Statuti del Terz’Ordine Carmelitano della Provincia Napoletana 2007
PRESENTAZIONE Il Terz’Ordine Carmelitano (T.O.C.), ossia l'Ordine Carmelitano Secolare (O.C.S.), della Provincia Napoletana, sulla base della nuova Regola approvata dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica in data 11 aprile 2003, ha aggiornato i presenti Statuti provinciali durante l’Assemblea del 30 aprile 2007. Essi sono stati approvati dal Priore Provinciale e dal suo Consiglio il 2 luglio 2007 (Regola TOC n. 73). 1
I. LA FRATERNITA’ PROVINCIALE 1. Le fraternità, fondate canonicamente dal Priore Generale dell’Ordine, che fanno parte del Terz’Ordine Carmelitano della Provincia Napoletana, si raggruppano in tre zone1: I.
PUGLIA NORD – CAMPANIA - BASILICATA : Avigliano (PZ)*, Bari, Caivano (NA), Canosa di Puglia (BA), Capaccio (SA), Conversano (BA), Foggia, Polignano (BA)*, Rutigliano (BA), San Severo (FG), Trani (BA), Troia (FG).
II.
PUGLIA SUD:
Brindisi, Lecce, Martina Franca (TA), Massafra (TA), Mesagne (BR), Ostuni (BR), San Vito dei Normanni (BR), Taranto, Torre Santa Susanna (BR).
III. CALABRIA: Curinga (CZ), Lamezia Terme-Sambiase (CZ), Laureana di Borrello (RC), Musalà di Campo Calabro (RC), Palmi, Pezzo di Villa San Giovanni (RC)*, Rosarno (RC)*, Salice di Catona (RC), Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), Terravecchia (CS).
Gli organi provinciali 2. A livello provinciale il Terz’Ordine Carmelitano si struttura attraverso i seguenti organi: l'Assemblea provinciale, il Consiglio provinciale e le Commissioni provinciali.
L’Assemblea provinciale 3. L'Assemblea provinciale è costituita dai Presidenti 2 locali e dai Formatori (maestri). Nel caso che uno dei due sia impedito a 11
Le fraternità contrassegnate dall’asterisco (*) non sono state ancora fondate canonicamente (Regola TOC n.56). Nella Provincia Napoletana una nuova fraternità per essere fondata canonicamente deve avere un minimo di sei persone. 2 Il Presidente è chiamato anche Moderatore, secondo la Regola del TOC, o Priore come da tradizione. 2
partecipare viene delegato un altro consigliere. Essa viene convocata ogni anno dal Presidente provinciale e si svolge sotto la presidenza del Priore Provinciale o di un suo delegato. 4. L’Assemblea provinciale ha il compito di: a. rinnovare ogni tre anni il Consiglio provinciale; b. programmare iniziative che favoriscano una maggiore comunione e collaborazione tra tutte le fraternità; e. approvare il conto consuntivo ed il bilancio preventivo e stabilire la quota annuale di ogni fraternità; c. apportare eventuali integrazioni o modifiche agli Statuti provinciali.
Il Consiglio provinciale 5. Il Consiglio è formato dal Presidente Provinciale, dall’Assistente Provinciale, dai Consiglieri zonali. Il numero dei Consiglieri per zona è di due se la zona comprende dieci fraternità, di tre se ve ne sono più di dieci. 6. E' compito del Consiglio provinciale: a. predisporre un progetto provinciale triennale che sia in sintonia con il cammino della Provincia e della Chiesa; b. stimolare e coordinare le attività delle fraternità locali; c. organizzare il convegno provinciale annuale, le giornate di studio, gli esercizi spirituali. Il Presidente Provinciale 7. Il Presidente Provinciale è eletto ogni tre anni dall'Assemblea provinciale. Tutti i professi perpetui sono eleggibili. L'elezione avviene a scrutinio segreto. Egli può essere rieletto solo per un secondo mandato consecutivo. La carica di Presidente Provinciale non é compatibile con quella di presidente locale. Ogni tre anni, sei mesi prima della scadenza del mandato convoca l’Assemblea provinciale elettiva. 3
8. Il Presidente Provinciale: a. è segno di unità e punto di riferimento per l'animazione ed il coordinamento della vita del Terz’Ordine Carmelitano provinciale, assieme all’Assistente Provinciale e al Consiglio; b. favorisce un clima di apertura, di dialogo, di partecipazione e collaborazione mediante frequente e costante intesa con i singoli Consiglieri zonali, che riunirà almeno una volta l'anno, per un discernimento sulla situazione del Terz’Ordine Carmelitano provinciale, circa i vari aspetti: spirituale, morale, operativo ed organizzativo; c. tiene contatti con il Terz’Ordine Carmelitano nazionale ed internazionale; d. durante il mandato, visita personalmente almeno una volta tutte le fraternità della Provincia, possibilmente con l’Assistente Provinciale. L’Assistente Provinciale 9. L’Assistente Provinciale è un Frate carmelitano della Provincia Napoletana designato dal Priore Provinciale insieme al suo Consiglio. Egli può essere lo stesso Priore Provinciale. I Consiglieri zonali 10. I Consiglieri zonali vengono eletti durante l'Assemblea elettiva triennale dai Presidenti locali e dai Formatori delle rispettive zone. Tutti i professi perpetui sono eleggibili. L'elezione avviene a scrutinio segreto. Essi possono essere rieletti solo per un secondo triennio consecutivo. Qualora si rendesse vacante il posto di un Consigliere, il Consiglio provvederà alla sua sostituzione. 11. I Consiglieri animano le fraternità delle rispettive zone e le commissioni provinciali. Nel Consiglio provinciale relazionano sulla situazione zonale e sul lavoro delle commissioni. Essi mantengono fraterni rapporti con tutte le altre componenti della "famiglia 4
carmelitana" della zona e visitano almeno una volta l'anno le fraternità. Altri uffici 12. Tra i Consiglieri viene nominato un Vice Presidente che funge da vicario in caso di assenza o di impedimento del Presidente. In caso di dimissioni del Presidente, il vicario porta a termine il mandato triennale. 13. Tra i Consiglieri viene nominato un segretario. Egli ha il compito di redigere i verbali dei vari incontri su un apposito registro; tiene aggiornato l'elenco delle fraternità e l'archivio; amministra un "fondo cassa", risultante dal contributo offerto da ciascuna fraternità per le spese e le iniziative a livello provinciale.
Le Commissioni provinciali 14. Il Consiglio provinciale è coadiuvato dalle Commissioni provinciali. All’inizio del triennio esso nomina i membri delle Commissioni. 15. Le Commissioni riguardano la formazione, la liturgia e la carità. a. la Commissione di Formazione organizza, a livello provinciale, un programma di iniziative di formazione per i formandi e i formatori sulla base del Manuale di formazione del Terz’Ordine Carmelitano; inoltre prepara i sussidi per la formazione permanente delle fraternità; b. la Commissione di Liturgia prepara i sussidi per le celebrazioni a livello provinciale e propone dei sussidi di preghiera da utilizzare nelle singole fraternità. Essa promuove, in particolar modo, la formazione al culto della Vergine Maria e dei Santi del Carmelo. 5
c. la Commissione di Carità propone a tutte le fraternità delle iniziative comuni, le invita a partecipare alle iniziative di missionarietà dell’Ordine e della Chiesa locale in cui sono inserite, e le stimola ad assumere come fraternità e come singoli uno stile di vita attento ai problemi della giustizia e della pace.
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II. LA FRATERNITÁ LOCALE 16. La Fraternità locale è l’insieme di fratelli e sorelle che vivono secondo la Regola del Terz’Ordine Carmelitano guidati dal Presidente locale, dall'Assistente spirituale e dai Consiglieri (Regola TOC n.60). Si riunisce di frequente per vivere ed incrementare la formazione cristiana e carmelitana dei suoi membri.
L’Assemblea elettiva 17. Ogni tre anni viene convocata l’Assemblea locale elettiva per scegliere il Presidente e i Consiglieri (Regola TOC n.62). Tale assemblea è presieduta dall’Assistente Provinciale e dal Presidente Provinciale, o da un loro delegato (Regola TOC n.63). 18. Un mese prima della scadenza del triennio il Presidente uscente, d’accordo con il Consiglio, convoca l’Assemblea elettiva e ne informa il Presidente Provinciale. In questa convocazione vengono stabiliti luogo e data delle elezioni. All’inizio dell’Assemblea elettiva, prima delle votazioni, il Presidente uscente relaziona sul triennio trascorso. 19. Il Consiglio prepara l'elenco dei professi perpetui aventi diritto al voto, escludendo i professi temporanei e coloro che senza una giusta ragione non hanno partecipato alla vita della fraternità. Ogni votazione viene fatta a scrutinio segreto. Non si può votare per delega. 20. Per accedere a qualsiasi incarico si richiede la professione perpetua. Si può essere rieletti per un secondo triennio consecutivo, ma per il terzo triennio consecutivo è necessaria la postulazione.
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Il Consiglio della fraternità 21. Il Consiglio è formato dal Presidente, dall’Assistente spirituale, dai Consiglieri e dal Formatore. Esso, sotto la direzione del Presidente e dell’Assistente spirituale, organizza il programma annuale tenendo conto del cammino della Provincia e della Chiesa locale, in piena sintonia con il cammino della realtà ecclesiale in cui si trova (parrocchia, santuario, rettoria…), e anima la fraternità perché tutti siano corresponsabili della vita fraterna. Il Presidente locale 22. Il Presidente cura le relazioni della fraternità con tutto il Terz’Ordine Carmelitano provinciale e con la Chiesa locale. Egli è membro dell’Assemblea provinciale; invia la relazione triennale al Segretario provinciale; favorisce la sensibilizzazione e la collaborazione alle iniziative della Provincia, per le vocazioni carmelitane e per le missioni; possibilmente rappresenta la fraternità nel Consiglio pastorale parrocchiale ed in altri eventuali organismi ecclesiali. 23. Il Presidente eletto durante l’Assemblea elettiva ha bisogno della conferma del Priore Provinciale (Regola TOC n.62). In caso di dimissioni, il primo dei Consiglieri lo sostituisce fino alla fine dell'anno pastorale e subito dopo convoca l’assemblea elettiva. I Consiglieri 24. Il numero dei Consiglieri è: di due se la fraternità è formata da dieci persone, di tre se è formata da venti, di quattro se oltre le venti persone (Regola TOC n.60). 25. Il Formatore viene scelto dal Consiglio tra gli stessi consiglieri o tra gli altri membri della fraternità. Se non è uno dei consiglieri, egli entra a far parte del Consiglio e gode di voce attiva durante le 8
riunioni dello stesso (Regola TOC n.60). Egli, inoltre, è membro dell’Assemblea provinciale. 26. Il segretario e il tesoriere vengono scelti tra i Consiglieri (Regola TOC n.64). Essi tengono aggiornati il Registro delle Professioni, quello dei Verbali e quello di Cassa.
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III. VOCAZIONI E FORMAZIONE 27. Le fraternità si presentano come comunità aperte ed accoglienti per tutti coloro che intendono fare esperienza di vita fraterna secondo la spiritualità carmelitana3. Tuttavia coloro che aspirano ad entrare nel Terz’Ordine Carmelitano della Provincia Napoletana, non possono appartenere ad altri terz’ordini (Regola TOC n.79). Ogni fraternità presti particolare attenzione alla formazione dei giovani in collaborazione con l’Assistente provinciale dei giovani. 28. Per diventare terziari i candidati seguiranno le tappe previste dalla Regola sotto la guida del Formatore coadiuvato dal Consiglio: un anno di discernimento (Regola TOC n.80), un anno di noviziato (Regola TOC n.81) e tre anni di professione temporanea (Regola TOC n.83,a). La durata delle tappe di formazione potrà essere prolungata in base al cammino dei singoli. 29. Alla fine di ogni tappa, il Formatore relaziona nel Consiglio sul cammino dei singoli. Prima del noviziato, della professione temporanea e perpetua i candidati fanno formale richiesta di ammissione al Consiglio. È compito del Consiglio decidere l'ammissione tenuto conto del parere del Formatore (cfr. Regola TOC n.82). 30. Lo Scapolare, segno di consacrazione, e la Regola del Terz’Ordine Carmelitano vengono consegnati al termine del noviziato durante il rito della professione temporanea (cfr. Regola TOC n.84). La professione temporanea e quella perpetua si svolgono secondo il rito approvato dall’Ordine. 31. I candidati prendono parte gradualmente alla vita della fraternità, vale a dire alla preghiera, alla catechesi e al servizio. Il Formatore li
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Per l’ammissione si tengano presenti i criteri indicati nei n. 76-79 della Regola del TOC. 10
incontri almeno una volta al mese ed informi costantemente il Consiglio sul loro andamento. 32. Durante ogni tappa i candidati seguono un programma specifico secondo il Manuale provinciale di formazione.
EPILOGO A Colei che è nostra Madre e Sorella, la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, affidiamo il cammino delle fraternità del Terz’Ordine Carmelitano della Provincia Napoletana perché lo guidi con la sua materna intercessione verso il suo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
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INDICE
PRESENTAZIONE…………………………………………p. 1
I. LA FRATERNITÁ PROVINCIALE……………………« 2 Gli organi provinciali………………………………... « 2 L’Assemblea provinciale……………………………. « 2 Il Consiglio provinciale……………………………... « 3 Il Presidente Provinciale………………………. « 3 L’Assistente Provinciale……………………….. « 4 I Consiglieri zonali…………………………….. « 4 Altri uffici………………………………………. « 5 Le Commissioni provinciali………………………… « 5 II. LA FRATERNITÁ LOCALE…………………………. « 7 L’Assemblea elettiva…………………………………«
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Il Consiglio della fraternità…………………………. « 8 Il Presidente……………………………………. « 8 I Consiglieri……………………………………. « 8 III. VOCAZIONI E FORMAZIONE…………………….. « 10 EPILOGO………………………………………………….. « 11
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