Fontana, Forte, Talice - La parola ai testi 1

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6  Francesco Petrarca ■ 1  La vita e le opere

Giovanni II, liberato dagli Inglesi dopo una lunga prigionia. La statura assunta da Petrarca presso i contemporanei emerge con evidenza dal prestigio degli incarichi, accompagnati dalle riflessioni e dagli appelli su importanti questioni politiche contenuti nei suoi scritti. Nel 1351 Petrarca si accinge alla stesura dei Triumphi (Trionfi), poema in volgare in terzine dantesche, il cui primo concepimento risale all’epoca del ritorno a Roma nel 1337. Opera più strutturata rispetto al Canzoniere, i Trionfi rappresentano una successione di sei visioni allegoriche in cui, attraverso le personificazioni di Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità, si descrivono le principali tappe del cammino dell’uomo fino a Dio, dalla vita mortale a quella eterna pag. 389 . Petrarca lascia Milano nel 1361 per sfuggire a una nuova epidemia di peste che uccide il figlio e si trasferisce prima a Padova, poi a Venezia dove gli viene assegnata dalla Repubblica una casa in Riva degli Schiavoni in cambio della promessa di lasciare alla Serenissima la sua biblioteca: la breve permanenza in città e alcuni contrasti con giovani filosofi veneziani indurranno tuttavia il poeta a considerare nullo il patto. In questi anni si dedica alla sistemazione dell’epistolario, riuscendo tuttavia a concludere, nel 1366, solo i libri delle Familiares. Anche l’epistola Posteritati, ritratto di sé per i posteri, che chiudeva le Seniles, ci è giunta isolata e incompiuta.

347

T2

Posteritati, pag. 350

Gli ultimi anni

Nell’ultima parte della vita il poeta è confortato dalla presenza della figlia e del genero: con loro si stabilisce nel 1368 a Padova, tappa finale del lungo itinerario della sua esistenza, ospite di Francesco da Carrara, che gli dona una villetta ad Arquà, sui Colli Euganei. In questo nuovo rifugio, tanto simile all’ambiente sereno di Valchiusa, coltiva gli affetti familiari, le amicizie – soprattutto quella di Boccaccio –, gli studi e le scritture. Ad Arquà si spegne nella notte fra il 18 e il 19 luglio 1374; le sue spoglie vengono prima tumulate nella chiesa parrocchiale del borgo e poi trasferite in un monumento marmoreo ispirato ai sarcofagi romani sul sagrato dell’edificio.

1350

1345 Ritrova a Verona le lettere di Cicerone, sul cui modello elabora le sue Epistole

1347 Colpo di Stato di Cola di Rienzo

1342 Inizia la composizione del Canzoniere; negli anni successivi inizia i Rerum memorandarum libri, il Secretum, il Bucolicum carmen e i trattati De vita solitaria e De otio religioso

1360

1350 Soggiorna in Italia e incontra Boccaccio a Firenze, poi si reca a Roma per il giubileo 1352 Compone lo scritto 1353 polemico Invectiva Si trasferisce a contra medicum Milano; inizia a comporre il trattato De remediis 1348-1349 utriusque Viaggia a Verona fortunae e Parma per conto del papa; un’epidemia di peste si diffonde in Italia

1370 1361 Si trasferisce a Padova e Venezia per sfuggire alla peste 1367 Compone il De sui ipsius et multorum ignorantia, in risposta a quattro aristotelici

1368 Si trasferisce a Padova e quindi ad Arquà, 1374 Muore ad Arquà


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