vida latina magazine - Marzo 2013

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Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 4 - N° 2 MARZO 2013

L’astro nascente della musica latina conquista le vette delle classifiche di bachata di tutto il mondo

Leslie Grace Intervista

Maykel Blanco promuove il suo nuovo album

Libri

L’arte di insegnare il ballo di Enzo Conte

Kizomba hit

i cosigli musicali dei nostri DeeJay







Numero dedicato a Giulia Ciccimarra Registrazione del Tribunale di Bari: n°3199 del 25/11/2010 Tiratura: 12.000 copie Numero Chiuso: 08/02/2013 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it

Vida Latina Magazine Milano: Via Anguissola, 26

Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Direzione commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Silvio Sisto - Ricky Espino Caporedattore: Donato Ciccimarra Redazione: Michele Traversa Daniele Blasi Loretta Moramarco Gordiano Lupi Enzo Conte Alberto Pianetti Yadira Gonzalez Silvio Sisto Berardino Caggiano Nunziella Buono Ricky Espino Denny dj Davidino dj Geppo dj Nico Tursi Gabriel dj Omar Gallo Marianna Melis Massimo Roger Giuseppe Boezio Giuseppe Montefiore Michela Vernati Fernando Rodrigues Saluiza Hanno collaborato: Andria Panagi Vincenzo Guglietta Tony Vergallo

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Vida Latina Magazine

Una Primavera di Novità

EDITORIALE Di Daniele Blasi

Quello che ci sta lasciando è stato un inverno un po’ strano per la nostra bella Italia divisa in due climaticamente e divisa in tre politicamente, con il primo timido sole primaverile speriamo di ritrovare presto la freschezza e la voglia di condivisione, per sconfiggere le difficoltà tutti insieme, la strada sarà lunga, ma percorrerla uniti sarà meno faticoso. Con le belle giornate, anche la musica offre splendide novità come l’artista protagonista della nostra copertina, Leslie Grace, una teenager che è riuscita ad infrangere ogni record di precocità artistica nel mondo latino, accompagnandosi ad un’immagine molto poco pin up ma perfettamente acqua e sapone, ha imposto con il carisma ed ottime strategie commerciali, i suoi successi in bachata a tutto il mondo latino americano, arrivando ovviamente anche da noi già con un bel seguito di fan. Ne ascolteremo delle belle, come da tutto il settore musicale che comincerà nelle prossime settimane a proporsi con i suc-

cessi presto tormentoni dell’estate che sarà. In questo editoriale vogliamo ricordare anche un personaggio che in questi giorni è venuto a mancare, ovvero il presidente Venezuelano Hugo Chavez, una figura controversa come il suo paese. In poco meno di 15 anni di potere ha resistito a colpi di stato, ha nazionalizzato grandi giacimenti petroliferi, si è schierato a favore della classi sociali meno abbienti, si è innimicato inevitabilmente le classi più agiate ed il sistema capitalistico internazionale, è stato duro nella gestione del potere e, per alcuni, oscuro nell’applicazione della democrazia, ma di fatto la sua rivoluzione “Bolivariana” è diventata in poco tempo un modello ed un punto di riferimento per 07


EDITORIALE di Daniele Blasi

molti dei paesi latino americani. Chavez da vero “caudillo” è riuscito a diventare leader di un gruppo sempre più vasto, dalla Bolivia di Morales all’Ecuador di Correa arrivando persino all’Argentina di Cristina Kirchner, impegnati nel liberarsi dalla dipendenza economica euroamericana, un bel sogno che però non si è ancora realizzato. Adesso non c’è più, non sta a noi giudicare il suo operato e la sua vita, la storia ce lo restituirà prima o poi, vestito o meno di quell’aura immortale dei grandi rivoluzionari latinoamericani. Quello che vogliamo augurare a noi ed al mondo è di poter uscire da questa isteria economica, in un mondo veloce e globalizzato come questo, non esistono problemi regionali, siamo tutti coinvolti dobbiamo ritrovare tutti insieme equilibrio e buon senso. Ed anche noi contribuire a scrivere la storia, con la passione della nostra musica e dei nostri sentimenti.



L’astro nascente della musica latina il personaggio - di Alberto Pianetti Chissà quanti di noi, ballando sulle note della bachata “Will you still love me tomorrow”, si saranno chiesti a quale interprete appartenesse quella soave e vellutata voce. Sveliamo subito l’arcano: si tratta di un astro nascente della musica latina, ovvero della giovanissima Leslie Grace. Nata nel 1995 a New York, da genitori originari della Repubblica Dominicana, come molti artisti predestinati, comincia a mostrare sprazzi del suo talento sin dalla tenerissima età di due anni quando, pur non sapendo ancora parlare bene, mormora testi di canzoni nel salotto della sua abitazione, esibendosi, quindi, in “mini-concerti” dinnanzi agli occhi stupiti dei suoi cinque fratelli e dei suoi genitori. Proprio la sua famiglia le ha sempre fornito coraggio e sostegno per arrivare a coronare il suo sogno: comporre canzoni e presentarle al palcoscenico mondiale con il suo inconfondibile

timbro vocale. Leslie comincia la scuola di piano a Miami e perfeziona la sua capacità di lettura delle partiture musicali. Catechizzata dalla musica R&B e da artisti come India Arie, Alicia Keys, Beyonce e La India, Leslie è entrata con forza nel panorama musicale negli ultimi due anni. Già a 14 anni registra il suo primo album con l’aiuto di Richard Cepeda. Successivamente incontra il suo mentore e produttore Rey King con cui collabora per diversi lavori. Un giorno, casualmente, il padre di Leslie incontra Angel Vasquez di Top Stop Music, l’etichetta discografica fondata e presieduta dal grande produttore musicale Sergio George, già vincitore del premio Grammy come “Produttore di Musica Latinoamericana”. Proprio quest’ultimo stava cercando una voce femminile per la sua etichetta, e, fortunatamente per Leslie, suo padre aveva


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Il personaggio - di Alberto Pianetti

l’album della figlia inserito nel lettore cd della sua macchina; quando Sergio George ascoltò la bellissima voce di Leslie ne fu immediatamente impressionato in maniera positiva tant’è che, qualche tempo dopo, affermò: “Quando sentii Leslie per la prima volta seppi che la mia ricerca aveva raggiunto una fine” Tutta la fiducia riposta dai genitori su Leslie è stata, quindi, ampiamente ripagata soprattutto quando, appena diciassettenne, nel 2012, la cantante ha debuttato alla grande nel mondo della musica latina presentando il singolo “Will U Still Love Me Tomorrow”, una cover in versione bachata del successo del 1961 interpretato dalle The Shirelles e scritto in parte dall’iconica Carole King. In questo pezzo, intriso di numerosi virtuosismi soul da parte della giovane star, si possono apprezzare tutte le sue elevatissime abilità canore. Nel maggio del 2012, Leslie ha iniziato un lungo tour di presentazioni in diverse grandi città degli USA che è culminato con un evento storico per la giovane interprete: Leslie Grace, infatti, è

diventata la cantante femminile più giovane ad aver raggiunto il primo posto nella classifica nazionale Billboard Latin Radio Airplay USA. Come parte del suo tour, è anche stata presente nell’evento Premios Juventud 2012, dov’è stata acclamata dal pubblico con grande entusiasmo. A Giugno 2012 più di 15mila persone l›hanno applaudita al North Sea Jazz



Festival nell’isola di Curacao dove ha aperto il concerto di Alicia Keys. Leslie Grace vive con la sua famiglia a Davie, Florida e continua a studiare musica, ma, nel frattempo, si prepara a pubblicare il suo secondo singolo “One Day” che ha scritto con il suo collaboratore, Rey King. Riguardo al suo nuovo pezzo, la cantante ha affermato che le sua fonti d’ispirazione sono state “le forti, familiari ed, a volte, impalpabili emozioni che ci pervadono quando ci approcciamo all’amore per la prima volta e, proprio “One Day” è il primo giorno di questo nuovo dono”. Il suo album, prodotto da Sergio George, verrà pubblicato nella primavera del 2013, da Top Stop Music per il continente Americano e Planet Records per il continente europeo. L’impressione diffusa è che Leslie, in questi primi mesi di ribalta, abbia solamente dato un piccolo assaggio del suo grande talento al mondo musicale e che, quindi, “the best is yet to come”, come si suol dire in questi casi.

Leslie Grace durante la stipula del contratto con Sergio George, direttore della casa discografica “Top Stop Music” di Miami.


Maestri di ballo si diventa LA CULTURA DEL BALLO di Enzo Conte

Un libro sull’arte di insegnare il ballo

Era molto che volevo scrivere un libro sull’arte di insegnare. E non perché mi consideri un grande maestro, tutt’altro. Proprio la consapevolezza dei miei limiti, la certezza di avere ancora molto da imparare e tanto da sperimentare mi ha spinto ad affrontare questo impegnativo progetto. Sono partito alla volta di un sofferto viaggio interiore, con la precisa intenzione di mettere le mie esperienze, le mie conoscenze, le mie scoperte, al servizio degli altri. Tutto ciò al fine di aiutare i miei colleghi o gli aspiranti maestri a non ripetere i miei sbagli, ad apprendere, semmai, da essi. I pochi manuali di ballo oggi esistenti, si concentrano, infatti, solo su “che cosa insegnare”. Provano a dare qualche accenno storico, spiegano i passi fondamentali, magari le figure più comuni, ma nessun autore, finora, si è mai posto il problema di “come insegnare e, soprattutto, come farlo nella maniera più produttiva possibile! Spinto dalla mia inesauribile sete di conoscenza, ho cominciato ad approfondire le teorie psicologiche di grandi luminari come Linzey, Hall e Thompson; l’opera di illuminati pensatori come Osho o di grandi studiosi della psiche umana come Goleman, Lowen o Wan Dyer. Ho intrapreso poi lo studio della PNL (scienza creata da Richard Bandler e John Grinder) ed approfondito le teorie di grandi “motivatori” come Anthony Robbins ed Eric Paz de La Parra o di grandi “comunicatori” come Lair Ribeiro . La cosa che mi ha più colpito è che, tra tutti i saggi ed i libri letti, non ho trovato nessuno studio pensato specificamente per i maestri di ballo. Un vuoto

davvero inspiegabile se si considera lo straordinario successo che la danza ed il ballo sociale hanno goduto negli ultimi anni! Il compito che oggi mi prefiggo non è quello di spiegarvi “che cosa insegnare” (quello, semmai siete voi a doverlo sapere!), cercherò, al contrario, di illustravi “la maniera più efficace per rendere semplice, accessibile e vincente la vostra didattica come la vostra comunicazione...” Questo manuale vi metterà in guardia dai pericoli che incontrerete nel vostro cammino, vi aiuterà a non cadere in inutili tranelli, a capire meglio voi stessi come gli altri o, più semplicemente, i motivi per cui troppe volte non riusciamo a conseguire i risultati che ci proponiamo... Tantissime persone mi scrivono per manifestarmi il loro desiderio di diventare maestri di ballo. La cosa sorprendente è che quelle stesse persone non mi chiedono mai di elencare loro le qualità che dovrebbe possedere un maestro, le capacità che dovrebbe sviluppare o almeno le tappe da compiere e le mete da conseguire per trasformarsi, un giorno lontano, nel leader di una piccola comunità. Alcune persone ragionano in questa maniera: “Siccome so ballare (almeno gli altri mi dicono che è così), perché non provare ad insegnare agli altri quel poco o tanto che so? Lo fanno tutti, allora perché non farlo anche io?” Si presentano così alla palestra sotto casa e chiedono “Fate qualche corso di ballo? No? Benissimo! Eccomi qui, pronto a soddisfare le vostre esigenze!”. Stampano dei volantini, fanno un po’ di pubblicità, telefonano agli amici più cari o a qualche



LA CULTURA DEL BALLO di Enzo Conte vecchio compagno di corso e, se gli va bene, danno il via alla loro avventura di maestro. Altri, davanti alla fatidica richiesta del gestore della palestra “Ma lei ha il diploma di ballo?”, si rendono conto che forse sarebbero più credibili con in mano un pezzo di carta. Allora si informano, chiedono consigli agli amici più esperti e finiscono col contattare la Federazione X oppure quella Y (ognuna delle quali sostiene di essere migliore dell’altra). A quel punto, senza frequentare nessun vero Corso di Formazione, imparano a memoria alcune sintetiche nozioni scritte nei diversi manuali di ballo (approntati dai tecnici di quelle parola, “marketing”, che è la peggiore nemica stesse Federazioni) e quindi (dopo aver pagato una dell’arte in generale. lauta quota d’iscrizione) si presentano alla sezione Per avere successo non basta più conoscere bene d’esame, dove il più delle volte si vedranno promossi la propria materia. Bisogna al contrario offrire senza eccessive difficoltà. Una volta conseguito il un prodotto invitante che risponda appieno alle diploma, potranno non solo dare vita alla loro nuova esigenze del mercato. Ed è necessario saperlo carriera, ma finalmente scrivere sui loro bigliettini offrire, creando le situazioni ideali per promuoverlo. da visita: “Maestro di Ballo, diplomato con la Quello del ballo di coppia è, d’altra parte, un mondo notissima Federazione X”. assolutamente particolare, dove le esigenze di Strada facendo, quegli stessi maestri si renderanno socializzazione, spesso, superano di gran lunga gli conto che il diploma da solo non è garanzia di nuovi aspetti coreutici o artistici (non a caso si chiama allievi. Si ritroveranno “Ballo Sociale”). così a tuonare contro Oggi diversi maestri quei dilettanti che, di ballo hanno a differenza di loro, successo non tanto (letto su un muro di una favela di Rio de Janeiro) insegnano senza per merito delle loro qualità didattiche, ma perché nemmeno avere uno straccio di diploma. sono degli abili venditori. Venderanno pure illusioni, Eppure tutti sappiamo che non sempre i pezzi di ma sicuramente le vendono molto bene! E ci carta sono quelli che ci spianeranno la strada nella riescono non solo perché sono abili, ma perché sono vita! capaci di approfittare delle carenze di quei maestri, Di conseguenza non sarà il diploma da solo a magari bravissimi dal punto di vista tecnico, ma garantire il successo di un maestro; saranno semmai assolutamente digiuni di marketing, di psicologia, di le sue innate capacità o le sue doti empatiche a farlo Programmazione Neuro Linguistica o di gestione dei sintonizzare con le esigenze dei propri allievi. gruppi. Oggi, molti maestri, seppur competenti, non riescono Ecco perché questo manuale si trasformerà ad ottenere il successo che meriterebbero perché di volta in volta nel vostro migliore alleato. Vi compiono in partenza tre errori fondamentali: consiglierà nuove strategie, vi aiuterà ad ampliare 1°Non sanno come apprendono i loro allievi. le vostre conoscenze, a colmare le vostre carenze, 2°Non sanno come trasformare le “competenze” in ottimizzando al massimo le vostre potenzialità. Sarà “capacità”. un consigliere discreto, talvolta anche un invadente 3°Antepongono le proprie priorità a quelle degli grillo parlante, ma sicuramente non vi mentirà, allievi. non vi illuderà. Vi rammenterà, al contrario, la Oggi (è duro ammetterlo!) il successo di un maestro, cosa giusta al momento giusto, indicandovi la via più che con la competenza e la capacità, ha spesso più semplice per diventare, un giorno, non solo un a che fare con le leggi di mercato, con quella orribile maestro di successo, ma anche una persona capace di generare a sua volta “l’arte della maestria”...

“Quando l’insegnamento va’ oltre, la conoscenza prende vita!...”



“Colui che si discosta dalle sue radici nega la propria esistenza” Cultura di Yadira Gonzales

Sarebbe impossibile negare il ruolo della tradizione africana all’interno della società cubana attuale. Ci sono molte false concezioni sull’eredità religiosa afrocubana, lontane dalla realtà. Queste false premesse sono state stabilite da chi ha cercato di cancellare l’eredità della cultura africana, dimenticando che per apprezzare o criticare una determinata cultura si deve conoscere ogni parte di essa cominciando dalla storia. Le onde di schiavi africani che arrivarono sull’isola tra il XVI e il XIX secolo portarono diverse culture: mandinga, conga, dehomeyana, yoruba, carabalì, macua…. Molte di loro hanno lasciato la loro impronta sulla cultura cubana di ieri e di oggi. Anche se in un primo momento gli schiavi sono stati costretti a ricorrere alle immagini dei santi cattolici per preservare le loro credenze religiose, hanno combattuto per preservare le proprie tradizioni attraverso l’integrazione sociale. Un ruolo chiave in questo lavoro è stato svolto da “los casildos”, siti in cui si riunivano gli schiavi e i loro discendenti per la pratica religiosa. In quei luoghi è nato il patrimonio religioso comune tra africani e cubani e sono sopravvissuti “el Ifaìsmo”, “la santerìa” o “Regla de Ocha”, “la Regla de Ararà”, “el Palo Monte”, 20

la Società “Abakuà”, culti che hanno portato la loro originalità dalle baracche e “los palenques” (comunità segrete dove abitavano gli schiavi sfuggiti detti “cimarrones”) ad ogni parte del paese. Anche la lingua africana è arrivata a Cuba introducendo diversi termini che oggi fanno parte del linguaggio del “cubanismo” come “cachimba”(pipa) dal bantù, “moropo”(testa) dal carabali. Senza dimenticare l’impronta della musica africana nella musica cubana. Una delle poche professioni che permetteva l’ascensione sociale per i discendenti degli africani era il musicista. Questo fece si che l’influenza della musica rituale nera arrivasse ai saloni di ballo attraverso l’introduzione del “tambor”. Questo strumento di percussione, insieme ad altre sonorità ereditate dal continente africano, ha contribuito allo sviluppo della musica


cubana e alle sue derivazioni come il son, il danzòn e il mambo. Le religioni afro-cubane non mirano a fare proseliti. Nell’ifaismo, per esempio, il primo giuramento di un babalawo è aiutare l’umanità a prescindere dall’inclinazione religiosa, portare l’integrazione tra uomo e natura attraverso i patakies (storie che compongono il corpo letterario dei segni dell’oracolo e la sua interpretazione), avere conoscenza di questi e risolvere i problemi. “In Africa quelli che praticano la magia non sono stregoni, nè guaritori, nè indovini. Sono professionisti rispettabili in grado di eliminare le calamità, le epidemie e le malattie...” così ha affermato Hippolyte Bryce, importante antropologo brasiliano, studioso del tema dell’afro discendenza. Molti hanno conosciuto queste religioni per motivi di salute (senza scartare le scienze mediche), per cercare il benessere fisico e spirituale. Molti religiosi hanno portato alla luce queste culture. Uno dei grandi eventi che lo dimostrano è “La letra del año”. I consigli e le previsioni sono seguiti da credenti e non in tutto il mondo L’analisi della cultura cubana dimostra, quindi, l’importante influenza che ha avuto la cultura africana che è una parte fondamentale dell’identità cubana.

Tour Italiano per Hector Oviedo,

la prossima tappa sarà Cubamania 2013. Concluso il tuor di Febbbraio del maestro, ballerino Hector Oviedo che l’ho ha visto presente in numerosi club e accademie di danza della penisola. Il maestro, di grandissima preparazione e di immensa umanità (grande professionalità e competenza con gli insegnanti, passione e impegno con gli allievi), ha affermato che l’Italia è uno dei paesi più attivi riguardanti la cultura del ballo. I segreti per la sua tenacia? divertimento e cultura, impegno e leggerezza, dando sempre il meglio arrivando al cuore delle persone, tenendo sempre aperto il nostro all’incontro”.


LA RUBRICA DEL CINEMA CUBANO dI Gordiano Lupi

7 days

in Havana

7 Days in Havana fotografa in modo realistico la capitale cubana, grazie alla grande abilità di sette registi che realizzano un affresco lontano mille miglia dai luoghi comuni alla Wim Wenders (Buena Vista Social Club, 1999) e dalle cartoline castriste di Oliver Stone (Comandante, 2003). Sette episodi che a volte si intrecciano e comunicano tra loro, girati seguendo una sceneggiatura molto cubana scritta da Leonardo Padura Fuentes, narratore apprezzato anche in Italia. Ogni capitolo racconta un giorno della settimana, dal lunedì alla domenica, seguendo le vite quotidiane dei protagonisti, che allo spettatore italiano possono sembrare straordinarie, quasi surreali, mentre per il cubano sono ordinaria lotta per sopravvivere. El Yuma - Lunedì, è il debutto alla regia di Benicio Del Toro, interpretato da Jos Hutcherson, Vladimir Cruz, Othello Rensoli e Daisy Granados. Racconta una giornata di un giovane attore statunitense, a Cuba per partecipare a un corso presso la scuola di cinema, che diventa amico del suo autista, vive a fondo la notte avanera, tra colossali sbronze e conoscenze femminili. Incontra un transessuale, ma è talmente ubriaco da non accorgersene, quando alla reception lo informano decide di portarlo in camera lo stesso. Alla fine il transessuale prende il cappello del ragazzo e se ne va sfidando il receptionist con un gesto beffardo. Uno spaccato della società cubana: Vladimir Cruz (attore molto noto, interprete di Fragola e cioccolato, Lista d’attesa…) è un ex ingegnere che ha scelto di fare il tassista, le ragazze

appena vedono lo yuma (straniero nordamericano) lo circuiscono per i soldi, le donne di casa cercano sempre qualcosa da mangiare e la corrente elettrica manca in continuazione. Interessante il dibattito nel bar per cubani sull’origine dell’espressione yuma, se derivi dal film Quel treno per Yuma, oppure se sia solo un modo per storpiare il termine USA. Jam Session - Martedì, diretto dall’argentino Pablo Trapero, è l’apoteosi del regista greco Emir

Kusturica, impegnato come attore nei panni di se stesso, all’Avana per ritirare un premio, ma in piena crisi esistenziale. Il regista diventa amico del tassista (Alexander Abreu noto a tutto il pubblico latino), abile jazzista, con cui passa tutta la notte, invece di andare alla festa in suo onore. L’amicizia è il valore di fondo dell’episodio. Kusturica abbandona la statuetta - premio nelle mani della figlia del nuovo amico. Per lui è stata importante la conoscenza umana con il trombettista, non certo il premio. La tentación de Cecilia - Mercoledì, diretto




LA RUBRICA DEL CINEMA CUBANO dI Gordiano Lupi

dall’argentino Julio Medem, interpretato da Daniel Brühl, Melvis Santa Estevez e Leonardo Benitez, è un segmento molto latinoamericano che strizza l’occhio a melodramma e telenovela. Tutt’altro che irreale, però. 7 Days in Havana ha la caratteristica di essere un film neorealista - cubano, claro! - e di raccontare storie possibili, in alcuni casi forse realmente accadute. Cecilia (nome importante che ricorda il film di Humberto Solás e il romanzo Cecilia Valdés) è una cantante di boleri che vorrebbe cambiare vita e andarsene in Spagna con un bel pretendente europeo. Tentata di fare quella scelta sino alla fine decide di restare accanto al suo giocatore di baseball cubano nella povera casa dell’Avana Vecchia. Diary of a beginner - Giovedì, diretto dal palestinese Elia Suleiman, che lo interpreta magistralmente, è un episodio quasi completamente muto, ma dotato di un’amara ironia che riflette bene il senso della caduta di un ideale. Forse il segmento più politico, scorre tra discorsi di Fidel Castro, grondanti retorica, e triste realtà scandita da bolero, mare e sguardi verso il Golfo della Florida. Silenzi, vento che soffia, palme sul lungomare, uomini e donne che non sperano in niente, rassegnazione. Una Cuba che non ti aspetti, ma è la vera Cuba. Ritual - Venerdì, di Gaspar Noé è l’episodio meno cinematografico, ma serve per raccontare un lato poco noto della cultura cubana: la Santeria. Interpreti: Othello Rensoli, Cristela Herrera, Dunia Matos. Tutto il segmento è un rituale santero di purificazione praticato su una ragazza, ritenuta colpevole di amare le donne. I tamburi batá e i canti africani a ritmo di rumba accompagnano immagini sensuali. Meno riuscito di altri. Dulce amargo - Sabato è un piccolo capolavoro di Juan Carlos Tabío, l’allievo di Tomás Gutiérrez Alea, il suo erede più fedele, continuatore di una sorta di neorealismo comico che rappresenta il quotidiano nei suoi momenti magici. La storia, scritta da Leonardo Padura Fuentes, è molto cubana; si narra la vita di una coppia matura (Jorge Perugorría e Mirta Ibarra, due monumenti del cinema cubano) con due figlie e un’esistenza scandita dalle quotidiane mancanze. Lui è un uomo insoddisfatto, dedito al rum e mezzo alcolizzato, lei deve arrotondare il magro stipendio da psicologa televisiva cucinando dolci per le feste. La vita cambia improvvisamente, entrambi soffrono abbracciati sul lungomare, quando la figlia decide di scappare a bordo di una zattera con il suo uomo. Le lacrime dei due attori rappresentano il dramma di

tante famiglie cubane che hanno visto partire i loro figli verso l’ignoto. Bellissimo. La fuente – Domenica è girato dal francese Laurent Cantet, ma si sente che la storia è del cubano Padura Fuentes, perché descrive con precisione la religiosità caraibica, a metà strada tra fede cristiana e superstizione santera. Il compito di un intero quartiere del Centro Avana, vicino al Malecón, è quello di costruire un altare per la Vergine (Cachita, Ochún, per la tradizione africana) e di realizzare una festa in suo onore. L’unione fa la forza, i cubani aguzzano l’ingegno per fare di necessità virtù, mettendo insieme le varie competenze raggiungono lo scopo prefissato. Rumba, canzoni alla Vergine, canti a Elegguá e Ochún, ci portano nella Cuba nera. 7 Days in Havana è un film ad alto budget (tre milioni di euro), è stato presentato a Cannes a maggio 2012 ed è uscito in Italia a giugno del 2012. Punti di forza: fotografia e musica, entrambe fantastiche, pure se L’Avana è una città così ricca di colore e suggestioni da rendere difficili errori di fotografia. Finalmente un film dove i cubani non si limitano a ballare, ridere e sono felici, rappresentazione stereotipata da europei, ma una pellicola che li rappresenta come persone che affrontano la vita. Sette registi capaci di fotografare l’anima romantica del popolo cubano, coraggiosi al punto di rinunciare al ritmo della salsa per girare un film malinconico, struggente, che scorre seguendo le note di vecchi boleri.



ORCHESTRA REVE’

MUSICA di Silvio Sisto

In questo numero di Vida Latina voglio parlarvi di una delle orchestre storiche di Cuba: l’ Orchestra Revè. Il suo fondatore Elio Reve’, nato il 23 giugno del 1930 nel quartiere Loma del Chivo a Guantánamo, nella provincia orientale di Cuba, oltre ad essere stimato come talentuoso percussionista, è considerato anche il padre del Changüí . Questo ritmo e genere nasce nell’ Oriente cubano ed altro non è che musica campesina, sinonimo di festa e momento di ricreazione di una civiltà contadina, nel quale si celebrano l’ allegria e l’ amicizia con balli e musica. Il Changüí, in definitiva, può considerarsi una variante del Son. Originariamente gli strumenti utilizzati nel Changüí furono il Tres, il Guayo ed il Bongò del monte. Nel tempo si aggiunsero altri strumenti come la Botija, la Marimbula e le Maracas anche se il Tres ed il Bongò continuarono ad avere un ruolo di protagonisti. Verso la metà degli anni 50, Elio Revè si trasferisce a L’Avana e decide di formare una orchestra formato Charanga ma con l’obiettivo primario di diffondere il Changuì. Ufficialmente l’Orchestra Charangon nasce nel 1956 e si deve ad Elio Revè la spiccata capacità di innovare il Changüí tradizionale, pur mantenendo le sue caratteristiche. Nei suoi esordi

discografici l’orchestra riflette il momento musicale di auge delle orchestre Charanga (Aragon, Fajardo, America) e l’inevitabile ricerca di nuove forme musicali dopo il declino del Cha Cha Cha. Il grande Revé è il primo timbalero a utilizzare un timbal a cinque chiavi nel modo charanga e ad utilizzare nella sua orchestra tromboni e tamburi Batà, questi ultimi appartenenti alla religione Yoruba. La sua orchestra è stata la culla di grandi nomi del panorama musicale cubano come Chuco Valdés, il grande Juan Formell dei Van Van, Yumurì, Juan Carlos Alfonso e naturalmente suo figlio Elito. Per loro l’Orchestra Charangon è stata una sorta di laboratorio dove studiare e capire il futuro e l’evoluzione della musica cubana, anche se molti di loro hanno abbandonato il gruppo a causa della difficile convivenza con Elio. E’ così che pian piano cominciano a crearsi nuove realtà musicali.



Nel 1965, il giovane pianista Chucho Valdés intraprende la sua carriera di jazzista, che lo porta in seguito alla creazione del famoso gruppo Irakere. Nel 1968 Juan Formell, Pupy Pedroso e altri lasciano il gruppo per formare i Los Van Van, attualmente la band cubana più famosa al mondo. Nel 1982 l’arrangiatore Ignacio Herrera prende le distanze dall’Orchestra Charangon, costringendo Elio Revé a concentrarsi su un altro talento, il compositore e arrangiatore Juan Carlos Alfonso. Dopo cinque anni e quattro album classici, che portano la Revé ad avere la stessa popolarità dei Los Van Van e le fanno ottenere il soprannome “La explosión del momento” , Alfonso stesso lascia il gruppo nel 1988 per formare i Dan Den. Nel 1997 Elio Revè muore lasciando il suo posto al figlio Elito jr. che, nato come pianista e arrangiatore nella formazione del padre, ben presto diventa anche un ottimo direttore dell’orchesta cercando di mantenere immutato lo stile, il suono e soprattutto la popolarità lasciatagli in eredità dal grande Elio. Nel 2001 in occasione del loro 45 anniversario si sono esibiti un concerto che ha richiamato 20 mila persone e che ha visto la partecipazione di Chucho Valdés, Juan Formell, Changuito, Mayito Rivera, Juan Carlos Alfonso y Yumurí . E’ proprio Elito Revé Jr. y Charangón con la sua professionalità a continuare la missione che il padre intraprese molti anni prima. L’evoluzione della musica cubana e le radici campesine costituiscono l’essenza dell’Orchestra Revè . La Revè oggi non è altro che un orchestra di musica popolare cubana, una musica trasparente che serva alla gente per esternare ciò che hanno dentro di sé.

Nel 2008 pubblicano il disco “Fresquecito”, pluripremiato a Cuba, dove la loro “timba” esplode nelle sale da ballo di tutto il mondo riportando ai vecchi fasti il nome della Revè. L’ultima opera esce nel 2010 e si chiama “¿De que estamos hablando?” . Questo cd dal successo planetario porta sul podio più alto delle scene musicali latine Elito Revè jr e l’Orchestra Charangon, ed è premiato nel 2011 al “Cubadisco” come “Migliore Produzione Discografica” per il disco e “Premio Speciale Cubadisco” come “Miglior Orchestra da Ballo Cubana. Non ci resta ora che aspettare il prossimo lavoro, e di ascoltarlo e ballarlo quanto prima. Noi di Vida Latina Magazine incontreremo l’orchestra Revè al “Remeneate 2013”, congresso dedicato al ballo alla musica e alla cultura cubana, dal 29 marzo al primo aprile a Pesaro. Inoltre vi terremo aggiornati su novità e tour dell’estate 2013 sul nostro nuovo portale vidalatinaweb.com.

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Vida Latina Magazine consiglia: LIBRO Nel nuovo annuario, troviamo “La mia Cuba letteraria” di Gordiano Lupi, una vera e propria introduzione alla letteratura del paese caraibico, con un mix opportunamente calibrato di classici e contemporanei, non a caso preannunciata dal curatore dopo l’uscita e la lettura del precedente volume. Gli autori tradotti e presentati sono José Martí, Guillermo Cabrera Infante, Virgilio Piñera (qui nella meno conosciuta veste di scrittore), Heberto Padilla, Yoani Sánchez, Alejandro Torreguitart Ruiz. Lupi cura per Tellusfolio. it l’“Oblò cubano” e il “Blog di Alejandro”.

EVENTO

6 APRILE 2013 il Boogaloo compie dieci anni e in occasione di ciò presenta: IL GALA’ DELLA SALSA, uno spettacolo memorabile tutto da vivere e da ballare! Una serata originale e ricercata in cui si riverseranno i ballerini di tutte le città della Puglia per essere protagonisti di una fusione emozionale di stili e di forme diverse da condividere semplicemente ballando in allegria e spensieratezza sulle note dei migliori dj latini e la loro accurata selezione musicale. Flaco, El Maximo, Lazaro, Dieguito, Giaba, Denny, Pino Valerio, Silvio Sisto, Domingo, Roger. Special Voice Guida: STEFANO CONVERSANO BOOGALOO DISCOTECA Via Lecce 184 - SURBO (Le)



Il nuovo album di Maykel Blanco,

intervistato per tutti i suoi fan da Vida Latina

A toda màquina

INTERVISTA di Nunziella Buono traduzione a cura di Yadira Gonzalez

Maykel, ben arrivato al Fico Ricco! Raccontaci un po’ del tuo nuovo album. Il mio nuovo album si chiama “A toda màquina”, ed è prodotto dalla Planet Record. Sono molto soddisfatto dei risultati di questo disco perché penso che stia piacendo molto. In soli 25 giorni siamo riusciti a vendere 5000 dischi fra i dischi originali e la vendita su itunes. Il disco è composto da 13 temi di cui 12 scritti da me. Abbiamo anche un nuovo video clip di uno dei temi che integra questo disco, intitolato “El songo de todos”, a cui partecipano molti cantanti importanti della nuova generazione della musica cubana. In sole 24 ore ha ricevuto oltre 4000 visite su internet. Come sta andando questa tappa della tua tournee? In questo momento mi sto presentando da solo, senza la mia orchestra. Sto facendo una tournee promozionale per presentare questo nuovo disco. La prossima tournee - che farò con l’orchestra -sarà



In alto: Maykel Blanco durante l’intervista con Nunziella Buono e Silvio Sisto, L’INTERVISTA di Nunziella Buono in basso: Maykel con alcuni deejay pugliesi. traduzione a cura di Yadira Gonzalez

nel mese di luglio e la maggior parte delle date sarà in Italia. Nei primi di luglio ritorneremo al Fico Ricco. Chi volesse informazioni può consultare la mia pagina web www.maikelblanco.com Ieri hai avuto il primo contatto col pubblico italiano

nella presentazione di questo nuovo album e questa sera incontrerai di nuovo i tuoi fan. Qual è il riscontro del pubblico italiano alle tue canzoni? Noi veniamo in Italia dal 2007 e ogni volta che veniamo ci sentiamo come se fossimo a Cuba, a casa nostra, perché è un pubblico molto bello, molto grato che dimostra di conoscere il nostro lavoro. L’Italia ci piace molto, speriamo che al nostro ritorno nel luglio prossimo, il pubblico ci riceva cosi affettuosamente come sempre è stato e che si diverta ancora con questo nuovo album e con tutti gli altri temi di Salsa


L’INTERVISTA di Nunziella Buono traduzione a cura di Yadira Gonzalez

Mayor, conosciuti in questi 8 anni di carriera. Alcune persone dicono che gli italiani sono molto vicini alla gente di Cuba. Confermi questa idea? Io penso di sì perché l’italiano, principalmente quello del sud, assomiglia al cubano. Deve essere la nostra discendenza ispanica che ci rende simili in molti aspetti. Siamo molto caldi, spontanei. Andiamo un po’ indietro nella tua carriera. Com’è nata questa passione? Io, in realtà, sono un percussionista e nella mia orchestra suono il pianoforte da quando è nata. Credevo di dover essere io a fare questo lavoro e la vita mi ha dimostrato che avevo ragione. Da quando ero piccolo, ho sempre voluto essere un musicista. Ho avuto sempre le mie idee molto chiare. Non posso fare altro che ringraziare tutto il pubblico che mi ha seguito durante questo tempo e che mi ha spinto a creare, a comporre le mie canzoni da tutto il cuore. La musica per me è tutto! Si può dire che Cuba è il paese della musica. Tutti vivono per la musica, per il ballo. Infatti, Cuba è un paese molto musicale, è fra i paesi che ha creato più ritmi. Sono molto fiero di essere cubano e di appartenere al movimento

di giovani che difendono la musica cubana, portandola in molte parti del mondo. La musica cubana ha tante influenze, reggaeton, hip hop, timba. Qual è, secondo te, il futuro della musica cubana? Il futuro della musica cubana sarà di crescita come è sempre stato. E’ vero che negli ultimi anni ha sofferto un po’ con tutte queste influenze che sono arrivate nell’isola ma sta ritornando la tradizione e ogni cosa sta occupando il posto giusto. Penso che la musica cubana sia il Son, da li partono tutti gli altri ritmi come il danzòn e la timba che è la forma con cui ci vendono nel mondo. Quando compongo le mie canzoni mi ispiro molto a Pablo Milanes. Mi impegno col pubblico che ama la salsa, la timba, il son e tutti gli altri ritmi a continuare a difendere la vera musica cubana insieme ad altri giovani. Ce la stiamo mettendo tutta e stiamo vedendo i risultati. Penso che sia molto difficile che la musica cubana muoia e una prova di tutto questo sono i risultati di questo disco “ A toda màquina”! Un saluto per tutti i fan di Vida Latina Magazine da parte di Maykel Blanco, direttore dell’orchestra Salsa Mayor dell’Avana, Cuba. Vi voglio tanto Bene!



L’ITALIA NEL MONDO

NEW GENERATION

I VINCITORI DELLO STARGATE DELLO

SWITZERLAND SALSA FESTIVAL Il gruppo New Generation, con la coreografia “Vive La Vida”, ha vinto il primo posto allo “Stargate” dello Switzerland Salsa Festival, uno dei piu grandi salsa festival nel mondo che si è tenuto a febbraio. Il gruppo esiste da un anno ed è formato da tre coppie: Antonio Leone, Giorgia Sozza, Luca Cilluffo, Naomi Siclari, Antonio Ventola, Angelica Violato. Sono tutti allievi della scuola CubaBaila del maestro Alberto Valdes e sono stati formati della maestra Andria Panagi che è la responsabile e la coreografa dello gruppo.
E’ il secondo anno che la scuola CubaBaila vince lo Stargate. L’anno scorso la vittoria è stata conquistata dal gruppo Mayeya, sempre con la coreografia della maestra Andria Panagi.
I New Generation erano noti già per la prima coreografia “Algo Diferente” che è stata presentata la la prima volta all’evento “Llego La Hora” di Maykel Fonts & Juan Matos.
Con la stessa coreografia sono arrivati terzi al Campionato Italiano 2012 e sesti al Valetodo di BailaCalabria 2012. L’ultimo appuntamento a cui hanno preso parte è la prima edizione del CubaMiSalsa Milano Festival (1- 3. Marzo 2013) e si preparano ad una primavera ricca di eventi.
Sono stati, infatti, invitati a partecipare all’evento di Fernadno Sosa “Salseando Beach” che si terrà dal 26 al 28 aprile e al London Cuban Salsa Congress che si terrà dal 12 al 14 aprile.
Si stanno preparando anche per il grande concorso dell’Uragano Festival (3- 5 maggio).

Orgoglio Italiano al World Salsa Summit

Il 26 gennaio arrivano a New york. Inizia così la grande avventura dei Diamonds. Studiano e perfezionano il loro nuovo show “Vuelo” con i migliori maestri di New York, tra cui Nelson Flores. Ballano nel New Jersey nel locale di Marcus Nieves e a New York al Taj dove con grande successo conquistano il pubblico newyorkese che manifesta un calore strepitoso. Ricevono una valanga di inviti dalla più famosa P.R.” Talia Castro” dei locali notturni di New York. Ormai padroni del successo ottenuto, dal 31 gennaio al 3 febbraio affrontano la grande sfida, al World Salsa Summit. Leader del gruppo Diamonds il maestro Gianpaolo Brescia che con i suoi ballerini Michele Gentile, Lucrezia Sibillano e Manuela Zingaro ottiene ottimi risultati, conquistando il quarto posto nello show dance e un primo posto nella salsa new york e bachata con il duo Gentile - Sibillano. Da subito si è respirata una bellissima atmosfera, con il magnifico cocktail di benvenuto al Duenville Beach Resort di Miami. Tanti artisti e ballerini tutti insieme armoniosamente senza invidia e rivalità, accomunati da un unica passione: la “Salsa”. Tante le nazioni presenti: Australia, Argentina, Venezuela, Columbia, Canada, Inghilterra, Germania, Francia, Cuba, Stati Uniti e naturalmente noi Italia. Il ricordo più bello è certamente la serata di gala nel grande ed elegante salone delle feste, un atmosfera sofisticata ed una cena eccellente prima della gara conclusiva degli Show dance. Erano presenti ospiti di primo piano che abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente come Angie e Margo ed inoltre Barbara Craddock, ballerini noti negli anni cinquanta, oltre a moltissimi reporter accreditati per i vari servizi di stampa. Il sogno si è concluso diventando realtà quando hanno proclamato il nostro quarto posto nello show dance. Abbiamo pianto, abbiamo riso ma soprattutto orgogliosi siamo rientrati lieti e soddisfatti di aver presentato la nostra Italia. 40




Raw like sushi

IL NONO, IMPERDIBILE ALBUM DI KAYSHA

Nel giorno di San Valentino è uscito il nono album di uno degli artisti più apprezzati del panorama musicale che abbraccia i generi kizomba/ zouk, Kaysha, al secolo Edward Mokolo Jr., che, con il suo Raw like sushi, si ripropone al suo pubblico a due anni di distanza da Works of art. Kaysha fa confluire nei suoi brani le ritmiche africane (è nato nella Repubblica del Congo e poi è emigrato in Francia) e dolci tappeti melodici di sintetizzatori che riproducono in continuazione sonorità innovative per il genere che lo stesso artista ha etichettato come Candyzouk o Afro-electro. Di questo album, uscito con l’etichetta Sushiraw, di proprietà dell’artista, già disponibile su I-tunes, è opportuno sottolineare la partecipazione nel brano She’s dangerous - di un’altra stella del panorama musicale afro come Nelson Freitas. Di notevole spessore è anche il brano Kotika ngai te con la partecipazione di uno dei miei artisti preferiti, C4 Pedro. Evidenzio per cronaca - non certo perchè spicca - un remake del famigerato Diamonds di Rihanna. Comunque è un album da non perdere per gli amanti del genere.

Kizomba - di Geppo dj

C’è grande attesa anche per un altro album la cui uscita sul mercato è prevista per il 7 marzo: sto parlando del nuovo album di Nelson Freitas che si intitolerà Elevate. I preiew in rete fanno capire che si tratterà di un altro capolavoro da acquistare assolutamente, di cui parleremo senz’altro nel prossimo numero di Vida Latina.



L’ambasciatore della

kizomba in Italia IL PERSONAGGIO a cura della redazione di Ango-Italia

L’angolano Domingos Fernando Rodrigues Saluiza è stato nominato il 3 dicembre 2012 membro della Commissione Nazionale “AFRO LATIN DANCE” dall’associazione dei Maestri Italiani di Danza Sportiva – MIDAS. Conosciuto anche come Fernando “Bum Bum”, Saluiza è tra i grandi promotori della cultura angolana in Italia ed è punto di riferimento per tutti i ballerini e i maestri di Kizomba nel paese. Domingos Fernando Rodrigues Saluiza nasce a Cazombo (Alto Zambeze) nella provincia di Moxico, nel 1965. Nel 1987 giunge a Terni, in Italia, grazie a una borsa di studio in telecomunicazioni. Nei fine-settimana, insegna Kizomba agli amici. Con il tempo, la sua fama cresce e il numero di persone - per la maggior parte italiani - interessati alla sua Kizomba aumenta al punto che l’insegnamento di questa danza diviene la sua principale occupazione. Nel 2001 fonda la prima scuola umbra dedicata esclusivamente all’insegnamento della danza afrocaraibica. Nel 2004, organizza a Terni un memorabile concerto del famoso musicista angolano Don Kikas. Participa a vari incontri sulla Kizomba in Italia e in altri paesi europei, tra i quali spiccano il Roma Salsa Festival, il Bologna Salsa Festival (Italia), il Budapest Kizomba Connection (Ungheria), il Like Festival (Portogallo) e il Balumuka Praga Kizomba Festival (Repubblica Ceca).

Fernando Rodriguez E Michela Vernati



LE NEWS

Andrea Bocelli e Jennifer Lopez con “Passione” Andrea Bocelli torna a vivere l’amore. In un lavoro intitolato “Passione”, rende una compilation di canzoni romantiche del Mediterraneo e dell’America Latina e include duetti con Jennifer Lopez, Nelly Furtado e Edith Piaf. Bocelli, che canta in questo nuovo lavoro in sei lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, e Napolitano) ha detto che la selezione di ciascuna delle canzoni classiche e romantiche, come “La ragazza di Ipanema”, “September Morn “e” Forse Forse Forse “, tra gli altri, ha a che fare con la sua infanzia, con quel ritorno a casa, i primi passi nella musica, quando cantava nei bar.

Nuovo album per Marc Anthony E’ giunta la conferma: Nuovo album per Marc Anthony sarà la novità del 2013. La casa discografica Sony Latin in collaborazione con il famoso produttore Sergio George e Marc Anthony sono al lavoro per un nuovo album di salsa. L’album sarà registrato a Miami, con musicisti giunti dalla capitale della salsa Puerto Rico e New York. Sergio George ha affermato che questo nuovo lavoro discografico di Marc Anthony sarà pieno di sorprese e darà nuova linfa al genere Salsa. L’idea è nata l’estate scorsa, nell’ambito di un importante festival jazz, dove si è presentata con grande successo la George’s All Star Friends con la partecipazione di Marc Anthony e di altre grandi star della salsa come Cheo Feliciano Josè Alberto “El Canario”, Luis Enrique e tanti altri.

Shakira finalmente mamma Dopo tanta attesa - e tante bufale sui social network - finalmente il 22 gennaio scorso è nato Milan Piqué Mebarak, figlio del difensore blaugrana Gerard Piqué, 25 anni, e della popstar Shakira, 35 anni. La notizia è apparsa sul profilo Facebook del papà (che tempo fà aveva fatto uno scherzo planetario su Twitter annunciando il lieto evento). Il nome del piccolo non è un omaggio alla squadra di calcio italiana spiega Piqué, ma, significa caro, amato e grazioso in slavo; laborioso in latino; e unificazione in sanscrito.



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La Isla cubana è frutto di una passione maturata negli anni. Il maestro Giovanni Zanframundo ha saputo coinvolgere un nutrito gruppo di persone. Perché: -la scuola sono gli allievi- dice. La salsa diventa quindi un momento per socializzare. La scuola offre corsi di Balli caraibici (cubana, son, folklore, chacha) balli di gruppo, liscio, tango argentino, pizzica, zumba. Ancora: - partendo da alcune lezioni in un garage sono riuscito ad avere una scuola nostra. Questo grazie a chi mi ha sempre sostenuto-. laislacubana@libero.it

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Riaprono i corsi di danze: salsa cubana, salsa portoricana, salsa NY style on2, bachata, merengue, cha cha, rueda, son-rumba e tanto altro ancora. Inoltre corsi di liscio, balli da sala e balli di gruppo. La novità di quest’anno è il corso di Zumba Fitness e corso master di approfondimento cubano per chi vuole realmente studiare e specializzarsi nel genere con maestri cubani e artisti di fama internazionale. Balli caraibici per bambini e preparazione a competizioni. laisladelcaribe.it

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Il progetto della scuola “CUBABAILA” nasce nel 2001 con l’idea di creare una scuola rappresentativa della cultura musicale cubana e del ballo cubano, ampiamente diffusi nel mondo latino-americano. Il nostro obiettivo fondamentale è la diffusione e l’insegnamento delle espressioni e dei sentimenti del folklore, tramite il dialogo, la poesia, la musica e la danza del nostro popolo. Pertanto saranno il mambo, la salsa, l’afro, la timba, il cha cha cha e la rumba cubana a fare da tramite tra due continenti separati dall’immenso oceano ma uniti dal canto, dal ballo e dalla musica. info@cubabaila.net

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Latin Passion Group nasce da un’idea di Michele Di Benedetto che, da oltre vent’anni, coltiva la passione per l’arte e lo spettacolo. L’amore per la danza, in particolare per i balli caraibici, lo hanno portato a concretizzare anni di sacrifici svolti con impegno e professionalità, trasformando questo grande sentimento in un vero e proprio lavoro. Ad oggi, l’associazione sportiva LATIN PASSION GROUP conta più di 400 iscritti, dislocati in diverse sedi tra Campania e Basilicata. La scuola è diretta dai maestri Michele Di Benedetto e Chiara Barone che sono fra i migliori esponenti della “salsa New York Style”in Italia. Le lezioni sono aperte a tutti, single o coppie, giovani o meno giovani, e naturalmente anche ai bambini. Latin Passion Group non è soltanto una scuola di ballo, ma è anche una compagnia di danza che oggi conta numerose partecipazioni a livello nazionale ed internazionale. CAMPANIA E BASILICATA

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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER HECHO EN CUBA: Traduzione “FATTO A CUBA”. Nella nostra struttura, completamente immersa nell’atmosfera cubana, troverai professionalità e divertimento, un mix esplosivo che ti permetterà di imparare svariate discipline senza mai annoiarti..!!! Il tutto accompagnato da uno staff di insegnanti esperti e qualificati che sarà sempre pronto ad accoglierti ed esaudire ogni tua esigenza, perchè per noi....” La tua soddisfazione è la nostra felicità’”. Da gennaio ogni venerdì corso accademico con maestri di fama internazionale. MOLFETTA (BA)

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A.s.d All Dance Scuola di ballo con sede nei pressi del cinema Showville . effettua corsi di: balli latini, balli caraibici, balli da sala, tango argentino, salsa in linea, baby salsa, danze orientali, pizzica salentina, danza classica, hip hop, danza moderna e contermporanea, balli di gruppo, baby dance, dizione e recitazione, pilates, zumba, capoeira, inoltre animazione e feste per bambini. Siamo i primi a bari per: corsi di cultura circense, attività di piccolo circo e giocoleria. Sconti a studenti universitari. 320. 72 13 075 BARI

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La scuola di ballo Los Hermanos con sede in via Paganini 1/c a matera (zona acquarium), nasce con la passione e la voglia di diffondere la fantastica cultura afro-cubana con divertimento e dedizione! anche quest’anno tra le novità presentiamo le nuove discipline “zumba” e “kizomba” e grazie alle numerose richieste riproponiamo il “corso accademico” di folklore cubano con i maggiori esponenti di fama internazionale : il corso si terrà tutte le domeniche dalle 15.00 alle 17.00!! ti aspettiamo!!! 0835.68 03 13 MATERA

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Scuola di danze caraibiche Discipline: salsa new york style salsa cubana bachata merengue per tutte l’età da 3 anni in su, da quest’anno anche corsi di kizomba. Novità assoluta: KANGOO JUMPS e MICHAEL JACKSON STYLE 340. 95 08 781 montondeestrellas.it ANDRIA (BT)

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Da noi si balla solo per divertimento e passione . “I nostri super maestri Wilmer e Maria ci insegnano a ballare ed ad essere umili”. Corsi di Salsa cubana, son, cha cha cha, rumba, afro, hip-hop, tango argentino, kizomba, Rumba. Esibizioni e spettacoli in ricorrenze in genere. Lezioni private.

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Associazione CUBAILANDO nasce nel 2002 dalla passione per le danze caraibiche...professionalità, dedizione e divertimento sono i principi basi sui quali si basa la nostra realtà. salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, kizomba, tango argentino, hip-hop sono le discipline che si studiano da noi.

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Perchè a Matera scuola di ballo si dice PIELMORENA. La scuola di ballo Piel Morena nasce nel settembre del 2001 da una idea dei maestri Antonio Farina e Tina Gravela, già insegnanti dal 1997. Siamo specializzati in danze caraibiche e precisamente salsa cubana, portoricana, merengue, bachata, son y rumba afro-cubana. Oggi la nostra scuola è sicuramente riconosciuta tra le più attive a livello nazionale per la promozione e per la diffusione della cultura caraibica.

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A qui se baila no se camina. Il ballo e’la nostra passione, insegnarlo divertendoci è il nostro scopo Il m°donato e luana briganti “salsero para siempre” insegnano da anni salsa cubana - salsa in linea - rueda de casino- merengue - kizombabachata - bachatango - reggeaton. m°enzobisbal coreografico - sincro latino a squadre - show dance caraibico Presso: Ma.ri. dance school 349.80 66 184 TARANTO

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LE SCUOLE DI BALLO PARTNER La scuola di ballo “Santiago de Cuba” nasce da un’idea dei maestri Massimo e Simonetta Mazzotta nel 2005. Nel corso degli anni la passione per la danza è stata trasmessa a Maurizio e Carmelina Fuso, i quali oggi sono parte integrante dello staff direttivo. Specializzata nell’insegnamento delle Danze Caraibiche, la Santiago de Cuba si avvale della collaborazione di Vincent, Arianna, Lidia e Gianni per i corsi di Salsa Portoricana, Balli di Gruppo e Tango Argentino. Alla Santiago de Cuba, entri camminando…esci ballando!!! salsalecce.it 389.08 25 099 349.64 08 866 LECCE CORIGLIANO D’OTRANTO

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“Vienici a trovare nella nuova Struttura... La scuola più grande della Basilicata” corsi di: Merengue, Bachata, Salsa Cubana,Rumba Cubana, Santeria Cubana, Son cubano e tanto altro... Ogni mese stage con i migliori artisti Cubani di fama Internazionale Corsi a partire dai 4 anni di età Novità : corsi di Zumba Fitness “Ballare fa bene al corpo e allo spirito” 328. 29 18 538 MATERA

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La scuola TROPICALIA nasce nel 1993 grazie alla passione per la Musica Latina degli ancora attuali Maestri Diplomati ANMB Giuseppe Montefiore (Flaco dj), Annamaria Mortella, Arnai Ferreiro e con il supporto di validi collaboratori. La si può definire la Genesi del Ballo Latino a Lecce e Provincia. Da quella che era una semplice passione e divertimento di pochi amici in seguito è diventata un punto di riferimento per tanti Salseri di vecchie e nuove generazioni. Presso la nostra scuola si svolgono corsi di Salsa, Bachata, Merengue, Son Cubano, Cha Cha Cha e corsi applicativi di Musica con strumenti tipici. I corsi si svolgono tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì.

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LEZIONI

a toda maquina

DI SPAGNOLO di Yadira Gonzalez

“El español a toda màquina” El plural de los sustantivos y de los adgetivos (il plurale dei sostantivi e degli aggettivi)

…son esos, los que hacen que se te olviden … sono quelli, coloro che ti fanno dimenticare los conflictos y problemas i conflitti e i problemi esos que el alma te llenan quelli che l’anima ti riempiono de preciosas melodias di preziose melodie son esos… sono quelli ….soplan los trombones… mayores… ..soffiano i tromboni…maggiori (“Son esos” album “A toda màquina”, Maykel Blanco y su salsa mayor)

Attenzione!

Il plurale si forma generalmente aggiungendo una s alla fine della parola: preciosa – preciosas conflicto - conflictos melodia – melodias problema- problemas Se il sostantivo termina in consonante o in vocale accentuata si aggiunge es: trombòn – trombones mayor- mayores Eccezioni: Alcuni sostantivi che terminano in vocale accentuata prendono al plurale solo una s. mamà - mamàs, cafè - cafès Le parole che terminano per z cambiano la z in c e aggiungono poi es luz- luces (luce- luci)




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