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YouTrade Index Il ritorno della fiducia

Dopo un rallentamento durato quasi tutto lo scorso anno, le imprese delle costruzioni sembrano avere oggi migliori aspettative per il futuro

ND E X

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

IL RITORNO DELLA FIDUCIA

Igrafici dell’economic sentiment di dicembre, relativi alle costruzioni e agli altri settori, oltre al grafico dell’andamento dell’inflazione, che comprende la stima provvisoria relativa all’ultimo mese, evidenziano un sentiment per il mercato delle costruzioni che a livello europeo vede un lento, ma costante, incremento della fiducia delle imprese, a partire dal settembre 2022, ancora non sufficiente a riportare l’index al livello di inizio dell’anno scorso. Comunque, con una curva crescente che fa ben sperare per i prossimi mesi, sia rispetto all’index riferito all’Europa a 27 Paesi, sia a quello relativo alla sola Area Euro (19 Paesi). Analizzando il livello di confidence, ovvero di fiducia delle imprese nel mercato, si può notare come l’andamento nazionale continui a presentare una situazione altalenante, analoga a quella dei mesi precedenti, evidenziando dunque una notevole variabilità, con una tendenza negli ultimi mesi inizialmente al ribasso, dovuta agli scenari incerti sui fronti economici e politici, ma con una decisa ripresa a fine anno, che riporta l’indice di fiducia a livelli superiori a quelli medi europei. A livello nazionale, il confronto tra il sentiment delle costruzioni con gli altri settori evidenzia come l’industria abbia raggiunto negli ultimi due mesi dell’anno una soglia di galleggiamento, che potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza rispetto alla

In Europa lento rialzo per la fiducia delle imprese, con I'Italia altalenante ma in ripresa pià decisa

Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

lunga discesa iniziata a marzo, con l’avvio del conflitto in Ucraina e proseguita fino al mese di ottobre. Certamente l’inversione di tendenza potrebbe essere associata anche alle aspettative positive rispetto alle azioni del nuovo Governo. Analizzando e confrontando le tendenze degli altri settori, emerge come il settore delle costruzioni abbia di fatto ripreso i valori di inizio 2022: una tendenza seguita anche dal sistema dei servizi. Il sentiment del settore del commercio, dopo una crescita significativa nel primo semestre del 2022, fa segnare un andamento stabile, con piccole variazioni, nel secondo semestre, un buon segno per il mercato, che ha una connessione diretta anche con la netta ripresa della fiducia da parte dei consumatori, dopo i picchi negativi del periodo primaverile-autunnale derivanti dalla situazione internazionale e dalla instabilità politica nazionale, che evidenzia dunque un trend in miglioramento, fatto molto positivo per il mercato non solo dei beni di consumo. Il segnale generale, che si può cogliere da questi indicatori, è di una situazione di progressivo miglioramento delle aspettative di imprese e consumatori, con valori che inducono comunque ad uno scenario di prudenza, anche se l’inversione di tendenza è netta rispetto ai picchi negativi delle aspettative delle imprese rispetto al proprio mercato a breve termine. Infatti, è da settembre, quando l’indice di ordini e piani di costruzione delle imprese aveva toccato il valore più basso dell’anno, che l’indicatore risale, un dato che associato alla ripresa dell’occupazione attesa nei prossimi tre mesi dalle imprese fa ben sperare per l’inizio del 2023. Sul fronte dell’inflazione, dopo il picco di crescita legato al forte aumento dei beni energetici, il carovita ha rallentato per due mesi consecutivi, primo segno dell’auspicata inversione di tendenza, anche se con valori ancora deboli e meno significativi di quelli registrati a livello europeo. Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni energetici, (che, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, passano da +67,6% di novembre a +64,7%) e ai prezzi degli alimentari non lavorati (da +11,4% a +9,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,8% a +6,0%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 12,3% su base annua (da +12,6% di novembre). La variazione media annua del 2022 è pari a +8,7% (+1,9% nel 2021). A cura del Centro Studi YouTrade

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

Ordini e piani di costruzione in ripresa risvegliano l'occupazione

Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

Rallenta l'inflazione grazie al rallentamento dei prezzi dei beni energetici

Andamento del tasso di inflazione in Italia - Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

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