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Le “Piazze”: luoghi di incontro e di confronto

Quaderno di

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LE “PIAZZE”: LUOGHI DI INCONTRO E DI CONFRONTO

Francesco Marchetti

FRancesco Marchetti

Consigliere Nazionale

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L’idea della Piazza ricorda l’Agorà degli antichi greci: il luogo del mercato, del confronto, del dibattito, della partecipazione, il luogo dove si annunciavano i grandi momenti della guerra e della pace, dove si rifletteva insieme sull’identità e sulla missione, dove ci si riconosceva come popolo.

Nelle Piazze animate a Salerno il MASCI ha riflettuto sul cammino fatto in questi anni, cercando di far diventare alimento per la vita delle comunità quelle Tracce alle quali ci hanno impegnato le Linee Programmatiche che sono state consegnate a tutto il Movimento dall’Assemblea Nazionale di Principina.

Nella “piazza” dedicata a don Peppino Diana, il MASCI ha riflettuto sulla Traccia Spiritualità e Catechesi degli Adulti. Don Giuseppe Diana, assistente scout, animatore della Comunità Foulard Blanc, sacerdote di Casal di Principe, è stato assassinato nella sagrestia della chiesa mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. È stato scelto don Peppino perché la spiritualità e la catechesi degli adulti si realizza nella vita quotidiana, uscendo dalle sagrestie per porsi alla sequela di Gesù di Nazareth nelle piazze, sulla strada dell’uomo.

La “piazza” intitolata a Giuliana di Carpegna, è stata dedicata alla Traccia Scautismo degli Adulti: un libro dove il Movimento ha cercato di raccogliere alcune riflessioni sul metodo e su i contenuti particolari dello scautismo per gli adulti. La piazza è stata dedicata a Giuliana di Carpegna, una delle donne che nel 1943 con l’AGI diede vita con grande coraggio ala guidismo in Italia; volendo così celebrare quello spirito profetico con il quale quel piccolo gruppo di giovane donne riunite nelle catacombe di Priscilla seppero offrire una proposta coraggiosa ed originale alle giovani del nostro Paese.

La terza “piazza”, ha visto una riflessione sulla Traccia Entra nella Storia, ed è stata dedicata ad Angelo Vassallo, il sindaco del comune di Pollica (SA), che è stato ucciso in un attentato di matrice camorristica. Era soprannominato il sindaco pescatore per la vicinanza agli uomini della sua terra. Era un uomo che si è battuto contro l’illegalità, sempre in prima linea. “Non hanno ucciso solo un uomo”, ha

Piazze, Trivi e Quadrivi

Piazze, Trivi e Quadrivi

affermato il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, “hanno ucciso una speranza per il Cilento. Era un simbolo di legalità. Hanno voluto colpire chi si opponeva all’illegalità”.

Infine nella quarta “piazza”, che ha avuto come Traccia Di che colore è la pelle di Dio, si è riflettuto sulla Mondialità. La piazza è stata intitolata ad Aldo Capitini, un uomo che ha dedicato la propria vita alla non violenza. Aldo Capitini, nel 1961 ebbe l’intuizione di proporre la Marcia PerugiaAssisi, marcia per la pace e la fratellanza dei popoli. Questa esperienza ancora oggi vede la partecipazione di migliaia di persone per affermare che un mondo migliore e diverso è possibile.

Gli Adulti Scout a Salerno non si sono confrontati solo tra di loro, ma la riflessione è stata aperta ai cittadini di Salerno, agli amici che erano presenti, ai testimoni che erano stati invitati, perché l’educazione degli adulti riguarda tutti gli uomini e le donne del nostro tempo.

Salerno, ottobre 2013

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