Teresa d'Avila
Antologia di poesie Fonte: http://poesie.wordpress.com/2007/09/17/non-mi-muove-signore-santa-teresa-davila/ http://poesie.wordpress.com/2007/09/17/non-mi-muove-signore-santa-teresa-davila/
Non mi muove, Signore, ad amarti il cielo che tu mi serbi promesso. Nè mi muove l’inferno tanto temuto perchè io lasci con ciò d’amarti. Mi muovi tu, mio Dio mi muove il vederti inchiodato su quella croce, scarnificato. Mi muove il vedere il tuo volto tanto ferito mi muovono i tuoi affronti e la tua croce. Mi muove infine il tuo amore in tal maniera che se non ci fosse cielo io t’amerei, se non ci fosse inferno ti temerei. E non hai da darmi nulla perchè io ti ami perchè se quanto aspetto io non l’aspettassi nella stessa maniera che ti amo io t’amerei.
Il cammino della Croce È la croce gioia e luce, vita e via che al ciel conduce. Sulla croce, d'ogni cosa sta il Signore, sta la gioia pur se gemi nel dolore: essa allieta di sua luce, essa è via che al ciel conduce. È una pianta da cui dolce frutto pende: e la Sposa che lo dice se n'intende. Piace molto al sommo Duce, essa è via che al ciel conduce. Essa ombreggia come olivo questo suolo; tempra l'olio che distilla ogni duolo. Essa l'alma mi seduce, essa è via che al ciel conduce. Pianta verde, sogno caro della Sposa, sotto cui col suo Diletto si riposa:
tal la croce mi riluce, essa è via che al ciel conduce. Per chi il mondo e le sue offerte fugge e aborre, per chi gode in Dio ogni bene sol riporre, è la croce vita e luce, essa è via che al ciel conduce. Dacché l'unse col suo sangue il Signore, v'è la gioia nella croce, v'è l'onore; essa giubilo produce, essa è via che al ciel conduce.
Alla Croce Croce, dolcezza del mio cuor quaggiú, splendi, fra tutti benvenuta, tu! Sei la bandiera sotto cui chi pugna, anche s'è infermo, si dimostra forte. Tu sei la vita della nostra morte: pago tu fêsti il gran Leon Gesú. Splendi, fra tutti, benvenuta, tu! Chi te non ama, libertà non ama; retto è il sentier che tu sorvegli e allumi; e dell'inferno i tenebrosi numi, vinti, conquide l'alta tua virtú. Splendi, fra tutti, benvenuta, tu! I lacci nostri il tuo potere infranse; tolse dall'alme il nostro vero male. Tu sei la gioia dell'esilio, e sale chi per te sale, a tripudiar lassú. Splendi, fra tutti, benvenuta, tu!
(per professione) Tutti voi che militate sotto il labaro di Cristo, state all'erta, vigilate, non è tempo di dormir! Come ardente condottiero, il Signor si spinse a morte; e pur noi quel suo sentiero sú, calchiam con tanto ardir! Questa guerra è a noi sorgente di ricchezze invidiate. State all'erta, vigilate, non è tempo di dormir!
Ei la croce con trasporto del suo sangue imporporava, e la strada verso il porto ci tracciava col soffrir. Oh che splendidi trionfi! Oh che lotte fortunate! State all'erta, vigilate, non è tempo di dormir! Lungi i vili! Si disprezzi e s'arrischi pur la vita! Non v'è alcun che piú l'apprezzi quanto quei che sa morir. È Gesú la luce nostra, nostro premio e nostro vate. State all'erta, vigilate, non è tempo di dormir! Sú, con forza e con ardore, sú, moriam per Cristo tutte, ché del regno dell'amore senza limiti è il gioir! Il Signor ci va dinanzi: sú, seguiam le sue pedate! State all'erta, vigilate, non è tempo di dormir! [SANTA TERESA DI GESÙ, Dottore della Chiesa, Opere, Poesie, 19, 18 e 29, Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi (O. C. D.), Roma, 1981.]