VIDA LATINA MAGAZINE - DICEMBRE2012

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Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 3 - N째 9 DICEMBRE 2012

Prince Royce

La nuova star mondiale della BACHATA Intervista

esclusiva alla cantante Haila con tutti i retroscena della sua carriera.

Albert Torres

ci racconta i segreti del suo evento latino di successo mondiale.

Capodanno 2013

Tutti gli eventi pi첫 esclusivi segnalati da Vida Latina Magazine.



LA REDAZIONE

Numero dedicato ad Elena Blasi Registrazione del Tribunale di Bari: n째3199 del 25/11/2010 Tiratura: 12.000 copie Numero Chiuso: 12/12/2012 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Direzione commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Silvio Sisto Caporedattore: Donato Ciccimarra Redazione: Michele Traversa Daniele Blasi Enzo Conte Berardino Caggiano Nunziella Buono Ricky Espino Rossana Pellegrino Denny dj Davidino dj Geppo dj Nico Tursi Gabriel dj Omar Gallo Mario De Palo Marcello Greco Massimo Roger Giuseppe Boezio Coronel Damian Carlos Piero Milillo Carlo Reginella El sonero dj Michela Vernati Fernando Rodrigues Saluiza Damian Dj

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Una letterina a Babbo Natale EDITORIALE Di Daniele Blasi

dell’esistenza. La musica latina, può essere un collante importante per molti, i nostri amici che operano nel settore del divertimento hanno compreso la delicatezza del momento e sono riusciti a calmierare i prezzi, a rendere più invitanti le proposte, a creare un prodotto di successo. Molti sono stati ripagati da locali sempre pieni di numeri ed entusiasmo, anche a loro auguriamo grandi consensi e di farci vivere serate fantastiche all’insegna della spensieratezza e della gioia di stare insieme. Non possiamo ignorare che questo sia anche il periodo in cui si tira la linea, si fanno consuntivi, ci si riempie di buoni propositi per l’anno che verrà, cominciamo dai nostri. Vida Latina magazine cresce e matura grazie alla partecipazione di tanti amici, ognuno regala le proprie conoscenze, racconta le esperienze, rende più ricco il nostro periodico. Gli inserzionisti con la fiducia accordataci, ci permettono di continuare a proporci con sempre maggiori ambizioni, vogliamo essere il contenitore adatto a tutti gli amanti del nostro mondo ed è per questo che anche il web nel 2013 vedrà finalmente esordire il nostro sito. Permetteteci di spendere qualche parola per voi impagabili lettori, è bellissimo sapere che siete sempre di più, che avete voglia di leggerci, di scoprire le nostre storie di proporre temi, la vostra approvazione è il più bel regalo in cui potessimo sperare. Il nostro buon proposito per il 2013 è di essere sempre migliori, di conservare la vostra stima, e conquistarne di nuova. Qual è il vostro buon proposito per il 2013? Scrivetelo a info@vidalatinamagazine.it magari corredato di una vostra foto. Sceglieremo e pubblicheremo quelli più divertenti che potrete vedere nei prossimi numeri della rivista. E…

Buone feste a tutti.

Quando leggeremo questo numero di Vidalatina, saremo circondati dall’aria di festa, attesa e desiderata più che mai, per tante ragioni, cominciando con il rallegrarci per non essere caduti vittime delle predizioni Maya. Ne approfittiamo per qualche riflessione sul valore delle festività in un periodo così delicato. La situazione politica del nostro paese è in fermento, non ci sono elementi che ci spingano a guardare con ottimismo al futuro, e lo spread è diventato più famoso dello spritz. Stiamo vivendo in una fase difficile per le tasche, questo ricade sul quotidiano, siamo ormai vincolati a spese che non possiamo più considerare superflue, abbiamo dimenticato i valori della saggia amministrazione dei nostri nonni, che in ben altre difficoltà sapevano portare avanti dignitosamente, famiglie numerosissime. Da questo nasce lo spunto per la letterina a Babbo Natale, pensando che, ogni avversità, nasconda insperate risorse. Noi di una cosa siamo sempre stati certi, il movimento e l’amore per la musica, il ballo e la cultura latino americana è un’eredità importantissima, che proviene da molto lontano, da terre nelle quali non è il consumismo a creare magia, luoghi nei quali il regalo più frequente è un sorriso, sincero, dolce, pieno di affetto. Il più grande dei regali. Ognuno di noi serba nel proprio animo un’enorme patrimonio di umanità, l’augurio risiede nella speranza di poterlo scoprire ed approfittarne per rendere la vita più bella, più vera. Non ci sono danari da spendere, accettiamolo, dedicheremo meno tempo allo shopping, ne avremo di più per amici e famiglia, non potremo uscire ogni sera, ma potremo riscoprire la casa e quanto sia bello passare una serata allegra in compagnia di chi ci vuole bene. Il divertimento e le giornate indimenticabili non sono frutto di “location” importanti, ma di persone speciali, fatte di cuore, emozioni e calore, celebrare le feste, sarà celebrare noi stessi e la grandezza

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Dopo alcuni anni Haila, “la diva del pueblo”, ritorna in Italia per incantare ancora una volta il pubblico che la accoglie con grande emozione. Haila porterà la sua nuova produzione “Mala” per tutta l’Europa, un disco dedicato a tutti i salseri del mondo.

Haila, grande ritorno in europa L’INTERVISTA a cura di Nunziella Buono Traduzione a cura di Yadira Gonzalez

Siamo al Fico ricco, punto di riferimento dei salseri di tutta la Puglia, in dolce compagnia della nostra “diva del pueblo” Haila che si esibirà qui. Grazie di essere con noi. Per me è un immenso piacere. Da quanto tempo mancavi in Italia? Mancavo da sei anni. Ieri sera ti sei esibita in Puglia. Com’è andata? Dopo essere stata tanto tempo assente fisicamente dagli scenari italiani - e dico fisicamente perché con la mia musica sono sempre stata presente - per me è un privilegio interagire con il pubblico italiano che sempre è stato molto ricettivo, per il quale la musica cubana è sempre stata parte della propria cultura. Mi stupisce positivamente che il pubblico già canti le canzoni del nuovo album. Solitamente ci si aspetta che abbia nostalgia per le vecchie canzoni, invece, è un pubblico musicalmente aggiornato. Parlaci un po’ della tua carriera. Parti nel 1990 come ballerina. In realtà è quello che ho studiato ma da sempre ho avuto una grande inclinazione verso la musica e mi è sempre piaciuto cantare. La mia voce è un dono che mi ha regalato Dio, e molte persone mi dicevano che dovevo sfruttarlo. Ciò significava che non avrei avuto successo come ballerina, ma come qualcosa altro. Sei una grandissima cantante ma mostri anche una grande passione per il ballo durante le tue presentazioni e quando sei sul palco trasmetti calore ed emozione con la voce e con il corpo. Per me è assolutamente necessario poter interagire con il pubblico attraverso il ballo. Viaggio sempre con due ballerini, con cui facciamo dei movimenti coreografici.

Ci sono delle occasioni in cui non lavoro con l’orchestra ma per me è sempre necessario lavorare con questi due ballerini. Sappiamo che hai lavorato anche con altri artisti, in altre orchestre come i “Bamboleo”. Quando e perchè hai deciso di cominciare il tuo lavoro come solista? Io ho sempre lavorato nelle orchestre con il ruolo di cantante principale. Con il passare degli anni la mia ambizione musicale è cresciuta. Ringrazio Issac Delagado che ha prodotto il mio primo lavoro discografico come solista quando lavoravo con “Azùcar Negra”. Da quel momento ho cominciato a sentire il bisogno di crescere professionalmente. Avevo la scuola che mi aveva dato “Bamboleo”, e lo scenario che avevo presso fra “Azùcar Negra” e “Bamboleo”. Io non sono una persona timorosa. Come dico sempre “chi non rischia non passa il fiume”. Hai collaborato con grandi musicisti. C’è qualcuno di questi artisti con cui ti piacerebbe lavorare per un disco o una canzone? E’ sempre un piacere per me collaborare con i miei colleghi, essere insieme, perché ci divertiamo molto. Imparo sempre un po’ da ognuno di loro ma sento un affetto immenso per il Maestro Chucho Valdès, per la sua grandezza come musicista e come persona. C’è ancora qualcuno con chi non hai lavorato ma con cui ti piacerebbe farlo? Mi piacerebbe molto fare un duetto con Marc Anthony. Io dico che quel giorno finirà il mondo. Questo è uno dei miei sogni da realizzare. Stai promuovendo il tuo nuovo disco, “Mala”, in tutta


Europa. Quali sono gli obiettivi del tour? Q u e s t a produzione l’abbiamo fatta l’anno scorso pensando a tutte Haila durante l’intervista a Vida Latina Magazine Haila e Massimo Rojer le scuole di ballo che ci sono nel Quali sono i tuoi progetti per il futuro? mondo, soprattutto in Italia, in Svizzera, in Germania, in Sarò a Lima, in Perù, nella seconda settimana di gennaio Messico e stiamo avendo i risultati che ci aspettavamo. dove mi stanno aspettando da molti anni. Il Perù e Adesso a L’Avana si sta realizzando il “ Baila en Cuba”, un sopratutto Lima è la capitale della timba. Dopo questo, evento di livello internazionale dove partecipano molte a febbraio, ritornerò a L’Avana e andrò in ferie, penso di scuole di ballo con rappresentanti di tutti questi paesi. meritarlo ma solo per poco, andrò sempre avanti. Fanno dimostrazioni, lezioni di ballo, di folklore insieme Hai qualche progetto da rivelare in esclusiva per Vida alle scuole nazionali d’arte. Questo disco lo abbiamo Latina Magazine? fatto pensando a tutto questo. Il tour prevedeva più Sono una persona molto superstiziosa. Non dico mai date, ma l’abbiamo dovuto ridurre per la quantità di le mie cose prima di realizzarle. V’informerò di tutto lavoro che ho avuto quest’anno. Sono appena tornata attraverso il social media ma al momento niente... dal Giappone, prima ancora ero a Miami. E’ un tour di Ho forse ho un invito per registrare un disco tributo a dieci concerti ma penso di ritornare in estate con più Maikel Jackson negli Stati uniti. Posso dirvi solo questo. calma. Dopo l’Italia devo andare in Svizzera e in Spagna. L’italia e tutti i lettori di Vida Latina Magazine ti Non vedo l’ora di arrivare a Madrid. ringraziano per la tua musica e ti aspettano ancora per Quindi queste presentazioni in Italia sono le prime di ascoltarti dal vivo. questo tour? A tutti i lettori dedico il più grande dei miei baci e il Si, sono le prime e sono molto contenta di tutto quello più caldo dei miei abbracci. Ringrazio voi di vida Latina che sta succedendo fino ad adesso, grazie a Dio. Spero Magazine e tutti i media per la divulgazione della non siano le ultime, che tutto vada a buon fine come nostra musica. tutti vogliamo.



Prince Royce la nuova star

mondiale della bachata IL PERSONAGGIO di Silvio Sisto

Geoffrey Royce Rojas nasce l’11 maggio 1989 a New York e precisamente nel Bronx, storico quartiere che ha visto nascere tanti big della musica latina. La sua famiglia, originaria della Repubblica Dominicana, inculca in lui sin da piccolo l’arte del canto, tanto che a 13 anni comincia a competere in alcuni talent show. Il piccolo Geoffrey unisce il suo talento per il canto alla scrittura di poesie che pian piano adatta a basi musicali e da questo mix cominciano a nascere vere e proprie canzoni. A 19 anni incontra Andrés Hidalgo, che diventa il suo manager, ed è allora che inizia ufficialmente la carriere musicale di Prince Royce. Hidalgo molto presto fa conoscere Royce a Sergio George, uno dei più grandi talent scout al mondo della musica tropicale (Marc Anthony, Dlg, Frankie Negron e tanti altri), il quale, dopo avere ascoltato alcuni suoi lavori, decide di metterlo sotto contratto con la sua casa discografica, la Top Stop Music. “Prince Royce” è il titolo del suo album di esordio ed esce ufficialmente nel 2010. Inutile dire che è subito un successo. Il sogno di Geoffrey, all’uscita del suo primo album, era quello di vendere 5000 copie, ma lui ha supera tutte le aspettative. Vince un triplo disco di platino, tantissimi riconoscimenti e premi e due nomination ai Latin Grammy, sette Premio Lo Nuestro Awards e quattro Premios Juventud Awards. Anche le sue collaborazioni con Enrique Iglesias, Pitbull in tour, Manà e Daddy Yankee. Tutto è cominciato con il brano di testa “Stand by me”, la cover del famosissimo ed omonimo brano. Questo brano è stato uno dei più programmati negli Stati Uniti nelle radio non solo latine. Ma anche “El Amor Que Perdimos” e soprattutto “Corazon Sin Cara” e “Tu y Yo” sono stati tormentoni sia nelle radio che nei club latini di tutto il globo. Nel 2011 Prince Royce torna nella sua New York dopo aver raccolto tanti consensi in tutto il mondo. Comincia a scrivere nuove canzoni e nuove poesie da musicare e pian piano sforna altri capolavori. Si chiama “Phase II” il nuovo ed ultimo capolavoro di Prince Royce, dopo un anno circa di lavoro tra ricerca accurata di suoni ed armonie che caratterizzano anche la meticolosa supervisione del grande Sergio George, suo produttore e arrangiatore. L’album è stato registrato tra New York, Miami e la Repubblica Dominicana. Punta di diamante nell’album è il brano “Incondicional” che compie un audace fusione fra mariachi e bachata. L’incastro di questi due generi è così perfetto da poter essere considerato un capolavoro di tecnica musicale e poesia. “Dulce” è la preferita di Prince Royce e tratta di gravidanze adolescenziali. Indubbiamente il cd è tutto da scoprire e ballare visto che durante gli eventi latini i brani di Phase II sono tra i più ballati nelle scalette bachatere. Molte volte però il grande successo porta anche problemi e dissapori. E’ di dominio pubblico la recente causa che la sua etichetta Top Stop Music ha intentato contro Prince Royce per violazione di contratto, arricchimento senza causa ed evasione del contratto editoriale. Questo però è un altro argomento che affronteremo in seguito tenendovi aggiornati sui risvolti della vicenda. Non ci resta che aspettare in Italia una performance live di Prince Royce, magari nel 2013, Maya permettendo.



Je ALVAREZ il reggaeton ROMANTICO

L’INTERVISTA di Ricky Espino

Abbiamo avuto il piacere di intervistare, poco prima del suo concerto nella città di Milano J Alvarez, il cantante di reggaeton Romantico (Romantic reggaeton), che, come dice la parola stessa, rappresenta una tipologia di reggeaton con melodie e testi che parlano d’amore. Viene da Portorico e i suoi brani primeggiano in tutte le classifiche mondiali, nelle radio e nelle discoteche; i ragazzi cantano i suoi brani e il suo nome è uno dei più cliccati su You Tube. Nel 2012 è impegnato in una tournée in tutta Europa con diverse tappe in Italia.

Ti diamo il benvenuto a nome di tutto il popolo italiano. Sono molto felice di essere in Italia e del fatto che qui, nonostante non si parli lo spagnolo, la gente ascolta e apprezza la mia musica e mi dimostra che mi vuol bene. E’ impressionante come la musica attraversi le barriere linguistiche unendo i cuori e le varie culture. Come si dice nel mio paese, PuertorRico, è il ponte per far si che questo genere continui a svilupparsi. Piani futuri per J Alvarez? Il mio futuro immediato è continuare a lavorare e a fare musica. Adesso siamo in tournée e continuiamo a scrivere e produrre musica. Stiamo preparando un nuovo album che uscirà a dicembre, si chiamerà J Alvarez Edition, con diversi artisti come i Musicologo & Menes. Poi nel mese di aprile 2013 uscirà il mio secondo album intitolato De Camino Pa La Cima. Ringrazio per l’appoggio i miei fan e continuate ad acquistare la mia musica, come avete fatto con il mio primo album Otro Nivel De Musica, nominato ai Latin Grammys.

Non dimenticate, inoltre, di visitare il mio sito jalvarezblog.com, sempre curato e aggiornato dalla mia produzione, dove troverete tutte le novità sulla mia musica, le presentazioni e i concerti. Sei anche sui social network? Certo, sono sempre collegato a Twitter per rispondere ai miei fan, è un modo per capire che cosa piace alla gente e cercare di accontentare tutti con la mia musica. Pensi di cantare altri generi musicali come hanno fatto altri tuoi colleghi? No grazie, io rimango con il mio reggaeton. Magari potrei cantare R&B, Hip Hop e il genere che mi identifica: il reggaeton Romantico. Continuerò a raccontare esperienze vissute della gente nei testi dei miei brani. J Alvarez voglio ringraziarti per il tuo tempo a nome di tutta la redazione di «Vida Latina Magazine», e di tutti i nostri lettori. Ti auguriamo tanta fortuna e «Muchos Exitos»! Grazie a te Ricky e un ringraziamento speciale a tutti i fun della mia musica. 13



Joan Sebastian e Prince Royce

Juanes

carla morrison

Pitbull

Juan Luis Guerra

Jesse e Joy

MUSICA - di Omar Gallo

Latin Grammy Awards 2012 Si sono svolti nell’ormai celebre Mandalay Bay Events Center di Las Vegas i XIII Latin Grammy Awards, gli “Oscar” della musica latina, un evento internazionale che premia la bravura, il talento, l’innovazione tutto ciò che fa di un momento artistico -latino- un grande successo. I big della scena latina mondiale erano tutti presenti, da Luis Enrique a Juan Luis Guerra..e poi Don Omar, Caetano Veloso, Tito Nieves, Victor Manuel, Juan Magan, Daddy Yankee Gianmarco e tantissimi altri. Tra cui molti volti nuovi che, tuttavia, hanno lasciato il segno in questa edizione dei Grammy. Non a caso il sito ufficiale dell’evento esordisce: “La diversità vince: i XIII Grammy celebrano i nuovi arrivati!” E, infatti, il duo pop-rock Jesse & Joy riceve ben 4 premi (Record dell’anno, Canzone dell’anno, Miglior Album Pop Contemporaneo e Miglior Short Form Music Video), la cantante Carla Morrison porta a casa ben 2 statuette con Déjenme Llorar (Miglior Album Musica alternativa e Miglior canzone Alternative) i Tribal Monterrey -3BallMTY- vincono la sezione Best New Artist . La classe e la spiccata vena artistica di un grande

come Juan Luis Guerra non deludono i tanti fan presenti e così il cantautore dominicano aggiunge alla sua già lunga lista di Latin Grammy, ben 13, altri 2. E poi Milly Quezada (2 premi) Don Omar (2 premi) GianMarco. La lista è lunga, così come la categorie premiate, 47 (visionabili sul sito www.latingrammy.com) Cala il sipario su uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per ciò che concerne il mondo latino. Lo fa a suo modo, tra lo sfarzo ed il luccichio di una location impeccabile ed il sorriso misto a qualche rimpianto di taluni partecipanti; ma la serata rimarrà indimenticabile, le emozioni mosse da esibizioni di indiscussa caratura come il duetto di Prince Royce e Joan Sebastian, il balletto nazionale di salsa colombiana sulle note di Victor Manuel o ancora la performance di Caetano Veloso insieme al trombettista Arturo Sandoval chiudono su una frase talvolta banale ma che racchiude in se tutta l’essenza di una così importante manifestazione: Il vincitore assoluto è stata e sarà la grande musica latina ! Arrivederci alla XIV edizione.


Sulle note della

KIZOMBA

Tutti hanno uno o più brani preferiti, a seconda dei gusti musicali o semplicemente dell’emozione che si prova nell’ascoltare una melodia.
Si è parlato molto di cosa sia la Kizomba, della sua divulgazione e della sua importanza nei Congressi di tutta Europa, ma ancora poco delle sue sonorità e di coloro che ci permettono di ballarla grazie ad un arcobaleno musicale che ci tocca il cuore.
Per far conoscere questo “mondo musicale” abbiamo pensato di creare una guida ai pezzi di maggior successo che ci aiutano anche a spiegare le differenza tra i vari stili (Kizomba, Semba, Tarraxinha, Kuduro).
Come spesso accade, la strada iniziale da percorrere per far apprezzare un genere musicale è quella di seguire la scia dei cosiddetti brani commerciali. Così facendo, l’orecchio si abitua a conoscere ed apprezzare nuovi ritmi “senza stress”. 
La Kizomba suonata dagli artisti di ultima generazione (quindi non propriamente “tradizionale”) e, specialmente, la Tarraxinha (con la quale si fondono molto spesso), ci aiuta molto in questo. Artisti del calibro di Kaysha (Sushiraw anthem, Flan Kin Ta Sta Sempre, Something Going On, Be With You…), Mika Mendes (Magico, Put It Down feat. Elizio), Nelson Freitas (Rebound Chick, Saia Branca, Na Bo’ Casa, Simple Girl), Anselmo Ralph (Não Me Toca, Atira Agua, Sou Sortudo feat Zona 5), Konde (Esconde Esconde, Negra) hanno dato vita a questi brani accattivanti che riescono ad entrare con facilità e naturalezza nella mente di chi li ascolta. Un altro nome importante nel panorama kizombeiro è,

MUSICA - di Michela Vernati e Fernando Rodrigues Saluiza

senza dubbio, quello di C4 Pedro: i suoi successi “Da só”, I want to be happy, Diz só, Pokémon & Picachu fet. Ary, Pensa Bem, Ya feat Havy C, Casamento, sono un esempio di come Kizomba, RnB e Hip Hop convivano perfettamente in armonia. 
Non si dovrebbe andare alla spasmodica (a volte forzata) ricerca di una linea di demarcazione tra i vari stili: per quanto ogni genere musicale possa essere codificato e definito, sarà sempre il risultato della fusione di sonorità diverse, ognuna con la sua evoluzione e diffusione (anche geografica), che hanno, però, come comune denominatore il continente d’origine, l’Africa. E’ per questo, ad esempio, che nella Kizomba angolana troviamo moltissime assonanze con lo Zouk di Antille e Martinica. In seguito, grazie al progredire dell’industria musicale e della tecnologia, siamo arrivati a questi artisti contemporanei che riescono con estrema fluidità ad unire la Kizomba ai generi musicali “urbani” degli afroamericani e, anche in questo caso, “Mama Africa” è sempre presente!
Il gruppo Irmãos Verdades ha spopolato nel mondo essendo il creatore di brani simbolo quali Yolanda, Amar-te assim, Africadançar, Vem Baybe.
Non possiamo tralasciare alcune meravigliose voci femminili: Pérola (I wanna let you know my name, Presta atençao, Amor de ninguem feat Don Kikas…) e Neuza (Volta pa mi, Tarraxa cu mi, Mo Manuelito…), Vanda May (Nao me tarraxa…), Yola Semedo (Decisao, Give it to Me), Yola Araujo (Apaga essa chama), Ary (Amor da Minha Vida).
Continuiamo la nostra rassegna musicale con delle vere e


proprie icone che spaziano tra Kizomba, Semba e Musica Tradizionale. Ricordiamo, quindi: Angolanamente Sensual, Continua Assim, Sexta Feira (Don Kikas), Ela ja quero, Proprio Mwangolé (Rei Helder), Kuma Kwa Kié (Yuri Da Cunha), Monami, Zebedé, Como me sinto (Puto Português), Ancoró (Maya Cool), Bebedeira, Kizomba Mwangolé (Angelo Boss), Mulemba Xangola (Bonga). Impossibile non nominare il papà della Kizomba Eduardo Paim (Etu mu dietu, Granda Mbaia). 
Vorrei concludere questa passeggiata musicale con l’allegria e la spensieratezza del Kuduro: Titika con “Olha Boneco” e Madruga Yoyo con “Vamos Là”, i due brani che attualmente mandano in delirio le piste da ballo grazie alla loro ironia ed energia. 
E’, ovviamente, impossibile citare tutti i musicisti con relativi brani in un solo articolo ma questa vuol essere una panoramica generale da cui prendere gli spunti necessari per conoscere in modo sempre più approfondito la grande varietà musicale di questo mondo.

Ore 9:00 Dai ritmo alla tua giornata. Latin Pop, Bachata e Hits: “MUSICA PAR LA RAMBLA” scatena il buonumore. Ore 14:00 e Ore 21.00 Metti le lancette sui tropici. Tutte le Hits Latine del momento sono su “TROPICAL HITS”. Ore 16:00 Pomeriggio latino al sapore di Merengue, Salsa e Reggaeton. Ore 12:00 Venerdì-Sabato-Domenica

LATINO MIX

Appuntamento con la musica e la cultura Latino Americana con dj Ricky Espino.

Dj Ricky Espinio



Daniela Settanni, premiata dalla nostra rivista da pochi mesi come “divulgatrice della cultura latino americana”, continua a stupirci con il suo entusiasmo e i continui successi oltreoceano. Daniela, infatti, si trova negli Stati Uniti e per i prossimi mesi ha un’agenda di appuntamenti con il suo ballerino Francisco Vazquez, inventore del Los Angeles Style. L’abbiamo intervistata l’altra notte su Skype, quando in Italia era già mattino e a Los Angeles aveva inizio la frenetica vita notturna di Hollywood. Ecco cosa ci ha raccontato. L’INTERVISTA a cura di Nunziella Buono

Daniela, ti abbiamo vista nel Video la “Trampa” della cantante latina Virginia Quesada. Ci racconti qualcosa di quest’esperienza? È stato davvero un piacere girare le scene del video, provare e riprovare la coreografia con le altre ballerine, confrontarsi, il bello dell’attesa che si vive nel backstage, tutto questo è sempre molto divertente. Eravamo seguiti da uno staff competente e molto simpatico, il tutto amalgamato dalla dolcezza di Virginia Quesada, la quale non è soltanto una grande cantante ma anche una fantastica donna. Il brano ha fatto molto successo occupando un posto anche nella famosa Hot Party Latina. Manca ormai poco al Natale, quali sono i tuoi appuntamenti dopo il rientro dagli Usa e quali i tuoi prossimi impegni con Francisco Vazquez? Al rientro in Italia terrò dei workshop in alcune scuole di ballo, e presenterò il mio solo show intitolato “London Cha Cha”. Non vedo l’ora di trascorrere il Natale con la mia famiglia, che non vedo da parecchi mesi. Il 2013 mi vedrà molto impegnata con Francisco: prenderemo parte a diversi spettacoli nel sud America e, a partire dal prossimo aprile, avrà inizio il nostro tour di ballo in Europa nei vari congressi di salsa: Turchia, all’Istanbul Salsa Congress, e a seguire Bulgaria, Transilvania, Marocco e anche in Italia. Viaggiare in nome di una grande passione trasformatasi pian piano nel mio unico lavoro è qualcosa di magnifico. Confucio scrisse: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Ed è proprio vero! Per quanto faticoso a volte possa essere questo lavoro, non importa, perché qualsiasi lavoro fatto con passione ed entusiasmo

Daniela Settanni:

Una stella in ascesa! non pesa. Ci sono delle novità per il prossimo anno? A Hollywood curerò la performance come ballerina di salsa dell’attrice Sofia Milos, molto nota in Italia per essere un bellissimo volto di CSI Miami e E.R. – Medici in prima linea. La Milos nel suo prossimo film, scritto e diretto da Steven Eckleberry, interpreterà infatti il ruolo di una ballerina di salsa. Io la formerò non solo nei passi ma anche nell’abilità di esprimere se stessa attraverso il movimento e la sensualità. Credo che questa sia una delle soddisfazioni più grandi che la mia carriera mi sta regalando. In realtà in cantiere ci sono tanti altri progetti, ma preferisco non parlarne per scaramanzia. Daniela Settanni continua, dunque, la sua meravigliosa carriera! I suoi continui viaggi l’hanno portata a conoscere celebrità e a desiderare di andare sempre più avanti. E la nostra rivista intende augurarle il meglio, sapendo che la ballerina pugliese continuerà sull’onda di questo successo, dando il meglio di se stessa per la realizzazione dei suoi sogni. In bocca al lupo Daniela! 19


e, specialmente quelli serali, saranno mozzafiato, e non saranno solo di salsa! Ci saranno anche dei giovanissimi coreografi e ballerini professionisti africani che ho incontrato in Sud Africa, a Cape Town, da cui sono appena tornato. Verranno negli States per la prima volta e, sebbene si tratti di poco più che bambini, sono sicuro che riscalderanno ulteriormente l’atmosfera. Qual è il programma del LA SALSA FESTIVAL? Si partirà mercoledì con una serata di bachata mentre giovedì metteremo in scena un musical della durata di un’ora circa nel quale si esibiranno i BNF, un gruppo colombiano (secondo me uno dei migliori del momento), dopodichè ci sarà social dancing e si esibiranno Jonny Polanco e la sua orchestra. Tutto questo avrà luogo in un club in grado di ospitare fino a 2000 persone, facilmente raggiungibile grazie ai mezzi di trasporto da noi messi a disposizione per l’occasione in partenza dall’hotel. Venerdì è il giorno in cui il festival entra nel vivo a partire dalla mattina con attività che si terranno nello stesso Hotel, dai vari workshop agli spettacoli pomeridiani ai party in piscina con dj. Il Westin Bonaventure Hotel conta circa 2000 stanze quindi ci saranno circa 4000 persone ogni sera. A partire dalle 9 del mattino si può scegliere tra lezioni di zumba o lezioni di yoga e molto altro. Alle 10 hanno inizio i workshop e ce ne saranno sei ogni ora. Inoltre si terranno anche dei seminari ad esempio sulla conga o sulla storia della salsa o lezioni sull’educazione dei bambini e su come togliere i più giovani dalle strade e avvicinarli alla musica. Ogni sera apriremo con spettacoli a tema, ad esempio venerdì con ballerini cubani, coordinati da Alian Ramirez. Il sabato, invece, apriremo con la “bomba y plena” portoricana. Ed infine il giorno di chiusura ovvero la domenica, che normalmente è considerato il giorno meno bello di un congresso, ci saranno i migliori ballerini e si inizierà con l’Africa per poi entrare nel vivo degli spettacoli. Cercheremo anche di raccogliere fondi per i bambini africani per organizzare una visita a Disneyland. Spero davvero che anche Vida Latina possa presenziare a questo evento! In quale lingua saranno tenute le lezioni teoriche? Sia in inglese che in spagnolo. Anch’io terrò qualche lezione, una delle quali in “spanglish”. Dipenderà dall’insegnante e dalla lingua con cui è più a suo agio anche se la cosa più importante è la qualità e l’esperienza degli istruttori che vengono un po’ da tutto il mondo.

L.A. Salsa Festival intervista ad Albert Torres

EVENTI a cura di Nunziella Buono Traduzione a cura di Berardino Caggiano

Vida Latina ha intervistato Albert Torres noto presentatore e organizzatore di congressi latini in tutto il mondo. Si definisce un “newricano”, nato a New York ma con origini portoricane, e con “vita e guardaroba” a Los Angeles (LA). Ed è proprio qui che si terrà il LA SALSA FESTIVAL dal 22 al 26 maggio 2013. Come sarà il LA salsa festival 2013? Q u e s t ’a n n o abbiamo deciso di far durare il festival un giorno in più in onore del suo 15esimo anniversario. Sarà qualcosa di veramente speciale con gente in arrivo da tutto il mondo. Lo staff che lavora a questo evento è davvero tanto ed io ci lavoro ormai da circa quattro anni. Ci sarà una selezione di ballerini provenienti da 40 paesi che ho scelto per questo evento durante i miei numerosi viaggi per il mondo. Si terranno, quindi, spettacoli di ogni tipo. Il livello base e l’intermedio negli spettacoli pomeridiani e livello professionista in quelli serali. Gli spettacoli di questa edizione saranno più brevi


Non si tratta di un evento focalizzato solo sui ballerini di salsa o comunque sui ballerini ma su tutti coloro i quali amano la musica. Si, infatti, dopo quindici anni abbiamo deciso di cambiare il nome in THE INTERNATIONAL LATIN MUSIC AND DANCE FESTIVAL. Può partecipare anche chi non sa ballare e vuole, per esempio, imparare come suonare i borghi o assistere ai concerti. Uno dei motivi per cui l’LA è noto è la presenza di artisti come Luis Enrique, la cui musica non rientra nel genere salsa, ma comunque è in grado di portare 2000 persone ad un congresso di salsa per la prima volta. Venerdi si esibiranno i Grupo Niche, dalla Colombia, e i mitici Fania che torneranno ad esibirsi insieme per la prima volta in un Salsa Congress e che hanno cambiato la mia vita quando nel 1971 mi hanno reso fiero di amare questa musica e quindi delle mie origini. Per questo motivo ho lavorato tanto per riunire tutti i componenti del gruppo ancora in vita. Qual è la procedura da seguire per tutti i nostri amici italiani che volessero prenotare i biglietti per questo fantastico evento? Il modo migliore è inviarmi una e-mail all’indirizzo atevent@gmail.com magari con oggetto “LA salsa congress, interested!”, qualcosa che attiri la mia attenzione dato che ricevo svariate e-mail al giorno. Cercherò di rispondere al più presto possibile di modo che possiate inviarmi tutti i dati che mi servono. Oggi, a circa sette mesi dall’evento, già contiamo più di 200

prenotazioni e circa trecento pass venduti. Sarà quindi un evento assolutamente da non perdere che prevede il tutto esaurito. Il cambio €/$, poi, è anche molto conveniente. Infatti, il pass per accedere a tutti gli eventi presenti costa circa 200 euro ($275,00) a cui si aggiungono circa 100 euro per la camera doppia ($150,00, che normalmente costa $ 399,00 a notte tasse escluse). Sarà possibile alloggiare in quattro nella stessa stanza allo stesso prezzo per un costo potenziale a persona di circa $38,00 per notte. Un affare! Grazie Albert! arrivederci al L.A. Salsa Festival.



Alla scoperta del

Cinema Cubano SECONDA PARTE

LA RUBRICA dI Gordiano Lupi

La rubrica si pone come obiettivo la conoscenza divulgativa di una cinematografia vitale come quella cubana, che - specie dopo il 1959 - ha prodotto di grande interesse artistico, non solo apologetiche ma spesso critiche nei confronti della rivoluzione, capaci di anticipare cambiamenti e modifiche di costume di grande importanza. Per prima cosa vogliamo dare un quadro d’insieme, utile per inquadrare la storia del cinema cubano, dagli albori ai giorni nostri. Il periodo grigio (1970 – 1981) Il periodo che va dal 1971 al 1976 è stato definito il quinquennio grigio della cultura cubana, perché furono gli anni successivi al famoso discorso di Fidel Castro agli intellettuali: “All’interno della Rivoluzione è concesso tutto. Fuori della Rivoluzione niente”. Si veniva dal triste caso del poeta Heberto Padila, costretto a ritrattare e a fare pubblica ammenda per il suo libro Fuori dal gioco, critico nei confronti della Rivoluzione. Molti intellettuali europei avevano preso le distanze dalla svolta autoritaria del governo cubano, scrittori come Sartre, Moravia, Pasolini, Simone de Beauvoir, che l’avevano sostenuta sin dai primi momenti. Nel 1976 fu creato il Ministero della Cultura più per motivi di controllo ideologico che di promozione culturale. I film più interessanti di questo decennio si rifugiarono nel barocchismo visivo e concettuale, così come i registi più importanti decisero di valorizzare le esperienze culturali ed esistenziali del passato. Non era tempo di fare cinema sociale e di attualità, ma ci si rifugiava nel cinema storico e di costume con pellicole come Páginas del diario de José Martí di José Massip, Los días del agua di Manuel Octavio Gómez, Una pelea cubana contra los demonios, La última cena e Los sobrevivientes di Tomás Gutiérrez Alea, Maluala, El otro Francisco e Rancheador di Sergio Giral, Mella di Enrique Pineda Barnet, El hombre de Maisinicú di Manuel Pérez, El brigadista di Octavio Cortázar. Non mancarono esempi di film critici e più contemporanei che si proponevano di riflettere sul socialismo caraibico con un lavoro introspettivo, ma furono pochi e concepiti in pieno solco rivoluzionario. Citiamo Un día de noviembre di Humberto Solás, Ustedes tienen la palabra di Manuel Octavio Gómez, Retrato de Teresa di Pastor Vega e De cierta manera di Sara Gómez. In quel periodo debuttò con successo il cartone animato Elpidio Valdés di Juan Padrón, comico ma di argomento storico, pensato per raccontare divertendo le guerre di indipendenza. Una produzione notevole a livello cinematografico

fu Cecilia di Humberto Solás, il più importante film di argomento storico girato nel 1982. Gli anni dello sviluppo e la commedia di costume (1982 – 1990) Gli anni Ottanta sono stati importanti per il cinema cubano che incentivò la produzione come quantità senza rinunciare alla qualità. Tre lungometraggi di fiction all’anno è una media sorprendente per una cinematografia in sviluppo. Tra i lavori più importanti e costosi del periodo citiamo Cecilia, lungometraggio di argomento storico che impegnò Humberto Solás dal 1981 al 1982. La pellicola reinterpretava in maniera polemica e personale un racconto mitologico sulla nascita della razza cubana. Dopo questo lungometraggio l’ICAIC decise di dare un maggior impulso alla produzione, dando spazio a nuovi nomi nel campo della fiction, e cercò di riprendere contatto con il grande pubblico, ricorrendo ad alcune commedie di costume e di argomento contemporaneo come Se permuta e Los pájaros tirándole a la escopeta, seguita da una lunga serie di titoli che torneranno a riempire le sale come Una novia para David, Plaff o Demasiado miedo a la vida e La bella del Alhambra, che possiamo citare tra le migliori del periodo. Si cercava soprattutto di restituire al cinema il suo posto come arte popolare e poteva farlo solo la commedia di costume che affrontava argomenti di attualità. In questo periodo ebbe grande successo un cinema di genere che stabilì un nuovo rapporto con il pubblico, ma non mancarono opere introspettive (Papeles secundarios e Hasta cierto punto), storiche (Amada, Un hombre de éxito, Clandestinos), senza dimenticare il documentario, che conobbe un vero e proprio momento di splendore con le opere di Marisol Trujillo, Enrique Colina, Jorge Luis Álvarez, Oscar Valdés e il sempre valido Santiago Álvarez. Tra il 1980 e il 1989 l’ICAIC ha partecipato alla produzione di 70 lungometraggi di fiction, 44 diretti da registi cubani.


Fare impresa a Cuba l’esperienza di Gielle CUBA: LA RINASCITA a cura di Donato Ciccimarra

Cuba non è solo la madre della musica che i lettori di Vida Latina Magazine amano, è anche un mercato ancora in gran parte vergine per le imprese italiane. Dal 4 al 10 novembre all’Havana si è svolta la 30esima edizione della Fiera Campionaria. Il 6 novembre è stato celebrato EL DIA NACIONAL DE ITALIA. Le imprese italiane erano ospitate nel Padiglione 22 organizzato dall’Agenzia per la promozione all’estero e la industrializzazione delle società italiane (ICE) con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico. Tra le imprese presenti l’altamurana Gielle, azienda specializzata nell’antincendio, i cui rappresentanti hanno per la priva volta portato i loro prodotti nella bellissima Cuba. Vida Latina Magazine ha intervistato Vincenzo Galantucci, responsabile della pianificazione strategica, della gestione e dello sviluppo tecnologico della GIELLE. Qual è il bilancio della vostra esperienza a Cuba? La nostra esperienza è stata molto positiva, abbiamo subito avuto dei contatti economici con persone che parlavano la nostra stessa lingua dal punto di vista tecnico. E’ stata la nostra prima esperienza nel continente americano e ci ha aperto la mente. Le nostre precedenti esperienze fuori dall’Europa riguardano soprattutto Russia e Paesi Arabi. Dal punto di vista mentale sono più simili a noi i latini americani. Come è nata la partecipazione di Gielle alla Campionaria? Nel mese di maggio 2012 abbiamo conseguito la certificazione AMCI, necessaria per vendere i nostri sistemi sul territorio cubano. Abbiamo pensato di proporci perché abbiamo verificato che il mercato cubano era appetibile anche perché, per via dell’embargo, i nostri principali competitor mondiali, ovvero americani e britannici, non possono operare. Prima di noi c’era un azienda spagnola ma

a gennaio 2012 è stata acquisita dalla TAICO, che è americana, e quindi non avevano più possibilità di commercializzare i loro prodotti a Cuba. I due maggiori importatori di prodotti antincendio ci hanno chiesto degli incontri mirati. Dobbiamo evidenziare che l’ambasciata italiana c’è stata molto vicina in tutto il nostro percorso, dalla certificazione alla fiera. Per ogni italiano che vuol fare affari all’estero o ha bisogno di tutela, l’ambasciatore (attualmente Carmine Robustelli) è sempre disponibile. Quali differenze avete notato tra il mondo imprenditoriale cubano e quello italiano? La burocrazia cubana è decisamente da snellire e le infrastrutture sono un po’ obsolete. La gente d’affari cubana è solo gente che lavora con lo stato e chi lavora con il pubblico ha una mentalità diversa da quella del businessman di altre parti del mondo. Si nota, però, una evoluzione in corso sia dal punto di vista dirigenziale che dei cittadini anche per


preclusione a collaborare con il resto del mondo e Raul Castro sta avviando varie riforme. Qual è l’immagine dell’Italia che hanno i cubani? I cubani sono incantati dall’Italia, anche se devo ammettere che tutto il mondo invidia l’Italia. La cultura, lo stile di vita, la tecnica, la manualità. Quando abbiamo fatto un contratto con gli yemeniti ci hanno chiesto i tecnici con passaporti italiani. E lo stesso accade in Russia dove anche le donne sono incantate dai ragazzi italiani per la lingua, dura e dolce allo stesso tempo. A Cuba si può fare impresa? Si, è il momento opportuno. Bisogna studiare, ovviamente, le potenzialità del settore in cui si intende intervenire. Nel mio assolutamente Da sinistra: Domenico Ciccimarra; Carmine Robustelli, Ambasciatore si. Probabilmente alla morte di Fidel Castro il italiano a Cuba e Vincenzo Galantucci. comunismo finirà. Ci saranno opportunità di lavoro immense. l’influenza dei modelli di vita esteri che mostrano i I cubani sono insofferenti nei confronti del governo mezzi di comunicazione. E poi hanno una filosofia Castro? di vita bellissima: non sono mai tristi. Ti danno tutto Sanno che si vive meglio anche altrove ma hanno senza chiedere niente in cambio. Noi abbiamo tutto un’ammirazione sfrenata per Fidel. e siamo tristi, loro non hanno niente e sono felici. E’ un simbolo e gli ha dato molto. Non c’è insofferenza. Come giudica l’apertura di Cuba al commercio Qual è la cosa più strana che è successa a Cuba? internazionale e alle relazioni con le imprese Appena arrivati in una località turistica venivamo italiane? raggiunti da uomini e donne che volevano accoglierci Il mercato cubano è vergine, nuovo, nel prossimo e parlare con noi di qualsiasi cosa. decennio c’è tanto da fare. Loro non hanno alcuna




YORUBA

Una religione affascinate e una cultura nuova per l’Italia Alcuni momenti della serata di presentazione dell’associazione Obbà Onirè

PUBBLIREDAZIONALE a cura di Yadira Gonzalez

L’Associazione Yoruba Obbà Onirè nasce come punto di riferimento in Italia per tutti i praticanti della religione Yoruba e per tutti quelli che vogliono conoscere un mondo totalmente nuovo. Una religione portata dagli africani (schiavi) nel continente americano durante il periodo coloniale e diffusa, oggi, in diverse parti del mondo. Yoruba Obbà Onirè è il risultato di un percorso di fede e di studio che ha portato Isabella Angiola con Valeriana Munoz, la sua madrina, alla realizzazione di questa importante iniziativa. Come è nata l’idea di creare quest’associazione? (Valeriana) Questa idea è nata dopo la visita di mia figliola Isabella Angiola a Cuba, dopo la cerimonia per ricevere il santo (terzo atto consacratore della religione Yoruba). Lei era la seconda persona italiana a farlo ed era in difficoltà nella ricerca delle cose necessarie per praticare la religione. Io ero il suo unico riferimento. Per queste ragioni è nata quest’associazione. Qual è l’origine del termine Yoruba? (Valeriana) Yoruba è una parola portata dai nostri antenati venuti dall’Africa. La religione Yoruba si basa principalmente sul culto e la reverenza ai nostri antenati (i morti). La conoscenza del culto è stata trasmessa oralmente per generazioni. Fra i religiosi Yoruba abbiamo un detto: “quello che è fatto, i successi di quelli che sono stati prima, si devono avere in considerazione da quelli che arrivarono dopo”. Come ci si iscrive e quali requisiti bisogna possedere? (Isa) Abbiamo deciso di aprire a tutti la nostra associazione. Non sarebbe giusto costringere la gente a convertirsi alla religione Yoruba per iscriversi. Possono esserci persone curiose, affascinate da questa cultura ma non ancora pronte a convertirsi. Le iscrizioni vanno fatte compilando un modulo e hanno un costo annuale di 35 euro che comprendono agevolazioni per eventi e svariati corsi. Verranno persone direttamente da Cuba che terranno corsi teorici e pratici. Che relazione c’è tra questa associazione e il Grupo Habana? (Isa) Sono due cose separate. Al momento utilizziamo la

Isabella Angiola, Valeriana Munoz e Natalino Fiore


sededella scuola di ballo Grupo Habana, ma stiamo cercando una seconda location per l’associazione Yoruba, per realizzare tutte le attività con più comodità. Abbiamo coinvolto tutte le scuole di ballo della zona per formare un Conjunto folklorico Ocanani di Bari. Stiamo solo aspettando un rappresentante da Cuba che selezionerà tutti gli interessati che vorranno partecipare. L’associazione svolgerà solo attività culturali? (Valeriana) Ci sarà anche la pratica della religione, anche se qui possiamo fare solo un tambor, una messa ma non più di questo. Le grandi cose le faremo a Cuba. Ci sono persone qui, come Isa, che si sono avvicinate alla religione Yoruba, l’hanno fatto a Cuba e adesso continuano qui. Perché ci si dovrebbe avvicinare a quest’associazione? (Isa) Io vi rispondo raccontandovi la mia esperienza, non come religiosa ma come persona. Un’italiana che oggi si sente più cubana. Io non conoscevo nulla di questa religione ma sono stata attratta da Yemaya (divinità del mare) e da quel momento ho iniziato a informarmi, a studiare e dopo ho conosciuto Valeriana. E con lei la religione, la ragione e la fede che lei ti trasmette. Con lei l’apprendimento è stato diretto. Lei è la mia enciclopedia vivente. Isabella, ma tu eri cattolica? Io nasco cattolica e continuo a esserlo. Il mio modo

d’essere cattolica è quello di credere in Gesù Cristo. Anche perché c’è un parallelismo fra la religione Cattolica e quella Yoruba. In molte cerimonie della religione Yoruba si recitano le preghiere della religione Cattolica: l’Ave Maria, il Padre Nostro. Il sincretismo religioso è stato il modo con cui gli schiavi africani hanno mantenuto le proprie radici e la propria fede. Durante la schiavitù gli spagnoli imposero la conversione al Cattolicesimo: la soluzione trovata dagli africani fu dare a ognuno dei loro santi un nome di un santo cattolico. Quanti di questi santi ci sono? (Valeriana) Ci sono 401 divinità. Avete una data programmata per l’inaugurazione? (Isa) Stiamo aspettando l’arrivo da Cuba della persona necessaria per fare questo evento. Per il momento stiamo organizzando un week end, che si terra all’Hilton di Matera il 19 e 20 di gennaio, dove terremo un’altra conferenza stampa, una conferenza tematica per iniziare a dare un po’ di materiale informativo . Sono in contatto anche con un professore universitario che vuole realizzare dei seminari su questo tema. Vi terremo aggiornati. Speriamo solo di poter fare presto l’inaugurazione! Per info contattateci su Facebook: Asociacion Yoruba Obba Onire Tel:080 5046253


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GUERRA AL REGGAETON CURIOSITA’ di Michele Traversa Guerra al reggaeton: il governo cubano ha deciso di lanciare l’offensiva finale contro quello che oggi è forse il più popolare genere musicale nell’isola, definendolo «trasgressivo e controproducente» e annunciando cla possibilità di varare una legge che potrebbe proibirlo negli spazi pubblici. La parola d’ordine è arrivata dall’alto: Orlando Vistel Columbiè, presidente dell’Istituto Cubano di Musica (Icm) – in una intervista a Granma, l’organo ufficiale del Partito Comunista- ha detto che «la volgarità e la mediocrità non devono danneggiare la ricchezza della musica cubana» e, dunque, si sta preparando «una norma giuridica che dovrà regolare l’uso pubblico della musica». Si tratta, ha spiegato Vistel di combattere contro «prodotti pseudoartistici che non hanno niente a che vedere con la nostra politica culturale nè con l’etica della nostra società», con «testi aggressivi, sessualmente espliciti, osceni, che manipolano la sensualità della donna cubana, riducendola ad un grottesco oggetto sessuale, in un contesto gestuale ancor più grottesco». «Non parliamo solo del reggaeton», ha precisato il presidente dell’Icm, aggiungendo però che anche se «le espressioni banali, volgari e mediocri» esistono un pò dappertutto «è indubbio che nel reggaeton questo è molto più evidente». Le dichiarazioni di Vistel non costituiscono di per sè una novità: la crescita costante della popolarità del cubaton, versione locale del reggaeton, ha portato l’anno scorso alla semi proibizione (ufficialmente

si consigliava alle radio di «passarlo il meno possibile») di Chupi Chupi, un hit ballabile con numerosi, evidenti e per lo più comici riferimenti al sesso orale. Chupi Chupi non è stata solo una hit clandestina: nel pezzo, così come nel video che lo accompagnava, il cantante Osmani Garcia era accompagnato da molte delle star del cubaton -Jacob Forever, Eri White, El Principe, Blad MC, William El Magnificoa dimostrazione dell’esplosione del genere nel panorama sempre vivace della musica cubana. Nato a inizio del secolo a Puerto Rico, ma prodotto della fusione fra il reggae-dancehall in spagnolo del Panama, il cosiddetto Miami Bass, l’hip hop afroamericano e diversi stili musicali dei Caraibi, il reggaeton è diventato uno dei generi musicali, e anzitutto di ballo, più popolari dell’America Latina, producendo una serie di star a livello continentale come Daddy Yankee, il cui pezzo «Gasolina» è diventato un hit mondiale nel 2004, raggiungendo anche l’Italia. A Cuba, il modello ritmico di base del reggaeton si è arricchito di caratteristiche locali, incorporando percussioni dell’isola e arrangiamenti appartenenti a altri generi tradizionali -come la fisarmonica che accompagna «Chupi Chupi», eredità del sound cubano- e adottando la coreografia legata dall’inizio al contagioso ritmo: il «perreo», o ballo del cane, in cui la posizione dei ballerini ha chiare connotazioni sessuali.



Musica a cura della redazione di Salsa.it

Appuntamento con salsa.it

Si rinnova, com’è avventuo da ormai otto anni a questa parte, l’appuntamento con Salsa.it, la più popolare compilation che riunisce alcuni maggiori esponenti del genere latino della nostra penisola: artisti italiani e stranieri che hanno scelto la nostra patria come seconda casa hanno miscelato il loro talento e le porprie capacità, puntando ad offrire come sempre un prodotto che sin dalla sua nascita è molto apprezzato anche al di fuori dei nostri confini. Tra pochi giorni potrete trovare il disco sugli scaffali dei negozi specializzati, oppure scaricarlo online nei principali portali di distribuzione musicale. Un elogio particolare all’etichetta Alosibla Downbridge, che in tempi durissimi per il mondo discografico riesce sempre ad essere sul mercato da portagonista, senza lesinare le forze: quest’anno la compilation avrà 20 tracce, composte ed interpretate sia da musicisti e cantanti affermati, sia da talenti emergenti nei quali l’etichetta discografica ha forteente creduto. Tutti questi concetti sono magistralmente sintetizzati nello slogan di quest’anno, che è “Don’t Stop The Music”. Ecco quindi qualche succosa anticipazione per i numerosissimi fan di questo format, per i curiosi e gli appassionati di musica latina. Dal punto di vista visivo l’aspetto è quello di sempre: il pappagallo di Salsa.it fa bella mostra di sè al centro della copertina, il cui colore dello sfondo cambia ad ogni edizione proprio per aiutare i possessori ed i collezionisti a distinguere l’anno. Il colore scelto per questa edizione è il rosso amaranto. Numerose le new entrries di quest’anno: iniziamo da due bachateros che hanno in comune la featuring di Gino Dj. Gino Brigida, in arte Gino Dj è uno dei talent scout più attivi nella Repubblica Dominicana: sempre in cerca di nuovi artisti, ha scoperto e resi famosi da noi gruppi come Voz A Voz e gli Evidence, ed ora ci presenta in Salsa.it 9 due nuovi rampolli della sua scuderia. Precedenza a Jefry, che con i suoi 19 anni è il più giovane artista della compilation: per lui Angel Torres, già compositore per gli Evidence, ha scritto una bellissima bachata urbana dal titolo No Crees En El Amor. Sempre da Santo Domingo, via Madrid (dove ora vive) e New York arriva Juan Manuel, che vanta un passato di cantante di merengue nel gruppo La Linea e che ora farà il suo debutto in Italia da solista con Estar Contigo, una bachata le cui musiche sono state composte da Javier Jimenez, uno dei più stretti collaboratori di Toby Love, mentre al testo ha provveduto Edgar Lopez.

Sempre nel genere della bachata, battesimo del fuoco anche per Enik: alla sua Nuevo Amor ha cercato di dare un’impronta europea, coinvolgendo nel progetto anche Alex Bulcea, leader del gruppo rumeno dei Mandinga, anch’essi alfieri della musica latina in Europa. Da Palermo arriva poi Pablo Timba, con il suo gruppo Timba Calle; hanno fatto il loro esordio con Alosibla Downbridge su Latinfreedom Compilation, presentando una trascinante timba cubana: su Salsa.it 9 invece escono con una bachata dal titolo Para Toda La Vida. Per quanto riguarda la salsa, il nome nuovo è quello del venezuelano Tony J Messina: vive negli States ed è autore ed interprete di tutta la sua musica; qui ci offre un’incantevole salsa romantica, Pero En Cambio Yo. E’ Venezuelano anche Ivan Venot, un cantante che mette la sua splendida voce als ervizio di un progetto del maestro Tony Velardi: 5 minutos è una salsa in stile newyorchino, caratterizzata dal sound del vibe. Dietro al nome Gamilon ci sono personaggi che da anni impreziosicono la compilation (Fabrizio Zoro, Fabio Bolzoni, Flavio Pizzorno), la novità sta nel genere: Bachatango Para Ti, infatti, è il primo bachatango in nove anni ad apparire su Salsa.it. Abbiamo lasciato per ultimo tra le novità Francisco Bayon, giovane ma attivissimo interprete genovese, in quanto è affiancato da una vecchia e graditissima conoscenza della compilation: con lui infatti duetta il venezuelano Oliver in una salsa, Hoy, dalle grandissimi potenzialità. Assieme ad Oliver ritorna dopo un anno di assenza, 33


il martedĂŹ

il mercoledĂŹ

La

settimana latina in

Basilicata


anche Fito Gress: cubano, una delle più belle voci in circolazione, dopo aver regalato tante hit nel corso degli anni, torna sulla scena con Un Ancla En El Amor, una delle salse più belle del suo primo album da solista, ed unico brano non inedito di Salsa.it 9. E ora veniamo a quegli artisti che da anni sono il cuore pulsante di Salsa.it: il palermitano Massimo Scalici, che in questa decade non ha sbagliato un colpo, per questa occasione abbandona le venature romantiche delle sue ultime produzioni per regalarci un’esplosione di gioia e di ritmo con Yo Quiero: magistralmente suonata dalla sua orchestra, La Sicula Sabrosa, questa salsa, le cui parole sono state scritte da Francisco Rojos, vuole essere un inno all’amore, visti anche i rimandi biografici (quest’anno Massimo si è sposato), ed è impreziosita dagli inserti rap di Talento Havana. Proprio questo duo, composto da Ricky Jo e Julio Cesar El Emperador, fa la parte del leone in questa compilation: grazie al loro eclettismo, i due cubani di nascita e torinesi di adozione, sono in grado di spaziare dalla bachata alla salsa cubana, dal merengue urbano al denbow. Questo grazie al fatto che i due ragazzi si sanno circondare dalle persone giuste, autentici professionisti del settore., primo tra tutti il loro scopritore, Raul Victores, che ora sta lavorando al fianco del grande produttore Sergio George a Miami. Per la loro bachata, Virgen, si sono avvalsi di Ivan Bridon, uno dei musicisti cubani più apprezzati a livello internazionale.

Per Mi Salsa hanno messo in campo la bravura di musicista e compositore del maestro Tony Velardi, ed hanno affiancato alla loro voce quella di Maykel Lopez. I Talento Havana chiudono poi la tracklist della compilation con un merengue urbano, Ula Ula, e con un perreo denbow, Toca Toca, molto adatto per l’animazione, con tanto di filmato con i passi che già gira su YouTube. Contaminare le sonorità la latine con il pop di qualità ed il soul è da sempre il marchio di fabbrica dei Latin Sound Machine: Why è una delle loro salse più belle che abbiamo mai prodotto, mentre per la prima volta si cimentano con il cha-cha-cha, tenendo sempre fede al loro credo artistico.: Fever, infatti, richiama un po’ le atmosfere dell’omonimo brano jazz, riportato in auge ultimamente anche da Michael Bublè. Chiudiamo la rassegna con Alejandro Martinez, presente su Salsa.it fin dalla primissima edizione: il cantuatore di origine argentina propone una salsa, Pa’Bajo, il cui testo affronta con molta ironia l’attualissimo tema della crisi economica. Un grande sforzo artistico e produttivo, per il quale Alosibla Downbridge ringrazia tutti coloro che hanno dato il proprio contributo. Il direttore artistico di Salsa.it, Francisco Rojos, dopo aver messo in cantiere il nono volume, quest’anno non ha nemmeno il tempo di riposarsi: sta già infatti ideando la compilation del decennale, un’edizione deluxe e celebrativa di uno dei più longevi brand della musica latina in Italia.



Fenomeno ZUMBA a cura di Mariella Strippoli

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Zumba. Impossibile che ci siano mani alzate poiché nessun tipo di fitness o di danza ha mai avuto un tale successo di pubblico. Per coloro che ancora non fossero a conoscenza delle sue origini, lo Zumba nasce da una fortuita dimenticanza: Alberto “Beto” Perez, istruttore di aerobica colombiano, si reca a far lezione e si accorge di aver dimenticato le sue consuete basi musicali; improvvisa così la lezione con quanto aveva a disposizione, cioè musica latino-americana, tipica della sua terra: è un successo! Beto in breve tempo diventa così popolare nella sua città “Cali” che persino la famosa cantante colombiana Shakira, lo vuole come coreografo per il suo album “Pies descalzos”. Siamo nel 1999 e dopo alcuni anni Beto decide di tentare la sorte in America e nel 2003 si trasferisce a Miami dove lo Zumba diventa un fenomeno internazionale grazie alla potente semplicità dell’idea: fare fitness divertendosi. Già perchè il segreto è tutto qui, la lezione diventa una festa dove

le persone si lasciano trascinare dall’entusiasmo in una combinazione unica di danza ed esercizio fisico: i partecipanti si allenano senza rendersene conto, con benefici cardiovascolari e di tonificazione per tutto il corpo. Attualmente non esiste una palestra o una scuola di ballo che non abbia puntato su questa straordinaria disciplina. Personalmente ho potuto constatare la forza dello Zumba: persone di tutte le età si avvicinano a questa attività senza esserne intimorite, e la cosa sorprendente è che a fine lezione tutti hanno il sorriso sulle labbra, tutti si sono divertiti e questo fa scattare un passaparola inarrestabile. Il resto lo fa la musica, brani travolgenti accuratamente selezionati costituiscono la spina dorsale di ogni “Zumba-Party”: impossibile non farsi contagiare, impossibile star fermi, impossibile non provare a zumbare!


Boogaloo

La musica latina

in Salento

PUBBLIREDAZIONALE a cura di Nunziella Buono

Come nasce il Boogaloo? La passione è nata da un viaggio a S. Domingo, da un passo di bachata dell’animatrice del villaggio. Tornando in Italia ed avendo a disposizione la struttura ho pensato di provare a lanciare anche qui, nel salento, la musica latinoamericana anche perché erano pochissime le strutture che lo facevano. Una in tutta la provincia. La struttura è nata nel 93 con tuo padre. Tu hai dato l’input della serata latina 10 anni fa. Si, nove e mezzo per la precisione. Siamo partiti a marzo 2003. Alle prime serate partecipavano non oltre 20 persone, solo gli allievi della scuola che frequentavo all’epoca. Qual è il segreto del tuo successo? Coinvolgere tante scuole, cosa impensabile prima, perché non c’era rispetto fra maestri di ballo di scuole differenti. Il segreto è questo: coinvolgerle, farle stare tutte insieme e farle divertire. La mia forza principale è la collaborazione con tutti, maestri e scuole, l’amicizia, la fratellanza comune. Posso dire che si è instaurata una stima reciproca tra i salseri che frequentano il nostro locale e tutto lo staff. Abbiamo superato il luogo comune della rivalità tra scuole. Cosa ti spinge, oltre alla passione, a realizzare una serata latina? Anzitutto l’ambiente sano e solare. L’animo giusto del divertimento puro. I ragazzi sono tranquilli, non eccedono con l’alcool…cosa importante anche per

Il Boogaloo, storica discoteca caraibica di Lecce, compie dieci anni a marzo 2013 ed è stato premiato, più volte, da diversi professionisti del settore come miglior locale latino del Sud Italia. Può vantare di aver ospitato artisti di calibro internazionale come Paulito Fg, Charanga Habanera, Miguel Enriquez. Noto anche come La Casita De La Salsa è un punto di riferimento per tutti i salseri di Puglia (e non solo). Vida Latina ha intervistato il proprietario, Gianluca Contaldo.

non incorrere in sanzioni o incidenti vari come può accadere in altri mondi del divertimento. La discoteca prevede solo musica caraibica? No. Dall’anno scorso siamo partiti anche con i più pazzi organizzatori della night life salentina, Roby Tex e Niko Fiore che con il loro staff curano i giovedì degli universitari. E’ stata una scommessa ed è andata alla grande. Questo storico appuntamento è sempre stato vissuto in localetti poco adatti per fare discoteca. E’ andata molto bene, abbiamo visto che la gente risponde bene, forniamo anche il servizio navetta per portare universitari italiani e stranieri che sono in Italia con i progetti Erasmus. Abbiamo molti ospiti dal GF, Amici sia il giovedì che il sabato. Avete anche una struttura per la stagione estiva? Si abbiamo anche un’altra struttura molto bella per discoteca e ristorazione con cucina tipica salentina. Come festeggerete i dieci anni di attività? Con una grande festa a cui parteciperanno ospiti importanti, come è sempre accaduto nella storia del Boogaloo. Prossimi eventi da segnalare? Il capodanno con cena e serata, sarà un evento davvero indimenticabile.



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Gianni Guardavaccaro & Patty Rogliero, cominciano a ballare nel 1999 e, dopo un viaggio nell’isola magica di Cuba, aprono a Bari nel 2004 insieme a Giuseppe l’Associazione Culturale Descarga Cubana con lo scopo di diffondere la cultura latina e trasmettere agli altri la loro passione. Nei loro corsi di ballo il divertimento non manca mai, la loro scuola diventa un punto di riferimento ed incontro per tanti amici i quali perfezionano il loro stile di ballo in una cornice di allegria e spensieratezza. 327. 76 22 769

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Via Paolo Marzi 10, (MODUGNO) MODUGNO - BARI

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Accademia della danza, del successo e del divertimento! Corsi di: Danze Caraibiche, Folklore Cubano, Kizomba, Danza Classica-Moderna-Jazz, Hip-Hop, Reggaeton, Break Dance, Danze Orientali, Danze Africane, Danze Argentine, Balli di gruppo, Fitness, Zumba, Corsi Over 60’, Baby Lab, Baby Dance, Doposcuola, Canto, Recitazione, Dizione, Animazione, Spettacoli! Vieni a provare la tua lezione gratuita! Stage mensili con Wilmer Najarro y Maria Carmen Moreno e appuntamenti con Aida Sanchez - Esmil Diaz e tanti altri artisti ancora... New “Accademico Full-Dance” - AL GUAPO SI STUDIA!

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Via Pellegrini n° 14-22 (Prolung. Via Piave) BARI BARI - BITONTO

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Via Zuavo n° 32 (presso Fisic Center) BITONTO

Danza e passione, professionalità e gioia di stare insieme caratterizzano il nostro centro danza, nato per regalare emozione e divertimento, nato per la sempre più numerosa comunità salsera. Da “El Mundo Del Caribe” imparerai ad avvicinarti col cuore alla tua disciplina e alla cultura cubana in un clima tranquillo e piacevole, come in una grande famiglia. Se ami ballare ma non l’hai mai fatto, se ami il piacere dell’amicizia, non esitare ”El Mundo Del Caribe” ti aspetta!!! 080. 50 25 838

348. 36 41 341

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Via Papa Giovanni Paolo I, 6 (BARI POGGIOFRANCO) BARI

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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER L’a.s.d. Grupo alma loca, con sede a Bari in via Davide Lopez 60/62 e santo spirito c/o la Nippon karate, nasce dalla voglia di trasmettere la passione per il ballo,con l’esperienza decennale dei titolari,la scuola si basa sul modello dei piu’ avanzati centri danza multidisciplinari, con a disposizione Corsi di: zumba,Hip-Hop, danza, balli di gruppo...e tutto il mondo caraibico! Affidando i corsi ed ogni disciplina a maestri ed istruttori specializzati. Che aspetti? Aqui se baila! 347. 95 29 482

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Via Davide Lopez 60/62 (BARI) BARI e SANTO SPIRITO

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c/o la Nippon karate (Santo spirito)

Professionalita’, passione ed anni di insegnamento fanno di Grupo Bailador una realta’ nel panorama delle scuole di ballo della Puglia. Salsa, merengue, bachata, folklore cubano, danza del ventre, hip-hop, flamenco, balli standard, liscio, latini, tango argentino sono alcune delle discipline che potrai imparare da noi. Uno staff qualificato ti seguira’ passo passo. Organizziamo stage mensili con maestri di fama mondiale, serate , week end e lezioni di preparazione a competizioni. 5 sale, possibilita’ di ampio parcheggio ed un bar all’interno renderanno le ore passate con noi ancora piu’ gradevoli! Grupo bailador e sai perché balli

BARI

grupobailador.it

347. 67 45 324

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Via Lucarelli angolo viale De Laurentis c/o Mea Wellness

grupo bailador

I Maestri Nicola Caradonna e Mariella. Grandi professionisti, maestri di balli caraibici, latini e standard, riconosciuti dalle migliori associazioni italiane quali Fids , Csen , Coni. Giudici federali di danza, Rimini ‘08 ultima gara, hanno lavorato e continuano ancora oggi, con i migliori artisti cubani, tra i quali Solveig Abreu, Leonardo Magrini, Esmil Diaz e tanti altri. Corso di preparazione a gare, corso coreografico con la maestra Sol. Durante ogni corso riescono a trasmettere allo stesso tempo passione per il ballo e divertimento allo stato puro, nella massima serietà, facendoti dimenticare tutto quello che ti circonda al di fuori della scuola.

329. 74 19 811 TRIGGIANO (BA)

Via Turati, 20

havanadancelatini.com

388. 84 14 680

havanadance.latini@libero.it

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L’A.s.d. Kalika Klub effettua corsi di : Salsa Cubana, Tango argentino, balli di gruppo, danze standard, danze medio-orientali, danza classica e moderna, hip-hop, zumba fitness, pilates, yoga, totalbody, ginnastica estetica femminile, Difesa personale Krav Maga. Corsi di mattina - Corsi per bambini. Inoltre si organizzano feste per bambini. Novità: Corsi di Recitazione. FIT DANCE & FUN GRUPPO KALIKA KLUB Fit Dance & Fun

BARI

Via Franco Casavola, 7

kalikaklub@gmail.com

080.22 56 489

340.24 72 327


La Isla cubana è frutto di una passione maturata negli anni. Il maestro Giovanni Zanframundo ha saputo coinvolgere un nutrito gruppo di persone. Perché: -la scuola sono gli allievi- dice. La salsa diventa quindi un momento per socializzare. La scuola offre corsi di Balli caraibici (cubana, son, folklore, chacha) balli di gruppo, liscio, tango argentino, pizzica, zumba. Ancora: - partendo da alcune lezioni in un garage sono riuscito ad avere una scuola nostra. Questo grazie a chi mi ha sempre sostenuto-. 329. 81 76 583 CRISPIANO (TA)

Via Degli aranci 68

laislacubana@libero.it la isla cubana

Riaprono i corsi di danze: salsa cubana, salsa portoricana, salsa NY style on2, bachata, merengue, cha cha, rueda, son-rumba e tanto altro ancora. Inoltre corsi di liscio, balli da sala e balli di gruppo. La novità di quest’anno è il corso di Zumba Fitness e corso master di approfondimento cubano per chi vuole realmente studiare e specializzarsi nel genere con maestri cubani e artisti di fama internazionale. Balli caraibici per bambini e preparazione a competizioni. 328. 46 93 376 FRANCAVILLA FONTANA (BR)

Via Santa Cesare, 37

laisladelcaribe.it la isla del caribe

laisladelcaribe@hotmail.it

La Pachanga nasce nel 2001 a Terni come punto di riferimento per gli amanti del ballo e della cultura Afro-Caraibica. E’ stato il primo centro in Umbria finalizzato all’insegnamento dei Balli Caraibici e il primo in Italia ad insegnare e divulgare la Kizomba, che viene proposta come stages domenicali. Nel corso della settimana, invece, vengono insegnate le discipline propriamente caraibiche: bachata, merengue, salsa (cubana, portoricana, NY style), folkore con cenni di ritmica e storia. 338. 34 35 321 TERNI

Via Del Sersimone, 31

fernandobumbum@lapachanga.it La Pachanga en Terni

lapachanca.it

Latin Passion Group nasce da un’idea di Michele Di Benedetto che, da oltre vent’anni, coltiva la passione per l’arte e lo spettacolo. L’amore per la danza, in particolare per i balli caraibici, lo hanno portato a concretizzare anni di sacrifici svolti con impegno e professionalità, trasformando questo grande sentimento in un vero e proprio lavoro. Ad oggi, l’associazione sportiva LATIN PASSION GROUP conta più di 400 iscritti, dislocati in diverse sedi tra Campania e Basilicata. La scuola è diretta dai maestri Michele Di Benedetto e Chiara Barone che sono fra i migliori esponenti della “salsa New York Style”in Italia. Le lezioni sono aperte a tutti, single o coppie, giovani o meno giovani, e naturalmente anche ai bambini. Latin Passion Group non è soltanto una scuola di ballo, ma è anche una compagnia di danza che oggi conta numerose partecipazioni a livello nazionale ed internazionale. CAMPANIA E BASILICATA

335. 43 51 45

latinpassiongroup.com

latin passion group


LE SCUOLE DI BALLO PARTNER HECHO EN CUBA: Traduzione “FATTO A CUBA”. Nella nostra struttura, completamente immersa nell’atmosfera cubana, troverai professionalità e divertimento, un mix esplosivo che ti permetterà di imparare svariate discipline senza mai annoiarti..!!! Il tutto accompagnato da uno staff di insegnanti esperti e qualificati che sarà sempre pronto ad accoglierti ed esaudire ogni tua esigenza, perchè per noi....” La tua soddisfazione è la nostra felicità’”. Da gennaio ogni venerdì corso accademico con maestri di fama internazionale. MOLFETTA (BA)

Hechoencuba@hotmail.it

080. 32 19 774

338. 52 01 883

Lungomare Marcantonio Colonna 128

hechoencuba molfetta

Movimenta la tua vita... impara a ballare con noi scegliendo la disciplina che preferisci: Salsa cubana, merengue e bachata, rumaba, afro, son, reggaeton, latin pop, salsa portoricana, balli di gruppo, propedeutica, pilates, modern jazz, hip hop, tango argentino, corsi mattutini per tutte le età e corsi specifici per bamibini. Novità: Zumba Fitness la mariposa del caribe

MARTINA FRANCA - MONOPOLI MASSAFRA

mariposadelcaribe.it

info@mariposadelcaribe.it

Corso Dei Mille, 188 U/V (MARTINA FRANCA - TA)

080. 48 59 713

Via Aldo Moro, 64/a (MONOPOLI - BA)

320. 35 64 481

Via Firenze 4/11 (MASSAFRA)

329. 42 74 533

La scuola di ballo Los Hermanos con sede in via Paganini 1/c a matera (zona acquarium), nasce con la passione e la voglia di diffondere la fantastica cultura afro-cubana con divertimento e dedizione! anche quest’anno tra le novità presentiamo le nuove discipline “zumba” e “kizomba” e grazie alle numerose richieste riproponiamo il “corso accademico” di folklore cubano con i maggiori esponenti di fama internazionale : il corso si terrà tutte le domeniche dalle 15.00 alle 17.00!! ti aspettiamo!!! 0835.68 03 13 MATERA

Via Paganini 1/C

328.34 74 360

Los Hermanos Matera

los.hermanos.mt@gmail.com

Scuola di danze caraibiche Discipline: salsa new york style salsa cubana bachata merengue per tutte l’età da 3 anni in su, da quest’anno anche corsi di kizomba. Novità assoluta: KANGOO JUMPS e MICHAEL JACKSON STYLE 340. 95 08 781 montondeestrellas.it ANDRIA (BT)

montondeestrellas@live.it

Via Martiri di Piazza Fontana, 40

monton de estrellas


Da noi si balla solo per divertimento e passione . “I nostri super maestri Wilmer e Maria ci insegnano a ballare ed ad essere umili”. Corsi di Salsa cubana, son, cha cha cha, rumba, afro, hip-hop, tango argentino, kizomba, Rumba. Esibizioni e spettacoli in ricorrenze in genere. Lezioni private.

mauriziopara@libero.it

328.2199657 ANDRIA (BT)

Via Castel del Monte, 15

Paraiso Caraibico

Associazione CUBAILANDO nasce nel 2002 dalla passione per le danze caraibiche...professionalità, dedizione e divertimento sono i principi basi sui quali si basa la nostra realtà. salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, kizomba, tango argentino, hip-hop sono le discipline che si studiano da noi.

320 86 73 440 FOGGIA

via Leone XIII, 201

cubailando81@gmail.com cubailando foggia

Perchè a Matera scuola di ballo si dice PIELMORENA. La scuola di ballo Piel Morena nasce nel settembre del 2001 da una idea dei maestri Antonio Farina e Tina Gravela, già insegnanti dal 1997. Siamo specializzati in danze caraibiche e precisamente salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, son y rumba afro-cubana. Oggi la nostra scuola è sicuramente riconosciuta tra le più attive a livello nazionale per la promozione e per la diffusione della cultura caraibica.

328. 67 96 200 MATERA

via Pizzilli, 3

pielmorena.it

info@pielmorena.it

piel morena

A qui se baila no se camina. Il ballo e’la nostra passione, insegnarlo divertendoci è il nostro scopo Il m°donato e luana briganti “salsero para siempre” insegnano da anni salsa cubana - salsa in linea - rueda de casino- merengue - kizombabachata - bachatango - reggeaton. m°enzobisbal coreografico - sincro latino a squadre - show dance caraibico Presso: Ma.ri. dance school 349.80 66 184 TARANTO

320.8606134

Via Capotagliata, 14 c/o Ma.ri. dance school

Salsero para siempre


LE SCUOLE DI BALLO PARTNER La scuola di ballo “Santiago de Cuba” nasce da un’idea dei maestri Massimo e Simonetta Mazzotta nel 2005. Nel corso degli anni la passione per la danza è stata trasmessa a Maurizio e Carmelina Fuso, i quali oggi sono parte integrante dello staff direttivo. Specializzata nell’insegnamento delle Danze Caraibiche, la Santiago de Cuba si avvale della collaborazione di Vincent, Arianna, Lidia e Gianni per i corsi di Salsa Portoricana, Balli di Gruppo e Tango Argentino. Alla Santiago de Cuba, entri camminando…esci ballando!!! salsalecce.it 389.08 25 099 349.64 08 866 LECCE CORIGLIANO D’OTRANTO

Via Vecchia Frigole, 45 - Lecce

santiagodecubalecce@libero.it

Via M. Ausiliatrice, 45 - Corigliano D’Otranto

Santiago de Cuba Lecce

“Vienici a trovare nella nuova Struttura... La scuola più grande della Basilicata” corsi di: Merengue, Bachata, Salsa Cubana,Rumba Cubana, Santeria Cubana, Son cubano e tanto altro... Ogni mese stage con i migliori artisti Cubani di fama Internazionale Corsi a partire dai 4 anni di età Novità : corsi di Zumba Fitness “Ballare fa bene al corpo e allo spirito” 328. 29 18 538 MATERA

via Montescaglioso, 21

sentimentocubano@gmail.com sentimento cubano

Philip & Titty iniziano la loro carriera da ballerini nel 2003 con l’idea di far conoscere lo swing al pubblico attraverso i loro show. In seguito l’unione con Nicola e Chiara Berrettoni rafforza il gruppo puntando ai palchi di tutto il Mondo. Il loro stile un mix di Salsa, hip hop, figure acrobatiche e swing, lascia sempre stupito il pubblico. La scuola si prefigge di insegnare queste e tante altre discipline.

335.71 09 699 MILANO

Via Bisceglie, 74 - Milano

swinguys.it

info@swinguys.com Via Brescia, 1 Varedo (MI)

swinguys

La scuola TROPICALIA nasce nel 1993 grazie alla passione per la Musica Latina degli ancora attuali Maestri Diplomati ANMB Giuseppe Montefiore (Flaco dj), Annamaria Mortella e con il supporto di validi collaboratori. La si può definire la Genesi del Ballo Latino a Lecce e Provincia. Da quella che era una semplice passione e divertimento di pochi amici in seguito è diventata un punto di riferimento per tanti Salseri di vecchie e nuove generazioni. Presso la nostra scuola si svolgono corsi di Salsa, Bachata, Merengue, Son Cubano, Cha Cha Cha e corsi applicativi di Musica con strumenti tipici. I corsi si svolgono tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì.

347. 35 48 130 LECCE

Via Rocco Scotellaro, 13

328. 72 15 408 Tropicalia

flacodj@libero.it



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LEZIONI

“BACHATEANDO EN ESPANOL”

DI SPAGNOLO di Yadira Gonzalez

Salseando en español con “Mala” El sustantivo (IL sostantivo) Dice que soy mala (Dice che sono cattiva.) Que he hecho de su vida (che ho fatto Della sua vita) Un puro desastre (un puro disastro) Que no tengo alma (che non ho anima) Que soy como un diablo(che sono come un diavolo) En cuerpo de hembra... (nel corpo di donna). (femmina) … Que dentro de mi pecho (che dentro il mio petto) En vez de un corazón (invece di un cuore) Late una piedra helada… (batte una pietra gelata.) … Mala como la mala hierba(cattiva come l’erbaccia) Que crece en las piedras ( che cresce tra le pietre) Sin pizca de agua (senza un goccio d’acqua) Que soy como lluvia (che sono come la pioggia) Que revuelve el lodo(che rivolta il fango) Que soy un tornado (che sono un tornado) Que arraza con todo ...(che distrugge tutto) (“Mala”, Haila Mompie)

Attenzione!

In genere: - Sono maschili le parole che finiscono in o o consonante (corazòn, pecho) - Sono femminili le parole che finiscono in a (hierba, alma) - Le parole che finiscono in e possono essere maschili o femminili (desastre.) Il femminile si forma: - Cambiando la o per a o aggiungendo una a alla consonante finale - con i seguenti suffissi: isa, esa, ina, triz (actor-actriz, attore- attrice) - Quelli che terminano in a, e o con il suffisso -ense restano invariati ( cantante, el cantante- la cantante) -Alcuni hanno forme diverse per il maschile e il femminile (macho-hembra, maschio- femmina)

SCUOLE DI BALLO SERATE DEE JAY

IN PUGLIA




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