Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 4 - N° 7 NOVEMBRE 2013
Il re della rumba
MAYKEL FONTS incanta il pubblico televisivo italiano
Intervista
Adalberto Alvarez si racconta a Vida Latina...
Musica
La nuova compilation Salsa.it Gold Edition...
Reportage
I vincitori del Salsa Solo Italia 2013...
Numero dedicato a Alma Angela Registrazione del Tribunale di Bari: n°3199 del 25/11/2010 Tiratura: 12.000 copie Numero Chiuso: 11/11/2013 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it
Vida Latina Magazine Milano: Via Anguissola, 26
Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Direzione Commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Silvio Sisto - Ricky Espino Caporedattore: Loretta Moramarco Redazione: Michele Traversa Daniele Blasi Loretta Moramarco Gordiano Lupi Enzo Conte Alberto Pianetti Yadira Gonzalez Silvio Sisto Berardino Caggiano Nunziella Buono Ricky Espino Denny dj Geppo dj Omar Gallo Marianna Melis Massimo Roger Giovanna Diomede Giuseppe Montefiore Michela Vernati Fernando Rodrigues Saluiza Hanno collaborato in questo numero: Gaspar Ribeiro Francesca Mauro
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Vida Latina Magazine
La salsa vive
EDITORIALE di Daniele Blasi
I
n questo numero che dovrebbe accompagnarci (con il condizionale d’obbligo) verso la stagione fredda, ci piace introdurre un tema che per la sua natura, ci riscalda molto, ovvero la Salsa, intesa come ballo, come grandi note musicali, ma anche come spettacolo mediatico di cui godere ad ogni occasione. Sarà per la sua natura popolare, per la sua energia e sensualità o per l’estrema coloritura dei suoi rappresentanti, ma la salsa in tutte le sue sfaccettature, non ha mai goduto di grande stima da parte dei grandi media nazionali. Si ricorda il meritorio impegno di piccole reti locali nel diffondere cultura e calore, ma i grandi network per anni hanno snobbato quel movimento che nello stesso periodo riempiva sale e locali di entusiasmo e passione. Naturalmente qualcuno avrà pensato che la danza classica, o il Tango, come anche l’hip hop, potessero essere più “telegenici” o più semplicemente potremmo affermare che non ci fosse un background culturale adeguato alle spalle di chi per anni ha scelto, ma oggi tutto sembra cambiato, la tv pubblica si è svegliata dal torpore, la salsa e l’onda lunga delle discipline caraibiche è finalmente protagonista. Ogni grande conquista molto spesso si deve a pionieri e capitani coraggiosi, e di grandi ballerini ne abbiamo conosciuti tanti, ma noi siamo privilegiati, perché abbiamo visto cose, difficili da immaginare per chi non è “dentro”il mondo latino, quello che fa parte della nostra storia. Oggi parlare di Maykel Fonts è come parlare di colui, che più di altri è riuscito con genuinità ed un briciolo di malizia a portare sugli schermi più importanti la nostra amata salsa, un prodigioso fenomeno mediatico che ci ha permesso di vederci con orgoglio, rap07
EDITORIALE di Daniele Blasi presentati nel tubo catodico, con qualche anno di ritardo, a condividere adesso l’amore per la “nostra” danza e le tante curiosità che ci siamo scambiati per anni come piccoli tesori di sapienza. Ora appartengono a tutti anche grazie a personaggi come Maykel, chi vi scrive lo conobbe e ne fece da interprete nel suo primo viaggio italiano agli inizi del millennio, si organizzava uno stage ad Ugento e vedemmo arrivare questo splendido ballerino, un po’ spaesato, che ci mise un millisecondo a coinvolgere tutti con il suo sorriso, la sua carica e quel corpo che magicamente riusciva a diventare un esplosivo contenitore di movimenti suscitando l’ammirata invidia dei maschietti e liberando la passione delle ragazze. Forse il segreto di Maykel è anche in questo, è diventato famoso, il suo cachet cresce con la sua fama e bravura, oltre che in Tv e nei video commerciali è anche uno dei protagonisti di film internazionali (vedi street dance 2), ma tutto questo non gli ha dato alla testa, rimane un simpatico guascone con il movimento nel sangue. E quando ormai raramente ci si incontra, non si perde occasione di ricordare un po’ di quei momenti passati insieme in semplicità,
non c’è la star, c’è solo un buon amico. Pensandoci un po’ è quello che dovrebbero essere un po’ con tutti, poco stelle e molto amici, è il nostro spirito e grazie ad esso siamo certi che i successi saranno sempre maggiori, il cammino è già segnato … Ed il cammino musicale è stato segnato anche da un grandissimo interprete della vera musica cubana, Adalberto Alvarez. Tra gli autori più prolifici della storia recente della musica cubana, ha il dono di non essere mai invecchiato, ma proponendosi in vesti sempre attuali e mai snaturate, riesce a seguire l’evoluzione musicale della musica cubana rimanendo sempre estremamente contemporaneo nelle proposte. Un grande poeta che non smette mai si stupire, perché assieme a pochi altri riesce a riempire le piste con successi di quindici anni fa e con le produzioni più recenti. Potremmo indicare alcune perle nella sua produzione ma ci ridurremmo a manifestare egoisticamente i nostri gusti, l’intera discografia di Adalberto è un viaggio nel cuore della musica, da vivere…..
Manolito Simonet
Maykel Fonts IL PERSONAGGIO di Nunziella Buono e Giovanna Diomede Maykel Fonts, classe ‘76, ballerino e coreografo cubano si è diplomato nella più famosa accademia di danza di Cuba, il Tropicana, presso la quale ha studiato danza classica, moderna e contemporanea, afro, rumba, entrando successivamente a far parte della compagnia. È arrivato in Italia nel 2000 insieme al corpo di ballo Ire Batà. Ha studiato con numerosi maestri, tra i quali ricordiamo Virgilio Pitzalis, Marco Macchetti, Steve La Chance, Gus Bemberry, Christopher Uggins, Chacalli, Paganini e molti altri. Nel 2005 ha frequentato un corso professionale di flamenco a Jerez, in Spagna. Questi studi gli hanno dato la possibilità di specializzarsi in discipline quali danza classica, contemporanea e jazz, hip hop, flamenco, danze latino americane e acrobatiche. Maykel è stato coreografo di Milton Morales; primo ballerino per Ray Sepulveda e ballerino per il famoso gruppo musicale Mercadonegro durante il Festival Latino Americando che si svolge a Milano; ballerino solista per lo spettacolo del gruppo cubano “Buenavista Social Club, Soneros de Verdad”. Ha inoltre partecipato a diverse trasmissioni televisive, come Sanremo, Festival Bar, Domenica In, Amici, Chiambretti C’è, La vita in diretta, etc. Nel 2006 ha vinto il premio per la migliore coreografia e come migliore ballerino al Congresso Mondiale della Salsa di Roma; senza dimenticare che ha solcato i palcoscenici dei più importanti congressi di salsa a livello mondiale, dando il proprio apporto non solo come ballerino, ma anche come coreografo e insegnante. Nel 2011 è stato scelto come coreografo, ballerino e attore per il film ”StreetDance 2 3D” e per il videoclip “Ojo por ojo” del gruppo musicale Havana D’Primera. Dopo il successo ottenuto nella trasmissione televisiva Ballando Con Le Stelle, ci sorprende ora nella sua nuova veste di cantante. Nel suo ultimo viaggio a La Habana, si è trovato coinvolto quasi per gioco in un progetto musicale insieme a Maykel Blanco, leader di Salsa Mayor, una delle giovani orchestre di timba più in voga in questi ultimi anni. Dalla loro collaborazione è nato il brano “Dale lo que lleva”, già tormentone nelle serate salsere d’Italia. Noi di Vida Latina Magazine abbiamo avuto il piacere di intervistarlo.
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IL PERSONAGGIO di Nunziella Buono e Giovanna Diomede non sono riuscito ad approfittare di alcune occasioni Qual è stato il trampolino di lancio per la tua carche mi si presentavano. C’erano progetti con Alberto riera artistica? Cosa ti ha portato ad essere quello che sei oggi? Come dico sempre a tutti i miei allieMaykel Fonts e Nunziella Buono durante l’intervista vi, per fortuna o purtroppo, non ho avuto un trampolino di lancio. Quando sono arrivato in Italia ho dovuto lottare praticamente contro tutto. Era un periodo nel quale c’erano in campo tutti i ballerini più bravi: Mila, Albertico Calderon, Alberto Valdes. Sto parlando di 15 anni fa. Era davvero allucinante. In quel momento si stava creando anche il gruppo dei Tropical Gem, del quale avrei dovuto far parte anche io, tant’è che ho fatto anche delle prove con loro. Mi sarebbe piaciuto tantissimo far parte di quel gruppo, anche se ero consapevole che non Valdes, i Tropical Gem e Albertico Calderon ed altri, avrei mai potuto essere parte di un gruppo se non ma alla fine nessuno è andato in porto. come leader. A quell’epoca però, come molti stranieCome sei riuscito ad emergere in questo settore? ri, avevo anche un problema con i documenti, quindi
Ho deciso di creare degli spettacoli insieme a Simona, la mamma di mia figlia, cercando di mettere tutto il bagaglio di esperienze che avevo portato da Cuba. Ho osservato l’ambito salsero e ho ritenuto che, l’unico modo per identificarmi era portare nel in questo settore tutta la passione che provavo per il flamenco e per la danza in generale. Non posso dire di essere stato il primo, perché ognuno di noi si ispira sempre a qualcun altro, però in quel periodo, come pioniere del settore ho ricevuto molte critiche da tante persone, perché in genere si critica tutto quello che è nuovo. Oggi però posso affermare di aver avuto anche le mie soddisfazioni. Ho iniziato a inserire nei miei spettacoli tutti quei movimenti che una volta non si facevano, ma oggi vanno di moda. Movimenti ai quali diamo nomi diversi e identifichiamo con determinati personaggi, come Juan Matos, che considero un fratello. Tuttavia, fra noi professionisti ci conosciamo e sappiamo la nostra provenienza, così come le fusioni e le contaminazioni che ci caratterizzano. Cosa pensi del pubblico salsero? Il pubblico salsero oggi è purtroppo abituato a identificare il proprio stile con il proprio insegnante e non fa una ricerca per vedere come questo si è formato, da chi ha a sua volta imparato. Questa situazione mi ha un po’ amareggiato e per questo mi sono comportato a volte con rancore e rabbia. Io rappresento il pubblico della salsa cubana e quindi, pur essendo un ballerino a tutto tondo, ho dovuto soffrire dell’atteggiamento che c’è nei confronti di questo stile. Questo è un marchio che mi porto dietro e d’altro canto, non voglio neanche cercare di togliermelo di dosso, proprio e perché sono cubano. Anche se faccio tantissime cose diverse, ballo molte discipline, faccio fusion, purtroppo a volte, per convenienza o per politiche dell’ambiente salsero, vengo catalogato e costretto quasi a rimanere nei limiti ristretti dell’afro e della rumba. Maykel, tempo fa abbiamo intervistato Eddie Torres, pioniere del mambo e ballerino di fama mondiale. Eddie ci ha svelato di essere un tuo ammiratore per lo
IL PERSONAGGIO di Nunziella Buono e Giovanna Diomede stile di ballo e per la cultura che rappresenta la tua danza. Sono molto onorato di questo. Il rapporto con Eddie, così come con tanti altri colleghi, è chiaro, pulito e trasparente, c’è un rispetto reciproco e un’ammirazione reciproca tra di noi. Quali sono le difficoltà che trovi oggi nell’ambiente salsero. A volte la gente viene indirizzata dai propri insegnanti di ballo in maniera egoistica. Succede quindi che le persone, invece di venire a vedere lo spettacolo di Maykel Fonts e rendersi conto della preparazione artistica e la ricerca che c’è alle spalle, la novità, la fusione, di quello che io trasmetto nel mio stile, vengono praticamente bloccate da una propaganda completamente negativa da parte dei loro insegnanti che pensano purtroppo soltanto al proprio guadagno e alla propria convenienza. Questo non accade soltanto a me, ma anche ai miei colleghi. Come pensi si possa risolvere il problema? Su questo ti rispondo con una frase che mi diceva sempre mia mamma, che mi ha cresciuto, insieme a mia nonna: Alla fine la verità vince sempre su tutto. Per cui, se tu continui per la tua strada con i tuoi ideali che hanno le loro solide fondamenta nello studio e nella ricerca, alla fine la gente e il mondo se ne accorge e ti premia. Io oggi sono consapevole di questo, ma la cosa che
mi dispiace un po’ è che purtroppo le persone lo capiscono soltanto quando appari nei mezzi di comunicazione, come la televisione. Televisione, anceh se non è la prima esperienza che fai in tv, parlaci un po di questa tua esperienza a ballando con le stelle. Io maykel per il mondo salsero sono sempre stato qua. Sono rimasto lo stesso di prima. Ho sempre fatto le stesse cose, anzi adesso in televisione sto lavorando meno del previsto. Sto soltanto assecondando una trasmissione, un modo di comunicare che, però non rappresenta neanche in minima parte quello che noi facciamo nel nostro ambiente. Ecco perché a volte mi sento un po’ bloccato, non posso esprimermi come vorrei per riuscire a far vedere veramente come si balla la salsa. Alla concorrente, purtroppo, gli sono toccato io, che sono un grandissimo rompiscatole. Cerco perciò di approfittare di quei momenti in cui le insegno a ballare, non per me, ma per dare alla televisione un’immagine corretta del mondo della salsa. Com’è il tuo approccio con la ballerina che ti hanno affiancato: Veronica Logan? Con Veronica non posso fare più di tanto. Poverina, lei si impegna tantissimo però… Riuscirai a farle ballare la salsa? Avrei bisogno di più tempo, che purtroppo in tra-
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loro, semplicemente perché non hanno mai avuto la possibilità di capire il nostro mondo. Non sono mai stato un esecutore, ma un improvvisatore; mi nutro della musica per tirare fuori passi che invento al momento, se la musica non m’accompagna, io non riesco ad essere me stesso. Chi porteresti con te a presentare la salsa? Ci sono tante persone che potrei portare. Facendo un passo indietro nel passato, mi piacerebbe esibirmi con Kirenia, anche se sono molti anni che non balla con me, so per certo che comunque riuscirei a dare ugualmente un messaggio corretto di quello che è ballare la salsa. Potrei affiancarmi a Vanessa, potrei portare qualsiasi ballerina perché io sono in grado di ballare con qualunque ballerina dell’ambiente salsero. Potrei fare tantissime cose. La cosa importante non è tanto chi potrei far esibire, quanto portare sul palcoscenico la vera salsa. E magari non è neanche importante che lo faccia io, sai per non mettermi sempre a primeggiare. Ci vuole qualcuno del nostro settore che dica “guardate questa è la salsa” e non perché è ballata da me, ma perché smissione non abbiamo perché si tratta di un gioco è ballata da tantissimi altri come me, da tantissime dove il tempo è millesimato, questo non ci aiuta, altre persone che fanno parte di questo mondo. però almeno siamo riusciti a dare un po’ più di valoPerchè hai scelto l’Italia? re al nostro mondo, il mondo della salsa, portandolo Come sempre dico, alla fine il destino fa il suo gioco. in una trasmissione e nelle case di tutti gli italiani. Non avevo mai individuato un posto o deciso dove Si Maykel, hai un compito importantissimo, quello andare perdi far appasché a Cuba Maykel Fonts e Maykel Blanco negli studi di registrazione sionare o solo questo non lo incuriosire Egrem, casa discografica cubana puoi fare. Vai la gente che dove capita e guarda la tv, poi magari fai magari riule tue scelte. scendo a farla Io sono arrientrare nel vato in Italia mondo della e sono consalsa. tentissimo Io spero che perché tutti prima che la gli artisti del trasmissiomondo sono ne finisca mi qui. L’Italia facciano fare rappresenta almeno un’ela scena salsibizione con sera in geneballerini professionisti oppure un assolo con la mia rale. musica, perché comunque è difficile esprimersi con Grazie Maykel a nome di tutti i salseri d’Italia. una musica che loro non conoscono e non riescono Grazie a voi ci vediamo presto in giro per l’Italia. a suonare come andrebbe fatto. Certo non per colpa Maykel Fonts e Veronica Logan
Sono Fiorella Franceschini e Davide Cavalieri, entrambi piemontesi, i due talentuosi ballerini che si sono – meritatamente! – aggiudicati la prima edizione di “Salsa Solo Italia” e rappresenteranno il nostro Paese al “Salsa Solo Australia & International” che si svolgerà dal 28 novembre al 1 dicembre in Australia.
di Francesca Mauro FOTO: SR-Studio, Stefano Riccotelli
Salsa Solo Italia brilleranno in Australia
due stelle italiane
Nell’accogliente location dello Zoo Latino (uno dei più noti locali della zona di Milano), piena all’inverosimile di tifosi e appassionati, si sono affrontati in una gara a ritmo di “clave” , introdotta e condotta da JO MATEO, grande ballerino, per una notte nelle insolite vesti di presentatore, 14 ballerini (7 uomini e 7 donne) nella gara di SOLO e due coppie nella gara di DUO FEMMINILE. Giudici dell’evento ballerini eccelsi: Mirko Stefio, Andrea Stewart , ChaCha Nieves , Rayda Salas, Barbara Jimenez e lo stesso Jhesus Aponte. Fiorella Franceschini ha dovuto vedersela, in ordine di classifica, con Ida Campanozzi (Lombardia), seconda classificata con un’ottima prestazione, Valentina Palma (Piemonte) Jessica Leotta (Sicilia), Marta Mariani (Abruzzo / Marche), Magdalena Liuzza e Elvira Esposito (entrambe del Lazio). I rivali di Davide Cavalieri sono stati invece, in ordine di classifica, Antonino Cunsolo (Sicilia), secondo classificato, Maurizio Sorci e Yuri Colucci (entrambi della Toscana), Claudio Bailador (Lombardia), Massimo Marchiori (Piemonte) e Giuseppe Rallo (Lombardia). Per quanto riguarda il duo invece si sono aggiudicate il primo posto Francesca e Ilaria di Salsa NuevaCalle
I finalisti di Salsa Solo Italia
(Toscana) e Clara & Gabriela di Gressy Ann Lady (Lazio) il secondo. Le vincitrici, Francesca e Ilaria, orgogliose Pisane, sono rispettivamente insegnante e allieva. Amiche da sei anni, ballano insieme da 5. Ma torniamo ai vincitori della categoria SOLO. Davide Cavalieri, 23 anni, originario di Catania, da due si è trasferito a Torino proprio per potersi dedicare di più alla sua grande passione -il ballo- che lo accompagna da quando di anni ne aveva soltanto 13. E’ emozionato per il viaggio in Australia, ancor più che per la vittoria! Ti aspettavi di vincere? “No, ma ho studiato tanto, salsa in linea e salsa cubana, ho sempre lottato per arrivare a questi risultati!”. Il tuo sogno nel cassetto? “Vincere il Mondiale di Portorico, che è il più importante del mondo. Ho già partecipato nel 2013, e ci riproverò. E poi riuscire a trasmettere ai ragazzi, soprattutto ai miei allievi, la mia voglia di ballare!”. Fiorella Franceschini, ballerina di caraibico da quando aveva 12 anni (ora ne ha 27), ha studiato con diversi insegnanti, per apprendere più stili “ognuno di loro – dice- mi ha dato qualcosa: nel ballo, nella didattica, dal punto di vista umano”. Sei più emozionata per la vittoria o per il viaggio in Australia? “Entrambi direi. Ma soprattutto per la gara che mi aspetta là...” Ti aspettavi di vincere? “Alle Regionali sì, qui no.”. Sogno nel cassetto? “Poter vivere della danza…tutta la vita”. “I due vincitori devono aspettarsi di trovare danzatori con tanta grinta in Australia – dice Jhesus Aponte, ballerino di fama mondiale, e organizzatore dell’evento - In Australia c’è molta gente che balla bene, e sono abituati a fare gare. Ma devono anche aspettarsi di divertirsi. Primo perché il ballo deve essere sempre e prima di tutto
Foto delle tappe italiane di Salsa Solo Italia: Capaninna di Viareggio, Beat Disco & Dinner, La Habanera, Cabeza Mala, Sabor Latino, Zoolatino.
divertimento e passione, anche quando si gareggia, secondo perché l’Australia è un Paese dove regnano pace e armonia, si capisce già arrivando in Aeroporto, dove i controlli sono molto meno serrati che negli altri Paesi..” Jhesus, cosa ha funzionato e cosa no di questa prima edizione di Salsa Solo Italia? “Ha funzionato, che siamo partiti. I locali ci hanno sostenuto dandoci il loro appoggio per le selezioni e la finale, il pubblico ci ha appoggiato e ci sono stati molti partecipanti. Non ha funzionato…che la gente non ha capito bene qual era il concetto di “Salsa Solo Italia”. Nel 2014 dovremo promuoverlo di più e meglio, per avere ancora più partecipanti”. Appuntamento in Australia…e poi a SALSA SOLO ITALIA 2014! Un ringraziamento va a tutti i partecipanti della prima Edizione, all’organizzazione Salsa Solo Italia: Jo Mateo, Rosela Conforto, Mirko Stefio, Marco Invernizzi. Giuria: Rosella Conforto, Jessica Quiles, Jo Mateo, Mirko Stefio, Maykel Fonts, Aida Sanchez, Vanessa Lacedonia, Anna Caropreso, Andrea Stewar,t Barbara Jimenez, Rayda Salas, Frances “Chacha” Nieves. Sponsor: FIPD, Salsa Solo Australia & International, Milano Eventi (Roberto Stramaglia). Media Partner: Vida Latina Magazine. Collaboratori: Carlos Galiano, Mirko Stefio, Frances “Chacha Nieves”, DJ Naghi, Humberto Gatti, Lazaro Martin Díaz, Ivan Zappetti, Genny Godano, Cristina Mariani (Banda Latina),
Manlio Forlini, Giuliana Testai (Ciclone Latino) , Juan Gonzalez, Loredana Lumbrichi, Chiara Ruggiero, Stefano Riccotelli, Nunziella Buono, Denny Dj, Antonella Albanese, Pasquale Ametrano Locali: Capaninna di Viareggio, Beat Disco & Dinner, La Habanera, Cabeza Mala, Sabor Latino, Zoolatino.
L’INTERVISTA di Nunziella Buono - Traduzione a cura di Yadira Gonzalez
Adalberto Alvarez Estete 2013, la Puglia ancora una volta in gioco in quel del Ficoricco (Brindisi) con un concerto cubano d’eccellenza, questa volta tutta l’orchestra al completo di Adalberto Alvares. Noi di Vida Latina Magazine, ormai di casa, intervistiamo il suo leader “el Caballero del Son”. Bentornato in Italia. Grazie, sono sempre molto contento di tornare in questa terra fantastica. Qui mi sento a casa. Sei il portavoce del Son, della musica cubana, e della cultura della tua isola. Cosa ti piace donare al pubblico quando canti? Il 2013 è l’anno in cui festeggio i miei 40 anni di carriera artistica. La soddisfazione più grande del mio percorso artistico di compositore e musicista è che il pubblico porta nel cuore le mie canzoni; che grandi maestri sono stati portavoce della mia musica. Questo mi piace molto perché da più vita, più tempo alla canzone. Cosa ti piace del tuo lavoro? Adoro comporre i miei brani, essere davanti al pubblico e vedere come la gente apprezza il mio lavoro. Questo accade spesso anche qui in Italia. Ho un bel-
lissimo ricordo di quando ho cantato “Mi linda Habanera” per la prima volta e tutti la cantavano con tanta passione. Quando canti, qual è la differenza che trovi fra il pubblico italiano e gli altri? C’è una parte del pubblico latino, come quello di Porto Rico e del Panama, che predilige le sonorità della “salsa boricua”. La Colombia segue i ritmi del gruppo “Niche” e di “Guayacàn”, l’italiano invece si identifica meglio con la musica cubana, pertanto portare in Italia la mia musica è sicuramente un successo. Il merito di questa propensione alla musica cubana del pubblico italiano, dobbiamo attribuirla anche al lavoro dei dj nei numerosi locali latini, penso che il nostro successo sia stato determinato dal loro lavoro. Una lode va anche ai maestri di ballo che hanno fondato tante accademie di ballo. La prima volta che hai iniziato a suonare in un’orchestra avevi dieci anni. Quale esperienza ti è rimasta dentro? La prima volta che ho suonato in un’orchestra fu in quella di mio padre. Se parliamo di 40 anni, parliamo solo della mia vita professionale ma io da bambino suonavo nell’orchestra di mio padre in cui ho imparato tutto della musica fino al giorno d’oggi. Un’
esperienza che non dimenticherò mai è il giorno in cui mio padre mi ha dato la direzione dell’orchestra per la prima volta. Mi ha chiesto di dirigere e io sono rimasto molto impressionato senza sapere come fare. Da quel momento ho cominciato a dirigere le orchestre. Il tuo ultimo lavoro è stato quello del 2013 “ Respeto pa’ los mayores”. Come è nato? Il messaggio principale di questo album sta proprio in questa canzone che dà il titolo. Perché in questi tempi si è perso il senso di responsabilità nei giovani, fanno la loro vita senza guardare indietro, anche nel settore musicale. Ci sono molte figure giovani nella musica che non pensano alle loro origini e non rispettano i loro predecessori. E’ il tema centrale che parla di qualcosa di religioso, simile a “Què quieres que te den” ma con un messaggio diverso. Questo è un album molto vario e ballabile. Qual’è la canzone cubana che ascolti con piacere? I brani di Juan Formel. Mi piacciono tutti! Lo apprezzo molto e penso che sia un grandissimo compositore. Infatti lui ha scritto la
Adalberto Alvarez e Massimo Roger
nota dedicatoria di del mio ultimo disco. A Cuba che evoluzione sta avendo la musica? Le grandi orchestre di musica cubana negli ultimi tempi stanno lavorando molto più in locali turistici che per la gente del posto. Penso che ci sia bisogno di dedicare più spazio alla gente comune. Perché i musicisti cubani si affidano a case discografiche estere? Ci sono molte ragioni, la prima è che l’industria del disco cubano ha avuto molti blocchi nel collocare i propri dischi sul mercato internazionale per motivi che è meglio non nominare. Prima l’unica casa discografica era la Egrem, ora invece ce ne sono diverse. Nonostante ciò alcuni cubani preferiscono affidarsi a case discografiche locali per la comodità dello svolgimento delle pratiche solite per la creazione di un
album. Puoi fare un disco con una grande casa discografica e può diventare famoso o correre il rischio che lo mettano nel cassetto. E’ diverso quando lo fai nel tuo territorio, puoi reclamare e ti ascoltano. Anche se oggi la meraviglia è internet, iTunes,il tuo brano può avere successo senza passare da nessuna casa discografica. Infatti, il mio disco non è ancora uscito e lo conoscono già tutti. Per fortuna io non mi dedico a vendere dischi! Esiste a Cuba un’istituzione che protegge la musica e la cultura cubana? Certo che esiste. C’è il Ministero della Cultura , come in tutti paesi, e l’Istituto Cubano della Musica che si occupa di proteggere la musica e i musicisti cubani. Sono le istituzioni che rispondono per la sicurezza degli artisti.
Gli Orishas Brasiliani
CULTURA di Gaspar Ribeiro
Le Orishas sono divinità africane che corrispondono ai punti di forza della natura e le loro archetipi sono legate alle manifestazioni di queste forze. Le caratteristiche di ogni Orisha si avvicinano a quelle degli esseri umani, in quanto si manifestano attraverso le emozioni. Sentono la rabbia, la gelosia, e l’amore. Ogni divinità ha anche il suo particolare sistema simbolico, composto da colori, cibi, canzoni, preghiere, ambienti e spazi, anche fisici. Ogni divinità è stata anche associata ad un santo cattolico, per l’imposizione del cattolicesimo agli schiavi neri in Brasile . Per mantenere i loro dèi viventi, sono stati costretti a mascherarli sotto le spoglie di santi cattolici, che essi adoravano solo apparentemente . Questi dèi della natura sono divisi in quattro elementi - acqua, terra , fuoco e aria . Alcuni studiosi si spingono oltre e sostengono che sono 400 il numero degli Orishas fondamentali divisi in cento di Fuoco, cento di Terra, cento di Aria e cento di Acqua , mentre in Astrologia sono tre di Fuoco, tre di Terra, tre di Aria e tre di Acqua. Ma i tipi più popolari sono un gruppo di sedici dei. Essi sono anche associati con l’energia e la forza della natura. Oya è la padrona dei
venti, Oshun è la madre dell’ acqua dolce, Shango domina tuoni e fulmini, e altre analogie . Nel Candomblé (religione afro -brasiliana), il culto di molte altre divinità, sconosciute ai laici, sono meno popolari di Shango, Oya, Oshun e gli altri, ma con un forte significato per gli appassionati di culti afro - brasiliani. Alcuni sono necessariamente adorati a causa del legame con il lavoro, la salute, la morte, la prosperità e molti problemi che affliggono giorno per giorno la vita. Questi déi africani sono considerati intermediari tra gli uomini e Dio e con le loro emozioni così vicino agli esseri umani, in grado di riconoscere i nostri capricci, i nostri amori, i nostri desideri. Si dice spesso che le personalità dei loro figli sono il risultato di divinità che disciplinano le loro teste, sviluppando le stesse caratteristiche di queste divinità africane. Nei prossimi numeri di “VidaLatinaMagazine” vi parlerò dei sedici Orishas più venerati nella nostra religione Candomblé in Brasile. Ricordate però, che ci sono diverse correnti di Candomblé e quindi le informazioni variano a seconda della regione o della tradizione .
“Anche Laura sceglie la salsa” E’ ufficiale. Dal 12 novembre 2013, una delle colonne della musica italiana pop moderna, ha lanciato il suo nuovo disco. Si chiama “20 The Greatest Hits” e l’artista in questione è Laura Pausini. Sono passati 20 anni da quando una giovanissima Pausini, nel febbra-
io 1993, si classificò al primo posto nella categoria Nuove Proposte al Festival di Sanremo. Laura cantò “La solitudine”, uno di quei pezzi che, nonostante le varie storpiature e lamentele, è nella testa di tutti. Come lei d’altronde, che volente o nolente, è entrata nel cuore di tutti in questi anni. Oltre alla collaborazione con Morricone, si leggono altri grandi nomi della musica in duetti e collaborazioni. Marc Anthony che dà uno stile completamente latino a “Non c’è”, Alejandro Sanz, Ray Charles, Lara Fabian per la versione francese di “Io canto” e non ultima Kylie Minogue nel nuovo inedito “Limpido”. Un grande lavoro nella preparazione sia del disco, che del tour. Ci saranno sempre coloro che la apprezzano meno per i suoi nuovi lavori e produzioni, ma un fatto è certo: Laura Pausini ha conquistato tutti in questi anni e riascoltarla nei suoi più grandi successi farà scorrere un brivido sulla schiena a chiunque la ascolti.
Ritorna il Roma Salsa Festival PUBBLIREDAZIONALE
Sta per tornare a Roma il Festival Internazionale di Salsa Latino Americana. Dal 15 al 17 Novembre 2013 la capitale ospiterà l’8a edizione del più grande ed imponente raduno salsero che si svolge in Italia. Sarà una 3 giorni davvero interessante con stage a tutti livelli al mattino e pomeriggio ed alla sera meravigliose esibizioni di artisti provenienti da tutte le parti del mondo. Ancora una volta il Palacavicchi di Ciampino sarà la cornice ideale per ospitare migliaia di appassionati di balli latini desiderosi di ballare a stretto contatto con i loro idoli e la musica dei migliori DJ italiani. Palacavicchi e Roma
Salsa Festival ancora assieme per mantenere il connubio vincente che, in otto edizioni, ha fatto crescere il movimento Salsero in Italia fino a raggiungere numeri di appassionati veramente importanti. All’oggi oltre 2000 prenotazioni arrivate alla segreteria organizzativa del festival con ballerini e maestri che saranno a Roma provenienti da tutte le regioni italiane e notevole rappresentanza di ospiti europei ed americani. Una curiosa novità in questa edizione del festival, a testimonianza di quanto questo evento stia divenendo realmente l’epicentro del ballo a livello mondiale, sono le numerose iscrizioni pervenute da paesi dell’est (Polonia in primis) e dalla Cina. Appuntamento allora con il Festival internazionale della Salsa a Roma nelle giornate del 15,16 e 17 Novembre 2013.
SCUOLE DI BALLO SERATE DEE JAY
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Salsa.it
compilation Gold Edition
Un album da collezione Salsa.it Compilation si appresta a tagliare l’importante traguardo della decima edizione. Nata nel 2004, la compilation, che ha come testimonial Francisco Rojos, creatore di uno dei più popolari siti di informazione sulla musica e sulla cultura latino americana, è diventata sin da subito un vero e proprio punto di riferimento per artisti italiani e non, che seguono ed interpretano questo genere musicale qui nel nostro paese; grazie a questo progetto discografico, essi hanno potuto conquistarsi uno spazio artistico di sempre maggior rilievo e per molti di loro, un’indiscussa popolarità anche internazionale. Nel corso di questo decennio, un pubblico sempre più vasto di appassionati ne ha poi saputo apprezzare il talento e la bravura, consolidando quella relazione ricca di affinità che unisce chi crea la musica, chi la propone, chi l’ascolta e la balla. Anche quest’anno cresce l’attesa e la curiosità per l’imminente uscita della compilation che, per l’occasione, vestirà uno sfarzoso e prezioso abito, ma che conserverà la sua imperturbabile e sorridente mascotte “il pappagallo nelle vesti di pittore”. Per questo suo decimo ed importante compleanno, tutto lo staff di Alosibla Music Group assieme a tutti gli artisti più significativi delle precedenti edizioni e ad
alcuni pregiati ospiti, hanno pensato di preparare la “Gold Edition”, una pubblicazione speciale, degna di quest’evento. Salsa.it Compilation “Gold Edition” verrà proposta in un doppio album racchiuso in un’elegante cover dorata, contenente 36 brani caratterizzati da molteplici peculiarità stilistiche, “old/ new sound, caribbean & tropical style”. L’uscita è prevista per la fine di Novembre. Informazioni, recensioni, anteprime le potrete trovare su www.salsa.it e su www.alosibla.it. Non perdete il volume 10 della collezione….“non lasciate incompleta la vostra raccolta!!” Prenotatela dal Vostro rivenditore di fiducia, presso la Vostra scuola di ballo o sul sito www.alosibla.it.
Il desiderio di socializzazione LA CULTURA DEL BALLO - Di Enzo Conte
Una delle motivazioni maggiori che induce le persone a frequentare un corso di ballo è sicuramente il desiderio di socializzazione. Non sempre però questa socializzazione si rivela così facile. Anzi, spesso capita di imbatterci in ambienti chiusi, formati da persone che non brillano certamente per espansività. Quali sono le ragioni di questa difficoltà a socializzare, in un ambiente che al contrario dovrebbe favorire la comunicazione, visto che ci troviamo di fronte ad un ballo di coppia? I fattori sono tanti e come sempre la risposta è complessa. Intanto ci troviamo, spesso, davanti a persone di età adulta, con un carattere ormai formato che li porta in partenza ad essere piuttosto diffidenti e selettivi nei rapporti personali. E’ normale, di conseguenza, che una certa riservatezza (tipica in particolare dell’età adulta), venga spesso scambiata per mancanza di interesse se non addirittura per supposta ostilità. In casi come questi basterebbe un semplice sorriso o un saluto più caloroso per riuscire a sciogliere il fatidico ghiaccio. E’ pacifico che da bambini siamo molto più aperti e disponibili verso gli altri. L’età sicuramente ci rende più diffidenti ma, bisognerebbe ricordarsi, che molte volte, dietro una apparente durezza, si nascondono invece persone dolcissime, simpatiche, che magari hanno solo bisogno di una stretta di mano per riuscire a manifestarsi. C’è, purtroppo da rilevare, che durante la lezione la comunicazione non è facile. Le ore di lezione sono infatti quasi sempre occupate dalla parte dedicata all’apprendimento. Ci si ritrova così per forza di cose a concentrarci più su di noi e sulle cose che facciamo, che sugli altri. Sicuramente arrivare dieci minuti prima della lezione e andare via almeno un quarto
d’ora dopo, può darci il tempo per scambiare qualche riflessione, qualche commento, un numero di telefono o magari un appuntamento per andare a mangiare una pizza o per ritrovarsi la sera a ballare in qualche locale. Ai fini della socializzazione molto importante sarà l’atteggiamento del maestro e il clima che riuscirà a instaurare nell’ambito delle sue lezioni. Certo, non si può pretendere che il maestro sia in grado di trasformarsi, di volta in volta, in capo comitiva o in allegro giullare. Sicuramente però la sua disponibilità nel parlare, nell’ascoltare o nel ballare con tutti (bravi o meno bravi), la sua presenza nei locali o nelle varie iniziative che si organizzano (in maniera più o meno spontanea) può sicuramente stimolare la nascita di un gruppo solido ed affiatato. Uno degli ostacoli che impedisce una sana socializzazione è quel clima di competitività che a volte nasce in maniera spontanea, ma che in alcuni casi è favorito dall’atteggiamento degli stessi maestri. E’ un fenomeno però che esiste un po’ dappertutto, nello sport, come nei luoghi di lavoro. L’antidoto, in questi casi, è non entrare mai in competizione con nessuno. La competizione, infatti, esiste laddove siamo noi che ci sentiamo in competizione con qualcuno. Se la competizione non ci interessa non offriremo mai ad un’altra persona un possibile interlocutore. Un altro aspetto poco simpatico, comune nei gruppi già formati, è quella forma di nonnismo che porta gli allievi più anziani ad assumere un atteggiamento di ostilità verso i nuovi, visti spesso come intrusi. In passato, molte volte mi è capitato di ascoltare le lamentele dei nuovi iscritti che si sentivano trattati con una certa durezza dagli anziani del gruppo. La
cosa curiosa è che quelle stesse persone, una volta diventate “anziane”, si ritrovavano, a loro volta, a trattare con una certa ostilità i nuovi entrati. Come si potrà notare, sono atteggiamenti a volte inconsapevoli, favoriti dall’assunzione di ruoli diversi (e chi ha fatto il soldato conosce benissimo questa problematica). E’ chiaro che l’inserimento all’interno di un gruppo sarà conseguenza anche della nostra indole personale. Alcune persone per natura sono aperte, disponibili, simpatiche, solari; altre invece timide, chiuse, con evidenti difficoltà di comunicazione. E’ bene, dunque, non farsi ingannare da atteggiamenti spesso solo apparenti. Dobbiamo, al contrario, impegnarci a scavare più a fondo e a sforzarci noi in primis di essere disponibili. Goleman, il celebre autore del libro “Intelligenza emotiva”, ci spiega come avviene l’inserimento in gruppi già formati: “Di solito i nuovi arrivati se ne stanno a guardare per un po’ e poi (dapprima in modo molto esitante, in seguito diventando gradualmente più sicuri), si uniscono al gruppo. Quel che importa di più ai fini dell’accettazione del nuovo arrivato è la misura in cui egli è capace di entrare nello spirito del gruppo, individuando eventuali comportamenti
inopportuni. I due peccati capitali che quasi sempre portano al rifiuto del nuovo arrivato sono: cercare di assumere il comando troppo presto e non essere in sincronia con lo spirito del gruppo. Questo è esattamente ciò che tendono a fare i bambini antipatici, esprimendo le proprie opinioni o manifestando il loro disaccordo in maniera troppo diretta. Si tratta di un tentativo di attirare l’attenzione su di sé che paradossalmente si traduce nell’essere ignorati o rifiutati dal gruppo. I bambini simpatici, al contrario, prima di entrare nel gruppo, passano un po’ di tempo ad osservarlo per capirne la dinamica e prima di prendere iniziative e di suggerire quel che il gruppo dovrebbe fare, essi aspettano di avere un proprio status all’interno di esso.” Creare un gruppo ben affiatato è di fondamentale importanza ai fini di un buon apprendimento. Non solo farà sentire l’allievo a suo agio, ma contribuirà ad alimentare la sua passione, a fargli venire voglia di andare a lezione (nonostante la stanchezza di una dura giornata di lavoro) e a superare quelle difficoltà che spesso si incontrano nel corso dell’apprendimento stesso. Bisogna però stare ben attenti che l’armonia di gruppo non si trasformi in camerati-
LA CULTURA DEL BALLO - Di Enzo Conte
smo, un atteggiamento eccessivo che induca le persone a sentirsi parte di una elite, fino a farle isolare dal resto del mondo. Atteggiamento questo più consono al tifo calcistico che alla pacifica convivenza fra gruppi di persone con lo stesso identico interesse: ovvero il ballo e la musica in generale. Bisogna, inoltre, stare attenti a non alimentare episodi di intolleranza che possono nascere all’interno dei gruppi. Ogni gruppo è formato da persone completamente diverse: alcune disponibili ed innocue, altre malate di snobismo e potenziali mine vaganti. Nelle scuole non è raro assistere a scene imbarazzanti con ragazze (in particolare) che si rifiutano di ballare con uomini che non reputano abbastanza bravi o che ritengono fisicamente poco attraenti. Più di una volta mi è capitato di sedare i capricci di novelle Carla Fracci che si rifiutavano drasticamente di ballare con alcuni componenti della classe. Se è vero che in diversi casi erano gli stessi ragazzi a meritarsi questo ostracismo (o per via di una scarsa igiene personale, per una eccessiva sudorazione o per una fastidiosa alitosi), in altri questi atteggiamenti erano assolutamente fuori luogo. Una misura efficace per contrastare questo fenomeno è quella di prendere una posizione attiva contro ogni atto di discriminazione o peggio di razzismo. Bisogna insegnare ai propri allievi la tolleranza ma allo stesso tempo: “non avere nessuna tolleranza per l’intolleranza”. E’ necessario, fin dall’inizio, far arrivare agli allievi alcuni precisi messaggi del tipo: “Noi non tolleriamo in alcun modo mancanze di ri-
spetto o insulti. Il rispetto dell’individuo è fondamentale nella cultura della nostra Accademia”. Può darsi che i pregiudizi personali non cambino, ma se il clima muta è possibile stroncare, fin dall’inizio, gli atti da essi inspirati. In realtà, il successo di un gruppo deriva dalla capacità dei suoi membri di creare uno stato di armonia che consenta di sfruttare proficuamente tutti i talenti disponibili. Nei gruppi in cui regna questa armonia, la prestazione complessiva migliora, mentre i gruppi più conflittivi, traggono meno vantaggio dalla presenza di membri molto dotati (fenomeno enormemente comune nello sport, in particolare nelle squadre di calcio). Nei gruppi minati dalle rivalità e dai risentimenti, gli allievi non riescono mai a dare il meglio di sè. L’armonia, al contrario, consente ad ogni singolo elemento di ottimizzare le proprie prestazioni. Per creare un clima sereno e solidale, la prima cosa da fare è tenere a freno le persone più competitive, isolando le mele marce, in particolare quelle che seminano zizzania, che spettegolano (tendenza molto diffusa soprattutto tra le donne) o che usano il gruppo per scopi personali, magari con il fine di allargare la loro collezione di conquiste (tendenza molto diffusa soprattutto tra gli uomini). Bisogna stare sempre all’erta, evitando il proliferare di cerchi magici, di fronde, di gruppi di potere, di figli e figliocci, ricordando infine a tutti che un sorriso non costa assolutamente nulla e che può trasformarsi, molto spesso, in un incredibile passpartout.
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Los Conquistadores de la salsa Travolgente onda di Timba Cubana dal Perù Dopo il successo popolare dei Mayimbe e Barbarito Fines, dal Perù arriva un’altra onda travolgente di Timba Cubana, questa volta firmata dai “Los Conquistadores de la Salsa”, diretti dal Maestro Roberto Armas. La Band, completamente di origine cubana, vive a Lima dalla fine degli anni ‘90. Roberto Armas ha deciso di stabilire lì la sede principale della sua Orchestra dopo il grande successo di una tournée ed il crescente impatto della musica ballabile cubana in Perù, dove i “Los Conquistadores” hanno condiviso il palcoscenico con tanti grandi musicisti come; Los Van Van, La Charanga Habanera, Paulo FG, Manolito Simonet, Tito Nieves, Gilberto Santa Rosa e molti altri grandi nomi internazionali. “Cubano Natural” è il tanto atteso primo album dei
A Lorenzo e Rosalba un augurio da parte di tutta la redazione
“Los Conquistadores ”. Sono nove tracce inedite ed infuocate di Timba suave e super ballabile per la felicità di tutti i bailadores nel Mondo. Eccellente creazione, che si potrà ascoltare dal vivo, non solo in Perù, ma anche nei paesi di mezza Europa. Da ottobre 2013 è partita la Tournèe 2013 che porta il nome dell’album “Cubano Natural”. Il gruppo farà viaggiare la loro Salsa e Timba in Spagna, Italia, Germania, Francia, Olanda, Svezia, Svizzera e Ungheria. Roberto Armas y los conquistadores de la salsa verranno intervistati da Vida Latina Magazine il 22 novembre 2013 presso il Ficoricco, Brindisi. fonte: cubamusic.com
Le più ballate di Novembre 2013 Ricky Espino CLASSIFICA REGGAETON 01. Major Lazer Watch Out For This (Daddy Yankee Remix) 02. Farruko ft. J Alvarez Hacerte El Amor 03. Daddy Yankee La Nueva Y La Ex 04. Baby Rasta y Gringo No Dices Na 05. Yandel ft. J Alvarez & Gadiel Para Irnos A Fuego 06. Arcangel ft. Ñejo & Ñengo Flow Mi Flow 07. Daddy Yankee ft. J Alvarez Una Respuesta 08. Ñejo El Duende 09. Wisin El Sobreviviente Que Viva La Vida 10. Yandel Hasta Abajo
Denny Dee Jay CLASSIFICA SALSA 01. La Maxima 79 Pobrecita 02. Marc Anthony Volver a Comenzar 03. Mayimbe No me lastimes 04. Sergio George’s Salsa Giants Para Celebrar 05. Los Conquistadores de la Salsa Despojate con Eleggua 06. Maykel Blanco Ft. Maykel Fonts Dale lo que Lleva 07. Manolito Simonet Vivencias 08. La Maxima 79 Singapore Vibes 09. OrquestraGuayacan ft. Tirso Duarte El Mas Rico Beso 10. Pachito Alonso Llegò papa
Nel suo studio discográfico de La Habana, Pablo Milanés ha appena finito di incidere il suo nuovo disco intitolato “Renacimiento”, titolo cosí provvidenziale che non significa che siamo di fronte a un “Pablo diverso”, ci assicura, ma solo più riflessivo nel toccare i temi che caratterizzano la “quotidianità cubana” e più interessato a rendere omaggio a ritmi di grande rilievo, che “spesso vengono dimenticati”, come il guaguancó, la conga e il changüí di Guantanamera, le primitive basi del son. Pablo Milanés (Bayamo, 1943) torna come cantautore con una dozzina di canzoni nuove, dopo quasi 5 anni dal suo ultimo disco “Regalo”, un disco di grande carica politica e molto critico per lo stato delle cose e della vita di Cuba, e torna anche in Spagna con vari concerti dopo la brusca
MUSICA A cura di El Sonero dj interruzione del suo ultimo tour di marzo, a causa di una urgente operazione all’ernia ombelicale. Cinque anni non sono pochi, - ora le idee maturano con il tempo, se prima usciva tutto in modo più spontaneo, con il tempo iniziano a interporsi le conoscenze, la sapienza, il giudizio, e tutto viene creato in modo più riflessivo - afferma il cantautore della “Nueva Trova Cubana”. A differenza di altri artisti cubani, sia nelle sue dichiarazioni che nelle parole delle sue canzoni, Milanés da sempre si é mostrato critico sull’andare delle cose a Cuba, come ricalcava il giornalista spagnolo de “El País”, Mauricio Vicent, espulso l’anno scorso dal Governo di Cuba, oggi, sostituito dall’anti-castrista Yoana Sánchez. Nel suo ultimo disco “Regalo” trattava temi come “Dos preguntas de un día”, testo che riflette sulle ferite lasciate da questi ultimi 50 anni di rivoluzione e che si chiede apertamente se “ne é valsa la pena”. Pablo assicura che per se stesso quelle canzoni e opinioni “ne son valse la pena”, anche se alcuni le hanno considerate quasi come un tradimento: - Secondo me era giusto dire quelle cose in quel momento e l’ho fatto, non sono rimasto in silenzio e per questo come cantautore sono soddisfatto - afferma il cantautore, anche se - non molto dal lato commerciale e promozionale, dove queste canzoni son rimaste quasi sconosciute. Non trattano temi commerciali
Pablo Milanés... renacimiento e per questo non interessano,” o almeno non interressano a chi vive a Cuba, ma neanche a chi vive fuori - ammette scherzando. Pablo non si pente, anche se ora preferisce mettere da parte la critica política che, assicura, lo ha impersonificato fino a portargli via parte della sua stessa salute. Non esclude però che nel suo nuovo álbum vengano toccati temi della quotidianità. Pablo afferma la sua attitudine di cronista della vita, tanto delle sue cose belle, come l’amore, quanto delle realtà più dure. Inizia il suo tour spagnolo, che continuerà poi in America. Non si tratta della presentazione del suo nuovo álbum, che uscirá a breve, anche se al pubblico spagnolo canterà alcune delle sue nuove canzoni, come “Dulces recuerdos”, una canzone in memoria dell’Indipendenza del Partito Comunista in Spagna, nel 1977. “Quel giorno io ero a Madrid e vidi tutto dal mio hotel, fu davvero un giorno meraviglioso”. L’abum contiene anche música rinascentista e isabelliana, ritmi caribeñi, e riscatta le melodie tradizionali come il changüí… “questo è lo spirito: l’interesse di dimostrare come si combinano tutte le melodie e le tendenze”, assicura, “e in realtà esistono solo due tipi di música: la buona e la “mala”. Dei suoi ultimi álbum Pablo dice che forse “Renacimiento” è quello che ha più “idee musicali” sue, anche se gli arrangiamenti e la direzione musicale sono di Miguel Nuñez, con il quale lavora da 25 anni.
Mondiali di calcio 2014:
scelto Ricky Martin per la canzone ufficiale Brasile, terra di grandi interpreti, ma la Fifa sceglie altrove Il Brasile è terra fertile di musica e grandi cantanti, ma la Fifa sembra non accorgersene. Così la federazione calcistica internazionale ha confermato le voci secondo cui sarà Ricky Martin, che è portoricano, l’interprete della canzone ufficiale del Mondiale del prossimo anno. Oltre che cantare, Martin sarà uno dei giudici che sceglieranno il motivo che diventerà l’ “inno” di Brasile 2014 e sarà destinato a diventare un tormentone, come il “Waka Waka” interpretato da Shakira in occasione di Sudafrica 2010, o la “La Copa de la Vida” dello stesso Ricky Martin per Francia 1998 Il concorso per scegliere la canzone ufficiale di Brasile 2014 avrà il nome di “Super Song” e prevederà, a partire dal 2 dicembre e fino al 6 gennaio, l’invio attraverso internet di video con musiche composte per l’occasione. Poi una giuria sceglierà i 20 migliori pezzi, tra i quali il pubblico voterà i 5 finalisti. Successivamente saranno Ricky Martin e una speciale commissione a scegliere la musica che diventerà l’inno del Mondiale ospitato dal paese del samba e del “futebol”.
LE SCUOLE DI BALLO PARTNER HECHO EN CUBA: Traduzione “FATTO A CUBA”. Nella nostra struttura, completamente immersa nell’atmosfera cubana, troverai professionalità e divertimento, un mix esplosivo che ti permetterà di imparare svariate discipline senza mai annoiarti..!!! Il tutto accompagnato da uno staff di insegnanti esperti e qualificati che sarà sempre pronto ad accoglierti ed esaudire ogni tua esigenza, perchè per noi....” La tua soddisfazione è la nostra felicità’”. Da gennaio ogni venerdì corso accademico con maestri di fama internazionale. MOLFETTA (BA)
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La scuola di ballo Los Hermanos con sede in via Paganini 1/c a matera (zona acquarium), nasce con la passione e la voglia di diffondere la fantastica cultura afro-cubana con divertimento e dedizione! anche quest’anno tra le novità presentiamo le nuove discipline “zumba” e “kizomba” e grazie alle numerose richieste riproponiamo il “corso accademico” di folklore cubano con i maggiori esponenti di fama internazionale : il corso si terrà tutte le domeniche dalle 15.00 alle 17.00!! ti aspettiamo!!! 0835.68 03 13 MATERA
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Corazòn Latino, da 23 anni la scuola al servizio dei Baresi: “E CHIACCHIERE NON CE NE VOGLIONO...”. Da quest’anno ballerai in vetrina nella zona più esclusiva di Bari. Miguel il maestro dei maestri ti invita “ven a bailar con nosotros...”, novità Zouk Brazil e Kizomba. Zumba e total body anche al mattino. Corazòn latino nella nuova e unica sede di via Pappacena, 10 a BariPoggiofranco, zona Sheraton. 389.2022864 BARI
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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER La scuola di ballo fuego dance e’ nata molti anni fa dalla passione di Enza Pepe , diplomata in Coreographic Team, nel corso degli anni la scuola si e’ ampliata con i suoi figli, lorenzo e Giuseppe, che, insieme a Rosalba Centonze danno completezza alla struttura. Le discipline insegnate sono: balli di gruppo, danze caraibiche, hip hop, break dance, liscio standard, tango argentino e zumba. Tutto lo staff è altamente qualificato con diplomi riconosiuti nel mondo della danza. Disponibilità a stage, animazione e spettacoli in club e congressi. by Lory & Rosy
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Philip & Titty iniziano la loro carriera da ballerini nel 2003 con l’idea di far conoscere lo swing al pubblico attraverso i loro show. In seguito l’unione con Nicola e Chiara Berrettoni rafforza il gruppo puntando ai palchi di tutto il Mondo. Il loro stile un mix di Salsa, hip hop, figure acrobatiche e swing, lascia sempre stupito il pubblico. La scuola si prefigge di insegnare queste e tante altre discipline.
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Associazione di danza nata 15 anni fa dalla passione e la dedizione per il ballo di Salvatore Scarabaggio. Racchiude al suo interno collaborazioni e progetti di lavoro con svariati professionisti del settore. Le discipline vanno dalla danza del ventre ai balli caraibici, dai balli da sala alla difesa personale. La struttura sita in Altamura (Ba) offre una qualità altissima al fine di soddisfare tutti gli utenti con importanza particolare ai bambini. Infatti proprio ai bambini è dedicata un’area attrezzata, dove, insieme a istruttori, si divertono imparando, mentre i loro genitori partecipano ad un corso di ballo. 338. 52 01 883 ALTAMURA (BA)
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La scuola TROPICALIA nasce nel 1993 grazie alla passione per la Musica Latina degli ancora attuali Maestri Diplomati ANMB Giuseppe Montefiore (Flaco dj), Annamaria Mortella e con il supporto di validi collaboratori. La si può definire la Genesi del Ballo Latino a Lecce e Provincia. Da quella che era una semplice passione e divertimento di pochi amici in seguito è diventata un punto di riferimento per tanti Salseri di vecchie e nuove generazioni. Presso la nostra scuola si svolgono corsi di Salsa, Bachata, Merengue, Son Cubano, Cha Cha Cha e corsi applicativi di Musica con strumenti tipici. I corsi si svolgono tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì.
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Da noi si balla solo per divertimento e passione . “I nostri super maestri Wilmer e Maria ci insegnano a ballare ed ad essere umili”. Corsi di Salsa cubana, son, cha cha cha, rumba, afro, hip-hop, tango argentino, kizomba, Rumba. Esibizioni e spettacoli in ricorrenze in genere. Lezioni private.
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Accademia della danza, del successo e del divertimento! Vieni a provare la tua lezione gratuita! Per voi tante promozioni e tante novità.. vieni a scoprire la DIFFERENZA! Corsi di: Danze Caraibiche, Folklore Cubano, Kizomba, Danza Classica-Moderna-Jazz, Hip-Hop, Reggaeton, Break Dance, Danze Orientali, Danze Africane, Danze Argentine, Balli di gruppo, Fitness, Zumba, Corsi Over 60’, Baby Lab, Baby Dance, Doposcuola, Canto, Recitazione, Dizione, Animazione, Spettacoli! Stage mensili con Wilmer Najarro y Maria Carmen Moreno, Sergio Larrinaga, Barabara Jimenez (Camino Cubano)- Promo “Accademico Full-Dance” AL GUAPO SI STUDIA!
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Perchè a Matera scuola di ballo si dice PIELMORENA. La scuola di ballo Piel Morena nasce nel settembre del 2001 da una idea dei maestri Antonio Farina e Tina Gravela, già insegnanti dal 1997. Siamo specializzati in danze caraibiche e precisamente salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, son y rumba afro-cubana. Oggi la nostra scuola è sicuramente riconosciuta tra le più attive a livello nazionale per la promozione e per la diffusione della cultura caraibica.
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Il progetto della scuola “CUBABAILA” nasce nel 2001 con l’idea di creare una scuola rappresentativa della cultura musicale cubana e del ballo cubano, ampiamente diffusi nel mondo latino-americano. Il nostro obiettivo fondamentale è la diffusione e l’insegnamento delle espressioni e dei sentimenti del folklore, tramite il dialogo, la poesia, la musica e la danza del nostro popolo. Pertanto saranno il mambo, la salsa, l’afro, la timba, il cha cha cha e la rumba cubana a fare da tramite tra due continenti separati dall’immenso oceano ma uniti dal canto, dal ballo e dalla musica. 0362 . 546168 CESANO MADERNO (MB)
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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER La scuola di ballo “Santiago de Cuba” nasce da un’idea dei maestri Massimo e Simonetta Mazzotta nel 2005. Nel corso degli anni la passione per la danza è stata trasmessa a Maurizio e Carmelina Fuso, i quali oggi sono parte integrante dello staff direttivo. Specializzata nell’insegnamento delle Danze Caraibiche, la Santiago de Cuba si avvale della collaborazione di Vincent, Arianna, Lidia e Gianni per i corsi di Salsa Portoricana, Balli di Gruppo e Tango Argentino. Alla Santiago de Cuba, entri camminando…esci ballando! salsalecce.it 389.08 25 099 349.64 08 866 LECCE CORIGLIANO D’OTRANTO
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Riaprono i corsi di danze: salsa cubana, salsa portoricana, salsa NY style on2, bachata, merengue, cha cha, rueda, son-rumba e tanto altro ancora. Inoltre corsi di liscio, balli da sala e balli di gruppo. La novità di quest’anno è il corso di Zumba Fitness e corso master di approfondimento cubano per chi vuole realmente studiare e specializzarsi nel genere con maestri cubani e artisti di fama internazionale. Balli caraibici per bambini e preparazione a competizioni.
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Danzando... apriamo... Musica, ballo, divertimento sono il nostro pane quotidiano. Nuovissima struttura a due passi dalla stazione centrale. Il divertimento di qualità, una grande struttura e i migliori maestri di: Danze caraibiche, hip hop, tango argentino, break dance, danze standard, zumba, house dance, kizomba, danze orientali, Burlesque. Inoltre corsi di ballo per over 60, e tanto altro... 340. 33 74 802 BARI
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Latin Passion Group nasce da un’idea di Michele Di Benedetto che, da oltre vent’anni, coltiva la passione per l’arte e lo spettacolo. L’amore per la danza, in particolare per i balli caraibici, lo hanno portato a concretizzare anni di sacrifici svolti con impegno e professionalità, trasformando questo grande sentimento in un vero e proprio lavoro. Ad oggi, l’associazione sportiva LATIN PASSION GROUP conta più di 400 iscritti, dislocati in diverse sedi tra Campania e Basilicata. La scuola è diretta dai maestri Michele Di Benedetto e Chiara Barone che sono fra i migliori esponenti della “salsa New York Style”in Italia. Le lezioni sono aperte a tutti, single o coppie, giovani o meno giovani, e naturalmente anche ai bambini. Latin Passion Group non è soltanto una scuola di ballo, ma è anche una compagnia di danza che oggi conta numerose partecipazioni a livello nazionale ed internazionale. CAMPANIA E BASILICATA
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LEZIONI
Los verbos (i verbi)
DI SPAGNOLO
di Yadira Gonzalez
SER
Il Verbo ¿Ser o estar? In genere si usa SER per riferirsi ai fatti, alle descrizioni personali. ESTAR
Si usa ESTAR per descrivere le percezioni, le opinioni, la posizione e le condizioni fisiche . L’uso dei due verbi è molto più complesso di quanto non sembri a prima vista e ognuno ha degli usi specifici .
“TRAIGO LA SALSA” il nuovo progetto di Juan Miguel Queipo jimenez
Il musicista Juan Miguel Queipo jimenez, conosciuto artisticamente come “Miguel la formula”, ha registrato il video musicale “Traigo la salsa”, brano che da il titolo all’ album. L’artista festeggia i suoi primi dieci anni di carriera artistica in Italia con questa produzione. Un progetto dedicato a tutti quelli che amano la musica e la cultura cubana. Il progetto è registrato interamente a Santiago de Cuba, luogo di nascita artistica e paese d’origine di Miguel. Nella provincia più “sonera” dell’isola sin da giovane Miguel intraprende gli studi di chitarra e percussione. Per più di 14 anni ha suonato con il noto “ Septeto Naborì”, che il passato 20 ottobre ha celebrato vent’anni di carriera. E’ insieme a loro che Miguel arriva in Italia nel 2004, dopo varie tournèe
per tutta Europa. L’uscita del disco è prevista per l’ inizio del 2014 con una serie di eventi per sua la presentazione. “ .Pon tu cuerpo en movimiento y dèjate llevar, llegò la hora de bailar!.
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