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ELETTROSTIMOLAZIONE MUSCOLARE. LA NUOVA FRONTIERA DEL FITNESS
VIVIBENE3 4 Per tornare in forma, niente più lunghe sedute in palestra, spesso impossibili per chi ha una vita frenetica. Con il sistema di allenamento EMS bastano infatti soli 20 minuti per rimodellare il proprio corpo e riacquistare la forma fisica. EMS significa Elettro Stimolazione Muscolare, ovvero la possibilità di ottenere un allenamento completo del corpo grazie all’utilizzo di un’apparecchiatura che genera una leggera corrente ad impulsi: una tipologia di elettrostimolazione muscolare che coinvolge, in una sessione, ben 300 muscoli e il 90% delle fibre muscolari. Più del doppio rispetto a un allenamento tradizionale e in meno di metà tempo. Soli 20 minuti di seduta, infatti, equivalgono a circa due ore di palestra. La tecnologia EMS è riconosciuta in tutto il mondo per i suoi benefici e viene utilizzata da più di 30 anni nel campo della riabilitazione e fisioterapia. Nell’ultimo decennio il suo utilizzo si è esteso anche agli atleti professionisti, fino a diventare l’ultimo grido in fatto di fitness. Grazie agli elettrodi posizionati su una tuta specifica che agisce direttamente sulla pelle, i muscoli vengono stimolati a contrarsi. E il risultato è uguale al movimento effettivo. Ideale per tornare in forma in poco tempo. La stimolazione così profonda delle fibre muscolari di tutto il corpo va a compensare ciò che nell’allenamento classico si ottiene con la durata dell’esercizio stesso. Infatti, la stimolazione EMS di tutti i principali gruppi muscolari (abbinata ad esercizi anche complessi, a corpo libero o con piccoli attrezzi) permette di poter tranquillamente affermare che 20 minuti di allenamento EMS rappresentano l’equivalente di due o più ore di palestra: questo perché è il tempo che occorrerebbe per effettuare un allenamento total body così completo. ELETTROSTIMOLAZIONE MUSCOLARE La nuova frontiera del fitness
Non solo. Proprio per verificare questo assunto, sono state effettuate ricerche e sperimentazioni anche su atleti professionisti e queste hanno dimostrato che prolungare l’attività EMS alla massima intensità oltre 20 minuti comporta un affaticamento così alto da necessitare di lunghi tempi di recupero, rendendo così svantaggiosa questa ipotesi. Senza contare che i rischi di infortuni muscolari si amplificano: che è l’esatto opposto di quanto si vuole e si può ottenere con un allenamento mirato e adatto.
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Inoltre, grazie al coinvolgimento di un’altissima percentuale delle fibre muscolari, si ottiene l’importante risultato dell’innalzamento del metabolismo basale: significa che le fibre muscolari attivate dall’EMS, continuano a consumare anche a riposo – fattore di grande aiuto nel caso di strategie mirate al dimagrimento. Ecco perché chi si allena con l’EMS non assiste a un drastico calo di peso, ma alla trasformazione della massa grassa in massa magra (massa muscolare) che è l’effetto più utile e auspicabile per ottenere una buona salute e forma fisica.
Una prerogativa unica dell’elettrostimolazione è la possibilità di poter variare sia l’intensità, sia la frequenza degli stimoli applicati. Infatti, a frequenze diverse corrisponde il reclutamento di fibre muscolari dalle caratteristiche differenti.
Le fibre lente di tipo I (quelle che intervengono maggiormente nelle attività di resistenza), sono attivate a basse frequenze e si applicano a soggetti che mirano a dimagrire, in abbinamento a esercizi di media/lunga durata, o all’allenamento di tipo cardio (ellittica o runnar). Invece, le fibre intermedie o veloci di tipo II reagiscono a frequenze più alte: queste sono più adatte per i soggetti che vogliono sviluppare il tono muscolare e la forza, e sono abbinate a esercizi più brevi e più intensi.
Tutto ciò consente di effettuare un allenamento estremamente personalizzato, perché in base agli obiettivi si può scegliere che tipo di frequenza applicare.
È possibile inoltre strutturare un allenamento misto tra le due attività: solo in questo caso e solo per utenti esperti ed allenati è possibile ipotizzare un allenamento più lungo (anche di 30-40 minuti); ma questa è l’eccezione, non la regola. L’allenamento EMS è in grado inoltre di migliorare il tono muscolare portando benefici posturali in meno tempo rispetto all’allenamento tradizionale. Infatti aumentando gli stimoli elettrici che attraversano già le fibre muscolari in movimento, permette di ottenere gli stessi risultati sforzando di meno le articolazioni. Un sistema utile per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, e diminuire il mal di schiena e le contratture: infatti, nel ravvivare la tonicità naturale del corpo, l’elettrostimolazione svolge un ruolo di primaria importanza nel migliorare la qualità della vita, eliminando i problemi tipici dell’eccessiva sedentarietà (compresi opacità dei tessuti e osteoporosi).
VIVIBENE Ma non è tutto: grazie da un allenamento totalmente personalizzato per curare le singole problematiche, l’EMS è un’interessantissima soluzione anche per la riabilitazione dopo traumi, o incidenti. Il potenziamento degli stimoli elettrici del corpo provenienti dall’allenamento è straordinariamente utile in caso di riabilitazione motoria: infatti, ne accelera l’efficacia e ne migliora il risultato. Grazie a diversi livelli di intensità e a specifiche modalità di esercizio, si possono allenare in maniera mirata i muscoli e le aree del corpo interessate: gli impulsi elettrici vanno così a stimolare dove necessario, accelerando e ottimizzando il recupero.
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