Santuario del Carmine Frati carmelitani Palmi Preghiera dell'Angelus nella tradizionale “calata” della statua del Miracolo G.: «Ecco la Regina del cielo, la sorella mia. Ecco la Madre, il Decoro del Carmelo. Potrò agire con fiducia, non temerà il mio cuore, poiché è mia forza, mia liberazione, mia roccia, mio rifugio, mia lode Maria sorella-madre mia; nel suo seno troverò asilo e salvezza. Lei è dolce di una dolcezza inestimabile; è bella di una bellezza ineffabile: lei offre a chi la contempla un miracolo grande di bellezza, e amando si fa amare». Fratelli e sorelle riuniti questa mattina nella tradizionale calata della miracolosa effige della Vergine del Carmelo, lodiamo Maria con le parole che l'arcangelo Gabriele le rivolse, rivelandole il grande mistero dell'Incarnazione del Verbo di Dio. Nella meditazione di questo grande mistero, saremo accompagnati dalle riflessioni di Maria Petijt, mistica terziaria carmelitana e maestra della vita mariana. CANTO:
QUANTO SEI BELLA
Quanto sei bella, o Madre mia, dolce Maria, stella del mar. Il tuo bel viso è un paradiso, col tuo sorriso conforta il cuor. Prega per noi, prega per noi, siam figli tuoi, stella del mar. Lo sguardo tuo puro e sereno mi desta in seno fiamme d'amor. Io voglio amarti, o Madre mia,dolce Maria, stella del mar. C.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T.: Amen C.: La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. T.: E con il tuo spirito
L'ANNUNCIO Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-28) Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». Dagli scritti di Maria Petijt, terziaria carmelitana (1623-1677) Il mio amore per Gesù e per la sua e mia amabilissima Madre, è tenerissimo, e questa specie di amore mi fa essere molto familiare col mio caro Gesù, nel modo che una tenerissima e amantissima sposa si comporta verso il amatissimo sposo; il suo comportamento a mio riguardo è molto amorevole. Qualche cosa di simile passa tra