Voce 06 del 04 04 2010

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Anno I n. 6 - 04 aprile 2010

della comunità Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna

Siate gente pasquale

Cari Amici, la Pasqua è la novità più sorprendente del Cristianesimo. Essa accende in me il desiderio di potervi raggiungere attraverso questo breve messaggio che spero possa aiutare a soffermare per un momento la nostra riflessione sul mistero centrale della nostra fede: la passione, morte e Risurrezione di Gesù Cristo. Un mistero questo che non è semplicemente una dottrina da credere e da professare, ma è uno stile di vita da incarnare e da fare proprio. L'essere "gente pasquale", vuol dire credere che dietro ogni croce c'è la certezza della risurrezione, perché Gesù ha detto: “Chi crede in me ha la vita eterna”, vuol dire fidarsi di Dio anche quando sembra che tutto nella vita ci spinge allo scoraggiamento. Quante ansie, quante croci, quanti venerdì santi accompagnano la vita di tutti; e quante volte, come sacerdote, mi sono ritrovato a raccoglierle, sicuro che per ognuno di essi il Signore aveva già fissato l'ora della redenzione. Gesù morendo in croce non ha dato una spiegazione al perché della sofferenza dell'uomo, anzi, sul

patibolo ha dato forza a quel grido che tante volte l'uomo

così, come in quel giorno tremendo Gesù non ebbe risposta. E così, tante risposte che desideriamo avere, rimangono celate nel silenzio del mistero, ma come Cristo non è morto disperato, ma ha affidato il suo spirito al Padre, così anche noi dobbiamo imparare a non perdere mai quella fiducia in colui che non ci lascerà a lungo senza dare risposta e redenzione alle nostre croci quotidiane. Rimotiviamoci nella speranza e lasciamoci inondare dalla gioia della Pasqua, convinti che solo “Cristo risorto è la speranza del mondo”, perché quei fratelli che hanno esaurito le scorte della speranza, possano attingere da noi, a mani piene, quelle gioie che il mondo e il male rubano loro. Voglio concludere con un saluto augurale e vivificante, che un santo ortodosso, Serafino di Sarov, che conduceva vita eremitica,rivolgeva ai suoi visitatori: “Cristo, mia gioia, è risuscitato”. Questo è l’augurio più bello che posso farvi!

eleva verso Signore: "Mio Dio, perché mi hai abbandonato? "Mi è sembrato di sentire la voce del Cristo in tante confessioni e in tanti colloqui in cui mi si chiedeva: "Padre perché mi è data questa sofferenza? Sommario: Perché Dio la permette? Cosa ho CRISTO, MIA GIOIA, È RISUSCITATO fatto di male per PASQUA m e r i t a r m i questo?". S u PASSIONI ...DIVERSE queste domande GLI ANGOLI : LA POESIA cade il silenzio, PER I PIÙ PICCOLI… PER GLI ….ANTA

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