Anno IV n. 18 / Marzo 2014
della comunità Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna L' Angolo di Don Giuseppe
Vivere la Quaresima nella povertà evangelica Con il mercoledì delle ceneri, per chi intende viverlo bene, ha inizio un lungo e fecondo periodo di vita spirituale che la liturgia chiama “tempo di grazia”: la Quaresima. Questo tempo guida il cristiano verso il centro di tutto l’anno liturgico con la meditazione della passione, della morte e della sepoltura di Cristo e raggiunge il culmine nella domenica di Pasqua. Il sacro tempo di Quaresima è ritenuto così importante che da sempre i pontefici l’hanno fatto precedere con un messaggio e una raccomandazione tesa a orientare il nostro cammino. In questo anno papa Francesco ha emanato il suo messaggio che prende l’avvio dalle parole dell’apostolo Paolo alla cristianità di Corinto:”Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”(2Cor 8,9). Il papa pone quindi alcune domande:” Che cosa dicono a noi, cristiani d’oggi, queste parole di san Paolo? Che cosa dice a noi l’invito alla povertà, a una vita povera in senso evangelico?”. Da questo si comprende subito quale taglio il papa ha voluto dare al messaggio quaresimale di quest’anno. La Quaresima è spogliazione di ogni cosa che appesantisce e soffoca lo spirito, è ritorno alla semplicità di vita, è apertura del cuore a Dio e ai fratelli, è imitazione della povertà di Cristo. Per il vero credente, la povertà di Cristo è la più grande ricchezza, perché nella condivisione della condizione umana, eccetto il peccato, ci ha dato la possibilità di riscattarci dal peccato. Ancora di più, quella sua povertà è manifestazione di amore, del suo “farsi prossimo” ad ognuno di noi, come il buon Samaritano che si ferma , si piega, cura le ferite e si fa carico di chi è stato vittima dei “briganti” ed è stato abbandonato sul ciglio della strada. E’ proprio questa povertà che ci rende ricchi e ci libera, è questo modo d’amarci pieno di compassione, di tenerezza e di condivisione che ci rende uomini e donne nuovi. La via della povertà – dice il papa – è la sola che salva il mondo in ogni epoca, anche nella nostra. “Dio continua a salvare gli uomini e il mondo mediante la povertà di Cristo”, il quale si fa povero nei Sacramenti, nella Parola e nella sua Chiesa, che è un popolo di poveri. La ricchezza di Dio non può passare attraverso la nostra ricchezza, ma sempre e soltanto attraverso la nostra povertà, personale e comunitaria, animata dallo Spirito di Cristo”. Come cristiani, “siamo chiamati a guardare le miserie dei fratelli, a toccarle, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle. La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza speranza”. E poi distingue tre tipi di miseria: la “miseria materiale” è quella più evidente per cui una persona non ha cibo sufficiente, o acqua , condizioni igieniche, lavoro, possibilità di progresso e di crescita culturale. E’ la povertà che più ci colpisce, perché è la più ingiusta. Ma la Chiesa non sta con le mani in mano. Da secoli offre il suo servizio sfamando, curando e impegnandosi perché “cessino nel mondo le violazioni della dignità umana, le discriminazioni e i soprusi che, in tanti casi, sono all’origine della miseria”. C’è anche la “la miseria morale, non meno preoccupante. Tocca tante famiglie che vivono nell’angoscia e si rovinano, “perché qualcuno dei componenti, spesso giovane, è soggiogato dall’alcol, dalla droga, dal gioco, dalla pornografia! Quante persone hanno smarrito il senso della vita, sono prive di prospettive sul futuro e hanno perso la speranza! E quante persone sono costrette a questa miseria da condizioni sociali ingiuste, dalla mancanza di lavoro che le priva della dignità che dà il portare il pane a casa, per la mancanza di uguaglianza rispetto ai diritti all’educazione e alla salute”. Infine, papa Francesco, evidenzia la terza forma di povertà: quella “spirituale”che ha nel Vangelo il vero antidoto. Il cristiano è impegnato a portare in ogni ambiente l’annuncio liberante: “ Esiste il perdono del male commesso, Dio è più grande del nostro peccato”. Tutto ciò testimonandolo con la nostra vita e la nostra partecipe solidarietà. Conclude papa Francesco:”Diffido dell’elemosina che non costa e non duole”.
Gli appuntamenti della Quaresima -Confessioni tutti i giorni dalle ore 17,00 -5 marzo Mercoledì delle Ceneri -Tutti i Venerdì Via Crucis alle 17,30 seguita dalla Santa Messa -Stazione Quaresimale 16, 17 e 18 marzo/ore 18,30 -Domenica 13 Aprile: Domenica delle Palme (benedizione delle palme in ogni Messa e Benedizione Solenne prima della Messa delle ore 11,00) -Martedì 15 Aprile: Celebrazione per la Riconciliazione, Confessione e Assoluzione individuale in Chiesa Madre alle ore 19,00 -Giovedì 17 Aprile: Santa Messa della Cena del Signore e Reposizione -Venerdì 18 Aprile: ore 16,30 Azione Liturgica nella Passione del Signore -Sabato 19 Aprile: ore 22,30 Solenne Veglia Pasquale nella Notte Santa Domenica 20 Aprile: Santa Pasqua
L’ha detto anche Papa Francesco: nessuno è perfetto e... voi meno di tutti! Siete il mio cammino penitenziale voi!!!
Don Mimì
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Nelle pagine interne -in seconda: Come sale senza sapore Ricorrenze & ricorrenze “Il Ricamo di Dio” Ma io vi dico
-in terza: Cardinale...a 98 anni Tornerà il sole Riflessioni di una catechista
-in quarta: Quaresima e carità L’angolo del D.V.: Inaugurazione dell’anno giudiziario Voce… della comunità via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle Redazione: don Giuseppe Di Corrado, Vito Buttiglione, Francesco Giannini, Vito Sportelli, Vito Giannelli,Angelina Passiatore, Giovanni Capotorto Vieni a trovarci e a leggerci on line su http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com e su http://www.upgo.org/upgov1/ Pagina 1