Attualita n.5

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GIOVEDI 11 FEBBRAIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

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Arrivano 55 mila Videolottery

Fasuolo: dalle newslot e dai giochi lo Stato n

L’imprenditore Raffaele Fasuolo Sanremo. “Vuoi far fortuna? Scappa dall’Italia, vai in America”. Subito dopo la guerra a migliaia hanno seguito questo consiglio e si sono recati in America. Parecchi, con sacrificio, hanno fatto fortuna, hanno costruito degli imperi economici. Oggigiorno molte cose sembrano cambiate. Per trovare il mitico Eldorato non è più necessario varcare gli oceani, giungere sino in America, compiere imprese eroiche, lavorare sodo. Secondo una certa filosofia new age l’Eldorado oggi sarebbe in Italia. A portata di mano, proprio dietro l’angolo e, cosa stupefacente, tutti lo potrebbero afferrare. Bastano un pizzico di coraggio, qualche spicciolo, voglia di emergere. Come? Giocando, o meglio facendo giocare gli altri. L’Eldorado in Italia oggi, infatti, secondo guru del settore si chiamerebbe Newslot, VideoLottery. “E’ il business del presente e del futuro – dichiara

senza esitazione Raffaele Fasuolo, amministratore unico di Funnetwork s.r.l. , azienda leader nel ponente ligure, proprietaria tra l’altro della FunSeven, società che opera nel settore delle slot e delle videolottery – inutile tacerlo o nasconderlo: c’è crisi ovunque tranne che nel mondo del gioco. Sembra un paradosso, ma è la realtà, da che mondo è mondo. E’ sempre stato così in ogni parte della terra. Dove ci sono più problemi, più si gioca. Basta dare un’occhiata ai conti dello Stato per capire che è tutto vero. Per lo Stato italiano il settore dei giochi, dal lotto ai casinò, dalle lotterie ai bingo, alle schedine e tutto il resto è quello che rende di più in entrate erariali. Un esempio? Lasciando da parte i casinò, che incidono in piccola parte, l’anno scorso i “giochi pubblici” hanno incassato 54,4 miliardi di euro. Le entrate erariali a favore dello Stato per il 2009 sono state di ben

9 miliardi e 405 milioni di euro. Un mare di soldi, pari al 3,5% dell’intero Pil italiano. Il settore così detto degli “Apparecchi”, dove opera anche la mia azienda, quest’anno a livello nazionale complessivamente ha incassato 25 miliardi e mezzo di euro. Allo Stato, solo per questa “voce”, sono andati 3 miliardi 165 milioni di euro. Rispetto al 2008 abbiamo registrato un incremento del 17,7%. E l’attesissimo e nuovo mercato delle videolottery è alle porte. Sono certo che sarà un boom”. Insomma, altro che crisi. Con le videolottery il business del gioco, secondo esperti, riceverà un’accelerazione straordinaria, anche se ancora tutta da scoprire e quantificare. E i casinò? Sanremo, che non naviga nell’oro e spera di poter risalire la china dell’emorragia degli incassi, che futuro avrà? Raffaele Fasuolo, che rappresenta un po’ il prototipo dei Paperoni del terzo

millennio e forse non a caso tiene in bella mostra nel suo ufficio una simpatica e scaramantica statuetta di Uncle Scrooge, sull’argomento non ha dubbi: “I casinò, soprattutto in Italia, sono alla frutta. Una volta erano soli, c’erano loro 4, Sanremo, Venezia, Saint Vincent, Campione e basta. Oggi l’Italia intera è tutto un casinò. Si gioca ovunque, nei bar, al mare, in montagna, nelle stazioni ferroviarie, sulle navi, per strada, in cielo, in terra, in mare. Senza contare le bische clandestine. Se si pensa che anche tutti gli hotel a 5 stelle dell’italico stivale potranno aprire una loro sala slot non bisogna essere scienziati per capire che il vento è cambiato, che la fetta di torta riservata ai 4 casinò in Italia diventerà sempre più piccola, sempre più difficile da conquistare. Chi non avrà capacità, professionalità, fantasia, physique du role, mezzi, chi non saprà non solo stare al passo con i tempi, ma addi-


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y, Casinò di Sanremo addio?

nel 2009 ha incassato 9 miliardi e mezzo di euro, il 3,5 % del Pil

rittura anticipare le mode ed i gusti dei clienti avrà vita breve”. Si fa presto a dire L’Eldorado è dietro l’angolo: come si diventa “imprenditori del gioco”, gestori di giochi pubblici, di newslot, di videolottery? “E’ la cosa più semplice di questo mondo – risponde

Fasuolo – a patto che si sia persone serie, con la fedina penale immacolata, senza carichi pendenti o cause in corso con la giustizia e si voglia intraprendere una professione con il passo giusto. A questo punto si fanno le trafile di rito, come se si volesse aprire un bar o un negozio di scarpe. Si fa domanda in Comune e presso gli altri organi preposti per “inizio attività per sala da gioco”. Se si ha la fortuna di trovare la location giusta il gioco è fatto. Basta poco per iniziare. Una volta ottenuti i permessi di legge , come prescrive l’articolo 9 del Decreto legge per le videolottery, se si vuole iniziare piano piano è sufficiente un locale idoneo di 50 metri quadrati per ospitare sino a 30 VLT, trenta apparecchi terminali. Si possono aprire anche sale superiori ai 300 mq. E far funzionare 150 VLT. Finita la fase sperimentale che è in corso, probabilmente tra qualche mese a questo nuovo business potrà essere dato il via. Si potranno aprire al pubblico gli “ambienti dedicati” alle videolottery. Dieci concessionari si sono aggiudicati l’appalto di questo nuovo settore dallo Stato per 10 anni. In Italia potranno essere messe in funzione 55 mila macchine. Un affare da mozzare il fiato, mai visto prima”. Diventeremo tutti giocatori, il futuro dei nostri figli sarà drogato dall’azzardo? “Assolutamente no – conclude Raffaele Fasuolo – come sempre tutto

dipenderà da noi, da come vogliamo usare queste opportunità economica e di svago. E’ un po’ il discorso del coltello. Se lo usi bene ti serve per tagliare il pane, se lo usi male, ti puoi tagliare un dito, ferire. Anche uccidere. Il progresso tecnologico sta spalancando le porte al gioco on line. Un’altra frontiera ancora tutta da scoprire. Ma anche qui dipende da ciascuno di noi il suo utilizzo: divertirsi, ignorarlo o farsi del male. La mia azienda da tempo sta lavorando con successo alle videolottery. Stiamo già preparando le installazioni per i nostri numerosi clienti in tutta la Liguria. C’è forte attesa, la “febbre” sta crescendo sia tra i gestori che tra i giocatori. Probabilmente partiremo a

giugno. Con le videolottery si andrà a coprire uno spazio lasciato libero nel territorio dei giochi. Attualmente in Italia sono in funzione 405 mila new slot. Un fiume di macchinette. A Las Vegas ne funzionano in tutto 60 mila. Per le finanze dello Stato una vera manna. Gli affari vanno così bene che le Tasse hanno deciso di essere meno voraci, di abbassare quest’anno il prelievo unico erariale di 2 punti, scendere dal 12,6 al 10,6%”. Questo la dice lunga: non c’è dubbio, lo Stato sul gioco non fallirà mai”. Ma i giocatori...gli italiani...chi ha le mani bucate e scarso cervello? A tutti, come scrisse il Manzoni, un consiglio: “adelante, Pedro, con juicio”. Roberto Basso

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

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Taggia. Festa ai Domenicani per il Corteo Storico Taggia. Anche quest’anno si è inaugurata con una cena nel convento dei Domenicani di Taggia l’apertura ai Festeggiamenti di San Benedetto. Il presidente del Comitato Tomaso Arnaldi dichiara: “Siamo giunti al “trentennale” della nostra manifestazione; mi sembra ieri quando nel 1980 abbiamo fondato il Comitato Festeggiamenti San Benedetto per dare l’avvio ad una festa in costume”.Tutta la città tornerà indietro di quattrocento anni, il Comitato ha inviato gruppi di rievocazione storica. Ben otto le compagnie. Sabato 27 febbraio alle ore 15.30 presso lo sferisterio dopo il ponte XXV Aprile, sarà rievocata la Grande Battaglia del 1625 tra il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova. Una delle novità di questa edizione è la serata prevista per venerdì 26 febbraio in compagnia con la “Combriccola del Blasco”, tribute band di Vasco Rossi. La sera del 27, a partire dalle ore 20.00, si svolgerà la suggestiva cerimonia dell’Offerta del Cero. Domenica 28 febbraio dalle 10.00 alle 14.00 avranno luogo le scenette del 1600 con figuranti in costume per rivivere storie di paese. I rioni in gara sono: Ciazo E’ una storia vera?, Orso I figliastri di Dio, Pantano Cucinare di terra, di cielo e di mare solo il foco puote scaldare, Paraxio La promessa, Piazza Nuova Non tutto è come sembra... l’apparenza inganna, Pozzo Altro è parlar d’amore, San Sebastiano Nontandissimi secreti de li aromatatii, Santa Lucia Il Casato del Marchese Capponi in festa, Trinità Dunde u nu ghe n’è, u nu ghe ne sciorte.

Corteo storico


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FURGARI E FALO’ SABATO 13 A TAGGIA

DI furgari

Taggia. Sabato sera 13 febbraio a Taggia si svolgerà l’evento storico più antico, importante, suggestivo ed unico dell’intera Liguria: la “Notte dei Falò e dei Furgari”. Una festa, una ricorrenza che si perde nella notte dei tempi e ricorda le terribili razzie dei Saraceni quando dall’Africa e dall’Asia con le loro imbarcazioni corsare arrivavano sulle nostre coste, depredavano, incendiavano, distruggevano case, chiese, raccolti, uccidevano, rapivano donne e bambini, portavano via tutto quello che trovavano. Secondo la leggenda per evitare i saccheggi dei predoni San Benedetto un giorno, vedendo arrivare dal mare le vele saracene, suggerì ai taggesi di accendere subito all’interno delle mura grandi fuochi in modo da far credere ai pirati che tutta la città era già stata invasa ed incendiata da altri predoni. Scoraggiarli quindi da un nuovo sbarco e da un loro imminente attacco in quanto a Taggia non c’era più nulla da poter razziare. Alla vista di tutti quegli incendi, dalle alte fiamme, dal fumo densissimo, dalle urla e spari che si alzavano da dietro le mura fortificate il trucco, sempre secondo la leggenda, funzionò benissimo. I saraceni non sbarcarono, cambiarono rotta andandosi a cercare un altro centro abitato da depredare nella vicina Francia. Da quel giorno, ogni anno, il secondo sabato di febbraio i taggesi per ricordare lo scampato pericolo e per ringraziare San Benedetto “incendiano” il proprio Comune. Giovani ed anziani alzano nelle piazze grandi cataste di legna e vi danno fuoco. Accendono anche i “furgari”, grossi pezzi di canna di bambù riempiti con limatura di ferro e polvere da sparo. I “furgari” danno vita ad alte cascate di scintille variopinte. Per tutta la notte folle di gente percorrono i vicoli di Taggia, si fermano davanti ai falò, accendono furgari, ascoltano musica. Nelle cantine a residenti ed ai tantissimi turisti vengono offerti pietanze e vino locale. Si festeggia tutti insieme sino all’alba dentro ad una città, tornata nel medio evo, che “brucia” per salvarsi dai Saraceni. L.C.


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Casa squillo, massaggi e chiavi: è giallo Ci sarebbe anche un lungo elenco di clienti di Sanremo nelle carte e nelle agende trovate dai carabinieri nell’appartamento a Luci Rosse scoperto in via Blengino nel centro di Arma. Qualcuno, in un bar vicino alla “zona del peccato”, parla anche di mazzi di chiavi, forse chiavi di casa dimenticate da qualche cliente dopo momenti di estasi provati con giovani e brave ragazze squillo. In Provincia non si parla che del centro estetico ‘Lotus’ di Arma e del giro di prostitute scoperto dal nucleo Radio mobile dei Carabinieri di Sanremo e Taggia, coordinato dal Pm Barbara Bresci. Nell’inchiesta sono già stati arrestati i titolari del centro: Cristina Garriano, 36enne, bionda, carina, residente a Sanremo, infermiera professionale, ed il marito, Roberto Marcianò, 33 anni, di Diano, insegnante di musica, dava lezioni private a Loano. Secondo

indiscrezioni su quanto avrebbero trovato gli investigatori pare che la coppia, sia Cristina che Roberto, non rifiutassero di fare massaggi qualche cliente.

Cristina Garriano La procura matuziana ha emesso nei loro confronti due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari. I reati ascritti sono di favoreggiamento e sfrut-

tamento della prostituzione. Le indagini hanno accertato che, all’interno del centro, oltre a normali trattamenti estetici, spesso praticati completamente nudi, venivano proposti ed eseguite anche prestazioni di natura sessuale. Un giro d’affari che toccava principalmente Arma, ma anche Genova. La coppia pare avesse in mente di allargare l’attività aprendo centri benessere con massaggi particolari anche a Sanremo e Montecarlo. Gli introiti mensili pare sfiorassero i 35 mila euro. Tre le ragazze massaggiatrici e squillo. A loro si dice venisse dato il 10% degli introiti. Non potevano rifiutare i desiderata dei clienti. Le prestazioni, in base a quanto appurato dai militari, venivano ‘anticipate’ via telefono e attraverso il sito internet, già oscurato, dove si faceva riferimento a massaggi tantra capaci di liberare le ‘energie sessuali’ della persona. La dott.ssa

Bresci ha spiegato che tuttavia è stato il ‘tam tam’ tra i fruitori dei servizi al centro la migliore arma di promozione che ha portato ad alti livelli i guadagni della

Roberto Marcianòò struttura. Le indagini erano partite ad ottobre del 2009. Appostamenti, fotografie, riprese, clienti infiltrati, gli investigatori avrebbero accumulato un mare di pro-

ve e di riscontri sul centro a luci rosse. Tra clienti e “lucciole” si era instaurato un feeling particolare. molte le frasi scritte dai clienti su agende dove si ringrazia la squillo per quanto ricevuto. Una dedica dice “un’ora con te meglio di Belen”. Ma costui c’è mai stato con Belen? Cosa ne sa dell’intimità di Belen? Pare che il Centro fosse meta anche di donne, non solo di uomini in calore. Si parla addirittura di qualche moglie, conosciuta nella zona, portata alla ditta Marcianò-Garriano dal marito. Per farle un regalo. Chissà di che tipo di famiglia si tratta. Le indagini comunque continuano, non si escludono nuovi colpi di scena. Come sempre accade in questi casi una gran fetta di opinione pubblica ha fame dei nomi, vorrebbe conoscere l’elenco completo dei clienti, quasi tutti “onesti padri di famiglia”. C’è da giurarci. l.c.


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San Giovanni Lantrua, un Santo che ci parla

Molini. Il 7 Febbraio la Chiesa ricorda San Giovanni Lantrua, per tanti dell’Italia e altrove forse questo nome non dice nulla ma per noi fedeli della diocesi di Ventimiglia San Remo e ancora di più per la gente di Molini di Triora ed entroterra sappiamo che questo è un figlio di questa nostra terra, un frate francescano che ha vissuto fino in fondo la sua donazione a Cristo offrendo la sua vita a Dio con un martirio atroce pur di non tradire e rinnegare la fede cristiana. In questi nostri tempi “ stupendi e allo stesso tempo drammatici” per dirla con le parole del Papa Paolo VI San Giovanni Lantrua ci insegna che non bisogna avere paura se veramente crediamo che Cristo da senso e significato alla vita. Domenica 7 febbraio 2010 Molini di Triora ha vissuto una giornata intensa ricordando il giorno in cui la Chiesa onora questo martire della Cina ma partito da Molini di Triora. Il Vescovo Mons. Alberto Maria Careggio ha richiamato con forza l’importanza di attingere alla fede del Santo Martire per vivere con autenticità e coerenza la nostra fede , in questo nostro tempo. Numerose sono state le persone, sindaci della Comunità Montana , rappresentanti della Provincia che hanno partecipato al Solenne Pontificale presieduto dal Vescovo diocesano avendo come concelebranti il parroco Don Robu e il parroco di Taggia Don Antonio Arnaldi. La Corale “ San Giovan-

ni Lantrua “ ha eseguito con compentenza e passione i Canti della santa Messa e va fatto un plauso pubblico anche alle giovanissime coriste di Molini che si sono arruolate nel Coro Parrocchiale. Giovanni Paolo II in diverse occasioni aveva parlato “dell’apostasia silenziosa” di tanti cristiani e Benedetto XVI con altrettanta forza ci invita a fuggire il regime del relativismo e nichilismo ma noi possiamo avere un esempio forte e significativo nel nostro Santo Martire Lantrua che nel lontano 1816 di fronte alle leggi imperiali ha saputo non arrendersi ma vivere con ancora più intensità la testimonianza di una fede profonda da lasciare a coloro che lui aveva portato alla fede. Quest’anno il 15 Marzo ricorrono 250 anni della sua nascita e la comunità cristiana di Molini di Triora non vuol far passare innoservato questo evento anzi vuol evidenziare come da una famiglia cristiana un figlio che ha ricevuto una buona educazione ha saputo poi fare delle scelte forti , prima quella della vita consacrata poi diventando sacerdote e missionario quella scelta di portare agli altri Cristo e il suo insegnamento. Già domenica 14 marzo alle ore 10, per venire incontro a coloro che lavorano durante la settimana , verrà fatta una solenne celebrazione in onore del Santo. Lunedì 15 Marzo alle ore 16 nella casa natale ora Cappella San Giovanni Lantrua verrà celebrata la Santa Messa. Durante l’estate e l’autunno diverse vogliono essere le iniziative per far conoscere il Santo. verranno invitate le comunità della diocesi ad organizzare pelegrinaggi presso la casa natale di san Giovanni Lantrua, iniziative per i ragazzi e i giovani di Molini e Vallata affinchè comincino a conoscere di più un santo della nostra terra. Si vuol proporre al comune di Molini di Triora

di intitolare in segno di gratitudine e perenne ricordo una Via in onore di Papa Giovanni Paolo II che il 1° ottobre 2000 elevò al onore degli altari San Giovanni Lantrua. Una iniziativa vorrebbe essere quella di creare un “gemelaggio spirtuale” tra Molini di Triora e Triora tenendo conto che fino a 1904 Molini era una frazione del comune di Triora e poi la mamma del Santo era una Ferraironi di Triora. Un’altra iniziativa direi importante per tutta la Valle Argentina sarebbe quella di intitolare ed affidare spiritualmente parlando la nostra Valle al Santo Giovanni Lantrua. A suo tempo informerò circa le altre iniziative in riferimento a San Giovanni Lantrua con particolare attenzione alla festa della prima domenica di settembre per i Molinaschi della diaspora e poi per la ricorrenza del decenale della Canonizazione avvenuta il 1° di ottobre 2000. Ringrazio sin d’ora sia come parroco di Molini di Triora e Vicario Foraneo della Valle Argentina tutti coloro che colaboreranno con idea, proposte, disponibilità affinchè davvero possiamo sentirci onorati di avere un Santo che ricorda Molini di Triora; Valle Argentina, Diocesi di Ventimiglia san Remo , Liguria. Don Antonio Robu parroco di Molini di Triora


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Nemo profeta in patria Il vescovo Careggio: “A Lui ci affidiamo ci guidi, ci benedica” Molini di Triora. Si sa, purtroppo “nemo è profeta in patria”. Nella coscienza di molti, però, in provincia di Imperia finalmente qualcosa comincia a muoversi per far conoscere ed onorare, com’è doveroso dopo troppi anni di inspiegabile apatia, San Giovanni Lantrua, frate francescano missionario, nato 250 anni fa a Molini, torturato ed ucciso martire in croce in Cina. Domenica il Vescovo, Monsignor Alberto Maria Careggio, nel celebrare la Messa solenne in sua memoria nella parrocchia di San Lorenzo, alla presenza dei sindaci della Valle Argentina, di autorità, discendenti del Santo e tantissimi fedeli, con sincerità ha ammesso di conoscere solo da poco tempo la vita e tutta la grandezza di San Giovanni Lantrua. Dal pulpito, nella sua lucida ed appassionata omelia, nel ricordare la vita del Santo volta a portare la parola di Dio a tutti e la sua straordinaria capacità di inculturare sino alla morte il messaggio evangelico nella lontana e sanguinaria Cina, ha posto questa domanda: “Quanti sono a sapere che la nostra Diocesi, con San Giovanni Lantrua, possiede una perla preziosissima di Santo ed una personalità

umana ad altissimo livello? Il martire è l’eroismo portato all’estremo. E’ il vero testimone della fede! Sono lieto di essere insieme a voi per ricordare oggi la nascita di San Giovanni Lantrua, al secolo Francesco Maria, una delle glorie più fulgide della nostra terra ligure. A lui affido la fede dei nostri cristiani. Pur sapendo che il Signore parla al cuore di tutti, anche dei più lontani e delinquenti, da quanto scorre sotto i nostri occhi devo purtroppo dire che la Liguria è sempre più scristianizzata. Abbiamo nuovamente un urgente bisogno di persone convinte a convincenti, di fedeli coerenti e coraggiosi, più testimoni e più missionari. Abbiamo bisogno di uomini di cultura e solleciti del bene comune come San Giovanni Lantrua è stato durante tutta la sua esistenza terrena. Che San Giovanni Lantrua vegli sul suo paese. Lo aiuti a crescere alla luce dei principi cristiani come quelli da lui ricevuti in giovinezza; protegga la Diocesi che oggi a Lui affidiamo. Ci aiuti, ci guidi, ci benedica”. Da Molini è partita anche una proposta: Intitolare la Valle Argentina a San Giovanni Lantrua. Martina Varsalona


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E.Leclerc Conad taglia i prezzi anche alla benzina Cari automobilisti e motociclisti volete fare il pieno di carburante e risparmiare una cifra? Venite al nuovo distributore di carburante Leclerc Conad, in via Roggeri 56 ad Arma, proprio di fianco al Supermercato e Centro commerciale E.Leclerc. Qui la benzina, il gasolio costano davvero meno. Molto meno. Non si tratta di uno scherzo e, in questi tempi di crisi, risparmiare sul carburante, sulla benzina, fa davvero comodo a tutti. Da oggi fare il pieno dal distributore Leclerc di Arma è davvero vantaggioso. Si risparmia. Leclerc “taglia” i costi anche della benzina. Questo distributore, come hanno spiegato in una conferenza stampa l’Amministratore delegato Nordiconad Mauro Lusetti, il direttore Nordiconad Liguria Giorgio Rocca, il presidente Nordiconad Aldo Pisano ed il direttore dell’Ipermercato Leclerc Conad di Arma Alessandro Penco, è “il primo in Ligu-

Mauro Lusetti ria per Nordiconad, interamente costruito e gestito da un’impresa della grande distribuzione con l’obiettivo, anche in questo caso, di realizzare una maggiore efficienza dell’offerta e ridurre il prezzo del carburante a tutto vantaggio dei consumatori”. Insomma “provare per credere”. E chi ci prova da oggi tornerà a rifare il pieno al Leclerc di Arma di Taggia. C’è da scommetterci. Conviene, eccome.

Aldo Pisano

Gioorgio Rocca

Alessandro Penco


IMPERIA Amadeo nuovo “re” della Camera di Commercio GIOVEDI 11 FEBBRAIO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

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Passaggio di consegne tra Ravecca e Amadeo Dalla settimana scorsa la Camera di Commercio di Imperia ha un nuovo Consiglio e un nuovo Presidente. Franco Amadeo è infatti subentrato al commissario Alberto Ravecca. Nella mattinata del 24 febbraio verrà ufficialmente nominata la nuova Giunta che avrà come vice presidente Enrico Lupi ed alla guida dell’Azienda Speciale probabilmente Antonio Fasolo, presidente di Coldiretti. Egli subentra a Gianfranco Croese della Cia, la Confederazione italiana agricoltori, che in ogni caso resterà nel direttivo. Intanto il Presidente Franco Amadeo ha riunito il consiglio nella nuova sala di via Schiva. Erano presenti la Confcommercio e la Confesercenti con lo stesso presidente, in rappresentanza del settore Turistico; Enrico Lupi, Pierluigi Rinaldi, Massimo Giuffra, Gianni Ostanel e Marco Benedetti per il settore inerente il

Commercio; Enrico Calvi per la Nautica da diporto. In rappresentanza di Confindustria era presente Alberto Alberti e per il settore Trasporti Giuseppe Argirò. Per il settore Agricoltura hanno presenziato Antonio Fasolo, Giacomo Laurent e Gianfranco Croese; per quello dell’Artigianato, Barbara Biale, Piergiulio Pivas, Antonio Martellini e Piergiorgio Martini. Per le Banche è intervenuto Paolo Pippione; per le Cooperative Paolo Michelis mentre per i Sindacati Costanza Florimonte e per i Consumatori Francesco Canu. Per il presidente Amadeo inizia ora una nuova grande avventura, non priva di ostacoli ed asperità. Innanzi tutto il Presidente dovrà condurre la Camera di Commercio fuori dalla secca creata dal contenzioso che era sorto fra le diverse categorie e soprattutto dalla crisi economica. Tuttavia egli è determinato nel condurre il proprio incarico nel

migliore dei modi, fiducioso di poter scrivere una pagina nuova per la nostra Camera di Commercio. Si deve guardare al futuro, senza dimenticare il presente e la crisi economica internazionale, che ci pone maggiori responsabilità. Dovrà essere elaborato un programma

specifico, in base ai dati economici del nostro territorio. Il pericolo maggiore è quello di subire l’onda della crisi nel settore terziario. Si dovrà soprattutto puntare sulla qualità dei prodotti, poichè le imprese locali sono per lo più di piccole dimensioni. Saranno indub-

biamente determinanti le sinergie che si creeranno con le istituzioni, specialmente con la Regione Liguria ed il Ministero dello Sviluppo economico, l’Unioncamere nazionale e le Camere di Cuneo, Nizza e Savona. Camilla Adolfo

La sicurezza per gli agricoltori nell’irrorazione degli agrofarmaci L’Associazione Ligure Olivicoltori grazie al Reg. CE 867/08 finanziato dalla Comunità Europea, dall’Italia e dalla Regione Liguria, al fine di informare gli agricoltori delle normative Comunitarie riguardanti l’utilizzo di prodotti fitosanitari, organizza un’incontro sul controllo e la taratura delle macchine irroratrici previsto lunedì 15 febbraio. Il meeting avrà la funzione di divulgare ed istruire le nuove normative in materia già obbligatorie per molti olivicoltori del comprensorio imperiese. L’orario d’inizio della dimostrazione pratica è previsto per le ore 9,30 presso il Punto Vendita Riviera Agricoltura di Imperia (via Littardi 124, strada per Piani). Interverranno i tecnici abilitati al controllo, ricordando che una buona gestione dei mezzi di applicazione degli agrofarmaci consente una forte riduzione dell’inquinamento ambientale, una migliore efficacia del prodotto, un risparmio sui costi di produzione aziendale e una notevole diminuzione dei rischi per l’operatore e per coloro che lo circondano. Attualmente il centro abilitato al rilascio dell’Attestato di funzionalità è la Cooperativa Riviera dei Fiori con Sede ad Arma di Taggia (Reg, Prati, Pescine), il quale servizio di Consulenza agronomica (Dott. Pasquale Restuccia, Dott.ssa Giovanna Mancini e Dott. Massimo Ghione) ha seguito uno specifico programma di formazione a cura dell’Università di Torino.


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Parrini si ricandida: vuole tornare in Provincia SANREMO do con legittimo orgoglio la foto di uno splendido bimbo – al mio nipotino Brando, che ha 5 mesi, ed al desiderio di poter ancora essere utile al Comune dove sono nato, ad Ospedaletti, alla mia terra, al Ponente Ligure”. Perchè ha scelto la ban-

Ospedaletti. L’ex sindaco Flavio Parrini ritorna all’antico amore, alla politica, alla pubblica amministrazione. Si presenterà infatti candidato nella lista dell’Udc alle prossime elezioni Provinciali che si terranno a fine marzo. Per i candidati del Pdl e del Pd senza dubbio un avversario con la “A” maiuscola, che ne avrebbero fatto volentieri a meno, che darà del filo da torcere, che forse romperà equilibri e molte uova nel paniere. Parrini è un personaggio molto noto, di quelli tosti, che non passano inosservati. La sua discesa in campo per molti è stata una sorpresa, non per gli amici veri, perchè chi lo conosce bene sa che per lui le sfide, il rimettersi sempre in gioco sono valori irrinunciabili. Flavio Parrini è stato sindaco di Ospedaletti per 8 anni, dall’aprile del 1995 al dicembre del 2003, sino quando non venne travolto dalla maxi inchiesta giudiziaria denominata“politica &mattoni”. Arrestato per corruzione e concussione

rimase in cella una ventina di giorni, poi agli arresti domiciliari per due mesi ed infine tornato in libertà. L’accusa di concussione nei suoi confronti cadde subito. Durante le indagini e tutte le fasi processuali Parrini, tenacemente, ha sempre respinto ogni accusa proclamandosi sempre innocente. I giudici lo condannarono, ma il 2 dicembre dello scorso anno la svolta. Come lui stesso dice “la fine di un incubo”: la Sesta Sezione della Corte di Cassazione di Roma, infatti, annulla tutte le sentenze a suo carico. Nel curriculum di Flavio Parrini come politico e pubblico amministratore c’è anche l’elezione a Consigliere Provinciale e, dal 2003 sino a fine legislatura nel 2006, la nomina a Presidente della 2a Commissione. Tutto questo appartiene al passato. Oggi cosa pensa Flavio Parrini? “Sostanzialmente a due cose – risponde mostran-

Vandali ad Arma danni al Vittoria Bianchi

Di notte sono stati bruciati alcuni cassonetti nelle vicinanze della vecchia stazione ed è stato incendiato un citofono al civico 143. Fiamme appiccate anche alla pagoda in legno dello stabilimento balneare “Vittoria Beach”, dell’imprenditore Antonio Bianchi. Sono andati distrutti anche i giochi per i bimbi.

diera dell’Udc? “Una premessa: io mi candido come indipendente. Ero indipendente quando venni eletto per due volte sindaco di Ospedaletti e anche quando venni eletto consigliere provinciale. Allora presi il posto di Giacomo Raineri, un gentiluomo che meritatamente venne nominato assessore dell’Udc in Provincia. Io ero il primo dei non eletti e presi il suo posto in Consiglio. Detto questo ringrazio sinceramente Ninetto Sindoni, leader storico del partito di Casini, che mi ha contattato e mi ha offerto l’opportunità di questa candidatura. Con lui nella lista dell’Udc per la Provincia ho ritrovato

tanti amici con cui ho avuto già esperienze di pubblica amministrazione a partire proprio da colleghi come Giacomo Raineri, di Porto Maurizio, Paolo Ceppi, farmacista di Pieve di Teco anche lui ex assessore provinciale o ai consiglieri Giovanni Solinas, di Vallecrosia o Diego Tornatore, di Dolceacqua”. Qualcuno maliziosamente dice che si sia candidato per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Tutte fesserie. Chi mi conosce sa che per natura non sono mai contro qualcuno. E’ vero, sono stato ferito ingiustamente, ho sofferto, ma guardo al futuro. Nella mia testa non ci sono pensieri di rivalsa, tanto meno di vendetta, solo la voglia di costruire. Mi candido per Ospedaletti. Ho anche la motivazione, il desiderio di vedere se la simpatia, l’amicizia, la solidarietà, il rispetto che mi sono stati testimoniati da tantissima gente in questi anni si concretizzerà anche in un voto alle prossime elezioni. Una specie di test personale”. Nel suo collegio ha come avversari del Pdl il consigliere provinciale uscente, Rossi e l’ex vice sindaco Bacco, oltre a candidati del centro sinistra e della Lega che non si conoscono ancora. Pensa di batterli tutti? “Il cuore mi dice di sì. Anche perchè i miei concittadini mi hanno sempre stimato e voluto bene. Sanno chi sono, cosa ho fatto

e cosa valgo. Io non sono uno che sta con le mani in mano. La frana di via Venti Settembre, per esempio. E’ da un anno che è sempre lì nonostante le giuste lagnanze dei commercianti e degli imprenditori turistici. Perchè il problema non è stato ancora risolto”? Una volta eletto in Provincia quali saranno le sue priorità ed i suoi progetti? “Continuare dove sono stato costretto ad interrompere. Quand’ero sindaco di Ospedaletti, per esempio, l’amministrazione che presiedevo aveva pianificato grandi opere come il Prusst, il porto ed il Parco Marina di Baia Verde, Villa Sultana, l’albergo nella zona del Byblos, dopo 100 anni lo storico spostamento della ferrovia e l’abbattimento del grande muro che ci separa dal mare. A parte il porto tutto va tremendamente a rilento. Il muro della ferrovia è ancora lì, intatto al suo posto. Perchè? Io voglio dare il mio contributo per accelerare soluzioni, recuperare il tempo perduto. Il saper decidere e l’esperienza sono valori utili alla collettività”. Non pensa o non sogna mai di poter tornare un giorno, dopo Crespi, a fare il sindaco di Ospedaletti? “Le rispondo con una frase di Edgar Allan Poe: “quando uno celebra il funerale dei propri sogni presto celebra il funerale della propria vita”.Ed io voglio vivere ancora a lungo”. L.C.


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ATTUALITÀ

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Piazza eroi: così non piace ai sanremesi

Sanremo. Al termine dell’anno appena trascorso venne realizzata una delle più macroscopiche trasformazioni della viabilità cittadina, comparabile, come importanza, al cambiamento di Via Matteotti in isola pedonale. Si tratta ovviamente di Piazza Eroi Sanremesi che , nei progetti dell’amministrazione Zoccarato , deve essere considerato il primo passo verso la realizzazione delle cosi dette “Ramblas” sanremesi, di spagnola memoria, alle quali verrà demandato il compito di accompagnare, con appositi percorsi dedicati al pedone, cittadini e turisti dal centro storico della “pigna” al mare del porto vecchio. Sono oramai più di due mesi che i lavori sono terminati ( lavori che peraltro consistevano più in un cambio di segnaletica orizzontale e verticale che in opere di ristrutturazione vera e propria) e i primi efSANREMO

Donna investita sull’Imperatrice Una donna è stata investita sulle strisce pedonali in corso Imperatrice. Secondo una prima ricostruzione la donna stava attraversando la strada quando è stata scaraventata a terra da un’auto. La donna era cosciente ma lamentava un forte dolore alla gamba destra.. La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso e sottoposta a controlli.

Marinella Grosso fetti , positivi o negativi che siano, iniziano a palesarsi. Sulla qualità o meno di questa trasformazione non sta a noi giudicare, quanto piuttosto a chi Piazza Eroi la vive quotidianamente per motivi di lavoro. Anche chi si reca in questa centralissima piazza solamente per passeggiare o per fare compere – nei negozi o al mercato – noterà subito , comunque, che la segnaletica e la disposizione viaria lasciano un po a desiderare, se non decisamente perplessi. I due incroci di accesso sono infatti un capolavoro di complicazione. Non a detta del solito giornalista polemico, quanto di chi ha , come ad esempio la signora Grosso Marinella, titolare dei “Fiori di Franca” un attività a pochi metri dal fatidico incrocio. “Io – esordisce Marinella – assisto tutti i giorni a scene di panico tra gli automobilisti che giunti in prossimità di questo groviglio di precedenze, non sanno assolutamente come comportarsi. Credo anche che questi lavori abbiano comportato spese non indifferenti – ed aggiunge – spendere qui per poi risparmiare, ad esempio sui carri fioriti , mi sembra perlomeno avventato.” A

Gimmi Fiori far da eco alle dichiarazioni di Marinella giunge una sua vicina di attività, ovvero la signora Lidia Di Salvatore, co-titolare insieme ai figli della bottiglieria “Au Bon Vin”: “Oltre ad aver rovinato la viabilità, questa nuova disposizione delle strade, con un inutile via pedonale al centro, ha anche precluso il passaggio degli avventori ai negozi a lato strada, in quanto tutti passano nel centro della piazza che è , oltretutto, disadorno e spoglio. Non c’è un’aiuola, una panchina o qualsiasi genere di arredo urbano”. Non sono solo i gestori di attività commerciali a lamentarsi, anche chi come Antonietta Giani, pensionata, vive qua nei paraggi, ha qualcosa da dire: “Appena c’è un po’ di traffico, la piazza si intasa subito ed è stata una fortuna finora che non sia successo nessun incidente, se non qualche tamponamento o urto in fase di parcheggio. Secondo me piazza Eroi era già a posto con la precedente sistemazione, al limite aveva bisogno di qualche lavoro di abbellimento e qualche iniziativa concernente la sicurezza. Speriamo che con l’arrivo del commissariato di Polizia la situazione cam-

Antonietta Giani bi radicalmente. Comunque, non è solo il centro città ad aver bisogno di una sistemazione, ma anche e soprattutto la periferia, centro storico compreso.” Per concludere abbiamo chiesto un parere a chi come Gimmi Fiori opera come parcheggiatore in Piazza Eroi oramai da decenni, e conosce la situazione probabilmente meglio anche di mille assessori alla viabilità: “La cosa che mi ha da subito lasciato perplesso – fa notare Gimmi – è stato il fatto che, a fronte di un minor numero di parcheggi disponibili, è aumentato l’affitto del suolo pubblico. Certo la situazione viaria non è certo rosea. Gli automobilisti spesso (ed a ragione) vengono messi in difficoltà da una segnaletica orizzontale che mi sembra

Lidia Di Salvatore perlomeno confusionaria. Sono anche preoccupato perché se adesso si creano ingorghi, non mi immagino cosa succederà quando apriranno il nuovo tratto dell’Aurelia Bis che andrà a sfociare proprio in cima a Via Pietro Agosti, convogliando tutto il traffico verso Piazza Eroi che , in quel caso fungerà da gigantesco tappo. Ma… speriamo che prima di quel giorno il comune si decida a risistemare le cose”. Si, lo speriamo anche noi perché, dopo tutto, Piazza Eroi, con la sua Torre Saracena è stata forse, ancora prima di Piazza Colombo, la prima zona centrale di Sanremo e sarebbe un peccato lasciarla andare a rotoli tra prove mal riuscite di viabilità e degrado generico. Luca Simoncelli


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60° FESTIVAL DI SANREMO Morgan non canta tutti gli altri si

Il Festival della Canzone Italiana è come il sangue di S. Gennaro: ogni anno si ripete il miracolo. Alla vigilia furbate, ansie, polemiche a non finire, poi tutto scorre. Fin che la barca va...


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Altro che canzonette, è comunicazione di massa

Il festival secondo il presidente del Dams prof. Trovato

Cristicchi con Ti regalerò Silvestri a Irene Grandi, da una rosa rosa, canzone risultata Marina Rei a Carmen Conprima all’edizione del 2007, soli e Gianluca Grignani, e La massima manife- passando attraverso Nel blu da complessi popolari come stazione canora nazionale, dipinto di blu, conosciuto Il Quartetto Cetra, I Ribelcome annotavo nella pre- anche come Volare, diven- li, l’Equipe ’84, i Pooh, messa ad un agile libro in- tato con Modugno nel 1958 I Ricchi e Poveri, Elio e titolato appunto “Il festival un successo mondiale e di Sanremo”, di Francesca Non ho l’età per amarti Musacchio, una delle lau- della Cinquetti , vincitrice reate in Dams e in Scienze nello stesso 1964 dell’Eudello Spettacolo del Polo ro Festival, nonché altre imperiese, è un fenomeno canzoni molto note, che di comunicazione di massa, sono state fischiettate e che ha evidenziato le tra- cantate da molti . Il celesformazioni avvenute negli bre cantante francese Yves anni nella nostra società. Montand amava ripetere: Superata una crisi negli “La musica è per l’uoanni Settanta, il festival, mo ciò che i fiori sono per che all’inizio era ascoltato la natura. È la sua espresalla radio e che poi è stato sione più pura e fragile. Eros Ramazzotti trasmesso in televisione, Sottomessa ai mutamenti ha incontrato la crescente del cuore, ne conosce i mille Le Storie Tese, I Formula attenzione di un pubblico segreti”. La manifestazio- Tre, I Neri per caso. Tra ne ha avuto ai primordi i concorrenti – va ricordato direttori d’orchestra - vi sono stati anche artisti come Cinico Angelini stranieri di prima grandeze Armando Trovajoli. za, come Amstrong e moltii Il Festival ha lanciato cantanti americani ed eurocantanti destinati ad una pei, in particolare inglesi e lunga carriera: da Clau- francesi. Nel 1967 la manifestadio Villa a Nilla Pizzi, zione è caratterizzata dalla da Carla Boni a Achille morte di Luigi Tenco. Di Togliani, da Gorgio Contale tragico evento che non solini a Luciano Tajoli, Claudio Villa da Tony Renis a Tonina valse a far sospendere la Torrielli, da Alberto Ra- manifestazione, parlarono a bagliati a Natalino Otto, caldo su periodici autorevoche nel tempo è cambiato. da Nicola Arigliano a Mar- li fra gli altri due poeti come Assieme è anche aumentato cella Bella, da Wilma De Quasimodo e Gatto. Il primo l’interesse degli artisti, che Angelis a Nicola Di Bari, da con un articolo comparso hanno capito come esso co- Adriano Celentano a Mina, sulle pagine de “Il tempo” e stituisse, assieme al festival da Gianni Morandi a Eros il secondo su quelle di“Vie di Castrocaro, al Cantagiro Ramazzotti, da Peppino Di nuove” In un mondo come e a Canzonissima, una del- Capri a Johnny Dorelli, da quello della musica, in cui le tappe nodali della loro Riccardo Cocciante a Toto carriera, nonché delle case Cutugno, da Lucio Dalla a discografiche per le quali si Tony Dallara, da Giorgio è rivelato un volano per la Gaber a Patty Pravo, da vendita delle loro incisioni. Peppino Gagliardi a Anna La manifestazione sanre- Identici, da Bruno Lauzi masca ha accompagnato il a Fausto Leali, da Bobby nostro paese dai primi anni Solo a Mango, da Fiorella Cinquanta ad oggi, regi- Mannoia a Mia Martini, da strando i cambiamenti del Milva a Amedeo Minghi, gusto e delle attese del pub- da Iva Zanicchi a Renato blico. Significativamente si Zero, da Vasco Rossi a Renato Zero è passati dall’esaltazione Zucchero, da Anna Oxa nei primi anni dei valori a Gino Paoli, da Donatella sul finire degli anni ’60 del della famiglia e del lavoro, Rettore a Ivana Spagna, da secolo scorso, incominciava tipici di un paese uscito da Laura Pausini a Giorgia, a prevalere il consumismo e poco dal dopoguerra ad da Rino Gaetano a Enzo l’edonismo, Tenco è un soaltri, più vicini alle tra- Jannacci, da Gabriella Ferri gnatore che non accetta un sformazioni avvenute nella a Fiorello, da Massimo Ra- mondo in apparenza frivolo società e alle esigenze di un nieri alle due sorelle Berté ma in realtà attento agli pubblico più giovane. Da da Jovanotti a Mimmo interessi economici. Non Grazie dei fiori, che valse Carosone, da Alice a Ornel- sentendosi in sintonia con alla Pizzi la prima edizione la Vanoni, da Al Bano ad quella realtà, il cantautore, del Festival, all’impegno di Andrea Bocelli, da Daniele la cui canzone Ciao amore Roberto Trovato

ciao, eseguita in coppia con la cantante francese Dalida, era stata eliminata dalla finale, scomparve tragicamente nella notte fra il 26 e il 27 gennaio 1967 a soli 28 anni. Nonostante le notazioni severe di Pier Paolo Pasolini comparse su “Il tempo illustrato” del 15 febbraio 1969, riportate dalla Musacchio nel libro sopra ricordato pubblicato per i tipi dell’imperiese Ennepilibri,, l’interesse per il Festival è comprovato tra le altre da alcuni considerazioni più generali fatte qualche anno fa da Dentone, romanziere e drammaturgo ligure, autore nel 1994 di Una Prigione di vetro, in cui vengono drammatizzati gli ultimo momenti della vita di Tenco: “Tra letteratura e canzone d’autore talvolta il confine è quasi inesistente. Non esiste una linea di demarcazione netta e ben determinata. Come negare che De André e Guccini, autori di canzoni cresciute nel solco della cosiddetta musica leggera, siano anche poeti? Da madre dunque la poesia si fa sempre più sorella della canzone d’autore. Negli ultimi decenni i convegni dedicati all’indagine e ai rapporti esistenti tra queste due realtà che riescono sempre più spesso a confondersi tra loro, traendo reciprocamente beneficio, si sono moltiplicati. Le antologie scolastiche da tempo accolgono i versi di Tenco, Jannacci, Conte, Paoli e De André. La canzone si sta così riscattando dal degrado della cultura bassa, della fenomenologia da rotocalco, dalla prurigine del consumo. A darle una patente di legittimità, a nobilitarla la cultura alta, la tradizione letteraria, che si avvia a riconoscere la canzone d’autore non già come un fioco e ingannevole riflesso, bensì come uno dei suoi tanti rivoli, delle tante sue fertili e multiformi correnti novecentesche”. Da grande prestigio sono stati anche i presentatori del Festival: da Nunzio Filogamo, il primo , a Pippo Baudo, passando attraverso

Mike Bongiorno. Anche grazie al loro operato la manifestazione ha avuto una fortuna crescente come comprovano gli elevati

Patty Pravo indici di ascolto. In certi anni, in particolare quelle radio e più ancora dei primi televisori, in Italia, molti si raccoglievano nelle case lasciando deserte le strade. All’estero poi il Festival è stato per le comunità italiane un appuntamento im-

Gino Paoli

portante. Le canzoni sono state ascoltate dapprima alla radio, poi, incisi sui 48 giri nei bar attorno ai jukebox e nelle case ai giradischi, infine registrati sui CD. Nella premessa ad un libro di Augusto Pasquali, una sorta di guida “per accompagnarci indietro nei territori della memoria dove la canzone mantiene il suo habitat privilegiato” si legge questa è una materia vicina a noi, anche se è ancora “sottovalutata nel suo potenziale artistico”. Di certo va rilevata la peculiarità di una manifestazione che, nonostante stia avvicinandosi al sessantesimo anno di vita , quasi per miracolo, riesce a rinnovarsi ogni volta a dispetto di quanti ne decretano la fine imminente. Roberto Trovato


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Festival Di Sanremo: le opinioni delle modelle

FESTIVAL DI REMO

Intervista a Nisha Sara “Non posso rispondere a molte domande perché io non guardo il Festival. Ho sentito parlare dal telegiornale della squalifica di Morgan. Io adoro lui come artista, ma penso sia giusto perche’ quando si e’ un personaggio pubblico bisogna fare davvero molta attenzione in qualsiasi cosa si faccia o si dica. Non condanno chi usa droghe anche se non ne faccio uso, ma il suo è stato un cattivo esempio. Non so chi ci sarà in gara quest’anno, so solo di Marco Mengoni perché seguivo X Factor, e pur non essendo assolutamente il mio genere musicale preferito, lo trovo un grandissimo artista. Sono d’accordissimo con l’affermazione sul Festival “l’idea che sia sempre stata, e oggi ancora più di un tempo, una manifestazione che ha poco a che fare con la musica e molto con il costume”. Aggiungerei anche che si preoccupa sempre meno del Sociale, da quel poco che posso captare dai telegionarnali. Magari un accenno con relativo aiutino ad Haiti ed Abruzzo non sarebbe male...” Eugenio Ripepi Francesco Basso -le foto di Nisha Sara sono realizzate da Luca Stardero-


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UN FESTIVAL DI RISATE I 60 anni della gara disegnati dal cartoonist Tiziano Riverso

Si può ridere del Festival e della sua intera storia ? Il cartoonist Tiziano Riverso non ha dubbi: “ Diciamo che è doveroso riderne, perché questo “signore” sessantenne, che ha attraversato così tanta storia italiana, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il lazzo, la battuta salace, la satira e l’umorismo. La sua storia stessa e i suoi personaggi sono intrisi di momenti comici, ridicoli, a volte drammatici, altre volte disarmanti, così come la vera commedia dell’arte, ma in salsa televisiva, un feuilleton a puntate alla Sandro Bolchi, con colpi di scena che devono tenere lo spettatore incatenato alla poltrona” Tiziano Riverso, che ha collaborato alla realizzazione del Catalogo della mostra per il 60° Festival, ha realizzato alcuni disegni di momenti ed episodi della storia festivaliera non documentati da fotografie. Insieme al giornalista Claudio Porchia, ne ha estrapolato alcuni fotogrammi realizzando una serie di tableau che immortalano alcuni di questi momenti. Così tolti dal loro contesto e dal contorno scintillante del palco questi personaggi prendono vita, diventano “macchiette” permettendoci di scoprire il cuore matto di Little Tony, la “Caramellaia”, l’imbarazzo di Baudo con Armstrong, le litigate di Modugno e Villa e tanti altri cantanti famosi. Le caricature di Riverso, mai eccessive diventano così un contributo e nello stesso tempo un omaggio a questo evento, che nel bene e nel male rimane il principale evento televisivo del nostro paese. Una mostra nella mostra vista dal punto di vista umoristico, dove con le sue matite coglie alcuni attimi della gara reinterpretando i personaggi con il suo stile distaccato e brillante e trasformandoli in pupazzi di un cartoon. Tiziano Riverso non è nuovo al Festival e negli ultimi anni è sempre stato presente con mostre e iniziative per Sanremo OFF che parlano della kermesse: dalla mostra “Ci vuole un fiore”, dove ha disegnato tutti i cantanti insieme ai fiori del ponente alla mostra “I 10 comandamenti d Pippo Baudo”. Anche questa mostra è stata realizzata con Claudio Porchia, con cui Tiziano ha costruito un tandem satirico e creativo che alimenta il dibattito culturale, sociale e di costume non solo del Ponente ligure. I disegni possono essere ammirati all’interno della mostra dedicata ai 60 anni del Festival in svolgimento al Palafiori dal 12 al 28 febbraio.

Nilla Pizzi


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I sanremesi come vorrebbero il 60° Festival? Per le vie di Sanremo c’è già atmosfera di Festival. Ma cosa ne pensano realmente i sanremesi? L’Eco è andato a sentire i diversi pareri, dai giovani ai più adulti. Allora cosa ne pensi Nicolas del Festival? E’ un evento che ti appassiona? “Certo, Sanremo dovrebbe essere più coinvolta per gli eventi. Già non si fa più il Rallye, e questa è una cosa pessima. Noi giovani siamo abbandonati a noi stessi. Vogliamo più discoteche e più spazi per noi. Ben venga il Festival, anima un po’ la città. Anzi secondo me la settimana bianca dovrebbe coincidere con il periodo del festival. La scuola deve dar spazio a questi avvenimenti, perché sono creativi e rappresentno l’ Italia”. Cosa ne pensi della presunta eliminazione di Morgan? “La Rai ha fatto bene ad allontanarlo. E’ giusto così, le dichiarazioni erano fuori luogo”. E adesso la parola ad un’altro studente, o meglio studentessa, Eleonora Galloni. Allora Eleonora, cosa ne pensi della conduttrice?” La Clerici non mi dispiace però la vedo più inquadrata per un pubblico adulto. Bonolis forse era indirizzato verso qualsiasi fascia d’età, era riuscito a svecchiare l’evento canoro. Sarei contenta di vedere un giorno come conduttore Fiorello”. Qual è stato il presentatore delle edizioni passate che ti ha divertito di più? “A me ha divertito molto Michele Hunziker, la vorrei rivedere nelle vesti di presentatrice”. Altro studente, Mattia Ereddia, cosa ne pensi di Emanuele Filiberto sul palco dell’Ariston? “Secondo me non è inerente con la canzone italiana. Non credo sia una bella trovata. Si devono esibire i veri cantanti”. Vediamo cosa ci dice un giovane lavoratore, Loris De Masi. Ti piacciono i cantanti di quest’anno? “Son sempre gli stessi. Il Festival è un avvenimento importante, gli ospiti devono essere internazionali, non italiani. Io vorrei sentir cantare Vasco , Laura Pausini, Zucchero. Perché le star

Nicolas D’Emidio

Loris De Masi

Eleonora Galloni

Mattia Ereddia

Michele Zulberti

Roby Romano

Ciro Di Donato

Alex Anfossi

si sono dimenticate del loro trampolino di lancio? Eros Ramazzotti si ricorda che l’ha sfornato il festival?. I grandi della musica vengono solo come ospiti, è uno scandalo. Dovrebbero essere in gara ed essere fieri di esibirsi a Sanremo”. Altro studente, Michele Zulberti, secondo te è giusto che le nuove proposte si sentano già su internet? “Assolutamente no, rovinano la sorpresa. E poi vedi una cosa a metà, dov’è la gara? Dov’è l’attesa? E’ come se vedi una partita di calcio e non sai poi il risultato. E’ una pessima scelta”. Alain, ti piacciono gli interpreti di quest’anno? “Sono per un pubblico più adulto. Vorrei cantanti nuovi o per lo meno “freschi”. Come ad esempio gli Zero Assoluto”. Roberto tu cosa ne pensi della conduttrice? “Sinceramente preferivo rivedere Bonolis, magari affiancato a Laurenti. Sono un duo formidabile”. Tu Martina? “La Clerici non mi spiace, anzi trovo che sia adatta per il festival. E’ simpaticissima. Ed ecco Alex e Dario, cosa ne dite di questo evento? “Finalmente, così verrà tanta gente così sanremo sarà viva”. Dario aggiunge: “Non vedo l’ora

Dario Aretuso

Alain Scamorza

Martina Astrego

Nunzia Bianchino

La signora Gina

Giorjeva Sofia

di vedere Cassano sul palco, sono della Sampdoria”. Ora l parola a chi il festival lo segue da sempre, fin dalle primissime edizioni. Vero Nunzia? “Io lo seguo da quando era radiofonico”. Le è sempre piaciuto, i cantanti di adesso le piacciono? “Gli anni passati era più tradizionale, più bello. Sono contenta di sentire anche

quest’anno Totò Cotugno e Nino D’Angelo. Comunque anche i cantanti di adesso mi piacciono, come Arisa”. E alla signora Gina chiediamo: “Emanuele Filiberto al festival, che ne dice? “Mi è molto simpatico. Non importa se è principe, se non è un cantante, sono contenta che partecipi”. Diamo la parola ad un’altra estimatrice

del festival, Giorjeva Sofia, cosa ne pensa dei cantanti di oggi? Quelli che escono dai reality? “A me picciono molto tutti, largo ai giovani, sono tutti molto bravi”. Quindi sana atmosfera da Festival, aspettiamo con ansia il procedere della manifestazione. Francesco Basso Eugenio Ripepi


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Il sogno dei commercianti: “Boom di gente e di affari”

Fulvia e Samantha Magda Marzia Bruzzone Magda di Boutique Allegra Come lo vivete voi negozianti il periodo del festival? Mah, speriamo che porti un po’ di gente, un po’ di movimento. L’anno scorso c’è stato un incremento rispetto agli altri anni. E tu personalmente come lo vivi il Festival? Hai sentito delle ultime polemiche su Morgan? Cosa ne pensi della conduzione della Clerici? Mah, non so se c’è da scandalizzarsi così tanto per Morgan. A me la Clerici comunque è sempre piaciuta tantissimo, e anche il Festival in genere. Io fino all’anno scorso facevo la figurante... Samantha di Golden Point Ci sono notevoli variazioni nel flusso degli affari nel periodo del Festival di Sanremo? Molto direi di no, diciamo che un po’ di lavoro lo porta sempre, c’è sempre gente nuova, per cui è normale. Non ti dico che varia di molto, questo è sicuro. Tendenzialmente lo viviamo come un periodo positivo. Quindi anche se ci sono problemi di flussi di turisti... Ma guarda, tanto qui davanti a due passi dall’Ariston è comunque quasi sempre molto intenso. Il caos c’è sempre.

Hai sentito qualcosa riguardo la manifestazione? Cosa ne pensi dell’esclusione di Morgan? Assolutamente no, è una cosa che riguarda la sua vita privata. Secondo me non è stato giusto escluderlo dal Festival. Marzia Bruzzone di Timberland Lei ritiene che non ci sia una grande variazione del

que. Secondo lei si dovrebbe fare qualcosa a monte per regolare il flusso delle persone? Non credo sia quello il problema. Il fatto è che la gente è interessata a vedere il movimento che c’è in città in quei giorni, è meno propensa a fare shopping. Pensa che la Clerici sia una buona conduttrice? Come prima impressione no, ma dovrei vederla provare. Neanche Bonolis mi convinceva come idea inizialmente; poi m’è piaciuto.

Sergio Dainese e Antonietta Medaglio volume degli affari durante la settimana del Festival? C’è. In peggio. Nel senso che lavoriamo meno. C’è più gente in giro, ma si lavora meno. Problemi legati al traffico, al flusso dei turisti? Sì, più gente, e paradossalmente meno lavoro. E’ un bilancio rispetto anche agli altri anni? Sì, non è circoscritto a quest’anno, ma in generale. Si può stare aperti o chiusi, ma non si lavora comun-

Sergio Dainese di Ottica Marenco Secondo il suo parere, durante la settimana del Festival, anche nei periodi che lo precedono, vede un incremento del volume degli affari, del giro delle persone? Personalmente non ho mai riscontrato una cosa del genere. Sicuramente porta dei benefici in genere alla città, ma non tradotti in un incremento del lavoro.

Ecco, anche altri negozianti ci hanno segnalato un aspetto, cioè che le persone giunte in città per la manifestazione sono giustamente più attratti dall’evento rispetto agli acquisti nei negozi. Sì, sono d’accordo, condivido l’opinione di altri colleghi. Lei ritiene che il flusso dei turisti sia organizzato bene, o si potrebbe fare diversamente? E’ difficile dare dei suggerimenti penso, bisognerebbe esere più vicini alla manifestazione per dare giudizi o suggerire eventuali correzioni. Però non intravedo grandi problematiche. Un po’ di caos e di confusione dovuto all’arrivo di varie persone è normale, come una previsione di aumento del traffico. Un discorso comunque accettabile. Senta, da ultimo una sua opinione personale sull’esclusione del cantante Morgan per motivi di droga, e un parere sulla conduzione della Clerici. Beh, su questo sono d’accordo. Non si può portare un messaggio di questo tipo, è un cattivo modello. La Clerici mi sembra una persona valida per condurre una manifestazione di questo tipo. Però io l’avrei affiancata a qualche personaggio di spessore. Rosa Costanzo di Griffe Outlet Avete notato un incremento degli affari del negozio durante il periodo del Festival? Assolutamente no. Anzi, a seguito delle feste natalizie, con i saldi ravvicinati,

Rosa le persone si sono trovate a spendere già tutto; forse sarebbe dovuto passare un po’ più di tempo. Per quanto riguarda il festival, le giornate sonno piuttosto fredde e ancora non c’è quel clima festivaliero. Lei ritiene che le condizioni climatiche quest’anno abbiano influenzato le vendite? Il freddo non porta certo le persone fuori casa, e rende meno propensi agli acquisti, e a vagare per la città. Per quanto riguarda eventuali flessioni, non posso fare bilanci perchè è il primo anno di apertura dell’attività. Comunque, sentendo gli altri negozianti, pare che questa flessione ci sia stata. Lei ha seguito le ultime vicende riguardo il Festival? Cosa ne pensa della conduttrice? Io penso che ormai ci sia ben poco da inventare. La Clerici è un’abile intrattenitrice, troverà senz’altro una forma. Certo non vorrei essere nei suoi panni sotto questo aspetto. Dopo un Bonolis rischia di vedersi addossare colpe non sue relative a varie problematiche di ascolti. Una bella gatta da pelare. Eugenio Ripepi Francesco Basso


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SPECIALE 60° FESTIVAL DI SANREMO

A Sanremo cantano anche gli as aspettati. In arrivo promozioni o premi di produzione molto gratificanti. In amore sarà accentuato più che mai il vostro sex-appeal e questo

ARIETE

In campo professionale, questa settimana, avrete mille occasioni di colloquio, tante offerte di lavoro o di cambiamento. In particolare per chi già lavora non dovrete innalzare la bandiera dell’individualismo: non sarà questo l’atteggiamento vincente. Per quello che concerne il denaro avvertirete la necessità di fare ordine e di evitare le spese non proprio necessarie. In amore, alcune circostanze, creeranno un’occasione di incontro travolgente e passionale. Salute: non ci sono particolari motivi di preoccupazione, ma sarete molto distratti. Non trascurate periodiche visite dal dentista.

la musica. Agli indecisi si chiederà molto: per esempio accettare un incarico la cui retribuzione potrebbe essere inferiore alle vostre reali capacità. Non rifiutate! Potrebbe invece essere fonte di grandi soddisfazioni non solo morali. In amore dovrete cercare di non anteporre le vostre esigenze a quelle degli altri perché avreste del filo da torcere. Salute: cercate di rafforzare le vostre difese immunitarie per affrontare momenti meno favorevoli.

vi renderà quanto mai desiderabili. Salute: energia ne avrete moltissima, quindi cercate di non sprecarne invano, altrimenti arriverete a fine anno completamente sfiniti.

voi stabilire se scappare o vivere i sentimenti in modo duraturo e stabile. La salute non vi darà problemi, ma attenzione a non trascurare eventuali piccoli malesseri.

e per voi, che avete sempre bisogno di novità, la cosa risulterà molto stimolante. Nessun problema per il denaro. L’amore darà qualche grattacapo, soprattutto se le cose con il partner non andranno troppo bene. Vi troverete di fronte alla necessità di “tagliare i rami secchi”: non necessariamente si tratterà de l vostro compagno di vita, ma non è da escludere. Salute: per la forma fisica usate cure naturali e nient’altro. Controllate però la tendenza agli eccessi.

VERGINE

LEONE

CANCRO

GEMELLI ARISA JACOPO RATINI

TORO

PUPO LUCA MARINO

TOTO CUTUGNO EMANUELE FILIBERTO NINO D’ANGELO ENRICO RUGGIERI

BROKEN HEART COLLEGE, MATTIA DE LUCA

Nel lavoro, sarete in fase di trasformazione, attratti dal mondo dell’arte o del-

Liberi da remore e timidezze, comunicherete con grande facilità, sorprendendo superiori e colleghi. Avrete equilibrio e straordinaria lucidità. Il denaro non sarà un problema: le vostre entrate, infatti, saranno più cospicue di quanto vi sareste

Durante questa settimana, alcuni fra voi potrebbero lasciare un lavoro stabile ma noioso, per qualcosa di nuovo e divertente dal quale trarre grandi benefici finanziari. L’amore sarà il vero protagonista, punto di forza ma anche di debolezza. Abbandonarvi alle richieste di Cupido non vi risulterà facile e tenderete a fuggire. Spetterà solo a

Aria di cambiamento in campo professionale per alcuni nativi del segno: finalmente potrete scegliere...

Questa settimana, il campo professionale, vi vedrà in costante ascesa. Potrebbe succedere che, per ottenere una promozione, vi si chieda di cambiare città:


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stri cercate di valutare attentamente l’offerta perché potreste non trovarvi bene. L’estrema facilità a stabilire nuovi contatti, nuove conoscenze, creerà tante occasioni per incontri sentimentali. Quindi ottima settimana per i single, ma per chi fa vita di coppia, qualche scricchiolio, chiederà da parte vostra molto impegno per riuscire ad andare avanti. La salute andrà difesa dal freddo. Attenzione soprattutto a non ingrassare.

BILANCIA

JESSICA BRANDO

Se siete alla ricerca di un’occupazione, orientatevi

verso un lavoro autonomo... vi risulterà più congeniale. Per chi già lavora invece, saranno giornate movimentate, forse anche un po’ caotiche, ma non vi dispiacerà aver tanto da fare. In campo sentimentale si prospetterà una settimana frizzante. Avrete una grande voglia di divertirvi e di fare conquiste: in particolare qualcuno fra voi incontrerà una persona molto affascinante che vi regalerà forti emozioni anche se la storia non sarà definitiva. Salute: tutto bene ma non esagerate con il lavoro. Meglio dosare le energie e concedersi del tempo libero.

SCORPIONE

POVIA

Il lavoro non conoscerà battute di arresto: andrete dritti per la vostra strada. Attenti solo a non strafare

SPECIALE 60° FESTIVAL DI SANREMO e a non farvi tentare da fantastiche proposte del tutto irrealizzabili. Se il vostro percorso sarà deciso, brillerete per tempismo ed intuito. L’amore sarà per voi un campo di battaglia. Infatti se siete in coppia, ma vivete una coppia clandestina, il partner vi chiederà di essere ufficializzato: non rimandate la scelta. Dovrete porre un freno alla gelosia e alla possessività se non vorrete perdere la persona amata. Nei momenti di tensione, non gettate alcool sul fuoco. L’incendio diverte voi ma non il vostro partner. Salute: forma perfetta, ma dosate equamente impegni e fatiche.

SAGITTARIO

IRENE GRANDI, LUCA FAINELLO (SONHORA)

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CAPRICORNO

In questa settimana vi arriveranno proposte molto interessanti, sia che cerchiate lavoro sia che svolgiate già un’attività. Non lasciatele cadere: una persona fidata, a voi molto cara, vi aiuterà a selezionare le migliori. Sul fronte del denaro, dovrete prepararvi in questa settimana ad affrontare spese extra per una ristrutturazione. L’amore in questi giorni non sarà molto importante perché vi basterà unicamente essere circondati d’ammirazione. Se siete single, non vi sarà difficile catturare un partner temporaneo, che vi diverta, gratifichi ma... niente di più. Salute: State bene. Fisicamente il vostro punto debole sarà la muscolatura addominale... fate esercizio fisico.

IRENE FORNACIARI, MARCO MENGONI ROMEUS

La fretta è una pessima consigliera: lasciate che le cose seguano il loro corso e ne ricaverete grandi benefici. Prima di accettare una proposta, dovrete verificare che il lavoro sia davvero quello che vi viene prospettato. Il denaro, di solito importante per voi, andrà in


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secondo piano. Ne avrete abbastanza per vivere e non costituirà il vostro primo pensiero. L’amore, in questa settimana, comincerà con grande euforia, tanto che potrete trasformare in relazione stabile un rapporto appena cominciato. Salute: La forza fisica, senza essere eccellente, sarà buona, non trascurate però denti e pelle.

già lavora dovrà cercare di tenere sotto controllo l’aggressività nei confronti di colleghi e superiori. Il denaro non vi mancherà ... chissà che non mettiate da parte la vostra proverbiale parsimonia e vi concediate il lusso di vivere da “cicala”. In campo sentimentale, per i single le cose andranno molto bene. Anche perché nel settore delle amicizie forse è nascosta la vostra anima gemella. Coppie fisse in crisi. Salute: imponetevi lunghi momenti di riposo o tante piccole pause per recuperare energie fisiche e mentali.

saranno concreti, dovrete solo evitare di fare il passo più lungo della gamba. In campo sentimentale, se avrete accumulato nel tempo risentimenti non espressi contro il vostro partner aspettatevi che emergano. Ma se agite con accortezza, e distinguete verità e illusione, forse finalmente vi capirete. Salute: disintossicate l’organismo con una dieta depurativa.

Valerio Scanu ARIETE

Oroscopo a cura di Martina Varsalona

SanremoLab si lancia a Milano

PESCI

LUCA FAINELLO (SONHORA), TONY

ACQUARIO

MALIKA AYANE, NOEMI

Non dovrete escludere la possibilità di un lavoro autonomo, magari in società con amici, ambiziosi e determinati come voi. Chi

“ I Ragazzi di Sanremolab” con ( terzo da sinistra) l’assessore Di Meco, il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, l’amministratore unico di Sanremopromotion Giorgio Giuffra.

Il lavoro non vi mancherà, sia che voi lo cerchiate, sia che siate già occupati. Ma tenderete a essere così esigenti con collaboratori e dipendenti da creare intorno a voi un clima di forte tensione. Sforzatevi di essere più obiettivi. Per quanto riguarda il settore finanziario tranquilli, i vostri guadagni

Grande festa al Just Cavalli di Milano per il lancio della compilation di SANREMOLAB - La compilation dei nuovi talenti”, il cd che racchiude i brani inediti di 18 artisti che hanno partecipato all’edizione 2009 dell’unico concorso che porta i giovani al Festival di Sanremo. L’edizione 2009 di SanremoLab ha registrato il record di iscrizioni, con il 30% in più rispetto agli anni precedenti per un totale di 418 giovani partecipanti. Sanremo Promotion, che organizza il concorso dal 2006 per conto del Comune di Sanremo, in collaborazione con The Saifam Group, ha deciso per la prima volta di riunire in un prodotto discografico i brani di alcuni partecipanti, per sostenere e continuare a seguire i giovani talenti nel loro percorso. Al party erano presenti oltre al sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, anche l’Assessore alla Promozione Turistica e Cultura Giuseppe Di Meco e l’amministratore unico di Sanremopromotion Giorgio Giuffra e tantissimi ospiti Vip del mondo della musica e dello spettacolo. Durante la serata si sono esibiti dal vivo, Maya e Roberto Cavalcante. Nella raccolta si trovano i brani: Maya “Chiedimi Se”, Debora Vezzani “Venticinque”, Garibella “La Mappa Dei Miei Nei”, Roberto Cavalcante “I Figli Dei Colleghi Di Mio Papà”, Divario “Più In La”, Diastema - “Succede Che”, Valeria Romitelli “Troppe”, Anima Popolare “Occhi Dispersi E Persi”, Erika Mineo “Mi Sono Innamorata Di Te”, Dott. Fra “Calamita”, Rossana “Figlia Di Nessuno”, Aldo Losito “Se Potessi” , Giuliana Di Liberto “Il Canto Del Mio Mare”, Marianna Intenza “La Donna Di Cartone”, Fabio Milella “Mentre Il Sole Sorge”, Federica Lanciotti “Inesorabilmente Passa”, Selenia Mazzucco “Se Ci Sarai”, Devacian – “Fragile Tempesta”


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Nuova generazione di fenomeni. Da baraccone? Luca Marino Non mi dai mai pace

Nicolas Bonazzi Dirsi che è normale

Nel bar dove “non resta qualche dio, perchè ci sono io”, c’è passato un po’ prima il grande Vasco, cantando “Gabri”. Cosa dire del ritornello? “Tu per me sei solo cielo e lacrime”. E beh. Meglio non dire niente forse. Si commenta da solo. Bella voce comunque. Tristemente proprio non c’è nient’altro da commentare.

Dirsi che è normale cantare canzoni così banali. Tra l’altro il buon Bonazzi, senz’altro carino come il cognome suggerisce, nell’interpretazione sembra una versione femminile di Carmen Consoli. Tanti lamenti e mugolii non aumentano purtroppo l’espressività del brano. Inesistente.

Jacopo Ratini Su questa panchina

Jessica Brando Dove non ci sono ore

Vuole fare lo strano. Però non gli riesce benissimo. Lo scenario del girotondo di guerra lo lascerei a Fabrizio De Andrè. Le citazioni in questo caso non sono un omaggio. Sono un fastidio. Non continuo sul punto per limitare i danni. Comunque l’arrangiamento fa un piacere alla voce tranquilla e non mugolante del performante. Non è pretenzioso, non ci vuole imporre una serietà fuoriluogo. Questo è senza dubbio un aspetto positivo. Non fa niente di particolarmente

Riesce a dire “cuore” fin dai primissimi versi. Se ne sentiva la mancanza. Pezzo estremamente sanremese. Classico fino allo spasimo, con la rilegatura del già sentito. Non c’è l’urgenza di qualcosa da dire. Le strofe arrancano verso un ritornello, per carità, orecchiabile. Per carità. Basta.

Broken Heart College Mesi

Romeus Come l’autunno

I classici paciocchi per le ragazzine. Il testo è disarmante per la sua pochezza. Diventerà un tormentone probabilmente, la faccenda dei mesi è talmente stupida da rimanere immediatamente impressa. Il lavoro musicale comunque è interessante, molto piacevole rispetto agli altri brani orchestrali, anche se preso in blocco dai riferimenti esteri.

Qui già il titolo è pretenzioso. La musica è coinvolgente, ma di maniera. L’unica cosa è che nel ritornello si sentono tanto i Baustelle. Non come interpretazione, siamo ben lontani da quei felici esiti. Nell’idea musicale senz’altro. Serviva qualcosa per sollevare un brano confezionato per l’evento. Almeno il crescendo finale impedisce la sonnolenza alle prime file dell’Ariston. Da casa ci si può rilassare abbassando il volume. Ah, dimenticavo. “Come l’autunno perchè si perde l’amore”. Speravate in qualcosa di diverso?

Mattia De Luca Non parlare più

Non parlare più, dice lui. Chissà perchè ci vengono in mente le stesse parole rispetto alla sua performance. La cosa abbastanza insopportabile è il fatto di prendersi così sul serio, senza avere assolutamente nulla da dire. A parte “dimmi che l’estate passerà” e “dammi ancora le tue mani”, naturalmente. Tanti mugolii anche qui comunque. “Sarà per me, sarà per te”. Intensissimo.

Tony Il linguaggio della resa

La nuova generazione ha questo sguardo seducente. Più modelli che attori. Pochi contenuti. Qui si sfiora la tragedia. In un pezzettino si cita Ligabue, ma anche qui non facciamo neanche nomi impropri nei riferimenti. Mugolii appena accennati. Interpretazione seriosa. Vuota. Un compitino della scuola di canto. Ottimo per un reality. Potrebbe andare tra i big.

La Fame di Camilla Buio e luce

Musicalmente un quid novi. Il brano corre abbastanza bene. Fino a che “cerco pace al cuore, ma so soltanto come evitare l’amore”. Ad evitare le banalità dei testi non ci si riesce proprio purtroppo. Ma qualcosa la salviamo: “buio e luce sono figli del sole”. Belle armonie vocali. Tutto sommato è l’esito più convincente della cosiddetta terrificante “nuova generazione”. Possiamo arrivare alla fine del brano senza pensare di voler scappare nel mondo dei senza-orecchie.

Nina Zilli L’uomo che amava le donne

A cura di Eugenio Ripepi e Francesco Basso

Molto Giusy Ferreri. Molto vintage. Poco di nuovo. Anche negli arrangiamenti. E nulla nel testo. Ma perchè continuare a parlare ancora di testi. Una canzone dovrebbe essere composta di testo e di musica, è vero. Ma la prima parte è una tendenza che interessa a pochi attualmente. La nuova generazione è: Cherubini, Caparezza, Capossela, Bersani. Questa di Sanremo la nuova generazione? Ma non fateci ridere.


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QUI ROMA

di Ludovica Cedrati Sul palcoscenico dell’Ariston vedremo tra pochi giorni molti artisti, ma non sono proprio quelli che la Rai e l’organizzazione del Festival volevano scritturare per la sessantesima edizione della kermesse sanremese. La Rai ha delegato Lucio Presta, l’agente di Antonella Clerici, ma anche di Paolo Bonolis, Roberto Benigni, Paola Perego e tanti altri, ad organizzare la manifestazione. La lista dei “no” è decisamente lunga ed è impressionante vedere come Sanremo ha perso tutto l’appeal di un tempo. Troppi “no” da artisti che in altri periodi avrebbero partecipato sicuramente. CARLA BRUNI. Iniziamo con la famosa modella che è italiana ma vive da molti anni a Parigi, moglie del Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkosy. Lei ha dichiarato che

Tutti i grandi “no” del Festival non avrebbe partecipato al Festival perché nel testo della canzone di Cristicchi ci sono parole poco lusinghiere nei riguardi del marito. Ma Gino Paoli che la conosce bene, ha detto che le ragioni sono altre. “Il Festival non è più il Festival.” PIPPO BAUDO. Un altro “no” immediato è stato quello del più famoso e longevo presentatore italiano che ha il record di conduzioni e di direzioni artistiche della manifestazione. Le ragioni del suo “no” sono chiare: non ha voluto dare un’ancora di salvataggio ad un Festival che si annuncia una “debacle”. Poi Pippo Baudo non ha dimenticato come si è comportata la Rai con lui, dopo la sua ultima performance al Festival due anni fa. EZIO GREGGIO. Il comico, re incontrastato del programma ultravincente da più di vent’anni “Striscia la notizia” in onda su Canale5, molto signorilmente ma con durezza

e determinazione ha fatto sapere che non “gli interessava”. L’ a n i m a nera del Festival Lucio Presta, d’accordo con la Rai, ha puntato tutto su alcuni cantanti italiani, famosissimi e di grande successo. Le risposte sono state sempre le stesse. ANDREA BOCELLI. Il più importante e famoso cantante italiano in tutto il mondo ha dato una scusa banale “ sono impegnato all’estero per concerti”. Ma è stato sufficiente telefonare alla sua segreteria per sapere che nei giorni della manifestazione Andrea Bocelli è in Italia e non ha nessuno impegno. TIZIANO FERRO. Sorpresa generale il “no” di Tiziano Ferro. L’artista ha anche un album da promozionare ma malgrado ciò la sua casa discografica ha fatto

sapere che il Festival non rientrava nei programmi dell’artista. LAURA PAUSINI. Lucio Presta e la Rai si sono concentrati allora sulla star femminile italiana numero uno nel mondo, vincitrice di più Grammy Awards in questi ultimi anni. Ma Laura ha risposto subito di no ed il suo no è stato ribadito anche dopo un’offerta di compenso a cui era difficile rinunciare. Neanche i grossi cachet ormai convincono le star a partecipare alla manifestazione. SHADE’. Incredibile il no della cantante di origine indiana che vive negli Usa ed ha un grande successo internazionale. Il Festival le sarebbe servito eccom, ma anche in questo caso Lucio Presta ha ricevuto l’ennesimo diniego. La Rai allora ha tentato il colpo, ed ha invitato al Festival un nome illustre.

MICHELLE OBAMA. Moglie dell’uomo più potente della terra, il Presidente degli Usa, Barack Obama. “What is Sanremo”, Che cos’è Sanremo? Ed è arrivato un altro pesantissimo “no”. La Rai è alla frutta?


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Giornalisti in erba raccontano il festival sfazione di vedere il proprio nome e il proprio lavoro in edicola pubblicato sull’Eco, in qualcuno potrebbe anche scoccare la scintilla del giornalismo. Buon Festival allora ragazzi, e in bocca al lupo per la vostra inedita missione!

Il team dei ragazzi dell’Amoretti

Ecco l’elenco degli studenti dell’Amoretti partecipanti al Laboratorio di Giornalismo e Comunicazione: Biler Merve (I A), Penna Erica (I A), Bonfante Francesca (I B), Oreggia Chiara (I B), Tomati Sara (I B), Twiss Alice (I B), Brizio Eleonora (I C), Mommi Rachele (II A), Macheda Luca (II C), Markos Monica (II C), Murro Davide (II C), Paris Mattia (II C), Querimi

Il Festival visto dai ragazzi. Di solito, durante la manifestazione canora, i non addetti ai lavori stazionano nei pressi dell’Ariston a caccia di autografi e di qualche foto rubata in compagnia dei vip, magari spostandosi di giorno in via Matteotti e di sera tra i vicoli della movida di piazza Bresca.

Quest’anno invece un manipolo di studenti dell’Istituto Magistrale “C. Amoretti” di Sanremo durante la 60° edizione del Festival della Canzone Italiana andrà addirittura a caccia di notizie,

vestendo per l’occasione i panni del cronista d’assalto. Sono i trenta partecipanti al Laboratorio di Giornalismo e Comunicazione curato dal professore Fabrizio Prisco che per la prima volta vivranno dal di dentro l’evento che per una settimana paralizza la propria città, attirando le attenzioni di un’intera nazione. I ragazzi

si muoveranno tra il PalaFiori e il teatro Ariston, muniti di taccuino, macchina digitale e tanta fantasia, cercando di registrare gli umori della gente, le emozioni dei protagonisti, la concitazione

dei mille eventi collaterali che accompagnano i cinque giorni di gara. L’obiettivo è quello di provare a realizzare un piccolo speciale che sarà pubblicato sulle pagine dell’Eco della Riviera al termine della kermesse. Nell’ambito del carrozzone mediatico che accompagna da sempre lo svolgimento

del Festival i giovani inviati dell’Amoretti cercheranno di essere un po’ una simpatica voce fuori dal coro. Cogliendo quelle note di colore che magari possono sfuggire a chi è troppo im-

pegnato a seguire soltanto la lotta per la vittoria finale tra i giovani o i big oppure a chi non ha più semplicemente gli occhi vivaci, pieni di passione e curiosità che solo un adolescente può avere. Un’esperienza nuova che i ragazzi vivranno come una vera e propria redazione in movimento, con l’entusiasmo di chi vuol divertirsi, ma nello stesso tempo mettersi seriamente in gioco per migliorarsi e crescere sul campo. E magari, dopo un’intervista o un articolo scritto con tanta fatica, al di là della soddi-

Romina (II C), D’Imperio Serena (III A), Guidotti Sara (III A), Francone Laura (III B), Gamba Iris (III B), Lamberti Rosa (III B), Mazzocca Giulia (III B), Motta Nicoletta (III B), Valeri Michela (III B), Lamia Linda (IV B), Vasta Giorgia (IV B), Capponi Francesca (IV C), Corradi Giulia (IV C), Querimi Rovena (IV C), Bonfante Giacomo (V A), D’Amico Guendalina (V C), D’Orazio Martina (V C), Pennellatore Giada (V C). Fabrizio Prisco


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Alla Pastonchi apre la mensa, cucina di qualità TAGGIA

Ora l’istituto Pastonchi, che ospita le medie e le elementari di Arma, ha la mensa scolastica. L’inaugurazione è avvenuta pochi giorni fa, commozione da parte dei cittadini e di genitori dei bambini che hanno visto fiorire in poco tempo la struttura. Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Arma, Daniela Siffredi ha aperto l’evento introducendo il tema della mensa: “La realizzazione della cucina nuova è un’importante testimonianza della qualità organizzativa del nostro istituto. La chiusura del Papa Giovanni è stata una prova importante che ci ha interessato tutti. Siamo riusciti a ospitare i bambini delle elementari con quelli delle medie, abbiamo fatto passi da gigante affinchè ogni alunno si possa sentire come in una seconda casa. La scuola deve essere un punto di riferimento nella

vita, la mensa è funzionale a questo perché permetterà di socializzare, di vivere l’esperienza integrativa e apprensiva anche nel dopo scuola. Verranno istituiti dei corsi di fran- Daniela Siffredi cese, di recupero cose nuove. Ci impegnamo delle materie principali, ci saranno anche a dare strumenti di qualità ai corsi di chitarra. L’appren- giovani e scaturire interesse sione a 360° con il gusto di verso la scuola da parte dei fare e conoscere sempre più cittadini”. Daniela Siffredi conclude con un’altra importante comunicazione: “Annuncio con grande soddisfazione che, grazie alla partecipazione e al contributo di cittadini privati, ci sarà l’impegno di realizzare una biblioteca multimediale aperta alla città. Il merito è di noi tutti, noi cittadini che vediamo nella scuola il punto focale della città”. Dopo l’intervento del dirigente scolastico, prende la parola Vincenzo Genduso, sinda-

co di Taggia: “Oggi, con l’inaugurazione della mensa si conclude un notevole impegno di lavoro. Dato che l’istituto Papa Giovanni non poteva più ospitare le elementari, abbiamo fatto in modo che la situazione di disagio si risolvesse in poco tempo. Sono orgoglioso di aver gestito questa emergenza, di aver dato una soluzione. Bisognava trovare posto per 230 bambini e 260 studenti dell’Alberghiero: due problemi da risolvere. L’Alberghiero il 14 settembre ha iniziato l’anno scolastico. I bambini delle elementari hanno la scuola Pastonchi. Ringrazio Daniela Siffredi, Michero, i genitori e gli stessi bambini

che hanno sempre tenuto duro ed hanno riposto in noi la loro fiducia. Non li abbiamo delusi. Sono felice di inaugurare i reffetori per la mensa. Ringrazio inoltre le imprese, gli operai, gli insegnanti e chi ci ha sostenuto. 700.000 euro per far fronte all’emergenza, un grande impegno. E’ vero che i bisogni son tanti e non è mai abbastanza però mi ritengo soddisfatto. In un anno questa amministrazione ha fatto quello che gli altri non hanno fatto in 15 anni. Si respira un clima di qualità e convivenza. Grazie ancora a tutti e un grande augurio alle cuoche”. Infine l’intervento del consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Roberto Orengo che ringrazia: “Mi complimento con il nostro Comune e con chi ha attuato i lavori. La cucina nuova è una delle più belle della Provincia. Nel comune di Taggia le mense sono di ottima qualità”. I bambini sono intervenuti con un canto corale. Hanno eseguito “Le tagliatelle di nonna Pina”. Dopo la benedizione del parroco c’è stato il taglio del nastro. La mensa è aperta. Francesco Basso


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Inaugurato a Vallecrosia il point di Marco Scajola

VENTIMIGLIA

Ventimiglia: asfalti con lo sconto

Vallecrosia. E’ stato inaugurato anche a Vallecrosia il punto elettorale del candidato alle elezioni regionali per il PDL, attuale Vicesindaco di Imperia, Marco Scajola. Il nuovo point, nel centro di Vallecrosia, si trova sulla principale Via Aurelia angolo con Via Colombo, il cui interno, negli ultimi giorni, è stato completamente ed intelligentemente ristrutturato nel look.Scajola era accompagnato dal candidato alla Presidenza della

Ivano Croesi

Provincia di Imperia Luigi Sappa. Alla presenza di amministratori locali e di circa centocinquanta persone, il candidato si è presentato alla cittadinanza, interloquendo brevemente sul programma ed ha quindi lasciato la parola al candidato alla Presidenza della Provincia. Sono intervenuti il Sindaco di Vallecrosia Ivano Croesi ed il Vicesindaco Armando Biasi Donatella Lauria

Luigi Sappa

Partono da Ventimiglia “I comuni fioriti d’Italia” Partono da Ventimiglia “I Comuni Fioriti d’Italia”. Il giorno 26 febbraio presso la sala consiliare del Comune di Ventimiglia è in calendario la presentazione nazionale della guida a colori contenente tutte le città italiane che sono diventate “Comuni Fioriti” e hanno preso parte alla suggestiva kermesse in calendario ogni anno, organizzata dall’associazione Asproflor, Città del vino, Anci e dalla Coldiretti. All’importante appuntamento parteciperanno i rap-

presentanti degli oltre 140 comuni che hanno preso parte al concorso lo scorso anno. Concorso in cui Ventimiglia è stata premiata con una menzione speciale per l’originalità nel settore abbellimento delle città. Grazie all’Amministrazione Comunale, all’assessore all’ambiente e alle frazioni del Comune di Ventimiglia Andrea Spinosi, e al presidente dell’Asproflor Renzo Marconi, organizzatore dell’evento, quest’anno la scelta di presentare la guida è ricaduta

su Ventimiglia. “La nostra città commenta Spinosi - sarà presente nell’opuscolo dei Comuni fioriti con un’intera pagina e potrà avere così una visibilità su tutto il territorio nazionale. La guida sarà presente tra pochi giorni alla fiera internazionale del Turismo a Milano (Bit) e verrà distribuita con il mensile “Giardini e Giardini”. L’ obiettivo del progetto “Comuni Fioriti” - prosegue Spinosi - è quello di rendere più accoglienti le

città facendo in modo che ai prodotti agroalimentari di eccellenza, legati al territorio, corrisponda un’immagine dei luoghi adeguata, ma anche di rendere più bella e verde l’Italia coinvolgendo le imprese agricole nella gestione, manutenzione, realizzazione delle aree verdi, delle rotonde, delle aiuole e degli elementi di arredo urbano, secondo le opportunità offerte dalla Legge di Orientamento Donatella Lauria

Un risparmio del 30 ed il 40% per la realizzazione degli asfalti per tutto il 2010, rispetto agli anni precedenti da parte del Comune di Ventimiglia. In totale saranno investiti circa 400 mila euro per rifare gli asfalti . La Giunta ha approvato il prezziario attestato a poco più di 5 euro al metro quadro. Fino a quest’anno gli asfalti venivano pagati tra i 10 ed i 15 euro al metro. Nei prossimi giorni sarà pubblicato un bando e, al miglior offerente, da una base di 5 euro al metro quadro, verrà assegnato l’incarico per realizzare asfalti per un anno. “Dobbiamo mettere subito mano agli asfalti – ha detto il Sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino – perché il passaggio dei mezzi pesanti sta logorando molte vie centrali e periferiche della nostra città. A giorni potremo iniziare i lavori”.Gli asfalti, inizialmente, riguarderanno: via Cavour, via Vittorio Veneto, via Bligny, corso Limone Piemonte, via Verdi, via Martiri,via Chiappori, via Giovanni XXIII, via Asse, via Bosco dei Bormanni, via Toscanini, via San Bernardo ed altre.


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ATTUALITA’

CONTABILITA’ FISCO

&

a cura di Angelo Musso

Franco Bonello

BONUS 55%

Risparmiare energia fa bene all’ambiente e al portafoglio

Avete intenzione di effettuare interventi su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti di qualunque categoria catastale? C’è tempo fino al 31.12.2010 per pagare meno tasse! Oggi, salvaguardare l’ambiente produce un duplice guadagno per noi tutti: la tutela del benessere dell’umanità e il risparmio. Risparmio sotto forma di minor consumo energetico e in un immediato sconto fiscale mediante detrazione del 55 % delle spese sostenute per gli interventi effettuati nella dichiarazione dei redditi, da usufruire in 5 rate annuali di pari importo. I soggetti ammessi all’agevolazione sono le persone fisiche (compresi esercenti arti e professioni), coloro che conseguono un reddito di impresa (lavoratori autonomi, società di persone, società di capitale), associazioni tra professionisti ed enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. La possibilità è aperta anche ai titolari di diritti reali, condomini (per le parti comuni), inquilini. Gli interventi agevolabili, per i quali è comunque prevista una detrazione massima di spesa, sono riconducibili a quattro tipologie di intervento: riqualificazione energetica di edifici esistenti (per il riscaldamento, il raffreddamento, il condizionamento, l’illuminazione) per un importo massimo di 100.000,00 (ovvero il 55 % di 181.818,18 €); interventi sugli involucri degli edifici (finestre, comprensive di infissi, coibentazione, pavimenti) per un importo massimo di 60.000,00 (ovvero il 55 % di 109.090,90 €); installazione di pannelli solari per un importo massimo di 60.000,00 (ovvero il 55 % di 109.090,90 €); sostituzione di impianti di climatizzazione invernali per un importo massimo di 30.000,00 (ovvero il 55 % di 54.545,45 €). Per usufruire dell’agevolazione è necessario dotarsi di tre certificati: l’asseverazione, l’attestato di certificazione o qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati. Vediamo brevemente in cosa consistono. L’asseverazione è quel documento rilasciato da un tecnico abilitato che permette di dimostrare che l’intervento rispecchia quelli che sono i requisiti tecnici imposti dalla normativa. Se l’intervento è di piccola entità l’asseverazione può essere sostituita da una certificazione del produttore. L’attestato di certificazione o qualificazione energetica deve essere redatto da un tecnico abilitato in quanto comprende tutti i dati relativi all’efficienza energetica propria dell’edificio. La scheda informativa, che può essere compilata anche dall’utente finale, contiene i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese, i dati dell’edificio oggetto dell’agevolazione, la tipologia di intervento che è stato eseguito e il risparmio energetico che ne è conseguito, nonché l’importo totale sostenuto con evidenziazione delle relative spese professionali e la somma finale su cui si è calcolata la detrazione. Ma non è tutto. La procedura prevede poi che la tutta la documentazione di cui sopra debba essere inviata a due enti: l’ENEA e l’Agenzia delle Entrate. Al primo deve essere trasmessa copia dell’attestato di certificazione e della scheda informativa relativa agli interventi realizzati entro 90 giorni dalla fine dei lavori, al secondo apposita comunicazione via web con riferimento ai soli interventi i cui lavori si dovessero prolungare oltre l’anno di inizio. Attenzione poi alla modalità di pagamento: tutti gli importi devono essere pagati esclusivamente mediante bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita iva ovvero codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Ricordatevii infine di conservare tutta la documentazione da esibire in caso di richiesta degli Uffici Finanziari! angelomusso@studioelco.com

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C’era una volta un bar... a cura di Piero Lamberti Ho posto una domanda ad un mio amico, ottimo ristoratore e uomo di cultura, chiedendogli se mai un “barista” potesse per un attimo pensare di aprire uno “STUDIO DI RADIOLOGIA” e a sua volta un radiologo potesse gestire un bar....busillis....risposta immediata. E ..si...un radiologo poteva...il barista no. Certamente direste voi ma io insisto e vi diro’ il perché! Mi chiedo: se il mio mestiere lo possono fare i RADIOLOGI allora tutti possono svolgere la mia professione. Comunque debbo riconoscere che il lavoro..del barista e’ un lavoro “socialmente utile”; potrebbe benissimo essere una icona del presente che viviamo in quanto offre opportunita’ e facilità sia chi “imprende” che a chi “apprende”. A questo punto non ho certo spiegato il “perche’ ma ho solo voluto invitare a questa lettura chi, come me, si ritrova sconfessato del proprio lavoro avendo dato allo stesso probabilmente una importanza piu’ di cuore che di concetto. Ad ora non si ci si e’ mai posti il progetto di stabilire dove possa portare la cultura di un lavoro manuale come il mio il barista, ma solo la prepotente costante di essere al servizio di caffe’ e cappuccini..inclusi i “cornetti” STRETTAMENTE ALLA CREMA e allora? E’ vero ed ecco che la stragrande maggioranza di frequentatori di CAFFE’-BAR-PUB- e affini si stringe attorno ad un “banco bar” domandandosi e domandando al barista di fronte che a sua volta si chiede ma che c....e gli stessi guardandolo se, quella “figura” a volte infagottata da un farfallino svolazzante o nella moderna costante, avvolta in un colletto sbottonato di una “felpa” da “CALIBRO NOVE” uscisse, come per incanto come un “coniglio dal cilindro” di un prestigiatore quella idea di un “bere diverso” sconosciuto allettante ottimo soprattutto soddisfacente...e naturalmente diverso. Trovare nella figura di quel barista la soluzione per giustificare quella pausa limitata solitamente ad una routine piu’ abitudinaria che invogliativa.Sfogliare il solito giornale ma con un palato piu’ soddisfatto.Insomma quella “figura” dietro il “contoir” dovrebbe dare una risposta efficace e pronta per la esigenza del momento. In ogni angolo del mondo chiunque puo’ sostare in uno spazio pubblico, che potremmo definire “magico” in grado di fornire ristoro e sollievo, quasi un sostituto della casa a chi e’ lontano dalla propria abitazione. Questo luogo e’ il bar, lo spazio che gli anglosassoni chiamano “PUB”, abbreviazione appunto di “PUBBLIC HOUSE”. ....direi di iniziare dal caffe’.... Una canzone di GABER ci racconta del “trani a go go” il vecchio barista dall’aria un po’ triste si gratta la testa poi serve un caffe’.... Accidenti il barista attento memorizza i volti dei suoi clienti e zac assieme ad essi le richieste abitudinarie , corto, ristretto, lungo, macchiato, il barista sa’, per esperienza che un espresso di 50 ml. e’ un espresso lungo, il caffe’ corto non supera i 20 ml il dramma di fronte ad un caffe’ “macchiato”, che consiste in un normale caffe’ da 30 ml. piu’ 10 ml. di latte freddo caldo tiepido come c....e qui il barista si pone un interrogativo! da cosa dipende la richiesta del caffe’ macchiato? A volte il consumatore chiede un caffe’ macchiato per modificare il sapore dell’ espresso, quando quest’ ultimo non e’ di buona qualita’. Il latte, capace di rendere piu’ morbida la consistenza della bevanda, agisce in fatti come un vero e proprio dolcificante che tende a mascherare aromi sgradevoli. Altre volte, invece, dipende unicamente dal fatto che il latte prolunga in bocca il ricordo di un “sapore” amato anche dopo la deglutizione. ...il caffe’ freddo quanto piu’ le temperature esterne aumentano tanto piu’ il desiderio di bere un caffe’ freddo aumenta. Quali segreti per ottenere un ottimo caffe’ freddo? CAFFE’ SHAKERATO FREDDO si versa nello shaker un ottimo caffe’ espresso quattro -cinque cubetti di ghiaccio-1/2 0z o l’equivalente di 1,5 cl. di zucchero liquido certamente e’ il cliente che dira’ quanto desidera zuccherare il caffe’, si shakera per una ventina di secondi energicamente cosi’ che il ghiaccio non si sciolga e si serve in un bicchiere rock o coppetta da cocktail. CAFFE’ AL GHIACCIO in un “Juice” bicchiere che ha preso il posto dell ‘highball”vi si mettono 5 o 6 cubetti di ghiaccio, dentro una tazzina nella quale avrete messo lo zucchero richiesto dal cliente si prepara un ottimo espresso, si mescola velocemente ed altrettanto velocemente si versa sul ghiaccio. Il caffe’, senza perdere la sua fragranza ed il suo aroma si depositera’ raffreddandosi subito, dopocdiche’ si ripete a completare con un altro caffe’ CAFFE’ GRANITA un litro di caffe’ espresso di ottima qualita’, si versa in un recipiente di acciaio inox, si aggiungono 250 grammi di zucchero, si mescola il tutto e si lascia raffreddare. si copre il recipiente e si mette in una cella frigorifera a -14/-16 gradi centigradi. Dopo un’ ora circa, quando si saranno formati dei cristalli liquidi minutissimi, si rimescola il composto, si ripete questa operazione ogni ora, circa, cosi’ che non si formi il blocco di ghiaccio e si serve il composto miscelando eventualmente con altro caffe’ freddo non ancora ghiacciato continua.......


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