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Anno I n. 3 - 01 gennaio 2010

della comunità Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna

Buon Anno! E' l'augurio che passa di persona in persona e che racchiude tanti sentimenti di affetto, di serenità, di pace e che si esprime con un abbraccio, una stretta di mano. Ma cosa significa questo augurio? Il cristiano conosce bene la valenza del tempo, che porta con sé un valore di eternità. Il tempo, per il cristiano, è segnato da un evento straordinario: la venuta di Cristo. C'è un prima e c'è un dopo. Per questo, il tempo è sacro: in esso Dio viene incontro ad ogni uomo, manifestando il suo volto benevolo, la sua benedizione ed operando il bene. Il tempo non è una scatola chiusa, una realtà imprevedibile, non è un insieme di frammenti che si congiungono a caso; non è un contenitore vuoto da riempire con le nostre fantasie e iniziative, ma è un dono prezioso che accogliamo dalle mani di Dio; è Dio che entra nel tempo dell'uomo e gli imprime il segno dell'eternità. Il Signore "ha posto nel cuore degli uomini la durata dei tempi, senza però che essi possano

Lettera alla comunità parrocchiale di "Santa Lucia" in Gioia del Colle

Il dono del tempo del parroco Don Giuseppe Di Corrado

trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine" (Qo 3, 11). Questo comporta un atto di fiducia da parte dell'uomo che nell'alleanza fedele e feconda con Dio scopre che in lui abitano la novità, la vita e la pace. Il nuovo anno tuttavia ci deve insegnare a non essere fruitori passivi del tempo, perché Dio vuole costruire la storia con noi. Non vi è cosa più bella che vivere il tempo come occasione di gratitudine e di servizio. La vita di ciascuno viene situata in un mosaico, che il Signore e noi andiamo componendo. Un nuovo anno significa riconoscenza, propositi, attese, impegni, occasione da valorizzare. E' come una terra che ci viene consegnata perché noi la coltiviamo e la facciamo fruttificare, ad immagine della vigna di cui parla il Vangelo, all'ombra della croce di Cristo. E proprio perché abitato da Dio, ogni anno è storia di salvezza, da affrontare con fiducia e spe-

La Catechesi Comunitaria si tiene ogni mercoledì dopo la Messa vespertina •

Il 5 gennaio: Marcia e veglia diocesana per la pace •

L’8 gennaio ore 19,30: Progetto Famiglia su “Ascoltare un’arte difficile”

ranza, perché Dio vuole solo e sempre il bene per i suoi figli. Il tempo è come grembo che genera vita nuova, di fronte al quale bisogna stare con atteggiamento di stupore, di vigilanza e di disponibilità, come appunto recita il Salmo: "Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore". Vivere è molto di più che accumulare gli anni: è collaborare col Dio della vita, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Gesù Cristo; è sentirsi figli dell’"Abbà", del Padre buono, in qualunque situazione di vita; è rispondere ad una chiamata e scrivere le pagine bianche con la stilo dell' Amore; è trasformare la vita in terra fertile e mettersi in cordata verso la meta comune. I pastori e Maria, la Madre di Dio, ci indicano come questo possa avverarsi nella concretezza dei propri giorni, percorsi lungo i sentieri della pace.

Sommario:

MESSAGGIO AUGURALE DEL PARROCO

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SE VUOI COLTIVARE LA PACE, CUSTODISCI IL CREATO

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MARCIA E VEGLIA DIOCESANA PER LA PACE SPAZIO AI GIOVANI… …. ...POETI SPAZIO AGLI… EX GIOVANI LA REDAZIONE A...TUTTI + ALLEGATO

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Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. di don Antonio Serio

In occasione dell’inizio del Nuovo Anno, il Papa Benedetto XVI rivolge “i più fervidi auguri di pace a tutte le comunità cristiane, ai responsabili delle Nazioni, agli uomini e alle donne di buona volontà del mondo intero”. Lo fa per la XLIII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2010) sul tema: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. Il rispetto del creato riveste grande importanza, anche perché “la creazione è l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio e la sua salvaguardia diventa oggi essenziale per la pacifica convivenza dell’umanità. Se, infatti, a causa della crudeltà dell’uomo sull’uomo, numerose sono le minacce che incombono sulla pace e sull’autentico sviluppo umano integrale – guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani – non meno preoccupanti sono le minacce originate dalla noncuranza – se non addirittura dall’abuso – nei confronti della terra e dei beni naturali che Dio ha elargito. Per tale motivo è indispensabile che l’umanità rinnovi e rafforzi «quell’alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino”(n. 1). Il papa non solo mette in evidenza che il degrado e la crisi ecologica sono segno di una crisi culturale e morale, ma invita tutti ad

avere una coscienza ecologica e quindi una responsabilità personale e sociale sul creato (cfr. nn. 2-7). Tale responsabilità si deve concretizzare nella solidarietà verso i paesi in via di sviluppo e nell’impegno della sobrietà nel consumo di risorse energetiche e alimentari. Scrive il papa: “ La crisi ecologica, dunque, offre una storica opportunità per elaborare una risposta collettiva volta a convertire il modello di sviluppo globale in una direzione più rispettosa nei confronti del creato e di uno sviluppo umano integrale, ispirato ai valori propri della carità nella verità. Auspico, pertanto, l’adozione di un modello di sviluppo fondato sulla centralità dell’essere umano, sulla promozione e condivisione del bene comune, sulla responsabilità, sulla consapevolezza del necessario cambiamento degli stili di vita e sulla prudenza, virtù che indica gli atti da compiere oggi, in previsione di ciò che può accadere domani” (n. 9). Bisogna dunque adottare nuovi stili di vita improntati sul rispetto e la custodia del creato e della persona umana. “La Chiesa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio Creatore per tutti, e, anzitutto, per proteggere l’uomo contro il pericolo della distruzione di se stesso” (n. 12). Proteggere l’ambiente naturale per costruire un mondo di pace è, pertanto, dovere di ogni persona. Ecco una sfida urgente da affrontare con rinnovato e corale impegno; ecco una provvidenziale opportunità per consegnare alle nuove generazioni la prospettiva Pagina 2

di un futuro migliore per tutti. Ne siano consapevoli i responsabili delle nazioni e quanti, ad ogni livello, hanno a cuore le sorti dell’umanità: la salvaguardia del creato e la realizzazione della pace sono realtà tra loro intimamente connesse. (cfr. nn. 13-14) Da credenti sappiamo che il creato è dono di Dio all’umanità, dono da custodire, rispettare e condividere. Con il Salmista, pieni di stupore, possiamo infatti proclamare: «Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?» (Sal 8,4-5). Contemplare la bellezza del creato e promuovere la dignità di ogni uomo e donna è stimolo a riconoscere l’amore e la bellezza di Dio Creatore e Padre. Accogliamo tutti l’invito del papa ad elevare una fervida preghiera a Dio, onnipotente Creatore e Padre misericordioso, e ad impegnarci personalmente e come comunità cristiana affinché nel cuore e nei gesti di ogni uomo e di ogni donna risuoni, sia accolto e vissuto il pressante appello: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato.


"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato" MARCIA E VEGLIA DIOCESANA

Il tema della giornata mondiale della pace del 2010 ci invita ad essere custodi del creato e dell’amore, impegnandoci a realizzare un mondo di pace. Il tema intende sollecitare una presa di coscienza dello stretto legame che esiste nel nostro mondo globalizzato e interconnesso tra salvaguardia del creato e coltivazione del bene della pace. Tale stretto e intimo legame è, infatti, sempre più messo in discussione dai numerosi problemi che riguardano l’ambiente naturale dell’uomo, come l’uso delle risorse, i cambiamenti climatici, l’applicazione e l’uso della biotecnologie, la crescita demografica. Se la famiglia umana non saprà far fronte a queste nuove sfide con un rinnovato senso della giustizia ed equità sociali e della solidarietà internazionale, si corre il rischio di seminare violenza tra i popoli e tra le generazioni presenti e quelle future. La Caritas Diocesana di BariBitonto vuole viverlo in due momenti particolari, partecipando: * a L’Aquila alla Marcia che si terrà il 31 dicembre organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con Caritas Italiana e Pax Christi * alla Veglia Diocesana organizzata dall’Ufficio di Pastorale Giovanile del prossimo 5 gennaio che si terrà a Gioia del Colle Secondo il seguente programma.

Dall’Agenda dell'Arcivescovo Veglia Diocesana per la Pace * Incontro di preghiera Quando : 05/01/2010 da 19:00 al 20:30 Dove S. Maria Maggiore - Gioia del Colle Martedì 5 gennaio 2010, l’Arcivescovo presiede la “Marcia e Veglia Diocesana”, in occasione della Giornata Mondiale della Pace, presso la Parrocchia S. Maria Maggiore in Gioia del Colle. Il bollettino parrocchiale Voce… della comunità è disponibile anche sul sito interparrocchiale UPGO Unione Parrocchie Gioiesi Online

www.upgo.org nella sezione dedicata alle iniziative di Santa Lucia. Pagina 3


Spazio ai giovani ……. poeti Filippo Paradiso ha tradotto in poesia l’incontro tra lui e l’Arcivescovo a casa sua Rocco Barbalinardo ha dedicato una toccante Preghiera alla Madre del Verbo. Filippo e Rocco due figli speciali della nostra grande Famiglia parrocchiale: dobbiamo amarli ed imitarli nella fede Per un po’ soltanto per un po’ il tempo ha rallentato per dar modo alle nubi Nere, nere e gravide di recedere dal proposito e far posar sul tavolo la luce necessaria. Parole son fluite d’umile abbondanza e sguardi sorridenti nonostante la tempesta digrignasse ancora i denti. Sillabe sincere fragranti come pane ed una preghiera a suggellare l’ora volata così in fretta ed eternata in gesti di quotidiana urgenza leggeri come un soffio a cui forse non si pensa e che restano per sempre. Filippo Paradiso ALLA MADRE DEL VERBO O Maria, Madre della nuova creazione, riscatto di Eva e donna dell'era ventura, il tuo sì rinnova e purifica. Nel tuo sì il Padre trova il terreno fertile e il Figlio eterno si fa figlio del tempo. Guidaci all'accoglienza, guidaci all'amore; fa’ che in ogni uomo vediamo l'Uomo e che nell'Uomo vediamo noi stessi; che noi conosciamo la nostra identità. Guidaci nell'oscurità dei nostri giorni, non permettere che vinca e ci accechi; donaci l'apertura all'eterna Parola, atterra le nostre parole e distruggi il nostro egoismo. Che come Te sappiamo vivere della Parola, che come Te generiamo la Parola. S a lva ci, o Ma d re , in qu e st 'o ra bu ia , riportaci al tuo Figlio, riportaci al Padre Rocco Barbalinardo

SPAZIO AGLI EX GIOVANI

In ricordo di Franca Zamporlini Celiberti

Ciao Franca Non ti conoscevo, non sapevo neanche il tuo nome, per me eri la signora dall’inappuntabile caschetto biondo che sedeva sempre al primo posto del primo banco.in chiesa. Sempre elegante, sempre perfetta,ordinavi le tue cose, il rosario, il messalino, il tuo libretto dei canti e fermavi il tutto con la cinghia della borsa a tracolla, modernissima. Avevi qualche problema con l’apparecchio acustico che ogni tanto sibilava o emetteva strani suoni che tu spesso non avvertivi ma che noi , anche don Giuseppe, avevamo imparato a riconoscere e a distinguere dai fastidiosi telefonini. Sentirlo ci rassicurava quasi , ce ne siamo rese conto quando non lo abbiamo più sentito,quando quel posto è rimasto sempre più spesso vuoto, quando quella dolce signora non ha chiesto più : ”Che numero è il canto?” Una volta mi hai resa felice, perché senza conoscermi mi ha chiesto di accompagnarti a far visita ad una comune amica, grazie Franca tu sapevi accogliere con gentilezza e soprattutto con il sorriso, le tue preghiere ora le reciti con Dio e non hai più bisogno del tuo apparecchio. Prega anche per noi Angelina Ai Giovani, Giovanissimi e ai giovani nel cuore (cioè TUTTI) La redazione gradirebbe tanto ricevere articoli, pareri, disegni, caricature, proposte di iniziative, quesiti da pubblicare o a cui rispondere per rendere questo bollettino veramente la VOCE della nostra Comunità. Vi lanciamo qualche idea per le attività: Tra voi molti sanno suonare uno strumento, perché non componiamo una piccola BAND che suoni alla Messa dei ragazzi? Vi piace recitare? Mettiamo su un gruppo teatrale? Vi piace cantare? Organizziamoci seriamente per un coro. Vi daremo una mano per iniziare e poi dovrete sapervi gestire autonomamente. Gli adulti della “bella età “ vorrebbero incontrarsi di tanto in tanto per chiacchierare, giocare, organizzare dei mercatini benefici, rivedere vecchi film in dvd ? Questa è anche AZIONE CATTOLICA.

Voce… della comunità via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle *** Redazione: don Giuseppe Di Corrado, Angelina Passiatore, Giovanni Capotorto Collaboratori: tutti i componenti della Comunità


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