Eco della Riviera n.34

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Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì 2 Settembre 2010 E 1,50

Anno 95 • n. 34 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Direttore Roberto Basso

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

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Sabato 4 settembre a Riva Ligure

LA FESTA DE L’ECO

Sappa

• IO LA PENSO COSÌ

Giri: Sanremo e il bluff dell’anatra zoppa pag. 6

• SANREMO

In via Martiri centro massaggi cinese o baccanale? pag. 23

• DRACULA

Non serve un eroe, ma un geometra pag.9

TRIORA

“Hanno tagliato la testa a un micio”

pag.11

Tom Shanon

Franklin Lee Montague

l’

Editoriale

di Roberto Basso

ESSERE LADRI NON E’ PIU’ UNA VERGOGNA MA UNA NORMALITA’ ravo Maurizio ZocB carato. Il sindaco lo aveva promesso in campa-

gna elettorale ed ora fa sul serio, ha messo l’elmetto, è sceso in trincea, ha dichiarato guerra ai troppi furbi dentro e fuori del Palazzo. Con il supporto della Lega e del suo leader Marco Lupi ha cominciato a sparare a pallettoni contro gli sprechi. Ha bloccato il pagamento di appalti per lavori pubblici concesso da un dirigente. Prima di aprire la borsa dei cittadini vuole verificare. Vuole vederci chiaro sui costi del parco auto del Comune, su benzina, pneumatici, batterie, assicurazioni. Sta spulciando con pazienza certosina i conti ed i debiti accumulati da Palazzo Bellevue nei confronti di ditte e progettisti che pare ammontino, solo per il 2010, addirittura a 24 milioni di euro, 50 miliardi di vecchie lire. CONTINUA A PAG. 3



GIOVEDI 2 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA CONTINUA DALLA PRIMA

L’EDITORIALE COI BAFFI

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E’ ASSURDO CHE NEI COMUNI, NELLE SPA PARTECIPATE, NEGLI ENTI PUBBLICI SUCCE-

editoriale

Sta passando tutto al seDANO COSE INDAUDITE E CHE NESSUNO DICA NIENTE, NESSUNO SI INDIGNI. TUTTI TACtaccio compreso il servizio CIONO. PERCHE’? HANNO PAURA? NO, SI SONO ABITUATI ALL’ILLECITO. COME LE TRE dei vigili urbani. Ha chiesto al comandante Frattarola SCIMMIETTE NON VEDONO NON SENTONO NON PARLANO. CHI NON RUBA, CHI NON SE NE schede quotidiane dove devono essere indicate le preAPPROFITTA PREFERISCE “DORMIRE” OPPURE SCULETTA ANCHE LUI PER AVERE UN POSTO stazioni di ciascun vigile, A TAVOLA. OGGI A SANREMO STA ACCADENDO QUALCOSA. E’ TRISTE, MA FORSE SOLO LA il servizio svolto, in quale strada, gli orari. L’opinione MAGISTRATURA E LE FORZE DELL’ORDINE, SE FANNO IL PROPRIO DOVERE SENZA GUARDApubblica è con lui, con Zoccarato, con questo “New RE IN FACCIA NESSUNO, POSSONO AIUTARE A FAR TORNARE TUTTI COI PIEDI PER TERRA. Deal” forse un po’ troppo marcato, chiassoso, che sfrutta e fa leva pubbliche siano cor- (si parla di 47 persone nel sui media, ma che rettamente utilizzate mirino degli investigaha riacceso un po’ per il bene comune. tori), al mega Porto che la fiammella della Sin dalla prossima set- Caltagirone sta costruendo speranza, che qualtimana intensificherà il ad Imperia in un mare di cosa possa cambiaproprio impegno nel polemiche e sospetti. L’ex re davvero. Da più pubblicare anomalie, ministro Scajola è tornato in parti si sente dire episodi, malcostume, pista per mettere ordine. Ci “era ora”. C’è anche sprechi, ruberie che riuscirà? Basta con i teatrini chi teme possa tratquotidianamente av- e le scemenze della politica. tarsi del solito fuoco vengono nella gestione L’ECO continuerà a non di paglia, che presto della cosa pubblica. alimentare quel terreno, ma qualcuno bloccheContinuerà a narrare lo combatterà. Sarà aperto rà tutto, all’inizio la gestione delle ri- ed attento alla politica del tanto fumo, ma alla sorse pubbliche della fare, del cambiamento, del fine poco arrosto. Provincia, dei Comuni, coraggio. Gli interessa la Staremo a vedere. delle Società parteci- politica vera, di chi ha a E’ indubbio pate a cominciare dal cuore i bisogni della gente, Scajola Cavallone che nella città di Casinò che continua a di chi vuole costruire proSanremo e nell’intero Po- dano in campo, rompano rispettare. Non è solo una perdere introiti rispetto lo spettive solide, concrete di nente stia venendo a galla questa cappa di omertà ed questione morale ad impor- scorso anno (anche Il presi- sviluppo e benessere per un’insopportabile illegalità indifferenza. E’ più che mai lo, ma anche una fondamen- dente Di Ponziano ha messo l’intera collettività e non chi diffusa in settori dell’eco- indispensabile e prioritario tale necessità economica. l’elmetto?), dall’Amaie, sculetta per avere un posto nomia, dei Comuni, delle rivolere e riaffermare a voce Le risorse finanziarie dei dalla RT, dalla Porto Im- a tavola. Spa pubbliche. Ancora più alta il buon governo della cittadini devono essere peria Spa. Evidenzierà le Giorgio Bocca in un sconvolgente è il rapporto cosa pubblica, il rispetto utilizzate dai pubblici am- scelte, l’operato degli am- editoriale si chiede “cosa tra politica e criminalità delle leggi e dei principi ministratori, sindaci, ono- ministratori, dei Cda, dei è accaduto per fare di revoli, presidenti e dirigenti consulenti. Dirà le cose questo mondo un mondo organizzata. Non c’è giorno etici dell’economia. che non si aprano nuove Le istituzioni, la magi- vari esclusivamente per il fatte bene e quelle sbagliate. tutto di ladri, imbroglioni, inchieste, arrivino notizie stratura, le forze dell’ordine bene comune, per aiutare Pubblicherà i risultati della servitori infidi, profittatori, di furbate, illeciti. Il denaro hanno un ruolo fondamen- le imprese che vogliamo loro gestione. Seguirà e darà complici? La risposta più pubblico, che dovrebbe es- tale per smascherare e pu- crescere, per consentire ampio spazio alle numerose semplice è: l’abbondanza sere speso per ammodernare nire gli autori del malaffare alle famiglie di vivere con inchieste in corso da parte della modernità”. Oggi le città, i servizi, migliorare senza guardare in faccia dignità, per permettere ai della magistratura in vari essere un ladro, purtroppo, la qualità di vita delle per- nessuno. Basta essere forti giovani di costruirsi un fu- Comuni, in particolare sui non è più un’eccezione, una sone, troppo spesso viene con i deboli e deboli con i turo ed assicurare serenità rapporti mafia e politica, sui vergogna, ma una normasprecato, bruciato in cose forti. La legge deve essere agli anziani. rifiuti, la nettezza urbana, lità. Chi non ruba è fesso, L’ECO da sempre con- sulle indagini alla casa da rubano gli imprenditori, i inutili. Sovente grosse cifre davvero uguale per tutti e dei cittadini vengono utiliz- tutti i cittadini la devono sidera vitale che le risorse gioco, a Palazzo Bellevue politici, i giudici, i generali, zate da amministrai banchieri, i preti. tori e politici senza Se sono giuste le scrupoli per vantagtesi e la risposta di gi o arricchimenti Bocca, se la colpa personali. Questi è davvero di una comportamenti detrasformazione generativi, essendo antropologica maahimè trasversali, si turata senza che ce alimentano, crescone accorgessimo e no, si sviluppano e “dell’abbondanza si auto assolvono. della modernità” Per abbattere il sibeato chi vive anstema è necessario cora sugli alberi, che le forze sane, chi non è schiavo il mondo del lavodel cellulare, dell ro, della cultura, ipod touch, deldell’informazione, l’ipad edition, che i giovani, le persone riesce a dormire per bene che hanbene anche senza no ancora sangue tavolette grafiche nelle vene cessino o facebook. Roberto Basso di delegare, scen-


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GIOVEDI 2 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SOMMARIO

Sommario

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri Il risveglio di Dracula Invasione delle sale gioco Festa dell’Eco in arrivo Globalizzazione: un bene o un male?

pag. 6 pag. 9 pag.10 pag.31 pag.12

■ da SANREMO Centro massaggi cinese o baccanale? Sanremese, quasi buona la prima Viaggio tra i quartieri: Bussana Nuova

pag.23 pag.24 pag.26

■ da IMPERIA Porto turistico: Strescino Vs Caltagirone pag.19 A Cervo arriva il Wi-Fi pag.21

■ dal PONENTE Triora: gatti decapitati Bordighera: Uomo incatenato

pag.39 pag.41

■ RUBRICHE C’era una volta il bar Adotta un amico begins! Magazine Personaggi da riscoprire Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.48 pag.48 pag.42 pag.46 pag.49 pag.61

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Studenti rimandati in religione a giugno: promossi a settembre Imperia. Due studenti dell’Ipsia del capoluogo hanno sostenuto questa settimana l’esame di riparazione di Religione. I due ragazzi hanno passato l’estate sui libri per non rischiare di essere bocciati e infatti lunedì sono stati promossi, visto che durante l’anno l’impegno per questa materia è mancato. In merito all’esame sostenuto per recuperare la materia, il vice preside Damonte ha detto: “La scuola ha posto regole ben precise in merito. C’è la possibilità di non seguire le lezioni di religione cattolica, ma una volta che si Damonte è deciso di frequentarle è una materia come tutte le altre. Bisogna rispettare gli orari, stare attenti e applicarsi, altrimenti scattano le sanzioni come è accaduto in questo caso. Il professore ha esercitato il suo diritto di dare loro una insufficienza e il consiglio di classe ha deciso di rimandarli”. SANREMO

Lavoro nero: blitz della GdF al Moac Molti dipendenti che lavoravano negli stand erano in possesso di contratti falsi o addirittura senza nessun tipo di documentazione. È la realtà emersa al Moac, la mostra del mercato artigianale, conclusasi domenica scorsa. Le Fiamme gialle, hanno iniziato alcune attività preliminari di osservazione, alcuni giorni dopo l’inizio della fiera. Una volta appurato chi erano i dipendenti, sono scattati i controlli. Su ventisei dipendenti, ben 14 sono risultati irregolari. Un fenomeno presente già nelle scorse edizioni della fiera artigianale. Nelle irregolarità presenti al Moac non c’è solo il lavoro in nero. In alcuni stand è stata rinvenuta merce contraffatta, o la mancata emissione dello scontrino fiscale. Insomma un brutto colpo per questa ormai, storica fiera sanremese. Episodi come questo possono solo recare un danno d’immagine, come ha sottolineato la “Multimedia Tre” la società veneta che cura l’organizzazione del Moac.

SANREMO

OSPEDALETTI

Mezzi comunali ad uso privato, Fera difende dipendente. Fa bene o male?

Funerale? No matrimonio

Con l’inchiesta di “Sprecopoli” che ogni giorno raccoglie nuovi sconcertanti dettagli su sprechi e quant’altro ai danni del comune di Sanremo, l’assessore all’ecologia Antonio Fera ha ritenuto doveroso fare una precisazione su un dipendente comunale immortalato mentre era sulla moto del comune con la sua compagna. “Conosco bene quella persona - ha detto Fera - lavora in un ufficio che fa capo al settore di mia competenza e posso dire che è un dipendente capace, affidabile e disponibile, uno dei migliori che abbiamo in comune. Può aver sbagliato, commesso una leggerezza, ma non è certo un lavativo nè tantomeno il simbolo dei “furbi” che approfittano del loro ruolo”. L’immagine pubblicata da alcuni giornali e contenuta in un fascicolo della procura, si riferirebbe al periodo dell’emergenza fogne. Di sicuro al mare il dipendente, vista l’emergenza citata, non è andato...

Annuncio di matrimonio particolare quello riservato a Francesca ed Enrico da parte degli amici che in maniera goliardica hanno affisso per le strade di Ospedaletti diversi manifesti funebri, annunciando le nozze, per domenica 29 agosto. Sul manifesto viene annunciata ai futuri sposi la fine della loro vita da single. Una goliardia un po’ macabra ma si sa, scherzare su queste cose allunga la vita.


Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione

Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara

Stella Maris Kursaal Ristorante Bar Bar Roma Cos.bar Hotel Palace Ristorante Bar Da Franca DOLCEACQUA Bar Centrale Morscio Mariella Ristorante Gastone Wine Bar Re’

MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure

DOLCEDO Bar Barlume Bar Rist. Tunu’

OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero

FANGHETTO Gastaldi Marisa

PERINALDO Bar Fantasy

GRIMALDI Giardini Hanbury

PIETRABRUNA Bar Trattoria Giordano

IMPERIA Alimentari Franco Renziana Fraz. Poggi Grotte Di Nerone & C. Bar Cafe’ Zebrano A Cuvea Enoteca B.f. Bagni Sogni D’estate Bar Agostino Bar American Bar Arcobaleno Bar Aurora Bar Bacicadda Bar Bertaina Bar Blu Bar Bon Caffe’ Sas Bar Borgo Peri Bar Bottiglieria Mirella Bar Buffet Ffss Bar Caffe’ Del Porto Bar Carla Bar Centro Bar Corsaro Bar Dello Studente Bar Gelateria Pinotto Bar Le Palme Bar Ligure Bar Mimi’ Bar Niki Bar Nizza Bar No Name Bar Novelty Bar Osteria Dell’impero Bar Pensilina Bar Pirata Bar Preve Bar Sport Bar Stazione Ff.ss. Bar Tabacchi Il Gattopardo Bar Torrefazione Brozzu Bar Zanzibar Dream S.a.s Bocciofila P. Salvo Breakfast Caffe’ Sas Caffe Cico Caffe’ Garibaldi Piccardo Maria Teresa Caffe’ Pepito Caffe’ Rossini Caffetteria Degli Orti Dalla Padella Alla Brace Danais Di Paradisi Luca Forever Leudo Snc Madamadore’ Mapango Cafe’

PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


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GIOVEDI 2 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

Io la penso così di Bruno Giri

Sfogliando l’album dei ricordi e tornando indietro di trent’anni, mi rivedo sul palco dell’Ariston a fianco di Amilcare Rambaldi a premiare il vincitore della sesta rassegna della canzone d’autore organizzata dal club Tenco. Era il 1° settembre 1979 e il premiato, Lluis Llach, era un giovane cantautore che diventerà il De Andrè spagnolo e scalerà le vette della hit-parade mondiale, però continuando a cantare solo e sempre in catalano. Nella motivazione si parlava allora del suo impegno civile nella lotta contro il franchismo, per un separatismo democratico, pacifista e non violento come invece purtroppo non riuscirà ad essere quello basco, della sua maturazione artistica quale interprete della “nova canço” e soprattutto della sua identità culturale di bardo della “naciòn” catalana. Il ritorno a quel lontano episodio è avvenuto in me sotto la spinta di un miscuglio di sentimenti che vanno dall’indignazione per la minaccia di perdere un altro gioiello di famiglia, appunto il Premio Tenco, alla mortificazione per il dietro front sulla canzone dialettale al Festival, fino al doloroso rimpianto per le tensioni ideali e per le forti emozioni che i temi della politica a quel tempo sapevano suscitare e che oggi anche Guido Gozzano relegherebbe nel salotto di Carlotta, l’amica di nonna Speranza, tra “le buone cose di pessimo gusto”. Di Llach mi sono venute in mente solo alcune parole del suo capolavoro “Venim del Nord, venim del Sud…” e le ripeto come a Barcellona uscirebbero dalla bocca di un catalano: “I caminem per poder ser, i volem ser per caminar”. E da allora ad oggi di cammino la Catalogna ne ha fatto davvero tanto lungo la strada dell’indipendenza e della affermazione dell’anima profonda del suo popolo, e di autonomia i liguri spagnoli ne hanno portata a casa veramente moltissima. A differenza di quanto

Il bluff dell’anatra zoppa

Si sta spegnendo l’illusione che giovani e nuovi amministratori potessero miracolare Sanremo. Il Gioco di buttare giù dalla Torre del casinò i Casale, Martinelli, Offman, Mastorakis, Bagnoli, Stilli, Calvi, Audetto, Montarsolo, Donetti, Biamonti e Maiga continua, manon serve a nulla. Sveglia!!!

hanno saputo fare quelli francesi della Provenza e soprattutto noi liguri italiani, che abbiamo perso per strada la tensione politica a camminare per poter essere e ci stiamo accontentando di stare fermi per poter sopravvivere. Per limitarci al nostro Ponente, l’anno scorso abbiamo creduto di poter ripartire sulle gambe di una nuova generazione di giovani che promettevano di sconfiggere l’immobilismo, di voltare pagina e di camminare verso nuovi orizzonti. Ci illudevamo e a ricordarcelo tutti i giorni c’è un fatto nuovo che arriva da una politica senz’anima e priva di idee che non è nemmeno capace di copiare quelle degli altri. Oggi a Sanremo di fatti nuovi se ne registrano addirittura tre, quante sono le guerre-lampo dichiarate da Zoccarato agli zingari, ai minicasinò e ai dipendenti comunali che fanno la cresta e ognuno testimonia la miopia e il corto respiro di chi le ha dichiarate. Tutte e tre, a mio parere, non sono rivoluzioni e neppure guerre sante e sacrosante e men che meno espressione di un cambiamento profondo e radicale, come si vorrebbe farle apparire, ma tentativi velleitari e sgangherati di inseguire situazioni a lungo ignorate, abbandonate a sé stesse e lasciate marcire nell’indifferenza di molti. Con l’aggravante - sul fronte contro gli zingari - di una brutta macchia nel nostro gonfalone, quella di inserire Sanremo, città ospitale, cosmopolita e aperta al mondo, nel triste elenco dei luoghi della vergogna dove

in nome dell’ordine pubblico si pratica quella forma sofisticata di apartheid alla rovescia che è il separatismo etnico. Per distinguere una guerra dall’altra chiamerei “De bello gallico” quella dichiarata ufficialmente ai rom e i sinti che arrivano dalla Francia espulsi da Sarkozy ma in realtà estesa ai mezzosangue, meticci e colorati e più in generale a chiunque disturbi i cittadini purosangue che votano e fanno consenso. Perché sappiamo tutti che non sono stati i quattro gatti nomadi in transito da Capo Nero a Capo Verde a scatenare il conflitto, ma tre madornali errori che, per usare le maniere forti, si cerca ora in tutti i modi di coprire con riferimenti impropri a ciò che sta avvenendo in Francia in questi giorni. Il primo errore è stato quello di archiviare la creazione di un’area camper nelle ex polveriere di valle Armea dopo la chiusura di quella di corso Marconi

per far posto alla pista di atletica. La collocazione decentrata della struttura immaginata dall’Amministrazione Borea e al tempo stesso la vicinanza allo svincolo dell’Aurelia bis e attraverso essa all’Autofiori la rendevano snodo ideale di sosta e transito a imitazione di ciò che dal 2000 avviene in Francia con la Legge Besson sui nomadi per i Comuni al di sopra dei 5000 abitanti. Il secondo errore è lo stato di abbandono e di degrado nel quale versano vaste aree del nostro territorio per le

più svariate ragioni che si continua a ignorare, col risultato di favorire la presenza di randagi e spesso anche di zingari in transito. Il terzo errore è stato quello commesso in sede di appalto dei parcheggi a pagamento per non essersi riservati aree di sosta per roulottes e camper. Quando qualcuno alza la voce i francesi usano dire : “Vous criez, donc vous avez tort !” e il sindaco di Sanremo con le sue urla “Al rom ! Al rom !” per coprire questi tre errori dimostra al mondo di avere torto marcio. E dire che da secoli a qualche centinaio di chilometri da qui, nel cuore della Provenza, in Camargue, tutti gli anni di ritrovano a Saintes Maries de la Mer gli zingari di tutta Europa a festeggiare Santa Sara la Nera, la loro protettrice : chissà se il prossimo 24 maggio le chiederanno di proteggerli, tra tanti altri, anche da Zoccarato. Quella contro il proliferare dei minicasinò per distinguerla dalle altre due la chiamerei “La guerra di Troia” e non per ciò che uno a prima vista potrebbe pensare, ma per via dell’assedio e del cavallo di legno. A farla scoppiare non è


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ATTUALITÀ

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a che ha continuato a starnazzare per un anno

stato un “casus belli” particolare ma il grido di dolore che sale dai conti del casinò e la necessità di trovare un capro espiatorio per coprire tre madornali errori. Il primo risale alla Finanziaria 2003, cioè alla legge 27 dicembre 2002 n. 289 che con l’articolo 22 ha rotto gli argini dell’articolo 718 del codice penale che distingueva tra gioco lecito e gioco illecito e aperto la breccia della legittimazione degli apparecchi che erogano vincite in danaro. Errore di sottovalutazione che l’amministratore delegato dell’epoca Martinelli così giustificava al Decimonono il 5 dicembre 2002 : “Non sono particolarmente preoccupato perché i videogames dei bar e nelle sale bingo restano una cosa ben diversa e limitata rispetto alle nostre slot machines, cioè il vero gioco d’azzardo e anche perché sulle slot noi abbiamo una precisa strategia di mercato che punta, ad esempio, sulla nuova sede al Palafiori, per diversificare l’offerta e quindi la clientela, allargandola a fasce più popolari”. Però il manager vicino a Scajola ha fatto in fretta a ricredersi e dopo la caduta di Bottini ha spinto al massimo sul commissario Landolfi per realizzare in fretta e furia il trasferimento al Palafiori dei giochi meccanici e per accelerare il programma di recupero e valorizzazione dei giochi tradizionali e americani

che come capisaldi aveva il Salone delle Feste, il Roof Garden e il parcheggio, nella prospettiva a medio termine di realizzare nella vecchia stazione lo Sporting d’estate con una formula fortemente innovativa. A spaventarlo era stata la fulminea diffusione nei locali pubblici delle macchinette di ultima generazione, le new slot, sistemi altamente lucrativi e del tutto aleatori, che tra i quattro casinò esistenti hanno subito messo in ginocchio soprattutto il nostro che ha la più alta dipendenza dai giochi meccanici. Le cifre parlano chiaro : già nel primo anno di parziale entrata in vigore della rivoluzione dell’azzardo, cioè nel 2005, i conti del casinò piangevano per più di 15 milioni e mezzo, cioè per il 15,20 % in meno rispetto all’anno precedente, con le slot che da sole perdevano il 13% corrispondente a quasi 9 milioni e mezzo. A rendere imperdonabile l’errore di sottovalutazione della situazione è stato lo smantellamento da parte dell’Amministrazione Borea delle barriere che Martinelli stava alzando per arginare l’ondata crescente della concorrenza del gioco lecito che il 5 luglio 2005 aveva installato più di 160.000 apparecchi di modelli diversi distribuiti in ben 65.000 esercizi, per due terzi bar. Il secondo è stato un errore di diagnosi della malattia attribuita a cause congiunturali mentre invece

esse erano e sono strutturali : la congiuntura, per Borea e per Zoccarato, va fronteggiata dai manager attraverso strategie tecniche aziendali. In realtà, lo capivano anche i bambini, a entrare in crisi era stata la struttura del mercato per effetto della rivoluzione del gioco lecito e le strategie per fronteggiarla e ripartire su nuove basi e secondo le nuove regole doveva dettarle, e in fretta, la politica. Invece di rendersene conto, in Comune l’unico gioco che si è praticato fino a oggi è stato quello della torre, inaugurato da Casale, Martinelli, Offman, Mastorakis e Bagnoli buttati giù da Borea per far posto a Stilli, Calvi, Audetto, Montarsolo e Donetti e finito nella farsa di Di Ponziano che minaccia di buttarsi e non si butta mai ma però lascia cadere Maiga e Biamonti, inciampati nella Lega. Eppure ci voleva poco a capire dai sintomi che la “Casinò s.p.a.” non era più lo strumento adatto per risolvere il problema : realtà che emergeva con assoluta chiarezza fin dai primi mesi del 2006 dai dati tendenziali dell’andamento aziendale. Questi in sintesi i fondamentali della diagnosi: calo degli incassi, delle presenze, del volume di gioco e del gettito sia dei giochi tradizionali e sia soprattutto delle slot, a fronte di un aumento delle spese rigide e incomprimibili, col risultato di produrre disavanzi di gestio-

ne sempre maggiori in capo alla società e di imporre tutti gli anni ai soci la necessità di ricapitalizzarla fino a quando, terminati i soldi, a Zoccarato non è rimasto che impegnare al Monte di Pietà alcuni immobili comunali. Insomma, siamo nelle mani di un “canard boiteux”, un’anatra zoppa che per bocca del suo presidente starnazza tutti i giorni e non conclude niente. Il terzo errore, davvero enorme, è diretta conseguenza di quello precedente e riguarda il cavallo di Troia delle videolottery e dei minicasinò dai quali ora ci sentiamo assediati. La storia la conosciamo tutti ed è inutile ripeterla : terremoto dell’Aquila e necessità di reperire i fondi per la ricostruzione, decreto Abruzzo di Tremonti del giugno 2009 per fare cassa, 45.000 videolottery distribuite tra le dieci concessionarie delle slot, sei italiane e quattro straniere, armi micidiali con una potenza di fuoco pari a un centinaio di sale slot del nostro casinò spalmate sull’intero territorio nazionale e con caratteristiche balistiche formidabili: 10 euro di giocata massima, vincita massima per ciascuna partita pari a 1.500 euro che può arrivare a 50.000 euro grazie al jackpot. Arriva Zoccarato e anziché fare una coraggiosa scelta politica, come aveva promesso in campagna elettorale, preferisce anche lui trastullarsi per un anno col gioco della torre. La scelta politica invece era una sola, quella di prendere fisicamente in mano le redini della situazione e ricercare attraverso una licitazione privata tra le dieci concessionarie una partnership che poteva puntare in alto con l’offerta della partecipazione minoritaria al capitale della “Casinò s.p.a.” senza escludere l’ipotesi di minima di coinvolgimento del nostro core business aziendale. Così l’anatra zoppa ha continuato a starnazzare per un anno e ha portato fuori strada la politica, dietro lo specchietto delle allodole

dell’articolo 21, punto 7 lettera b) del decreto Abruzzo che apre le porte del Paradiso con “l’affidamento della concessione ad ulteriori operatori di gioco, nazionali e comunitari, di dimostrata qualificazione morale, tecnica ed economica, mediante una selezione aperta basata sull’accertamento dei requisiti definiti dall’Amministrazione concedente in coerenza con quelli già richiesti e posseduti dagli attuali concessionari”. Ci voleva poco a capire che la promessa di una irraggiungibile carota serviva solo ad addolcire la pillola amara dei minicasinò e che “gli ulteriori operatori di gioco” non sarebbero mai arrivati a morderla, ne sono certo. La guerra di Zoccarato ai minicasinò a Sanremo è la sintesi e il distillato degli errori precedenti perché aggiunge alla sottovalutazione della malattia, alla diagnosi sbagliata e alla inutilità del placebo un tragico errore di prospettiva, quello di guardare all’albero e non alla foresta. Identico errore che sta alla base della terza guerra, quella ai dipendenti comunali che fanno la cresta, e che mi ricorda una divertente storiella dei cantastorie sanremaschi. Che racconta di quando i ventimigliesi dichiararono guerra a quelli di Sanremo e non avendo cannoni se ne costruirono uno svuotando il tronco di un fico e riempiendolo di polvere da sparo e di chiodi. Imbarcati su un gozzo arrivarono in vista di Sanremo e puntando il cannone diedero fuoco alla miccia. L’esplosione del cannone fece a pezzi la ciurma: “Cramentu, se qui c’è tutto questo sconquasso, chissà quanto di più ce n’è stato a Sanremo”, fu il commento del capo della spedizione. Mettete Palazzo Bellevue al posto del gozzo, mettete le sparate di Zoccarato contro rom, minicasinò, succhiatori di benzina, Belen e mille altri e date fuoco alla miccia, e ecco che la storia, anzi la storiella, ritorna.


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I 100 anni di Mario, patron del Piccolo Lido Arma Di Taggia


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NON CI VUOLE UN EROE, BASTA UN GEOMETRA

Per eliminare il casino a palazzo Bellevue

Una delle regole della economia pubblica, tanto nota agli studiosi quanto desueta nella sua applicazione pratica, afferma che, allorquando non è possibile procedere ad una riforma organica di un settore della pubblica amministrazione, invece di aumentarne le risorse, è sufficiente ridurne le dotazioni economiche per obbligarlo, ancorché nolente, a riassestarsi autonomamente su livelli organizzativi tali da assicurarsi la sopravvivenza, attraverso una ottimizzazione dell’impiego delle dotazioni esistenti ed una rigorosa politica di risparmio. Quanto sta accadendo alla macchina amministrativa del Comune di Sanremo in questi giorni è la dimostrazione pratica della validità di questa regola economica: la contrazione degli introiti del Casino e l’aumento vertiginoso delle spese correnti del Comune hanno fatalmente portato a quegli squilibri di bilancio, di cui ho parlato confermando le mie riconosciute facoltà divinatorie nell’articolo della settimana scorsa, che hanno forzato la Amministrazione a porre in essere quelle verifiche che hanno innescato il caso che occupa le pagine nazionali dei quo-

Abramo Lincoln tidiani con buona pace della logora immagine della pubblica amministrazione della nostra provincia: porto di Imperia, comune di Sanremo, comune di Bordighera e prossimamente? Caro editore lasciami libero un bel po di spazio per la mia rubrica! E’ bastato un semplice controllo delle polizze assicurative degli automezzi del Comune finalizzato alla rinegoziazione delle condizioni delle stesse con le compagnie da parte di un volenteroso consigliere comunale di prima nomina, per scoperchiare il vaso di Pandora del sacco del Comune da parte di dipendenti infedeli rei, secondo quanto dichiarato dal Procuratore della Repubblica, di comportamenti gravi e reiterati nel tempo: e questo pare solo l’inizio secondo quanto trapela dagli articoli di autorevoli testate. A Sanremo non ci è voluto un eroe, è bastato un geometra,

e questo la dice lunga sulla diffusione del fenomeno. Ma la cosa che mi disturba è il tasso di invasività della politica locale e le reazioni scomposte degli interessati che, invece di tenere un profilo basso e preoccuparsi della loro difesa, alzano la cresta lanciando logori slogan che, francamente sanno di fresco come l’acqua di colonia sugli scaffali dei supermercati di periferia. La classe politica, dopo essersi sciacquata la bocca con l’ormai logoro “rispetto per l’operato della magistratura” si affretta a proporre l’istituzione di una commissione di inchiesta “composta da politici e non da tecnici”, e cioè proprio da quei soggetti che avrebbero avuto il compito di scongiurare il fenomeno in esame: da Ustica in avanti le Commissioni di Inchiesta non hanno mai portato alla verità e sono il più classico italico sistema per non ar-

rivarvi mai. Alla luce delle condizioni economiche del nostro Comune costa meno ordinare un camion di sabbia per il ripascimento delle spiagge e scaricarlo nella Procura della Repubblica per ottenere il medesimo risultato di una commissione di inchiesta, ma più velocemente e con minori costi. A meno che la Commissione di Inchiesta, e questo mi sembra più probabile, costituisca il solito escamotage per stemperare tra tutte le componenti politiche le responsabilità di quanto è accaduto, e condividere i meriti dell’azione moralizzatrice, possibilmente evitando di colpire gli amici ed i supporter elettorali e facendo pagare il conto alle ultime ruote della carretta. Meglio sarebbe prestare la massima collaborazione agli inquirenti evitando di ostacolarne le indagini con gli stanchi riti della politica locale celebrati da sacerdoti che necessiterebbero, loro si, di un adeguato supporto di cognizioni tecniche. Raccomanderei, da ultimo, maggiore prudenza anche agli impiegati del Comune che si lamentano di un indiscriminato accanimento nei confronti della intera categoria dei dipendenti pubblici comunali, auspicando una immediata individuazione e punizione dei responsabili. Ricordo a loro che la qualifica di incaricato di pubblico servizio o di pubblico ufficiale (a seconda del livello rivestito) avrebbe imposto loro per legge di dare immediata comunica-

zione scritta ai superiori e, in caso di loro inerzia, alla Procura della Repubblica di ogni episodio di malcostume si cui fossero venuti a conoscenza, e ciò tanto nell’interesse della pubblica amministrazione che al fine di evitare il loro coinvolgimento: la estensione del fenomeno, secondo quanto dichiarato dalla Procura della Repubblica, diffuso e reiterato nel tempo, rende altamente probabile che, pur sapendo dell’esistenza di fenomeni di malcostume, si sia evitato, per quieto vivere, pavidità, carrierismo, appartenenza di schiermento, di segnalarli a chi di dovere. Con buona pace di quei fessi della cittadinanza di Sanremo, perché, in fondo, l’andazzo andava a bene a tutti, a chi rubava, a chi teneva il sacco ed a chi si girava dall’altra parte mentre i primi due operavano, magari invitando i cittadini che si lamentavano, ad “andare in Procura se avevano da lamentarsi di qualcosa di specifico”. Se non che, cari politici e cari dipendenti comunali, alla fine qualcuno, magari per contingenti esigenze di bilancio, in Procura ci è andato davvero ed ha scoperchiato il vaso di Pandora; ora è venuto il momento della verità, perché, come diceva Abramo Lincoln, “è possibile ingannare tutti qualche volta ed è possibile ingannare qualcuno sempre. Ma non è possibile ingannare tutti sempre”.

Il Conte Dracula


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Sale Gioco: nascono come i funghi a

Sanremo. Casinò, casinò 2 e mini casinò. Non si tratta di una saga letteraria ne tanto meno di un sequel cinematografico, ma è l’ingarbugliata situazione presente nella Città dei Fiori. Inoltre, queste tre tipologie di sala da gioco, hanno storia e tematiche ben diverse tra loro, ma sono comunque fortemente intersecate e il filo conduttore, non è solo il gioco d’azzardo. Il Casinò di Sanremo, nasce all’inizio del secolo scorso, nel 1905, e tra alti (appartenenti a svariati anni or sono) e bassi (soprattutto negli ultimi tempi) rappresenta ancora oggi uno dei simboli più importanti della città matuziana. Il casinò 2, non è ancora nato e probabilmente non nascerà mai. Il progetto, riguardante il trasferimento di alcune sale da gioco all’interno dei locali del Palafiori, in corso Garibaldi, è un’idea nata sotto l’amministrazione Bottini, accantonata con Borea, e tornata in auge con Zoccarato. Si tratterebbe di sale in aggiunta a quelle del Casinò, e che sarebbero destinate esclusivamente al “poker texano”, un gioco che sta riscuotendo grande successo, non solo nelle sale da gioco, ma anche nella versione on-line. Ma la smentita di tutto questo è arrivata proprio da palazzo Bellevue, affermando che il gioco, in tutte le sue componenti, deve rimanere nella sede centrale. Al Palafiori, potrebbe venir realizzato invece, un centro di studi polifunzionale, dedicato all’Hold’em poker. Il nuovo Cda ha dichiarato l’intenzione di trasformare parte del Palafiori in un centro di formazione per l’Hold’em poker, formando nuovi esperti del settore. Infine, per quanto ri-

Alessio Sorrentini guarda i “mini casinò”, si tratta di sale da gioco, gestite da privati, dove regna il gioco elettronico. Dalle slot, al poker telematico, senza contare la possibilità di scommettere su eventi sportivi, come partite di calcio, gare automobilistiche e motociclistiche, corse di ippica e molto altro. Questa tipologia di sale da gioco, negli ultimi anni si sono diffuse rapidamente, procurando non poche preoccupazioni all’azienda Casinò spa. In aggiunta a questi mini casinò, vi sono anche numerosi locali pubblici in possesso di slot. Entrambe le situazioni, secondo alcuni, andrebbero ad incidere negativamente sulle entrate

Antonella Giurato del Casinò. Di Ponziano, presidente della casa da gioco, già un anno fa, aveva chiesto l’eliminazione delle slot machine dai pubblici esercizi. Da allora la situazione però non è cambiata, anzi dal punto di vista di Donato Di Ponziano, non può che essersi aggravata. E i sanremesi quale opinione avranno al riguardo? “Premetto che non amo giocare” - dichiara Luca Astori - “può essere capitato qualche volta che abbia giocato alle slot, ma nulla di più. Quello che non capisco è il perché in questi ultimi anni, a Sanremo, stiano nascendo un sacco di “mini casinò”. Proprio qui che abbiamo un casinò vero e

Antonio Cipolla proprio. Se la Casinò spa è un’azienda in crisi, così facendo non si rischia di aumentarne le difficoltà? Il Comune non può fare nulla per arginare il nascere di tutte queste attività?”. Dello stesso parere anche Alessio Sorrentini: “La cosa che mi lascia perplesso è come mai il Casinò è in crisi mentre queste sale da gioco continuano a proliferare. Se continuano ad aprire questa tipologia di attività significa che è un settore fiorente e allora perché la Casa da Gioco sanremese, vede ogni anno diminuire gli incassi? Mi sembra un controsenso”. Frequentatore assiduo di queste nuove sale gioco è

Giulia Grasso Antonio Cipolla che afferma: “Vado spesso a giocare, anche solo per passare qualche oretta con i miei amici. Quello che preferisco è il poker on-line. Potremo giocare anche da casa, ma l’atmosfera qui è diversa, si respira proprio l’adrenalina che si prova quando provi a bluffare. Al Casinò vero e proprio sono entrato pochissime volte, troppa gente snob. In questi mini casinò si può entrare come meglio credi, senza che nessuno ti guardi male. Insomma, si respira un’aria molto più rilassata e molto meno formale”. Sta di fatto che questa sorta di concorrenza tra la Casa da Gioco sanremese e questa miriade di mini casinò prosegue. Vi è chi vorrebbe limitare sia il numero che gli orari di apertura per queste sale da gioco, chi controbatte che i problemi del Casinò non sono riconducibili alla presenza di quest’ultime. Nel mentre il Casinò spa, in accordo con l’amministrazione comunale, avrebbe pensato ad un modo per accrescere il proprio appeal. Da qui l’idea di usufruire di alcune aree del Palafiori. “Giorni fa ho letto sui giornali che volevano trasferire delle altre sale da gioco, legate al Casinò, nel


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all’ombra del Casinò

Lorena Colle

Luca Astori

Perché i giovani preferiscono i “mini casinò”? Palafiori, ma non capisco a cosa possa servire”. Queste le parole della giovane sanremese Giulia Grasso che prosegue: “Al Casinò c’è sempre meno gente e decidono di aumentare le sale? A quale scopo? Il Palafiori andrebbe sì sfruttato, ma in altri modi. Qualcosa che attiri i turisti, soprattutto giovani, da anni un punto debole della nostra provincia. Alcuni anni addietro, si era parlato di costruire un bowling, ma in seguito, per motivi a me sconosciuti, il progetto era stato accantonato”. Ad esprimere la propria opinione anche Lorena Colle: “Il Palafiori, è enorme, ma è sfruttato solo in minima parte. Inoltre è una struttura difficilmente utilizzabile perché i soffitti sono piuttosto bassi, quindi oltre alle conferenze e cose di questo genere non so proprio a cos’altro possa essere utile. Prima di costruirlo avrebbero dovuto pensare quale sarebbe stata la sua funzionalità. Si sarebbe potuto costruire un palazzetto dello sport, o una pista di pattinaggio come a Montecarlo. Insomma le opzioni erano infinite e sarebbero state utili per rilanciare il settore turistico”. “Sinceramente non ho ancora ben capito in definitiva del Palafiori cosa ne vogliano fare - afferma

Antonella Giurato - ma finora nessuna proposta mi ha entusiasmato, perché in entrambi i casi non vedo quali sarebbero i benefici per Sanremo. Sia che vengano trasferite delle nuove sale per il poker, sia che venga istituita una scuola professionale per specializzarsi nell’hold’em poker, la nostra città che benefici avrebbe? Vi sarebbero più turisti? Io non credo”. In definitiva, molto probabilmente, il Casinò resterà tale e quale e lo stesso vale per il Palafiori. Le proposte, i progetti e le idee, scarseggiano, non convincono, ma soprattutto mancano i mezzi per realizzarle. Il Casinò è in crisi, e nonostante gente che parte, che arriva e che resta, la situazione resta immutata. La manovra giusta, per avere vento nelle vele non si riesce a trovare, quindi finché non arriva il guizzo vincente, bisogna tirare fuori i remi e darci dentro. Inoltre, di questi tempi, anche l’erba del vicino non è più verde della nostra. I casinò in giro per l’Europa sono nella stessa situazione se non peggio, e se si pensa che anche le storiche sale da gioco di Las Vegas, hanno subito una flessione del 30%, forse bisogna davvero preoccuparsi. Alessio Pastorelli

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Le donne sono le più “viziose” e migliori clienti Per gli appassionati del gioco d’azzardo, per chi ormai la puntata, il rischio, è diventata quasi una droga, riuscire a dire “passo la mano”, soprattutto di questi tempi, è diventato sempre più difficile. La tentazione è dietro l’angolo. Anche se si evita di andare al casinò, trovi sempre qualche slot che nei bar ti fanno “occhioni ammiccanti” e i loro suoni sono più attraenti dei canti delle sirene di Ulisse. Una monetina tira l’altra, solo pochi spicci, si pensa all’inizio, per poi accorgersi, che la paghetta settimanale, metà stipendio o la pensione è andato in fumo. Questa situazione sono in molti a viverla. In alcuni casi però le conseguenze sono ben più preoccupanti. Vi è chi inizia a giocarsi lo stipendio, prosegue con la propria automobile e finisce con la casa, prosciugandosi il conto in banca, spesso anche quello dei propri familiari. Senza contare il rischio di finire nelle mani di strozzini con le conseguenze del caso. Secondo uno studio della Società italiana d’intervento sulle patologie compulsive (Siipac) negli ultimi anni si registrerebbe un aumento delle patologie legate alla diffusione del gioco d’azzardo ed in particolare tra le donne. I giocatori problematici sono circa 700-900 mila, di questi il 53 per cento sono uomini e il restante donne. Due gli elementi di novità per il Siipac: uno è proprio l’aumento della popolazione femminile interessata al gioco d’azzardo e l’altro aspetto è costituito dalla loro giovane età. Infatti, il 57 per cento delle donne ha meno di 35 anni. Un altro dato allarmante è sicuramente quello che riguarda gli “studenti giocatori”: il 5,1 per cento è affetto da atteggiamenti compulsivi e il 9,7 per cento, invece, risulta a rischio di dipendenza. Un rischio difficile da poter controllare se, puntualizza Federgioco, è possibile giocare ovunque tanto in un bar mentre si sta prendendo un caffè che in un qualsiasi altro esercizio pubblico prima di tornare a casa o in ufficio. Una situazione preoccupante che ha già spinto Francia e Svizzera, ad emanare un provvedimento governativo che vieta le slot all’interno di locali pubblici e ne autorizza l’uso solo all’interno dei casinò. Questa decisione nel nostro Paese non è stata ancora presa, nonostante da più parti e per motivi differenti, sono in molti ad augurarselo. A.P.

SANREMO

Arianna e Loris sposi Felicitazioni vanno ai due neo sposi, Loris Ferrero e Arianna Arcangeli che sabato scorso si sono uniti in matrimonio nella splendida cornice della chiesa della Madonna della Guardia, circondati da parenti ed amici.

Andrea Bonomo futuro campione Dopo tanta fatica e molto sudore, è arrivata una gran bella soddisfazione. Domenica 22 agosto, nella corsa in montagna, su un percorso di 4 km e mezzo, Andrea Bonomo ha vinto la sua seconda coppa arrivando 1°. Auguri al campioncino dai nonni e dalla mamma.


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Globalizzazione: aiuta o è una fetecchia?

Sempre di più si sente parlare di “Globalizzazione”, i mezzi di comunicazione di massa, la pubblica istruzione, e l’informazione in generale si occupano spesso dell’argomento. E così negli ultimi anni questo termine è entrato prepotentemente nel linguaggio comune. Con il termine globalizzazione si indica anzitutto un complesso fenomeno economico per cui tutto il mondo dovrebbe essere un unico mercato in cui gli scambi commerciali avvengono a livello internazionale, i mercati borsistici sono strettamente collegati, le aziende possono dislocare la produzione fuori dai confini nazionali, laddove è più conveniente. Ma al di là dei macrofenomeni economici e non, ci sono anche effetti ed abitudini che si riversano a livello sociale e che tutti noi, magari senza farci caso, sperimentiamo sistematicamente nel nostro quotidiano: la gran parte del mondo, oggi, consuma gli stessi prodotti, vede gli stessi film, legge gli stessi successi letterari, ascolta la stessa musica, segue la stesa moda, è informata allo stesso modo, beve Coca-Cola e mangia da McDonald’s, può comprare un prodotto orientale, può spostarsi su grandi spazi in poco tempo, può sapere una notizia avvenuta dall’altra parte del mondo

Vittorio Palli in un minuto e si connette alla grande rete mondiale, Internet. La globalizzazione può essere vista come una internazionalizzazione di determinati prodotti, suscitando un’ omologazione mondiale dei consumi, nonché dei comportamenti antropologico - culturali, ai danni delle specificità locali. O almeno così la definiscono alcuni studiosi politici e sociali. Ovviamente il nostro Paese, come tutti quelli occidentali, ma anche molti altri dei cinque continenti, è coinvolto appieno in questa globalizzazione progressiva, e allo stesso modo lo è anche nel piccolo la nostra realtà della Riviera Ligure, da sempre ricca e orgogliosa delle sue tradizioni locali. A questo punto è logico chiedersi; la globalizzazione, dunque, è un bene o un male? Rappresenta la promessa di maggiore libertà e

Francesca Garibaldi

Roberta Speciale

Linda Marangon

Marco Russi

Maria Pia Magurno

Omar Ferrari

benessere per tutti i cittadini del mondo, o costituisce il pericolo di un conformismo universale delle tradizione, della cultura e dei consumi? Ecco le opinioni di alcuni abitanti della Riviera. Da Sanremo Vittorio Palli: “Rispetto alla globalizzazione mondiale sono ottimista perché questa offre la possibilità di avere maggiori scambi culturali, sia in piccole realtà come la nostra con le relazioni faccia a faccia, sia a livello più planetario tramite un mezzo come internet. Ma in tutto questo c’è anche chi ne approfitta, per esempio le multinazionali approfittano della globalizzazione per scopi di lucro”. Roberta Speciale: “Si sa che la globalizzazione è un grande fenomeno di avanzamento e di crescita e senza dubbio influisce e investe ogni parte del mondo. Credo anche che in determinati casi è utile in quanto facilita i rapporti culturali e di scambio economico e sociale. Sarà una ricchezza soprattutto per le generazioni più giovani”. Sempre da Sanremo anche Omar Ferrari: “La globalizzazione ha il buon effetto di favorire il contatto

con altre culture, ma c’è il rovescio della medaglia, infatti l’aspetto negativo che ne deriva è il rischio di confondere e mischiare la propria cultura e quindi perdere la propria identità. Un secondo, rischio e di voler imporre le proprie usanze, perché secondo me è intrinseco nell’ uomo pensare che la propria cultura sia la migliore. Credo comunque che un’ apertura mentale possa portaci ad un livello superiore d’esistenza dove spero che un giorno ogni società e cultura possa mantenere la propria indipendenza in armonia con le altre”. Da Arma; Maria Pia Magurno: “Non sono positiva rispetto a questo fenomeno, in particolar modo all’aspetto dell’immigrazione il cui aumento ne è stato una conseguenza. Molte tra le persone che entrano in Italia, per sopravvivere si trovano spesso a compiere atti illegali, che sono pericolosi per i soggetti socialmente più deboli come i giovani e per tutti quanti, dando così un’immagine negativa della sicurezza del nostro Paese. Occorrerebbe richiudere le frontiere e controllare le entrate degli stranieri in

modo rigoroso.” Francesca Garibaldi: “Secondo me la globalizzazione ha sia dei lati negativi, come per esempio l’immigrazione della delinquenza, ma anche dei lati positivi come il commercio, che ci fornisce prodotti internazionali dei quali altrimenti non potremmo usufruire, e la scoperta di nuove culture”. Infine da Riva Ligure Marco Russi: “Sono favorevole alla globalizzazione intesa come scambi culturali e di conoscenze tecnico-scentifiche tra paesi anche molto lontani tra loro, ma non come pretesto per importare un tipo di modello economico e sociale a favore di certe multinazionali o banche. Inoltre non sono contrario al libero mercato ed alla vendita di prodotti all’estero ma credo che ad esempio trasportare del pesce di fiume dalla Cina all’Europa in un aereo che inquina non abbia molto senso. In un futuro imminente si dovrebbe consumare prodotti provenienti da poco lontano, da luoghi in cui si vive, e pensare alla salvaguardia dei diritti civili e dell’ambiente ad un livello globale.” Chiara Loffredo


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apre il 9 settembre a Sanremo

Nel nome di Raffaele, Franco e Diego

Fervono i lavori in via Pietro Agosti 111, a Sanremo, per l’apertura giovedì prossimo 9 settembre di un nuovo supermercato Conad. L’inaugurazione avverrà alle ore 10. Pioggia di regali sono previsti per i clienti. Giovedì 9, per esempio, dopo il tradizionale taglio del nastro tricolore da parte delle autorità, Conad darà in omaggio ai presenti un praticissimo shopper per Franco Lupi fare la spesa; il 10 settembre regalerà ai clienti una Raffaele Di Gregorio teglia da forno; sabato 11 un set di 6 bicchieri Bormioli. Architetti, installatori, commessi stanno dando gli ultimi ritocchi, Sugli scaffali del nuovo supermercato Conad si stanno posizionando i prodotti. Il reparto di macelleria garantirà carni di prima qualità, idem l’ortofrutta, frutta e verdura sempre freschissima. Il reparto panetteria offrirà quotidianamente pane fresco, pizze, focacce, pasticcini made in Sanremo. Spazio agli insaccati, ai formaggi, latticini, pasta, scatolame, bibite, vini locali come il vermentino, il rossese, l’olio, il miele, marche nazionali ed estere, champagne. Il supermercato, di modernissima concezione, si sviluppa su una superficie esposizione e vendita di 600 mq. Quattro le casse, un ascensore agevolerà l’accesso e la mobilità dei clienti. La nuova apertura Conad di via Pietro Agosti rappresenta anche un’importante e seria opportunità di impiego e di lavoro per una quindicina di giovani di Sanremo e dei centri vicini. Quando con la macchina fotografica siamo andati a curiosare abbiamo incontrato tra i vari reparti in allestimento i gestori ed i soci del nuovo supermercato alimentare: Franco Lupi con il figlio Diego e Raffaele Di Gregorio, tre imprenditori matuziani nati e cresciuti nel mondo e nella filosofia Conad. Il loro motto è “Prodotti di qualità al giusto prezzo”. Formula sempre vincente.

IMPERIA

Arrivano i mediatori interculturali Per facilitare la vita di tutti i giorni degli extracomunitari arrivano i mediatori interculturali. Da qualche settimana è scattato l’apposito progetto promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro e Comunitarie, Formazione, Servizi Sociali e i Centri per l’Impiego della Provincia di Imperia. L’iniziativa annoveBarabino ra per il momento mediatori interculturali nelle lingue araba, albanese e turca, e durerà sino al marzo 2011. Il progetto prevede il coinvolgimento di più enti presenti sul territorio quali le scuole, I Servizi Sociali, l’Amministrazione Penitenziaria, l’Asl ed i Servizi al Lavoro con la finalità di creare una rete in grado di fornire sostegno agli immigrati in situazioni di disagio sociale. I mediatori interculturali sono presenti settimanalmente presso le sedi individuate dai Servizi che partecipano al progetto per fornire prime informazioni e supporto L’assessore competente Cristina Barabino dice: “L’iniziativa, all’esordio per tale complessità sul nostro territorio, mira a svolgere in modo organico e sinergico una serie di azioni destinate all’inclusione sociale dei cittadini stranieri”. Per informazioni si può telefonare ai n° 0183-704473, 0184-577099, 0184-254822

Diego Lupi

Auguri ad Andreino Voice Tanti auguri all’uomo che da anni anima le notti della riviera ligure e non solo: stiamo parlando di Andreino Voice che oggi compie trentadue anni.

Le “Vele d’epoca” rischiano di affondare Imperia. La prossima settimana, avrà luogo, per la sedicesima volta, la manifestazione delle vele d’epoca, alla quale sono ammessi gli yacht d’epoca costruiti prima del 1950 e gli yacht classici costruiti tra il 1950 ed il 1977. La prima edizione avvenne nel 1986. Da allora parecchie cose sono cambiate. Le Vele d’epoca sarebbero dovute essere una delle manifestazioni più importanti sul panorama marinaresco, non solo a livello europeo, ma addirittura mondiale. Purtroppo, in special modo negli ultimi anni, le aspettative non sono state rispettate. La vela, forse non è uno sport che riesce ad attirare, apprezzato da un pubblico di nicchia, gode quindi di un seguito scarso. Ma il problema principale, sono gli investimenti. In un mondo come il nostro, dove tutto si basa sulla pubblicità,

a come si riesce a presentare il prodotto, ritrovarsi con pochi fondi per reclamizzare un evento come questo è una situazione difficile. Le responsabilità o le motivazioni possono essere svariate. L’importante non è puntare il dito e colpevolizzare a casaccio, ciò che conta e che preme, è trovare una soluzione. A beneficiarne non sarebbero solo “le Vele d’epoca”, ma tutta Imperia, la sua

provincia se non la regione. Sarebbe un’occasione importante per far conoscere e apprezzare il nostro territorio. Questa manifestazione dal 1992, si svolge con cadenza biennale, ma con quale risultato? Non sarebbe forse meglio accrescere l’attesa tra un’edizione e l’altra e prepararsi con maggior attenzione e con maggiori possibilità all’appuntamento successivo? Invece di organizzare questa manifestazione ogni due anni si potrebbe fare ogni quattro, ogni sei. L’importante è che quando si decide di scendere in campo, o in questo caso in mare, si abbiano mezzi idonei per promuovere, pubblicizzare e dare la giusta rilevanza ad un evento di peso e tante ambizioni. Insomma bisogna avere il coraggio di cambiare, di rischiare, di provare a migliorare una situazione che potrebbe rischiare grosso. A.P.


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BAJOCCOLIO una dolce idea di Bajardo Bajardo è fatta così: qualche volta ti può capitare di svegliarti avvolto in una di quelle giornate in bianco e nero, una spessa coltre di nebbia ricopre tutto quanto rendendoti soffusa la percezione di suoni e colori, ma non è una giornata persa perché il dolce abbraccio di una coperta e un buon libro da leggere ti coccoleranno fino a sera , facendoti desiderare, come in un fermo immagine, di restare a lungo in quel dolce abbandono, sollevato dalle corse e dallo stress di tutti i giorni. Oppure, e più frequentemente, ti svegli, rivedi le montagne che ti circondano e sei baciato da un tiepido sole, immerso in un azzurro talmente intenso che colora ogni tuo pensiero e tutto l'immaginato può diventare una creazione. Forse è in questo stato di grazia che si è svegliata Rita Raffa dell'Osteria ra Culetta quel giorno che ha immaginato di sposare il fruttato olio di produzione della propria famiglia con altri semplici ingredienti della cultura contadina: farina , zucchero e acqua, escludendo di proposito lieviti chimici e burro e impastandoli con le sue mani, seppur nel moderno laboratorio di pasticceria che possiede, proprio come avevano fatto per millenni le mani delle sue progenitri-

Rita Raffa, con la sorella Lucia, mostra i Bajoccoli ci, nelle loro più modeste e anguste cucine. Mi piace pensarla così la nascita del Bajoccolio, il biscotto che le ha fatto ottenere a Brussels ( Belgio), dall'International Taste & Quality Institute, che ogni anno premia le migliori creazioni in campo culinario a livello mondiale, il marchio di qualità “ITQI”, e che, ora, viene esportato in tutto il mondo. Se, invece, parli con Rita, magari accomodata ad un tavolo nel dehor dell'Osteria, ti trovi davanti ad una donna che ha saputo miscelare l'amore per il suo borgo di nascita con l'azione di una moderna imprenditrice nel campo della ristorazione. E' cominciata così, d'altra parte, l'avventura del-

l'Osteria ra Culetta, quando, dopo intensi anni passati a Monaco nella cura dei loro ristoranti, Rita e Jose, suo marito, hanno deciso di allentare il proprio impegno nella capitale del principato e lasciare al figlio la possibilità di sperimentarsi nel ruolo di responsabile della gestione. Dopo un anno passato a Bajardo, deliziandosi della pace e del riposo che il luogo offre, hanno preso coscienza, durante una passeggiata serale con il loro cagnolino, che il paese, seppur non mancassero ottimi ristoranti che offrono deliziosi piatti della tradizione bajocca, aveva bisogno di un piccolo aiuto per diventare meta di un appassionato stuolo di gourmets. E nascono così i Bajoc-

Il sindaco di Baiardo coli e tutte le altre specialità, sia dolci che salate, che si possono gustare nella loro piccola ma accogliente Osteria. Anzi, se vogliamo, l'avventura parte ancora da più lontano. Eravamo sul finire gli anni '60 e a Bajardo, allora luogo di villeggiatura assai frequentato, veniva a riposarsi in estate il Maestro Pasticcere Quirino Carbone, famoso pasticcere sanremese e proprietario di una quotatissima pasticceria di Mentone. Rita allora era una giovanissima ragazza che aiutava i genitori nel loro negozio di alimentari. Ma, come si sa, spesso il destino sa combinare incontri importanti. E inevitabilmente, il maestro, sicuramente vo-

glioso di trovarsi un allievo all'altezza della sua arte, incontra una giovane che, forse inconsapevolmente, ha in sé il genio della pasticceria. Dal gioco insegnamento - apprendimento prendono forma e sostanza magnifiche torte che per anni hanno deliziato il palato e le feste del paese e delle quali chi scrive ha fatto esperienza, mantenendone uno splendido ricordo. L'avventura a Monaco è ancora di là da venire... ma gli inizi sono incoraggianti. Ritornando ai giorni nostri, chi non avesse paura “dell'accusa” che gli abitanti di Bajardo muovono a Rita – In sei mesi hai fatto ingrassare un paese - o non avesse voglia di spingersi fino a Dubai, dove in alcuni alberghi è possibile gustare i Bajoccolio, più semplicemente può dedicare un fine settimana alla scoperta del borgo: potrà trovare ottima sistemazione anche per dormire, cucina tipica locale e nazionale e naturalmente squisitissimi dolci. Ultima annotazione: forse Rita non vi darà la ricetta dei Bajoccolio, di cui è giustamente gelosa, ma potrete portarveli a casa in una stupenda confezione regalo, si conserveranno a lungo e potrete regalarli anche a chi ha intolleranze alimentari, non contengono né burro né lievito né uova. D.M.


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L’università di Imperia si allarga

Arrivano i corsi in economia turistica e diritto internazionale

Imperia. Aumenta l’offerta formativa dell’Università di Imperia nonostante i tagli previsti dalla legge finanziaria e dai provvedimenti di contenimento della spesa del ministro Gelmini contro cui stanno protestando in questi giorni gli insegnanti della provincia di Imperia. Per il prossimo anno accademico la Facoltà di Economia, nell’ambito del Corso di Laurea in Economia Aziendale, ha previsto l’attivazione di uno specifico curriculum “turistico” ed è questa una delle più importanti novità del Polo

universitario imperiese per il prossimo anno accademico. «Il nostro obiettivo – ha detto ai giornalisti Massimiliano Ambesi presidente della Spui - è il potenziamento delle attività didattiche e di ricerca presso il Polo Universitario Imperiese, per corrispondere alle esigenze di sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro territorio. I nostri conti sono in ordine e la gestione di questi anni è stata attenta e scrupolosa » Lo spostamento a Imperia del corso di laurea ha innescato forti polemiche

Roberta Milano a Savona. Ad innescare la miccia è stata Roberta Milano, docente universitaria che sul suo blog ha dato la notizia con grande dispiacere e tristezza. “Il corso non chiude- scrive l’insegnante sul blog - ma viene sradicato dalla sede che lo ha visto nascere (a.a. 1992/93, inizialmente come Diploma). Al suo posto dovrebbe insediarsi il corso di laurea in Scienze Motorie.

Contestualmente sia Imperia che Genova stanno manifestando sempre più concretamente un interesse per le materie turistiche che invece qui, proprio nella provincia che ha il 41% delle presenze di tutta la Liguria, vengono chiuse nel silenzio generale”. Sull’argomento sono intervenuti la settimana scorsa Confcommercio, Industriali e Albergatori della provincia di Savona che hanno preso posizione contro la chiusura. In un comunicato mandato alle redazioni hanno scritto che: “L’Università deve avere uno stretto legame con il territorio e le sue valenze economiche: è indubbio che la provincia di Savona abbia nel turismo e nel terziario la principale fonte di reddito. Solo la disponibilità di risorse umane preparate, aggiornate e pre-

disposte all’innovazione e al cambiamento può garantire alle imprese del settore la possibilità di affrontare la concorrenza di altre realtà a vocazione turistica come la nostra. Nella “società della conoscenza’’ non si può prescindere dalla preparazione delle persone per competere e portare il nostro turismo ai livelli di eccellenza che il paesaggio, il clima e il mare ci possono consentire. La presenza dell’Università con la Facoltà di Economia del Turismo a Savona, se potrà contare su un livello ottimale dal punto di vista didattico e organizzativo, contribuirà allo sviluppo di un settore sicuramente trainante per l’economia dell’intera Regione” La polemica è dunque scoppiata ed attendiamo le reazioni degli altri soggetti coinvolti. Flavio Porchia


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CRONACAFLASH

BREVI NEWS

Muore turista di Varese Bordighera. Un turista di Varese è morto sul viadotto Sasso in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale. Valter Lavatelli, 54 anni, probabilmente stava facendo ritorno alla sua casa di Cipressa quando a causa del traffico che si era formato per un camion in panne, è caduto rovinosamente a terra. L’uomo è piombato sull’ultima auto in coda anche se il traffico veniva deviato sulla corsia di sorpasso e l’incolonnamento era regolarmente segnalato, senza lasciare nessuna trccia di frenanta. Le sue condizioni erano talmente disperate che i medici del Saint Charles hanno dovuto operarlo d’urgenza anche se un elicottero era pronto per trasferirlo al Santa Corona. Lavatelli era padre di un ragazzo di 19 e una raggazza di 23 anni.

Tre arresti per spaccio

Sanremo. La Squadra Mobile della Questura di Imperia ha arrestato Matteo Rinaldi (19 anni), Matias Hugo Andreas Pesante (22 anni) e Radouan Barra (20 anni) in esecuzione di ordinanza di arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Sanremo per il reato continuato di spaccio di sostanze stupefacenti. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di circa 80 grammi di hashish, di cui 70 grammi occultati dal Rinaldi all’interno del bauletto di uno scooter. E’ stato anche sequestrato del denaro provento dell’illecita attività di cessione dello stupefacente e una bilancia di precisione. L’indagine è stata mirata a contrastare il fenomeno dello spaccio e consumo di hashish tra giovani e adolescenti.

POLIZIA, CARABINIERI E VIGILI

100 Rom mandati via da Sanremo e Camporosso Sanremo. Blitz da parte del pattugliamento congiunto di Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani contro un centinaio di rom abusivi a Sanremo. Un campo nomadi di zingari rom (in parte italiani) è stato sgomberato nella zona di Pian di Poma dove solitamente stazionano i tendoni dei circhi ed il Luna Park. Sul posto un forte dispiegamento di uomini e mezzi, una dozzina di autovetture e circa 40 agenti. Sono stati trovati 20 camper con a bordo almeno 5 persone ciascuno. Al momento non si sa di cosa vivessero gli occupanti dei mezzi ma, guarda caso, negli ultimi tempi erano aumentati i furti negli appartamenti in città. I cittadini rom, accampati nello spiazzo dei camper, erano presenti in città da almeno tre giorni. Gli agenti hanno intimato loro di lasciare il campo e qualche momento di nervosismo si è registrato al momento dell’uscita dal piazzale, per il pagamento della tassa di stazionamento. Infine, i nomadi sono stati scortati all’imbocco dell’autostrada. Successivamente una dozzina di loro, con una roulette e tre auto, si sono sistemati sul greto del torrente Nervia a Camporosso Mare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, mentre il sindaco, Tiziana Civardi, ha emesso un’ordinanza di sgombero.

Imbocca via contromano, ciclista investe ragazza in moto

Si capotta con il motocarro davanti al casinò

Sanremo. Curioso incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, in via Manzoni . Una giovane che stava uscendo dal parcheggio delle moto è stata travolta da un ciclista che ha imboccato la via contromano. La giovane donna ha riportato lievi escoriazioni ed è stata portata in ospedale per accertamenti.

Sanremo. Un 35enne di origine cilena, che si occupa della pulizia di vetrine e negozi in genere, si è capottato mentre viaggiava a bordo del suo piccolo motocarro in via Matteotti a pochi passi dal Casinò. L’uomo ha riportato una serie di traumi non gravi ed è stato portato in ospedale per gli accertamenti del caso.

Trivellato per errore tubo del gas

Anziano infilzato in bocca da un ferro cadendo dall’albero

Imperia. I vigili del fuoco di Imperia sono intervenuti per chiudere al traffico via F. Musso dove alcuni operari che lavoravano in un cantiere hanno per errore trivellato un tubo che porta il gas nella zona. Per fortuna non si è resa necessaria l’evacuazione degli abitanti di nessuna palazzina. La situazione è tornata presto alla normalità mentre gli operai hanno provvedendo a chiudere la pericolosa falla.

Ventimiglia. Un uomo di 67 anni, G.P., italiano, ma residente in Francia, è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Santa Corona di Pietra Ligure per una ferita causata da un ferro che si è infilzato nella mandibola e che gli ha attraversato il viso fuoriuscendo all’altezza della tempia senza ledere a quanto pare organi vitali e l’occhio. Il malcapitato stava lavorando su di un albero quando è accidentalmente caduto. I vigili del fuoco di Ventimiglia hanno lavorato oltre 40 minuti per poter tagliare l’oggetto con una cesoia e permettere così di trasportare l’uomo all’ospedale dove è stato sottoposto a intervento chirurgico. L’episodio è


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avvenuto in località Serro nella frazione Calvo di Ventimiglia.

Aggredito il titolare del Cool Banana Sanremo. Due pregiudicati residenti nella Città dei Fiori, Sergio Caputo (36 anni, nella foto) e Walter Gerussi (24 anni) in preda ai fumi dell’alcool hanno aggredito per futili motivi il titolare del locale Cool Banana e un avventore che ha avuto la peggio riportando ferite a un braccio che i medici hanno giudicato guaribili in 30 giorni. All’arrivo dei Carabinieri i due hanno opposto resistenza e sono stati quindi tratti in arresto con l’accusa di lesioni e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Rapine su tutto il territorio, fermato noto pregiudicato Arma di Taggia. Renato Diego Gaeta, 30 anni di Sanremo, pregiudicato, sorvegliato speciale, è stato arrestato dai carabinieri di Arma di Taggia su ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Sanremo, per un definitivo del Tribunale ad una pena di 3 anni e 3 mesi di reclusione, più 2700 euro di multa, pena inflitta per rapine commesse tra Albenga, la Provincia di Imperia e Limone Piemonte. Ora si trova in carcere a Sanremo. Il giovane era salito alla ribalta delle cronache nei mesi scorsi per essere rimasto vittima di un agguato nel quale era rimasto ferito, attentato maturato nell’ambito di un regolamento di conti all’interno della malavita.

CRONACAFLASH

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SANREMO

Cordoglio per la morte di Claudia Sanremo. Si è tolta la vita in casa Claudia Esposito, la 30enne, molto conosciuta in città e fidanzata del Dj Massimo Troisi, anche lui morto nel marzo scorso per una grave malattia. La 30enne è stata trovata dalla madre senza vita. Purtroppo la corsa verso l’ospedale è stata inutile. La giovane era molto conosciuta in città, aveva vissuto per qualche tempo a Roma e lavorava presso il bar dello stabilimento Morgana. La morte della ragazza ha suscitato profondo cordoglio allo stabilimento ma anche al Victory e al Silk, discoteca dove spesso Claudia andava a ballare. Oltre alla morte del fidanzato, può aver influenzato l’insano gesto anche il recente arresto del fratello minore per una coltivazione abusiva di marijuana

Scontro tra scooter e furgone Sanremo. Lieve incidente stradale in corso Marconi. Non si conosce la dinamica dell’incidente che ha visto lo scontro tra uno scooter, sul quale viaggiava un uomo, ed un Renault Kangoo condotto da una donna. Fortunatamente solo l’uomo sullo scooter ha riportato alcune lievi ferite ed è stato soccorso e traportato in ospedale.

Anziano trovato morto Imperia. Il cadavere di un uomo di 91 anni A.P. cardiopatico è stato rinvenuto in un terreno vicino a casa sua in via Diano Calderina. L’allarme è stato dato dai familiari preoccupati non vedendo rientrare l’anziano che si era allontanato per andare in campagna. Purtroppo sono risultati inutili i tentativi di rianimare l’uomo.

Incidente in galleria senza conseguenze

Sanremo. Scontro frontale all’interno dell’ultimo tunnel dell’Aurelia Bis a Sanremo. La conducente di una Mazda avrebbe perso il controllo del mezzo finendo contro una Panda che procedeva in senso inverso. L’impatto è stato piuttosto violento ma, per fortuna, gli occupanti dei due mezzi non hanno subito ferite. Qualche difficoltà per il traffico ma subito risolte, dato che i due conducenti non hanno avuto bisogno di cure mediche dopo aver compilato il “Cid” .


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SORRIDI CON RIVERSO

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MegaPorto: per ora più croce che delizia Indagini della polizia. Conti da pagare Imperia. Sulla realizzazione del mega porto di Imperia, che molti cominciano a chiamare “Porto Caltagirone”, continuano colpi di scena e fuochi d’artificio. C’è attesa per il prossimo consiglio comunale dedicato proprio al delicato e scottante problema. Il Pd è deciso più che mai a dare fuoco alle polveri. “Non ci stiamo - dicono molti dell’opposizione prendendo a prestito un linguaggio tipico della Lega - a permettere che i romani la facciano da padroni a casa nostra. Il sindaco Strescino e la maggioranza devono dare alla città molte spiegazioni a cominciare dal perchè chi costruisce non paga i fornitori”. La tensione è tesa. Il ritorno in campo dell’ex mi-

Caltagirone nistro Scajola “per rimettere - come si dice a Calata Cuneo - ordine e le cose a posto” anzichè calmare le acque sembra destinato ad agitarle ancora di più. Martedì c’è stato un delicato incontro a palazzo civico tra il sindaco Strescino e Caltagirone proprio sul futuro della struttura e del Cda della Porto di

Imperia spa. Il Consiglio di amministrazione si riunirà proprio domani. Novità? Si dice che aggregherà quasi sicuramente Carlo Conti, attuale direttore generale. Conti, da sempre uomo di fiducia di Claudio Scajola, dovrebbe tornare a sedersi sulla poltrona di amministratore delegato. Altro uomo di fiducia dell’ex ministro è il dottor Calzia. Verrà nominato anche il nuovo Direttore dei lavori. Le dichiarazioni a caldo a fine della riunione Strescino-Caltagirone denotano un attacco del primo cittadino imperiese alla minoranza riguardo la questione sul presunto abuso sul capannone della nautica: “Devono smetterla di gettare discredito sulla città. Ades-

Strescino so si permettono anche di contestare le decisioni del pubblico ministero”. Caltagirone, invece molto più diplomatico: “Ho la serenità di chi sa di aver finora fatto del proprio meglio”. Comunque secondo le classiche voci di corridoio questa situazione piace poco a Caltagirone per via del “tradimento”

“Mafiosissima 2010”, non si placano le polemiche Lanteri, “sosia” di Strescino

Gazzano Imperia. “Mafiosissima 2010” l’evento organizzato dalla sinistra giovanile imperiese, è stato davvero un successo oltre le aspettative e ha fatto infuriare non poco il sindaco di Imperia Strescino e il Pdl del capoluogo. Il mattatore dell’evento è stato Alessandro Lanteri segretario provinciale dei Giovani Democratici, che sfruttando una discreta somiglianza col primo cittadino, ha portato il saluto della città di Imperia ai ragazzi di “Mafiosissima 2010”. Ma Strescino, vuoi forse il poco senso dell’umorismo e il suo out out già evidenziato nei giorni scorsi sulla manifestazione, un poco faziosa secondo i rappresentanti del partito di Berlusconi, non

Montanari ha gradito ed ha accusato il “suo sosia” affermando che “non doveva indossare la fascia tricolore, capisco l’ironia dell’imitazione che è anche una cosa simpatica, ma i simboli sono sacri e non si toccano. Non comprendo nemmeno come sia stato possibile che gli adulti del Pd possano aver perso il controllo su una manifestazione di questo tipo”. Durante la giornata numerosi sono stati gli incontri sviluppati in spiaggia dai giovani per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema difficile come la mafia: Marco Preve di Repubblica ha presentato il suo libro “La Colata”, Sebastiano Venneri di Legambiente ha presentato

in anteprima il rapporto “Ecomafie” e Matteo Lupi di Libera. Ma la polemica non si è certo fermata a sabato, Alessandro Gazzano consigliere comunale del Pdl e segretario cittadino del partito ha fortemente criticato la manifestazione: “Una prova di forza inutile come del resto lo era stata l’anno scorso Abusivissima quando era stato contestato un abuso che poi non si è rivelato tale. Non abbiamo partecipato perché non siamo stati invitati. Evidentemente il dibattito doveva svolgersi a senso unico. Gli organizzatori sottolineano il successo di pubblico ma è normale che in un fine settimana di agosto col sole sulla spiaggia ci sia tanta gente”.

Seppur adirato, Gazzano, tende una mano alla sinistra affinchè si parli di mafia per sensibilizzare sull’argomento: “A Imperia la mafia che loro intendono non c’è. Comunque facciamolo pure un dibattito serio ma nel chiuso di una sala. Il Pdl di Imperia è sempre disponibile a confrontarsi su questi temi. La lotta alla mafia non ha colore politico”. Dal fronte dell’opposizione di governo imperiese, Giorgio Montanari consigliere comunale del Partito Democratico ha risposto così al collega di maggioranza Gazzano: “Sostenere che la mafia qui da noi non esiste vuol dire negare l’evidenza”.

a.d.b.

IMPERIA

dell’amministrazione comunale nei confronti del socio privato ma soprattutto c’è il nodo delle quote, il 33%, che l’imprenditore vorrebbe tenere per se. Ma oltre a queste beghe, se ne aggiungono altre: le imprese che lamentano ritardi nei pagamenti le quali sono una vera e propria bomba ad orologeria pronta a scoppiare, il problema della commissione di controllo, le indagini della polizia postale sulla nascita del progetto e la discussione nel prossimo consiglio comunale dedicato al porto. Troppe ombre e il futuro dell’assetto del porto di Imperia è sempre più incerto... a.d.b. APPELLO AI LETTORI

“Aiuto, mio papà è stato investito” Un lettore de L’ECO, Michele Rovere, ci ha scritto riguardo all’investimento di suo papà da parte di un pirata della strada: “Martedì mattina mio padre e stato protagonista di un fatto increscioso. Procedendo verso Diano , all’altezza di piazza Maresca è stato investito da un’auto che non ha rispettato lo stop. L’automobilista in un primo momento si è fermato, ma poi, approfittando della confusione che si era creata, si è allontanato senza neppure chiamare il 118, cosa che per fortuna è stata fatta da alcuni passanti. Mio padre per lo shock, non ricorda nessun particolare dell’auto che lo ha investito. O ra è ricoverato all’ospedale con una frattura, per fortuna lieve, ad una vertebra che gli procura molto dolore. Facciamo appello a chi ha compiuto tale gesto a contattarci per poter istruire le pratiche assicurative necessarie per accedere ai dovuti rimborsi danni. Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi è a conoscenza di quanto accaduto. Può chiamarci al 3887478086”. Grazie.



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A Cervo attivata la rete Wi-Fi

E’ già attivo a Cervo, da alcuni giorni, il nuovo servizio Wi-Fi. Nato da un’idea congiunta della Pro Loco e dell’amministrazione comunale, il Progetto “CERVO WI-FI”, ha fatto registrare l’adesione di larga parte delle imprese turistiche cervesi. Il progetto consiste nella creazione di una rete “senza fili” costituita da punti di accesso (hot spot) installati dalla ditta IMPERIAL POINT di Imperia, a copertura della quasi totalità del territorio cittadino. Gli Hot Spots permettono alle apparecchiature quali PC, notebook, smart-phone o palmari Pda di collegarsi ad Internet attraverso onde radio, senza utilizzare cavi di collegamento. Ogni Hot Spot è stato collegato a linee già esistenti presso le attività commerciali aderenti, a copertura delle relative strutture e del-

le zone limitrofe, e questo senza pertanto aumentare i costi gestionali. Una apprezzabile adesione evidenzia la bontà del progetto ed anche la sensibilità degli operatori nei confronti di iniziative di tale portata. Altre attività hanno infatti già manifestato la volontà di aderire nell’immediato futuro, cosa che consentirebbe la copertura pressoché totale del territorio comunale. A fianco della Pro Loco e delle imprese private, l’Amministrazione Comunale garantisce: - il patrocinio dell’iniziativa; - la disponibilità dei locali e del personale dell’ufficio IAT per la registrazione degli utenti del servizio WI-FI e la distribuzione delle relative Cards; - un piccolo contributo per organizzare la fase di

informazione e promozione dell’iniziativa, (installazione di cartelli e realizzazione di un depliant informativo). L’Assessore Desiglioli commenta “Un servizio prezioso per ospiti e turisti, ed anche per i residenti, ma soprattutto per quella clientela internazionale che alloggia nelle strutture campeggistiche o che partecipa alle diverse accademie di perfezionamento musicale.

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UNA GIORNATA DI PESCA PER DIVERSAMENTE ABILI

L’Associazione di Pesca Sportiva Dilettantistica Stella Maris, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Imperia ed alle Associazioni di Volontariato dell’area disabilità, organizzano per domenica 5 una escursione in mare a favore di persone con disabilità. La manifestazione è denominata “Il mare per tutti” ed avrà le caratteristiche Ranise di una gara di pesca con rilascio del pescato, nell’ottica di una attività sportiva che rispetti e salvaguardi l’ambiente marino. I soci dell’Associazione Stella Maris metteranno a disposizione dei partecipanti 15 imbarcazioni per l’uscita in mare. Il programma prevede l’imbarco dei partecipanti alle ore 7.30 dalla Marina di Porto Maurizio, il raggiungimento del campo di gara, la gara di pesca della durata di tre ore circa ed il rientro previsto per le ore 13.00. La premiazione sarà effettuata presso la Piscina comunale, subito dopo il pranzo offerto dall’Associazione Stella Maris. Aderiscono all’iniziativa le Associazioni Anffas, Anglat, Handarpermare, Isah, Persona Down . “Ringrazio di cuore l’Associazione di Pesca Stella Maris – conclude l’Assessore Dott. Antonello Ranise” – che già da alcuni anni collabora con le Politiche Sociali per offrire momenti di svago a persone anziane. Da quest’anno prende il via anche questa ulteriore iniziativa, voluta fortemente dal Direttivo dell’Associazione, a favore di persone disabili. COMUNE DI IMPERIA

La sede di piazza Dante cambia numero La sede decentrata di piazza Dante, (uffici del settore V-servizi sociali/attività educative, distretto socio-sanitario e S.E.R.I.S. s.r.l.) cambia il numero del suo centralino: 0183 5095310. Il cittadino, attraverso un sistema di risponditore automatico, verrà messo in contatto con gli uffici dei servizi sociali/attività educative (digitando 1), degli uffici del distretto socio sanitario (digitando 2) e degli uffici della Seris (digitando 3).



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CENTRO MASSAGGI CINESE O BACCANALE? SANREMO Il centro di via Martiri della Libertà

De Corato Sanremo. E’ da un circa un mese che nella città dei fiori ha fatto la sua comparsa un centro massaggi cinese sito in via Martiri della Libertà, quartiere meltin pot che ormai ospita numerose attività commerciali di stranieri come cinesi, magrebi-

ni, romeni e indiani. A Sanremo l’apertura di un centro del genere è un fatto nuovo, soprattutto se paragonato a realtà più grandi come Milano dove ogni due giorni ne apre uno. Poi si sa, quando si pensa al centro massaggi, nell’immaginario comune viene dipinto come un posto dove “di nascosto” sarebbe possibile trasgredire. Tra gennaio e luglio 2010, cita il Corriere della Sera, nel capoluogo lombardo sono stati aperti 97 nuovi centri massaggi. 77 di questi sono gestiti da cittadini cinesi i quali impiegano ragazze connazionali e la clientela è quasi del tutto maschile. Le statistiche del comune rivelano che, fino

al 2007, i centri massaggi cinesi in città erano appena otto. Anomalie o segnali? In ogni caso numeri che fanno riflettere. A Milano vige la linea dura contro questi centri che spesso e volentieri, ahimè, sono una copertura dove si esercita la prostituzione made in China. Lo stesso vice sindaco di Milano, in merito ha detto: “Questi luoghi stanno avendo un anomalo boom grazie soprattutto a cinesi. Su questa proliferazione aleggia il sospetto che si tratti di investimenti non sempre puliti. Spesso poi questi locali sono anche il paravento di attività di prostituzione”. Per un quadro più preciso sull’argomento, il vice sindaco

di Milano ha sottolineato: “Con la liberalizzazione del commercio avviata dal decreto Bersani il Comune non può far nulla per impedire le aperture di queste attività, che sono equiparate ai centri benessere e pertanto privi di vincoli orari. Nella totale deregulation e in assenza di una normativa che disciplini il settore - conclude De Corato - in alcune aree critiche il comune ha imposto con le ordinanze la chiusura anticipata alle 20, punendo le violazioni con 450 euro di multa. Finora sono una quindicina le attività di questo tipo già sanzionate”. Questa è la situazione a Milano e a Sanremo? Il centro è aperto dal pome-

riggio fino alle 2 di notte, sette giorni su sette, e al suo interno ci sono le stanze adibite al massaggio, per il bagno nella vasca di legno e il massaggio viene fatto da ragazze cinesi. Sorge un dubbio legittimo: visto che parlano poco o niente italiano saranno abilitate per la nostra legge a fare detta attività? Ovviamente se il centro è aperto e funzionante vuol dire che ha tutto in regola. Alcuni abitanti del quartiere si sono lamentati riguardo questo centro, per il via vai di persone fino a notte fonda che disturberebbe la già precaria tranquillità del quartiere. Insomma, centro massaggi o baccanale? Andrea Di Blasio

Piazza Nota è diventata un recinto per i maiali!

Sanremo. Nel cuore di Sanremo, nel luogo dove una volta sorgeva il palazzo comunale ovvero in piazza Nota, erano partiti dei lavori di risanamento ma tutto ad un tratto si sono fermati. Gli esercenti della piazza lamentano incuria e degrado e si sentono cittadini di serie B. Le immagini che vi proponiamo sono eloquenti... a.d.b.


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SANREMO

Code bestiali ai botteghini per la “Sanre” che chiude

“Vip” allo stadio: Bissolotti, Zoccarato e Del Gratta Sanremo. Dire che la notte prima dell’esordio in Lega Pro della Sanremo, non ho dormito sarebbe una bugia ma posso assicurare che avevo una grande emozione in me domenica nell’entrare al “Comunale” per il ritorno della Sanremese nell’ex C2. Finalmente la Sanremese è tornata nel calcio che conta e l’ha fatto anche in un discreto modo, pareggiando a occhiale contro un Lecco, orfano del bomber Veronese fuori ufficialmente per febbre anche se i rumors lo danno vicino al Pavia e Corrent a Carrara, che pensava di avere vita facile nella città dei fiori ma invece no. Il primo tempo, seppur equilibrato, è stato più di marca biancoazzurra con Bosio spauracchio della difesa lariana. Al quarantasettesimo del secondo tempo Perelli stampa sul palo

il gol che avrebbe dato il vantaggio ai matuziani oltre a cambiare radicalmente la faccia della partita visto che un minuto prima per doppia ammonizione Martinelli del Lecco andava in anticipo sotto la doccia. La “Sanre” però non sfrutta la superiorità numerica e tiene palla con sterilità senza creare azioni pericolose per gli ospiti. E sono proprio loro che alla mezz’ora del secondo tempo si rendono pericolosi portando in parità il numero dei legni colpiti e creando contropiedi insidiosi. Il finale è targato Sanremo ma purtroppo sia l’imprecisione che la sfortuna ci regalano questo pareggio che alla fin dei conti va bene così. Ma ovviamente la prima giornata di campionato in scena a Sanremo non è stata solo calcio: non pochi problemi al pubblico hanno

Saverio Semiglia creato le nuove normative contro la violenza negli stadi. Lunghe code ai botteghini per accaparrarsi un biglietto per la partita e alcuni presi dallo sconforto o son tornati a casa o hanno seguito la partita dalle due “curve esterne” ovvero Poggio e Val d’Olivi, dove c’erano più di duecento persone a

sostenere i colori biancoazzurri. E dalla “curva Val d’Olivi” si è sentito fin dentro il “Comunale” l’urlo di sdegno del tifo organizzato sanremese (“Cani Sciolti” e “Matutia 1904”) che hanno manifestato pacificamente il loro disappunto contro la tessera del tifoso. E infatti la tessera del tifoso ha di fatto privato del sostegno degli ultrà una Sanremese operaia e vedere la mitica “Gradinata Nord” quasi vuota è stato uno spettacolo che ha fatto male al calcio. Una festa a metà per il ritorno della Sanremese nel calcio professionistico, senza il fondamentale supporto dei suoi tifosi. Ma domenica è stata anche occasione per vedere Roberto “El Pampa” Sosa la bomba di mercato portata nella città dei fiori dalla famiglia Del Gratta che è stato presentato al pubblico del “Comunale”. Molti i politici presenti allo stadio per sostenere la Sanremese: il sindaco Zoccarato, gli assessori Berrino, Fera, Lolli, Il Grande, i consiglieri Gugliotta e Ballestra,

il neo consigliere della casa da gioco Ghersi, la Sanremo Promotion con Giorgio Giuffra e l’ex assessore al turismo Tonino Bissolotti da sempre grande appassionato di calcio, hanno assistito a questo match. E’ importante sapere che per continuare ad assistere a belle giornate di sport nella nostra città, devono ricordarsi di fare la loro parte sostenendo la Sanremese. Tornando sul fronte tifosi, abbiamo raccolto alcune dichiarazioni a caldo sulla partita e non solo; Saverio Semiglia degli “Irriducibili” ha detto: “sono arrivato al “Comunale” un’ora prima del fischio di inizio ma per via della lunghissima coda sono stato costretto a vedere la partita dal curvone di Poggio. L’organizzazione è stata davvero pessima!” Sulla partita: “La squadra ha giocato bene e forse qual cosina in più potevamo farla, ma va bene così”. Un altro tifoso, Francesco, ha affermato: “Le code si sarebbero potute evitare se tutti avessero acquistato


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SANREMO

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e con un pareggio

Danilo il biglietto in prevendita da una settimana ma hanno preferito arrivare all’ultimo minuto. Sono eventi normali che capitano alla prima partita anche se il “clima di guerra” fuori dallo stadio si poteva evitare”. Ancora Irriducibili con Danilo: “E’ stata una buona partita e a questa squadra con molti giovani in campo, va un sentito applauso; siamo stati ostici per il Lecco”.

Carlotta e Alessia Infine, due giovanissime tifose, Carlotta e Alessia hanno sottolineato all’unisono: “E’ stata una bella partita, anche se ci son stati troppi falli e si poteva fare di più. Ma alla fine un pareggio ci può stare”. Insomma “quasi buona” la prima e domenica prossima primo importante appello di settembre col derby contro il quotato Savona. Andrea Di Blasio

Martedì intanto al Casino, è stata presentata la rosa ufficiale della Sanremese 2010/2011. Ecco la foto della squadra al completo con mister Calabria e col consigliere provinciale Ormea al centro. (Foto Sanremonews)

TABELLINO, RISULTATI E CLASSIFICA

Prima giornata di Lega Pro 2/A

SANREMESE-LECCO 0-0 SANREMESE (4-3-2-1): Petruzzelli, Raguseo, Gagliolo, Feliciello, Mannella, Siciliano, Perelli, Cotellessa (dal 77° Papa), Moronti, Miceli (dal 54° Diaferio), Bosio. All. Calabria. 12 Caverzan, 13 Bona, 14 Papa, 15 Diaferio, 16 Sabbione, 17 Geraci, 18 Salmaso. LECCO (4-4-2): Gadignani, Jidayi (Bartoccini dal 39° p.t.), Moracci, Galli, Martinelli, Chiecchi, Cortese, Anastasi (dal 64° Carroccio), Suriano (dal 49° Pizzuti), Buda. All. Giorgio Roselli. 12 Duranti, 13 Pizzuti, 14 Carofiglio, 15 Mattaboni, 16 Ciasca, 17 Carroccio, 18 Bartoccini. ARBITRO: Sig. Gianluca Manganiello (CastanoGuarischi). NOTE: giornata calda, spettatori 600 circa (con lunghe code alle casse ed una trentina di tifosi ospiti) e terreno in buone condizioni. Espulso: Luca Martinelli al 46° per doppia ammonizione. Ammoniti: Martinelli (L), Gagliolo (S). Angoli: 5-4 per la Sanremese. Minuti di recupero: 3 sia nel primo che nel secondo tempo. Girone A Casale-Pro Patria 0-3 3’ Ripa (PP), 16’ Ripa (PP), 38’ Pacilli (PP) Feralpi Salò-Canavese 1-0 8’ Graziani (FS) Mezzocorona-Valenzana 0-1 93’ Drudi (V) Montichiari-Tritium 1-1 17’ Dimas (M), 76’ Lenzoni (T) Renate-Rodengo Saiano 0-1 88’ Cazzamalli (RS) Sacilese-Sambonifacese 2-2 23’ Kabine su rigore (Sac), 26’ Kabine (Sac), 51’ Pietribiasi (Sam), 90’ Pietribiasi (Sam) Sanremese-Lecco 0-0 Savona (riposa) Virtus Entella-Pro Vercelli 0-1 35’ Labriola (PV) Classifica dopo la prima giornata: 3 punti Pro Patria, Feralpi Salò, Valenzana, Rodengo Saiano e Pro Vercelli, 1 punto Montichiari, Tritium, Sacilese, Sambonifacese, Sanremese e Lecco, 0 punti Casale, Canavese, Mezzocorona, Renate, Virtus Entella, Savona* (*una partita in meno)

La presentazione de “El Pampa”

SANREMO

Scuola calcio e Torneo Internazionale della Carlin’s Boys Mentre sta per decollare la 53° edizione del Torneo Internazionale della Carlin’s Boys è imminente anche l’inizio dell’attività sportiva della Scuola Calcio del sodalizio nero azzurro. Il presidente carlino Lucio Castagno fa il punto. “E’ mio desiderio esprimere la più viva soddisfazione nel comunicare a tutti i nostri ragazzi, e a coloro che vorranno frequentare i nostri corsi, di aver raggiunto un accordo importante con la Sampdoria per qualificare ancora di più il settore giovanile cui dedichiamo tanta cura e impegno. A partire da quest’anno, infatti, la Carlin’s vanterà il privilegio, unica Società sul territorio nazionale, di fregiarsi del marchio “Scuola Calcio Ufficiale Uc Sampdoria. A questo proposito, per rinsaldare il legame che ci lega alla Sampdoria, posso già annunciare che il Kit di abbigliamento dedicato alla Scuola Calcio e ai suoi Istruttori sarà quello ufficiale della Robe di Kappa, sponsor tecnico che veste già da tempo il settore giovanile blucerchiato”. Ma le novità non si finiscono qui, grandi migliorie, infatti, anche per quanto concerne l’impiantistica. “Sì – aggiunge Castagno. A conferma della considerazione che la Carlin’s Boys nutre nei confronti dei piccoli atleti della Scuola Calcio, è in fase di ultimazione un impianto di proprietà in erba sintetica di ultimissima generazione dove si svolgerà l’intera attività del settore”. Martedì, intanto si è alzato il sipario sul Torneo Internazionale. Al Comunale di C.so Mazzini (20.45), ha aperto la rassegna, il confronto tra la Carlin’s Boys del tandem Diego Bevilacqua/Nicola Ventura e l’Inter. A Pian di Poma (sempre alle 20.45) Fiorentina–Red Bull Salisburgo. Queste le altre sfide del turno inaugurale con i rispettivi campi: Ore 20.30: Sampdoria-Imperia (Nino Ciccione a Imperia); Ventimiglia-Reggina (Morel a Ventimiglia). Ore 22.00: Koper-Milan (Nino Ciccione a Imperia); Juventus-Slavia Praga (Morel a Ventimiglia).


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ATTUALITA’

Viaggio nei quartieri: problemi? si, no - BUSSANA NUOVA

Bussana Nuova: figlia maltrattata dalla matrigna Sanremo. “E se ci unissimo ad Arma?”

Gianni Natta con alcuni abitanti della frazione Sanremo. Bussana è la frazione più popolosa del comune di Sanremo e fino al 1887 questo nome indicava il villaggio distrutto dal terremoto e successivamente abbandonato per essere ricostruito tre chilometri più a valle, il quale venne denominato Bussana Nuova. Bussana è uno dei centri principali della valle Armea, la zona industriale della città dei fiori, infatti vi sorge il nuovo mercato dei fiori ma anche il penitenziario. Nel 1990 il Festival di Sanremo ebbe luogo

proprio nel mercato dei fiori di Bussana, sul quale il giornalista Gigi Vesigna nel suo libro “Vox Populi” racconta di alcuni simpatici aneddoti… Non è del festival di Sanremo che vogliamo parlare ma di Bussana, un tempo comune autonomo che il fascismo per una sua mania volle unificare a Sanremo e che recentemente ci sono stati alcuni rigurgiti antimatuziani con la volontà di secessione dalla città dei fiori. Nel nostro viaggio in giro per i quartieri di Sanremo, non poteva

mancare la voce di Bussana e agli abitanti del paesello abbiamo chiesto quali sono i problemi che l’affliggono. Gabriella ci ha detto: “le isole pedonali non vengono per niente rispettate e ciò è un pericolo per i bambini. Inoltre non si vedono i vigili, pur essendo un piccolo paese con poche strade, esse sono molto trafficate, ci vorrebbe più controllo della velocità”. L’attivissimo ex consigliere comunale Gianni Natta ha sottolineato quanto Sanremo sia come Genova, ovvero matrigna:

“Da Sanremo ci sentiamo abbandonati, Bussana è bella dovrebbe essere più seguita e curata dall’amministrazione comunale. Qui c’è tutto, questo paese è vivo, ripeto il comune dovrebbe sostenerci di più perché ci sentiamo soli. Per fortuna che la gente di Bussana sa fare di necessità virtù, infatti le manifestazioni sono curate e organizzate dai bar e dai comitati”. E su uno dei problemi storici di Bussana, ovvero le prostitute stradali, Natta ha detto: “le prostitute continuano ad essere un grande problema, abbiamo chiesto di installare dei punti luce ma ad oggi non

Giuseppe

Giovanni è cambiato nulla”. Per Giuseppe, un simpatico pensionato della frazione, Bussana è il luogo ideale per vivere: “A Bussana si vive bene, è una frazione tranquilla e fortunatamente ci sono pochi problemi. E’ proprio un’isola felice”. Dello stesso avviso è anche Giovanni: “E’ un bel paese e si sta proprio bene. Però c’è una cosa che non va: quest’anno per colpa di pochi, non si faranno i consueti festeggiamenti di San Egidio, questo si che è un problema!” Insomma, non a torto, Bussana si sente sorella povera di Sanremo e non va bene per una frazione, per la gente e per una zona così ricca di storia. Andrea Di Blasio


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A Riva Ligure

Musica, magia, danza e tanta allegria

O C E ’ L E D A FEST Franklin Lee Montague

The Cheerleaders - Italia

Tony Arceri

Cast eccezionale per una serata indimenticabile e coinvolgente

Tom Shanon

Gaetano La Balestra


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I GIOCHI DE L’ECO

ON TOM SHAN

IL CAST DEL

ta con la A is rt a , n o n a h del Tom S Parigi, stella e a e iv V . la o c maius esibisc lin Rouge. Si u o M l e d a bravura da ttacolo nei migliori e n u o è Lid a u s la rotelle, imo spe con i pattini a i porta il suo applauditiss o, San Paolo. Molti vorin nn urlo. Da tre a o, Las Vegas, Mosca, Berl ora oggi è l’unico artista d nc teatri del mon , ma nessuno ci riesce. A su 4 cilindri. Incredibile. rlo ller” rebbero imita ilibrio con i “ro mato “Laser Tom Shanon”: u q e in re ta s chia zioa riuscire a re rdinario viene re atmosfere oniriche, emo o. o a tr s le ra tu a oetic crea Talento n ser è il solo a tori in un mondo magico, p la i g g ra o d n a a utilizz li spett re e portare g ta n e v in , re TONY ARCERI a n . e s s la c Gran

FRANKLIN LEE MONTAGUE Franklin Lee Mo sciuto in Jamaic ntague, nato e crea ley. Un mito. C insieme a Bob Maran musicista, show tante, compositore, ma cabile, alla Barry n. Voce indimentiW Soul, Funk, il Re hite, canta il Blues, gg ed una bravura ae con naturalezza st giovanissimo a g repitosa. Comincia ira la Jamaica e fa g re il mondo, lascia rossi concerti part endo dall’Inghilterra, p oi Turchia, Canadà Germania, Svizzera, ,A trascinatore, dura merica, Italia. E’ un n carriera incontra te la sua strabiliante e si esibisce con stri sacri del calib mo ro Stevie Wonder, W dei Rolling Stones, ilson Pickett.

GAETANO LA BALESTRA Gaetano La Balestra, una voce tenorile che incanta. Vincitore in tv, Rai e Mediaset, de “La Corrida”, condotta da Gerri Scotti, vincitore di puntate de “I Raccomandati” condotte da Pupo, vincitore del programma “La Botola” condotta da Frizzi. Attualmente sta registrando un Cd con brani inediti pop, classico e lirico, che uscirà per Natale. Cristiano Malgioglio è tra i suoi più convinti estimatori. Applauditissimo ne l’operetta “Il Paese dei Campanelli” al Teatro San Babila di Milano, nell’opera pop “Anastasia” ed in performances a Montecarlo e sud America.

Tony Arceri, nel campo del ballo, è considerato a ragione un “mostro sacro”. Quest’anno, in coppia con l’affascinante e brava Alexia Bonino, nel Golfo dei Poeti, si è aggiudicato il prestigioso titolo di “Campioni di Coppa Italia 2010”. Il Palmares di Tony, che balla da 22 anni e fa coppia fissa dal 2009 con Alexia, allieva di Jacqueline De Min, è straordinario: sono vice Campioni Italiani 2010. Alla Festa de L’ECO presenteranno balli latini.

Partecipa alla serata puoi vincere un magnifico rubino Tra tutti gli spettatori presenti sabato sera a Riva Ligure e tra chi ha partecipato ai 3 giochi de l’estate inviando i tagliandi verrà estratto a sorte il numero ed il nome del vincitore del rubino offerto da L’ECO. Non perdere l’occasione, partecipa, manda tagliandi, viene a la FESTA de L’ECO 2010, il fortunato vincitore potresti essere PROPRIO TU!!!


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I GIOCHI DE L’ECO

LLA SERATA

LE BRASIL IANE

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BURLESQUE

Le Brasiliane lezza, bravura . Ketty e le sue amiche, co n , ce ne fosse b musica e ritmi caraibici a costumi luccicanti, belggiungeranno isogno, pepe, , allegria e vog lia di ballare a caso mai lla serata.

THE CHEERLEADERS ITALIA

Sophie, regina dello strep tease burlesque, arriva dalla Transilvania, la terra del conte Dracula. E’ la spogliarellista più applaudita e statuaria dell’estate 2010 del Nord Est. Dopo Costa Azzurra, location di Milano, Venezia, Roma e Costa Smeralda da settimane si sta esibendo con successo a “L’Effimero” di Finale Ligure, tra i più noti e meglio frequentati After dinner lap dance della Liguria. Spettacolo per intenditori ed amanti del bello.

LUCA LANTERI Luca Lanteri ha la musica nel sangue. Buon orecchio, autodidatta, ha cominciato presto a suonare e a cantare. Con un gruppo di amici fonda la sua Band. Stimolato anche dal padre Antonio, amante della musica lirica e del melodramma, si perfeziona artisticamente. Predilige il rock italiano, le sonorità dei Negramaro e dei Timoria.

La Festa si svolgerà in Piazza Ughetto. Inizierà alle 21. Sono possibili altre sorprese. Non mancate!

Le Cheerleaders Italia sono ragazze bellissime, piene di grinta e sensualità. Catturano l’attenzione ovunque si esibiscano con uno show unico nel suo genere. Al pubblico offrono un mix di ritmo, acrobazie, uno stile funky, molto dinamico, uno spettacolo travolgente basato sul perfetto sincronismo e sinuosi movimenti atletici. Indossano pom-poms e costumi scenografici originali americani. Arrivano da Torino, si allenano 4 ore ogni giorno, offrono uno spettacolo sexy adatto a tutti gli spettatori. Le Cheerleaders l’anno scorso hanno inaugurato i Mondiali di Nuoto a Roma.

ROCCO FEDELE

NESIBE

Rocco Fedele, cantautore del genere new melodico, ha come riferimento artistico Eros Ramazzotti e canzoni italiane che commuovono ed arrivano al cuore. Il suono della sua chitarra e l’armonia della sua voce certamente non vi lasceranno indifferenti. A Riva Ligure presenterà una sua nuova canzone.

Nesibe è una giovanissima che senza dubbio farà carriera. Occhi da cerbiatta, voce delicata, ma con notevole sonorità e grinta, ha un repertorio molto vasto che spazia da Jovanotti alla Tatangelo. In questa edizione de L’ECO è l’unica cantante rosa, al femminile. Tocca a lei difendere la categoria.



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Autorità, amici, lettori, tanto pubblico per una serata da NUMBER ONE Ci siamo. Il conto alla rovescia per la Festa de L’ECO della RIVIERA 2010 è cominciato. Sabato 4 settembre, tra pochissimo, in Piazza Ughetto a Riva Ligure, alle 21, inizierà il tradizionale spettacolo. Non mancate, siete tutti i benvenuti. Sotto i riflettori, alla presenza delle massime autorità della provincia, nel corso di uno spettacolo esclusivo che vi emozionerà e vi appassionerà dall’inizio alla fine, si svolgerà la premiazione dei giochi de l’estate: la Spiaggia del Cuore, il Miglior Gelato, la Pizza più Gustosa. L’INGRESSO E’ LIBERO! Ci sono 500 posti a sedere. Sul palcoscenico si esibiranno come sempre, per Voi, amici ed affezionati lettori de L’ECO, per residenti e turisti, grandi artisti, professionisti che si sono esibiti e raccolgono applausi in Italia e all’estero, in Tv alla Rai e a Canale 5 con Gene Gnocchi, Pupo, Frizzi, Gerri Scotti: cantanti, ballerini, poeti, acrobati, ragazze statuarie che tolgono il fiato. Una serata serena, divertente, con qualche nano secondo osè, che lascerà il segno, che resterà nella memoria. VI ASPETTIAMO!!!

Luigi Sappa, presidente della Provincia

Giorgio Giuffra

Franco Nuvoloni sindaco di Riva Ligure

Maurizio Zoccarato e Paolo Strescino

Saldo Gorlero

Marco Cambiaso

Marco Scajola

Ci saranno anche le Miss Leclerc

Bosio


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I GIOCHI DE L’ECO

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ULTIME ORE PER VOTARE I MIGLIORI

I GIOCHI DE L’ECO

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LA FORTEZZA • Arma di Taggia - tanta allegria con Simone, Pamela, Leandro, Alessio, i due Andrea e Daniele, tutti insieme per un pò di sole

SPIAGGIA D’ORO • Imperia Porto Maurizio - il bagnino Adriano con in braccio Ludovica assieme a Matteo, Elisabetta, Walter, Marianna, Angelo e le piccole Alice, Vanessa e Francesca

WHITE SAHARA BEACH • Sanremo - Emiliano in azione

BAGNI DELLE NAZIONI • Sanremo - Manuel e Roberta, la coppia vincente dell’estate

BAGNI RUFFINI • Arma - i bagnini Salvatore e Emanuele con le belle Valentina e Federica OASIS • Sanremo - Claudio e Gabriele sorridenti nella cucina dell’Oasis

MAI BEN • Bussana - Simone, bagnino instancabile

BAIA GRECA • Sanremo - i bagnini Paulo, Andrea e Claudio in compagnia della bella Jessica aspettano il verdetto, vinceranno loro “Vota la tua spiaggia del cuore”

LA SCOGLIERA • Riva ligure - Margherita e Carmine vi salutano

SPIAGGIA LIBERA ATTREZZATA • Imperia Porto Maurizio - il bagnino Stefano assieme a Annarita, Giuseppe, Nicola, Vittorio e Imma nella spiaggia ex “Sorriso d’Italia

SPIAGGIA HOTEL ROBINIA • Imperia Porto Maurizio - Un simpatico gruppo di amici quello di Carmelo, Giuseppina, Leo, Gloria e Peppino

VITTORIA BEACH • Arma di Taggia - Luca “Big Gym” e Brolin attendono i risultati dei “Giochi de L’Eco”


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IL VASCELLO • Riva Ligure - Cristina ed Enrico Contu assieme a Mirko e Roberto, pizza squisita dalla Sardegna

L’ORO DI NAPOLI • Sanremo - la titolare Luisa con Gabriel e Carmine, la vera pizza napoletana è solo qui

PICCOLO LIDO • Arma di Taggia - Davide e il pizzaiolo Rino vinceranno loro “Che Pizza!!”

NANDO • Sanremo - Sofia, Nando, Anastasia ed Emanuela saranno sul podio? SIESTA • Arma - pizze al “Massimo” con il loro pizzaiolo omonimo

GROCK • Imperia Oneglia - Mark e le sue pizze straordinarie vi sbalordiranno

LA DILIGENZA • Bussana - Angelo, Giacomo e Franco sono pronti per fantastiche pizze


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I GIOCHI DE L’ECO

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Rush finale! Fai pervenire i tagliandi in redazione: Sanremo, piazza Colombo 17! C’è tempo sino alle 11 di domani IL MELOGRANO • Imperia Oneglia - il mitico staff del Melograno: Robert, Nunzio, Silvia, Adriana, Corina, Bumba, Dana, Rosa, Tony ed Ezio

PUNTAMARE • Arma di Taggia - Questa è la pizzeria da battere, il pizzaiolo Sergio con Lavinia e Paolo si preparano per la vittoria?

NUMBER ONE • Riva Ligure - la titolare Roberta Raguso assieme al cuoco, gran cucina

VENTO LARGO • Arma di Taggia - Visarta, Noemi, Loriano e Ciro mostrano due pizze da gustare immediatamente

IL CORSARO • Sanremo - Lucia e Alfonso sono in attesa di sapere il risultato: chi vincerà “Che Pizza!!”

PIZZERIA I PORTICI • Taggia Antonio prepara prelibatezze, impossibile resistere


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I GIOCHI DE L’ECO

L’ECO ti regala un rubino

LA PIAZZA • Riva Ligure - Rino e Mariella gustano ile coppette, sarà il loro il “Gelato più gustoso”

COCOS • Bordighera - gelato spettacolare in una gelateria spettacolare

L’ACQUOLINA • Imperia Porto Maurizio - Vanna e Debora sono le specialiste dei coni

GELATERIA SLURP • Sanremo Marta sorridente vi invita ad entrare

GELATERIA 41 • Arma di Taggia - Anca e Alberto sentono che vinceranno loro, tu che ne dici?

GELATERIA GROM • Sanremo - Federica e Marco contano su di voi per vincere

JOLLY • Arma di Taggia - Ezio e i suoi gelati vi conquisteranno


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CLASSIFICA PARZIALE LA SPIAGGIA DEL CUORE

OPLA’ • Imperia Oneglia - Tania e Samanta, gelati pronti in un “oplà”

SMILE • Taggia - Gianna e Gianna, i sorrisi dello Smile

TAGLIANDI

1) 2) 3) 4) 5)

Bagni Paradiso (Sanremo) Il Grecale (Vallecrosia) Arenella (Sanremo) La Fortezza (Arma) La Scogliera (Riva Ligure)

263 261 255 223 222

1) 2) 3) 4) 5)

CHE PIZZA!! Nando (Sanremo) Puntamare (Arma) Il Piccolo Lido (Arma) Il Corsaro (Sanremo) L’Oro di Napoli (Sanremo)

251 247 246 242 239

1) 2) 3) 4)

IL GELATO PIÙ GUSTOSO Slurp (Sanremo) Da Aldo (Riva Ligure) Grom (Sanremo) L’angolo di Ester (Santo Stefano)

304 299 294 292

LE TENTAZIONI • Sanremo - Ilenia, Alessandra e Marika vi aspettano

Caccia ai tagliandi

Luigi Maiolino (Sanremo) è uno dei molti lettori che continua imperterrito a inviarci i tagliandi dei giochi de L’Eco. Che aspetti? Se lo batti il rubino potrà andare a te.

NUCCY • Arma di Taggia - Valentina è la gelataia della storica gelateria di Arma

OASIS MOBIL • Sanremo - Angela D’Agostino e i suoi gelati nel carretto direttamente dall’Argentina



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GIALLI E MISTERI A TRIORA TAGGIA A un micio hanno tagliato la testa

Barbara Melgara Simona Fanciulli, paladina di animali grandi e piccoli, che cura la rubrica “Adotta un amico Begins”, sul nostro settimanale, ha inviato alla redazione de L’Eco, quanto segue, per raccontare gialli e misteri che si consumano a Triora. A un micio hanno tagliato la testa. “Il 26 luglio scorso, a mezzanotte passata, Sonia Guglielmi manda una mail allarmante contenente questo messaggio: emergenza Triora, storie di avvelenamenti e sevizie ai danni di gatti domestici e non, potete contattare la sig.ra Lilia. Qualche giorno dopo, mi metto in contatto con la sig.ra Lilia la quale mi racconta tre fatti. Parla dell’esistenza di una piccola colonia felina nel paese, proprio nel centro abitato, colonia per la quale il comune non da alcun contributo, anzi durante il mese scorso ha attivato una disinfestazione spruzzando il veleno proprio dove viveva la colonia. Alcuni gatti si sono salvati altri non ce l’hanno fatta. Oltre a questo mi racconta di aver sporto denuncia contro ignoti presso le autorità del posto dopo aver trovato il suo gatto di casa in agonia e poi morto a causa di un bastone infilatogli nel di dietro. Infine mi dice ancora che vengono lasciati in giro bocconi avvelenati, ed a rischiare la vita è stato recentemente il cane di una ragazza per fortuna salvato in tempo dal veterinario. L’Eco lanciò la settimana scorsa l’appello al sindaco Marcello Lanza affinché provvedesse per quanto di sua competenza almeno a proteggere i gatti della colonia felina intervenendo anche per il loro

Sonia Guglielmi

Elsa Millien mantenimento. Sembrava tutto tranquillo, quando il 25 agosto ricevo una mail sempre da Sonia con scritto: “Ciao, fatto gravissimo, gattino nero con testa tagliata e altro gatto rinchiuso che miagola, ma non si sa da dove, aiuto, qui abbiamo a che fare con esseri demoniaci, è terribile!!!”. Dopo mi chiama Lilia, disperata. Decido di recarmi sul posto l’indomani, insieme ad altre due volontarie saliamo a Triora, paese famoso per storie di streghe al rogo con tanto di museo. Un paesino adorabile con case arroccate ed una vista mozzafiato. Starebbero divinamente gli animali in un posto così!! Raggiunto il centro, la gente inizia a raccontare fatti che ci lasciano basiti. Lilia Lanteri e Antonio Bruno ci indicano una cantina dove fino al mese scorso si rifugiavano 5 o 6 gatti della vicina colonia felina. Raccontano che una signora in

Antonio Bruno villeggiatura ha richiesto al comune di intervenire per disinfestare dalle pulci e gli operatori addetti si sono precipitati spargendo in pieno giorno un veleno che dava un odore terribile dentro la cantina stessa, nonché addosso ai gatti e per la strada. A causa di questo odore acre, i negozi adiacenti, per un paio di giorni sarebbero rimasti chiusi. Ci indicano la nuova area dedicata ai poveri mici sopravvissuti dove troviamo due micini, i fratellini di quello trovato decapitato. Lilia ci racconta che di quei poveri gatti nessuno si occupa, a parte lei e poche altre persone del posto che portano un po’ di pappa per sfamarli. Nel frattempo arriva Barbara Melgara e racconta che lunedì, vicino alla caserma dei carabinieri, nei pressi dei bidoni dell’immondizia ha visto da lontano un corpicino nero con qualcosa di colore rosa dalla testolina. Era un gattino e aveva la testa mozzata! Si sentoe male ancora adesso, pelle d’oca, spiega che è stato uno spettacolo raccapricciante. Ci viene poi presentata Susan Steward che sentiva il miagolio disperato di un gatto. Era scomparso dalla colonia, è riuscita a trovarlo ieri sera, era in un casermone abbandonato. Sarebbe morto di fame e di stenti, Susan è riuscita a prenderlo e l’ha

Lilia Lanteri tenuto a casa con se per la notte poi stamattina quando l’ha riportato qui alcuni concittadini le hanno gridato dietro che avrebbe fatto meglio a lasciarlo dove era. Lilia e Antonio raccontano che da maggio la situazione è sempre più preoccupante. Sono spariti 3 gatti di casa, uno di una bambina, era un micino domestico nato in casa, poi quello di una signora e infine quello di Lilia trovato agonizzante. Poi i gatti della colonia che hanno rischiato di morire avvelenati dalla disinfestazione del comune. Chiedo a Antonio se ha contattato qualcuno e risponde che aveva telefonato alla protezione animali, gli hanno chiesto di inviargli un fax, l’aveva anche preparato, ma gli unici due locali commerciali che potevano inviarlo si sono rifiutati di aiutarlo. Domando a Lilia il Comune come contribuisce per aiutare questi gatti, a parte con le disinfestazioni e risponde che non danno niente, né cibo né cure. Hanno solamente dato disponibilità per pagare tre sterilizzazioni l’anno, senza nemmeno indicare un veterinario. Con la promessa di aiutare i poveri mici di Triora ce ne andiamo. Mentre lasciamo il paese, all’entrata del bar col dehor sulla piazzetta un signore distinto, sui cinquant’anni, ci saluta:

Susan Steward “morirete prima voi!!”. Chissà, forse è il pronipote di uno di quei signori che a Triora tanti anni fa bruciava vive le donne accusandole di stregoneria, può darsi!. Elsa Millien mi dice che era già successo anni fa, sopra Triora lasciavano dei bocconi avvelenati, sono anche intervenute le autorità cercando appunto i bocconi nel bosco, ma solo dopo che era morto il cane di una persona facoltosa. Per chi volesse aiutare i due micini superstiti, troverete tutte le informazioni, sulla nostra rubrica a pagina 48.”

E su facebook scoppia la polemica Eccovi uno stralcio dei commenti: Monica Daneri: non ci posso credere.... 25 agosto ore 1.09 Mariastella Baronio: ma sono deficenti... cosa cavolo fanno..... 25 agosto ore 1.09 Luigi Annuzzi: si dovrebbero vergognare 25 agosto ore 1.15 Deborah Martini: se posso essere utile in qualsiasi maniera avvisami!!! Bisogna fermare questo schifo!!!



VENTIMIGLIA “Mi hanno portato via la strada, non posso posteggiare” GIOVEDI 2 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Bordighera. “Mi incateno sotto casa per tutelare il mio posto di lavoro!” Con queste parole Mario Guglielmi titolare dell’omonima ditta di estintori si è incatenato lunedì sottocasa, in via Padova a Bordighera, per denunciare all’opinione pubblica la sua situazione. In sostanza al Guglielmi non viene permesso di posteggiare il proprio furgone davanti la sua bottega perché ostacolerebbe l’uscita di un passo carraio. La moglie di Guglielmi ci ha spiegato che ai proprietari del passo carrabile il furgone non da fastidio ma ad alcuni inquilini di uno stabile attiguo sì. Infatti avrebbero presentato un esposto contro l’esercente bordigotto per la sua “sosta selvaggia”. E la stessa moglie ha detto: “mio marito ha settant’anni, non può portare in spalla da via Rossi gli estintori che son pesanti!” Ma lo stesso è anche arrabbiato col comune di Bordighera perché secondo lui, via Padova, di sua proprietà, gli sarebbe stata portata via dalla municipalità, privandolo, da un giorno all’altro, della sua strada senza dirgli nulla. Lunedì mattina c’erano anche i carabinieri che sono intervenuti per calmare Guglielmi e per spiegargli che il codice della strada parla chiaro, davanti ad un passo carraio non si può posteggiare. Alla fine il signor Mario rivendica il diritto di poter lavorare, la concessione di una zona carico e scarico e forse mettere fine a questa classica bega tra vicini di casa. Andrea Di Blasio

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Mario Guglielmi

Abbattute due palme nel giardino Winter “affette” da Punteruolo rosso Bordighera. Presso il giardino Winter è stata individuata e distrutta una nuova palma infestata dal Punteruolo rosso. La palma abbattuta era una Phoenix canariensis, particolarmente prediletta dal parassita, alta oltre 10 metri e di circa 80 anni di vita. Un’arma efficace nella lotta al Punteruolo rosso resta sempre l’individuazione tempestiva delle palme infestate. Si ribadisce nuovamente l’invito a tutti i cittadini a segnalare subito il ritrovamento di insetti adulti o il comportamento anomalo della corona fogliare delle palme del loro giardino. Molto spesso il primo segno di una infestazione è, infatti, l’inclinazione improvvisa di una foglia della corona o il portamento prostrato dell’intero germoglio apicale. Una pronta segnalazione consente di eliminare i punteruoli ancora allo stadio larvale, prima che volino su altre palme espandendo il focolaio. Questi i numeri di telefono da contattare: Comune di Bordighera – Ufficio manutenzione Giardini (0184 261390), e Centro Studi e Ricerche per le Palme: giardinisanremo@live.it.



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