FEBBRAIO 2011 ANNO II, n. 1 INSERTO PROMOZIONALE-REDAZIONALE MENSILE ALLEGATO AD "AMERICA OGGI"
EDITO DA WTC ABRUZZO S.r.l. VIA MISTICONI, 54 - 65127 PESCARA (ITALIA)
Associazione Pizzaioli Pugliesi - L'idea di nove soci di creare un gruppo con la voglia di crescere e far conoscere le peculiarità di tutto il territorio pugliese. PAG. 7, 9
L'Italia e i suoi rapporti con il paese di Gandhi. Una storia lunga diversi decenni che ha visto alternarsi alti e bassi. La presenza delle aziende italiane quali la Fiat, Piaggio, Ansaldo dimostra come la grande industria abbia messo radici forti in questo paese diviso tra prospettive e squilibri. Ora è però giunto il momento che anche le PMI si lancino in un mercato in espansione. PAG. 10, 11
EVENTI WTC
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Amra Communication Solutions - Comunicazione e interazione per creare opportunità e trasformarle in valore. Quando comunicare significa passione.
INDIA
Il 10 febbraio a New York si apriranno le sale del Marriott Marquis Hotel dove il Presidente, Dott. Lucio Caputo, (nella foto) darà il benvenuto a circa 3.000 tra operatori, ristoratori e giornalisti degli stati della costa Atlantica degli USA. Il Gala Italia è giunto alla sua 26esima edizione. Sono previsti i nomi più prestigiosi della cultura enogastronomica del nostro Paese.
PUGLIA
COPERTINA
GALA ITALIA... il Bel Paese vi stupirà ancora
"Italian philosophy in developing architecture - The Italian Way of building your new World Trade Center" è il progetto proposto dal WTC Pescara e presentato dall'arch. Cristiano Rossi, in occasione del Global Economic Summit che si è tenuto dal 27 al 29 gennaio scorsi a Mumbai. Ma anche il network quale risorsa necessaria per affrontare le sfide in tutto il mondo. PAG. 13, 14, 15
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febbraio 2011
febbraio 2011 Ai nastri di partenza l'edizione 2011 che si terrà il 10 febbraio
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di Giorgia Dell'Aquila
New York si prepara al Gala Italia Mentre in Italia è tutto pronto per celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia, in America ci si prepara, come ogni anno, ad accendere i riflettori sul made in Italy con "Gala Italia", giunto alla ventiseiesima edizione. La manifestazione, che annualmente, da più di un quarto di secolo, promuove negli USA il meglio dell'eccellenza italiana nel vino, nella gastronomia, nell'arte, nella moda, nella musica e nel design con un costante, crescente successo. Il 10 febbraio 2011 le sale del Marriott Marquis Hotel di New York si apriranno ai circa 3.000 operatori, ristoratori e giornalisti degli stati della costa Atlantica degli USA che da anni partecipano a quello che costituisce il più importante appuntamento italiano negli USA. Saranno presenti le più prestigiose case vinicole italiane tra cui: Antinori, Ruffino, Duca di Salaparuta, Biondi Santi, Rocca delle Macie, Feudi di San Gregorio, Bottega Vinaia, Bertani, Sella & Mosca, Planeta, Cavit, Lunetta, Castello di Fonteru-
toli, Poliziano, Citra, Astoria, Castello ed i più noti produttori di specialità alimentari e bevande fra i quali Ferrero, Rocchetta Uliveto, Monini, Illy Caffe, Segafredo, Latteria Soresina, Riso Scotti, Mutti, Ciro, Conca d'Oro, Forever Cheese, Azienda Agricola Il Poggetto di Mezzo, The Food Solution, Sullivan Street Bakery, Flora Foods, Tom Cat Bakery e ancora i più prestigiosi ristoranti fra i quali SD26, Serafina, Salumeria Rosi, Epoca, Osteria del Circo, Barbetta, La Masseria, Gusto Ristorante, Bar Americano e Il
Riccio, per citare alcuni nomi. Ogni anno, grazie al WTC Pescara, leader nei grandi eventi internazionali, sempre più numerose sono le aziende italiane che aprono una vetrina sull’oceano presentando i loro prodotti. E’ il caso di molte realtà pugliesi come il marchio "I Love Made in Italy", nato proprio in Puglia dall’idea di due giovani imprenditori, Morelli - Pansini, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, e dell’oleificio Marchese de Luca di Molfetta, che si affaccerà per la prima volta al mercato ame-
ricano presentando un olio della migliore selezione dei propri uliveti. Per la sezione design, invece, ci saranno il brand “I Love Molfetta”, già presente negli States tra gli emigrati molfettesi con il suo singolare merchandising, e il marchio MatriMovie che parteciperà per la prima volta al Gala ma ampiamente conosciuto all’estero. Sarà presente anche la Regione Puglia con un corner dedicato al turismo per promuovere la “Settimana Santa in Puglia” sulla gastronomia pasquale, offrendo una degustazione di specialità dolciarie provenienti dall’intero territorio pugliese. Anche quest’anno il vino la farà da padrone e per l’occasione ci sarà il grande Wine & Food Tasting, che si terrà fra le 15:00 e le 20:00, nella grandissima Broadway Ballroom del Marriott Marquis Hotel appositamente allestita e decorata. Il tutto sarà intervallato da un Fashion Show con abiti di sartoria rigorosamente tricolore presentati dalla maison “Eredi Pisanò” di Napoli e dalla performance della cantante lirica
L'intervista alla Dirigente del Servizio "Pugliesi nel Mondo"
Cristina Fontanelli, nota per aver cantato alla Casa Bianca per il Presidente degli Stati Uniti. La particolarità di quest’anno sarà l’esposizione di scooter e biciclette a marchio Piaggio e Montante, che sottolineeranno l’originalità del design italiano apprezzato in tutto il mondo nonché l’esposizione di opere d’arte a firma di Lisa Borgiani e Massimo Nidini. La mostra si terrà sotto il patronato dell’Istituto Italiano di Cultura. Ospite d’onore e presentatrice del “Gala Italia” sarà la cantante e giornalista fashion Jo Squillo. La manifestazione sarà seguita e ripresa dalle televisioni americane ed italiane per dare ulteriore lustro non solo al made in Italy ma a tutti gli imprenditori italiani che investono il loro futuro oltreoceano.
L'organizzazione dell'evento come sempre è dell'Italian Food & Wine Institute
A "Tu per Tu con..." Giovanna Genchi In vista dell'appuntamento del Gala Italia che si terrà a New York il 10 febbraio, abbiamo sentito la Dott.ssa Giovanna Genchi, Dirigente del Servizio Pugliesi nel Mondo, nella foto insieme all'Assessore al Welfare, Elena Gentile.
Dott.ssa Genchi la Regione Puglia sarà presente con uno stand al Gala Italia? Sì, saremo presenti. Per questo evento ci facciamo portatori del progetto di Roberto Pansini “Dolci e Tradizioni Pasquali dalla terra di Puglia negli USA”, che la Regione Puglia ha approvato con molta convinzione e determinazione. Qual è nel concreto la ragion d'essere di questo progetto? Di sicuro c'è in primo luogo l'aspetto della promozione della gastronomia pugliese, grazie ai prodotti tipici e di pasticceria che rientrano di diritto nella tradizione della Settimana Santa. Inoltre sempre di più è l'interesse che i consumatori americani mostrano nei confronti delle nostre particolarità ed eccellenze. A questo bisogna ovviamente accostare l'aspetto più propriamente religioso, che caratterizza le nostre terre e che è ancora fortemente sentito dai nostri conterranei.
di Marco Mastella
Quindi un modo per avvicinarsi ancora di più a coloro che hanno lasciato la Puglia?
Allora valorizzare e non solo rimanere legati ai ricordi?
Sì, si tratta di un elemento fondamentale. La nostra, nel corso degli anni, è diventata un'azione sempre più costante per rinsaldare i rapporti tra chi qui è rimasto a vivere e i pugliesi che si trovano sparsi nel mondo. La legge Regionale del 2000, “Interventi a favore dei Pugliesi nel Mondo”, è stata la molla che ha fatto scattare una serie di iniziative, volte a valorizzare l'emigrazione, ma soprattutto ha riordinato la legislazione già esistente "troppo vecchia".
È noto come gli emigranti nel loro insieme rimangano legati alle tradizioni e alla fede. La religione è un veicolo forte e di connessione ad esempio con gli anziani che dimorano all'estero ormai da tantissimi anni. I molfettesi, comunità pugliese più numerosa, lo dimostra con questo attaccamento alle tradizionali festività religiose, nelle quali riesce a coinvolgere anche altre realtà italo-americane. Non dobbiamo dimenticare allo stesso tempo i nostri giovani che sempre più spesso scelgono l'America come luogo per intraprendere nuove esperienze lavorative o semplicemente di studio. Visto in quest'ottica noi lo traduciamo in risorsa.
Parliamo di un modo diverso di intendere questo fenomeno? Grazie al pervicace lavoro svolto dalla Dott. ssa Elena Gentile, Assessore al Welfare con delega ai Pugliesi nel Mondo, si è giunti ad interpretare il concetto di emigrazione non più come qualcosa di “storico”; di un fattore legato solo alla Storia di una popolazione in movimento. Siamo andati oltre, ritenendo l'emigrazione una vera e propria risorsa. Lo dice il fatto che, chi vive lontano dalla Puglia, non è più denominato emigrante ma "pugliese nel mondo", proprio come la legge precedentemente citata dimostra.
Quanto incidono le vostre promozioni all'estero sul territorio pugliese? La foto d'insieme che diamo della nostra terra ha naturalmente lo scopo di stuzzicare l'attenzione di coloro che poco sanno di certe tradizioni. L'obiettivo principale è quello di un “rientro” in termini di turismo. In questo caso il lavoro è svolto in funzione della Settimana Santa e di tutto quello che ruota intorno a questo evento. Fede e religione, quindi, ma anche uno sguardo a quelle che sono le nostre cittadine, i nostri borghi e i nostri prodotti tipici. Un percorso che abbracci tutto il nostro essere pugliesi. Un modo per farci conoscere. Un esempio per dimostrare come un filo ideale leghi persone, amici e parenti anche se tanto distanti.
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febbraio 2011 Gala Italia: Azienda Agricola de Luca
di Maria Giovanna Caldarola
L'"oro" e i "rubini" del Marchese …C’era una volta una nobile famiglia originaria di Luco in Umbria, i cui illustri rampolli risedettero oltre che nelle terre di Napoli, anche nella verde Molfetta. Quivi la dinastia de Luca di Melpignano affondò le sue radici e subito s’innamorò della ricchezza della natura molfettese che, se amata e rispettata, dà frutti eterni. Molti anni dopo, i discendenti di quel primo Marchese trasformarono le antiche tenute in una fertile azienda che cominciò a produrre "l’oro liquido", il più prezioso per bontà e genuinità, l’olio d’oliva, fiore all’occhiello della dieta mediterranea e grande vanto della cultura italiana. Dagli albori dell’Azienda ad oggi, la passione per la terra e i suoi prodotti si tramanda di generazione in generazione come un prezioso gioiello di famiglia; l’originaria dedizione e l’antica saggezza vengono riproposte, adeguate alle tecniche moderne, in tutte le fasi di lavorazione, tanto da ottenere la certificazione D.O.P. Per tutelare qualità e proprietà organolettiche vengono preferiti i metodi naturali e viene ripudiato l’uso di prodotti chimici. Il raccolto delle olive viene effettuato manualmente da scuotitori che non stressano l’albero; dopo che i piccoli frutti dorati sono stati accuratamente defoliati e privati di eventuali residui, sono frantumati con macine di granito e poi ancora trapassati sino ad ottenere la dolce percolazione delle preziose gocce di olio, che per la genuinità e la naturalezza della formazione viene familiarmente identificata "mammarella",
per l’accostamento al latte materno. L’ Olio Extra Vergine di Oliva, ottenuto da olive sia della specie "cultivar olearola" (dolce e mandorlata) sia della "cultivar coratina" (piccante e fruttata), nasce sia “filtrato” (con filtro alla barese a caduta su materasso di cotone), sia “decantato” (conservato ad una temperatura controllata in apposite vasche). Tra i campi più remoti e intatti sorge poi un’antica Torre, la più antica di Molfetta, detta "Villotta" dal latino 'villula', riferito all’antica dimora di campagna dei nobili romani. All’ombra e al fresco delle sue pietre senza età, nascono invece delle gemme, rosse e ambite come i rubini; sono i vini del marchese, il celebre Vino "Torre Villotta", nelle pregiate varianti di "Vino Rosso Riserva D.O.C." ottenuto da uve Negroamaro e Malvasia Nera, invecchiato per 9 mesi in barriques di rovere francesi, di colore rosso rubino con bagliori di granata e di "Vino Rosso I.G.T.", prodotto da uve Negroamaro, dal profumo persistente e fruttato. Fanno da contorno ricercati e amabili sfizi, degni di nobili palati come i sottoli (naturalmente immersi nel prezioso olio del Marchese): carciofi con gambo alla brace, cipolle borretane in agrodolce alla brace, melanzane alla brace, peperoncini ripieni al tonno, zucchine alla brace, da poter accompagnare con i fragranti taralli scaldati. I gioielli del Marchese, come tutte le cose preziose, hanno bisogno di dedizione e passione nella loro realizzazione e soprattutto di lentezza, "rispettando i ritmi delle stagioni". L’Azienda Agricola del Mar-
In alto, la sala vendita. In basso, la sala posture dove avviene la conservazione dell'olio in silos d'acciaio
chese è situata nel cuore della Zona Industriale di Molfetta ed organizza frequenti appuntamenti di degustazione. Ma se non avete la fortuna di abitare da queste parti, dove i campi profumano ancora d’olive e di favole antiche, dove "ulivi e viti si nutrono di storie di uomini e di incontri…", potrete acquistare i prodotti direttamente online sul sito internet www.aziendadeluca.it, che oltre ad essere ricca fonte di informazioni vuole essere soprattutto un "supplemento allo sviluppo di rapporti e collaborazioni". Spero di avervi trasmesso almeno un po’ il sapore genuino di una favola tutta molfettese e posso finalmente porre in calce la parola FINE.
febbraio 2011 Gala Italia: I Love Made in Italy
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di Maria Giovanna Caldarola
Un marchio dal sapore tricolore Nasce proprio in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il brand I Love Made in Italy. Si tratta di un logo tricolore concepito da giovani creativi, Francesco Morelli e Roberto Pansini, per valorizzare la qualità e la genuinità dei prodotti italiani. Il nuovo marchio è frizzante nelle ambizioni e ben saldo nei principi. In effetti i benefici, la bontà e la raffinatezza
dei "frutti della penisola" sono conosciuti forse da più di 150 anni e non avrebbero neanche tanto bisogno di pubblicità. La dieta mediterranea è vivamente consigliata in ogni angolo del globo per equilibrio e benefici, tanto da essere recentemente inclusa dall’Unesco tra i "Patrimoni orali e immateriali dell’umanità". La moda italiana è invidiata da tutti per la qualità dei tessuti e la maestria
In alto la locandina creata per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia
delle forme, tanto che la camicia del principe William di Inghilterra, in occasione dell'atteso matrimonio reale dell’anno, sarà confezionata a grande richiesta proprio da una sartoria pugliese. Il Made in Italy è quindi un orgoglio da tenere alto, soprattutto in patria, dove spesso non è valorizzato a sufficienza e indubbiamente all’estero dove invece è richiestissimo. Non è dunque un caso se il marchio "I Love Made in Italy" verrà presentato ufficialmente il prossimo 10 febbraio in occasione della 26esima edizione del Gala Italia a New York. Durante l’evento internazionale il brand mostrerà al mondo le caratteristiche e gli imperativi dei propri prodotti, sintetizzati nell’acronimo Q.S.P.V. : "QUALITA' come sinonimo di ricerca e selezione di prodotti di alta qualità; SICUREZZA perché i prodotti selezionati sono realizzati con le più accurate tecniche di produzione; PRODOTTO è la caratteristica unica di essere esclusivamente artigianale; VALORE perché la passione nel realizzarli costituisce il valore aggiunto ai prodotti da noi selezionati".
Entrare all’interno della rete commerciale e del circuito culturale di I Love Made in Italy è una garanzia di cooperazione e successo. Il brand, all’inizio del suo innovativo cammino vanta già conosciutissimi partners tra cui l’Associazione Pizzaioli Pugliesi, Casa Lapiccirella, il Pastificio Maglio, il Pastificio Bio Sitari "Pasta Mami" del Salento, le Tenute Gabellone di Nardò, il vino Taurosso di Campi Salentina, le conserve Terra Noscia di Patù, Il dolce Forno di Nardò, l’ Olio Terranostra di Ugento, MatriMovie e I love Molfetta. L’obiettivo di questo network fatto di aziende, persone e idee è quello di far conoscere i prodotti italiani certificati e garantiti, nel mondo, e soprattutto di rivalutarli, facendone riscoprire il gusto, l’originalità e la rarità. Sul coloratissimo, anzi "tricoloratissimo" sito di consultazione del brand I Love Made in Italy: www.lovemadeinitaly.it, oltre a informazioni, recensioni, un blog sempre aggiornato, una sezione news e la photogallery, è possibile acquistare prodotti italiani di qualità di-
L'idea nasce da due giovani creativi, Francesco Morelli e Roberto Pansini rettamente online. La sezione "Compra On Line" è divisa in varie categorie: olio (Frantoio Terranostra), vino ( Taurosso, Tenute Gabellone), olive, birre, salumi, formaggi, dolci, salato, caffè, sughi e salse, pasta (orecchiette, trofiette, pasta fresca); marmellate (di albicocche, mandorle e pinoli; di arance, uvetta e noci o di mandorle, cacao e fichi), confetture (confettura di melanzana, di cipolle, di peperoncino…), oltre all’abbigliamento e alla sezione merchandising. Insomma questi giovani creativi, Francesco e Roberto, i cui uffici sono situati a Galatone (Le) in via G. Migliaccio, 50, promettono con la loro idea, di volare ben oltre il territorio nazionale, celebrando con entusiasmo i 150 anni non solo dell’Unità d’Italia, ma anche del successo del Made In Italy all’estero.
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febbraio 2011 La Settimana Santa in Puglia
di Giuseppe Pansini
Un evento tra Fede e Tradizione Settimana Santa in Puglia. Dal Gargano al Salento, la nostra regione si caratterizza per una serie di eventi religiosi che vanno dalle processioni alle rappresentazioni viventi in scenari davvero unici, sino a riti che affondano spesso la loro storia nel lontano passato. E’ anche per questo che negli ultimi anni, questa risorsa è stata "esportata" turisticamente, promuovendo iniziative che tendono a farle conoscere oltre confine. Non è un caso che l’evento Settimana Santa sia finito sui tavoli dei tour operator che stanno promuovendo questi eventi in ogni luogo della nostra nazione. Quest’anno, per iniziativa dell’attivissimo Roberto Pansini, ideatore di MatriMovie e di I Love Molfetta, parte una nuova iniziativa, con la collaborazione del WTC Pescara editore del magazine "The Italian Way" e con il supporto della Regione Puglia, grazie alla collaborazione con l’Assessorato Regionale al Welfare, retto dalla Dottoressa Elena Gentile, e in particolar modo della Dirigente del Servizio Pugliesi nel Mondo (www.pugliesinelmondo.net) Dottoressa Giovanna Genchi e dell’Assessorato al Turismo. In particolare, in occasione della ventiseiesima edizione del Gala Italia di New York, i riti della Settimana Santa molfettese e pugliese in generale, faranno rivivere da una parte la nostalgia dei nostri emigrati e dall’altra la curiosità di quanti avranno modo di scoprire i riti pugliesi. Il progetto ha per titolo “Ti presento i miei tesori: dolci e tradizioni pasquali dalla terra di Puglia negli Stati Uniti” e punta a valorizzare oltreoceano la tradizione culinaria della nostra regione, in particolare quella legata alla festa della Pasqua. L’obiettivo è quello di esportare le specialità culinarie negli Stati Uniti con la possibilità, anche a distanza, di poter godere appieno dei profumi e dei sapori della nostra regione. Gala Italia, è diventata, in questi ventisei anni, punto di riferimento dei ristoratori ed amanti del Made in Italy. Organizzato dall’Institute Wine and Food, l’evento è previsto per il 10 febbraio all’interno del Marriott Marquis Hotel. Tantissimi i partecipanti come ogni anno, tra i quali giornali-
sti, case vinicole italiane, operatori e ristoratori. Si parla di oltre 3.000 addetti ai lavori e dunque esso rappresenta il più grande punto di riferimento per il settore della culinaria di tutta la Costa Atlantica degli Stati Uniti d’America. In tema di valorizzazione delle nostre tradizioni, sono già diversi anni che l’Associazione culturale "Opera" di Molfetta, presieduta da Gaetano Armenio, promuove con la Regione Puglia e numerosi comuni pugliesi il progetto “Settimana Santa in Puglia”, che
queste processioni o di queste rappresentazioni. A Taranto, i Perdoni attraversano le vie della città a piedi nudi, imitando le sofferenze di Nostro Signore con piccole flagellazioni. A Ruvo famosa è la processione degli otto Santi e a Noicattaro ci sono i Crociferi. Una delle più antiche è quella di Molfetta, dove vengono portati in processione autentici capolavori, in particolare il Venerdì Santo, come le statue dei Sacri Misteri, conservate nella Chiesa di Santo Stefano dove l’Arcicon-
sta ottenendo numerose adesioni sia in termini di partecipazione che di collaborazioni. Invitiamo a visitare il web-site www.settimanasantainpuglia. it. Tanti sono i Riti che si svolgono, in modo particolare nella Settimana Santa, ma anche in quella precedente, denominata Settimana di Passione, che tende a commemorare la Madonna alla ricerca del Figlio, con il destino che Le era stato già annunciato dal vecchio Simeone. A Molfetta, come in quasi tutti i comuni pugliesi, questo rito si svolge il venerdì di Passione, dalla Chiesa del Purgatorio tra le struggenti noti del Dolor di Saverio Calò e dello Stabat Mater di Rossini. Tra questi Riti, meritano certamente una vetrina, quelli che si svolgono a Molfetta, a Ruvo di Puglia, a Noicattaro o a Taranto, dove esiste una lunga tradizione che continua ad animare queste città. E’ il clima stesso che si respira in questi giorni che è unico. Sembra che la primavera faccia parte della coreografia di
fraternita omonima, dal sacco rosso, ne cura i riti processionali. I cinque Misteri, di scuola veneziana ma di autore ignoto, vengono portati in processione la notte tra il giovedì ed il venerdì santo. Alle ore 3.30, dinanzi ad un borgo antico, tra i più suggestivi della regione, con la brezza marina che accarezza i tanti fedeli che sono in lunga attesa della processione, avviene l’"uscita" dei cinque Misteri nell’ordine: Cristo nell’Orto, Cristo Flagellato, l’Ecce Homo, il Gesù al Calvario ed infine il Gesù Morto. I confratelli, incappucciati, con una cadenza davvero unica, tipica delle processioni spagnole, portano a spalla le statue tra gli occhi lacrimanti dei fedeli. E’ una suggestione davvero unica, particolare, quella che si respira nelle strade di Molfetta. Ed ecco, l’avvio del rito processionale lungo le viuzze del centro storico, un evento che nel 1988 richiamò l’attenzione di Rai Uno, che si collegò in diretta con la trasmissione “Uno Mattina”
condotta da Puccio Corona ma anche di altri media, come "La Repubblica", che dedicò uno speciale e la rivista "Bell'Italia" che a firma di Lino Patruno, dedicò un ampio reportage. Si replica, poi al sabato Santo, quando dalla Chiesa del Purgatorio, l’Arciconfraternita della Morte o dal Sacco Nero, porta in processione le sette statue della Passione di Cristo. Alle 11.15 in punto, si aprono le porte della Chiesa e si avvia la processione con il Gonfalone confraternale, la Croce con ai due lati due lampioni, il tutto preceduto dalla bassa musica, che intona il tradizionale "Titè", un suono che molti collegano a quello che accompagnava l’esecuzione dei condannati a morte, di tipo orientale, davvero suggestivo, che qualche anno fa suscitò l’interesse del Direttore d’orchestra Riccardo Muti, di origini molfettesi, che ne chiese gli spartiti, per l’unicità del rito. Nell’ordine, appaiono, San Pietro, la Veronica, Maria di Cleofa, Maria di Salomè, Maria Maddalena, San Giovanni e La Pietà, il gruppo che vede la Madonna tenere sulle Sue gambe il corpo esanime di Cristo con alle spalle la Croce (simbolo di quella redenzione), tutte pregevoli opere dello scultore molfettese Giulio Cozzoli, morto nel 1957. Le processioni sono accompagnate dalle marce funebri, sia
di musicisti molfettesi che nazionali. La Settimana Santa in Puglia non è fatta solo di riti processionali e tutta la città vive queste tradizioni e questo clima di pathos, anche con alcune tradizioni gastronomiche. In particolare, nel triduo della Settimana Santa, non potendo mangiare carne, secondo gli insegnamenti della Chiesa, i molfettesi hanno imparato a gustare il tradizionale "Pizzarello" ossia un filone di pane con all’interno il tonno. I più giovani confratelli attendono la fine delle processioni, per ricevere dal Priore della propria confraternita appunto il pizzarello. Terminata la Settimana Santa, anche la Pasqua si caratterizza per alcune bontà gastronomiche, prima fra tutte, la Scarcella, un dolce primaverile, fatto in concomitanza con il periodo pasquale, che in Puglia ha diverse varianti. A Molfetta, si prepara con le mandorle. Insomma, anche la gastronomia che è notoriamente un punto di forza della la nostra terra, in questo periodo, si completa con queste dolci prelibatezze che accontentano anche i palati più difficili. A sinistra, La Pietà - Molfetta, processione del Sabato Santo (Valentina Fotografia, Molfetta)
febbraio 2011 Nel gennaio 2010 nasce l'Associazione Pizzaioli Pugliesi
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di Giorgia Dell'Aquila
APP: professione PIZZA Nasce dalla passione per la pizza e dalla professionalità di nove soci, l'idea di fondare a gennaio del 2010 l'APP - Associazione Pizzaioli Pugliesi. L'idea, come ci spiega il segretario generale, Vincenzo Florio, "nasce dalla volontà di creare un gruppo di persone con la voglia di crescere e far crescere la Puglia ed i suoi prodotti tipici in tutto il mondo, coinvolgendo pizzaioli provenienti da tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale". Gli scopi principali dell'associazione puntano innanzitutto alla formazione di figure professionali quali pizzaiolo professionista, amatoriale, istruttore, acrobatico e alla promozione, la diffusione e la tutela dei prodotti tipici pugliesi, favorendo la partecipazione attiva dei cittadini alla conoscenza di tutte la peculiarità territoriali. Il vino primitivo, le orecchiette con le cime di rape, la tiella barese, il fungo cardoncello, il cardo Mariano, i ricci di mare, la cozza nera di Taranto, il prosciutto del maiale nero di Faeto, la coppa di Martina Franca, la burrata di Andria, la cipolla rossa di Acquaviva, sono solo alcuni dei prodotti che vengono utilizzati nei locali affiliati. Tutti prodotti che ci rendono famosi nel mondo ed orgogliosi di essere italiani. Ma se di vero orgoglio si deve parlare, la pizza la fa da padrona ed ecco che l'associazione accanto al tradizionale disco di acqua e farina ci propone una serie di alternative per poter accontentare tutti i palati e le esigenze: pizze con farina ipoproteica per chi deve necessariamente seguire una dieta povera di proteine per problemi di insufficienza renale; con farina di kamut, per chi e' intollerante al frumento; con farina di farro integrale per chi ha bisogno di fibre, alla segale; ai 5 cereali; senza glutine per chi soffre di celiachia; senza lievito, senza lattosio, all’orzo per chi soffre di diabete. The very Italian pizza in the world. I vantaggi per chi volesse aprire una pizzeria con il marchio A.P.P. sono innumerevoli. Per tutte le informazioni potete contattare la segreteria generale, a Molfetta in via Madonna dei Martiri 112. Disponibili i riferimenti telefonici: t. +39 080 9648792
Bari e Provincia Vincenzo Florio + 39 3489916100
Nelle foto, Vincenzo Florio, Segretario dell'Associazione Pizzaioli Pugliesi. In basso, il team durante la premiazione
Lecce e Provincia Luigi Stamerra +39 392 5336716 Taranto e Provincia Vito Rossini + 39 329 6229088 Foggia e Provincia Giovanni Giorgio + 39 320 48 53752 Inviateci una e-mail : pizzeriaimonelli@gmail.com Visitate il nostro sito: www.associazionepizzaiolipugliesi.it
A.P.P.
Sotto a sinistra, il Presidente dell'APP, Luigi Stamerra e a destra una pizza "made in Molfetta"
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febbraio 2011 Amra Communication Solutions
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di Giorgia Dell'Aquila
...Comunichiamo passione! VISIBILITA’ - CREATIVITA’ – VALORE. Le 3 proprietà che rendono vincente una strategia di comunicazione e che AMRA Communication Solutions ha eretto a valori guida e ad obiettivi del proprio spirito imprenditoriale e della propria attività. AMRA è una società specializzata nella CONSULENZA in comunicazione e pubblicità, esperta nell’individuazione delle SOLUZIONI ideali per la messa a punto delle migliori strategie di promozione dell’immagine. Nata dall'idea e dall’intraprendenza del giovane molfettese, Corrado Azzollini (trentacinque anni), AMRA è attiva dal 2001 ma è animata da professionisti presenti sul mercato da oltre quindici anni: un team versatile ed eterogeneo che declina la propria professionalità in un’ampia serie di servizi, grazie ai quali il cliente sente di essere seguito e accompagnato a tutto tondo.
Tra i maggiori marchi che hanStudio della Comunicazione inte- AMRA un’azienda riconosciugrata – Ideazione e pianificazione ta, prima nella propria terra no scelto di affidarsi ad Amra: di Campagne Pubblicitarie – Rea- di origine, la Puglia, poi sul Decathlon, Prènatal, Euronics, lizzazione Strutture Pubblicitarie territorio nazionale. Con sede Miragica, Che Banca!. AMRA è un fulcro di attivi– Visual Merchandising – Alle- centrale a Giovinazzo (Ba) e stimenti Punti vendita – Stampa e sedi operative a Milano e Capo tà, d’impegni e d’interessi che Editoria – Organizzazione di even- d’Orlando (Me), AMRA è riu- si esprimono anche oltre il suo core business. Segnati – Ufficio Stampa liamo, a tal proposito, – Consulenza di il sostegno ai disabili e Marketing e Manaalle strutture dedite alla gement – Web. loro educazione e alla AMRA offre un loro assistenza, insieme ventaglio ampisall’azione di sponsorizsimo di servizi e zazione rivolta alla priprodotti, grazie ai ma squadra della città di quali sa calibrare Molfetta: ASD Melphicta il giusto mediaCalcio, impegnata nel mix da suggerire campionato di promozioal cliente. Studio ne. Negli anni AMRA ha delle esigenze raccolto numerose espespecifiche, attenrienze legate al sociale zione costante Nuova Campagna servizi. In basso, la Nuova Campagna istituzionale alle tendenze provenienti dal scita a guadagnare la fiducia e allo sport confluite nel ramo mondo della creatività e agli e la collaborazione duratura e EXTRA dell’azienda, che arricinput del mercato, intuito, ca- proficua di importanti azien- chisce e completa la sua vocapacità progettuale, tempestività de nazionali e multinazionali, zione per la relazione, il gruped efficacia operativa: queste d’istituzioni, di Onlus e profes- po, la condivisione, il dialogo e il confronto. le componenti che hanno reso sionisti.
“La passione che esprimiamo nel nostro lavoro supera i confini delbusiness e approda ad attività e ad impegni apparentemente distanti dalla nostra principale occupazione e che pure si integrano perfettamente con essa. Il sociale e lo sport rappresentano dei poli di energia e motivazione preziosissimi per ricaricarci e il coinvolgimento del mio staff in iniziative legate ai disabili o al Mephicta Calcio è un modo per compattare ancora di più la squadra, per renderla più forte e vincente … perché le sfide, nel lavoro e nella vita, richiedono cuore e sorriso.” Corrado Azzollini, titolare della AMRA. CON AMRA COMUNICARE È INTERAGIRE, INTRECCIARE COMPETENZE, NECESSITÀ, IDEE, VIRTÙ, POTENZIALITÀ E PASSIONE, PER CREARE OPPORTUNITÀ E TRASFORMARLE IN VALORE.
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I rapporti tra i due Paesi nell'ultimo quarantennio
Il ponte tra Italia e India Non c'è dubbio che l'India sia un protagonista principale della scena mondiale. Già da diversi anni infatti gli interessi e le iniziative degli operatori economici, si sono rivolti verso questa terra che da sempre è coperta da un alone di mistero e fascino. L'immaginario collettivo ci riporta ai fachiri ed ai maharaja; a Sandokan ed ai guerrieri maharata. I guru e la non violenza. La spiritualità come rifugio quando la società del consumo cominciava a farsi largo. Ma l'India è un cuore pulsante con una serie di contraddizioni e problemi irrisolti. Modernità e sviluppo economico vanno di pari passo con tradizione e povertà latente. Comprendere, quindi, deve essere il primo obiettivo della classe politica indiana e di chi dall'esterno guarda a questa realtà con occhio ancora dubbioso.
Subito dopo aver raggiunto la sua indipendenza, l'India ha rappresentato una nuova meta anche per l'Italia. Bisogna però tener distinte tre fasi che si susseguono e che vanno da quella legata al protezionismo ai processi di apertura ai mercati internazionali, fino al consolidamento di relazioni stabili con l'estero. Di certo nel primo periodo, quella italiana in India è una presenza di valore grazie ad aziende quali Fiat, Piaggio, Perfetti, Ansaldo. I rapporti tra i due Paesi sono stati caratterizzati sin dall'inizio dalle esportazioni di tecnologie per beni capitali, di meccanica, di grandi lavori e di beni di consumo durevoli. Le importazioni invece sono legate ai semilavorati e lavorati del tessile, cuoio e chimica. Durante gli anni sessanta il sistema Italia è fortemente interessato all'India tanto che, anche se per un breve periodo,
rappresenta il secondo mercato asiatico per le esportazioni italiane. Ma l'Italia non è stata in grado di cogliere appieno le opportunità che pure questo mercato cominciava a manifestare. Infatti l'India per un determinato periodo, tra gli anni Sessanta e Settanta, vedeva il nostro Paese come un partner forte nei settori dei grandi lavori, nella motorizzazione e nei beni di consumo. Tra gli alti e bassi della bilancia commerciale, l'Italia ha toccato il suo ultimo valore positivo alla fine degli anni Ottanta. L'interscambio raggiunge un +233%. Si tratta di un risultato delle politiche scaturito dalle riforme introdotte da Indira Gandhi (riduzione dei controlli sull'economia) e dalla successiva nomina a primo ministro di Rajiv Gandhi. Questo non fa altro che generare rinnovato interesse nell'Italia e in particolar
modo nel mondo delle piccole e medie imprese. C'è infatti per tutto il periodo degli '80 un forte incremento della presenza delle medie e piccole imprese italiane, tale da permettere un ponte di scambi bilaterali più che consistente. Il motivo è anche un altro però. L'India scopre come l'avanzata tecnologia dell'industria italiana, in special modo le PMI, possa integrare quella locale nei settori dell'abbigliamento, del tessile, del cuoio, della meccanica e del calzaturiero. Ammodernamento e competitività sono i principali obiettivi. Ma si tratta di un'azione gestita quasi in tutto dall'India, perché l'Italia svolgerà un ruolo spiccatamente passivo. Segno questo di una debolezza e dell'assenza di strategie, che finiranno con il marginalizzare le aziende nostrane. Ad oggi le imprese italiane in India sono circa 200 e quelle produttive sono meno di un centinaio. Un numero molto ridotto
ma che va visto in positivo perché se nel 1998 le aziende erano 60 nel 2004 sono arrivate a più di cento. Gli elementi che hanno giocato un ruolo chiave in questo aumento sono due: diminuzione dei vincoli per gli investimenti esteri e il calo sui dazi alle importazioni. Quindi una sostanziale apertura dell'India, che è avvenuta in coincidenza con il nuovo millennio. Gli investimenti diretti esteri hanno sempre mantenuto una percentuale bassa rispetto alla Cina e in questo contesto l'Italia ha mostrato percentuali nettamente inferiori a Francia e Germania, rispettivamente circa di un terzo ed un sesto. Se si dovessero considerare anche Gran Bretagna e Olanda, i dati sarebbero ancora più magri. Attualmente l'Italia non rientra comunque nella classifica dei primi dieci investitori stranieri. Sembra che le imprese italiane continuino a privilegiare la Cina. Quest'ultima infatti riesce a creare una maggiore attrazione, dato che si è aperta molto prima e con più convinzione ai mercati.
(Fonte: "Produrre nella terra dei servizi - Le imprese italiane in India" a cura di Sauro Mezzetti e Giorgio Prodi", casa editrice "Il Mulino")
La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomita (Mahatma Gandhi)
È l'India che ci ha dato l'ingegnoso metodo di esprimere tutti i numeri per mezzo di dieci simboli (Pier Simon Laplace, matematico e astronomo francese)
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Gli Stati indiani con maggiore attrattiva per gli investimenti
La presenza delle aziende italiane dall'Haryana. Si crea così un territorio, o meglio una macroregione, dalle dimensioni tali da essere diventata nel corso degli anni un centro di sviluppo tra i più alti al mondo. La NCR (National Capital Region), il nome con cui è chiamata la macroregione, convoglia il 28% sul totale delle presenze italiane. A Delhi troviamo uffici di rappresentanza, mentre all'esterno c'è la vera e propria concentrazione produttiva. Sono però anche altre le città che affiancano Delhi nel territorio. Gurgaon, inizialmente caratterizzata dall'industria dell'auto, si è poi trasformata in un centro importante per il settore dell'informatica e della grande distribuzione. A Faridabad, uno dei principali distretti industriali asiatici, c'è invece una notevole concentrazione di PMI. A Ghaziabad invece la produzione riguarda motori diesel, biciclette e ceramiche. Ci sono circa 14.000 piccole imprese con investimenti che superano i 50 miliardi di euro. Le grandi imprese sono invece 145 per investimenti pari a 500 milioni di euro. Diverso il discorso per il Tamil Nadu dove ci si trova di fronte ad un'economia molto più equilibrata. La futura sede del WTC Bangalore (foto in alto e in basso). A lato, una veduta della capitale del Karnataka
Mumbai è la capitale finanziaria dell'India e qui è concentrato circa il 5% del PIL della nazione. Normale quindi che fosse il principale polo attrattivo per l'Italia. Accresciuto il processo di terziarizzazione grazie all'innalzamento dei costi degli immobili, molte aziende si sono dirette verso altre zone. Da questo "passaggio" ne ha tratto i vantaggi Pune, ad oggi grande centro dell'industria dell'auto se pensiamo anche alla presenza della FIAT. Per facilitare una migliore connes-
sione tra Mumbai e Pune sono stati migliorati i collegamenti tanto da poter accorciare le distanze. Questo ha permesso che insieme le due città si vadano consolidando sempre più come vero e proprio centro manifatturiero, con un consistente aumento di presenze delle PMI, che spaziano in diversi settori decisamente importanti per il nostro Paese. Delhi dal canto suo viene subito dopo. La capitale indiana è circondata dall'Uttar Pradesh e dal Rajastan e in parte anche
Capitale della regione è Chennai tradizionalmente legata a settori come il cuoio, il tessile, il granito, la meccanica, cosa che ha permesso durevoli rapporti con realtà aziendali italiane. Ma la città, che è la quarta metropoli indiana, ha saputo ritagliarsi un ruolo importante anche all'interno del ramo informatico e soprattutto dell'auto grazie alla presenza di grandi marchi come Hyundai, Ford e Renault. Il Karnataka è lo stato in cui si trova Bangalore, città che è la più cosmopolita e avanzata dell'India, ma con fortissimi squilibri al suo interno. L'economia della capitale si fonda su informatica e biotecnologie, mentre il restante e vasto territorio circostante è prettamente agricolo. Una delle caratteristiche principali di Bangalore è la presenza di istituti quali l'Indian Institute of Management, l'Indian Institute of Technology, l'Indian Institute of Science, l'Indian Institute of Information Technology. Qui la presenza delle nostre aziende è legata ai settori della meccanica e dell'oleodinamica, ma non di certo all'informatica. Nonostante ciò nel corso degli ultimi anni si sono sviluppati
sensibilmente proprio qui gli investimenti di imprese italiane. Più del 80% di questi investimenti però parte dalle regioni del nord Italia. La Lombardia è in testa con quasi un terzo delle presenze totali. Dopo si trovano Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Quasi totale è l'assenza delle imprese meridionali. La realtà imprenditoriale italiana è molto frammentata nel suo complesso: elevate operazioni di piccolo importo e esigui numeri per grandi operazioni di valore. Da uno studio effettuato dall'Ice-Istat per l'anno 2006, un terzo dell'esportazioni italiane si concentrava in 58 grandi operatori, i quali hanno esportato per oltre 5 milioni di euro ciascuno. I “piccoli” invece, 5.724 su 8.204 aziende, hanno portato a termine operazioni inferiori ai 75.000 euro. Maharashtra, Delhi, Tamil Nadu, Karnataka sono comunque gli stati dove maggiore è la concentrazione di tutte le aziende straniere. La ragione di ciò sta nella maggiore facilità degli spostamenti e dalla migliore logistica, visto che ci si trova ad operare nei pressi o direttamente in città quali Mumbai, Bangalore e Chennai.
(Fonte: "Produrre nella terra dei servizi - Le imprese italiane in India" a cura di Sauro Mezzetti e Giorgio Prodi", casa editrice "Il Mulino")
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Un evento che prende il via nel lontano 1873
di Francesca Andreini
Il Carnevale vi aspetta a Viareggio Il concetto di eccellenza che caratterizza la cultura italiana riesce ad esprimersi anche nelle manifestazioni storicamente appartenenti alla nostra quotidianità ed una delle tradizioni italiane più radicate nella nostra cultura è senza dubbio quella del Carnevale: festa sacra e profana dove lo spirito creativo e fantasioso tipico della nostra Nazione si spinge agli estremi massimi, manifestandosi in maniera gioiosa e molto spesso dissacratoria. La Toscana in questo senso, raccoglie la tradizione arricchendola di significati particolarmente caratteristici e generando veri e propri capolavori in termini di spettacolarità che niente hanno da invidiare ad altre manifestazioni a livello mondiale quali il Carnevale di Rio. Per avere un esempio pratico, consiglio di assistere alla sfilata dei Carri Allegorici del Carnevale di Viareggio: la tradizione prende il via nel 1873, quando alcuni ricchi borghesi decisero di mascherarsi per protestare contro le gravose tasse che il neonato Stato Italiano imponeva ai traffici via mare, fiorenti nella localià toscana: tra i giovani bene della città nacque l’idea di una parata di carrozze che fin da subito assunse carattere di sbeffeggio, in linea con la millenaria tradizione carnascialesca, che ha lo scopo di mettere a nudo ed esorcizzare i problemi della società. Fu così che nacque la tradizione di creare dei Carri Allegorici dove si ricreavano caricature di personaggi pubblici e si ballava al suono di orchestrine. Sul finire del XIX secolo, si iniziò a costruire i carri trionfali, veri e
propri monumenti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori e messi insieme da carpentieri e fabbri che, sugli scali dei cantieri navali, nel porto di Viareggio sapevano creare imbarcazioni destinate a solcare le acque degli oceani. Come gli scafi delle navi, i carri allo stesso modo potevano navigare in un mare di gente attonita e divertita. Quest'anno il primo corso mascherato sarà il 20 di gennaio alle ore 15:00 e già si scommette su quelli che potranno essere gli argomenti topici dei grandi carri allegorici... A quelli che fossero interessati a saperne di più consiglio di visitare il sito del Carnevale di Viareggio www. viareggio.ilcarnevale.com dove sono ben specificate le date e le manifestazioni che affiancheranno il Carnevale, come feste, gare sportive e non ultima, l'elezione della Miss Carnevale che sfilerà per l'ultimo corso mascherato che sarà quest'anno per l'8 di marzo, festa della Donna! La città di Viareggio, come tutta la Versilia rimarrà, ne sono sicura, nel cuore di tutti i visitatori: il lungomare in stile Art Noveau racchiude l'eleganza e la nostalgia di un'epoca in cui la Regina Margherita era solita venire su questa passeggiata a godere del clima temperato di questa regione. A pochi chilometri da Viareggio troverete la famosa località turistica di Forte Dei Marmi, con i suoi negozi elegantissimi ed i ristoranti molto chic specializzati nei piatti di mare. Se alcuni di voi volessero festeggiare le notti di Carnevale in maniera degna, non dimenticatevi che la Ver-
silia è una delle mete preferite dei nottambuli toscani, ed il locale che non dovete perdere assolutamente è la famosa Capannina di Franceschi, teatro della movida Versiliana. Vi Aspettiamo a festeggiare, qua in Toscana, la voglia di vivere e di divertirsi che è tipica del Carnevale. Nella foto, un particolare dell'edizione del Carnevale di Viareggio 2010
Azienda Agricola nel Brunello di cinta, tipici della zona del Senese e regolati dal protocollo DOC. I fabbricati sono divisi in 3 corpi: una splendida villa padronale di circa 600 mq con 7 camere da letto, 7 bagni tutti con idromassaggio, piscina, jacuzzi esterna in posizione dominante e panoramica, perfettamente restaurata in stile toscano ed attualmente adibita alla locazione turistica di lusso, arredata con gusto. Il secondo corpo è distante circa 4 km ed è
il laboratorio dove si confezionano gli insaccati che vengono
esportati in tutta Europa. L'immobile è stato inaugurato solo pochi anni fa. Il terzo corpo è dove si trova il centro aziendale, circondato dalle vigne di proprietà, ed oltre agli uffici, si trova la cantina per la vinificazione e
Il progetto del mese vetrina immobiliare
2011: TORNANO A VOLARE LE COMPRAVENDITE...MA NON I PREZZI DELLE CASE!!!
Secondo uno studio condotto da un gruppo internazionale che si occupa di valutazioni immobiliari, nel 2011 saremo finalmente in grado di assistere ad una ripresa delle compravendite; a riprendersi saranno anche le vendite delle nuove costruzioni che erano state molto penalizzate durante lo scorso anno a favore dell'acquisto di immobili da ristrutturare, e le zone periferiche, che negli ultimi tre anni erano rimaste ferme. Sul fronte dei prezzi invece, ancora nessuna ripresa rendendo così con-
sigliabile l'acquisto di abitazioni durante i prossimi mesi! In assenza di dati definitivi sulle compravendite del 4º trimestre 2010 (nel terzo trimestre c'era stato un calo), l'analisi effettuata si dichiara molto ottimista, basandosi sull'aumento della domanda di mutui a dicembre. Pare infatti che a fine anno sia cresciuta la richiesta da parte delle famiglie, sebbene non siamo sicuri che sia cresciuta anche l'erogazione (mancano i dati ufficiali). Sul fronte dei prezzi invece ci sarà, secondo REAG, un ulteriore calo dell'1,2%, in linea dunque con le previsioni della maggior parte degli analisti. Gli autori della ricerca introducono inoltre un fattore che, finora, non si era fatto sentire: una domanda crescente nei cantieri in fase di ultimazione, con un'attenzione verso le costruzioni rea-
lizzate secondo le nuove tecnologie per il risparmio energetico, ponendo così l'accento in maniera forte su quella che è divenuta oramai la sensibilità generale nei confronti dei temi ecologici e di ecocompatibilità degli edifici certificati, e che ci auguriamo possano spingere più e più costruttori ad allinearsi a costruire con queste caratteristiche moderne.
l'appartamento dove risiede il Direttore. La produzione di Brunello è di circa 27.000 bottiglie all'anno ed altrettanto per il Rosso di Montalcino. L'etichetta è affermata ed esportata sia in Europa che negli USA per il mercato di alto livello.
Ag. Immobiliare Case e Ville www.caseeville.com contact +39 3472155753
la posta sul mattone
Questa splendida azienda agricola si trova nella zona Brunello in posizione privilegiata SudEst con vigneto pre 13 ha di cui 3,5 a Brunello ed il resto a Rosso di Montalcino. Le vigne, che non necessitano di reimpianti, sono tutte esposte a posizione solatia, perfettamente tenute e pregiatissime. La tenuta si estende per 100 ha complessivi dove si trovano bosco, seminativo ed un allevamento di pregiatissimi maiali
La rubrica "La posta del mattone" è tenuta da Francesca Andreini che proviene da una famiglia con un'antica tradizione di immobiliaristi ed è titolare dell'Agenzia Immobiliare "Case e Ville" che si trova a Siena. f.andreini@italianway.org
febbraio 2011 L'arch. Cristiano Rossi con il WTC Pescara a Mumbai
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di Marco Mastella
Italian philosophy in developing architecture ITALIAN PHILOSOPHY IN DEVELOPING ARCHITECTURE - "The Italian Way of building your new World Trade Center"è il progetto proposto dal WTC Pescara e presentato dall'architetto Cristiano Rossi, in occasione del Global Economic Summit che si è tenuto dal 27 al 29 gennaio scorsi a Mumbai. Ecco il punto di vista di Cristiano... Le impressioni "Siamo giunti a Mumbai con l'obiettivo di esporre questa progettazione di architettura sostenibile. Questo è stato possibile grazie ad una partnership con il WTC Pescara. L'intenzione è di portare un messaggio innovatore. Le prime sensazioni sono state sicuramente positive. Aldilà dell'impatto visivo e della differenza culturale che si percepisce, abbiamo notato che c'è molto da fare ed il Paese è pronto per una grande crescita. L'India ha uno sviluppo freneti-
co. Le strutture e infrastrutture crescono, ma allo stesso tempo si nota una mancanza di verde e energie rinnovabili. Mumbai, con i suoi 22 milioni di abitanti, ha bisogno di essere oggetto di una pianificazione urbana. E qui sarebbe utile portare uno specifico know-how di tecnologie, che ancora latita. Devo ammettere con molta franchezza che i riscontri però sono stati più che positivi". Il progetto "Italian philosophy in developing architecture" "L'India ha immense potenzialità. É la più grande democrazia al mondo. A questo si lega però un corrispondente problema legato alla burocrazia e alle amministrazioni. Quello che da noi è stato proposto, è un progetto off – grid, vale a dire una serie di azioni che possono essere temporaneamente slegate dalle infrastrutture della città, così da poter permettere autonomamente, ad esempio, lo smaltimento con-
creto dei liquami. Lo sguardo inoltre è proiettato alle tecniche e pratiche del fotovoltaico ed eolico. Tutta una serie di tecnologie che in Italia esistono e che possono essere esportate. Questo concettualmente è stato molto apprezzato, perché ci si è anche soffermati sulle possibilità di far ricorso a deroghe normative in modo che si possa partire in tempi veloci, evitando lungaggini. Potrebbe essere un vantaggio enorme. Dovremmo interagire con le amministrazioni locali così da poter entrare in sinergia con le stesse e generare un impatto positivo sul territorio". WTC e prospettive
In alto, Bruna Mocka, Executive Director WTC Pescara e l'architetto, Cristiano Rossi al cocktail di benvenuto organizzato dal WTC Bangalore
"Il lavoro dei WTC ha effetti di sicuro positivi. Sostengo oramai da tempo che il network è una risorsa necessaria, fondamentale per affrontare le sfide all'estero e in generale in tutto il mondo. Con il WTC Pescara si è creata questa partnership, che ci ha permesso di credere
seriamente in questo progetto. Ci siamo trovati subito in sintonia e proprio da questa è nata la possibilità di andare in India. Il WTC Pescara ha notevolissime potenzialità e queste gli permetteranno di avere un ruolo strategico soprattutto per quanto riguarda la possibilità
di intavolare politiche di B2B con aziende italiane che possono inviare il loro know-how in India. Quindi una collaborazione che si prospetta avvincente e fruttuosa". In basso, Cristiano Rossi nel ruolo di relatore durante i lavori al Global Economic Summit di Mumbai
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Photogallery
Back from Mumbai... L'Expo Center del WTC Mumbai building, che ha accolto le imprese provenienti da tutto il mondo in occasione della seconda edizione del Global Economic Summit
Da sinistra, Bruna Mocka, Executive Director WTC Pescara Vijay G. Kalantri, President All India Association of Industries, Vice Chairman World Trade Centre, Mumbai & Board Director, WTCA New York - Cristiano Rossi - Y.R. Warerkar, Executive Director WTC Mumbai - Kofi Boateng Coo, World Trade Centre Association, New York
Shri Salman Khursheed, Honorable Minister of Water Resources & Minority Affairs, Government of India, durante la conferenza di presentazione del GES 2011
Particolare dell'incontro tra esponenti del Governo Indiano, alti rappresentanti del Mozambico ed esponenti del network WTC's, San Paolo Brasile e Mumbai
Da sinistra, Rajshri Kolekar, DGM Business Development - Rupa Naik, Executive All India Association of Industries - Khyati Naravane, Marketing Area WTC Mumbai alla serata culturale dell'evento
Da sinistra, Matteo Focardi, Export Manager IAC Andrea Verdini, Export Manager Colombini Group Alessandro Trotta, Export Manager Divella, durante il cocktail di benvenuto del GES di Mumbai
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...still from Mumbai and Bangalore Al centro, "scambio di cortesie" tra Shri Murugesh Nirani, Honorable Minister of Large and Medium Industries, Government of Karnataka (India) e Bruna Mocka, Executive Director WTC Pescara
L'accoglienza riservata all'Executive Director WTC Pescara a Bangalore
Tutto è pronto per l'Asia Pacific Regional Meeting
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Dicembre 2010 - Anno I n. 7 STAMPA JB Offset Printing Co. 475 Walnut Street Norwood, NJ 07648 Del contenuto degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Ăˆ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.