sono associati numeri progressivi che posizionano il singolo prodotto nella sua gamma. Questa nuova struttura rispecchia appieno l'idea dell'azienda di basarsi sulla semplicità per guidare i clienti nella scelta delle macchine.

Un focus particolare sul marchio Wittenborg che quest’anno festeggia il suo centenario con il lancio in

anteprima della W700, una macchina da caffè table top premium che incarna l'impegno per raggiungere l'eccellenza e la perfezione.

Le soluzioni smart per gli uffici, a marchio Necta, Saeco e Newis sono state rinnovate con opzioni innovative per il pagamento digitale e la gestione da remoto, che garantiscono un'esperienza perfetta per il consumatore finale.

Nella zona hotel dello stand, le macchine a marchio Gaggia, come La Radiosa, in grado di gestire due tipologie diverse di latte, e La Solare, proposta in una nuova veste: grazie a moderne opzioni tecnologiche è in grado di offrire soluzioni coffee-to-go in linea con i nuovi trend di mercato. In questo concept è incluso anche il nuovo sistema Latte Velluto, che offre un'esperienza senza pari, dove gli ingredienti si incontrano per creare ricette sorprendenti per gli appassioni di caffè e non solo.

E per chiudere in bellezza, Evoca ha presentato in anteprima l'ultima evoluzione dei distributori automatici Necta: Barista 500 Pro Touch e Barista 600 Pro Touch.

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NECTA BARISTA 500 / 600 PRO DESIGN TOUCH

Necta Barista Pro Touch nei due modelli 500 e 600, presenta un nuovo design della porta che è allo stesso tempo elegante ed essenziale. L'area di selezione è dotata di un touch screen da 15 pollici, che offre un'interfaccia moderna e facile da usare. Inoltre, questa macchina permette la trasmissione di spot pubblicitari e contenuti sia in home page che in modalità standby e durante l'erogazione delle bevande. Visualizza inoltre le informazioni nutrizionali della bevanda selezionata, il tutto attraverso un'interfaccia grafica HTML.

La Tecnologia - Questa macchina beneficia delle tecnologie più affidabili di Necta. Comprende un gruppo caffè Z4000, un miscelatore a velocità variabile 24V e un circuito idraulico completamente senza piombo, garantendo la massima qualità in ogni erogazione. Necta Barista Pro Touch è disponibile anche nella versione doppio espresso e consente l'installazione del sistema Multicup, offrendo versatilità per le diverse esigenze di servizio.

L’Elettronica - Necta Barista Pro Touch è dotato di un'elettronica evoluta, già utilizzata con successo in altri modelli del gruppo. La programmazione e la personalizzazione del menu tecnico è semplice e intuitiva e consente agli operatori di adattare la macchina alle proprie esigenze specifiche. Inoltre, è compatibile con i prodotti Newis, AmiClo e Beasy, facilitando l'integrazione con i moderni sistemi di pagamento e gestione.

Necta Barista Pro Touch non si distingue solo per il design elegante e funzionale, ma anche per le sue avanzate caratteristiche tecnologiche ed elettroniche. Questa macchina è progettata per soddisfare le esigenze del mercato moderno, offrendo un'esperienza utente superiore e un funzionamento efficiente.

Le Vending Machine di Fas in esposizione a Venditalia presentano un sistema di intelligenza artificiale può riconoscere il prodotto all’interno del distributore, in base ad una serie di dati già definiti e configurati dall’operatore. Il distributore è in grado non solo di trasmettere statistiche sui consumi e sulle preferenze dell’utente, ma anche di “avvisare” quando i prodotti scarseggiano, di leggere le eventuali incompatibilità tra prodotto e prezzo, di riconoscere gli errori dell’addetto al rifornimento.

Inoltre, secondo una logica di machine learning, il distributore segnala se alcuni prodotti sono fuori posto e sistema l’assortimento, trasmettendo al gestore, in tempo reale, moltissimi dati.

Fas è l’unica azienda del settore ad adottare la CO2 (gas R744) come refrigerante su tutta la propria gamma di distributori automatici (compresa la classe energetica B). È un gas totalmente naturale e ha un impatto ambientale quasi nullo, avendo il più basso potenziale di riscaldamento globale (GWP=1); non è tossico, né infiammabile.

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Oltre all'ampia proposta di referenze del suo portafoglio, TUTTOCAPSULE ha presentato due nuove miscele, Inferno e Paradiso, ideate in partnership con Caffè Borbone. Un prodotto unico e di grande successo, disponibile in esclusiva nei punti vendita TUTTOCAPSULE in Italia e all’estero, nel formato cialda compostabile e capsula compatibile con macchine a uso domestico Lavazza A Modo Mio™ e Nespresso™.

La miscela Inferno è più corposa e intensa, mentre la miscela Paradiso è più delicata ed ha un sapore inconfondibile. Due miscele con caratteristiche differenti ma identificabili dall’originale grafica geometrica brandizzata Caffè Borbone e TUTTOCAPSULE.

Le miscele si presentano nel formato cialda 100% amica della natura. Il packaging sostenibile, ideato da Caffè Borbone, è smaltibile nell’umido, mentre l'incarto è riciclabile nella carta.

Inferno e Paradiso sono inoltre disponibili in capsula compatibile con le macchine a uso domestico Lavazza A Modo Mio™ e Nespresso™.

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Nata come piccola azienda per la progettazione e la produzione di strutture per i negozi H24, Progetto Automatico è cresciuta esponenzialmente, tanto da diventare completamente autonoma e poter realizzare tutte le strutture in casa, avvalendosi di macchinari di ultima generazione e di un team costituito da 45 collaboratori in crescita

L’azienda riesce a progettare e installare una media di 15 strutture al mese, anche complesse, un numero in crescita che ha necessitato la realizzazione di un nuovo sito produttivo. Si tratta di un capannone di 1200 mq, collegato alla struttura principale di 1400mq, che ha raddoppiato di fatto gli spazi disponibili.

Nella nuova struttura verranno spostati gli uffici commerciali e i magazzini e verrà allestito uno show room dove i potenziali clienti potranno visionare e toccare con mano l’ampio ventaglio di strutture disponibili e trarre idee per la realizzazione del proprio negozio automatico personalizzato. Quest’anno a Venditalia Progetto Automatico si è presentata con tantissime novità: nuovi concept dedicati non solo al Vending, ma anche al canale Retail, pensando ai commercianti di quartiere che intendono modernizzare la propria attività ed offrire un servizio più completo ed attraente ai propri clienti.

In uno stand di 80 mq, Progetto Automatico ha presentato 8 concept diversi, tra i quali il nuovo concept di negozio automatico Open to All, che si differenzia dai progetti precedenti per il design arricchito con materiali innovativi e un sistema di apertura delle porte blindate innovativo, con serrature a scomparsa, che riduce i tentativi di vandalismo, non essendoci punti di accesso a vista e le serrature si aprono solo con una app dedicata

Un sistema che facilita il lavoro dell’operatore, non più costretto a portare con sé un certo numero di chiavi codificate da individuare ogni volta che si reca presso un punto vendita. Infatti, il gestore dovrà di volta in volta inviare al caricatore di turno un link dedicato, che lo abilita all’apertura delle macchine.

Contemporaneamente, il gestore può monitorare il lavoro del suo caricatore, conoscere l’orario in cui è intervenuto su una postazione, quanto tempo è rimasto, a che ora è andato via ecc. Inoltre, l’app può essere collegata al sistema di allarme del punto vendita e avvisare quando ci sono tentativi di effrazione. È un sistema brevettato in partnership con la Camlock, azienda inglese che lo ha sviluppato.

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Nel “modello” di Open to All allestito a Venditalia era inserita anche la mensa automatica, che fornisce alle aziende un servizio pasti innovativo, del tutto slegato alle logiche della mensa aziendale tradizionale.

Si tratta di un servizio di consegna pasti ordinati grazie a una app dedicata, attraverso la quale l’utente può ordinare il proprio pasto in maniera semplice ed intuitiva. Oppure consumare in tentata vendita i prodotti presentati in fiera in collaborazione con l'azienda Sapori di Casa Mia. Si tratta di prodotti a km 0 e biologici, primi e secondi piatti dal gusto unico e artigianale, di cui si possono conoscere valori nutrizionali, calorie e allergeni prima di selezionarli. Il pasto può essere pagato tramite diversi sistemi (carte, app, addebito in busta paga) e ritirato in pausa pranzo presentando il Qr Code scaricato dall’app. Il dipendente non deve far altro che ritirare il proprio pasto e riscaldarlo nel forno a microonde inserito nella struttura.

Accanto al concept Open to All, allo stand erano esposti altri concept dedicati non al mondo del Vending ma a quello del Retail, identificato dal nuovo pay off New Retail Tech. Si tratta di soluzioni che Progetto Automatico dedica a tutti i retailer che intendono inserire un distributore automatico all’interno della propria attività, sia che si tratti di un punto automatico all’interno del locale, sia che si tratti semplicemente di una vetrina aggiuntiva, attraverso cui incrementare le vendite.

Diversi i settori a cui Progetto Automatico si rivolge: dai negozi di prodotti PET, a macellerie che vogliono arricchire il servizio, vendendo le proprie carni in confezione skin, magari accompagnandole con piccole braci usa e getta e salse per gli arrosti da vendere nella stessa macchina. Altri progetti sono dedicati a settori particolari, come quello delle enoteche e delle birrerie oppure delle farmacie o delle edicole, quest’ultime rivalutate, trasformandole in piccoli negozi automatici dove vendere quotidiani e riviste, ma anche prodotti alimentari e non, che attraggono i consumatori e incrementano il business del gestore, considerata la bassa marginalità dei prodotti editoriali e il sempre

maggiore calo delle vendite di giornali. Altri progetti riguardano il mondo della canapa sativa, quello delle gelaterie artigianali, pasticcerie , gastronomie , del car wash e tanto altro Il tutto arricchito da una serie di servizi, quali software dedicati ai vari settori, app per la delivery, ecc.

Per offrire un servizio altamente professionale, Progetto Automatico si avvale di partner di prim’ordine nel comparto dei costruttori del settore Vending, tra questi FAS, di cui Progetto Automatico è concessionario ufficiale nel Sud Italia e parte del Nord Italia e dell’Albania. La novità è l’apertura a settembre della nuova sede FAS Point di Latina che permetterà di coprire il Centro Italia (Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria) come post-vendita, magazzini ricambi, prodotti, formazione ecc. Fiore all’occhiello delle macchine FAS utilizzate da Progetto Automatico è la Lift Lite con ascensore, tablet per il monitoraggio, collegamento a gestionale, quest’ultimo in partnership con Alturas

Accanto ai distributori automatici standard, i Locker refrigerati per la delivery, servizio effettuato o con operatori della delivery o con app personalizzate per il retailer di turno. Per quanto riguarda le macchine non prodotte da FAS, il partner è Adimac e per il gelato confezionato SandenVendo, che propone una macchina nata un anno fa e che ha dato ottimi risultati in termini di capienza e performance.

In definitiva, Progetto Automatico si rivolge a quel mondo extra vending che ha avuto una forte spinta dal Covid in poi, abituando le persone ad acquistare via app, a ritirare ai locker ecc.

Belle, funzionali, personalizzabili, sicure per le installazioni pubbliche e accattivanti per le aree ristoro indoor, le strutture realizzate da Progetto Automatico comprovano come questo comparto del Vending riesca a dare una risposta veloce e pratica alle esigenze dei cittadini, diventando un servizio indispensabile nella vita di tutti i giorni.

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Oltre alla gamma di macchine già accreditata sul mercato, a Venditalia GPE ha presentato tre nuovi modelli refrigerati.

GPE16 dalla linea pulita ed elegante di dimensioni contenute ideale per piccoli ambienti ed uffici.

GPE Sorgent concepito per la vendita di acqua alla spina in quelle postazioni in cui è sconsigliato collegarsi alla rete idrica. Sarà sufficiente caricare i classici

boccioni all'interno del distributore per ottenere acqua buona e sicura con un’autonomia di più di 300 erogazioni.

GPE XL il distributore dedicato alla vendita di prodotti voluminosi.

Altra novità: da ora in poi tutti i distributori automatici prodotti da GPE saranno dotati di touch screen di serie, un plus che non incide sul prezzo della macchina.

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TANTE NOVITÀ E UNA PROPOSTA SEMPRE PIÙ AMPIA E SPECIALIZZATA

Per Bianchi Industry Venditalia è stata un grande successo in termini di presenze allo stand, merito di una proposta a 360° e capace di intercettare l’interesse di un pubblico ampio e variegato come quello della fiera milanese.

Per quanto riguarda l’offerta targata Bianchi Vending, i riflettori si sono accesi su due linee di distributori. Non potevano mancare, naturalmente, le rivoluzionarie Phygital Solutions - Intuity, Agily e Flessy -, le macchine di ultima generazione che, attraverso una sofisticata architettura hardware e software, permettono agli operatori di lavorare in modo più semplice, veloce e “creativo” e ai consumatori finali di vivere un’esperienza d’acquisto unica in termini di interattività e possibilità di scelta. Le novità più importanti presentate a Venditalia riguardano Flessy. La macchina è stata dotata di un nuovo gruppo frigo in classe T che, lavorando sino a temperature di 43°, permette di raggiungere la classe energetica C e di un’interfaccia touch rialzata per migliorare la leggibilità dell’offerta. Inoltre, è ora disponibile Flessy Antivandalica a 10 spirali con moduli colonna aggiuntivi per aumentare la capacità di bottiglie da mezzo litro di 64 pezzi e/o di 96 lattine da 33 cl.

Altra novità, la nuovissima linea Essential, che sarà in produzione nel 2025, che propone soluzioni accessibili ad un target più ampio grazie al prezzo competitivo, ma allo stesso tempo dotate di tutte le funzionalità essenziali per vincere le sfide del mercato di oggi, con

un comparto digitale che include monitor touch 10’’, connettività IOT, gestione da remoto tramite cloud. I visitatori dello stand di Bianchi Industry hanno avuto anche un primo “assaggio” di due interessanti soluzioni: Water To Go, un dispenser d'acqua filtrata, naturale o frizzante, che permette all’utente di utilizzare il proprio bicchiere o la propria borraccia; Locker, una macchina refrigerata personalizzabile per piatti pronti, sia freddi che da riscaldare al momento, che può gestire fino a un totale di 60 unità.

Venditalia è stata anche l’occasione per presentare gli innovativi strumenti di lavoro che Bianchi Industry mette a disposizione dei propri clienti: BI-Master, il device di riferimento per la connettività Bianchi e BI-Cloud, il data center che permette la gestione del parco macchine per gruppi gerarchici, il controllo delle informazioni e delle statistiche sulle macchine, l'accesso a Dashboard dettagliate con KPI per tema, nonché la gestione della programmazione delle macchine e la configurazione del sistema di pagamento.

A Venditalia il gruppo bergamasco ha presentato Bianchi Coffee Solutions, brand che propone soluzioni caffè premium per i mercati OCS e Horeca. L’ultima nata è Desia, che spicca per il design ricercato e la forte vocazione digitale.

Infine, la macchina più piccola della flotta Bianchi Industry: la nuova Mini Mighty, la prosumer targata Brasilia pensata per chi vuole godere di un’estrazione perfetta anche a casa o nel proprio studio.

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Blupura ha presentato l'ultima new entry nella gamma di filtri per l’acqua potabile: Blutron Action. Questo sistema di filtrazione all’avanguardia è progettato per ottimizzare la qualità dell’acqua utilizzata nelle macchine del caffè, erogatori automatici di bevande, forni a vapore e forni combinati, offrendo prestazioni eccezionali.

Blutron Action, con la tecnologia Blupura Carbon Block da 0,5 micron, è essenziale per trattare il cloro e migliorare il sapore dell’acqua. Questa fase è cruciale poiché il cloro potrebbe compromettere l’efficacia della resina a scambio ionico ad alta efficienza, il nucleo del sistema. Quest’ultimo riduce la durezza temporanea dell’acqua eliminando il calcare, che può causare depositi dannosi per gli impianti.

Con un sistema di bypass integrato regolabile su quattro livelli, Blutron Action consente di personalizzare il trattamento dell’acqua fino al 70%, adattandolo alle esigenze specifiche dell’utente. Questa caratteristica assicura il miglior equilibrio tra protezione delle apparecchiature e qualità dell’acqua.

Il nuovo filtro non solo elimina odori e sapori indesiderati, ma riduce anche il pH dell’acqua per garantire la migliore esperienza di degustazione del caffè e delle bevande. La sua configurazione avanzata, con prefiltro micrometrico e stadio finale di filtrazione della materia sospesa, assicura un flusso ottimizzato e un’acqua cristallina per prestazioni imbattibili.

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Aperisnack si è presentato a Venditalia con l'intera gamma di snack in monoporzioni, con un’offerta di 33 prodotti che fanno parte della Linea Salty, tra cui Chips, Snack da Forno e Arachidi Ricoperte, Wizz e la Linea 3D con Nachos, ChipsSnack e tanto altro.

La gamma prodotto si amplia poi con la Linea B-Fruit, una Linea Premium di frutta secca, suddivisa in 3 categorie: Linea Naturale (Mandorle, Noci, Mix Mente Attiva), Linea Tostata (Nocciole, Anacardi, Mix Sport), e Linea Tostata e Salata (Anacardi, Pistacchi, Mandorle). Novità in casa Aperisnack è sicuramente la linea dedicata al connubio Dolce e Salato, con la nuova proposta: Choco Pretzel al cioccolato al Latte e Fondente e una nuovissima linea di prodotti ricoperti al Caramello Salato: Arachidi, Mandorle e Mix Strudel.

I Choco Pretzel sono dei croccanti Intrecci di grano, ricoperti da fiocchi di sale e tuffati in finissimo cioccolato, sia al latte che fondente. La dolcezza del cioccolato incontra il sale del pretzel per un mix di gusto esplosivo. La copertura di cioccolato del Pretzel è del 60%, così da creare uno strato doppio e super croccante. Il cioccolato fondente ha oltre il 55% di pasta di cacao all’interno, che garantisce una qualità super. La linea di prodotti al Caramello Salato rappresenta una novità assoluta nel vending, rivoluzionando l'offerta attuale con caratteristiche uniche e innovative.

Grazie al continuo lavoro di ricerca e sviluppo, l’azienda ha creato uno snack che non ha eguali sul mercato, offrendo un'esperienza di gusto e qualità unica. Perfetto per soddisfare le esigenze dei consumatori moderni, l'unione tra il dolce del caramello e il salato apre nuove opportunità di mercato, arricchisce l'offerta di snack e rappresenta anche una scelta distintiva per chi cerca gusti nuovi e originali. Nota particolare per Mix Strudel, un prodotto unico nel suo genere, composto da Anacardi caramellati, mela disidrata e uvetta. Ricrea in monoporzione il gusto originale dello Strudel, un mix di sapori esplosivo per un break unico.

Perno fondamentale su cui l’azienda incentra il suo business è la qualità e l’eccellenza dei prodotti. La selezione e l’analisi delle materie prime, tutte di altissima qualità, sono una prassi fondamentale. Il processo di selezione avviene tramite criteri rigorosi che assicurano che solo i migliori ingredienti entrino nella filiera produttiva. Successivamente, le materie prime selezionate vengono sottoposte a una serie di analisi e

test approfonditi per verificare la conformità agli standard di eccellenza, che l’azienda si è imposta. Durante la produzione, continui controlli di qualità vengono effettuati in ogni fase del processo per assicurare che il prodotto finito rispetti altrettanto gli standard aziendali. Ogni lotto di prodotto è tracciabile e monitorato, garantendo così una trasparenza totale e la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. L’iter prevede, inoltre, regolari verifiche post-produzione per assicurare che ogni snack mantenga le sue caratteristiche organolettiche e la sua freschezza fino al momento del consumo.

Oltre alla qualità dei prodotti, Aperisnack si impegna per la sostenibilità ambientale, selezionando attentamente materiali e collaborando con fornitori responsabili. L’azienda ha scelto un film che preserva le caratteristiche organolettiche del prodotto ed è interamente riciclabile. Da qui la scelta di utilizzare film plastici mono materiali al fine di renderli 100% riciclabili. Per l'imballaggio delle monoporzioni, utilizza cartoni avana, una soluzione che coniuga resistenza e sostenibilità, ed inchiostri idrosolubili e privi di solventi.

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A Venditalia Product & Service ha presentato il kit di ammodernamento per i distributori automatici, che serve a modificare le macchine dotate di tastiera tradizionale, trasformandole in una moderna vending con display touch con dimensioni da 7” fino a 60”. Il kit, che può essere master, è predisposto per il collegamento con gettoniere parallele e sistemi di pagamento Cash e Cashless come rendiresto, lettori di banconote, terminali bancari. Integra, inoltre, la App di pagamento “Selfblue” un lettore di carte e portachiavi RFID Selfblue per il borsellino privativo, l’invio dei corrispettivi e la telemetria Selfblue.

Il sistema può essere collegato tramite presa dati Ethernet al mondo esterno o a un servizio dati già esistente. Il kit può essere facilmente personalizzabile per adattarsi a tutte le esigenze grafiche e di comunicazione necessarie nel mondo vending. Se si necessita di ammodernare più vending dello stesso modello, tramite presa USB, è possibile fare la clonatura dei parametri tecnici e commerciali. Un sistema easy e flessibile!

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A Venditalia PROMEL ha presentato il nuovo modello di conta monete professionale, la Conta Dividi 101, progettato per soddisfare le esigenze specifiche dei settori Vending e Ho.Re.Ca., dove precisione ed efficienza sono essenziali, con un occhio di riguardo al prezzo.

A differenza degli altri modelli della gamma PROMEL, questa nuova versione è dotata di una sola uscita e non separa le diverse denominazioni. Questa caratteristica la rende particolarmente adatta a chi si avvale di portavalori che non richiedono sacchi di monete separate per taglio, semplificando così il processo di gestione del contante.

Il dispositivo è tuttavia stato dotato di varianti opzionali che lo rendono unico nella gamma di selezionatrici di monete dell’azienda fiorentina. La più innovativa è certamente l’uscita aggiuntiva con attuatore intelligente, che espelle le monete mediante comando elettronico, rendendone l’utilizzo applicabile in un ampio spettro di casi. Per esempio, la nuova funzione consente di deviare nell’uscita dedicata un numero preimpostato di monete di un determinato taglio o va-

lore. Una grande comodità per gli operatori che riforniscono gli esercizi commerciali del vicinato, come bar o supermercati, di monete per l'erogazione del resto. La novità disponibile come optional sul modello 101 è altrettanto comoda, soprattutto nelle realtà di frontiera, per separare monete euro da altre valute o per isolare e contare gettoni personalizzati in realtà come lavanderie o autolavaggi.

la Conta Dividi 101 offre anche connettività per l'integrazione con sistemi gestionali esistenti, che la rende uno strumento indispensabile per ottimizzare la gestione del contante. Grazie alla tecnologia all'avanguardia, garantisce una rapida e accurata contazione delle monete, riducendo il tempo e l'errore umano.

A Venditalia, i visitatori hanno potuto vedere in azione questo innovativo modello e apprezzarne le straordinarie capacità. Siamo certi che il nuovo modello PROMEL rappresenterà una svolta per i settori Vending e Ho.Re.Ca., offrendo una soluzione che unisce innovazione tecnologica, affidabilità e facilità d'uso ad un prezzo interessante.

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Antonio Fiore ha presentato le sue linee di snack salati, pensate specificamente per il settore del vending. Una gamma di prodotti caratterizzata da un forte impatto grafico e un gusto inconfondibile, studiato per soddisfare ogni tipo di consumatore.

• Fragrantini Premium e Eco, snack salati di alta qualità, fragranti e leggeri, preparati con olio extravergine d’oliva e cotti al forno. Questi deliziosi snack offrono un sapore autentico e irresistibile.

• Tarallini Puja, preparati con olio extravergine d’oliva, rappresentano una scelta deliziosa per chi cerca uno snack salato e genuino.

• Buoni Perché, spuntini proteici ideali per una pausa salutare. Forniscono un equilibrato apporto proteico, perfetto per chi vuole mantenersi in forma senza rinunciare al gusto.

• Cranciotti, i nuovi arrivati in casa Fiore! Offrono un’esplosione di gusto a ogni boccone. Disponibili nei gusti BBQ, Bacon e Ketchup.

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Balugani Zero l’unico addolcitore per distributori automatici free standing rigenerabile sul posto con meno di 500 grammi di sale. Il serbatoio viene posto all’interno del distributore ed ha una carica che può arrivare oltre ad un anno di autonomia. Ogni ricarica, effettuata sul posto tramite una semplice procedura, ha un costo irrisorio: si è calcolato che il costo totale in 10 anni di utilizzo si aggira attorno ai 12 euro. Con l’addolcitore Balugani Zero la vita della vending si allunga e il lavoro del caricatore si semplifica, portando ad un abbattimento delle operazioni e delle problematiche pari a ZERO:

ZERO sprechi

ZERO sostituzioni

ZERO gestioni di magazzino

ZERO incrostazioni di calcare

ZERO gestione di cartucce nuove ed esauste.

E soprattutto: addio ai fermi macchina dovuti al calcare e a manutenzioni costose dei distributori.

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ESPERIA DISTRIBUZIONE, punto di unione tra Esperia

Vending, Supermatic e Ludomatic, si presenta per la prima volta a Venditalia come rivendita in grado di operare su tutto il territorio nazionale, dove distribuisce le migliori referenze per i professionisti del Settore.

La copertura dell’intero territorio nazionale è garantita da tre sedi strategiche, Milano, Firenze e Roma, e da una rete strutturata di venditori diretti e agenti che estendono il suo raggio d’azione fino alla Sicilia, comprendendo anche la Sardegna.

Quattro le aree tematiche a cui l’azienda si rivolge e che sono messe in evidenza allo stand: il canale Vending e dei negozi H24, il comparto OCS, il canale HoReCa e quello dei negozi specializzati.

Esperia dispone di soluzioni, attrezzature, macchinari e prodotti dei principali brand del Settore, potendo così rispondere alle esigenze dei professionisti di ognuno di questi canali. Caffè in grani, caffè porzionato in cialde e capsule, solubili, accessori (bicchieri, palette, ecc.) distributori automatici e macchine table top, sistemi di pagamento, sistemi per la filtrazione dell’acqua per ogni esigenza, e tanto altro.

A disposizione dei gestori, un preciso servizio di assistenza post-vendita su tutti i prodotti che costituiscono l’ampio catalogo di Esperia Distribuzione.

Tra le novità a Venditalia una nuova bevanda per il mercato italiano che si inserisce nel segmento dei prodotti funzionali e innovative soluzioni anche per il mercato OCS.

L’edizione 2024 di Venditalia si è dimostrata un palcoscenico imperdibile per il debutto delle nuove linee di prodotti FLO, apprezzate per il forte carattere innovativo, risultato di continue ricerche su nuovi materiali.

Tra le novità presentate, spiccano i bicchieri Alpha e R-Hybrid e le capsule compostabili GEA Calix 2.0

Il vero protagonista di questa edizione è stato il bicchiere Alpha, che introduce un rivoluzionario concetto di packaging alimentare senza plastica.

I prodotti Alpha sono realizzati in fibra vegetale impermeabilizzata con silice, un materiale naturale, privo di plastica e senza PFAS. Grazie all’assenza di plastica, i bicchieri Alpha sono totalmente esenti dal pagamento della plastic tax, secondo la definizione della SUPD.

Grandissimo interesse ha poi riscosso il nuovissimo R-Hybrid, il primo e unico bicchiere vending che contiene materia prima riciclata da post-consumo e rappresenta una svolta cruciale nella distribuzione automatica, perché garantisce una significativa riduzione dei consumi di materia prima vergine, anticipando di 6 anni il raggiungimento del target del recente regolamento sul packaging (PPWR) che richiede entro il 2030 un minimo del 10% di riciclato all’interno dei contenitori di plastica.

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Al centro dello stand di Alba Tramezzini a Venditalia la linea Duetto, completamente rinnovata ed ampliata con nuove referenze, oggetto di restyling e di partnership con aziende alimentari di prim’ordine come Rovagnati e Rio Mare Altrettanto interessante la gamma dei Panini Microondabili per la quale Alba Tramezzini è stata premiata da Salumi&Consumi Awards 2024 nella categoria “Miglior packaging del prodotto a libero servizio" Il premio è stato consegnato in occasione del Cibus.

Il packaging, dal design innovativo e brevettato, permette di dirottare parte delle microonde direttamente al cuore del prodotto, mentre un’altra parte, grazie al suscettore presente all’interno, viene trasformata in calore che irraggia il pane, ottenendo l’effetto “Crisp”. Il packaging, oltre ad essere funzionale per il riscaldamento del prodotto, evita che il consumatore si possa scottare durante l’estrazione dello stesso dal microonde. Con il sistema easypeal, inoltre, l’astuccio si trasforma in una pratica presina salva mani, anche per il consumatore fuori casa.

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Allo stand Didiesse nell'ampia gamma delle cover dell'iconica Frog, si è distinta la nuova Capri Collection, l'edizione limitata che richiama l'incanto dell'estate caprese in ogni momento dell'anno.

Ogni dettaglio di questa collezione è pensato per evocare le sensazioni uniche di un'estate caprese. Il blu lucente del mare che circonda l'isola si riflette nelle tonalità vibranti delle macchine, mentre il rosso e il bianco del caratteristico faro di Punta Carena aggiungono un tocco di autenticità e tradizione. Le strisce decorative, che ricordano le onde del mare, completano il design.

Anche nella Capri Collection Didiesse propone le sue iconiche macchine Frog e Baby Frog.

La prima è perfetta per qualsiasi ambiente, la Baby Frog, invece, dal design compatto, è ideale per gli spazi ridotti ed è perfetta per essere portata con sé in vacanza. Inoltre, non solo mantiene la stessa qualità del caffè della Frog, ma offre anche un maggiore risparmio energetico, grazie ai consumi ridotti e all’utile funzione stand-by integrata.

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SAN BENEDETTO AVENA: L’AVENA BUONA DA BERE

San Benedetto, primo gruppo del Beverage analcolico in Ita lia, a Venditalia ha presentato tutte le novità del suo porta foglio per il canale Vending. L’azienda continua ad innova re arricchendo le linee di prodotto con nuovi gusti e formati.

Interessante novità presentata in fiera è San Benedetto Ave na, la nuova linea di bevande vegetali a base di avena, che racchiude tutta la bontà dell'avena, è 100% vegeta le, naturalmente priva di lattosio, è zero zuccheri aggiunti fonte di vitamine. In acqua minerale naturale è la bevanda perfetta per i consumatori che prediligono uno stile di vita sano e amano prendersi cura del proprio benessere, senza rinunciare al gusto.

Le due referenze che compongono la linea San Benedetto Avena, sono associate a funzioni specifiche: Caffè e Noc ciola che dà “tono&energia” grazie alla combinazione di caffeina, data dell’estratto di caffè, e di magnesio che aiu ta a ridurre la stanchezza e l’affaticamento; Cocco che dà “sostegno&ripresa” grazie al magnesio che contribuisce alla ripresa da stanchezza e affaticamento e al potassio che fa vorisce la normale funzione muscolare.

Le due referenze sono disponibili nel pratico formato on-thego da 0,40L PET

A Venditalia Saquella 1856, torrefazione con oltre 150 anni di esperienza nel caffè, ha presentato una nuova linea di cialde e capsule compatibili con una vasta gamma di sistemi, declinate in una varietà di miscele, dalle più intense e corpose alle più delicate e aromatiche per soddisfare i gusti di un’ampia platea di consumatori. Il Cremoso, il Classico e il Dekaf sono disponibili in cialde compostabili Ese 44 mm e nelle capsule compatibili con macchine Nespresso, Lavazza A Modo Mio, Bialetti, Lavazza Espresso Point, Dolce Gusto. Tutte sono confezionate in bustina monodose che garantisce la massima qualità e freschezza del caffè appena tostato. Per le sue cialde e per le nuove buste soft Saquella utilizza materiali ecocompatibili, riducendo così il suo impatto ambientale.

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Si è conclusa un’importante operazione nel mercato del Vending con la joint-venture tra due aziende produttrici di palette: Silplaster Srl, da oltre 50 anni nel mercato e Arepla, giovane realtà che ha fatto della sostenibilità il core business della sua produzione. Il centro di questa operazione è mettere a fattor comune il know-how tecnologico, sviluppato da ognuna nel proprio segmento di mercato, l’inclinazione all’innovazione continua, la conoscenza delle esigenze del settore al fine di diventare un punto di riferimento per gli operatori della distribuzione automatica e dell’OCS. L’impegno di Silplaster e Arepla, che manterranno la propria autonomia produttiva e commerciale, è di continuare sulla strada dell’innovazione tecnologica, applicata ai materiali con cui vengono prodotte le palette riutilizzabili, bio e in carta con una profondità di assortimento capace di coprire tutte le esigenze del mercato Vending e OCS.

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A Venditalia Caffè Toraldo, oltre a presentare i nuovi packaging dei caffè porzionati e la nuova miscela Origini, ha lanciato Rock, la nuova macchina espresso a cialde con l’obiettivo di consolidare il canale home e in particolare, potenziare l’indotto dei negozi specializzati, offrendo ai consumatori un’esperienza più completa.

La nuova macchina espresso, dal design contemporaneo e minimalista frutto della collaborazione con Union Group, è progettata in Italia da maestri artigiani. Il design è curato sia all’interno che all’esterno garantisce la massima efficienza e funzionalità. Realizzata con finiture eleganti e materiali robusti, è un prodotto che si contraddistingue per la sua solidità nel tempo, grazie anche alla copertura in lamiera resistente alle ossidazioni e corrosioni. Anche l’efficace servizio di assistenza tecnica e customer care dedicato, prima e dopo la vendita, assicura una soddisfazione a lungo termine per i clienti.

Leggera e dalle piccole dimensioni, e con sette diverse colorazioni: nero, bianco, beige, rosso, grigio, verde, e blu, la macchina Rock si adatta ad ogni ambiente, che sia la casa o l’ufficio, mentre la sua progettazione mira a garantire un funzionamento silenzioso. La macchina espresso, con la sua impeccabile estrazione ed erogazione, offre un espresso dal corpo pieno e dall’aroma intenso. Una delle caratteristiche distintive è la crema spessa e compatta, che insieme ad altre peculiarità, replica

l’esperienza dell’autentico caffè da bar.

Dal lato ambientale, oltre a supportare il sistema a cialde, un prodotto sempre più apprezzato per le sue caratteristiche naturali ed ecocompatibili, è progettata con un basso utilizzo di materie plastiche ed è prodotta sfruttando solo energia proveniente da fonti non inquinanti. Inoltre, offre alte performance con un basso consumo energetico

Certificata CEE, è conforme agli standard europei per la sicurezza e la compatibilità elettromagnetica, offrendo una tranquillità aggiuntiva agli acquirenti.

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UN APPROCCIO SOSTENIBILE ALLA VITA DELLA VENDING MACHINE

Dare una seconda vita al distributore automatico significa inserirlo in un percorso di economia circolare, che prevede la sua rigenerazione, modernizzazione e personalizzazione, eseguite in maniera professionale per un risultato finale molto spesso sorprendente. È questa la mission di Treseicinque srl, che un anno e mezzo fa si è affacciata in punta di piedi al mondo del Vending ed è stata travolta da una tale mole di consensi da obbligarla a cercare subito una struttura più grande. Ci racconta tutto Christian Miotello, ideatore del progetto, co-founder e CEO dell’azienda

COME INIZIA LA VOSTRA AVVENTURA?

Nata a gennaio 2023, Treseicinque è partita occupandosi della revisione di componenti per il Vending, ossia gruppi caffè, caldaie, macinini, giostre bicchieri e sgancia palette, per conto di un grosso player del settore, che poi utilizzava le parti da noi revisionate assemblandole sulle proprie macchine. Abbiamo esordito quindi offrendo i servizi di un’officina esterna. In breve tempo, il passaggio dalla revisione dei soli componenti a quella dei distributori automatici in toto è stato fisiologico e dopo pochi mesi dall’avvio abbiamo elaborato un progetto tutto nostro. Attualmente possiamo dire che siamo il primo centro italiano specializzato nel refurbishing dei distributori automatici usati, nella rimessa a nuovo dei loro componenti e nella vendita di distributori automatici ricondizionati.

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Fin da subito siamo stati guidati dall’obiettivo di proporre un servizio di rigenerazione impeccabile che, oltre alla rimessa a nuovo dei distributori automatici dal punto di vista tecnico e funzionale, contemplasse anche una particolare attenzione alla parte estetica. Per questo motivo, abbiamo creato un reparto carrozzeria dotato di macchinari professionali e all’avanguardia, dove lavorano cinque persone esperte, con una pregressa specializzazione nella riparazione della carrozzeria delle auto. L’effetto che volevamo ottenere era lo stesso di chi vuole comprare l’iPhone e invece di recarsi nel negozio del marchio, lo compra dalle catene che rigenerano smartphone e quando apre la scatola vede che tutti i componenti sono nuovi e, soprattutto, esteticamente il telefono non presenta neanche un graffio. Con questo esempio, voglio far capire quello che facciamo noi, ovvero suscitare nel cliente il cosiddetto effetto WOW quando gli riconsegniamo il distributore automatico rigenerato.

SU QUALI VOLUMI VI ATTESTATE OGGI?

Oggi abbiamo la capacità di rigenerare 250 distributori automatici al mese, ma ti anticipo che appena dopo l’estate inaugureremo il secondo polo produttivo a Usmate Velate che, affiancato alla nostra sede di Agrate Brianza, ci consentirà di arrivare a produrre fino a 800 unità/mese

Un dato importante e significativo che ci differenzia ulteriormente dai normali centri di riparazione diffusi sul territorio italiano, caratterizzati da volumi che si attestano su poche decine di distributori automatici al mese e da un servizio meno accurato e profondo rispetto a quello offerto da Treseicinque.

PERCHÉ UN GESTORE DOVREBBE SCEGLIERE

UN DISTRIBUTORE RIGENERATO E IL VOSTRO SERVIZIO DI REFURBISHING?

Ci sono diversi motivi. Per quanto riguarda l’acquisto di distributori automatici rigenerati, sicuramente il prezzo, perché il risparmio rispetto a una macchina nuova è mediamente del 50%, quindi una rigenerata costa la metà. Se invece parliamo del perché un gestore o un negozio automatico dovrebbero scegliere di rigenerare presso di noi il proprio parco macchine o i componenti usurati delle proprie vending machine ritengo che questa sia la via maestra per allungare il ciclo di vita dei propri distributori, riportandoli in condizioni estetiche e funzionali pari al nuovo con costi ridotti in termini ambientali ed economici. Infatti, il prezzo non è tutto

Sono convinto che, in questo momento storico, un importante criterio di scelta per un prodotto o per un servizio sia la sua sostenibilità. Rigenerare un distributore significa evitare di creare un rifiuto, che molto spesso non è sostenibile in quanto non smaltibile ad impatto zero. In più non vengono sprecate materie prime, cioè quelle preziose risorse naturali che vengono estratte e lavorate per produrre una nuova macchina. Col refurbishing tutto viene riutilizzato, escludendo ovviamente le parti irrecuperabili che, però, incidono in misura minima, sull’impatto ambientale. COME VI SIETE

La disponibilità quasi immediata sulla maggior parte dei modelli. Questo è un aspetto che dal Covid in poi, con la carenza di materie prime e i costi schizzati alle stelle, ha assunto molta importanza. Le aziende produttrici di distributori sono state costrette ad aumentare i prezzi a listino e a rallentare la produzione proprio per la difficile reperibilità dei componenti. Noi, invece, riusciamo a evadere gli ordini quasi immediatamente, se la macchina è già pronta presso i nostri magazzini, e in un tempo ragionevolmente breve se necessita di essere preparata su richiesta.

FORNITE UNA GARANZIA POST-VENDITA E FACILITAZIONI PER L'ACQUISTO?

Certo. Su tutte le nostre lavorazioni e sui distributori automatici rigenerati in vendita offriamo una garanzia di 6 mesi. I distributori automatici rigenerati si possono acquistare in leasing o con la formula del noleggio operativo, il che costituisce un ulteriore vantaggio per i nostri clienti interessati ad allestire spazi di ristoro socialità utilizzando distributori automatici capaci di soddisfano le stesse aspettative che si riversano sul nuovo in termini di prestazioni e durata. A questo proposito, voglio precisare che siamo certificati come fornitore finanziabile, sebbene il nostro prodotto non sia nuovo e si sa che questo tipo di operazioni finanziarie non sono applicabili sull’usato. Sotto questo aspetto, noi siamo riusciti a equipararci ai produttori di vending machine e possiamo offrire pacchetti facilmente accessibili anche per quanto riguarda la documentazione da presentare, che è molto snella.

SU QUALI TIPOLOGIE DI MACCHINE LAVORATE E QUALI “TRASFORMAZIONI” RIUSCITE AD APPORTARE?

Lavoriamo su macchine a caduta, a spirali e del caldo di qualsiasi marca e modello. Possiamo trasformare un distributore con tastiera analogica in touch e per questo aspetto il nostro partner è N-and, di cui siamo centro di installazione ufficiale, che ci fornisce schermi touch di varie misure a seconda dei modelli. Insieme a N-and abbiamo formato delle persone ad hoc per

poter far fronte a tutta la parte di programmazione, di personalizzazione grafica e di integrazione del nuovo dispositivo su una vecchia macchina, che così viene trasformata in un distributore automatico di nuova generazione. Inoltre, per quanto riguarda la parte estetica, possiamo personalizzare i colori con i RAL desiderati e realizzare le pannellature con grafiche del gestore o del cliente finale. È una sorta di tailor-made su richiesta, in alternativa al nostro standard.

LAVORATE SOLO CON CLIENTI DIRETTI?

No, lavoriamo anche conto terzi. Oltre a tanti piccoli gestori, tra i nostri clienti annoveriamo anche tre grandi player del mondo della gestione automatica che ci affidano le loro macchine da rigenerare. In questo caso, seguiamo un protocollo di lavorazione condiviso, ricondizioniamo i loro distributori e glieli restituiamo pari al nuovo. In molti casi, arriviamo a produrre il distributore automatico su commessa, ovvero il cliente ci passa la commessa commerciale, noi rigeneriamo la macchina, montiamo i sistemi di pagamento che ci richiede, programmiamo prezzi e dosi e la consegniamo direttamente all’utilizzatore finale, senza ripassare dal nostro cliente. Questo significa risparmio di tempo e un minor impatto ambientale dovuto al doppio trasporto.

QUALI SONO STATE LE SFIDE PIÙ GRANDI CHE AVETE DOVUTO AFFRONTARE?

Siamo partiti convinti di poter fare un passo alla volta e ci siamo ritrovati, invece, a dover correre sin da subito, perché le richieste sono state tante e immediate. Credevamo, inoltre, che i nostri primi clienti sarebbero stati i piccoli gestori, mentre invece i primi a rivolgersi a noi sono stati i più grandi e ciò ci ha messo alla prova perché abbiamo dovuto immediatamente gestire grandi volumi per far fronte all’interesse sempre più in crescita. E per restare al passo con la domanda, a settembre dello scorso anno, dopo soli 9 mesi di operatività, ci siamo messi alla ricerca di una struttura più grande, che abbiamo trovato a gennaio e che sarà operativa appena dopo l’estate. Altre sfide stimolanti sono state l’allestimento del re-

ALTRI PLUS?

parto della carrozzeria e l’inserimento di personale tecnico specializzato. Ora abbiamo una squadra affiatata, composta da professionisti capaci di muoversi in autonomia nei propri reparti. Attualmente stiamo allestendo il team che andrà poi a lavorare nella nuova sede operativa di Usmate Velate e per affinare le varie professionalità abbiamo dato vita a una sorta di accademia interna. Qui, ogni sabato, i professionisti senior formano i nuovi, affrontando di volta in volta un tema diverso, in modo da specializzare il personale su tutti i modelli di macchine di cui ci occupiamo. Dopo la parte teorica, i nuovi professionisti consolidano le loro competenze sulle linee di produzione mettendo mano ai distributori, sempre affiancati dai senior fino a quando sono in grado di operare in modo autonomo.

DATA LA CRESCITA CHE VI ACCOMPAGNA, LA RICERCA DI PERSONALE DA VOI È CONTINUA!

Infatti. Siamo alla continua ricerca di talenti e professionisti volenterosi da accogliere nella nostra struttura. Tecnici, senior ma anche da formare, magazzinieri, mulettisti, personale per gli uffici e operai generici da inserire nei reparti lavaggio e smontaggio dove è richiesta una minore professionalità, senza togliere la possibilità ad ognuno di crescere e passare in reparti in cui è richiesta una maggiore specializzazione.

QUAL È A TUO AVVISO LA FIGURA PROFESSIONALE PIÙ IMPORTANTE DI QUESTA FILIERA?

Ogni figura ha la sua importanza, ma credo che i tecnici addetti al collaudo svolgano un compito particolarmente delicato. Sono dei super tecnici che, alla prima disfunzione, bloccano l’uscita della macchina e la rimandano in lavorazione per quella parte che presenta anomalie. Ecco perché li chiamo super tecnici: devono essere in grado di gestire un distributore a 360 gradi, non solo sulla programmazione, sui protocolli di comunicazione, sui parametri dei prodotti del caldo, ma anche su tutta la parte elettronica, sui sistemi di pagamento, sulle app e chi più ne ha, più ne metta.

CREDO CHE LA VOSTRA DISCESA IN CAMPO NON SIA STATA MOLTO GRADITA DAI PRODUTTORI DI MACCHINE. MI SBAGLIO?

Quello che dici è vero, ma sono convinto che bisognerebbe creare sinergia tra noi. Proprio in occasione di Venditalia, dove per la prima volta ci siamo messi in vetrina, ho avuto modo di confrontarmi con alcuni produttori di distributori automatici e ho sentito l’esigenza di fare questo tipo di discorso: tutte le politiche spingono verso l’economia circolare e non possiamo pensare che il nostro settore ne sia esente. Penso che le case produttrici dovrebbero ragionare un po’ come si fa nell’automotive cioè, approvare e certificare i distributori rigenerati, riconoscendo che non sono un prodotto usa e getta, ma possono avere una seconda vita, in nome di un modello di economia virtuoso sempre più presente nelle nostre vite.

Siamo in un’epoca in cui la vita di un distributore automatico deve necessariamente essere prolungata il più possibile.

ALLA LUCE DELL'ESPERIENZA DI QUESTI 18 MESI, COME VEDI IL FUTURO?

Con la nuova sede a pieno regime ci piacerebbe allargare gli orizzonti e rivolgerci anche a mercati esteri, dove credo potremmo avere un interessante riscontro. Ne abbiamo avuto conferma proprio in occasione di Venditalia, che quest’anno ha visto una grande presenza di visitatori stranieri. Devo dire, che abbiamo suscitato grande interesse da parte di player di Paesi dell’est e del centro Europa, in particolare della Francia. Infatti, abbiamo già cominciato a lavorare con un paio di big player francesi con i quali si prospetta una bella collaborazione.

Per quanto riguarda la nostra produzione, abbiamo nuove idee, progetti che stiamo cominciando a sviluppare, sia per gli aspetti tecnici ed estetici, che per nuovi servizi da affiancare al refurbishing in senso stretto, per offrire un servizio sempre più completo ai nostri clienti. Ma non voglio svelare di più.

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Caffè Toscano è un’azienda di torrefazione e lavorazione di caffè, nata a Livorno nel 1951 come piccola bottega artigiana in grado di soddisfare le esigenze dei bar locali; al tempo inizia a far conoscere la qualità dei suoi prodotti ed il marchio si diffonde velocemente a livello regionale. È così che le piccole torrefazioni artigianali affidano le loro commesse alla realtà livornese ormai in crescita, la quale consolida notevolmente la sua esperienza nella linea private label Nei primi anni 2000 il passaggio generazionale vede alla conduzione dell'azienda Riccardo Grillo il quale, intuendo le potenzialità del mercato in evoluzione e con il coraggio di effettuare importanti investimenti amplia il core business con l'introduzione nel reparto produttivo del segmento del caffè monoporzionato

Oggi le parole che guidano le strategie dell’azienda sono qualità ed innovazione.

Particolare attenzione viene posta in tutti i passaggi della filiera: dalla selezione dei fornitori di caffè crudo ed imballaggi ai test qualitativi sui prodotti finiti prima del loro stoccaggio nell’area del magazzino.

Negli ultimi anni non sono mancati gli investimenti che hanno riguardato un notevole ampliamento del

reparto produttivo con l’introduzione di linee per la lavorazione del cosiddetto mercato delle “capsule aperte”: compatibili con il sistema Nespresso®, Lavazza® A Modo Mio® e Nescafè DolceGusto®, sia in versione flowpack che autoprotetta, a seconda delle esigenze dei mercati di riferimento.

Mai i veri core business di Caffè Toscano sono i sistemi chiusi di proprietà, progettati e brevettati con i marchi Segni d’Arte® ed Esprexo®, in grado di fornire al cliente una gamma completa di prodotti: macchina da caffè, caffè in capsule e bevande solubili; ad oggi, questi sistemi risultano diffusi su tutto il territorio italiano grazie alla collaborazione con la rete commerciale di vendita ed alla fiducia instaurata negli anni con la propria clientela.

Caffè Toscano, inoltre, ha collaborato in questi anni con istituti di ricerca ed università nella conduzione di progetti R&S in ottica di economia circolare.

LA NOVITÀ A VENDITALIA

In occasione dell’ultima edizione di Venditalia, Caffè Toscano ha presentato il suo nuovo sistema chiuso, registrato con il marchio 7 Note®, frutto di un lungo periodo di progettazione che ha coinvolto l’azienda ed i suoi più stretti fornitori per la messa a punto di un innovativo sistema di estrazione del caffè, ad oggi tutelato sotto gli aspetti di proprietà industriale. Come si può intuire dal marchio, 7 Note® rimanda al mondo della musica e vuol rivoluzionare la pausa caffè: è infatti un sistema interattivo che coinvolge il consumatore tramite la condivisione dell’unboxing sui canali social, l’ascolto delle playlist dedicate alle miscele sul canale aziendale Spotify® e la possibilità di assaggiare caffè e bevande tramite i kit di piccola taglia. Per l’utilizzo dei prodotti della linea, Caffè Toscano ha presentato due modelli di macchine erogatrici, disponibili in sei varianti di colore, semplici nell’utilizzo ed ottimali nell’estrazione delle bevande.

Le miscele di caffè e le bevande quali ginseng, tè al limone, orzo, cioccolino e molte altre sono disponibili in comode confezioni da 12 capsule, che riducono notevolmente la quantità dell’imballaggio senza incidere sulla qualità del prodotto

A Venditalia Intrapan ha lanciato una nuova linea, denominata Lo Snack, in continuità con la linea lanciata lo scorso anno che si chiama Il Panino, con l’articolo davanti, proprio per sottolineare la naturalità e la semplicità del prodotto.

Si tratta di prodotti snack ambient, perfetti per la pausa pranzo, che possono essere tenuti fuori frigo ed hanno una shelf life di 60 giorni. Due le referenze attualmente disponibili:

Tarallino e salamino: croccanti taralli schiacciati di Terre di Puglia nel gusto classico, abbinati a gustosi salamini.

Schiacciatina al pomodoro e origano con tocchetti di formaggio Gran Moravia di Brazzale, azienda casearia di eccellenza con la quale Intrapan ha una partnership motivata sia dalla territorialità comune che dalla stessa filosofia, basata sulla qualità e la sostenibilità.

Il packaging di queste nuove referenze è per scelta trasparente perché Intrapan ha scelto di far vedere il contenuto e di mettere a nudo il prodotto per mostrare l’artigianalità che lo contraddistingue. La confezio, peso equamente diviso tra le due referenze che compongono i nuovi snack.

Per quanto riguarda i tramez zini, Intrapan ha lanciato una novità della linea La Punta , prodotta già da 8 anni. Si tratta del nuovo gusto Il che è composto da ventricina piccante, for maggio Edamer, prosciutto cotto, sedano fresco, pepe e maionese. L’ispirazione vie ne da un cicchetto venezia no che l’azienda ha voluto riprodurre in questa variante, una ricetta in cui la freschez za del sedano ammorbidisce la piccantezza della ventricina e del pepe.

Altra novità della fiera riguarda le linee Il Filoncino e La Tartaruga, dotate ora di cartoncino salvamani e erogabilI in spirale singola

Intrapan è stata fondata 27 anni fa da Ennio Mandarini come produzione e tentata vendita nelle attività del canale HoReCa della sola provincia di Vicenza. L’azienda è via via cresciuta, approcciando altri canali, mentre al Vending è arrivata molto dopo, circa 8 anni fa. L’insieme dei canali distributivi hanno contribuito allo sviluppo della Intrapan, che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 7,5 milioni di euro.

Da ciò è nata anche l’esigenza di nuovi spazi che ha spinto l’azienda a trasferirsi in una nuova struttura di 4.000 mq. dove sono impiegate circa 50 persone. Con la sua produzione Intrapan è molto presente al centro e nord Italia, meno al Sud per questioni logistiche. Per il Vending l’azienda dispone di un catalogo di circa 150 referenze, che coprono per varietà e formati tutte le esigenze del comparto.

Come in una lounge aeroportuale, a Venditalia Rhea ha ricreato sullo stand un ambiente confortevole di ospitalità come sosta ideale prima della partenza per un piccolo viaggio nel mondo Rhea.

La coffee experience firmata Rhea, infatti, ruota attorno al prodotto principe, cioè il caffè in tutte le sue declinazioni, per poi mostrare le macchine da caffè da cui tutto inizia.

Il racconto di ospitalità che Rhea ha portato a Venditalia parte dall’esperienza che le soluzioni automatiche mettono a disposizione degli operatori: varietà delle ricette e personalizzazione delle macchine per creare la propria offerta di “ospitalità” connessa all’ambiente in cui sarà consumata, che diventa una free standing lounge. Per questo motivo, quando progetta le sue macchine da caffè, Rhea pensa in primo luogo al servizio che insieme al cliente vuole offrire al consumatore. Non si tratta semplicemente di offrire un caffè, ma di scegliere di gestire questo piccolo momento con la massima attenzione perché possa essere percepito come un’esperienza piacevole che invita a ritornare.

Non solo qualità e unicità della pausa caffè, ma anche sostenibilità, filo conduttore di tutte le attività di Rhea, intesa non semplicemente come attenzione per l'ambiente, ma soprattutto come rispetto per le proprie persone e per le comunità. Questo il focus della partecipazione dell'azienda all'edizione 2024 di Venditalia, dal quale nascono nuove idee con l'obiettivo di supportare la crescita sostenibile dell'azienda, ma anche dei propri partner lungo tutta la filiera e dei territori in cui opera.

E così, per un'azienda strettamente legata al mondo del caffè, non poteva non esserci il sostegno a progetti come Nzatu.com, presentato allo scorso Sigep, che in collaborazione con la ONG Global Conservation Corps (GCC) offre formazione e sostegno alle piccole famiglie di agricoltori impegnate nella produzione di miele e di caffè in grani oltre ad occuparsi della protezione del wildlife e biodiversità nell’Africa subsahariana.

O ancora, per un'azienda globale, presente in tutto il mondo, non poteva non esserci il sostegno ad un'organizzazione umanitaria internazionale come Medici senza Frontiere, che Rhea ha voluto omaggiare dedicandole una versione brandizzata della sua Monolite.

Per quanto riguarda, invece, la sostenibilità della sua produzione e del prodotto, a Venditalia Rhea ha presentato un progetto su cui ha lavorato a lungo, per rendere le sue macchine sempre più sostenibili, non solo perché prodotte in parte con plastica riciclata e basso consumanti, ma anche perché progettate per essere facilmente suddivise nei vari componenti per una gestione sostenibile del fine vita.

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La storia di Caffè Agostani inizia nel 1969 a Ballabio, in provincia di Como, quando Giovanni Agostani apre la prima attività di commercio ambulante e all’ingrosso di caffè. L’attività di famiglia, così come la passione per il caffè, viene tramandata di padre in figlio. La filosofia aziendale è sempre stata quella di proporre un prodotto di qualità a prezzo conveniente

Con la diffusione delle macchine per l’espresso a uso domestico, Caffè Agostani decide di realizzare cialde e capsule da caffè compatibili con tutte le principali macchinette disponibili in commercio, per permettere a chiunque di risparmiare e gustare anche a casa un espresso buono come al bar. Viene inoltre lanciata una linea di macchine da caffè a capsule che utilizzano il sistema proprietario Small Cup

Con gli anni l’azienda si è strutturata sempre di più in modo da poter rispondere al meglio alla crescente richiesta di prodotti e oggi la sede operativa della Agostani Srl a Civate (Lecco) vanta un magazzino di oltre cinquemila metri quadrati. Il caffè Agostani è acquistabile online in esclusiva solamente su www.tuttocialde.it, ma è disponibile anche nei migliori negozi fisici di cialde e capsule.

Il Caffè Agostani è disponibile in varie linee di grani, cialde e capsule compatibili con tutte principali marche di macchine del caffè presenti in commercio: Nespresso Original, Nescafé Dolce Gusto, Lavazza A Modo Mio, Lavazza Espresso Point, Lavazza Blue, Lavazza In Black, Bialetti I Caffè d’Italia, Uno Capsule System, Caffitaly, Aroma Vero, Fior fiore Coop, Lui, Mar-

tello, Espressi Italiani, Illy Mitaca Professional System (MPS) e Che Amor di Caffè. Tante miscele diverse, tutte nate da un’attenta selezione delle materie prime e da una sapiente tostatura dei chicchi.

Oltre alle varie miscele di caffè, Agostani propone anche una ricca gamma di prodotti solubili in capsule. Agostani ha realizzato anche una linea di macchine da caffè Small Cup, che funzionano esclusivamente con le capsule Agostani della linea Small.

Macchine dal design minimale e compatto, disponibili in tanti colori diversi, adatte per preparare sia l’espresso che varie bevande calde.

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Prontofoods, con il marchio storico Ristora, ha presentato a Venditalia importanti novità per quanto riguarda la gamma di solubili. Si tratta di prodotti che rispettano sia i requisiti minimi ambientali (CAM) che la crescente domanda del mercato di prodotti più attenti al benessere.

Le prime novità riguardano il mondo dei thè.

Il The senza zucchero, che l’azienda ha in assortimento da tempo, negli ultimi anni ha visto un’importante crescita, sia perché le richieste dei consumatori di prodotti “senza” sono cresciute, sia per la necessità di rispettare i CAM che entreranno in vigore nel 2025.

Thè Ristora senza zucchero contiene le maltodestrine, un dolcificante naturale che non dà effetti negativi su chi soffre di sindrome metabolica come il diabete, conserva il gusto originale e addolcisce senza togliere la possibilità di aggiungere normale zucchero, tornando così alla ricetta originale.

Oltre che senza zucchero, Il thè è disponibile anche con minor contenuto di zucchero: i 6 grammi minimi per rientrare nei CAM. Ristora ha, inoltre, realizzato un ginseng e un cioccolato con meno contenuto di zucchero, creando così una linea di prodotti che rispettano i CAM. Il formato è da 500 grammi

Interessante anche la linea Bio che comprende i 5 solubili principali: latte, cioccolato, thè, ginseng e orzo, a cui si aggiunge il cioccolato bianco, un prodotto gourmet che può rappresentare una diversificazione dell’offerta in particolari postazioni.

Ristora propone ancora una linea di cappuccini aromatizzati in tre gusti: nocciola, vaniglia e Irish. Il cappuccino alla nocciola è il fiore all’occhiello di questa linea, perché è realizzato con nocciole di alta qualità, che danno alla bevanda un gusto intenso e inconfondibile. Sono prodotti particolarmente richiesti negli Shop automatici H24 frequentati soprattutto da un target giovane e dagli stranieri.

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Sinisi srl è un’azienda agroalimentare specializzata nel comparto della frutta secca, che si è lanciata nel mondo del Vending con l’obiettivo di diffondere la percezione della frutta secca come snack di eccellenza, facendola diventare un’ottima alternativa alle patatine e ad altri snack poco salutari. Per la seconda volta a Venditalia, la Sinisi Srl ha presentato le novità dell’anno, tra cui la linea Parti Snack, che ha riscontrato molto successo tra i gestori, attratti dai suoi punti di forza: un formato studiato per la spirale singola per ottimizzare gli spazi della macchina; un packaging realizzato con un materiale insolito per gli snack di frutta secca, ma molto comune negli snack salati come le patatine; una grafica caratterizzata da colori sgargianti per attirare l’attenzione del consumatore.

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Faber, punto di riferimento per torrefazioni, rivenditori e operatori del settore, è oggi uno dei maggiori produttori italiani di macchine per ca è in cialde.

Dai materiali alla realizzazione dei componenti; dal disegno all'assemblaggio, i suoi prodotti sono completamente Made in Faber, garanzia di qualità riconosciuta a livello mondiale.

ESPERIENZA PLURIENNALE, PROFESSIONALITÀ E DEDIZIONE PER DARE VALORE AD UN PROCESSO PRODUTTIVO ALTAMENTE SPECIALIZZATO. faberco eemachines.com

A Venditalia 2024, Paytec ha presentato SIGMA, il terminale di pagamento elettronico di ultima generazione. È stato ideato per trasformare i distributori automatici in punti vendita intelligenti, coniugando funzionalità avanzate e convenienza per soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione.

PAGAMENTI SU MISURA

SIGMA accetta una vasta gamma di metodi di pagamento: carte Visa, Visa Electron, VPay, Mastercard, American Express, sia in modalità contactless che con chip e banda magnetica. Il touch screen consente l'inserimento del codice PIN, permettendo pagamenti senza limiti di importo e garantendo protezione contro usi fraudolenti, in conformità con le normative europee più recenti.

Ma non è tutto: grazie alla piattaforma basata su Android, SIGMA può integrare facilmente app e funzioni aggiuntive, trasformandosi in un vero hub di servizi. L'interfaccia user-friendly consente ai clienti di usufruire della comodità e della velocità di pagamento offerte da portafogli elettronici come ApplePay, GooglePay, PayPal e altre applicazioni basate su QR come Satispay.

L'interazione con SIGMA è resa ancora più intuitiva grazie al touch screen retroilluminato da 5 pollici. Non è solo un dispositivo per pagamenti, ma una vera vetrina multimediale dove visualizzare notifiche, filmati, animazioni, giochi e sondaggi per aumentare l'engagement degli utenti.

CONNETTIVITÀ E CONTROLLO TOTALE

SIGMA rappresenta un'opportunità unica per i gestori di entrare nell'era digitale, migliorando non solo l'esperienza di acquisto dei clienti ma anche l'efficienza operativa.

Il terminale è fornito con una scheda SIM e si connette in modo stabile via Bluetooth, Wi-Fi, 4G o LAN. Questa connettività continua, insieme all’integrazione nativa con la piattaforma PayCloud di Paytec, garantisce un controllo remoto totale sul distributore, permettendo il trasferimento in tempo reale di audit, configurazioni e allarmi macchina per una gestione senza intoppi.

SIGMA offre stabilità, sicurezza e versatilità, con condizioni commerciali attraenti, commissioni ridotte e una procedura di onboarding intuitiva e semplificata per essere subito operativi.

"SIGMA rappresenta un salto significativo nella digitalizzazione dei punti vendita. Il nostro obiettivo è fornire ai gestori uno strumento potente e versatile che migliori l'esperienza del cliente e semplifichi la gestione operativa, a costi davvero concorrenziali nel settore del pagamento unattended" afferma Gianmarco Broggini, amministratore delegato di Paytec.

SIGMA sarà disponibile a partire da settembre, si può già contattare Paytec per ottenere tutte le informazio-

REPA, con il brand ATEL, ha esposto all’edizione 2024 di Venditalia, per presentare un importante ampliamento di gamma e incontrare clienti, operatori e costruttori di attrezzature per il vending.

In questa occasione, REPA ha presentato il nuovo catalogo dei sistemi di pagamento relativo ai brand Coges, CPI, Nayax, Paytec e Roesler. L’offerta, per la quale si prevede nel tempo un costante ampliamento, arricchisce una gamma di ricambi volta a rispondere a tutte le esigenze di manutenzione e riparazione delle macchine vending: distributori automatici, macchine superautomatiche, OCS, dispositivi per filtrazione e distribuzione acqua.

REPA ha saputo adattarsi, negli anni, alle nuove esigenze dei consumatori, grazie anche alle partnership con i principali costruttori di macchine vending

In occasione di Venditalia 2024, Paytec e Repa hanno ufficializzato una nuova e strategica collaborazioneche segna un importante passo avanti per entrambe le aziende e promette di portare ai clienti del settore vending un servizio ancora più preciso e veloce.

La stretta sinergia tra gli uffici commerciali e di assistenza clienti di Paytec e REPA, la condivisione delle conoscenze tecniche e commerciali, l'elevata disponibilità a magazzino e centri logistici altamente innovativi ga-

Con lo scopo di rendere facilmente accessibile, per gli operatori del settore, una gamma sempre più ampia di ricambi originali e supportare, allo stesso tempo, i costruttori di attrezzature, REPA ha sviluppato delle vere e proprie soluzioni su misura per i partner OEM Grazie a questi servizi, i costruttori possono concentrare la propria attività sulla progettazione e la vendita delle macchine, affidando a REPA la gestione e la distribuzione dei ricambi.

Importanti costruttori come 3M, Brita, BWT, CPI, de Jong DUKE, Pentair, Rheavendors, Servomat hanno stretto collaborazioni con REPA per beneficiare di operazioni logistiche altamente avanzate, minori costi di magazzino, una rete vendita globale e numerosi centri di distribuzione in tutto il mondo, per la consegna tempestiva dei ricambi e la riparazione rapida delle macchine vending.

rantiranno ai clienti un eccellente supporto tecnico, commerciale e post-vendita che rende l’esperienza

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Ceres SpA, che fa parte del gruppo danese Royal Unibrew, ha presentato a Venditalia 2024 la linea iconica delle sue bevande gassate in acqua minerale Fonte di Crodo: Lemonsoda, Oransoda, Lemonsoda Mojito e Lemonsoda Chinotto. Nel formato lattina da 33cl sia standard che sleek, queste bevande rispettano la qualità che da sempre contraddistingue il brand, rafforzata dalla scelta di utilizzare succo di limoni ed arance 100% siciliano

In fiera, Ceres ha presentato due novità della linea Lemonsoda: Lemonsoda Twist, rivisitazione del gusto originale con aggiunta di succo di limone e priva di zuccheri e, per quanto riguarda i nuovi formati, Lemonsoda in Pet da 45cl

Il portafoglio Ceres comprende anche due energy drink: Lemonsoda Energy in una varietà di gusti a base di frutta, e Crazy Energy in bottiglia Pet da 50cl, nel gusto Original e con il 50% di zuccheri in meno rispetto ad equivalenti della stessa categoria.

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SERGIO BARBARISI

PRESIDENTE DELL'EVA

Il 14 maggio l'EVA - European Vending & Coffee Service Association ha eletto Sergio Barbarisi a nuovo presidente, dopo alcune settimane di carica ad interim affidata a Mihai Ungureanu, presidente dell'associazione rumena del Vending (PRIV) e CEO della società di gestione O'Fresh. Quest'ultimo era momentaneamente succeduto a Paolo Ghidotti, uscito dall'EVA dopo 7 anni di Presidenza. Sergio Barbarisi riporta l'Italia ai vertici dell'Associazione europea e darà continuità al lavoro svolto da Paolo Ghidotti, apportando ulteriore contributo alla crescita dell'EVA.Già in EVA dal 2021 come membro del Comitato Esecutivo, Sergio Barbarisi è da circa 18 anni Water Specialist in BWT water+more, provenendo da Brita e, prima ancora, da aziende come N&W Global Vending, Vending System Italia e Wittenborg.Un percorso professionale importante che lo porta per i prossimi 2 anni a svolgere un ruolo di grande responsabilità, di cui affrontiamo alcuni punti nell’intervista che segue.

COSA TI HA SPINTO AD ACCETTARE UN INCARICO COSÌ ONEROSO?

Direi un mix di ragioni diverse. Prima di tutto il riconoscere in me le capacità di poter affrontare una sfida del genere, anche alla luce di tanti anni trascorsi nel Vending e dell’esperienza maturata rispetto alle problematiche del Settore. A questo aggiungo un po’ di intraprendenza, intesa come disponibilità di farmi carico delle responsabilità che il ruolo comporta, unita allo spirito di sacrificio necessario per conciliare gli impegni legati al mio ruolo nell’azienda BWT di cui faccio parte e quelli che mi attendono in EVA.

CREDI CHE LA CONFERMA DI UN ALTRO ITALIANO ALLA PRESIDENZA EUROPEA SIA UN RICONOSCIMENTO ALLA LEADERSHIP DEL NOSTRO PAESE NEL SETTORE?

In verità, quando mi sono proposto, ho temuto che i membri del Board pensassero “va via un italiano ed arriva un altro italiano! L’Italia vuole mantenere un po’ il controllo del Board di EVA.”. Di fatto, avendo ricevuto l’unanimità dei consensi, questo timore è svanito subito. D’altra parte, è vero che l’Italia del Vending è l’Italia del Vending e questo ce lo riconoscono tutte le altre nazioni. Siamo l’unico Paese ad avere sul territorio l’intera filiera: macchine del caldo e freddo, bevande, sistemi di pagamento, snack. Questa prerogativa ci dà, tra virgolette, una sorta di diritto a governare, riconosciuto da tutti.

HAI GIÀ DELLE PROPOSTE DA FARE AL BOARD DI EVA PER INNOVARE L’ASSOCIAZIONE?

Il Board di EVA è molto attivo, composto da membri che vengono eletti perché di comprovata capacità a lavorare per obiettivi, anche di medio e lungo termine. Il mio ruolo sarà principalmente di guida di questo Board, composto da 13 persone me compreso, oltre al segretario che è sempre presente nelle occasioni di incontro. Sono professionisti molto capaci di apportare contenuti ai lavori. Alla luce del fatto che la mia presidenza coincide col cambio di legislatura al Parlamento europeo, la differenza che si può fare, a mio parere, è di approfittare di questo momento per fare da ponte tra EVA e una Commissione europea che si spera sia più pronta a recepire le istanze di un mondo fatto di imprenditori, come quello del Vending, che danno da mangiare letteralmente a milioni e milioni di europei, non solo per i posti di lavoro che creano, ma proprio per la natura del servizio che offrono. Il nostro è un comparto che merita l’attenzione dei politici e il mio ruolo di Presidente, anche col supporto delle associazioni nazionali, sarà di creare un contatto costante col mondo della politica, affinché le nostre istanze vengano tenute sempre in considerazione e mai messe da parte.

QUALI SONO I TEMI CALDI SU CUI LAVORARE ANCORA?

Sicuramente il tema più caldo recentemente è stata

la questione delle plastiche sulla quale l’Europa, dopo aver tentato di eliminarle tutte e subito, si è espressa con il recente PPWR. Noi in EVA abbiamo fatto insieme ad altre associazioni direttamente coinvolte un grosso lavoro di convincimento perché le normative fossero modificate e l’approccio al tema fosse più dolce. Certo è che la tendenza della Commissione resta quella di moderare sempre di più il consumo delle plastiche, soprattutto di quelle monouso, a favore di soluzioni più ecologiche. Noi, come EVA, abbiamo portato in Europa il concetto basato sul progetto RiVending, nato in Italia, per far capire che il nostro è un comparto virtuoso e non passivo rispetto all’innegabile problema della plastica. Siamo capaci di recuperare carta, plastica, alluminio in maniera separata e di riutilizzare questi materiali anche all’interno della nostra stessa filiera, come comprova la produzione di bottiglie e bicchieri in R-Pet, nati dal riutilizzo di plastiche provenienti dal fine vita di bicchieri e bottiglie.

C’È UNA SPINTA IN EUROPA VERSO L’UTILIZZO DI ACQUA PUBBLICA. QUAL È IL TUO PARERE?

È da poco entrata in vigore una norma, recepita da tutti gli Stati membri, che spinge verso questa direzione, ma questo non vuol dire che tutte le locazioni devono muoversi seguendo la norma, anche perché le gestioni vedrebbero ridurre i propri margini e i propri fatturati, dal momento che l’acqua, dopo il caffè, è il secondo prodotto più consumato alla vending machine. Molto probabilmente andremo verso una convivenza delle due opzioni, ovvero ad un affiancamento sulle postazioni di un distributore di acqua in bottiglia e un erogatore allacciato alla rete, magari richiedendo al cliente un canone di affitto che potrebbe compensare le perdite delle bottiglie d’acqua invendute.C’è, secondo me, da trovare un bilanciamento, soprattutto quando si partecipa a gare d’appalto in cui il committente stabilisce un prezzo per l’acqua in bottiglia, di solito molto basso, e successivamente, magari anche a gara aggiudicata, richiede al gestore che all’acqua in bottiglia venga affiancato un dispenser dell’acqua in vendita libera. Su questo punto credo ci sia molto

da lavorare per armonizzare le esigenze della locazione e le necessità del gestore.

ALTRO TEMA CALDO È IL NUOVO PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE SU CUI EVA STA LAVORANDO. IN CHE MODO L'ITALIA STA CONTRIBUENDO?

Di fatto, su questo tema lìItalia del vending sta dando un apporto davvero importante. Prima di tutto va detto che di un protocollo comune c’era bisogno e che tutte le associazioni nazionali ne riconoscono la necessità e questo per vari motivi. Sintetizzando, va ricordato che attualmente i protocolli di comunicazione principali sono due, datati e non ben comunicanti tra loro nonostante l’utilizzo di interfacce che ogni tanto lasciano qualche “buco” di comunicazione. Di conseguenza, la comunicazione tra scheda madre e periferiche molto spesso è fallace o incompleta, anche perché si stanno introducendo nel Vending nuove periferiche interessanti, perché possono offrire al Settore nuove opportunità. Da qui l’esigenza di un nuovo protocollo, che sta impegnando la Commissione Tecnica di EVA e il Board stesso.

Gli italiani del Board hanno recentemente dato una grossa spinta ai lavori sul nuovo protocollo, ma ricordiamo che anche in passato partì proprio da Confida e da una collaborazione con il Politecnico di Milano una prima bozza per un nuovo protocollo.

QUANTO SEI ORGOGLIOSO DI QUESTO NUOVO RUOLO?

Personalmente sono molto contento di intraprendere questa nuova sfida, anche perché mi sento forte delle esperienze vissute, sia per età anagrafica che professionalmente nel settore, e so di avere le capacità di sostenere idee e progetti a favore del nostro comparto di fronte al mondo della politica rappresentato da Bruxelles. È chiaro che, contestualmente, dovrò portare avanti anche gli impegni legati al mio ruolo nell’azienda in cui sono da anni, ma confido nella mia capacità di conciliare i due ruoli e spero di portare a casa buoni risultati per il nostro amato Vending.

EVA EXECUTIVE COMMITTEE 2022

INTERVISTA CON LUCA SCHIOPPA

30 ANNI DI ESPERIENZA COME AGENTE VENDING

A CHE ETÀ HAI INIZIATO LA TUA CARRIERA?

Ho cominciato a fare l’agente a 20 anni, dopo il servizio militare, seguendo le orme di mio padre che ha fatto questo lavoro per Caffè Aloja fino alla pensione. Entrai anch’io nella rete vendita di questa torrefazione in affiancamento a mio padre e quindi per la stessa zona, finché non passai all’Agenzia Duemme, che seguiva una serie di brand come Ambrosoli, Caffè Sao, Melegatti, Zuegg, Bistefani e quindi aziende di un certo spessore. Ne ho fatto esperienza per un anno e mezzo, quando decisi di passare prima in Valfrutta e poi in F.I.R.S.T., la divisione Foodservice di Barilla, dove sono rimasto due anni.

Per queste aziende seguivo i canali Retail, Piccola Distribuzione, Dettaglio e Ingrosso.

COSA È SUCCESSO DOPO?

Un giorno, per caso, ho incontrato Mimmo Russo che era il capoarea dell’area 4 di Saiwa, il quale mi propose di occuparmi del nascente canale Vending su cui l’azienda intendeva puntare. Siamo nel 1999, quando il Vending non aveva ancora la valenza che ha assunto in seguito, soprattutto in Campania. Infatti, quando gli chiesi quanti clienti avessero, me ne nominò 4 o 5, specificandomi che il lavoro nel Vending era tutto da costruire. Decisi di raccogliere la sfida e in soli 6 mesi il portafoglio clienti crebbe tanto velocemente da far-

mi decidere di passare dallo stipendio fisso alle provvigioni, certo che con quel ritmo avrei guadagnato sicuramente di più. Pensa che sono stato il primo agente dedicato al Vending nell’azienda che per prima ha inserito una figura commerciale specifica per il canale, mentre nelle altre generalmente il Vending era seguito da chi si occupava principalmente di altri canali. Poi c’è stata l’acquisizione nel 2010 da parte di Mondelez che, oltre di Saiwa, è titolare anche del marchio Milka.

AD OGGI, QUANTE AGENZIE RAPPRESENTI E IN QUALI AREE?

Gestisco la Campania e le provincie di Isernia e Potenza con circa 12 aziende. Mondelez resta quella che realizza la maggior parte del fatturato, seguita da Forno Damiani, Alba Tramezzini, Conserve Italia con i marchi Valfrutta e Derby, Vicenzi, Salati Preziosi, Aristea. Accanto a queste, che sono le principali, gestisco marchi meno diffusi nel Vending, come Bolton o Bahlsen, che comunque vengono richiesti per differenziare l’offerta.

COSA TI MANCA PER COMPLETARE IL VENTAGLIO DI REFERENZE PER IL VENDING?

Mi mancano prodotti come acqua e caffè, che sono al primo posto nei consumi al distributore automatico.

IN QUESTI 25 ANNI COME È EVOLUTO IL TUO CLIENTE VENDING?

Devo dire che, in realtà, per quanto riguarda i prodotti non c’è stata una grande evoluzione e questo vale sia a nord che a sud, tant’è vero che non sembra voler tramontare il concetto che il Vending rappresenta un momento di gratificazione, lo spuntino veloce e magari anche lo sgarro. Cerchiamo di portare innovazione, con prodotti più trendy, che seguono le richieste più recenti come le barrette proteiche o dai gusti più particolari ma, alla fine, quel che si vende sono le classiche al cioccolato. Neanche la richiesta nei bandi di gara di prodotti, per esempio, senza glutine, senza lattosio o bio è riuscita a far decollare le vendite, che restano comunque legate alle referenze classiche, potrei dire storiche, della Distribuzione Automatica.

QUAL È IL MOTIVO SECONDO TE?

Intanto, gli spazi limitati della vending machine, per cui il gestore cerca sempre di inserire i prodotti a maggior rotazione, non convenendogli di tenere spirali ferme per settimane solo per venire incontro alle esigenze di pochi clienti. Ci sono poi prodotti che un tempo andavano bene e che ora invece non si vendono più, come le tavolette di puro cioccolato. Vanno solo quelle arricchite con creme, in particolare al pistacchio, o farcite. Lo stesso è accaduto con le patatine

o biscotti iconici come gli Oreo. Prima si vendevano prevalentemente le patatine classiche, oggi il consumatore cerca quelle dai gusti forti, alla paprika, al barbecue, ecc. Allo stesso modo, l’Oreo classico non va più, mentre quello richiesto è il farcito con creme tipo cioccolato bianco, rosa e simili. Credo che sia il target a determinare certe scelte e i distributori automatici sono molto più frequentati dai giovani, che cercano novità.

QUESTO DAL LATO PRODOTTI E PER QUANTO

RIGUARDA I DISTRIBUTORI?

Il discorso è completamente diverso. La tecnologia ha dato una grande spinta alla modernizzazione con macchine sempre più performanti, dotate di touch, di sistemi di pagamento cashless, app, ecc. In più, vedo un aumento di distributori di piccole e medie dimensioni, perché si tende ad installarli in ogni tipo di attività e, logicamente, in negozi come i parrucchieri o le officine meccaniche non è giustificata l’installazione di distributori di grandi capacità. Si stanno diffondendo molto i combinati caldo/freddo che in piccole attività riescono a dare un servizio completo, occupando poco spazio e riducendo per il gestore il rischio di gettare prodotti non consumati.

QUANTI CLIENTI HAI?

Ne ho circa 120, dei quali 90 sono gestori vending tradizionali, mentre il resto sono negozi H24, alcuni gestiti da operatori strutturati, altri da piccoli imprenditori che magari hanno un lavoro fisso e hanno aperto un negozio automatico per arrotondare.

COSA NE PENSI DEI NEGOZI H24?

Posso parlare di quello che è successo in Campania, dove fino a qualche anno fa ce n’erano veramente pochi perché troppo a rischio di atti vandalici, che scoraggiavano l’apertura di questo tipo di punto vendita. Negli ultimi anni, sembra che la situazione sia migliorata dal punto di vista della sicurezza e, di conseguenza, se ne stanno aprendo molti, anche perché

l’investimento iniziale è abbastanza contenuto e alla portata di chi magari ha dei risparmi da parte e pensa di aiutare un figlio, avviando un’attività del genere, vista la carenza di sbocchi lavorativi, soprattutto al Sud. In realtà è un fuoco di paglia perché, se si è del Settore, si ha la capacità di seguire le macchine soprattutto da un punto di vista tecnico, mentre chi si improvvisa gestore di H24, di fronte al primo malfunzionamento va in crisi, non avendo la preparazione per risolverlo, e deve ricorrere a terzi con tutti i costi che ciò comporta e, soprattutto, le difficoltà a reperire tecnici specializzati che sono pochissimi. Succede quindi che nel giro di poco tempo chiudono l’attività e vendono a chi ha già una rete di H24 e una struttura capace di gestirli. Posso dire che mediamente il 25% degli Shop 24 nel giro di un anno viene venduto.

COS’ALTRO INCIDE SULL’INSUCCESSO DI ALCUNI SHOP24?

La scelta della location. Anche per individuare il posto giusto, bisogna avere esperienza, capire che passaggio c’è in quella zona, che tipologia di persone la frequentano, che tipo di attività ci sono intorno ecc. Chi non conosce le dinamiche del Vending, spesso sceglie un locale solo perché magari ha un costo di affitto basso o necessita di pochi lavori di ristrutturazione, senza sapere che sono ben altri i parametri che devono guidare la scelta del posto in cui aprire un negozio automatico.

IL FATTO DI AVERE COME CLIENTI DEI “NON PROFESSIONISTI” TI CREA PROBLEMI?

Certo e non pochi! Il primo motivo è legato proprio al fatto che per la maggior parte di queste persone si tratta di un secondo lavoro, che le impegna per un paio di ore al giorno, per cui magari ti danno appuntamento ma poi non si fanno trovare. La cosa più grave è che quando il corriere si reca sul posto per consegnare molto spesso non trova nessuno a ricevere la merce perché magari, vuoi per il traffico vuoi per un imprevisto, non è arrivato esattamente all’orario concordato e il cliente non lo ha aspettato più di tanto. Quindi la merce va avanti e indietro e il corriere magari chiama me per sapere come fare.

IN 25 ANNI DI CONTATTI CON IL MONDO DEI GESTORI, CI SONO DEGLI EPISODI PARTICOLARI CHE RICORDI CON PIACERE?

Porto con me il ricordo di quando facevo i primi passi in questo settore e in alcune società di gestione come la tua Italdrink e Espresso Uno Più ho trovato persone che mi hanno dato una grande mano a capire come muovermi, come funzionavano alcune dinamiche e questo aspetto “umano” mi è servito a crescere. Dopo 25 anni di esperienza, posso dire che rispetto ad altri settori, nel Vending la componente umana è rimasta, soprattutto al Sud dove le compagnie di gestione sono per la maggior parte autonome. È un canale in cui nei rapporti commerciali l’amicizia ha ancora un suo valore e tra me e il cliente c’è uno spirito di collaborazione, piuttosto che un freddo rapporto tra venditore e compratore.

COME VEDI IL FUTURO DEL VENDING?

Io vedo ancora futuro in questo canale, soprattutto al Sud, perché al Nord c’è una forte tendenza al raggruppamento che, naturalmente, riduce il numero dei clienti. Al Sud, invece, i piccoli gestori resistono e questo anche perché è un territorio poco attraente per le grandi compagnie dal momento che non ci sono grandi industrie, ma microaziende che forse a loro non conviene servire.

Oggi è così, tra dieci anni non possiamo prevedere

cosa accadrà in un Settore in continua evoluzione. Un aspetto che penso dovrà cambiare è il ruolo del caricatore. Oggi, vedo che il 60/70% delle gestioni affidano al caricatore la decisione di cosa inserire nelle macchine e lui sceglie i prodotti in base ai propri gusti, seguendo semplicemente le fasce di prezzo delle spirali. Mi è capitato di chiedere ad un caricatore perché non mettesse i Mikado, che sono il terzo prodotto per vendite della Mondelez, nelle sue macchine e mi sono sentito rispondere “ma chi li mangia questi Mikado! A me non piacciono!” Questo ti fa capire che il caricatore si sente autorizzato a fare il bello e il cattivo tempo, non tiene o, meglio, non sa tenere conto delle specifiche di ogni postazione, anche perché non ha gli strumenti e non è suo compito. Credo che il planogramma debba essere deciso dall’azienda in base a dati statistici che può ricavare grazie alla tecnologia e le macchine di nuova generazione che, insieme ai software gestionali, consentono questo tipo di controllo. In ultima analisi, il Vending deve fare ancora un passo avanti per accrescere la redditività.

E IL TUO FUTURO COME LO VEDI?

Meno sulla strada e più in smart working visto che, avendo un portafoglio clienti consolidato, i rapporti oggi si possono gestire anche a distanza. Fermo restando che il rapporto umano resta importante e quindi ogni tanto un giretto mi toccherà farlo!

CARIMALI

Carimali ha implementato la sezione Academy all’interno del proprio Portale Ricambi, una nuova piattaforma progettata per offrire ai clienti un’esperienza di formazione online completa e personalizzata.

Pensato per semplificare il processo di acquisto dei pezzi di ricambio, offrendo un facile accesso alle informazioni tecniche e alla documentazione correlata, il Portale Ricambi di Carimali è diventato rapidamente il punto di riferimento per i clienti desiderosi di ottimizzare la gestione delle loro macchine da caffè, garantendo un’esperienza ottimale e massimizzandone il rendimento.

La sezione Academy, disponibile con diverse licenze, potrà offrire:

• Video tutorial chiari e dettagliati sull’installazione delle macchine, pensati per essere comprensibili anche per i clienti che si approcciano per la prima volte ai prodotti Carimali

• Percorsi di formazione strutturati che coprono una vasta gamma di argomenti, dalla base dell’installazione al mantenimento quotidiano delle macchine. I percorsi includono test interattivi per valutare la comprensione e rilasciare certificazioni di competenza

Oltre ai tutorial pratici, la sezione Academy offre una serie di video tecnici e commerciali che approfondiscono gli aspetti tecnici delle macchine Carimali e forniscono ai clienti consigli utili per migliorare l’efficienza operativa degli interventi di manutenzione e di conseguenza la qualità del servizio offerto

• Pacchetti formativi personalizzati e licenze diversificate per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti,

dalla formazione di base agli aggiornamenti avanzati per tecnici esperti.

Lo sviluppo della piattaforma Academy offre ai clienti un’esperienza formativa completa e interattiva, consentendo loro di eccellere nell’utilizzo e nella manutenzione delle macchine Carimali.

GRUPPO S.E.M. ACQUISISCE IL BIRRIFICIO ARTIGIANALE 620 PASSI

Gruppo S.E.M. ha acquisito il Birrificio 620 Passi, importante realtà friulana specializzata nella produzione di birra artigianale.

L’operazione è stata possibile grazie alla compartecipazione di Friulia - finanziaria della Regione FriuliVenezia Giulia, la cui mission è quella di promuovere lo sviluppo economico del territorio, che ha svolto il ruolo di facilitatore nella negoziazione per finalizzare l’acquisto.

La sinergia tra il know-how del Gruppo SEM, il supporto finanziario e istituzionale di Friulia e l’esperienza nella produzione di birre artigianali del Birrificio 620 Passi garantiranno lo sviluppo di nuovi prodotti, mantenendo l’alto standard qualitativo che ha caratterizzato fino ad ora la produzione del birrificio artigianale.

La presenza della Finanziaria Regionale nella compagine sociale del Birrificio 620 Passi è stata un elemento importante per la riuscita dell’operazione, grazie al quale è stato possibile strutturare un accordo vantaggioso per tutte le parti coinvolte, garantendo la continuità produttiva e l’innovazione.

Claudio Turchi, CEO e titolare del Gruppo SEM ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter collaborare con

stimate realtà del panorama territoriale e con una realtà produttiva che condivide i nostri stessi valori di qualità, sostenibilità e innovazione. Insieme, potremo offrire ai nostri clienti una gamma ancora più ampia di prodotti eccellenti. L’operazione, fatta per differenziare il business implementando i prodotti della filiera beverage, intende altresì completare e far cresce l’ottimo lavoro dei founders e dare vita a un’operazione unica, interessante ed economicamente importante per il nord est.”

INTERVISTA CON GIADA CARDAMONE

GROUP VENDING BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER

Giada Cardamone è entrata in Coca-Cola HBC a ottobre 2023 nel ruolo di Vending Business Development Manager per tutto il Gruppo, con l’obiettivo di occuparsi dello sviluppo del business nel canale Vending. È, però, più corretto parlare di un rientro piuttosto che di un ingresso, dal momento che Giada ha cominciato la sua carriera professionale proprio in Coca-Cola HBC Italia, dove entrò nel 2007, inizialmente per uno stage curriculare per poi rimanere in azienda nei successivi 4 anni. Da lì, la sua carriera è proseguita prima in Gruppo Argenta, attuale sede italiana di Selecta e poi in illycaffè Spa, rafforzando sempre di più le sue competenze nel marketing e nelle vendite dei canali OCS e Vending. E poi il ritorno in Coca-Cola HBC come spiega nell’intervista che segue.

COME MAI SEI TORNATA IN COCA-COLA HBC?

Direi per due ragioni. La prima è la passione che nutro da sempre per il brand Coca-Cola, un marchio che mi ha affascinata e conquistata fin da bambina. La seconda è l'interesse che ho per il business del vending, un settore che, dall'esterno, può sembrare semplice e statico, ma che in realtà è estremamente affascinante per la sua complessità e dinamicità. In alcuni aspetti, il vending può essere visto come un business tradizionale, ma al contempo è particolarmente innovativo e sempre più digitale e avanzato. Il vending è sempre stato nel DNA di Coca-Cola, rappresentando un ambito di grande interesse su cui l'azienda ha sempre creduto e investito, non solo in Italia, ma in tutti i paesi in cui Coca-Cola Hellenic opera. In Coca Cola Hellenic, chiamiamo il business del vending "Autonomous Retail" perché il termine "Vending" può risultare limitante. Per noi, "Autonomous Retail" spiega meglio tutti i servizi offerti, incluso il vending tradizionale, i micro-market, le soluzioni senza packaging, gli smart fridge, le diverse soluzioni per il caffè e molto altro.

È QUINDI UN RITORNO ALLE ORIGINI?

In un certo senso sì, ma ovviamente con un'esperienza trasformata, un bagaglio di conoscenze arricchito e un ruolo sostanzialmente diverso, soprattutto dal punto di vista geografico. Questo incarico mi offre l'opportunità di approfondire e scoprire tutti i trend e le peculiarità che il settore del vending riserva in mercati differenti rispetto a quello italiano. È estremamente affascinante poiché ogni mercato possiede abitudini di fare pausa peculiari, che evidenziano le varie modalità di approccio ai nostri prodotti dei consumatori. Questo rende il ruolo ancora più intrigante e dinamico.

SEI RIENTRATA IN COCA-COLA DOPO 15 ANNI. HAI TROVATO UN’AZIENDA DIVERSA? E IN COSA È CAMBIATA?

I principi e i valori dell’azienda sono rimasti gli stessi di sempre. Coca-Cola HBC, infatti, mette sempre il cliente è al centro di tutto ciò che fa, esalta il lavoro in team, semplifica i processi più complessi e agisce in maniera sempre più sostenibile verso territori e persone. Questo approccio rende i nostri dipendenti fieri e orgogliosi. Personalmente, l’attaccamento all’azienda, ai suoi valori e al suo marchio è lo stesso di tanti anni fa e lavorare in un contesto come questo non fa altro che rafforzare ancora di più il mio personale affiatamento.

DI COSA TI STAI OCCUPANDO?

Ho il compito di supportare la divisione Vending del Gruppo contribuendo alla crescita del business, utilizzando il portafoglio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, composto da una gamma di prodotti adatti a tutti i gusti, stili di vita e ogni occasione del consumo.

Alcuni quando pensano a Coca-Cola pensano principalmente alle bevande ma il nostro portafoglio è ampio e include la categoria caffè, che per il vending è la categoria principale, con una percentuale a livello europeo che supera l’80%, e la categoria snack.

QUALI SONO I VOSTRI PARTNER PER LE CATEGORIE NO-DRINK?

Per il caffè abbiamo una partnership con Caffè Vergnano, con cui collaboriamo nella distribuzione al di fuori dell’Italia del prodotto, e Costa Coffee, che siamo stati il primo partner imbottigliatore di Coca-Cola a distribuire. Per gli snack, invece, fa parte del nostro portafoglio Bambi, brand serbo con una brand awareness locale molto alta.

GLI STORE COCA-COLA H24 RIENTRANO TRA LE TUE COMPETENZE?

Negli ultimi anni, il team italiano ha supportato l'apertura di diversi negozi automatici in collaborazione con partner locali del settore vending.

Personalmente, credo molto in questa soluzione, che ci consente di offrire l'intero nostro portafoglio 24/7 ai consumatori interessati a vivere un'esperienza completamente automatizzata. Questo permette di acquistare a qualsiasi ora del giorno e della notte una bevanda, uno snack o un caffè, senza dover attendere l'apertura di un negozio o fare lunghe code. Infatti, il nostro portafoglio ormai si è evoluto negli anni, introducendo numerosi prodotti che coprono i bisogni dei nostri consumatori nell’arco dell’intera giornata, dalla colazione al dopo cena.

QUALI SONO I TUOI INTERLOCUTORI NEI DIVERSI PAESI DI CUI HAI COMPETENZA?

Operiamo in diversi mercati, in alcuni direttamente, come operatori vending che gestiscono l'intero servizio - dall'installazione delle macchine al rifornimento e manutenzione - ed in altri tramite operatori vending locali, come in Italia. I principali interlocutori sono i team vending interni, i dipartimenti aziendali che ci supportano nelle varie iniziative e i partner con cui collaboriamo su diversi fronti.

In entrambi i casi, abbiamo team dedicati e risorse specializzate nel business, persone che quotidianamente fanno la differenza, elevando il livello di qualità e servizio che offriamo, rendendoci un partner con cui tutti vogliono operare.

In tutti i diversi operatori con cui ho collaborato, ho sempre trovato persone estremamente professionali, dedite al lavoro e al raggiungimento dei risultati. Uno dei nostri valori aziendali è "We over I", e ritrovo questo principio in ogni discussione giornaliera.

IN OCCASIONE DI VENDITALIA, DOMINIC DONYLAL, HEAD OF GROUPWIDE VENDING&AUTONOMOUS RETAIL DI COCA-COLA HBC, È INTERVENUTO AL CONVEGNO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ORGANIZZATO DALL’EVA. È EMERSO CHE IL TEMA SUSCITA GRANDE INTERESSE IN COCA-COLA. QUAL È LA TUA OPINIONE?

Sì certo, come descritto anche da Dominic durante il suo intervento, crediamo che l’intelligenza artificiale ci consenta di personalizzare prodotti, servizi e iniziative di marketing in base alle preferenze e al comportamento individuale dei consumatori

Ciò migliora l’esperienza del consumatore e al tempo stesso ne favorisce la fidelizzazione e ne aumenta la soddisfazione. Lo scorso 13 marzo l'Unione Europea ha approvato l'Artificial Intelligence Act, un regolamento volto a introdurre l'IA in un quadro normativo e giuridico solido. A questo proposito, è stata lanciata, proprio a maggio di quest’anno, la nuova campagna interna di Coca-Cola HBC chiamata “We are GenAI”, con l’obiettivo di sensibilizzare i dipendenti nell’utilizzo di questa nuova tecnologia, per poterla sfruttare al meglio e semplificare il lavoro di tutti i giorni.

Credo che, se ben utilizzata, l’AI sarà sempre di più uno strumento per supportare la crescita del business

L’ASSEMBLEA 2024 DI CONFIDA GUARDA AGLI “ORIZZONTI FUTURI”

Sabato 15 giugno, nella splendida cornice della cantina Contadi Castaldi in Franciacorta, si è tenuta l’Assemblea dei Soci di Confida, come sempre molto partecipata.

La relazione del presidente di Confida Massimo Trapletti si è aperta con un commovente ricordo di Epaminonda Scaltriti, mancato alcune settimane fa, uno dei pionieri della Distribuzione Automatica italiana e tra i fondatori dell’associazione, che quest’anno compie 45 anni. Massimo Trapletti ha parlato di Titti Scaltriti, come era chiamato da tutti, come di un uomo visionario con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro ed ha sottolineato che è proprio questa l’attitudine che l’associazione (e il comparto) deve mantenere per crescere. Da qui il titolo dell’assise: “Orizzonti futuri: nuove opportunità per crescere”.

Riguardo al futuro del vending, il Presidente di Confida ha sottolineato l’importanza dell’innovazione tecnologica e della transizione sostenibile, temi sui quali l’associazione sta investendo con progetti e iniziative mirate tra cui il report di sostenibilità e l’analisi della carbon foot print di settore, la realizzazione di un manuale sul marketing category, un osservatorio sui pagamenti elettronici e un progetto per la formazione e delle figure professionali di cui il settore necessita. Il Presidente Trapletti ha auspicato l’urgente pubblicazione dei decreti attuativi dell’Industria 5.0 al fine di finanziare la trasformazione tecnologica del comparto. Su questo tema Confida sta lavorando a stretto contatto con il ministero competente, che è il MIMIT. Infine, ha presentato due progetti di “open innovation”: il nuovo protocollo informatico di comunicazione delle vending machine, promosso da Confida con

uno studio commissionato al Politecnico di Milano, e ora in via di sviluppo presso l’associazione europea EVA e il progetto Pehi, per il pagamento dei bollettini PagoPA relativi a bollette, multe e tasse, rette scolastiche e altro sull’App dei distributori automatici.

Il direttore di Confida Michele Adt ha ripercorso le attività svolte dall’associazione nel 2023: il lavoro fatto sul testo dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) della distribuzione automatica e sul PPWR, il nuovo regolamento europeo sul packaging e i rifiuti da packaging e sul Disegno di Legge sull’obesità. Ha poi descritto i progetti che l’associazione sta portando avanti nel digitale e nella sostenibilità, il protocollo di qualità per i negozi automatici h24, le delegazioni territoriali, la comunicazione e gli eventi e le attività del Gruppo Giovani.

La mattinata si è conclusa con una visita alla cantina Contadi Castaldi e un pranzo conviviale.

LE NUOVE CAPSULE MPS COMPOSTABILI INDUSTRIALMENTE DI ILLY

illycaffè ha lanciato le nuove capsule MPS compostabili industrialmente* per illy SMART, le macchine a marchio illy concepite per soddisfare le esigenze dei consumatori di piccoli e medi uffici. L’azienda ha sviluppato la capsula illy in versione compostabile per rispondere a una crescente richiesta di soluzioni innovative di qualità ma anche sostenibili nel canale OCS (Office Coffee Service).

La nuova capsula illy MPS Compostabile è la soluzio ne ideale per fare un passo avanti importante verso la gestione virtuosa del fine vita del prodotto senza ri nunciare alla qualità. Grazie al suo speciale involucro, una volta utilizzata, la capsula può essere conferita in teramente nella raccolta dell’umido e così avviata al compostaggio industriale per diventare concime na turale insieme al caffè esausto. Un sottile rivestimento studiato per preservare l’aroma del caffè garantisce il gusto inconfondibile e costante dell’unico blend illy 100% Arabica nelle tre varianti Classico, Intenso e De caffeinato.

Il nuovo porzionato compostabile è progettato per essere utilizzato con la linea dedicata SMART, una gamma di macchine dal design elegante ma compatto che rispondono a esigenze di preparazioni rapide e qualitativamente ottime. Ai modelli già esistenti, le illy SMART10 e illy SMART30, per le quali occorre settare l’impostazione di fabbrica della temperatura abbassandola di 6°C, si affiancano le nuove illy SMART10C e illy SMART30C già ottimizzate per essere utilizzate senza alcun intervento e dotate di un’esclusiva grafica per

NOVAGEST DIVENTA SOCIETÀ BENEFIT

Novagest, storica azienda nella distribuzione automatica nel Triveneto, diventa Società Benefit

La decisione di diventare una Società Benefit riflette la natura stessa di Novagest, che ha sempre avuto nel proprio DNA un’attenzione speciale alla sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Attraverso partnership consolidate con soggetti come Advar, la Cooperativa Solidarietà, Musincantus, Robe da Mati, Rugby Inclusivo Paese e Dandy Ride, Novagest ha dimostrato il suo impegno tangibile nel supportare progetti di valore sociale ed inclusivo L’azienda, inoltre, si impegna a creare un ambiente lavorativo positivo interno, a sensibilizzare clienti e fornitori sulla sostenibilità ambientale e a promuovere pratiche innovative come il progetto RiVending, che contribuisce alla riduzione dell’impronta di carbonio.

La digitalizzazione è un altro pilastro su cui si fonda l’impegno di Novagest, fautrice di Keeptrack, la start up innovativa costituita nel 2023 e parte dell’ecosistema del Villaggio dell’innovazione del Credit agricole, che ottimizza la distribuzione e la gestione dei materiali aziendali, contribuendo così alla sostenibilità e all’efficienza operativa.

E poi ci sono le iniziative solidali, come il progetto Canguri d’Acciaio, che grazie a Rugby Inclusivo Paese, sostiene l’integrazione attraverso lo sport, consentendo a persone con disabilità di praticare il rugby insieme alle rispettive under di categoria.

La trasformazione di Novagest in Società Benefit rappresenta un ulteriore stimolo a fare la differenza, a creare valore per tutti gli stakeholder e a costruire un futuro migliore per la collettività.

*Capsula MPS (Mitaca Professional System) certificata per il compostaggio industriale secondo lo standard EN 13432:2000 da DIN CERTCO.
Andrea e Enrico Gallinaro

Lavazza Ready to Drink è il nuovo formato pronto da bere in qualsiasi momento e occasione, che rivisita in chiave fresca e moderna due iconiche ricette della tradizione, come il cappuccino e l’espresso con latte. Le bevande Ready to Drink Lavazza sono pensate per un pubblico giovane, sempre in movimento e alla ricerca di soluzioni che possano accompagnarlo durante la giornata, in particolare nel periodo estivo. Realizzate con una miscela 100% arabica, offrono un tocco rinfrescante all’esperienza del caffè Lavazza.

Bonduelle presenta due importanti innovazioni: le nuovissime Insalatone Benessere, insalate pronte ricche di ingredienti gustosi per favorire il benessere fisico e mentale, e le Pastallegre, ricette a base di pasta e verdure per una pausa pranzo appetitosa.

Le Insalatone Benessere

Il benessere è ormai una priorità e nel 2024 ci si aspetta che il 45% dei consumatori opterà per cibi salutari e che l’80% preferirà alimenti ricchi di superfood, (Rapporto Coop 2023).

Intercettando questa crescente consapevolezza, Bonduelle lancia le Insalatone Benessere, la nuova gamma di insalate ready to eat composta da tre referenze complete di kit condimento:

• Active: insalata mista con pollo, Grana Padano, noci e semi di zucca.

• Recharge: insalata mista con tonno, mandorle e bacche di goji.

• Balance: insalata mista con feta DOP, mirtilli, grissini integrali e miele.

Le tre ricettazioni Espresso and Milk, Cappuccino e Caffè Latte (in vendita esclusiva per il canale food service) rappresentano la soluzione perfetta per avere sempre a portata di mano il piacere di una bevanda al caffè fresca, da assaporare durante i momenti di condivisione in ufficio, leggendo un libro al parco o durante una gita fuori porta.

Espresso and Milk - Una miscela 100% arabica abbinata a un morbido latte parzialmente scremato. Una bevanda al caffè dalla giusta intensità e dal retrogusto gradevole ed equilibrato.

Cappuccino - Una miscela 100% arabica, latte parzialmente scremato e gustoso cacao. Un delizioso equilibrio tra note di cioccolato e caffè dalla consistenza vellutata e cremosa.

Caffè Latte - Una miscela 100% arabica insieme a latte parzialmente scremato, in cui prevalgono le note morbide del latte con un leggero tocco di caffè

Lavazza Ready to Drink è disponibile per il consumo domestico, negli uffici nelle vending machine e all’interno del canale HORECA.

La nuova gamma presenta un packaging colorato e accattivante, studiato per fornire il dettaglio degli ingredienti e sottolinearne i benefici.

Le Pastallegre

Ricette gustose per sfiziosi piatti pronti a base di pasta e verdure: nascono così le Pastallegre, la nuova gamma di prodotti innovativi e versatili, senza conservanti aggiunti. Ideali da consumare a caldo (scaldandole in microonde), ma buone anche a freddo.

La linea si compone di quattro referenze:

• Anelli siciliani con tonno, pomodorini, olive e capperi.

• Gramigna con cime di rapa, pomodori secchi, Quartirolo lombardo DOP e nocciole.

• Tubetti rigati con radicchio e nocciole al profumo di zafferano.

• Gnocchetti sardi con broccoli e pomodorini secchi

La gamma si presenta con un packaging dal colore blu brillante che cattura l’attenzione dei consumatori.

Viva la Mamma, marchio specializzato nella produzione di piatti pronti del Gruppo Fratelli Beretta, amplia la propria gamma con Equilybra, una nuova linea dedicata a chi cerca proposte gastronomiche di qualità e dal bilanciato apporto di macronutrienti, senza rinunciare al gusto e servizio, nell’ambito di una dieta quotidiana varia ed equilibrata.

Sviluppate con il supporto di nutrizionisti e dietologi, le tre nuove referenze Equilybra propongono ricette a base di riso, abbinato a materie prime di origine animale e vegetale, formulate per garantire un profilo nutrizionale equilibrato: Riso bianco, pollo e verdure; Riso nero, verdure e legumi; Riso nero, pollo, edamame e verdure Le referenze Equilybra propongono il pratico packaging “a piatto”, studiato da Viva la Mamma per facilitare il consumo anche fuori casa.

Capitani lancia la nuova macchina a cialde denominata QB Pod, destinata al canale Home, che l’azienda ha appena messo in produzione. Compatta, leggera, sostenibile: le dimensioni contenute (solo 28 x 13,5 x h 23 cm a fronte di un peso che non arriva ai 3Kg.), la velocità di riscaldamento (solo 25 secondi) e il sistema di energy saving ne fanno il modello perfetto per ogni ambiente di cucina, ma la rendono adatta anche a contesti diversi come i piccoli uffici QB Pod funziona con sistema a cialde, il più sostenibile dei caffè porzionati, e consente l’erogazione di più tipi di bevande grazie al porta tazze regolabile in tre altezze, che può accogliere contenitori di più dimensioni: dal tradizionale bicchierino da caffè alla mug per gustare bevande calde e tisane.

Una importante novità riguarda il portacialde che, oltre ad essere removibile per una pulizia veloce, è dotato di un sistema di regolazione della pressione che rende possibile la personalizzazione del caffè: più o meno ristretto e più o meno cremoso. QB Pod è proposta in colori e finiture neutre, ma è possibile personalizzarla scegliendo il colore che più si preferisce.

Cameo presenta una freschissima e coloratissima novità in vista dell’estate, che arricchisce ulteriormente l’offerta dell’azienda nel mercato del fresco.

Arriva My Fruit Bowl: una polpa di frutta dalla consistenza ricca e golosa, con morbidi e succosi pezzi di frutta e semi di lino macinati.

Il lancio di My Fruit Bowl è in linea con il trend della personalizzazione, uno dei bisogni più rilevanti per i consumatori nell’ambito delle scelte alimentari, sempre più improntate alla varietà e alla sostenibilità.

Lo stesso trend è alla base di un fenomeno culturale ormai affermato: le bowl - dolci o salate - diventate sempre più virali sui social grazie alla loro estetica colorata e divertente. In quest’ottica nasce My Fruit Bowl: un prodotto pronto a base di frutta, perfetto per dare varietà e gusto alla colazione e ai momenti di pausa durante la giornata.

My Fruit Bowl è disponibile in due varianti di gusto per l’estate in arrivo: la prima al gusto mango, ananas e banana e la seconda fragola, banana e aronia. Il gusto è garantito dall’esperienza di cameo: un mix

armonico di frutti, dolcificato con sciroppo di fiori di sambuco, fonte di fibre e completamente privo di conservanti, oltre ad essere uno spuntino ideale per chi segue un’alimentazione vegana.

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