Vida Latina Magazine LUGLIO-AGOSTO 2014

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Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 5 - N° 4 - LUGLIO-AGOSTO 2014

Ana Tijoux La nuova frontiera del Rap Latino

Reportage

Il primo Festival angolano in Italia

Intervista

Massimo Scalici e “La Maxima 79” DISPONIBILE SU: VIDALATINAMAGAZINE.IT

Musica

Nuovo Album per César Pupy Pedroso







La nostra cara estate EDITORIALE di Daniele Blasi Registrazione del Tribunale di Bari: n°3199 del 25/11/2010 Tiratura: 20.000 copie Numero Chiuso: 30/06/2014 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it

Vida Latina Magazine Milano: Via Anguissola, 26

Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Direttore Commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Ricky Espino Caporedattore: Daniele Blasi Redazione: Michele Traversa Gordiano Lupi Enzo Conte Yadira Gonzalez Nunziella Buono Ricky Espino Denny dj Marianna Melis Massimo Roger Francesca Mauro Giovanna Diomede Giuseppe Montefiore Michela Vernati Fernando Rodrigues Saluiza El Sonero dj Hanno collaborato in questo numero: Antonello Nicodemo Biagio Battista Geppo dj Ph. Alban Bodineau (foto Maxima 79) Pepe Espino

Info e contatti: Tel. 334.7501437

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Vida Latina Magazine

Bentrovati a tutti i lettori i lettori di Vida Latina Magazine L’emozione dell’estate è finalmente arrivata ed alzi la mano chi si ricorda ancora di una primavera freddissima e piovosa com’è stata quella del 2014. Tra Luglio, Agosto e Settembre il nostro mondo sarà magicamente travolto da una serie di iniziative che faranno ricordare questa stagione come una delle più ricche nella storia della musica latina nel nostro paese, sfogliano le nostra pagine ne scoprirete di tutti i colori. In questo numero approfondiremo la conoscenza con alcuni tra i protagonisti vecchi e nuovi della musica e per ordine dettato dalla cavalleria cominceremo con l’affascinante Ana Tijoux, una storia crossover tra Europa ed America del Sud. Nata in Francia ma di orgogliosa origine Cilena, usa la sua musica, un vero rap metropolitano, di denuncia alle ingiustizie e sostegno agli emarginati, un personaggio che per spessore e popolarita è diventata oggetto di culto mediatico in molti paesi. Per lo spazio balli, si parla dell’Angola, fortunata e semisconosciuta terra africana, nella quale ha visto le sue origini la Kizomba. Un ritmo cadenzato, familiare per certi versi a coloro che sono abituati alle discipline latino americane, la Kizomba è un ballo di coppia, ritmi mai frenetici e la dolce lingua portoghese ne fanno un momento di piacevole incontro tra partner, ed in una stagione che vede sempre sbocciare nuovi amori... Massimo Scalici è una figura davvero singolare ed interessante nel panorama musicale italo/latino americano. Sono ormai dieci anni che il fantasioso artista propone in band e solo, interessantissime rivisitazioni in chiave latineggiante di grandi successi della musica italiana. Ma non è tutto qui, nel suo identikit e nella sua intervista, scopriremo, l’uomo, l’artista, il sognatore ed i suoi progetti. Un maestro e la sua musica, Cesar Pupy Pedroso, la storia del son si affaccia sulle nostre pagine, alla scoperta della nuova produzione di uno dei personaggi più carismatici nella storia della musica cubana. Un tributo speciale ad un vero campione delle sette note. Anche in questo numero, nostro malgrado ci tocca parlare della scomparsa di un pilastro nel panorama della nostra musica, e dopo Cheo Feliciano, saluteremo con dolore l’enorme personaggio che è stato Juan Formell. In un triste giorno di Maggio ci ha lasciato quello che per alcuni è stato la scintilla dalla quale si è scatenato il fuoco della musica cubana moderna. Aveva 71 anni, ma avremmo potuto scriverne per cento, tanto è stato lungo e generoso il suo impegno nella musica. Ci limiteremo a ricordarlo come fondatore, nel lontano 1969 di un gruppo che negli anni 07 07


EDITORIALE di Daniele Blasi I Los Van Van

sarebbe diventato “il gruppo” musicale più famoso di tutta l’aria dell’America Latina, e perfetto rappresentante di questa cultura nel mondo, Los Van Van. Una fenomenale miscela di musica, poesia, impegno sociale, follia, hanno fatto dei Los Van Van, il centro di un intero universo, la figura di Juan Formell è sempre stata quella del “jefe” ben nascosto dietro le quinte, non aveva bisogno di essere il frontman, la sua esigenza era quella di essere in grado di sfidare il tempo e le mode, mantenendo il progetto Los Van Van sempre attuale e vicino al mondo.

Juan Formell ci è sempre riuscito p e r fe t t a m e n t e , trasformandosi in icona ben prima della sua scomparsa, chi vi scrive ha avuto l’onore di presentare un concerto del gruppo e benchè il grande Juan non fosse presente, la sua figura, il suo rispetto, la sua filosofia erano elementi sui quali tutti basavano il proprio impegno sul palco. Un personaggio che per carisma e grandezza mancherà, un precursore di mode e costumi, un’ambizione controllata e gentile, tutti i dischi dei Los Van Van, ne sono un quadro perfetto, c’è il momento della tristezza e dell’allegria, della follia e della riflessione, senza Juan Formell per tutti coloro che amano la musica e l’anima di Cuba, questo è il momento per una lacrima, mista però al ricordo del suo allegro sorriso che da lassù siamo certi non mancherà di splendere ancora.



Ana Tijoux IL PERSONAGGIO di Nunziella Buono

Ana (Anita) Tijoux è una cantautrice e cantante rap franco-cilena. Nasce nel 12 GIUGNO 1977 in Francia a Lille, da genitori cileni esiliati politici durante la dittatura di Augusto Pinochet. Solo in seguito, al

restauro del governo democratico nel 1993, la famiglia Tijoux ritorna in patria, ed è qui che Ana fa il suo ingresso nella scena hip hop e si fa conoscere come una delle migliori MC* a livello mondiale. Tra il 2009 e il 2010 viene pubblicato in diversi paesi l’album solista dal titolo 1977, che riceve una nomination ai Grammy e ai Latin Grammy. Il fortunato singolo omonimo, forte del successo ottenuto, viene inserito nel videogame FIFA 11 e diventa la sigla della serie tv Breaking Bad. Tra gli estimatori del brano c’è anche Thom Yorke, il leader dei Radiohead, che ha considerato 1977 una delle migliori canzoni Master of Ceremonies, noto anche con l’acronimo MC (plurale MCs), è un’espressione di lingua inglese che significa letteralmente “maestro di cerimonie”. L’MC’ing è uno delle quattro “professioni” che compongono l’hip hop. Spesso il termine “MC” ed il termine “Rapper” vengono usati come se fossero sinonimi. In realtà un MC è un rapper, ma il rapper non è sempre un MC. La caratteristica comune ai due personaggi è la capacità di comporre testi che abbiano un senso, che parlino di un qualcosa dall’inizio alla fine della composizione.



dell’anno. Oggi Ana Tijoux è tra gli artisti cileni più conosciuti a livello internazionale e più impegnati sul fronte politico-sociale. Risulta facile vedere in lei l’erede di due grandi donne cilene: Violeta Parra, celeberrima cantautrice di lotte e denunce contro le ingiustizie sociali, e la poetessa e femminista Gabriela Mistral, premio Nobel per la letteratura. Ora, grazie all’etichetta Ego, la musica di Ana è pronta per farsi ascoltare anche in Italia. L’etichetta Ego ha sottoscritto un duplice contratto con Warner Music. Warner Music Italia ha distribuito il primo album di Ana Tijoux, 1977. Warner Music International ha firmato invece la licenza esclusiva dell’album per Francia, Germania, Austria, Svizzera, Benelux, Portogallo, Polonia, Russia, Romania. Ana Tijoux è celebrata dalla critica come una delle più credibili e seguite artiste cileni nel panorama internazionale, tra le più politicamente e socialmente attive. L’album 1977 è una raccolta di sensazioni, un viaggio attraverso la musica e le atmosfere dell’artista. L’omonimo singolo, intanto, si è imposto nelle radio italiane e continua a scalare le classifiche. Noi di vida latina magazine saremo onorati di incontrarla a luglio presso il festival LatinoAmericando a Milano.


Milano: tre anni di Sio Sio Cafè ….”il cucciolo” dei locali latini milanesi, cucciolo, perché ha appena festeggiato i suoi primi tre anni, ma in poco tempo, si è già conquistato un posto d’onore, vediamo come…

io Cafe sorge nel cuore del nuovo avveniristico quartiere della Bicocca a Milano. Uno dei fashion club più amati dal pubblico milanese e dell’ hinterland, ha consolidato nel tempo un’affezionata clientela e ospitato eventi, presentazioni, rassegne jazz, mostre e innumerevoli party. Il Sio non ha mai smesso di rinnovarsi: anticonformista, al contempo raffinato e famigliare, è un centro di cultura giovane, internazionale, di moda, aggregazione, divertimento e relax. Ogni settimana, dal martedi alla domenica si esibiscono i migliori deejay, vocalist, la migliore animazione e special guests. Partendo dal ritmo del tango, dell’Hip Hop, del latino, salsa e bachata fino ad arrivare alle serate fashion e ai party a tema; il tutto per accontentare le esigenze di ogni tipologia di clientela. Eleganza, professionalità ed esperienza sono le tre caratteristiche che contraddistinguono il club. Mario, (Mario Sio, titolare del locale –ndr) tre anni di Sio Latino, com’è nata questa realtà? Il locale esisteva già, la serata Sio Latino è nata per

rispondere al boom della musica latina a Milano e in tutta Italia, per accontentare i nostri clienti. A forza di lavorarci, in questi anni, l’abbiamo migliorata, la serata è cresciuta, e adesso devo dire che è sempre piena. Adesso le serate sono addirittura due, giovedì e domenica..sia d’estate che d’inverno? Dodici mesi all’anno, agosto compreso. Quale pensi che sia il punto di forza di queste serate, in particolare quella del giovedì, che in teoria essendo infrasettimanale dovrebbe finire prima, ma soprattutto nell’ultimo anno ha riscosso sempre più successo..e chiude sempre tardi…o mattino presto… Trattare bene il cliente e offrirgli un servizio All’Italiana!. Tanti locali pensano che basti un bar e una consolle per portare avanti un locale, ma non è così: noi offriamo buffet dall’aperitivo, serata, cantanti stranieri, buffet a fine serata verso le 3/3 e mezza. Un servizio completo. E’ un locale molto frequentato anche dai latini. Come avete fatto a conquistare la loro partecipazione? Nel latino…ci vogliono i latini. Perché magari si va a 13



ballare latino…e ci sono solo italiani. Invece è importante che ci siano anche loro. Li abbiamo coinvolti con un ottimo servizio buona musica latina facendoli sentire a casa loro. Ad esempio il giovedì ci sono due dj che si alternano, e suonano un po’ di tutto, salsa e bachata, ma, soprattutto dopo mezzanotte, con un dj latino, anche tanto reggeaton e in generale musica che può piacere di più ai latini. Pensi che possa essere uno dei punti di forza, il fatto che sia uno dei pochi locali italiani, frequentato tanto anche dai latini? Sicuramente sì, perché loro si sentono “a casa” e agli italiani sembra di essere all’estero, in vacanza, di non essere in Italia, ma dove la musica e i balli caraibici sono nati. Succede lo stesso il venerdì, con la serata brasiliana, con un dj brasiliano, che sta riscuotendo molto successo. Quanto sono importanti gli animatori per un locale? Tanto. Soprattutto per far partire la serata. Magari la gente è timida, non osa buttarsi in pista quando è vuota. E poi ci sono tante donne e pochi uomini... gli animatori, intesi come ballerini, servono anche a far ballare più donne possibile! Sono essenziali in una serata latina. Progetti per il futuro? Noi cerchiamo di non seguire le tendenze, ma di crearle. La gente ci consiglia molto, noi cerchiamo di ascoltarli, di accontentarli, di modificare le nostre serate secondo i loro gusti. 15


MASSIMO SCALICI:

IO, LA MUSICA E LA MAXIMA 79 L’INTERVISTA di Francesca Mauro e Nunziella Buono FOTO: Alban Bodineau e Nunziella Buono

Massimo Scalici è siciliano, anzi, palermitano: nato, crescito e residente a Palermo: “E anche se è “complicato” per certi punti di vista, non la cambierei per nulla al mondo!” ci tiene a sottolinearlo! D’altornde, come dargli torto? Bel clima, buon cibo, gente calorosa… cosa si può volere di più, se si ha la fortuna di riuscire anche a fare il lavoro che si ama?

Sei nato musicista? Ho iniziato a studiare musica già a sette anni. A dodici anni ho smesso, perché l’adolescenza fa fare scelte diverse… ma il calcio non faceva per me, il basket nemmeno…e così ho ricominciato a studiare musica! Già a quattordici anni suonavo in gruppo di musica leggera. Erano tutti “grandi”, ero l’unico ragazzino, ma evidentemente vedevano già in me qualcosa di buono… Da lì, ci sono stati gli studi, il conservatorio. Nel ’98, poi ho iniziato a ballare salsa, e un insegnante di salsa palermitano mi ha detto “scusa, ma tu non suoni il piano? Perché non provi a scrivere qualcosa?”. E da lì è iniziato tutto! Pensavo non avrebbe funzionato, ho registrato dei provini e ad un congresso li ho dati a Tito Valdes, che è un mio carissimo amico, e da lì sono arrivati a Francisco Rojos (salsa.it-ndr) e Fabrizio Zoro. 16

Era il 2004, Francisco mi ha chiesto di scrivere qualcosa in salsa e sono nati FRAGILE e YOU, due grandi successi che si ascoltano ancora oggi. Non ci aspettavamo che tutta l’Italia ballasse le mie composizioni. Poi è arrivata la collaborazione con Fernando Sosa – anche lui mai più pensavo che arrivasse a me! - ci siamo trovati d’accordo su molte cose, gli ho proposto una canzone che mi sarebbe piaciuto cantasse lui (Descarga Tropical), poi Carolina. Un susseguirsi di cose. E adesso questo progetto con Fabrizio Zoro. I “puristi” che amano solo la salsa cubana o la salsa classica, dicevano “tu fai questo perché la vera salsa non la sai fare”. Con la Maxima 79 abbiamo dimostrato che non è così. Avevo già una base di salsa classica grazie a Fernando, avendo fatto con lui FANTA’SIA (il musical che “rivisita” in chiave latina tutti i musical più famosi- ndr), lo avevamo portato


in giro, nei Congressi, e comunque la ascolto… In realtà nessuno si aspettava che la Maxima avesse così tanto successo… Come è nata LA MAXIMA 79? Abbiamo iniziato con un brano di cha cha cha intitolato Mi Chula, ed ha avuto un discreto successo. L’anno successivo abbiamo realizzato un altro cha cha cha Habia Cavour e No Sirvo Pa’ Queso, anche loro con un successo strepitoso. Da lì il successo. Grande, inatteso. Devo ringraziare i miei ragazzi, artisti eccezionali, con i quali ho l’onore di poter collaborare. Da dove provengono i componenti della Maxima 79? L’orchestra è tutta siciliana ma in realtà i cantanti sono latini. Nelle mie composizioni latine, si deve sentire che sono italiano, ma basta mettere un cantante cubano in un’orchestra siciliana e cambia tutto… E’ la nostra risposta, in musica, a chi diceva che certa musica non sappiamo farla. Siamo il frutto di tanto tanto tanto lavoro. Veramente tanto.Se riascolto come suonavo latino nel 2003, mi metto a ridere.

Qual è il vostro traguardo successivo? Forse non è bello, ma noi siamo siciliani, tranquilli, non c’è quell’ambizione che ti permette di andare lontano, non siamo abituati a sgomitare, a cercare di “fare le scarpe ali altri” per emergere. Devo esser sincero, tutto quello che ho avuto, l’ho avuto non so se per talento o per fortuna, o entrambi. Cosa possiamo volere di più? Abbiamo lavorato con gli artisti più importanti d’Italia, i ballerini più importanti: Fernando Sosa, Johnny Vasquez, Alberto Valdes..con lui abbiamo fatto un bolero che si chiama Chica Luna, poco conosciuta, ma molto bella, abbiamo lavorato con Barbara Jimenez, con Roly Maden, siamo stati in tutti i Congressi più importanti, sono stato sul palco coi Los Van Van, ho suonato con Pupi…ecco, mi manca Marc Anthony! Chissà, magari un giorno… Comunque ho una produzione alle spalle Moreno (Bernardinello, di Alosibla Edizioni ndr) e Francisco Rojos che mi appoggiano, sono degli amici, Francisco è stato il mio testimone di nozze. . . Non so cosa avverrà domani, io sono già soddisfatto così… Avrai un sogno nel cassetto? 17



Ora come ora, non è proprio un sogno, mi piacerebbe un duetto internazionale…e un artista con cui mi piacerebbe lavorare, perché mi piace tanto, lo sento molto vicino a me nello stile, è Tito Nieves, è la mia voce latina preferita. Però tutto quello che viene, va bene. Oggi il dj ha preso il posto delle orchestre, per far ballare il pubblico. Pensi che potrebbe esserci un ritorno della musica dal vivo? Assolutamente sì. Ti faccio un esempio. Negli anni 90 aveva preso piede il solista che suonava le tastiere, ma poi la gente ha cominciato a vedere che

i gruppi di tre o quattro persone erano meglio. Così, se adesso in un congresso di salsa c’è un’orchestra che suona dal vivo è una bella novità, anche se in realtà una novità non è, la gente è contenta e apprezza. Magari non un’intera orchestra, in un locale piccolino, ballare con un gruppetto, anche solo un trio, dal vivo, è tutta un’altra cosa che ballare al suono del cd. Secondo me succederà. Speriamo quanto prima. La Rete ha agevolato la divulgazione della vostra musica? La Rete ti dà più popolarità, e ti procura magari più 19



concerti, ma appena fai qualcosa, il giorno dopo è su youtube! E questo non è molto positivo. E’ una battaglia che stiamo combattendo, siamo riusciti a ridurre il prezzo degli album, da 40 a 10 euro, se vuoi una buona qualità, la canzone originale, costa 99 centesimi, un prezzo abbordabile per chiunque…. Con La Maxima 79 avete venduto tanto in Italia, e..all’estero? Una grande sospresa: non ci aspettavamo tanto successo all’estero. I Paesi del latinoamerica, la Colombia in particolare, ci ha accolti come un gruppo del latinoamerica. Siamo riusciti a trovare il sound giusto che piace ai ballerini, grazie anche alla mia esperienza di musica pop, per cui anche se è salsa classica, le musiche sono molto orecchiabili. Quanto ha influito la tua esperienza di ballerino nel creare musica per ballare? Tanto. Perché noi ce le siamo proprio provate, per capire se potessero piacere ai salseri… Il nostro conguero, Umberto Nocita, grandissimo ballerino, le provava proprio personalmente, anche per la velocità. Da dove hai preso l’ispirazione per Regresando al Guaguanco? Anche perché non sono tutte

canzoni tuoi brani. Sì, infatti ci sono due cover, poi il resto ripeto..noi non ci aspettavamo tanto successo… Ci credevo, ovvio, se no non lo avrei fatto. Ho investito tanto: la mia musica, i miei ragazzi…Ma non mi aspettavo così tanto successo. Vi vedremo anche all’estero? Sinceramente non lo so… io sono tanto impegnato Adesso sto scrivendo le musiche per il film di Fernando Sosa, ed è un progetto enorme, che richiede tanto tempo. All’inizio La Maxima 79 doveva essere solo un diversivo, una parentesi dalla Sicula Sabrosa, che è la mia orchestra, quasi tutti i ragazzi provengono da lì. Ma quella è la mia orchestra e io voglio continuare a lavorare con quella. Poi ci sono tante altre cose. A me piace la musica latina, ma io non faccio solo musica latina, ho bisogno da fare anche altro, altri generi di musica. I progetti sono tanti. La Maxima richiede tanto tempo, tanto impegno, ha bisogno di essere tanto seguita, perché muove tanta gente… Non so cosa succederà…per adesso siamo qua, poi si vedrà!

I LIBRI SULLA SALSA E LA CULTURA AD ESSA LEGATA

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www.enzoconte.it


Karipande REPORTAGE - di Elisa Quartini

Il festival delle emozioni

l festival delle emozioni… ecco come è stato ribattezzato Karipande – il 1° Festival Italiano della Cultura Angolana svoltosi a Terni, ufficialmente confermata la capitale italiana della Kizomba, dal 24 al 27 aprile. Un evento fuori dagli schemi che è voluto andare oltre i classici canoni strutturali del congresso di ballo lanciando una sfida proprio con se stesso: incentrare il suo essere, per la prima volta in un festival, sulla divulgazione dell’aspetto culturale del popolo angolano e della sua terra che trova il suo culmine nella punta di un bellissimo iceberg chiamato Kizomba. La particolare attenzione all’argomento ha fatto si che l’assessore alla cultura di Terni fosse presente all’atto di apertura dell’evento. Tutto questo è stato curato fin nei minimi dettagli partendo da una scenografia interamente realizzata a mano in cui due pensador, una palanca negra, un imbondeiro e una riproduzione in scala del simbolo Karipande, il tutto ornato con uno 22

splendido tessuto angolano chiamato Samakaka, ci hanno estraniato dalla realtà catapultandoci per quattro giorni in Angola e creando l’ambiente ideale per immergerci nei due seminari culturali tenuti rispettivamente da Mestre Petch�������� ú������� e Fernando Bum Bum con la partecipazione di tutto il cast artistico. Spaziare tra ritmi, danze e strumenti tradizionali fino ad arrivare alla scoperta del territorio angolano ha reso possibile che un po’ d’Africa entrasse in ognuno di noi abbattendo tutte le barriere linguistiche, razziali e culturali facendoci così respirare un’aria di pace, fratellanza e libertà. Gli stessi artisti, visibilmente emozionati dal calore trasmesso dalla gente, hanno espresso uno ad uno i propri pensieri senza maschere o scudi. Tra le tante e bellissime parole pronunciate da loro (sarebbe impossibile citarle tutte) quelle che riassumono l‘atmosfera creatasi sono quelle di Mandela: “La Kizomba è l’elemento principale che unisce il bianco al nero… no al razzismo!”. In un crescendo di emozioni si è poi continuato


a ballare, sia negli workshop che nelle serate, con una consapevolezza diversa e con un grande sorriso stampato sui volti di tutti i presenti. Sulle note di Kizomba, Semba, Tarraxinha, Kuduro, Afro-House e Folklore Angolano che ci hanno accompagnato giorno e notte per tutta la durata dell’evento, abbiamo conosciuto anche un po’ di gastronomia angolana grazie alla degustazione di un piatto tipico durante la cena organizzata nella serata del venerdì. Possiamo quindi affermare che un grande cast artistico, formato dai maggiori rappresentanti del panorama kizombeiro internazionale tra cui Petchú & Vanessa, Morenasso & Anaïs, Albir & Carola, Mandela & Lisa, Mr Tecas & Miss Jo, Tony Pirata & Sophie, Jamba & Liliana e Fernando & Michela, unito ad uno staff nato dalla vera amicizia, che con umiltà e passione ha dato anima e corpo a questo progetto, è stata la carta vincente che ha permesso la riuscita della prima edizione di Karipande. Ora non ci resta che aspettare il prossimo anno per tornare a Terni, dal 23 al 26 aprile 2015, e vivere la seconda edizione di Karipande: oltre allo stellare cast artistico già confermato e che è stato ulteriormente arricchito… riusciranno i nostri amici nell’ardua impresa di sorprenderci ed emozionarci ancora?

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La spia americana di Fidel Castro LIBRI - di Gordiano Lupi - infol.it/lupi

omenico Vecchioni è un ex diplomatico di carriera, ambasciatore italiano all’Avana, che da alcuni anni dirige la collana Ingrandimenti della Greco & Greco, nata per ospitare agili biografie di personaggi storici controversi. A sua firma ricordiamo: Richard Sorge, Pol Pot (ottimo), Kim Philby, Felix Kersten. Per altri editori ha pubblicato biografie di Raúl Castro ed Evita Peron, alcuni testi sulle spie e sugli 007 del passato. Questo nuovo lavoro si segnala per originalità e getta nuova luce su una figura indefinibile come la portoricana Ana Belén Montes, la spia americana al servizio di Fidel. Vecchioni tratteggia con precisione biografica a vita di una donna che per sedici anni è stata una vera e propria spina nel fianco della DIA, lavorando alacremente per divulgare segreti militari e politici ai suoi corrispondenti cubani. Il problema è che se chiedete a un dirigente cubano chi sia Ana Belén Montes si chiuderà nel più totale riserbo. Soltanto Felipe Perez Roque – ormai caduto in disgrazia – ha pronunciato parole di stima nei confronti di una spia che “pur non prendendo un solo penny dal governo cubano ha reso grandi servizi alla causa della libertà dei popoli oppressi”. Ana Belén è una spia molto sui generis, infatti pare che la sua attività

non sia stata guidata da brama di potere e denaro, ma soltanto da motivi ideologici e psicologici, perché identificava nel governo nordamericano quel padre repressivo e violento che aveva dovuto subire da piccola. La sua è stata una condivisione ideologica dettata dall’intima convinzione di dover aiutare il governo di Fidel Castro a liberare le popolazioni oppresse, tra queste anche la sua Porto Rico che chiedeva l’indipendenza. “Ana Belén è stata un’eroina della Rivoluzione dal destino paradossale” afferma Vecchioni “perché condannata a Washington e ignorata all’Avana, sconosciuta all’opinione pubblica cubana, spia senza mandanti. Non ha goduto nemmeno della notorietà, che in genere emana dalle grandi spie, né è stata confortata dalla riconoscenza del suo idolo, Fidel Castro”. Quasi come se Ana avesse spiato per Cuba all’insaputa di Cuba, cosa impossibile, ma che di questi tempi va molto di moda anche dalle nostre parti. Ben altro destino hanno avuto i Cinque Eroi prigionieri dell’Impero, in realtà spie cubane in trasferta USA, ma per L’Avana vittime di un regime che sogna la normalizzazione di Cuba. Ana Belén Montes è rimasta vittima della politica cubana che non ammette l’esistenza di una sua rete di spionaggio, addestrata 25


dall’Isla Grande, per infiltrarsi nei meandri della politica statunitense. Arrestata nel 2001, ripudiata anche dal compagno tradito dal suo comportamento antiamericano, additata al pubblico ludibrio dai giudici: “Se non voleva amare il suo Paese, poteva almeno fare a meno di danneggiarlo”, risulta una figura quasi patetica di spia solitaria, dalla doppia vita e dal destino infelice. La condanna finale: 25 anni di carcere duro, senza possibilità di libertà condizionata. “Ana è stata una delle spie più dannose per gli USA e solo gli attentati alle torri gemelle hanno potuto oscurare nell’attenzione dell’opinione pubblica americana e internazionale il caso di spionaggio più clamoroso del secolo scorso”, scrive Vecchioni. “Ana serviva a Fidel per conoscere in anticipo le posizioni di Washington

alle Nazioni Unite e per sapere fino a che punto nei momenti di tensione poteva spingersi nella provocazione senza rischiare reazioni forti, magari di tipo militare”, aggiunge. Un libro da leggere, che rivela novità interessanti e particolari inediti sui Servizi Segreti Cubani, sulla Red Avispa, sull’Intelligence Americana e sui Dioscuri di Cuba. Un libro che racconta la vita di un’eroina idealista che si assegna la missione di aiutare la liberazione delle masse oppresse in una lotta guidata dal suo mito Fidel Castro. Mentre lo leggevo mi sono chiesto più volte: e se anche la tanto osannata blogger Yoani Sánchez fosse una spia di Castro? Se fosse una spia d’influenza, oppure uno strumento inconsapevole nelle mani dei Servizi Segreti cubani? Soltanto il tempo svelerà troppi misteri. Una cosa è certa: quando c’è di mezzo Cuba tutto è possibile.



MUSICA a Cura di El Sonero dj

MUSICA E CULTURA di El Sonero dj

E

sce la nuova raccolta di Elito Revé y su Charangón, un doppio album intitolato “La Aplanadora de Cuba” prodotto dalla Bis Music. Il primo cd ricreerà i temi più significativi che l’orchestra interpretò durante gli anni ’70 e ’80, sotto la direzione dell’indimenticabile Elio Revé Matos, mentre il secondo cd contiene le nuove proposte del gruppo. Progetto ambizioso e complesso intrapreso da Elito che dopo la morte del padre, ha dovuto assumere la direzione dell’orchestra. Questo progetto non si prefigge unicamente lo scopo di dare agli amanti del ballo nuove motivazioni, ma di raggiungere un esito alto come quello raggiunto con l’album “De que estamos hablando”, che 2 anni fa conquistò il Premio Cubadisco. Il doppio album è prodotto da Juan Manuel Ceruto ed è stato registrato presso gli “Studio Abdala”. Attualmente il progetto è in fase di mixaggio e, secondo quanto assicura il direttore Elito Revé, dovrebbe essere pronto per la fine di luglio. Questa nuova produzione musicale vede la partecipazione di grandi artisti invitati, come: Dagoberto Gonzales, violinista del gruppo di Pablo Milanes, lo stesso Pablo Milanes, Gonzalo Rubalcaba, Orlando Valle (Maraca), Paulo FG, El Micha e Gente D’Zona. Quest’anno Elito Revé con il suo Charangón non realizzerà il consueto tour europeo estivo a causa dei numerosi impegni legati al suo nuovo progetto musicale. Non a caso, la produzione del doppio album “La Aplanadora de Cuba” rappresenta uno dei progetti più ambiziosi della carriera musicale di Elito. 28

“La Aplanadora de Cuba” avrà 24 tracce; Il primo disco conterrà 12 successi degli anni 90, molti dei quali usciti in vinile, sono difficilmente reperibili sul mercato: Rumberos Latinoamericanos, Ruñidera, La Celosa, Espero Que Pase El Tiempo, Lo Que Tu Esperabas, Muevete Pa’ Aquí, Lo mismo me da (Chicha Que Limona’), Changüi Campanero. L’altro CD raccoglie invece 12 nuovi brani. Tra cui: No me da la gana, No Debo Explicarte Nada, El nombrecito, Jala Jala, El Negocio Personal, La Pastillita, El Tony Moni Moni e altri. Il brano, intitolato Maricusa, apprezzato a Cuba, è stato registrato con il nuovo cantante, un giovane di 21 anni, chiamato Serguei Llera, conosciuto anche come “El Llera” o “El Morito. Nel corso di quest’anno il maestro Revé è stato molto impegnato nel difficile compito di selezionare i brani del vasto repertorio dell’orchestra di Elio Revé Matos e di mettere insieme grandi interpreti della musica cubana e internazionale. Le nuove versioni rivisitate da Elito Revé vedono come interpreti artisti come: Pablo Milanés, Gilberto Santarosa, Paulo FG, Issac Delgado, Mayito Rivera, Mandy Cantero, José Alberto el Canario e altri. Alla registrazione del primo disco ha anche partecipato Dagoberto Gonzáles júnior con il suo violino nella canzone La Celosa, mentre Orlando Maraca Valle ha contribuito alla nuova versione di Changüí Campanero con un assolo di flauto e Juan Carlos Alfonso con uno di piano a quella de La Ruñidera. Elito Revè e la sua orchestra saranno in Tour per l’estate 2014 in Italia, noi della redazione li incontreremo il 9 luglio al Ficoricco San Pietro Vernotico (Br) e il 14 luglio al Latinoamericando Expo a Milano.





PUBBLIREDAZIONALE

Eventopeo ple

appassiona sempre più i salseri d’Europa olo una persona può riuscire a riunire in nome dell’amore per la salsa più di seimila individui, e questa persona è Vincenzo D’Amato, organizzatore di Eventopeople (nonché di altri importantissimi eventi che coinvolgono tutto il mondo del ballo latino americano..il Bailacalabria, tanto per citarne uno!). Giunto alla nona edizione, Eventopeole 2014 ha portato sullo splendido mare dell’hotel Santa Caterina Village di Scalea, oltre ai seimila partecipanti, due artisti tra i più famosi del mondo, che sono stati i grandissimi protagonisti dell’ “evento nell’evento”: il re del reggaton Daddy Yankee, colui che a ragione, viene universalmente riconosciuto come l’inventore di questo ormai diffusissimo

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genere musicale e Alexander Abreu y Habana De Primera, uno dei più noti e amati gruppi di salsa cubana. E non è tutto: Eventopeople è il palcoscenico -nel vero senso della parola- anche per tantissimi ballerini esordienti e soprattutto per i migliori ballerini del mondo. Nominarli tutti richiederebbe un intero articolo di nomi, e mi limiterò a citarne qualcuno..non me ne vogliano gli assenti: Frankie Martinez, Eddie Torres, Alberto Valdes, Tropical Gem, Dominican Power, Jhesus Aponte e Fiorella Franceschini, Barbara Jimenez e Alxander Carbò, Full Project, Cuban Flex, Johnny Vasquez e il suo gruppo, Maikel Fonts, Swinguys, Wilmer e Maria, Seo Fernandez y Latin Black, Roly Maden, Sabor


Dinamico, Pablito y su Mezcla Latina, Yoel Herrera, Vanessa Lacedonia, Mirko Stefio e Francis Cha Cha Nieves Adrian y Anita e i campioni del mondo di salsa di Portorico (Carine e Rafael) e di Orlando (Ricardo e Karen). Artisti incommensurabili che non solo si sono esibiti, ma hanno ballato con i partecipanti all’evento e tenuto stage sempre affollatissimi, anche alle 10 del mattino, quando la serata si era conclusa forse da un paio d’ore! E poi gli stage di hop hop con alcuni tra gli artisti più famosi di questo stile (Byron, Betty Style, Robert Muraine, Shrty, Little Phil e molti altri) e perfino lezioni di zumba per chi voleva mantenersi in forma! Insomma, Eventopeople è proprio l’evento a cui, se ami la salsa, non puoi proprio mancare! Anche perché il 2015 sarà la decima edizione, e chissà quali sorprese ci preparerà Vincenzo D’Amato . Per tenervi in allenamento, comunque dal 3 al 31 agosto l’Hotel Santa Caterina Village ospita il Bailacalabria: un mese di stage, serate, animazione, spettacoli gite e divertimento con artisti eccezionali: i migliori del mondo! Per info e prenotazioni www.bailacalabria.it

SCUOLE DI BALLO SERATE DEE JAY

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Full Project

Quando il ballo è vera passione! ARTISTI EMERGENTI di Francesca Mauro

U

un duo tutto “maschile”. Gigi e Gigi. Bellomo e Bianco. Chi non li conosce, e li vede, sicuramente pensa ”Ah ecco, perché hanno tanto successo..son belli!”… Ma poi basta vederli sul palco per capire che tutto quello che hanno raggiunto – le vittorie, i successi - se lo sono guadagnato con anni di studio, fatica, impegno umiltà e passione. Perché senza passione non si va da nessuna parte. E loro di strada ne hanno fatta tanta. Prima vittoria, Vale Todo nel 2012, e da lì Congressi, spettacoli in tutta Italia e in Europa (in Spagna li amano molto… e scopriremo tra poco che è un amore ricambiato!), poi nel 2013 la prima vittoria nel “Campeonato Internacional de Pasos Libres de Salsa Masculino”…prima, perché la seconda vittoria è proprio di pochi giorni fa (un po’ di più quando leggerete questa intervista!), insomma l’Italia grazie a loro (ma anche il terzo posto di Andrea Campagna parla italiano!) si è fatta proprio onore! Li abbiamo intervistati per i nostri lettori. Come nasce la vostra passione per il ballo? Gigi Bellomo: è nata…per gioco, anzi per amore. Di

una ragazza. E poi ho conosciuto Gigi. Per scherzo abbiamo iniziato…e adesso siamo quello che siamo. Quali qualità servono per diventare professionisti? (Rispondono insieme): costanza, sacrificio, umiltà -soprattutto (in coro- ndr)!- e tanta voglia di fare, perché se molli un attimo, gli altri ti sorpassano… Sacrifici e rinunce: a cosa avete rinunciato o cosa avete sacrificato per il ballo? Domanda da 100 milioni di dollari…Ovviamente questo lavoro ci porta sempre via, sempre in giro – grazie a Dio!- ma per le cose belle, spesso bisogna saper rinunciare ad altre cose, belle ed importanti: famiglia, affetti, quelle cose che fanno parte della quotidianità delle persone “normali”, diciamo, ma non degli artisti, a cui siamo costretti a rinunciare per fare spazio ad altre emozioni. Il ballerino, è la vita che sognavate di fare? Siete soddisfatti? Vi sareste mai aspettati questo successo? Gigi Bellomo: Sicuramente noi viviamo di emozioni e non di soldi. Questa è una vita che ci gratifica e ci dà tante soddisfazioni, e sono felicissimo di viverla.


Gigi Bianco: Io lo sono ancora di più! Arrivare a questi livelli non è facile, visti i “mostri” che ci sono in giro e chiaramente puntiamo sempre più in alto! Vi sareste mai aspettati di arrivare COSI’ in alto e in COSI’ poco tempo? C’è chi ci insegna a non avere mai una meta, perché bisogna sempre superarsi. Spero, e i risultati ci stanno dando ragione, che continueremo a crescere…noi ce la stiamo mettendo tutta! Voi andate spesso in Spagna. Che differenze ci sono tra Italia e Spagna nel mondo del ballo? Quale preferite e perché? Sicuramente cancellerai la risposta, perché la prima che mi viene in mente è che preferiamo la Spagna per…le ragazze! (Invece, no, non l’ho cancellata ….ma credo che molte fanciulle che ci stanno leggendo siano rimaste piuttosto deluse, quindi, cari Gigi, cercate di rimediare ballando con OGNUNA di loro quando le vedrete in giro – e non ho dubbi che lo farete! -…e dicendo qualcosa di veramente fantastico sulle ragazze italiane nella prossima intervista! Sono stata buona, non ho detto quale dei due Gigi ha “osato” pronunciare queste parole… ndr) …no dai, scherzo… La Spagna è un po’ come l’Italia, perché sono “calienti” come noi, hanno tanta voglia di studiare, di vedere cose nuove e noi italiani siamo sempre molto apprezzati, ovunque andiamo nel mondo. Quindi viva la Spagna e viva l’Italia!

Progetti per il futuro? Siamo nel 2014 e abbiamo appena presentato la nostra ottava coreografia, abbiamo eseguito la nona al Campionato di Pasos Libres in Spagna (e hanno vinto, ci fa piacere ricordarlo! –ndr) però la prossima, la decima, non possiamo ancora svelarla, perché ci saranno delle sorprese…ci sono delle belle idee, dobbiamo solo finalizzarle… chissà, magari un giorno non balleremo da soli…e abbiamo già detto anche troppo! Salsa cubana e salsa portoricana: un ballerino completo dovrebbe saper ballare entrambe? Io, Gigi Bellomo, sono nato come ballerino di salsa cubana, lui, Gigi Bianco è nato come ballerino appassionato di salsa in linea: la nostra forza, sta proprio in questa diversità. La salsa è UNA ci teniamo a sottolinearlo, perché ci crediamo moltissimo, e cerchiamo coi nostri spettacoli di dimostrarlo, mettendo dentro un po’ di tutto il nostro – diverso - repertorio. E’ importante studiare altre discipline, altri stili oltre alla salsa? Sicuramente, se vuoi ottenere dei buoni risultati: la danza classica per le linee, l’hip hop per le insolazioni, e tante altre cose che continuiamo a studiare: capoeira, tip tap…. Un po’ di tutto! Quindi.. decisamente sì! (altro coro!-ndr) Un duo anomalo, nel senso che siete due uomini. Come mai questa scelta, tra l’altro vincente? 35


Altra domanda da 100 milioni di dollari! Noi siamo nati davvero per scherzo, poi il caso ha voluto che ci chiamassimo Gigi & Gigi, e il nostro duo trae un po’ la sua forza da questo “gioco di nomi”, dalle qualità fisiche - ci aiutano tanto! - poi la Spagna e soprattutto tanti Congressi…Ecco, voglio fare un annuncio per tutti gli uomini: le donne sono sempre in maggioranza…e noi lavoriamo anche per questo! (Ovviamente

lo dicono ridendo, ma di una cosa bisogna dar loro atto: quando si tratta di far ballare le ragazze nelle serate e nei Congressi, non si tirano mai indietro, ballano con tutte, belle, meno belle, brave, principianti, sempre COL SORRISO SULLE LABBRA, sempre gentili… la loro umiltà è sincera, e senza dubbio ha, almeno in parte, contribuito a renderli tanto amati in Italia, in Spagna e in tutti i Paesi in cui sono stati. Il loro annuncio non dovrebbe passare inosservato, perché nel nostro mondo salsero, c’è davvero bisogno di ballerini così: bravissimi tecnicamente, di livello altissimo, ma ancora umili, entusiasti e appassionati…ce ne sono pochi tra quelli che ballano “per divertimento”, che appena sanno fare un paio di figure sbuffano se devono ballare con una ragazza di livello non eccelso, figuriamoci tra i professionisti!-ndr) Tecnica e interpretazione: cosa è più importante sia per ballare in pista, che per ballare sul palco? Sicuramente entrambi. Per trasmettere, devi avere una buona tecnica, devi viverla, quando balli devi sentire tutto quello che ti trasmette la musica e saperlo trasmettere a chi ti sta guardando. L’interpretazione, soprattutto sul palco, probabilmente conta più della tecnica, perché interpretare la musica significa VIVERE la musica. La tecnica, possono impararla tutti, l’interpretazione non tutti possono averla, è un dono, ed è quella che fa la differenza. Gli spettacoli, ad esempio gli ultimi dei Tropical Gem, come Diablo Rojo ed Animals, che abbiamo visto di recente al Salseando, sono la dimostrazione che l’unione tra tecnica e interpretazione, è il top! Grazie a Gigi e Gigi per la loro simpatia e disponibilità….li aspettiamo al varco per un ballo ..e mi raccomando, ragazze che leggete questa intervista, siete “caldamente invitate” ad invitarli a ballare se li vedete in giro…se non altro per dimostrar loro che noi italiane, siamo molto, ma molto meglio delle spagnole!



NOVITA MUSICALI a Cura di El Sonero dj

César Pupy Pedroso Nuovo progetto musicale

l famoso musicista César Pupy Pedroso, inizierà a breve la registrazione di un disco di musica strumentale, composto da 10 temi, in onore dei più grandi pianisti compositori di origine cubana. Un lavoro che non aveva mai fatto prima, e che ha accettato di produrre in seguito alla proposta ricevuta della casa discografica Bis Music, un riconoscimento alle musiche di Luis Martinez Griñan (Lilí), Rubén Gonzalez e Rafael Bergaza Zerquera (Felo Bergaza), nonché gli indimenticabili Frank Emilio, Jorge Rivero, Joseito Gonzalez, e tra i più contemporanei, Lino Frías e il maestro Adalberto Alvarez, che pur non essendo un pianista, lo aveva comunque suonato in varie occasioni. Altri grandi si uniranno a questo progetto musicale, come Julito Padrón, German Velazco e Jose Luis Cortés. Un piccolo gruppo strumentale dove la voce del cantante (solista) sarà sostituita in alternativa dalla tromba e dal violino. Il tema principale del disco sarà interpretato da tutti i musicisti elencati e che, molto 38

probabilmente rappresenterà la chiusura del disco. Per il musicista Pupy Pedroso, questo nuovo impegno musicale rappresenta sia un sogno che una grande responsabilità, in quanto non è semplice rimarcare le orme di grandi nomi della musica cubana. Recentemente in una intervista su Radio Cadena Habana, Pupy esprime grande entusiasmo di fronte a questa nuova proposta e si pone come obiettivo quello di creare un gioco nel ritmo, per esempio, trasformando una musica nata realmente come salsa in un ritmo diverso come il Vals (Valzer), e così via. Dichiara inoltre che la vera motivazione che lo spinge in questo lavoro è proprio la sua grande passione per la musica strumentale, ossia l’unico tipo di musica che abitualmente ascolta nei momenti di tranquillità o in auto, aggiungendo però, che mai avrebbe pensato di creare qualcosa di simile. Una anticipazione a Radio Cadena Habana da parte di Pupy e che insieme al suo gruppo inizierà una tournée in Messico, negli Stati Uniti del Nord, ed un tour per l’intera isola di Cuba, nei prossimi mesi di Luglio e Agosto.



La nascita del Che Racconti da Cuba LIBRI di Gordiano Lupi - infol.it/lupi

o letto quasi tutto di Davide Barilli, giornalista parmigiano in prestito alla letteratura (o viceversa, visto che è molto bravo in entrambi i campi), soprattutto le cose a tema cubano, per le quali continuo ad avere un debole, nonostante tutto. Lui è più fortunato di me, ché a Cuba ci può tornare, non si è fatto revocare il permesso di varcare i confini caraibici per aver seguito una persona che non meritava tanta dedizione. Ma lasciamo da parte il veleno e parliamo della poesia contenuta nei racconti cubani di Barilli, che già ci aveva esaltato nel letterario Le cere di Baracoa (2009) e nel suggestivo Carte d’Avana (2010), realizzato con la collaborazione di Francesco Barilli, regista che amo con tutto me stesso. In questa nuova incursione cubana Barilli scrive: La nascita del Che, Il gallo in bicicletta, Il maggiordomo di Caruso, Il coleottero del Malecon e La baia di Regla. Editore Aragno, che pubblica sempre letteratura di buon livello, ma ha il limite di non personalizzare 40

le copertine, tutte rigorosamente uguali. Cinque storie orgogliosamente fuori moda, lontane mille miglia dal niente che si pubblica adesso, costruite con puntigliose descrizioni del paesaggio, degli ambienti, delle situazioni e con pochi dialoghi. Barilli ama Cuba e non ne fa mistero, sogna di perdersi tra le sue braccia e nelle sue strade, magari all’interno di un taxi collettivo, in una guagua scassata e puzzolente, in un lungomare cittadino al tramonto del sole, sorseggiando rum e mangiando riso con fagioli. Barilli racconta la mia Cuba, leggo le descrizioni dei luoghi che tanto ho amato e che continuano a violentare le mie notti e mi sembra di leggere me stesso o i miei scrittori cubani preferiti. Per questo il racconto che più amo è Il coleottero su Malecon, appunti per un diario di viaggio scritti in terza persona che riflettono momenti di vita vissuta, che sono anche la mia vita. Barilli racconta l’odore di Cuba, quel mix di benzina, frutta marcia e sentori di magia tropicale che ti afferra alla gola appena scendi dal tuo aereo e cominci a percorrere le lunghe direttrici della capitale. Un libro che racchiude i misteri del fascino cubano, le piogge d’ottobre violente e improvvise, il tanfo implacabile che si leva da strade spesso di terra battuta, l’aroma del caffè e delle pastel di guayaba, la scia profumata di orchidea lasciata da una ragazza che passa per strada. Barilli come tutti noi, mezzi pazzi, innamorati di Cuba, scrive in italiano e in spagnolo, cita un sacco di termini cubani, per esorcizzare l’assenza, quel senso di paradiso perduto che dopo un po’ di tempo provoca la mancanza da Cuba. Bravo Barilli, continua a scrivere quelle storie che non sono più capace d’inventare perché da troppi anni manco dal Caribe. Leggerti mi fa bene, lenisce il dolore della lontananza.



Al via la 7° edizione del

Festival Latino americano

“Alegrìa”

Nella suggestiva cornice del Parco Comunale Sant’Elia di Corato (Ba), sabato 19 e domenica 20 Luglio spazio alla musica, al ballo e al divertimento targato “Club Buena vista”. Anche quest’anno grandi ospiti calcheranno il palcoscenico di Alegrìa: Chiquito, Miguelito, Alice e Salomè, in una parola Dominican Power, e ancora Seo Fernandez, Edwar Ramos, Alexia ed Eneris che con la loro verve trasformeranno Corato in un’ isola Caraibica. A condurre le due serate all’insegna del divertimento ci sarà ancora una volta Oscar Turcios, mentre a seguire si potrà ballare con la musica di Denny dj. Appuntamento imperdibile quindi con il Festival “Alegrìa”



La cucaracha pubbliredazionale

Nuova sfida per la casa discografica 3 Sound Record

tomic Connection:Paolo Domeniconi, Davide Bucci in arte Masterfreez, Flores Del Sol e DJ Polin dell’ etichetta discografica 3 Sound Record si sono riuniti per la creazione di questo brano musicale. Quattro artisti di fama mondiale, provenienti da generi musicali completamente diversi, che si sono riuniti per questo esperimento ottimamente riuscito: “La Cucaracha”. Il brano è già presente su tutti gli store digitali e l’uscita del Video Ufficiale, a cura di Menteplastica, ha confermato ulteriormente la qualità dell’intero progetto. Particolarità del lancio è stata la Viral Campaign effettuata sui social Network: si è assistito ad un vero e proprio tormentone, colorito dalla parteciazione di numerose star che si sono lasciate “Cucaracchare” dal progetto, come i Club Dogo, le Iene, Striscia la Notizia, Gente di Zona, Jerry Scotti e tanti altre. Il tutto visibile attraverso la pagina Facebook de “La Cucaracha”. Una breve intervista al gruppo: Qual’e’ il vostro background musicale? Master Freez: Sono un Dj produttore, prendo il nome dal mio passato di breaker ,dopo un album realizzato con la BMG ho condotto un programma hip pop su Match music “BOOGIE DOWN”. Nella 44

mia carriera ho condiviso i piatti con Cut Killer, Tony Touch, Afrika, Fatman Scoop, Bam-baataa. Sono un rapper che ha suonato al matrimonio di Giorgio Armani, al matrimonio di Mel B (spice girl) e ospite al programma “Yo MTV rap”. Polin: una mia produzione (by Sony) appena conclusa, si trova su tutte le radio italiane. Si intitola “Estoy llorando” ed è entrata nella classifica itunes top 50, uno dei brani piu’ scaricati d’italia. Questa estate aprirò concerti di artisti di fama mondiale come Daddy Yankee, Romeo Santos , Don Omar, Prince Royce e credo fortemente che “La Cucaracha” ottera’ lo stesso successo. Dove nasce l’idea della cucaracha ? Paolo: sono un arrangiatore e compositore, l’idea della Cucaracha nasce una mattina come le altre, la genialita’ sta nel mischiare 4 filoni di musica completamente diverse come il rap, la dance, il latino e il pop. Flores: ci siamo riuniti e di fronte ad una birra nasce ATOMIC CONNECTION. Dopo il lancio del brano abbiamo deciso di fare grandi sorprese: stiamo lanciando la moda delle “cucarache t-shirts”, regalate già nelle discoteche e per chi la volesse indossare può contattare l’etichetta 3 Sound Record. Gli Atomic Connection sono in tour questa estate con dei Live di presentazione de “La Cucaracha” in tutte le più importanti discoteche d’Italia e non solo. Per info sul tour su come prenotare una loro serata


scrivete a info@3soundrecord.it.


NON PARTIRE SENZA !


Grande esclusiva HIT LATIN 2014 targata “EL TIMBA Y FABIO GIANNI”

con questo mini EP con 5 splendidi brani dal titolo “GUAGUAMAMBO” che promette di essere uno dei dischi più apprezzati del 2014 nel suo genere. Alla notorietà del Timba (Andrea Piombin), presente in questo progetto anche in veste di arrangiatore e musicista, si aggiunge quella del grande pianista e compositore latino Fabio Gianni, da molti conosciuto nell’ambiente della musica latina per il raffinato progetto Latin Sound Machine, un EP Adrian feat Fabio Gianni “BANDOLERA” nel quale oltre a tre bellissimi brani salsa, spicca il bellissimo cha cha PALMIERI. Inummerevoli collaborazioni nell’ambito delle produzioni italiane (anche latin jazz, sapore che infatti inevitabilmente si percepisce in quasi tutti I brani di questo progetto) e concerti con grandi nomi della salsa quali Ray Sepulveda, Josè Alberto el Canario, Tony vega e molti altri artisti di questo calibro. Tutto il progetto è stato curato con cura maniacale a partire dalla copertina la cui grafica interpreta lo stile e le sonorità guaguanco e mambo degli anni 60/70. L’inconfondibile sonorità targata “El Timba” emerge chiaramente in tutti i pezzi di questo mini EP, da lui stesso mixato e masterizzato all’Electric Studio con strumentazione analogica vintage (microfoni e amplificatori valvolari, registratori a bobina ecc..) I pezzi, già testati nelle piste da ballo hanno immediatamente catturato l’attenzione del pubblico e sembrano davvero destinati ad un successo dirompente e duraturo. Non si possono non menzionare i musicisti che hanno reso possibile l’ottima riuscita dell’album: Handel el Sonero e Max to Niche hanno cantato i brani. Poi troviamo nell’ordine: Daniele Giardina alla tromba, Michele Bianco al trombone, Manuel la Palma e Andrea Piombin alle percussioni e Fabio

Gianni al piano. E’ stato rilasciato su internet anche un mini video dove potrete gustare un’anteprima delle canzoni di questo piccolo ma ben congeniato progetto. Produttore Discografico Gregorio Mascaro, etichetta HIT LATIN, edizioni SOLO MUSICA. Buona musica a tutti.

Fabio Gianni 47



NOVITA’ di Nunziella Buono

Nuovo singolo per la principessa della Bachata Nadie Como Tú”, scritto da Sergio George, Guianko Gomez e Leslie Grace disponibile su iTunes. Per diversi mesi, la 19enne nata nel bronx di New York e cresciuta in Florida, è stata negli studi di registrazione lavorando al suo secondo album. Leslie, insieme all’importante collaborazione di Sergio George e Guianko Gomez, ha realizzato i brani del suo nuovo album, con una straordinaria gamma di cantautori pop e latini di grande spessore che scopriremo solamente dopo l’uscita dell’album. Conosciuta come una delle più rinomate interpreti femminili nel settore della musica latina, oggi, la cantante mette in mostra la sua crescita artistica e personale proprio all’interno del singolo “Nadie Como Tú”. Il brano mostra una gamma emotiva profonda e dinamica nel corso di ogni strofa e ritornel-

lo, accoppiando bachata e soul con i colori della sua voce ed i suoi immancabili acuti. “E’ stata un’esperienza stupefacente collaborare con i veterani Sergio George e Guianko Gomez, un progetto musicalmente innovativo per il genere bachata! Si tratta di una fusione emozionante con diverse influenze musicali. Volevo portare un po’ di freschezza Dominicana nella mia musica, non dimenticando di essere innovativi e orientati anche al pop, una produzione alla quale spero che la mia generazione possa comprendere e relazionarsi”. - afferma Leslie Grace. Noi della redazione aspettiamo il tour Europeo di Leslie di questa estate che partirà da Milano il 14 agosto 2014 presso il Latinoamericando Expo. 49


Comunicato stampa a cura di Matteo Vergani.

KIZOMBA COMPILATION VOLUME 2

ull’onda delle ormai numerose produzioni che vedono la kizomba come nuovo genere emergente nel panorama europeo e mondiale, e dopo il successo della prima raccolta, Kizomba Compilation si ripropone con la sua seconda edizione. Prodotta da Alosibla Music Group e Smayra Publishing, con la consueta direzione artistica dei due rinomati deejay Francisco Rojos e Fabrizio Zoro, Kizomba Compilation si ripresenta nuovamente più ricca che mai di intense atmosfere. Nata in Angola tra gli anni ’80 e ’90 dalla fusione di Semba (antenata della samba moderna) e ritmi tribali e caraibici, la kizomba ha in breve annullato le distanze intercontinentali, superando i confini dei paesi latini ed imponendosi anche in Europa e nel mondo; arricchita di nuove sonorità elettroniche, influenzata da nuovi generi e stili legati a diverse lingue e culture, forte della naturale sensualità delle 50

sue melodie, unite alle ipnotiche percussioni lente e cadenzate, la kizomba si è naturalmente evoluta in numerose varietà musicali di diverso stampo, ognuna legata a differenti stili di danza e coreografie. Tutto questo e altro offrono i 14 brani che compongo l’elegante CD, mettendo bene in luce le svariate sfaccettature e le delicate contaminazioni che caratterizzano ogni brano, e soprattutto le atmosfere, evocative e misteriose, che rendono l’album ideale anche per il puro ascolto. Apre la compilation NO PERDAMOS TIEMPO, prima produzione kizomba dell’etichetta Alkimia Music e grande debutto per il cantante Franklin Romero, capace di stupire con un suo stile molto accattivante. Dall’estro di Tony Velardi prendono invece origine TOY e KIZBOY, due brani unicamente strumentali ricchi di molteplici sound elettronici, sui quali i ballerini più abili sapranno esaltare le proprie fantasie. Segue quindi DON’T YOU KNOW, brano splendidamente duettato, composto da Fabio Gianni, leader di “Latin Sound Machine”. Dalla fantasia di Puma Dj nasce PUMP IT UP, un’opera caratterizzata da una particolarissima ed intrigante interpretazione femminile. La calda voce di Ana Maria ci incanterà quindi con ALMA, valorizzando il debutto di E.C. Project. TRAVESURA nasce invece dalla collaborazione tra il giovanissimo Scaer, deejay poco più che 18enne seguace di house music, il cui esordio è stato accompagnato dall’esperienza di Larry Bass che ne ha completato la produzione, insieme al rapper ospite Rodri Go! e alle cantanti Laura e Carola, che impreziosiscono il brano con i loro armoniosi backing vocals. Direttamente dal Portogallo, uno dei primi paesi in cui la kizomba si è diffusa e evoluta, seguono Sousa Brothers, con TA FIXÉ e ONLINE BEAT, i due fratelli


confermano artisti di riferimento con un sound più d’avanguardia e sperimentale; il loro grande consenso internazionale riscosso negli ultimi anni conferma ampiamente il loro talento. Dj Pé e Gianni Dj firmano HOT, brano di effetto immediato, anche grazie ai loro graffianti e coinvolgenti Sinth. Segue ELEONOR, composta da E.D.O e Puma Dj, che si cimentano (con successo) in un’altra elettrizzante kizomba in urban style, altra gemma di questa preziosa raccolta. Con la sua splendida voce Queensy ci presenta NEVER WITHOUT YOU e DENGO DE MULHER, due brani dalla delicata influenza pop in grado di catturare l’at-

tenzione già dal loro primo ascolto. Completa il CD REVER KIZOMBA, cantata magistralmente da Julien Kbwebwe in lingua francese, che risalta la predisposizione ad una varietà linguistica senza confini. Un ringraziamento meritato va infine ai numerosi altri interpreti, autori e compositori che hanno contribuito alla realizzazione musicale di questa seconda edizione di Kizomba Compilation. Una grande riconoscenza è rivolta infine allo staff di Smayra Publishing e di Alosibla Music Group per l’impegno nel coordinamento della produzione.

Le più ballate di Luglio Agosto 2014 Classifica di Kizomba a cura di Dj Geppo

01 - Dj Pausas feat Marcio Self & Dj Barata - Desilusão 02 - DJ Barata feat. Celsopp - Dança Roça 03 - Clarah Helen - Se Xóta 04 - Jhonny Lima - Vai Dar em Namoro 05 - Dj Zay’X - THE LION KING REMIX 06 - Xineza - Não Dá Mais 07 - Tó Semedo - So Podi Ser Amor 08 - Carlos Duarte feat Dina Medina - Porquê 09 - C4 feat. Elji & Snake - After Party 10 - Maelly - Mundo ideal

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Associazione di danza nata 15 anni fa dalla passione e la dedizione per il ballo di Salvatore Scarabaggio. Racchiude al suo interno collaborazioni e progetti di lavoro con svariati professionisti del settore. Le discipline vanno dalla danza del ventre ai balli caraibici, dai balli da sala alla difesa personale. La struttura sita in Altamura (Ba) offre una qualità altissima al fine di soddisfare tutti gli utenti con importanza particolare ai bambini. Infatti proprio ai bambini è dedicata un’area attrezzata, dove, insieme a istruttori, si divertono imparando, mentre i loro genitori partecipano ad un corso di ballo. 338. 52 01 883 ALTAMURA (BA)

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La scuola TROPICALIA nasce nel 1993 grazie alla passione per la Musica Latina degli ancora attuali Maestri Diplomati ANMB Giuseppe Montefiore (Flaco dj), Annamaria Mortella e con il supporto di validi collaboratori. La si può definire la Genesi del Ballo Latino a Lecce e Provincia. Da quella che era una semplice passione e divertimento di pochi amici in seguito è diventata un punto di riferimento per tanti Salseri di vecchie e nuove generazioni. Presso la nostra scuola si svolgono corsi di Salsa, Bachata, Merengue, Son Cubano, Cha Cha Cha e corsi applicativi di Musica con strumenti tipici. I corsi si svolgono tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì.

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Da noi si balla solo per divertimento e passione . “I nostri super maestri Wilmer e Maria ci insegnano a ballare ed ad essere umili”. Corsi di Salsa cubana, son, cha cha cha, rumba, afro, hip-hop, tango argentino, kizomba, Rumba. Esibizioni e spettacoli in ricorrenze in genere. Lezioni private.

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Via Pellegrini n° 14-22 (Prolung. Via Piave) BARI

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Perchè a Matera scuola di ballo si dice PIELMORENA. La scuola di ballo Piel Morena nasce nel settembre del 2001 da una idea dei maestri Antonio Farina e Tina Gravela, già insegnanti dal 1997. Siamo specializzati in danze caraibiche e precisamente salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, son y rumba afro-cubana. Oggi la nostra scuola è sicuramente riconosciuta tra le più attive a livello nazionale per la promozione e per la diffusione della cultura caraibica.

328. 67 96 200 MATERA

via Pizzilli, 3

pielmorena.it

info@pielmorena.it

piel morena

Scuola specializzata nella Danza, Cultura, Musica e Folklore Latino Americano. Latin Club è stata fondata nel 2001 dal maestro Pepe Espino e Laura Rancati. Maestri, ballerini e artisti di fama internazionale, come Maykel Fonts, Seo Fernandez e Leo Gonzales, Santo Rico e Ismael Otero, Manuel Mascarell, hanno tenuto corsi e stage. Per molti appassionati, il passaggio dalla nostra scuola è stato un ottimo trampolino di lancio per la lorocarriera professionale. La scuola vanta corsi come Tango Argentino e Danze Orientali. Il ballo e’ benessere fisico e mentale, salute e svago... Oltre ad imparare a ballare, ci si diverte nelle nostre serate, conoscendo nuovi amici, e si apprendono anche i “primi passi” della lingua Spagnola! LODI

Via Grandi, 7 (Hotel Lodi)

latin club lodi

339.1901627


LE SCUOLE DI BALLO PARTNER “La scuola di ballo Santiago de Cuba nasce da un idea dei maestri Massimo e Simonetta Mazzotta nel 2005. Nel corso degli anni la passione per la danza è trasmessa a Maurizio e Carmelina Fuso, i quali oggi sono parte integrante dello staff direttivo. Specializzata nell’ insegnamento delle Danze Caraibiche, la Santiago de Cuba si avvale della collaborazione di Vincent, Arianna e Lidia per i corsi di Salsa Portoricana e Balli di Gruppo. Alla Santiago de Cuba, entri camminando....esci ballando!!” salsalecce.it 389.08 25 099 349.64 08 866 LECCE CORIGLIANO D’OTRANTO

Via Vecchia Frigole, 45 - Lecce

santiagodecubalecce@libero.it

Via M. Ausiliatrice, 45 - Corigliano D’Otranto

Santiago de Cuba Lecce

Scuola di danze caraibiche: Salsa NY style,pachanga,cha-cha, salsa cubana, bachata,merengue,rueda,,son-rumba. Specialisti nella NY style tecnica Indacochea. Pino&Marianna i maestri della isla del caribe sono allievi già da diversi anni del maestro Adolfo indacochea partecipando in diversi congressi con il loro gruppo i Charanga Dancers. 328. 46 93 376 FRANCAVILLA FONTANA (BR)

Via Santa Cesare, 37

laisladelcaribe.it la isla del caribe

laisladelcaribe@hotmail.it

Danzando... apriamo... Musica, ballo, divertimento sono il nostro pane quotidiano. Nuovissima struttura a due passi dalla stazione centrale. Il divertimento di qualità, una grande struttura e i migliori maestri di: Danze caraibiche, hip hop, tango argentino, break dance, danze standard, zumba, house dance, kizomba, danze orientali, Burlesque. Inoltre corsi di ballo per over 60, e tanto altro... 340. 33 74 802 BARI

cumbalaye.it

Via Capruzzi, 322 (BARI)

info@cumbalaye.it

347. 62 82 631

cumbalaye

Latin Passion Group nasce da un’idea di Michele Di Benedetto che, da oltre vent’anni, coltiva la passione per l’arte e lo spettacolo. L’amore per la danza, in particolare per i balli caraibici, lo hanno portato a concretizzare anni di sacrifici svolti con impegno e professionalità, trasformando questo grande sentimento in un vero e proprio lavoro. Ad oggi, l’associazione sportiva LATIN PASSION GROUP conta più di 400 iscritti, dislocati in diverse sedi tra Campania e Basilicata. La scuola è diretta dai maestri Michele Di Benedetto e Chiara Barone che sono fra i migliori esponenti della “salsa New York Style”in Italia. Le lezioni sono aperte a tutti, single o coppie, giovani o meno giovani, e naturalmente anche ai bambini. Latin Passion Group non è soltanto una scuola di ballo, ma è anche una compagnia di danza che oggi conta numerose partecipazioni a livello nazionale ed internazionale. CAMPANIA E BASILICATA

335. 43 51 45

latinpassiongroup.com

latin passion group


LEZIONI

El Verbo

DI SPAGNOLO di Yadira Gonzalez ¿MUY o MUCHO? MUY e MUCHO in italiano entrambi si traducono come : MOLTO.

MUY è un avverbio di quantità invariabile che accompagna aggettivi o avverbi Eres muy inteligente.

Sei molto inteligente.

Habla muy despacio.

Parla molto piano.

MUCHO è un avverbio di quantità variabile che accompagna i verbi o i sostantivi. Concorda sempre in genero e numero col sostantivo stesso, esattamente come in italiano: mucho(molto), muchos(molti), mucha(molta), muchas(molte). Tenemos muchas cosas que decir. Los alumnos aprenden mucho

Abbiamo molte cose da dire. Gli allievi imparano molto

Auguri da tutta la redazione di Vida Latina Magazine ai novelli sposi Pepe e Jessica


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