Attualità n.6

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Fondato nel 1915

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Giovedì 18 Febbraio 2010 E 1,50

Anno 95 • n. 6 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore Roberto Basso www.ecodellariviera.it

Anche in 500 bar della provincia ogni settimana

si legge L’Eco della Riviera C

Editoriale • SANREMO

di Tiziano Riverso

MACCHE’ FESTIVAL E’ LA PROVA DEL CUOCO E GRANDE FRATELLO l trionfo di Sanremo I passa per RAISet, mai come oggi dopo le

prime serate ci si accorge che la globalizzazione televisiva nostrana è avvenuta. Sono entrato all’Ariston insieme a mio cugino Vincenzo e subito la scenografia Orwelliana del grande occhio catodico ha colpito. Ha colpito mio cugino Vincenzo che subito è caduto in stato d’ipnosi e, convinto di essere il campione di Britain’s Got Talent, ha snocciolato tutto il repertorio edito e inedito di Susan Boyle. Vincenzo è stato accompagnato prontamente sul palco da due body guard d’eccezione: Zoccarato e Giuffra, che mi hanno chiesto per favore di non rovinargli la serata con la mia presenza e se possibile guardarmi il festival in TV. CONTINUA A PAG. 3

Tutto il Festival 32 pagine speciali

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• CASINO’ &

MANETTE

Guai a sminuire le indagini della procura

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GIOVEDI 18 FEBBRAIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

EDITORIALE

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Antonella Clerici buca il video, Morgan lo sniffa SEGUE DALLA PRIMA

Essendo io il press agent del mio consanguineo, mi sono appellato al quinto emendamento e a Mara Maionchi, divinità dei cantanti esordienti. Ma non sono qui per raccontarvi le mie vicissitudini familiar-festivaliere, bensì per porre alla vostra attenzione di attenti lettori la mia interpretazione sociologica dell’evento musical- mediatico più importante d’Italia e più chiacchierato del Ponente Ligure. Ritorniamo a bomba su RAISet, la commistione di personaggi tra TV di Stato e Stato TV mi ha confuso le idee, è come se un telecomando facesse zapping da solo. Una marmellata di programmi già visti riproposti in un blog lungo ore. 60 anni di festival che una bella mostra al Palafiori ci ha fatto rivivere mi riporta indietro nel tempo, da quando nel ’51 quattro cantanti interpretavano venti canzoni alla radio a oggi, dove decine di cantanti cantano quattro canzoni in TV ( si assomigliano tutte). Io avrei voluto una celebrazione, insomma se compi 60 anni ti aspetti una torta guarnitissima, addobbi, amici di sempre vicini, tutti che cantano in coro happy birthday to you…o perché è un bravo ragazzo, e regali significativi, ma per il momento alla festa è arrivato solo Tonno Cotugno e

i tre imbucati senza invito Ghinazzi, Savoia, Canonici. Una festa al momento sotto tono, da braccino corto, da “è il pensiero quello che conta”. Pare che l’amministrazione di centro-destra l’abbia fortemente voluta in questo format, per rovinare la festa a quel comunista di Bersani, che è passato con nonchalance dagli operai di Termini Imerese, ai cotillon di “Sanremo è Sanremo”, si mormora che tra l’altro la botta vita migliore l’abbia avuta più davanti ai cancelli

della Fiat sicula che nel foyer dell’Ariston. Ma non voglio voi pensiate che io abbia solo parole negative per questo Festival e che vada ad ingrossare le fila del facile mugugno, del lamento per il lamento. NO, qualcosa di positivo c’è e appena riesco a tirare giù dal palco mio cugino Vincenzo e a tappargli quella maledetta boccaccia, ora è convinto di essere la reincarnazione delle narici di Morgan, vi dirò che cosa ho trovato di buono. Bene ci sono riuscito,

l’ho calmato, l’ho sedato e gli ho rimboccato la copertina della barella e dopo aver dato una lauta mancia all’autista dell’ambulanza della clinica psichiatrica, mi accingo a rendervi edotti sulla mia critica positiva. E’ il nome stesso che ora citerò la vera novità della kermesse canora, Antonella Clerici. Sotto pagata (si fa per dire), criticata fino allo sfinimento, osteggiata dal direttore Mauro amMazza, snobbata dagli ospiti vip, l ’Antonellina si è presentata sul palco come nulla fosse, fasciata da colori sgargianti, con strass e pajettes che sottolineano le sue generose forme, barcollando su dei trampoli usati nei film di Frankesthein per farlo sembrare un gigante, la Clerici ha mostrato professionalità e al tempo stesso leggerezza. Per lei presentare cuochi o cantanti, apprezzare ricette e menù o canzoni per grandi e piccini è perfettamente uguale, non si perde d’animo, non inciampa sulle papere, traduce simultaneamente dal pugliese all’ italiano per Cassano, si è un poco statica, ma io ho provato a camminare su quei tacchi e vi confermo che è difficilissimo. Inoltre lei, come dice Vincenzo Mollica, buca il video, mentre Morgan lo sniffa. E’ notte inoltrata, mio cugino sta dormendo sonni beati nella camera imbottita, si lamenta ogni

tanto nel sonno per via della camicia di forza, l’effetto del valium sta scemando e ora richiede perentoriamente di essere portato al dopo Festival, non oso confessargli che è stato abolito, così dopo aver firmato il suo rilascio, lo conduco al bar di Porto Sole, base dei sosia capitanati dalla Litz Taylor nostrana. Alla vista di tutti quei personaggi famosi seduti a sorseggiare caffè corretti grappa, tisane e camomille e i più trasgressivi toast e fragolino, intavola con il finto Silvester Stallone le prime scaramucce su i pro e i contro del festival, ammiccando mi dice che con la sua oratoria vivace ha steso Roky. Le luci si spengono, Vincenzo ed io ci fumiamo l’ultima ascoltando la risacca, mentre cerca di fare gli anelli di fumo ribadisce quanto sia bello il Festival, sopra il palco o in platea, gli è piaciuto. Domani si vedrà la puntata registrata e potrà così addormentarsi al suono delle dolci strofe di “ma l’amore c’è”. Mentre sarà tranquillo tra le braccia di Morfeo, la città si risveglierà, i cittadini riprenderanno alacremente la loro attività, gli altri, i non cittadini, si muoveranno freneticamente da una telecamera all’altra, per diventare essi stessi protagonisti per pochi secondi della TV, naturalmente la Tv si chiama RAISet. Tiziano Riverso

L’opposizione accusa il vicesindaco Claudia Lolli di pubblicità occulta

I capi gruppo dell’opposizione Cassini, Sindoni, Nocita e Biancheri accusano il vice sindaco Claudia Lolli per pubblicità occulta. “Da una parte il sindaco Zoccarato e la sua maggioranza accusano gli albergatori, ma dall’altra la Lolli, proprietaria con la famiglia del Lolli Palace, ha fatto palese pubblicità con l’ospitalità nel suo albergo di Antonella Clerici. Alla sbarra anche l’Audi che avrebbe “mascherato” drive test a Sanremo invece farebbe gratuitamente servizio taxi per amministratori, cantanti e vip presenti al festival smentendo le dichiarazioni dell’assessore Ghersi.



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ATTUALITÀ

Di Ponziano

Paradossi sanremesi: quando al Casinò gli incassi vanno male e si ruba, tutti chiudono gli occhi. Quando vanno bene scatta l’allarme. E’ emergenza. Guai a sminuire il lavoro prezioso della magistratura Sanremo ha conquistato un altro record. Dopo credersi la capitale (decaduta) del turismo, della canzone, del casinò e dei fiori è diventata anche la capitale del paradosso. Leggere per credere. Pochi mesi fa, subito dopo l’intervento del procuratore della Repubblica dottor Cavallone e l’arresto del primo croupier per furti ai tavoli da gioco, il sindaco Zoccarato aveva tuonato contro il Corpo dei Controllori Comunali. Ricordate? Lo aveva accusato di non servire praticamente a nulla annunciando che avrebbe provveduto al suo scioglimento. Avrebbe affidato il controllo della regolarità del gioco all’interno del casinò a degli “sceriffi”, a dei vigilantes privati. Naturalmente, come sempre, alle parole non sono poi seguiti i fatti. Il sindaco aveva anche subito nominato una speciale Commissione di inchiesta proprio per fare luce sulle disfunzioni del Corpo dei Controllori. Di quella Commissione di esperti non c’è più traccia, non si sa più nulla. A Palazzo Bellevue qualcuno dice che si sia perso tutto nel solito porto delle nebbie. Zoccarato non avrebbe chiesto neppure perchè gli incassi della casa da gioco da parecchio tempo fossero in continuo calo.

La scorsa settimana il sindaco e l’intera giunta municipale hanno convocato in Comune il nuovo responsabile del Corpo dei Controllori, il dotto Mauro Rossi, persona a posto, partito però secondo molti con il piede sbagliato. Rossi doveva spiegare al Gotha della maggioranza comunale di centro destra “l’anomalia” dell’improvvisa, consistente, miracolosa crescita degli incassi del casinò nel mese di gennaio 2010. Com’era stato possibile un incremento del 18% ? Un salto inaspettato, un vero e proprio boom. Fatto straordinario mai accaduto nella storia del casinò di Sanremo. Paradosso di proporzioni gigantesche: al casinò quando le cose vanno male non si vede, non si sente, non si chiede nulla. Quando le cose vanno bene, invece, scatta subito l’allarme. E’ emergenza, bisogna fare qualcosa, provvedere. Nessuno può prendersi meriti. Secondo resoconti il direttore del Corpo dei Controllori Comunali nel corso dell’audizione, dopo aver affermato che la crescita degli incassi era dovuta alla perdita consistente di un grosso giocatore (circostanza soltanto parzialmente vera) di uno dei 3/4 clienti Vip sopravvissuti al casinò di Sanremo, avrebbe anche

affermato che “l’azienda casinò è sana”. Smentendo con faccia tosta l’evidenza, le dichiarazioni e le indagini ancora in corso del Procuratore della Repubblica dottor Cavallone e della polizia. La casa da gioco non è sana, nel cesto ci sono tante mele marce. A 360 gradi. I responsabili dei vari settori farebbero bene a togliere le mele marce e, se impossibile allontanarle, metterle di guardia al florido banano che si trova proprio all’ingresso principale del casinò. Anche l’affermazione pronunciata a sindaco e giunta “siamo in pochi” dal dottor Rossi ha fatto ormai il suo tempo. I controlli, se usati in maniera giusta, ci sono. Non è più accettabile questa giustificazione sia quando le cose vanno bene e, soprattutto, quando le cose vanno male. Gli alibi non servono, urge una maggiore professionalità da parte di tutti, un sincero attaccamento all’azienda. Altro paradosso sanremese: al casinò manca il direttore dei giochi. Lo sanno tutti, lo diciamo da tempo, è stato scritto mille volte. Ma invano. Sicuramente un’anomalia grande come un grattacielo. E’ come se un bus di scolari viaggiasse senza autista. Ma a Sanremo, città dove il normale è impossibile,

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Cavallone

La sai l’ultima? Per i controllori al Casinò non ci sono mele marce

Zoccarato se si analizza l’andamento degli incassi del casinò nell’ultimo periodo si scopre che andavano peggio quando c’era un direttore. Sia chiaro: nessuno vuole sollevare la benchè minima ombra su qualcuno. Dalla lettura dei dati ufficiali della stessa Casinò Spa si evince che a gennaio di quest’anno, rispetto lo stesso periodo dello scorso anno, gli incassi sono andati meglio. Per il corrente febbraio tutto lascerebbe supporre che potrebbero andare anche meglio. Se il trend positivo dovesse continuare, visto

cos’è successo pochi giorni fa, c’è da scommettere che le “preoccupazioni” di sindaco e giunta aumenteranno e che il responsabile del Corpo dei Controllori Comunali sarà nuovamente riconvocato d’urgenza a Palazzo per rispiegare l’ “anomalia”. A parte le battute l’analisi sull’andamento degli incassi del casinò è, come dicono i veneziani, “una roba seria”. E come tale deve essere fatta con competenza, svolta con estremo rigore. Guai a sminuire il lavoro prezioso della magistratura e le indagini in corso da parte delle forze dell’ordine per fare rispettare la legge dentro e fuori il casinò. Roberto Basso

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

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Ciao Gian, amico sempre sorridente

Martedì pomeriggio, nella chiesa di San Francesco d’Assisi di Rapallo, una folla commossa ha dato l’estremo saluto a Gian Fabio Bosco, 73 anni, meglio conosciuto nel mondo dell’arte e dello spettacolo come Gian. Con l’inseparabile compagno Riccardo Miniggio aveva fondato l’inossidabile coppia di comici “Ric e Gian” che ha

divertito a teatro, al cinema e soprattutto in tv tre generazioni. Gianfabio Bosco, nato nel 1936 a Firenze, era figlio d’arte. Entrambi i genitori facevano parte della compagnia del teatro genovese del grande Gilberto Govi. Gian Fabio aveva cominciato a recitare con loro quando aveva 8 anni. Una lunga carriera fatta di successi ed applausi.

Nel suo infinito curriculum anche un film con Adriano Celentano, “Joan Lui”, girato proprio nella sua Genova. Bosco amava la Liguria, tifava per il Genova, voleva bene a Sanremo dove aveva comprato casa, nella zona di Villa Helios, e vi aveva vissuto per qualche anno. Io l’ho conosciuto quand’ero studente a Genova. Eravamo diventati amici. Ci eravamo incontrati parecchio tempo dopo proprio a Sanremo ed insieme avevamo creato “Canale 31”, allora la migliore e pionieristica televisione privata con respiro regionale. Una sfida temeraria, ma entusiasmante. Ho avuto il privilegio di essere il direttore responsabile di Canale 31, Gianfabio Bosco ne era l’eccezionale pierre e direttore artistico. Nel gruppo fondatore della tv Gian portò personaggi dello spettacolo di grande spessore come Nando Milazzo, presidente Nazionale degli Impresari Teatrali, proprietario dello storico teatro “Le Masche-

re” di Milano. “Canale 31”, nata a metà degli anni ‘70, era una signora televisione. Basti pensare che, proprio grazie a Gian Fabio Bosco, settimanalmente dagli studi di via Padre Semeria a Sanremo, trasmettavamo in tutta la Liguria, in diretta, show superbi con la partecipazione di artisti del calibro di Luciano Tajoli, Claudio Villa, Fausto Papetti, Renato Sellani, Franco Cerri, Lino Patruno, Nuovi Angeli, Dino Siani, Kim and Kadillac, Fiordaliso, Sacha Distel (all’epoca fidanzato di Brigitte Bardot), il tenore

Giuseppe Di Stefano, Enrico Ruggeri (vincitore di due Festival di Sanremo). Regista? Beppe Recchia, allora di Tele Lombardia e poi di Canale 5. Anni storici, entusiasmanti, indimenticabili. Poi lui per motivi professionali andò a Roma, io lasciai la direzione, Cnnale 31 piano piano si spense. Ciao Gian Fabio, grazie anche a nome di Sanremo e di tanti altri amici come Pablo, Allione, Devoto, Esposito, Mongini, Vento, Moro, Panebianco e Vacchino. Roberto Basso


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Riscaldamenti spenti, protesta del “Cassini” Protesta martedi mattina al Liceo G.D.Cassini di Sanremo per la mancata accensione e il non funzionamento dei riscaldamenti. Un problema assai noto agli studenti che spesso hanno sottolineato la mancanza di un adeguato riscaldamento delle aule di lezione. Il rappresentante d’istituto Julian Ferretti , ha detto: “Questa è la seconda volta che succede. Nel primo caso il riscaldamento era rimasto spento per tre giorni. Dopo un incontro con la presidente c’era stato detto che l’avrebbero risolto e così è stato fino ad oggi. Ieri nelle aule la temperatura era tiepida mentre oggi non funzionava totalmente e così non era rispettata quella che è considerata la temperatura minima prevista dalla legge 626 sulla sicurezza nei posti di lavoro. Oggi, anche alcuni professori si sono lamentati. Al momento c’è stato detto che la situazione verrà risolta in giornata. Ad ogni modo è giusto far sapere come funziona nelle scuole. Nel nostro caso ad esempio oltre ai riscaldamento abbiamo il problema delle aule al quarto piano che hanno le finestre rotte”. Gli studenti di una decina di classi del “Cassini” hanno lasciato l’edificio protestando all’ingresso. Ferretti ha ottenuto la promessa da parte della dirigente scolastica Meriggi, che il problema verrà risolto definitivamente.

ARMA DI TAGGIA

Caso Lotus: venerdì decisione del Tribunale

E’ attesa per venerdì la decisione del tribunale del Riesame di Genova sull’istanza di scarcerazione per Roberto Marcianò, 33enne insegnante di musica e Cristina Garriano, infermiera sanremese di 36 anni, entrambi agli arresti domiciliari per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta del caso del ‘Lotus’, il centro massaggi di Arma di Taggia, all’interno del quale secondo l’accusa si nascondeva un giro di prostituzione.

SANREMO

Tassista rapinato di 300 Euro

Sanremo. Curioso episodio quello accaduto a Christian Padovani, tassista di Sanremo, che è stato costretto da un malvivente a prelevare 300 euro in contanti da uno sportello bancomat, sotto la minaccia di un presunto coltello, visto che il rapinatore ha sempre tenuto una mano in tasca. L’uomo è salito sul taxi con l’intenzione di rapinare il tassista; si è fatto portare ad Arma di Taggia e ha chiesto l’incasso ma al momento quella era l’unica corsa della serata, cosi ha costretto lo sfortunato tassista a prelevare dal bancomat 300 euro. Dopo la rapina il bandito si è fatto lasciare nel centro di Arma di Taggia e si è dileguato. Il tassista, scosso per l’accaduto, non ha potuto fare altro che sporgere denuncia alla polizia, fornendo un identikit.


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La Riviera del Sole, no, eccezionalmente della neve Sanremo. Settimana scorsa la riviera ligure di ponente ha assistito ad una copiosa e suggestiva nevicata. Nell’entroterra a ridosso di Sanremo i candidi fiocchi di neve hanno coperto le strade con almeno trenta centimetri. Fortunatamente disagi limitati, anche se il ghiaccio presente sulle strade ha limitato un po gli spostamenti in auto, vedi i disagi subiti dagli automobilisti sull’autofiori. Questa neve, però, ha arrecato danno al settore floricolo/agricolo e a tal proposito i responsabili dell’Anga hanno scritto: “Nei campi a cielo aperto le temperature rigide della notte scorsa - prosegue - con punte anche di -5° hanno messo a dura prova diverse coltivazioni. Al momento si registrano conseguenze gravi soprattutto per alcuni pergolati nell’entroterrra caduti sotto il peso della neve, e coltivazioni di ranuncoli, ginestra, mettendo anche

Sanremo - San Giacomo in serio pericolo la tradizionale mimosa per l’8 marzo. Chiediamo alle aziende associate interessate dalla copiosa nevicata, una dettagliata documentazione fotografica al fine di poter presentare al piu’ presto una stima dei danni subiti, da presentare agli enti preposti al riconoscimento del danno”. a.d.b. - l.s.

Badalucco

Pigna Campo Golf

Terzorio

Perinaldo



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ATTUALITÀ

Donna Assunta ricorda Giorgio Almirante A volte capita, già a Sanremo a volte capita che in una effervescente domenica prefestvaliera, con i saldi di gioia in corso Matteotti, ci sia anche il posto per un mini convegno/incontro sulla figura di Giorgio Almirante organizzato da Franco Carlino, fedele amico della famiglia. Ospite d’onore la mai dimenticata e sempre effervescente Donna Assunta Almirante. Pubblico vario, ambiente sereno, ricordi di una vita politica spesa per il suo partito e per la Sua Italia, il ricordo del perche’ alla sua morte gli tributarono omaggio ed onore anche gli avversari. Donna Assunta, non si esime dal parlar dell’attuale situazione politica italica con taglienti giudizi sull’attuale sistema elettorale che priva il popolo della possibilita’ di scegliere i propri

Donna Assunta

Giorgio Almirante

candidati, demandando tale potere ai partiti. E siccome la personalitàè personalità, a domanda del pubblico Donna Assunta dichiara di non essere mai stata fascista e di essere

discendente di famiglia monarchica. A Sanremo accade, a volte accade, che si ci soffermi anche su momenti più riservati ed intimi di un uomo e così, Donna Assunta, in

ricordo omaggio al marito, fa leggere (non volendolo far lei per l’emozione), una lunghissima lettera a Lei scritta da Giorgio Almirante il giorno di Pasquetta del 1959 e così, si rammenta, si medita si riflette non solo sull’uomo politico ma, sull’uomo sentimentale che scrive di amore e di sofferenza, di grandi sentimenti e di grandissima passione. La lettera, commovente si chiude con un accenno breve ma profondo all’amore per la politica e per l’Italia. Non poteva essere altrimenti e conoscere anche tale aspetto della vita di un grande politico e’ stato interessante specie avendo di fronte la destinataria di tali sentimenti. A volte a Sanremo capita, anche questo. Si va ad un convegno incontro pseudo politico e si sente parlare di amore. Gianni Berrino

SANREMO

Bloccati i lavori al campo di atletica Bloccati i lavori del campo di atletica che sarebbe dovuto essere pronto per l’estate. L’opera stava procedendo velocemente ma il piano di stabilità ha imposto vincoli rigidi, introdotti dalla legge finanziaria, al bilancio comunale in termini di riduzione di spese e di costi di gestione.“Il patto di stabilità ci blocca - dice Diego Maggio, assessore alla programmazione economica e finanziaria - Abbiamo dovuto ridurre pesantemente i fondi per il pagamento, in conto capitale, degli stati di avanzamento da 28 a 13 milioni di euro”.


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Disastro Ambientale sulle spiagge imperiesi Ad Imperia da tempo molti residenti e turisti s’interrogano sul nuovo porto e sui lavori e gli interventi che riguardano il mare, la costa, il litorale, le spiagge, il “rischio inquinamento”. Molto critico il dott. Franco Bonello, consigliere regionale del centro sinistra che ha inviato questa lettera ai media ed a varie associazioni. “Il progetto approvato per il nuovo porto turistico di Porto Maurizio comporta altresì sull’”intero fronte mare tra la foce dell’Impero e la darsena S. Lazzaro la sistemazione artificiale fruibile alla nautica leggera ed alla balneazione”. La Valutazione di Impatto Ambientale effettuata di concerto, sentita la Regione Liguria, tra il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in data 31 gennaio 2001 disponeva tra l’altro che (punto e): “per la realizzazione della spiaggia artificiale dovrà essere utilizzato materiale selezionato in base ad analisi granulometriche ed, eventualmente, fisico – chimiche, in modo da ridurre quanto possibile le percentuali di limo ed argilla al fine di evitare interferenze con l’ambiente marino. Il materiale residuo (dalla selezione), di qualità non idonea, deve essere opportunamente trattato e smaltito (in discarica).” Nella realtà, la concessionaria Porto di Imperia ha concordato con la Rete Ferroviaria Italiana, che sta realizzando la nuova linea ferroviaria nel tratto Andora – San Lorenzo al

Franco Bonello Mare, di scaricare senza alcuna selezione 150.000 metri cubi di terra argillosa provenienti dagli scavi nella galleria Bardellino tra Oneglia e Caramagna, una quantità di terra per il trasporto della quale sono necessari 9.000 trasporti con autocarro. Ad oggi sono già stati versati in mare circa 50.000 metri cubi ed il loro effetto è visibile con le ampie strisce sul mare di materiale inquinante. Non importa tanto che sia stata violata dalla società Porto di Imperia la prescrizione cogente della Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e di quello per i Beni e le Attività Culturali. Importa che tale violazione crea un disastro ambientale inquinando con argilla il fondo marino tra l’Impero e San Lazzaro, argilla che per effetto del moto ondoso si diffonderà nel tempo sulle spiagge di Imperia sia a levante che a ponente. Un disastro ambientale ben conosciuto nella nostra

provincia perché già vissuto con lo stesso materiale ora versato dalla Rete Ferroviaria Italiana ad Imperia, in passato versato dalla Cogefar ad Ospedaletti e Bordighera inquinando per diversi anni le spiagge di quelle località causando danni gravissimi alle spiagge ed alla balneazione. Di più, oltre a questo grave danno ambientale nella realizzazione della spiaggia la Valutazione Ambientale prescriveva (punto C) di “minimizzare le opere fisse di contenimento al piede” ovvero non proteggere la “sabbia” con una scogliera aderente che renderebbe difficile la balneazione, ma la prescrizione richiede la realizzazione di dighe di protezione a mare, ad una certa distanza dalla spiaggia proprio per evitare l’arretramento della spiaggia artificiale e rendere agevole la balneazione.Inoltre è ben evidente da molti mesi il problema rappresentato dagli oltre 100.000 metri cubi di terra inquinata da ogni tipo di materiale che occupa come una montagna parte dell’area portuale adiacente al capannone in parte abusivo della cantieristica e in parte un’are non in concessione al porto. Tale “montagna” costituisce un deposito temporaneo che per legge può essere autorizzato solo per un numero di mesi limitato dopo di che va smaltito in una discarica per rifiuti speciali,sempre in base alle leggi vigenti,da parte della società realizzatrice dell’opera ed a suo carico. Perché questo non avviene ed i cittadini im-

Chiusavecchia: appaltata la mensa Sarà la Seris di Imperia ad occuparsi della ristorazione della scuola per l’infanzia “Pietro e Caterina Natta” e l’asilo nido “Il Girotondo” di Chiusavecchia. Un accordo in tal senso è stato siglato dal Vicesindaco di Imperia Marco Scajola, affiancato dall’Assessore Franca Rambaldi, con i rappresentanti del Comune di Valle Impero Alfredo Anfosso e Maria Luisa Acquarone, alla presenza del Presidente della Seris Giacomo Rubaudo. In tutto i piccoli interessati sono più di trenta. Il successo ottenuto dalla Seris nelle mense di Imperia è una sicura garanzia per Chiusavecchia. E’ doveroso riconoscere l’ottimo lavoro svolto da Giacomo Rubaudo e dall’Assessore Franca Rambaldi”.

periesi devono sopportare questo scempio malsano? Di più, è vero che l’accordo tra la Porto di Imperia s.p.a. e la Rete Ferroviaria Italiana prevede il trasferimento di tale materiale inquinato a completamento dello strato vegetale(sic!) della discarica di San Bartolomeo? E’ possibile signor Sindaco di Imperia che le leggi dello Stato siano disattese proprio da coloro i quali hanno la responsabilità di farle applicare ? Infine,perché la terra che dalla costruenda galleria dei Bardellini nel Comune di Imperia prima di essere trasportata nel porto di Imperia per essere buttata in mare ( in modo illegale ) viene trasferita su nastro trasportatore a San Bartolomeo e da li portata con camion nel porto di Imperia, causando ulteriori disagi alle ai cittadini in termini di inquinamento e intasando ulteriormente il traffico sulla Via Aurelia ? Quali motivazioni e interessi ci sono dietro questa scelta obbiettivamente illogica ? I cittadini di Imperia restano in attesa di una sollecita e chiara risposta da parte del Sindaco Paolo Strescino. Il vice sindaco di Imperia Marco Scajola e l’assessore all’Urbanistic Luca Lanteri, mentono sapendo di mentire. In merito allo scarico a mare senza alcuna selezione, della terra proveniente dagli scavi della galleria dei Bardellini tra Oneglia e Caramagna, la Regione Liguria ha autorizzato solo quel materiale contenente meno dell’1% di pelite (argilla) dimostrato dalle analisi dell’ARPAL (Agen-

IMPERIA

zia Regionale Protezione Ambiente Ligure): tali analisi non sono mai state fatte nè richieste. Quindi la terra che viene riversata in mare è responsabile dell’inquinamento delle coste imperiesi. Una analoga richiesta di ripascimento delle coste del Comune di S. Bartolomeo con terra proveniente dalla galleria ferroviaria tra Andora e S. Bartolomeo fu negata per la presenza di argilla in quantità ben superiore all’1% consentito”. Franco Bonello Consigliere regionale PD

Paolo Strescino

Marco Scajola

Luca lanteri

IMPERIA

Stasera consiglio comunale

Stasera a partire dalle ore 19 e con prosecuzione al 2 marzo prossimo, si svolgerà il consiglio comunale del capoluogo. Si aprirà con le interrogazioni, ordini del giorno e interpellanze per poi proseguire nella discussione con tematiche urbanistiche e commerciali.


60° FESTIVAL DI SANREMO La solita gag Bonolis Laurenti, Antonella Clerici, Burlesque, Cassano e Mazzi un Festival di qualità? L’Eco della Riviera fa il suo sondaggio. I tre cantanti che potrebbero arrivare alla finalissima sono Irene Grandi, Ruggeri e Cristicchi. Riserve Arisa e Povia. Ma XFactor e Amici vogliono Marco Mengoni e Valerio Scanu

I primi tre esclusi

Toto Cutugno

Pupo, Emanuele Filiberto e Canonici

Nino D’Angelo


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SPECIALE 60° FESTIVAL DI SANREMO

Le canzoni non sono più come quelle di una volta

Il festival secondo l’etnomusicologo del Dams prof. Mannucci Michele Mannucci

In merito alla 60° edizione del Festival di Sanremo diamo la parola al docente di etnomusicologia del Dams di Imperia, Michele Mannucci. C’era davvero bisogno di un altro Festival della Canzone di Sanremo?

posito dei reality: si insegna ai ragazzi, e gli insegnanti sono addirittura soubrette sicuramente espertissime di musica, che per cantare una canzone bisogna avere un fattore X. Quindi risulterebbe da questa considerazione che affermare la necessità di un buon testo e di una

Non so, ho appena parlato al telefono con il mio compositore preferito che è una giovane donna, trentun anni, è eseguita in tutta Europa e stasera ha una prima assoluta a Torino, orchestra - a proposito - della Rai. Per fare carriera nella canzone, bisogna avere una personalità

buona musica appare oggigiorno un’esperienza fuori luogo. Direi che possiamo dirci d’accordo, non crede?

Non credo che Adriano Celentano, per altro l’avvenimento in concorrenza con il Festival di cui all’interno della Rai, abbia molto a che fare con la musica. Cosa facciano a questa i reality show, non avendone mai visto uno, non saprei proprio. Sempre

a

pro-

Che Maurizio Pollini incida per la Deutsche Grammophon, gruppo Universal, non mi scandalizza, anzi favorisce la diffusione della musica. Che Sonny Rollins o Tom Waits registrino per case piccolis-

Maurizio Pollini

di più, non guasta. Per le canzoni, non mi pare che il vettore cambi il messaggio.

Certo! Per la Rai innanzitutto che ne fa il programma principale dell’anno e per Sanremo che ne riceve alcune discrete somme di denaro. Adriano Celentano disse una volta: “Il Festival di Sanremo uccide la musica, il Festivalbar la seppellisce”. Che azione potremmo inventare per i reality show, rispetto ai quali il Festival di Sanremo si pone sempre più come un’ideale prosecuzione?

reversibile, o siamo a un punto di non ritorno?

Sonny Rollins

distinguibile. Le canzoni o sono brutte o sono tutte uguali. Un sacco di giovani scrivono musica in tutto il mondo, molte canzoni hanno successo per gli elementi di cui son fatte. Lei ha scritto sui più importanti quotidiani nazionali ed è esperto di jazz, blues, e altre parole che le generazioni neo-televisive associano prevalentemente alle bibite dei discount. Pensa che la prostituzione di alcuni bravi musicisti alla corte di miliardari dell’industria discografica sia un fenomeno

In ultimo: dobbiamo accettare il Festival di Sanremo come il fenomeno di costume che è sempre stato, dove l’attenzione che in altri ambiti si riserva al verso di una canzone è qui comsime, Rollins per la pletamente assorbita propria, non limita le dalla scollatura della loro possibilità. Se valletta di turno? uno è uno strumentista, che suoni per chi Suvvia, non è vero. lo paga meglio mo- Le giurie leggono strando così che vale le canzoni prima di mandarle al festival, piuttosto il problema è che si chiama ancora Festival internazionale della canzone italiana, ma sembra che tutti si preoccupino degli esecutori invece che degli autori. Ammetto di non avere un televisore da diciassette anni, ma non ho niente contro le scollature. Almeno dal vero. Tom Waits

Eugenio Ripepi


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Festival Di Sanremo: le opinioni delle modelle Intervista ad Alisha Dea Griffanti zione era adatta a quei tempi, c’era la suspance di conoscere i vincitori e la musica era di qualità più alta. Però poi l’Italia è cambiata mentre il Festival non ha saputo rinnovarsi e ha perso il fascino di allora. Diciamocela tutta, per come si è evoluto il mondo il Festival non dovrebbe nemmeno più esistere: al giorno d’oggi basta un click per poter ascoltare ogni tipo di musica, non c’è più la necessità di attenderla in tv o in radio perchè non si può fare altrimenti. E’ un bene che il Festival ci sia ancora, gli auguro lunga vita, ma dovrebbe modernizzarsi adeguandosi a questa evoluzione. - Hai un cantante favorito tra quelli in gara quest’anno? (Se non te ne piace neanche uno puoi dirlo tranquillamente).

- Cosa ne pensi dell’edizione di quest’anno del Festival? Ci vedi effettivamente delle novità? Pensi che andrebbe svecchiato? Ogni anno si parla di novità, ma alla fin fine il Festival rimane sempre identico nei decenni. Andrebbe sicuramente ringiovanito e adattato ai nostri tempi perchè sia apprezzato anche da noi giovani e anche, perchè no, al di fuori dell’Italia. E’ troppo inquadrato e chiuso nel suo guscio, si è fermato mentre il tempo è andato avanti, quindi moltissimi artisti moderni non possono partecipare o se lo fanno sono costretti ad accettare compromessi musicali, quando la musica italiana si è evoluta e sarebbe giusto che il Festival la seguisse. - Hai sentito dell’esclusione di Morgan? Cosa ne pensi? Penso che come al solito siamo di fronte all’ipocrisia,

L’anno scorso mi era piaciuta Arisa, vedremo come sarà quest’anno. Era interessante il suo look penso volutamente vintage ed ironico per essere in linea con lo spirito del Festival, ed infatti ha vinanche se mi viene il dubbio che to. Gli altri francamente non mi la faccenda sia stata montata a piacciono, non li trovo adatti ad tavolino per avere il consueto un pubblico giovanile. scandalo pre-festival. Ad ogni modo trovo scorretto prendere certi provvedimenti - In ultimo: il Festival di Sanbasandosi sulla vita privata del- remo è sempre meno “Della le persone, giusto per giocare Canzone” e sempre più “Delai”soliti buonisiti”. I concor- l’Immagine”. Sei d’accordo renti dovrebbero essere scelti con questa affermazione? E in base al loro talento musicale per te è un’accezione positiva indipendentemente dal loro o negativa? stile di vita. E poi ricordiamoci che la musica, da quando esiste, Sono d’accordo ed è una delle è anche trasgressione, libertà, poche note positive che dò al ribellione. Se i musicisti fos- Festival. Credo soprattutto che sero tutti dei santi che gusto ci sia un utile fenomeno di costume per il comune di Sanremo sarebbe? e menomale, Sanremo in quei - Il tuo lavoro ti porta ad giorni diventa magnifica (più essere ammirata e stare a volte del solito). anche a contatto con la gente. Comunque non potrebbe Pensi che il Festival riesca an- essere altrimenti, sempre per il cora a portare la carica di se- discorso che la musica è cambiata, è normale che un evento duzione che aveva un tempo? di questo tipo punti più sull’imMolti anni fa era vissuto in magine, sui gossip e tutto quel maniera diversa, era un evento che ruota intorno. Eugenio Ripepi nazionale sempre emozionante Francesco Basso e seguito con interesse dal -le foto di Alisha Dea sono pubblico di ogni età. La condurealizzate da Luca Stardero-


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Le cantanti

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ARISA

Vincitrice di Sanremo Giovani dello scorso anno. Il suo vero nome è Rosalba Pippa, Il primo approccio con la musica è alla tenera età di 4 anni. Nel 2009 vince SanremoLab e viene ammessa fra le “Proposte” del Festival di Sanremo 2009, che la vede in gara con il brano “Sincerità”. Oltre a vincere il Festival 2009 viene premiata con il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini”. Partecipa al Festival di Sanremo 2010 nella sezione “Artisti”, con il brano.“Malamorenò”.“Può scoppiare in un attimo il sole” è la previsione un po’ nichilista del futuro prossimo planetario, datato secondo Arisa, o meglio secondo il suo fidanzato Anastasi autore del testo, 2087. “I prati rinunciano ai fiori” non è malissimo come immagine; infatti la si ripete tre volte nel brano. In generale tutte le nefaste previsioni sono un po’ insistite, per spiegare alla fine che l’amore salverà ogni cosa. E’ un testo molto ingenuo, ma non sgradevole. Il ritmo musicale è un dixieland, quindi c’è già la precisa volontà di non

prendersi troppo sul serio.

MALIKA AYANE La sua formazione musicale ha inizio al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dove dal 1995 al 2001 studia Violoncello. Paral-

lelamente, fa parte dell’ensemble del Coro di Voci Bianche del Teatro Alla Scala in cui, oltre al ruolo di corista, esegue spesso parti solistiche. Nel 2007 Malika incontra Caterina Caselli che da subito vede in lei una personalità artistica. Nel 2009 Malika partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Come foglie”, scritto per lei dal frontman dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, che diventa uno dei tormentoni della primavera 2009. Scrive il brano “Dopo di me” per Valerio Scanu, concorrente dell’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi e concorrete quest’anno sul palco dell’Ariston. Quest’anno Malika è nella sezione “Artisti” con il brano “Ricomincio da qui”. Il testo di Malika è abbastanza interessante. Scritto con Pacifico, assume quegli aspetti minimalisti propri dell’autore milanese. Non è ricco di trovate, tutt’altro. In certi momenti subisce le costruzioni di certa canzone leggera italiana, ad esempio “Una novità sarà” per rimare “E mi porterà” ma avrebbe rimato anche con “Sarà una novità”. E’ un testo composto evidentemente per la musica di Ferdinando Arnò, il compositore che ha scoperto Malika. Non originale e molto funzionale ha un’impronta particolarissima.

IRENE GRANDI E’ in gara a Sanremo con ‘La cometa di Halley’. La cantante toscana venne scartata nel 2007 con la sua canzone “Bruci la città”.

Questa scelta si rivelerà una bella batosta per i selezionatori sanremesi perchè loro malgrado il pezzo escluso divenne il più suonato dell’estate. Un vero tormentone. L’autore di ‘La cometa di Halley’ è lo stesso di ‘Bruci la città’: Francesco Bianconi dei Baustelle. Salirà sul palco con lei per il duetto della serata del venerdì, l’attore toscano Marco Cocci (“Ovosodo” e “L’ultimo bacio” e “Baciami ancora”). Il primo palcoscenico è Sanremo Giovani del 1993. Nel 1994 Irene si presenta al Festival di Sanremo con ‘Fuori’. Le seguenti canzoni divennero dei veri e propri successi “Dolcissimo amore”, “Bum Bum”, “In vacanza da una vita” e “Bambine cattive”. Collaborazione di grandi artisti, nazionali come Pino Daniele e internazionali come i Planet Funk. Nel 2000 Irene torna, nel settore Big, al Festival di Sanremo con la canzone firmata da Vasco Rossi e Curreri: “La tua ragazza sempre” dove si aggiudica il 2° posto. Non è male il testo della canzone cantata da Irene Grandi. “E poi ami con tranquillità/ Come un Dio lontano/ Che non ha né problemi/ Né miracoli da fare”. Un “esistere a metà” che sfida il quotidiano, fatto di “rubinetti da cambiare” e “pareti da rifare”. Lui un tempo rideva, e adesso pontifica sui problemi di una coppia che ha perso spontaneità ed entusiasmo. E lei invoca “Lasciami la radio accesa/ Lasciami cantare/ E qualche cosa da mangiare/ Servirà”. Un’affermazione di necessità da chi non riesce più a stare con un uomo incapace di guardare il cielo per scrutare comete, come faceva una volta. E finisce così, “Io ti dico addio/ Tu mi dici ciao”. Molto bella, pur nel suo linguaggio molto colloquiale; anzi, forse proprio per questo.


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LE CANZONI “SOCIALI” PUPO

Alias Enzo Ghinazzi, sono oltre 30 anni che scrive, compone e interpreta canzoni. Dal 1975, anno d’esordio con “Ti scriverò”, al 1982, è stato un crescendo ininterrotto di successi. I suoi brani (Su di noi, Ciao, Lo devo solo a te, Forse, Firenze S. Maria Novella, Un amore grande, Gelato al Cioccolato) hanno girato il mondo e sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese e spagnolo. Oltre ai venti milioni di dischi venduti nel corso della carriera artistica, Pupo ha ottenuto 11 dischi d’oro e, con l’album Più di Prima, la vittoria della Gondola d’oro nel 1981. Le partecipazioni a numerosi Festival di Sanremo l’hanno visto sempre fra i protagonisti, e alcune sue canzoni hanno contribuito al lancio di molti colleghi. Sua per esempio Sarà perché ti amo che con la performance dei Ricchi e Poveri ha venduto milioni di dischi. La voce di Enzo Ghinazzi è risuonata nei teatri più importanti del mondo: dal Madison Square Garden e Broadway a New York, al Maple Leaf Garden di Toronto. Conduce una miriade di programmi televisivi tra cui “La Notte del Poker”, il primo campionato italiano di poker in televisione su Sky Sport. In passato ha partecipato a quattro Festival: 1980 “Su di noi”, 1983 “Cieli azzurri”, 1984 “Un amore grande”, 2009 “L’opportunità”. Quest’anno si presenta assieme ad Emanuele Filiberto e Luca Canonici con “Italia amore mio” . Dire che il testo di Emanuele Filiberto è una poesia, come afferma Enzo Ghinazzi in arte Pupo, mi sembra un tantino azzardato. Dire che il tenore rappresenta il bel canto non mi sembra una prospettiva efficacemente attualizzante. Dire che Pupo avrebbe cantato anche con Hello Kitty e Topo Gigio è forse l’idea che ci appare maggiormente calzante nell’ipotesi considerata.

Luca Canonici

Tenore che affianca Emanuele Filiberto e Pupo nell’esibizione di “Italia amore mio”. Grande interprete di opere tra cui il “Falstaff” di Verdi, “I Capuleti e Montecchi” di Bellini, “Don Pasquale” di Donizetti, solo per citarne alcune.

Emanuele Filiberto di Savoia E’ figlio di Vittorio Emanuele e di Marina

Ricolfi Doria. A causa del regime di esilio previsto dalla Costituzione repubblicana, è nato e vissuto in Svizzera, rientrando in Italia soltanto a fine 2002. Oltre alla cittadinanza svizzera, Emanuele Filiberto possiede anche la cittadinanza italiana. E’ molto attivo anche nel mondo dello spettacolo come ospite televisivo in numerose trasmissioni, a partire da Quelli che il calcio (1995-96). Nel 2008 è membro della giuria nel talent show Il ballo delle debuttanti su Canale 5. Nel 2009 partecipa come concorrente alla quinta edizione del talent show di Rai Uno Ballando con le stelle in coppia con la maestra di ballo Natalia Titova, aggiudicandosi la vittoria.

POVIA Nel 1999 si iscrive all’Accademia di Sanremo ed arriva in finale. Nel 2003 vince la XIV edizione del Premio Città di Recanati (oggi Premio Musicultura) con il brano “Mia sorella” (canzone che tocca il tema dell’anoressia e della bulimia). Nel 2005 partecipa, fuori concorso, al Festival di Sanremo con la canzone “I bambini fanno ooh…”. Il brano viene scelto come colonna sonora per “Avamposto 55”, importante campagna di solidarietà a favore dei bambini del Darfur. A sostegno di questa iniziativa Povia devolve, per un intero anno, i proventi derivanti dalla percentuale delle vendite del singolo “I bambini fanno ooh” e contribuisce pertanto alla costruzione di due scuole-ospedali nello Stato africano. Il singolo ha superato le 180.000 copie vendute, ricevendo numerosi dischi di platino ed è stato premiato, su indicazione della SIAE e con un riconoscimento speciale da BMG Sony, per aver raggiunto più di 500.000 download digitali. Esce il suo primo album “Evviva i pazzi…che hanno capito cos’è l’amore” che raggiunge il disco d’oro per le oltre 60 mila copie vendute. Nel 2006 vince la 56° Edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Vorrei avere il becco”. Nel 2009 partecipa alla 59° edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Luca era gay”. Quest’anno si esibisce con “La verità (Eluana)” che ha per tema il caso Englero. Attualmente Giuseppe Povia è in Tournée con la sua band e partecipa a molte iniziative benefiche perché da sempre con la sua musica e le sue canzoni, difende i diritti dei minori ed è molto impegnato in ambito sociale su tanti fronti. Un po’ pretenzioso. Però alcune buone idee. Come “Mamma che ne sanno del dolore”. Viene poca voglia di parlare di qualcosa di cui si è detto troppo. Che ci sia malafede, che ci sia buona fede, alla fine sono sempre e comunque dietrologie. Se il brano funziona cadranno come per il pezzo “Luca era gay”. Possiamo azzardare che non aggiunge niente alla vicenda Englaro. Ma un artista ha diritto ad esprimersi nei modi che ritiene più opportuni, atti a incontrare eventualmente “Vorrei avere il becco” il favore del pubblico.


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L’ INTRAMONTABILE Franco Califano; 1988 con il TOTO COTUGNO cantata brano “Emozioni”, arriva secondo, inolIn pratica IL Festival è lui, tantissime le partecipazioni. Un “Big” in tutti i sensi. Il suo primo gruppo prendeva il nome di “Totò e i Tati”. Dopo, grazie alle qualità di musicista, esplode in Francia intorno agli anni 70. Scrive canzoni per Johnny Halliday, Michel Sardou, Claude François, Hervé Vilard, Sheila in Francia,Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti, Ornella Vanoni in Italia, le sue canzoni, oltre che da questi cantanti, vengono eseguite da grandi orchestre come, F. Pourcel, Caravelli e P. Mauriat. Le partecipazioni al Festival di Sanremo sono innumerevoli: 1976 Toto partecipa, per la prima volta, al Festival di Sanremo con il gruppo da lui formato gli “Albatros”. Il brano in gara è “Volo AZ 504” arrivando terzo; 1977 gli Albatros si ripresentano al Festival di Sanremo con “Gran Premio”, che si classifica al quinto posto; 1980 Primo al Festival di Sanremo con il brano “Solo noi”; 1983 con il brano “L’italiano” giunge primo nella votazione popolare legata al concorso Totip, brano che viene inciso e tradotto da vari artisti in varie lingue, vendendo milioni di dischi, rendendo popolare Toto in paesi impensabili come Israele, Iran, Corea; 1984 con il brano “Serenata” arriva secondo; 1985 partecipa soltanto come compositore, con due sue canzoni, una interpretata da Louis Rodriguez “C’est Venice”, e un’altra interpretata da Luis Miguel con il brano “Noi, ragazzi di oggi” che si classifica secondo ed è la vera rivelazione del Festival; 1986 con il brano “Azzurra malinconia”; 1987 partecipa come cantautore con il brano “Figli” classificandosi secondo, sia come autore coni i brani “Io amo” cantato da Fausto Leali con “Canzone d’amore” cantata dai Ricchi & Poveri e con “Il sognatore” cantata da Peppino di Capri” e “Io...per le strade di quartiere”

tre, come autore, presenta Fiordaliso con il brano “Per noi”; 1989 ritorna con il brano “Le mamme”, classificandosi al secondo posto, come autore con le canzoni scritte per Fiordaliso, “Se non avessi te” e per Stefano Borgia, secondo tra i giovani; 1990 Toto ottiene ancora un secondo posto al Festival di Sanremo con il brano “Gli amori” che, in quell’occasione, viene cantato anche dal grande Ray Charles che fa una grande interpretazione; 1992 scrive una canzone dal titolo “Se mi ami” che Claudia Mori presenta al Festival di Sanremo; 1995 Toto si ripresenta al Festival di Sanremo, con il brano “Voglio andare a vivere in campagna”; 1997 Toto si ripresentato al Festival con “Faccia pulita”; 2005: a 25 anni di distanza da “Solo noi”, Toto torna a vincere, classificandosi primo (nella categoria Classic ideata da Paolo Bonolis), e al suo ruolo stabile di eterno secondo nella classifica assoluta della kermesse. “Come noi nessuno al Mondo” è il singolo sanremese, duettato con Annalisa Minetti. 2007: Simone Cristicchi, vincitore del Festival di Sanremo, reinterpreta nel suo nuovo disco “L’italiano”, adattandolo alla contemporaneità multietnica e conferendogli nuovo slancio sociale. 2008: con il brano “Un falco chiuso in gabbia”, piazzatosi al quarto posto. 2010, l’odierno fatidico anno: si presenta con la canzone “Areoplani”. Il “volo”, tanto caro a Modugno, echeggia in questa canzone dove l’uomo e la sua amata sono come due areoplani nel turbine della vita. Una vita dura che può riscattarsi solo con l’amore. I versi che confermano ciò sono: “Vorrei che mi dicessi / Che non ti sei già arresa/mi basta il tuo sorriso / per ricominciare”.


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I CANTAUTORI NOMADI

1963: Nascono i Nomadi. Augusto Daolio (voce), Beppe Carletti (tastiere), Franco Midili (chitarre), Gualberto Gelmini (sax), Leonardo Manfredini (batteria) e Antonio Campari (basso). 1965: Primo 45 giri per il gruppo. “Donna la prima donna / Giorni tristi”. 1966: I Nomadi al “Cantagiro” presentano una canzone che diventerà un inno del genere beat instauratosi in Italia in quel periodo: “Come potete giudicar”.1967: Primo LP per i Nomadi. Il titolo è “Per quando noi non ci saremo” e firma ormai il sodalizio tra i Nomadi e un giovane autore, che diventerà uno dei cantautori italiani più baffermati, Francesco Guccini. Al “Cantagiro” i Nomadi fanno scalpore con la canzone “Dio è morto”, stracensurata dalla RAI, trasmessa da Radio Vaticano... 1968: Secondo Lp del gruppo. Il titolo è “I Nomadi”. Questo album decreta in pratica la fine del rapporto di collaborazione con Guccini, e proprio una canzone di quest’ultimo, “Canzone per un’amica” (in origine “In morte si S.F.”) verrà censurata. 1970: I Nomadi partecipano al “Disco per l’estate” con la canzone “Un pugno di sabbia” che riscosse grande successo. I Nomadi infatti, furono l’unico gruppo ad arrivare alla finalissima, classificandosi quarto. 1971: Prima partecipazione dei Nomadi al “Festival di Sanremo”. Parteciparono in coppia con Mal con la canzone “Non dimenticarti di me”. Furono eliminati. 1972: L’anno di “Io vagabondo”, con la quale i Nomadi partecipano al “Disco per l’estate”. Nella prima serata il gruppo si piazza primo, nella finale invece, stranamente i Nomadi dalla prima posizione scesero alla penultima! 1992: L’anno più brutto, muoiono il bassista Dante Pergreffi, all’età di 30 anni e subito dopo il cantante Augusto Daiolo. 2006: I Nomadi hanno partecipato al 56° Festival di Sanremo, con il brano “Dove si va” classificandosi primi nella categoria gruppi e ricevendo il premio “sala stampa radio e tv”. Quest’anno tornano al Festival affiancati da Irene Fornaciari. Possiamo dire tranquillamente che il testo di Irene Fornaciari è uno dei più insignificanti tra quelli proposti nella categoria Big. Il fatto che lei e Scanu vengano equiparati a Ruggeri e Cristicchi fa luce sulla disaffezione di molte star della musica nei confronti del Festival. Riguardo al testo parliamo di Nino D’Angelo: forse il cantautore napoletano può spiegare alla figlia di Zucchero “perchè il mondo piange”, dato che la ragazza lo ripete 10 volte in un brano a tratti imbarazzante.

SIMONE CRISTICCHI E’ un nuovo cantautore italiano. Il 2005 è l’anno dell’affermazione: ad aprile l’uscita del fortunatissimo singolo “Vorrei cantare come Biagio”. Nel 2006 partecipa al Festival di Sanremo, nella categoria Giovani, arrivando in finale con la canzone “Che bella gente”. Torna nel 2007, questa volta tra i big col brano “Ti regalerò una rosa” con cui si aggiudica la vittoria della 57a edizione del Festival. La canzone di quest’anno si chiama “Meno male” ce l’ha con i Talent Show e già attira subito le nostre simpatie, in un Festival diventato dependance di varie mostruosità televisive. E se la prende con l’attenzione al gossip che distrae gli Italiani dai reali problemi del paese. L’Italia diventa il paese della “Libertè, Egalitè e Gioca Giuè”. Geniale. “L’Italia s’è desta ma dipende dai punti di vista”. Che meraviglia. “C’è la crisi mondiale che avanza e i terremotati ancora in vacanza”. E ancora “C’è l’Italia dei video ricatti/ C’è la nonna coi seni rifatti”. Splendidi decasillabi, grandissima padronanza della metrica, pur nella semplicità del linguaggio. Grazie a Cristicchi il Festival assume una nota d’interesse in più. E se davvero Carla Bruni non avesse voluto partecipare per il testo del cantautore che la tira in causa come principale argomento delle distrazioni del Belpaese, allora sarebbe davvero già da adesso un successo degno di nota.

IRENE FORNACIARI Partecipa nel 2002, a fianco di altri artisti (Bocelli, Giorgia, Alex Britti) ad un concerto tributo, dedicato a papà Zucchero, col quale duetta anche in studio nel brano “Karma, Stai Calma” dall’album “Bluesugar”. Nello stesso disco firma, come coautrice accanto alla sorella Alice Fornaciari, il brano dal titolo “Puro Amore”. Partecipa come corista alle registrazioni del disco di Zucchero “Fly”. Al 59° Festival di Sanremo si presenta nella categoria “proposte 2009” con il brano “Spiove Il Sole”. Quest’anno si esibisce sul palco dell’Ariston con i mitici Nomadi con la canzone “Il mondo piange”.

ENRICO RUGGERI Nel 1980 con la sua band i Decibel partecipa al Festival di Sanremo con il brano Contessa riscuotendo notevole successo. Nel 1984 è ancora a Sanremo, nella categoria “big”, con Nuovo swing, mentre per la categoria “Giovani” i Canton presentano un pezzo firmato Ruggeri-Schiavone che si chiama “Sonnambulismo”. Nel febbraio del 1986, Enrico partecipa al Festival di Sanremo con Rien ne va plus e vince il premio della critica. Il disco “Enrico VIII” è il suo primo 33 giri a ottenere il disco d’oro. La sua notorietà cresce ulteriormente con la vittoria, insieme a Morandi e a Tozzi, del Sanremo edizione 1987. Il pezzo, utilizzato poi come sigla di un altro Festival, si chiama “Si può dare di più”. Nella medesima edizione, il 37° della Canzone Italiana, Enrico guadagna anche il premio della critica con “Quello che le donne non dicono” interpretata da Fiorella Mannoia. Nel 1993 Ruggeri partecipa e vince il Festival di Sanremo con “Mistero” primo brano rock a trionfare nella città dei fiori. 1996 partecipa con “L’amore è un attimo”, nel 2002 con “Primavera a Sarajevo”, 2003 “Nessuno tocchi Caino”. Il ritorno di quest’anno con la “Notte delle fate”. “Candy intanto è già partita/ e verso un’altra via d’uscita/ Corre con il cellulare spento/ E testardamente spera/ Di trovarsi ancora tutta intera”. Grande Ruggeri. Ancorato alla realtà, pronto a mettersi a fianco del


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LE RIVELAZIONI FABRIZIO MORO

Giovane cantautore romano, nasce il 9 aprile 1975. Prestissimo inizia a suonare la chitarra da autodidatta, scoprendo una naturale vocazione per la musica. L’esperienza della periferia urbana fornisce l’ispirazione ai testi delle sue canzoni, dense di personaggi di quella realtà. Le sue canzoni sono una serie di fotografie, di immagini in sequenza di disagi quotidiani, di vicende soprattutto autobiografiche, per raccontare a suo modo nient’altro che la vita. Nel 2000 partecipa nella sezione giovani al Festival di Sanremo, con “Un giorno senza fine”, un brano di forte impatto rock. Nel 2003 l’incontro con la Don’t Worry e con Rolando D’Angeli, già scopritore e produttore di Nek, Giorgia, Umberto Tozzi e di tanti altri artisti, segna una svolta decisiva nella strada di Fabrizio. Rolando D’Angeli intuisce le potenzialità dell’artista e decide di investire su di lui e di produrlo. Partecipa alla 57ma edizione del Festival di Sanremo con “Pensa”, brano di grande e forte intensità, vincendo la Sezione Giovani, il Premio della Critica e il Premio Radio & Stampa. Nell’estate dello stesso anno vince il premio Lunezia come artista rivelazione del 2007 ed il premio Sorrisi e Canzoni Tv. Il video di ”Pensa” firmato da Marco Risi è girato interamente a Palermo con la partecipazione “speciale” di Rita Borsellino. L’album “Pensa” del Disco d’Oro. Il 2008 di Fabrizio inizia nuovamente da Sanremo la canzone, “Eppure mi hai cambiato la vita”. Al Festival 2010 Fabrizio Moro si ripresenta con il brano “Non è una canzone”. Tantissime parole per Moro, alcune forse superflue, ma necessarie a riempire il suo particolare stile melodico. Nessuna immagine da strapparsi i capelli per la bellezza, ma parecchi spunti interessanti: “Vivo in un’ipotesi esistenziale/ Sono condannato all’evasione fiscale”. Un po’ ripetitivo. Ma come si dice, è il suo stile.

SONOHRA Sono due fratelli: Luca e Diego Fainello nati a Verona, rispettivamente di 25 e 21 anni. Musicisti, com-

positori e polistrumentisti, la loro musica si avvicina al british rock Il nome del duo viene da Sonora, il deserto che confina con lo stato della California, rimanda al concetto della musica senza discriminazioni e se si pronuncia con stretta assonanza, significa “suono ora”. Negli anni scorsi si sono presentati al pubblico anche come “Domino” e “Duetto”. Ottengono la vittoria al Festival di Sanremo 2008 con il brano “L’amore” Al Festival di Sanremo del 2010 tra gli “Artisti” gareggiano con ”Baby”. Sì, vabbè. Questo è rock? Ma non abusiamo della parola. Il rock è una cosa seria. E’ una filosofia. Ha poco a che fare con questo. “Baby, ovunque sia il tuo nome t’amo”. Immaginiamo le ragazze che incominceranno a ripeterlo, senza capire cosa significa. Non significa niente in effetti.

VALERIO SCANU Nato il 10 aprile 1990, dopo piccoli con-

certi in mostre sui posti locali della Sardegna, sua terra d’origine, si presenta a `Bravo Bravissimo’nel 2002. Qui canta “Cambiare” di Alex Baroni. A 17 anni in Francia partecipa ad un casting per la versione francese ‘di American Idol `dove, troppo giovane, non viene preso. Notato da Riccardo Cocciante, è iscritto per “Romeo e Giulietta”, ma ancora troppo giovane, non sarà preso in considerazione. Dopo comincia le selezioni di “X-factor”, dove là ancora è considerato come troppo giovane. Comincia la stagione di Amici e il 24 marzo 2009, Valerio arriva al secondo posto del talent show, firma il 3 aprile un contratto con la famosa casa di disco EMI e fa uscire il suo primo album ‘Sentimento’ il giorno del suo diciannovesimo compleanno. Quest’anno partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Un attimo con te”. Certo che passare da Ruggeri a Scanu, con tutto l’affetto che si può avere per il ragazzo, è dura. Cosa dire del testo? “Non corrisponde il flusso delle parole al battito del cuore”. L’ha scritta un cantautore che adesso fa “Amici”. Scanu invece ad “Amici” si è già presentato, è arrivato secondo. E’ la nuova tassa di Sanremo. Le corvèe nel Medioevo non dovevano essere più pesanti.


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LA VOCE DEL MERIDIONE Jammo jà

NINO D’ANGELO Nasce a San Pietro a Patierno, un quartiere periferico di Napoli, il 21 giugno 1957. A causa delle condizioni economiche lasciò presto la scuola e cominciò a lavorare saltuariamente come cantante ai matrimoni e come gelataio alla stazione di Napoli. Dopo una breve gavetta musicale, giunse ad un immediato successo in ambito regionale con il suo primo album, ‘A Storia Mia (1976). Intorno agli anni 80 comincia a lavorare in teatro nelle cosiddette sceneggiate, tipica forma teatrale napoletana. Trova subito gran successo con la sceneggiata “Esposito Teresa” tre atti e due quadri di Alberto Sciotti, tratta dalla canzone omonima di Nino D’Angelo. Presto si fa conoscere in tutta Italia. Sulla scia del trionfo, Nino D’Angelo, nel 1981, porta in scena la sceneggiata “A discoteca”. Nel 1981 cominciò anche la sua carriera al cinema, con il suo primo film, “Celebrità”. Nel 1982 pubblicò l’album “Nu jeans e ‘na maglietta” seguito da un film che ebbe lo stesso titolo. L’album vendette oltre un milione di copie e il film, di cui gli autori e produttori avevano aspettative molto basse, sorpassò al botteghino il film hollywoodiano “Flashdance”. Partecipò al Festival di Sanremo nel 1986 con la canzone “Vai”. Una sua grande hit, “Napoli Napoli” è diventata un inno intramontabile tra i tifosi di calcio napoletani, dai tempi di Maradona fino ai giorni nostri. Nel 1997, Nino scrisse il suo primo musical, “Core pazzo”, che ottenne molto successo, e fu tra i conduttori del Dopofestival con Piero Chiambretti. Nel 1999 ritornò al Festival di Sanremo come cantante con la canzone “Senza giacca e cravatta”, raggiungendo l’ottavo posto. Vi partecipò anche nel 2002 con Marì e nel 2003 con ‘A Storia ‘e nisciuno. Dal 2006 è il direttore artistico del ‘Teatro del popolo Trianon Viviani’ di Napoli. Nel 2008 è nominato direttore artistico della festa di Piedigrotta a Napoli.Prende parte nel Festival di Sanremo 2010 con Jammo jà, canzone presentata interamente in lingua napoletana. I temi sono i seguenti: bisogna guadagnarsi il pane con il sudore delle mani. Bisogna fare presto, fingersi stupidi se è necessario, essere doppi come il mondo, come sera e mattina insieme, come terra piena di mare dove la fatica diventa un regalo, perchè dà la possibilità di partire. Bisogna stare uniti, quando i sentimenti non fanno notizia di fronte alla spazzatura, alla mafia, al mandolino, perchè nessuno vuole sentire una voce in mezzo al mare, persa in un’autostrada speculare rispetto a un popolo: mai finita. Bisogna adoperarsi di pazienza. E’ l’unico equilibrio. Per chi rischia di cadere. Ecco, questi sono i contenuti della poesia proposta da Nino D’Angelo. Di fronte a questo, parlare degli altri testi, mere accozzaglie di parole messe in fila per fare da contorno a un accompagnamento musicale, è impresa assai ardua. Irene Fornaciari nel suo testo chiede insistentemente perchè il mondo piange. Forse dalla sua prospettiva agiata non se n’è accorta. Nino D’Angelo, primo di sei figli con padre operaio e madre casalinga, può spiegarglielo con questa canzone.

di Nino D’Angelo [ Traduzione]

Andiamo và guadagnamoci il pane Noi abbiamo il sudore nelle mani E sappiamo cambiare Andiamo và e facciamo presto Sotto a quest’Italia di smog e di stress Noi siamo i furbi che devono fingersi stupidi Siamo nati con due destini Siamo la notte e siamo mattina Siamo rose e siamo spine Ma siamo ramo di uno stesso giardino Meridionale Siamo terra piena di mare Che nessuno può capire Stiamo bene o stiamo male Andiamo avanti così La fatica è un regalo E’ la speranza di partire Andiamo và diamoci la mano Se stiamo insieme possiamo andare lontano Non si può più aspettare Andiamo và che questa vita va veloce Noi siamo la casa dei baci e delle carezze Ma fa notizia soltanto l’immondizia Con questa mafia con il mandolino Che c’hanno messo da sempre addosso Siamo la faccia in una cartolina Che ci svende per tutto il mondo Meridionale Siamo la voce in mezzo al mare Che nessuno vuole sentire Siamo l’erba accesa E non si sa mai da chi Siamo lo specchio di un’autostrada Che non vogliono mai terminare Dove il vento si abbraccia al mare Troppi sono i pensieri E chi cresce con il pane amaro E’ un italiano straniero Se la giustizia se ne lava le mani Sono bianche le bandiere E chi mai riesce a pensare a domani Nasce prigioniero Siamo nati con due destini Siamo la notte e siamo mattina Siamo rose e siamo spine Ma siamo ramo di uno stesso giardino Meridionale Siamo terra piena di mare Che nessuno può capire Stiamo bene o stiamo male Andiamo avanti così La fatica è un regalo E’ la speranza di partire E i ragazzi dei vicoli di Napoli Non saranno mai Re Al quartiere Zen di Palermo si bevono il tempo Per la sete di sapere E non è mai facile dormire con i perchè Vivere con la pazienza è il più grande equilibrio Per chi può cadere


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I TRE DI X-FACTOR MARCO MENGONI

Sicuramente uno tra i favoriti a salire sul gradino più alto del podio sanremese. Diplomato in disegno industriale, inizia la sua attività lavorativa come barman cantante pianobar. Il suo genere musicale preferito è il Britain pop e il suo cavallo di battaglia è Respect di Otis Redding. Nel 2009 partecipa alla trasmissione X-Factor, trampolino di lancio per i cantanti emergenti. Sotto la guida di Morgan, il 2 dicembre vince la finale della terza edizione aggiudicandosi un contratto da 300 mila euro con Sony Music. Ha all’attivo un EP, “Dove si vola”, contenente 5 cover e 2 inediti. Grazie alla sua vittoria gareggia al Festival di Sanremo 2010 direttamente nella categoria “Artisti”. La sua canzone è “Credimi ancora”. Sarà anche un “re matto” come dice il testo, ma questo fenomeno appare come il programma che l’ha lanciato: splendida confezione, poca sostanza. Non parliamo del talento canoro, per carità. Esperti diranno che siamo di fronte al nuovo Battisti. (Sì?) Comunque la canzone è veramente povera. “Non ti lascerò/ (Forse sì forse no)” è abbastanza disarmante. Si commenta da solo.

NOEMI

Alias Veronica Scopelliti nasce a Roma il 25 gennaio 1982. Nel 2002 si iscrive all’Università di Roma, nel corso di studi in Dams (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) , laureandosi nel 2005, ed intraprendendo la laurea specialistica in “Studi Critici e Storici sul Cinema e la TV”. Nel 2007 partecipa alle selezioni di SanremoLab, venendo ammessa tra i dodici finalisti, ma senza rientrare fra i tre vincitori ammessi di diritto al Festival di Sanremo 2008. Enrico Ruggeri in occasione delle selezioni di SanremoLab in cui faceva parte della giuria, aveva votato per la sua ammissione al Festival . Nell’autunno 2008 supera i provini per la seconda edizione del popolare talent show X Factor ed in seguito diventa una dei quattro selezionati per la categoria “+25”, capitanata da Morgan. Rimasta l’unica donna in gara, nella dodicesima puntata viene eliminata, classificandosi quinta. La sua eliminazione causa diverse polemiche. Dopo la sua eliminazione le radio trasmettono il brano che avrebbe dovuto presentare alla semifinale, “Briciole”, che raggiunge la posizione numero 1 fra i brani più scaricati.Partecipa alla 60a edizione del Festival di Sanremo con il brano “Per tutta la vita”. Noemi sarà senz’altro bravissima, peraltro pure molto umile ed intelligente. La canzone che le hanno scritto però è agghiacciante. Parole spese a caso, “Trovarsi per caso/ In un bar del centro e sentirsi speciale”, banalità logore “Cercare i tuoi occhi/ Negli occhi degli altri”. Non è un testo, è evidentemente un pre-testo, per farla cantare, per sentire la sua bella voce. Ma con tutti gli investimenti fatti per questa ragazza, qualche soldo in più per gli autori forse sarebbe stato il caso di spenderlo.

MORGAN

Nome d’arte di Marco Castoldi, nasce a Milano il 23 dicembre 1972. L’inclinazione per la musica si manifesta presto con l’uso della chitarra, successivamente adotta il piano e poi si indirizza verso l’elettronica e l’uso dei sintetizzatori. Nel frattempo esplode la new wave e Morgan scopre il new romantic, corrente pop degli anni ‘80. Nell’86 inizia a suonare anche il basso elettrico. Senza invertire le corde, consuetudine per i mancini, studia da autodidatta una tecnica con posizioni capovolte facendo di questo suo approccio una propria peculiarità. Fonda la sua band Blu Vertigo e Marco diventa “Morgan”. Nel 1998 collabora con Antonella Ruggiero per la realizzazione di “Registrazioni moderne”; per lei scrive anche la partitura d’orchestra del brano “Amore lontanissimo”, che si classifica in seconda posizione al Festival di Sanremo. Scopre i “La sintesi”, che aiuta ad esordire producendo il loro primo album intitolato “L’eroe romantico”, in cui Morgan compare anche come autore. Lavora ancora con i Soerba alla realizzazione di “Noi non ci capiamo”, brano presentato a Sanremo. Da una collaborazione con i Subsonica nasce un videoclip per non udenti, chiamato progetto “zero volume”, di fatto un esperimento molto innovativo. Morgan presta poi il suo talento al mondo della tv: lavora al programma “Tokushò” di MTV sia come co-conduttore sia come autore. Nel 2001 presenta con i Bluvertigo a Sanremo la canzone “L’assenzio”. Il 15 luglio 2002, a tour terminato, i Bluvertigo aprono il concerto a David Bowie - per la sua unica data italiana a Lucca. Nel 2003 torna in studio per scrivere e incidere il suo primo disco solista: “Canzoni dell’appartamento”. Il disco vince il premio Tenco nel 2003 come Migliore Opera Prima. Dopo molti alti e bassi, tira e molla, finisce la storia d’amore con Asia Argento. Nel 2008 torna alla ribalta grazie alla versione italiana di “X Factor” (Rai Due), grande programma “talent show” di successo europeo, (condotto in Italia da Francesco Facchinetti) in cui Morgan è giudice insieme a Mara Maionchi e Simona Ventura. Al Festival 2010 doveva portare il brano “La sera” ma è stato escluso dalla manifestazione dalla Direzione Rai dopo le sue affermazioni sull’uso di cocaina. “La luce s’inchina/ Esce di scena” così come Morgan per le note faccende. Escludere questa canzone dal Festival è una delle più grosse stupidaggini che potessero fare. Non è un capolavoro assoluto, intendiamoci. Ma i due quinari “Guarda la sera/ Scende sicura”, adagiati con maestria nel testo, sarebbero valsi parecchio in confronto al grigiume con poche eccezioni dei colleghi. “Sulla pioggia che piange tu volteggi come un’onda/ Così volubile e profonda, stasera”. Peccato non sentire queste parole.



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C’era una volta il Festival di Sanremo

60 anni attraverso le foto dell’archivio Moreschi Molte sono le iniziative e le pubblicazioni dedicate ai 60 anni del festival. Fra queste un posto di rilievo lo merita sicuramente il catalogo della mostra realizzata da Pepi Morgia al Palafiori, “Festival the story”. Nella pubblicazione in vendita all’ingresso della mostra con la prefazione di Vincenzo Mollica trovano spazio soprattutto le immagini dei primi anni della manifestazione, quelli che si sono svolti al Casinò. Ci sono contributi interessanti come quello del premio Nobel per la letteratura Dario Fo, che ricorda la contestazione al festival del 1969 e ci sono approAlfredo Moreschi Domenico Modugno, pubblicizza la radio fondimenti interessanti come quello del rapporto con i fiori e la moda, con immagini dei cantanti sui carri del corso fiorito e le foto degli abiti del museo Daphnè di Sanremo. Alfredo Moreschi ha dato un grande contributo alla realizzazione della mostra in svolgimento al Palafiori mettendo a disposizione numerose foto del suo archivio in larga parte inedite. Nel catalogo della mostra, in realtà un vero e proprio libro, da leggere, da consultare e da regalare, le immagini dell’archivio Moreschi documentano la nascita della manifestazione, svelandone particolari ed episodi poco conosciuti. Sono documenti rari e preziosi, custoditi da Alfredo con grande cura Achille Togliani mentre e passione che sono pubblicati nel legge il testo libro accompagnate dai testi redatti da Claudio Porchia, che cura con Claudio Villa il fotografo sanremese una rubrica su Sanremonews dedicata alla storia continua a pagina 30 della città dei fiori e della provincia.

1951


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Sono poche le immagini dei primi anni della manifestazione perché nel 1951 quando nacque la gara canora l’unico fotografo presente in sala era quello del Casinò, Giuseppe Mollica, che in realtà scattava le foto soprattutto ai clienti in sala. Alfredo, giovane fotografo, segue la manifestazione documentando non solo quanto avviene sul palco, ma anche quanto avviene dietro le Gianni Morandi, Piero Focaccia quinte, documentando abitudini e consuetudini ed Equipe 84 oggi ormai dimenticate. E così Alfredo varca la soglia del camerino di Nilla Pizzi e la ritrae mentre un’avvenente produttrice floricola le offre un mazzo di sgargianti papaveri prodotti nella sua azienda di Ventimiglia e battezzati “Nilla” per l’occasione. Correva l’anno 1952 e Sanremo rimediava alla gaffe dell’anno precedente quando per la vincitrice del festival non era stato previsto alcun omaggio floreale e si dovette ricorrere a garofani appassiti trovati in sala. Possiamo vedere Achille Togliani che canta leggendo il testo delle canzoni perché il primo anno eraMina durante le prove no tre i cantanti e 20 le canzoni in gara e il Festival veniva trasmesso solo per radio quindi gli ascoltatori non se ne potevano accorgere. L’entusiasmo in sala era ancora quello di una consueta serata nel Giardino d’inverno con gli ospiti compassati e seduti ai tavolini come un normale galà, impazienti di veder sorgere al centro sala la pedana pneumatica sulla quale perdersi nelle danze. Il rapporto degli artisti con il pubblico ed i fan Tonina Torrielli al corso fiorito era da festa di paese, con i cantanti, anche

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1974

1961

Dorelli, Latilla, Torielli, Del Frate,Boni, Villa e Duo Fasano durante le prove

1952 Nilla Pizzi, col papavero offerto dall’azienda Fazio di Latte di Ventimiglia

Una debuttante Milva al ristorante


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1957 a pranzo Villa, Boni,

Torielli, Duo Fasano e Natalino Otto quelli più famosi, che si esponevano all’affetto del pubblico come alle esigenze dei fotografi liberamente e disinvoltamente nei giardini attorno al Casinò. Nei primi anni i fotografi ed i giornalisti, sino a che non irruppero le cosiddette esigenze televisive, circolavano liberamente sul palco e dietro le quinte, persino durante le Little Tony e Ornella serate ufficiali. Vanoni miss Moda dell’anno Alfredo ricorda nel libro un particolare episodio che testimonia questo clima, ed anche la grande generosità del personaggio coinvolto. Il 2 febbraio 1958 alle otto e trenta del mattino si presenta nel suo studio Mimmo Modugno, vincitore la sera precedente del festival, per fare un favore ad un amico, titolare di una fabbrichetta di radio. Sotto le luci dello studio si fece ritrarre in varie pose recitando una convinta ammirazione per l’ultimo modello appena sfornato dall’amico. Quello è stato certamente il primo spot pubblicitario di una delle maggiori stelle del pentagramma mondiale. Alfredo ricorda il fraterno abbraccio della fine del servizio fra i due amici: il vincitore del Festival aveva posato in cambio di una stretta di mano. I protagonisti dei primi anni erano accusati dalla stampa di divismo, ma fa tenerezza vederli immortalati nelle immagini dell’archivio Moreschi mentre arrivano in treno a Sanremo, vanno a messa, si siedono sui marciapiedi e nelle aiuole intono al Casinò, cantano e scherzano ai tavoli dei ristoranti. A mano a mano che il Festival cresceva di importanza gradatamente crescevano steccati fino alla costruzione del soppalco per ospitare i 400 giornalisti accreditati. Lo spostamento all’Ariston, ad una struttura in grado di garantire la necessaria efficienza e sicurezza, decretò la fine del clima e della poesia delle foto in bianco e nero pubblicate nel libro e di cui grazie alla disponibilità dell’archivio Moreschi ve ne offriamo una piccola parte. F.P.

1965 Gigliola Cinquetti al corso fiorito

L’archivio fotografico Moreschi dovrebbe essere acquisito dal Comune. Ha un valore storico eccezionale

1967

Salone delle feste del casinò


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Gli alberghi dei cantanti per andare a caccia di autografi Per tutti i nostri lettori è pronta la mappa per andare a caccia degli autografi degli artisti che partecipano a questo sessantesimo festival della canzone italiana. Ma andiamo con ordine: nel lussuoso hotel Royal alloggiano Pupo, Emanuele Filiberto e Antonella Clerici senza famiglia però. Al Lolli Fabrizio Moro e Jarabe de Palo, al Londra troviamo Enrico Ruggeri con la moglie Andrea Mirò, Simone Cristicchi. Marco Mengoni, Nino D’Angelo, Toto Cutugno e i Sonohra. Sempre in zona Foce, all’hotel Miramare alloggiano Malika Ayane e la nuova proposta Mattia De Luca, all’hotel Paradiso c’è Valerio Scanu di Amici. La mitica Nilla Pizzi, vincitrice delle prime due edizioni del Festival ha preso una camera all’hotel Nazionale. Fuori città a Bordighera al Grand Hotel del Mare alloggeranno invece: il famoso coreografo Luca Tommasini, Lorella Cuccarini e Pippo Baudo e a Montecarlo farà tappa la bella Jennifer Lopez, snobbando in un certo senso l’offerta ricettiva di Sanremo e portandosi dietro un seguito di trenta persone. Ora, non rimane che armarsi di blocchetto, penna e macchina fotografica per portare a casa un gradito ricordo di questo sessantesimo Festival di Sanremo.

HOTEL EVELINE Irene Grandi HOTEL MARINELLA Povia, Elisa Pieschi, Cecilia Biondini HOTEL DES ANGLAIS Broken Heart College, Nomadi, Irene Fornaciari, La Fame di Camilla, Jacopo Ratini, Nina Zilli

HOTEL NYALA Tony Maiello

HOTEL LONDRA Enrico Ruggeri, Andrea Mirò, Simone Cristicchi, Marco Mengoni, Nino D’Angelo, Toto Cutugno, Sonohra, Nicolas Bonazzi

HOTEL NAZIONALE Nilla Pizzi

HOTEL PARADISO Valerio Scanu Jessica Brando

Valerio Merola

YACHT A PORTOSOLE Lucio Presta, Paola Perego

GRAND HOTEL DEL MARE HOTEL MIRAMARE Malika Ayane, Mattia De Luca, Romeus

HOTEL ROYAL Antonella Clerici, Emanuele Filiberto, Caterina Caselli, Mara Maionchi, Pupo

Jennifer Lopez, Tokio Hotel

Jarabe de Palo

Lorella Cuccarini

Emanuele Filiberto di Savoia

Ruggeri e Mirò

Jennifer Lopez

Chiappucci

Victoria Silvstedt

HOTEL LOLLI Fabrizio Moro Jarabe De Palo

PRINCIPATO DI MONACO

Pippo Baudo

Claudio Chiappucci, Valerio Merola, Stefano Tacconi, Andrea Roncato

HOTEL GLOBO Gianmarco Mazzi, Alba Parietti

HOTEL MORANDI Arisa, Luca Marino

BORDIGHERA

Pippo Baudo Lorella Cuccarini e Luca Tommasini

MARINA DEGLI AREGAI

Tokio Hotel

CASTELLARO GOLF RESORT Lele Mora, Aida Yespica, Elenoire Casalegno, Daniele Interrante, Platinette, Daniele Santoianni (Grande Fratello), Marco Balestri, Victoria Silvstedt, Alda D’Eusanio

Elenoire Casalegno

Aida Yespica

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Vergine, Ariete e Leone vincono il Sanremo ARIETE

Massimo Raineri 3 maggio Luca Laurenti 29 aprile

Lady Gaga 28 marzo Fiorella Mannoia 4 aprile Susan Boyle 1° aprile Miguel Bosè 3 aprile Georg Listing Tokio Hotel 31 marzo

Col vostro savoir-faire, sapete come riappacificare l’animo di chi ha subito un torto. Sapete come far rinascere il sorriso sulle labbra di chi lo aveva perduto e questo non è poco! La fantasia, oggi, sarà una risorsa su cui contare in campo professionale. Ci saranno opportunità eccellenti a per chi ha un’attività in squadra con altri.

GEMELLI

Sarete più pensierosi del solito. Forse, avete paura di prendere qualche decisione. Poco male, dato che avete ancora parecchio tempo a disposizione: “chi va piano, va sano e va lontano”! Non è vero che i sentimenti sbiadiscono col passare del tempo. L’importante è che il vostro rapporto continui ad essere dinamico.

Michelle Rodriguez 12 luglio Antonio Cassano 12 luglio

Per voi del cancro si tratta di una giornata molto intensa ma la affrontate con grinta. Se avete programmato un viaggio, farete esperienze davvero piacevoli. Nel vostro campo professionale, si aprono interessanti prospettive, soprattutto se vi mantenete costantemente aggiornati e preparati. Bene, benissimo l’amore.

LEONE

positivo nei confronti delle cose e sarete ampiamente ricompensati. La serata non vi porterà entusiasmanti notizie; speravate in un incontro piacevole e, invece, dovete accontentarvi degli amici. Ottimo intuito negli affari.

vostre idee. Potreste provare ad essere un po’ meno pignoli e guadagnarvi così qualche amico in più! Sul lavoro state sprecando tempo prezioso in particolari inutili, invece di dedicarvi alle cose più importanti. E il tempo non torna indietro.

VERGINE

BILANCIA

Carmen Consoli 4 settembre Maurizio Costanzo 28 agosto Rania di Giordania 31 agosto Gustav Schäfer dei Tokio Hotel 8 settembre Bill e Tom Kaulitz Tokio Hotel 1 settembre Cristina Capotondi 13 settembre

Dita Von Teese 28 settembre Non cambia di una virgola la situazione rispetto ai giorni scorsi. Ma meglio così: ne approfitterete per ultimare i lavori in sospeso, dedicarvi al benessere fisico. Parliamo di lavoro. Le vostre idee sono brillanti. Se solo superate qualche divergenza nella vostra squadra, i profitti aumenteranno insieme alla gratificazione. State leggeri a tavola.

Francesco Renga 12 giugno Paolo Bonolis 14 giugno

SCORPIONE

Edoardo Bennato 23 luglio Jennifer Lopez 24 luglio Lorella Cuccarini 10 agosto

TORO

Claudio Baglioni 16 maggio

CANCRO

La serenità e la tranquillità che sembravate aver raggiunto si allontanano da voi in modo repentino. Forse, nei conti siete stati un po’ troppo ottimisti e ora dovrete a più riprese correggere il tiro. Non sacrificate al dio denaro tutto il tempo che avete a disposizione: la vita non è solo professione, ma regala molte altre cose.

Non temete i cambiamenti: nella vita ogni tanto occorre sapersi rinnovare, modificando qualcosa. Mantenete un atteggiamento

Non è facile mettervi d’accordo con gli altri, perché raramente fate qualche passo indietro rispetto alle

La Luna entra in Pesci, portando nuovo entusiasmo per le cose e voglia di fare che avevate perduto in questi ultimi giorni. Certo, la voglia di divertimento supera l’interesse per il lavoro, ma cercate di equilibrare


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le cose. Se avete una storia ben assestata in corso, tutto bene: non avrete che da cogliere i frutti che l’amore vi porge.

Vi basterà una chiacchierata per capire che siete fatti l’uno per l’altra. Il resto verrà da sé, senza alcun imbarazzo. Buoni affari.

SAGGITARIO

ACQUARIO

Antonella Clerici 6 dicembre Elisa 19 dicembre

La quadratura della Luna renderà questa settimana più pesante del previsto, anche perché pretendete dagli altri più di quanto possano darvi. Attenti! Qualunque progetto abbiate in mente, condividetelo col partner, se non volete che si senta escluso da voi e che vi tenga il broncio. Tenete a freno la voglia di spendere.

CAPRICORNO

Complice la Luna in armonica posizione, vi troverete sempre nel posto giusto al momento giusto: un pizzico di fortuna non guasta! Potrete prendere decisioni e aiutare anche qualcuno in difficoltà. Siete in coppia?

Sentite il bisogno di stare in mezzo agli altri: è risaputo che la solitudine vi spaventa. Cercate di guardarvi dentro e di sconfiggere certe paure che frenano le vostre ambizioni più elevate. Non preoccupatevi troppo per le vostre tasche. Concentrate piuttosto le energie nello scovare nuovi affari e nuove fonti di guadagno.

PESCI

Bob Sinclair 11 marzo La Luna viene a farvi visita e porta con sé la benevolenza di Giove: ottimo rimedio per far quadrare i conti e divertirvi alla grande con chi sapete voi. Il settore affettivo vi vede al massimo fulgore e in ottima forma, capaci quindi di stupire il partner con effetti speciali. Avrete eccellenti opportunità sotto il profilo professionale.

Oroscopo a cura di Martina Varsalona

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Turista protagonista al festival Tutti i pomeriggi, dalle 15,30 fino a inizio della serata del festival davanti al Teatro Ariston, nella zona chiusa dalle transenne dove si troverà il tappeto Rosso, sarà presente Gianni Rossi, col suo “Turista Protagonista” che, munito di microfono, coinvolgerà di volta in volta i cantanti che transiteranno dal teatro all’esterno e viceversa, in questo modo il pubblico avrà veramente il piacere di vedere e sentire i cantanti che potranno intrattenersi in bella vista e ascoltati da tutti per un saluto o simpatico intrattenimento. L’intrattenimento sarà a 360 gradi, Rossi avrà modo di portare notizie dal teatro, intervistare ospiti e perche no il pubblico, che sempre di più Sanremo vuole mettere al centro di questo grande evento.

Il salotto dei Vip con Lele Mora Il Festival del Victory Morgana Bay è nel segno di Lele Mora. Durante l’intera settimana festivaliera il celebre agente e talent scout sarà presenza fissa all’interno della rotonda sul mare sanremese con un vero e proprio salotto, aperto alle star della sua scuderia ed a numerosi vip ospiti della kermesse canora. Tra i vip annunciati dell’universo Mora ci sono Aida Yespica, Elenoire Casalegno, Emanuele Filiberto di Savoia, Daniele Interrante, Platinette, Daniele Santoianni (Grande Fratello), Marco Balestri, Victoria Silvstedt, Alda D’Eusanio e molti altri. Non mancheranno show case di artisti e grandi party, tra cui quello di venerdì promosso dalla major discografica Universal. Oggi, giovedì, la serata fashion con la sfilata della boutique Graziella.

SanremoOff celebra Fabrizio De André Ha preso il via al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo la rassegna musicale dedicata a Fabrizio De André, promossa da Pepi Morgia nell’ambito delle iniziative di SanremOff. Un pubblico numeroso ha lungamente applaudito Martino Iacchetti, accompagnato da Toni Soranno, storico chitarrista di De Andrè. Alle percussioni, un band con il papà di Martino, Enzo. L’occasione del concerto ha permesso a numerose persone di ammirare i disegni della mostra “I fiori di Faber” in svolgimento fino al 27 febbraio presso il museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo. La mostra presenta i disegni realizzati da alcuni artisti e inseriti nel libro “I fiori di Faber” di Claudio Porchia con prefazione di Pepi Morgia. I prossimi appuntamenti: giovedì 18 (giorno del compleanno di Fabrizio De Andrè) alle ore 18 Giorgio Cordini, storico chitarrista di Faber; venerdì 19 alle ore 17,30 Solitary Men e sabato 20 alle ore 17,0 Christian Gullone. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.

Anche in via Agosti aria festivaliera Il Civ di via Pietro Agosti, questa settimana organizza le seguenti iniziative: allestimento vetrine a tema e installazione e fino al 20 febbraio 3 casse acustiche collegate con Radio 103 nei seguenti orari porterà la musica anche in via Pietro Agosti. Da martedì sul piazzale adiacente la Farmacia Calvi, è stato allestito un angolo con parti originali del carro vincitore dell’edizione 2010 del Corso Fiorito ed una mostra fotografica. Il direttivo Civ “Il Mulino”, unitamente allo Sport Club Amici Pietro Agosti, desidera consegnare ad Antonella Clerici una “Pigotta” realizzata appositamente per l’occasione dalle signore del laboratorio Unicef che il quartiere ospita dal mese di novembre (la Pigotta ha il volto della Clerici).

Morgan, Liz e il dott. House nella redazione de L’Eco Blitz nella redazione dell’Eco della Riviera dell’escluso Morgan accompagnato da Liz Taylor e dal Dottor House. Ovviamente si tratta dei sosia, giunti a Sanremo direttamente da Caorle dove si è svolta la notte degli Oscar dei sosia delle celebrità.


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2010, Pensavo peggio

Arrivano Dante e Virgilio. Paolo Bonolis e Luca Laurenti. E’ un’esplosione di trovate, di battute. I due cercano Del Noce, e non lo trovano più. Trovano Mazza, e da lì una serie infinita di equivoci. Ironizzano su Morgan; grande l’idea di squalificare Arisa per via del vero nome, Pippa, che avrebbe potuto ingenerare equivoci. Bellissima scenografia quest’anno. Piazzare in apertura il gioco a quiz della coppia comica Laurenti - Bonolis è un’idea vincente. L’unico problema dopo un inizio intelligente e esilarante arriva con la stabilità usurata della tradizione, che ti leva la terra

impegno, con Bonolis e Laurenti. Meno male che si cinchischia poco e arriva subito la bravissima e bellissima Irene Grandi. Un’esplosione Rock. Bel pezzo. Bene iniziare Sanremo così. Molto furbo. Mamma mia che voce Irene. Nonostante l’emozione, nessuna traccia di incrinature vocali. La grazia leggera della femminilità racchiusa in un guscio di potenza pura. Certo che poi purtroppo arriva Valerio Scanu, l’ennesimo balzello che la musica deve pagare a questi profughi dei reality che con la musica non hanno niente a che fare, e che si aggrappano disperatamente ai cuore e amore. Il problema è riuscire a trattenere la da sotto ai piedi. “Non è che la Cleri- nausea. E non mi venite ci c’ha cinque minuti? a dire che bisogna esseChe noi c’abbiamo re buoni perchè è picgente a casa”. Con l’ultima chiosa di Bonolis arriva la tradizione in vestito rosso. Senza scale, con l’aiuto di una specie di ascensore astronave. Saluti doverosi al sindaco, prima che cambi, perchè “ve cambiano come falene”. La Clerici all’inizio sta praticamente zitta. E quando i due salgono sull’ascenave (perchè astronsore sa d’insulto) si sente proprio il calo di tono. E’ una legge teatrale inesorabile. Per contrasto, la Clerici non può vincere il confronto, nonostante ci possa mettere

colo, giovane e tenero. Che vada a “Io Canto”. Però la Clerici nella sua sobrietà non è fastidiosa. Accorta, mai ridondante. Passa l’esame simpatia. Certo, un po’ sottotono. Cutugno fa il suo. Sente l’emozione, e si barcamena su un testo banale e scontato. Però c’è, non si sottrae, come un ragazzino. Encomiabile davvero. Peccato per il brano. “Amore mio dimmi che mi ami/ Devo sentire le tue mani”, ‘un se po’ più sentì. Sarà la centoquarantacinquesima volta che cercano di affossarci lo spirito con un testo così. Diciamo non rivoluzionaria. Arisa è sempre più vintage. E chi la propone è sempre più furbo. Operazione vecchio stile. Il testo pluriusato che prevede scenari futuribili è portato avanti con un dixieland

convincente. Impossibile pensare che non rimanga in testa. E’ già da radio. Va bene Arisa, va bene. Come al solito. Viva le sorelle Marinetti, al secolo Andrea, Nicola e Marco. E dopo arrivano le Cassanate. Si parla con le mani davanti alla bocca. “E prima di parlare conta fino a uno”. Da un dialetto all’altro, arriva Nino D’Angelo. Mamma mia. Proprio un grande. Non è il discorso di una canzone in dialetto. E’ il discorso di una bella canzone. Purtroppo immediatamente successivo è l’exploit dell’ennesimo prodotto televisvo, Marco Mengoni. Non me la sento di commentare. Mi viene in mente che una volta Piero Ciampi disse di Ornella Vanoni: “con quella continua a pagina 38


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Diciamo che non rimarrà impressa. Ma dopo la notte si tinge del colore delle fate. Arriva il maestro Enrico Ruggeri. Questa voce fa sognare. Bel pezzo. Bel testo. “Ogni donna ha un paio d’ali chiuse dentro sè”. I Sonhora sfornano il loro motivetto orecchiabile e fragile di contenuti. Povia è un attimo finto. Giusto un po’ costruito. Un tantino quello che vuole, ma non cantare le mie canzoni”. Per similitudine adatterei il motto alla circostanza. E da un orpello all’altro, il prodotto di un altro talent. Britannico. Più finto dei nostri se possibile. La favole della brutta Susan Boyle che canta come un angelo. Si può essere brutti nel panorama televisivo e avere successo? Sì, se lo hanno combinato. “I sogni non hanno un data di scadenza” dice lei. A parte quello previsto nei termini del contratto. Per fortuna arriva Cristicchi. “Meno male che c’è Carla Bruni/ Se si parla di te problemi non c’è”. Cercheranno di parlare poco del testo della canzone. Che dice sostanzialmente: ci beviamo quotidianamente la nostra

dose di stupidaggini, dateci in uso per non farci pensare alle problematiche reali. E noi ci riusciamo benissimo. Poi Malika. Brava. E’ la stessa canzone dell’anno scorso. No, forse mi sbaglio. Forse. Se sei in un jazz club te la ascolti. Bella voce. Andreste a un suo concerto? “-Chi vai a vedere? -Malika Ayane, quella che cantava... che cantava... cos’è che cantava?” Oh ragazzi. Il trio delle meraviglie, Il Principe, Il Tenore e Topo Gigio. Cantano la normalizzazione. Il Principe che non poteva tornare in Italia. Poverino. Ma sì, facciamolo tornare. Tanto ormai, peggio di così. L’intervista di Cassano è un po’ imbarazzante. Sottotono. Per carità, s’è visto di peggio.

Speciale Festival curato da Eugenio Ripepi e Francesco Basso

appena, và. Comunque i crescendo musicali proposti in arrangiamento, sanremesi e barocchi all’eccesso, sono sempre efficaci. Se non avesse mai detto che si trattava della vicenda Englaro per far parlare di sé, si sarebbe potuto giudicarla diversamente. Bella voce la figlia di Zucchero. Basta. Noemi invisibile. E Moro, con il suo reggae di poca denuncia, scorre via senza sorprese.

Non è che verso la fine se ne abbia meno voglia. Se ci fosse Nino D’Angelo adesso, non potremmo esimerci dal dedicargli il giusto spazio. Infatti è eliminato dalla prima serata. Degli altri esclusi non parliamo. Decisioni più giuste. Ma Nino D’Angelo non me lo dovevano fare. Viva Sanremo 2010. Viva la zuppa riscaldata.

Motori, canzoni e Primocanale in piazza Colombo

Motori e canzoni, rosse Ferrari e bellezza. Al festival anche quest’anno non poteva mancare “al Pacino”, il curatore d’immagine delle dive, degli artisti e dei Vip. Ha alzato il suo quartier generale all’Hotel Londra dove opera con i suoi assistenti e collaboratori. Al 60° Festival “al Pacino” cura l’immagine di Nino D’Angelo, Toto Cutugno, i Sonohra e Cristicchi. Sedi, centri e beauty farm a Torino e Roma.


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Terza serata giovedì 18 febbraio “Quando la musica diventa leggenda” è il titolo dato alla terza serata del Festival, la serata in cui si celebra la musica a 360°. Otto canzoni che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo vengono reinterpretate da otto artisti. ELISA interpreta “Canzone per te” di Sergio Endrigo. Canzone che ha fatto sognare gli adolescenti di una volta, con quella voce calda e personale propria del grande Endrigo. Elisa è considerata sia come cantante nazionale che internazionale, famosa anche all’estero grazie ai suoi testi sviluppati in inglese. Proprio Sanremo l’aveva scoperta, quando nel 2001 vinse il Festival con la sua canzone “Luce”. CARMEN CONSOLI è alle prese con “Grazie dei fior” della mitica Nilla Pizzi. Connubbio insolito ma allo stesso tempo curioso, una rockettara che interpreta il classico dei classici. Carmen Consoli aveva partecipato un paio di volte al Festival ma con scarso successo in gara all’Ariston. Invece la critica l’acclamò unitamente al pubblico. Brani come il primissimo “Amore di Plastica” e poi “Confusa e felice” si ricordano tuttora. MIGUEL BOSÈ interpreta “Non ho l’età”, canzone simbolo dell’amore tumultuoso. Famoso sia in Spagna che in Italia, tra i suoi successi si ricorda “Super Superman. Inoltre in anteprima assoluta canta un brano del suo nuovo attesissimo album e uno dei suoi successi più amati, “Si tù no vuelves”. EDOARDO BENNATO canta Tenco, cantante e chitarrista divenuto un cult per i suoi pezzi come “Il Gatto e la volpe”. L’eterno ragazzo cantautore definito il Bob Dylan italiano. Presente anche RICCARDO COCCIANTE, la sua voce fa sognare, urla romantiche e piene d’amore. Celebre la sua “Bella senz’anima”. MASSIMO RANIERI entrerà in scena: il cantante di “Perdere l’amore”, il grido disperato di un amore che si sgretola irrimediabilmente. L’ottavo cantante è FRANCESCO RENGA, ex voce dei Timoria, che con il suo “Angelo” vince il Festival di Sanremo del 2005. In conclusione gli otto artisti eseguono un medley dei loro successi. I 5 cantanti in gara eliminati si esibiscono di nuovo e, grazie ai voti dell’Orchestra e al televoto, due saranno riammessi in gara. Si esibiscono anche gli altri 5 della Nuova Generazione, ma solo due di loro passano il turno.

Quarta serata 19 venerdì Venerdì sera, la quarta serata del Festival dedicata ai sessant’anni del Festival, scende in campo con i duetti: Toto Cutugno con BELEN RODRIGUEZ, Enrico Ruggeri coi DECIBEL, Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con il commissario tecnico della nazionale MARCELLO LIPPI, Arisa con LINO PATRUNO JAZZ BAND, Malika Ayane con l’ètoile SABRINA BRAZZO E IL CORPO DI BALLO DELLA SCALA, Valerio Scanu con ALESSANDRA AMOROSO, Simone Cristicchi col coro dei MINATORI DI SANTA FLORA, Povia con MARCO MASINI, Nino D’Angelo con AMBROGIO SPARAGNA E LE VOCI DEL SUD, Fabrizio Moro con JARABE DE PALO, Irene Fornaciari e i Nomadi con MOUSSE T E SUZIE, Irene Grandi con l’attore e cantante MARCO COCCI, Marco Mengoni coi SOLIS STRING QUARTET, Noemi con i KATAKLÒ e infine i Sonhora con DODI BATTAGLIA. La serata dei duetti verrà aperta dal famoso dj francese BOB SINCLAR, che improvviserà una festa dance. Gli ospiti della penultima serata saranno: l’attrice CRISTIANA CAPOTONDI, TOKIO HOTEL eJENNIFER LOPEZ. Durante la serata verranno eliminati due artisti e si esibiranno i quattro della Nuova Generazione ancora in gara e si proclamerà il vincitore della categoria.

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Quinta serata sabato 20 febbraio Sabato sera, il gran finale: si apre con Antonella Clerici con I BAMBINI DI “TI LASCIO UNA CANZONE” e durante la serata si esibiranno i dieci artisti rimasti in gara ma anche il vincitore di Sanremo Nuova Generazione. Dopo le prime votazioni, rimarranno in gara i tre finalisti che vengono votati solo col televoto. Gli ospiti della serata conclusiva saranno MAURIZIO COSTANZO, LORELLA CUCCARINI e I BALLERINI DI “THIS IS IT”, faranno un tributo per il compianto Michael Jackson. LA BANDA DEI CARABINIERI intonerà un brano di “Guerre Stellari” e infine verrà proclamato il vincitore di questo Sanremo 60.

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Roberta Lanfranchi ritrova l’amore, lieto evento per Valentina GOSSIP...

di Ludovica Cedrati Finalmente ha ritrovato la felicità la conduttrice e attrice Roberta Lanfranchi, ex velina ed ex moglie del famoso comico Pino Insegno. Dopo la separazione dal marito, Roberta ha ritrovato il sorriso insieme ad un autore televisivo, Emanuele del Greco. I due discreti e poco mondani, sembrano molto innamorati e vengono visti riempirsi di coccole, tenerezze e baci. Insomma sembrerebbe proprio che Robertina abbia trovato il suo principe azzurro. La presentatrice si era sposata giovanissima, a soli 23 anni con Insegno, il loro è stato un grande amore ma dopo 10 anni la loro unione è

in case separate. “ Così si cerca di mantenere una sfera privata solo nostra”, così dice la showgirl. I due sono fidanzati da 5 anni, si sono conosciuti durante la trasmissione di Raiuno “ Ballando sotto le stelle” e da allora non si sono più lasciati. Per ora matrimonio

bimbo ed una nuova fiction. Tutto a gonfie vele. In bocca al lupo! Weekend di passione per Elisabetta Canalis ed il suo bel George Clooney. Continua la love story più chiacchierata dell’anno e alla faccia delle malelingue e di chi non vede l’ora di

George Clooney ed Elisabetta Canalis

Cristina Chiabotto e Fabio Fulco e convivenza non rientrano nei loro progetti di coppia, tengono molto alla privacy ma noi vediamo già fiori d’arancio in arrivo… Fabio che ti fai scappare una sventola così..??!!!! Lieto evento in vista per la protagonista di “Un posto al sole”, Valentina Pace:

veder finita la loro storia d’amore, i due piccioncini si fanno vedere più innamorati e felici che mai. George non può addirittura stare lontano dalla sua Eli per troppo tempo, tanto da raggiungerla a Saint Moritz ,dove la attrice è impegnata sul set del film “A Natale mi spo-

Roberta Lanfranchi andata in crisi e nonostante i tentativi di salvare il matrimonio non c’è stato nulla da fare, la loro storia era arrivata al termine. Auguri Roberta, e speriamo che questa volta la nuova favola abbia lieto fine… Il segreto per mantenere saldo ed unito il rapporto? “Ognuno sta a casa sua” così afferma Cristina Chiabotto. L’ex Miss Italia svela che per tenere unita la passione con il suo compagno, l’attore Fabio Fulco, ha deciso di coltivare la loro relazione vivendo

Valentina Pace l’attrice avrà un bambino dal suo compagno e un ruolo nella fiction “Il Commissario Rex”. Sembra proprio al settimo cielo Valentina insieme al suo fidanzato Michele Esteri. Certo, non può che essere felice per le rosee prospettive future, un

so”. La coppia ha trascorso due giorni nello chalet che la produzione ha messo a disposizione dell’ex velina. Mega sorpresa per la nostra Eli. Viva l’amore!! Nuovo amore per Cristina Del Basso, l’ex gieffina super dotata( con la

sua sesta di reggiseno)ed in questi giorni inviata per “La vita in diretta” da Sanremo. Sembra felice e contenta vicino all’imprenditore Fabrizio Politi. Il giovane armatore, ex della Spice Girl Gery Hallowen, era fidanzato da tempo con la cantante Chiara Iezzi ( del duo Paola e Chiara)e mentre prima lo si vedeva a fare shopping in lussuose gioiellerie, ora viene visto insieme a Cristina a fare la spesa in un supermercato di Milano. Certo il ragazzo sembra cambiare gusti repentinamente. Cristina però difende il suo “Napoleone”, così lo chiama in maniera affettuosa e dice che l ha colpita e conquistata proprio per il suo carisma e per la sua personalità. “ E’ un uomo con gli attributi e ciò che vuole se lo prende” così racconta. Auguri Cristina e se son fiori fioriranno! Il papà di Nicolas Sarkosy, a 80 anni, diventa pittore: la critica lo stronca, ma lui esporrà a due passi dall’Eliseo e le sue quotazioni salgono. L’arte però per lui è soprattutto un modo per riavvicinarsi al figlio “abbandonato” a 3 anni. Ora si sentono ogni settimana anche grazie all’aiuto di Carla Bruni che lui ha ritratto: “è adorabile”, dice. “L’ ho disegnata con una rosa, emblema dell’amore”. Insomma Pal Sarkosy, padre del Presidente della Repub-

blica francese, nuovo artista emergente. La sua storia inizia nel 44 quando fugge dall’Ungheria comunista, suo paese natale. A Parigi sposa la futura madre di Nicolas e inizia una carriera di successo nella pubblicità. Abbandona poi la moglie e i tre figli per andare negli Stati Uniti dove si risposa altre volte e mette al mondo altri figli. Nicolas non sembrava averlo perdonato per questa sua vita tormentata. Ora grazie a Carla si stanno ricucendo i rapporti, certo la stessa modella è la terza moglie per il Presidente francese. Sulla tela la commedia della vita. !

Cristina Del Basso


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Un Festival di risate con Tiziano Riverso Si può ridere del Festival e della sua intera storia? Il cartoonist Tiziano Riverso non ha dubbi: “ Diciamo che è doveroso riderne, perché questo “signore” sessantenne, che ha attraversato così tanta storia italiana, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il lazzo, la battuta salace, la satira e l’umorismo. La sua storia stessa e i suoi personaggi sono intrisi di momenti comici, ridicoli, a volte drammatici, altre volte disarmanti, così come la vera commedia dell’arte, ma in salsa televisiva, un feuilleton a puntate alla Sandro Bolchi, con colpi di scena che devono tenere lo spettatore incatenato alla poltrona” Tiziano Riverso, che ha collaborato alla realizzazione del Catalogo della mostra per il 60° del festival, ha realizzato alcuni disegni di momenti ed episodi della storia festivaliera non documentati da fotografie. Insieme con il giornalista Claudio Porchia, ne ha estrapolato alcuni fotogrammi realizzando una serie di tableau che immortalano alcuni di questi momenti. Così tolti dal loro contesto e dal contorno scintillante del palco questi personaggi prendono vita, diventano “macchiette” permettendoci di scoprire il cuore matto di Little Tony, la “Caramellaia”, l’imbarazzo di Baudo con Armstrong, le litigate di Modugno e Villa e tanti altri cantanti famosi. Le caricature di Riverso, mai eccessive diventano così un contributo e nello stesso tempo un omaggio a questo evento, che nel bene e nel male rimane il principale evento televisivo del nostro paese. Una mostra nella mostra vista dal punto di vista umoristico, dove con le sue matite coglie alcuni attimi della gara reinterpretando i personaggi con il suo stile distaccato e brillante e trasformandoli in pupazzi di un cartoon. Tiziano Riverso non è nuovo al Festival e negli ultimi anni è sempre stato presente con mostre e iniziative per Sanremo OFF che parlano della kermesse: dalla mostra “Ci vuole un fiore”, dove ha disegnato tutti i cantanti insieme ai fiori del ponente alla mostra “I 10 comandamenti d Pippo Baudo”. Anche questa mostra è stata realizzata con Claudio Porchia, con cui Tiziano ha costruito un tandem satirico e creativo che alimenta il dibattito culturale, sociale e di costume non solo del Ponente ligure. I disegni possono essere ammirati all’interno della mostra dedicata ai 60 anni del Festival in svolgimento al Palafiori dal 12 al 28 febbraio.



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Turismo religioso. Le bellezze della valle Argentina Domenica 7 febbraio si è celebrata, presso la parrocchia di San Lorenzo Martire di Molini, la commemorazione di San Giovanni Lantrua per ricordare i 250 anni dalla nascita ed il martirio avvenuto in Cina pur di non rinnegare la propria fede cristiana Durante la cerimonia è emersa la proposta accolta con particolare entusiasmo di poter promuovere le straordinarie bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche della Valle Argentina attraverso l’ideazione di un turismo religioso di carattere internazionale. Risalendo la nostra valle si può visitare a Taggia il santuario della Madonna Del Sacro Cuore, ora Madonna Miracolosa di Taggia. La statua della Madonna, opera dello scultore Salvatore Revelli, l’11/03/ 1856 effettuo’ il movimento degli occhi e divenne anche a seguito di tale miracolo protettrice della popolazione di Taggia. Proseguedo per la Valle si incontra prima dell’abitato di Badalucco, la strada per Vignai che collega la Valle Argentina con Monte Ceppo, il paese di Baiardo e quindi la Val Nervia.Lungo tale strada dopo pochi chilometri si

Massimo Donzella tra le autorità e i sindaci della valle Argentina incontra una deviazione che si inerpica sul Monte Carmo sino a raggiungere il piccolo Santuario della Madonna della Neve che venne fatto erigere da un cieco che per intercessione della Vergine riottenne la vista. Da tale esclusivo avanposto è posibile scorgere lo splendido panorama delle catene montuose che lo circondano. Proseguendo nuovamente per la strada provinciale si giunge nel Comune di Montalto dove si possono ammirare due perle rare, ossia il Santuario dell’Acqua Santa e la Chiesa di San Giorgio. Il primo fondato nel 1453

a seguito di un miracolo compiuto dalla Vergine Maria che ha all’interno un pozzo datato 1486,da cui è possibile attingere l’acqua santa. La seconda di stile romanico-gotico del XXII ha all’interno affreschi dei Santi Apostoli e di San Giorgio. Continuando nel pellegrinaggio attraverso la vecchia strada che costeggia il torrente Argentina e da cui si possono ammirare suggestivi paesaggi composti da rocce e ulivi, piccole cascate e vecchi casolari si raggiunge il borgo di Agaggio nel Comune di Molini, e circondato da

numerosi borghi Liguri, un tempo comuni autonomi ora frazioni a loro volta caratterizzati dalla presenza di bei Monumenti Religiosi,quali ad esempio la chiesa parrocchiale di Andagna dedicata alla Nativita’ di Maria Vergine che ha all’interno il polittico raffigurante L’Annunciazione di Emanuele Macario risalente alla fine del quattrocento ed il Santuario della Consolazione detto anche della Madonna del Ciastreo ubicato nella frazione di Corte. In Molini di Triora a pochi passi dalla parrocchia di San Lorenzo Martire si trova ancora la

Il Presidente della Regione Liguria Burlando, anche quest’anno, non Anche Burlando ai furgari di Taggia Claudio è voluto mancare alla tradizionale festa dei

fulgari. Accolto da Vincenzo Genduso, Sindaco di Taggia, e da Marco Bertaina, Vice Presidente uscente del Consiglio Provinciale di Imperia, Burlando ha proseguito la festa per le vie del paese. La fredda serata, oltre che dai grandi falò accesi, è stata scaldata dall’aria calorosa di festa.

TAGGIA

casa ed in particolare la stanza dove nacque San Giovanni Lantrua. Infine percorrendo il tratto di strada che culmina al paese di Triora, annoverato tra i borghi piu’ belli d’Italia ed universalmente conosciuto per i processi di stregoneria si è verificato un episodio di carattere religiso, importante da ricordare. Beato Tommaso Reggio vescovo di Ventimiglia nonché Arcivescovo di Genova, fondatore della casa della Misericordia a Sanremo e della congregazione delle suore di Santa Marta, mentre si recava all’inaugurazione del Redentore sul monte Saccarello perse la vita terrena proprio a Triora. Venne quindi proclamato beato nell’anno 2000 da Giovanni PaoloII. Il patrimonio storico ed artistico che appartiene alla Valle Argentina unitamente alle bellezze naturalistiche, alle rare essenze vegetali, alla fauna, alle preziose sorgenti doveva diventare a causa di scelte non curanti di tutto cio’,sede della discarica di servizio.Questo non è potuto accadere così che la Valle Argentina continuera’ a far gioire per le sue ricchezze turisti e residenti. Massimo Donzella



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Bonus fiscale 2011 a favore dei frontalieri Il Senato della Repubblica ha votato la fiducia sul decreto mille proroghe accogliendo in un maxi emendamento le richieste della FAI (Frontalieri Autonomi Intemeli)per il rinnovo del bonus fiscale. I Frontalieri affermano: “Siamo soddisfatti della proroga della franchigia per il 2011. Inizialmente le richieste erano altre, avevamo chiesto una rivalutazione del bonus, ma da come si erano messe le cose anche il semplice rinnovo è una boccata di ossigeno. L’associazione aveva cominciato a contattare le forze politiche nel mese di novembre, sapendo dell’eminente uscita del decreto mille proroghe. Abbiamo fatto presentare una serie di emendamenti sui quali c’è stata una trattativa dura con il Ministero dell’Economia e bilancio tenendo in bilico la franchigia fino alle ultime ore del dibattito in aula, un alternarsi di notizie positive e negative. Una svolta decisiva e fondamentale è stato l’intervento del Ministro Claudio Scajola, che avevamo contattato a dicembre e incontrato domenica scorsa,

I rappresentanti del FAI all’incontro con l’on. Scajola e il sindaco Scullino

pensionati. A partire dalla prossima settimana ricontatteremo tutti i parlamentari per presentare un disegno di legge specifico che ci tolga da questa precarietà che dura da dieci anni. L’associazione valuterà una formula di agevolazione fiscale per un equa imposizione alternativa al bonus sul quale presentare una legge di rapida esecuzione”.

AVVISO AL PUBBLICO PER LA VENDITA DI N. 1 ALLOGGIO DI EDILIZIA CONVENZIONATA REALIZZATA DALLA SOCIETA’ EDILMIMOSA SRL DI VENTIMIGLIA (IM) IN ATTUAZIONE DELL’AMBITO 53 – ZONA C1b DI PIANO REGOLATORE GENERALE LA SOCIETA’ EDILMIMOSA SRL VISTO il Permesso di Costruire in data 1 Aprile 2008 rilasciato dal Comune di Bordighera (IM);

L’esecutivo dell’Associazione Frontalieri: Gian Polo Fusco, Roberto iLacckin il presidente Santo Fortugno il segretario Roberto Parodi

Dolceacqua chiede il servizio ambulanza Si svolto nel Comune di Dolceacqua un incontro tra il Sindaco ed i rappresentanti dell’ASL Imperiese, il Dr. Piatti ed il Dr. Ferlito Responsabile del 118. Tema dell’incontro, la richiesta da parte dell’amministrazione comunale di Dolceacqua di poter avere nel proprio Comune, a servizio dell’intera Val Nervia, un servizio di Ambulanze per consentire un pi rapido intervento in casi di emergenza. “Abbiamo sottoposto ai responsabili - dichiara il Sindaco Fulvio Gazzola dell’ASL Imperiese, una proposta che potrebbe garantire la presenza costante di un servizio di ambulanza nel nostro Comune. Proposta, che per correttezza verso gli enti interessati non pos-

dimostrandosi sensibile ai nostri problemi, aveva assicurato tutto il suo supporto. Un ringraziamento a nome di tutti i frontalieri al Ministro Claudio Scajola per il suo intervento decisivo e a tutti parlamentari che si sono adoperati rendendo possibile la svolta per l’approvazione. Ora per due anni siamo un po’ più tranquilli anche se riteniamo non sufficiente il bonus soprattutto riteniamo ingiusto l’esclusione dei

VENTIMIGLIA

siamo anticipare, ma che stata accolta favorevolmente e che sar vagliata in un incontro tecnico insieme ai responsabili delle varie associazioni di volontariato

nelle prossime settimane. Riteniamo importante la presenza di un servizio permanente nel nostro Paese a vantaggio non solo della nostra comunit ma anche di tutta la Val Nervia, dove presente un’alta percentuale di persone anziane e dove sono presenti 1 comunit

alloggio e 2 residenze protette; a questi si aggiunga la presenza di numerosi turisti in periodi non solo estivi. Sappiamo tutti come la rapidit dell’intervento pu essere a volte il fattore determinante per salvare una vita. La carenza oggi di persone che svolgono un servizio di volontariato, obbliga ad avere quasi esclusivamente del personale dipendente con costi elevati; per questo motivo quanto fatto in questi anni ha funzionato solo per brevi periodi di tempo. E non nemmeno possibile pensare che i Comuni abbiano le risorse per sostenere da soli questi servizi. Con questa proposta siamo certi di poter risolvere parte di questi problemi, anche e soprattutto con l’aiuto delle Associazioni”.

PRESO ATTO CHE: • Vista la Deliberazione della Giunta Municipale n. 163 del 26 Novembre 2007 con la quale è stato approvato lo schema di convenzione urbanistica contenente i requisiti soggettivi degli assegnatari degli alloggi di edilizia convenzionata in argomento; • In data 27 Febbraio 2008 è stata stipulata tra il Comune di Bordighera e la Società Edilmimosa srl di Ventimiglia (IM), via Sottoconvento n. 20, indicato nel proseguo come “soggetto attuatore”, la convenzione urbanistica, nella quale sono stati definiti i contenuti e le modalità per la disciplina dell’edilizia abitativa convenzionata RENDE NOTO: In particolare l’alloggio posto in vendita, è il seguente: N.ALLOGGIO

Mq Superficie Vendibile

N.Vani

1

74,51 mq

3

PREZZO DI CESSIONE Il prezzo di prima cessione dell’unità immobiliare convenzionata è determinato fra Amministrazione Comunale ed il soggetto attuatore, sulla base degli elementi previsti dall’art. 8 della Convenzione. REQUISITI DI AMMISSIONE L’alloggio è ceduto in proprietà a soggetti che siano in possesso dei requisiti di cui all’art. 9 della convenzione al momento della stipulazione del contratto definitivo di vendita. MODALITA’ DI RICHIESTA Per la richiesta di acquisto dell’alloggio convenzionato, contattare l’Ufficio EDILMIMOSA srl al n. 3396470186, con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 8,30-12,30 e 14,30-18,30 VENDITA DELL’ALLOGGIO L’alloggio sarà ceduto in proprietà, secondo l’ordine di tempo, che costituisce diritto di precedenza, direttamente dalla Società Edilmimosa srl. Ventimiglia 5 febbraio 2010 Società EDILMIMOSA s.r.l. Per informazioni rivolgersi Impresa AVATI ROCCO tel.335 6384045



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