JAPANIMANDO n. 11

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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno II - n. 11

NEWS COSP LAY

CULTURA MUSIC A

EDOARDO GALLIAZZO - Foto di MAURO MONTAGNA

EVENTI


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EDITORIALE

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alve a tutti! E anche il mese di aprile è passato... finalmente la stagione calda è alle porte e ci darà la possibilità di realizzare i nostri minieventi itineranti “JAPANIMANDO Live” nella zona di Roma e dintorni. Naturalmente il nostro raduno “PARCOSPLAY” non si fermerà e speriamo che l’estate del 2012 ci porti tanti nuovi cosplayers, sia ad Ostia Lido (Roma) che a Napoli! Non si fermerà neanche la nostra webzine... e ci mancherebbe altro... e cercheremo come sempre di offrirvi il massimo. Ai nuovi lettori vogliamo ricordare che chiunque voglia collaborare a titolo gratuito a questo progetto no profit non deve fare altro

che contattarci e farci la sua proposta: vedremo insieme cosa si potrà fare! Intanto gustatevi questo nuovo numero: credo proprio che i nostri collaboratori abbiano messo in risalto tanti argomenti interessanti, anche e/o soprattutto per le nuove generazioni che non hanno avuto la fortuna di conoscere a fondo alcuni prodotti culturali del passato. Come ogni mese, non abbiamo esitato nel proporvi alcune news inerenti a nuove produzioni e nuovi eventi nonché le recensioni di presentazione di artisti e non solo, compreso l’album inerente al raduno... ebbene sì... il 30°!! Sembra nato ieri, e invece...! V. D’Amico

SOMMARIO “Vivi Manga Cosplay Contest”....................... L’eros e l’aggressività nel fumetto................. Yavicon IX + Sticcon XXVI + Italcon 38 ..... Il cinema di fantascienza degli anni ‘30 ......... Horror Movie: Haze - Il muro........................ Gli scheletri vogliono te! ................................. Ga-Rei: Il divoratore di spiriti......................... “Cusplay Pisa” 2012: ecco la 2a edizione ..... Modellismo robotico: Gaogaigar SCR .......... Abbiamo visto “The Avengers!” .................... Robby il robot: una star di metallo ............... 3° Agliana Moonlight Cosplay......................... Coverband: Dottor Zero e la Fantaband..... Anime Classics: “Le avventure di Lupin III”. Lupin III - The Fan Movie................................. Corto Maltese: Favola di Venezia ................... G. Eklund: la sfera di Dyson ............................ Kikko e Kikka..................................................... 8° Fullcomics & Games.................................... 2 e 3 giugno 2012: Lunatica Fiera .................. Il fumetto spiegato agli adulti ......................... Audrey Rose - Un caso di reincarnazione .. Novità Kappa Edizioni - Ronin Manga.......... Elena Gabrielli e il suo Giappone. ................. Anteprima Anime: A letter to Momo ........... Videogiochi di ieri e di oggi - Part III............ Mangame: da Pescara con passione............... Telefilms Tokusatsu: Spectreman .................... Maria Chiara Arconte: io e il disegno ........... Il diritto d’autore ed il fumetto...................... IuTù: 12 autori a caccia di aggregazione ...... Fantatrailers: Clicca sulle immagini................ Rosslyn Medievale Gotico............................... Intervista a Seiya Cosplay................................ Cartoon Party al Planet Alpheus ................... JRIM & Hero Nakamura .................................. Cosplay on the beach....................................... Album 30° PARCOSPLAY di Ostia Lido .....

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“VIVI MANGA COSPLAY CONTEST” http://cosplayersvicentini.yolasite.com

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n collaborazione con l’associazione culturale Gohan (www.nagaikiryu.com/gohan.php) noi Cosplayers Vicentini siamo orgogliosi di invitarvi al “ViVi Manga Cosplay Contest” che si terrà domenica 3 giugno in Piazza dei Signori a Vicenza (VI). L’evento è organizzato all’interno della manifestazione “ViVi Manga” di Vicenza; una 2 giorni dedicata al mondo dei manga e fumetti nipponici con tantissime iniziative interessanti! un pomeriggio all’insegna del divertimento e della nostra passione comune con tanta animazione, attività e J-Music!!! Le categorie in gara saranno molte e verranno assegnati numerosi premi per ciascuna di esse, scelti da una giuria di esperti del settore “Cosplay”, “Steampunk” e “Lolite” perché desideriamo valorizzare al meglio tutti gli ottimi cosplayers e non fare il solito contest di nicchia. Ad ogni categoria presente verranno assegnati un primo e un secondo posto più eventuali menzioni speciali scelte dalla giuria. Le categorie “Cosplay” in gara: Miglior cosplay maschile; Miglior cosplay femminile; Miglior accessorio; Miglior interpretazione; Miglior gruppo;

Miglior coppia; Miglior handmade; Miglior videogioco; Miglior somiglianza; Miglior original; Premio simpatia. Saranno accettati nella categoria cosplay tratti da manga, anime, film e serie

tv, originals, videogiochi, fumetti e cartoni animati italiani e stranieri, Disney, fan art e personaggi tratti da opere di artisti (es. Victoria Frances, Louis Royo, ecc.). Le “Lolita” sfileranno in una gara dedicata esclusi-

vamente a loro e verranno giudicate da 2 esperte che considereranno tutte le forme e categorie (“gothic”, “punk”, “sweet”, “country” ecc.); verrà assegnato un premio “Miglior Lolita” e nu-


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merosi altri riconoscimenti e menzioni speciali. Lo “Steampunk” sfilerà in una gara dedicata esclusivamente a loro e verrà giudicata da un’esperto che considererà tutti i partecipanti verrà assegnato un premio Miglior Steampunk e numerosi altri riconoscimenti Al termine della gara si esibirà la cover band bolognese di Nana707, i “Seven7Stars” che eseguirà le canzoni più famose dell’opera della Yazawa e le sigle degli anime più famosi (http://www.seven7stars. altervista.org). Siamo attrezzati con ca-

merini separati e guardaroba custodito al prezzo simbolico di 1 euro proprio nella Piazza dei Signori vicino al palco!!! Qui potete trovare l’evento completo con il programma: https://www.facebook.co m/events/130536563740 796/ E’ un evento realizzato in collaborazione con il Comune di Vicenza e l’Assessorato al Turismo, Patrocinato da: Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Consolato Generale del Giappone ed Istituto di Cultura Giapponese di Roma. CV Staff


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- PILLOLE DI PSICOLOGIA DEL FUMETTO -

L’EROS E L’AGGRESSIVITA’ NEL FUMETTO

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mbasciati e Castelli (Psicologia del fumetto, Ed. Guaraldi, Firenze 1975), individuarono le modalità attraverso le quali i fumetti comunicano l’espressione dell’eros e dell’aggressività, riunendole in tre gruppi di riferimento: il primo gruppo costituito per lo più dai fumetti comici (Disney, Jacovitti ecc.) rappresenta l’amore in modo “censurato e simbolico” mediante simboli iconici. I cuoricini colorati disegnati nell’aria lasciano al lettore “la possibilità di entrare in risonanza, vivendo i sentimenti che per lui sono più pregnanti nelle proprie fantasie amorose.” Per quanto riguarda l’aggressività, questo tipo di fumetto presenta ogni tipo di atrocità: analogamente alla favolistica tradizionale vi sono divorazioni, sadismo, precipitazioni e violenze di vario tipo, seppure mascherate dall’effetto comico:

“Gatti, topi o altri animalucci, crudelmente aggrediti o dilaniati si ricompongono e tornano integri anche dopo le più tremende violenze...”. In tal modo si negano le conseguenze della violenza, offrendo al lettore il modo di deresponsabilizzazione, onde potere vivere senza senso di colpa le fantasie più sadiche o distruttive, o identificarsi con eroi che altrimenti sarebbero vissuti come veri mostri e quindi verrebbero rifiutati. In un secondo gruppo molto eterogeneo che includerebbe svariati fumetti, da Lanciostory a Tex fino a Nick Raider l’amore e l’aggressività sono rappresentati in modo “realistico”, analogamente alle modalità cinematografiche prevalenti ed “in relazione al costume morale dell’epoca ed al pubblico cui sono destinate”. Infine, una modalità di rappresentazione dell’eros e dell’aggressività

che gli autori chiamano “iperbolica” caratterizzerebbe un terzo gruppo di fumetti costituito dai filoni “nero” e “pornofavolistico” dove dell’amore viene evidenziato soprattutto l’erotismo mediante “un’immagine esclusiva ed ossessiva del nudo e del coito”; essa sembra riassumere in un unico simbolo concreto tutta la più complessa gamma di comportamenti e di vissuti dell’amore umano. L’accoppiamento può stare a significare non solo un coito ma anche semplicemente un’attrazione, un corteggiamento o essere sostituivo di

sentimenti ed emozioni. Questi ultimi vengono sostituiti dall’azione, in forte analogia con i procesi di acting out nevrotico caratteristici della patologia caratteriale. Anche la violenza è come il sesso rappresentata per iperbole: uccisioni e supplizi si sprecano e compaiono con frequenza e modalità spesso inadeguate alla trama del racconto. In questo gruppo di fumetti i due elementi si mescolano dando origine alla rappresentazione di comportamenti sessuali di tipo sadomachistico. Marco Minelli


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YAVINCON IX + STICCON XXVI + ITALCON 38 www.yavinquattro.net

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e novità che riguardano la nona convention annuale YAVINCON dell’Associazione culturale Yavin 4 (il fan club italiano di “Star Wars”, del Fantastico e della Fantascienza) sono notevoli, a partire dalla location, Bellaria (Rimini), e dall’unione con altri due importantissimi eventi nazionali: la STICCON XXVI (organizzata dallo STIC) e la ITALCON 38. Una straordinaria multiconvention che si annuncia come un evento epocale per il Fandom italiano e nella quale Yavin 4 crede molto. Saranno quattro giorni esaltanti, dedicati al Fantastico, alla Fantascienza e soprattutto alle nostre tante passioni, “Guerre Stellari”, “Il Signore degli Anelli” e “Star Trek” in primis. Senza parlare del fatto che si tratta della prima volta al mondo che i fans delle due saghe “rivali” per eccellenza (“Star Wars” e “Star Trek”) collaborano in buona armonia nell’organizzazione di un unico, ambizioso evento.

PROGRAMMA Giovedì 24 Maggio 2012 (Giorno 1) Ore 12.30/14.30 - Pranzo. Ore 15.00/16.00 – Sala Sol 3 (principale):

Apertura della YAVINCON IX. - Proiezione del video della Con - a cura di Giacomo “Neve” Dell’Amico (WhatistheMatrix.it) - Introduzione degli eventi, degli ospiti e delle associazioni partecipanti;

– a cura del Consiglio direttivo di “Yavin 4”. Ore 15.00/17.30 – Sala Andoria (video): Visioni stellari: STAR WARS SAGA Episodio I “La minaccia fantasma” (di George Lucas, 1999; DVD) – visione di gruppo

a cura di “Yavin 4”. Ore 16.00/17.00 – Sala Sol 3 (principale): Evento: NUVOLE STELLARI. Incontro con il professionista “Disney” Alessandro Gottardo: sessione di disegni e opinioni sul Fanta-


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stico - a cura di “Yavin 4”. Ore 18.00/19.00 – Sala Sol 3 (principale). Dibattito: L’ANTRO DEL RANCOR, scontri stellari di fans sul Fantastico moderno. Dopo l’inizio della Saga di “Star Wars” in 3D... “Cinema 3D vs. Cinema tradizionale” – arbitraggio a cura “Yavin 4”, con la partecipazione di Alessandro Gottardo (Disney). Ore 19.00/21.00 - Cena. Ore 21.00/23.00 – Sala Giochi (Romulus). Evento: POTTER PURSUIT VII. Settimo torneo annuale a squadre ambientato nel mondo di Harry Potter a cura di Francesca “Dama Arwen” Delli Turri & Paola “Leaf” Zagato (“Yavin 4”). Ore 21.00/23.00 – Sala Vulcano (computer) Evento: GUERRE STELLARI: FRONTE DI BATTAGLIA. Torneo su PC del videogioco “Star Wars: Battle-

front II” – a cura di “Yavin 4” & “STIC”. Ore 23.00/02.00 – Sala Sol 3 (principale): Rassegna: FANTA-SERIE TV INEDITE. a cura di Italiansubs.net. Ore 23.30/00.30 – Sala Andoria (video) Rassegna: GUERRE STELLARI: IL MEGLIO DELLE GUERRE DEI CLONI parte 1. Le ultime puntate della serie animata “The Clone Wars” ambientata nell’Universo di “Guerre Stellari” - a cura di “Yavin 4”. Venerdì 25 Maggio 2012 (Giorno 2) Ore 10.00/11.00 – Sala Jupiter. Conferenza: MEMORIE DI SANGUE... ROBIN HOBB. Incontro con il fan club dell’autrice americana di Fantasy - a cura di “Yavin 4”. Ore 11.00/12.30 – Sala Jupiter.

Conferenza: FANTASERIE TV IN ARRIVO. Incontro con gli appassionati di “Italiansubs.net” a cura di “Yavin 4”. Ore 11.30/12.30 – Sala Andoria (video). Rassegna: GUERRE STELLARI: IL MEGLIO DELLE GUERRE DEI CLONI parte 2. Le ultime puntate della serie animata “The Clone Wars” ambientata nell’Universo di Guerre Stellari - a cura di Yavin 4 Ore 12.30/14.30 - Pranzo. Ore 14.30/17.00 – Sala Babel. Evento: POMERIGGIO FANTASY. - Tavola rotonda: IL PRIMO VIAGGIO DELLO HOBBIT. 11 anni dopo “La Compagnia dell’Anello”, 10 anni dopo “Le due Torri”, Peter Jackson torna nella Terra di Mezzo con “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato” - a cura di Paolo Gulisano, Eldalië & Yavin 4. - Tavola rotonda: LA SECONDA STAGIONE DELLE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO Un anno dopo la prima serie “Il Trono di Spade”, sta per partire la versione televisiva del secondo volume di George R.R. Martin “A Clash of Kings” - a cura de “La Barriera” & “Yavin 4”. Ore 17.00/18.00 – Sala Sol 3 (principale). Evento: L’OSPITE DALLE STELLE parte 1. (ospite di Star Wars da definire) – a cura di “Yavin 4”.

Ore 19.00/21.00 Cena. Ore 22.00/23.30 – Sala Sol 3 (principale). Evento: STAR RING I. Battaglie stellari tra i fans di “Star Trek” e di “Star Wars” – a cura di “Yavin 4” & “STIC”. Ore 23.30/02.00 - Sala Andoria (video). Visioni stellari: STAR WARS SAGA Episodio VI “Il ritorno dello Jedi” (di Richard Marquand, 1983; DVD) – “la Messa”: visione di gruppo a cura di “Yavin 4”. Ore 23.30/02.00 – Sala Babel. Evento: LA MAGIA... DAGLI ELFI DI LÒRIEN AI PROFESSORI DI HOGWARTS. Lettura di gruppo di passi dai libri del Fantastico – a cura di Paolo Gulisano, “Eldalië”, “La Barriera” & “Yavin 4”. Sabato 26 Maggio 2012 (Giorno 3) Ore 09.30/12.30 – Sala Giochi (Romulus). Evento: STAR PURSUIT XVII. Diciassettesimo torneo annuale a squadre ambientato nel mondo di “Star Wars” – a cura di Fabrizio “Zen” Casu (“Yavin 4”). Ore 12.30/14.30 - Pranzo. Ore 15.00/16.30 – Sala Vulcano (computer). Conferenza: GUERRE STELLARI: LA VECCHIA REPUBBLICA. Analisi del videogioco “Star Wars: The Old Republic”, il capolavoro della “LucasArts” - a cura di


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“Yavin 4”. Ore 16.30/18.00 – Sala Andoria (video). Rassegna: NUOVI SCONTRI DI RE. Anteprima della seconda stagione della serie TV tratta dalle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” - a cura di “Italiansubs.net” & “Yavin 4”. Ore 18.00/19.00 – Sala Sol 3 (principale). Evento: L’OSPITE DALLE STELLE parte 2. (ospite di “Star Wars” da definire) – a cura di “Yavin 4”. Ore 19.00/21.00 - Cena. Ore 21.00/23.30 - Sala Andoria (video). Omaggio: 10 ANNI del “Fosso di Helm”. “Il Signore degli Anelli – Le due Torri” (di Peter Jackson, 2002; DVD versione cinematografica classica) – visione di gruppo a cura di “Yavin 4”. Ore 22.00/00.00 – Sala Sol 3 (principale). Evento: NONA GRANDE PARATA DEI COSTUMI FANTASTICI. Sfilata, votazione e premiazione dei migliori cosplay dell’anno - a cura di “Yavin 4” & “STIC”. Ore 00.30/02.00 – Sala Andoria (video). Evento:YAVINCON HORROR PROJECT Presentazione del cortometraggio realizzato nelle passate Con – a cura di Winema “Arwen” Massari (“Yavin 4”). Domenica 27 Maggio 2012 (Giorno 4) Ore 09.30/11.00 – Sala

Jupiter. Conferenza: GUERRE STELLARI: TRA UN PO’ DI TEMPO, IN UNA GALASSIA LONTANA LONTANA... Il futuro di Star Wars, dalla riedizione in 3D dell’Esalogia alle serie TV (animata e live action) - a cura di “Yavin 4”. Ore 09.30/11.00 – Sala Vulcano (computer). Evento: GUERRE STELLARI: LAME DI LUCE. Torneo con le spade laser su Wii del videogioco “L’era dei duelli” - arbitraggio a cura di “Yavin 4”. Ore 11.00/12.30 – Sala Jupiter. Dibattito: L’ANTRO DEL RANCOR, scontri stellari di fans sul Fantastico moderno. - Marvel versus DC... Avengers (i Vendicatori) film vs. il Cavaliere Oscuro (Batman) film – arbitraggio a cura di “Yavin 4”. Ore 12.30/14.30 - Pranzo. Ore 14.30/16.30 – Sala Giochi (Romulus). Evento: TOLKIEN TRIVIA IX. Nono torneo annuale a squadre ambientato nel mondo del Signore degli Anelli – a cura di Enrica “Éowyn” Orfei (“Yavin 4”) con la partecipazione di “Eldalië”. Ore 14.30/17.00 – Sala Andoria (video) Visioni stellari: STAR WARS SAGA Episodio II Omaggio: 10 ANNI di cloni. “L’attacco dei Cloni” (di George Lucas, 2002; DVD) – visione di gruppo

a cura di “Yavin 4”. Ore 16.30/18.30 – Sala Sol 3 (principale). Evento: GUERRE STELLARI: L’ATTACCO DEI CLONI ON STAGE VOX POPULI! Spettacolo ludico/recitativo dedicato ai dieci anni di “Star Wars:” Episodio II - a cura di SWLive. Ore 18.30/19.30 – Sala Sol 3 (principale). Chiusura della YAVINCON IX. - Proiezione del video della Con - a cura di Giacomo “Neve” Dell’Amico (WhatistheMatrix.it) - Premiazione del concorso letterario “Space Prophecies”, Episodio VIII e del concorso artistico “Project Design Contest II” assegnazione del NONO PREMIO SKYWALKER; saluti e ringraziamenti – a cura del Consiglio direttivo di “Yavin 4”. - Foto di gruppo della Convention. Ore 20.30 - Cena ewok/hobbit/klingon celebrativa (nel Centro Congressi Europeo di Bellaria). PROGRAMMA LUDICO Per tutta la durata della Convention: Dalle ore 09.30 – sale giochi. - COPPA DELLE CASE DI HOGWARTS VII - a cura di Laura “Llear” Ruzzante (“Yavin 4”) - “Guerre Stellari”: stage di scherma con le spade laser - a cura di “Ludosport”; - STAR WARS VIVE, ses-

sioni dimostrative del Gioco di ruolo dal vivo a cura di “SWLive”; - Giochi di carte e da tavolo - a cura di “Ludus Iovis Diei”, “Next Level”, “Empira”, “STIC” & “Yavin 4”. Dalle ore 09.30 – Sala Vulcano (computer). - PC e WII: internet, tornei, partite dimostrative e giochi - a cura di “Yavin 4” & “STIC”. Apertura mattutina delle sale: ore 09.30. Chiusura delle sale per il pranzo: ore 12.30. Apertura delle sale dopo il pranzo: ore 14.30. Chiusura delle sale per la cena: ore 19.00. Apertura delle sale dopo la cena: ore 21.00. TAVOLI DEGLI ESPOSITORI Per tutta la durata della Convention in sala stand 1. Tavolo promozionale del club “Yavin 4”; 2. Tavolo ludico della “Coppa delle Case” (Y4); 3. Tavolo promozionale del gruppo “SWLive” (Gioco di ruolo dal vivo di SW); 4. Tavolo promozionale dell’associazione “Ludosport” (duelli SW); 5. Tavolo promozionale del club “501° Italica Garrison” (cosplay SW); 6. Tavolo promozionale del gruppo “Empira” (sito SW); 7. Tavolo promozionale del gruppo “La Barriera” (Martin). Y4 Staff


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IL CINEMA DI FANTASCIENZA DEGLI ANNI ‘30 www.profondorossostore.com

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erzo volume di un’enciclopedia dedicata dal regista e critico Luigi Cozzi alla storia del cinema fantascientifico, “L’orizzonte perduto del cinema di fantascienza” (Profondo rosso Editore, Roma, 2009) segue, nell’ambizioso progetto editoriale, “La nascita del cinema di fantascienza” (18951919) e “Gli anni d’oro del cinema di fantascienza” (1920-1929), nei quali il lettore veniva introdotto ad una disamina storico-critica di un panorama produttivo spesso lasciato a margine delle grandi storie del cinema. Dopo l’enorme progressione raggiunta dal genere durante gli anni Venti, che ha il suo apice nel capolavoro “Metropolis” (1927) di Fritz Lang, il cinema degli anni Trenta è subito segnato da un rivoluzionario cambiamento: il passaggio dal muto al parlato; come chiarisce l’autore, invece,

l’altra famigerata novità del tempo – ci riferiamo alla serie di linee-guida morali nota col nome di “Codice Hays” – non toccò quasi mai le produzioni fantascientifiche giudicate dai censori troppo ininfluenti per destare qualsiasi forma di preoccupazione.

Dopo un utilissimo glossario degli effetti speciali in cui Cozzi spiega funzionamento e utilizzo dei maggiori trucchi utilizzati nel cinema del periodo, si entra nel vivo dell’analisi di una vera e propria storia parallela della Settima Arte. “I prodigi del Duemila” di

David Butler e il capolavoro “La Fin du Monde” di Abel Gance insieme ad altre produzioni minori e serial sono i titoli prodotti nel ‘30, mentre per l’anno successivo si analizzano, tra gli altri, “I tamburi del pericolo” e “Un americano alla corte di Re Artù”. Ogni capitolo è l’occasione per parlare, oltreché di cinema, di cultura fantascientifica, di letteratura (Sax Rohmer, H.G. Wells e mille altri) e, non ultimo, delle evoluzioni del mezzo. Il lettore scoprirà che nel decennio in cui furono prodotti capolavori come “King Kong”, “La guerra dei mondi”, “La pericolosa partita”, “L’uomo invisibile”, “Il testamento del Dottor Mabuse”, “La bambola del diavolo”, “Orizzonte perduto” e “Il raggio invisibile” c’è un numero ricchissimo di altrettanti titoli sommersi da recuperare, vedere e studiare. PR Staff


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HORROR MOVIE: HAZE - IL MURO www.scheletri.com

HAZE - IL MURO Regia: Shinya Tsukamoto Cast: Shinya Tsukamoto, Kahori Fujii, Takahiro Kandaka, Takahiro Murase, Mao Saito, Masato Tsujioka Anno: 2005 Nazione: Giappone Durata: 49 minuti

- HORROR MOVIE -

HAZE

TRAMA Un uomo si risveglia nel buio più totale. Non sa dove si trova nè come ci sia finito e il posto in cui è rinchiuso appare inquietantemente pericoloso. A tentoni, nel buio che inghiotte ogni cosa, cercherà di esplorare le sue possibilità di fuga e nel frattempo di recuperare il ricordo di ciò che è accaduto. RECENSIONE Tutto comincia con un risveglio al buio, metafora assai fuorviante del processo di consapevolezza, dal momento che non verrà fatta nessuna luce, quindi tutte le avvenute acquisizioni del protagonista resteranno in parte nell’ombra e quelle che alla fine vedranno la luce non saranno spiegate. Tsukamoto non risponde a nessuno dei quesiti fondamentali che pone e cioè: chi sono, dove sono,

da dove vengo e dove sto andando. Il protagonista, di cui mai sapremo il nome ha una terribile amnesia e si pone mille domande circa il proprio stato, intanto potrebbe esser prigioniero di una guerra che non ricorda essere scoppiata. Oppure vittima di un ricco pervertito che si diverte ad imprigionare le persone, e poi a ferirle lasciandole morire nel sotterraneo delle sua stessa anima. In mezzo ai pezzi di corpi che popolano l’antro in cui si trova, incontra una donna, anche lei preda di amnesia, la quale ricorda solo che “volevo andare da un’altra parte e poi sono stata portata qua prima di riuscire a scappare”. I due sono feriti in modo piuttosto serio, e la donna decide di tentare la fuga passando sotto l’acqua in cui sono immersi i corpi che li hanno preceduti. Quando passeranno dall’altra parte si troveranno in una luce ed in un luogo che nulla aggiungono alla consapevolezza dei due e dello spettatore. La verità è che potrebbe essere accaduto di tutto, da una prosaica lite familiare finita male, fino al passaggio di un alieno che cancella le menti delle persone e ci gioca come fossero bambole. In mezzo a tutte queste


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possibilità ed a mille altre aggiunte a caso dallo spettatore, quello che emerge è l’assoluta maestria di Tsukamoto nel raccontare il perturbante, che da sempre è ospite gradito di tutte le sue opere. Qua l’ermetismo della rappresentazione lascia una traccia inquietante, lungo la quale lo spettatore si arrampicherà con la stessa vacua tenacia che il protagonista mette nell’esplorare i cunicoli della sua anima, o di quella del regista, per quel che ci è dato sapere. La dimensione proiettiva che sola riempie i vuoti lasciati dal sadico demiurgo dell’intera operazione, Dio o Tsukamoto a voi la scelta, impreziosisce il tutto rendendo labile ogni possibilità di definizione. Fino alla rappresentazione finale che, nella sua assoluta mancanza di coerenza finisce per complicare ulteriormente il tentativo di decodifica di chi assiste impotente alla rappresentazione del vuoto esistenziale che popola i sottoscala o le cantine del Giappone contemporaneo. Tsukamoto non è nuovo alla sperimentazione, anni fa diede un sostanziale contributo al cyberpunk con i suoi Tetsuo the iron man e Tetsuo 2 body hammer, dove esplorava con maestria le possibilità del corpo.

In questo Haze, dopo aver trattato il tabù della morte in Vital e quello voyeuristico in A Snake of June, ci regala la definitiva rappresentazione dell’anima. L’anima secondo Tsukamoto è un luogo oscuro, umido e pericoloso, dentro vi nuotano silenziosi i frammenti di tutto quello che abbiamo distrutto sul nostro cammino, ma noi ne perdiamo le tracce per strada e subito dopo anche il ricordo. Tsukamoto usa la sua potente capacità espressiva attraverso le immagini per dirci che dimenticare non ne cancella affatto l’esistenza, la quale continua sotterranea ma non per questo meno vitale. E ci dice anche che insistere in questo modello di rimozione ci potrebbe privare del nostro passato e quindi uccidere la possibilità di un futuro. Non male per un film di soli 49 minuti, che ad un primo sguardo lascia solo leggermente disorientati, ma che guardato di nuovo e stavolta da vicino ci dice molte cose sul nostro conto, cose che per lo più abbiamo dimenticato, ma Tsukamoto si assume qui il compito assai arduo di ricordarcele, senza minimamente curarsi della crudezza del messaggio o della difficoltà di capire il linguaggio del messaggero. Anna Maria Pelella

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lari (non obbligatori ma graditi) tipo piercing e/o tatuaggi. ALTRI REQUISITI: La candidata deve possederne una macchina fotografica o avere comunque la possibilità di fornire a Scheletri foto di qualità mentre indossa gli abiti. Per il pagamento dei 100 euro è necessario inoltre che la candidata possieda Postepay o Paypal o Bancoposta. PER CANDIDARSI: Le interessate possono inviare 2 foto (viso e figura intera) a modella@scheletri.com. Non verranno prese in considerazione candidature prive di foto. Scheletri Staff


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GA-REI: IL DIVORATORE DI SPIRITI

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il primo Shonen manga di successo ideato e disegnato da Hajime Segawa, composto da 12 volumi + uno speciale, pubblicato in Italia a partire dal 29 Aprile 2009 da Planet Manga. Questa storia inizia con le sventure di un ragazzo, Kensuke Nimura, che fin da piccolo ha la capacità di vedere gli spiriti dei defunti e per colpa di questo suo talento innato, non riesce ad adeguarsi e a vivere una vita normale come tutti gli studenti della sua età, ne tanto meno a trovare una ragazza. Tuttavia la sua vita cambierà quando, scappando da uno spirito differente dagli altri, avrà un incontro/scontro con una ragazza che ha le stesse capacità innate di Kensuke: anche lei riesce a vedere gli spiriti. La ragazza, di nome Kagura

Tsuchimiya, si rivelerà di essere una esorcista che lavora part-time per una organizzazione segreta del governo (l’organo segreto del ministero dell’ambiente: “l’ufficio contromisure disastri ecologici sovrannaturali”) e il suo lavoro è combattere gli spiriti con l'aiuto della sua belva spirituale, tramandata da generazioni dalla sua famiglia di esorcisti: Ga-rei Byakuei, sigillata all'interno del suo corpo. Kagura, avendo notato le capacità sovrannaturali di Kensuke e ammirato il suo coraggio cercherà di arruolarlo in questa agenzia governativa e insieme ristabilire l’ordine. Ma le missioni non saranno così facili, dovranno fare i conti con spiriti maligni estremamente potenti e “Fantasmi del Passato” dei protagonisti.

Della serie è stato anche realizzato un anime, prequel del manga, composto da 12 episodi, dal titolo Ga-rei zero. L’anime, appunto, narra dell’infanzia di Kagura che, essendo l'ultima discendente di un'importante famiglia di esorcisti, oltre al dono di poter vedere gli spiriti, dovrà ospitare nel proprio corpo Ga Rei Byakuei, uno "spirito bestia" molto potente, che un tempo era sigillato nel corpo della madre ormai defunta. Kagura dovrà utilizzare questa bestia leggendaria per poter uccidere gli spiriti maligni, ma il prezzo da pagare è molto alto dato che, la sua anima e quella della bestia essendo collegate, il Ga-Rei Byakuei si nutre dell’anima del suo possessore e questo la condanna ad avere una vita

breve. La ragazza, da sempre rassegnata a questo suo destino, vivendo in solitudine e sotto i severi allenamenti del padre, conoscerà una ragazza di nome Yomi, figlia adottiva dello zio, con la quale stringerà un’amicizia molto profonda. Il Giappone da sempre è sempre stato un paese molto influenzato dall’aldilà e dal fantastico, in particolare il mondo degli spiriti, suscitando interesse a molti autori, come Hajime Segawa e a dar vita a storie con protagonisti esorcisti, demoni e anime di defunti ancora legati al nostro mondo. Tutte queste straordinarie leggende hanno permesso a “GA-REI” di distinguersi e riscuotere un grande successo. Andrea De Rosa


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“CUSPLAY PISA” 2012: ECCO LA 2a EDIZIONE www.cusplaypisa.it

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abato 30 Giugno e Domenica 1 Luglio il Centro Universitario Sportivo di Pisa (via Chiarugi 5) vi accoglierà per un evento fantastico! La seconda edizione del CUSplay Pisa!! Il CUSplay Pisa è un evento ludico fumettistico dove all’interno dei numerosi palazzetti del centro troverete un sacco di attività di divertimento per tutta la famiglia e moltissimi espositori provenienti da tutta Italia che riguarderanno le seguenti tematiche: Fumetti,Videogiochi, Abbigliamento, Personaggi e Gadget da collezione,Trucchi scenici, Scuole di disegno, Cosplay, Cultura/cibo giapponese e molto altro. Inoltre la due giorni d’evento sarà una vera e propria girandola di ragazzi/e in cosplay. Il Cosplay è quell’arte di vestire ed interpretare personaggi del mondo dei fumetti, videogiochi, cartoni animati e molto altro, ci si potrà quindi imbattere nelle principesse della Disney, nel Capitan Jack Sparrow de “I pirati dei Caraibi”, Goku di Dragon Ball ed in moltissimi altri personaggi!! Le principali attrative per il pubblico sono: - Torneo di Street Fighter 2; - Area Soft Air; - Area Junior (con istrut-

tori qualificati, giochi e molto altro per i vostri bambini); - Area Tornei carte Magic; - Arena dei combattimenti fantasy dell’Associazione “I lupi oscuri”; - Set fotografico professionale gratuito per tutti, ragazzi in costume e non; - Gara/Sfilata cosplay; - Gioco W3K che permetterà al vincitore di portarsi a casa “Il nuovo Ipad”. Tutti gli stand e le aree di gioco saranno al coperto. Il biglietto per entrare nei palazzetti ha un costo di 3 euro giornalieri ed i bambini sotto i 6 anni entrano gratuitamente.

Ogni biglietto acquistato vi permetterà di partecipare all’estrazione domenicale (al termine della gara/sfilata cosplay) dei premi in palio. Il primo premio sarà un Nintendo 3DS + il gioco Super Mario Land 3D.

Il Centro Universitario Sportivo di Pisa si trova in via Chiarugi 5 (ex via Napoli), dispone di un parcheggio interno gratuito, un’area camping gratuita, un bar ed un ristorante. Inoltre, essendo un centro sportivo, dispone di numerosissimi spogliatoi con docce, servizi igienici ed asciugacapelli. Il Centro Universitario Sportivo di Pisa si sviluppa su una superficie che supera i 50.000 metri quadri, ci sono ben 8000 studenti universitari iscritti. E’ un centro fantastico con moltissimi spazi verdi ed inoltre dista soltanto 2 Km dal centro della città toscana dove risiedono i monumenti caratteristici come la Torre di Pisa, Piazza dei miracoli ed il Duomo. Visitate il sito www.cusplaypisa.it oppure cercateci su facebook per ulteriori dettagli sull’evento. CUSplay Staff


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MODELLISMO ROBOTICO: GAOGAIGAR SRC Su Facebook: L’Alabarda Spaziale - Modellismo Robotico FB Italia

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ONNICHIWA a tutti i lettori di JAPANIMANDO e benvenuti al consueto appuntamento mensile con il Modellismo Robotico de “L’Alabarda Spaziale” che trovate anche su Facebook all’indirizzo www.facebook.com/lalabardaspaziale. Questo mese ho deciso di dedicarmi nuovamente alle recensioni di un particolare modello, e lo farò con una piccola introduzione. Recentemente la giapponese Bandai, leader indiscussa dei gadget, dei giocattoli e del modellismo (robotico e non) ha introdotto sul mercato una nuova linea di modelli chiamata “Super Robot Chogokin” (abbreviata in SRC) suscitando l’interesse degli appassionati, ma al contempo preoccupandoli.Vi spiego

brevemente il perchè. La Bandai, in termini di Modellismo Robotico, è famosa per la prestigiosa serie “Soul of Chogokin” recentemente giunta al sessantunesimo modello (il GX-61 Saikyo Robo Daioja). Con l’uscita dei

modelli SRC, più piccoli ed economici, gli appassionati hanno iniziato a temere da parte della casa madre un abbandono della serie SoC a favore di questi ultimi. Un dubbio amletico che, per fortuna, non si è ancora

concretizzato. Incrociamo le dita e speriamo che Mamma Bandai non ci deluda! Bisogna comunque ammettere che la linea SRC è ottima sotto diversi punti di vista: elevata snodabilità e posabilità (spesso migliore delle versioni SoC), buon utilizzo dei materiali (DieCast e PVC), prezzi ridotti (non si arriva a 100 €) e kit aggiuntivi con armi supplementari e accessori. Unica pecca, le dimensioni (in media 15 centimetri, al contrario di modelli SoC che superano abbondantemente i 20). Il modello che andrò a recensire è il decimo della serie SRC: Sto parlando del Gaogaigar “King of Braves”. Yūsha Ō Gaogaigar (Gaogaigar, il re dei coraggiosi), è una serie televisiva composta da 49 episodi prodotto nel 1997 dalla Sunrise (conosciuta anche per Daitarn III, Zambot 3, Mobile Suit Gundam e tantissimi altri), sotto la direzione di Yoshitomo Yonetani. La serie è ambientata nel 2005, due anni dopo lo schianto sulla Terra della prima forma di vita extraterrestre identificata, classificata come EI-01. Dopo aver assorbito un gran numero di macchine, EI-01 sparì senza lasciare traccia. Il governo giapponese creò quindi


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un’organizzazione con lo scopo di combattere altre possibili minacce aliene, chiamata GGG (“Three Gi”) e situata al di sotto della “G-Island” nella baia di Tokyo. Una forma aliena parassita, gli Zonderian, iniziò a manifestarsi: Usando il Metallo Zonder sono in grado di assimilare vari tipi di materia per formare mostri meccanici, che usano esseri umani imprigionati dentro di loro come fonte di energia. La GGG ha tre armi a disposizione per combattere la minaccia degli Zonderian: Galeon, un leone robotico senziente di origini aliene, il bambino alieno Mamoru Amami che è stato consegnato da Galeon a una

coppia di terrestri otto anni prima dell’invasione degli Zonderian e il cyborg Guy Shishiō, la cui vita è stata salvata da Galeon due anni prima. Guy Shishiō è capace di fondersi con Galeon formando il robot Gaigar che combinato con le GaoMachines (l’aereo Stealth Gao, il treno Liner Gao e il carro armato Drill Gao) diventa il Super Robot Gaogaigar, capace di sconfiggere gli Zonder recuperando i loro cuori, in modo che vengano purificati da Mamoru per liberare i prigionieri umani contenuti all’interno. LA CONFEZIONE Una volta aperta la scatola, il modello è confezionato in due blister di


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plastica: in uno troviamo il robot, le mani aggiuntive e alcune accessori (il Broken Magnum e lo Zonder Core); nell’altro troviamo le ali e il Dividing Driver. A parte, in una bustina di plastica, troviamo il Protect Shade; In un altra bustina le istruzioni. Rimango subito molto ben impressionato per la quantità di armi e accessori a disposizione! IL MODELLO Una volta tirato fuori il robot dal suo alloggiamento, si nota subito una certa pesantezza dovuta alle gambe e ad una parte del tronco superiore costruite con il nostro metallo pressofuso preferito: lo ZAMAK! (per delucidazioni sui ma-

teriali, potete leggere il primo articolo de “L’Alabarda Spaziale” pubblicato sul numero di Novembre 2011 di JAPANIMANDO). Noto con piacere che gli snodi e le parti mobili sono tantissime e le articolazioni delle braccia/spalle consentono una serie di movimenti che difficilmente si riescono ad effettuare con un robot della serie SoC! Grazie alle mani intercambiabili si possono utilizzare una serie di armi davvero ben fatte: Si va dal gigantesco Dividing Driver al coreografico Broken Magnum, e utilizzando la mano aperta combinata con la simulazione in plastica trasparente del Protect Shade, abbiamo un esempio

molto concreto di cosa possa essere una classica “Barriera Protettiva”! Un’altra “finezza” è la possibilità di sostituire due diversi volti e le parti della testa, compresa quella frontale del leone (di “Voltroniana” memoria... Eh Eh). Bisogna comunque fare attenzione, sono parti molto piccole. I PREGI... I pregi di questo modello sono parecchi. In primis, il costo: Questo permette anche a chi non naviga nell’oro (visto il periodo...) di poter avere una collezione di ottimi Gokin Bandai ad un prezzo decisamente contenuto. Certo, non potremo sicuramente paragonare questo Gaogaigar alla enorme, pe-

sante, superaccessoriata e superdettagliata versione della Max Factory, della CM’S o della Kotobukiya; la qualità e la fedeltà si assesterebbero su un altro livello, ma ad un costo di almeno cinque volte tanto (sull’ordine delle 200/250 €...). Sono comunque prodotti Bandai, e qui non si scherza. I dettagli sono curati e questo li rende molto simili alle loro versioni “anime”. Se a tutto questo aggiungiamo la straordinaria snodabilità e posabilità (quasi paragonabile ad un modello Revoltech) e ai numerosi accessori, parti intercambiabili e armi... Abbiamo un modello decisamente completo sotto tutti i punti di vista.


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...E I DIFETTI Senza paragonare questo modello a nessun’altra produzione, e guardandolo nel suo insieme, non trovo nessun difetto particolare, se non le dimensioni leggermente minori rispetto ad un SoC. Nessuna imprecisione nella scelta dei colori, dei materiali e, soprattutto, nell’ottimo sculpt. Anche il packaging, optando per il blister di plastica al posto del polistirolo, non intacca il valore e la bellezza di questo prodotto. CONCLUSIONE Un prodotto sicuramente consigliato agli amanti della serie, ma anche a chi non conosce Gaogaigar ed è un appassionato

dei prodotti Bandai. Una buona occasione per scoprire il Super Robot della Sunrise, insieme ad altri SRC usciti recentemente, che riproducono gli altri mecha della serie! C’è anche da dire che, visti i prezzi della concorrenza, anche gli appassionati con disponibilità economiche limitate avranno modo di avere nella propria collezione questo massiccio e potente robot, che mediamente ha un valore di mercato di circa 40/45€. Diamo quindi un calcio alla crisi e godiamoci questi piccoli ed economici capolavori! Alla prossima! MATA NE! Roberto “Robb” Morello


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ABBIAMO VISTO “THE AVENGERS”! www.sbamcomics.it

L’abbiamo atteso per mesi e mesi. Adesso è tra noi: The Avengers, il kolossal diretto da Joss Whedon che riunisce – per la prima volta sul grande schermo – i più grandi eroi del Marvel Universe, ha già totalizzato in 41 paesi (non negli Usa dove al momento di questi dati non è ancora uscito) oltre 73 milioni di dollari di incasso. In Italia in particolare, nei primi cinque giorni di programmazione la pellicola ha superato i 9 milioni di euro. Confusi in questa folla oceanica, c’erano anche due Sbam-collaboratori. E prima di… tornare a vederlo di nuovo, ecco il loro parere. State tranquilli: l’articolo che segue non contiene nessun pericoloso spoiler, potete leggerlo tranquillamente anche se non avete ancora visto il film! Doverosa premessa: chi scrive è da sempre un devotissimo Marvel-fan. Per di più, tra tutti i sottouniversi della Casa delle Idee (avventure ragnesche, mutanti, storie cosmiche alla Fantastici 4… ) quello degli “eroi” è sempre stato il nostro preferito. Ecco perché, sedendoci in sala con gli (antipaticissimi) occhialini 3D sul naso, inevitabile pensare che… era dal 1977 che aspettavamo questo momento! Paura: tanta attesa rischia

Un film di Joss Whedon. Con Chris Evans, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson – USA 2012 – Walt Disney.

di rendere troppo esigente il pubblico di un film di questo genere, tra l’altro strategicamente (e anche un po’ sadicamente) preparato dagli

abili uomini-marketing della produzione con quei piccoli assaggi, quei trailer diffusi di quando in quando, quelle locandine via via aggiornate…

Ma eccolo, il film, buio in sala, si comincia… Due ore e 20 minuti che scorrono via molto bene, una trama ben congegnata, eccellenti effetti


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speciali, recitazione assolutamente di livello, momenti di pura gioia per gli occhi con i primi piani su Scarlett “Vedova Nera” Johansson, Cobie “Maria Hill” Smulders e Gwyneth “Pepper Potts” Paltrow (ma anche il pubblico delle femminucce ha indubbiamente il suo bel vedere…). Dal punto di vista del fumettomaniaco purista, possiamo dire che i caratteri dei personaggi sono ben rispettati, nonostante quel rimescolamento tra i Vendicatori classici e quelli Ultimate che si è reso (probabilmente) necessario per esigenze di regia. Ma rispetto a scempi come quelli fatti su Fantastici Quattro (avete presente il dottor Destino di quel film, vero?), qui siamo nella bambagia. Se proprio dobbiamo trovare il capello da questo punto di vista, forse Hulk ha una metamorfosi eccessiva lungo la storia (e qui mi fermo!). Il protagonista di The Avengers è certamente Iron Man: vuoi per il carattere forte del personaggio, vuoi per l’impatto di un attore come Robert Downey Jr. (certamente quello che meglio “buca” lo schermo), vuoi per gli effetti speciali che concedono i voli supersonici e i raggi repulsori dell’armatura, è certamente lui il personaggio che ha più spazio. Ma anche Hulk trova qui la sua miglior realizzazione cinematografica di sempre, dopo i tanti tentativi

fatti finora. Quello meno riuscito – secondo noi – è Thor che, come già nel “suo” film, è forse troppo giovane e poco definito (in questo caso anche troppo “inferiore” rispetto a Hulk). Quello più sacrificato invece è il buon vecchio Capitan America, anche se questo è un problema che permane da sempre anche sui fumetti: tra divinità, esseri super-potenti, armature atomiche e entità cosmiche assortite, Cap non può fare molto più che lanciare il suo scudo sul muso del cattivaccio di turno. Anche se – e così pure nel film – resta l’anima, lo stretega militare, il motivatore insostituibile della squadra. Resi molto bene tutti gli altri, soprattutto nelle scene d’azione. Infine, a “colorare” il tutto anche momenti di puro umorismo e qualche debito con Il Signore degli Anelli (uno addirittura esplicito, quando Iron Man chiama “Legolas” il buon Occhio di Falco). The Avengers si conclude – come da manuale – con la grande battaglia finale: un capolavoro assoluto di tensioni, effettoni, cazzottoni, esplosioni, drammoni, mostroni, cattivoni, soluzioni, colpi di scenoni, e chi più ne ha più ne metta. Parliamo anche del regista di questo kolossal: dobbiamo notare l’enorme capacità che ha avuto Whedon nel tra-

sformare un linguaggio – il fumetto – in un altro – il cinema –. Sappiamo infatti che il buon Joss appartiene a entrambi i mondi: è un regista tanto quanto è un fumettista (autore, tra le altre cose, di Astonishing X-Men). Ma, soprattutto, è un appassionato di fumetti Marvel estremamente nerd. E dalla visione del film si evince chiaramente. Intanto si prende tutto il tempo necessario: 140 minuti di pellicola possono sembrare tanti, ma volano in un attimo. Ma la cosa che più colpisce sono i personaggi, le pose, le movenze: non è infrequente nei fumetti vedere Capi-

tan America fare un salto, atterrare facendo una capriola per poi rimettersi in piedi lanciando lo scudo, colpendo i nemici mentre è ancora in movimento; o vedere Clint Burton/Occhio di Falco lanciarsi da un palazzo mentre scocca frecce, per poi combattere corpo a corpo; o, ancora, la Vedova Nera usare le sue letali tecniche di combattimento sfruttando anche l’ambiente circostante. Ecco, tutto questo nel film c’è, è amplificato. Insomma non è una riduzione cinematografica come quelle viste finora, è un vero e proprio fumetto con attori. Tanto


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che, a differenze di altre opere magnifiche come il Batman di Nolan, qui la firma del regista non si fa sentire per niente: questi non verranno ricordati come i Vendicatori di Whedon, ma solo come i Vendicatori, il loro film (correte al cinema e scoprite perché da soli!), la loro essenza più pura, divertente, coinvolgente, emozionante. Un tributo, un regalo. Il film non fa niente per nascondere la sua natura nerd: i personaggi parlano tra loro in codice, citano quinjet e chitauri come se fossero cose normali e già cono-

sciute dall’intero pubblico, ma senza che i meno preparati si sentano mai smarriti: piuttosto l’intera sala viene trascinata in un vortice di eventi, combattimenti, situazioni apocalittiche che solo i più potenti eroi della Terra possono sventare, con noi al loro fianco: non ti accorgi di star seduto su una poltrona con indosso degli occhialini per il 3D (tra l’altro molto efficace): pensi di essere lì, con loro, a eseguire gli ordini di Cap e a cercare un barlume di speranza quando tutto sembra perduto. Tutto bene quindi? L’attesa è stata adeguatamente ripagata? Diremmo proprio di sì, cari Marvel-fans. Si impone un unico appunto, relativo a un problema comunque comune a tutti i film supereroici, e

che è “colpa” del pubblico: dovendo allargare il più possibile il target del film, ovviamente autori e registi sono costretti a lunghe introduzioni per caratterizzare i personaggi e presentare le origini dei vari superpoteri (quante volte quel fatidico super-ragno ha pizzicato il sempre ignaro Peter Parker?), in questo caso l’origine della squadra. Introduzione, questa, che ai marvel-fissati non sarebbe necessaria. Solo in seguito, il regista può passare all’introduzione specifica del film, al sorgere del drammone che renderà necessario l’intervento dell’eroe e quindi alla trama vera e propria. Il tutto toglie ovviamente molto tempo al film stesso. Almeno nel caso di The Avengers, la cosa non pesa eccessivamente, anche se noi Marvel-fissati avremmo forse

preferito un film che cominciasse con la squadra già viva, vegeta e operante. Non ci resta che aspettare il sequel! E a questo proposito, nota finale importante, se ancora non avete visto il film: quando... finisce, restate seduti! Dopo i titoli di coda – come ormai da tradizione – salta fuori un flash preparatorio per Avengers 2 che ha per protagonista... ooops, avevamo promesso niente spoiler! Antonio Marangi Mattia Caruso P.S. Uno spoiler (ma non sul film) ce lo concediamo però... Il prossimo numero di “Sbam! Comics”, la nostra rivista digitale, sarà uno speciale dedicato ai super-eroi, in onore del film vendicativo e dei 50 anni di Spider-Man. Il tutto dietro una scintillante cover opera del maestro Franco Brambilla, copertinista di Urania. La rivista uscirà a fine maggio e sarà scaricabile – come sempre gratuitamente – dal sito www.sbamcomics.it. Antonio Marangi


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ROBBY IL ROBOT: UNA STAR DI METALLO Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

tere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge 3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purchè questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge. Il successo di Robby è indissolubilmente legato alla sua interpretazione ne “Il Pianeta Proibito” (Forbidden PlanetUSA\1956), film tratto dal romanzo omonimo di

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l sogno più o meno inconfessato di ogni attore è quello di garantirsi l’immortalità entrando nell’immaginario collettivo. Quello che andremo ad omaggiare in questo articolo è un attore “atipico” ma non per questo privo di una sua grandezza mediatica. Il suo nome è Robby ed è un Robot!. Creato e realizzato dall’ingegnere americano Robert Kinoshita, Robby vide la luce il 1° luglio del 1955 negli Studios della Metro-Goldwin-Mayer di Culver City, in California. Era praticamente una sorta di scatolone con gli arti, alto circa 2 metri e pesante 300 libbre. L’intera operazione costò 125000 dollari (cifra considerevole per l’epoca): l’anima-

zione fu affidata ad un “mago” degli effetti speciali, Glen Robinson, mentre per l’interpretazione vocale venne scelto un attore di buon talento, Marvin Miller. A guardarlo l’androide non aveva nulla di eroico anzi risultava goffo e grottesco, eppure sarebbe diventato una delle icone della “Science Fiction” cinematografica. Una parte del successo, probabilmente, fu dovuta ad una precisa scelta autoriale. Robby, infatti, rappresentò la prima applicazione sul grande schermo delle celeberrime tre leggi della robotica elaborate da Isaac Asimov che, brevemente, ricordiamo: 1) Un robot non può recar danno a un essere umano né può permet-


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W.J. Stuart (liberamente ispirato a “La Tempesta” di William Shakespeare) e diretto da Fred M. Wilcox. Ricordiamone a sommi capi la trama: Una spedizione guidata dal comandante Adams (Leslie Nielsen) atterra sul pianeta Altair 4 alla ricerca del gruppo di esploratori terrestri atterrato su quel mondo venti anni prima. I superstiti sono pochissimi: il dottor Morbius (Walter Pidgeon), uno scienziato un po’ megalomane, la giovane figlia di questi, Altaira (Anne Francis) e un robot tuttofare denominato affettuosamente “Robby” (in questo film animato da Frankie Darro). Sul pianeta sono rimaste tracce evidentissime degli antichi abitatori, i Krell, ideatori di una gigantesca macchina comandata dagli impulsi elettromagnetici del cervello. Un misterioso nemico semina la morte tra

i componenti dell’equipaggio. Presto si scopre che la macchina dei Krell ha il potere di risvegliare i “mostri dell’id”, gli istinti malvagi sepolti nel subconscio. A causa di questi impulsi assassini, un’intera, evolutissima razza si auto sterminò in una sola notte. Ora, il dottor Morbius ha liberato nuovamente questa “ bestia primordiale”. In un momento di consapevolezza, lo scienziato si rende conto che l’unica via di uscita è la distruzione del macchinario dei Krell, anche a costo della sua vita. Dopo aver affidato la figlia ad Adams ed alle amorevoli cure di Robby, innesca un congegno di distruzione che fa esplodere Altair-4 . Dopo questo film, l’ubbidiente e servizievole Robot diventa una autentica star.Anche in Italia (per il doppiaggio si avvaleva di un giovane Alberto Lupo!), Robby suscita grandi simpatie. Persino il fumetto gli rende omaggio sulle pagine de Il Monello (N° 43 del 1948). Purtroppo il successivo copione non fu all’altezza del suo talento e “Il Robot e lo Sputnik” (The Invisible

Boy- USA\1957), non ottenne un grande successo. Tuttavia, la fama di Robby non venne minimamente scalfita dal “flop”. Per cinquant’anni, il gioviale androide continuerà a calcare le scene . Alla fine metterà insieme qualcosa come 23 ruoli, partecipando a serial di prestigio come “L’Uomo Ombra” (1958), “Ai Confini della Realtà” (in due episodi: Uncle Simon del 1963 e The Brain Center at Whipple’s del 1964 ), “La Famiglia Addams (1966), “Lost in Space” (negli episodi War of the Robots del 1966 e Condemned of Space del 1967), Project UFO (1978), Mork & Mindy (1979). Troverà persino modo di far capolino nel

poliziesco “Colombo” nell’episodio Mind Over Mayhem del 1974. Sul grande schermo si farà vedere in pellicole come “L’Astronave Fantasma (1961), “Gremlins” (1984), “Le ragazze della Terra sono facili (1988) e “Looney Tunes : Back in Action (2003). L’ultima sua apparizione risale al 2005 nell’episodio Gavin’s Pipe Dream della serie TV “Una Pupa in Libreria”. Poi, anche per Robby, giunse il momento della pensione. Ci piace pensarlo in ciabatte e con la papalina sul testone mentre si gode il meritato riposo in un personalissimo “Sunset Boulevard” che speriamo non troppo malinconico... Pietro Zerella


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3° AGLIANA MOONLIGHT COSPLAY www.aglianamoonlightcosplay.it - www.brigataotaku.it

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ome tutti sapranno, non c’è 2 senza 3! Anche quest’anno appuntamento in Piazza Gramsci e Piazza 4 Novembre per una grande manifestazione, organizzata dalla "Brigata Otaku", per salutare l’estate alle porte: “Agliana Moonlight Cosplay”! Anche quest’anno sarà disponibile tutta una serie di eventi per passare 2 giornate all’insegna del fumetto, dell’animazione, del gioco e soprattutto... del cosplay! Inoltre, come sempre, sarà presenza una zona fiera, con bancarelle di

ogni genere, e ovviamente INGRESSO GRATUITO. Vi aspettiamo tutti il 16 e il 17 Giugno! PROGRAMMA SABATO - ore 16:30 Dimostrazione di Aikido a cura di Ciulla Salvatore; - ore 17:15 Esibizione dell’associazione Lailac; - ore 18:15 Concerto live della bravissima Suny Mao; - ore 19:00/20:00 il gruppo teatrale BARAGUMI ci delizieranno con una rappresentazione teatrale ispirata a Takarazuka: “The Scarlet Pim-

pernel”; - ore 21:00 Gara Cosplay. Ricordiamo inoltre la 3° Edizione della Gara di Disegno: REGOLAMENTO GARA: http://www.mediafire.co m/view/?plv3lcv72i6xn1h Modulo Minori da Compilare: http://www.mediafire.com/view/?7b3xuntidi t1diq PROGRAMMA DOMENICA - ore 16:30 Esibizione a cura dell’associazione di “Game of thrones”: http://www.gameofthronescosplay.com/

- ore 17:30 Gara cosplay: - ore 21:00 chiusura fiera con Concerto dei BANANASPLIT. Ricordate: la “Guest Star Cosplay”... siete VOI!!! LE NOVITA’ NON SONO FINITE! Nei prossimi giorni provvederemo a dare maggiori informazioni e a svelare piano piano tutte le news! Per contattarci come standisti: info@aglianamoonlightcosplay.it BO Staff


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COVERBAND: DOTTOR ZERO E LA FANTABAND www.fantaband.it

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iao ragazzi, siamo Dottor Zero e la Fantaband, spumeggiante cartoon cover band della provincia di Torino nata nel 2008 dalle ceneri del gruppo ska-core Bassa Fedeltà (sulle scene dal 2001) che, dopo diversi cambi di formazione e concerti live, ha deciso di lasciarsi alle spalle l’esecuzione di propri brani rivisitando in chiave ska-rock alcuni successi italiani e stranieri degli anni ‘60-‘80: dato che la parte di concerto che piaceva di più, sia al pubblico sia ai compo-

nenti del gruppo, era quella dedicata alle sigle dei cartoni animati, ecco che il nuovo progetto ha iniziato a prendere forma. Al momento il gruppo è composto da cinque elementi: Kinder (voce maschile), Cri (voce femminile), Luca Capelli (chitarra e cori), Gian (basso e cori) e Bramba (batteria e cori). Per completare la formazione siamo alla ricerca di un tastierista: aiuto!!! Al nostro attivo abbiamo una sessantina di concerti tenuti per la maggior parte nella provincia di

Torino, tra i quali ricordiamo la partecipazione nel 2009 a Tavagnasco Rock (evento musicale conosciuto a livello nazionale), spingendoci fino a Reggio Emilia partecipando nel maggio 2010 al Rumicon, evento cosplay che ci ha visti protagonisti come colonna sonora della manifestazione (e dove il nostro cantante ha addirittura vinto un premio partecipando con il suo cosplay di Annette!!). Nel 2010 è uscito il nostro primo CD, “Sembra talco ma non è”, una rac-

colta di tredici sigle di cartoni animati che non può mancare nella collezione di chi è malato di cartoonmania. Lo spirito che anima la band è quello di far rivivere i momenti dell’infanzia a chi, come noi, è già “grandicello” e regalare un sorriso al proprio pubblico con uno spettacolo di circa due ore durante le quali i cantanti effettuano numerosi cambi d’abito trasformandosi in personaggi dei cartoni animati, e i ragazzi della band non sono certo da meno con le loro bellissime tutine di Kyashan e la divisa della New Team. Non ci credete e volete un assaggio? Visitate il nostro sito, cercateci su Facebook o partecipate ad un nostro concerto: vi promettiamo che non vi annoierete!!! DZ&FB Staff


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ANIME CLASSICS: “LE AVVENTURE DI LUPIN III”

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upin III è, a distanza di anni, il personaggio del cinema d’animazione giapponese più noto in Giappone e all’estero. Lupin fu ideato negli anni ‘60, un periodo molto movimentato della storia giapponese. Il Paese era scosso da numerose contestazioni organizzate dagli studenti del partito comunista. Tale situazione, all’interno di scuole e università, trovava consenso anche fra intellettuali e alcuni mangaka, tra cui Kazuhiko Kato, in arte Monkey Punch, cui dobbiamo il merito di aver creato il

nostro Lupin (1967). Il manga, disegnato e sceneggiato dallo stesso Punch, era pubblicato su un settimanale per ragazzi “Weekly manga Action” (Futabasha). Il titolo del fumetto era semplicemente “Rupan sansei” (Lupin terzo). Punch caratterizzò Lupin ispirandosi vagamente al noto ladro gentiluomo Arsene Lupin del romanziere francese Maurice Leblanc e James Bond di I. Fleming (1952). Attraverso la sua condotta sovversiva e indipendente, gli studenti di allora s’immedesimarono

Titolo originale: Rupan Sansei Soggetto e manga originale: Monkey Punch Character designer:Yasuo Otsuka (1° e 2° serie), Shingo Araki (3° serie) Regia: Masaki Osumi, Isao Takahata, Hayao Miyazaki (1° serie), Kyosuke Mikuriya,Yasumi Mikamoto et al. (2° serie),Yuzo Aoki et al. (3° serie) Musiche: Takeo Yamashita (1° serie), Yuji Ohno (2° e 3° serie) Produzione: TMS / NTV Produzione: Nippon Animation (1976) Numero di episodi: 52

facilmente nello smilzo e scimmiesco ladro, diventando subito fenomeno di tendenza. Lupin è il tipico antieroe, menzognero quanto basta, egocentrico, dongiovanni ma dotato di un carisma e di una simpatia irresistibili. Appartenente alla terza discendenza del ladro francese Arsene Lupin, Lupin III è un ladro professionista, scaltro e ricercato da lungo tempo dalle polizie internazionali. Nella sua vita privata è una persona alquanto sfortunata, pertanto è lontano dalla figura vin-

cente ed elegante del Lupin di Leblanc. Già nel 1971, Lupin si guadagnò una serie televisiva. Al suo attivo ne possiede ben tre, la prima del 1971, la seconda del 1977 e l’ultima del 1984, più numerosi film per il grande schermo e special televisivi proposti in tv a tutt’oggi, con cadenza regolare. La casa di produzione è la celebre TMS (Lady Oscar, Occhi di gatto, ecc.). Tra i lungometraggi è bene ricordare “Lupin III e il castello di Cagliostro” (1979) del regista premio Oscar, Hayao


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Miyazaki. Al fianco di Lupin troviamo anche altri personaggi. Daisuke Jigen è un abile e taciturno pistolero, Ishikawa Goemon, un tenebroso samurai dall’infallibile spada mentre Fujiko Mine (alias Margot nella seconda serie) è un’astuta e prosperosa donna, quasi mai complice dell’inafferrabile banda. Non dimentichiamoci del buffo ispettore Koichi Zenigata, un uomo goffo ma ligio al suo dovere di poliziotto e perennemente sulle tracce del nostro eroe. Importante contributo al suc-

cesso delle serie e dei film di Lupin III l’hanno dato le colonne sonore. Buona parte in stile jazz, risultano di elevata qualità oltre ad essere particolarmente azzeccate al tipo di personaggio e al clima degli anime. Le serie televisive appaiono sempre piacevoli e ricche di situazioni intricate che, a volte, rasentano l’assurdo (in primis nella serie del 1977) ma forse è proprio questo lato grottesco e paradossale delle vicende che ha reso e rende tuttora Lupin un cartone animato così inusuale e

amato dal pubblico. La fascia di età a cui si rivolge è ampia: dal bambino di dieci, undici anni all’adulto. Ognuno può ritrovare nelle rocambolesche avventure di Lupin, un personale motivo d’interesse.

Lupin continua ad avvincere spettatori da ormai quattro generazioni a dimostrazione di quanto un ottimo prodotto, “funzioni” sempre. Fabio Cassella

TESTO:

2a SIGLA TV ITALIANA -------------------------Casa discografica: RCA Interprete: Castellina Pasi Autori:: Franco Migliacci Franco Micalizzi Durata:: 2’45” Data di prima pubblicazione: 1981

chi lo sa che faccia ha? chissà chi è tutti sanno che si chiama Lupin era qui un momento fa chissà dov’è dappertutto hanno visto Lupin ogni porta si aprirà chissà perché se l’accarezza Lupin sto tremando qui dentro di me chi lo sa stanotte tocca a me se gioielli e denari e tesori non ho a Lupin il mio cuore darò scivolando come un gatto se ne va sopra i tetti sotto i ponti Lupin quanti cani poliziotti ha dietro sè ma sarà un osso duro Lupin ruba i soldi solo a chi ce n’ha di più

per darli a chi non ne ha sembra giusto però non si fa neanche un pò a me però però è simpatico e non saprei dire di no a Lupin il mio cuore darò ruba i soldi solo a chi ce n’ha di più per darli a chi non ne ha sembra giusto però non si fa neanche un pò a me però però è simpatico e non saprei dire di no a Lupin il mio cuore darò il mio cuore darò il mio cuore darò il mio cuore darò il mio cuore....


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LUPIN III - THE FAN MOVIE www.facebook.com/lupinfanmovie

S

milzo, immorale e furbissimo, con un debole per i diamanti e le belle donne. Con questi ingredienti Lupin III ha una sfilza di fans. Alcuni tra questi si sono riuniti per un filmtributo dal titolo: “Lupin III – The fanmovie”. Il film è scritto e diretto dal pirotecnico regista di action-movie Gabriel Cash (Red mantis, Destiny angels,Victims). Lupin III the fan movie, ha trovato sostegno economico dai fan tramite la rete. Tutti hanno contribuito con le proprie competenze a questo progetto senza scopo di lucro e la E-management e Gruppo orizzonti hanno garantito parte dei fondi. Nel cast sono stati scelti attori molto somiglianti ai protagonisti del fumetto con cui abbiamo tanta familiarità. In particolare, appare straordinariamente compreso nel ruolo il protagonista Luca Conticelli, un Lupin effettivamente verosimile e convincente. Altrettanto caratterizzati gli altri interpreti: una Fujiko Mine super sexy interpretata da Francesca Gavardi, Andrea Baglio veste splendidamente i panni del pistolero Jigen, Yoon C. Joyce è il taciturno samurai Goemon, Marco Sechi invece da vita ad uno Zenigata esplosivo ed ironico, Miky

Falcicchio (Mister Italia 2010) nel ruolo del bellissimo super criminale “Mister Pompi“ e la giovane promessa Vely Kant, interpreta una gioielliera che viene rapinata dal cattivo, per impossessarsi del famoso diamante “La lacrima di Marylin”. A curare e vestire i personaggi, ci ha pensato il parrucchiere-costumista Giuseppe Santilli, un vero professionista nel settore, che è riuscito a dar vita ad un vero cartone vivente. Per collaborare al progetto ed eventualmente acquistarne una copia in DVD: www.facebook.com/lupinfanmovie. ______________ CAST ARTISTICO: LUPIN - Luca Conticelli MARGOT – Francesca Gavardi JIGEN – Andrea Baglio GOEMON – Yoon C. Joyce ZENIGATA – Mario Sechi Mr. POMPI – Miky Falcicchio GIOIELLIERA – Vely Kant AUTISTA – Roberto Verrocchi PIZZAIOLO – Giuseppe Santilli CAST TECNICO: Regia - Gabriel Cash Soggetto e sceneggiatura – Gabriel Cash e Luca Conticelli Assistente alla regia – Francesca Dantone Direttore di produzione – Rosario Porzio Segretaria di produzione – Flavia Filiaci Operatore alla macchina – Gabriel Cash Parrucchiere e Costumista – Giuseppe Santilli Truccatrice – Ilaria Carnevali Visual fx – Carlo Macchiavello Montaggio – Gabriel Cash

LFM Staff


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CORTO MALTESE: FAVOLA DI VENEZIA Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

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arinaio, avventuriero, pirata, cercatore di tesori. Questo e altro ancora è Corto Maltese, il personaggio creato nel lontano 1967 da Hugo Pratt. Ma questo personaggio rappresenta soprattutto una chiave che apre lo scrigno dell'avventura e del viaggio fantastico. Corto “...eterno perdigiorno, ingenuo Don Chisciotte da strapazzo, seduttore frustrante e frustrato, parassita romantico e forse anche sentimentale...”, come lo descrive uno dei suoi amici, rappresenta in realtà lo scetticismo dell’autore circa le convinzioni religiose e nazionalistiche e le sue avventure spaziano sempre tra realtà e fantasia, tra storia e leggenda. Ne è una prova questo volume, Favola di Venezia, pubblicato nel 1976 ed ambientato nella città veneta tra il 10 e il 25 Aprile (ricorrenza di San Marco, patrono di Venezia) del 1921 e recentemente ristampato dalla Rizzoli. Corto è a Venezia per una scommessa. Un suo amico, il poeta Frederick Rolfe detto Baron Corvo, lo sfida a trovare un misterioso gioiello magico, la Clavicola di Salomone, che la leggenda racconta che fu riportato a Venezia insieme alle spoglie di San Marco, patrono della

città. Baron Corvo, che già in altre occasioni fa da “mandante” delle sue avventure, gli manda un indovinello, la cui soluzione svelerà il nascondiglio del prezioso smeraldo. La ricerca dello smeraldo diventa una sorta di viaggio iniziatico nella Venezia dei primi anni del novecento, tra logge massoniche, sette religiose e confraternite filosofiche, tra scontri con i fascisti e incontri con D’Annunzio (il Poeta) e con la misteriosa Hypazia, convinta di essere la reincarnazione della filosofa neoplatonica nemica dei cattolici. Corto rimane in bilico

tra sogno e realtà, come sembra essere rimasta Venezia stessa. Il mito della Clavicola di Salomone è creduto da tutti una leggenda, di più una favola, eppure le ricerche di Corto Maltese destano l’interesse di molte persone fino a quando un delitto fa precipitare gli eventi: Stevani, giovane camicia nera della Serenissima, viene colpito da una misteriosa pallottola nel salotto della sua abitazione mentre esamina insieme a Bepi Faliero (componente della loggia massonica) i diari di Baron Corvo che suo padre, amico intimo del

poeta inglese, conservava nel proprio studio. Gli avvenimenti si susseguono più che come un sogno, come in una fiaba e come in tutte le fiabe il tema della magia è posto al centro dell’intreccio narrativo fin dalle prime pagine fino al finale di ispirazione shakespeariana, in cui prima di accomiatarsi e passare alla prossima storia convoca e saluta tutti i personaggi. Pratt approfitta di questa occasione per continuare a sperimentare una semplificazione del tratto già adottata a partire dalla storia Corte Sconta detta Arcana. I personaggi vengono tratteggiati con pochi segni di matita, distaccandosi notevolmente dallo stile delle prime avventure di Corto Maltese ma raggiungendo una completa maturità, evidenziata dalla perfezione formale del tratto. Così anche nella costruzione della tavola concorre a questa intenzione, soprattutto nella variazione dei rapporti dimensionali e dal fatto che non mostra nessun espediente narrativo per evidenziare il passaggio dalla realtà al sogno o dal racconto mitico. Perchè in fondo nelle fiabe non c’è confine tra realtà e fantasia. Alfonso Verdicchio


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G. EKLUND: LA SFERA DI DYSON

Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

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remetto che sono un grande fan della serie classica di Star Trek. Si può dire che è stato questo serial, insieme alla trilogia della Fondazione di Asimov, a “iniziarmi” alla fantascienza. Ricordo che da piccino mi divoravo tutti gli episodi della saga dell'Enterprise e del suo equipaggio. Tuttavia, i vari “seguiti” non mi hanno mai del tutto convinto, addirittura ho trovato irritante l’ultima serie in ordine di tempo ma che rappresenta il prequel della serie classica, cioè “Enterprise”. Potete quindi immaginare che salto ho fatto quando, girando per ban-

carelle di libri usati, ho trovato questo romanzo di Eklund. In questo romanzo troviamo l’Enterprise in viaggio esplorativo nel Nucleo Galattico. Qui,

Kirk e il suo equipaggio si imbatte prima in una navicella pilotata da un ex compagno d’accademia di del capitano, ufficialmente morto da anni, poi in una sfera di Dyson che attira l’astronave al suo interno. Ma cos’è una sfera di Dyson? La sfera è una sorta di rivestimento in grado di racchiudere in essa dei corpi stellari. Nel caso della nostra avventura, nella sfera è rinchiuso un sole e un enorme pianeta abitato, tuttavia, da una sparuta popolazione di indigeni. Una volta sbarcati, Kirk e il suo equipaggio scopriranno presto che il viaggio della sfera, guidata da un essere superiore, chiamato Ay-Nab, con poteri quasi divini, tali addirittura da tenere in vita per secoli i naufraghi che la sfera ha raccolto nel suo viaggio, sta per terminare all'interno di un buco nero.

L’unico modo per uscirne è convincere il dio-sole di lasciare andare l’astronave e gli abitanti del pianeta. Ci riuscirà? la risposta è scontata. Eklund coglie appieno lo spirito della serie: un gruppo di uomini che sfidano l’ignoto non con le armi in pugno (come fanno i Klingon), ma con il proprio ingegno e la propria umanità. Quindi niente battaglie spettacolari con Ay-Nab nè con un vascello Klingon anch’esso intrappolato nella sfera, ma uno scontro dialettico possiamo dire, per dimostrare che la pace non si raggiunge certo con le armi ma con la comprensione e il dialogo, perfettamente in linea con lo spirito della serie televisiva.

Alfonso Verdicchio


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8° FULLCOMICS & GAMES

www.fullcomicsandgames.com - www.connect24.it stino Oscuro di Acchiappasogni. INGRESSO GRATUITO. Ore 18 - Il gruppo Queercomics presenta: “L’omofobia nel fumetto italiano. Un male necessario?” Intervengono Massimo Basili, giornalista di Pride, Wally Rainbow, giornalista di Gay.It e blogger, Jacopo Camagni, fumettista Marvel. INGRESSO GRATUITO. Ore 19.30 - Premiazioni terza edizione del Gran Premio Autori ed Editori. INGRESSO GRATUITO.

PROGRAMMA VENERDI’ 18 MAGGIO Dalle 9.30 alle 18.30 Convegno “L’era digitale nel fumetto. Questioni legali e opportunità professionali”. Interverranno: Dott. Gianfranco Cordara (Creative Director Disney Publishing Worldwide), Avv. Annalisa Spedicato (Specializzata in IP Law e nuove tecnologie), Dott. Salvatore Primiceri (Editore ed esperto in diritto d’autore), Loris Cantarelli (Giornalista esperto di fumetti, redat-

tore per Fumo di China). Iscrizioni a numero chiuso su www.fullcomicsandgames.com SABATO 19 MAGGIO Dalle 9.30 alle 18.30 “Career Days del fumetto e delle arti grafiche”. Incontra gli editors. Info e iscrizioni su www.fullcomicsandgames.com. Dalle ore 9 alle ore 23 Bookshop, Showroom ed Esposizioni. Spazio mostre ed autoproduzioni. Presentazioni, workshop e seminari. INGRESSO

GRATUITO. Ore 11 - La Nuova Economia del Fumetto (che é vivo ma non lo sa). Seminario con Lucio Staiano e Sergio Nuzzo (Shockdom Editore). INGRESSO GRATUITO. Ore 15 - Incontro con Paolo Castaldi. INGRESSO GRATUITO. Ore 15.40 - Incontro con Paola Barbato. INGRESSO GRATUITO. Ore 16.30 - Incontro con Federico Memola. INGRESSO GRATUITO. Ore 17.15 - Presentazione gioco di ruolo De-

DOMENICA 20 MAGGIO Dalle 9.30 alle 18.30 “Career Days del fumetto e delle arti grafiche”. Incontra gli editors. Info e iscrizioni su www.fullcomicsandgames.com. Dalle ore 9 alle ore 19 Bookshop, Showroom ed Esposizioni. Spazio mostre ed autoproduzioni. Presentazioni, workshop e seminari. INGRESSO GRATUITO. Ore 16 - Incontro speciale con Luca Enoch. Vent’anni di carriera tra immagini e parole. INGRESSO GRATUITO. Mostre espositive gratuite: “Notturni” di Sebastiano Vilella “Personal Showroom” di Ivan Zoni Organizzazione: Connect24 Consulting www.connect24.it Fullcomics & Games Staff


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2 E 3 GIUGNO 2012: LUNATICA FIERA www.lunatica.eu

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unatica, prima fiera fantasy del Sud Italia, nasce in Puglia nel 2010. Promossa dall’associazione culturale “Ma.Dì.Ma”, giunge quest’anno alla terza edizione, che si terrà a Brindisi il 2 e il 3 giugno. Oltre ad un appuntamento annuale di più ampia portata, “Lunatica”

quest’inverno ha dato vita a diversi eventi, quali la prima edizione della “Giornata dei giochi intelligenti”, il primo “Giocathlon Lunatica”, la “Serata sushi” completa di maid in collaborazione con “Nonsolosushi” e le serate Lunatica presso il pub brindisino “Mr. Brown”. “Lunatica” ha inoltre

preso parte all’annuale “Giornata paralimpica”, tenutasi a Brindisi a novembre, in collaborazione con il “Comitato paralimpico” e promuove lo sport in tutte le sue forme. “Lunatica”, presente su Facebook (profilo “Lunatica Fiera”, gruppo “LUNATICA Fiera del Fantasy”) e su Twitter

(@FieraFantasy), ha coinvolto il suo pubblico tramite diverse iniziative: - il “Concorso di Narrativa Fantasy Lunatica 2012” in collaborazione con “Lupo Editore” (il bando: http://lunaticafierafantasy.blogspot.it/2011 /11/concorso-narrativafantasy-2012.html); - il “Concorso artistico Lunatica 2012”, il cui vincitore vedrà la propria opera divenire la locandina ufficiale della terza edizione di “Lunatica” (il bando: http://lunaticafierafantasy.blogspot.it/2011 /12/concorso-artistico2012.html); - il Concorso “AMV 2012”, in collaborazione con la videoteca brindisina “Top Video Center” (il bando: http://lunaticafierafantasy.blogspot.it/20 11/12/lunatica-e-topvideo-center-presentano.html); - l’“Harry Potter Flash Contest” in collaborazione con l’editore “Camelozampa”, che permette agli appassionati delle avventure del maghetto di testare in tempo reale la loro conoscenza del “potterverse” nel gruppo “LUNATICA”, rispondendo alle domande proposte dai membri dello staff. Nel corso della fiera si terrà un “Harry Potter Live Contest”, aperto a


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tutti gli appassionati del magico mondo di J.K. Rowling. La terza edizione della fiera si terrà presso il “Maxicinema Andromeda”, multisala di Brindisi, in accordo con il quale nel corso dell’evento del 2 e 3 giugno verranno proiettati l’ultima fatica di Hayao Miyazaki, “Arrietty”, e il capolavoro di Tim Burton “Edward Mani di Forbice”. Il programma eventi “Lunatica” presenta inoltre diversi workshop dedicati alla scrittura e all’arte: Fabrizio Malerba, docente presso la scuola del fumetto di Lecce “Lupiae Comix”, terrà un wor-

kshop dedicato all’illustrazione; Monica Cucinelli, che collabora con lo staff “Lunatica” sin dalla prima edizione, terrà un workshop di espressione artistica, con un occhio specifico alle disabilità; Marco Guadalupi, membro attivo dello staff “Lunatica”, terrà un workshop di scrittura creativa. La giornata di domenica 3 giugno sarà all’insegna del cosplay: alle 16.00 si terrà infatti la sfilata di cosplay (qui il bando: http://lunaticafierafantasy.blogspot.it/2012 /04/regolamento-ufficialegara-cosplay-2012.html). Segnaliamo inoltre la pre-

senza di alcuni ospiti d’eccezione: il drago Shenron e il robot R2D2, riprodotti a mano dai bravissimi scenografi dello staff “Lunatica”! In fiera saranno presenti alcuni artisti e illustratori che disegneranno live: Fabrizio Malerba: www.faber73.deviantart.c om Letizia Rizzo: www.linoermel.deviantart.com Andrea Schiavone: www.capitainitaly.deviantart.com Mauro Gulma:

www.onikorosu.deviantart.com Maria Forleo: http://www.equilibriarte.n et/member/909 Benedetto Gemma: http://www.myspace.com /bennyita Musashi san: http://www.musashison.daportfolio.com Per info e contatti: e-mail: lunatica.fantasy@gmail.co m blog ufficiale: http://lunaticafierafantasy.blogspot.it/ a brevissimo il sito ufficiale: www.lunatica.eu LF Staff


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IL FUMETTO SPIEGATO AGLI ADULTI http://rapisarda.xoom.it/

LA NUIT DU CHAT Voto: HHHH __________________

(FRA 1989, col., pag. 48) Soggetto: Bom [Michel de Bom] Disegni: Frank [Frank Pé] __________________

I

l giovane sognatore ad occhi aperti Broussaille vaga una notte intera per le vie della città, alla ricerca del micio. Tra le strade deserte conosce un anziano che i gatti nutre per amore. Così Broussaille, dopo una sbronza al pub con alcuni studenti conosciuti per caso, e altre curiose avventure, finisce col consolidare un’amicizia a pelle con l’uomo dei

gatti, che gli indicherà dove trovare la propria bestiola, e come prendere un’importante decisione di vita. Terzo tomo per la suggestiva saga realizzata dai francofoni Bom e Frank, nella quale, con gusto ed humour, si narra la quotidianità dissociata di un ragazzotto dai buoni sentimenti. La “notte” è qui metafora del mondo esterno, ed occasione per palesare i filtri mentali che il protagonista pone tra sé e le esperienze sensoriali. In un tripudio di scatti impressionisti, inframmezzati da una fascinosa sequenza psichedelica sui fumi dell’alcool, il fumetto pullula di epifanie, e, nella sua eccellente realizzazione grafica e scritturale, è ad un passo dal capolavoro. Gli autori omaggiano – nascosti nella libreria dell’appartamento di Broussaille - Alan Moore, Schultheiss, Otomo e Waterson. Inedito in Italia. Alberto Rapisarda

_______________ Scarso H Buono HH Ottimo HHH Imperdibile HHHH

L’ULTIMA STORIA DI SUPERMAN Voto: HHH 1/2 __________________

(ITA 1995, col., pag. 52) Soggetto: Alan Moore Disegni: Curt Swan George Perez Kurt Schaffenberger __________________

I

n un prossimo futuro, la bella Lois Lane rilascia un’intervista su Superman: con toni di tragedia rievoca le ultime ore di vita dell’amato: mentre si susseguivano omicidi crudeli e gratuiti per mano di Bizarro, il Giocattolaio, ed altri antagonisti di vecchia data, dal presente e dal futuro accorsero infine gli amici supereroi, per aiutare il kryptoniano a fronteggiare l’assedio di un nemico dall’identità misteriosa che reggeva le fila del macabro complotto. L’ultima storia di Superman, per la quale l’editore DC volle alle matite la bravura di Curt Swan – il disegnatore che rivoluzionò il personaggio negli anni ‘70 –, assistito dal talento della star George Perez, il cui stile rimane intatto. Il soggetto è di Alan Moore, che scrisse per Superman già su “Swamp Thing”, ed in

una celebre storia in collaborazione con Dave Gibbons: “Per l’uomo che aveva tutto”. Emozionante nelle sue puntate occasionali nella mitologia del comicbook americano, l’autore di “Watchmen” architetta un intrigo complesso, contornato da debolezze e passioni dei comprimari storici. Moore sfronda l’eterna lotta tra l’eroe ed i vecchi nemici [come aveva fatto nel Batman di “The Killing Joke”] dal velato accordo di tiepide belligeranze imposte dal marketing, esacerbando i conflitti verso le naturali conclusioni di sangue, senno perduto e suicidalità. Il risultato, pur con lieto fine, è il trait d’union tra Moore lettore dei fumetti rassicuranti del Superman anni ‘60, e la rivoluzione mancata di questo personaggio durante il passaggio al fumetto adulto che, nel decennio successivo, O’Neil e Adams portano


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su serie gemelle. Un perfetto lavoro da appassionato, che Moore realizza con commozione e maestria. La graphic novel è un prodotto editoriale ita-

liano: la storia “immaginaria” apparve negli USA in due numeri consecutivi della collana storica “Action Comics”. Alberto Rapisarda

Biografia minima Moore, Alan Watchmen (1986) Ultima storia di Superman, L’ (1995) Batman (2003)

_______________ Scarso H Buono HH Ottimo HHH Imperdibile HHHH

AUDREY ROSE - UN CASO DI REINCARNAZIONE - Romanzo di Frank De Felitta -

Testo tratto dalla quarta di copertina del libro “Audrey Rose - un caso di reincarnazione”. Reincarnazione? Che cosa può accadere quando uno sconosciuto appare in modo misterioso nella vostra vita e afferma che vostra figlia è in realtà sua figlia in un’altra vita... e viene per riprendersela? Che cosa può accadere quando vostra figlia comincia a credergli, quando voi cominciate a credergli?

Q

uesto romanzo, che negli Stati Uniti sta rinnovando il successo dell’ESORCISTA, afferra il lettore dalla prima all’ultima pagina in un drammatico crescendo di tensione. Ricorrenti incubi notturni di una morte violenta; l’inconscio impulso di una fanciulla ad autodistruggersi; un processo di risonanza internazionale che diventa il “caso del secolo”; un esperimento scientifico senza precedenti... La vicenda si in-

centra sulla figura della decenne Ivy Templeton, nella cui anima tormentata la piacevole realtà quotidiana si scontra con un terribile ricordo che affiora dal subconscio; sui suoi genitori, che si battono con disperazione per la salvezza della figlia;

e su Elliot Hoover, l’uomo profondamente convinto di aver ritrovato la propria figlia, Audrey Rose, reincarnata in Ivy Templeton...

Titolo dell’opera nell’edizione originale: Audrey Rose; Edito nel 1976 dalla Dall’Oglio Editore; Pagine: 360.


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NOVITÀ KAPPA EDIZIONI - RONIN MANGA www.kappaedizioni.it - www.roninmanga.it

Noboru Rokuda DA VINCI - IL LEONE NON DORME MAI (volume unico) • Francia, 1517: un attempato Leonardo Da Vinci ha perso definitivamente l’ispirazione, e così il suo giovane assistente Salaì (ovvero Gian Giacomo Caprotti, realmente esistito) decide che non è più tempo di fare da balia a un vecchio maestro rimbambito. Ruba così alcuni dipinti dallo studio situato nel Castello di Clos-Lucè, fra cui una Monna Lisa ancora incompleta (da lui definita nientemeno che “una crosta”!), per tentare di rivenderli e mantenersi per qualche tempo. Scoperto il furto, Leonardo si rende finalmente conto

del motivo per cui si è ridotto in quello stato pietoso, e decide così di affrontare un lungo e faticoso viaggio verso il paese natale di Vinci, in Italia, per ritrovare la sua Musa ispiratrice. La notizia della sua partenza fa subito il giro di Francia, e giunge al Castello di Amboise. Qui, il mercenario Pierre intravede l’occasione per arricchirsi, e riesce a convincere Re Francesco I di Valois della necessità di riacciuffare Leonardo per non perdere la faccia nei confronti degli altri Paesi. Braccato come un fuggiasco, nel suo lungo viaggio verso Vinci, Leonardo riscopre il mondo che lo circonda, incontra per-

sone nuove, attraversa città misteriose e sfida addirittura Michelangelo Buonarroti in un singolare duello, pur poter ritrovare l’adorata Musa che l’aveva ispirato e sostenuto fin da bambino. • Da NOBORU ROKUDA, amatissimo autore di F – MOTORI IN PISTA e GIGI LA TROTTOLA, un’insolita avventura ‘on the road’ rinascimentale in cui viene svelato una volta per tutte l’unico e vero ‘codice Da Vinci’! • Dall’introduzione di Noboru Rokuda: «All’epoca di questa storia, Salaì aveva più di vent’anni, ed era quindi già un uomo, ma ho preferito comunque raffigurarlo come un ragazzino.

Anche per quanto riguarda Leonardo stesso, nessuna delle fonti ufficiali lo aveva mai rappresentato come un buffo vecchietto, ma è così che ho desiderato raccontarlo. Così come le vite umane hanno molte dimensioni, anche una storia ha molte sfaccettature, e sono convinto che i lettori non avranno problemi a cogliere le verità storiche disseminate qua e là in questo racconto». Usa Mimori PETER PAN (volume unico) • Peter Pan si introduce nella casa della famiglia Darling alla ricerca della sua ombra che ha perduto durante una visita


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precedente. I bambini dei Darling lo scoprono e lo aiutano a recuperare la sua ombra: per ringraziarli, lui li porta via con sé, in volo verso l’Isola Che Non C’è, un luogo fantastico abitato dalla tribù dei Bimbi Sperduti di cui Peter è il capo. Ma laggià si trovano anche pirati (capeggiati dal famigerato Capitano Uncino, nemesi di Peter), indiani, belve feroci, sirene e fate, fra cui Campanellino, gelosissima dell’amicizia tra Peter e Wendy: ed è proprio da questo piccolo fattore che l’allegra scampagnata nel mondo della fantasia si trasforma in una pericolosa avventura. • Peter Pan è un personaggio letterario creato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie nel 1902. Si tratta di un bambino che vola e si rifiuta di crescere, trascorrendo un’avventurosa infanzia senza fine sull’Isola Che Non C’è, come capo di una banda di Bimbi Sperduti, in compagnia di sirene, indiani, fate e pirati; occasionalmente incontra bambini nel mondo reale (da dove lui stesso proviene), essendo un bambino mai nato, e avendo trascorso i primi tempi della sua eterna infanzia nei Giardini di Kensington. • Oltre che in due opere letterarie e in un’opera teatrale di Barrie stesso, il personaggio appare in numerose opere di varia natura (film, cartoni animati, fumetti) ispirate agli scritti di Barrie, e nel relativo merchandising.

L’autore, alla sua morte, lasciò in eredità i suoi diritti d’autore all’ospedale pediatrico Great Ormond Street Hospital. • Sir JAMES MATTHEW BARRIE (Kirriemuir, 9 maggio 1860 – Londra, 19 giugno 1937), scrittore scozzese, è ricordato principalmente per aver creato il personaggio di Peter Pan, il “ragazzo che non voleva crescere”. • Peter Pan apparve per la sua prima volta in “The Little White Bird” (L’uccellino Bianco), un romanzo scritto nel 1902 da Barrie per un pubblico adulto. In seguito al largo successo dell’opera posteriore “Peter Pan e Wendy”, nel 1904, gli editori di Barrie stralciarono i capitoli dal 13 al 18 dell’opera barriana, e la ripubblicarono nel 1906 sotto il titolo “Peter Pan nei Giardini di Kensington”, con l’aggiunta delle illustrazioni di Arthur Rackham. • L’avventura più nota del personaggio debuttò il 27 dicembre 1904, nello spettacolo teatrale “Peter Pan, or The Boy Who Wouldn’t Grow Up” (Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere). Questa storia fu poi adattata, ingrandita e trasformata da Barrie in un romanzo pubblicato nel 1911 come “Peter e Wendy”, poi “Peter Pan e Wendy”, e infine semplicemente “Peter Pan”. Da allora il personaggio è apparso in moltissime opere in particolare cinematografiche, a partire dal film “Peter Pan” del

1924, al celeberrimo film animato di Walt Disney del 1953, alle varie trasposizioni successive del romanzo (“Peter Pan” del 2003) e a quelle a esso ispirato (“Hook”, film di Steven Spielberg del 1991 e “Neverland - La vera storia di Peter Pan”, miniserie del 2012). Inoltre, la storia del ragazzo che non voleva crescere e del suo autore (curiosamente anch’egli considerato - per la sua poetica visionaria e disincantata e per la sua capacità di saper giocare anche in età adulta - una persona incapace di crescere) sono state il soggetto del film 2004 “Neverland Un sogno per la vita”. • Kappa Edizioni / Ronin Manga è felice di portare in Italia questa deliziosa versione manga del romanzo di Barrie, nella innovativa collana editoriale “LA LETTERATURA COI MANGA”! Haruno Nagatomo DISEGNA I TUOI MANGA – CORSO AVANZATO Espressioni Ambientazioni Retini Colore con i consigli di Shinji Mizushima (Mr. Baseball / Pat la ragazza del baseball). • Hai sempre sognato di dar vita a nuovi personaggi, ma non sai come fare? Non sai come applicare i retini adesivi o come colorare i tuoi manga? Ecco il libro che fa per te! • Questo volume adottato come libro di testo dal Tokyo Animation Col-

lege, una delle principali scuole per mangaka del Giappone, ti darà tutte le informazioni di base di cui hai bisogno per realizzare i tuoi manga. • Prodotto dall’editrice Kodansha per dare a tutti la possibilità di diventare gli autori del domani, questo Corso Avanzato ti insegnerà a: – creare personaggi di ogni età e sesso; realizzare effetti speciali professionalmente; – disegnare le onomatopee; – progettare ambientazioni e scenografie realistiche; – utilizzare retini adesivi come i migliori fumettisti giapponesi; – usare diversi tipi di inchiostri, pennarelli e aerografi per creare le illustrazioni a colori e le copertine dei tuoi manga. • E questa volta, a tenere lezione è un maestro d eccezione, il grandissimo Shinji Mizushima, autore di Dokaben (Mr. Baseball) e Yakyukyo no Uta (Pat la ragazza del baseball)! KE Staff


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ELENA GABRIELLI E IL SUO GIAPPONE http://nihonexpress.blogspot.it

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iao a tutti, sono Elena, ho 26 anni e sono laureata in Storia e civiltà orientali presso l’Università di Bologna. Non mi è facile iniziare a parlare della mia passione per il Giappone e la sua cultura, principalmente perché non so dire da dove arrivi. La maggior parte delle persone inizia presto a leggere manga e sogna di un paese tutto uniformi scolastiche e grandi metropoli illuminate. Anche io da bambina guardavo Sailor Moon e svariati altri cartoni (no, non li chiamavo anime) propinati da Italia Uno all'ora di merenda, ma per anni nessuno ha potuto reggere il confronto con l’amata Disney. La mia curiosità verso l’Estremo Oriente è nata grazie a un amore viscerale per il cinema asiatico, dalle produzioni di Hong Kong a quelle del Sol levante passando per Cina e Corea, la cui enorme distanza tematica e stilistica dai lungometraggi europei e americani mi affascina moltissimo. Come un fulmine a ciel sereno è arrivata l’idea di iscrivermi a un corso universitario nel quale fosse incluso lo studio del giapponese e mi si è aperto un universo fatto di nuovi alfabeti, strutture grammaticali sconosciute e migliaia di caratteri da

mandare a memoria a furia di ripetizioni: insomma, una sfida degna di questo nome. Del Giappone amo la letteratura, le tradizioni che sopravvivono anche ac-

canto alla modernizzazione selvaggia, l’arte e l’architettura e quella lingua così estrema, nella quale ogni cosa appresa è una conquista. Un angolo del mio cuore

però è riservato all’animazione, alla meraviglia delle immagini disegnate in movimento, alle storie indimenticabili dello Studio Ghibli, ai cieli strabilianti di Makoto Shinkai, ai deliri onirici di Satoshi Kon, alle critiche alla società contemporanea di Mamoru Oshii e molto, molto altro. L’animazione non pone limiti all’immaginazione, anzi la stimola, la stuzzica e la fa crescere a dismisura, e quando è ben fatta sa catapultare lo spettatore in un’altra dimensione. Il giorno in cui le persone capiranno che i “cartoni animati” non sono cosa per bambini, che la capacità di stupirsi è preziosa e non bisognerebbe mai smarrirla, ecco, quel giorno credo che si potrà essere almeno un briciolo più felici. Elena Gabrielli


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ANTEPRIMA ANIME: A LETTER TO MOMO http://nihonexpress.blogspot.it

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opo la morte improvvisa del padre, Momo si trasferisce con la madre da Tokyo alla remota isola di Shio, nella quale però fatica ad ambientarsi. Prima di morire il genitore aveva iniziato a scriverle una lettera, contenente soltanto le parole “Cara Momo”: per la ragazzina dare un senso a quel messaggio incompleto diventa una ragione di vita, un modo per rimanere in contatto con la persona perduta e alleviare il proprio dolore. La permanenza di Momo nella nuova casa è movimentata dall’inaspettata comparsa di tre spiriti pasticcioni e perennemente affamati, che vivono in soffitta e apparentemente soltanto lei riesce a vedere: la concomitanza tra l’arrivo di Momo e la loro apparizione non è affatto casuale. Hiroyuki Okiura, già regista nel 2000 dell’indimenticabile Jin-Roh, torna alla ribalta dopo undici anni con un’opera che non delude le aspettative e che gli è costata ben sette anni di lavoro. I disegni sono realizzati completamente a mano senza ausilio di CG e il risultato è strabiliante: non si tratta di mero virtuosismo, tutto è funzionale a una resa

incredibilmente realistica di fondali e personaggi. Il character design pulito e accuratissimo contribuisce a rendere le figure espressive sia nei volti che nella gestualità perfettamente naturale. L’ottima sceneggiatura accompagna in un crescendo drammatico la storia di formazione di Momo, costretta a fare i conti con le proprie responsabilità, con il senso di colpa e con la sofferta elaborazione del lutto, che ritroviamo infine maturata dopo aver acquisito una maggiore consapevolezza di sé. I tre buffi mostriciattoli che accompagnano la protagonista nel suo percorso sdrammatizzano efficacemente la tensione regalando momenti di puro divertimento, ma non si cade nel traboc-

chetto del buonismo ad ogni costo: mentre la loro natura e la loro missione vengono a galla a poco a poco, i loro personaggi rimangono coerenti dall’inizio alla fine, senza diventare semplici macchiette al servizio dell’eroina di turno. Okiura utilizza consapevolmente richiami ai lavori di uno dei più grandi maestri dell’animazione nipponica, Hayao Miyazaki, creando un finale la cui forza immaginativa ha poco da invidiare a capolavori del calibro del premio Oscar La città incantata, ma è in grado di rielaborare gli elementi comuni in modo originale e personalissimo, realizzando un’opera commovente e mai banale. A letter to Momo è il racconto delicato e toccante di una crescita inte-

riore, in cui uno sguardo attento alla psicologia dei personaggi si unisce ad espliciti riferimenti al folclore giapponese, nel quale regnano presenze sovrannaturali e i contatti tra il mondo dei vivi e quello dei defunti sono possibili. Il film, uscito nelle sale giapponesi il 21 aprile 2012, è stato presentato in anteprima presso numerosi festival internazionali e ha vinto il Platinum Grand Prize al Future Film Festival di Bologna, la cui giuria ha motivato la scelta definendolo “un grande romanzo di formazione che racconta temi importanti quali il senso di colpa e la rielaborazione del lutto, attraverso percorsi narrativi insoliti che si ricollegano alla tradizione con specifici riferimenti ai film kaidan, in maniera divertente e toccante allo stesso tempo, con un’animazione essenziale e molto accurata”. Se mai dovesse arrivare nelle sale italiane – cosa di cui è lecito dubitare visto lo scarso interesse che da sempre la distribuzione nostrana dimostra verso l’animazione giapponese – farà sicuramente innamorare più di un appassionato grazie a una storia emozionante sorretta da un livello tecnico notevolissimo. Elena Gabrielli


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VIDEOGIOCHI DI IERI E DI OGGI - Part III www.gamesearch.it

TALES OF MONKEY ISLAND Dopo il disastroso quarto capitolo chi avrebbe avuto il coraggio di riprendere in mano questa serie per riportarla sulla cresta dell’onda? Finalmente dopo ben nove anni di attesa un accordo tra LucasArts e Telltale Games ha permesso ai cuori dei fan di riprendere a battere. Questo fantomatico quinto episodio di “Monkey Island” non sarebbe stato accolto con tanta trepidazione se alla fonte non ci fossero stati nomi tanto altisonanti: ve-

dremo infatti il ritorno dei primi sceneggiatori Dave Grossman e Michael Stemmle nonchè la grande collaborazione dell’indimenticabile Ron Gilbert. NEL PROFONDO DEI CARAIBI... MA DOVE SIAMO? In “Tales of Monkey Island” ci ritroviamo al comando di una nave all’inseguimento del nostro acerrimo nemico, il famigerato Pirata Fantasma Zombi Fiammeggiante (ma quanti epiteti ha??) LeChuck, qui in una “Nuova Forma Demoniaca” più malvagia che

mai e che, come al solito, è riuscito a rapire la nostra adorata Elaine Marley. Il temerario Guybrush Threepwood non può certo restare con le mani in mano ma anche questa volta riesce a combinare uno dei suoi soliti pasticci: dopo aver utilizzato la variante di una potente maledizione vudù, trasforma LeChuck in un essere umano. Da questo incantesimo si forma però una nube maledetta che potrebbe trasformare tutta la popolazione in demoni e, per effetto della maledizione stessa, il nostro eroe perde l’uso della mano sinistra, la quale acquista vita propria diventando malvagia. Come se non bastasse nella successiva esplosione Guybrush viene scaraventato su Flotsam Island, un’ avvenente isoletta afflitta da un inarrestabile vento che impedisce a qualsiasi nave di partire. Inizia così la nostra av-

ventura alla ricerca dell’amata Elaine e del modo per eliminare la maledizione che sta per affliggere l’intera popolazione. NUOVO SISTEMA, NUOVA DISTRIBUZIONE “Tales Of Monkey Island” è stato distribuito via Digital Delivering (come qualsiasi altro gioco della Telltale Games) e suddiviso in cinque diversi capitoli, rilasciati a distanza di un mese l’uno dall’altro. Capitolo 1: Launch of the Screaming Narwhal; Capitolo 2: The Siege of Spinner Cay; Capitolo 3: The Lair of the Leviathan; Capitolo 4: The trial and execution of Guybrush Threepwood; Capitolo 5: Rise of the Pirate God. Questo sistema ha permesso la pubblicazione su molte piattaforme: Microsoft Windows, Mac OS X,


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Ciò ci porta a dire che era molto meglio il sistema adottato nei precedenti episodi di “Monkey Island”, dove per fondere gli oggetti era sufficiente trascinarne uno sopra l’altro.

WiiWare e PlayStation Network. Successivamente, dopo l’arrivo dell’ultimo episodio, è stata rilasciata una raccolta in DVD per Windows e Mac. FINALMENTE REALIZZATO DEGNAMENTE Il motore grafico di “Tales of Monkey Island” è lo stesso utilizzato per la serie Sam & Max prodotta dalla stessa Telltale. Ottimo, finalmente, il design dei personaggi e degli ambienti che, dopo anni, ridonano gloria e fasto a questa saga. Perfetta la cura nella realizzazione della mimica facciale che risulta, specialmente nei protagonisti, sempre azzeccata e mai stonata. E’ incredibile notare come, nonostante la semplicità dei modelli poligonali, il gioco non appaia mai scialbo ma anzi ricco di stile, grazie anche a una fantastica telecamera mobile che segue i perso-

naggi e lo scenario con diversi effetti zoom. SISTEMA DI CONTROLLO IBRIDO? NO GRAZIE La scelta di adottare il sistema di controllo già presente in altre avventure come “Wallace & Gromit” ha lasciato i fan con un po’di amaro in bocca. Infatti si tratta di un sistema ibrido che suddivide l’azione tra mouse e tastiera: con il mouse muoveremo Guybrush ma (diversamente da un classico gioco “punta e clicca”) al click del tasto sinistro apparirà un goniometro che ci indicherà la direzione verso cui stiamo puntando; trascinando il mouse nella direzione desiderata il nostro alter-ego inizierà a camminare ma potremo anche farlo correre con il tasto “shift“. Questo sistema, che è stato scelto per la sua duttilità con gli scenari in movimento, risulta comunque scomodo se pa-

ragonato con il vecchio metodo punta e clicca. Al tasto sinistro del mouse sono ora affidate tutte le azioni del nostro Guybrush Threepwood, una caratteristica adottata per snellire i punti morti tipici delle avventure grafiche ma che ha purtroppo comportato la scomparsa delle scelte multiple. L’inventario, che riprende l’idea del forziere, è dotato di una nuova icona dove incastonare e combinare gli oggetti. Col tempo questa funzione si rivela frustrante in quanto allunga inutilmente i tempi necessari per le numerose combinazioni.

I PIRATI SONO TRA NOI Come sempre il sonoro risulta curato e ricco di brani storici e pezzi nuovi. Incredibile anche il doppiaggio in inglese pieno di brio e con voci che finalmente calzano a pennello su vecchi e nuovi personaggi. Finalmente anche Guybrush Threepwood ha una voce degna di nota. LE ISOLE DEI CARAIBI FANTASY Il cambiamento è nell’aria ma fortunatamente non si tratta di uno sconvolgimento che snatura la serie. Infatti in “Tales of Monkey Island” pian piano salteranno fuori alcuni elementi fantasy (citiamo solo le sirene) che alla fine si integreranno quasi alla perfezione con l’ambientazione, con la trama cupa ma allo stesso tempo scanzonata e ricca di divertimento.


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In “Tales of Monkey Island” si passa inoltre da capitoli pieni di enigmi, oggetti e luoghi da esplorare, a mondi più ristretti e ricchi di spassosi dialoghi. La cosa piacevole di Tales Of Monkey Island è il ritorno in grande stile del caro vecchio Guybrush Threepwood che ora riscopre un forte spessore caratteriale, lontano da quell’aria eccessivamente imbranata che aveva assunto in Escape from Monkey Island. Inoltre la trama risulta piena di colpi di scena (citiamo solo delle voci sulla Signora Vudù per non rovinarvi la sorpresa) favoriti anche dalla divisione in capitoli dell’intera opera. A parte qualche incertezza nella realizzazione del finale, che comunque lascia largo spazio a possibili seguiti, “Tales of Monkey Island” risulta la miglior avventura grafica degli ultimi anni e indubbiamente vi farà venir voglia di immedesimarvi nelle incredibili gesta di Guybrush Threepwood, Temibile Pirata!

THE SECRET OF MONKEY ISLAND Nel 1990 uno strano ragazzo si mette in testa di diventare un “Temibile pirata” ma pur avendo un’incredibile capacità polmonare (riesce a trattenere il respiro per ben dieci minuti!) chiunque gli sconsiglia di continuare la sua ricerca. Ad ogni modo il ragazzo non si fa intimorire e prosegue dritto per la sua strada. Ovviamente stiamo parlando di Guybrush Threepwood, personaggio nato da un’idea di Ron Gilbert, Tim Schafer e Dave Grossman con il supporto delle magiche matite di Steve Purcell. Questo piccolo gruppo, sotto la supervisione della LucasFilm (diventata poi LucasArts), produrrà una delle più sensazionali e indimenticabili avventure grafiche di tutti i tempi. NEL PROFONDO DEI CARAIBI... L’ISOLA DI MELÉE Come dicevamo “The Secret Of Monkey Island” inizia con la ricerca del “modo” per diventare un

pirata. Il primo passo consiste nel superare le “Tre Prove” che ci vengono proposte da un trio di Capitani nello Scumm Bar. Da qui in poi l’avventura ci porterà a cacciare tesori, sfidare maestri nell’arte del “Combattimento ad Insulti con la Spada” (con frasi del tipo: “molto appropriato”, “combatti come una mucca!”, scritte da Orson Scott Card, autore dei libri di fantascienza del Ciclo di Ender), bere il Grog e sfidare uno dei più carismatici “malvagi” della storia dei videogiochi: il Pirata Fantasma LeChuck che, innamorato follemente della bellissima governatrice Elaine Marley, tiene in pugno tutti i pirati con

il terrore e la sua ciurma fantasma. Toccherà a noi porre fine alle sue gesta con un lungo viaggio che ci porterà ad approdare sulle spiagge della misteriosa e “quasi” inesplorata Monkey Island. L’avventura presenta una storia condita di comicità e una serie di personaggi con sfaccettature caratteriali che portano a comporre una trama incredibile, capace di stupire in ogni momento. IO SONO LA GOMMA, TU LA COLLA Sarebbe una bugia dire che “The Secret of Monkey Island” rimarrebbe un capolavoro senza lo SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion) un’applicazione creata per semplificare


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lo sviluppo dell’avventura grafica Maniac Mansion. Questo sistema ci permette di utilizzare vari verbi per far interagire Guybrush con tutto ciò che è “identificabile” nel gioco; potremo infatti provare a fare qualsiasi cosa (tra le scelte possibili, ben dodici) sia con gli oggetti disponibili nell’inventario sia con i bizzarri personaggi che incontreremo nel corso dell’avventura. L’interfaccia elimina totalmente i problemi legati alla limitazione delle azioni, permettendo al giocatore di sbizzarrirsi in scelte improbabili, spesso ripagate da scenette spassose che ci permetteranno di progredire nella trama (citiamo solo una pentola e un cannone...). MI CHIAMO GUYBRUSH THREEPWOOD E VOGLIO FARE IL POMPIERE Altro elemento fondamentale è il carisma estetico e narrativo che pervade tutta l’opera. Graficamente l’accostamento di tavole realistiche (nei primi piani dei

personaggi) a elementi più semplificati (ma ricchi di particolari) negli scenari, rende a pieni voti l’atmosfera piratesca/comica del prodotto. Ogni volta si che si vedono i disegni di “The Secret of Monkey Island” si rimane di stucco per la loro complessità e per lo stile unico creato con una manciata di pixel colorati. Eccezionali anche le animazioni che riescono a non dare mai la sensazione di artificiale. Le tracce sonore (composte da Michael Land) sono spesso ispirate al Reggae con l’uso di percussioni, xilofoni, basso e riescono a rendere, insieme ai suoni ambientali, un incredibile varietà e unicità a tutto il gioco. E’ proprio il caso di dire che la colonna sonora è indimenticabile. EDIZIONI “The Secret of Monkey Island” fu originariamente rilasciato per Atari ST, Macintosh, Personal Computer e Amiga (con arrangiamento musicale da parte di Chris Hülsbeck).

Un’ulteriore versione PC è datata giugno 1992: questa volta in CD-Rom, sfruttava tracce audio ed utilizzava una versione aggiornata dell’interfaccia grafica con la riduzione dei verbi da dodici a nove (eliminandone tre poco usati), con l’aggiunta delle icone per gli oggetti nell’inventario. Questa versione sarà poi convertita per FM Towns e Sega Mega-CD. THE SECRET OF MONKEY ISLAND SPECIAL EDITION Uscito nel luglio 2009 per le piattaforme Xbox Live Arcade, Microsoft Windows e PlayStation Network, “The Secret of Monkey Island - Special Edition” presenta una grafica totalmente ridisegnata, il doppiaggio del parlato e un’interfaccia diversa rispetto alla versione degli anni ‘90. Indubbiamente si tratta di un buon modo per far conoscere la serie alle nuove generazioni ma per i vecchi fan risulta un adattamento stilisticamente troppo distante dall’originale. Nonostante la bontà degli scenari (anche se

denotano una certa asetticità) vi è un distacco incredibile nella realizzazione dei personaggi, che qui risultano caricaturali e cartoneggianti con uno stile molto discutibile. Inoltre le animazioni di tutti i personaggi risultano decisamente distaccate dagli scenari, facendoli risultare come delle figurine appiccicate agli sfondi, con una grande sensazione di “pattinamento” ad ogni movimento. Ad ogni modo segnaliamo che in qualunque momento è possibile passare alla versione originale premendo un semplice tasto. In questo caso dovremo però rinunciare alla traduzione in italiano. L’inizio di una delle più belle avventure grafiche di sempre, in cui non si può morire (come ricorda sempre uno dei suoi creatori). Nonostante gli anni passati “The Secret of Monkey Island” è uno di quei pochi giochi che riesce sempre a stupire e a regalare un sacco di sorrisi. GS Staff


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MANGAME: DA PESCARA CON PASSIONE www.mangame.it

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manga: c’è chi li disegna e chi li legge. Queste due categorie sono unite da un anello rappresentato da chi li vende ed io sono proprio uno di questi. Permettetemi di presentarmi: mi chiamo Massimo Trivarelli e sono il proprietario della fumetteria “MangaMé”, a Pescara, che gestisco insieme alla mia fidanzata Gina. Sono nato a metà degli anni ’70 e ho avuto la fortuna di assistere con i miei occhi di fanciullo di allora a quella che in molti definiscono la “in-

vasione giapponese” sui teleschermi d’Italia tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80. Fui rapito da quelle storie; come “maschietto” avevo ovviamente un debole per Goldrake e Mazinga ma non disdegnavo il resto, come Lady Oscar, Candy Candy, Heidi, Galaxy Express 999 o Forza Sugar. Dopo una parentesi in una fabbrica metallurgica locale, ho avuto modo di aprire la fumetteria di cui abbiamo il piacere di parlare. I primi tempi, come logico che sia, sono stati

duri; ci siamo dovuti ritagliare il nostro posto nel panorama di Pescara, che era già abbastanza affollato per essere una città di solo centocinquantamila abitanti, ma ora la fumetteria cresce in modo costante, sia come proposte che come gradimento. In esso ho concentrato tutte le mie passioni partendo dai manga; basandomi sulla mia irrefrenabile voglia di scoprire sempre cose nuove, ho fatto in modo di dare lo spazio necessario ai titoli che vendono tanto

(“Naruto”, “Bleach”, “One Piece”) e ai titoli d’autore ma anche di mettere in evidenza i titoli meno conosciuti e che tutti dovrebbero leggere almeno una volta. In questo modo non manca mai il consiglio di leggere “I Am A Hero”, mia recente passione, di sfogliare un volume di Jiro Taniguchi, di immergersi nelle atmosfere di Naoki Urasawa, di buttare l’occhio sui volumi di Go Nagai partendo con “Devilman” e di iniziare a leggere uno tre grandi shounen del momento


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che ho citato prima. L’assortimento della fumetteria non si ferma ai manga e passa anche attraverso i fumetti provenienti dal resto del mondo; all’inizio “MangaMé” era una fumetteria rivolta solo verso le produzioni con gli occhi a mandorla ma da un po’ di tempo ha un angolo riservato “al resto del mondo”, come ho detto poc’anzi. Batman, Superman, Spider-man, Lanterna verde: tutti i supereroi hanno un posto nella fumetteria. Non mancano i volumi d’autore con le graphic novel e i fumetti tratti dai videogiochi come “God Of War”, “Assassin’s Creed” o “Gears Of War”. All’inizio vi raccontavo di essere stato bambino una trentina di anni fa, ricordate? Al tempo i videogiochi erano solo i primi “coin op” dei bar e le console sarebbero arrivate dopo qualche anno. Oltre al contatto umano con i coetanei con i giochi all’aperto, c’erano i giocattoli e, in particolar modo, quelli tratti dagli anime robotici. La passione mi è rimasta ed ora sono un avido collezionista di giocattoli e action figure. Ho infuso questa parte di me anche nella fumetteria con un angolo dedicato ai gunpla (kit di montaggio in plastica di Gundam), ai robot e le action figure da collezione come i “Soul Of Chogokin” e i fratellini “Super Robot

Chogokin” (robot in metallo e plastica di varia grandezza), i “Myth Cloth” (bellissime action figure con armatura in metallo dei Cavalieri Dello Zodiaco), i “FiguArts Zero” e tanti altri. Tanti di noi si sono appassionati agli anime e i manga seguendo una serie in televisione, spesso senza sapere che esisteva il manga da cui era tratta e avendo solo una vaga idea che la produzione animata in Giappone è letteralmente sterminata, senza voler sembrare retoricamente esagerato. L’idea della serie TV come primo contatto di tanti fan e quella dell’anime come opera d’arte mi ha spinto a inserire nella fumetteria un piccolo reparto di DVD e Blu-ray dove c’è una buona rappresentanza di tutto quello che il mercato offre: le serie TV, gli OAV e i film. I lungometraggi dello Studio Ghibli, i “Rebuild” di “Evange-

lion” in alta definizione, “Madoka Magica”, “Gundam Unicorn”: questi e altri titoli non mancano mai sugli scaffali. Se vi dovesse capitare di passare a Pescara (per mangiarvi un tipico Parrozzo magari!), venitemi a trovare.

Sono in Piazza Sant’Andrea, accanto all’omonima chiesa riconoscibile per il suo stile architettonico che non passa inosservato. Mi farà piacere fare due chiacchiere con voi! Massimo Trivarelli


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TELEFILMS TOKUSATSU: SPECTREMAN Clicca su:Tokusatsu Forum

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rodotto dalla P Productions e realizzato dal produttore Souji Ushio, “Spectreman” è una serie televisiva fantascientifica nipponica andata in onda in Giappone su Fuji TV dal 2 Gennaio 1971 al 25 marzo 1972 (63 episodi, suddivisi in tre segmenti, più l’episodio pilota inedito in Italia) mentre in Italia esordì sulle tv private nel 1979 senza però trasmettere parecchi episodi (finale compreso). La Terra è alle prese con il gravissimo problema dell’inquinamento. Ad essa, si aggiunge la minaccia del Dottor Stragor (“Dottor Gori” nella versione originale), un uomo-scimmia giunto da un pianeta lontano: il suo piano è quello di conquistare la Terra utilizzando tutti i rifiuti e le scorie tossiche per creare mostri giganteschi con cui distruggerla per poi colonizzarla. Stragor si avvale della collaborazione di un paio di androscimmie, uno dei quali è il suo fe-

delissimo Karash (Karass). I suoi piani, però, sono contrastati dall’Alleanza Spaziale del pianeta Nebula 71, che dopo aver scoperto questo folle piano di conquista, invia il suo cyborg Spectreman a difendere gli abitanti della Terra. Nascondendosi tra gli esseri umani con l’identità del giovane George Kandor ed entrando a far parte di un gruppo di giornalisti che indagano sui fenomeni legati all’inquinamento, egli interviene ogni qualvolta il dottor Stragor invia i suoi mostri (naturalmente all’insaputa dei suoi colleghi); George si trasforma quindi nell’eroe robotico

Spectreman per combatterli. Come altri eroi simili della cinematografia giapponese, può modificare le sue dimensioni da umane e ciclopiche a secondo dell’evenienza e dell’avversario da contrastare. Spectreman è un essere cibernetico in una corazza oro e rame ed armi come queste: - Spectre-Flash: ultima arma Spectreman, un fascio di energia che viene sparato dalle sue mani o dai polsi (a seconda della posa in cui esibisce con le mani); - Shuriken: Shuriken multicolore, che tira fuori dalla sua cintura; - Spectre-Blades: lame af-

filate che scaturiscono dagli avambracci di Spectreman; - Spectre-Sword & Shield: Spada e scudo inviato a Spectreman dalla Nebula71, quando ne fanno richiesta. - Spectre-Gun: Una pistola enorme inviato a Spectreman da Star Nebula, quando ne fanno richiesta. All’inizio il protagonista si presenta in misura umana, ma a seguito delle battaglie che si presentano, può aumentare le sue dimensioni. La serie in Giappone si compone in 3 segmenti con 3 diversi titoli: - L’uomo scimmia spaziale Gori (Uchu Enjin Gori) Episodi 1-21; - L’uomo scimmia spaziale Gori Vs. Spectreman (Uchu Enjin Gori tai Supekutoruman) episodi 22-39; - Spectreman (Supekutoruman) episodi 40-63. Nella versione originale, il nome del protagonista è Jôji Gamô; contattato telepaticamente da un’entità chiamata Ultralogos, sotto forma di stella doppia, risponde con un saluto romano gridando “Ryôkai” (Pronto!); La sigla di inizio e quella finale, per il mercato occidentale, conserva il tema originale con aggiunta del testo in inglese. S. Lombardo A. De Rosa


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MARIA CHIARA ARCONTE: IO E IL DISEGNO http://machi83.deviantart.com - www.myspace.com/arconte_mariachiara

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iao a tutti!! Mi chiamo Arconte Maria Chiara, in arte Machi. Ho 29 anni, vivo a Terni e sono una disegnatrice di fumetti ed illustratrice. Disegno sin da quando ero piccola. Ricordo che alle elementari i miei disegni erano esposti vicino alla lavagna e che le maestre mi dicevano che il disegno sarebbe stata la strada giusta da seguire nella mia vita. Ho sempre disegnato tutto ciò che mi circondava, soprattutto la natura, così mutevole ma anche così affine al mio spirito. Mi sono avvicinata al mondo del fumetto grazie a “Skorpio” e “Lanciostory” che leggevo nella mia cameretta appassionandomi alle avven-

ture di “Cybersix”, grazie ai quali riuscivo ad evadere dalla realtà. Poi grazie al cartone animato di “Sailor Moon”, mi sono avvicinata ai manga e decisi così che


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Questa fiera internazionale, mi ha aperto la mente, mi ha fatto capire che in tutto il mondo ci sono grandi artisti e che non sempre è facile rapportarsi con il mondo dell’editoria. Come artisti abbiamo il dovere di evolverci, di stare al passo con i tempi e di maturare esperienze. Collaboro inoltre con http://filmangablog.blogspot.it/ creando vignette satiriche sul mondo dell’editoria del fumetto e dal 2009 collaboro con il portale http://www.mauxa.com/ sia come vignettista, ironizzando sul mondo del lavoro e sulla crisi, sia sarei diventata una disegnatrice di fumetti. Sono da sempre un’eterna sognatrice, mi piace mutare la realtà e renderla migliore. Con i miei disegni cerco di esprimere la vera me stessa, quella più semplice e più pura. Dopo il diploma ho deciso di iscrivermi alla Scuola Comics di Roma, i tre anni più belli della mia vita, nei quali ho approfondito le tecniche fumettistiche e conosciuto persone con le mie stesse passioni.

Due anni dopo ho frequentato un master all’Accademia di Belle Arti della mia città, affinando le tecniche di colorazione, soprattutto quella dell’acquerello, semplice ma molto evocativa. Decisi poi di iscrivermi ad un corso stivo di Photoshop ed Illustrator. Da circa 3 anni mi sono avvicinata al mondo dell’illustrazione per l’infanzia, partecipando al concorso indetto dalla “Bologna Children’s Book Fair” che si tiene ogni anno a Bologna.

scrivendo articoli e recensioni. Attualmente sto lavorando ad un progetto tutto mio di illustrazioni per un libro per bambini. Ho viaggiato molto nella mia vita, amo il mondo in tutta la sua interezza. Mi piace prendere lo zaino in spalla, camminare e parlare con la gente, nonostante le barriere culturali. Amo gli animali, i libri, la musica e lo shopping!! Potete trovarmi anche qui: https://twitter.com/#!/Ma chi_Machi83 Maria Chiara Arconte


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IL DIRITTO D’AUTORE ED IL FUMETTO www.primicerieditore.it

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l 28 aprile 2012 è uscita la nuova edizione de “Il Diritto D’Autore nelle Opere a Fumetti”, scritto da Salvatore Primiceri e Annalisa Spedicato ed edito da PE Editore. Il nuovo testo amplia notevolmente la

prima edizione arricchendo i contenuti già presenti e aggiungendo nuove e importanti tematiche quali le nuove forme di risoluzione delle controversie, i personaggi dei fumetti come marchi e il contratto di merchan-

dising. Nel rinato interesse per i problemi della categoria degli autori di fumetti, il libro affronta il tema del diritto d’autore nelle opere a fumetti analizzando la normativa vigente e approfondendo i possibili scenari futuri, tra

la proposta di legge in attesa di approvazione alla Camera e le questioni derivanti dallo sviluppo dell’era digitale. Il testo approfondisce anche gli aspetti contrattualistici, i nuovi metodi di risoluzione delle controversie e i contratti di merchandising dei personaggi a fumetti. Una guida utile ed essenziale, soprattutto agli autori che si affacciano alla professione, per storicizzare la materia e per conoscere i propri diritti e come gestirli. Il testo si completa con documenti contrattuali, contributi e da un’appendice normativa. GLI AUTORI Avv. Annalisa Spedicato – Laureata in giurisprudenza all’Università di Lecce – Esperta in IP Law Diritto d’Autore, Pubblicità, Privacy, diritto di internet e delle nuove tecnologie. Dott. Salvatore Primiceri – Laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica di Piacenza – Esperto in diritto d’autore, editoria e comunicazione legale e d’impresa, organizzazione eventi e marketing legale. ISBN 9788890585227 Prezzo: € 15,90 (iva inclusa). Copertina di Ivan Zoni. © 2012 PE Primiceri Editore. Primiceri Editore é un marchio Connect24. PE Staff


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IUTÙ: 12 AUTORI A CACCIA DI AGGREGAZIONE http://iutugroup.blogspot.it

“IuTù non è una casa editrice; IuTù non è un’associazione di fumettisti; IuTù non è un circolo di artisti che sproloquiano di fumetto con termini altisonanti.”

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a domanda più frequente che ci è stata posta, durante i quattro giorni trascorsi al Napoli Comicon, è stata: “Cos’è iuTù?!” Domanda dalla risposta apparentemente semplice. “iuTù è l’incontro di dodici autori.” Ma dietro questa semplice frase si nascondono sfaccettature e sfumature che, a volerle analizzare una per una, non basterebbe un giorno! Dodici autori, dodici teste, dodici modi di pensare la vita e l’arte. E in mezzo un progetto comune. Ognuno con il proprio background, con le proprie esigenze ed istanze. Ma, comunque, con in mente un obiettivo comune. Questo è

iuTù, più o meno. iuTù è qualcosa che va oltre a dodici persone che fanno gruppo per una fiera. È un modo differente di guardare le cose. È la voglia e lo spirito di aggregarsi e di far si che le differenze di ognuno non siano un ostacolo, ma un momento di arricchimento. E durante il Napoli Comicon è questo che abbiamo fatto. Abbiamo preso le nostre differenze profonde e le abbiamo messe in campo, uno di fianco all’altro, per creare un qualcosa che fosse più della somma di dodici singolarità. Abbiamo cercato, attraverso il progetto “Villain card” di trascinare in questa esperienza tutte le persone che, passando dallo stand, volessero mettersi in gioco con noi. “Villain card” è una raccolta di dodici illustrazioni. Una galleria di “antagonisti,” dove ognuno di noi ha omaggiato un cattivo del

mondo dell’immaginario. Ed in più, c’è una card bianca. Ed è proprio con questa card bianca che abbiamo cercato di “giocare” con i visitatori dello stand, chiedendo ad ognuno qual è il proprio cattivo preferito, in modo che noi potessimo disegnarla sulla card. Un giochino semplice, ma che scatenava immedia-


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tamente una serie di dibattiti e disquisizioni sulla figura del cattivo. Sul perché un personaggio è da considerarsi cattivo, ma non antagonista. Sul perché alcuni “eroi” siano diventati famosi proprio grazie ai propri antagonisti. Insomma, è stata un’occasione di aggregazione e di scambi culturali. Un’occasione in cui, oltre alle nostre dodici singolarità e differenze, abbiamo cercato le singolarità e le differenze di ogni persona che si è trovata a passare dal nostro stand.

Il risultato è stato positivo. E l’esperienza del Napoli Comicon ha rafforzato l’idea di voler continuare su questa strada. Quindi tenete d’occhio i calendari delle manifestazioni, e la nostra pagina su Facebook. IuTù è solo all’inizio della corsa, e molto presto sentirete ancora parlare dodici autori, dodici teste, dodici modi di pensare la vita e l’arte. E in mezzo un progetto comune. IuTù Staff


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FANTATRAILERS: CLICCA SULLE IMMAGINI CLASSE 1999 Titolo originale: Class of 1999 Produzione: Lightning Pictures, 1989 Durata: 99 minuti Regia di Mark L. Lester Prodotto da Mark L. Lester Sceneggiatura di Mark L. Lester Musiche di Michael Hoenig Cast: Malcolm McDowell, Bradley Gregg, Pam Grier, Traci Lind, Stacy Keach, Patrick Kilpatrick, John P. Ryan, darren E. Burrows. Testo tratto dal lato B del DVD prodotto dalla Eagle Pictures: America 1999. Le scuole sono diventate un campo di battaglia. Per bloccare le terribili violenze scatenate dalle bande di studenti, le autorità decidono di utilizzare l’ultimo inquietante ritrovato della tecnologia militare: spietati robot dalle sembianze umane sostituiti segretamente al corpo insegnanti. I cyber-professori riescono a fermare le sommosse, fino a quando i ragazzi non cominciano a sospettare la loro natura non umana... Il regista Mark L. Lester dirige il sequel del suo “Classe 1984” (1982). Nel cast Malcolm McDowell (Arancia Meccanica), Pam Grier (Fantasmi da Marte), Traci Lind (Crimini invisibili) e Stacy Keach (Fuga da Los Angeles).

BAGLIORI NEL BUIO Titolo originale: Fire in the sky Produzione: Paramount Pictures. 1993 Durata: 105 minuti Regia di Robert Lieberman Sceneggiatura di Travis Walton, Tracy Tormé Musiche: Mark Isham Cast: D.B. Sweeney, Robert Patrick, Craig Sheffer, Peter Berg, Henry Thomas, Bradley Gregg, James Garner. Testo tratto dal lato B del DVD della Paramount Pictures: Sei uomini lo videro. Uno ne fu fatto prigioniero. Ma chi potrebbe credere a loro? Nel 1975, il taglialegna Travis Walton (D.B. Sweeney) e i colleghi scoprirono un UFO. I suoi amici riuscirono a fuggire, ma lui non fu così fortunato. Trascinato a bordo dello strano velivolo, venne sottoposto a un doloroso esame medico non terrestre. Bagliori nel buio è l’avvincente racconto di questo rapimento e al contempo dell’incredulità incontrata dai suoi compagni quando cercarono di spiegare la misteriosa sparizione di Walton (Fu trovato cinque giorni più tardi salassato e ferito). James Garner interpreta un investigatore che sospetta che la storia possa essere la copertura di un omicidio. E Robert Patrick, Craig Sheffer, Peter Berg, Bradley Gregg ed Henry Thomas co-interpretano nei ruoli di uomini colpiti da un evento che avrebbero ritenuto impossibile se non lo avessero vissuto in prima persona... un incontro con un UFO.


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IL PARADISO PUÒ ATTENDERE Titolo originale: Heaven can wait Produzione: Paramount Pictures. USA, 1978 Durata: 97 minuti Regia di Warren Beatty, Buck Henry Soggetto: harry Segall dalla commedia “Halfway to Heaven” Musiche di Dave Grusin Fotografia: William A. Fraker Montaggio: Robert C. Jones, Don Zimmerman Scenografia: Paul Sylbert, Edwin O’Donovan, George Gaines Cast: Warren Beatty, Julie Christie, James Mason, Jack Warden, Charles Grodin, Dyan Cannon, Buck Henry,Vincent Gardenia. Testo tratto dal lato B del DVD della Paramount Pictures: Il Paradiso può attendere è una romantica commedia fantastica che racconta la storia di Joe Pendleton (Warren Beatty), un quarterback dei Los Angeles Rams, per sbaglio chiamato in Paradiso da un angelo custode troppo zelante. Prendleton viene rimandato sulla Terra nel corpo di un altro uomo, un ricco finanziere. Mentre si allena per tornare a giocare con i Rams, Pendleton deve sfuggire a numerosi attentati alla sua vita, e si innamora di una bella ragazza inglese (Julie Cristie) che protesta contro i danni causati al suo paese da una delle sue molte compagnie.

LOST SOULS - LA PROFEZIA Titolo originale: Lost Souls Produzione: New Line Cinema. USA, 2000 Durata: 94 minuti circa Regia di Janusz Kaminski Musiche di Jan A.P. Kaczmarek Cast: Winona Ryder, Ben Chaplin, Philip Baker Hall, Elias Koteas, John Hurt, Testo tratto dal lato B del DVD prodotto e distribuito dalla Warner Home Video: Il due volte vincitore dell’Academy Award Janusz Kaminski (per la fotografia de “Salvate il soldato Ryan” e “Shindler’s List - La lista di Shindler”) dirige un’inquietante Winona Ryder (“Autumn in New York”, “Ragazze interrotte”) e Ben Chaplin (“La sottile linea rossa”) in un avvincente thriller soprannaturale. Per 2000 anni ha banchettato con il dolore, ha sparso i semi del caos e... ha atteso. Ma ora, il Diavolo assumerà sembianze umane e farà piombare l’intero genere umano nell’oscurità eterna, a meno che una donna non riesca a fermarlo. Maya Larkin (Winona Ryder) deve correre contro il tempo e contro tutte le forze del male per convincere un’irrimediabile scettico (Ben Chaplin) di essere l’ignara pedina scelta per una spietata cospirazione satanica, che porterà alla distruzione del mondo. Nella terrificante tradizione del “L’Esorcista” e “Rosemary’s baby”, LOST SOULS è un film da cardiopalmo che non vi darà tregua.


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ROSSLYN MEDIEVALE GOTICO www.rosslyn.it

poste i due eserciti che governano il mondo... non ha prezzo! E’ divertente osservare i cambiamenti di espressione da “attacco coccoloso” allo stupito “...ma che...?!” delle persone, quando entrando nel negozio e si trovano di fronte il salvadanaio a forma gufotto cicciottello che li accoglie, mentre alle loro spalle c’è la parete con gli scaffali di oggettistica e statuette gotiche! La domanda è sempre la stessa: “come mai questa scelta così particolare???” ebbene: ho sempre avuto un forte interesse per il mondo magico e misterioso e le sue creature, per i racconti sul piccolo popolo e sui draghi... coltivo la stessa passione tanto per i vampiri

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ono Manuela, quasi 28 anni ormai...ed è da quando ho memoria, che non smetto un giorno di sognare. Mentre nella ludoteca i bambini della mia classe prendevano racconti per l’infazia... io cercavo qualunque copertina con qualcosa di misterioso stampato sopra; giocare a guardie e ladri nel cortile della scuola elementare era divertente ...ma far finta di essere un vampiro e scappare dalle croci lo era molto di più, tanto quanto attaccarsi delle lunghe strisce di carta crespa sulla testa e

diventare Sailor Moon!!! Insomma... chi nasce tondo...non muore quadrato! La fantasia e la voglia di fare, unite alle passioni che avevo dentro, mi hanno accompagnata fin dall’infanzia, trovando finalmente la loro casa all’interno di "Rosslyn medievale - gotico", il negozio che ho inaugurato il 17 Dicembre 2011...dopo 5 anni di tentativi, sacrifici, sconfitte e vittorie! E’ stata dura... molto dura... lo è ancora e lo sarà sempre... ma entrare in negozio la mattina e vedere schierati sulle due pareti op-

quanto per le fate, tanto per i demoni quanto per gli angeli, tanto per il medioevo quanto per il gotico. Questi dualismi luce/tenebra, bene/male, mistero/realtà, mi hanno sempre affascinata, fin da piccola... quale modo migliore di esprimere tutto distinguendo il negozio in due parti? Gli articoli in vendita sono infatti riproduzioni in resina, della migliore qualità, di creature mitologiche/fantastiche Draghi, Fate, Pixie, Gargoyles, Angeli Caduti e molto di più! Dai classici “pensierini” agli articoli da collezione! Anne Stokes, Tom Wood, Nemesis Now,Veronese... Antica Scrittura, collarini e accessori gotici, bijoux. Se siete curiosi e volete visitare la mia “bombo-


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niera” di 18 mq di esposizione, potete passare in negozio dalle 09:00 alle 19:30 dal lunedì al venerdì! Orario NO-STOP! Vi aspetto a Roma, in Via Raffaele Cadorna, 27 (una traversa di Via Piave, zona Piazza Fiume/Via XX Settembre). E-mail: rosslynrm@gmail.com Tel.: 06.64.82.45.34 Cell. 331/10.65.832 Manuela Coticone


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o che fai cosplay da diversi anni qual'è il tuo cosplay migliore? Seiya Cosplay: Si, sono diversi anni che faccio cosplay. Il mio cosplay migliore? Posso dire con certezza che sia Helios il Custode dei Sogni di Sailor Moon. In questo cosplay ho curato ogni minimo dettaglio. Ha riscosso molto successo, e soddisfatto le mie aspettative. E il peggiore? Seiya Cosplay: Haha, il peggiore? Beh credo che sia stato Sakura di Naruto. Lì non ho dato molto peso né ai dettagli né all'acconciatura della parrucca. E' stato un cosplay tanto per farlo, detto francamente. Perché interpreti spesso personaggi maschili? Seiya Cosplay: Interpreto personaggi maschili perché mi ispirano molto

di più dei cosplay femminili. Sono più difficili da fare e non voglio le cose facili ;) Vorrei che le persone giudicassero la bellezza e il lavoro del mio cosplay in base al duro lavoro che ho svolto, e non a due cosce scoperte o al .... seno. Anche perché gli occhi andrebbero solo lì senza soffermarsi sul costume. Cosa ne pensi delle gare cosplay? Seiya Cosplay: Le gare cosplay sono diventate troppo competitive. Io vedo spesso odio e prima non era cosi, si facevano le gare per divertimento. Adesso tra la televisione e il cosplay non c'è differenza. Dico solo questo e chi sa, credo abbia capito cosa intendo. Senza offendere nessuno. Ne hai mai vinta una? Cosa ti spinge a partecipare a una gara cosplay. Seiya Cosplay: Ne ho vinte

tre. Quando partecipo ad una gara cosplay, metto in gioco tutta me stessa, non mi importa di vincere. Mi piace far divertire e provare emozioni al pubblico che mi guarda e provarle anche io, interpretando il personaggio che amo. Cosa ne pensi della competizione nel campo del cosplay? Seiya Cosplay: Penso che ora la competizione sia diventata troppo aggressiva. Una volta si era tutti amici in questo campo, adesso invece, alcuni cosplayer si sentono troppo importanti, e vorrei dire

loro, che non vengono pagati. Per cui ritenersi importanti più degli altri è da ridicoli. Sei una frequentatrice del PARCOSPLAY di Ostia Lido, cosa miglioreresti? Seiya Cosplay: Ci vado spesso, e sinceramente non migliorerei nulla.Va bene cosi. Infine, ritieni di essere una cosplayer di successo? Seiya Cosplay: Assolutamente no. Io mi ritengo una persona appassionata di cosplay, non sono montata e mai lo sarò. Maria Merola

Foto: Mauro Montagna

Foto: Mauro Montagna

INTERVISTA A SEIYA COSPLAY


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CARTOON PARTY AL PLANET ALPHEUS https://www.facebook.com/Crazy.Group.Revival.Party

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opo qualche anno è tornato al Planet Alpheus il CARTOON PARTY, a differenza delle scorse edizioni abbiamo concentrato tutto nella parte serale dedicandolo tutto all’intrattenimento. La serata è iniziata con il LIVE MUSIC dei “Corsari delle Stelle”, band di 7 elementi capitanati dal nostro amico Jordan Tray (Giordano Petrini). La Band ha suonato una scaletta molto varia dedicata sopratutto ai cartoni animati anni ‘80-‘90; un’altra pecularietà della band è quella di essere in grado di cantare le sigle dei cartoni anche in lingua Japponese (Kenshiro 2, Hurrican Polimar, ecc.). Dopo il concerto abbiamo ricreato un vero e

proprio DJ set CARTOON PARTY con inserimenti REVIVAL anni ‘70-‘80-‘90. L’animazione è stata affidata al CRAZY GROUP che da anni si occupa di animare con corpo di ballo e Photo Set dedicati. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere di SUPER 3.


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Volevamo infine ringraziare il nostro sponsor “BLIZ.COM” che ci ha fornito di abiti da scena. Un grazie a tutti i nostri amici che sono accorsi numerosissimi... restate connessi perchè questa estate saremo tutti i sabati ad Ostia “BARKABAR” con tantissime serate a tema!! Fabrizio Mengarelli


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JRIM & HERO NAKAMURA www.jrimweb.com

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onda della JMusic, ovvero della musica giapponese, colpisce anche Trento e Treviso. Aru chan e il suo Staff del JRIM (JRock Italian MAGAZINE) questa volta hanno impiegato le loro competenze lavorative, per cimentarsi nell’organizzazione di eventi live. Per la prima volta in Italia, uno degli interpreti emergenti della musica nipponica, ovvero Hero Nakamura, il cantautore del Sol Levante è arrivato ai piedi delle Dolomiti lo scorso 6 aprile dove ha tenuto il suo primo concerto presso il Centro Musica attirando nel capoluogo trentino appassionati da tutta Italia per incontrarlo. Grazie anche all’indispensabile aiuto di Stefania Da Pont come traduttrice è stato possibile immergersi completamente nella sua musica e nelle sue parole. E’ stata un’occasione davvero unica, ed è stato un vero assaggio di quello

che è la J-Music, i suoi ritmi, il suo significato. La seconda data di Nakamura in Italia, è stata il 14 aprile a Treviso, alla fiera «Nipponbashi», un vero ponte verso il Giappone: un altro appuntamento rivolto a tutti gli appassionati italiani di questo genere. Un doppio evento organizzato dal JRock Italian Magazine, ovvero dalla prima rivista italiana che si occupa su scala nazionale esclusivamente di musica nipponica, nata e cresciuta a Trento e diffusa in tutta Italia. Grazie all’esperienza maturata con la produzione di que-

sti eventi, coordinati proprio da Aru chan, non è escluso che nei prossimi tempi non ci sia l’organizzazione di qualcosa di molto più importante e soddisfacente per il pubblico italiano.

Aru chan: Volevo ringraziare tutte le persone che hanno dato vita insieme al JRIM a questo evento, perchè come dico sempre, per quanto bravo e capace possa essere un artista, senza il suo pubblico la sua musica non può prendere forma. E’ solo arrivando al cuore delle persone che un artista può essere orgoglioso e soddisfatto del proprio lavoro. Molti messaggi di ringraziamento per aver organizzato questi concerti live, e ora è il nostro turno di fare un gentile inchino a tutti voi, che avete dato il vero senso al nostro lavoro e appagato la nostra fatica. Speriamo davvero in futuro di potervi offrire molto e ancora di più. Grazie di cuore da parte di tutto lo STAFF DEL JRIM. Aru chan Foto di: Christina Lavarian (C) JRIM


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COSPLAY ON THE BEACH www.soundbeach.it - Su FB: Litorale Comicon

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a seconda Gara Cosplay a Cavallino Treporti (Venezia)!!! Il contest si terrà al “Sound Beach Garden” sabato 16 Giugno 2012 a partire dalle ore 22,00. Possibilità di pernottamento convenzionato con prima colazione a prezzo agevolato!!! Per informazione sul pernottamento: http://www.soundbeach.it REGOLAMENTO 1 - Luogo e data dell’evento. Il Cosplay Contest si svolgerà sabato 16 Giugno 2012 a partire dalle ore 22,00 2 - Iscrizioni. A - La partecipazione alla gara non prevede nessun costo di iscrizione. I

partecipanti possono presentare una preiscrizione inviando una e-mail all’indirizzo litoralecosplay@gmail.com con scritto il proprio nome e cognome, il nome del personaggio interpretato ed il titolo dell’opera dal quale è tratto (es. anime, manga, videogames) entro le ore 18,00 di venerdi 15 giugno 2012. L’iscrizione dovrà essere confermata il giorno della manifestazione consegnando l’apposito modulo presso lo stand dedicato al cosplay insieme ad una immagine del personaggio interpretato, entro le ore 20.30. Non sarà presente un tetto massimo; il limite sarà basato sul tempo totale di sfilata. Sarà possibile iscriversi finché il tempo totale delle esibi-

zioni (vedi la voce apposita del regolamento) non raggiungerà la durata massima prevista per la gara. B - Per quanto riguarda foto e video: Tutte le foto, scattate dall’organizzazione, dai fotografi incaricati ed anche quelli autorizzati e registrati (fotoamatori) sono intese come autorizzate. Le foto scattate dai fotografi incaricati, e da quelli registrati durante la Convention sono da considerarsi "foto creative/ interpretative", di conseguenza tutti i diritti appartengono al fotografo che si impegna affinchè le foto eseguite non pregiudichino in nessun caso il decoro e la dignità delle persone riprese. Compilando il modulo di autorizzazione il fotografo

assicura che il soggetto (cosplayer) sia maggiorenne che minorenne, la cui immagine viene utilizzata, ha rinunciato a qualsiasi diritto sull’immagine. Il fotografo autorizzato al momento dell’iscrizione dichiara sotto la propria responsabilità che le foto eseguite non pregiudicano in nessun caso il decoro e la dignità personale della persona ritratta. Le stesse condizioni sono da ritenere valide nel caso di riprese video effettuate dalle persone autorizzate dall’organizzazione. Al momento dell’iscrizione verrà compilata anche la liberatoria che sarà valida per l’organizzazione, fotografi ufficiali, fotoamatori che saranno comunque autorizzati e


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registrati ed infine per gli autori delle registrazioni video. C - Nota per i minorenni: I minorenni devono OBBLIGATORIAMENTE presentare al momento dell’iscrizione una lettera di autorizzazione a partecipare al cosplay da parte di uno dei genitori o di chi ne fa le veci, aggiungendo una fotocopia del documento della persona responsabile. Il genitore, o chi ne fa le veci dovrà firmare anche l’apposito modulo “LIBERATORIA PER MINORENNI”, autorizzando riprese e foto nelle quali compare il minore, e rilasciando i diritti sull’immagine ai fotografi autorizzati e registrati. 3 – Tema dei costumi della sfilata competitiva. I costumi indossati dovranno essere attinenti al mondo dell’animazione, del fumetto, del cinema, dei telefilm, della musica, dei videogiochi, dei giochi di ruolo, dei libri e personaggi original (creazioni non tratte da opere esistenti). Per tutte le categorie citate (tranne gli original), devono essere reperibili opere, illustrazioni, video che dimostrino l’esistenza del personaggio interpretato (costume, accessori, armi, ecc.). Ogni cosplayer partecipante quindi dovrà presentarsi, all’atto dell’iscrizione, con: - Un’immagine del personaggio interpretato (è obbligatoria, chi non ne sarà munito verrà penalizzato).

- Un’immagine dell’eventuale arma. - Per ovvi motivi i cosplayer che parteciperanno alla gara con un costume original non sono tenuti a consegnare immagini di riferimento al momento dell’iscrizione. - Il cosplayer partecipante dovrà avere lo stesso costume e/o arma che compaiono nell’immagine rappresentativa. 4 – La giuria. La giuria sarà composta da personaggi di spicco del mondo del cosplay, formata da esperti e da appassionati competenti nelle varie tipologie di costumi che possono partecipare e che sono state specificate al punto 3. Ogni giurato darà una valutazione numerica, tra i partecipanti verrà proclamato vincitore chi otterrà la media più alta. Al termine della sfilata la giuria si ritirerà per decidere i vincitori. Durante la premiazione saranno assegnate le coppe e gli eventuali premi speciali. 5 - Norme riguardanti i gruppi. Per partecipare e concorrere al Cosplay Contest come gruppo o coppia, oltre che come singola persona, sarà necessario che tutti i membri del gruppo/coppia si iscrivano in successione come singoli partecipanti. In aggiunta dovrà essere specificato un nome che li rappresenti e che non sia già stato utilizzato da altri gruppi/coppie. Per motivi relativi alla sicu-

rezza sul palco viene introdotto un limite massimo di 15 partecipanti per i gruppi. 6 – Ordine della sfilata. I partecipanti sfileranno secondo l’ordine di iscrizione. Per importanti ragioni organizzative, non sarà possibile modificare l’ordine di sfilata. Per le stesse ragioni inoltre, gli iscritti che non si presenteranno a sfilare entro un minuto dalla loro chiamata, verranno esclusi dalla competizione. 7 – Per ciò che concerne le armi. Si ricorda ai partecipanti alla gara che intendessero portare con sé delle armi che possono essere ritenute pericolose (ad esempio con lame in acciaio anche se non affilate), che devono denunciare preventivamente alla propria questura di appartenenza il possesso dell’arma e il percorso che effettueranno con essa. 8 - Per eventuali tracce musicali o video. Ai partecipanti è data la possibilità di esibirsi con una traccia audio o video di sottofondo che dovrà essere consegnata al momento della conferma dell’iscrizione. La traccia audio dovrà essere solo ed esclusivamente in formato mp3 su supporti usb o eventualmente cd/dvd. Chiunque decidesse di usare una traccia video (si accettano solo ed esclusivamente formati mp4) è pregato di

specificarlo nell’apposita area del modulo di iscrizione, e di presentare anche un file audio in formato mp3 alternativo nel caso si presentassero problemi tecnici durante la proiezione. Non saranno accettati supporti come cellulari o I-Phone. A chi si presenta senza base verrà assegnata una musica generica, uguale per tutti, decisa dall’organizzazione. 9 - Competenze sul palco e nelle aree circostanti. L’incarico di far rispettare le regole sul palco ai partecipanti è di competenza dei presentatori e dei responsabili del cosplay che hanno autorità assoluta in merito. Le zone circostanti al palco saranno controllate da appositi addetti che gestiranno il flusso dei partecipanti in entrata e in uscita dal palco verificando a loro volta il rispetto delle regole da parte dei cosplayers. Ai partecipanti verrà messo a disposizione un locale separato in cui potranno cambiarsi e truccarsi. 10 - Regole di sicurezza sul palco per effetti scenici e animali - (IMPORTANTE). Benchè questo Contest offra spunto per scenette incentrate sul combattimento, è essenziale che queste si svolgano in sicurezza. L’organizzazione declina ogni responsabilità riguardo incidenti che possano essere causati dall’imprudenza dei partecipanti. Inoltre gli


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stessi saranno ritenuti responsabili di eventuali danni apportati al palco e alle attrezzature presenti. Si precisa che la mancata osservazione dei seguenti punti comporterà la squalifica immediata da parte dei responsabili preposti. Sono assolutamente vietate: - fiamme libere; - sostanze infiammabili; - getti d’acqua e liquidi; - schiume o sostanze schiumogene; - fumogeni; - esplosivi e petardi; - lancio di oggetti pesanti e contundenti. Sono permessi invece coriandoli o simili e tutti quegli effetti scenici non pericolosi che non rientrino nelle categorie sopracitate di divieto. È vietato introdurre sul palco animali vivi o morti (impagliati e ossa) di qualsiasi taglia e tipo. Il divieto ovviamente si estende anche ad insetti. Sono permessi peluche e riproduzioni.

11 – Comportamento sul palco (IMPORTANTE). Si fa obbligo ai partecipanti durante la scena di evitare i seguenti atteggiamenti, pena la squalifica immediata: - Turpiloquio e volgarità; - Bestemmie e comportamenti offensivi verso le religioni; - Atti osceni veri o simulati; - Atti comunemente sanzionati nella categoria di atti osceni in luogo pubblico dal codice civile. Si ricorda altresì che gli organi preposti (vedi punto 10) hanno l’autorità per sanzionare ulteriori comportamenti offensivi o indecorosi non espressamente citati nelle categorie sopraddette. 12 - Chiamata e discesa dal palco. Il flusso di partecipanti sarà convogliato dagli addetti nelle aree circostanti al palco (vedi punto 10) per poi essere chiamati dai presentatori.

Dal termine della chiamata dei partecipanti verrà dato qualche attimo a discrezione dei presentatori, dopodiché scatterà il tempo stabilito (vedi punto 13). Allo scadere del tempo, o al termine della scenetta, i partecipanti dovranno soffermarsi brevemente di fronte alla giuria per poi scendere dal palco e presentarsi al punto foto. Si prega di ritirare oggetti e accessori dopo la fine dell’esibizione prima di scendere al punto foto. 13 – Tempi concessi ai partecipanti sul palco. I partecipanti potranno scegliere se sfilare o esibirsi in una scenetta precedentemente preparata. Ogni partecipante avrà un certo tempo a disposizione per sfilare, durante il quale potrà recitare scene inventate, brani famosi o parodie relative al personaggio interpretato. I tempi limite a disposizione sono i seguenti:

- da 1 a 3 partecipanti – 2 minuti; - da 4 a 8 partecipanti – 4 minuti; - da 9 a 15 partecipanti – 5 minuti. Ai partecipanti senza scenetta verrà dato il normale tempo di salita, sfilata davanti a pubblico e giuria e discesa. Se l’esibizione si protrarrà oltre il termine stabilito, saremo nostro malgrado costretti a farla terminare bruscamente in modo da consentire a tutti gli altri iscritti di sfilare. Chi non si atterrà alla regola, continuando anche dopo che gli sia stato chiaramente indicato di fermarsi, sarà squalificato con segnalazione e valenza immediata dai responsabili preposti (vedi punto 10). 14 – Addendum. L’organizzazione si riserva di apportare al presente regolamento modifiche atte a migliorare lo svolgimento della manifestazione.


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ALBUM Mauro Montagna & Co. d.n.kira@hotmail.it


Foto: Sara Borsi

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Foto: Pamela Miku Di Felice

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Foto: Giuseppe Panico

Foto: Pamela Miku Di Felice

Felice Miku Di la e m a Foto: P

Foto: Claudia Cilloco

Foto: Claudia Cilloco

Foto: Pamela Miku Di Felice


Foto: Claudia Cilloco

Foto: Claudia Cilloco

Foto: Claudia Cilloco laudia Foto: C

Cilloco

Foto: Claudia Cilloco

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Foto: Lorenzo Divecchio

Foto: Claudia Cilloco


Foto: Luca Esposito

ecchio enzo Div r o L : o t Fo

Foto: Lorenzo Divecchio Foto: Emanuele Canosa

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Foto: Lorenzo Divecchio


Foto: Anna Bruno

Foto: Giulio Nardozzi

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Foto: Alessio Buzi


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