LUCA D’AMATO
C’ERA UNA VOLTA... IL MONDIALE IN QATAR
ANALISI TATTICO-STATISTICA
DELLA COPPA DEL MONDO 2022
TATTICA www.youcoach.it
Mettere la tecnologia al servizio della metodologia. Questa è la mission di YouCoach, un servizio pensato dagli allenatori per gli allenatori. Crediamo nella ricerca, nello studio e nel confronto e lavoriamo per accrescere la cultura calcistica di chi si approccia al mestiere di allenatore.
Grazie al nostro team di esperti rendiamo fruibili e condividiamo esercizi e contenuti di qualità per tutte le categorie. Dal 2013 abbiamo deciso di affrontare l’affascinante sfida di portare sul web tutto ciò che fino ad allora era presente solo su supporti cartacei: i contenuti e gli strumenti di cui gli allenatori di calcio hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro quotidiano.
La nostra ampia offerta di prodotti digitali, che comprende e-Book, e-Video e Webinar e le collaborazioni con diverse società professionistiche di rilievo nel panorama nazionale, ha reso YouCoach.it un punto di riferimento per tutti gli appassionati che sono alla costante ricerca di nuove idee e che vogliono tenersi aggiornati sulle nuove metodologie di allenamento.
Abbiamo inoltre sviluppato YouCoachApp, un’applicazione accessibile via web da ogni dispositivo che permette di semplificare il lavoro di allenatori e società di calcio dentro e fuori dal campo, supportandoli nelle più comuni attività: raccolta di esercitazioni, programmazione e condivisione delle sessioni di allenamento, analisi di statistiche dettagliate su partite e giocatori. YouCoachApp è l’assistente digitale che aiuta l’allenatore a risparmiare tempo prezioso consentendogli di monitorare in ogni istante il proprio lavoro.
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L’AUTORE
Luca D’Amato
Allenatore UEFA B
Luca D’Amato, bresciano, è allenatore UEFA B e match analyst professionista, abilitato presso il Centro tecnico di Coverciano nel 2022 con la tesi Il passaggio evolve, che viene premiata come una tra le migliori. La sua carriera come mister inizia nel 2017 a soli diciannove anni. Attualmente ricopre il ruolo di allenatore dell’Under 16 del Calcio Desenzano e di Responsabile match analyst per le squadre agonistiche della stessa società.
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C’era una volta... il Mondiale
Qatar
INTRODUZIONE
Secondo uno studio della Washington and Lee University1 trasmettere e ricevere informazioni sotto forma di storie fa sì che il nostro cervello si accenda, si incuriosisca, ci faccia emozionare e, di conseguenza, ci faccia apprendere al massimo delle nostre potenzialità.
Fin da bambini siamo stati abituati a farci raccontare favole e storie che tenevano il nostro cervello in stato di flow (uno stato di massima concentrazione e focalizzazione sull’attività che si sta svolgendo) grazie alla personificazione e alle emozioni che il racconto ci suscitava. Sono proprio i sentimenti che proviamo, infatti, a sollecitare la nostra mente e a stimolare i ricordi, a generare la memoria. Se provassimo a ricordare eventi vissuti in età infantile ricorderemmo proprio quelli che ci hanno generato emozioni forti.
La storia che racconteremo qui è quella di una partita di calcio, 90 minuti di gioco. Ogni partita di calcio è una storia, una storia che può essere raccontata sia da chi l’ha vissuta in prima persona giocandola che da chi l’ha guardata, o persino da colui a cui è stata soltanto raccontata; si tratta di una storia che ci fa emozionare e che si trasforma in ricordi.
In questo elaborato non troverete un’analisi tattico-statistica di quello che è stato il più chiacchierato mondiale dell’età moderna, bensì sarete catapultati in un data-storytelling dove ogni evento determina quello successivo, proprio come in una storia o in una partita di calcio.
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C’era una volta... il Mondiale in Qatar /
1. Johnson D., Huffman B., Roberts M., Shuman E., Imagining the Abstract: Using a Brief Narrative as a Memory Aid, http://www.real-memory-improvement.com/stories-make-effective-memory-techniques. html.
Subito dopo la Danimarca, seconda fra le più alte, c’è una tra le due squadre finaliste di questo Mondiale 2022, ovvero la Francia che, con un abbondante media di 185 centimetri, ha poco da invidiare alla nazionale di Stojković.
Fra i teams dal “baricentro più basso” troviamo il Messico, con un’altezza media di 178,5 centimetri, valore a cui si avvicina la seconda finalista di questo Mondiale invernale, l’Argentina.
Francia e Argentina sono agli antipodi per quanto riguarda questo indice out-play : le troveremo differenziarsi anche per altri parametri prettamente in-play?
Prima di approfondirlo, è utile sottolineare che è stata allineata l’intera rilevazione dei dati su 90 minuti di gioco, così da mettere sullo stesso piano quelle nazionali che, giocando un numero diverso di partite, non avrebbero potuto essere confrontate realisticamente secondo i parametri estrapolati.
Dato che si è appena parlato dell’altezza dei giocatori, è intrigante cominciare il racconto di questo Mondiale a partire dai duelli aerei che, almeno sulla carta, si può dire possano essere condizionati dalla struttura fisica del giocatore.
Che la novella abbia inizio: c’era una volta...
20 / Luca D’Amato
Altezza media delle due squadre più alte e delle due più basse nel Mondiale 2022.