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Digital transformation Obiettivo: dipendenti soddisfatti

DIGITAL TRANSFORMATION

Obiettivo: dipendenti soddisfatti

In un mondo sempre più competitivo le persone si configurano come elemento chiave alla base dei successi di un’organizzazione economica. I competitor, infatti, possono confrontarsi accanitamente su servizi e prodotti sempre più prestanti ed economici, ma il capitale umano è un asset aziendale non imitabile, che va sostenuto e coltivato creando i presupposti ideali a favorire un efficace senso di appartenenza aziendale. Sono le persone a fare davvero la differenza in qualsiasi realtà aziendale e a costituire i presupposti per avvantaggiarsi sulla concorrenza. Insomma, oggi le aziende non possono ritenersi realmente competitive sino a quanto non prestano ai propri dipendenti quella stessa attenzione riservata ai clienti. Analogamente alla customer experience, l’employee experience ha un impatto diretto sulla capacità di generare redditività. I lavoratori soddisfatti sono dipendenti produttivi. Quando invece i lavoratori non sono adeguatamente formati o non dispongono degli strumenti idonei per svolgere il proprio lavoro in modo efficiente la loro produttività si riduce significativamente.

L’Employee Experience nuova frontiera Customer experience ed employee experience devono quindi andare di pari passo, poiché solo proponendo un’esperienza lavorativa d’eccellenza ai propri dipendenti è possibile migliorare i propri risultati. Questo significa che è arrivato il momento di intervenire e rafforzare la cultura del coinvolgimento e della trasparenza. Il concetto di base è che le aziende non possono accontentare i loro interlocutori esterni se non sono in grado di gestire al meglio la loro risorsa più preziosa: le persone che ne fanno parte. Insomma, diventa assolutamente fondamentale tener conto dell’esperienza di lavoro delle persone che fanno parte della nostra organizzazione. L’employee experience può essere definita come l’insieme di attività e strategie attuate da un’organizzazione finalizzate a far vivere ai lavoratori la migliore esperienza di lavoro possibile. A grandi linee racchiude tutto ciò che un dipendente percepisce e osserva durante l’esperienza di lavoro con una determinata azienda. Comprende il rapporto che ha col superiore e i colleghi, il sostegno che riceve nei momenti critici, le opportunità di crescita che gli vengono offerte e gli strumenti e la tecnologia a cui ha accesso per esprimersi al meglio professionalmente.

Qualità interna Numerosi sono i fattori che determinano la qualità del vissuto di una persona all’interno di un’organizzazione andando a peggiorare o a migliorare il percepito. Work-life balance, spazi di lavoro, relazioni con i colleghi, flessibilità nella gestione del tempo e degli obiettivi, possibilità di utilizzare strumenti tecnologici, remunerazione e accesso a specifici benefit contribuiscono a modificare l’Employee Experience, appunto. Secondo Jacob Morgan, autore di The Employee Experience Advantage, le organizzazioni porranno sempre più attenzione alla differenza tra il bisogno e il desiderio di lavorare. Inoltre, a prescindere dalla loro dimensione e dal settore di appartenenza, le imprese cercheranno di promuovere l’engagement offrendo un ambiente ottimale sotto tre punti di vista: • Cultura aziendale. Oggi i collaboratori non si accontentano più di incentivi monetari, ma richiedono un contesto lavorativo capace di valorizzarli, facilitandoli nei loro compiti attraverso la creazione di una cultura aziendale votata alla collaborazione e capace di unire il personale attorno ad obiettivi trasparenti e condivisi. • Ambiente tecnologico. Tecnologie e strumenti di lavoro efficienti aiutano e migliorano le attività lavorative, riducono la frustrazione dovuta ai malfunzionamenti e ottimizzano il tempo di lavoro.

Inoltre, l’adozione di modelli digitali per la gestione delle risorse umane è un trend in crescita e sempre più diffuso tra le aziende. • Luogo fisico. A migliorare il tempo trascorso sul luogo di lavoro e a delineare una piacevole employee experience contribuisce anche l’ambiente circostante, perché le caratteristiche dell’ufficio, dai poster appesi alle pareti fino all’area break, alla qualità dell’aria e al tipo di illuminazione, influenzano in maniera sostanziale il benessere, la creatività e la produttività dei lavoratori. Viviamo un momento storico in cui le modalità di interazione, nella nostra sfera personale, trainate dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, si modificano con estrema velocità. Allo stesso modo, anche la soddisfazione delle aspettative del capitale umano sempre più digitale e l’esperienza di lavoro diventano, per le aziende, la principale leva di competitività esterna e di fidelizzazione dei dipendenti. Se da una parte le organizzazioni si sono da sempre focalizzate sul ruolo centrale che il cliente assume negli obiettivi di business adottando un approccio customer-centrico, soltanto recentemente viene riconosciuta quella adeguata attenzione nei confronti dei dipendenti che possono trasformarsi in advocate, concorrendo alla promozione dell’organizzazione e del suo brand anche all’esterno. Le aziende che si impegnano a estendere la cura riposta nei confronti del cliente anche all’interno della propria organizzazione interna, con attenzione agli effetti generati dall’Employee Experience sono in grado di attrarre e trattenere lavoratori qualificati in modo sempre più sostenibile e duraturo. di Michele Ripepi

Laurea in Economia. Master in Organizzazione Aziendale e in Marketing Management. Docente di Marketing Industriale e di imprenditorialità in Fondazioni JobsAcademy. Docente a contratto di Marketing, Comunicazione e Organizzazione Aziendale in Fondazione Et Labora. Ventennale esperienza in realtà industriali, tra cui nel Gruppo Italcementi dove ha ricoperto ruoli di marketing e business development sia nazionale sia internazionale. Collabora con aziende nei campi del marketing B2B, della internazionalizzazione e nella definizione di processi di pianificazione strategica e piani operativi.

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