Yina Mora. Portfolio Architettura.

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M O R A

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Y I N A

P

O

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T

ARCHITETTURA



IDENTITÀ PERSONALE

IMPRONTA


I D E N T I TÀ P E R S O N A L E

LOGO A COLORI

CONCETTO Ho proposto un elemento scultorio che riflette le mie preoccupazioni per la percezione tridimensionale dello spazio. La scultura come percezione spaziale è molto vicina alla percezione architettonica. La "Y" e la "M" si uniscono in una sola figura di carta piegata evocando l'origami e continuano ad essere leggibili.

Y I N A

M O R A

ARCHITETTO

LOGO IN LINEE BIANCO

10%

20%

30%

40%

Y I N A

M O R A

ARCHITETTO

50%

60%

70%

LOGO A PUNTI

80%

90%

NERO

Y I N A

M O R A

ARCHITETTO

ROSSO

VERDI LOGO NEGATIVO

Y I N A

M O R A

CENTURY GOTHIC normale

Y I N A

M O R A

CENTURY GOTHIC nera

A B C D E F G H I J K L M N O P Q L M N Ñ O P Q R S T U V W X Y Z a b c d e f g h i j k l m n ñ o p q r s t u v w x y z

A B C D E F G H I J K L M N O P Q L M N Ñ O P Q R S T U V W X Y Z a b c d e f g h i j k l m n ñ o p q r s t u v w x y z

Y I N A

M O R A

ARCHITETTO


APPLICAZIONI

FOGLIO LETTERA 27 x 21cm

DI PRESENTAZIONE 8,5 X 5,5cm

BUSTA LETTERA 24 x 10cm

CARTELLA LETTERA 28 x 22cm

SIGILLO 4 x 4cm

Y I N A

M O R A

ARQUITECTA


WORKSHOP

ARCHITETTURA


TESI DI LAUREA DIRETTORE: CARLOS NARANJO

MOTIVAZIONE

TESI

RICERCA

Nel corso della mia carriera di architettura mi sono stata avvicinata a diversi strategie proiettuali in architettura, ad esempio, i l “germe”, i l “tea tri no” e l a “gri gl i a ”, fra a l tri . Credo che la forma di fare architettura sia un qualcosa personale, e che scoprirla, faccia parte dalla nostra vita come architetti. La mia grande motivazione per fare questo lavoro è stata quella di scoprire la mia propria maniera di fare architettura.

Questo progetto nasce dal mio interesse personale per l'arte e dalla preocupazione di fare dalla Tesi di Laurea un lavoro di ricerca invece che un semplice esercizio di applicazione delle conoscenze. Nello sforzo di delimitare l'argomento ho passato dall'arte alla scultura e dalla scultura ad un lavoro scultorio specifico di uno scultore in particolare, come punto da partenza per arrichire il mio lavoro.

Con questo studio cerco di fare una riflessione sullo spazio, da una prospettiva diversa a quella architettonica. "Strategie di proiettazione dall'arte applicate all'architettura " è stato il titolo iniziale e della mia inquietudine originale, alla fine dell'anno 2009. Oggi potrebbe essere chiamato: "Riflessioni sullo spazio nell'opera dello scultore Eduardo Chillida come motivazione in un progetto di architettura "

Ho diviso il lavoro in tre argomenti: 1. La Strategia. Nella quale indago su una certa strategia di progettazione nella scultura e dove cerco di formularla per usarla nel mio progetto architettonico. È l argomento principale della mia ricerca. 2. il Progetto. Nel quale trovo un problema reale che abbia bisogno di una proposta architettonica, come pretesto per poter adoperare la strategia sviluppata. 3. il Sito. Nel quale devo trovare un posto per situare il Progetto. Sito + Architettura = Luogo

STRATEGIA

PROGETTO

CONOSCERE - CAPIRE - PROPORRE

GALERÍA SANTAFÉ

Ho scelto la scultura, perché, lo stesso che l'architettura si occupa dello spazio, e in questo caso, anche, cerca di capirlo.

La Galleria Santa Fe ha funzionato fin dalla sua nascita nel Planetario Distrital di Bogotá. Attualmente è in proceso di essere trasferita ad un altro posto per motivi di adeguazioni e di ammodernamento del Planetario.

Ho indentificato una serie di temi comuni tra queste due discipline per guidare la mia ricerca e anche poi il mio lavoro:

Diventa una galleria senza edificio.

SITO

PARQUE DE LA INDEPENDENCIA (Parco dell'Indipendenza) Ho scelto il Parco dell'Indipendenza come sito per la costruzione della nuova Galleria Santa Fe, perché in qualche modo la Galleria è sempre stata lì, al interno Parco e, quindi, non è qualcosa di estrana. Allora, il problema di intervenire questo parco é per il suo valore storico e patrimoniale, ma in vista di un grande progetto di spazio pubblico che verrà fatto per festeggiare il bicentenario dell'indipendenza nel nostro paese, ho voluto integrare la mia proposta con quella del memoriale.

Come esercizio ho voluto proporre un nuovo edificio questa galleria. Questo progetto fa parte di una serie di mega-progetti attraverso la strada 26 che cercano di trasformare dal centro al ovest di Bogotà. Il progetto di Parco Bicentenario andrà dal viale Caracas al viale quinto e il traffico verrà depresso. Date le dimensioni del progetto, si ha deciso di farlo in pezzi e il primo sarà quello del Parco dell'Indipendenza.

IDENTIFICAZIONE DEI TEMI

ARCHITETTURA

SCULTURA

il Parco Bicentenario è stato progettato come un centro culturale per Bogotà. Verrano uniti la Biblioteca Nazionale, il Museo Nazionale, il Museo d'Arte Moderna, il Parco dell'Indipendenza e il Parco del Rinascimento.

TEMI COMUNI

El Tiempo giornale, Domenica 16 Marzo 2008.

• SPAZIO

• SPAZIO

Contenitore, controllo dei limiti.

Parco Bicentenario

3dimensionalità

• VITA Scenario della vita.

• TEMA

• CORPO

• PAESSAGGIO -orientamento

• PAESSAGGIO -sito

• SIGNIFICATO Simbolico, psicologico, ideologico

• TIPO • PUBBLICO • PUBBLICO

Stare con gli altri.

• TECNICA

Dovuto a pendenza della strada 26 che è più di 8%, hanno deciso di frammentar la grande piattaforma proposta da Rogelio Salmona, in tre spianate verdi articolate fra di loro. Saloto Principale

Questi piattaformi sono destinati per l'installazione di sculture all'aperto, come una estensione dal Museo d Arte Moderna di Bogotá.

iL muro curvo è stato una grande sfida per il montaggio delle mostre. Si può adattare in due modi:

Attualmente, questo progetto è in recensione da parte del IDU.

1) Utilizzando dei pannelli per chiudere le finestre di fronte e per creare una rotta tra due superfici parallele e curve. 2) Utilizzando dei pannelli e integrandogli col paesaggio del parco (Parque de la Independencia) nella mostra. Pannelli trasversali.

ARCHITETTI SCULTORI Nella mia ricerca ho scoperto che tantissimi architetti sono stati dedicati alla scultura, senza bisogno di avere una formazione in scutura e questo ha attirato la mia attenzione.

PIANO PARCO DELL`INDIPENDENZA "Gli spazi interni sono sempre stati problemi degli architetti, che spesso sono spazi tridimensionali fatti da superfici di due dimensioni. il mio obiettivo è quello di definire quello tridimensionale (vuoto) attraverso di quello tridimensionale (pieno), stabilizando un tipo di correlazione e di un dialogo tra loro due ". Chillida.

Nel 2006, l'architetto Rogelio Salmona ha fatto il Piano per il Parco dellIndipendenza. Ha proposto di ritornare uno spazio originale per unire le due parti del Parco.

Dalla sua nascita fino adesso il Museo d'Arte Moderna di Bogotá ha funzionato in diverse posti fino ad occupare quel proprio edificio nell'anno 1979. Ma prima, il sindaco di Bogotà ha oferto come la caffetteria del Planetario tra il 1971 e il 1978.

CHILLIDA SCULTORE Lo spazio occupato dal MAM in quel momento è lo stesso spazio della attuale Galleria Santa Fe

Ho scelto l'opera dello scultore basco Eduardo Chillida perchè è molto vicino all'architettura. Chillida è uno scultore laureato come architetto e con una profonda preoccupazione per lo spazio.

2010

“INCIDIENDO EN EL ESPACIO CON LA MATERIA. INCIDIENDO EN LA MATERIA CON EL ESPACIO”

Materia

PARCO DEL CENTENARIO 1910. Primo Centenario dell`Independencia. Plazuela de San Diego.

Spazio

Velocità Densità

PARCO DELL`INDEPENDENCIA È il parco più antico di Bogotá. Accesso cerimoniale sul viale 7º. Costruzione del Parco Centenario 1910 -più el Padiglione della Luce Dimensione originale.

Trasformazione Proceso Tempo

1943 PIANO ATTUALE GALLERIA SANTA FE. Planetario Distrital de Bogotá.

PARCO CENTENARIO Si costruisce il viale 10º che attraversa il Parco e poi lo divide. Si costruisce anche il Round point di intersezione col viale 26. Il Chiostro di San Diego scomparisce. Nel posto della Scuola Militare si costruisce il Centro Internazionale di Bogotá. PARQUE DE LA INDEPENDENCIA Si mantengono la dimensione e le caracteristiche originali.

1956 PARCO CENTENARIO Negli anni 66 si fa l`Estensione della strada 26. Scomparisce quasi completamente il Parco Centenario e resta solo la scultura intitolata la Rebeca.

i LIMITI All'interno dell'opera di Chillida ho studiato in particolare il lavoro sulle mani, partendo dall'ipotesi che i loro studi sullo spazio sono riassunti in questo lavoro, perchè le linee che definiscono i suoi disegni sono il dialogo tra materia e spazio, attraverso di una serie di riflessioni sul tema dei limiti.

PARCO DELL'INDEPENDENZA La strada 26 è collegata col viale 3° e si separa il Parco dell Independenza dalla Biblioteca Nazionale. Si Costruisce la strada 26 depressa ma senza un progetto di spazio pubblico.

L'architettura come "l'arte della delimitazione spaziale” dovrebbero essere più interessata su questo tipo di studii. La curvatura della sala principale non ha mai una visuale completa della Sala e poi è necessario di percorrerla per poter vederla.

Nel 1969 è costruito il Planetario.

Invita ad essere coperta.

2008

architet scul

tura

Yina Mora

MEMORIA - STUDI PRELIMINARI

PL. 1


STRATEGIA

Secondo Chillida, lo spazio è una massa più rapida che la materia e la materia è una massa più lenta ... si riferisce a la trasformazione dei due nel tempo. Lui crede che tutti due siano masse, che sono ugualmente importanti e che l`unica differenza siano le velocità. Le velocità è relativa alla capacità di trasformare la materia, ad essempio: l`aria e la pietra hanno velocità diverse perchè l`aria cambia costantemente, si adatta, si muove, è una massa molto veloce, ma la pietra bisogna essere colpita, è una massa lenta.

Gli spazi della figura plastica secondo Martin Heidegger

Spazio circondante

Spazio avvolgente

Spazio vuoto (avvolto)

La descrizione dello spazio di Martin Heidegger si assomiglia al concetto di Chillida. Lo definisce.

LA LINEA COME LIMITE TIPI DI LINEE - TIPI DI LIMITI

TRECCIATA LA MACCHIA

LINEA DISCONTINUA

Define i contorni con qualche macchie e le masse con ombre.

Con pochi tracci e qualche ombre riesce un’immagine di due mani intrecciate .

La macchia è nello stesso senso della fibra.

Lo spazio delle mani (lento) si sconfonde collo spazio circondante (rapido), si fuga.

TACCIONE ALEATORIO Coll`uso di diverse intensità di taccioni riesce una certa profondità nel disegno.

Tessuto di líinee. Linee frammentate che visualmente si aggiungono e formano una sola linea forte. Esprime la forza delle mani.

i tipi di linee che si usano in ogni caso, esprimono diversi temi di cualità, di forme, di forza, di diversi significati che Chillida sceglie a seconda quello che vuole esprimere.

SOVVRAPOSIZIONE LINEA STRATTEGGIATA Punti successivi = Linea

Segmenti di linee sovvraposti che insieme formano una sola linea vibrante.

GRADI DI CONTENIMENTO E DI PERMEABILITÀ DELLO SPAZIO


Postura verso il progetto di Parco Bicentenario:

Organizzazione Istituzionale

il Parco Bicentenario è finora un progetto. Ho fatto un modello per poterlo analizzare. Come il mio progetto doveva unirsi con quest`altro ho valutato le possibilità che aveva sul Parco dell`Indipendenza e ho concluso che quella geometria proposta era abbastanza complessa e che avrebbe limitato lo sviluppo del mio progetto, così gli ho lasciato da un lato e ho suggerito delle piattaforme geometricamente pulite e semplice. Il progetto diventa più complesso, perché così lo richiedono.

SEGRETERIA DEL DISTRETTO DI CULTURA E TURISMO

ORCHESTRA FILARMONICA

FONDAZIONE GILBERTO ALZATE AVENDAÑO

Qualcosa di complicata non è qualcosa di complessa. DIREZZIONE DI AUDIOVISUALES / CINEMA

Introdurre lo spazio nella materia:

DIREZZIONE DI ARTE PLASTICA E VISUALE

Sala Alterna

DIREZZIONE DI LETTERATURA

DIREZZIONE DI ARTE

Museo Gilberto Alzate Avendaño

Come primo anno ho deciso di scolpire un blocco di creta attraverso l'esercizio mentale di "prendere roba di metterlo spazio "usato Chillida.

•Pubblicazioni (Rivista Errarat)

Galleria Santa fé

•Formazione •Esposizione

Togliere materia alla materia: In un esercizio mentale doppio simultaneamente col`introduzione dello spazio nella materia c'è un esercizio di "togliere la materia alla materia".

Origine della Galleria È un esercizio di doppio. M.A.M.B.O. 1963 1965

Struttura Lineale:

CAMPUS CITTÀ UNIVERSITARIA EDIFICIO BAVARIA

La zona di bordo è allungata.

1970

PLANETARIO 1971

Il progetto tende ad essere lineare. La struttura è costituita da spazi messi lungo il bordo, collegati col parco e uniti fra di sè.

ATTUALE 1978

El museo cresce in attività e nella collezione

Camera di Atene

Mostra di Arte Giovanile

Pubblicazioni

Conferenze

GALLERIA SANTA FE 1978

El MAM se ne va in una nuova sede però invece inizia la Galleria Santa Fe.

Nuovi Spazi

•Fotografia

Costruire lo spazio come una massa:

•Pubblicazioni

Si creano nuovi uffici:

Mi porta a visualizzare lo spazio stesso e non come un processo risultante vuoto tettonici o stereotomia, ma come un vera e propria costruzione. Ogni spazio prende la forma che ti serve e sviluppare liberamente senza mettersi nei guai formale, come una composizione di volumi e facciate, o problemi funzionali, come spazi residuali o negativo.

•Montaggio •Formazione

1997

Rimodellamento del Planetario

Si crea la Sala Alterna

1997

Promozione di artisti affermati

Primo “Premio Luis Caballero”

2000

Teatro Jorge Eliécer Gaitán

Si crea il “Callejón de Exposiciones”

2000

Mostra di tesi di laurea prominenti

Si stabilisce una relazione con gli altri scenari di esposizione (museo UN)

2000

Promozione dell`arte giovannile colombiano

Si creano i “Saloni Locali”

Teoria della mano:

Dedicato alla mostra di fotografía

Quando si mettono gli spazi orientati al Parco, ciascuno può sviluppare dimensioni liberamente; uniti in un latto sembrano dita di una mano.

Con motivo del cambio di milenio

Descrizione:

La massa come risultato dello spazio: Sulla base del modello di vuoto, ho fatto un modello opposto. In questo caso, il contenitore è il risultato dello spazio e non al contrario. Però questa proposta è ancora sproporzionata, anche se funziona molto bene in quanto alle attività. Ho proposto dei perforazioni per illuminare e ventilare il progetto.

i grandi sistemi di Circolazione:

La Galleria Santa Fe, insieme alle sale della Fondazione Gilberto Alzate Avendaño sono i due unici scenari espositivi proprie del Distretto. Gli altri sono musei e camere di esposizione che funzionano di maniera autonoma.

1. Circolazione di Servizio. Une internamente tutto il progetto e la usano i lavoratori del museo per trasportare le opere e per lavorare senza crociarsi coi visitatori.

Nella sua programmazione annuale ci sono una serie di mostre all'interno delle arti visuali contemporanee, sottolineando l`arte giovane in Colombia.

2. Circolazione tra gli spazi. È un modo di percorrere il progetto attraverso delle stanze e circondando i cortili. PROGRAMMA

In questo esercizio, ho fatto uno sforzo per creare un equilibrio tra la bellezza e la proporzione della prima proposta e la struttura spaziale della seconda proposta. Ho deciso di non fare cortili nè orifizi per mantenere l`idea originale.

3. Circolazione longitudinale. È il modo rapido di attraversare il progetto come visitatore.

Progettazione degli spazi per il nuovo edificio e delle relazioni fra di loro. Diagramma

SCARICO DEI CAMION

DEPOSITO 1

Il progetto nel suo contesto:

SALA PRINCIPALE

Definizione dei limiti:

DEPOSITO 2

SALA ALTERNA

La ricerca sul tema dei Limiti di Chillida, bisogna di fare un`analisi sui limiti del progetto.

COLLEZIONE

Ci sono tre probleme: Il progetto deve risolvere tre limiti: il progetto fa il bordo del Parco ma anche lo costruisce.

1. come risolvere il limite col parco 2. come si une il progetto colla città 3. come risolvere l`unione colle piattaforme del Parco del Bicentenario.

ESPOSIZIONE

AUDITORIUM

CAFFETTERIA

1. Il limite del Parco dell`Indipendenza con il progetto.

SERVIZI

2. Il limite del progetto in sè stesso.

C I R C O L A Z IO NE

3. Il limite dal Parco Bicentenario con il progetto.

•Direzione di Arte Plastica SALA MACHINE

CENTRO DE DOCUMENTAZIONE

•Registro

MEDIALAB AMMINISTRAZIONE

Dal momento che sono 3 cose diverse è necessario differenziargli con linee diverse (linea=limite)

•Transizione •Conservazione •Fotografia •Pubblicazioni

STRATEGIA

“astrarre è capire"

PROGETTO

LUOGO

PROCESSO

“Mi interessa il processo più che il risultato in sè.”

STRATEGIA

PROGETTO

LUOGO

Lavorando colla plastilina ho potuto esplorare la relazione massa - spazio e guardare l'importanza di ciascuna separatamente, in un continuo andare e venire e in un rapporto di reciprocità finora inesplorato, dove lo spazio è così importante come la massa, tanto il contenuto come il contenitore.

Il Piano Museologico essige indagare sulla storia e il carattere del museo negli studi precedenti. Altre tanto, nel caso di lavorare su un museo esistente è necessario indagare la sua condizione attuale e valutarlo attraverso del diagnosi delle aree funzionali e dell` identificazione delle necesità e delle mancanze, per poter proiettare gli nuovi spazi ed le aree più grandi , a seconda il caso.

Capire il luogo è stato uno dei primi compiti. Lungo il bordo del Parco dell`Independenza ho identificato aree di bosco e aree di spiaggia. Ho voluto preservare le aree di bosco, così il progetto sarebbe situato nella zona di spiaggia, ma sotterraneo per non tagliare la conezione col Parco e per garantire che l'area di gioco continuerà ad esistere. Ho sviluppato la strategia come il progetto e il luogo in parallelo, risultando la coniugazione dei tre temi.

architet scul

tura

Yina Mora

PROGETTO DI BASE - SOLUZIONI GENERALI

PL. 2


architet scul

tura

Yina Mora

PROGETTO DI BASE - SOLUZIONI CONCRETE

PL. 3


BIBLIOTECA

ACCESSO PRINCIPALE

SALA PRINCIPALE

PROSPETTIVE

SPAZIO

PUBBLICO

TABELLA DI AREE PIANTA SCANTINATO

PIANTA DI ESPOSIZIONE Sala Pricipale Sala Alterna Collezione Permanente Medialab Centro Documentazione Auditoriu Caffetteria Amministrazione Bagni

250 m2 130 m2 130 m2 182 m2 182 m2 186 m2 145 m2 450 m2 140 m2

SUBTOTALE

1795 m2

Circolazioni Elevatore

1608 m2 12.5 m2

TOTALE

3415 m2

Deposito 1 Deposito 2 Parcheggi Area di Registro Deposito materiali Ufficio

140 m2 63 m2 1000 m2 100 m2 40 m2 33 m2

SUBTOTALE

1376 m2

Circolazioni Elevatore

1369.5 m2 12.5 m2

TOTALE

2758 m2

LO SPAZIO

MURO COME LIMITE

Volevo mostrare l'immagine della struttura spaziale che ho costruito dopo diversi esercizi. Lo spazio rappresentato come una massa e la massa rappresentata come l'aria, quasi fantasma, fa il tema di ricerca di questo lavoro: l'interazione tra spazio e di massa.

i muri che servono da confini spesso hanno uno spessore che riflette semplicemente un requisiti di costruzione, ma che a volte, non è il risultato di una riflessione sul tipo di limite che deve essere usato in ogni situazione. In questo caso, i muri diventano spazi di transizione tra gli spazi che dividono e che allo stesso tempo: collegano.

CONCLUSIONI

architet scul

tura

STRATEGIA

PROGETTO

LUOGO

Pensare lo spazio in sè stesso, come qualcosa di fondamentale nel progetto mi ha aiutato a capirlo e a vederlo da un`altra maniera. Nello sforzo di capire lo spazio ho dovuto pulirlo, denudarlo per poter visualizzarlo e costruirlo. È stato un proceso di scolpire lo spazio.

Indipendentemente dalla delocalizzazione che venga scelta per la Galleria Santa Fe, l`indagine sulle necesità e sull`importanza di questo museo per Bogotá può aiutare a prendere decisioni attraverso di questa proposta.

Come processo, mi è piaciuto molto fare questo lavoro e allontanarmi per un attimo di quello che avevo imparato prima e di prendere il rischio di esplorare in altre aree fuori dell`architettura, aree finora sconosciute per me.

In qualche modo, questo lavoro fornisce una serie di analisi sulla Galleria e sulla sua localizzazione futura.

Una delle sfide del progetto era quella di capire il luogo. Il progetto è rivolto a promuovere una serie di attività, come giocare e riposare. Ho cercato di fare un`edificio poco invasivo, attraverso della intervenzione del sottosuolo, dove i soffitti del`progetto permettino di continuare le attività di ricreazione, rafforzati con la costruzione di una grande superficie di piattaforme e di spazio pubblico chiamati "dal bicentenario" e che sono un`altro progetto, oppure: un secondo progetto.

Yina Mora

HABITABILITÀ - CONCLUSIONI

PL. 4


ESPRESSIONI ARTISTICHE

TECNICHE


AQUERELLO MACCHIE

2005 - 2009


ORQUÍDEA COLOMBIANA Cymbidium 2007

BARICHARA - COLOMBIA Paessaggio 2009

COSVERVATORIO DE MÚSICA Universidad Nacional de Colombia 2007

NATURA 2009

NATURA MORTA 2007


MATITA PROFONDITÀ E TESSITURA

2004


La carta è una superficie piana che acquista spessore e textura, con solo una macchia d`aqcua, con una piega, con un taglio, con una grinza ... che è il soggetto delle copertine di questo portafoglio. Ăˆ l'incertezza prodotta dalla pagina in bianco affrontata in modi diversi a seconda del tema del capitolo di maniera astratta. In questa parte, il documento prende corpo attraverso una serie di tracci di matita.

L`intersezione delle linee produce un effetto visuale di tensioni e di forze che picchiano il foglio.


La materialità delle cose

ESERCIZIO 1

TECNICA La matita como unico strumento di lavoro e l`esplorazione delle sue possibilità, in un esercizio di multiplicità di espresioni è molto versatile.

DETTAGLI


Alcune cose

ESERCIZIO 2

MATERIALITĂ€ La matita , lascia da una parte il colore decantando i corpi in tessiture, tessiture che si dibattino fralla luce e l`ombra, risultando in un esercizio di tatto visuale.

DETTAGLI


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