Perché Innocenti? Negli anni Sessanta e Settanta Innocenti, con i modelli di Mini e Lambretta, rappresentava un’icona di stile. La nostalgia di questo marchio arriva sino a giorni nostri per il suo sapore vintage e per il forte lascito che conserva, ancora oggi, nell’immaginario collettivo. Innocenti diede vita in quegli anni a movimenti giovanili come per esempio i mods, anche e soprattutto fuori dall’Italia. Numerosi sono ancora oggi i suoi fan club, in Italia e all’estero, e il fascino dell’Innocenti è rimasto quasi immutato. Il nostro intento nel recuperare Innocenti è quello di ricreare un brand di riferimento per i giovani. Una nuova marca che sia capace di venire incontro ai loro bisogni sia a livello pratico, che economico ed estetico.
Uno sguardo al passato:
Innocenti ieri
Ferdinando Innocenti fonda l’azienda
Il marchio Innocenti non viene più utilizzato
Muore il fondatore, Ferdinando Innocenti
British Leyland acquista l’azienda: nasce la Leyland Innocenti
Alejandro de Tomaso rileva il marchio Innocenti
Costruzione degli stabilimenti di Lambrate
De Tomaso cede Innocenti alla FIAT
Viene prodotta la prima Lambretta
1947
Inizia la produzione della Austin A40 su licenza BL
1960
Parte la prima vera produzione Innocenti: Spider 950
1961
Boom dell’Innocenti: inizia la produzione della Mini
1965
Esce sul mercato la Mini 90/120 disegnata da Nuccio Bertone
1966
1974
Arriva la Mini Mille, prima utilitaria in Italia con alzacristalli elettrici
1976
1980
1990
1997
La fondazione e gli inizi Innocenti venne fondata da Ferdinando Innocenti nel 1947. Il fondatore era un uomo dinamico, che fin da giovane iniziò a realizzare imprese. Le attività di produzione erano concentrate nel grande stabilimento di Lambrate, quartiere della periferia est di Milano. Innocenti si affacciò immediatamente sulla scena industriale con un grande successo: la Lambretta, grande concorrente dello scooter di maggior successo dell’epoca, la Vespa. Questo scooter raggiunse un successo internazionale e divenne icona del movimento inglese dei Mods, che fece degli scooter italiani il mezzo simbolo della rivoluzione culturale giovanile di quegli anni.
La Lambretta Oggi la Lambretta è un oggetto da collezionisti. Un’innumerevole quantità di Lambretta Club sparsi in tutto il mondo conserva ed alimenta il mito di questo storico scooter che, assieme alla Vespa, rappresenta inevitabilmente un’icona dell’Italia degli anni ‘50 e anni ‘60.
Le prime auto L’Innocenti si affaccia timidamente all’inizio degli anni ‘60 nel settore automobilistico, tradizionalmente dominato in Italia da Fiat. Le prime auto che Innocenti produsse nell’autunno del 1960 furono quelle concesse in licenza da case automobilistiche inglesi. L’esordio avvenne quindi con l’Innocenti A40, versione italiana dell’omonima Austin. La prima macchina di idea lambratese è la Innocenti 950 Spider, una piccola cabrio di impronta sportiva, costruita a Lambrate e montata su organi meccanici inglesi.
Il boom Mini Era il 1960. Sempre dalla Gran Bretagna, la Innocenti ebbe la grande intuizione di produrre in licenza la Mini. Il boom automobilistico dell’Innocenti coincide proprio con la commercializzazione di quest’auto. La Mini italiana fu infatti un successo enorme, che praticamente da sola tenne in piedi la produzione della Innocenti.
Innocenti e la pubblicità L’esplosione di Innocenti negli anni 60 valca l’onda cadel boom ec o nomico, nel la pubblicità q u ale assume nuo va importan diventa fond z a e amentale nel panorama co merciale: le maffissioni di In nocenti hann un ruolo imp o ortante nel su ccesso dei su prodotti e an oi che nel suo innalzarsi a quegli anni. icona di
Da British Leyland a De Tomaso Dal 1974 in poi, la storia di Innocenti è segnata da continui passaggi di proprietà: nasce in quell’anno il marchio Innocenti Leyland, dopo che quest’ultima acquisì Innocenti. Due anni dopo, Alejandro De Tomaso rileva gli stabilimenti di Lambrate e mantiene il possesso del marchio fino al 1990. In questi anni, l’azienda conosce collaborazioni e innovazioni tecniche ma non riesce a replicare il successo della prima fase.
Il passaggio alla FIAT e la fine Nel 1990 Innocenti viene quindi ceduta dalla De Tomaso alla Fiat, che utilizzò il marchio per produrre vetture per i mercati esteri dei paesi in via di sviluppo e non solo. Nel 1997 la produzione della Innocenti cessa completamente. Il marchio resta di proprietà Fiat.
Agevolazione sui pagamenti
Modelli customizzati
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Cooperazione
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Facilità di guida
Confort dell’abitacolo
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Ottimizzazione dello spazio
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Concept store
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Valori e caratteristiche
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Produzione dislocata
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Prezzi bassi
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Produzione di utilitarie
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Target giovanile Design vintage Cura del dettaglio
Accessibilità Per la fascia di pubblico a cui Innocenti vuole rivolgersi, è spesso difficile riuscire ad affrontare una spesa elevata come quella per un’autovettura: tramite prezzi bassi, agevolazioni e incentivi sui pagamenti per l’acquisto delle utilitarie prodotte dall’azienda, Innocenti vuole rappresentare un brand rivolto ai giovani ed accessibile a tutti.
Agevolazioni sui pagamenti
Produzione di utilitarie
Prezzi bassi
Internazionalità Innocenti è una marca dal sapore italiano ma dal respiro internazionale. Si vuole riprendere oggi quella che era una caratteristica già dell’Innocenti di ieri, non limitandosi al mercato nazionale ma elevandosi ad un livello globale. La produzione dislocata in vari paesi del mondo e la collaborazione con le principali aziende estere rendono Innocenti pronta al nuovo mercato industriale. Per trasmettere questo valore anche al consumatore, Innocenti da la possibilità di acquistare modelli customizzati per ogni continente e offre nelle città più cosmopolite del mondo, dei concept-store dove respirare l’atmosfera Innocenti.
Produzione dislocata
Modelli customizzati
Cooperazione
Concept-store
Alla moda Riprendendo il gusto anni 60, rimasto nell’immaginario collettivo di Innocenti, il brand si ripropone al pubblico con una spiccata estetica vintage, rivolta ai giovani di oggi (ma anche di ieri). L’attenzione e la cura dei dettagli, le linee semplici e di culto, regalano al brand un’aura pop, nel senso che solo l’inglese può tradurre.
Target giovanile
Design vintage
Cura dei dettagli
Praticità Riprendendo il gusto anni 60, rimasto nell’immaginario collettivo di Innocenti, il brand si ripropone al pubblico con una spiccata estetica vintage, rivolta ai giovani di oggi (ma anche di ieri). L’attenzione e la cura del dettaglio, le linee semplici e di culto, regalano al brand un’aura pop, nel senso che solo l’inglese può tradurre.
Ottimizzazione dello spazio
FacilitĂ di guida
Confort dell’abitacolo
FacoltĂ del Design Corso di Laurea in Design della Comunicazione Laboratorio di Metaprogetto | AA 2010/2011
Hangover Vincenzo Angileri, Marco Castelli, Federico Criscuolo, Federica Conversano, Davide De Rossi