Eco della Riviera n.32

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Fondato nel 1915

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Giovedì 19 Agosto 2010

E 1,50

Anno 95 • n. 32 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore Roberto Basso www.ecodellariviera.it

Anche in 500 bar della provincia ogni settimana

si legge L’Eco della Riviera

l’

Editoriale

di Roberto Basso

DOPO FERRAGOSTO TUTTI IN MUTANDE “L’estate sta finendo e un anno se ne va sto diventando grande lo sai che non mi va”. Ricordate il tormentone demenziale dell’estate 1985 dei Righeira? Sono passati 25 anni ed anche l’estate 2010 sta finendo. Come va? Non osiamo azzardare risposte. Un Ferragosto e un solleone zeppi soprattutto di incertezze, ansie, interrogativi, speranze. L’augurio è che, a differenza dei Righeira che per anni nei Juke Box hanno urlato “sto diventando grande, lo sai che non mi va” qualcuno, il maggior numero possibile di chi dovrebbe, di chi amministra, di chi governa, di chi occupa i vertici delle aziende e delle società pubbliche, sanità, trasporti, industria, assistenza, scuola, sicurezza, economia, giustizia... CONTINUA A PAG. 3

• GIOCHI DE L’ECO

GRANDE FESTA a Riva Ligure. Preparatevi pag. 19

• IO LA PENSO COSÌ

Giri: La Brutta Estate di Sanremo e le “colpe” del Ministro pag. 6

ESCLUSIVA

Tradimenti: peccati estivi in Riviera

pag.11



GIOVEDI 19 AGOSTO 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

L’EDITORIALE COI BAFFI

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Perchè aspettare Pasqua per fare le pulizie nei Comuni , nelle Spa, negli Enti pubblici e dove c’è bisogno nella provincia di Imperia? Magistratura e Prefettura diano una mano ... nella provincia di Imperia come a Roma, cominci invece sul serio a diventare grande. A crescere e a comportarsi davvero nel modo giusto. Ed in fretta. Chi deve, per la posizione che occupa, piccola o grande che sia, periferica o centrale, dimostri di essere responsabile, all’altezza del ruolo che svolge a favore della collettività. Super partes, esempio di moralità, professionalità, impegno, buon senso per tutti. Per le vecchie e per le nuove generazioni. Non un quaquaraquà, un minus, un imbroglione o anche peggio. Non tradisca oltre la fiducia che ha avuto. Anche nella nostra Liguria, nella nostra provincia di Imperia, nei nostri Comuni, piccoli o grandi che siano, c’è bisogno urgente di sterzate, di accelerazioni, di esempi forti, di scelte e decisioni responsabili, capaci di migliorare la vita, il lavoro, le prospettive di tutti. Basta giochini, furbate da sottoscala, basta liti, contrasti, ripicche che non portano da nessuna parte. Basta assunzioni, promozioni, incarichi clientelari super pagati, basta favoritismi, basta illeciti, sprechi di denaro pubblico. Chi non merita, chi ha sbagliato, chi non è utile alla collettivi-

PER NON FINIRE IN MUTANDE

tà, soprattutto se ricopre cariche pubbliche, se percepisce o tratta denaro dei cittadini, non deve più rimanere incollato alla poltrona, se ne deve andare da solo o deve essere mandato via. Senza “ma” e senza “se”. Ed altri nomi di tal fatta, che già si sussurrano in arrivo in posti chiave, devono essere bloccati. Dalle nostre parti di questi soggetti ce ne sono parecchi, troppi. Tutti conoscono i loro nomi e cognomi, i loro padrini, sponsor, protettori. E’ gente che non merita, che si è ingrassata o che si vuole ingrassare ghignando alle spalle degli onesti, di chi il salario se lo suda, di chi le posizioni se le conquista.

Se si vuole cambiare davvero è ora che questa gente resti in cantina, che si torni nell’alveo della legalità, della meritocrazia, del rispetto di ciascuno. A cominciare dal casinò, la montagna più alta, ma non unica. Si passi poi a tutti gli altri carrozzoni delle Spa pubbliche, senza tralasciare Municipi, Asl, enti vari. Con coraggio si metta mano alla scopa. Forze dell’ordine, Prefettura e Magistratura diano i loro essenziali contributi. Vista la crisi, vista l’emergenza perchè aspettare Pasqua? Per una volta si faccia pulizia a fine estate. A Natale si starà meglio tutti. Roberto Basso

Tra i due litiganti perde Sanremo Sanremo. Calma e concentrazione, tiriamo un bel sospiro e ragioniamo. La città dei fiori ha bisogno di sdraiarsi sul lettino dello psichiatra e capire cosa vuol fare del suo futuro. Non di quello remoto, ma di quello prossimo, immediato. Come si vuole affrontare questo ultimo scorcio d’estate? “Movida” si “Movida” no? Per alcuni Sanremo, è una città morta, con un calendario di eventi che farebbe piangere anche il più misero paesetto dell’entroterra. Per altri, è un luogo invivibile, dove la sera non si può riposare per il baccano proveniente dai locali, con musica troppo alta, e con i loro clienti che urlano. Insomma in questa atmosfera il “Teatro dell’assurdo”

avrebbe trovato diversi spunti. Avere la botte piena e la moglie ubriaca non si può fare e allora serve un compromesso, servono decisioni, sia da parte dell’amministrazione che da parte degli esercenti. Sanremo è, o meglio dovrebbe essere, una città turistica, una città che con le sue bellezze e con le sue manifestazioni, attiri gente come facevano le sirene di Ulisse con i loro canti. Invece nulla. Turisti se ne vedono sempre meno, e gli abitanti approdano sempre più spesso ad altri lidi, dove la sera ci si possa divertire veramente, fino ad ora tarda, senza rischiare di beccarsi il classico bidone d’acqua fredda dagli abitanti del piano di sopra. Senza il turismo, senza la gente che venga a diver-

tirsi, e diciamolo, a spendere i loro soldi, la città chiude bottega. È l’unica risorsa che ci resta. Un tempo era appaiata dalla floricoltura, ora il settore agricolo se non è morto, sicuramente è in coma irreversibile. L’età media dei floricoltori è tra i 60 e i 70 anni, alcuni stufi di spaccarsi la schiena per niente, (naturalmente questa non è una scusante) decidono di intraprendere nuove tipologie di coltura, che di legale non hanno nulla, andando ad incappare in conseguenze penali facilmente prevedibili. Gli avvenimenti delle scorse settimane parlano chiaro. Ma torniamo a noi. Le chiacchiere stanno a zero, servono cambiamenti. D’inverno, a parte l’intervallo del Festival, la città matuziana è deserta, quindi

non stronchiamo l’unico periodo in cui Sanremo può tornare a vivere. Non si pretende di correre a briglie sciolte, ma dare ogni tanto alcune sferzate, per andare almeno ad un piccolo trotto, questo si. Si potrebbe pensare che se alcuni si lamentano della confusione, mentre altri

criticano l’esatto contrario, forse, in realtà, la verità sta nel mezzo. Ma con quale misero risultato. Ci si augura che le due fazioni trovino ben presto un accordo, perché la vittoria per entrambi è molto lontana, ma nel frattempo a perderci è solo Sanremo. Alessio Pastorelli


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GIOVEDI 19 AGOSTO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SOMMARIO

CO GIOCHI DE L’E Il 4 settembre grande festa a Riva Ligure

Votate la pizza, la spiaggia e il gelato più buoni

PAGINE 8 e 9

PAGINA 11

ATTUALITA’ D’estate boom di tradimenti

DA PAGINA 19

STORIE VERE Da Molini al Titanic

SPORT La Sanremese in C2

DAL 20 AGOSTP GRANDI SPETTACOLI AL MOAC SANREMO Il quartiere Borgo

PAGINA 13

PAGINA 14

PAGINA 25 PAGINA 29

CASINO’ ROOF, ARISTON & SPORTING Zuzzurro e Gaspare Mausizio Battista Jamie Cullum e Roberto Alagna Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso

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Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara

Stella Maris Kursaal Ristorante Bar Bar Roma Cos.bar Hotel Palace Ristorante Bar Da Franca DOLCEACQUA Bar Centrale Morscio Mariella Ristorante Gastone Wine Bar Re’

MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure

DOLCEDO Bar Barlume Bar Rist. Tunu’

OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero

FANGHETTO Gastaldi Marisa

PERINALDO Bar Fantasy

GRIMALDI Giardini Hanbury

PIETRABRUNA Bar Trattoria Giordano

IMPERIA Alimentari Franco Renziana Fraz. Poggi Grotte Di Nerone & C. Bar Cafe’ Zebrano A Cuvea Enoteca B.f. Bagni Sogni D’estate Bar Agostino Bar American Bar Arcobaleno Bar Aurora Bar Bacicadda Bar Bertaina Bar Blu Bar Bon Caffe’ Sas Bar Borgo Peri Bar Bottiglieria Mirella Bar Buffet Ffss Bar Caffe’ Del Porto Bar Carla Bar Centro Bar Corsaro Bar Dello Studente Bar Gelateria Pinotto Bar Le Palme Bar Ligure Bar Mimi’ Bar Niki Bar Nizza Bar No Name Bar Novelty Bar Osteria Dell’impero Bar Pensilina Bar Pirata Bar Preve Bar Sport Bar Stazione Ff.ss. Bar Tabacchi Il Gattopardo Bar Torrefazione Brozzu Bar Zanzibar Dream S.a.s Bocciofila P. Salvo Breakfast Caffe’ Sas Caffe Cico Caffe’ Garibaldi Piccardo Maria Teresa Caffe’ Pepito Caffe’ Rossini Caffetteria Degli Orti Dalla Padella Alla Brace Danais Di Paradisi Luca Forever Leudo Snc Madamadore’ Mapango Cafe’

PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


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GIOVEDI 19 AGOSTO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

Io la penso così di Bruno Giri

“A quei tempi era sempre festa ….” le parole con le quali inizia la “Bella estate” potrebbero fare da sottofondo, per contrasto, al bilancio di una stagione ormai agli sgoccioli che a Sanremo definire tragica è farle un complimento, che suscita meste rimembranze più che allegria e che nei prossimi mesi costringerà a passi estremi i titolari di parecchie aziende, spero non a suicidarsi come ha fatto l’autore del romanzo, ma di sicuro a chiudere i battenti per evitare di dover portare i libri in Tribunale e consegnare le chiavi al curatore fallimentare. E visto che ho citato Cesare Pavese, mi viene in mente l’invito che lo scrittore piemontese prima di congedarsi per sempre da questo mondo ha annotato in una pagina del libro lasciato aperto sul comodino : ” Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». Seguirò quell’invito scritto in articulo mortis, però lo faccio soltanto per carità di Patria perché da spettegolare su questa “Brutta estate” a Sanremo ci sarebbe davvero molto. Tuttavia il proponimento di deporre l’arma leggera del “ciapeto” non mi vieta di puntare quella pesante dell’accusa su chi, a Imperia, dovrebbe percuotersi il petto e recitare il mea culpa per aver seduto in questa città alla consolle della politica degli autentici alieni e per avere messo nelle loro mani le redini dell’amministrazione comunale. Però, a discolpa loro, aggiungo subito che si tratta di extraterrestri che del disastroso consuntivo di stagione hanno unicamente le responsabilità materiali e hanno perciò diritto a tutte le attenuanti e giustificazioni possibili, compresa quella concernente la capacità di intendere e di volere. Mentre le vere responsabilità, quelle morali e politiche, bisogna cercarle altrove, appunto ai piani alti, dove abita chi porta sulle spalle l’insostenibile fardello di averci rifilato il

2010: La “Brutta Estate” Anche Cesare Pavese avrebbe da dire: fogne che esplodono, divieti di balneazione, tagli al calendario manifestazioni, parcheggi a pagamento, blocco dei cantieri e dei lavori pubblici hanno e stanno sfigurando l’ex città dei fiori, l’ex capitale del turismo ed isola felice

pacco. Con l’aggravante che oggi a quei piani si nega anche l’evidenza e quando è proprio impossibile chiudere gli occhi di fronte a numeri che parlano chiaro si persevera diabolicamente nell’errore con immeritate conferme invece di più logici congedi a calci nel sedere. E’ naturale che con simili atout in mano nessuno reciti l’atto di contrizione e che tutti, per il timore di suicidarsi politicamente,escludano di dover ingoiare la pillola amara e chiedere perdono, però non si può neppure consentire che alle critiche si risponda, come è accaduto, con un’arroganza e una sicumera che fa imbestialire perché sembra che gliene venga ancora a loro. Questo no, proprio non è possibile ammetterlo, anche per una questione di decenza, e allora qualcosa in merito uno è obbligato a dirla. Provvedo io, cominciando da alcuni fatti che per colpa degli alieni ci hanno rovinato l’estate. In assoluto quello più grave è stato il divieto di balneazione, per le riper-

cussioni dirette sulle attività economiche interessate e indirettamente per la ricaduta sull’immagine di Sanremo e della sua offerta turistica complessiva. Me ne sono accorto in tempo reale e per puro caso mentre mi trovavo in Brianza, nel cuore della nostra migliore clientela lombarda, per occuparmi di questioni di tutt’altra natura e lì con mia somma meraviglia ho toccato con mano e misurato gli effetti negativi della notizia pervenuta proprio in quel momento. Nella graduatoria dei danni prodotti il secondo posto spetta di diritto ai tagli al Calendario delle

manifestazioni estive, operati usando non il bisturi ma l’accetta, col risultato di offrire ai turisti presenti, in transito o appena arrivati lo spettacolo di un paesone desolato, un mortorio dal quale scappare di corsa prima che la tristezza ti aggredisca e ti sotterri. Un altro fatto che ha contribuito ad abbassare ulteriormente l’appeal della nostra offerta turistica estiva è stato la metamorfosi dei parcheggi che da bianchi col Comune sono diventati blu con Area 24 e sono quindi finiti nelle mani di un gestore napoletano, sbrigativo e decisionista, il tutto sotto la spada di Damocle di pizzardoni assatanati e in una confusione di righe, di cordoli, di sbarre, di cartelli, di tariffe e di lingue che ha trasformato i lungomare sanremesi in torri di Babele orizzontali e ha scatenato le ire e le proteste di bagnini e bagnanti. Dal punto di vista dell’immagine il colpo di grazia l’ha inferto il blocco dei lavori pubblici e delle manutenzioni con la rappresentazione, un po’ dappertutto e in bella mostra, di

spicchi di paesaggio lunare con cantieri deserti, gru, recinzioni, ponteggi, cavalletti, attrezzi, mucchi di materiali inerti sparsi qua e là e soprattutto macchinari, abbandonati a piè d’opera apposta per rimpinguare gli stati di consistenza quando arriverà il momento di presentare in Comune il conto di questa follia, tutte cose molto lontane dall’idea di Sanremo che finora si aveva nel mondo. Mi fermo qui per non infierire, ma potrei allungare ancora e di parecchio l’elenco delle cose che hanno reso brutta la nostra “Bella estate” di ieri. Sì, perché mi sembra appena ieri che di questa stagione Sanremo era gremita, tutto esaurito negli alberghi, si faceva la coda nei ristoranti, per cabine e ombrelloni ci voleva la raccomandazione, il Roof Garden era pieno di bella gente, le sale da gioco sempre affollate e spettacoli e manifestazioni a getto continuo. Subito dopo Ferragosto, poi, per il popolo delle seconde case, per la popolazione residente e per il popolino la festa si trasfor-


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di Sanremo e le “colpe” e del ministro Claudio mava in festeggiamento, ovviamente popolare, con la serie interminabile di sagre patronali organizzate nei diversi quartieri e nelle frazioni, senza contare le feste degli oriundi, cioè dei sanremesi provenienti da altre regioni, e quelle di Partito. Un pellegrinaggio di appuntamenti serali ai quali politici e amministratori di tutte le tinte partecipavano con entusiasmo e dove trovavi sempre facce allegre, rilassate, ci si abbracciava felici e contenti e ci si scambiava l’un l’altro sonore patte sulle spalle come a timbrare confidenza e amicizia. Persino i pettegolezzi avevano la loro festa, anzi il loro festival, che si svolgeva al mare sotto gli ombrelloni di solito con pruderies su corna, performances erotiche, diversità e trasversalità sessuali, “ciapeti” che solo raramente sconfinavano su qualche argomento più delicato, come il caso classico dell’amministratore o del politico che, dopo una esistenza grama, era colpito da improvviso benessere, chissà come, e ne ostentava in maniera pacchiana i simboli esteriori. Il mio - sia ben chiaro - non vuol essere assolutamente l’Amarcord delle vacche grasse, perché so benissimo che dopo di loro, presto o tardi, arrivano sempre quelle magre. E’ solo il rimpianto per amministratori e per politici che, per quanto arroccati su fronti opposti e qualcuno di essi forse troppo debole

per resistere alle tentazioni, però sapevano fare il loro mestiere e le vacche non le ammazzavano. Oggi invece, come dimostra il bilancio dell’estate maledetta che ci stiamo lasciando alle spalle, i politici e gli amministratori le stanno massacrando una alla volta, turismo, edilizia, floricoltura, e nella mia amara analisi ci metto tutti, gli uni ma anche gli altri, cioè quelli che quando c’erano non hanno saputo fare meglio pur non riuscendo a fare peggio perché sarebbe stato impossibile. Mentre per Irving, in estasi davanti all’Alhambra, nulla era più triste che essere cieco a Granada, se continua così va a finire che davanti a Sanremo, per come l’avranno ridotta, nulla lo sarà di più che non esserlo. E con la vista, aggiungo io, sarà triste non aver perso anche la memoria, e lo dico soprattutto per chi, come

me, l’ha intensamente vissuta dal di dentro e l’ha ammirata ieri e oggi la ricorda così e continua ad amarla, questa nostra città. E ora ? Dopo la festa dell’Assunta le ombre si allungano, il sole si abbassa all’orizzonte e di sera sulla pelle si incominciano ad avvertire i primi brividi che mi fanno pensare a quelli ben più forti alle vene e ai polsi di chiunque sia in grado di guardare seriamente, con obbiettività e competenza, alla nostra situazione. Sul versante pubblico da otto mesi siamo messi malissimo, in castigo dietro la lavagna per aver sforato il patto di stabilità dell’anno scorso. Con le mani legate non abbiamo potuto fare il turn over del personale e mancano le guarnigioni, sia gli ufficiali che la truppa, non solo sulle trincee ma nelle stesse retrovie e anche in fureria dove solitamente di

gente imboscata ce n’è sempre in abbondanza. I lavori pubblici in corso, come osservavo prima, sono stati bloccati quasi tutti e le imprese appaltatrici sono rimaste pressoché interamente a bocca asciutta perché, pur avendo in cassa le risorse necessarie, Tremonti ci ha vietato di pagarle al di sopra di un tetto di spesa molto basso rispetto all’indebitamento complessivo. A fine agosto ci siamo ridotti al punto di non poter neppure rimborsare le cauzioni, cioè di restituire ai legittimi proprietari soldi non nostri ma loro, che a suo tempo avevano versato nelle nostre casse a garanzia di qualcosa. Nella gestione finanziaria le zone d’ombra sono molte, e tra loro forse quella più oscura riguarda la copertura dei maggiori oneri per lo smaltimento dei rifiuti che dal 1° luglio avviene a Vado : chi pagherà e con che soldi, visto che i contribuenti della TARSU hanno già pagato per tutto il 2010 a una tariffa inferiore ? Ma ce ne sono molte altre, dai minori introiti del casinò a fine anno, alla inevitabile ricapitalizzazione, diretta o surrettizia non cambia molto, delle tre sanguisughe, AMAIE, Casinò s.p.a. e Area 24 e soprattutto, perché toccano le tasche di tutti noi, gli aumenti delle tariffe dei servizi, a cominciare da quelli scolastici e i tagli di quelli sociali. Ma la crisi diventerebbe carestia se risultassimo inadempienti anche al patto di stabilità per quest’anno, per tacere delle responsabilità personali per il danno erariale derivato dai maggiori oneri a carico del Comune. Con queste risorse umane e finanziarie e con prospettive di recupero uguali a zero, la macchina comunale e le altre ad essa collegate arrancano con una produzione ai minimi storici, anche per l’inesperienza di chi la guida e il noviziato di chi la dirige e per il clima pesante e conflittuale che si è creato tra amministratori eletti.

Tutto questo ha gravissime ripercussioni sull’altro versante, quello privato specialmente nei settori dell’edilizia, del terziario e dei servizi, che dipendono direttamente dalle strategie comunali specialmente da quelle in campo urbanistico, delle opere pubbliche e della gestione patrimoniale. Ma la sofferenza in campo economico è assai maggiore se si guarda, per esempio, al mercato immobiliare, dove tutti vendono e nessuno compra, i prezzi sono alle stelle e non si vede un euro, e gli unici affari possibili assomigliano alla permuta del famoso cane da un milione di euro con due gatti da mezzo milione l’uno. E allora con una realtà come quella che si è vista quest’estate e con le prospettive di recupero all’orizzonte, saranno in molti a chiedersi chi porterà ancora soldi a Sanremo, anche solo per godersi una vacanza, o per trascorrervi serenamente gli anni che gli restano dopo una vita di lavoro oppure per investire in qualche attività produttiva. “Qualche volta pensava che quell’estate non sarebbe finita più, e insieme che bisognava far presto a godersela perché, cambiando la stagione, qualcosa doveva succedere” , questo nel suo romanzo Cesare Pavese mette nella testa della protagonista. Nella mia, invece, ritrovo pensieri di tutt’altro genere, cioè l’augurio che questa “Brutta estate” finisca presto e soprattutto che davvero una stagione cambi, quella amministrativa e politica, e che qualcosa a Sanremo succeda sul serio. Perchè io, nato moderato, da sempre di centro, prestato alla destra e qualche volta alla destra estrema, cattolico osservante e obbediente e democristiano a vita, mi ritrovo sulle barricate a fianco di radicali, anarchici, estremisti di sinistra e insurrezionalisti a gridare con loro : “ Les mauvais jours finiront !”. Mi ci hanno paracadutato gli alieni, caro Claudio.


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ATTUALITÀ

Un fiore per Battista, vittima del Titanic

La sciagura del Titanic lascia sbigottiti ancora adesso, una delle più grandi tragedie del mare. Quello che forse non tutti sanno è che questa tragedia coinvolse anche un piccolo comune della Valle Argentina: Molini di Triora. Ma partiamo con ordine. Agli inizi del 900 due linee rivali di piroscafi si confrontavano per sfruttare l’immigrazione crescente, i viaggi d’affari e di piacere: la Cunard Line, creata da Samuel Cunrad di Halifax, capitale della Nuova Scozia, Canada, e la White Star Line. Quando nel 1907 quest’ultima varò il gigante “Mauritania”, la White Star Line rispose progettando due delle più grandi navi a vapore del mondo: l’Olimpyc e il Titanic. Il Titanic fu varato il 31 maggio 1911, era superiore all’Olympic di un migliaio di tonnella-

te e portava un centinaio di passeggeri in più. Fu la nave più grande del mondo. I sette ponti del Titanic fornivano i servizi di una piccola città, dall’ufficio postale, ai cafès. Tre classi di passeggeri erano rigidamente separate da barriere chiuse a chiave. La prima classe disponeva di un arredamento elaborato e servizi da country club, la seconda inevitabilmente calava di comfort e la terza aveva acciaio dipinto spartanamente alle pareti e lampadine pendenti dai bassi soffitti. Il Titanic lasciò Southampton il 10 aprile 1912 e doveva arrivare a New York il 17 aprile. Colpì un iceberg al largo di Terrano-

va, in pieno oceano Atlantico la notte del 14 aprile, affondò 2 ore e 40 minuti dopo. Dei 2200 e più passeggeri a bordo del Titanic solo 705 sopravvissero. Il transatlantico della Cunard Carpazia portò i superstiti a New York mentre la nave Mackay Bennet partì da Halifax per recuperare i corpi in mare di chi non ce l’aveva fatta. Ne furono trovati 306, il liquido per imbalsamare non bastò, 116 di loro dovettero essere sepolti in mare. Altre navi si prodigarono a recuperare i morti. In totale furono recuperati i corpi senza vita di 328 passeggeri, 1200 non furono mai più trovati, molti si sono inabissati con il Ti-

tanic, altri dispersi, portati chissà dove dalle correnti. 59 salme vennero riconosciute e fu possibile, via mare, riportarle a casa, restituirle alle famiglie. Altre 150 furono sepolte ad Halifax. Qui il delegato ufficiale di stato civile, John Henry Barnstead, osservò un rigoroso sistema di identificazione: tutti i corpi furono numerati secondo l’ordine di recupero in mare, gli effetti personali furono messi in sacchi. I 150 annegati furono sepolti nei tre cimiteri di Halifax: 121 tombe a Fairview (aconfessionale), 19 a Mount Olivet (cattolico) e 10 a Baron De Hirsch (ebreo). Gli italiani a bordo del

Titanic furono 36, fra questi solo 6 erano passeggeri. I rimanenti erano al soldo di Luigi Gatti, il manager dei ristoranti a bordo del transatlantico. Tra loro c’era il giovanissimo cameriere Battista Allaria, 22 anni appena compiuti, anch’egli vittima del Titanic. Il giovane era figlio della nostra Riviera. Era nato il 31 maggio 1889 a Molini di Triora, figlio di Antonio Allaria e di Anna Maria Caldani. Il 6 aprile 1912 firmò il contratto di ingaggio per lavorare sul Titanic, la nave più grande, più bella del mondo. Prima di imbarcarsi ebbe dei trascorsi da cameriere sulla nave Olympic. Per 86 anni la sua morte è


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rimasta avvolta nel più fitto mistero. Mai nessuno dei familiari era stato informato che il corpo di Battista era stato recuperato in mare e sepolto nel cimitero di Halifax. I suoi genitori sono morti straziati dal dolore della perdita del figlio e dall’angoscia, dalla disperazione di non poter neppure dire una preghiera, deporre un fiore sulla sua tomba. Per 86 lunghi anni l’Italia intera ha creduto che Battista fosse scomparso in mare, morto annegato, prigioniero del Titanic. Per 86 anni due generazioni degli Allaria hanno vissuto con questa grande sofferenza. Solo pochi anni fa, grazie al film kolossal “Titanic” del regista Cameron, al suo enorme successo in tutto il mondo e all’avvento di Internet, è stato possibile conoscere finalmente tutta la verità sulla tragica fine del giovane e coraggioso cameriere di Molini di Triora. Le pronipoti di Battista Allaria, Luisella e Arianna Allaria, titolari di un’avviatissimo negozio alimentare a Molini di Triora, il loro padre Gino, insieme all’amico Giorgio Lugli e al direttore de L’Eco, Roberto Basso, hanno iniziato una paziente indagine telematica riuscendo a trovare notizie, ricostruire passaggi sconosciuti, appurare quanto era accaduto dopo l’affondamento del Titanic e scoprire la tomba di Battista. Il fenomeno internet era agli albori, il successo di Titanic plane-

tario: perché non provare? Dopo numerosi tentativi finalmente l’appro nel sito inglese “Encyclopedia Titanica”. Luisella e Arianna hanno visto e letto per primi su internet queste parole: “Aiuto Cameriere: Allaria Baptiste – di 22 anni abitante in Orchard Place num. 9 Southampton. Perse la vita nel disastro ed il suo corpo fu recuperato dal MacKay Bennet e sepolto nel Fairview Cemetery il 6 maggio 1912. Numero cronologico del recupero: 221.” Finalmente una traccia importante, un segno, una pista solida, finalmente notizie certe, delucidazioni e risvolti sul loro parente. Anche quello che si leggerà dopo è degno di nota commuove, l’elenco degli effetti personali recuperati dall’oceano, le tracce di una vita troppo in fretta spezzata. “Abiti: cappotto verde, giacca e pantaloni scuri, mutande contrassegnate con le lettere A e B (le iniziali).

ATTUALITÀ

Effetti: coltello, rasoio, lucchetto, chiavi contrassegnate “bagno camerieri”, pettine, libretto dirisparmio postale, taccuino e permesso di sbarco”. Tutto catalogato , tutto appartenuto al giovane Allaria, di Molini. A questo punto parenti e amici vollero entrare in profondità nella vicenda, dopo aver saputo che il Fairview Cemetry si trovava ad Halifax, in Canada, inviarono un email all’homepage di quel Comune per avere più informazioni possibili. Furono fortunati, trovarono tutto quello che cercavano. Mrs Kelly Marney risponde alla lettera assicurando che avrebbe al più presto dato notizie. Ci sono tre cimiteri ad Halifax e la signora Marney, munita di macchin fotografica, va alla ricerca della tomba di Battista. Pochi giorni dopo manda un messaggio in Italia, a Molini, con scritto “trovato” e, in allegato, due foto del cippo in granito contrassegnato

con il numero 221 dove sopra c’è scritto il nome: Allaria Baptiste. Per Molini e tutta la Valle Argentina un gran giorno. L’intero paese decide di dedicare una piazza del centro a Battista Allaria. Alla cerimonia presenziano le massime autorità della provincia. La primavera scorsa una targa del comune di Molini di Triora con scritto “I famigliari ed i concittadini in memoria di G.B. Allaria”, firmata dal sindaco Marcello Moraldo, è stata

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posta ufficialmente sul cippo di Battista nel cimitero di Halifax. A portarla oltre oceano, unitamente ad una bandiera italiana e mazzi di fiori con i nomi delle pronipoti Luisella ed Arianna, è stata una piccola delegazione capeggiata da Silvano Negro, noto imprenditore con radici di Molini. Un sacerdote ha benedetto la tomba e tutti gli altri morti del Titanic. Anche se quella di Battista non è stata catalogata come una storia “eroica” rimarrà per sempre la storia di uno di noi, della nostra terra di Liguria, di una persona comune, di un ragazzo di 17 anni che, con coraggio, grande spirito di avventura, determinazione, sacrificio, da solo ha lasciato l’Italia, parenti, amici, senza conoscere nessuno, neppure la lingua, è andato all’estero. Come tantissimi altri emigranti italiani che volevano trovare un lavoro, imparare un mestiere, una professione, guadagnarsi il pane, farsi una posizione, cercare fortuna onestamente. Francesco Basso


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Un Sanremese coi fumetti ha scoperto l’America Intervista all’artista Paolo Parente

Dal nostro inviato a S. Diego (USA). Il San Diego Comic-Con è la fiera di fumetti (ma anche giochi, telefilm e molto altro) più grande degli Stati Uniti. Fondata nel 1970 come un incontro tra 300 persone, oggi la fiera è una delle maggiori al mondo con oltre 125.000 partecipanti. Della durata di quattro giorni, presso l’enorme struttura del San Diego Convention Center, la fiera è un vero e proprio evento mediatico a

cui partecipano centinaia di personaggi di fama internazionale, non solo del mondo del fumetto ma anche di cinema, sport e televisione. A questa edizione ad esempio hanno partecipato nomi come Matt Groening e Stan Lee, rispettivamente il papà dei Simpson e di Futurama e il creatore dell’universo Marvel e di personaggi come l’Uomo Ragno e i Fantastici 4, Jerry Robinson, fumettista che nel 1940 creò il Joker,

lo scrittore Ray Bradbury (“Fahrenheit 451”), l’attore Dirk Benedict (“Sberla” dell’A-Team), il regista Eli Roth (“Hostel”), ma la lista sarebbe infinita. In questo contesto, girando per gli stand ci è capitato di incontrare un nostro conterraneo, il fumettista e artista sanremese Paolo Parente. Nato e cresciuto a Sanremo, Parente è uno degli artisti fantasy più acclamati al mondo e le sue opere impreziosiscono giochi di ruolo famosissimi come Magic the Gathering e Confrontation. Ha lavorato molto anche nel campo del fumetto, pubblicando praticamente con tutte le principali testate americane come Conan per la Marvel Comics, Lobo per la DC Comics, Starship Troopers per la Dark Horse Comics.

Paolo, nato a Sanremo ma ormai cittadino del mondo dichiara: «Mi sono trasferito a Milano che avevo 19 anni per studiare design. Poi verso i 30/31 anni mi sono trasferito a Parigi per lavorare in un’azienda che produce giochi. Cinque anni fa abbiamo iniziato a fabbricare in Cina e ho iniziato ad occuparmi là della loro produzione. Per un periodo stavo a Parigi e in Cina a mesi alternati. Purtroppo l’azienda è fallita e ci siamo trovati senza lavoro. Io ho voluto fare tesoro dell’esperienza cinese e mi sono associato ad un industriale di Hong Kong e facciamo un gioco di miniature che si chiama Dust e sarò lanciato ad Agosto a Indianapolis. Abbiamo un grosso publisher americano

che si occupa di tutta la produzione mondiale e un grosso nome, insieme speriamo di tirare fuori uno stipendio per quattro persone.» Torni ancora a Sanremo? «Prima quando abitavo a Parigi tornavo più spesso, ma comunque torno ogni tanto a trovare mia madre e mio fratello.» Riesci a coniugare i tuoi impegni per il gioco con i fumetti? «Del fumetto ormai faccio solo le copertine, perché il gioco mi tiene troppo occupato. Per fortuna ho trovato un compagno di follie, Davide Fabbri, che ha accettato di lavorare sulle pagine internarne. E dato che è anche più bravo di me ci guadagnamo tutti: ci guadagno io, ci guadagna lui e ci guadagna il fumetto». Marco Frassinelli

Consigli per la lettura sotto l’ombrellone Massimo Casa Dieci giochi che sconvolsero il mondo 2009 pp.296 28,00 € ed. Manifesto libri Un viaggio alla scoperta di dieci giochi che hanno avuto grandissimo peso e influenza nel mondo degli uomini: seguendo questo percorso li conoscerete uno dopo l’altro, insieme a una moltitudine di altri giochi con loro imparentati. Scoprirete non solo le loro modalità e regole, ma anche le storie e le vicende, le mode, i riti e le abitudini di cui sono stati e sono protagonisti o ispiratori. Ripercorrerete le grandi famiglie ludiche che

hanno intrattenuto e appassionato per secoli l’umanità: dall’enigma al labirinto, dal gioco dell’oca a quello degli scacchi, dai dadi ai giochi di società, dai giochi di strategia e di ruolo al vasto mondo delle carte, nelle loro infinite varianti antiche

e moderne. Un viaggio in questo vasto universo che vi condurrà attraverso le sue invenzioni, i suoi linguaggi, i personaggi reali e immaginari che lo hanno popolato, ad abbracciare il piacere del gioco in tutte le sue sfaccettature.


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ATTUALITÀ

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Cervo a Primavera? No, d’Estate!!

Sanremo. Inutile girarci intorno, d’estate aumentano le probabilità di tradire il proprio partner. Tutte le statistiche lo ribadiscono. Ma cosa spinge l’uomo o la donna a tradire? Proviamo a capire l’arcano. Generalmente, si tratta di persone insicure, alla continua ricerca di rassicurazioni e conferme sulle proprie capacità amatorie. Gli uomini, più delle donne, hanno la tendenza a trascinare relazioni parallele. Ci sono uomini che amano molto la compagna, ma sono inconsciamente spaventati dall’intensità del legame: il tradimento garantisce loro la distanza di sicurezza da un sentimento che temono possano renderli dipendenti, succubi della donna amata. Quindi cari maschietti, se la vostra ragazza o compagna, vi dovesse beccare in dolce compagnia, potete sempre raccontarle: “Scusa amore, ma ti ho tradito perché ti amo troppo”, oppure: “Cara mi dispiace, ma lo sai, tra noi due tu sei la più forte, ho avuto un attimo di sbandamento e mi sono fatto prendere dal panico”. Se lei se la beve... auguri. La storia che “siete scivolati” non la consigliamo. È passata di moda e comunque è sempre stata poco credibile. La donna, invece, quando tradisce, il più delle volte è perché si innamora. Hanno maggiori difficoltà a portare avanti storie parallele, sono portate ad interrompere il rapporto precedente per vivere liberamente il nuovo amore. Sarà vero? Forse un tempo. Oggigiorno il tradimento, soprattutto durante

la stagione estiva, si tinge di rosa. In estate le ore di luce sono maggiori e ciò influisce sull’umore, si ha più voglia di stare all’aperto e le opportunità di incontro aumentano. La frequentazione di posti all’aperto, la vista di corpi scoperti e abbronzati stimola notevolmente il desiderio. E quando la pelle è più scoperta è aiutata anche la chimica della passione, i feromoni sono più

facilmente percepibili dai sensi e danno vita a vere e proprie alchimie. L’ormone principalmente imputato nel tradimento femminile è l’estradiolo, ribattezzato “Marilyn Monroe”. Elevati livelli di quest’ormone renderebbero le donne più attraenti e seducenti. Il tradimento d’estate quindi è donna e soprattutto ha cinquant’anni. A questa età, infatti, in lei aumenta la voglia di avventure. Il perché non è così difficile da intuire. Mariti spesso troppo distanti sia fisicamente sia psicologicamente, il bisogno di sentirsi sempre attraenti, di suscitare interesse, di avere conferme su se stesse e recuperare l’autostima minacciata dall’età, in una società che non concede segni di cedimento. Difatti le scuse più gettonate sono: “Mi sentivo sola, trascurata”, o ancora: “Tu non mi guardi più come un tempo”. Insomma le cose sono cambiate. Se prima l’uomo poteva fare il “mascalzone” rimanendo impunito, forte del fatto che la moglie rimaneva ai fornelli o a cucire, ora deve stare attento, in special modo se sarà lei a proporre vacanze separate, l’allerta deve essere massima! E i nostri concittadini, cosa pensano del tradimento? “D’estate si ha più voglia di evadere, di andare a ballare, quindi aumentano le occasioni di conoscere gente nuova” dichiara Stefania Albertosi. “In tutti i casi, sono conoscenze fugaci, nulla di serio. Per

Manuela Spirelli

Giuliano Forcella ora preferisco uscire con le mie amiche e pensare a divertirmi”. Federico Scamorza ha le idee chiare: “Sono convinto che alle ragazze l’uomo un po’ “bastardo” piace, quindi cerco di accontentarle”, afferma sorridendo. “Ho provato ad avere relazioni serie, ma mi distraggo facilmente. La cosa da una parte mi preoccupa, perché un domani mi piacerebbe essere un buon marito e un buon padre di famiglia. Spero di maturare e di mettere la testa apposto. Ma per questo c’è ancora tempo. Se invece il tradimento lo subissi probabilmente non mi importerebbe più di tanto. Chiusa una porta si apre un portone”. “In passato, può essere capitato, ma non sono un “traditore seriale.” - spiega Giuliano Forcella - “il problema è che non ho molta forza di volontà e cado facilmente in tentazione. Comunque le poche volte che è capitato, mi sono sentito malissimo, attanagliato dai rimorsi, quindi cerco di evitare che risucceda. Se fosse la mia ragazza a tradirmi, ne rimarrei scon-

Federico Scamorza

Stefania Albertosi volto, e d’istinto la lascerei subito. Ma preferisco non pensarci”. Per fortuna esistono ancora persone di “sani principi”. È il caso di Manuela Spirelli: “Il tradimento è un atto che non concepisco. Se non sto bene con il mio partner, piuttosto lo lascio. Lo stesso se conosco qualcuno che mi interessa di più. L’infedeltà la trovo una grave mancanza di rispetto, sia nei confronti di chi la subisce, ma anche per chi l’ attua. È anche sintomo di incoerenza. Forse, essendo stata vittima di un tradimento la penso così. Ho sofferto parecchio. Quella persona per me non esiste più”. Abbiamo capito che il tradimento può essere una divertente scappatoia, una debolezza del momento ma anche una profonda ferita. Il nostro viaggio attraverso il “torbido” mondo dell’infedeltà termina qui, ma per tutti coloro che si sentissero in colpa per una scappatella di troppo, ricordiamo che Oscar Wilde scrisse: “Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni”. Alessio Pastorelli



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ATTUALITA’

Viaggio nei quartieri: problemi? si, no - BORGO

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S.O.S. posti auto e baby gang: “Siamo stufi”

Alessandro, Gianna e Maria Cicognini Sanremo. Ancora quartieri e questa volta la nostra attenzione si sposta al Borgo, popolosissimo rione a nord della città dei fiori. Anche in questo caso siamo andati ad informarci su come i residenti e gli esercenti del luogo vivono quotidianamente il quartiere. Cicognini di Golosilandia ci ha detto: “ad oggi il campetto è ancora rimasto un parcheggio per le auto. Doveva essere una sistemazione provvisoria per via del ponte, invece no. Inoltre pure i giardinetti, dove i bambini avevano il loro punto di ritrovo, sono chiusi e così sono costretti a giocare per strada”. E aggiunge: “avrei piacere che ci fossero più controlli delle forze dell’ordine soprattutto negli orari serali e notturni”. La parrucchiera Gianna con Maria ha detto: “la priorità sono i posteggi per le auto che mancano e le strade che per via del cantiere sono sporche di ghiaia e quindi pericolose per chi va in motorino. A parte questi problemi, è un bel quartiere e siamo tutti uniti e solidali”. La giovane Irene del negozio di alimentari affianco chiede più controlli alla sera da parte delle forze dell’ordine ed Ermanno, titolare del negozio, ha affermato: “in mezzo alla strada è ormai da 4/5 anni che si è

Ermanno e Irene formata una conca e quando piove sembra il lago di Garda. Stiamo aspettando l’intervento del comune, anche se l’assessore Il Grande è venuto a fare un sopralluogo, al contrario dell’amministrazione precedente. In ogni caso si aspetta la fine dei lavori per l’Aurelia bis”. Sulla sicurezza: “Qui c’è un concreto e reale problema di ordine pubblico soprattutto

alla sera, per via degli atti di vandalismo e non solo di ragazzi under 18. C’è bisogno di più controllo da parte della polizia; qui non sembra di essere neanche a Sanremo, via Matteotti è lontana...” Infine Alessandro ci conferma quanto detto dalle altre persone intervistate: “è vero ci sono pochi controlli da parte delle forze dell’or-

dine per non parlare della mancanza dei posteggi per auto ed anche per moto”. Questa è la situazione di come si vive al Borgo, gli abitanti tra loro sono coesi e tengono vivo il quartiere. Più che microcriminalità c’è il pericolo della nascita delle cosiddette “baby gang” e allora perchè l’amministrazione comunale non apre dei centri sociali per i giovanissimi in modo da far passare loro il tempo in maniera più costruttiva?

Inoltre con la conclusione, ormai vicina, dello svincolo dell’Aurelia bis, il Borgo acquisterà molta più importanza strategica per via della sua posizione. Il Borgo non è solo un quartiere ma è una parte integrante della città dei fiori, coi suoi numerosi abitanti e attività. Quartieri così sono la linfa vitale di una città e allora vanno sostenuti per essere vivibili da tutti. Andrea Di Blasio


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ATTUALITÀ

Il sogno della “Sanre” continua in Lega Pro Sanremo. Dopo il declino, la speranza e la rinascita la Sanremese ce l’ha fatta, è stata ripescata in Lega Pro Due e tra pochi giorni inizierà una nuova stagione nel calcio professionistico. La notizia giunta nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 agosto ha riempito i cuori di gioia di tutti quei sanremesi che ogni maledetta domenica, in trasferta o in città, hanno seguito la “Sanre”, cantato e sofferto per lei. Il declino recente della Sanremese risale a tre anni fa quando la società fu acquistata nell’agosto 2007 da Flaviano Tonellotto, ex presidente della Triestina. In conseguenza di una forte crisi societaria, l’organico 2007/08 della squadra fu smembrato, con relativa diaspora dei giocatori verso altre squadre economicamente più solide. A ciò sono seguite le dimissioni di Gianni Gullo dalla carica di Presidente (sostituito da Carlo Barillà) e la sostituzione di Roberto Biffi con l’ex bandiera Carlo Calabria nel ruolo di allenatore. E’ l’inizio della fine e successivamente la squadra fu radiata dai campionati il 10 luglio 2008, dopo essere stata retrocessa sul campo in Eccellenza. Nell’estate 2009 l’Ospedaletti-Sanremo che aveva appena vinto il campionato di Promozione rilevò il titolo sportivo dall’Usd Sanremese, modificando così la propria

Marco Del Gratta

Cesare Beltrami

Francesco Zunino denominazione sociale. Acquistata dalla famiglia Del Gratta, la quale ha lavorato con grande passione e continua a farlo, nella stagione 2009/2010 vince il campionato regionale e la coppa Italia di Eccellenza ligure ed approda in Serie D. Nell’estate 2010 ha presentato domanda d’ammissione alla Lega Pro Seconda Divisione(ex C2) per il ripescaggio. Così si cambia

ragione sociale, da U.S.D. a U.S., sollecitata dalla Lega Pro per poter giocare tra i professionisti. Viene virtualmente ripescata, visto che al 23 luglio 2010 hanno presentato domanda di ripescaggio solo 16 squadre sui 21 posti disponibili ed è stato consegnato,come richiesto dalla Lega Pro un assegno circolare di 200 mila euro insieme alla fideiussione di 400 mila euro. E il resto è storia recente, la Sanremese torna nel calcio che conta. Proprio per questo motivo abbiamo voluto sentire la voce di alcuni tifo-

Riccardo Del Gratta si doc dei biancoazzurri, su questa seconda promozione in tre mesi. Cesare Beltrami volto storico della Gradinata Nord del “Comunale” e leader del gruppo di tifo organizzato dei “Cani Sciolti” è letteralmente impazzito dalla gioia: “ore 9 del 4 agosto 2010. Una telefonata mi comunica che Ciaramitaro ha dichiarato che siamo in Lega Pro. Ero assonnato ma in un secondo, il sonno si trasformò in lacrime e gioia; non è facile vedermi piangere ma la gioia era troppa. Presi il cellulare e inviai messaggi a tutti i miei fratelli ultras mentre i miei occhi continuavano a produrre lacrime. Mi guardavo le braccia e dicevo fra me e me di fare un altro tatuaggio, stavolta con scritto C2! Sembravo un bambino impazzito anzi no, un ragazzo che ha dedicato la vita alla sua squadra e che continuerà a farlo. Sono emozioni che pochi possono provare, possono darmi dello scemo del pazzo ma non mi interessa.. Sono un Cane Sciolto Sanremo e me ne vanto e insieme ai miei amici, compagni di viaggio, seguiremo la nostra squadra ovunque, orgogliosi di ciò che siamo e di ciò che faremo…ma sopratutto orgogliosi di Sanremo! Ringrazio tutti

coloro che hanno realizzato il nostro sogno, grazie alla società e al nostro presidente”. Francesco Zunino: “per me, pur non essendo una promozione sul campo è una grandissima occasione per la città per tornare al calcio che conta anche prima del previsto. Il sostegno è necessario, non solo da parte degli ultras che bene o male ci son sempre stati ma da parte di tutta la città”. E conclude: “magari agevolati dal calendario spezzatino della serie A potrebbe venire più gente allo stadio e appassionarsi alla squadra”. Il presidente Marco Del Gratta ha dichiarato: “ Provo felicità e gioia, anche se non ho ancora realizzato a cosa vado incontro. Sono un po’ choccato perché ora cambia tutto. Mi auto-incenso per qualche minuto, facendomi i complimenti da solo. Questo perché penso che un anno e mezzo fa ero ancora in Promozione ed ora sono in C2… davvero incredibile. E’ stata un’ottima intuizione, ma anche un grande sforzo economico”. Sulle istituzioni e sul casinò, Del Gratta ha sottolineato: “In tanti ci dicono di amare la Sanremese, ma adesso ci sono solo i piccoli imprenditori ed i commercianti che ci stanno dando una mano. Invece in altri aiuti, come l’Amministrazione ed il Casinò, trovo tentennamenti. Ho parlato con Donato Di Ponziano e mi ha detto che faranno di tutto per darci una mano. Sono certo che lo farà perché è sicuramente una persona seria”. Insomma c’è la necessità che tutta la città si stringa intorno alla Sanremese la quale può essere una risorsa importantissima per Sanremo. Andrea Di Blasio


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IL NUOVO GAZZETTONE

I VIGNETTISTI VI REGALANO RISATE ESTIVE

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IL NUOVO GAZZETTONE

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www.ecodellarivera.it • ogni settimana in edicola e sul sito online • www.ecodellarivera.it


GIOVEDI 19 AGOSTO 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

IL NUOVO GAZZETTONE

Grazie ai vignettisti Tiziano Riverso, Gianfranco Uber, Giulio Laurenzi e Andrea Bersani

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I GIOCHI DE L’ECO

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L’ECO TI ASPETTA SABATO 4 SETTEMBRE PER LA FESTA A RIVA LIGURE

Cari lettori, ci siamo! Tra due settimane, la sera di sabato 4 settembre, siete tutti invitati alla grande festa de L’ECO. Quest’anno, come sapete, il mega spettacolo lo faremo nella suggestiva piazza del porticciolo di Riva Ligure. Come dicono i francesi un teatro naturale, “Pieds dans Gaetano Labalestra L’eau”, bellissimo, all’aperto, tra le barche, con 500 comodi posti a sedere, parcheggio per auto e moto, un palco di 10 metri per 10. Il cast degli artisti, cantanti, tenori, ballerini, ragazze Pon Pon, acrobati, brasiliane, sfilate di moda, miss, spogliarelliste è quasi completato. Per gli amanti della lirica ci sarà il tenore Gaetano La Balestra che ha partecipato a trasmissioni in tv alla Rai e Mediaset. Grosse sorprese, grosse novità, grande bravura e professionalità sotto i riflettori. Come sempre. Per la prima volta anche uno “spazio night anni 60”, musica dal vivo per sognare, per ballare con pezzi storici di Bruno Martika Martino, Lauzi, Franco Califano. Vi aspettiamo!!!

VOTA I TUOI PREFERITI...

Franco Califano

Continuano ad arrivare in redazione i vostri tagliandi per i 3 giochi dell’estate de L’Eco riservato ai migliori: Vota La spiaggia, Vota il gelato, Vota la pizza. Ci sono ancora tre coupons, tre possibilità per cambiare la classifica provvisoria e far vincere chi preferite, chi sono veramente i migliori di questa estate 2010. Non perdete tempo, Votate, Votate, Votate. Sindaci, assessori, autorità provinciali e regionali premieranno chi se lo merita: la spiaggia più ospitale, più curata, più pulita, la pizza migliore, il gelato più dolce. Partecipare è semplice: basta compilare i tagliandi che pubblichiamo e farli avere in redazione: L’ECO, piazza Colombo 17, Sanremo, entro il 3 settembre, per posta, portandoli a mano o lasciandoli nella cassetta delle lettere.

... E VINCI UN RUBINO La sera del 4 settembre, durante lo spettacolo, uno di Voi vincerà un rubino. Il fortunato sarà estratto a sorte tra tutti i presenti (ciascuno riceverà un numero all’ingresso) e tra chi ha inviato i tagliandi ed avrà indicato il proprio numero telefonico. Partecipate, INVIATE i coupons dei 3 giochi de L’ECO. La Fortuna ed il Divertimento TI aspettano, non mancare all’appuntamento.

Caccia ai tagliandi Bruno Martino

Antonella e Mauro Arcudi (Bordighera) inviano tagliandi dei giochi de L’Eco. Vinceranno loro il rubino?


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I GIOCHI DE L’ECO

LA FESTA DE L’ECO IMPAZZA, NON MANCARE

SACRA FAMIGLIA • Arma - Il bagnino Christian scruta il mare

IL GABBIANO • Arma- Nicola è pronto a salvarvi

BAGNI PARADISO • Sanremo - il bagnini Niccolò, Massimo e il capobagnino Pino vi aspettano in questo “Paradiso” di spiaggia

BAGNI NAZIONI • Sanremo- la bagnina Roberta con il bagnino Manuel

MAGAMA • Arma- I bagnini Matteo e Marco vi coccoleranno per tutta la vacanza

BAIA AZZURRA • Santo Stefano - il piccolo Andrea con il bagnino Ivano, Alessandro, Chiara e Federica

BAIA GRECA • Sanremo- Claudio, Paulo, Andrea e Francesca vi accolgono con molti sorrisi

WHITE SAHARA BEACH • Sanremo - il bagnino Emiliano assieme a Tony e Menny vi conquisteranno con la loro simpatia

24 • Bussana - Alessandro, Noemi, Denise, Roby e Jibby vi attendono


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I GIOCHI DE L’ECO

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SIESTA • Arma- Ecco Massimo, il master della pizza

DICK TURPIN • Sanremo - Heidi, Tina e Alessandro vi proporranno una pizza squisita IL CORSARO • Sanremo - Alfonso con la chitarra e pizze irresistibili vi conquisteranno

PIZZERIA ROBERTO • Riva Ligure - il boss Roberto, con i figli Mattia e Alessandro

LA SCOGLIERA • Riva Ligure - il patron Franco e la moglie Margherita vi prepareranno una pizza mitica LEANDRO • Riva Ligure - Leandro, Gabriele e Marcella sfornano pizze dal sapore unico

SIMONA • Riva Ligure - Giuseppe con Anna Maria, Valeria e Sara sono pronti a prepararvi molteplici pizze


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I GIOCHI DE L’ECO

Con L’ECO si vince un rubino CLASSIFICA PARZIALE LA SPIAGGIA DEL CUORE

NEW LOLLIPOP • Sanremo - Eleonora, Marina, Marta e Claudia, vi aspettano per la gioia dei vostri occhi e del vostro palato

TAGLIANDI

1) 2) 3) 4) 5)

Il Grecale (Vallecrosia) BagniParadiso (Sanremo) Arenella (Arenella) La Scogliera (Riva Ligure) La Fortezza (Arma)

240 239 224 202 199

1) 2) 3) 4) 5)

CHE PIZZA!! Nando (Sanremo Il Corsaro (Sanremo) Piccolo Lido (Arma) Puntamare (Arma) L’Oro di Napoli

224 222 219 218 216

1) 2) 3) 4)

IL GELATO PIÙ GUSTOSO Da Aldo (Riva Ligure) Grom (Sanremo) Slurp (Sanremo) L’angolo di Ester (Santo Stefano

283 280 279 275

BAR SOLE • Riva Ligure - Daniele, Matteo, Lucia e Daniele, con tutti i gelati che volete GELATERIA DA ALDO • Riva Ligure - Felicita sfoglia il giornale

GELATERIA GARIBALDI • Sanremo - Claudio e Giovanna sono pronti a guidarvi nel loro mondo di gelati

GELATERIA LA PIAZZA • Riva Ligure Rino e Marinella vi aspettano

GELATERIA 41 • Arma di Taggia - Anca, Antonella e Alberto, mille colori per altrettanti sapori


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