Il Grifone del Picentino

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Anno I° - Numero 0 - Febbraio 1999 In corso di registrazione

Mensile di informazione, politica, cultura e sport Diretto da Piero Vistocco

UNO SFORZO DA VOI RICONOSCIUTO: GRAZIE AI GIFFONESI, TUTTI!

Dai LIBERTINI ai RIBALTONI

di Cinzia Paolini

di Genè Andria

I

Quando a fine gennaio scorso abbiamo

iniziato a distribuire il "numero zero" de "Il Grifone" ci siamo domandati: siamo sicuri che i lettori ci seguiranno? Obiettivo raggiunto! Oggi, a distanza di un mese, diciamo GRAZIE ai giffonesi per averci letto, per averci apprezzato e per aver riconosciuto il nostro sforzo nel dare un'immagine della notizia pulita e immediata. Il consenso che noi della redazione abbiamo ricevuto è stato ampio e gratificante, per cui, ancor più motivati, continueremo ad offrire, con linearità e chiarezza, informazioni sempre migliori ed esaurienti. Battezzata la partenza del giornale col "numero zero", che ci ha lasciati con il fiato sospeso in attesa di giudizi pur sempre utili per confermare analisi e previsioni, ora è arrivato il momento di realizzare un altro importantissimo obiettivo: INGRANDIRCI, raggiungendo le otto pagine di stampa. Si allarga, così, il ventaglio delle notizie più attuali della città di Giffoni, immortalando anche scene di vita quotidiana. Si crea, così, più spazio da dedicare agli avvenimenti di politica locale ritenuti più eclatanti e significativi e all'esposizione delle informazioni economiche riportate nell'ossequio di una forma semplice, accessibile e chiara. continua in seconda

libertini, seguaci del libertinaggio, hanno avuto nei secoli che vanno dal Cinquecento all'Ottocento valutazioni contrastanti ed, in molti casi, opposte. Fieri oppositori di Calvino e della sua dottrina che, secondo loro, portava a legami troppo gravosi sotto l'aspetto della libertà individuale furono nel secolo XVII considerati appartenenti a qualche setta eretica. In alcuni dizionari francesi dello stesso periodo si leggono delle definizioni del tipo: " che non vuole assoggetarsi alle leggi, alle regole del ben vivere, alla disciplina in genere". Una ragazza si chiama " LIBERTINA " quando si rifiuta di obbedire a sua madre, una donna a suo marito. Ricordiamo che il libertinaggio è anche inteso come predicazione della dissolutezza e fornitore dei mezzi per praticarlo. Nei ragionamenti dell'Aretino " LA NANNA insegna alla figiuola PIPPA l'arte puttanesca ". In termini più filosofici i libertini ritengono che esistendo uno solo Spirito eterno e divino, motore di tutti gli esseri e delle loro azioni, tutto ciò che viene fatto è attribuibile a questo Spirito, quindi niente è riprovevole. La religione fa sentire direttamente all'uomo la presenza dello Spirito mediante la sua contemplazione; chi pratica questa è libero di agire secondo il proprio arbitrio. Da queste brevi considerazioni si può rilevare

che i comportamenti dei libertini, seppure da alcuni punti di vista censurabili, derivano fondamentalmente da una crisi filosofica e da un'insofferenza sociale. In una accezione più critica e meno nota, ai libertini nel Seicento, è stato apposto il marchio dell'impostura per mascherare le proprie idee e la propria condotta al fine di ingannare gli altri soddisfacendo i propri interessi e le proprie brame. Questa ultima formulazione seicentesca è

ricomparsa " tout court " alla fine di questo secolo interpretata magistralmente - nella sua negatività - da un gruppo di politici, cosiddetti " ribaltonisti ", che accaparratisi i voti nell'elettorato di centro destra, hanno creato, in modo determinante, il presupposto di un governo di centro sinistra, poi realizzato. Questa metodologia, concretizzatasi nella fase attuativa in una lotta feroce di accaparramento di poltrone, è stata applicata anche ai governi minori. Il Presidente Prodi che, oltre ad essere una figura di spicco è politico onesto e corretto, ha bollato questa strategia come " IMMORALE ". Pur avendo cognizione, come tutti, del significato di questa parola, ho ritenuto approfondirla con una lettura, sulla enciclopedia Treccani, dei termini: morale, moralismo, etica, immoralità costituzionale. Dalla lettura di questi vocaboli si può sintetizzare che gli immorali, ai quali si riferiva Prodi, sono quelli che diventano tali per eccesso di bisogni egoistici; mancano di simpatia verso le persone e d'altruismo. Non hanno ritegno a calpestare i valori cristiani, non possedendo il sentimento di solidarietà e sensibilità. L'unico concetto, per loro da rispettare è il raggiungimento dell'obiettivo prefissato non preoccupandosi del male che possa venire ad altri ma solo dell'utilità che possa venire a loro stessi.

Bufera politica alla vigilia delle elezioni amministrative del 13 giugno ‘99

Di Vece e Verace lasciano la Giunta Comunale Tanto tuonò che piovve!. Per quanto

clamorosa, la sterzata era nell'area già da diverso tempo. " Giffoni Democratica " ha perso altri due pezzi I Verdi lasciano la giunta Carpinelli. Antonio Di Vece, ha ufficializzato con una conferenza stampa questa drastica decisione e proprio alla vigilia delle prossime elezioni amministrative in programma il 13 giugno. Il Popolare, Ubaldo Verace, vice sindaco, ha seguito l'esempio del suo collega della coalizione e due giorni dopo. Il centro sinistra a Giffoni è in piena crisi. Quattro anni di travagliata vita amministrativa. Il primo a lasciare la giunta ( dimissioni motivate per motivi di salute ) è stato

l'assessore esterno, Franco Martino che aveva le deleghe all'Agricoltura e Foreste. Persona di grande prestigio e competente in materia, oltre ad essere laureato in Agraria e Scienze Forestali è stato dirigente del Corpo Forestale dello Stato. Successivamente e inaspettatamente, anche Matteo Rinaldi lascia la maggioranza e dai banchi dell'opposizione si scaglia ferocemente contro la giunta Carpinelli. Anche dalla maggioranza il sindaco viene messo alla corda dal dottore, Franco Costabile, sulla questione delle lottizzazioni e sull'edilizia giffonese che non viene controllata. E proprio sulla questione dell'edilizia sono arrivate le dimissioni dei Verdi. Non è finita qui. Il Vice- sindaco,

Ubaldo Verace, a distanza di qualche giorno ha reso noto con un comunicato stampa che riportiamo integralmente le sue dimissioni. Ora a Giffoni si cominciano a muovere le varie forze politiche per allestire le liste per le prossime elezioni amministrative. Negli ambienti politici si è aperto il mercato delle trattative e stando alle voci che circolano, la lotta e aperta e ferrata. Piero Vistocco

All’interno riportiamo il comunicato stampa dell’Assessore Antonio Di Vece ed il manifesto del Vicesindaco Ubaldo Verace


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politica

UNO SFORZO DA VOI RICONOSCIUTO: GRAZIE AI GIFFONESI, TUTTI! dalla prima pagina

Senza alcuna esitazione ci promettiamo di continuare ad esporre gli avvenimenti in modo schietto e coraggioso, il che significa usare, se necessario, anche toni forti che potrebbero provocare facilmente delle critiche che per noi, comunque, saranno costruttive. È meglio, secondo noi, essere "pungenti" o "ingombranti" con genialità ed originalità nel proporre gli scoop o notizie piccanti, piuttosto che esporre avvenimenti di poca risonanza. Liberi da qualsiasi influenza, continueremo a dare alle vicende la veste della cronaca vera, cioè, senza avanzare, alla prima occasione, commenti politici. Ciò significa che, ad esempio, dell'economia coglieremo l'aspetto obiettivo, di cronaca: non vogliamo interpretarla alla luce delle dichiarazioni di Fazio, o Ciampi, che sono, spesso, dichiarazioni di logica politica. C'è chi asserisce che, tra i mass-media, il giornale è uno dei mezzi più tradizionali per comunicare agli individui messaggi e idee, per inculcare valori, codici di comportamento atti a integrarli nella società in cui vivono. E i giornalisti, consapevoli di questo loro potere, dell'influenza che possono esercitare sulle persone, spesso ne approfittano e fanno la parte del leone: nell'esposizione dei fatti, molte volte, continuano a perseguire la via della polemica e della critica, per lo più pessimistica, che ricalca schemi ormai logori o superati, influenzando, così, facilmente, le idee dei lettori. Contrariamente a ciò, noi della redazione de "Il Grifone" siamo consapevoli che molta gente ha imparato a leggere le notizie in modo "asettico", dimostrando di saper discernere, con chiarezza e serenità, tra la notizia buona e quella cattiva che le viene propinata. Per questo abbiamo deciso di passare dalle polemiche costruite comodamente a tavolino, fatte dalla maggior parte dei giornalisti, a un po' più di analisi e approfondimento nell'esposizione degli avvenimenti. Forse ci costerà più fatica, ma siamo sicuri che i risultati, in termini di credibilità e di stima dei lettori, la ricompenseranno ampiamente. "Il Grifone" vuole riuscire ad "informare piacevolmente", accompagnando il lettore, vero ispiratore e protagonista del giornale, nell'universo turbolento di notizie, alla ricerca di avvenimenti del presente o alla riscoperta di accadimenti o tradizioni del passato. Per raggiungere questo obiettivo, il nostro impegno è quello di non appiattire le notizie ma di essere in grado di raccontare tutto ciò che riguarda la società anche, se opportuno, con un pizzico di ironia, che, in fondo, non guasta mai. Per ora, noi della redazione, continuiamo a lavorare sodo, promettendo la verità dei fatti, in modo aperto e pubblico, seppur prudente. Siamo pronti a migliorarci, a diventare come il lettore ci vuole, per raggiungere un'impostazione del giornale ideale con la quale avere la pretesa, un giorno, di affermare che le nostre pagine nascono e respirano insieme ai cittadini giffonesi.

Con un pubblico manifesto, Ubaldo Verace

Vicesindaco del PPI accusa Carpinelli sicuramente da ricercare nell'atteggiamento del sindaco Carpinelli, che ha cercato ad ogni costo di volgere a proprio vantaggio tutte le energie, le diverse culture politiche e l'impegno di ciascuno, nel tentativo di asservirle ad un disegno politico egoistico che trova giustificazione soltanto in una voglia anomala di protagonismo senza limiti né confini. In questo Carpinelli si è rivelato davvero un cattivo maestro applicando il principio dell'usa e getta, scoprendo così i suoi limiti rispetto ad una cultura politica di coalizione, con la quale si sarebbe potuto costruire un progetto democratico avente un valore strategico e politicamente lungimirante. Quest'atteggiamento, d'altronde, prima ancora di provocare dissensi da parte dei Popolari, dei Verdi e del Partito della Rifondazione Comunista, aveva con largo anticipo creato rotture nelle file stesse dei Democratici di Sinistra con la netta presa di distanza dalla maggioranza del consigliere Matteo Rinaldi. Le voci, sempre più insistenti, che circolano a proposito di una lista del sindaco per le prossime elezioni costituiscono un'ulteriore dimostrazione della scarsa considerazione che si ha della coalizione di centrosinistra compresi gli stessi diessini. Il convegno sulla Cittadella del Cinema organizzato dal Partito Popolare il 4 febbraio '99 poteva diventare una occasione di convergenza alta tra il Comune e L'Ente Festival, per armonizzare idee e progetti in

campo a Giffoni, allo scopo di finalizzarne le potenzialità tese a creare un grande polo di sviluppo turistico a sfondo rurale ed insieme culturale, ma Carpinelli una volta di più ha voluto affermare il suo disegno egemonico buttando alle ortiche anche quest'estremo tentativo. Tentativo sul quale io avevo puntato le residue speranze di pace e di concordia nell'interesse comune. L'amarezza e la delusione sono state ben colte dal giornalista de " Il Mattino ", che presente al convegno, ha intuito nella mia replica la volontà di dimissioni dalla giunta Carpinelli che ormai erano nell'aria. Giffoni è passata, quindi, da un'emergenza di governo, ormai superata, ad un'emergenza democratica che né io e né i Popolari di Giffoni intendono avallare, affermando così il saggio assunto secondo il quale da nessuna parte potrà mancare la democrazia se non mancheranno gli uomini liberi ". Partito Popolare Italiano

...si è rilevato davvero un cattivo maestro

Con l'approvazione del bilancio di previsione dell'anno 1999 si chiude un ciclo di quattro anni di amministrazione caratterizzati da aspetti e sviluppi tra loro contrastanti. Se il livello amministrativo, infatti, si è avuto un periodo di stabilità che ha consentito alla maggioranza di centrosinistra di governare la città, perseguendo risultati senza precedenti sul piano della realizzazione di piccole e grandi opere pubbliche, attingendo finanziamenti a vario titolo, a livello politico si è dovuto, purtroppo, registrare un progressivo svilimento dello spirito che aveva animato la coalizione democratica uscita vincente dalle elezioni del 1995. La ragioni di questo logoramento sono

Giffoni: isola felice di notte Dopo le ore 21 diventa terra di conquista

Un tavolo Istituzionale per i problemi nell'area del Picentino Corrado Martinangelo, Vice Presidente

della Comunità Montana Monti Picentini, ha chiesto al Presidente della Provincia di Salerno, Alfonso Andria, di convocare un tavolo istituzionale con tutti i Sindaci della zona Monti Picentini, l'Ente Comunità Montana e con la partecipazione degli Assessori Regionali e dei Parlamentari Salernitani sulle seguenti questioni: 1) Piena applicazione del DLGS 469/97 e L.R. n. 14/98 sulla riforma del Mercato di Lavoro; 2) Sblocco dei progetti L.P.U. approvati nell'ottobre 1997 e fermi alla Commissione Regionale per l'impiego, per la nostra zona e per l'intera provincia di Salerno; 3) Proposta per l'intesa Istituzionale di

Anno I° - numero 0 - febbraio 1999 in corso di registrazione Direttore responsabile: Piero Vistocco Redattore capo: Cinzia Paolini Amministrazione: Teresa Cianciulli Progetto grafico e stampa: PUBBLIGRIFO snc - Giffoni Valle Piana Redazione e amministrazione: Via Giulietta Masina,12 tel. fax 089 865 709 - Giffoni Valle Piana

programma da riscrivere con la realizzazione di infrastrutture nel Picentino come per esempio la metanizzazione; 4) Fondi Europei per il Piano 2000 - 2006; 5) Attivazione definitiva dei Patti Territoriali Irno - Picentino e Sele - Picentino; 6) Parco Regionale Monti Picentini; 7) Svincolo autostradale in San Mango Piemonte e bretella Mercato San Severino - Pontecagnano; 8) Progetti per la raccolta differenziata dei rifiuti; 9) Piani di riqualificazione urbana del Ministero dei Lavori Pubblici e piano di coordinamento territoriale della Provincia; 10) Politiche di sostegno al Turismo nella nostra zona. Sicuro della sensibilità dell'amministrazione Provinciale di Salerno e sapendo che dai Sindaci potranno venire anche altre idee di progetto per la nostra zona, confido vivamente nei compiti di coordinamento della Provincia e di nuova programmazione della Regione Campania.

LdioConfronto sostiene con forza il consigliere comunale Democratico, Remigio Carmando che dai banchi dell'opposizione ha spiegato che Giffoni Valle Piana per quanto riguarda l'ordine pubblico si fa cogliere impreparata. " Gli atti vandalici ai danni dei giardini pubblici e le scritte con le bombolette spray di sfida contro il sindaco apposte sui muri della casa comunale, sono un chiaro segnale di debolezza del controllo del territorio comunale ". Il consigliere comunale Carmando ha dunque accusato l'amministrazione comunale di lassismo. Non si risolvono i problemi della delinquenza con i manifesti sui muri - ha concluso Carmando - ma con un accurato e capillare controllo delle forze dell'ordine.


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politica

In pieno dissenso sulla tutela del verde e dei beni ambientali

I Verdi... di rabbia, lasciano sbattendo la porta continuare la pur proficua collaborazione di questi anni, con un Sindaco che quasi sempre della sentenza dei Giudici del Tribunale del ha operato al di sopra e al di fuori di ogni Riesame di Salerno, che hanno dissequestrato collegialità Amministrativa, reprimendo ogni " Il Mulino 3 ", ritenendo contrariamente al voce di dissenso e di semplice divergenza od Pubblico Ministero e al Giudice per le Indagini anche il pur minimo consiglio propositivo Preliminari la nuova costruzione perfettamante dei suoi assessori: questo in particolar modo legittima, i Verdi Giffonesi, nell'esprimere in materia di edilizia ed urbanistica. E' chiaro incondizionata fiducia all'operato della che se la stabilità Amministrativa garantita al Magistratura, ritengono coerentemente di Sindaco dalle forze di coalizione è stata dover lasciare l'Amministrazione Carpinelli. indispensabile per realizzare il programma Al di là, infatti, del mero contendere sulla di sviluppo del paese, è altrettanto chiaro che legittimità dell'operato in costruzione e sulla il super dinamismo di Carpinelli ha generato presenza o meno di vincoli di legge sull'area il lui una sorta di sindrome da " delirio di interessata, che ne avrebbero onnipotente " che ha schiacciato, vietato a priori l'autorizzazione come un carrarmato, tutto ciò il super sindacale di Carpinelli, un che ha trovato sulla sua strada, unico dato certo emerge: la dinamismo di compreso naturalmente i suoi diversa concezione della tutela In questo ha giocato un Carpinelli ha alleati. e della valorizzazione ruolo determinante anche la ambientale e paesaggistica di generato il lui frammentazione dei consiglieri Giffoni, da parte nostra rispetto opposizione, i quali hanno una sorta di diabbandonato al Sindaco. Non è credibile, per impraticabilità come pubblicamente continua democratica il Consiglio sindrome da a fare il Sindaco, o addirittura, come " delirio di Comunale, dell'abbattimento del ristorante qualche altro, in pieno adiacente il quattrocentesco onnipotente " trasformismo delle coscienze, ha Convento di san Francesco e aderito al partito o alla coalizione autorizzare, nel contempo, la costruzione di del Sindaco. La mortificazione della politica un manufatto di stampo industriale a soli è oggi assoluta a Giffoni Valle Piana e la stessa cinquanta metri dal citato complesso democrazia partecipativa è a rischio. Le grandi monumentale in fase di recupero, per di più opere pubbliche e di risanamento ambientale ai piedi della collina e del Borgo Medioevale del territorio, comunque necessarie e da noi di Terravecchia interessati da un progetto di condivise amministrativamente, lungi restauro di ben undici miliardi e mezzo. dall'essere comprese come occasione di Perciò non è più sostenibile da parte nostra crescita e di sviluppo dalla popolazione, hanno

Nel prendere atto con incredula serenità,

sacrificato se non oscurato i problemi più impellenti della comunità locale, ovvero l'area del disagio giovanile e quella più drammatica legata alle famiglie Giffonesi esposte a problema di droga, di disoccupazione, di sopravvivenza quotidiana, nella mancanza di ogni riferimento e solidarietà istituzionale. La stessa importante ipotesi occupazionale legata alla gestione della Cittadella del Cinema e dei complessi storici del Convento di San Francesco e del Borgo Medioevale di Terravecchia, oggi viene posta in discussione da atteggiamenti apparentemente megalomani

IL PATTO SELE - PICENTINI La Cgil lavora per la sua accelerazione Fforteinalmente anche il Sele Picentini sotto la spinta delle organizzazioni sindacali confederali ha il suo Patto Territoriale. Sono stati, dunque, avviate le fasi della progettualità nelle nuove dinamiche di sviluppo. I soggetti promotori del Patto Territoriale, nel quadro delle necessità e del supporto socio economico allo sviluppo, hanno determinato il fare squadra con il livello della rappresentatività sociale economica e dei governi locali per attivare la progettualità dal basso per il lavoro e lo sviluppo. Afferma Luigi Crucito, Segretario Generale della Cgil, lo sviluppo economico ed occupazionale della Piana del Sele - Picentini ha bisogno di imboccare la strada programmatica per dare risposte certe, concrete e ravvicinate al ruolo crescente ma spontaneo che il sistema territoriale va assumendo non solo nelle relazioni interne ai vari territori provinciali e regionali, ma anche e soprattutto nelle relazioni interregionali: verso la Puglia centrale; lungo le nuove direttrici

di collegamento realizzate dopo l'evento devastante " sismico " del 1980. Il Patto coglie la necessità di dare risposte aggregative, già presenti nel passato, e che oggi si stanno rafforzando tra le varie zone del territorio Sele - Picentini. Queste spinte aggregative vanno inserite nel quadro programmatico con l'obiettivo di determinare un sistema " distretto economico territoriale " con l'indirizzo di sviluppo integrato in grado di poter competere nei nuovi scenari regionali, nazionali ed internazionali superando lo stato di attuale frammentazione. L'attivazione dello strumento del Patto Territoriale nel vasto territorio del Sele - Picentini può dare, soprattutto in questo territorio risposte adeguate alla questione dell'occupazione e dello sviluppo, perché ricche di un potenziale di risorse private e pubbliche disponibili non ancora pienamente utilizzate. Gli attori del Patto, consapevoli della importanza strategica della realtà sopra esposta e dopo una indispensabile e costruttiva fase

Luigi Crucito di approfondimento, nella riunione tenutasi nei giorni scorsi, hanno deciso di proseguire i lavori per il Patto Territoriale, rafforzandone la volontà e avviando la fase della progettualità. Il Patto é uno strumento di formazione, di una cultura per determinare il sistema concertazione per farne sviluppo; è una opportunità per attivare a far crescere il nuovo,

da parte del Sindaco in contrapposizione al Direttore Artistico Claudio Gubitosi, ma che nascondono la stessa arrogante presunzione di voler gestire politicamente ad ogni costo, ed in prima persona, anche ciò che ad altri, in maniera ovvia, compete culturalmente. In tale generale contesto, si può affermare che i Verdi siano stati lasciati totalmente isolati nella stessa maggioranza amministrativa, su questioni che necessitavano di uno scatto di orgoglio e di trasparenza da parte di ogni persona libera. Approvato doverosamente il Bilancio '99, le nostre dimissioni, oggi, vogliono offrire una opportunità di riflessione a tutti i democratici Giffonesi, ed anche fungere da stimolo per costruire un vero comitato di salute pubblica che scongiuri la definitiva autarchia di un Sindaco che, al pari di Berlusconi, si considera un " unto del Signore " e il padrone incontrastato dei destini del paese. Perciò crediamo che per la prossima legislatura vada discussa da tutte le forze di centrosinistra una nuova fase progettuale e di alleanza in alternativa alla " Lista del Sindaco ", che sappia coniugare ambiente e servizi, strutture e sviluppo, solidarietà e democrazia. Al mondo associativo, culturale e del volontariato laico e cattolico Giffonese, lanciamo un appello affinché insieme si possa costruire un valido progetto di futuro per la nostra città, che trovi al centro dell'azione politica ed istituzionale l'uomo, il cittadino, la famiglia in armonia con la Natura e con il prossimo. " Perché la politica ritorni ad avere un'anima e sani principi.

I Verdi

gruppo dirigente anche nel quadro delle nuove strutture ( Società - Agenzia della Piana del Sele ) atte a gestire i nuovi interessi di sviluppo attivati dal basso; é un'opportunità per adottare un metodo di lavoro comune, in grado di razionalizzare l'utilizzo dei nuovi strumenti, anche finanziari, nell'ambito dell 'Agenda 2000 e delle nuove prospettive di programmazione regionale e nazionale. Luigi Crucito afferma che i soggetti attivatori del Patto sono consapevoli delle difficoltà finora incontrate dai nuovi strumenti di programmazione negoziata gli attori del Patto hanno come obiettivo di affermare le metodologie di programmazione dal basso e capaci di superare le fasi di sperimentazione attraverso la richiesta al governo di una normativa definitiva in grado di assicurare, così come indicato nel Patto Sociale del dicembre dello scorso anno, le condizioni di certezza giuridica dei tempi, delle procedure e dei finanziamenti. Per la Piana del Sele e per l'area dei Picentini si avvia la fase di svolta. Il Patto Territoriale ha già determinato certezze e clima sociale ora è tempo di presentare la programmazione dei soggetti imprenditoriali capace di cogliere le opportunità del Patto Territoriale e l'avvio della possibile ripresa socio economica della vasta area del Sele - Picentini.

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pagina 4 numero 0 febbraio 1999

speciale

Il 1999 del Giffoni Film Festival

UN PAESE IN FESTIVAL

C

Da questo mese e fino a maggio la terza edizione di MOVIE DAYS Il cinema incontra gli studenti. La manifestazione cinematografica interesserà tutti gli studenti della regione Campania. Il programma non si svolgerà solo a Giffoni. Per facilitare la partecipazione degli studenti, sono stati individuati alcuni centri nei quali si terranno diverse date: oltre al già citato Giffoni, Cava dè Tirreni, Capua, Sorrento, Avellino, Benevento e Potenza. E' prevista l'adesione di oltre 4O mila studenti.

Dal 16 al 25 aprile a Salerno LINEA d'OMBRA Il cinema affronta i problemi del passaggio dall'adolescenza alla maturità. Linea d'Ombra, il cui direttore artistico è Peppe D'Antonio, il presidente è invece, Generoso Andria. E' oggi una produzione dell'Associazione Salerno InFestival. Con il supporto del Giffoni Film Festival.

Ad Eboli, si terrà nei prossimi mesi SGUARDI INQUIETI Il cinema dei disagi. In costiera il Giffoni Film Festival sta definendo la data per presentare

A SUD DI LUBECCA Festival del cinema nordico in collaborazione con il comune di Cava dè Tirreni.

Un'altro evento del 1999 é

CINEMA E RAGAZZI Rassegne organizzate in collaborazione con il Giffoni Film Festival in alcune città italiane: Brescia, Vittorio Veneto ( TV ) Bari, Bologna, Milano, Roma, Genova Torino ed altre 30 città.

A Giffoni, invece dal 18 al 21 luglio ESERCIZI DI STILE Primo incontro degli esercenti cinematografici italiani. Dal 22 al 24 KID NET. Primo incontro mondiale dei rappresentanti della cinematografia per ragazzi.

A Settembre, GIFFONI A TIRANA Primo festival del cinema.

La 29ma edizione del Giffoni Film Festival si terrà dal 18 al 24 luglio

ome già avviene da qualche anno tutto il paese sarà coinvolto dalle attività del festival soprattutto nella fascia oraria di maggiore aflluenza di pubblico che va dalle 20,3O alla mezzanotte. A ospitare le diverse sezioni luoghi naturali per un festival e altri reinventati per l'occasione. Uno dei punti fermi rimane il cinema valle dove saranno proiettati: i film di 3CQP Domande da un secolo all'altro ( ore 10,30 e 15,30 ). Il concorso Primi Schermi ( ore 18,30 ). Le repliche serali di Liberi di Volare ( ore 20,30 e 22,15 ). I posti a sedere sono 380. Uno spazio del tutto nuovo viene offerto dal recuperato Convento di S. Francesco che assolverà a diverse funzioni. Sala riservata per la giuria di Liberi di Volare, spazio per incontri stampa, luogo ideale per il tradizionale incontro conviviale con il quale si chiudono le giornate del festival per dare la possibilità ad ospiti ed organizzatori di incontrarsi, confrontarsi, arricchire la propria esperienza. Nella sala interna sono previsti 150 posti. Nel chiostro 250. La Piazza Mercato conferma il suo ruolo di crocevia essenziale. Idealmente è dalla piazza che partono tutte le strade del festival e alla piazza, sede degli uffici permanenti dell'Ente, tutte ritornano. Nella piazza trovano la propria collocazione ideale: Junior Village destinato al puro divertimento soprattutto per i più piccoli. Spettacoli di burattini, animazione, proiezione di cartoon su grande schermo e tutto quello che occorre a suscitare la curiosità e l'entusiasmo dei bambini, a sviluppare la loro fantasia e la loro intraprendenza. IL posto delle favole è un piccolo teatro all'aperto nel quale all'imbrunire si raccolgono i bambini che, spesso insieme ai genitori, ascoltano le favole. Elementi scenografici semplici favoriscono la creazione di un ambiente accogliente e

rassicurante. Alla narrazione della favola seguirà la replica del film di Primi Schermi per consentire anche ai bambini giunti con i genitori la sera di assistere alla proiezione. Il giardino degli Aranci si riappropria della sua antica funzione, quella di cinema all'aperto. Uno schermo e pochi posti a sedere per consentire una Finestra sul Cortile. Posti disponibili 350. La Piazza Lumière non può che essere, per dimensione e per tradizione, il luogo del grande pubblico al quale il festival affida: le Anteprime dei più importanti film destinati ai ragazzi della stagione cinematografica 1999/2000. La consegna dei Giffoni Awards 1999 ai grandi ospiti nazionali ed internazionali che avranno così l'occasione di incontrare il grande pubblico presente. In chiusura di serata,

Musica sotto le Stelle, concerti dedicati ai giovani, ma non solo, musica tutta da vivere per chiudere la giornata in bellezza. Posti previsti 5000. Tutte le attività del festival sono assolutamente gratuite. Il pubblico potrà assistere senza alcun biglietto a tutte le proiezioni non riservate alle giurie. Il biglietto d'ingresso ( lire cinquemila ) 2,58 Euro, alla Piazza Lumière è assolutamente simbolico e destinato a scopi prevalentemente benefici. Alla 29ma edizione del Giffoni Film Festival saranno inviatati a far parte della Giuria: Emir Kusturica ( Presidente ), Gianni Amelio, Abbas Kiarostami, Bertrand Tavernier, Liv Ullman, Theo Angelopoulos, Ferid Boughedir, Dimiter Anagnosti, Andrzey Wayda, Francesca Archibugi, Antonio Capuano e Daniele Bergamn.

L'attore giffonese, Antonello Cianciulli in tournè con Lando Buzzanca E' motivo di grande soddisfazione per il nostro attore teatrale, Antonello Cianciulli, lavorare al fianco di un attore cinematografico e teatrale del calibro di Lando Buzzanca, amato dal grande pubblico italiano. La tournè con la Compagnia Teatrale IL GLOBO ha messo in scena lo spettacolo " LA BISBETICA DOMATA " di William Shakespeare. La Compagnia ha debuttato all'inizio dell'anno a Rieti ed è stato subito un successo. Le altre tappe sono in programma in Sicilia ( con debutto a Palermo ). In Puglia e Calabria. E' previsto uno spettacolo a Parma, Lodi, in Campania e nel Lazio. Dal 23 marzo al 4 aprile al teatro Ghione nella Capitale. Infine, dal 6 aprile all'11 al Teatro Bellini di Napoli. Ecco il cast degli attori: Lando Buzzanca (Petruccio ) e Caterina Costantini.( Caterina ) che sono gli attori principali. Poi, Adriano Agrimi ( Prete - Pedante - Sarto ), Giorgio Alessandrini ( Biondello ), Livia Bonifazi ( Bianca ), Giorgio Barlotti ( Battista ), ANTONELLO CIANCIULLI (Gremio Vincenzo ), Roberto Cito ( Ortenzio ), Mario Fedeli( Lucenzio ), Antonio Fermi ( Curtis ), Alfredo Messina ( Musico ), Vincenzo Pirrotta (Tranio ), Liliana Randi ( Vedova ), Nicola Valenzano ( Grumio ). La Regia e le scene sono di Mario Moretti. " LA BISBETICA DOMATA ". Più che bisbetica domata, schiava d'amore. " affrontare un classico - dice il regista tematicamente controverso come la pur

splendita " Bisbetica domata ", dopo tante versioni teatrali e cinematografiche e, soprattutto, dopo tanta discussione sul patriarcalismo scespiriano che ha fatto storcere più di una bocca critica, può porre, oggi, qualche problema di metodo ma anche di realizzazione. Inquadrato nella società del suo tempo, il personaggio di Caterina incarna un

principio che poteva essere legittimato nella sua opera di repressione. Ma oggi, al di la della cornice storica, quali significati possono attribuire a un simile testo/ contesto ?. Una lettera personalizzata mi ha portato a vedere nella violenza esercitata da Petruccio, prima sulla promessa e poi sulla sposa, non solo la metafora di un innamoramento ma anche la forza travolgente di una carnalità straripante. Petruccio, insomma, pur nella cornice scherzosa e divertente della commedia, è vittima del turbamento dei sensi che la coriacea Caterina gli ha provocato; e Caterina, più che bisbetica domata, è una schiava di quell'amore terreno e terragno che l'ha sconvolta. Di questa inaudita sottomissione, comunque, ed è Shakespeare che lo vuole, Bianca, prima docile strumento nella mani paterne e poi moglie riottosa, e così la vedovella innamorata e poi proterva, sono il contraltare, quasi a bilanciare i conti. In questa direzione, aiutando una riduzione drammaturgica che tende a prosciugare ogni verbosità d'epoca, ed a decantare la lingua in una colloquialità più vicina a noi con freqenti incursioni anacronistiche, l'amore di Petruccio e Caterina perde la sua connotazione favolistica per acquistare una dimensione più concreta. Una parabola paradigmatica detta con parole di oggi per rendere attuale, cioé eterna, la lunga notte dei coltelli di quel rapporto di coppie.


pagina 5 numero 0 febbraio 1999

varie

Finalmente ci siamo elezioni comunali alle porte L’

apparire all’orizzonte di questa scadenza ha creato all’interno della maggioranza Carpinelliana una prevedibile fibrillazione che è esplosa come una bomba. Assessore e Vice Sindaco si sono dimessi scoprendosi all’improvviso garanti della democrazia e della libertà. Dopo cinque anni di ovina supinanza improvvisamente hanno scoperto il lupo mannaro, dopo esserne stati i più solerti adulatori, i più servili sostenitori ecco che finalmente scoprono il mostro Carpinelli. Come mai un tale repentino cambiamento? Che cosa è realmente accaduto? Noi riteniamo che il Sindaco Carpinelli nel suo culto dell’IO sia convinto di essere invincibile e di non avere più bisogno di nessuno per vincere le elezioni, ha deciso, quindi, di fare ciò che hanno già fatto De Luca a Salerno e Bassolino a Napoli, creare la lista del Sindaco e far fuori tutti quelli che non sono funzionali al suo progetto espansionistico. Ha lavorato affinchè ciò si verificasse, ha creato le condizioni affinchè il Verde ed il Vice Sindaco andassero via e loro ci sono cascati come polli d’allevamento. Noi di Alleanza Nazionale che da sempre rappresentiamo l’anima politica dell’opposizione a Carpinelli e che con coerenza abbiamo sempre portato avanti la nostra concezione della politica anche stavolta dobbiamo stare attenti a non lasciarci coinvolgere in discorsi personalistici, diatribe da cortile ed odi di circostanza. Noi abbiamo un progetto politico di alternativa alla sinistra ed al suo modo di amministrare e coerentemente anche con gli assetti nazionali anche a Giffoni dobbiamo muoverci con serietà. Non dobbiamo lasciarci sedurre da ammucchiate che creano solo confusione, generano

Con questa nuova sezione, vi proponiamo, riproducendoli integralmente, articoli e reportage pubblicati su IL MATTINO da Piero Vistocco negli anni che vanno dal 1994 ai giorni nostri, che illustrano momenti e fatti della nostra Comunità 5 rile 199 p a 0 2 ì gioved

ecquivoci, incomprensioni, alimentano gelosie ed evidenziano contraddizioni politiche ideologiche e di programmi. L’omogeneità è un valore che crea stabilità e rende duratura la collaborazione. Nell’offrire agli elettori l’alternativa a Carpinelli noi pensiamo che si debba partire da quelli che in questi cinque anni hanno realmente svolto un ruolo di opposizione al Sindaco in consiglio comunale e nel paese. Un’aggregazione che partendo dai tre Consiglieri rimasti ancora al dott. Andria comprenda uomini di Alleanza Nazionale, il Consigliere Matteo Rinaldi, il folto gruppo del CCD capeggiato dal prof. Carlo Andria, ed esponenti di Forza Italia, nonchè persone della società civile, del mondo cattolico e delle categorie con una forte presenza di giovani. Un’aggregazione del genere oltre che offrire un’alternativa credibile poichè omogenea non consentirebbe a nessuno, alibi per riscoprire antichi amori o passate radici, e si eviterebbero figure come Sabato D’Alessio ed Antonio Di Feo che pur essendo eletti nelle liste dell’opposizione, in ogni consiglio comunale si dichiarano disponibili a votare per la maggioranza in nome di antichi e mai sopiti amori. Se poi, nel paese vi sono altre forme pronte a condividere con serietà queste impostazioni, saremo ben felici di camminare insieme, con la consapevolezza però che vi debba essere un progetto politico comune anche futuro. Se ciò non desse avvenire per colpa di qualcuno che per arroganza dovesse sopravvalutare le proprie forze, sappia che noi siamo pronti a seguire il vecchio ma pur sempre saggio motto “meglio soli che...”

Giuseppe Isoldi

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pagina 6 numero 0 febbraio 1999

attualità

Nel Carnevale Giffonese ‘99, premi ex-equo INTERNET E IL BUSINESS ELETTRONICO SENZA FRONTIERE Sfilata di carri ispirati al cinema N

Lo "shopping elettronico" senza frontiere è ormai una realtà cominciata timidamente oltreoceano e cresciuta con una rapidità stupefacente. Tutto questo grazie, ancora una volta, al canale di comunicazione più comune e meno costoso oggi disponibile: Internet. Nato come rete alla fine degli anni Sessanta, come supporto alle ricerche statunitensi sugli armamenti, Internet è diventato il modo più agevole ed immediato per far comunicare calcolatori tra loro, indipendentemente dalla marca e dalla loro posizione sul pianeta e, soprattutto, dalla cultura informatica dell'utente. Chiunque possieda un Pc ed un abbonamento di accesso alla rete, con Internet, oggi può fare shopping virtuale senza uscire di casa, avvalendosi di un mercato di dimensioni mondiali sul quale acquistare senza sosta milioni di prodotti di ogni tipo: calcolatori, pizze, automobili, prodotti da supermercato. Per avere un'idea dell'espansione di questo fenomeno si pensi che, nel 1997, negli USA, il 13% delle automobili è stato venduto in rete, così come molti altri negozi hanno fatto la loro fortuna con questo modo innovativo di vendere e, inoltre, è nato Amazon , un negozio di libri presente solo su Internet, che è di fatto la più grande libreria del pianeta. Tra le novità più eclatanti, che riguardano Internet, c'è quella, ancora in studio in laboratorio, di Stephen Emmott, direttore dei programmi di ricerca Knowledge Lab di Ncr, che ci permetterà, in un futuro non molto lontano, di accedere ad Internet senza l'uso del Pc: ci basterà, infatti, un forno a microonde, dotato di uno speciale video piatto sul frontale, che, mentre ci cuoce le uova, ci permette di entrare in rete, comprare azioni o biglietti aerei, in modo infinitamente più semplice rispetto ad oggi. Considerando la nostra realtà più da vicino, si può affermare che anche in Italia lo shopping in rete è così forte che ci ha fatto meritare il terzo posto in Europa. Anche le banche potrebbero giocare un ruolo chiave su Internet, facilitate dal rapporto con milioni di clienti. Esse, però, dovrebbero essere organizzate, a livello informatico e di rete, in modo tale da assicurare ai clienti, con i quali vengono in contatto, "strumenti elettronici"

che non solo coprono il momento del pagamento, ma assistono e controllano l'intero ciclo del processo di vendita: le banche, dunque, devono assicurare al cliente non solo la transazione di acquisto, ma l'offerta di prodotti, la gestione delle spedizioni, ed ogni altra attività in rete con la quale esser sicuri di mantenere attiva la propria clientela. Questo nuovo modo di approdare sul mercato mondiale di Interent richiede alle banche l'esigenza di avere strumenti elettronici efficaci che siano in grado di gestire ed analizzare anche un volume di dati sempre maggiore e in tempi sempre più ridotti. Solo così le banche possono crearsi un buon bagaglio di informazioni in rete con le quali soddisfare rapidamente, prima della concorrenza, le richieste e le tendenze dei propri clienti, attivi o potenziali. Solo così si possono ottenere via rete tutte le informazioni di cui il marketing necessita per impostare campagne di vendita efficaci e penetranti e si possono ottenere notizie fondamentali per inquadrare il proprio posizionamento sul mercato locale, potendo stabilire immediatamente di modificare o adattare l'offerta Una grande banca, che ha voluto la vendita dei prodotti finanziari in rete, è stata in grado di realizzare, in tempi brevi e con buoni risultati, il proprio sistema informativo di marketing, installato in 600 filiali e con l'impegno e la formazione di 12 mila persone. È risultato che in 14 mesi c'è stato un incremento fino al 40% nella vendita dei prodotti su fasce particolarmente sensibili di clientela, individuate e gestite ad hoc. Il continuo perfezionamento dei servizi informatici in rete permetterà alle banche di essere in grado di vendere alla propria clientela, sempre più attenta ed informata, servizi sempre più complessi, come quelli denominati "di consulenza", cioè servizi che forniscono informazioni relative alla qualità e all'affidabilità delle imprese presenti sul territorio. Un'azienda/ cliente di una banca, può, in poche parole, ottenere, via rete, da quest'ultima, informazioni riguaradanti un'altra azienda, ottenendo un valido aiuto per valutare l'opportunità di attivare un rapporto commerciale con un'entità sconosciuta. È pronto per le banche un programma speciale per la predisposizione di "documenti digitali" comodi per la stipula ed il perfezionamento di qualsiasi contratto concluso e trasmesso tramite rete, il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti. Il messaggio forte che resta nella mente è che il commercio elettronico è ormai una realtà e le tecnologie sono più che disponibili: bisogna avere solo la capacità di trasformarle in business. Cinzia Paolini

ella kermesse del carnevale giffonese continua come d’altronte gia negli anni passati, un filo che lo lega come tema ispiratore a quello del cinema, al quale da quasi un trentennio Giffoni si propone sulla scena internazionale con il cinematografia per ragazzi. La locale Pro Loco e la Pro Curti, capitanati dal parroco Don Generoso Bacco, hanno coordinato la festa più popolare dell’anno. Tutti si sentono coinvolti, bambini e grandi. Maschere e coriandoli e naturalmente i carri. Tanta fatica per allestire le scene. Un lavoro certosino, una passione e naturalmente tante spese. Le strade di Giffoni ancora una volta hanno attirato centinia di persone per ammirare i carri. Dicevamo che il tema era

quello del cinema e quindi i giffonesi hanno potuto ammirare sfilare per le strade cittadine il carro ispirato al Principe d’Egitto, Sandokan e la Spada nella Roccia. I premi ?. Naturalmente per tutti. La giuria formata dagli allievi e i professori del Liceo Artistico di Salerno hanno assegnato un premio anche al gruppo dei Bambinoni. La serata del martedi grasso si è conclusa con l’esibizioni di alcuni musicisti che hanno trattenuto in piazza fino a notte tarda tantissimi giovani.

BREVI BREVI BREVI BREVI BREVI IL FESTIVAL HA DISDETTO CON LA NESTLÈ LA SPONSORIZZAZIONE Il consiglio di amministrazione del Giffoni Film Festival capeggiato dal presidente, Carlo Andria e dal direttore artistico, Claudio Gubitosi, nel corso di una conferenza stampa hanno annunciato che la Nestlè non sarà lo sponsor della 29ma edizione del festival. Dunque, la Greenpeace e tantissime altre associazioni, tra queste anche I Verdi di Giffoni Valle Piana, hanno vinto la battaglia per boicottare la sponsorizzazione alla manifestazione del cinema per ragazzi. nel corso dell'edizione '98 per le strade di Giffoni i Verdi allestirono un tavolo per raccogliere le firme, volantini e informazioni a tappeto. La campagna di boicottaggio contro la Nestlè ha avuto inizio il 4 luglio del 1977 in seguito al rifiuto della multinazionale svizzera di voler cessare la sua pratica di pubblicizzazione dei prodotti surrogati del latte in polvere. In seguito ( 1979 ) la Nestlè rifiutò di sottoscrivere, nonostante l'impegno precedentemente assunto, le raccomandazioni proposte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'UNICEF, in materia di protezione della salute infantile. Gli organizzatori del Giffoni Film Festival non senza fatica sono riusciti a sostituire lo sponsor con tanti piccoli finanziatori. Gli ambientalisti esultano e ringraziano.

IMPRESA COSTRUZIONI

DOPO LA SCUOLA, LAVORO ASSICURATO Una carriera sicura con la scuola Interprovinciale di formazione professionale per parrucchieri ed estetiste. Tantissimi sono i giovani che con la scuola diretta dal maestro Gaetano Corrado, detto " Le Figarò " si sono trovati con una professione di sicuro successo. Un esempio per tutti é quello della giovane, Loretta Fierro, stilista in capelli, che da quattro anni ad Olevano Sul Tusciano, svolge con professionalità la sua attività di parrucchiera. " Si é vero - dice il direttore della scuola, Gaetano Corrado - sono soddisfatto per questi giovani che hanno un lavoro che li gradifica. Dal lontano 1987, quando é stata istituita la scuola che ha sede in via Mascagni, 10 a Pontecagnano, tanti sono stati i giovani che hanno partecipato ai corsi, tra l'altro autorizzati dalla Regione Campania". La scuola si avvale della preziosa collaborazione di Matteo Porpora, stilista in capelli che da decenni in Via Lazzarelli, 24 a Salerno, gestisce una avviata attività di Coiffeure.

DITELO A NOI Il nostro giornale vuole aprire una finestra sulla città. I lettori possono segnalarci problemi, avvenimenti, situazioni che hanno attirato la loro attenzione. SCRIVETECI !!!

FA.PI.

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Via S. Croce 84090 GIFFONI SEI CASALI


pagina 7 numero 0 febbraio 1999

economia a cura di Cinzia Paolini

PROBLEMA CASA: COSA CAMBIA PER PROPRIETARI ED INQUILINI CON LE NOVITÀ' DELLA NUOVA LEGGE SULLE LOCAZIONI Le norme che hanno regolato il problema dell'affitto sono state numerose nel corso degli ultimi anni. Senza andare troppo a ritroso nella storia, basta ricordare, ad esempio, la legge dell'equo canone che ha retto fino al 1992. Poi nel 1998 è arrivata la "primavera" dei così detti "patti in deroga" e, da qualche settimana, siamo arrivati alla legge del "libero mercato". È la legge n. 431 del 9 dicembre 1998, voluta fortemente dai proprietari che, da anni, premevano per una riforma più incisiva e definitiva di quella del 1992 e chiedevano un meccanismo di esecuzione degli sfratti più rapido e sicuro. La legge che prevede il "libero mercato" sembra, così, favorire palesemente i proprietari. Per riequilibrare questa situazione, a favore anche degli inquilini, dovremo aspettare che entri in vigore, tra qualche mese, la disposizione dei "canoni concordati". Uno dei limiti della nuova legge, che fa discutere molto, è l'eccessiva durata standard dei contratti: quattro anni più altri quattro di rinnovo automatico (contro i tre più due per "gli affitti concordati"), cui si sommano i tempi biblici per gli sfratti. Altra lacuna della normativa è rappresentata dall'incertezza sulla data in cui effettivamente l'immobile viene liberato a fine contratto: da un lato, il proprietario vuole sentirsi libero di affittare, perché deve sentirsi libero di riavere la casa alla data pattuita, dall'altro lato, l'inquilino deve sentirsi sicuro che il mercato gli offrirà altre possibilità. Con la nuova legge 431/98, rimane confermato l'articolo 11 della legge dell'equo canone che consente al proprietario di chiedere all'inquilino, come garanzia, un deposito cauzionale non superiore ai tre mesi di affitto. È stato abrogato, invece, l'articolo 24 della legge dell'equo canone che prevedeva l'aggiornamento annuale d'affitto al 75% dell'indice Istat del costo della vita: con le nuove disposizioni si deve indicizzare il contratto al 100% dell'indice Istat.

Consigli utili per il proprietario Per un proprietario che opera con la logica di un investitore di medio-lungo periodo, la nuova legge 431/98, rende tutto più facile: si deve solo rispettare la durata di quattro anni più quattro e registrare il contratto. Inoltre la nuova legge permette di concordare clausole più favorevoli di quelle imposte dai vecchi sistemi: equo canone e patti in deroga. Gli esperti hanno esortato i proprietari a stare attenti a non concordare i così detti "canoni in grigio", ovvero una parte registrata e il resto da far saldare in contanti direttamente dall'inquilino, il quale potrebbe fingere di accettare per poi rifiutarsi di pagare la parte in nero. C'è anche chi, per diminuire l'imponibile fiscale, registra tutta la cifra che effettivamente viene ad incassare (canone più spese), imputando alle spese condominiali una quota maggiore, dato che gli oneri accessori, trattandosi di rimborso, non sono imponibili. Ma anche qui l'inquilino potrebbe decidere di pagare il canone, come da contratto, e le spese, secondo il riparto dell'amministratore. Per quanto riguarda gli "oneri accessori" c'è ampio margine di discrezionalità nello stabilire quelli che sono a carico del proprietario e quelli a carico dell'inquilino.

Per le "spese straordinarie", come, ad esempio, rifare il tetto di una casa, alla luce delle nuove disposizioni, il proprietario può chiedere all'inquilino un'integrazione del canone pari al saggio di interesse legale che è attualmente al 2,5%. Quindi, se la spesa fosse di 10 milioni, si può chiedere all'inquilino di pagare 250 mila lire di affitto in più all'anno. Questa disposizione era prevista dalla legge 392/1978, che regolamentava l'equo canone all'articolo 23, articolo abrogato da questa nuova legge del 1998. Tuttavia, si potrebbe includere questa norma ugualmente, pattuendola nel contratto di affitto come "clausola liberamente concordata".

Cosa deve fare e sapere l'inquilino. Secondo il consiglio degli esperti, è opportuno che l'inquilino, prima di firmare un contratto di affitto, si rivolga ad un avvocato per farlo esaminare bene, poiché la legge 431/98 lo mette in una posizione di palese debolezza. Prima, con i patti in deroga, contro i proprietari intenzionati ad inserire clausole vessatorie nei contratti, era previsto che qualsiasi disposizione contraria alla legge portava automaticamente alla sua trasformazione in equo canone. È vero che le nuove norme prevedono un meccanismo analogo, nel senso che, in caso di pattuizioni non conformi alla legge, il contratto si trasforma in locazione con canone concordato, ma è altresì vero che il canone concordato, ad oggi, non è stato ancora stabilito, ed inoltre, tolte le ipotesi di una durata inferiore a quattro anni non rinnovabili, o di un canone totalmente o parzialmente in nero, non si possono identificare altri patti contrari alla legge se non l'indicizzazione del canone in base a parametri diversi da quelli dell'Istat. Per quanto riguarda la suddivisione delle spese, l'inquilino resta la parte più debole, perché i proprietari inesorabilmente provano a chiedere il rimborso di spese non dovute o su cui ci sarebbe molto da discutere (per esempio, il compenso dell'amministratore). Si consiglia di aggiungere al contratto una tabella esaustiva con la specifica, fatta da un consulente, delle varie voci di spesa. Sarebbe, inoltre, opportuno che l'inquilino ottenga dal proprietario il consenso di mettere nel contratto di affitto una clausola che gli consenta, con un tot giorni di preavviso al proprietario, di far eseguire i lavori di riparazione straordinaria nell'appartamento detraendo le spese dai canoni di affitto. Per quanto riguarda il problema del costo del "riscaldamento" secondo l'articolo 10 dell'equo canone, che resta valido anche con la nuova legge, alle assemblee condominiali riguardanti il riscaldamento deve partecipare l'inquilino, con diritto di voto, al posto del proprietario. Al riguardo si consiglia di inserire nel contratto una clausola fondamentale che prevede, se l'assemblea dovesse deliberare la chiusura dell'impianto centralizzato di riscaldamento a favore delle caldaiette autonome, che il proprietario d o v r à sostenere le spese p e r l'installazione.

Ripartizione di alcune spese tra proprietario ed inquilino In merito alla ripartizione delle spese condominiali, il riferimento al solo Codice civile non è sufficiente. È consigliabile allegare al contratto una tabella con la specifica delle varie voci di spesa ricorrenti concordata tra le parti. In particolare elenchiamo solo le spese che sono da definire se a carico del proprietario o dell'inquilino: • ispezioni annuali e collaudi periodici, ove esistono, dell'autoclave e dell'ascensore; • rinnovo licenza dell'ascensore; • amministratore, spese onorario, postali, cancelleria, ecc.; • assicurazione dello stabile; • riparazioni, sostituzioni cavi e prese dell'antenna tv centralizzata e parafulmine; • riparazione e interventi su cancelli automatici, citofoni, videocitofoni, apriporta; • imbiancatura parti comuni quali vano scale e androni; • verniciatura e riparazione tapparelle, persiane, finestre; • riparazioni e sostituzione serrature del portone d'ingresso; • vigilanza notturna dello stabile; • ispezione dei vigili del fuoco; • riparazione manto, pavimentazioni, pulizia e verniciatura grondaie per i tetti.

Gli effetti della legge 431/98 sui contratti in essere Oggi la quasi totalità delle famiglie che vive in affitto ha un contratto stipulato in base alle vecchie leggi, perché la nuova normativa è entrata in vigore solo il 30 dicembre 1998. Cosa succederà, allora, ai vecchi contratti di affitto firmati in base alla legge 359/92 (quella dei patti in deroga) o a quelli firmati in base alle disposizioni dell'equo canone? Gli esperti ci assicurano che questi inquilini possono stare tranquilli perché, secondo l'articolo 14, comma 5, e l'articolo 2, comma 6, della nuova legge, le nuove norme si applicano ai contratti già in corso solo al momento del loro primo "rinnovo tacito". Quindi per tutta la durata del contratto valgono le vecchie regole. Secondo la legge, con l'espressione "rinnovo tacito" s'intende, con riferimento ai patti in deroga, la prima scadenza del contratto dopo i primi otto anni. Infatti, il patto in deroga durava quattro anni, più altri quattro di rinnovo automatico (non tacito) che scattavano obbligatoriamente, a meno che il proprietario non si fosse trovato in particolari situazioni elencate tassativamente (come l'esigenza di ristrutturare l'immobile o la necessità di uso per sé o per i familiari). Quindi, al di fuori di queste situazioni su elencate, che porterebbero più alla fine del contratto e non ad un suo rinnovo tacito, il patto in deroga durerà otto anni, dopodiché il contratto, se rinnovato tacitamente, verrà regolato dalla nuova legge 431/98. Si noti bene che il rinnovo automatico era obbligatorio solo per le abitazioni non nuove: infatti, per quelle ultimate l'11 luglio 1992 e quelle ad equo canone, la durata è di quattro anni, senza rinnovi automatici.

Gli effetti della legge 431/98 sugli sfratti Per quanto riguarda il problema degli sfratti, la legge 431/98 ha stabilito l'ennesima proroga: fino al 29 giugno nessuno sfratto potrà essere eseguito nei comuni ad alta densità abitativa, elencati, uno per uno, in una serie di delibere dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Questa disposizione vale solo per gli sfratti di "finita locazione", cioè, quando il contratto dell'abitazione è scaduto, il proprietario non vuole rinnovarlo e l'inquilino non intende andarsene. Questa proroga, durante la quale l'affitto deve essere maggiorato del 20%, dovrebbe servire a ridiscutere le condizioni contrattuali, in virtù della nuova legge, per evitare lo sfratto e permettere al proprietario di ricavare un buon reddito dal proprio immobile. Nel frattempo si aspettano i "canoni concordati", per offrire un'ulteriore possibilità di scelta. La trattativa viene avviata dal proprietario o dall'inquilino, con una lettera raccomandata, con ricevuta di ritorno. Dopo il 29 giugno di quest'anno se l'inquilino non ha trovato un accordo con il proprietario, chiederà al Pretore, entro il 29 luglio 1999, di fissare un nuovo giorno dell'esecuzione dello sfratto. Contro il decreto del Pretore c'è il ricorso al Tribunale. Per gli sfratti chiesti dopo l'entrata in vigore della nuova legge, cioè dopo il 30 dicembre 1998, l'inquilino può chiedere una sola volta di fissare nuovamente la data di esecuzione, ma non oltre i sei mesi. Questo termine di sei mesi diventa di diciotto mesi se l'inquilino è disoccupato oppure supera i 65 anni di età. Proseguono, invece, secondo l'iter stabilito, gli sfratti per morosità, cioè quelli pronunciati anche se il contratto non è finito, perché l'inquilino non paga l'affitto o le spese.


pagina 8 numero 0 febbraio 1999

ambiente

Inaugurata la 96ª Oasi del WWF Italia. Il Monte Accellica tenuta a battesimo dal Presidente

Fulco Pratesi, la definisce una tra le più belle d’Italia del Wwf, Fulco Pratesi, ha inaugurato l'Oasi del Monte Accellica che sarà gestita dal Gruppo Attivo locale. Il massimo esponente del Wwf si é recato in località I Piani per visitare il rifugio ricavato dal'ex caserma della forestale rimessa a nuovo e può ospitare circa venti posti letto. Inoltre, Pratesi, con gli ambientalisti di Giffoni, capitanti da Gianbenedetto Ghiurmino per la parte scientifica e Giuseppe Stanzione per quella amministrativa, ha avuto modo di apprezzare la bellezza della grotta dello Scalandrone. L'Oasi del Monte Accellica si estende su una superficie di seicento ettari, utilizzabili esclusivamente per escursioni guidate , più un rifugio, ed è ubicata in località Valle del Lino: le struture permetteranno di realizzare un circuito turistico all'interno dell'area protetta che consente, da un lato, di non disperdere i visitatori sul luogo in modo incontrollato, e dall'altro di offrire agli studenti

Foto G.S.C.A.I.SA

di quattro comuni: Giffoni Valle Piana ed Acerno per la provincia di Salerno, Montella e Serino per quella di Avellino. Nello stesso territorio comunale ricadono tre c o m u n i t à Foto G. Ghiurmino montane: Monti Picentini, Terminio-Cervialto e SerineseSolofrana. Il sistema montuoso dei Monti Picentini comprende, oltre al Monte Accellica, anche il Terminio, Il Cervialto, il Polveracchio e i Mai. La costituzione di un'Oasi Wwf, inserita in tale importantissimo contesto naturale, deve essere interpretato come uno sforzo congiunto tra ambientalisti e pubblica aministrazione per la creazione di un vero e proprio laboratorio per un'analisi più vasta ed approfondita delle possibilità di gestione del territorio. Significativa è stata dunque la presenza alla cerimonia inaugurale del Presidente dell'amministrazione Provinciale, Alfonso Andria. Pi.Vi.

importanti occasioni di informazione. la zona dovrebbe prevedere un recinto per i caprioli, un recinto di quarantena, un capanno per il foraggio ed uno per l'osservazione. All'interno del perimetro dell'Oasi sarà possibile organizzare campi avventura, aperti ad una fascia d'età che va dai 7 ai 14 anni; i ragazzi potranno effettuare escursioni di giorno e di notte, apprendere le tecniche di orientamento, fare osservazioni d'animali, osservare le stelle, giocare, fare piccoli lavori manuali, equitazione, mountain bike. I campi giovani vanno da una fascia di età che va dai 15 ai 17 anni; durante lo svolgimento di questi campi i ragazzi avranno modo di effettuare scambi internazionali con loro coetani, studiare l'aquila o i lupi sotto la guida di esperti naturalisti, impegnarsi nell'affascinante ricerca dei fossili o delle rocce con i particolari metodi didattici che il Wwf da anni ha messo a punto. Inoltre ci sono i campi per i maggiorenni, più impegnativi: si tratta di campi specifici che vanno dall'ingegneria naturalistica, allo studio della lontra, ai campi antincendio. Fiore all'occhiello dell'Oasi Monte Accellica è senz'altro l'orto botanico, unico nel sud dell'Italia meridionale, ove sarà possibile potere ammirare e studiare tutte le specie arbustive ed erbacee che nascono lungo le rive del mediterraneo. Il Monte Accellica, la cui vetta raggiunge i 1660 metri sul livello del mare, è localizzato nel territorio

Foto Sandro Giannattasio

Lturismo a città del festival gioca anche la carta del - ambientale. Il presidente nazionale

Notizie utili Posizione Geografica : in Provincia di Salerno, Comune di Giffoni Valle Piana nel cuore dei Monti Picentini. Estensione : 600 ettari, utilizzabili esclusivamente per escursioni guidate, più un rifugio (Centro visite) Proprietà: il Comune di Giffoni Valle Piana Gestione: dal 17/11/1997 è affidata al Gruppo Attivo del WWF Italia. Come arrivarci: autostrada A3 - Salerno/Reggio Calabria - Uscita Pontecagnano, direzione Giffoni Valle Piana, da Giffoni 10 km con ottime indicazioni. Quando andare: l'Oasi è estremamente interessante in tutte le stagioni, ( il CENTRO VISITE, é attrezzato per pernottamenti ). I giorni di visita: prendere appuntamento con la guardia dell’Oasi Sig. Gaetano Conforti tel. 089865030 dalle ore 16,00 alle 20,00 il martedì e il giovedì. Sede: Via Vignadonica n°2 tel.fax. - 089 865030 Giffoni Valle Piana (Sa)

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