VIDA LATINA MAGAZINE - MAGGIO 2102

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Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 3 - N° 4 MAGGIO 2012

DADDY YANKEE SCEGLIE NAPOLI COME PRIMA TAPPA

DEL TOUR EUROPEO “LOVUMBA”.

VIDA LATINA LO INTERVISTA IN ESCLUSIVA



LA REDAZIONE Registrazione del Tribunale di Bari: n째3199 del 25/11/2010 Tiratura: 6000 copie Numero Chiuso: 14/05/2012 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Responsabile commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Silvio Sisto Caporedattore: Donato Ciccimarra Redazione: Michele Traversa Giulio Patruno Daniele Blasi Domenico Tagliente Enzo Conte Lara Palmisano Ricky Espino Rossana Pellegrino Denny dj Davidino dj Geppo dj Nico Tursi Gabriel dj Omar Gallo Vito Ranieri Stefania Errede Mario De Palo Marcello Greco Massimo Roger Rocco Royce Di Perna Piero Milillo Carlo Reginella El sonero dj

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I° EDIZIONE PREMIO VIDA LATINA di Daniele Blasi

All’inizio del nuovo millennio, il meridione d’Italia e tutta la penisola, furono travolti da un’incontrollabile passione, quella per il ballo, la musica e la cultura dell’america latina. Sembra passato un secolo, ma si parla di poco più di dieci anni, tutto questo è il frutto di una sintonia emozionale che lega il nostro paese per affinità, a terre così lontane. Nel corso di queste stagioni sono aumentate le iniziative e le professionalità che ad esso si sono legate, locali da ballo, ristorazione, concerti, fiere, musicisti e dj, tutto è stato un crescendo di entusiasmo creato attorno a questa sana forma di divertimento, diventata ormai per alcuni vera filosofia di vita. Con tutto il movimento sono nate, cresciute e maturate tante professionalità, da anni ormai, dismessi i panni dell’amatorialità, il movimento “latino” è diventato professionale, grazie all’imprenditoria che ha creduto ed investito su questo mondo, garantendone una crescita costante ed inarrestabile. Stimolati da una presenza così massiccia di informazioni, da circa due anni, un gruppo di professionisti del settore si sono dedicati alla creazione di un contenitore che potesse rappresentare, per la Puglia e la Basilicata in particolare, un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano essere informati su curiosità ed eventi riguardanti questa magica realtà. Nelle nostre pagine, presto sostenute da un portale web, si incontrano informazioni, su eventi, concerti, serate ed iniziative su tutto quanto succede in Italia, interviste ai personaggi di spicco, artisti e dj. E quest’anno grazie alla collaborazione dell’Heineken disco di Gioia del Colle, abbiamo organizzato la prima edizione del “Premio Vida Latina”. E’ Stata una serata scintillante, nella quale abbiamo premiato coloro che divulgano la cultura latino americana in svariate forme: musicisti, deejay, maestri di ballo, locali tematici, giornalisti, cultori della musica, ballerini, gruppi di ballo. La serata ha visto presenze di spicco nelle varie categorie, e una massiccia affluenza da parte del pubblico interessato all’evento. Un ringraziamento da parte di tutto lo staff di Vida Latina Magazine a tutti coloro che hanno creduto ed investito, tempo ed energie, per rendere l’Italia una terra “caraibica”.



Intervista a cura di: Nunziella Buono

DADDY YANKEE La prima volta in assoluto The Big Boss sbarca in Italia.
Ramón “Raymond” Luis Ayala Rodriguez, il re portoricano del Reggaeton, stella indiscussa del panorama latino internazionale, per tutti semplicemente Daddy Yankee, ha iniziato il suo nuovo tour europeo partendo da Napoli. Dopo un’attesa lunga anni, i fan italiani hanno assistito dal vivo, ad un concerto di Daddy Yankee, per la precisione al Teatro PalaPartenope nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. Il cantante portoricano ha scelto Napoli quale


A SINISTRA: Daddy Yankee sul palco del Palapartenope di Napoli, prima tappa del tour europeo Lovumba. IN BASSO: lo staff di Vida Latina Magazine durante l’intervista al cantante portoricano.

unica data italiana del tour internazionale ribattezzato (come il suo ultimo successo) Lovumba, ha toccato città quali Parigi, Amsterdam, Stoccolma, Francoforte, Zurigo, Barcellona e Palma di Maiorca. Un concerto live irripetibile, vista l’unicità ed eccezionalità dell’evento. Uno show completo e entusiasmante (basta vedere qualcuno dei video su youtube per comprendere l’entità dello spettacolo) in cui D.Y. ha ripercorso, nonostante la giovane età, quasi 20 anni di carriera e di successi.
Risale infatti al 1995 il suo primo album “No Mercy“, con il quale si avvicinò al nuovo genere musicale in voga a Puertorico, il reggaeton. Una nuova melodia di cui diventerà poi vero e proprio pioniere, affacciandosi alla ribalta mondiale ed “esplodendo” letteralmente nel 2005 con il tormentone “Gasolina”. Nel 2007 il ragazzo di Río Piedras si consacra definitivamente con l’album “El cartel: The Big Boss”, disco latino più venduto dell’anno, cominciando una parabola ascendente che non pare conoscere fine.
Dalla storica “Tu cuerpo en mi cama” ai superclassici “Ella me levanto“, “Lo que pasó, pasó” e “¿Qué tengo que hacer?” fino agli ultimi singoli “Ven Conmigo” e “Lovumba“, Daddy Yankee ha appassionato e caricato il pubblico del Palapartenope con il suo ritmo, energia caliente e musica travolgente per un primo maggio indimenticabile. Al termine del concerto, ancora tantissima musica latina di prima qualità con ospiti eccezionali quali dj Polin dello staff Grancaribe Rimini, Gino Latino (Momento Latino Tv) e Oscar y Miguel (Planet Records). Vida Latina Magazine, in esclusiva nazionale ha avuto la possibilità di intervistarlo durate le prove del concerto.


A sinistra: Daddy Yankee nella città Partenopea in basso: Nello stadio di Miami durante una partita di baseball

Vida Latina Magazine e tutti gli italiani ti danno il benvenuto in Italia. Grazie, sono molto felice di essere qui. Tutti ti conoscono come Daddy Yankee ma qual’è il tuo vero nome? A casa mi chiamano semplicemente Ramón da “Raymond”. E’ la prima volta che vieni quì in Italia? Si, ero molto curioso di visitare il vostro paese. Cosa hai visitato e cosa ti è piaciuto dell’Italia? Ho visitato Napoli. E’una bellissima città è molto affascinante e la gente è stupenda. Passeggiando per le strade mi sono sentito a Puerto Rico. Infatti, questa città è molto simile al mio paese d’origine: il mare, le case, la gente,


Daddy Yankee con alcuni dei protagonisti della soap opera “Beautiful”

solo la cucina è differente... qui si mangia davvero bene. Questa sera ti esibirai in un’unica data Italiana quì al Palapartenope di Napoli con il tuo nuovo Tour “Lovumba” che prende il nome dal tuo nuovo album. Si, da Napoli parte il mio nuovo tour per l’Europa. Devo dire che sono stato accolto in modo eccellente da tutta l’organizzazione. Partiamo con il piede giusto! Perchè Lovumba? E’ una mia creazione. Mi sono ispirato all’amore per la musica latino americana e alla rumba. “Love più Rumba”. Da questo è nato “Lovumba”. Questo tuo nuovo progetto unisce stili musicali di diversa entità: merengue - hip hop - reggaeton? Si, siamo riusciti a miscelare ritmi caraibici come il merengue con la musica elettronica tutto in un’unica miscela. Dove nasce l’idea di creare questi nuovi elementi ritmici? Mi sono lasciato ispirare da tutto quello che a momenti accade nel mondo non solo musicalmente. Secondo me, tutto il mondo chiede di divertirsi, quì parte la mia voglia di creare qualcosa che faccia divertire tutti. Quando ascolteremo il tuo nuovo album al completo? Tre brani del mio nuovo album sono stati già lanciati sul mercato discografico. L’album completo sarà in vendita a partire da metà luglio del 2012. Passiamo ad un altro tuo lato che alcuni forse non conoscono, hai iniziato la tua carriera non come cantante ma bensì come sportivo, vero? Ebbene si, il Baseball è tuttora la mia grande pas-

Il pubblico del Palapartenope durante il concerto di Daddy Yankee.


sione, ma purtroppo ho dovuto abbandonare l’attività sportiva all’età di diciassette anni a causa di un incidente. Come mai poi hai intrapreso la carriera musicale? La musica è sempre stata protagonista della mia crescita. Ha sempre fatto parte di me come ogni portoricano. Nella mia adolescenza, già prima della mia disavventura, c’erano due grandi passioni: la musica e il baseball. La sfortuna poi è stata la mia fortuna, che ha fatto diventare la musica la mia priorità. Grazie a tutta la gente appassionata della mia musica, riesco ad entrare nei loro cuori. Di recente hai fatto parte di una soap opera molto seguita quì in italia, com’è stata l’esperienza davanti alle telecamere? Si, ho preso parte come guest star alla soap opera della rete statunitense CBS “The Bold and the Beautiful”, è stata un’esperienza unica, sicuramente da ripetere. Quando ti rivedremo in italia? Adoro l’Italia, spero di ritornarci presto, magari con più tempo a disposizione da poterla visitare meglio. Grazie Ramón da tutto il pubblico Italiano per la tua presenza qui a Napoli. Grazie a tutti voi e stato un piacere incontrarvi.

IL SUCCESSO DELL’ESTATE:

LOVUMBA A cura della redazione di

Ritmo Nuevo

“Lovumba” ultimo lavoro di Daddy Yankee, dopo aver già superato i 13 milioni di visualizzazioni su Youtube, può considerarsi a tutti gli effetti la nuova hit dell’ estate. Il video è stato girato a Puerto Rico utilizzando sequenze differenti di illuminazione ed effet-

ti speciali che lo hanno reso esplosivo al pari della sua coreografia. Un ottimo contesto che unito alla location e al sound vivace e festaiolo mette a fuoco tutta la genialità di Daddy Yankee. Nonostante le conferme da parte dei fan di tutto il mondo, il cantante portoricano riscuote successi anche da parte della critica, nei mesi scorsi, infatti, ha ricevuto numerose candidature per la 23esima edizione della Annual Billboard Latin Music Award per le categorie “Solista en Álbum Latin Rhythm del Año”, “Solista en Canciones Latin Rhythm del Año”, “Sello y Casa Discográfica Latin Rhythm del Año”, e ricevuto il Premio lo nuestro.


Solo somos tu y yo bailando asi Pidiendo mas y mas, calor Siendo que soy para ti Abrazame fuerte, dale, no me suelte Llego el tiempo de los dos

Siamo soli io e te Ballando così chiedendo sempre più calore sentendo che sono fatto per te abbracciami forte dai, non mi lasciar andare è arrivato il tempo per noi due

Bebe pero que bien te ves De verdad tienes lo que me gusta a mi Acariciame, con los besos tuyos se lo que es vivir A ritmo y al movimiento Le ponemos sentimiento Viviendonos el momento Una y otra vez

Bambina, come sei bella da vedere Possiedi tutto quello che mi piace Accarezzami, con i tuoi baci saprò vivere Al ritmo e movimento Ancora e ancora

(Rit…)Tu eres hielo Yo soy fuego Vamos a ver quien se va a quemar Solo somos tu y yo bailando asi Pidiendo mas y mas, calor Siendo que soy para ti Abrazame fuerte, dale, no me suelte Llego el tiempo de los dos La temperatura sube fuera de control Cuando tu lo mueves te llama la rumba Deja que te lleve hoy por hoy al amor Todo el mundo le debe pero le saldamos bailando Seguimos dandole, ahi ahi Que nadie no se pare, ahi ahi Que lo sepa el mundo, ahi ahi Aqui minuto es una hora, y una hora es un segundo! (Rit…)Tu eres hielo Yo soy fuego … (x2 volte) Lo que ha yes rumba Pa’ que tu abuses BOOM rompe caliente SUMBA que asì te luce Muevelo, muevelo (x2 volte) Bebe pero que bien te ves Tus ojios dicen que quiete de mi Acarisiame Quando acabe tu vuelvelo a repetir Al ritmo y al movimento Le ponemos sentimento Viviendonos el momento Una y otra vez Rit…)Tu eres cielo Yo soy fuego

Tu sei il ghiaccio Io sono il fuoco Vedremo chi si Brucerà! Siamo soli io e te Ballando così chiedendo sempre più calore sentendo che sono fatto per te abbracciami forte dai, non mi lasciar andare è arrivato il tempo per noi due La temperatura è fuori controllo Quando ti muovi , la rumba ti chiama Lascia che ti ami giorno per giorno E che ognuno danza per salutarvi Balliamo, continuiamo a farlo, ahi ahi Che nessuno si fermi ahi ahi Qui Il minuto vale un ‘ora E un ora un secondo (rit.) Quello che hai è rumba e te ne approfitti BOOM rompe il caldo SUMBA così si guarda Muovilo, muovilo (x2) Bambina, come sei bella da vedere I tuoi occhi dicono che mi vuoi Accarezzami Quando finisci tora a ripetere Il ritmo e il movimento Mettendo sentimento Vivendo questo momento Ancora e ancora Siamo soli io e te Ballando così Volendo sempre più calore sentendo che sono fatto per te abbracciami forte dai, non mi lasciar andare è arrivato il tempo per noi due



LA GENESI DELLA SALSA di Enzo Conte

“LOS ANGELES STYLE”

Angela Alvarado e Robby Rosa durante alcune scene del film Salsa

Negli ultimi anni, in tutto il mondo, l’attenzione del pubblico salsero si è spostata verso uno stile altamente spettacolare, conosciuto al grande pubblico come “Los Angeles Style”. Per capire meglio la genesi di questo stile, bisognerebbe andare indietro nel tempo ed avere come punto di partenza una pellicola, “Salsa”, uscita nel 1988, col fine di ripetere, dieci anni dopo, il successo di un altro fondamentale film nella storia del ballo moderno: “Saturday’s Night Fever”. La trama del film, ambientata proprio a Los Angels, è davvero esile. Racconta le vicende di un ragazzo di origine portoricana (interpretato dal cantante boricua Roby Rosa) che sogna di vincere un concorso di salsa per poter finalmente visitare la tanto agognata Puerto Rico. Il film è condito (a parte qualche scena metropolitana di un certo interesse) dai soliti amori, dalle solite gelosie e dai soliti stereotipi legati all’immagine degli immigrati portoricani. Nonostante la sua fragilità, il film merita però di essere visto per le bellissime scene dedicate al ballo. Nella pellicola i ballerini danno vita ad alcuni virtuosismi straordinari, introducendo nella salsa: pirouette, casquet, acrobazie e prese in aria ereditate da balli quali il rock and roll o l’afro-jazz e la danza moderna. Tutto questo grazie alla fantasia di due coreografi: Kenny Ortega (coreografo del celeberrimo “Dirty Dancing” e dell’ultimo film di Michael Jackson) e l’intrigante Miranda Garrison, che del-

la pellicola “Salsa” è anche una delle principali protagoniste. Interessante è anche un video didattico in cui Kenny Ortega, partendo proprio da questo suo film, ci spiega la sua idea della salsa. Da questo video si evince chiaramente di come Kenny non abbia in realtà un passo base stabilito, né un tempo preciso di esecuzione. Lui non fa altro che prendere dei ballerini di diversa estrazione geografica e sfruttando le loro capacità confeziona per loro una salsa spettacolare e virtuosa che non ha una radice ma che si trasforma in un contenitore aperto alle influenze più disparate. Questa libertà espressiva, priva di condizionamenti, ci aiuta a capire meglio la nascita di questo nuovo stile: un cubano, nato a Cuba, si formerà nel solco della tradizione coreutica del suo popolo; potrà magari innovare, creare un suo proprio stile ma non rinuncerà mai alla sua “cubania”. Un latino, nato in una metropoli come Los Angeles, non si sentirà costretto a seguire nessuna tradizione, potrà creare in maniera assolutamente libera, cercando di assemblare le cose che più gli piacciono senza per questo passare per traditore.... La salsa di Kenny Ortega diventa quindi di per sé un’incredibile fucina, un laboratorio coreografico, una sorta di free style che si trasforma in un importante precursore di quello che sarà battezzato successivamente Los Angeles Style. La città californiana si trasformerà nel luogo ideale per la nascita di questo nuovo stile, in quanto abitata da una foltissima comunità ispanica (in particolare di origine messicana) che però non è assimilabile alla comunità latina che popola i quartieri della Grande Mela (il celeberrimo Spanish Harlem). I messicani che vivono in California sono affettuosamente chiamati chicanos. L’esponente più rappresentativo di


questa comunità è sicuramente il chitarrista Carlos Santana. Sono stati proprio loro, i chicanos a mettersi a capo del movimento salsero. Un movimento piuttosto forte che garantisce grandi sale da ballo, un’ottima programmazione dal vivo e persino la rivista di salsa più famosa del mondo: “Latin beat”. Per quanto mi riguarda, ho avuto la fortuna di assistere da vicino all’evoluzione di questo stile. Ricordo perfettamente quando, nel 1997, arrivarono a Puerto Rico i fratelli Vasquez (Francisco, Luis e Johnny) per partecipare al 1° Congresso Mondiale della Salsa. Il loro stile destò subito un grande interesse e molta ammirazione persino tra il tradizionale pubblico boricua. Colpivano soprattutto perché erano “diversi” ed avevamo una idea molto interessante e innovativa di che cosa fosse uno spettacolo di salsa. In quella occasione i Vasquez, mostrarono al mondo intero il polso di una città come Los Angeles che, capolinea di molte influenze, ha finito col dare vita ad un tipo di salsa che per la sua spettacolarità e per la ricerca del colpo ad effetto ricordava molto da vicino la lambada brasiliana. Un modo di ballare molto libero e creativo, che però ha cominciato ad avere una sua precisa definizione solo con il passare degli anni. Quando i fratelli Vasquez vennero per la prima volta a Puerto Rico in realtà, non avevano uno stile definito. Avevano sì molte idee, ma era difficile classificare il loro modo di ballare che cambiava molto da una coreografia all’altra.

I fratelli Vasquez Kenny Ortega coreografo del celeberrimo “Dirty Dancing” e dell’ultimo film di Michael Jackson

Durante quello storico Congresso, i Vasquez hanno avuto la possibilità di conoscere e vedere all’opera i migliori ballerini del mondo. Da lì è nata l’idea di adottare il concetto di linea (una delle caratteristiche dello stile newiorkese e portoricano) per poi edificare su quella base la loro idea di salsa. Ecco perché oggi ci sono molti elementi in comune


tra la salsa di Los Angeles, quella di New York e quella di Puerto Rico. In realtà, prima della nascita dei vari Congressi, questi ballerini coltivavano ognuno il proprio stile, poi col tempo hanno incominciato a prendere ognuno ispirazione dal lavoro degli altri. La salsa di Los Angeles attualmente si differenzia semmai dal fatto che i suoi seguaci preferiscono ballare sul primo tempo della musica con lo scopo di accentuare la velocità di esecuzione. Questo stile si caratterizza inoltre per l’utilizzo di alcune tipiche acrobazie (quelle che in inglese si chiamano trucks o lifts) come ad esempio il celebre “muerto”, figura in cui la donna nel cadere per terra viene risollevata dai piedi dell’uomo. La salsa di Los Angeles (che gode oggi di svariati esponenti di fama mondiale), nonostante la sua incredibile diffusione, rimane per i più ortodossi una salsa profondamente americana con quel tanto di kitch che l’allontana parecchio dal tipico sabor caraibico. Ci troviamo però, non dimentichiamolo, ad Hollywood, nella patria del cinema e dello spettacolo e quindi ci sembra normale che la salsa californiana punti più sull’effetto a sorpresa che sul puro sabor.

La sua spettacolarità, se da un lato è stata oggetto di critiche, dall’altra ne ha sicuramente decretato il successo a livello planetario, in particolare tra le nuove generazioni salsere. Il Los Angeles Style è oggi, infatti, una realtà che ha portato alla ribalta moltissimi ballerini, molti dei quali nati anche al di fuori dei confini californiani come i nostri Tropical Gem, capeggiati dai bravissimi Fernando Sosa e Rafael Gonzales, originari rispettivamente dell’Uruguay e di Cuba. Si tratta di una salsa perfetta per un pubblico molto giovane e dinamico, non particolarmente legato alla tradizione. Chiaramente la sua modernità potrà farla sembrare scandalosa agli occhi dei conservatori e dei nostalgici, ma si inserisce in quella dialettica, oggi tanto attuale, tra modernismo e tradizione che sta dando parecchi grattacapi ai cultori e agli amanti della vecchia musica afro-latino-caraibica. Ognuno potrà accettarla o meno, amarla o odiarla, ma è indubbio che è sicuramente lo specchio di una salsa, in questo momento, sempre di più proiettata verso il futuro...



TIRSO DUARTE y MECANICA LOCA il nuovo progetto “Lucharé” (mi batterò)

di El Sonero Deejay Il 27 aprile 2012, Tirso Duarte y La Mecanica Loca hanno presentato ufficialmente il loro ultimo cd “Lucharé” al mondo latino, in un concerto speciale a Bayonne (Francia). La super orchestra, francocubana, rivelazione dell’anno esce con un lavoro eccezionale, dedicato alla Mecanica Loca ed al ritorno di Black Angel. La sua bella copertina mette in evidenza il protagonista principale “L’Angelo Negro dellaTimba’(TirsoDuarte).

Dieci canzoni scritte prevalentemente da Tirso e Yosvany Angel Quiros, soprannominato ‘Yos’, ben noto al pubblico francese Questa produzione di salsa cubana è decisamente un lavoro di natura timbera, progettata per i ballerini di casino e per gli amanti della pura timba. Anche se suonato da musicisti francesi, non ha nulla da invidiare a molte produzioni prettamente cubane. La realizzazione di questo progetto è nata dalla passione, dalla genialità e dall’esperienza di maestri come Tirso e Yosvany. Le voci di Martha Galarraga e Yoslando Quintana rafforzano questo progetto che abbraccia i diversi ritmi della musica cubana come la Timba, Pilon, Changui, Son, Rumba e Afro. Tirso grande maestro al pianoforte, impersona i due ruoli con grande maestria specialmente nella ballata “Soy de ahi”. “A loco lo titi”, tema di pura timba, con innesti di timbaton, e l’implacabile Tumbao, di Yos . “Los Herederos” è un profondo lavoro in omaggio alle tradizioni afro-cubane, Yos e Tirso duo che delizierà i fan Timberos e afro-cubani, con la voce di

Martha Galarraga. Questo nuovo album inizia con una romantica Timba, popolare “Lucharé”, che dà il titolo al cd, il cui intro ricorda “The Murumba Pelea” tra songo rumba e conga, sullo stile del CD “Fin Del Juego”. “Te Quiero y Mas”, canzone composta da Agustin Diaz Cartaya, comandante della rivoluzione cubana, già nota al pubblico presentata nel tour del 2010 da Tirso. Questa nuova versione è sorprendentemente più potente e inebriante registrata con l’ orchestra, dei Los Van Van; “Vagabundo” ritmo sostenuto, di mambo-jazz, si conclude con una tromba virtuosa e potente. “Te lo agradezco pero no” cover di Alejandro Sanz. In chiave di guaguanco, pop e timba; “La Luna”, grande successo di Tirso dal suo cd Timba Cubana, viene riproposto con nuove sonorità; “Herido de amor” tributo al suo pubblico, testo romantico più vicino a quello dei Los Van Van, adatto per y bailadores di “Casino” In conclusione, questo progetto dimostra la sua qualità e la ricchezza che viene esportata dalla Timba Cubana, interpretata in modo giusto da musicisti di talento, indipendentemente dalla loro nazionalità. Questo CD “Lucharé” sarà la rivelazione del Big Bang del 2012. Niente di più normale per il ritorno di Tirso Duarte con la Supernova timbera “francocubana”, La Mecanica Loca. Buon ascolto.


TOBY LOVE

di Silvio Sisto

Toby Love nasce a New York City il 20 marzo del 1979 da genitori portoricani. Cresciuto nel quartiere del bronx, all’età di cinque anni comincia a suonare le percussioni (Guira, Tambora, congas). All’età di 16 anni entra a far parte del gruppo “Los bachata”, gruppo di talentuosi adolescenti che qualche anno dopo prenderà il nome di “ Aventura”. Ebbene sì , Toby si forma come cantante nel gruppo Aventura, che lascia dopo circa sei anni ,cominciando così nel 2006 la carriera da solista. Considerato uno dei pionieri della modernizzazione della bachata , comincia a cantare con gli Aventura davanti a migliaia di persone. Ciò è stato fondamentale per il grande salto da solista, rendendo così Toby un artista geniale che ha saputo far confluire nelle sue produzioni diverse sonorità, rendendo la bachata più “urbana” e popolare al grande pubblico.


Il nome “Toby” deriva dal soprannome del padre (Octavio Rivera,ex integrante dello storico gruppo di salsa Conjunto Clasico) e “Love” è il nomignolo datogli da piccolo per il suo carattere amorevole.Il suo obiettivo è fare in modo che la bachata diventi un genere accessibile alle nuove generazioni. Si propone al pubblico con bachate calde, tipiche del paese domenicano, mischiando influssi R&B e ritmi Hip Hop, con testi, in inglese o in spagnolo, che si caratterizzano per tematiche d’amore, tradimento e vita sociale. Artisti del calibro di R. Kelly, Michael Jackson, Brian McKnight, Hector Lavoe e Juan Luis Guerra hanno influenzato il suo gusto musicale tanto da essere considerato il Michael Jackson latino per la somiglianza tra la sua voce e quella del re del pop. “Per me la bachata”dice Toby” è più di un semplice stile musicale,è una cultura”. Il suo primo album “Toby Love” esce nel 2006 con la Sony BMG Latin e, grazie al singolo “Tengo un amor”, è subito un successo planetario tanto da ricevere alcune nomination a diversi prestigiosi premi internazionali e varie apparizioni su palchi importanti con artisti di fama mondiale. Il suo secondo album ,uscito nel 2008, porta il titolo “Love is Back”. In questo progetto ha lavorato fianco a fianco con Eddie Perez , suo produttore, estraendo diversi singoli come “Love is back” e “Llorando Lloviendo” ,quest’ultimo anche molto programmato in Italia in tutti i club latini. A 24 anni Toby si sente più maturo come artista e le sue ambizioni hanno dato i loro frutti, e nonostante le sue origini siano portaricane, lui si sente dominicano di “adozione”. Per quanto riguarda il suo ultimo album, “La voz de la Juventud”, pubblicato nel 2011, è la conferma del talento sempre crescente di questo ragazzo venuto dal Bronx. Uno dei brani più ballati ed ascoltati nelle radio è “Casi casi” che si apre con la sua più grande ispirazione, il figlio Timmy. In questo album TL ci mette molto di personale, creando un legame sempre più profondo con il suo pubblico, legame che si instaura anche durante i suoi bellissimi live show, dove il concetto di musica e danza si fondono in un unico mix. Ritmo, melodia e passione sono i comuni denominatori di tutte le canzoni di Toby, ma l’ingrediente più importante che Toby Love mette nella sua musica è l ‘Amore. Avremo modo di ballare e cantare tutte le sue Hits anche in Italia durante l’edizione 2012 del festival Evento people che si terrà in Calabria dal 18 al 20 Maggio In quel di Scalea.

Il palcoscenico di Eventopeople

Toby Love con Ricky Espino


IL PARAISO DI ANTONIO DA COSTA Di imminente uscita l’ultimo cd del grande chitarrista Antonio Da Costa dal titolo “PARAISO”, un lavoro interamente realizzato a Santiago de Cuba. E’ proprio nella” isla grande” che l’artista vi si reca più volte l’anno per la stretta collaborazione nelle sue composizioni con artisti del posto, in primis in gruppo “La Cuadrilla” o la band “Okan”, composta interamente da donne. Il sound di PARAISO è il frutto dell’innovazione ritmica degli ultimi anni che ha portato a fondere i suoni tipici di Antonio con quelli del merengue urbano o del reggaeton e cubaton che contraddistinguono le hit latine degli ultimi tempi. Ecco come nasce BANDOLERO, travolgente brano latin-house che verrà proposta anche in una versione urban-merengue remixata da SILVIO SISTO e che già funziona tantissimo nei tropicalclub. Ironico nel titolo ma coinvolgente nel ritmo è BUNGA BUNGA, un reggaeton dal sabor cubano molto travolgente. Ballabilissma anche la nuova versione del GINECOLOGO DEL RITMO completamente suonata e registrata a Cuba. Queste solo anticipazioni perché nei prossimi numeri avremo un’intervista esclusiva fatta all’artista.

CONCORSI SALSERI PUGLIESI Risultati momentanei delle classifiche:

Sarà possibile votare la miglior scuola, il miglior dj e il miglior locale IN PUGLIA, fino al 31 Maggio 2012, collegandosi al sito www.salsapuglia.com Vi ricordiamo inoltre che tutte le scuole, dj e locali vincitori di ogni concorso provinciale, saranno premiati durante alcune serate, tra Giugno e Luglio. A breve maggiori info.




GIOVEDÌ 31 MAGGIO ore 17.00 ritrovo dei partecipanti al porto di “Costamorena” di Brindisi. Disbrigo delle formalita’ d’imbarco. ore 19.00 Partenza. ore 23.00 si aprono le danze a bordo della nave “Ionian Queen” disco, balli caraibici e divertentismo no stop fino all’arrivo a Corfu’.

VENERDÌ 1 GIUGNO ore 02.00 arrivo a Corfu’, trasferimento libero in hotel* . ore 09.00 colazione a buffet c/o la struttura* ore 10.00 partenza da “Dassia” in direzione Glifada c/o la spiaggia piu’ bella dell’isola “Aloha Beach” dove potrete ballare e nello stesso tempo passare una piacevole giornata di mare, sole e divertimento. ore 18.00 rientro da Glifada per Dassia. ore 21.30 Pre serata con pizza italiana e tante altre specialita’ a scelta. ore 00.30 c/o la discoteca Mojtos in Ipsos le scuole di latino americane italiane incontreranno le scuole di latino americane dell’isola di Corfu’ per unirsi ai balli e al divertimento.

SABATO 2 GIUGNO ore 09.00 Colazione a buffet c/o la struttura* ore 10.00 Boat partenza da Dassia con rientro alle ore 17.30/18.00 escursioni a bordo del caicco del comandante “Antonis”, uno tra i piu simpatici personaggi dell’isola. Si effettueranno diverse soste per ammirare le bellezze naturali dell’isola e avere la possibilita’ di fare il bagno tra grotte e insenature naturali sparse sull’isola. La prima vera sosta di circa un’ora avvera’ su un’isola dove effettueremo una grigliata di “Souvlaki” (spiedini) di maiale o pollo, “Tzatziki”, insalata, pane e frutta. Incluse anche le bevande come acqua aranciata coca-cola e vino. Extra solo birra e caffe’. Dopo la sosta pranzo ripartiremo fino a raggiungere la terra ferma piu’ precisamente al nord dell’isola (kassiopi o Agios Stefanos) anche qui ci fermeremo circa un’ora per darvi la possibilita’ di fare un giro tra i vari negozi turistici. Rientro in direzione dassia, con eventuale ulteriore sosta nella zona di Barbati per coloro che volessero fare un altro bagno prima di rientrare. ore 22.00 serata libera o in gruppo, in giro per la citta’ con possibilita’ di fermarsi in un piccolo bar dai cocktail fantastici da provare assolutamente, il tutto preparato dal nostro amico gianni.

DOMENICA 3 GIUGNO ore 09.00 colazione a buffet c/o la struttura* ore 10.00 ritrovo dei partecipanti a dassia per recarci tutti insieme nel piu’ grande parco acquatico dell’isola “aqualand” ore 18.00 chiusura del parco acquatico ore 21.00 c/o la piscina dell’hotel* sara’ possibile assistere “gratuitamente” offerta dagli organizzatori & discovery,la serata greca. Musiche e balli tipici locali vi saluteranno in una simpatica atmosfera. ore 23.59 ritrovo dei partecipanti al porto di corfu’,c/o il bar del porto “nautica caffe” disbrigo delle formalita d’imbarco.

LUNEDÌ 4 GIUGNO ore 07.00 arrivo a brindisi e fine dei nostri servizi. Ulterirori info: antonio@discoveryto.it

185 € a persona LA QUOTA COMPRENDE:

-Viaggio andata e ritorno in passaggio ponte tasse incluse. -N° 3 pernottamenti con prima colazione in hotel localita’ Dasia. -Serata greca del sabato 02/06/2012 c/o la struttura alberghiera*.

* Struttura alberghiera

LA QUOTA NON COMPRENDE: - Pre serata in pizzeria. - Escursione in barca. - Ingresso al parco acquatico. - TRASFERIMENTI VARI. - Eventuale supplemento cabina al ritorno. - Imbarco auto. - Spese personali e quanto non indicato in “la quota comprende”.

Hotel Telemachos*** localita’ Dasia.



KIZOMBA.

IL RITMO ANGOLANO CHE TRASPORTA TUTTA

L’EUROPA

di Rossana Pellegrino

Quanti di noi hanno sentito parlare di questo nuovo stile di ballo che sta spopolando in questo ultimo periodo in Italia? Io personalmente sono stata catturata dalla sua sensualità! La Kizomba ha una ritmica dolce, travolgente, sensuale ma a volte anche “dura”, questo perché in essa troviamo un mix di stili tra i quali il Semba (predecessore del Samba) e lo Zouk (originario dalle isole caraibiche francesi). La kizomba nasce tra la fine del 1989 e l’inizio del 1990 nello stato africano dell’Angola. E’ molto ballata in Brasile e Portogallo ma anche in molti paesi europei come l’Inghilterra, la Spagna e la Francia, e si sta diffondendo a macchia d’olio anche in molti paesi dell’est europa. Ci si accorge di questa moda dai molteplici congressi prettamente dedicati alla Kizomba organizzati proprio in queste zone. Personalmente parlando, da quando ho avuto la fortuna di addentrarmi in questa disciplina

Michela Vernati e Fernando Rodrigues

mi riesce davvero difficile non conoscerla nei minimi dettagli. È capace di sconvolgere corpo e mente! È anche giusto dire che non è facile studiarla nel senso pratico della parola, questo perché sono pochissime le persone che ne sanno davvero qualcosa qui in Italia. Ho avuto la fortuna di poter seguire degli stage con i maestri Fernando Rodrigues (di origine angolana) e Michela Vernati e mi sono accorta della loro qualità d’insegnamento e del loro lasciarsi trasportare dalle melodie della Kizomba. La tecnica di questo ballo è molto difficile per noi appassionati di salsa poiché si distacca da tutto quello che abbiamo sempre imparato. La Kizomba è un ballo di coppia, con movimenti sinuosi e lenti è uno di quei balli che crea magia nella coppia, infatti, questa danza è in gran parte miscelata con il Tango Argentino. In questo ballo è necessario avere molto feeling con il proprio partner. Questa miscela con il tango proviene dall’invasione degli schiavi africani in Argentina e qui hanno incominciato a diffondere e influenzare la cultura locale. In Angola negli anni ’50 l’espressione “kizombadas” si riferiva a un modo di far festa, quindi un modo per liberare la mente da tutto ciò che li circondava in quell’epoca così difficile. Come in qualsiasi tipologia di ballo anche la Kizomba deve essere ballata prima con il cuore e poi con il corpo! Bisogna sentira dentro di se, come se avessimo bisogno di ossigeno per rigenerarci. È straordinaria l’elettricità che provoca quando due corpi si muovono con la stessa intensità. Per finire consiglio a tutti di provarla perché se vi dicessi tutto, vi perdereste il meglio! Buona Kizomba a tutti.


BUON COMPLEANNO BO T

di Michele Traversa

«Il mio Mojito alla Bodeguita e il mio Daiquiri al Floridita» scrisse Ernest Hemingway riferendosi ai suoi due bar preferiti nell’epoca in cui si aggirava per le stradine dell’Avana vecchia negli anni Quaranta e Cinquanta. Lo scorso 26 Aprile la Bodeguita ha celebrato il suo settantesimo anniversario con una serie di manifestazioni assieme al Gruppo Palmares, che ne è proprietario ed il sottoscritto non poteva che essere presente a questa mega festa organizzato in un vero e proprio luogo culto per gli appassionati della cultura latina. Tra le varie iniziative c’è stata anche l’uscita di un compact disc con le venti canzoni più richieste e ascoltate nel celebre locale, da Hasta siempre comandante ai temi di Compay Segundo e Buena

Vista Social Club. Una vera e propria colonna sonora per i milioni di turisti che ogni anno visitano l’isola caraibica e almeno una volta arrivano nel tempio del Mojito per consumare, al prezzo di quattro dollari (quando il salario medio di un cubano sono 20) il rinfrescante cocktail a base di foglie di menta, succo di lime, rum, zucchero di canna, acqua tonica e ghiaccio, che nei giorni a seguire si è trasformato addirittura in argomento di conferenze. La sera del compleanno è stata prevista una cena di Gala, che ha avuto inizio dopo la cannonata che segnava le nove. Nel corso della serata sono stati consegnati riconoscimenti alle persone che ci lavorano da più di 15 anni ed ad alte personità del mondo culturale e musicale


O TEGUITA cubano. La Bodeguita aprì i suoi battenti il 26 aprile del 1942 per iniziativa del commerciante Angel Martinez, ed era all’origine un piccolo negozio di alimentari. Oggi, tra le centinaia di quadri che adornano le sue pareti, il posto d’onore è ancora riservato alla foto che ritrae Hemingway assieme a Fidel Castro, scattata poco prima che lo scrittore americano lasciasse l’isola.



Mhaè (Potenza)

MHAE’ SOLO TENTAZIONE? di Omar Gallo by Sorso Latino Foto: Nunziella Buono

Mayito Rivera, conferma della nuova location salsera a Potenza Il confine è tentazione. Questo lo slogan scelto dal Mhaè, location glamour ed elegante alle porte del capoluogo Lucano. Attenta ad ogni particolare possa soddisfare le richieste dei clienti anche più esigenti, il Mhaè sta diventando, settimana dopo settimana, il nuovo punto di riferimento del divertimento in Basilicata. E lo sta facendo guardando con attenzione a tutto ciò che fa tendenza. Per questo dallo scorso Febbraio la decisione di aprire al mondo salsero con un marchio dedicato : SalsaMhaè. In soli 4 mesi si sono susseguiti nomi di spicco del panorama latino internazionale, da Miguel Enriquez a Tomasito Santamaria passando per l’energia del reggaeton targato Clave Cubana e arrivando, in una apoteosi di plausi, al grande concerto - unica data nel sud Italia - di Mayito Rivera, il 21 Aprile. Più di mille appassionati, provenienti da tutta la Basilicata, Puglia, Campania ,Molise

Omar e royce con Mayto rivera

hanno dato vita ad una serata indimenticabile, durante la quale la storica voce dei Los Van Van ha deliziato tutti con una performance di altissimo contenuto artistico. “ E’ un onore per me aver cantato difronte a così tante persone che mi vogliono bene”..il commento a caldo ai microfoni di Sorso Latino di Mayito. “In questo momento”...continua, “sto realizzando un mini


Il Mhae’ durante il concerto di Mayito Rivera

Mayito Rivera

tour europeo ma a breve tornerò a Cuba per concentrarmi sul nuovo Cd e soprattutto sulla composizione di una nuova orchestra che, partendo proprio da Cuba, mi seguirà in giro per i mondo”. E’ emozionato e lo siamo anche noi, visto il grande calore del pubblico del SalsaMhaè. “La nostra filosofia..”..ci dice Rocco Mentissi - direttore artistico del Mhaè - “è riassumibile in due parole: Eleganza e Raffinatezza. Il Mhaè come luogo aperto ad ogni forma d’arte, intesa come momento educativo e di crescita. Perchè la musica unisca ciò che spesso il mondo divide.” E noi non possiamo che concordare appieno con quest’ultima riflessione ed augurarci che nel futuro sempre più persone posssano trovare nelle varie forme artistiche, in particolare quelle latine, un giusto e sano momento di condivisione. Auguri al Mhaè, dunque, e arrivederci ai prossimi appuntamenti che, ci assicurano, saranno unici ed imperdibili.



IL FUOCO CHE DIVAMPA IN NOI:

SABOR! di Mario De Palo

Abbiamo più volte ribadito come qualunque stile di danza includendo anche quelli “nati per strada” hanno bisogno di uno studio costante magari con delle buone basi di classico, moderno o contemporaneo. Questo ci permette di ottenere una maggiore fluidità del corpo, di essere armoniosi nei movimenti seguendo le giuste linee. Ma se per altre discipline questo può essere sufficiente per noi, ballerini di danze caraibiche, non lo è assolutamente, c’è bisogno di qualcosa in più. E’ di fatti fondamentale riuscire a penetrare nell’essenza della musica, essere in sintonia con essa, esprimere le emozioni che suscita attraverso il nostro corpo, trasmettere grinta, forza, dolcezza e sensualità con il giusto stile, in poche parole: oltre alla tecnica bisogna avere SABOR !! Non è semplice spiegarlo e ne tantomeno è possibile insegnarlo. Certo possiamo educare all’ascolto e alla corretta interpretazione della musica, a saper distinguere i vari strumenti, la metrica musicale, ma il sabor resta qualcosa di naturale, d’istintivo, di innato. Attenzione però molto spesso, specie coloro che provengono da altre discipline, pensano (e purtroppo lo insegnano anche) che per ballare con sabor basta muoversi come i forsennati, dimenare il bacino all’inverosimile, fare movimenti esasperati ed eseguire sequenze di figure

interminabili. Assolutamente no !! Avere sabor vuol dire fare un semplice passo basico con stile e trasmettere più di mille pasitos. A volte si pensa che questo “modo speciale” di ballare sia prerogativa esclusiva dei cubani o di chi proviene dai paesi caraibici. Io non credo sia un fatto di sangue e loro stessi sono d’accordo con questo pensiero. Quello che sicuramente hanno è l’essere nati in un contesto culturale diverso, dove non si bada all’immagine e questo aiuta a muoversi senza vincoli mettendo a nudo quelle che sono le emozioni che provano. Noi, contrariamente, abbiamo troppi schemi e protocolli sociali da seguire, frutto del dover dar conto alla “gente” e quindi il mostrare le nostre emozioni, lasciarsi trasportare dalla musica diventa un’utopia e spegne quella fiamma che invece dovremmo sempre più alimentare, che ci permetterebbe di “disegnare” la musica con il corpo, quella fiamma che divampa al primo battito di clave: SABOR !!


Ore 9:00 Dai ritmo alla tua giornata. Latin Pop, Bachata e Hits: “MUSICA PAR LA RAMBLA” scatena il buonumore. Ore 14:00 e Ore 21.00 Metti le lancette sui tropici. Tutte le Hits Latine del momento sono su “TROPICAL HITS”. Ore 16:00 Pomeriggio latino al sapore di Merengue, Salsa e Reggaeton. Ore 12:00 Venerdì-Sabato-Domenica

LATINO MIX

Appuntamento con la musica e la cultura Latino Americana con dj Ricky Espino.

Dj Ricky Espinio


di Michele Traversa

LA COSMOPOLITA VALENCIA, BELLA ANCHE DI NOTTE Quando un gruppo di soldati romani in congedo giunsero qui, sovrapponendosi a una popolazione iberica indigena, iniziando a sottrarre la terra all’acqua e inaugurando la prima vera urbanizzazione del sito, battezzarono il luogo con un nome beneaugurante che di fatto preannunciava quello che poi la città sarebbe diventata, ovvero ricca, valente: Valenzia (Valencia). Se la si osserva su una mappa, le prime tre cose che si colgono sono la città antica, il Turia e la Città delle scienze e della arti che ben raccontano, di per sé, una storia. Partendo dal primo nucleo cittadino del chiosco antico, la città ha conosciuto un’evoluzione che si è esplicata attraverso mirabili interventi di ingegneria – il fiume Turia che negli anni ’50 è stato convertito in parco – per arrivare all’approdo modernissimo del complesso della Ciudad de las ciencias y de las artes, opera di Calatrava.
La città vecchia è compresa all’interno del perimetro dell’antica cinta muraria su cui oggi possiamo localizzare le due torri (de

Serranos e de Quart), il MUVIM, la stazione del Nord e la porta de la mar.
Partendo dalla estacion del Norte, costruita ai primi del novecento in uno stile razionalistico e decorata con le ceramiche tipiche del luogo, si procede verso nord attraverando Plaza dell’Ayuntamiento, coronata con sontuosi palazzi, come quello delle poste, poco lontano dal quale è ubicato il cinema - teatro Rialto, che con le sue rassegne cinematrografiche d’essay manifesta la vivacità culturale della città.
Procedendo si arriva al mercato centrale, il più grande di prodotti freschi d’Europa concepito negli stessi anni della stazione centrale, che si erge proprio difronte alla Lonja, patrimonio UNESCO, costruita nel ‘400 con l’intento di stupire gli operatori del commercio che qui si riunivano per ospitare le varie contrattazioni commerciali. Con un certo senso di ironica oscenità, l’esterno della Lojas alterna elementi di pregiatissima fattura (come le decorazioni dei finestroni), a simpatici mascheroni e statuette che


salutano l’osservatore con le proprie nudità e con atti non proprio ortodossi.
Attraverso un breve dedalo di stradine costellate da piccoli ristoranti-bar, superando la singolare Plaza Redonda, si giunge a Plaza de la Reina, che offre una splendida vista corale della torre del Miguelete e della cattedrale con tutto il suo complesso. Tangente al chiosco antico è il parco del Turia, anticamente un fiume il cui corso è stato deviato a seguito di una devastante inondazione, convertito in una splendida area verde con piste ciclabili e attrazioni per i bambini, come Gulliver. Il parco è lungo circa 8 chilometri, comincia a ovest con il bioparc e termina a est con la Città della scienza e delle arti. Lo spettacolare complesso, portato a termine dieci anni fa, ospita l’Hemisferic, il museo della scienza e l’acquario più grande d’Europa.
Sebbene l’espanzione urbana abbia portato di fatto Valenzia sul mare, la città non sembra essere una città di mare. Nonostante un’enorme spiaggia dove si mangia la migliore pa-

ella della città, nonostante le strutture alberghiere e il modernissimo porto – ristrutturato per l’America’s cup 2007 – nonostante la vita che pulsa tra i quartieri dei pescatori mirevolmente ritratti negli splendidi quadri del pittore valenciano Sorolla, il mare di Valencia non è il meglio della città, anche se può offrire una piacevolissima passeggiata. Il tempo è bello la maggior parte dell’anno, anche se è molto rilevante l’escursione termica dal giorno alla notte e la città è veramente molto umida. La città conta giardini e un parco botanico nonché numerosi musei, tra cui l’IVAM (istituto di arte moderna), il museo di Belle Arti (che custodisce, tra gli altri, quadri di Goya, Velazques e Sorolla), l’Almoina, il museo etnografico e il Museo della ceramica. Nel centro della città è visitabile anche un antico bagno turco, oggi non in uso ma suggestivo da vedere. Come in tutta la Spagna, il calendario conta numerosissime feste, quasi tutte in occasione di festività religiose. Las fallas, in onore di San Giuseppe, sono una festa tipica di Valenzia. Dal 1 al 19 marzo ogni giorno alle 14 in Plaza dell’Ayuntamiento si svolge un’esibizione di petardi chiamata Mascletà, mentre con l’appropinquarsi del 19 marzo i cieli si illuminano di spettacoli pirotecnici esagerati. Per due settimane e senza interruzione non si sentono che petardi e bande per tutta la città. Las fallas in realtà sono anche un omaggio alla donna: le vedrete vestite con i tipici vestiti e le elaboratee pettinature che ricordano tanto lquella della regina Amidala di Star Wars. Las fallas sono anche occasione della processione dell’Ofrenda, un’infinita processione di persone in costume che si dirigono da ogni zona della città verso Plaza de La Virgen offrendo fiori che vanno a formare il vestito di un’enorme statua di legno che rappresenta la Vergine. Las fallas sono delle installazioni giantesche di cartapesta e polistirolo che ogni quartiere allestisce e che sono la versione valenciana e mobile dei nostri carri allegorici del carnevale; vengono collocate nelle piazze e il giorno di San Giuseppe vengono bruciate. E’ possibile vederne qualcuna salvata dal fuoco per acclamazione popolare al museo fallero.
Russafa, una zona anticamente nota agli arabi come i giardini di Valencia, è il quartiere bohemien dove artisti, musicisti e proprietari di pub particolarmente dediti al loro lavoro rendono sorprendentemente interessante la vita notturna. Passeggiando per le strade di Valencia, se guardate in basso, per esempio i tombini, vedrete spesso l’effigie di un pipistrello che non sta lì a indicare che in realtà siete a Ghotam city, ma è il simbolo di Valenzia e della sua squadra di calcio, e trae origine da una leggenda circa la riconquista cristiana della città; se guardate intorno, vedrete ovunque alberi e in particolare aranci, che ispirano il colore simbolo della città, l’arancione appunto, e che regalano a partire dai primi di marzo un profumo decisamente inebriante.


LEZIONI

DI SPAGNOLO di Yadira Gonzalez

¡QUIERO CONOCERTE! (VOGLIO CONOSCERTI!) ° ¡Hola! Me llamo Gerardo (Ciao!Mi chiamo Gerardo.) *¡Hola! , ¿què tal? (Ciao! come va?) °¿Còmo te llamas? (Come ti chiami?) *Cheila °Mucho gusto, Cheila (Piacere, Sheila) * ¡Encantada! (Piacere!) Ch: ha il suono della lettera C davanti alle vocali e , i ce, ci Cheila (Ceila) G: è aspirata se seguita da e , i, come la ch tedesca ( Gerardo) LL: ha il suono simile alle sillabe gia, ge , gi, gio, giu , Llamo ( giamo) Llamas ( giamas) Q: viene sempre seguita da u che non viene pronunciata, simile al suono delle sillabe ch,e chi, Que (che) quiero ( chiero) C: ha il suono uguale alla c in italiano se seguita da a, o, u mentre , se è seguita da e, i ha un suono simile al Th inglese (think) ed è pronunciata con suono uguale alla s nello spagnolo parlato nel sud della Spagna,nelle Canarie e in America Latina.


COMING SOON


CUBA

TRA SOGNO E REALTA’ di Mariella Strippoli Vi è mai capitato un colpo di fulmine? Questo è quello che accade a chi visita Cuba per la prima volta, un autentico colpo di fulmine un amore travolgente e viscerale fatto di colori, odori, sensazioni, ed una strana ed inspiegabile attrazione. Forse per questo chi balla salsa cerca di ricreare un piccolo angolo di Cuba nelle scuole o nei locali tipici con bandiere, fiori colorati, cappelli di paglia e sigari Cohiba.....ma ahimè manca qualcosa, manca l’anima di Cuba. Perchè la ricchezza principale è la gente, un popolo variopinto fatto di sorrisi splendenti ed occhi di velluto. Già fuori dall’Aeropuerto Josè Martì dell’Habana ci si ritrova catapultati indietro nel tempo, con bellissime auto anni ‘50, colorate e scoppiettanti, che ci conducono nel centro storico della città fatto di

piccoli vicoli affollati su cui si ergono magnifici palazzi coloniali, spesso abbandonati perchè mancano i soldi per ristrutturarli. A questo punto buttate l’orologio, non serve più, qualsiasi appuntamento è “mas o meno” e non occorre arrabbiarsi poiché “no hay problema”! Non serve nemmeno una vera guida turistica perchè qualsiasi ragazzo cubano vi avvicinerà chiedendovi “Italianos?” e vi proporrà qualunque cosa, dai sigari al ruhm, ai migliori locali dove andare a ballare o a mangiare, ed in cambio di un pasto vi spiegherà anche la storia di Cuba con dovizia di particolari. Se si riesce a superare la nostra naturale reticenza a parlare con sconosciuti, si potranno conoscere tantissime persone perchè i cubani in genere hanno un desiderio enorme di parlare con i turisti ed


in particolare con noi italiani, per apprendere altre culture ed altre realtà. Infatti per loro che difficilmente possono spostarsi dalla propria nazione, con programmi televisivi totalmente pilotati dalla dittatura Castrista, i turisti rappresentano una porta sul mondo. E vi assicuro, le conversazioni sono brillanti perchè il livello di istruzione è molto elevato, quasi sempre ci si ritrova a parlare con ingegneri e professori costretti ad arrangiarsi con piccoli e umili lavori per integrare il magro salario statale. Ma la cosa sorprendente è che non ci sono musi lunghi e facce scure, al contrario! La leggerezza e l’ottimismo con cui affrontano la vita è invi-

diabile, non esiste in nessuna parte del mondo. Per forza viene voglia di regalare tutto il possibile...E poi c’è la musica, una magia che unisce tutto il popolo cubano, una specie di comune denominatore che fa brillare gli occhi, che fa sentire liberi e che fa ringraziare il proprio “Oricha”. Musica, cultura, tradizione e religione avviluppati insieme sì che il canto ed il ballo diventano preghiera. E’ questo il sottile limite invalicabile per noi stranieri, è questo che ci fa ammirare la forza ed il fascino di questo popolo, perchè vorremmo scrollarci di dosso il malumore tipico di noi occidentali e poter avere la stessa generosità di un ragazzo che, benchè povero mi ha detto “mi casa es su casa!”


PLAYSON AHORA SOY YO L’esordio di PLAYSON DE CUBA lo scorso anno con il singolo MUSICA CUBANA è stato solo l’anticipazione di questo ottimo lavoro discografico che nasce con l’etichetta discografica ORULA RECORDS e con la direzione artistica di un grande della musica salsa moderna quale Miguel Enriquez. Il gruppo rivelazione del 2011 PLAYSON DE CUBA ci presenta finalmente l’uscita del loro atteso album. AHORA SOY YO (titolo del singolo che dà il nome al cd), contiene otto brani tra cui un merengue e una bachata. Caratteristica di questo speciale gruppo è la fre-

schezza degli arrangiamenti è l’orecchiabilità musicale che sempre bene viene accolta nelle piste da coloro che questa musica la ballano e da chi la propone. Imperdibile e in vendita digitale nei migliori WEB STORES.


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Alexander

IL COCKTAIL DEL MESE

DI Giuseppe Boezio

CATEGORIA: AFTER DINNER INGREDIENTI E QUANTITA’: 3/4 oz (2,25 cl) Brandy 3/4 oz (2,25 cl) Crema di cacao scura 3/4 oz (2,25 cl) Crema di latte (Panna liquida) MISE EN PLACE : Doppio bicchiere da cocktail, ghiaccio, shaker, bricchetto con panna, piccola grattugia e noce moscata, Brandy, crema di cacao scura PROCEDIMENTO: Per preparare un Alexander bisogna raffreddare innanzitutto il bicchiere e lo shaker,dopodiché bisogna eliminare i residui d’acqua contenuti nello shaker. Versare quindi la panna, la crema di cacao e il cognac. Shakerare per alcuni secondi e versare nel bicchiere, in seguito grattugiare in superficie un poco di noce moscata. A richiesta è possibile spolverata di Cacao invece della grattugiata di Noce Moscata. STORIA: Nel lontano 1922, mentre il Big Ben scandiva le ore e il Tamigi , flemmatico, scorreva sotto le arcate del Tower Bridge, con una gran cerimonia l’affascinante Mary Princess si univa in matrimonio con Lord Lascelles . Harry Mac Elhone , grande barman, che in quel periodo lavorava al “ Ciro’s Club “ di Londra, in occasione delle nozze creò un cocktail (a cui diede il nome Brandy Alexander ) Il Cocktail ‘Alexander’ fu inventato nel 1910 a New York da inventore sconosciuto. Lo troviamo per la prima volta nella pubblicazione di ricette cocktail di Hugo Ensslin’s nel 1915. La differenza con il ‘Brandy Alexander’ è che invece del Brandy era utilizzato il Gin e la Crema di Cacao è Chiara (non Scura). Pare che il primo nome di questo cocktail fosse ‘Panama’. Due sono le ipotesi del nome Alexander: 1) Da Alessandro Magno, grande condottiero dell’antica Grecia. 2) Dal Maresciallo Alexander che divenne Conte di Tunisi dopo la vittoria a El Alamein sulle truppe dell’Asse nel 1943. La ricetta diventa molto popolare nei Bar Clandestini in USA durante il Proibizionismo. Più tardi, nel 1950, tre autori di differenti ricettari, David Embury, Jack Townsend e Tom Moore Mc Bride, si mettono d’accordo per il differente utilizzo del nome scrivendo che l’Alexander utilizza

Gin e Crema Cacao Chiara e lo rinominano ‘Alexandra’ rendendo omaggio a Mary Princess per la stessa occasione del matrimonio nel 1922.



BRINDISI TARANTO

ANGELS DE LA HABANA, Lecce BAILADORA, Lecce SANTIAGO DE CUBA, Lecce SHALL WE DANCE, Lecce TROPICALIA, Lecce ALEX & MAGGHY ACROBATIC NEST, Lecce MOVIMENTO CUBANO, Gagliano del Capo CUBA LIBRE - Tricase TRIBUSALSERA, Cassarano BETTY BOOP A.S.D, Gallipoli DESCARGA LATINA, Galatina NEW AURORA DANCE, Maglie PARRANDA LATINA, Monteroni TROPICAL DANCE, Traviano

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BASILICATA

AGUA,Bari - AMORLATINO, Bari ALL DANCE, Bari A.S.D. PIANETA LATINO, Bari BALLI DAL MONDO, Bari CORAZON LATINO, Bari COLONIA CUBANA, Bari DIANA & TEATRO DIANA, Bari EL BARRIO, Bari EL MUNDO DEL CARIBE, Bari EL GUAPO DE CUBA, Bari EL SUENO DE CUBA, Bari GRUPO HABANA, Bari GRUPO BAILADOR, Bari GRUPPO ESTRELLAS, Bari HABANERO’S, Bari LA ISLA GRANDE, Bari MEMORY DANCE, Bari PIANETA LATINO, Bari QUIERO BAILAR, Bari SOUL DANCE, Bari SWING Y SABOR, Bari VILLA CAMILLA, Bari VIVO LATINO, Bari TROPICAL STYLE, Bari MOVIMIENTO LATINO, Barletta PARAISE LATINO, Adelfia BOLERO DANCE SANTORO, Altamura FUEGO DANCE, Altamura HABANA LIBRE, Altamura LATINO’ CLUB, Altamura LET’S DANCE, Altamura ALMA LATINA, Andria CUBARTE, Andria PARAISO CARAIBICO, Andria (BAT) MONTON DE ESTRELLAS, Andria ACCADEMIA DE CUBA, Barletta MOVIMENTO LATINO, Barletta FUROR LATINO, Barletta ISLA TROPICAL, Barletta ALMA BUM BUM, Bitonto GUARACHANDO, Bitonto CUCARACHA,Bisceglie TIMBERO MAJOR, Bisceglie WORLD DANCE ACADEM, Carbonara VASCO DANCE, Cassano ESENZIA LATINA, Castellana Grotte HAVANA LOCA, Castellana Grotte LOS ANGELES SCHOOL, Conversano MIRAL DANCE, Conversano CLUB BUENA VISTA, Corato HABANERA CLUB, Corato LATIN LIFE, Corato UN PASO ADELANTE, Corato LES ART, Gioia del Colle TRIBU’ CHE BALLA, Gravina ACCADEMIA DEI TALENTI, Molfetta AGUANILE DANCE COMPANY, Modugno A.S.D. VALERY DANCE, Modugno DESCARGA CUBANA DOS, Modugno EL SUENO DE CUBA, Modugno, Carbonara Lebelècumbè Arte e Danza, Modugno HAVANA LOCA, Monopoli LA MARIPOSA DEL CARIBE, Monopoli MIRAL DANCE, Monopoli VITO Y STEFANIA, Noicattaro ISLA DEL CARIBE DANCE, Noci ASD BAILA CONMIGO, Terlizzi SUPERNOVA DANCE, Terlizzi ANGEL Y PEPE, Trani CLAVE LATINA,Trani ENJOY DANCING, Trani EXPRESSION LATINA, Trani 100x100 LATINO, Trani MONTON DE ESTRELLAS, Trani ARTE DANZA, Triggiano L’ALMA DE CUBA, Triggiano SALSA Y SABOR, Triggiano HAVANA DANCE, Triggiano

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