Australia

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Grand Tour degli antipodi

testo di Mark Day

Il nuovo film di Baz Luhrmann, regista del pluripremiato Moulin Rouge, rilancia l’Australia fatta di spazi immensi di roccia rossa e animali esotici che rendono questa terra l’ultima frontiera ricca di fascino e mistero del nostro pianeta. Ma in questo continente c’è molto di più da scoprire, a partire dalle sue fantastiche città 40

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AUSTRALIA

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gni volta che un australiano in giro per il mondo parla con qualcuno della propria terra finisce per discutere delle uniche due cose che tutti sembrano conoscere: i canguri e l’Outback. La cosa è abbastanza naturale, in quanto siamo effettivamente l’unico continente ad avere canguri che attraversano liberamente le praterie e milioni di chilometri quadrati dei nostri territori interni sono desertici o semidesertici e si trovano proprio alle spalle delle nostre città, per questo li chiamiamo Outback, che letteralmente significa Fuori - là dietro. Molto di ciò che i cinefili vedranno nel nuovo film di Baz Luhrmann, Australia, si adatta perfettamente a questi stereotipi: un’immensa terra rossa spazzata dal vento e dalla sabbia che offre dei panorami da capogiro abitati da canguri, ma anche da bestiame, cavalli selvaggi e aborigeni. Si tratta quasi di un’istantanea di una parte dell’Australia com’era nel 1942, ma non è certo l’Australia di oggi. Anche se si possono ancora trovare moltissime specie di flora e fauna uniche al mondo, come i canguri, i bilby, i koala, gli ornitorinchi dal becco di papera e gli spinosi formichieri, senza dimenticare velenosissimi serpenti, ragni dal dorso rosso che tessono ragnatele a imbuto, squali killer e calabroni letali. La maggior parte di noi australiani raramente ha occasione di osservarli nel loro ambiente naturale. Effettivamente, molti non sono neanche mai stati nell’Outback. Piuttosto che combattere con le secche sabbie rosse del deserto, preferiamo vivere nelle città che punteggiano la costa, anche se ci piace affermare che tutti noi abbiamo un forte legame con l’Outback. È il nostro modo per definirci un popolo “tosto”, adattabile, sempre pronto a tirarsi su le maniche e lavorare sodo per trasformare il territorio secondo le nostre esigenze, ma ciò non potrebbe essere più lontano dalla realtà di quanto Sydney lo sia da Shark Bay, che si trova al lato opposto del Paese. L’Australia è una vasta terra pianeggiante di più di 7,5 milioni di chilometri quadrati, pari a buona parte dell’Europa occidentale o degli Stati Uniti continentali, e si estende per circa 4.000 chilometri da Cape York a nord a East Cape, nel sud della Tasmania, e più o meno per la stessa distanza da Shark Bay, a ovest, a Byron Bay a est. Quasi 9 australiani su 10 vivono nelle vicinanze del mare: tre quarti di noi vivono nelle sei capitali degli Stati che formano la federazione, l’86% abita in comunità urbane e il 94% affolla appena il 4% del territorio del Paese. Siamo uno dei popoli più urbanizzati del pianeta

In apertura, un’immagine tipica, la terra rossa e arida che è solo uno dei volti del Paese. Flora e fauna endemiche popolano il vasto territorio australiano. Sopra, un esemplare di Sturts Desert Pea. Sotto, un koala, simbolo dell’Australia. Il buffo mammifero marsupiale è capace di restare fermo su un albero per circa 19 ore al giorno, molte delle quali le passa dormendo.

L’Australia è la più grande isola del mondo ed è anche il continente più pianeggiante del pianeta Viaggiando

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Australia Grand Tour

Sopra, uno scatto del National Parks, nel Kimberley. Sotto, la Camel Cup ad Alice Springs. La corsa si fa con velocissimi cammelli allevati nel cuore dell’Outback.

e amiamo paragonare le nostre città a metropoli di livello internazionale come Londra, Parigi, New York, Los Angeles o Hong Kong. Siamo gente molto cosmopolita, consumiamo merci provenienti da tutto il mondo e assorbiamo una cultura occidentale globalizzata attraverso l’impietoso occhio dello schermo cinematografico e della televisione e seguiamo mode e tendenze che non conoscono confini internazionali e che spesso finiscono per sommergere culture uniche e originali.

Sydney ha dimenticato le sue difficili origini e oggi è una metropoli che offre arte e cultura

I GRANDI CENTRI URBANI. I visitatori che si recano in Australia hanno una possibilità di scelta pressoché infinita di destinazioni, una sola cosa non è ragionevolmente possibile fare in un unico viaggio: vederla tutta. Le agenzie offrono un’ampia varietà di tour e avventure nell’Outback, ma se attraversare deserti in fuoristrada e dormire all’addiaccio nelle praterie non è proprio nella vostra lista di cose da fare prima di morire, si può ripiegare sulle innumerevoli attrattive delle città. Sydney è la più grande metropoli australiana (la popolazione supera i 4,25 milio-

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ni), la capitale dello Stato del Nuovo Galles del Sud e il primo luogo in cui si insediarono i coloni europei. La costa orientale venne mappata per la prima volta da James Cook nel 1770, ma soltanto nel 1788 una flotta di 11 navi venne inviata a Botany Bay per stabilirvi una colonia penale. All’arrivo, la baia si rivelò inadatta allo scopo, quindi le imbarcazioni risalirono la costa sino a un’insenatura trascurata da Cook e vi scaricarono il loro sciagurato carico di criminali, battezzando il luogo con il nome di Sydney Cove. Su un lato dell’insenatura, dove piantarono le loro tende e costruirono le prime capanne di fango, oggi si trova la famosissima Opera House, parte del Patrimonio Architettonico dell’Umanità dell’UNESCO, e sull’altro abbiamo l’altrettanto noto Harbor Bridge, due trionfi di architettura e ingegneria che costituiscono veri e propri landmark della città a livello internazionale. Con una breve traversata in traghetto si raggiunge il Taronga Zoo, dove si possono ammirare leoni, tigri, giraffe ed elefanti accanto a esemplari di animali indigeni che raramente si possono osservare in natura. Nelle vicinanze si


I canguri sono tra gli animali più tipici, celebri per i salti che possono raggiungere i 9 metri di altezza. Sotto, una veduta dell’Opera House che ospita oltre ai concerti anche un grande parco divertimenti. trova The Rocks, un quartiere storico dove i bar, i ristoranti all’aperto e i negozi di marche storiche offrono ancora uno sguardo sul passato marittimo di Sydney. E a pochi minuti dal centro con il traghetto o il bus si trovano le spiagge di Manly e Bondi, paradisi dei surfisti. A un’ora di volo verso sud abbiamo la meravigliosa Melbourne (5 milioni di abitanti), capitale dello stato di Victoria. Si tratta di una città che ha avuto il suo boom nel periodo della corsa all’oro iniziata intorno al 1850, quando si spendevano enormi fortune per costruire le sedi delle grandi istituzioni. Oggi, gli affascinanti edifici di arenaria e granito danno a Melbourne un’aria maestosa che sottolinea il vigore dei suoi abitanti. Per molti aspetti è la città australiana più europea, con il suo clima mediterraneo e un impianto urbanistico fatto di ampi viali alberati incrociati da vie e viuzze che ospitano innumerevoli caffetterie, bar, ristoranti, bistrò, pasticcerie e negozi di Grandi Firme. Oltre ad attrarre i patiti dello shopping di tutto il Paese, Melbourne si fregia di essere la capitale sportiva della nazione. Qui, il football australiano è come una religione e la città ospita ogni anno un gran premio di Formula 1, gli Open d’Australia di Tennis, che fanno parte del circuito del Grande Slam e la Melbourne Cup, un prestigio-

so concorso ippico per purosangue inglesi. A un’ora di volo a nord di Sydney si trova Brisbane (1,9 milioni di abitanti), capitale dello Stato australiano in più rapida crescita, il Queensland. Sino a 25 anni fa Brisbane aveva la reputazione di essere un po’ provinciale, quasi una città di frontiera, perché costituiva il centro servizi per i vasti terreni agricoli e le industrie minerarie dell’interno del Queensland. Ma di recente si è verificata una fortissima espansione edile e con essa la città si è raffinata, sino al punto di ospitare il museo più grande del Paese, il Queensland Gallery of Modern Art, che recentemente ha allestito una grande mostra su Andy Warhol, capostipite della Pop Art americana, e la scena teatrale è molto vivace. Brisbane costituisce anche il portale d’accesso a una delle più importanti aree turistiche del Paese, la costa tropicale del nord, dove lussuosi resort punteggiano isole favolose come l’arcipelago delle Whitsunday. La città si trova in prossimità della Sunshine Coast, una zona in rapida espansione turistica che si sviluppa intorno a Noosa a nord e della Golden Coast a sud, la cui area più importante si chiama significativamente Surfers Paradise. Entrambi sono centri balneari, caratterizzati da uno stile di vita particolarmente rilassato, che ogni anno Viaggiando 43


Australia Grand Tour Federation Square a Melbourne è ormai il nuovo cuore della città. Nella piazza si trovano ristoranti, caffetterie e vere opere d’arte e di architettura dal design accattivante

attraggono migliaia di visitatori dal sud del Paese. Al largo della costa del Queensland si trova la Grande Barriera Corallina, lunga oltre 2.000 chilometri. Lungo questa costa si incontrano molti resort e rifugi tropicali, da Cooktown a Rockhampton. A ovest di Sydney si trova, invece, Adelaide (1,2 milioni di abitanti), capitale dello Stato dell’Australia Meridionale e centro delle più importanti regioni vinicole del Paese, Barossa e McLaren Vale. Gli abitanti di Adelaide a volte si vantano spocchiosamente di essere l’unica città in Australia a non essere stata costruita da galeotti. Il centro ha l’aria raffinata e dal design impeccabile di una città universitaria che gode della sua tranquillità e si pregia della propria storia di sperimentazione sociale. Infatti, le donne dell’Australia Meridionale sono state le prime al mondo a votare. Ma, oltre a tutto ciò, Adelaide ha una solida base economica nella sua industria manifatturiera ed ha avuto una parte molto importante nell’industria automobilistica nazionale. La sua economia attuale è in rapida crescita grazie al boom dell’industria mineraria, che coinvolge le aree più a nord dello Stato, principalmente deserte. Le Flinders Ranges, nello Stato dell’Australia Meridionale, sono facilmente accessibili dalla capitale Adelaide. Questa catena montuosa è costituita dalle rocce più antiche d’Australia, risalenti sino a 650 milioni di anni fa e corre da nord a sud attraverso il centro dello Stato. Da Arkaroola, dove si innalza da un deserto ricco di uranio, attraversando il Wilpena Pound, un notevole anfiteatro naturale largo 11 chilometri, la catena si trasforma nelle Adelaide Hills e nella loro estremità meridionale in Kangaroo Island. La costa meridionale di quest’isola mostra alcune notevoli formazioni rocciose, chiamate Remarkable Rocks. Per ironia della sorte, Kangaroo Island (che significa Isola dei Canguri) soffre per un problema di sovrappopolamento di koala. Più ad ovest, al di là del Nullarbor Plain, dove una strada e una linea ferroviaria corrono per 700 chilometri senza neanche una curva, si trova Perth (2,1 milioni di abitanti) ca-

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pitale dell’Australia Occidentale. Perth è una città luminosa e luccicante fatta di grattacieli e grandi ambizioni, una versione ridotta di Sydney sulla costa occidentale. L’Australia Occidentale sta vivendo un momento molto favorevole a livello economico grazie alle sue risorse naturali, come ferro, oro, nichel e gas naturali, e Perth è il luogo di provenienza di molti dei pendolari che lavorano nelle miniere. Gli abitanti hanno un aspetto vigoroso e hanno la fortuna di godere di un clima mite, di una suggestiva posizione sul fiume Swan e interminabili spiagge battute dai surfisti sull’Oceano Indiano. Poco più a sud si trova la favolosa regione vinicola di Margaret River e imponenti foreste con alcuni tra gli alberi più alti del mondo. LA MAGIA DELL’AUSTRALIA SELVAGGIA. Nel profondo della psiche di molti australiani si nasconde il bisogno di tornare alla prateria. Continuiamo a ripeterci che un giorno lasceremo i nostri lavori d’ufficio e vagheremo per l’Australia a goderci il grande Outback. Questo sogno ha partorito una nuova classe di australiani moderni, i “Nomadi Grigi”. Li troverete sulla strada per Humpty Doo, li incontrerete mentre percorrono il Gunshot Creek diretti a The Tip, vi imbatterete in loro a Uluru, The Bungles, Cradle Mountain e nelle foreste di eucalipti giganti a ovest. Sono i pensionati d’Australia, una generazione che ha fatto il suo tempo e ora gira in roulotte, in camper o con la tenda sul portapacchi del loro fuoristrada. C’è molto da vedere, e la cosa bella è che tutti possono farlo. Dieci anni fa lo abbiamo fatto anche io e mia moglie: abbiamo preso una pausa di un anno dal lavoro e ci siamo messi al volante. A volte, abbiamo piantato la nostra tenda in luoghi molto isolati e selvaggi, altre ci siamo sistemati in motel o addirittura in resort. Ovunque abbiamo incontrato Nomadi Grigi che stavano vivendo la loro

opportunità. In un’occasione abbiamo campeggiato presso il Lago Eyre, il “mare interno” d’Australia, lungo 150 chilometri e largo 100. Molte mappe lo mostrano come una macchia blu e milioni di anni fa era una foresta primordiale popolata da dinosauri, ma oggi è più che altro una secca piana di sale. Capita che quando piove nel Queensland centrale, l’acqua defluisca nel lago, che però si riempie soltanto due volte al secolo. In quel luogo, a centinaia di chilometri da qualsiasi insediamento umano, ogni definizione di grandezza perde di significato. Non ci sono orizzonti su quei 100 chilometri di sale scelti da Donald Campbell nel 1964 per il suo record di velocità di 648,5 chilometri all’ora stabilito con un veicolo a ruote. Di notte il cielo è così limpido che le stelle sembrano diamanti incastonati nella volta celeste. Come si potrebbe descrivere? “Grande” è una parola troppo piccola. “Enorme” non gli rende giustizia. L’artista australiano Ken Done ha suggerito la parola “Vasto”, con 24 “a”, ed effettivamente quando ci si trova davanti a uno spettacolo simile sembra il vocabolo più adatto. Dal centro del continente, segnato dal gigantesco monolite di roccia rossa Uluru, noto anche come Ayers Rock, le destinazioni a nord, a sud, a est e a ovest offrono una varietà infinita. La grandezza del continente australiano fa sì che quasi in ogni momento si possa scegliere tra una gamma di climi che vanno dal tropicale all’alpino. Mentre le piste da sci delle Snowy Mountains sono una meraviglia invernale per alcuni, il nord tropicale è un salubre approdo per altri. Mentre i veri avventurosi nei loro fuoristrada aggrediscono le dune del Simpson Desert, altri si imbarcano in un trekking attraverso le montagne selvagge della Tasmania, l’isola-stato pulita e verde al largo della costa sudorientale del continente, una delle destinazioni più gettonate per le

A centro pagina una veduta su Whitsunday Island. Sopra a sinistra, Promenade Glenelg ad Adelaide; a destra uno scorcio sugli alberi giganti della West Coast. Sotto, il Purnululu National Park nel Kimberley.

Il Kimberley, nell’Australia Occidentale, ha una sola strada asfaltata che l’attraversa

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Australia Grand Tour sue estese foreste. Utilizzata in passato come colonia penale a prova di fuga, la Tasmania offre numerose testimonianze storiche dell’orrore e della brutalità dei suoi inizi. Mentre imperversa la controversia sul taglio totale delle antiche foreste, grandi aree selvatiche dell’isola sono protette da qualsiasi pratica di disboscamento. L’unico modo per visitare questa terra dalla flora e fauna meravigliose è a piedi, perché non ci sono strade, ma soltanto piccoli sentieri, alcuni dei quali richiedono 11 giorni di cammino, permettendo a chi è fisicamente in forma di godere di alcuni dei più bei paesaggi al mondo. Cradle Mountain, sugli altipiani centrali della Tasmania, è uno sbalorditivo esempio di ambiente primordiale, mentre Queenstown, nel sudest dell’isola, mostra quali danni può causare lo sfruttamento incontrollato della terra. Qui, il territorio è stato denudato sino a creare un grottesco paesaggio lunare. In queste pagine scorci delle Flinders Ranges dove si trovano le rocce più antiche d’Australia. Sotto, una guida indigena.

Il fascino del Kimberley. Ad ovest la grande attrazione è il Kimberley, dove si trova il Faraway Downs, il mitico ranch del film Australia. Questo vasto altopiano roccioso riserva degli impressionanti panorami di roccia rossa con profonde scanalature scavate da millenni di acqua monsonica che defluisce verso il mare, e fertili valli la cui terra è molto ricca. Il primo impiego di queste terre fu l’allevamento di bestiame, ma il boom economico moderno è dovuto all’agricoltura, alle miniere di diamanti e al turismo. Le rotte turistiche più gettonate sono la Gibb River Road, un sentiero battuto da percorrere in fuoristrada attraverso alcune delle aree più scenografiche, e i 1.500 chilometri di autostrada tra Broome e Kununurra. Lungo questa via meridionale si trova il Purnululu National Park, conosciuto anche come Bungle Bungle Ranges, uno stupefacente gruppo di formazioni ad alveare che spuntano dalle pianure deserte. Ad est del Kimberley si trova la regione del Top End, che comprende la città di Darwin, le antiche miniere di uranio di Humpty Doo e la Arnhem Land. I tour del meraviglioso sistema di fiumi e laghi del Kakadu National Park conducono sino a Jabi-

Darwin la nuova frontiera del Nord Già dagli anni Trenta la città vantava una numerosa comunità asiatica oltre agli aborigeni che vi vivevano ed era un luogo vivace, ricco di cultura e di buon cibo e vibrante di vita.

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’eterogeneità etnica di Darwin, che conta appena 100.000 abitanti ma sembra 10 volte più grande grazie al suo cosmopolitismo, è ancora una delle sue caratteristiche principali e la percentuale più alta di giovani di tutta l’Australia le conferisce un’atmosfera particolarmente dinamica e attiva. Inoltre la zona produce tre tra i più importanti prodotti di lusso del Paese: i celebri diamanti rosa, le pelli di coccodrillo e le bellissime perle dei mari tropicali. Purtroppo la sua posizione strategica ha fatto sì che fosse l’unica città australiana ad essere bombardata dai giapponesi nel corso della Seconda guerra mondiale. A ciò si è aggiunto il potere distruttivo della natura, che nel 1974, con il ciclone Tracy, ha semidistrutto la città. Ma la caparbietà degli abitanti del Nord, che impersonano lo spirito pionieristico australiano, ha permesso di ricostruire con uno stile moderno le parti danneggiate della città. Il centro è piccolo e si visita facilmente a piedi, ma se volete si possono affittare anche le biciclette e girare la città con le sue numerosissime piste ciclabili, che attraversano anche i parchi e offrono dei panorami mozzafiato sul mare. Nelle vicinanze si

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possono visitare il Museum and Art Gallery of the Northern Territory, con la sua meravigliosa collezione di opere d’arte aborigena, il Parco Nazionale di Litchfield, con la sua natura tipica del Top End, e le isole Tiwi, con le loro foreste tropicali, chilometri di spiagge incontaminate e piscine naturali incastonate tra le rocce. Numerosi sono i pub, le birrerie e i locali notturni dove si può trascorrere la serata, ubicati soprattutto lungo la via principale, Mitchell Street. Il maggior numero di ristoranti sono ubicati a Cullen Bay e offrono praticamente tutte le cucine del mondo con menù per tutte le tasche, mentre se preferite un locale all’aperto con veduta scenografica sul mare il luogo ideale è il molo di Stokes Hill. Il clima è caldo tutto l’anno con una media di 32 gradi, ma il periodo migliore per visitarla è tra maggio e ottobre, perché poi inizia la stagione umida. Oltre a costituire una delle porte di accesso privilegiate al vicino Kimberley, da Darwin ha anche inizio la Stuart Highway, che attraversa da nord a sud tutto il Paese sino ad arrivare ad Adelaide, passando per Alice Springs, la città più centrale del Paese, e la grande formazione rocciosa di Uluru, chiamata anche Ayers Rock.


ru e Oenpelli, sedi di notevoli pitture rupestri. I laghi e le ninfee delle Yellow Waters (Cooinda) sono immagini da cartolina, ma non vi azzardate a tuffarvi: i fiumi pullulano di coccodrilli d’acqua salata. Per entrare nelle terre aborigene di Arnhem Land occorrono dei permessi speciali, ma in genere sono facilmente reperibili per tour di pescatori accompagnati da guide professioniste. Arnhem Land è famosa per il Barramundi, un pesce che raggiunge quasi 2 metri di lunghezza, la più grande attrazione per la pesca sportiva in Australia. Ancora più ad est, sulle sponde del Golfo di Carpentaria si trova l’area desertica di Cape York. Durante la stagione secca, da marzo a ottobre, lunghe cordate di fuoristrada si inoltrano su un sentiero a una corsia chiamato Telegraph Track per raggiungere l’estremità più a nord del continente, The Tip. Si tratta del più avventuroso safari d’Australia, lungo il quale si attraversano intrepidamente numerosi ruscelli, tra i quali il Gunshot Creek, dove i fuoristrada si gettano in acqua da un dirupo scosceso e scivoloso con 45 gradi di pendenza. Non è cosa per deboli di cuore, ma i turisti vengono da tutto il mondo per questa esperienza. Ogni Stato australiano offre una vivace cultura che ha radici nella storia, nella natura spettacolare, e nelle sue vocazioni moderne: quelle vinicole, gastronomiche e del benessere. Sopra, alcune incisioni rupestri. Nella cosidetta Caverna di Kimberley, si trovano petroglifi che raffigurano strani esseri, simili ad astronauti, risalenti a circa 18.000 anni fa. Sotto, oggetto d’artigianato indigeno.

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Focus film e location

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Il fascino degli antipodi si fa film

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In alto a sinistra il ranch Faraway Downs. Nella pagina scene tratte dal film.

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un atto d’amore nei confronti della sua terra e un tributo al grande cinema di Hollywood il nuovo film di Baz Luhrmann, Australia, l’attesissimo kolossal epico e romantico che uscirà nei cinema italiani il 16 gennaio 2008. Apprezzato dal pubblico internazionale per Romeo + Giulietta e Moulin Rouge!, che ne hanno rivelato il grande talento creativo e un estro visionario, l’eclettico regista australiano torna alle radici realizzando un film epico nelle atmosfere, romantico nella storia, emozionante nel racconto e suggestivo nella scelta dei luoghi. Protagonisti di Australia sono due fra le star più amate del cinema mondiale, entrambi di origini australiane: il premio Oscar Nicole Kidman (Moulin Rouge!, The Hours, La bussola d’oro) e Hugh Jackman (trilogia di X Men, Codice Swordfish, The Prestige), accompagnati da un cast di attori come David Wenham, Bryan Brown, Jack Thompson, David Gulpilil (Mr. Crocodile Dundee), David Ngoobujurra e l’esordiente Brandon Walters di 11 anni. Ma un ulteriore protagonista è senza dubbio il paesaggio del Kimberley che pur senza battute sottolinea gli stati d’animo e i cambiamenti che intervengono nei personaggi. Come spiega lo stesso regista: «L’area dell’Australia che abbiamo scelto si trova nell’entroterra più remoto che esista, con zone vastissime totalmente prive di popolazione e le maggiori distanze tra luoghi abitati. Chi vive qui è costantemente soggetto alle sfide degli elementi. È uno degli ultimi luoghi al mondo a evocare un senso di mistero, emozione e

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avventura. L’immenso potere del paesaggio ha la capacità di trasformare il carattere. La stagione delle piogge, grazie alla quale il terreno riarso e desertico si trasforma nell’arco di una notte in un giardino dell’Eden, è una metafora dellla trasformazione dei personaggi di Sarah e il Mandriano». Ambientato alla vigilia della Seconda guerra mondiale, il film racconta la storia di Lady Sarah Ashley (Kidman), un’aristocratica britannica che arriva in Australia alla ricerca del marito, proprietario di Faraway Downs, un ranch molto esteso nel nord del paese. Catapultata in un mondo agli antipodi dal suo, la donna si ritroverà da sola a lottare contro i proprietari terrieri rivali e decide di accettare l’aiuto di un Mandriano del luogo (Jackman). Insieme, i due compiranno un viaggio iniziatico attraverso il paese per giungere fino a Darwin, proprio quando la città sta per essere bombardata dai giapponesi, poco tempo dopo Pearl Harbour. E sarà un viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Regista e produttore del film, Luhrmann ne ha curato anche la sceneggiatura – da un suo soggetto originale – su cui ha lavorato per oltre due anni insieme a Stuart Bettie, al premio Oscar Ronald Harwood e al celebre scrittore australiano Richard Flanagan. Un film che regala emozioni a chi ama il grande cinema e che restituisce le suggestioni delle pellicole che tutti hanno amato, da Via col Vento a Lawrence d’Arabia, da La mia Africa a Titanic. Prodotto da Twentieth Century Fox e Bazmark Film, Australia sarà distribuito a livello internazionale da Twentieth Century Fox. Il film, già uscito in Australia e negli Stati Uniti, arriverà a breve sui nostri schermi.


i nfo www.australia.com www.westernaustralia.com www.southaustralia.com www.italy.embassy.gov.au/

Come arrivare I collegamenti con l’Europa sono garantiti da diverse compagnie sia europee sia asiatiche, tra cui Qantas Airlines, British Airways, Cathay Pacific, Singapore Airlines, Thai e Japan Airlines. Il viaggio dura tra le 21 e le 24 ore.

Notizie generali Periodo migliore: primavera e autunno (le stagioni sono invertite rispetto all’Europa). Clima: nella parte settentrionale dell’Australia il clima è tropicale, con una stagione secca che va da maggio a ottobre e una stagione delle piogge, con temperature piuttosto elevate, che va da novembre a maggio. La costa orientale è caratterizzata da un clima gradevole durante tutto l’anno, mentre a sud ci sono inverni moderatamente freddi ed estati calde e asciutte. Documenti: è necessario essere in possesso del passaporto in corso di validità. Il visto turistico è necessario e ha una validità di 90 giorni: è rilasciato via internet (www.immi.gov.au/e_visa/ evisitor.htm) oppure contestualmente all’emissione del biglietto aereo. Lingua: inglese. Valuta: dollaro australiano. 1 € = 1,9399 AUD. Per telefonare: dall’Italia in Australia comporre il prefisso 0061; per chiamate dall’Australia in Italia occorre digitare il prefisso 001139. Ambasciate: Ambasciata d’Italia in Australia - 12 Grey Street, Deakin, Canberra 2600 - Tel. 0061 2 62.73 33.33. Ambasciata dell’Australia in Italia - Via Bosio 5, Roma - Tel. 06 85.27.21. Carte di credito: si accettano American Express, Bankcard, Diners Club, MasterCard, Visa e JCB. Mance: non è consuetudine lasciare la mancia, che quindi è rimessa alla discrezionalità del cliente. Fuso orario: l’Australia è divisa in 3 fusi orari che, a seconda della regione, varia da 7 a 9 ore in avanti rispetto all’Italia. Quando in Italia è in vigore l’ora legale la differenza si riduce di 1 ora, mentre aumenta di 1 ora quando l’ora legale entra in vigore in Australia. Corrente elettrica: 220-240 volt. Norme sanitarie: non sono richieste vaccinazioni.

Le meraviglie di Bondi Beach A renderla famosa il Natale e i muscolosi surf lifesaver

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ono abbronzati e scultorei, indossano un tipico copricapo rosso e giallo e vigilano sulla incolumità dei bagnanti e soprattutto dei surfisti. Peccato che si possono incontrare solo nel fine settimana perché appartengono ad una associazione di volontari, la Bondi Surf Life Savings Clubs, nata nel lontano 1906 quando nonostante le proteste dei puritani, iniziò la mania del surf che non è mai tramontata. Così come non passa di moda trascorrere il Natale su questa spiaggia, anche se oggi per il giorno della festa, l’alcool è vietato. Tutti aspettano l’arrivo di Babbo Natale che qui viaggia in canoa...

itinerario

Australia

sogno australiano 9 giorni, 8 notti

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l tour inizia con la visita di due paradisi naturali: Kangaroo Island, e il Flinders Chase National Park, uno dei parchi più antichi del Sud Australia. Con un permesso speciale, inoltre, si visita il Kelly Hill Conservation Park per osservare i canguri nel loro ambiente naturale. Si prosegue con l’escursione attraverso Walpa Gorge, e al termine si raggiunge un punto panoramico nei pressi di Uluru, dove ammirare i giochi di luce del sole al tramonto. Si esplora poi l’Ayers Rock percorrendo il Mala Walk fino a Kantju Gorge. L’ultimo trasferimento ci conduce a Sydney, dove sono in programma una crociera sulla baia e la visita dei luoghi più noti della città. La quota comprende: trasferimenti aeroporto/hotel/ aeroporto, pernottamenti negli hotel della categoria prescelta, le visite ed i tour con guide locali che parlano italiano, 3 pranzi ed 1 cena. Voli esclusi. Quota da: € 1.930 a persona Partenze: ogni lunedì e giovedì, fino al 30 marzo 2009 www.naar.com - Tel. 02 48.55.851

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