adorazione eucaristica missionaria

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SANTUARIO DEL CARMINE Frati carmelitani

ADORAZIONE

EUCARISTICA

Palmi

" Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi " (Gv 20,21)

G.: Nel suo messaggio per l'85a Giornata Mondiale Missionaria, il Santo Padre afferma che «l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo, è il servizio più prezioso che la Chiesa può rendere all’umanità». Certi che uniti nell'unico Corpo mistico di Cristo siamo tutti membra vive della Comunità ecclesiale e corresponsabili della sua credibilità nel mondo. Ci predisponiamo a vivere questo intenso momento di adorazione in atteggiamento di riverente silenzio alla presenza del Signore, perché ritornando nelle nostre case siamo trasformati nell'amore divino. Nella riflessione, saremo aiutati dalle meditazioni di santa Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa e patrona delle missioni. CANTO – ESPOSIZIONE DEL SS. SACRAMENTO

PRIMO MOMENTO: La missione G.: «Per il battesimo i laici carmelitani diventano partecipi della missione di Cristo Gesù, la continuano nella Chiesa divenendo così quasi "un'aggiunta d'umanità"che si trasforma in "lode della sua gloria"» (Regola TOC, 24) Dal Vangelo di san Giovanni (Gv 20,19-23) La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». MEDITIAMO IN SILENZIO

Dai Manoscritti autobiografici di santa Teresa di Lisieux ( MA 251) Sento in me la vocazione di Sacerdote: con quanto amore, o Gesù, ti porterei nelle mie mani quando, alla mia voce, discendessi dal Cielo! Con quanto amore ti darei alle anime! Ma, ahimè, pur desiderando di essere Sacerdote, ammiro ed invidio l’umiltà di San Francesco d’Assisi e mi sento la vocazione di imitarlo rifiutando la sublime dignità del Sacerdozio. O Gesù, mio amore, mia vita! Come conciliare questi contrasti? Come realizzare i desideri della mia povera piccola anima? Ah, nonostante la mia piccolezza, vorrei illuminare le anime come i Profeti, i Dottori! Ho la vocazione d’essere Apostolo. Vorrei percorrere la terra, predicare il tuo nome e 1


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