The Italian Way 3rd Issue

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APRILE 2010 ANNO I, n. 3 - INSERTO PROMOZIONALE-REDAZIONALE MENSILE ALLEGATO AD "AMERICA OGGI" EDITO DA WTC ABRUZZO S.r.l., VIA MISTICONI, 54 - 65127 PESCARA (ITALIA)

Molfetta:

Missione commerciale e istituzionale ristretta per aziende toscane e abruzzesi a New York condotta dal WTC Pescara. Due giorni intensi di incontri e opportunità per Pasticcerie Nannini, Montalbano Toscana, il Parrozzo di Luigi D'Amico e Agricola Forcella al loro esordio sulla scena newyorkese. PAG. 3 e 14

WTCA

- La Basilicata trova nella cantina di Venosa la sua espressione più elevata. - LAS Mobili: dall'Abruzzo un mobile internazionale. - La Progetti Italiani celebra con il suo orologio l'epica vicenda del transatlantico Rex. - Cecchi e il Chianti Classico: dal 1893 il vino bevuto dai grandi personaggi storici, come Enrico VIII. DA PAG. 6

Eventi

Da questo numero, The Italian Way si interessa anche della regione Puglia e delle sue realtà, legate spesso a tradizioni, sagre e costumi particolari di una zona d'Italia che merita la massima attenzione. Per la presentazione ufficiale di questa iniziativa è stata scelta Molfetta, la "perla dell'Adriatico". PAG. 4

Aziende

Copertina

cuore di mamma

Per la prima volta nella sua storia, la WTCA, World Trade Centers Association, sarà presente con un proprio padiglione all'Expo che si terrà a Shanghai, in Cina, dal 1º maggio alle 31 ottobre 2010. Un'occasione unica e irripetibile per il network WTC e i propri associati. PAG. 15


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Quattro le aziende presenti al prestigioso evento grazie al WTC Pescara

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di Federica Gialloreto

Gala Italia: abruzzo e toscana a NY New York 25 febbraio 2010 - Gala Italia, manifestazione prestigiosa, è giunta alla sua 25° edizione. Il "Made in Italy" trionfa con moda, vino, gastronomia, musica arte e design. Grazie all’Italian Wine & Food Institute e alla sua instancabile attività si rafforzano sempre più i legami fra gli Stati Uniti e l’Italia. Il World Trade Center di Pescara in collaborazione con il dott. Lucio Caputo, Presidente dell'Italian Wine & Food Institute, ha celebrato il suo battesimo sul mercato a stelle e strisce con: il Gruppo Nannini, Olio Montalbano, Il Parrozzo di Luigi D'Amico e Agricola Forcella.

Gruppo NANNINI (Toscana)

dolce, con un retrogusto di vaniglia e nocciola tostata che prende il nome di miscela “araldica”, e che la Nannini esporta al Nord, alla miscela con retrogusto di cioccolato fondente, chiamata “ducale” e particolarmente adatta alle papille gustative degli abitanti del Centro-Italia, mentre il caffè con una corposità più consistente, con un gusto rotondo e marcato è presente nei bar del meridione. Ovviamente nella vasta gamma di offerte della Nannini, non manca il decaffeinato che mantiene inalterato il gusto tipico dell’espresso italiano. Tanti i prodotti che si possono degustare al bar, in famiglia o in ufficio, firmati Nannini. Tanti anni di storia condivisa nella città di Siena, hanno fatto della famiglia Nannini un vero e proprio punto di riferimento: ecco spiegata anche l’idea divenuta realtà, di creare una Onlus a favore dei bambini più bisognosi e dedicata a Danilo.

Olio MONTALBANO (Toscana)

Una combinazione perfetta tra caffè e pasticceria. È così che si è affermato il gruppo Nannini che a Siena rappresenta la storia della città. Una storia lunga cento anni quando il caffè veniva lavorato con una macchina a vapore e costava 10 centesimi a tazzina. Altri tempi. La famiglia Nannini, composta dal nonno Guido, al quale si deve l’apertura del primo negozio a Siena nel 1911, e dai suoi figli, Aldo e Danilo, oggi vede al timone dell’azienda il figlio di Danilo, Alessandro, che ha raggruppato tutte le attività sotto un’unica società chiamata “Nannini”. Alessandro ha cominciato la sua carriera come pilota automobilistico nel ’75 e dopo aver partecipato a 77 Gran premi, oggi ha chiuso l’attività professionistica di pilota per dedicarsi alla pasticceria e alla torrefazione del caffè, portando avanti la tradizione di famiglia. L’azienda si caratterizza per una produzione qualificata che conta diversi passaggi: dalla selezione alla campionatura e la prova dei raccolti di caffè che vengono tostati e miscelati e lavorati alla macchina espresso. È così che nasce il caffè di qualità. Un caffè, con tante sfumature: dal gusto morbido e

Chianti Montalbano, che detiene il 3per cento della società. Questa coop vanta circa 600 soci viticoltori i quali producono mediamente 1.500 tonnellate di vino. La produzione olivicola della Montalbano è caratterizzata da vari prodotti: “Barco Reale” è un olio estratto a freddo, di altissima qualità; “Dalle Terre di Leonardo” è un olio toscano ottimo e di bassa acidità prodotto esclusivamente dai soci dell'oleificio Cooperativo Montalbano, e l'olio extra vergine di oliva "Terre Nostre", è un olio italiano certificato al 100%. È grazie alla professionalità dei produttori e all’attrezzatura tecnologica che si ottiene un prodotto di alta qualità. Una chicca: i prodotti che vengono poi imbottigliati subiscono un processo di “sanificazione” affinché si ottenga la perfetta conservazione dell’oro verde. I diversi tipi di olio realizzati dall’azienda Montalbano possono essere utilizzati sia per condire a crudo sia per personalizzare piatti di pasta, arrosti o zuppe di verdure. Perfetti per dare un tocco di originalità a pizze, toast e tramezzini.

Il PARROZZO di Luigi D'Amico (Abruzzo)

Professionalità e qualità. Sono queste le caratteristiche dell’azienda agricola alimentare Montalbano specializzata nella produzione e nel confezionamento di olio extra vergine di oliva di alta qualità. L’azienda, situata nel cuore delle colline toscane, in un’area attrattiva dal punto di vista turistico perché in grado di offrire lunghe passeggiate a contatto con la natura, produce un olio dal gusto deciso e fruttato, che ben si sposa con la carne, gli arrosti e ovviamente con tutti i tipi di bruschette. L’azienda comprende al suo interno due cooperative agricole che operano tra Pistoia e Firenze. Si tratta dell’oleificio cooperativo Montalbano, con oltre duemila olivicoltori che realizzano 900 tonnellate di olio extra vergine d’oliva certificato Igp e che detiene il 97% della società; l’altra è la cooperativa vinicola

Parlare di Pescara e associare la città al parrozzo di Luigi D’Amico è tutt’uno. Fu lui che nel 1850 inventò un dolce che aveva le sembianze di un pane rustico e che, negli anni, è diventato il dessert tipico pescarese. La storia di Luigi D’Amico, titolare di un laboratorio di pasticceria nel capoluogo adriatico, è legata a doppio filo alla cultura e tradizione dolciaria abruzzese di cui lui è l’esponente più rappresentativo. Non c’è pescarese che non ami il gusto intenso del parrozzo, non c’è turista che visitando Pescara non decida di acquistare il dolce in quanto “tipicamente” del posto, dove sapori e profumi si mischiano attraverso ingredienti che risultano un piacere per il palato e un capolavoro dell’arte pasticcera. A D'Amico va il merito di aver avuto la geniale idea di creare un dolce dalla pagnotta

Da sinistra: Francesca Cambiaghi (Nannini), Andrea Bindi (Montalbano), Cristina Benvenuto (Agricola Forcella) con Bruna Mocka del WTC Pescara

semisferica che veniva preparata dai contadini con il granoturco e destinata ad essere conservata per molti giorni. D’Amico fu ispirato dalle forme e dai colori di questo pane e riprodusse il giallo del granoturco con quello delle uova, alle quali aggiunse la farina di mandorle. La crosta colorata e un po’ bruciacchiata del pane venne sostituita dal pasticcere con una copertura fatta di cioccolato. E la prima persona alla quale Luigi D’Amico fece assaggiare il parrozzo fu Gabriele D’Annunzio, che, estasiato dal nuovo dolce, scrisse un sonetto intitolato: “La Canzone del Parrozzo”. Ma il laboratorio negli anni si è distinto anche per una produzione variegata e molto ampia che spazia dai deliziosi baci di dama alle mandorle, nocciole e burro, alle paranzelle con burro e farina di riso, dagli amaretti morbidi alla frutta ai marron glacés, dai pasticcini reali ai ghirigori, croccanti cialde ripiene di crema al latte, al classico panettone artigianale basso ricoperto con glassa di nocciole. Piccoli capolavori, sapori eccezionali

Agricola FORCELLA (Abruzzo)

Si scrive Forcella, si legge oro verde di qualità.

A produrlo è un’azienda agricola tutta abruzzese: la Forcella di Città Sant’Angelo che da generazioni produce olio dal sapore unico e inimitabile utilizzando le olive prodotte nei propri poderi. Quel quid che fa la differenza, insomma. L’esposizione delle colline di proprietà della famiglia Forcella è ottima, perché grazie alla vicinanza al mare, la terra riesce a regalare olive tipiche e, in particolare, l’intosso. Mentre una porzione di oliveti è situata a Loreto Aprutino, in una zona di eccellenza nella produzione viti-olivicola. Gli ettari olivetati sono dodici, con oltre tremila piante e una produzione media annua di 100 ettolitri di olio. È il metodo utilizzato dall’azienda Forcella a fare la differenza e a regalare al territorio abruzzese e non solo, un ottimo olio Dop Aprutino pescarese. Gli ulivi, infatti, vengono coltivati in modo intensivo, con potatura annuale, e irrigati in caso di necessità. L’azienda dà importanza anche alla lotta controllata dei parassiti attuata attraverso l’attivazione di trappole e di campionamenti periodici, che consente di limitare significativamente l’intervento antiparassitario. La fase di raccolta avviene a metà ottobre, la lavorazione delle olive viene effettuata entro le 24 ore per limitare i processi di fermentazione, e l’estrazione dell’olio avviene con impianto a ciclo continuo a bassa temperatura, nel pieno rispetto delle tecniche tradizionali di lavorazione. L’olio viene poi conservato a temperatura controllata, sotto azoto, in contenitori di acciaio, fino all’imbottigliamento, che viene fatto direttamente in azienda. L’olio extravergine di oliva Dop Aprutino Pescarese di Forcella nasce da una sapiente miscela e il risultato è un capolavoro della natura, una delizia per il palato.


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I love Molfetta alla conquista del mondo Nato a Molfetta il 1° aprile del 2009, il sito web www.ilovemolfetta.it in meno di un anno di vita ha fatto registrare già migliaia di accessi unici che statisticamente provengono non soltanto da Molfetta e dall’Italia, ma anche da altre parti del mondo, Stati Uniti in primis, sono tanti, infatti, i molfettesi sparsi in tutto il mondo e proprio negli U.S.A. ne esiste un’importante “colonia”. "I love Molfetta" non è un giornale on line, il progetto un po’ ambizioso va al di là del sito web e punta alla promozione del territorio anche e soprattutto all’estero. L’idea di un creativo pubblicitario mofettese Roberto Pansini, promotore

di Matteo Diamante

Parlare di Molfetta, descriverne qualità, pregi, difetti, tradizioni artistiche e culturali non è facile per via delle sue mille sfaccettature che nel corso degli anni le è valsa l’appellativo di “perla dell’Adriatico”. Un appellativo che in poche parole riassume tutta la vocazione di questa città per il mare. Basta ricordare che Molfetta, secoli or sono, era un’isola, l’“Isola di Sant’Andrea” appunto come era anticamente chiamata. Per rendere meglio l’idea sino a cinquanta sessanta anni fa due uomini su tre svolgevano l’attività marittima ed erano imbarcati su motopescherecci e navi mercantili. Questa tradizione sta andando

Roberto Pansini con l'associazione dei "Molfettesi nel mondo"

Molfetta, città dalle mille bellezze via via perdendosi a causa di fattori vari e sociali a vantaggio di un’altra vocazione, quella industriale che negli ultimi anni si sta riscoprendo sempre di più. In merito a questo qualcuno racconta persino che sul finire dell’Ottocento Re Umberto I, passando in treno da Molfetta e scorgendo alte ciminiere fumanti, erte su opifici in piena attività, esclamasse: “Ma questa è la Manchester delle Puglie!” Gli si parava dinanzi una variegata realtà industriale, che le cronache dell’epoca ricostruiscono con orgogliosa puntualità: mulini a vapore, pastifici, due stabilimenti termoelettrici e cantieri per la lavorazione della pietra locale rigorosamente ubicati a ridosso della linea ferroviaria. Da una decina di anni a questa parte Molfetta ha sprigionato tutta la sua “vena” industriale, sviluppando proprio una zona artigianale ed industriale seconda soltanto a quella di Bari. E come si diceva in apertura, sono tanti i filoni che si possono prendere in considerazione per decidere di iniziare a parlare di Molfetta. Ad esempio si può farlo partendo dalle sue tradizionali bellezze storiche e artistiche o dalle sue tradizioni culturali e mistiche. Molfetta ha il privilegio di avere un centro storico di antica origine medioevale, l’unico a forma circolare, con una pianta detta a “spina di

pesce”. Questi aspetti lo rendono ancor più caratteristici e rari. A dominare la città vecchia ci sono le due maestose torri del Duomo in stile romanico e simbolo acclamato dell’intera città. Rimanendo in tema di chiese, come non citare la bellissima Cattedrale, in stile barocco, che ospita le spoglie di San Corra-

do patrono di Molfetta insieme alla Madonna dei Martiri, il cui culto è praticato nell’omonima Basilica. Molfetta accoglie turisti tutto l’anno, ma se ne concentrano maggiormente nel periodo pasquale per seguire i rinomati Riti della Settimana Santa e le tradizionali Processioni Pa-

squali. Vere e proprie opere d’arte vengono portate a spalla per le principali vie di Molfetta dalle confraternite cittadine. E in questo momento che tutto il misticismo di Molfetta raggiunge il suo culmine. I primi insediamenti umani a Molfetta risalgono nientemeno che al età neolitica e il Pulo,

È la città delle torri che vegliano da secoli con il loro sguardo austero il mare e la campagna, mentre si slanciano eterne verso l'alto quasi a toccare le nuvole.

dolina carsica naturale, e le sue grotte hanno ospitato i primi “molfettesi”, uomini che vivevano prevalentemente di caccia e agricoltura. Proprio il Pulo di Molfetta rappresenta una delle principali e ricercate mete turistiche. Molfetta è la città delle torri che vegliano da secoli con il loro sguardo austero il mare e la campagna, mentre si slanciano eterne verso l'alto quasi a toccare le nuvole. Per gli amanti dell’agro e della campagna in generale non può mancare che visitare le Torri di Molfetta, utilizzate nei secoli per scopi vari e molteplici. La grande cultura a Molfetta non è mai mancata. Basta dire che è sede della curia vescovile oltre che del Seminario Regionale più valido della Puglia e tra i più rinomati d’Italia, che con la sua Facoltà di Teologia ha formato e continua a formare tra i più celebri uomini ecclesiastici . E dulcis in fundo come non tornare a parlare del suo mare e della sua scogliera, oltre che dei suoi splendidi tramonti che nel tempo hanno appassionato i più grandi pittori e poeti del territorio. Questa ma molto e molto altro ancora è Molfetta, città da visitare, comprendere e tenere sempre nel cuore.

dell’iniziativa e ideatore anche di MatriMovie (www.matrimovie.it) un’altra iniziativa di cui ne hanno parlato dall’ABCNews a France2 , Rai e Mediaset Molfetta è stata valorizzata, insieme ad al suo staff crea il portale web www.ilovemolfetta.it con l’intento di riavvicinare i molfettesi che da anni ormai vivono lontani dalla propria terra di origine, ad un territorio che con gioia e affetto ogni anno accoglie i molfettesi sparsi nel mondo grazie all’istituzione di un’associazione, Molfettesi nel Mondo, e di un convegno che si tiene puntualmente in concomitanza con la festività della Madonna dei Martiri nei primi giorni di settembre. Collegarsi al sito internet www.ilovemolfetta.it e leggere le iniziative di una città sempre viva e attiva sul territorio non è cosa da poco. Cronaca nera, politica e ogni altro argomento in grado di non esaltare le qualità di Molfetta sono praticamente bandite da "I love Molfetta". Lo scopo unico, affermato sin dalla sua nascita, è quello di promuovere positivamente una città che, come detto in apertura, conta oltre 60mila molfettesi sparsi in ogni parte del mondo. Grazie all’impegno di molti, con il logo "I love Molfetta" si è riusciti a metter su non soltanto un sito internet, ma sono stati realizzati anche tanti gadget particolari

e sfiziosi. Oggetti semplici con su il marchio "I love Molfetta": t-shirt, penne, tazze, berretti, penne, ecc. utilizzati per coloro che amano Molfetta e per questo ricercatissimi soprattutto all’estero. "I love Molfetta" è presente su internet anche in vari social network, ed è davvero curioso, inoltre, vedere come le notizie pubblicate sul proprio sito web vengano commentate con gioia e commozione su Facebook da utenti molfettesi solo di origine, ma che ormai vivono negli Stati Uniti, in Australia, Venezuela, Argentina Canada e in tanti altri stati. Il sito www.ilovemolfetta. it offre la possibilità a chi volesse di leggere le notizie in italiano, per la conoscenza della città anche in inglese, in spagnolo e la novità le informazioni in

Qui sopra: Roberto Pansini, l'ideatore del logo "I love Molfetta" e del sito web www.ilovemolfetta.it, con Bruna Mocka e Nicola Di Mascio al WTC di Pescara A destra: Roberto Pansini nella sua Molfetta

lingua molfettese, a breve per i tanti contatti seguirà francese e tedesco. Tanti sono oggi all’estero coloro che conoscono questa realtà e possono rimanere in contatto con la propria terra semplicemente leggendo quanto di bello accade o ammirando le bellezze del proprio territorio attraverso video realizzati per l’occasione e presenti in un’apposita sezione, tra cui troviamo anche collaborazioni fatte con canali digitali

tipo SKY, canale 414, MARCOPOLO nella trasmissione “Borghi Marini” dove I love Molfetta, insieme a MatriMovie, si è fatta anche promotrice e partner del documentario andato in onda che fotografa in modo puntuale le peculiarità del territorio di Molfetta. Sono tante le iniziative e le realtà a cui "I love Molfetta" è molto vicina per promuovere la città. “Il primo anno insieme è stato davvero molto positivo –ha commenta-

to Roberto Pansini ideatore del progetto- e un ringraziamento di cuore a tutti coloro che ci seguono, che ci ammirano, che ci sostengono, Noi continuiamo a impegnarci nel nostro lavoro con in serbo tante e tante novità per chi ha Molfetta davvero nel cuore. Buona navigazione. A noi, ottimisti per natura, piace pensare di essere in ottima compagnia”.

"A noi, ottimisti per natura, piace pensare di essere in ottima compagnia”


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Dalla Cantina di Venosa un vino dal sapore inconfondibile

di Federica Gialloreto

Aglianico: l'oro rosso del Vulture È per eccellenza l’oro rosso del Vulture. La Basilicata, terra di sassi e di vino, trova nella cantina di Venosa la sua espressione più elevata. Il vino che quest’azienda, da cinquant’anni presente sul territorio lucano, produce e imbottiglia, rappresenta al meglio la ricchezza e il patrimonio di una terra baciata dal sole. Venosa, in particolare, è un paese che sorge a nord della Lucania ed è famosa per aver dato i natali ad Orazio e al principe Carlo Gesualdo da Venosa. La piccola città è un gioiello di arte e cultura, di monumenti dell’epoca romana, immersa nelle colline lussureggianti della provincia di Potenza ed è proprio grazie alla favorevole posizione geografica che a Venosa si produce un vino eccellente: l'Aglianico. Un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi granati, profumo delicato di frutti neri maturi, sapore inconfondibile. D’altronde non si tratta di un vino qualunque: l’Aglianico ha oltre 2000 anni di storia. E il suo nome si lega con quello della Cantina di Venosa, fondata nel ‘57 da 27 soci promotori, che avevano un sogno: produrre un vino di qualità che fosse in grado di rappresentare le bellezze di una terra per niente avara di prodotti gustosi e conosciuti in tutto il mondo. L’obiettivo viene perseguito con tanta costanza dai soci, al punto che la Cantina conosce un’espansione continua arrivando a circa 900 ettari di ter-

Un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi granati, profumo delicato di frutti neri maturi, sapore inconfondibile. reno fino a contare attualmente 500 soci. Il punto di forza dell’azienda vinicola venosina sono certamente gli impianti di cui dispone. Tuttavia ogni fase che va dalla raccolta dell’uva attraverso una pignola selezione delle uve migliori, alla macerazione e fermentazione, che trovano la sintesi nella procedura di affinamento, viene eseguita con una cura certosina dall’azienda. Il risultato è un vino eccellente, raffinato e delicato nel gusto e nel profumo. La Cantina venosina può vantare altre punte di diamante oltre all’Aglianico: come il Carato Venusio, il Madrigale di Gesualdo Aglianico del Vulture Doc, Terre di Orazio Aglianico del Vulture Doc, Terre di Orazio Dry Muscat , Vignali Igt Rosso, Vignali Igt Rosato, Vignali Igt Bianco, Vignali Spumante Dolce Moscato. Si tratta di prodotti che fioriscono dai vigneti i quali godono di un clima dolce e ventilato per la posizione intorno all’antico vulcano della Basilicata. E che vanno dalla linea classica, a quella tradizionale, dalla top line, agli spumanti e distillati. Se si guarda al passato, si capisce come la Basilicata abbia in seno qualità che consentono una produzione vincola doc. L'uva e il vino sono sempre

stati un elemento fortemente caratterizzante per l'area del Vulture e per la Lucania in generale. All’epoca dei Romani fu concesso alla colonia di Venosa di coniare una moneta in bronzo raffigurante Dioniso, divinità fortemente legata alla terra e alla vite, poi assorbita dal culto di Bacco. Arrivando al 1900 nei libri si parla della famosa zona del Vulture, ove i fertili versanti, orientale e di Mezzogiorno, erano coperti da fiorenti vigneti costituiti quasi esclusivamente da Aglianico; e questo vitigno non era solo coltivato sulle pendici di questo vulcano spento, ma in tutta

la provincia. Oggi l’Aglianico è un prodotto di lusso, e per chi vuole fare bella figura, può scegliere anche il moscato spumante bianco dolce, unico nel suo genere, aromatico, che si sposa bene con i dessert e tutta la variegata pasticceria italiana, ma anche l’Aglianico vino spumante rosso, delicato al sapore di ciliegia e lampone, ideale come aperitivo e per accompagnare la pasticceria secca mediterranea. Entrambi vengono prodotti nella parte nord orientale della provincia di Potenza. L’ultima trovata della Cantina è un’iniziativa di carattere promozionale: ba-

sta raccogliere venti capsule di vino Aglianico del Vulture di una qualsiasi linea di produzione della Cantina e spedirle all’azienda per partecipare al concorso “Bevi, sogna e parti!”. Si vince un buono sconto del 20 per cento per un soggiorno in Sicilia. Con tappa obbligata a Venosa, per gli amanti del vino. Quello buono davvero.

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in collaborazione con

www.abruzzoipresa.it

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in collaborazione con

mensile

co c o3, pa pi €opia 3 00 om o ma ag ggi gio io

Lo stabilimento produttivo di Tortoreto

ISSN 1973-5383

anno IV numero 37

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odici unità operative che occupano un’area di circa 250.000 metri quadrati, di cui 190.000 interamente coperti, circa 450 dipendenti altamente qualificati, le più avanzate tecnologie di lavorazione attualmente esistenti per un fatturato pari a 80 milioni di euro. Questi sono i numeri della Las Mobili, una delle maggiori imprese italiane nel settore del mobile per l’ufficio. La Las Mobili srl nasce nel 1976 fondata dall’imprenditore teramano Giulio Pedicone. La mission del Gruppo è quella di migliorare le condizioni di lavoro in ufficio con la creazione di mobili innovativi, contraddistinti da un eccellente rapporto qualità - immagine - prezzo. In un mercato globale caratterizzato dalla crescente complessità, Las Mobili è diventata un’azienda esperta, innovativa e determinata che negli anni ha conquistato la leadership nel settore del mobile per l’ufficio. Il Gruppo esporta in più di 70 paesi europei ed extra-europei; sede principale e produzione sono situate a Tortoreto. Alla Las il senso della continuità e dell’evoluzione è assicurato dalla presenza in società dei tre figli di Giulio Pedicone entrati

Giulio Pedicone sulla copertina di Abruzzo Impresa 37_AB_IMP_Nov_09.indd 1

giovanissimi nell’azienda di famiglia e arrivati a ricoprire posizioni di rilievo dopo circa 20 anni di esperienza. Marcello è l’ad del Gruppo, Lorella si occupa di direzione approvvigionamenti e Cinzia è diret-

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tore commerciale&marketing. È nata così l’esigenza di organizzare meglio le varie strutture societarie che si sono costituite dando vita al gruppo Pedicone Holding srl che controlla le società della Las e le altre

attività del gruppo. Giulio Pedicone ricopre la carica di presidente del CdA della Pedicone Holding e della Las Mobili srl. La mission di Las Mobili non è soltanto quella di produrre mobili e soluzioni d’arredo per l’office contemporaneo ai massimi livelli di funzionalità, estetica e qualità, ma anche capire i nuovi modi di lavorare di oggi e di domani, integrandosi perfettamente negli habitat lavorativi di tutto il mondo. L’attitudine al lavoro di gruppo è il vantaggio competitivo che consente a Las di esaudire le richieste dei clienti e di superare l’offerta di una concorrenza sempre più qualificata. «La completa soddisfazione dei partner commerciali -ha dichiarato Pedicone- è il traguardo che ogni giorno misura le intelligenze, la creatività e lo spirito di gruppo. Le linee di prodotto sono molteplici, dalla versione executive fino ad arrivare alla top manager con la firma dei principali designer europei. Design, eleganza, funzionalità, qualità e prezzo questi sono i segreti del mobile targato Las. Proprio questi elementi hanno reso il brand del Gruppo teramano noto in tutto il mondo. Una curiosità, i tavoli dove hanno mangiato e discusso i “grandi” durante il G8

I mobili per ufficio modello Logic

Il modello 70’S Seventies

svoltosi all’Aquila erano targati proprio Las Mobili. La LAS Mobili è stata tra i primi nel suo settore ad ottenere la certificazione UNI EN ISO 14001:2004 per la corretta gestione dei processi produttivi a tutela dell’ambiente. «Siamo consapevoli che, la “certificazione”, -ha dichiarato Marcello Pedicone- non è un traguardo raggiunto, bensì un punto di partenza per il miglioramento della qualità del lavoro e per la salvaguardia dell’ambiente. Come industria siamo coscienti della grande responsabilità che abbiamo, e che ogni azione deve assicurare un futuro importante e duraturo per tutti». Un altro importante traguardo raggiunto

L’ingresso della direzione logistica

è stato l’ottenimento della certificazione FSC (Forest Stewardship Council), una organizzazione internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, composta da membri che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Ma la Las Mobili è una azienda certificata anche UNI EN ISO 9001:2000, (Sistema di gestione per la qualità), HOSAS 18000:1999 (Sistema di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro) e SA 8000 responsabilita sociale legata al tema dell’etica. Assicura il rispetto dei giusti parametri di comunicazione interna tra i dipendenti, nel pieno rispetto di tutte le norme a tutela dei lavoratori.

Pedicone Holding srl Il gruppo Industriale Las Mobili costituito dalle seguenti società: LAS MOBILI srl (produzione mobili per ufficio) MODULO srl (pareti divisorie) FORSIT srl (sedute) METALWAY srl (lavorazioni parti metalliche di mobili) PEDICONE Spa (produzione mobili per ufficio)

Il gruppo delle “altre attività” comprende: DADO ARREDAMENTI srl (punto vendita arredo casa) KE UFFICIO srl (punto vendita arredo ufficio) MEETING srl (costruzione, acquisto, vendita e locazione immobili) P4 EDIL srl (appalti e costruzione opere edili) CHRISTIAN srl (Acquapark Onda Blu)

a tu per tu con Giulio Pedicone Siamo a Tortoreto, nello splendido ufficio di Giulio Pedicone, presidente della Pedicone Holding e fondatore del colosso Las Mobili, azienda leader nella produzione di mobili d’ufficio, con quasi 450 dipendenti e un fatturato che si aggira intorno a 80 milioni di euro. Ma per arrivare a questi risultati, Giulio Pedicone ne ha fatta di strada. Nei suoi occhi e nelle sue mani ci sono i segni, ma anche la soddisfazione, di un uomo che ha lavorato e che ha fatto tanti sacrifici. E ci dice: «Io sono un artigiano, un tecnico, non sono fatto per stare dietro la scrivania. A me piace stare in produzione e assaporare il profumo del legno». Una dichiarazione, che non ha bisogno di spiegazioni. Da piccolo artigiano lei oggi è diventato un imprenditore di successo a capo di una delle più grandi aziende italiane nella produzione di mobili d’ufficio. Com’è iniziata la sua avventura?

«Provengo da una famiglia di umili origini, i miei genitori erano dei contadini e non potevano permettersi di mantenermi agli studi, così ho iniziato a lavorare da ragazzino compiendo i primi passi in una piccola falegnameria. Poi sono entrato nel mobilificio Vespasiani a San Benedetto del Tronto, e qui il signor Tito, al quale devo moltissimo, mi ha insegnato i trucchi del mestiere. Sono sempre stato molto curioso, avevo soli 16 anni quando andai per la prima volta a Milano a seguire una fiera di mobili. Poi con il passare degli anni, mi sono messo in proprio e nel 1976 ho fondato la Las Mobili». Un eccellente imprenditore, un uomo attivo nel mondo dell’associazionismo, che ha sempre sostenuto le attività sociali, umanitarie e anche quelle culturali. Qual’è il segreto dei suoi successi? E dove vuole ancora arrivare?

«La mia fortuna è iniziata quando ebbi l’intuito di capire qual’era la strada giusta da percorrere, quella che io chiamo “la rotta”. L’ho intrapresa e seguita con tenacia, determinazione e tanta passione, ecco perché oggi mi ritengo un uomo fortunato, ma anche molto sereno e soddisfatto di quello che la vita mi ha concesso.

Anche per i miei figli, che oggi hanno preso le redini del Gruppo, ho voluto che scegliessero la loro strada, senza mettermi in mezzo. E oggi sono molto orgoglioso del loro operato. Ma il mio è un successo di gruppo, i miei collaboratori sono la mia forza. Sa, il mio primo dipendente lavora ancora con me, praticamente siamo

Giulio Pedicone durante l’incontro con il presidente della Repubblica dell’Uruguay


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Al timone con Euroyacht Dietro ogni grande opera c’è tempo e passione, la fretta e le mode non fanno la storia.

Giulio Pedicone insieme a Giobbe Covatta per la donazione all’Amref

vengono qui per studiare il nostro modello aziendale, siamo diventati un case study per l’innovazione. L’assenza di barriere gerarchiche, la condivisione delle informazioni e l’assunzione di responsabilità degli uomini che si sentono parte integrante dell’impresa, ci consentono di reagire rapidamente alle spinte del mercato e di innovare la qualità di prodotti e dei servizi offerti. Il prodotto Las è un mix tra eleganza, design, funzionalità, innovazione e soprattutto qualità. Il tutto con un giusto rapporto qualitàprezzo per essere sempre vicini alle esigenze del cliente». Sappiamo che ha diversificato la sua attività con altri investimenti. Titolare dell’Acquapark Onda Blu e della storica discoteca Plaza, lei in Abruzzo è diventato un punto di

riferimento per il divertimento dei giovani…. «Si, diversi anni fa ho voluto diversificare le mie attività investendo con l’Acquapark Onda Blu e con la discoteca Plaza che però da quasi un anno ho deciso di tener chiusa. Oggi i giovani, ovviamente non tutti, si divertono in maniera estrema, spesso una serata in discoteca equivale allo sballo e io non voglio contribuire a sostenere questo divertimento che definirei malsano. Per quel che mi è possibile, mi piacerebbe contribuire al miglioramento di questa società e non al suo deterioramento. Se dovessi riaprire, lo farei solo per un ambiente sano e di puro divertimento». Lei è da pochi mesi diventato presidente di Confapi Abruzzo. Che situazione sta

di vacche grasse, che hanno preceduto la grande crisi, il cantiere viareggino non si è lasciato prendere dall'euforia di massa e non ha mai pigiato l'acceleratore oltre le proprie capacità imprenditoriali. “Euroyacht è una realtà produttiva strutturata per fare tre barche l'anno, al massimo quattro – spiega Daniele Perotto, responsabile marketing del marchio – Il cantiere non ha mai avuto dei dealer; solo adesso ne abbiamo uno, che è un conoscente diretto e amico del Presidente Massimo Nelli. Non ci sono perciò tanti passaggi dalla produzione al compratore e questo è sicuramente un vantaggio”. Il 38 metri in vetroresina Planet 125, consegnato a un cliente russo, è il sesto della serie Planet di Euroyacht e il primo che misura 125 piedi, 5 piedi in più dei precedenti. L'adattamento a questa nuova misura è da leggersi esclusivamente in termini tecnici, non quindi per un aumento di volumetria o per modifiche

al layout esterno, quanto per aggiustamenti di pesi e migliorie sui bilanciamenti. Il design esterno è rimasto pressoché intatto, nella sua conformazione di un tre ponti abbastanza atipico, sviluppato dalla società CNM di Viareggio, in collaborazione con l'ufficio tecnico del cantiere. Diversi sono però il colore dello scafo, il primo ad uscire in blu flag dai capannoni di Euroyacht, e la zona prodiera, progettata quasi a nuovo, molto grande e comodamente accessibile, grazie a

tientibene solidi e sicuri. Il relax di prua, costruito sulla tuga, è infatti una delle zone meglio interpretate dell'imbarcazione e comunque la più importante di tutte le aree esterne. Definita da una generosa area di sedute e da materassini prendisole attigui, nell'adiacente zona di manovra intervengono anche due acquascooter e un'affidabile gruetta di alaggio. Il tender da 5,50 metri, invece, è stivato nel garage di poppa.

"Progetti Italiani" celebra l'epica vicenda del transatlantico Rex

un momento dell’inaugurazione della Pedicone SpA

cresciuti insieme. Il segreto è la forza del team e la grande sinergia che si è creata. Mi piacerebbe un giorno che nel tavolo del CdA sedesse anche qualche operaio. Il mio sogno, e non escludo di poterlo realizzare, è inserire nella gestione aziendale, una partecipazione rappresentata dalle maestranze». Qual è il valore aggiunto di un prodotto targato Las Mobili? «Sicuramente la tecnologia. In tutti questi anni abbiamo investito molto sull’innovazione e sulla ricerca. Grazie all’acquisizione delle più avanzate tecnologie di lavorazione attualmente esistenti sul mercato, la Las è in grado di produrre giornalmente fino a 10.000 colli, uno ogni 3 secondi, e di effettuare 1200 spedizioni al mese in 76 paesi in tutto il mondo. Dall’estero alcune delegazioni di imprenditori

Euroyacht è un cantiere che potremmo definire “riservato”; una di quelle aziende che costruiscono con professionalità dal 1998 senza fare troppo rumore; una società che difficilmente appare con proclami sensazionali sulle riviste, ma che fa il suo lavoro, e lo fa bene, con risultati onesti e numeri reali, al di là di cifre spesso da molti tirate a sproposito, per far credere quel che non c'è, ma che presto ci sarà... forse. Negli anni

attraversando l’economia della nostra regione in questo momento? «Stiamo attraversando un periodo davvero critico. Al danno economico, causato dalla crisi già di per se devastante, si è aggiunto un ulteriore danno dovuto al terremoto. Le piccole imprese che io rappresento, che costituiscono l’ossatura del tessuto economico abruzzese, sono completamente schiacciate dalla competitività dei grandi colossi esteri. Un altro grande problema è la scarsa erogazione del credito da parte degli istituti bancari. Anche la mia azienda sta risentendo della crisi. Ci sono meno commesse e la produzione è rallentata, tant’è che siamo stati costretti a ricorrere alla cassa integrazione per una parte delle maestranze»

L'orologio della memoria La “Progetti Italiani” è un’impresa che nasce dalla passione di realizzare orologi automatici e si ispira alla tradizione meccanica italiana; le casse utilizzate sono realizzate in Italia da esperti artigiani meccanici, mentre i movimenti e tutta la componentistica generale fanno capo alla celebre tradizione svizzera. I prodotti sono ispirati alla storia ed alla tradizione della clientela, la quale ha la possibilità di personalizzare l’oggetto a sua discrezione, potendo scegliere tra vasta gamma di possibilità. In questo ambito la “Progetti Italiani” non ha limiti né nella scelta dei materiali, leghe e tipologie costruttive, né vicoli numerici, in quanto è possibile anche realizzare un solo orologio per un unico cliente. I clienti possono inoltre seguire personalmente le fasi della realizzazione, dal progetto iniziale

fino alla realizzazione finale. L’obiettivo principale di questa azienda non è il prodotto in sé, ma il prodotto modellato e costruito nell’ ottica e nella volontà del committente, col fine ultimo di creare un manufatto unico, irripetibile e di lusso. Recentemente “Progetti Italiani” ha collaborato con lo “Studio Perotto” per la realizzazione di un orologio che commemorasse la vicenda storica del Transatlantico Rex. Nel 1933 l’Italia lanciò una sfida alle grandi Nazioni dell’epoca che si contendevano il prestigioso record di traversata dall’ Europa all’America del nord, competizione che prese il nome di Nastro Azzurro. Fu un’impresa eroica e trionfale per il Rex, che arrivò a New York l’11 Agosto 1933, vincendo la competizione e stabilendo un record, tutt’oggi ineguagliato. Alla tra-

versata parteciparono personalità illustri come Tazio Nuvolari, Primo Carnera, Arturo Toscanini, Luigi Pirandello. La collaborazione tra Progetti Italiani e Studio Perotto ha fatto rivivere l’epica vicenda del più famoso transatlantico italiano, episodio di cui avevamo poca memoria. Per ricordare questa vicenda e per dare nuovo moto al senso ed al valore delle imprese e degli uomini che le hanno compiute, è stato scelto l’orologio, in quanto simbolo dell’ingegno umano nella ricercata volontà di “ingabbiare” il tempo e vessillo allegorico del suo lento e invisibile passaggio. Il “Rex 1933 limited edition”, uscirà con una serie limitata di 50 esemplari personalizzati singolarmente con una dedica sul fondello, appunto per attribuire un ulteriore valore al restauro di questa storia.


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Cecchi: quando la parola d'ordine è innovazione

Grande partecipazione alle manifestazioni della Mens Sana Basket

Il vino come filosofia dal 1893

Ecco la "Basketball generation"

intraprende in proprio l’attività di degustatore - mediatore. Dal 1935 il nome della famiglia Cecchi valica i confini nazionali, una crescita lenta ma costante e solida, che parte dalla Svizzera e raggiunge il Brasile. Negli anni ‘70 la Cecchi si trasferisce nel comune di Castellina in Chianti, zona di produzione storica del Chianti Classico. Qui l’approccio produttivo coniuga perfettamente tradizione ed innovazione, ricerca continua sui vitigni, vendemmie eseguite sia a mano che meccanizzate, e vinificazione attenta a preservare i caratteri specifici di ciascun appezzamento. I vigneti a Castellina in Chianti si estendono per una superficie

di 205 ettari di cui 90 vitati. Da questi terreni particolarmente vocati hanno origine i vini Chianti Classico Villa Cerna e le grandi selezioni di Cecchi. L’azienda agraria Castello Montaúto, acquistata alla fine degli anni ’80, si estende su un ampio crinale collinare di fronte a San Gimignano. Questa meravigliosa parte della Toscana è famosa in tutto il mondo per la produzione del vino Vernaccia di San Gimignano. Il Castello di Montaúto ha una superficie di circa 82 ettari, in gran parte

a vigneto specializzato e alcuni ettari a olivo, per la produzione dell'olio Extra Vergine. Negli ultimi dieci anni il programma di sviluppo si è concentrato prevalentemente sulla ristrutturazione dei vigneti per una più moderna base ampelografica, composta da cloni e selezioni massali curate dai tecnici dell'azienda. Parte della superficie dell'azienda è stata destinata a vigneto sperimentale, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze ed il Consorzio della Vernaccia. Tra le etichette qui prodotte, oltre alla Vernaccia di San Gimignano, che porta il nome dell’azienda, spiccano alcuni dei Cru Cecchi.

Nel 1996 la famiglia Cecchi acquista l’azienda Val delle Rose, nella zona DOC del Morellino di Scansano in località Poggio alla Mozza. La proprietà disponeva già di 25 ettari di vigneto che negli ultimi anni sono stati interamente reimpiantati e ampliati fino a 90. Tra i nuovi vigneti si trovano diversi cloni di Sangiovese ed altre varietà a bacca rossa a titolo sperimentale insieme ad una superficie più ridotta di Vermentino. L’obiettivo di Cesare e Andrea Cecchi, che rappresentano la quarta

generazione, è di far conoscere meglio la qualità del Morellino di Scansano in tutto il mondo, grazie ai consolidati canali distribuitivi della Casa vinicola di Famiglia. Oggi la produzione complessiva di Val delle Rose ammonta a circa 300.000 bottiglie. Il vino di punta è il Morellino di Scansano DOC, prodotto nelle tipologie annata e riserva, tuttavia la Famiglia ha dato notevole risalto alla produzione di vermentino di Maremma. Tutto ciò fa intendere il notevole impegno profuso per rendere questa realtà un modello di qualità e di efficienza . Dal 2000 la famiglia Cecchi ha deciso di varcare i confini toscani andando ad acquistare una

Da molti considerato un “fenomeno” per una città di c.ca 60.000 abitanti, il successo, anzi il susseguirsi di successi della Montepaschi Mens Sana Basket, si fonda invece su solide basi ed essenzialmente su due fattori primari fra loro strettamente legati: un progetto ed una programmazione pluriennale come quelli portati avanti dal Presidente Minucci e dal suo staff ed una risposta istituzionale univoca che vede la Banca cittadina, il Monte dei Paschi di Siena, come terminale finanziario di sostegno. Se infatti un singolo successo nello sport può essere anche frutto del caso, mantenere nel tempo posizioni di vertice sottintende sempre e comunque la presenza di un progetto e la determinazione di realizzarlo. Un terzo elemento è poi la consonanza di obiettivi con Mens Sana 1871, l’Associazione Sportiva Senese che detiene la maggioranza del capitale della Mens Sana Basket Spa, ed il suo impegno nel mantenere un equilibrato rapporto di convivenza fra le esigenze dello sport professionistico e quello dilettantistico rappresentato dalle sue 17 Sezioni sportive che contano, su oltre 2.400 soci, c.ca 1.200 partecipanti alle 37 discipline gestite. Quindi la gestione degli impianti, di proprietà di Mens

tenuta a Montefalco in Umbria, Tenuta Alzatura. Infatti, dopo una lunga esperienza legata al Sangiovese, Cecchi ha deciso di mettersi in discussione interessandosi ad un altro vitigno autoctono: il Sagrantino. La tecnologia degli impianti e la cura con la quale vengono seguite le fasi vegetative della vite prima e quelle produttive poi, hanno determinato le condizioni ideali per la nascita di vini di grande tipicità e spessore. Con una superficie totale di 30 ettari di cui 18 vitati, Tenuta Alzatura produce due vini:“UNO” il Montefalco Sagrantino DOCG e il Montefalco Rosso DOC, per un totale annuo di circa 66 mila bottiglie.

Sana 1871, che richiede continui investimenti per mantenerne la funzionalità ed il livello adeguati sia agli atleti che alle competizioni (Campionato serie A, Eurolega e coppe varie) senza trascurare il vivaio dei giovani cestisti (da cui proviene il coach della prima squadra Pianigiani) e quello delle altre discipline. Ma la progettualità non si ferma ed è oggi nato a Siena un nuovo progetto che va sotto il nome di Basketball Generation: circa 5.000 giovani coinvolti, 30 Società in quattro regioni ed un successo di partecipazione e di pubblico coinvolti nelle manifestazioni di Mens Sana Basket di tutto rilievo. Forte quindi della propria tradizione ed esperienza, una nuova fase si apre verso l’esterno per esportare il proprio progetto con obiettivi di crescita dell’intero movimento cestistico nazionale. Passi da gigante e successi impensabili solo pochi anni addietro che sono oggi una realtà. Una realtà che si perde nel tempo e che fonda le sue origini nel lontano 1871, anno di fondazione dell’Associazione allora impegnata principalmente nelle discipline della ginnastica artistica, scherma, atletica, ciclismo e, successivamente, nella visione di una professoressa senese, Ida Nomi Pesciolini che con le sue ragazze presentò per la prima volta in Italia il gioco della “palla a cesto” che

Questo mese proponiamo un antico borgo con monastero finemente restaurato in 13 appartamenti ognuno indipendente e catastalmente diviso. La vista panoramica sul castello di Monteriggioni ed il Chianti è veramente unica e questo splendido borgo un tempo antico monastero sulla via Francigena, finemente ristrutturato è diviso in 13 appartamenti con 1 o 2 camere completamente arredati ed inclusivi di cucine attrezzate. Il complesso è composto da un fabbricato principale in pietra di origini del XI secolo con undici unità, una antica chiesa sconsacrata, due grandi cantine, una capanna su due livelli con 2 unità, un annesso con forno e magazzino, una piscina panoramica.

Piero Ricci, Presidente della Polisportiva Mens Sana 1871

ben presto si sarebbe affermato come Pallacanestro. Il contesto e gli obiettivi restano gli stessi, la promozione dello sport: Ginnastica Artistica, Minibasket, Volley, Karate, Scuola di ballo, Fondo, Pattinaggio Artistico e Sincronizzato, Pattinaggio Corsa, Basket, Tiro con l'Arco, Calcio, Hockey, Scacchi ed Endurance ed ultimi arrivati il Sollevamento Pesi ed il Tiro Dinami-

co; queste le sezioni sulle quali si incentra oggi l'attività della Polisportiva. A queste vanno ad aggiungersi altre rivolte ad un pubblico più adulto quali i vari corsi di Fitness, la Ginnastica per la terza età, quella pre-parto oltre ad iniziative di tipo formativo (psicologia dello sport e dietetica), culturale (convegni e pubblicazioni sullo sport) ed un premio biennale di

Il progetto del mese Il borgo, situato in cima ad una collina, è circondato da un grande parco a giardino con pozzi, gazebo e pergole, un antico viale di cipressi, 3 ettari con 1000 piante di olivo, 3,5 ettari di vigneto con produzione di Chianti colli senesi e IGT, 19 ettari di bosco. La struttura offre una licenza di casa vacanza e residenza d’epoca con una potenziale rendita annuale da locazione turistica. Tredici unità sono registrate all’ufficio del catasto provinciale di Siena come unità abitative residenziali indipendenti e possono essere singolarmente commercializzate per la vendita sia nel mercato della seconda casa, del buy-to-let che residenziale. Distanze: Monteriggioni 1 km, Siena 10 km, Firenze 50 km. Superficie totale: mq 1.350 divisi in 13 appartamenti indipendenti, mq 100 di capanna, mq 100 annesso agricolo. Terreno: ha 38. Rendita da locazione: euro 15.000 a settimana. Occupazione annuale: 18 - 28 settimane l’anno. Per informazioni: Ag. Immobiliare Case e Ville www.caseeville.com- info@caseeville.com +39 0577 589545

Composizione di Musica contemporanea, come esempi. Una storia di successo lunga più di 130 anni quindi e che iscrive “Mens Sana 1871” nell’albo delle più antiche società sportive italiane. Una realtà sportiva che anno dopo anno ha saputo allargare i propri orizzonti ed adattarsi ai tempi, abbracciando nuove tecnologie, mode ed abitudini, pur mantenendosi fedele ai principi e allo stile che l’hanno caratterizzata fin dalla nascita. Centinaia di giovani negli anni sono stati avviati allo sport nelle strutture della Polisportiva, rafforzando il sodalizio con la città di Siena a cui la storia della Mens Sana è intrinsecamente legata. L’originaria “Associazione Ginnastica Senese Mens Sana in Corpore Sano 1871” nasce infatti a Siena, il 16 aprile 1871 ad opera di alcuni studenti universitari. E’ questo il periodo in cui nascono in Italia, da poco tempo uscita dalle guerre di Indipendenza, le prime società sportive. Lo sport rappresenta uno dei possibili fattori di aggregazione e le società ginniche sono chiamate a sostituirsi alla scuola nel tentativo di impartire alle nuove generazioni l’educazione fisica, nel senso più rigoroso del termine. Nello spazio di pochi anni la Mens Sana si avvierà ad assumere il ruolo di istituzione cittadina che ne avrebbe caratterizzato l’intera vicenda storica.

La posta sul mattone

varsi con intelligenza riuscendo così a soddisfare nel corso dei secoli i palati più difficili. Essere un’Azienda del Chianti Classico, rimane a tutt’oggi un blasone da portare con orgoglio ed alcune aziende, hanno fatto di quest’orgoglio, Storia. Cecchi è una azienda in questi termini, storica del Chianti Classico gestita e organizzata dai fratelli Cesare e Andrea Cecchi. A questa realtà fanno capo Villa Cerna, Castello Montaúto, Val delle Rose e Alzatura, quattro importanti aziende situate tra le più prestigiose aree vitivinicole italiane: Chianti Classico, San Gimignano, Maremma Toscana e Umbria. Il fatturato consolidato è di circa 30 milio-

ni di euro, mentre la produzione complessiva è di 7 milioni e mezzo di bottiglie, il 60% delle quali destinate a oltre 50 mercati esteri. La storia della Cecchi inizia nel 1893 in Chianti con Luigi Cecchi che grazie alle sue qualità di assaggiatore di vini, ha dato origine alla dinastia che ancora oggi è conosciuta e apprezzata per la produzione di vini toscani. Dopo alcuni anni di esperienza come aiutante nelle pratiche di cantina delle più famose aziende agrarie della zona, nel 1893 Luigi Cecchi

Vetrina immobiliare

La Toscana viene ricordata per mille piacevoli motivi nell’immaginazione di molti, ma il Binomio perfetto è sempre stato e sempre rimarrà “Toscana-Chianti”. Il Vino forse più famoso d’Italia, quello bevuto dai grandi personaggi storici, come Enrico VIII che se lo faceva trasportare nel suo castello di Hampton Court per poterlo assaporare con i suoi invitati più importanti, non ha mai conosciuto crisi, ed ha saputo inno-

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Dal prossimo mese verrà tenuta una rubrica epistolare dedicata ai nostri lettori. Chiunque avrà la possibilità di scrivere esternando dubbi o domande riguardo il settore immobiliare italiano a cui risponderemo tramite i nostri esperti. La rubrica verrà tenuta da Francesca Andreini Titolare dell'agenzia immobiliare "Case e Ville" che si trova a Siena, proviene da una famiglia con un'antica tradizione di immobiliaristi.

@ f.andreini@italianway.org


Eventi WTC

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Missione commerciale presso la Camera di Commercio di NY e il Consolato italiano

Per la prima volta nella sua storia

Incontri proficui per la delegazione del WTC Pescara a New York

La World Trade Centers Association all'Expo di Shanghai 2010

NEW YORK, 25 Febbraio 2010 - Il World Trade Center di Pescara in occasione della 25ema edizione del GALA ITALIA, organizzato dal “Italian Wine & Food Institute”, ha condotto una ristretta missione commerciale a New York portando prodotti di qualità tra aziende toscane e abruzzesi interessate alla internazionalizzazione, motore del World Trade Center Pescara. Le due rinomate aziende di dolci, Pasticceria Nannini e Luigi D’Amico e i due produttori di olio d’oliva Agricola Forcella e Montalbano Toscana hanno avuto l’opportunità di presentare al “Taste Of Italy” del Gala Italia, dove era visibile l’affluenza di operatori, ristoratori e esperti del settore, i loro prodotti di alta qualità. Nell’intento di intensificare le relazioni commerciali, il World Trade Center Pescara ha poi condotto le quattro aziende italiane al meeting con “Great Chamber of Commerce", ovvero la Camera di Commercio di New York nell’intento di

La rete di WTCs nel mondo, attualmente 326 in 92 paesi con oltre 1.000.000 di associati, offre un momento forse irripetibile, di visibilità per i territori, i prodotti e i servizi che propone

intensificare le buone relazioni dalle quali possono nascere le opportunità di business. Durante il meeting svoltosi presso la Camera di Commercio di New York, si è parlato delle possibilità e delle opportunità che le quattro aziende italiane possono avere sul suolo americano, dal momento che New York è una città strategica. Dopo l’incontro con il Presidente Mark Jaffe della Camera di Commericio di New York, il World Trade Center Pescara ha avuto un incontro anche con il Console presso la sede di Park Avenue, con il quale sono stati approfonditi alcuni interessanti argomenti nell’ambito dell’internazionalizzazione, scopo della missione intrapresa dal World Trade Center Pescara. Il Console Francesco Maria Talò, ringraziando per la visita i rappresentanti delle aziende presenti, ha espresso la sua volontà di sostenere appieno le iniziative intraprese da aziende che mirano ad allargare il proprio mercato laddove la qualità italiana sta vivendo un crescendo di domanda.

EXPO 2010 SHANGHAI - CINA

di Piero Piccardi

Per la prima volta nella sua storia, la WTCA, World Trade Centers Association, sarà presente con una proprio padiglione alla Expo, che si terrà a Shanghai dal 1º maggio alle 31 ottobre 2010. Il padiglione della WTCA intende offrire spazi ed occasioni di business alla rete di WTCs nel mondo, attualmente 326 in 92 paesi, e, al tempo stesso, si ripropone di dare alle aziende che gli stessi assistono, ormai oltre 1.000.000, un grande, forse irripetibile, momento di visibilità, per i territori che rappresentano, e per i prodotti e servizi che sostengono e propongono. Con la EXPO di Shanghai, la Cina, unico paese al mondo con 4000 anni di storia scritta, fa un altro enorme balzo in avanti, e, tanto per cominciare, intende battere tutti i record: mira infatti, e ci riuscirà di certo, ad ospitare 70

milioni di visitatori, superando così la EXPO che era stata la più visitata nei 150 anni di storia di queste manifestazioni, la Expo di New York che, nel 1964, ne aveva visti 50 milioni. Particolare curioso, Guy Tozzoli, Presidente e fondatore della WTCA, l’uomo che ha poi guidato la realizzazione delle Torri Gemelle, il WTC di New York, era, alla EXPO del 1964, il responsabile delle padiglione dedicato ai trasporti

e organizzato dalla Port Authority di New York. Adesso, Guy Tozzoli corona la sua incredibile storia personale e professionale guidando la WTCA alla EXPO di Shanghai. Shanghai, chiaramente, mira a vincere il confronto con quanto Pechino ha fatto in occasione dei giochi olimpici, e non ha badato a spese per riuscire nell’impresa. Dalla prima EXPO, quella tenuta a Londra nel 1851, queste kermesse sono sempre state palestre e palcoscenici di confronto e di stimolo per gli scambi scientifici, culturali ed economici, attraverso la presentazione di idee innovative, che, con spirito di collaborazione e dimostrazioni di concordia universale, sono sempre tutte rivolte a consentire uno sguardo verso il futuro. Sarà così anche a Shanghai, che ha deciso di realizzare la EXPO in città,

Missione in India

Da questo numero, The Italian Way si interessa anche della regione Puglia e delle sue preziosissime realtà imprenditoriali, del territorio e dei suoi prodotti tipici, legati spesso a tradizioni, sagre e costumi particolari di una zona d'Italia che merita massima attenzione. Per la presentazione ufficiale di questa iniziativa è stata scelta Molfetta come sede della conferenza stampa che si terrà sabato 24 Aprile 2010. La preferenza per la città di Molfetta è stata dettata dal gran numero dei suoi concittadini sparsi nel mondo, molti dei quali residenti proprio nel nord America e costantemente legati, oltre che alla propria città di origine, alla Puglia intera, ai suoi prodotti e alle sue tradizioni.

Il 12 e 13 Aprile 2010 il World Trade Center di Pescara sarà in India, a Mumbai, per programmare con il World Trade Center Mumbai gli eventi di scambio tra i due Paesi per il biennio 2010-2011. Tali eventi avranno lo scopo di facilitare e creare un ponte solido tra le imprese italiane e quelle indiane, rafforzando i rapporti commerciali e relazionali già instaurati durante gli anni passati. Sopra: un'immagine della Trade Mission del WTC Pescara a Mumbai nel gennaio 2007. Nella foto, il Presidente del WTC Pescara Nicola Di Mascio stringe la mano a Vijay Kalantri, Presidente del WTC Mumbai.

dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2010

Tema:

"Better City, Better Life"

Area dell'EXPO:

3,28 km² 5.28 km² inclusa l'area fluviale

Numero stimato di partecipanti: (gennaio 2010)

242 nazioni e organizzazioni internazionali

Numero stimato di visitatori:

70 milioni

Visitatori internazionali attesi:

3.5 milioni

Sito web:

http://en.expo2010china.com

sulle rive del fiume Huangpu, in un nuovo quartiere destinato ad ospitare i padiglioni dei 192 paesi ufficialmente partecipanti, insieme e quelli delle 50 organizzazioni internazionali invitate. Tra queste, la WTCA ha un posto d’onore, come si vede nella mappa: non per niente, il suo motto è “Peace and Stability Through Trade”, e Guy Tozzoli e la stessa associazione sono stati designati per il Premio Nobel per la Pace tutti gli anni dal 2000. Nel padiglione della WTCA, tutti i World Trade Centers avranno la loro visibilità, con audiovisivi autoprodotti, che verranno proiettati in sequenza ed in continuazione. Ma, ancora più importante, nel padiglione verrà offerta ai WTCs la possibilità di esporre prodotti, realizzare eventi, indirizzare comunicazioni, e sostenere la promozione delle imprese che assistono, anche con vendite dirette e degustazioni nel ristorante interno, appositamente attrezzato. Dalla EXPO, i WTCs e le imprese associate si rivolgeranno non solo ai 70 milioni di visitatori presenti alla manifestazione,

A sinistra: Andrea Bindi - Montalbano Toscana, Francesca Andreini - WTC Pescara, Mark Jaffe - Presidente della Camera di Commercio di New York, Francesca Cambiaghi - Nannini e Livio Scarano - Referente per il WTC Pescara a New York. A destra: la delegazione con il Console Francesco Maria Talò presso il Consolato italiano a Park Avenue.

The Italian Way promuove la Puglia

Durata:

ma anche e principalmente al mercato interno cinese, in turbinosa crescita. Infatti, la rete dei WTC cinesi, guidata da Annie Wu, responsabile del padiglione WTCA e Presidente del WTC di Hong Kong, garantisce il sostegno necessario per consolidare i contatti e per prolungare nel tempo i successi commerciali che l’EXPO può generare. Obbiettivo ultimo: porre le basi per consentire l'insediamento di presenze permanenti e l’acquisizione di quote di mercato solide e crescenti anche su questo mercato Il WTC di Pescara - Chieti e le aziende che lo sostengono saranno presenti all’EXPO di Shanghai, con l’obbiettivo non solo di affermare le eccellenze abruzzesi agli occhi dei visitatori, ma anche con un traguardo ben chiaro in mente: porre le basi per una presenza duratura e qualificata delle loro produzioni sul mercato cinese. Insomma, a questi veri e propri giochi olimpici dell'economia, delle scienze, delle tecnologie, anche il WTC di Pescara-Chieti punta ad una medaglia.

Qui accanto: un'anteprima del padiglione che ospiterà la WTCA all'EXPO 2010 di Shanghai

EDITORE Nicola Di Mascio

EDITO DA WTC ABRUZZO S.r.l. Via Misticoni, 54 65127 PESCARA (Italy) Tel. +39.085.6921092 Fax +39.085.4513950 www.italianway.org

DIRETTORE RESPONSABILE Piero Piccardi piccardi@italianway.org PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE Sabrina Di Toro COORDINATRICE DI REDAZIONE Bruna Mocka redazione@italianway.org

Hanno collaborato:

Matteo Diamante Federica Gialloreto Roberto Pansini Gianluca De Lucia Francesca Andreini Abruzzo Impresa Studio Foto Valentina

Aprile 2010 - Anno I n. 3 STAMPA JB Offset Printing Co. 475 Walnut Street Norwood, NJ 07648 Del contenuto degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.


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