12 minute read
Da questo mese voucher per chi ha più bisogno
Oculisti: il servizio gratuito
In caso di bisogno urgente di uno specialista
Advertisement
I medici oculisti dell’associazione Starterprius, che operano in diverse strutture ospedaliere della nostra provincia, hanno attivato un servizio gratuito per i loro pazienti e per tutte le persone che ne hanno bisogno.
L’iniziativa durerà fino al termine dell’emergenza Covid-19 ed è nata per garantire assistenza specialistica oculistica con l’obiettivo di ridurre le uscite di casa e l’afflusso verso gli ospedali.
Per accedere al servizio si deve andare sul sito www.oculistiperbrescia.eu e seguire le indicazioni riportate. Nel più breve tempo possibile l’oculista disponibile contatterà il paziente.
I servizi offerti riguardano principalmente pazienti con patologia diagnosticata che necessitano di semplici informazioni; chi ha disturbi agli occhi ed ha bisogno di un primo aiuto da parte di uno specialista; chi non riesce a contattare il proprio medico.
G.R.
#aiutiAMObrescia: perché quei medici e quei pazienti siamo noi
L’utilissima iniziativa che sta riscuotendo tanto consenso e che tanto aiuto sta portando dove oggi più ce n’è bisogno
Un piccolo gesto che può fare tanto e può dare tanto alla nostra provincia. Una scelta, quella di donare, fatta quanto mai con la consapevolezza dell’urgenza e del bisogno. Con piena coscienza che potrebbe tornare a vantaggio nostro quanto di tutti. Che potrebbe fare la differenza nel salvare la vita di chi ci è caro e vicino, ma anche di chi, in questi difficili momenti, fa di tutto per aiutare gli altri. Noi, voi, Brescia.
#aiutiAMObrescia è l’iniziativa messa in campo da Fondazione comunità bresciana, Ubi banca e Giornale di Brescia. La prima ha messo a disposizione lo strumento tecnico che garantisce certificazioni di detraibilità. Alla seconda va il merito dell'azzeramento delle commissioni per chi dona sul conto corrente dedicato. Il terzo, oltre che della promozione, si fa e farà carico della rendicontazione pubblica. Perché tutto sia trasparente, utile fino in fondo e pienamente condiviso.
Grazie a chi ha donato e a chi lo farà, i nostri ospedali, i nostri medici, infermieri, operatori socio sanitari e volontari tutti potranno curare la terribile ferita che ci affligge. Faranno del loro meglio, come sempre, inesausti e senza sosta, ma con gli strumenti utili al paziente quanto alla propria tutela. Aiuteranno giovani e non più giovani, bresciani doc e d’adozione, uomini, donne, bambini, madri, fratelli, nonni e nonne.
Tutte le informazioni e le modalità con cui donare le potete trovare on-line e sul sito di Fondazione Comunità Bresciana.
Dalla regione l’App che si fa partecipativa e informativa
Una App, due funzionalità e tanta informazione sia attiva che passiva: così si rinnova “AllertaLOM” di regione Lombardia
“AllertaLOM” è l’App di Regione Lombardia per smartphone e tablet che permette di ricevere le allerte di Protezione Civile emesse dal Centro Funzionale Monitoraggio Rischi naturali di Regione Lombardia in previsione di eventi naturali con possibili danni sul territorio. Disponibile per sistemi Android e iOS, in occasione dell’emergenza Coronavirus questa applicazione si è evoluta in uno strumento di partecipazione attiva della cittadinanza che mira al monitoraggio della diffusione del virus tramite un canale di informazioni aggiornate sulle disposizioni regionali in materia.
Due le nuove funzionalità: “CercaCovid” e “Notifiche sull’emergenza Coronavirus in Lombardia”.
La prima permette a Regione Lombardia di quantificare il livello di diffusione del contagio e la distribuzione territoriale della positività sulla base dei sintomi segnalati dagli utenti. I dati raccolti servono per analisi statistiche ed epidemiologiche, fondamentali per aiutare le autorità sanitarie a definire modelli e strategie di contrasto alla pandemia. Il questionario è volontario, completamente anonimo, non prevede alcuna geolocalizzazione e non sostituisce una valutazione medica delle proprie condizioni. Con la seconda sono state attivate notifiche push con il
link alla pagina del portale istituzionale che contiene gli aggiornamenti sul tema. Le notifiche possono essere disattivate dall'utente nell’apposita sezione. In sostanza, scaricando l’App il cittadino può partecipare al monitoraggio attivo della diffusione del Coronavirus; ricevere informazioni aggiornate sulle azioni intraprese da Regione Lombardia per contrastare l’emergenza; restare sempre aggiornato sulle allerte di Protezione Civile; seguire l’evoluzione su mappa dei livelli di allerta nell’arco di 36 ore; scaricare e consultare i documenti di allerta.
La Diocesi “Accanto a te”
Una telefonata contro solitudine e angoscia
Le conseguenze della diffusione del coronavirus non riguardano solo le migliaia di vittime della pandemia e la crisi economica che ne deriverà. C’è da affrontare, infatti, anche la questione psicologica. Vista la grave situazione determinatasi con l’emergenza Coronavirus, dal 31 marzo la Diocesi di Brescia ha attivato un servizio di ascolto telefonico, per cercare di sostenere le persone in difficoltà e rispondere il più possibile ai bisogni, soprattutto in questo momento di silenzio, di fatica e per molti di solitudine.
“Accanto a te”. Questo il nome del servizio ha come partner fondamentali Caritas diocesana e Consultorio diocesano di Brescia. Per contattare Caritas Diocesana si può chiamare il numero 3455933849 il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12 e il martedì e il giovedì dalle 14 alle 16.
Per contattare il Consultorio Diocesano si può chiamare il numero 030396613 dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18. Il servizio di segreteria del Consultorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.
AIB: #IOPAGOIFORNITORI La campagna promossa da Associazione Industriale Bresciana per rispetto verso i fornitori 10 Mondo azienda
Ha preso il via la campagna di comunicazione #iopagoifornitori, promossa dall’Associazione Industriale Bresciana e creata da Alfredo Rabaiotti, titolare di Becom S.r.l. L’obbiettivo è quello di stimolare le imprese del sistema economico bresciano, che ritengono di aderire volontariamente all’iniziativa, a rispettare i termini di pagamento pattuiti con i fornitori nonostante le difficoltà legate alla situazione del Coronavirus e, più in generale, a diffondere prassi trasparenti ed efficienti. “Il sistema economico bresciano si sta muovendo in una situazione fortemente influenzata dalla diffusione del Coronavirus e dai conseguenti provvedimenti che hanno determinato il blocco per numerose realtà, ma anche per intere filiere – commenta Giuseppe Pasini,
Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana – Nonostante ciò, AIB ha avviato un dialogo costante con il sistema bancario per garantire una serie di strumenti finanziari che possano garantire alle aziende la necessaria liquidità. Si tratta di un tema fondamentale, per le imprese e per le famiglie. È indubbiamente apprezzabile leggere di imprenditori in grado di rispettare le scadenze dei pagamenti, o che addirittura li anticipano. Sono certo che a Brescia chi è nelle condizioni di farlo, senz’altro lo farà, responsabilmente, per contribuire affinché tutta la filiera in cui opera rimanga sana. Con questo manifesto puntiamo a sensibilizzare ulteriormente in tale direzione”. Il manifesto si ispira al principio della massima snellezza e al principio volontaristico delle imprese e degli imprenditori che riterranno di recepirne le finalità, traducendole concretamente in comportamenti eticamente corretti: ossia pagare i rispettivi fornitori nel rispetto dei termini contrattualmente stabiliti.
Il documento - coerentemente anche con la direttiva UE “Late payments” del 2011 e al successivo decreto legislativo italiano 192/2012 - intende inoltre promuovere la creazione di codici di pagamento rapido. Entrambi, seppur pensati principalmente per regolare i termini di pagamento delle transazioni commerciali tra Pubblica Amministrazione e imprese, auspicano che per le transazioni tra aziende venga lasciata autonomia negoziale alle parti, comunque con tempi di pagamento non superiori a 60 giorni pur con un rafforzamento dei presidi a tutela dei creditori.
In particolare, l’iniziativa #iopagoifornitori richiama le imprese, in primo luogo quelle aderenti ad Associazione Industriale Bresciana, ad effettuare i pagamenti nei termini contrattuali che regolano i rapporti con i propri fornitori; a non modificare con effetto retroattivo i termini e le altre condizioni di pagamento; a dare ai fornitori indicazioni chiare e facilmente accessibili in merito alle procedure di pagamento; ad affermare la cultura dei pagamenti rapidi e diffondere attraverso i propri comportamenti, in maniera coerente all’obiettivo del documento, pratiche di pagamento efficienti basate sul rispetto dei termini contrattuali pattuiti. Il Manifesto - conclude la nota di AIB - intende inoltre richiamare la Pubblica Amministrazione alle proprie responsabilità, invitandola in questa fase di straordinaria criticità ad onorare i propri pagamenti verso tutti i propri fornitori. Le aziende che intendono sottoscrivere il manifesto #iopagoifornitori possono farlo con l’invio di una dichiarazione del proprio legale rappresentante all’indirizzo mail iopagoifornitori@aib.bs.it sulla base del modulo pubblicato sul sito AIB, alla pagina dedicata. Nella dichiarazione, le aziende si assumono l’impegno di pagare i propri fornitori nei termini previsti dai contratti commerciali che l’azienda sottoscrittrice ha in essere. A seguito della sottoscrizione del Manifesto, il marchio #iopagoifornitori potrà essere utilizzato sui documenti e sui siti aziendali. Il marchio segnala al mercato un’impresa che adotta
pratiche virtuose e responsabili in materia di pagamenti. L’elenco delle aziende firmatarie del manifesto sarà pubblicato su tutti i canali social e sul sito web di Associazione Industriale Bresciana. Mensilmente l’Associazione aggiornerà l’elenco e ne darà anche puntuale informazione a tutti gli associati.
Sergio Masini
Quarantena: un decalogo per affrontarla
In dieci semplici punti importanti consigli per superare ansia, paure e sconforto. Senza mai dimenticare, al bisogno, di chiedere aiuto
Che giorno è oggi? Abbiamo raggiunto il picco? Quanto manca alla fine della quarantena?
Queste sono le domande che ogni giorno ci vengono in mente appena svegli. C’è chi se le fa mentre decide se vestirsi o restare in pigiama. C’è chi ci pensa mentre si chiede cosa potrà ancora inventarsi per giocare con i figli. E c’è chi le valuta mentre si prepara ad andare al lavoro, cercando di scacciare la paura del contagio. Sono tempi difficili, per tutti. Ed è molto facile sentirsi impotenti o in trappola. Per questo le psicologhe e gli psicologi si sono subito
attivati per cercare di capire come poter aiutare le persone a non abbattersi e a vivere in un modo più sereno questi giorni, spesso anche stilando dei piccoli vademecum per affrontare al meglio la situazione.
Per aiutare i miei pazienti ho fatto anche io una selezione di dieci consigli, e oggi ho deciso di condividerli con voi, sperando possano esservi di aiuto.
Cercate sempre di informarvi da fonti sicure e ufficiali. E possibilmente non più di due volte al giorno. Mi spiace dirlo, ma Facebook o Whatsapp possono spesso essere un mezzo per diffondere notizie false, esagerate o pericolose. Se siete pratici di internet potete visitare il sito del Ministero della Salute, altrimenti potete scegliere il telegiornale o il giornale di cui vi fidate di più. E anche se è molto difficile, vi consiglio di non lasciarvi travolgere dalla quantità di titoli allarmistici, notizie strillate e slogan a effetto: servono solo ad aumentare la vostra ansia e a farvi sentire impotenti e in preda all’ansia. Cercate di mantenere una vostra routine quotidiana. Se non può essere simile a quella che avevate qualche mese fa, cercate di crearne una che vi piaccia. In questa routine, comunque, includete la cura per il vostro corpo: sia per quanto riguarda la pulizia, sia per quanto riguarda l’abbigliamento. Cercate di non restare in pigiama e, anche se l’unico che vi vedrà in tutto il giorno sarà il vostro gatto, vestitevi bene ogni tanto. Cercate di fare (quando permesso e consigliato dal vostro medico di base) un po’ di attività fisica in casa, commisurata alla vostra possibilità e alle vostre condizioni di salute. 1. 2. 3. Dr. Enrico Ruggeri
Non spaventatevi se sentite delle emozioni negative come la paura, la rabbia o la tristezza. Sono emozioni molto comuni e comprensibili in questo periodo. Cercate di non farvi sopraffare ma pensate che sono solo le emozioni che sentite in quel momento, e che dopo un po’ se ne andranno.
Il sonno è importante: spegnete la televisione almeno mezzora prima di andare a dormire. Cercate di dedicarvi ad attività piacevoli e rilassanti che possano facilitare il riposo e l’addormentamento. Quella più comune è la lettura. Oppure potreste provare il training autogeno, tecniche di respirazione o la meditazione.
Cercate di dormire una quantità di ore di sonno adeguata. Per la maggior parte di noi sono 7 o 8 ore. A seconda dell’età poi il fabbisogno di ore di sonno cambia. Cercate di capire quale è la quantità migliore per voi. E cercate di dormire durante la notte, se potete. Cercate di mangiare regolarmente e in modo sano: trovare conforto nei cibi dolci o grassi nei momenti di maggiore stress è molto comune, ma un’alimentazione equilibrata è sicuramente consigliabile anche in questo periodo. Cercate di parlare con i vostri cari e i vostri amici, sia quelli che avete in casa, sia per telefono e, se siete in grado, anche attraverso le videochiamate. Soprattutto queste ultime aiutano perché potersi vedere fa sentire meno la distanza.
Cercate di mantenere i vostri interessi, di continuare i vostri hobby (per quanto possibile) o iniziate nuove attività casalinghe. Cercate di distrarvi e di non pensare solo al virus e alle malattie, e soprattutto cercate di non parlare solo di salute e di malattie quando siete in compagnia.
Scegliete qualcuno di cui vi fidate per parlare delle vostre preoccupazioni. Che sia una persona amica, un parente, una figura religiosa o uno psicologo, l’importante è che vi sentiate capiti e ascolti. E se vi sentite in difficoltà, impauriti o con forte ansia, sappiate che ci sono diverse realtà che in questo momento offrono il loro aiuto, spesso anche gratuitamente. Per esempio l’Ordine degli Psicologi della Lombardia (in collaborazione con diverse associazioni nazionali, fra cui l’Associazione EMDR Italia) ha attivato il numero di telefono 0282396234 da poter contattare tutti i giorni dalle 9 alle 18 per poter parlare con psicologi specializzati nelle situazioni di emergenza. Il Comune di Brescia ha invece attivato il numero telefonico 3385036074 per le richieste di sostegno psicologico gratuito, disponibile tutti i giorni dalle 11 alle 17, da chiamare per poter essere ricontattati da uno specialista. Sempre a Brescia, l’Associazione Ansiamente ha istituito un servizio simile, mettendo a disposizione della cittadinanza tre incontri telefonici gratuiti con figure psicologiche, da richiedere via email all’indirizzo associazioneansiamente@ gmail.com. Dr. Enrico Ruggeri Psicologo e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale 4. 5.
Cercate di dormire una quantità di ore di sonno adeguata. Per la maggior parte di noi sono 7 o 8 ore Cercate di mantenere i vostri interessi, di continuare i vostri hobby o iniziate nuove attività casalinghe 6. 7. 8. 9.