Voce 02 2012 (quaresima)

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Anno III n. 8 Febbraio 2012

della comunitÄ Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna

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 -Confessioni tutti i giorni dalle ore 18,00 -22 febbraio Mercoled€ delle Ceneri  -Mercoled€ 29 febbraio (e tutti i mercoled€ dopo la Vi sono dei periodi liturgici che la Chiesa chiama “tempi forti” per sottolineare la particolare attenzione che essa d‚ nel proporli ai fedeli e per l ’impegno che richiede nel viverli con spirito cristiano autentico. Uno di questi periodi „ la “Quaresima”: “tempo favorevole” per riconoscere la propria debolezza e accogliere, con una sincera revisione di vita, la grazia rinnovatrice del battesimo e della penitenza e camminare con decisione verso la Pasqua di Cristo. Viviamo in un tempo di grandi cambiamenti sociali, politici, economici, scolastici, di lavoro – ahim† scarso!di aggiornamenti. In questa enfasi di cambiamento, imposta dal mondo d’oggi, avvertiamo la necessit‚ di un cambiamento pi‡ profondo che non abbia la consistenza dell’onda del mare che si frange sulla sabbia, che riguarda noi stessi, il nostro modo di sentire, pensare, di agire. Tutto oggi avviene in fretta, tutto ha la velocit‚ della luce. Sembra che tutto avvenga caoticamente, senza che abbiamo la possibilit‚ di renderci conto di ciˆ che sta avvenendo. Ci troviamo dinanzi a eventi nuovi, ma siamo impreparati. Percepiamo di dover fare chiarezza, mettere ordine nella nostra vita. Sentiamo insomma la necessit‚ di un tempo per ”respirare”. In un momento di grande esaltazione della libert‚, ci vediamo soggetti alle pi‡ subdole forme di schiavit‡; alcuni ricorrono a forme di liberazione che sono momentanee evasioni, fughe, ubriacature che ci stordiscono. E’ in atto un continuo rinnovamento in molti settori e in molte istituzioni, ma non sembra che questo vinca la sensazione profonda di una vecchiezza che progredisce inesorabilmente. Una parola ricorre sovente nelle nostre conversazioni. “ Sono stanco, non ne posso pi‡”. Le vacanze, le ferie, i fine settimana non sembrano produrre l’effetto desiderato. C’„ bisogno del riposo profondo che nasce da un silenzio vivificante. Le relazioni, sia a livello personale che sociale, si fanno intricate, conflittuali, false e creano profondi disagi. Aspiriamo a una maggiore chiarezza e serenit‚, al superamento dell’odio, al credere nella fecondit‚ del perdono, alla gioia della riconciliazione, dell’incontrarsi, del riunirsi fraternamente, del dialogare. Tutto questo non „ nient’altro che le tante facce di un bisogno di rinnovamento e di salvezza: ma l’uomo, tutti gli uomini insieme, sono forse in grado di realizzarli? Per il cristiano la quaresima „ il tempo per operare un vero cambiamento e rinnovamento, per riprendere i dialoghi interrotti, per gustare il vero riposo, per arrivare alla salvezza. Tutto questo non avviene per un atto di volont‚, n† „ frutto di una vivace intelligenza, ma nasce dalla decisione di porsi in ascolto di Dio, di lasciarsi cambiare da lui, di abbandonare le attuali vie per percorrere le sue, di entrare in una storia di salvezza bella e luminosa.

Voce… della comunitƒ via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle Redazione: don Giuseppe Di Corrado, Vito Buttiglione, Francesco Giannini Angelina Passiatore, Giovanni Capotorto Vieni a trovarci e a leggerci on line su http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com

Messa): Catechesi Comunitaria -Gioved€ 1 Marzo Percorso Quaresimale: Case d’Ascolto (a seguire ogni gioved€) -Venerd€ 2 marzo e successivi: Via Crucis e a seguire Santa Messa -Domenica 4 marzo dopo la Messa inizio Quarant’ore (conclusione luned€) -Venerd€ 30 marzo: Via Crucis Itinerante -Domenica 1 Aprile: Domenica delle Palme (benedizione delle palme in ogni Messa e Benedizione Solenne alle ore 10,00) -Luned€ 2 Aprile ore 16,30: Ritiro Spirituale -Marted€ 3 Aprile: Celebrazione per la Riconciliazione, Confessione e Assoluzione individuale -Gioved€ 5 Aprile: Santa Messa della Cena del Signore e Reposizione -Venerd€ 6 Aprile: ore 10,00 Adorazione Eucaristica Comunitaria; ore 16,30 Azione Liturgica nella Passione del Signore -Sabato 7 Aprile: ore 22,00 Solenne Veglia Pasquale nella Notte Santa Domenica 8 Aprile: Santa Pasqua

Miei cari,Vedo che “siamo in tanti”...che dire? Pochi ma buoni e….distratti!!!!

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Nelle pagine interne -in seconda: Idopolamessa & dintorni Il Gruppo Biblico La Confraternita di Santa Lucia -in terza: Il tempo del perdono -in quarta: Percorsi di preparazione al matrimonio Riflettendo sulle Ceneri

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In Parrocchia

La Confraternita di S. Lucia

Idopolamessa & dintorni

La Commissione Cultura e Famiglia nell’intento di avvicinare alla vita della Parrocchia questo prezioso segmento della societ‚ e della Chiesa ha messo in campo due iniziative (Idopolamessa e Idurantelacatechesi), che hanno appunto il compito di stimolare la sensibilit‚ a quanto di buono si fa (e si puˆ fare!), per migliorare il nostro “tasso di cristianit‚”. L’iniziativa, come tutte le novit‚, sta raccogliendo gradualmente l’interesse dei genitori, che cominciano a fermarsi nel locale Caritas, per “fare famiglia” tra loro e con noi. Il secondo e pi‡ importante step dell’iniziativa „ quello di intraprendere un cammino di formazione attraverso i focus di discussione e appuntamenti di catechesi per le famiglie. Intanto sta prendendo forma l’idea di uno “sportello famiglia” in tandem con la “banca del tempo”, di cui riferiremo prossimamente. Vito Buttiglione

Il Gruppo Biblico Nella nostra Parrocchia vivono da tempo interessi ( o iniziative ) di grande spiritualit‚ volti a conoscere, tramite quelle parole eterne indirizzate da Dio all'uomo di sempre, esempi di vita quotidiana utili al nostro esistere. Gli incontri aperti a tutta la comunit‚ e non solo al Gruppo di Preghiera P. Pio e a quello Biblico, si tengono nel salone parrocchiale secondo un calendario esposto in bacheca. E tu, che stai leggendo questo avviso, perch† non provi a condividere questa esperienza? Maria Bovio

La Confraternita di Santa Lucia „ stata approvata dall’Arcivescovo di Bari il 15-071882. In quel tempo esisteva una antica Cappella, risalente probabilmente al sec. XVI, che venne distrutta da un terremoto nel 1885. Quest’anno ricorre, dunque, il 130‰ anniversario della sua istituzione. E’ stata una delle Confraternite pi‡ numerose, aperta a uomini e donne, superando il numero di 400 iscritti. Attualmente il numero dei confratelli „ scemato, sia per il decesso di alcuni di essi, anziani per et‚, sia perch† le giovani leve stentano ad avvicinarsi a questo tipo di Associazione. I confratelli sono in numero di 9, mentre le consorelle sono in numero di 41. I compiti della Confraternita, quasi esclusivamente di culto o rivolti ad attivit‚ caritative e alla partecipazione a processioni e funerali, sono sanciti da apposito Statuto, di cui si riportano alcuni articoli. ART. 2 Ha lo scopo di promuovere tra i soci una vita esemplarmente cristiana con l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione ai divini misteri e l’inserimento attivo nella vita della Chiesa locale. ART. 3 Cura la dignit‚ del culto e l’animazione delle celebrazioni liturgiche nella Chiesa in cui ha sede; promuove, nello spirito del volontariato, la solidariet‚ umana e cristiana con iniziative socio-caritative e, in caso di morte, provvede alla sepoltura dei soci e al loro suffragio, in ottemperanza alle proprie norme regolamentari. ART. 4 Collabora con il Vescovo, il Parroco, il Padre spirituale alla realizzazione dei piani di azione pastorale della comunit‚ diocesana. L’abito indossato dai confratelli „ composto da un camice bianco, una mozzetta rossa bordata di bianco e una fascia rossa; le consorelle, invece, indossano un medaglione metallico raffigurante l’immagine di Santa Lucia. Francesco Giannini Pag.2


Il tempo del perdono Penso sia capitato a tutti almeno una volta di arrivare davanti al confessionale e, in quel breve attimo chiedersi "E adesso che dico?" Una leggera ansia che forse ogni tanto tocca anche il sacerdote, soprattutto quando deve ascoltare persone che non conosce e deve pensare al modo migliore per creare un clima favorevole alla conversione. A differenza di altri sacramenti, per la confessione non esiste uno "schema pratico", non si puˆ "sentire cosa dicono gli altri" per imparare come si fa. Š un atto personale, che coinvolge solo me, Dio e il confessore che fa da tramite. Inutile chiedere agli altri come avviene: ogni confessione dipende dal dialogo, dall'empatia che si crea tra penitente e confessore e nessuno racconterebbe mai le proprie confessioni; i sacerdoti per l'obbligo di segretezza, i penitenti per pudore o riservatezza riguardo alle proprie "mancanze". Per alcuni „ un avvenimento normale, una tappa periodica del proprio percorso spirituale, che ci aiuta a prendere coscienza dei nostri errori e ad affidarli a Dio, padre amorevole sempre pronto a perdonarci. Per molti invece questo momento rappresenta quasi "una sfida", soprattutto contro se stessi. Non „ facile per nessuno raccontare la propria vita a qualcun altro, indipendentemente dal rapporto di amicizia e fiducia che si ha col sacerdote. Spesso scatta una strana "frattura" tra le nostre idee e conoscenze "teoriche" riguardo al peccato, ai comandamenti e al sacramento della riconciliazione e il nostro comportamento concreto. Sappiamo che confessarci ci farebbe stare meglio, farci essere e sentire pi‡ vicini a Dio, ma non riusciamo ad accostarci serenamente a questo sacramento, riconoscere di essere peccatori, bisognosi del perdono del Padre e dell'aiuto dei sacerdoti che ci ha posto accanto. Anche le persone pi‡ prolisse, nel normale dialogo tendono a nascondere alcuni lati del proprio carattere, a non raccontare le azioni di cui non vanno fieri, proprio quelle di cui dovremmo chiedere perdono. Come fare una buona Confessione? Come prepararsi prima? Cosa dire? Come dirlo? Tante domande che spesso albergano nei nostri cuori dai lontani tempi del catechismo, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di formulare in maniera compiuta, per non rendere visibile la nostra ignoranza. Il Signore ha detto "chiedete e vi sar‚ dato"; piuttosto che vivere nel dubbio o nell'ignoranza, meglio affrontare il rischio di porre anche

delle domande "stupide", che comunque ci aiuteranno a crescere. Difficile dare una risposta univoca, ogni sacerdote usa un approccio diverso, in base alla propria esperienza, alla persona che ha di fronte, al "rapporto di empatia" che si crea con il peccatore pentito. Alcuni partono da uno schema fisso, da una serie di domande per "rompere il ghiaccio", che poi adattano in base alle risposte dell'interlocutore, a volte taciturno, a volte prolisso e pieno di interrogativi. Per questo la durata delle confessioni varia da pochi minuti a tempi "biblici", in funzione di tanti fattori: il numero e l'entit‚ dei peccati commessi, la maggior confidenza con il sacerdote che, conoscendo la nostra storia, puˆ comprenderci senza troppe parole, l'avere un carattere riservato o "chiacchierone", il numero di persone in attesa. Ci sono comunque alcuni suggerimenti sempre validi: pregare prima di accostarsi al confessionale, chiedendo a Dio la forza per superare ogni ostacolo; fare un esame di coscienza per cercare di individuare i peccati commessi di cui chiedere perdono; se possibile farsi seguire da un sacerdote che impari a conoscerci negli anni e ci indichi un cammino di vita. E soprattutto affidarsi all'amore del Padre, che ci attende sempre e fa di tutto per aiutarci a tornare da lui, lasciando sempre alla nostra libert‚ la scelta di tempi e modi per compiere l'ultimo passo per tornare da Lui. Gianni Capotorto

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  Nella nostra Parrocchia si effettuano due diversi percorsi di preparazione al matrimonio per soddisfare le varie esigenze dei nubendi e rendere la loro frequenza pi‡ agevole . Il primo percorso „ per le coppie che si sono iscritte gi‚ nel corso dell’anno precedente e possono assicurare la frequenza nel giorno e nell’ora programmate dagli animatori, si snoda in dieci incontri pi„ uno (per i genitori degli sposi) di un’ora e di gioved‹ sera. Il secondo tipo di percorso „  per chi decide di sposarsi in corso d’anno dopo il corso iniziale;  per chi puˆ frequentare solo in un particolare giorno della settimana o periodo ( c’„ chi dei due fidanzati vive fuori per lavoro e torna solo per brevi periodi);  per chi, per una particolare affezione, desidera prepararsi nella nostra parrocchia anche se si sposer‚ altrove (es: nella parrocchia della sposa ); per chi per particolari esigenze dovute all’et‚, alla religione di uno dei due, alla nazionalit‚ desidera fare un percorso personalizzato. Questo secondo percorso lo definiamo intensivo perch†, pur avendo l’identico programma del primo, si concentra in cinque incontri di un’ora e trenta, e, naturalmente, „ frequentato da un ristretto numero di coppie (da una a tre-quattro), in giorni ed ore diverse. Ad oggi abbiamo gi‚ completato cinque percorsi per 36 coppie che si sposeranno nel 2012, ma non si esclude che possano essere necessari altri corsi visto l’alto numero di richieste che annualmente giungono nella nostra parrocchia. Il primo percorso, avviato in ottobre e concluso in dicembre, ha visto l’assidua frequenza delle trenta coppie iscritte (in sette incontri si … registrata la totalitƒ di presenze) , gli altri quattro percorsi intensivi, tenuti di sabato mattina e di domenica nei mesi di dicembre e gennaio, sono stati rivolti alle altre sei coppie ad oggi iscritte. Ognuna delle coppie , in ogni tipologia di percorso, riceve, al termine di ogni incontro, un fascicolo che riporta il tema (e le sue fonti ) discusso nell’incontro ed invita all’approfondimento. Ogni incontro, per qualsiasi percorso, „ programmato, preparato e approvato nella sua stesura scritta con il Parroco, gli animatori concordano la metodologia,i tempi e la verifica. Ci sono due ulteriori incontri che tutti i nubendi hanno in

prossimit‚ della data delle nozze, uno con il Parroco per la preparazione dei documenti e l’altro con la catechista per preparare il rito e il libretto di nozze con le relative letture. Una novitƒ introdotta quest’anno, sulla base delle esperienze passate e delle statistiche sulle separazioni, „ l’incontro tenuto con i consuoceri delle coppie frequentanti ; anche a loro „ stato consegnato un fascicolo sui rapporti fra le giovani coppie le famiglie d’origine. A questo incontro hanno partecipato quaranta coppie di genitori! Š da considerare che non sono tutti di Gioia, quindi…l’esperienza va ripetuta, visto anche il vivace dibattito seguito e il pieno coinvolgimento percepito e dichiarato. I genitori si sono dimostrati pi„ loquaci dei figli nell’invito al dibattito, quest’ultimo non riesce a completare sempre gli incontri dei fidanzati per mancanza di tempo: per certe tematiche estremamente importanti l’ora risulta troppo breve (…e l’inizio non „ mai puntuale), anche il numero elevato dei frequentanti crea in alcuni un certo imbarazzo nell’intervenire,infatti, nei corsi intensivi l’intervento „ spontaneo e il colloquio pi‡ confidenziale. Tutto si pu† e si deve migliorare sempre, anche il pi‡ riuscito dei corsi ha i suoi difetti e le sue critiche , ben accette quando sono costruttive; il fatto che il corso sia obbligatorio fa sembrare ad alcuni ovvia la partecipazione, ma … ovvia (…. e nemmeno), la presenza, la “partecipazione” … un’altra cosa , e quella c’… stata, in un’alta percentuale di coppie, che Dio benedica quel seme e lo faccia germogliare! Lo auguriamo a tutti gli sposi.

Angelina Passiatore

 Il rito delle Ceneri ci introduce al tempo della Quaresima. La sua celebrazione rappresenta un cammino di preparazione alla Pasqua. Una possibile chiave di interpretazione di questo particolare momento dell’anno liturgico ci pu• essere offerta dalla lezione di Sant’Agostino. Qual ‚ l’origine dell’impegno penitenziale al quale siamo chiamati? Quale il suo legame con il simbolo della caducitƒ della vita terrena, plasticamente rappresentato dalle Ceneri? Sant’Agostino si propose di approfondire due argomenti impegnativi e legati alla creazione: il male ed il tempo. Il punto di partenza della sua riflessione ‚ che Dio non ha creato per interesse, ma per puro amore. Ma a questo punto l’autore delle Confessioni si chiede: come pu• una creatura allontanarsi da quel percorso di giustezza che si propone di conservarla nell’amore? Ecco dunque che Sant’Agostino individua nel male e nel libero arbitrio male utilizzato, quelle due variabili che allontanano l’uomo da quel percorso, conducendolo nel peccato, ed invita l’uomo a non accampare scuse e a considerare che “se ho peccato, ho peccato io”, senza scaricare altrove colpe e responsabilitƒ. Il tempo che ci accingiamo a vivere pu• dunque essere una buona occasione per riflettere, attraverso le Ceneri e secondo la visione di Sant’Agostino, sulla corruttibilitƒ del corpo, sulla limitatezza della vita terrena, ed a non attribuire a quel rito un semplice valore gestuale. Dalla presa di coscienza che solo alla volontƒ dell’uomo ‚ rimessa la facoltƒ di avvicinarsi o di allontanarsi da Dio, in quest’ultimo caso approfittando negativamente del libero arbitrio concessogli, si pu• allineare l’agire quotidiano interpretando quel che, soprattutto in tempo di Quaresima, a Dio sarebbe gradito. E mi sembra questo il senso profondo del tempo penitenziale

Vito Sportelli Visita il blog parrocchiale on line su

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