Eco della Riviera n.36

Page 1

Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì

16 Settembre 2010 •

E 1,50

Anno 95 • N. 36 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Anche in 500 bar

della provincia ogni settimana si legge L’Eco della Riviera

Direttore

Roberto Basso

www.ecodellariviera.it

MAGAZINE

SANREMO

• Filmato della Festa de L’Eco sul web

• Famiglie prigioniere al Borgo

• Sagra dello Stoccafisso a Badalucco

• Notte Bianca e Frecce Tricolori

PAGINA 23

DA PAGINA 39

IO LA PENSO COSÌ

PAGINA 41

L’editoriale di

Roberto Basso

Giri: Tutta la provincia è mafiosa? PAGINA 6 PRIMOCANALE

Nuova realtà televisiva sul digitale PAGINA 32 DRACULA

E’ lo Stato che ci ha mandato i mafiosi PAGINA 9 IVA ZANICCHI

al Roof Garden a pag. 42

ANCHE tra i “VIETATI” CI SONO QUELLI DI SERIE A E B

D

ovete credermi: vorrei tanto non scrivere più di casinò, o scrivere solo belle notizie, ma sembra impossibile. La casa da gioco, per noi giornalisti, continua ad essere una miniera. Dentro alla Casa Bianca matuziana accade di tutto, si può fare tutto ed il contrario di tutto. Ed il più delle volte nessuno dice nulla. Le stelle stanno a guardare, istituzioni comprese. Troppo spesso sta a guardare chi dovrebbe invece intervenire. Se è il caso bisognerebbe invece intervenire anche a gamba tesa, mettere tempestivamente le cose a posto, ripristinare l’ordine prima che scatti l’assuefazione.

CONTINUA A PAGINA 3



GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

CONTINUA DALLA PRIMA

AL CASINO’ DI SANREMO CI SONO “GIOCATORI TRUFFALDINI RACCOMANDATI” CHE UNA VOLTA CACCIATI DALLA PORTA RIENTRANO MISTERIOSAMENTE DALLA FINESTRA? DUE NOTI COMMERCIANTI DI SANREMO “VIETATI” TEMPO FA DALLA SPECIALE COMMISSIONE DI SICUREZZA PERCHE’ GIUDICATI “MALACLIENTI” SONO STATI RIAMMESSI CON MOTIVAZIONI CHE NON CONVINCONO SINDACALISTI E DIPENDENTI E STANNO ACCENDENDO UNA MARE DI POLEMICHE. CHI LI PROTEGGE?

Da decenni il casinò di Sanremo assomiglia ad una “zona franca” dove tutto sembra permesso. Soprattutto quello che non dovrebbe esserlo. Troppo frequentemente capita che la coerenza, i principi, la legalità, il buon senso vengano accantonati, non possano avere cittadinanza tra roulette, fiches, slot e tappeti verdi. Insomma un altro mondo che gira al contrario. Non ci credete? Pensate che si esageri? Andate a pagina 5, leggete con attenzione quanto scrivono sindacalisti e dipendenti della casa da gioco. Incredibile, ma vero. Noi qui proviamo a sintetizzare. Tempo fa la speciale “Commissione vietati”, composta dal responsabile della sicurezza del casinò, dal direttore giochi, dal direttore del corpo dei Controllori comunali inibisce l’ingresso a 2 persone, due clienti, due giocatori perchè pare che con i loro comportamenti “tenevano costantemente impegnati il personale addetto al controllo e non giocavano”. Con questa motivazione il casinò dei fiori, giustamente, allontana quelle persone che sono fortemente sospettate di commettere illegalità ai tavoli da gioco. Nei giorni scorsi la stessa “Commissione vietati” ha però riammesso al casinò i due personaggi in questione. Perchè? La motivazione ufficiale sarebbe “per ragioni di opportunità”. Quella ufficiosa, che si sta allargando a macchia d’olio in città, reciterebbe invece “per soddisfare richieste pervenute dall’alto”. Questa notizia, clamorosa, ieri è stata pubblicamente denunciata e resa nota dallo Snalc. A dimostrazione della gravità e pericolosità del fatto il documento, come si può vedere a pagina 5 de L’ECO, porta tre firme: quella del segretario nazionale del “Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Case da gioco”, Giancarlo Panizzi, quella del segretario di Sanremo, Lorenzo Semeria e quella del componente la segreteria matuziana, Bruno Barbaro. Semeria e Barbaro sono dipendenti della casa da gioco. E’ opinione diffu-

L’EDITORIALE COI BAFFI

Insomma ammettere che nei loro confronti è stato commesso un errore, confessare che è stato preso un colossale abbaglio. Se fosse invece vera la motivazione ufficiosa “riammessi per soddisfare una richiesta pervenuta dall’alto” il fatto sarebbe più anomalo, oscuro ed inquietante. Legittimamente nascerebbero mille domande, mille perchè. PRIMO chi è “l’alto”, il soggetto, il mammasantissi-

sa, come del resto lo prevede lo stesso regolamento del casinò, che persone “vietate” dagli organi di controlli dell’azienda con la dicitura “perchè tengono costantemente impegnati i servizi di controllo e non giocano”, ossia fortemente sospettati di poter compiere illegalità ai tavoli, non debbano essere più riammesse. Il casinò, su tutti e per primo, infatti, non ha nessun interesse a riaprire le sue porte a certe persone. Sono “mala clienti”, inquinano l’ambiente, compromettono l’immagine della casa da gioco, fanno perdere di credibilità all’intera direzione aziendale. La riabilitazione e la riammissione di uno o più “vietati” può avvenire solo se si modifica il giudizio cautelare emesso in precedenza. Quando si acclara, per usare un termine che da un po’ di tempo va di moda,

che il giudizio è “infondato”, sbagliato. La speciale “Commissione vietati”, in buona sostanza, in tal caso si deve assumere la responsabilità e dire con chiarezza che nei confronti di tali persone non c’erano e non ci sono esigenze cautelari da adottare ai fini della tutela del patrimonio aziendale.

ma che chiede e la speciale “Commissione vietati”, unitamente alla direzione aziendale formata dal presidente del casinò Di Ponziano e dai membri del Cda di turno, ubbidiscono? Oggi al vertice con Di Ponziano ci sono Giancaterino (Lega) e Ghersi (Pdl). SECONDO “L’alto”

3

sono i soliti politici, i soliti noti, i soliti ignoti, la P2, la P3, la P4? TERZO L’Eco ha troppa stima delle istituzioni per cadere nella trappola, non vuole e non può credere che “l’alto” possa essere un’autorità del mondo investigativo. QUARTO forse che l’espressione “l’alto” è stata utilizzata come spaventapasseri perchè di fronte al mammasantissima di turno nessuno osi opporsi e contestare? Il solito caso di millantato credito o similare? Ogni domanda fa nascere nuovi quesiti. Per il momento fermiamoci qui. In ogni caso chiunque sia questo “alto” potrebbe anche aver compiuto un’ingerenza ed aprire le porte ad una possibile violazione del codice penale. Sarebbe comunque una grave lesione dell’autonomia gestionale della Spa-Casinò. E’ indubbio che i fatti sopra descritti denotano ancora una volta la confusione e la fragilità dei vertici, degli apparati, dei quadri, della direzione del casinò nel garantire percorsi produttivi e di trasparenza nella gestione dell’attività aziendale. Simili episodi minano la credibilità di tutta la casa da gioco. La Spa Casinò non può permetterselo. Roberto Basso


4

SOMMARIO

Sommario

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Parking stazione FS, eterna illusione e presa in giro

VENTIMIGLIA

Violenza carnale, arrestato marocchino

■ SERVIZI SPECIALI Io la penso così di Bruno Giri Il ritorno di Dracula Un casinò a Bussana Vecchia Nuovo Conad di via Agosti Speciale Primocanale

pag. 6 pag. 9 pag.11 pag. 8 pag.32 pag.23 pag.25 pag.27

Sanremo. Si torna a parlare del parcheggio sotterraneo situato presso la nuova stazione ferroviaria. La volontà sarebbe quella di poterne sfruttare finalmente tutte le sue potenzialità. La capienza del parking in questione sarebbe di 250 posti, un numero che andrebbe ad alleggerire in modo significativo il problema dei posteggi nella città dei fiori. Unico problema la cifra necessaria, che ammonta a ben 2 milioni di euro, somma che manca sia a palazzo Bellevue che alla Rtf. A.P.

pag.19 pag.20

A Ceriana, restaurato il settecentesco altare della Madonna Addolorata

■ da SANREMO Famiglie in ostaggio al Borgo Viaggio nei quartieri: Sud Est Via Matteotti, pedonale o no?

■ da IMPERIA Porto turistico: caos nella maggioranza Nuova strada Monesi-Limone

BORDIGHERA

■ dal PONENTE Nuovi giovani piloti a Taggia A Bordighera indagini in comune

Nomi per il Pdl

pag.29 pag.35

■ RUBRICHE C’era una volta il bar Magazine Sport Magazine Personaggi da riscoprire Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

Una francese 40enne in stato di ebrezza, in attesa del treno, è stata aggredita da un immigrato marocchino di 31 anni, M. A., irregolare e con precedenti di rapina aggravata e lesioni, che l’ha violentata e pestata a sangue. L’intervento dei militari ha permesso di salvare la donna e arrestare il violentatore.

pag.44 pag.39 pag.45 pag.48 pag.51 pag.61

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Ceriana. Domenica 12 Settembre, si è svolta a Ceriana presso la Chiesa di Sant’Andrea la cerimonia di presentazione del restauro del settecentesco altare della Madonna Addolorata, patrona della Compagnia dei neri della Misericordia. Nell’occasione la restauratrice Maria Teresa Donetti ha illustrato ai presenti gli interventi compiuti per conservare e riconsegnare all’intera comunità gli affreschi dell’altare. A chiusura della cerimonia, il coro della Compagnia della Misericordia ha intonato gli antichi canti penitenziali della Settimana Santa. Domenica prossima, 19 Settembre, la Compagnia celebrerà la ricorrenza dell’Addolorata con la solenne messa mattutina, seguita dalla processione nelle vie del paese.

A Bordighera c’è già aria di elezioni. A stilare il nuovo programma del Pdl sono: Silvia Blancardi, Margherita Mariella, Giovanna Pazielli, Stefano Ambrogio, Gianluca Berlusconi, Mauro Bozzarelli, Roberto Capra, Sergio Carlo, Fulvio Debenedetti, Ennio Durante, Giulio Gaiaudo, Maurizio Guglielmi, Silvano Maccario, Franco Mastella, Antonello Pallanca, Marco Palmero, Andrea Peirano, Stefano Poggi, Mario Preti, Massimo Rotella, Stefano Sapino, Marcello Stanchieri. a.d.b. LIONE

Buon compleanno Luna! 4 anni. Un’età bellissima. Luna, con la sua allegria, la sua curiosità, li festeggerà a Lione il 18 settembre con la sorellina Maya, mamma Laura, papà Cristiano, Angelica, nonni, zii, parenti, amichetti, una torta gelato, regali, tantissimi auguri e telefonate dall’Italia, da chi ha avuto la fortuna ed il piacere di conoscerla, vederla, parlarle, respirare e vivere i suoi sorrisi.


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

5

Lo Snalc vuole vederci chiaro sui vietati a corrente alternata L’atmosfera tra dipendenti, organizzazioni sindacali, dirigenza del casinò è sempre rovente. Alla vigilia di un autunno che si annuncia particolarmente caldo e difficile ad accendere altri fuochi la notizia di giocatori “vietati”, perchè ritenuti non idonei, e da qualche settimana misteriosamente “riammessi” alle sale da gioco dalla speciale Commissione di controllo interna al casinò. Un vero e proprio giallo. Lo Snalc, il sindacato autonomo, vuole vederci chiaro e chiede immediati provvedimenti al Cda della casa da gioco. Ecco il testo integrale della lettera: “Spett.le Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.A I dipendenti della casa da gioco hanno il diritto di prestare la loro attività lavorativa in un ambiente tranquillo nel quale i principi di legalità e le regole per il buon governo dell’azienda siano rispettati da tutti. Gli amministratori della Casinò S.p.A. hanno il dovere di compiere gli atti necessari e di prendere con tempestività i giusti provvedimenti nei confronti di chicchessia per garantire un clima sereno nella conduzione della gestione delle

attività della casa da gioco. La commissione vietati, composta dal responsabile della sicurezza, dal direttore dei giochi e dal direttore dei controllori comunale, ha il dovere di inibire l’accesso alle sale da gioco a quei clienti che compiono reati o fatti gravemente lesivi degli interessi e dell’immagine dell’azienda e ha altresì il dovere di mantenere il divieto a quei clienti che hanno compiuto fatti gravi di tale natura. La decisione presa della commissione vietati nella riunione del 28 luglio 2010 di riammettere nelle sale da gioco due persone che erano state di recente vietate dalla stessa commissione con la motivazione che tenevano impegnati i servizi ispettivi e non giovavano, va nella direzione opposta a quella della tutela degli interessi e dell’immagine dell’azienda ed altera gravemente le regole del buon governo della casa da gioco. La commissione vietati ha preso la suddetta decisione su proposta del responsabile della sicurezza e l’ha motivata ufficialmente per ragioni di opportunità ed ufficiosamente per soddisfare una richiesta pervenuta dall’alto. Mentre sono del tutto evidenti le ragioni di opportunità della casa da gioco di proibire l’accesso alle sale da gioco a persone che tengono

impegnati i servizi ispettivi e non giocano, sono del tutto incomprensibili e inquietanti le ragioni dell’opportunità della loro riammissione. Le ragioni di opportunità che hanno condotto la commissione a riammettere i due clienti vietati non risultano esplicitate. La revoca del divieto risulta sfornita alla radice di qualsiasi elemento, pure labile, in grado di giustificare il mutamento di indirizzo della commissione, mutamento di indirizzo che, dunque, si situa al di fuori di qualsiasi criterio di razionalità. Se poi la commissione avesse adottato la decisione per accontentare una richiesta informale giunta da soggetti estranei all’azienda, saremmo alla presenza di un fatto d’inaudita gravità e di un’illecita ingerenza che mina i principi di legalità e l’autonomia gestionale. Premesse tali considerazioni, si deve pure sottolineare che l’ordinamento giuridico, con specifico riferimento all’art. 2087 c.c., impone al datore di lavoro di adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare

Lorenzo Semeria

Bruno Barbaro l’integrità fisica e la personalità morale del lavoratore. Nel caso in oggetto, la motivazione dell’originaria decisione di inibizione, rispetto alla successiva revoca di tale decisione, da un lato produce riflessi negativi sulla esecuzione della prestazione di lavoro da parte degli impiegati, dall’altro, la decisione in oggetto, lungi dal fondarsi su elementi oggettivi di funzionalità aziendale, finisce, al contrario, con il produrre aspetti negativi sulla tutela del patrimonio aziendale e sull’organizzazione delle

Giancarlo Panizzi attività di gioco. Tali elementi, insieme considerati, vale a dire, sotto il primo profilo l’incidenza sull’esecuzione della prestazione da parte dei dipendenti, e sotto il secondo profilo la carenza di qualsiasi giustificazione funzionale all’esercizio dell’attività d’impresa, circondano di assoluta inspiegabilità la decisione in oggetto. Per quanto sopra esposto e considerato chiediamo agli amministratori della Casino S.p.A. di intervenire affinché venga revocato con urgenza il provvedimento con il quale la commissione, nonostante i gravi motivi sopra indicati, ha riammesso nelle sale da gioco le due persone vietate. Disponibili a fornire ulteriori chiarimenti porgiamo i più distinti saluti”. fimato: Il Segretario Nazionale, Giancarlo Panizzi. Il Segretario di Sanremo, Lorenzo Semeria. Il Componente della Segreteria, Bruno Barbaro

Gorlero - Gli Hulk Padani - Il Casinò Ho seguito, per televisione, il Consiglio Comunale del 13 settembre 2010, non voglio entrare nel merito di tutte le cose dette, mi viene il capriccio di evidenziare due fatti che mi hanno colpito. La prima e stata la preoccupazione del Consigliere Gorlero di come far capire, agli eventuali telespettatori, il tentativo di elusione sulle somme da corrispondere, tramite “Casinò S.p.A.”, alla fondazione Orchestra Sinfonica ed il conseguente danno al bilancio della città di 170MILA euro (circa 340milioni di lire) ove si

fosse concretizzata l’elusione ordita dalla Giunta ed approvata, a maggioranza, dal Consiglio. Mi creda avvocato Gorlero i cittadini capiscono benissimo, eventualmente, si preoccupi di farlo capire agli amministratori. Che i cittadini capiscono perfettamente e cercano per quanto possibile, di indicare all’amministrazione la via della legalità, lo ha riconosciuto il Presidente del Consiglio nell’affermare che in seguito di una lettera del “dott. Barillà (laurea ad honorem)” si dovrà annullare l’Ordinanza Sindacale emanata a tutela della Casa da Gioco, con

l’orario di chiusura delle “sale da gioco private ex art 110 comma 6 lettera b del TULPS”, perché illegittima. Il 18 agosto sul problema delle sale da gioco, in seguito ad alcune dichiarazioni della “Lega”, avevo scritto che esisteva il regolamento di Polizia Municipale il quale prevedeva l’orario di apertura e chiusura delle sale da gioco private, alle mie affermazioni gli “Hulk Padani” irridevano scrivendo “Marra pecca di una certa approssimazione e mancanza di aggiornamento”

Bruno Marra ed ecco la retromarcia, la millesima della Giunta in poco più di un anno, contrordine “Padani” revocare l’ordinanza e si riprenda il regolamento di Polizia Urbana, magari anche per variarlo. Ma in attesa di variarlo non era forse più proficuo far rispettare l’orario del regolamento esistente? Ultima considerazione,

condivido il pensiero del Consigliere avvocato Morino, quando il sindaco, un Assessore o un Consigliere è a conoscenza di notizie di presunti reati o presunte irregolarità contabili deve comunicarle ai competenti organi giudiziari siano essi di giustizia penale o di giustizia contabile. Bruno Marra


6

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

Io la penso così Bordighera, Riva Ligure, Ve di Bruno Giri

“Datemi sei righe scritte dal più onesto degli uomini, e vi troverò una qualche cosa sufficiente a farlo impiccare” diceva Richelieu e il vice prefetto De Girolamo, leggo sui quotidiani, di righe a Bordighera ne ha a disposizione milioni, se contiamo quelle delle delibere di consiglio comunale e di giunta, quelle delle determinazioni dei dirigenti e soprattutto quelle della documentazione relativa ad appalti, concessioni e altre diavolerie amministrative sfornate dal sindaco Bosio in otto anni di carica. La notizia è tutta lì: a Palazzo Garnier è sbarcato un nipotino del Cardinale di Francia a stendere la sentenza, all’esito di un giudizio alternativo a quelli della giurisdizione ordinaria, un giudizio che non è stato preceduto e introdotto da una contestazione formale con tanto di rubrica dei capi d’accusa e che si svolge senza contraddittorio, senza difesa, senza processo e senza appello. E’ una delle tante barbarie dei nostri tempi, che nel sonno della Giustizia e dell’Etica e sulla base di riti sommari e sbrigativi riconoscono a veri e propri Tribunali speciali il super-potere di emettere sentenze immediatamente esecutive dalle conseguenze devastanti e irreversibili per chi le subisce e per la collettività che lo ha eletto a rappresentarla. Leggevo l’altro giorno che la prossima primavera in Spagna ci saranno le elezioni amministrative e che i Partiti non trovano candidati Sindaco perché questo “mestiere” anche nella penisola iberica è considerato usurante e ad alto rischio, come nelle miniere di carbone del Belgio, nelle solfatare di Sicilia e nella cava di amianto di Balangero. La cosa non mi meraviglia, piuttosto mi lascia sbalordito il fatto che in Italia succeda anche di peggio,

Il ruolo del vice prefetto De Girolamo e la barbarie dei nostri tempi. In Spagna pare che nessuno voglia più fare il sindaco: è troppo rischioso. Anch’io ho acquistato una pistola dall’armeria, che prima di chiamarsi Calvini era Ausenda. Giornalisti, bravagente, c’è anche chi sputtana.

Richelieu

visto che qui i sindaci li ammazzano e che nella culla del Diritto, come una volta il Belpaese era soprannominato, dormono mostruosità giuridiche come quella di Bordighera e nessuno ha niente da ridire. Sarà che al Liceo Cassini ho avuto professori all’antica, sarà che all’università a rovinarmi del tutto sono stati i “cattivi maestri”, soprattutto Bobbio e Firpo, e magari sarà anche che a traviarmi hanno contribuito i libri all’indice come quello di Piero Calamandrei ”Elogio dei giudici, scritto da un avvocato”, sta di fatto che, dopo gli ultimi avvenimenti, “ciù me segnu, ciù lampa”, come dicono i bordigotti. E di fulmini sulla città delle Palme in questi giorni se ne sono abbattuti parecchi, a cominciare da quello “a ciel sereno” sulla testa di Giorgio Roggero, presidente del locale Club Nautico, anzi - per usare la terminologia dell’Antimafia – della

presunta “‘ndrina nautica” della “locale” di Bordighera, probabilmente incolpato – trattandosi di un velista - di non aver fiutato in tempo in che direzione tirava il vento. Ma il fulmine più potente è stato quello delle armi dei fratelli Pellegrino, anzi del loro “arsenale”, come i cacciatori di sensazioni forti e di indiscrezioni pruriginose si sono affrettati a scrivere sui giornali e nei flash di agenzia. Ne parlo con piena cognizione di causa e come reo confesso, perché anch’io nel mio piccolo ho vissuto una situazione analoga, con una pistola e relative munizioni acquistate il 7 luglio 1989 in via Roma a Sanremo, nella medesima armeria che prima di chiamarsi Calvini si chiamava Ausenda, e anch’io, come le casalinghe della famiglia Pellegrino, l’ho fatto su autorizzazione della Questura. Anzi, dirò di più, l’arsenale me lo aveva consigliato il prefetto Gaetano Spirito in persona, burocraticamente preoccupato dal fatto che, come i Pellegrino sul Montenero, ero “abitante in una casa unifamiliare isolata e circondata da incolti privi di illuminazione” il che mi esponeva “a possibili aggressioni fisiche e ad atti di intimidazione”, forse deducendolo dal fatto che otto giorni prima, di notte, due sicari della camorra mi avevano bastonato di santa ragione davanti casa. Aggiungo che

ho preso la decisione più che altro su sollecitazione del poliziotto di scorta che non vedeva l’ora di togliersi di torno e mi faceva fretta per il disbrigo della pratica. Così ho chiesto a un amico, provetto cacciatore e tiratore, Nando Ziveri, di intestare a sé l’artiglieria per poterla trasferire dall’armeria alla sua abitazione. Dopo di che il 22 agosto mi è stato rilasciato il regolare nulla osta all’acquisto di un’arma di calibro consentito – però in questo caso si trattava solo di voltura – col permesso di tenerla in casa, finché il 12 ottobre è arrivata la licenza a firma del vice prefetto Perreca che mi autorizzava anche a portarla a passeggio. Per me che non pratico la caccia e neppure il tiro a segno, che non ho fatto il servizio militare e che detesto la violenza è stato come se mi avessero infilato nella cintola un “tamagotchi” che ogni cinque minuti mi chiedeva di controllare se c’era la sicura e se il carrello era tirato, con la preoccupazione permanente di avere dimenticato un proiettile in canna e il rischio di spararmi nei coglioni e con il timore che in caso di aggressione e di necessità di usarla l’arma facesse cilecca.

Alla fine, come Dio volle, il 24 novembre 1993 il prefetto Ricci ritenne che “con riguardo ai motivi che diedero luogo all’originario rilascio del titolo autorizzatorio de quo, non si configura, in oggi, alcuna situazione di pericolo presente o potenziale per l’incolumità del Giri stesso”, così mi disarmò revocando solennemente “la licenza di porto di pistola per difesa personale” e mi liberò da un incubo, che però adesso ritorna se penso al pericolo che ho corso. Infatti se i giudici, invece di assolvermi sempre e con formula piena, mi avessero condannato anche in uno solo dei tanti processi che ho dovuto subire nel corso della mia attività politica e amministrativa, sicuramente qualche zelante poliziotto o qualche solerte carabiniere o qualche finanziere impiccione avrebbe scoperto un traffico d’armi tra il 7 luglio e il 22 agosto 1989, una pistola semiautomatica Beretta e un rilevante munizionamento Fiocchi nella disponibilità di un pregiudicato per reati gravissimi contro la Pubblica Amministrazione, personaggio oltre tutto sospettato di contiguità con la criminalità organizzata e protagonista di guerra


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

7

entimiglia, Sanremo, tutta la provincia è mafiosa?

Bottini

tra bande e di regolamenti di conti a base di incendi dolosi e di sprangate. Nelle settimane successive il Tribunale mediatico, con servizi dei suoi inviati speciali, avrebbero raccontato in prima pagina di un arsenale della malavita scoperto in casa di un noto politico e amministratore che agiva con il nulla osta e la copertura di autorità statali che ora a Imperia tremano. E magari, nel gran bailamme, il Prefetto per prendere le distanze avrebbe convocato il Tribunale speciale che - come la Santa Inquisizione - esercita la giurisdizione di Foro Interno, mandando Torquemada o il Cisneros , cioè uno dei suoi vice, a fare una ispezione in Comune di Sanremo - dove avevo fatto l’assessore e in Regione a Genova dove lavoravo - a cercare le sei righe giuste, mentre i miei avversari politici sceglievano l’albero al quale impiccarmi. E alla fine poteva sempre saltare fuori anche una cartuccia parabellum per armi da guerra e la cosa avrebbe permesso al Procuratore della Repubblica di intervenire contestandomi reati gravissimi e mandando anche i miei calzini e le mie mutande al RIS di Parma per controllare se avevo sparato di recente. In teoria una via d’uscita mi sarebbe rimasta, come rimarrebbe a Bosio qualora il pool coordinato dal dottor Di Girolamo riscontrasse nella sua gestione “manifesta-

zioni di criminalità diffusa e presenza di infiltrazioni mafiose” attivando la procedura di scioglimento del consiglio comunale, ed è quella di ricorrere al TAR. In tal caso però avrei soltanto anticipato di qualche anno la sorte che subirà a Sanremo il sindaco Oddo, mandato a casa dal prefetto Ricci nel ’95, e che l’anno successivo ha visto accogliere dal tribunale amministrativo di Genova il ricorso contro la sua destituzione. Peccato che nel frattempo fosse stato eletto sindaco Bottini e così quella subita da Oddo si è risolta, per lui e per il suo difensore avvocato Gerbi, in una solenne presa per i fondelli. Intanto, al grido “Avanti un altro !”, il Tribunale mediatico si prepara a mettere alla sbarra Riva Ligure, da quando la Direzione Distrettuale Antimafia ha rispolverato alcuni incendi dolosi che anni fa hanno danneggiato una ruspa, un furgone e il dehor di un bar oltre alla Panda del sindaco, all’epoca ancora in pectore, senza che se ne scoprissero gli autori e gli eventuali mandanti. Immediatamente dopo, c’era da scommetterlo, anche qui c’è stato il replay dello scandalo della casalinga “sorella d’omertà” che fa la sentinella a un arsenale costituito da un solitario fucile da caccia, e lo fa con regolare licenza di polizia non ostante la parentela con un indiziato di mafia. I prossimi sviluppi,

come da copione, riguarderanno chiassose baruffe tra servette, con l’immancabile coda di pettegolezzi, di dicerie e di malignità che le accompagnano. Tutte cose che una volta servivano ad alimentare le rivalità politiche solo nei piccoli paesi come questo e che da qualche tempo, con le case dei big, le parentele, le escort e altre “belinate” sono diventate il sale della politica nazionale. Nei servizi su Riva Ligure si parla già di “clima da profondo sud” e da lì a aggiungerci l’aggettivo “mafioso” è solo questione di giorni. Dopo di che, ovviamente, il sindaco Nuvoloni e l’autorevole assessore Giuffra si sentiranno in dovere di difendere l’onore del paese e automaticamente finiranno, in compagnia di Bosio e del questore Mauriello, nella lista dei cattivi che negano quello che tutti vedono e a questo punto saranno sufficienti gli schiamazzi di due ubriachi con in tasca un temperino a far esplodere la bomba. Riva diventerà la Rosarno del nord, più o meno alla stessa distanza da San Luca, che è Bordighera e da Seminara che è Ventimiglia, con tutto quello che ne segue e con un gran da fare per i vice prefetti in trasferta. In tutto questo ci sono diverse cose che non quadrano, lo capirebbe anche una casalinga disarmata che maneggia solo pentole e fornelli e tutti gli ingenui che fino a ieri credevano che i fucili “a pompa” servissero ad altro : per più virtuosi e timorati di Dio a gonfiare le gomme delle biciclette e per quelli un po’ sporcaccioni a far cose proibite, roba da eros center. La prima cosa a non quadrare è il basso profilo della strategia di contrasto alla Criminalità Organizzata che emerge da questi e da altri fatti analoghi e che si risolve in un sostanziale depistaggio portato

avanti attraverso abbagli collettivi. Come quello di far credere che tutto si risolva con un giro di vite nel rilascio delle licenze di caccia a parenti di pregiudicati meridionali e con una strigliata all’impiegato addetto ai rinnovi. Da questo punto di vista e sempre a proposito di prese per i fondelli, quando in Prefettura è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica c’è da meravigliarsi che nessuno dei presenti guardando in faccia il suo vicino scoppi a ridere : per capirci, è la stessa meraviglia, come ricorda Cicerone, che colpiva Catone il Censore tutte le volte che vedeva un aruspice incontrarne un altro. Lo sappiamo tutti: ben altre sono le armi della Criminalità Organizzata, ben altri sono gli attori e ben altri sono i suoi metodi, come ammoniva qualche anno fa il procuratore Canepa in una sua memorabile conferenza sulle “mafie invisibili”. Ma non quadra neppure l’idea che la Criminalità Organizzata sia di destra e che chi la combatte sia di sinistra, e ancora meno quadra la semplificazione che vede combattere in trincea contro le Mafie tutte le opposizioni quando sono di sinistra – da quella nelle assemblee elettive a quella solitaria dei blogger incazzati – e che vede invece tutte le maggioranze quando sono di destra, cioè il “Potere”, schierarsi sotto le bandiere di “Mafia, camorra & ‘ndrangheta s.p.a.”.

Nella mia lunga esperienza politica e amministrativa ho visto troppa gente fare affari e ingrassare all’opposizione e troppa gente finire in miseria sui banchi della maggioranza per credere ancora a simili “minchiate”. Marchionne ha scoperto in questi giorni che non esiste più la lotta di classe, e io aggiungerei una precisazione: che insieme a quella dei lavoratori - che Marx invitava a unirsi contro il Capitale - è finita anche la contrapposizione tra sinistra e destra in lotta tra loro. Ormai – checché ne dica Berlusconi – sono diventate una classe unica, la classe politica, che troppo spesso nei riguardi della Criminalità Organizzata invece della lotta preferisce un onorevole compromesso dietro le quinte di un teatrino dove sul palcoscenico carabinieri baffuti arrestano malfattori con la coppola armati di fucili a pompa. Insomma, secondo me, è tutta una pantomima che ha tanti capocomici quanti sono i media che personalmente iscriverei a una sezione specializzata dell’Albo dei Giornalisti, quella degli “sputtanatori”, che oggi vanno tanto di moda. Lì, dopo aver letto il 10 settembre scorso l’intervista di Virginia Piccolillo a Claudio Scajola sul Corriere della Sera, riserverei un posto d’onore a quelli che gli hanno organizzato il trappolone: lui ha soltanto qualche sospetto, io – conoscendolo – ho più di una certezza.


8

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

è iniziata l’avventura

Sanremo. Dopo tanta attesa, finalmente il nuovo Conad, situato in via Pietro Agosti al civico 111, ha aperto i battenti. Il punto vendita è gestito dalla società Permare composta da Franco e Diego Lupi e Raffaele Di Gregorio, che già gestisce i punti vendita Conad in via Nazario Sauro e al Solaro. Nei minuti che hanno anticipato il taglio del nastro, un folto gruppo di passanti e curiosi, si è raccolto di fronte al supermercato. La situazione è rimasta convulsa anche dopo alcune ore dall’apertura, nell’aria si respirava quasi un’aria di festa, di entusiasmo. All’entrata ad attendere gli avventori, diverse ghiottonerie, tra cui crostata e torta verde. Il negozio, che ha una superficie di 600 mq è stato letteralmente preso d’assalto! Ma ascoltiamo alcune testimonianze raccolte dai clienti del Conad. “L’inaugurazione è stata fantastica, c’era un sacco di gente.” afferma Carmela Piccirello e prosegue: “Per quanto riguarda il supermercato in sé, mi sembra che sia stato fatto un gran bel lavoro, hanno abbellito di molto gli interni. Le pareti sono più allegre, con colori sgargianti. Anche la disposizione della merce mi sembra una scelta azzeccata. Insomma ci voleva un supermercato come questo, qui in zona”. Dello stesso parere anche Rossana Sonetti: “Il giorno dell’inaugurazione c’era una marea di gente, si faceva fatica ad entrare

Diego Lupi dalla coda di persone presenti. Molti erano attirati in special modo dalle diverse promozioni. Ciò che mi ha particolarmente colpito è la quantità di tv (di una nota marca) che sono stati venduti a prezzi “stracciati”. È stata davvero un buon biglietto da visita per il Conad”. “Come al solito ogni volta che c’è un’inaugurazione vi partecipa sempre parecchia gente interessata

ed entusiasta - dichiara Loredana Camini - bisogna vedere nel tempo quanta affluenza avrà questo nuovo Conad. Non scordiamoci che nelle vicinanze ci sono altri due supermercati di cui uno aperto recentemente. Sarà una bella lotta”. Gaetano Pedicelli coglie il lato positivo di questa situazione: “Per noi consumatori, il fatto che ci siano più supermercati nella stessa zona, è solo che un fatto positivo, sia perché aumenta la scelta dei prodotti a nostra disposizione, sia per il maggior numero di offerte speciali delle quali possiamo beneficiare, causate proprio dalla necessità di creare una concorrenza tra le diverse catene commerciali. Comunque il Conad di via Agosti, è partito alla grande, vi è una grande varietà per ogni tipologia di prodotto e molti a prezzi vantaggiosi”. Entusiasmo natural-

Carmela Piccirello

Loredana Camini

Gaetano Pepicelli

Rossana Bonetti

mente condiviso anche dal responsabile del punto vendita Diego Lupi: “Siamo davvero contenti, per il successo che abbiamo riscosso nell’arco dell’inaugurazione, un successo che sta proseguendo anche nelle giornate successive. Nei prossimi giorni, abbiamo intenzione di migliorarci ulteriormente, sia per quanto riguarda la gamma di prodotti da offrire, che sul piano del personale. Si tratta di ragazzi giovani con buonissime capacità e con un alto margine di crescita. Nel periodo, prima dell’inaugurazione, abbiamo tutti quanti lavorato moltissimo, anche fino a tardi, ma ogni sacrificio è stato ampliamente ripagato dall’afflusso incredibile di clienti”. Ma tornando al discorso della concorrenza, con gli altri supermercati presenti nelle vicinanze, vi è fiducia, timore? “Nei confronti della concorrenza c’è il giusto rispetto” dichiara il signor Lupi “ma il Conad è una realtà solida da diversi anni sul nostro territorio, quindi non abbiamo grosse preoccupazioni. Il nostro punto

di forza sono i numerosi prodotti tipici della zona, sia liguri che prettamente sanremaschi. Quindi qui da noi, ogni “palato” può trovare quello che cerca”. Ma questo nuovo punto vendita Conad, abbiamo notato, ha cercato di curare anche l’aspetto del design, dell’estetica. “Si è cercato, anche dal punto di vista visivo e pratico, oltre che sul piano alimentare, un giusto compromesso tra innovazione e tradizione. Concludendo voglio ringraziare Eraldo, il personaggio televisivo, presente nelle reclame pubblicitarie del Conad, che ha riscosso grande successo durante l’inaugurazione alla quale era presente, inoltre un grazie anche alla “ragazza clown” che ha intrattenuto i più piccini, con scherzi giochi e tanti palloncini colorati ed infine il mitico caricaturista, che con i suoi disegni e ritratti ha fatto divertire sia i nostri clienti che noi addetti ai lavori”. Il Conad di via Agosti, ha iniziato sotto i migliori auspici e allora... buon lavoro a tutti! Alessio Pastorelli


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

9

L’INFEZIONE DELLO SPIRITO

I mafiosi ce li ha mandati, al confino, lo Stato

La calda estate del 2010 volge al termine e l’autunno si presenta con nubi grevi di tempesta, e non solo in senso meteorologico: il leit motiv della stagione che sta volgendo al termine è stato, indubbiamente, quello delle tanto evocate infiltrazioni mafiose nel tessuto politico amministrativo della nostra provincia di cui tutti hanno ampiamente parlato, spesso senza cognizione di causa, giungendo addirittura a fiaccolate antimafia a Sanremo ove, e questo è un dato storico provato da numerose sentenze passate in cosa giudicata, di infiltrazioni mafiose non ce ne sono ed i veri problemi sono di tutt’altra natura. La mafia, nelle sue varie manifestazioni, è una cosa seria, una infezione dello spirito, e deve essere affrontata seriamente e non strumentalizzata a fini politici con carnevalate e speculazioni: avrei apprezzato maggiormente le fiaccolate antimafia nell’enclave di Vallecrosia e Ventimiglia, oppure nella stessa Genova dove il Comune ha finanziato e sponsorizzato i festeggiamenti della comunità calabrese promossi ed organizzati da soggetti che

stato collocato da qualche testa gloriosa a pochi chilometri da case da gioco: è accaduto cosi a Venezia con la mafia del Brenta; è accaduto così a Bardonecchia nei pressi di Saint Vincent; per non parlare del Varesotto assai vicino a Campione di Italia, e infine l’enclave di Vallecrosia Ventimiglia e Taggia a pochi chilometri da

attualmente languono nelle patrie galere con gravissime imputazioni. Ed invece si è scelto di celebrare il disdegno per un grave fenomeno proprio laddove questo fenomeno non esiste, a Sanremo, e questo mi ha dato francamente l’impressione di una scampagnata fuori porta in una amena località turistica più che di una manifestazione di genuina indignazione: è stato come organizzare una vendita promozionale di frigoriferi agli eschimesi. Ma anche laddove, come nell’estremo ponente, sono più avvertibili quegli “atteggiamenti mafiosi” segnalati dalla magistratura come segnali prodromici del pericolo di una radicazione di una struttura mafiosa allo stato inesistente in quanto totalmente avulsa dal tessuto sociale autoctono, parlare di “infiltrazioni mafiose” ha il sapore di un ipocrita controsenso. I mafiosi, se di mafiosi si può parlare, infatti, non

si sono infiltrati nella nostra provincia ma ce li ha mandati al confino contro la loro volontà quella stessa Repubblica Italiana che adesso si accorge di aver collocato delle fameliche faine dentro un pacifico pollaio e che dimostra una assoluta incapacità di troncare sul nascere il fenomeno, che anzi viene sbandierato a sproposito al fine di ottenere maggiori risorse economiche per uomini e mezzi per porre rimedio ad un problema che lo stesso stato ha determinato con una scellerata scelta di politica criminale. Basti pensare che il maggior numero di confinati è

Sanremo. Quanto accaduto nella nostra provincia è sotto gli occhi di tutti: tutte queste zone, assolutamente tranquille, sono state utilizzate come discariche sociali dei problemi del mezzogiorno, con buona pace delle loro pacifiche popolazioni e delle più elementari esigenze di ordine pubblico e di civile convivenza. La classe politica locale, a sua volta, non è stata infiltrata ma si è gettata affannosamente alla ricerca di quei voti (e non del consenso, che presuppone una credibile proposta di interesse collettivo) necessari ad assicurare

le elezioni di personaggi di terz’ordine: la competizione elettorale spinta all’eccesso, superate le ideologie che fino a poco tempo fa avevano delimitato in maniera meno opaca gli schieramenti di campo, ha determinato la disattivazione dei meccanismi di controllo e di sicurezza etico-istituzionale che dovrebbero governare la vita pubblica, con le aberranti conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Salvo poi lamentarsi istericamente di presunte minacce quando, passata la festa delle elezioni, qualche discutibile elemento viene a riscuotere il credito che ritiene di aver meritato, anche se spesso si tratta di millantatori che in maniera autoreferenziale si definiscono uomini d’onore, ma che l’onore non sanno nemmeno dove sta di casa. Ed io grande Voivoda della Valacchia sono passato alla storia come un sanguinario che ha fatto impalare un migliaio di giannizzeri turchi! Ma almeno ho salvato la mia terra e la mia gente che ancora oggi mi annovera tra gli eroi nazionali ....... e nessuno dei miei cavalieri si sarebbe mai sognato di fare accordi sottobanco con i giannizzeri perchè sapevano perfettamente cosa avrebbero ricevuto, un bel palo di frassino appuntito e non la candidatura in un collegio sicuro e laute rendite di posizione.

Il Conte Dracula



GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

11

Un Casinò a Bussana Vecchia? Bussana Vecchia. Il villaggio degli artisti di Bussana Vecchia torna a far parlare di sè, riguardo la vicenda del progetto di recupero del proprio nucleo storico. Il 31 agosto degli incaricati del comune di Sanremo sono saliti al villaggio e hanno iniziato ad effettuare alcune operazioni di rilevamento delle unità immobiliari. Questa operazione, però, ha suscitato negli abitanti del borgo terremotato, molta incertezza sul loro futuro, visto che molti aspetti non sono ancora chiari. Nicolas Stoppa, regista cinematografico di origini belghe e abitante a Bussana Vecchia ci ha spiegato le sue perplessità e la sua voglia di fare di Bussana un luogo aperto alle arti: “Noi dal censimento, vogliamo sapere quali sono i progetti da parte delle istituzioni per Bussana. In ogni caso a differenza del comune o di chi per esso, noi sappiamo ciò che vogliamo, ovvero una sorta di commissario straordinario competente in ambito artistico e culturale, affinchè egli sia il nostro unico e perché no fidato interlocutore. Io avrei pensato ad una figura come Nando Dalla Chiesa, un uomo dall’altissima legalità”. Mi auguro che questo censimento del comune e una sua futura ma fattiva riqualificazione, finalmente porti il riconoscimento legale di Bussana Vecchia e dei suoi

Nando Dalla Chiesa

abitanti”. Anche Marie Eve Merillou, gli fa eco: “Siamo molto confusi, abbiamo bisogno di risposte per capire quale sarà il nostro futuro”. L’attivissimo Nicolas svolge il suo alacre lavoro per un miglioramento e riconoscimento delle condizioni di Bussana Vecchia: “Io sono un amante del paese, dell’arte e di Sanremo che mi ha accolto quando sono arrivato dalla Spagna. Mi sto dando da fare per il sentimento che nutro per questa terra, per amore dell’arte e per uno sviluppo concreto di Bussana Vecchia. Credo nel progetto Bussana e da persona giovane e volenterosa voglio darmi da fare!” Infatti, ecco dimostrata la buona volontà del nostro regista, il quale ha scritto una lettera (“il grido di un bambino”) alle maggiori istituzioni cittadine per sensibilizzarle sul problema. Uno stralcio della lettera recita così: “Dallo sguardo

Marie Eve Merillou e Nicolas Stoppa

di un ragazzo cresciuto a Bussana Vecchia vivendo e archiviando tutta la imparagonabile storia di un borgo che celebra 50 anni di sperimentazione sociale, artistica e non meno antropologica, quello che è in procinto di succedere in termini legali in questi mesi, merita quanto meno un grido di allarme. Sembra che attraverso mezzi di comunicazione, decreti, analisi ricognitive e decisioni regionali, provinciali e comunali si voglia risolvere l’insostenibile situazione giuridica di una comunità lasciata allo sbaraglio ma non per quello capace di sopravvivere più che dignitosamente”. E continua: “Non si può far finta di niente e dimenticare che se Bussana oggi esiste, è solo grazie allo sforzo di personaggi e artisti che dal 1960 ad oggi hanno creduto che un villaggio così insolito e profondamente bello potesse essere ri-abitato da concetti

Break la nuova gastronomia di via Palazzo Sanremo. Si è svolta venerdì 10 Settembre l’inaugurazione del “Break”, la nuova offerta gastronomica nella centralissima via Palazzo. Nasce dall’idea della titolare Nadia Miglio che ha “voluto riproporre le vecchie friggitorie di via Pre di Genova” ma non solo, oltra a fritti misti si posso gustare panini “d’autore” preparati al momento e davanti al cliente, come per gli hamburger con carne fresca tritata fino alle classiche e famose “Fish&Chips”. Si punta sulla qualità del servizio, anche a domicilio, e dei prodotti, tutti rigorosamente italiani. Freschezza, genuinità e tradizione sono le caratteristiche di punta del Break per puntare al target giovanile ma non solo; il locale costituito da due piani, resterà aperto tutti i giorni dalle 10.00 fino alle 4 del mattino.

e propositi fuori dall’ordinario. Ebbene ancora oggi, anche se in minoranza, questo statuto vive nella poesia e nel quotidiano di alcuni, la prova è impressa nell’incommensurabile archivio storico di Laboratorio Aperto, delle pubblicazioni editoriali, delle teche Rai ma soprattutto nel network globale dove Bussana è conosciuta nelle maggiori capitali del globo”. Concludendo: “Bussana non è in vendita, tanto per cominciare dal rispetto delle vite spezzate dal terremoto e da 50 anni di arte e ricerca ma soprattutto perché una buona gestione di questa nuova fase porterebbe dei risultati inaspettati”. Questo in sostanza l’appello lanciato da Nicolas per il “suo” villaggio e lo stesso ha creato sul popolare social network “Facebook” un gruppo chiamato “Bussana Vecchia: quale futuro…?” in modo

da poter scambiare opinioni e progetti in merito. Infine le solite voci di corridoio dicono che per Bussana sarebbero pronti diversi milioni di euro sottoforma di fondi europei per la sua riqualificazione per farla diventare un paese d’arte come Saint Paul de Vence, Cadaques e altri. Di sicuro riprendere in mano il progetto dei primi anni ’80 riguardo la creazione presso il Castello dei conti di Ventimiglia di una scuola di arti e mestieri, sarebbe già un grande primo passo. Altrimenti ci sarebbe un’altra idea, forse un po’ provocatoria ma non del tutto; visto che nella “Sanremo da bere” si prediligono gli aperitivi alle attività culturali, si potrebbe fare al castello la sede della scuola di poker hold’em. Sicuramente la location sarebbe più bella rispetto al Palafiori… Andrea Di Blasio

OSPEDALETTI

La prima candelina di Brando Brando Chiodi, un vispo e bellissimo bimbo, oggi compie 1 anno. Il suo primo anno di una lunga, lunga, lunga e felicissima vita. Il nonno, Flavio Parrini, ne è stra convinto. A Brando gli auguri sinceri della mamma, Rossella, del papà, Mario, di nonno Flavio, delle nonne Nadia, Maria e della redazione de L’ECO.



GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

13

Bilancio 2009, blitz in comune a Ventimiglia

De Leo

Scullino

Ventimiglia. “Pur essendo una verifica a campione che la Ragioneria dello Stato effettua sulle Amministrazioni pubbliche di maggior rilievo con ciclicità, sono lieto che sia giunta proprio in questo momento in cui si sta discutendo del nostro bilancio. Potremmo finalmente sapere cosa pensa la ragioneria dello Stato del nostro impianto contabile, della gestione della spesa del personale e sulla situazione di indebitamento

del nostro Comune, quasi inesistente”. Parole del primo cittadino di Ventimiglia, Gaetano Scullino, in merito all’ispezione contabile eseguita presso il municipio della città di confine da parte del funzionario della Ragioneria dello Stato incaricato dal ministero delle Finanze. “L’ispezione contabile ordinaria - prosegue - iniziata lunedì mattina ci consentirà di aver una valutazione di un organo terzo ed imparziale e

quindi di poter confermare la bontà del nostro operato e correggere le eventuali impostazioni che si rilevassero inadeguate, derivanti dalle difficoltà interpretative a cui tutti i Comuni sono quotidianamente costretti a confrontarsi. Può sembrare paradossale, ma questa ispezione, fortemente da noi auspicata e voluta, consentirà di proseguire l’attività amministrativa partendo da un punto fermo, da un’analisi accurata dei nostri conti, ci permetterà di continuare nella certezza di sapere cosa è stato fatto bene e cosa meno bene. Sarà l’occasione anche per i dirigenti preposti di dimostrare la loro competenza e capacità, ripeto, pur consapevole che non è sempre facile uscire dalle maglie intricate della nostra normativa. Sono tutt’altro che un masochista, ma credo che per chi svolge un ruolo pubblico i controlli delle autorità preposte non

solo sono dovute, per chi è sereno e sa di aver bene amministrato, ma contribuiscono a migliorare l’amministrazione della cosa pubblica attraverso le conferme sulla bontà del proprio operato e il miglioramento delle criticità esistenti. Ben venga qualsiasi controllo, con questo spirito ho anche scritto, proprio questa mattina, al Prefetto di Imperia. Non si può amministrare bene se si è sotto una costante pressione generata da chi vuole bloccare la grande voglia di amministrare che la mia amministrazione ha. I nostri uffici sono aperti, con grande spirito di collaborazione e volontà di chiarezza, ai controlli ed alle ispezioni della Autorità preposte, ben venga ogni forma di verifica, siamo assolutamente convinti di ben operare ed orgogliosi di mettere il nostro lavoro al vaglio di chi è competente ed imparziale. Non ci facciamo certo con-

trollare da chi non ha titolo, da quei soggetti faziosi, da chi vuole solo infangare gli ottimi risultati amministrativi sin qui raggiunti in soli tre anni, questi soggetti li quereliamo e li portiamo di fronte ai giudici, senza alcun timore ed a testa alta”. Dalla maggioranza si alza la voce dell’assessore Guglielmi a dare man forte a Scullino e per zittire le critiche del consigliere democratico De Leo sul bilancio: “Forse è per mancanza di argomenti che Domenico De Leo fa affermazioni avventate sul bilancio”. E ha aggiunto: “Il nostro comune è uno dei pochi comuni virtuosi che rispettano il patto di stabilità e non rispettarlo, cosa che tra le righe De Leo ci invita a fare, comporta penalità significative per un’amministrazione: non si possono contrarre mutui, assumere personale e si ricevono fondi inferiori dallo Stato”. a.d.b.


Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione

Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara

Stella Maris Kursaal Ristorante Bar Bar Roma Cos.bar Hotel Palace Ristorante Bar Da Franca DOLCEACQUA Bar Centrale Morscio Mariella Ristorante Gastone Wine Bar Re’

MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure

DOLCEDO Bar Barlume Bar Rist. Tunu’

OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero

FANGHETTO Gastaldi Marisa

PERINALDO Bar Fantasy

GRIMALDI Giardini Hanbury

PIETRABRUNA Bar Trattoria Giordano

IMPERIA Alimentari Franco Renziana Fraz. Poggi Grotte Di Nerone & C. Bar Cafe’ Zebrano A Cuvea Enoteca B.f. Bagni Sogni D’estate Bar Agostino Bar American Bar Arcobaleno Bar Aurora Bar Bacicadda Bar Bertaina Bar Blu Bar Bon Caffe’ Sas Bar Borgo Peri Bar Bottiglieria Mirella Bar Buffet Ffss Bar Caffe’ Del Porto Bar Carla Bar Centro Bar Corsaro Bar Dello Studente Bar Gelateria Pinotto Bar Le Palme Bar Ligure Bar Mimi’ Bar Niki Bar Nizza Bar No Name Bar Novelty Bar Osteria Dell’impero Bar Pensilina Bar Pirata Bar Preve Bar Sport Bar Stazione Ff.ss. Bar Tabacchi Il Gattopardo Bar Torrefazione Brozzu Bar Zanzibar Dream S.a.s Bocciofila P. Salvo Breakfast Caffe’ Sas Caffe Cico Caffe’ Garibaldi Piccardo Maria Teresa Caffe’ Pepito Caffe’ Rossini Caffetteria Degli Orti Dalla Padella Alla Brace Danais Di Paradisi Luca Forever Leudo Snc Madamadore’ Mapango Cafe’

PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

15

I commercianti nella “rete” di Alberghi CLAUDIO PORCHIA A CINISI

10 anni de “I Cento Passi” a Casa Impastato

Da sx: l’attore Briguglio, Claudio Porchia, Felicetta e Giovanni Impastato

Taggia. I commercianti di Arma si sono recati al comune di Taggia per avere delle delucidazioni sulle scelte che l’amministrazione sta facendo riguardo al rifacimento della passeggiata mare. Progetto ambizioso e “titanico”. I lavori sarebbero dovuti incominciare già il prossimo ottobre, invece partiranno forse dopo Natale. Di che possono vivere i commercianti se durante le feste i loro negozi sono impraticabili per la manutenzione e ricostruzione della strada? Pieni di domande gestori di bar, ristoranti, tabaccai, negozianti si sono recati al Comune. Massimo Alberghi, assessore alla Viabilità del comune di Taggia ha detto che i finanziamenti ci sono, il rifacimento della passeggiata mare di Arma si farà. “Il nostro impegno è di dare il meno disagio possibile – esordisce Alberghi – i lavori potrebbero iniziare il 20 novembre ma per venir incontro alle esigenze dei commercianti e non recare loro danno, potrebbero iniziare dopo le feste natalizie”. L’assessore ha più volte ripetuto la sua disponibilità per venire incontro alle esigenze dei commercianti, di scegliere tra di loro un portavoce e che insieme riusciranno a far fronte a tutte le necessità e problemi che si creeranno con la ricostruzione della passeggiata mare. Lavori che richiedono il rifacimento di impianto fognario, cavi telefonici, riasfaltamento etc.

“Il problema è la progettazione, snaturalizza Arma. Perché Santo Stefano e Riva Ligure hanno una bella passeggiata e non si è fatto tutto questo chiasso?” - ha commentato Giancarlo Manco, commerciante. “Perché la nostra passeggiata è più complessa, la spiaggia di Santo Stefano è più bassa rispetto alla strada, è giù di un piano mentre le nostre spiaggie sono a raso con la strada, specialmente i Bagni Germana” - risponde l’assessore. I lavori inizieranno da Puntamare, poi via via proseguiranno. Preoccupa molto il rifacimento della Piazza, che quando i lavori inizieranno, come dice Alberghi, il disagio sarà completo. “Sappiamo il sacrificio che comporterà questa situazione, ma noi siamo lo spirito commerciale del Comune, possiamo avere anche una bella passeggiata ma a cosa servirà se non ci saremo più noi? - avvisa Paolo Devoto, commerciante – la paura è che molti di noi debbano chiudere bottega. Perché se è tutto inagibile la gente non viene mica a comprare.”. “Dovete fare in modo che non accada, dobbiamo darci una mano affinché si riesca ad uscirne insieme. Così com’è la passeggiata mare fa schifo. Un intervento è d’obbligo” - interviene Alberghi. Altro problema che si è affrontato è la situazione dei parcheggi, questi interventi comporteranno ancora più posti d’auto a pagamento

ma come ha dichiarato l’assessore, saranno ben sostituiti dai parcheggi della nuova stazione ferroviaria, ci sarà poi un pullman che porterà al mare le famiglie. “L’importante è che la passeggiata sia pedonale, sarà il fiore all’occhiello di Arma. I parcheggi saranno a pagamento per forza. Cosa vi aspettate, che sul mare i posti siano gratis? In nessuna costa italiana funziona così”. L’assessore Alberghi ha illustrato il progetto su pianta con l’aiuto del geometra. Molte perplessità, un po’ di ansia, c’è chi invece ha fiducia nell’amministrazione. Quest’inverno si saprà qualcosa in più, vi terremo aggiornati. Francesco Basso

Nei giorni scorsi a Cinisi (PA) è stato festeggiato il decennale del film i cento passi di Marco Tullio Giordana. Il regista e gli attori si sono dati appuntamento a Casa Memoria Peppino Impastato. Alla festa ha partecipato anche una delegazione del Centro Impastato di Sanremo guidata dal Presidente, Claudio Porchia.

OSPEDALETTI

Raccolti dai Lions 1350 euro

Sono stati raccolti 1350euro dal Lions Club Ottoluoghi, supportato dai Leo di Sanremo e Ventimiglia e dal Lions Host di Bordighera, a sostegno della Croce Azzurra di Vallecrosia. L’importo servirà per l’acquisto di una ambulanza pediatrica neonatale. a.d.b. SANREMO

In piazza Bresca il Moijto più grande del mondo. Sarà vero? Con 250 litri di rhum bianco, 244 litri di soda, 286 chili di ghiaccio, quasi 100 kg di lime, oltre 20 litri di zucchero liquido, per un totale di 900 litri di ottimo mojito, la città dei fiori si appresta ad entrare nel Guinness dei primati, superando così il precedente record di 713 litri raggiunto a Londra. Per oltre un’ora i barman del “21” e “Big Ben” Antonio, Giancarlo e Aissa, sotto la supervisione del notaio Gianni Donetti, del sindaco Zoccarato e di Andrea Di Baldassarre e Fausto Vadini, le menti di questa brillante iniziativa, hanno riempito il gigantesco bicchiere sapientemente preparato con un telaio in ferro e vetro. Per l’evento, in piazza Bresca, c’erano più di 1000 persone. a.d.b.


16

ATTUALITÀ

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Primo giorno di scuola: l’ABC in riva al mare

Alassio. Primo giorno di scuola in spiaggia, ad Alassio, nella Riviera Ligure delle Palme per gli alunni della quarta elementare del 2° Circolo di Savigliano, in provincia di Cuneo. Non una gita al mare, nè un giorno di vacanza, ma una lezione vera e propria. Anche se molto speciale, come hanno sottolineato le maestre di Savigliano Antonella Taccagno, Daniela Favole e Cristina Cordasco, accompagnate dal vicesindaco della città piemontese Silvana Fosco. Alle 8,30 in punto, la campanella suonata dal bagnino-bidello è suonata nello stabilimento balneare Don Bosco. Via lettini e sdraio, nell’aula attrezzata sul bagnasciuga, con l’isola Gallinara sullo sfondo, i 30 ragazzi piemontesi hanno preso posto fra i banchi. La mattinata di lezioni, dopo il momento di accoglienza e dei saluti al termine delle vacanze, tuttavia ha compreso anche un momento di svago sull’arenile, complice l’elaborazione pratica di un percorso d’ascolto su un testo di Alejandro & Sebastian Garcia Schnetzer intitolato “Il castello di sabbia”. “Liguria: l’ABC in riva al mare”- questo il nome dell’iniziativa, alle 9,30, è stata salutata da una visita inattesa del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, invitato in classe dalle maestre. Burlando, per il prossimo anno ha auspicato di poter trasformare questa prima giornata sperimentale in una collaborazione con il Piemonte che potrebbe dar vita a un vero e proprio scambio di ospitalità per diverse scuole delle due regioni. “ A settembre loro a scuola qui, in inverno i ragazzi liguri in montagna, a sciare al mattino e a scuola nel pomeriggio”, ha proposto Burlando. L’idea messa in pratica come ha spiegato l’assessore ligure al turismo Angelo Berlangieri- è stata quella di far iniziare il primo giorno di scuola- che in Piemonte e in Lombardia comincia appunto il 13 settembre, rispetto alla Liguria dove l’anno scolastico ripartirà il 20- per sperimentare un progetto per rilanciare il turismo ligure nel mese di settembre sopperendo al calo di presenze per via dell’anticipo delle lezioni scolastiche.


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

17

San Matteo si festeggia al Molino del Fico S.Barlolomeo al Mare. E’ un programma ricchissimo e per tutti i gusti quello predisposto dall’associazione San Matteo per la 53a edizione della Festa patronale. L’appuntamento è fissato presso l’area manifestazioni di località Borgata Molino del Fico, nel primo entroterra di San Bartolomeo al mare (direzione Villa Faraldi, a soli 3 km dal centro cittadino), da venerdì 17 a martedì 21 settembre. Con la Festa di San Matteo si rinnova il classico appuntamento di fine estate, che quest’anno cade in concomitanza con la riapertura delle scuole e, nell’arco di ben cinque giorni, comprende una lunga serie di iniziative a carattere culturale, religioso, sportivo, ludico e gastronomico. “A fianco delle specialità gastronomiche e della musica da ballo, ingredienti comuni a tutte le sagre, anche quest’anno siamo riusciti ad allestire un programma molto variegato, in linea con il nostro impegno in campo culturale e nel recupero delle tradizioni - afferma il presidente dell’Associazione San Matteo, Claudio Elena -. Oltre all’ormai tradizionale gara di petanque, con cui onoriamo la memoria di Arnaldo Carcheri, per il pomeriggio di sabato 18 abbiamo inserito per la prima volta una degustazione guidata di formaggi tipici liguri, iniziativa che sarà curata, con la proverbiale competenza e simpatia, da Mario Benza, esperto ed assaggiatore Onaf. Domenica

Claudio Elena

Lo staff San Matteo

pioggia. A disposizione parcheggi lungo la strada, nei prati e tra gli ulivi a fianco della zona festeggiamenti.

Petanque sotto gli ulivi

19, dopo la decima edizione delle Moliniadi, appuntamento tanto atteso dai bambini, la bravissima Sara Durante mostrerà in tempo reale come si possono utilizzare con profitto gli oli domestici esausti, creando un ottimo sapone artigianale. A seguire Paola Guglielmi e Diego Ardoino presenteranno i primi risultati scaturiti dallo studio dei manoscritti del tempo che fu,

E per i bimbi le Moliniadi

materiale riguardante la Val Steria, acquisito dall’associazione in occasione del cinquantenario. Inoltre è prevista una proiezione di fotografie e filmati storici, nonchè la presentazione del “progetto foto”, attraverso il quale stiamo costruendo un significativo archivio di immagini. Nella serata di lunedì 20, nel corso della quale la

Molini di Triora, cresce il successo della Sagra della Lumaca Festa grande per un’affollatissima Triora in occasione della 51esima Sagra della lumaca svoltasi lo scorso weekend; “Padellone” con 4 quintali di lumache più 70 kg di cinghiale, 9000 rostelle e 80 kg di salsiccia hanno allietato l’evento, il tutto accompagnato dalle musiche dei Nuovi Solidi, con il loro omaggio al grande Lucio Battisti, e della Canta e Sciuscia. La giuria, composta da Arnaldo “Raspelli”, Gabriele Saldo, Gianstefano Orengo e Matteo Morini ha assegnato la vittoria a “Marilena” seguita da “Case Soprane” e “Nicolino” al terzo posto. Pomeriggio affollatissimo al laghetto sotto le noci, per le varie gare e ....tanto pane e nutella!

cucina resterà chiusa, spazio all’incontro con l’artista genovese Francesca Saitta, la quale presenterà alcune sue opere, ed allo spettacolo teatrale, altra bella novità, Il Casanova di Camogli, a cura della Compagnia Arcimboldo. Martedì, giorno di San Matteo, gran finale: dopo le cerimonie religiose, che si terranno nei pressi della storica chiesetta di San Matteo, restaurata negli anni scorsi e nostro simbolo, ospiteremo l’esibizione di Oscar Bauer, uno dei più apprezzati interpreti della chitarra acustica fingerstyle, ovvero del pizzicare le corde con l’ausilio delle unghie e delle dita e non del plettro, a livello internazionale”. Particolarmente rinomata ed apprezzata è la cucina della Festa di S.Matteo. Tra le specialità, spiccano ravioli, polenta, stoccafisso, quaglie e carni alla brace. Il tutto annaffiato da vini bianchi e rossi. La manifestazione, grazie ad ampi spazi coperti, si svolgerà anche in caso di

PROGRAMMA Venerdì 17: ore 19.30 XXIII Sagra dello Stoccafisso e apertura stand gastronomici e serata danzante con Ennio Chendi. Sabato 18: ore 14.30 “Memorial Arnaldo Carcheri” (gara di petanque a sorteggio tra gli ulivi); ore 17.00 “Formaggi di Liguria”, degustazione guidata con l’assaggiatore Mario Benza; ore 19.30 Apertura stand gastronomici e serata danzante con Ricky Show. Domenica 19: ore 15.00 X edizione delle Moliniadi, giochi per i bambini; ore 16.30 “Bolle d’oliva”, come autoprodurre il sapone artigianale (incontro con Sara Durante); ore 17.30 San Matteo e Val Steria: fotografie, ricordi, memoria; ore 19.30 Apertura stand gastronomici e alle ore 21.00 serata danzante con l’orchestra “Laura Fiori” Lunedì 20: ore 20.30 Incontro con Francesca Saitta; ore 21.15 Spettacolo teatrale “Il Casanova di Camogli”, commedia brillante in tre atti della Compagnia Teatrale Arcimboldo di San Bartolomeo al mare Martedì 21(San Matteo): ore 16.30 Santa Messa e processione; ore 18.00 Concerto di Oscar Bauer, chitarra acustica fingerstyle; ore 19.30 XXXVII Sagra della quaglia e apertura stand gastronomici; ore 21.00 Serata danzante con Aurelio e la Band.



GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

19

Porto di Imperia: la Lega Nord chiede chiarezza il Pdl prova a dare risposte e la sinistra attacca tutti Imperia. “Non passa giorno che sugli organi di stampa appaiono notizie sul nuovo approdo turistico di Imperia, notizie non sempre positive. La Lega Nord è per la prima volta entrata a far parte della maggioranza consiliare e pertanto non ha responsabilità politiche dirette sulla questione dell’iter amministrativo della pratica in oggetto, né tanto meno sui rapporti intercorsi in passato tra il comune di Imperia e i soci privati”. Queste le parole del Carroccio imperiese sul caso porto di Imperia e aggiunge: “Ribadiamo come il nostro partito abbia impostato la propria campagna elettorale su criteri di trasparenza, sul perseguimento del bene comune e sull’evitare la creazione di monopoli. Sulla base di questi principi, essa intende che venga fatta chiarezza sull’intera vicenda. La Lega Nord ha appreso tardivamente che l’Amministrazione Comunale ha costituito una commissione al fine di stilare delle linee guida da seguire, da qui in avanti, in merito ai rapporti che intercorrono tra il Comune e La Porto di Imperia SPA. Tale commissione sarebbe composta dai soli membri della maggioranza. La Lega Nord ritiene inopportuna la sua partecipazione alla suindicata commissione a meno che non vengano coinvolti anche i membri della minoranza. Tale indirizzo è motivato dal fatto che né nel passato, né nel presente la Lega Nord ha occupato, con propri esponenti, incarichi amministrativi all’interno della società Porto di Imperia SPA. Per questi motivi non riteniamo che, in un momento così delicato dove non si conoscono nel dettaglio l’iter e i vari rapporti tra il comune di Imperia e la Porto SPA, la Lega Nord debba avere coinvolgimenti diretti. E’ necessaria l’apertura di un tavolo politico per chiarire, attraverso un confronto sereno con gli alleati, tutti gli aspetti della questione nel solo intento che la parte più preziosa

Indulgenza

del territorio non diventi monopolio dei privati”. Ma dal Popolo della Libertà, per voce del vice sindaco Lanteri, arriva la secca risposta nei confronti degli alleati padani: “E’ vero che la Lega non ha responsabilità politiche sull’iter del nuovo porto. La responsabilità ed il grande merito amministrativo è infatti delle amministrazioni che fino ad oggi hanno sostenuto il porto e tutte le procedure finalizzate a vederne la realizzazione. Oggi siamo fortemente orgogliosi di aver consegnato alla città tutte le opere a mare. Il Consiglio comunale monotematico convocato per il 23 settembre è finalizzato a fornire indicazioni e direttive sul prosieguo dell’opera, non certo per mettere in discussione le scelte fino ad oggi fatte. Mi spiace che la Lega non si riconosca pienamente nell’opera più importante per il rilancio turistico della città, opera sostenuta dalla Giunta all’interno della quale anche la Lega stessa condivide responsabilità”. E ha sottolineato Lanteri: “Ritengo non occorra alcun tavolo politico per chiarire l’importanza del porto turistico per la città, né tantomeno per chiarire il ruolo dei privati. Se il porto, oggi, da sogno è diventato realtà, è anche grazie ai consistenti interventi privati riversati sull’opera. Ritengo pertanto giusto e corretto che il privato, a fronte dei grandi rischi imprenditoriali, abbia il miglior ritorno economico possibile. Il tutto nel rispetto delle regole e del progetto approvato dal Consiglio comunale della città di Imperia.” Insomma, per rimanere in tema, acque agitate all’interno dell’amministrazione Strescino e proprio per que-

Dal Mut

Nattero

sto motivo l’opposizione di Idv, Prc e Sinistra per Imperia per voce di Dal Mut, Indulgenza e Nattero, chiede lumi alla giunta comunale su questa questione: “ Non riteniamo di entrare nel merito dei rapporti tra Lega e PdL, anche se ci sembra evidente che l’attuale, teso confronto dipenda ampiamente dall’arroganza con cui il PdL ha inteso gestire fino ad oggi l’intera ‘partita’ e dalla sua indisponibilità a modificare alcunché di sostanziale di quanto posto in essere (così come non ci sfugge l’importanza della disarticolazione che si sta producendo, per via di vicende nazionali, nella stessa compagine berlusconiana), ma ribadiamo che, effettivamente, le cose si sono fatte di estrema complessità e delicatezza, a tal punto da non poter essere sminuite o edulcorate da nessuno, tantomeno da coloro che, al governo della Città da oltre dieci anni, portano ben una responsabilità nel determi-

narsi e nell’aggravarsi delle situazioni più spinose. Per bocca dei suoi amministratori di maggior spicco, lo stesso PdL già dice brutalmente no alla Lega circa l’apertura di un ‘tavolo politico’ di approfondimento, “tantomeno per chiarire il ruolo dei privati”! Eppure la realtà parla da sola: indagini in corso da parte della Magistratura, avvisi di garanzia per i vertici della Porto di Imperia (appena riconfermati!!), serissimi rilievi sul piano demaniale e ambientale, conti e costi economici tutti da verificare, contestazioni relative ai pagamenti delle ditte in subappalto. E, soprattutto, i nodi dell’iter seguito per la costituzione della società e il riconoscimento al privato del ruolo egemone che ricopre - di socio e costruttore insieme - che adesso rivengono al pettine. Aggiungiamoci le incredibili esternazioni del Sig. Caltagirone (il privato di cui si parla..), che, durante il Raduno del-

le “Vele d’epoca”, senza alcun pudore per la tragica situazione occupazionale in atto e il dramma che vive un numero crescente della popolazione a causa della mancanza e precarietà di lavoro, ha annunciato in televisione oltre tremila posti di lavoro grazie alla creazione del nuovo porto, come se gli imperiesi non sapessero rendersi conto, anche facendo i debiti confronti con infrastrutture simili presenti nel territorio provinciale, del carattere quanto meno irrealistico della roboante dichiarazione”. E concludono: “La “commissione “di cui ora si discute è un momento individuato all’interno della Maggioranza, e, come tale, appartiene al suo confronto interno, ma le nostre rappresentanze sono certamente disposte, da subito, a tenere, con tutti, un confronto aperto ed esauriente, a condizione che esso scaturisca da una effettiva volontà di prendere in considerazione tutte le rilevantissime problematiche venute in luce e a valutare sul serio le soluzioni più adatte a recuperare al ruolo pubblico almeno parte delle prerogative che ha malamente perso con la politica di questi anni”. Insomma, una soap opera senza fine, quella sul porto del capoluogo, aspettando il consiglio comunale tra una settimana a.d.b.

IMPERIA

VELE D’EPOCA, FU VERA GLORIA? Forse saremo gli unici a dirlo ed a scriverlo, ma quest’anno la manifestazione “Le Vele d’Epoca” non ci ha entusiasmato, non ha fatto rivivere le emozioni e le sensazioni provate nelle passate edizioni. A dirla tutta, senza ministri, è apparsa in tono minore, solite sfilate dei soliti noti (non tutti), strette di mano, sorrisi, complimenti ascoltati tante volte su quelle banchine, a bordo delle Signore del mare. Comprendiamo l’euforia dei comunicati stampa, l’enfasi con cui si è sottolineato la nuovissima cornice della Marina di Porto Maurizio, la presenza dei gemelli di Newport, la portata internazionale degli sponsor casalinghi accanto al title sponsor foresto, ma l’evento organizzato dall’Assonautica imperiese, e firmato dal suo presidente Lucio Carli, sostenuto da Comune, Provincia, Regione, Prefettura, Carige, Cielo, Terra, Mare e l’intero Cosmo ci è sembrato inferiore all’attesa. C’era gente, ma Lucio Carli e l’Assonautica devono fare di più, sono indispensabili nuove idee. Non basta avere un bell’abito, per distinguersi e farsi apprezzare r.b. bisogna saperlo anche indossare.


20

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

IMPERIA

Strada Monesi-Limone: si può fare

Imperia. Nei giorni scorsi, presso la sala consiliare della Provincia si è svolta una riunione, per discutere circa il restyling della strada Monesi-Limone. All’appuntamento hanno partecipato varie autorità in rappresentanza della provincia di Imperia (il presidente Luigi Sappa, l’assessore Giacomo Raineri, i consiglieri della Prima e Seconda Commissione) della Regione Liguria (i consiglieri Scibilia, Scajola, Saso), sindaci dell’entroterra imperiese, rappresentanti del Parco naturale delle Alpi liguri, del Dipartimento francese della Alpi marittime, della Regione Piemonte e della

Provincia di Cuneo. L’incontro aveva l’obiettivo di formare, il prima possibile, un gruppo di lavoro che sappia definire la progettazione degli interventi, per poter formalizzare entro la fine di novembre la richiesta dell’apposito finanziamento alla Comunità europea. Al momento, la spesa stimata per il programma transfrontaliero “Alcotra”, è di oltre tre milioni di euro. Il gruppo di lavoro, che si occuperà anche della redazione dell’accordo di programma tra le istituzioni interessate, che disciplinerà i lavori e la manutenzione

delle opere, per la provincia di Imperia può contare sull’apporto di due tecnici dell’amministrazione, il dirigente ingegner Michele Russo, e il geologo Lionello Belmonte. Il presidente Sappa e l’assessore Raineri, riguardo a questo progetto, si sono così espressi: “ C’è una forte volontà di ripristinare un collegamento di grande importanza sia sotto l’aspetto viabilistico sia sotto l’aspetto turistico. La formazione di un gruppo di lavoro è un importante passo avanti per poter acquisire gli strumenti necessari a realizzare interventi che riteniamo fondamentali per

Luigi Sappa

Marco Scajola

il nostro territorio”. Anche Marco Scajola, vice capogruppo del Pdl in regione, presente all’incontro, ha dichiarato: “Ringrazio il presidente della provincia Luigi Sappa e l’assessore Giacomo Raineri per aver organizzato questa importante riunione, durante la quale è stato affrontato con determinazione il discorso riguardante la strada di collegamento Monesi-Limone. Mi ha fatto molto piacere sentire da parte di tutti gli intervenuti, la ferma risolutezza nel voler procedere con politiche di sviluppo che abbiano una finalità turistica. Infatti alle volte troppo tempo si è perso perché non sempre è stata data la giusta rilevanza alla vocazione

turistica della nostra costa e del nostro entroterra”. E conclude: “Ora l’importante è fare squadra, per riuscire a passare dalle parole ai fatti. Se riusciremo ad organizzarci in maniera operativa, dividendoci responsabilità e mansioni, saremo in grado di portare avanti un progetto, che una volta concluso , rivestirà un ruolo importante nello sviluppo del nostro territorio. In questo modo, insieme ad una costa che si sta evolvendo positivamente, con la presenza di porti turistici molto attrattivi, potremo anche avere un entroterra qualificato, ordinato ed appetibile per i numerosi turisti che dovremo riuscire a portare in provincia di Imperia”. A.P.

Futuro in salita per la Rt? Imperia. Il presidente Luigi Sappa e l’assessore Giacomo Raineri, hanno incontrato i sindacati (Cgil, Cisl Uil) per discutere delle prospettive e delle ricadute sul settore del trasporto pubblico locale, e quindi sulla Riviera Trasporti spa, in seguito alla cosiddetta “manovra d’estate” che per la provincia di Imperia ha ridotto i finanziamenti dalla Regione, nel settore del trasporto pubblico, per circa sei milioni di euro complessivi nei prossimi due anni (2011 e 2012). Gli amministratori, preoccupati dalle possibili ricadute sui servizi e sull’azienda partecipata dalla provincia, hanno proposto l’avvio di un tavolo con-

Giacomo Raineri certativo con la Regione e il Governo, ribadendo la valenza sociale del trasporto pubblico locale. Tra i punti condivisi dalle parti c’è l’avvio di un sistema di

fissazione dei costi standard del trasporto pubblico locale, a livello nazionale, per evitare che aziende virtuose subiscano i tagli indiscriminati di finanziamenti che vengono applicati nei confronti di aziende che hanno pesanti passivi. Inoltre sono stati ipotizzati una moratoria della gara d’appalto per il trasporto pubblico locale provinciale, e l’inserimento di norme di salvaguardia, da concordare anche con la rinegoziazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro, nel caso in cui ci fosse un cambio di gestione del trasporto pubblico locale, al fine di salvaguardare gli aspetti contrattuali, nell’ambito della necessaria flessibilità.


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

IMPERIA

21

Inizia il cammino di “Outdoor per tutti” SANREMO

E la città dei fiori resta a guardare

Imperia. Il progetto di sviluppo turistico si chiama “Outdoor per tutti”, è stato presentato dal Sistema turistico locale (Stl) “Riviera dei fiori” e, tra i suoi numerosi obiettivi ha l’allestimento di itinerari trekking alla portata di giovani e anziani. Quest’ultima iniziativa è stata approvata dalla Giunta provinciale per quanto riguarda l’entroterra del capoluogo imperiese, ed esattamente le Valli Prino e Impero. I Comuni coinvolti sono undici: Vasia, Prelà, Dolcedo, Lucinasco, Chiusavecchia, Chiusanico, Pontedassio, Cesio, Caravonica, Borgomaro, Aurigo. L’obiettivo è quello di far riscoprire i valori del territorio (quelli storico-culturali, tradizionali e delle produzioni locali), da evidenziarsi con apposita cartellonistica e con il coinvolgimento degli operatori locali (frantoiani, agricoltori, ristoratori). La Provincia provvederà ad allestire pannelli, panchine, fontane. La spesa complessiva prevista è di 70 mila euro. Il

presidente della Provincia Luigi Sappa e il consigliere delegato al Turismo Marco Greco, presidente del Sistema turistico locale “Riviera dei fiori”, dicono: “I tracciati non sono particolarmente impegnativi, anzi, lo scopo è quello di avvicinare all’entroterra il turista magari un po’ pigro, non particolarmente allenato ad escursioni che presentano difficoltà. Insomma, ci rivolgiamo a un turismo “lento”, che de-

sidera scoprire le attrazioni di un borgo con una visita giornaliera immersa nel verde”. Ogni Comune coinvolto ha i propri tracciati (qualcuno sconfina nei Comuni vicini). Ecco, a livello indicativo, i percorsi: Vasia: Vasia centro-S.Martino-Torretta/ Pianavia-Prelà CastelloMolini di Prelà; Prelà: Tavole, Valloria, Canneto, Praelo, Case Carli, Molini di Prelà; Dolcedo: Dolcedo centro, Ripalta, Rio dei Boschi, Lecchiore, Orenghi Magliani, Bellissimi, Trincheri, Trincheri, Castellazzo, Dolcedo Lucinasco: Lucinasco centro –Case Molini Chiusavecchia: 1) Chiusavecchia centro, Borgoratto (Lucinasco), Olivastri, Sarola; 2) La MaddalenaOlivastri ; Chiusanico: 1) Madonna degli Angeli, Gazzelli, chiesa di San Lorenzo, Chiusanico Castello, Madonna dell’Oliveto (Chiusavecchia); 2) Passo San Giacomo, Madonna della

Per gli amanti del trekking, buone notizie! Sta per partire il progetto “Outdoor per tutti” un’iniziativa che vedrà come protagonisti i percorsi dell’entroterra. Unica nota dolente per Sanremo è che questa bella iniziativa si svilupperà tra i paesi, tra le valli e tra i monti del capoluogo imperiese. E la città dei fiori? Anche questa volta resta al palo. Il discorso che la città matuziana è piena di ricchezze, naturali, paesaggistiche, architettoniche, è un discorso sentito e sollevato un sacco di volte. E allora perché non valorizzarle? Anche le risposte, le confutazioni, sono sempre le stesse: “Non ci sono soldi!”, “Bisogna stare attenti al patto di stabilità”. Probabilmente è vero, le “palanche” mancano, ma è altrettanto scontato che se non si effettuano degli investimenti, per migliorare la città, con il suo entroterra, con la sua costa e tutti gli annessi e connessi, Sanremo è destinata a diventare sempre più il fanalino di coda del ponente ligure. E pensare che basterebbe davvero poco. Abbiamo la fortuna di poter vantare un paesaggio ricco e variegato. Abbiamo il mare, a pochi chilometri ci sono i monti, abbiamo il Casinò, eppure non basta. Dobbiamo restare al passo con i tempi, con nuovi progetti e creare attrattive per i turisti che altrimenti approderanno in altri lidi. Sarebbe sufficiente un po di “make up” per ritrovare il sex appeal che in questi anni è andato a scemare. Quindi è ora di darci una bella svegliata, prima che a svegliarci siano gli altri, con le loro fanfare, i rullo di tamburi, perché aprire gli occhi così all’improvviso, potrebbe essere assai doloroso. A.P. Neve (Assunta), Torria (escursionistico); Pontedassio: Sarola, Villa Guardia e Villa Viani, Castello di Pontedassio (Bestagno), Pontedassio; Cesio: 1) Cesio, Mucchio di pietre, Cartari; 2) Madonna di Loreto (Colle S. Bartolomeo), Arzeno; Caravonica: San Barto-

lomeo, Madonna delle Vigne, Caravonica, cimitero, San Lazzaro Reale; Borgomaro: Borgomaro, Gombi Carchere (Torrente Impero), Molino di Conio, Conio; Aurigo: 1) Aurigo, Gombi Carchere, Borgomaro; 2) Aurigo, Poggialto (su strada).

sarà quello di chiedere agli enti competenti, regione Liguria, ministro dell’Ambiente, Capitaneria e Guardia Costiera, di assumere

un maggiore controllo della zona a tutela e salvaguardia ambientale della costa e della protezione degli ecosistemi marini del territorio.

E’ allarme per il Santuario dei cetacei E’ allarme ambientale quello che Pasquale Indulgenza, capogruppo di Rifondazione Comunista per il comune di Imperia, presenterà nei prossimi giorni nel programma del consiglio comunale. Gli ultimi rilevamenti ed analisi effettuate dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi di Siena su mandato di Greenpeace, hanno fornito risultati sconcertanti per la tutela e la salvaguardia delle specie che popo-

lano l’ecosistema marino, e preoccupanti anche per l’uomo: diminuzione del 75 per cento di balenottere e 50 per cento di delfini, della specie Stenella coeruleoalba, causata dall’elevata tossicità batterica rilevata e forte contaminazione da metalli pesanti nelle sogliole su livelli che superano i limiti previsti dalla legge. Le cause prime di questa situazione sono da ricercarsi nell’inquinamento marino, il traffico eccessivo e la pe-

sca illegale, il tutto aggravato dalla mancanza di un ente di gestione e di un piano di tutela per l’ecosistema. Il rischio è evidente, l’abbandono del parco marino da parte di questi cetacei comporterà anche uno squilibrio nell’ecosistema con conseguenze disastrose anche per tutte le altre specie che lo abitano, e la perdita di un bene ambientale di inestimabile valore sia ecologico sia economico. Il fine di questa mozione


SANREMO SEDE IMPERIA ARMA DI TAGGIA SOLDANO S. LORENZO MARE DOLCEACQUA VALLECROSIA VENTIMIGLIA RIVA LIGURE BORDIGHERA DIANO SAN PIETRO DIANO MARINA PIEVE DI TECO BORGHETTO S.S. ALBENGA CASTELBIANCO ALASSIO LOANO PIETRA LIGURE

Maison Bioacustica Italia Ottica Frescura Farmacia Dott. Revelli Farmacia Dott. Stocchi Studio Cielle Farmacia Bascianelli Ottica Ferroli Farmacia Dott. Quaglia Farmacia Dott. Nuvoloni Farmacia Dott. Feci Farmacia San Pietro Farmacia Al Mare Dott. Sciolli Ottica Roba per la vista Farmacia Franchi Ortopedia Igea Farmacia Pennavaire Parafarmacia S. Francesco Farmacia San Giovanni Farmacia San Giovanni

Via Matteotti, 208 - tel. 0184 504350 Piazza Dante, 25 - tel. 0183 292706 Via Queirolo, 67 - tel. 0184 43058 Corso Verbone, 97 - tel. 0184 289920 Via Aurelia, 58 - tel. 0183 91598 P.za Matteotti, 2 - tel. 0184 206133 Via Col. Aprosio, 405 - tel. 0184 255042 Via Cavour, 47 - tel. 0184 351269 Via Nino Bixio, 42 - tel. 0184 485754 Via Vittorio Emanuele II, 222 - tel. 0184 261425 Piazza Marconi, 4a - tel. 0183 429028 Corso Garibaldi, 16 - tel. 0183 407530 Corso Ponzoni, 97 - tel. 0183 368010 Via Colombo, 15 - tel. 0182 970038 Viale Martiri Libertà, 20 - tel. 0182 50541 Via Pennavaire, 140 - tel. 0182 779007 Via Gramsci, 40 - tel. 0182 662761 Via Garibaldi, 153 - tel. 019 677171 Corso Italia, 86 - tel. 019 6186067

Tutti i giorni ore 9-12 / 15- 18 Tutti i venerdì ore 10.00-12.00 20 Settembre ore 10.00-12.00 20 Settembre ore 16.00-18.00 su appuntamento 22 Settembre ore 16.00-18.00 su appuntamento 23 Settembre ore 16.00-18.00 su appuntamento 4 Ottobre ore 16.00-18.00 su appuntamento 4 Ottobre ore 10.00-12.00 su appuntamento 23 Settembre e 21 Ottobre ore 10.00-12.00 6 Ottobre ore 10.00-12.00 su appuntamento 8 Ottobre ore 10.00-12.00 7 Ottobre ore 16.00-18.00 su appuntamento


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

23

A Borgo Tinasso e Opaco, 15 famiglie in ostaggio Allucinante!

Sanremo. La città dei fiori come l’Africa? Si, forse anche peggio, perchè la storia che vi stiamo per raccontare ha dell’incredibile. Da più di quattro anni, quindici famiglie sono in “ostaggio” da parte dell’Anas, la quale ha privato loro del precedente passaggio pedonale, comodo e pratico, con uno tortuoso e difficoltoso. Per non parlare dei lavori collegati alla realizzazione dello svincolo dell’Aurelia Bis al Borgo, fatti non proprio a regola d’arte soprattutto per l’utenza del quartiere. Ma vediamo di fare un po’ di ordine in questa faccenda: Pasquale D’Orazio uno dei residenti della zona ci ha contattato disperato perchè è, come accennato poc’anzi, isolato dal mondo “civile”. Prima che l’Anas svolgesse i lavori per l’Aurelia Bis il D’Orazio percorreva 200 metri e si trovava nella piazza del Borgo dove girano le corriere. Ora per poter andare a comprare il pane o le sigarette deve fare un percorso che quando piove è di guerra, lungo poco meno di un chilometro. “Per ora passo nel fondo di un nostro vicino ma nel momento in cui dovrà fare i lavori di riqualificazione della stradina io e mia moglie, come gli altri, rimarremmo agli “arresti domiciliari”. E continua: “Ci sarebbe un’altra strada mulattiera ma c’è una ripida scalinata che una persona anziana non può fare soprattutto se ha con se la spesa e si congiungerebbe in via Agosti!” Ma questo problema viario non è mica finito e aggiunge: “Di notte per me uscire è off limits perchè non c’è

illuminazione pubblica, per non parlare di quando piove che diventa tutto un pantano”. Infatti lunedì la città è stata colpita da un’acquazzone e il sottoscritto si trovava in loco per visionare la situazione e devo ammettere che con la pioggia battente camminare nel pantano non è molto comodo... Ancora Pasquale: “Per la disperazione ho venduto anche l’auto, tanto ormai non mi serve più, non so dove posteggiarla. In questo lungo periodo ho contattato l’assessore Bellini affinchè col suo contributo possa mettere fine a questa annosa questione, ma si sa i tempi della burocrazia sono biblici, per non parlare de-

gli scaricabarile tra ufficio e ufficio”. Non finisce qui: i lavori lungo il torrente sono stati fatti con approssimazione, il muro di contenimento non ha ricevuto il rivestimento in pietra ed è in cemento grezzo e durante i lavori nel letto del rio è stata stradicata una palma dal terreno del D’Orazio, senza fare successivamente un muro di contenimento. Solo massi giganti come sostegno ma il giorno in cui arrivasse un violento nubifragio, parte del giardino di Pasquale verrebbe portata via dalla furia dell’acqua. Rimandendo in tema d’acqua, quella che arriva dalle tubazioni, spesso e volentieri è marrone per via delle vibrazioni dei lavori del cantiere attiguo. “Pertanto sono costretto a comprare l’acqua e portarla a mano ma dopo un po’ diventa pesante e faticoso”. E se qualcuno dei residenti si sentisse male? “E’ capitato – evidenzia Pasquale – che alcuni mesi fa mi sentii male, ebbi un’emorragia e i militi del 118 per soccorrermi girarono come dei matti per trovarmi, infatti andò mia moglie a prenderli in piazza al Borgo e a piedi, sotto la pioggia, mi portarono in extremis all’ospedale, avevo la pressione 50 su 60”. Addirittura, ci hanno raccontato altri abitanti, la posta non viene consegnata ma bisogna andarla a prendere a valle, perchè la zona è inaccessibile a chi arriva dall’esterno e cambiare una lavatrice o portare un televisore nuovo a casa diventano imprese faraoniche. Per non parlare poi della spazzatura... Questo è quanto: le 15 famiglie non chiedono un’autostrada ma solo un comodo passaggio pedonale dove poter accedere facilmente ai servizi di quotidiana utilità e soprattutto di uno spiazzo dove possano arrivare i mezzi di soccorso nel caso in cui qualcuno si sentisse male. Tante sono state le promesse di Anas e Comune in questi anni, non mantenute; queste persone meritano rispetto e dignità e non bisogna ricordarsi di loro solo quando si è in campagna elettorale... Andrea Di Blasio


24

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

SANREMO

L’ECO DELLA RIVIERA

EX DEPOSITO SATI: LAVORI IN VISTA?

Sanremo. Forse non sono solo le solite voci quelle che in questi giorni circolano riguardo l’inizio dei lavori per l’ex deposito SATI della foce di Sanremo, struttura ormai dismessa e ridotta in stato di abbandono dal 1979; si ipotizza l’inizio del nuovo anno come partenza ma ancora niente di certo su cosa esattamente di andrà a realizzare. Si parla di un parcheggio interrato, un’ area verde centrale, sagrato della chiesa, alloggi e aree commerciali. Nelle ultime due settimane si sono visti più volte operai dell’AMAIE prendere misure e occuparsi dell’illuminazione e giardinieri intervenire per ripulire la zona centrale e il retro dirimpetto al cimitero monumentale dalle erbacce e, presumiamo da altro che con l’ambiente e la natura ha ben poco a che fare. Infatti la zona è stata e ha continuato ad essere fino ad ora un vero e proprio rifugio per abusivi, spacciatori e tossicodipendenti come testimonia il fotografo Flavio Marchese che ha lo studio in via S. Rocco, proprio di fronte alla struttura. “Io e mio fra-

Flavio Marchese

tello siamo qui dal 1979 e da allora abbiamo vissuto giorno dopo giorno questa situazione di degrado; ogni anno si parlava di risoluzione, di progetti, parcheggi, aree commerciali, insomma di tutto e di più. La realtà ad oggi è che questa struttura viene puntualmente usata come dormitorio per extracomunitari e deposito per spacciatori, sono stati numerosi infatti gli interventi dei carabinieri in questi anni e di recente sono state ritrovate siringhe usate sul retro. Ora che la stagione estiva è finita ricomincerà ad esserci un via vai di questa gente. E’ una vergogna per la città”.

Flavio mi accompagna e mi fa vedere le due finestre sul retro attraverso le quali si può entrare e uscire indisturbati. Ma questo è ancora il meno, l’ex deposito presenta gravi cedimenti strutturali che non riguardano solo l’interno, chiaramente visibili anche da fuori, ma soprattutto nel perimetro esterno, proprio quello che costeggia via S.Rocco. Una trave sta letteralmente spingendo all’esterno un muro, una crepa di pochi centimentri in breve tempo è diventata di almeno 3 metri e mezzo minacciosamente a dividere in due la parete. L’ultimo temporale della scorsa settimana ha provocato la caduta delle vetrate sulla strada e un paio di mesi prima è sceso un pezzo di cornicione. Ricordiamoci che via S.Rocco, oltre a dare accesso alle spiagge e alla pista ciclabile è anche e soprattutto un via vai di bambini e genitori durante il periodo scolastico, vista la presenza della parrocchia di fronte al cimitero monumentale e non vorremmo mai che... Possiamo solo augurarci che le voci sull’inizio dei lavori non

restino tali ma si concretizzino al più presto. Nel frattempo in questi giorni tiene banco la proposta di creare un parcheggio interrato in piazza Borea d’Olmo, nel cuore della città, una città che ha bisogno di rinnovarsi, di (ri)diventare il punto di riferimento del ponente per il turismo, le manifestazioni e lo spettacolo. Ben venga questo progetto come è stata benvenuta (?) la pista ciclabile, la trasformazione di via Matteotti in isola pedonale con relativa pavimentazione festivaliera, il progetto in via di sviluppo di corso Mombello, ben vengano certo... ma Sanremo non è solo questo; Sanremo è fare un safari

automobilistico quando si esce dal casello autostradale di via Padre Semeria, è vedere la giungla amazzonica tuttointorno al “campo sportivo” del Carmelo, è il dover scendere dal marciapiede con una carrozzina (sempre da via Padre Semeria) e dribblare gli alberi per poter proseguire e finalmente...giungere all’agognata Foce, l’entrata di Sanremo, il biglietto da visita della città. E qui alla vostra destra potete ammirare... Massimiliano Inferrera


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SANREMO

Viaggio nei quartieri: problemi? si, no - SUD EST

12 25

Sud Est “prendiamo ad esempio la Costa Azzurra”

Panizzi Sanremo. E’ una delle storiche e suggestive passeggiate sul mare della città dei fiori: stiamo parlando del Sud Est, zona assai conosciuta e amata dai sanremesi dove passeggiare, portare a spasso il cane, portare i bimbi ai giochi ed ora con la presenza della pista ciclabile, poter fare dei giri in bicicletta. Per avere un’idea in più sul Sud Est, abbiamo chiesto ad alcuni sanremesi, i veri fruitori della passeggiata alcune proposte e idee per la zona. Elisa Panizzi ci ha detto: “ho pochi ricordi di quella zona, ci andavo da piccola a passeggiare in bici ed ora l’ultima volta che son passata di là è stato solo per affittare la bicicletta e fare un giro in ciclabile con una mia amica”. Che cosa vedresti bene al Sud Est? “Ci vedrei bene un bel mercatino come fanno a Mentone la sera, altrimenti, visto che è una zona defilata, anche far cantare e suonare dei gruppi”. Elisa non è l’unica a chiedere che si prenda ad esempio la vicina Costa Azzurra, anche Fabio Scarinzi è della stessa idea e ha affermato: “lì bisogna creare una zona di bar e ristoranti, pub ed una discoteca; è la zona adatta”. E aggiunge: “dovremmo ispirarci a Saint Laurent du Var, a Cannes che è come Sanremo ma la passeggiata è uno splendore senza buche! Per non parlare della passeggiata di Nizza, eletto ormai a luogo di ritrovo per giovani ma non solo”. Controcorrente

Scarinzi

Penna

D’Angelo Gabriele Penna: “secondo meil Sud Est è uno dei pochi angolini che vanno bene così com’è”. Non ci vorresti delle manifestazioni? “Ma no, le manifestazioni lo rovinerebbero, facciamole da altre parti, lì c’è il bar, c’è il porto, ci sono i giardini, le giostre e il verde, ci vanno un sacco di bambini”. Thomas D’Angelo: “Anche secondo me, il Sud Est deve rimanere passeggiata dove i bambini o gli amanti

della corsa possano fare le loro attività all’aria aperta a pochi metri dal mare. E’ veramente un luogo invidia-

bile”. Ma al Sud Est però, il degrado fa la sua bella vista: se si guarda bene è possibile “ammirare” i resti del vec-

chio minigolf che ormai versa in un totale stato di abbandono e degrado. Per non parlare dell’albergo di lusso di Portosole che, in attesa di riprendere i lavori, è un pugno nell’occhio per il panorama, col suo scheletro di calcestruzzo armato. Andrea Di Blasio


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SANREMO

Viaggio nei quartieri: problemi? si, no - SUD EST

12 25

Sud Est “prendiamo ad esempio la Costa Azzurra”

Panizzi Sanremo. E’ una delle storiche e suggestive passeggiate sul mare della città dei fiori: stiamo parlando del Sud Est, zona assai conosciuta e amata dai sanremesi dove passeggiare, portare a spasso il cane, portare i bimbi ai giochi ed ora con la presenza della pista ciclabile, poter fare dei giri in bicicletta. Per avere un’idea in più sul Sud Est, abbiamo chiesto ad alcuni sanremesi, i veri fruitori della passeggiata alcune proposte e idee per la zona. Elisa Panizzi ci ha detto: “ho pochi ricordi di quella zona, ci andavo da piccola a passeggiare in bici ed ora l’ultima volta che son passata di là è stato solo per affittare la bicicletta e fare un giro in ciclabile con una mia amica”. Che cosa vedresti bene al Sud Est? “Ci vedrei bene un bel mercatino come fanno a Mentone la sera, altrimenti, visto che è una zona defilata, anche far cantare e suonare dei gruppi”. Elisa non è l’unica a chiedere che si prenda ad esempio la vicina Costa Azzurra, anche Fabio Scarinzi è della stessa idea e ha affermato: “lì bisogna creare una zona di bar e ristoranti, pub ed una discoteca; è la zona adatta”. E aggiunge: “dovremmo ispirarci a Saint Laurent du Var, a Cannes che è come Sanremo ma la passeggiata è uno splendore senza buche! Per non parlare della passeggiata di Nizza, eletto ormai a luogo di ritrovo per giovani ma non solo”. Controcorrente

Scarinzi

Penna

D’Angelo Gabriele Penna: “secondo meil Sud Est è uno dei pochi angolini che vanno bene così com’è”. Non ci vorresti delle manifestazioni? “Ma no, le manifestazioni lo rovinerebbero, facciamole da altre parti, lì c’è il bar, c’è il porto, ci sono i giardini, le giostre e il verde, ci vanno un sacco di bambini”. Thomas D’Angelo: “Anche secondo me, il Sud Est deve rimanere passeggiata dove i bambini o gli amanti

della corsa possano fare le loro attività all’aria aperta a pochi metri dal mare. E’ veramente un luogo invidia-

bile”. Ma al Sud Est però, il degrado fa la sua bella vista: se si guarda bene è possibile “ammirare” i resti del vec-

chio minigolf che ormai versa in un totale stato di abbandono e degrado. Per non parlare dell’albergo di lusso di Portosole che, in attesa di riprendere i lavori, è un pugno nell’occhio per il panorama, col suo scheletro di calcestruzzo armato. Andrea Di Blasio


26

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SANREMO

Ok alla convenzione Comune-Casino, ma la polemica cresce

Gorlero Sanremo. E’ stata approvata lunedì dal Consiglio Comunale di Sanremo la convenzione disciplinante i rapporti tra le parti, ovvero la ‘donazione’ di 1milione e 700mila all’Orchestra Sinfonica da parte del Casino. “Oggi ci troviamo ad adempiere alle indicazioni della corte dei conti e a modificare la convenzione tra i rapporti del comune e casino, proprio a sostegno dell’Orchestra Sinfonica” ha detto l’assessore Maggio. Leandro Faraldi risponde: “Qui la sostanza è un’altra, noi siamo andati a chiedere alla corte dei conti perché la minoranza non sapeva nulla. Noi siamo per la correttezza”. Gorlero spara a zero a 360 gradi sull’amministrazione Zoccarato, da ‘Sprecopoli’ a pratiche varie passate anche grazie all’aiuto della minoranza. “Questa sera (lunedì nda) - ha detto il consigliere democratico - assistiamo al malgoverno del centro destra” e aggiunge: “No al muro contro muro!” Donzella: “Non si è fatto nulla a tutela nostra ma si è permesso che nella città di Sanremo si aprissero numerose sale slot. Il sindaco avrebbe dovuto opporsi!” E rincara la dose: “abbiamo fatto la figura dei cioccolatini davanti alla corte dei conti, si deve ascoltare il consiglio comunale, con le pacche sulle spalle si va poco avanti”. Morini: “ no alle critiche alla maggioranza, basta screditarla, noi siamo disponibili e aperti”.

Borea Lupi non risparmia punzecchiature al vecchio cda nominato da Borea ( si è puntato il dito sulle videoconferenze da Tokyo o le promozioni a Las Vegas o Macao etc…) e “sulle videolotterie dobbiamo adeguarci a direttive europee ma con la volontà del comune di chiuderle alle ore 20”. Ancora il presidente del consiglio: “entro la fine del mese adotteremo provvedimenti che limiteranno le sale gioco e mi sento poco responsabile come Lega Nord sull’eredità del casino che abbiamo”. Prevosto: “Non è vero che eravamo e siamo pronti ad entrare nel mercato delle videolottery. Stasera voi voterete un’ammissione di errore obtorto collo, perché quando si fanno degli errori ci sono dei costi”. Nocita: “Il taglio che abbiamo voluto dare al casino ci porta indietro di alcuni anni. La vostra maggioranza fa del liberismo ma imposta il discorso in maniera aberrante, è una visione microscopica e non da grande imprenditore”. Prosegue Nocita: “la casa da gioco è il fiore all’occhiello della nostra città, ma poco è stato fatto ad un livello di attrattiva e ospitalità. La strada maestra, allora, è quella di migliorare e introdurre il divieto di ingresso al casino ai residenti. Inoltre non bisogna conferire al casino i nostri gioielli di famiglia,

Maggio

Nocita

Lupi

affinchè possano servire per uno sviluppo turistico della città”. Claudio Borea: “nel consiglio comunale del 23 settembre, bisognerà fare una riflessione profonda, no ai vostri slogan contro i passati consigli d’amministrazione. Prima di fare battute contro queste persone bisogna pensare consigliere Lupi, nell’anno di gestione del dott. Stilli il casino ha incassato 94milioni di euro e riservando al comune il 52%.” Aggiunge Borea: “del casino bisogna parlarne in maniera seria; ad esempio creare partnership con il sistema Las Vegas non è una cosa strana. I nuovi consiglieri ci devono presentare un piano strategico ma prima devono fare un’analisi del mercato, acquisire nozioni come fece Stilli. Tutto ciò richiede tempo, professionalità e conoscenza; se si hanno queste soluzioni semplicistiche – riferito a Lupi - non si risolveranno i problemi del casino”. Zoccarato: “C’è bisogno di condivisione ed è altresì vero che non si possono dare le colpe a questo nuovo cda. Come tutte le società bisogna gestirle e prendere le decisioni per ri-

portarle sulla strada giusta, è un momento economico difficile ma noi siamo disponibili per portare avanti questo impegno insieme. Se le decisioni importanti vanno prese insieme, noi non ci sottraiamo e sul casino il bilancio si farà tra un anno”. Conclude il sindaco: “Il casino è una risorsa non una vacca da mungere e io sono disponibile a venire in conferenza dei capigruppo a relazionare a telecamere spente sulle decisioni prese”, riferito al caso ‘sprecopoli’. Faraldi: “sul nuovo consiglio di amministrazione ho una preoccupazione…” Insomma frecciatine da una parte e dall’altra sulla gestione del casino, con una opposizione molto adirata per il comportamento della maggioranza. Ma le danze in consiglio comunale sono state aperte dal consueto question time con le interpellanze e ordini del giorno. Gorlero sui locali cittadini privi di servizi igienici: “Siamo preoccupati, l’amministrazione ha difficoltà a trovare una forma di gestione soddisfacente, chiediamo lumi”. Maggio: “Stiamo perfezionando l’affidamento”. O.d.g. di Sindoni sul vincolo degli immobili co-

munali. Risponde Pippione: “lasciamo gli uffici esprimersi sull’alienazione”. Gorlero: “Questo ordine del giorno va a favore del comune di Sanremo”. L’o.d.g. viene bocciato dall’assemblea. Interpellanza di Prevosto sulla Sinfonica: “Il rinnovo della convenzione triennale non è stato ancora effettuato, ciò causa delle incertezze a chi deve programmare la stagione e per il futuro dei lavoratori”. Di Meco: “siamo alla ricerca di nuove soluzioni strutturali”. Ancora Prevosto sullo stato dei lavori in piazza Nota, fermi da alcuni mesi a causa del patto di stabilità. “E’ un piccolo esempio di malgoverno o disattenzione del governo”. Fera: “Non è così facile rimuovere quel cantiere, noi ci diamo da fare”. Interrogazione di Donzella sul dehor di via Verdi: “Mi sono limitato a chiedere una verifica sulle condizioni di sicurezza del dehor, ad oggi mi pare che non ci sia stata”. Il Grande: “Gli uffici hanno espresso parere favorevole e non sono stati chiesti pareri. Personalmente nutro forti perplessità”. Interrogazione del PD sul mancato rispetto del patto di stabilità dove Gorlero non risparmia frecciate al segretario cittadino del PDL Cambiaso. Risponde l’assessore Maggio: “il rispetto del patto di stabilità è una norma legislativa importante, l’amministrazione ha posto in essere diversi meccanismi per il suo rispetto”. Ribatte Gorlero: “Non si può fare una gestione amicale con le imprese e troppi errori

Andrea Di Blasio


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

SANREMO

27

Via Matteotti pedonale: scoppia la polemica

Sanremo. Negli ultimi giorni è tornata d’attualità l’ipotesi di rendere, in tempi brevi, pedonale il primo tratto di via Matteotti. Subito è scoppiata la polemica: commercianti del tratto pedonale, contro commercianti del tratto che aspira all’area pedonale, esercenti contro il comune, mal contento generale per i posteggi di piazza Borea d’Olmo che andranno a sparire. Insomma le argomentazioni non mancano, ma spesso si scopre che sono frammentarie e confuse. L’allargamento dell’isola pedonale che sorgerà tra l’Ariston e piazza Colombo è invocata dai negozianti del primissimo tratto di via Matteotti, stanchi di fare i conti con il doppio transito dei veicoli da e per il parcheggio di piazza Borea d’Olmo. Ora sembrerebbe che tutti i titolari delle attività, situate nel salotto dello shopping matuziano, siano d’accordo sulla pedonalizzazione della via, stando alle parole del vice Presidente della Confcommercio, Cinzia Calvini, ma prima vorrebbero vedere iniziati i lavori inerenti la pavimentazione del tratto in questione. Inoltre vorrebbero che venisse individuata anche una soluzione, per i posteggi che verranno a mancare una volta che

piazza Borea d’Olmo verrà chiusa al traffico. Senza queste rassicurazioni, i commercianti sono pronti a scendere in piazza e protestare o addirittura a promuovere un referendum tra i sanremesi. Ma i nostri concittadini come hanno accolto la notizia? Quali saranno i loro pareri a riguardo? “Sinceramente il punto di vista dei vari commercianti non mi interessa. Io penso solo al fatto che un altro centinaio di posteggi spariranno.” dichiara Massimiliano Crespi e prosegue: “Nonostante fossero a pagamento era comunque un luogo in più dove poter lasciare la macchina. Nella nostra città il problema dei posteggi è sempre più incalzante. A palazzo Bellevue, si parla di costruire un posteggio sotterraneo sotto piazza Borea d’Olmo. Ma così facendo, Sanremo per altri dieci anni sarà un cantiere. E poi l’entrata per questo posteggio sotterraneo dove la vorrebbero fare? Mi sembra un’altra pensata molto discutibile e difficilmente realizzabile”. Scettico sull’argomento anche Giuseppe Petruzzi: “Quello che mi preoccupa non è il fatto di rendere pedonale il primo tratto della via, ma le conseguenze che questa scelta può avere. Piazza Colombo diventerà

sempre più caotica. Nei giorni di mercato, del quale vogliono prolungare ulteriormente l’orario, rendendo così inaccessibili altri posti auto, la città sarà totalmente congestionata, causando problemi sia ai cittadini che ai turisti. Prima di attuare questa scelta, bisognerebbe trovare una alternativa, evitando così effetti negativi imprevisti (come è successo con il cambio di viabilità e segnaletica, in piazza Eroi Sanremesi)”. Di tutt’altro parere Sara Bianchi che afferma: “Sono perfettamente d’accordo con quella parte di commercianti che vorrebbero anche il primo tratto di via Matteotti pedonale. Mi sembra la cosa più giusta da fare. Prima di tutto per dare a ogni commerciante della via le stesse opportunità, inoltre da un punto di vista estetico, ci guadagnerebbe la via stessa. Sarebbe un bene anche per quanto concerne la sicurezza, soprattutto dei turisti, i quali spesso credono che la via sia interamente pedonale e poi invece devono scansare le macchine che entrano o escono dal posteggio. Intanto i posteggi di corso Garibaldi e quelli sotterranei di piazza Colombo, possono assorbire tranquillamente le macchine che ora posteggiano in piazza Borea d’Olmo”.

Sara Bianchi

Antonella Cappellini

Giuseppe Petruzzi

Massimiliano Crespi

Opinione condivisa da Antonella Cappellini: “Mi sembra scontato che anche il primo tratto di via Matteotti diventi isola pedonale. Nello stato in cui si trova, sembra incompiuta: con questa parte iniziale aperta al traffico e con una diversa pavimentazione. Infine se in piazza Borea d’Olmo si riuscisse veramente a creare una zona verde, con delle belle aiuole e delle piante sarebbe fantastico. Se vogliamo rendere più piacevole questa città, tutti dobbiamo fare dei sacrifici, anche i commercianti. Il ritorno economico verrà di conseguenza. Trovo giusto rendere pedonali le vie destinate esclusivamente al commercio, come via Matteotti. Per quanto riguarda il problema dei posteggi e quindi di conseguenza del traffico, credo che bisognerebbe costruire dei posteggi, in aree periferiche, garantendo allo stesso tempo un servizio di navetta continuo

per raggiungere il centro cittadino. In questo modo la città sarebbe più vivibile per i residenti e maggiormente accessibile per i turisti”. Come si evince da queste testimonianze, l’argomento riscuote pareri discordanti. Come è normale che sia, ognuno prova a “tirar l’acqua al suo mulino”, proponendo soluzioni differenti. Tra queste ve ne sono di quelle più immediate e altre più improbabili. Alcune suggestive e altre che verrebbe da accantonare a priori. L’importante è di evitare voli pindarici con la fantasia, mantenere i piedi per terra, considerando mezzi e risorse a disposizione, valutare i pro e i contro con attenzione. Per ora l’unica cosa veramente certa è che qualunque saranno le scelte prese, e le strategie per adottarle, le critiche non mancheranno. Alessio Pastorelli



GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

29

Sognando patente e patentino, la parola ai giovani Un desiderio che accomuna tutti, grandi e piccini, adolescenti e adulti, è la voglia di guidare. Il sogno di prendere la patente o il patentino, di condurre un mezzo. L’attesa di avere diciott’anni per portare la macchina. Più ci si fa in là con l’età e più sembra difficile prenderla, i giovanissimi sono i più volenterosi, la desiderano subito, già chi è oltre i 22 trova difficoltà per pazienza e dedizione, ma comunque nessuno sembra mollare. Quali sono le motivazioni più frequenti che inducono un giovane o non a iscriversi alla patente? Perché si vuole così tanto? Arma di Taggia, all’autoscuola, gruppo di persone: intervista. Hanno tutti le idee chiare. “Mi chiamo Gian Marco Zamora, voglio prendere la patente perché ora ne sento la necessità. Ho 25 anni, prima non avevo proprio tempo per prenderla, troppi impegni. Ma adesso è il momento giusto. Nel lavoro è utilissima, ormai qualsiasi lavoro potrebbe richiederne l’uso. Devo dare in fretta sia l’esame di teoria che di pratica così finalmente potrò portare la macchina”. Ecco due ragazze, anche loro qui per la patente, tra poco seguiranno il corso, oggi son venute per la visita medica che come consuetudine si fa qui prima dell’iscrizione. Claudia Ferrarese e Federica Calce. “Mi chiamo Federica Calce, desidero prendere la patente per essere indipendente, sia al lavoro che anche nella vita privata. Per andare a far la spesa, per uscire con le amiche, nei casi di emergenza”. “Sono Claudia Ferrarese, sono d’accordo con la mia amica. La macchina è praticamente indispensabile. Non hai vincoli con nessuno, sei libera”. Adesso due amici, con due necessità diverse, uno vuole prendere la patente, l’altro il patentino. “Mi chiamo Federico Marrara, a me piace la macchina, piace tantissimo, son un appassionato. Per il lavoro, quando vai a divertirti, per non avere l’obbligo di orari o altro l’utilizzo del

Gian Marco Zamora

mezzo è importantissimo. Devo prenderla a tutti i costi, ma per me non sarà assolutamente una fatica, guidare è il mio sogno”. “Sono Jonathan Forzan e voglio prendere il patentino per il 125. Finora ho guidato il cinquantino, ora ho deciso di cambiare, ho 17 anni e ho la passione delle moto, poi quando sarà il momento prenderò anche la patente della macchina”. Ora è il turno dei giovanissimi, tre ragazze di 15 anni che vogliono prendere il patentino per il cinquantino. “Sono Alessia Martini, vorrei il motorino per uscire con le amiche, per non dipendere più dai genitori”. “Sono Claudia Tibaldi, e

Claudia Tibaldi, Alessia Martini e Chiara Panizzi

Claudia Ferrarese e Federica Calce

anch’io la penso così. L’indipendenza prima di tutto, basta con le corriere per portarti a scuola, o per andare in giro”. “Giusto, mi chiamo Chiara Panizzi, io e le mie amiche abbiamo deciso di iscriverci insieme e insieme

Jonathan Forzan e Federico Marrara

riusciremo a prendere il patentino, finalmente guideremo”. Conclusioni, si può notare che i motivi caratterizzanti la decisione di prendere la patente o patentino sono analoghi se non proprio uguali. L’indipendenza

prima di tutto, la voglia di essere autonomi. La necessità di essere liberi. Poi il lavoro, certi richiedono appunto l’utilizzo della vettura. Guidare è diventato un requisito importante, ancora più di prima. Francesco Basso

Si prepara una gita a Roma per il 10° anniversario della canonizzazione di San Giovanni Lantrua Molini. Per il 10° Anniversario della Canonizzazione di S. Giovanni Lantrua il parroco don Antonio Robu e il sindaco di Molini Marcello Moraldo stanno organizzando una gita a Roma e nei luoghi dove ha vissuto ed insegnato il Santo. Il programma prevede: Partenza venerdì 1 ottobre 2010 da Molini alle ore 4 in pullman. Sosta per colazione in autogrill in mattinata, ore 13 pranzo in autogrill, visita al Convento di Montecelio di Guidonia, visita a Tivoli, visita al Convento dei frati francescani (dalle 15 alle 18 circa), arrivo in albergo a Roma (Hotel Giotto), sistemazione e cena in albergo. Serata libera. Sabato 2 ottobre: ore 8,30 partenza dall’albergo, visita Convento di Tarquinia, visita necropoli etrusca di Tarquinia, pranzo a Tarquinia. Ore 15 visita di Roma: Ara Coeli-Campidoglio-Fori Imperiali- Colosseo-Piazza Venezia- Altare della Patria-Fontana di Trevi-Trinità dei Monti- Pincio- Piazza del Popolo. Ore 19 rientro in albergo. Cena in albergo. Serata libera. Domenica 3 ottobre: partenza da albergo ore 9, visita Basilica di San Pietro, Messa a San Pietro, pranzo. Ore 15 partenza. Rientro a casa a Molini previsto per ore 23, circa. Costi-quote di partecipazione Camera singola 305 euro. Camera doppia 290 euro. Camera tripla e quadrupla 280 euro. La quota comprende: hotel mezza pensione, 2 pranzi, assicurazione, pullman, pass per ingresso Roma. Sono Esclusi: pranzo in autogrill, ingressi musei e chiese, bevande ed extra. Ps. Qualora il numero di adesioni fosse inferiore a 30 è possibile l’annullamento della gita. Per prenotare telefonare entro il 20 settembre a Tiziana: 0184-94014. Al momento della prenotazione bisogna versare l’intera somma. Don Robu

Moraldo



GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

TAGGIA

31

L’amministrazione Genduso funziona? Ai giovani l’ardua sentenza Arma di Taggia. La nuova amministrazione come se la sta cavando? Cosa ne pensano davvero i cittadini? Abbiamo fatto parlare i giovani, volevamo sapere il loro punto di vista. Se sono soddisfatti dell’operato del sindaco Vincenzo Genduso. La parola a Federica Russo. “Vivere qui ad Arma è un po’ monotono. Non c’è molto per noi giovani. Vorrei più attività, più coinvolgimento. Siamo abbandonati a noi stessi. Penso che i lavori iniziati dall’amministrazione siano lenti, per fare le opere pubbliche ci mettono un’eternità. Però ci sono anche le cose positive, penso che il Parco Avventura sia una di queste”. “Io vivo a Castellaro e quando vado al lavoro qui ad Arma desidero trovare parcheggio, cosa che qui è praticamente impossibile” - afferma Leonor Cruz. “Devo partire da casa almeno mezz’ora prima per trovare posto per l’auto se no arrivo in ritardo. Chiedo che si facciano interventi per il problema dei parcheggi che qui ad Arma è molto sentito”. “Ci sono molte cose che non vanno” - dice Stefano Scarcia, giovane lavoratore - “come le opere pubbliche, le ex Caserme Revelli da anni, da quando sono piccolo io e anche da prima sono abbandonate a se stesse, molto degrado. Invece Arma centro mi sembra che vada meglio. La strada che affianca la passeggiata mare è piena di crepe, pericolosa per chi va in moto e non solo. C’era un buco in piazza Marinella, molto pericoloso, ed è stato prontamente chiuso, tappato”. Anche se sembrerebbe aggiustato in modo molto frettoloso. “Io sono una turista” dice Chiara Poirè - “ sono di Genova, è una tradizione per me venire qua d’estate, in vacanza per incontrare i miei amici ma ogni anno mi sento sempre più triste perché Arma così com’è non mi piace. Di bello c’è solo il mare con la sua spiaggia. Per il resto la vedo molto trascurata, meno gente in giro, i ritrovi dei giovani quest’anno erano pratica-

Chiara Poirè

Genduso Genduso

mente svuotati. Non è possibile”. “Le ex Caserme sono un po’ bruttine” - conferma Davide Izetta, studente Dams di Imperia - “però una cosa buona c’è, la saletta prove per suonare e scatenarsi con gli amici. Se hai una band o vuoi sfogarti con gli strumenti musicali le ex Caserme sono il posto ideale. Questa è una cosa molto bella e molto sentita da noi giovani. Dato che suono, per me è indispensabile esprimermi”. Pro e contro della giunta di Genduso, questa volta abbiamo intervistato i giovani, è ora di tirare le somme. Tu cosa aspetti? Francesco Basso

Federica Russo e Leonor Cruz

Davide Izetta

Rumenta alle ex Caserme Revelli

Stefano Scarcia

TERRA DI NESSUNO LE AIUOLE DAVANTI AL COMUNE

Taggia. Questo è lo spettacolo che si presenta davanti al comune di Taggia. Sterpaglia a destra e a sinistra, davanti e dietro. Una vera e propria “minigiungla”. Sterpaglia, rami secchi che potrebbero bruciare da un momento all’altro. Non si potrebbe fare un bel giardino invece che tenere questa terra di nessuno?


32

ATTUALITA’

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

33

LA NOTTE BIANCA illumina lo sbarco sul digitale di PRIMOCANALE Genova. La sera dell’11 settembre Primocanale, la Tv privata più importante e seguita della regione, ha inaugurato una nuova stagione televisiva. Nella sede centrale di Genova, in cima allo storico grattacielo di via G. D’Annunzio 2, ha rinnovato, migliorato, modernizzato tecnologicamente, professionalmente ed esteticamente i suoi studi, la sua immagine di Tv al servizio della Liguria. Un cambiamento d’avanguardia, perfettamente in linea con la filosofia di Primocanale che vuole giustamente sempre marciare al passo con i tempi, dov’è possibile anticiparli, essere costantemente in Pole position nel delicato, difficile, indispensabile ed affascinante mondo dell’informazione. Quella vera, di qualità. All’evento hanno partecipato le massime autorità ed i migliori nomi della cultura, della politica, dell’economia, degli imprenditori, del mondo pro- Mario Paternostro fessionale genovese e non solo. direttore di Primocanale Primocanale, com’è noto, ha sedi e redazioni in tutte e 4 le provincie della Liguria, oltre che a Genova, a La Spezia, Savona ed Imperia. Presto, con l’avvento del digitale, ci potrebbero essere grosse novità anche per quanto riguarda la nostra provincia, la redazione ed il palinsesto della redazione di Imperia, che ha sede in Regione Doneghe ad Arma di Taggia. La sera dell’inaugurazione dell’11 settembre Maurizio Rossi, fondatore, presidente e patron di Primocanale, in mezzo ai suoi valenti giornalisti, tecnici, collaboratori e numerosi invitati, ha spiegato così il cambiamento epocale della sua televisione, magistralmente guidata dal direttore Mario Paternostro: “Il passaggio al digitale degli studi di Primocanale - ha detto Rossi - consiste nella trasformazione di tutto il materiale da studio e per riprese esterne da analogico a digitale. Per eseguire questa trasformazione era necessario smontare praticamente tutta la sede, sostituire tutte le cablature di cavi, acquistare telecamere per le riprese esterne, da studio, mixer video, quadri incroci, titolatrici, montaggi. Un lavoro che potevamo fare unicamente nel mese di agosto, cercando di mantenere uno studio attivo per la parte news e lavorando a testa bassa per raggiungere l’obiettivo di inaugurare in occasione della Notte Bianca. È una di quelle imprese che nascondono molti imprevisti e che comportano una grande

Il giornalista Davide Lentini con il sindaco di Genova Marta Vincenzi nel nuovo studio

complessità toccando anche il modello di organizzazione del lavoro di tutto il personale. Crediamo di avercela fatta, anche se solo nei prossimi giorni e settimane si capirà effettivamente come è cambiato radicalmente il segnale della televisione, come è aumentata la qualità, come si semplificherà , dopo averci preso la mano, il lavoro per tutto lo staff. L’obiettivo infatti è una maggiore qualità e migliore processo di lavorazione. Ora Primocanale è pronta a trasmettere anche in HD e la qualità del segnale la vedrete da subito sui vostri televisori sia in analogico che in digitale. Ma il cambio di sistema degli studi e le potenzialità che abbiamo intravisto con il nuovo sistema, ci ha fatto venire la voglia anche di cambiare la nostra immagine, non i contenuti che crediamo siano già apprezzati, ma un’immagine sempre in linea con le televisioni nazionali e internazionali sia che trasmettano sul digitale terrestre sia che trasmettano sul satellite. Le tecnologie, infatti, consentono di modificare le scenografie: un colore come il bianco che una volta con le tecnologie analogiche veniva evitato per i grandi problemi che portava alla messa in onda, ha iniziato ad essere utilizzato da canali di informazione internazionale. A noi piace molto e abbiamo voluto puntare su bianco, acciaio e trasparenze. Per questo inauguriamo proprio nella Notte Bianca perchè è il colore che diventa dominante per la nostra televisione. Queste scenografie innovative, però, vanno illuminate in modo totalmente diverso e qui allora si è reso necessario modificare l’impianto luci che è diventato tutto a led. Ma insieme alle scenografie bisogna anche modificare le grafiche, le titole. I programmi vanno reimpostati totalmente, così come il posizionamento delle telecamere in studio, le regie e molti altri aspetti tecnici e artistici. Forse ci siamo fatti prendere la mano, ma abbiamo tutti creduto che fosse venuto il momento di cambiare con coraggio, prima che il nostro prodotto apparisse vecchio agli occhi degli utenti. Il prodotto tecnologico apparso subito adatto al nostro modello di tv all news si chiama Live U, noi lo chiamiamo “zainetto“. Si tratta in effetti di una tecnologia sperimentale che consente con un piccolo zaino indossato dal cameramen collegato con una telecamerina di andare in diretta da qualsiasi luogo anche in movimento. Abbiamo deciso di investire anche in questo settore per lavorare “live” con semplicità e in tempi brevissimi. Questo è sicuramente un grande vantaggio per i giornalisti che inizieranno da questa sera a sperimentare i nuovi mezzi che hanno a disposizione. E il 30 settembre avremo una nuova sorpresa da presentare, una grande occasione per noi, per la nostra città e per la regione. Chiediamo a tutti un po’ di pazienza per arrivare al meglio: il cambiamento è stato tale che potranno esserci ancora alcuni problemi. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato in questa straordinaria impresa, al personale tecnico, amministrativo e giornalistico di Primocanale, alla Professional Show che ci ha seguiti in tutto il progetto e ha fornito la maggior parte del materiale”. Agli amici ed ai colleghi di Primocanale la redazione de L’ECO invia di cuore il più sincero ed affettuoso “in Bocca al Lupo”. Siamo certi che continuerete a centrare gli obiettivi prefissati, a mietere successi come prima, più di prima. Dal nostro piccolo osservatorio di frontiera sappiamo che avete capacità e determinazione, qualità indispensabili per fare buon giornalismo, sana informazione. roberto basso

Maurizio Rossi patron di Primocanale

I NUOVI STUDI

OTTIMO LAVORO Hanno collaborato con lo staff di Primocanale e Media Mouse: Massimo Garzia - Lighting designer e ottimizzazione studi; Rossella Tilli - architetto scenografo; Chiara Lionetti, Felix Media - Grafica di rete e animazioni 3D; Mauro Pistoia - allestimenti scenografici; Paolo De Maio, D1Group - tecnologia Live U; Lorenzo Binetti, B&B Fotolito Sanremo - stampe grafiche; Ianiro S.R.L - Led e materiale illuminotecnici; Professional Show - Tecnologia Audio-video; GruppoTNT, Tools for video - Tecnologia gestione grafiche

I CINQUE CHE HANNO raccontato il Festival 2010

Foto di gruppo di colleghi imperiesi e genovesi scattata in piazza Colombo.


OFFERTA ECCEZIONALE per un anno, 52 numeri a solo 60 EURO

in omaggio DUE MESI GRATIS Versamento sul c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano Srl • Piazza Colombo, 17 • 18038 Sanremo


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

35

INFILTRAZIONI MAFIOSE, È ARRIVATA LA TASK FORCE Bordighera. Come riporta il “Secolo XIX”, settimana scorsa la commissione d’inchiesta guidata dal vice prefetto De Girolamo, si è recata a palazzo Garnier per acquisire la documentazione necessaria sui 700mila euro di appalti ai Pellegrino per alcuni lavori in città. La missione di De Girolamo serve a fare luce a seguito delle dichiarazioni dell’ex assessore al turismo Marco Sferrazza, il quale disse ai carabinieri e al pubblico ministero che il sindaco Bosio aveva dei favori da rendere, oltre a dire che gli ex assessori Fonti e Colacito avevano rivelato ai Pellegrino i consiglieri di maggioranza contrari all’apertura di sale slot. Gli interventi sotto la lente da parte della task force delle forze dell’ordine sono: primo intervento come “nolo a caldo” (cioè utilizzo di macchinario con operatore) viene affidato ai Pellegrino nella primavera del 2003 per le opere di rimessa in pristino della spiaggia durante il ripascimento stagionale. Nel 2004 dalla società “Sole”, che dal Comune ottiene l’aggiudicazione dell’appalto per i lavori del primo lotto del maxi ripascimento delle spiagge tra il depuratore il rio Rattaconigli, la ditta Pellegrino ottiene un nuovo incarico. Ancora come “nolo a caldo”. La trattativa diret-

Bosio

ta con maggiore introito per l’impresa edile è quella che viene assegnata in seguito all’alluvione del 14 settembre del 2006: 366mila euro per la pulizia delle aree alluvionate. E poi altri incarichi: la pulizia del torrente Borghetto da via Romana alla foce, 126 mila euro; la pulizia dello stesso torrente da via Romana alla località Due strade, per 86mila euro, il ripascimento stagionale delle spiagge (2007) per 66mila euro effettuato dai Pellegrino in seguito all’aggiudicazione avvenuta con gara d’appalto. La ditta si occupa anche del rifacimento del muro franato in via del Lavoro, costo dell’opera per le casse comunali di 24 mila euro. Per un totale di 668mila euro più iva. A riguardo l’amministrazione comunale ha sottolineato: “Si tratta di opere consegnate in seguito a gare d’appalto, non c’è nessun giochino. La trattativa diretta per i lavori di somma urgenza è consentita e i noli a caldo e i subappalti

De Girolamo

non sono stati affidati ai Pellegrino dal Comune”. Infine durante i lavori del dopo alluvione, fioccarono le polemiche per l’inoltro delle fatture da parte dei Pellegrino, visto che nel contratto c’era scritto che i camion avrebbero dovuto operare 24 ore su 24; la minoranza sollevò dei dubbi ma in un momento delicato come quello e vuoi per confusione, non si controllarono probabilmente le ditte che stavano effettuando i lavori. Ma l’inchiesta non si ferma al solo palazzo Garnier, le fiamme gialle infatti, stanno verificando se dal 1999 ad oggi ci siano state eventuali evasioni fiscali presso il Club Nautico. Per questo motivo la domanda che si porgono gli inquirenti è la seguente: “Com’è possibile che esista ancora un legale rappresentante che versa per quanto dovuto al Comune come rinnovo della sua autorizzazione quando la società non è più iscritta sul registro della Camera di commercio per-

Nuovo look per il Seminario nel centro storico Ventimiglia. Il biglietto da visita del borgo medievale, ovvero il palazzo del Seminario, finora in condizioni disastrose e rovinato dal tempo, cambia look. Sono iniziati infatti da qualche giorno i lavori di rifacimento della facciata di quello che è il più imponente e visibile edificio di Ventimiglia alta. La struttura, adiacente al battistero, è popolata da numerosissime famiglie e rappresenta uno dei simboli dell’acropoli ventimigliese. Dalla città bassa, infatti, è la prima costruzione che colpisce l’attenzione. Come in un quadro il campanile spicca alle sue spalle, tracciando, naturalmente, un disegno preciso che ha per sfondo il cielo. La facciata restaurata darà di sicuro un impatto nuovo e renderà più affascinante il centro storico. Si tratta del primo intervento importante di rifacimento delle facciate che tanto ha fatto discutere in questi ultimi mesi e che ha attirato le polemiche dei residenti, in seguito alle decisioni irremovibili del sindaco Gaetano Scullino. Il condominio è amministrato da Domenico Romano. I lavori in questione sono affidati alla ditta Spano. Donatella Lauria

ché ha chiuso? Vengono addirittura utilizzati due codici fiscali per queste richieste. Quanto è avvenuto ci lascia perplessi”. E aggiungono, visto che la società non esiste più da 11 anni: “Questa è la parte della storia che meno ci convince. Se l’attività va avanti, allora funziona ancora anche il discorso riparazioni barche che ottiene introiti. Sono stati dichiarati tutti? E’ come se il Club fosse una società fantasma. Per questo sono necessari ulteriori accertamenti fiscali”. La Guardia di Finanza, inoltre, sostiene che ci sia un doppio codice fiscale che rappresenti un doppio gestore del circolo: “Se una società non esiste più non può emettere e allora verificheremo se ciò è avvenuto”. Nel frattempo si stanno spulciando tutti i nomi dei 200 soci per appurare se ci siano particolari legami con le cosche e in ogni caso il pool vuole verificare al meglio la concessione demaniale rilasciata al Club nautico, ormai rinnovata dal 1973 anno della sua costituzione. Si parla di omessi controlli da parte del Comune, di evasione fiscale commessa dal circolo. In ultimo tra le pratiche sulle quali il pool investigativo intende vederci chiaro riguarda anche l’appalto per la collocazione della macchinetta del caffè e delle varie bevande

calde e fredde, macchinetta sistemata ormai da tempo al secondo piano del Palazzo a pochi metri dall’ingresso posteriore. Gli inquirenti hanno deciso di verificare il contratto di fornitura della macchinetta perché, si sospetta, potrebbe essere stato siglato con la stessa azienda sanremese il cui nominativo è apparso con frequenza in altre indagini legate ad inchieste avviate dalla magistratura. In ultimo anche l’ex albergo “Angst” sotto il mirino del pool antimafia. Si tratta del progetto che prevede la costruzione di una serie di appartamenti e la riapertura di un albergo in una porzione dello stesso complesso. Gli esperti del pool controlleranno la decisione della maggioranza bordigotta, sul depennamento dal progetto, di una strada di collegamento tra via Mostaccini e via Coggiola. Il fatto era stato sollevato più volte, in consiglio, da Guglielmi di ‘Città insieme’. L’esposto inviato a suo tempo da Gugliemi in Procura viene ora verificato con attenzione dal pool. Insomma le indagini proseguono a 360 gradi per appurare se a Bordighera la n’drangheta, durante gli otto anni dell’amministrazione targata Bosio, abbia messo i tentacoli o meno sul comune. a.d.b.

BUON COMPLEANNO

Auguri al fotografo Franco Magnetto

Franco Magnetto, bravissimo fotografo e prezioso collaboratore del nostro settimanale, il 9 settembre ha compiuto 53 anni. A Franco ed alla sua compagna, la bella Martina, gli auguri affettuosi e sinceri della redazione de L’ECO. Cento di questi giorni.


36

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

7 GIORNI DI CRONACA

BREVI NEWS

Hashish e cocaina, in carcere

Sanremo. Un uomo di 42 anni, Domenico Mirabelli, originario di Crotone ma residente a Ventimiglia è stato arrestato dai carabinieri di sanremo per spaccio. Lo spacciatore aveva con sé 40 grammi di cocaina, nascosti nella ‘cuffia’ del cambio. Nella perquisizione i carabinieri hanno trovato in casa (nascosti in alcuni borsoni) circa 2 kg. di hashish ed uno di cocaina per un valore di circa 20mila euro per i primi e 100mila per gli altri. Oltre alla droga, in casa aveva 5 telefonini, 3 bilancini di precisione e 3.250 euro in contanti, provento dello spaccio. L’uomo è stato incarcerato in Valle Armea

Molotov “ecologiche” alla scuola di Baragallo I carabinieri sono intervenuti in zona Baragallo alla scuola materna ‘Maria Goretti’ di via Margotti. Piccole bottiglie di plastica, riempite di aghi di pino e resina e poi incendiate sono state rinvenute di fronte alla scuola. Le bottiglie sono anche state trovate sotto le auto parcheggiate ed avrebbero potuto creare danni seri. Insieme alle bottiglie anche scritte sui muri, che confermerebbero la presenza di qualche ‘mini gang’ che si riunisce nelle ore serali.

IN PIAZZA EROI

Bambino scomparso per alcuni minuti, panico a Sanremo Sanremo. Tutte le forze dell’ordine disponibili, polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale sono intervenute per mettersi alla ricerca di un bimbo sparito in piazza Eroi Sanremesi. Una mamma, che era insieme ai due figli per fare la spesa, ad un certo punto non ha più visto il più piccolo dei due, Luca di 7 anni. Ha subito dato l’allarme e, sul posto, si è creato in fretta un capannello di persone, che si sono messe alla ricerca del piccolo. In pochi minuti, il bimbo è stato ritrovato. Ai poliziotti avrebbe detto di essere stato ‘preso’ da un uomo. Qualche testimone ha anche detto di averlo visto con un extracomunitario, ma si tratta di dichiarazioni tutte da confermare. Gli inquirenti ora dovranno fare luce sul fatto. la struttura condotta da una famiglia che produce anche olio biologico era perfettamente in regola dal punto di vista amministrativo e sanitario ed operava correttamente anche sotto il profilo commerciale e fiscale, trattandosi, tra l’altro, di un traffico limitato dal punto di vista del giro di affari ma era stata elusa la cosiddetta accisa sulla birra dovuta per legge allo Stato per la produzione di qualsiasi quantità di birra. Il proprietario dice di essere stato all’oscuro di questa normativa ed è infatti probabile che non sia stato messo al corrente dalle associazioni di categoria visto l’ordine dei libri contabili. Ora, il titolare del birrificio dovrà comunque comparire in Tribunale dove rischia una multa salata.

Negozio allagato in via Matteotti

Non paga l’accisa, birrificio sequestrato Imperia. E’ stato messo sotto sequestro dagli uomini della guardia di finanza un birrificio artigianale dell’entroterra imperiese. A detta del colonnello Alessandro Mastrogregori,

Sanremo. Danni per decine di migliaia di euro, al negozio ‘Lacoste’ di via Matteotti. Il danno viene dal piano superiore, dove l’inquilino ha lasciato l’acqua del bidet aperto dopo aver messo a bagno una camicia ed essersi addormentato. Ad accorgersi del danno sono stati alcuni passanti che hanno dato l’allarme vedendo acqua uscire da sotto la serranda. Sul posto sono subito intervenuti i proprietari ed i Vigili del Fuoco e subito è stata fatta una stima dei danni. E’ stato rovinato il soffitto ed il controsoffitto del negozio, parte degli arredi e dei prodotti pronti alla vendita, alcuni irrimediabilmente danneggiati. Il negozio riaprirà la settimana prossima.

Rapinato il Banco di Chiavari

Bordighera. Rapina a mano armata, al Banco di Chiavari e della Riviera Ligure, in via Vittorio Emanuele 136. Il rapinatore, dopo aver minacciato le impiegate con una presunta pistola che teneva sotto la maglia, si è fatto consegnare i soldi contenuti nel cassetto. Le impiegate hanno dato subito l’allarme dopo che l’uomo si è dato alla fuga e, sul posto, sono prontamente intervenuti i carabinieri della compagnia bordigotta. Sono subito stati approntati alcuni posti di blocco ai confini con Ventimiglia e Sanremo, ma anche agli ingressi autostradali e nelle stazioni ferroviarie. Verranno analizzate le immagini girate dalle telecamere a circuito chiuso dell’istituto di credito. L’uomo è riuscito a portarsi a casa la “misera” somma di 1000 euro.

Sequestrato un fucile a pompa donna di Riva Ligure nei guai Dopo il recente sequestro di un’arma detenuta da una donna di Bordighera, un altro sequestro è stato effettuato dai carabinieri a una 35enne di Riva Ligure. L’arma è un fucile a pompa calibro 12 ed era legalmente detenuta come nel caso di Bordighera.


GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

Non esiste correlazione tra il sequestro operato a Bordighera e questo; si tratta di due casi del tutto simili, con armi detenute da donne ma riconducibili ad ambienti malavitosi, che però non trovano correlazione tra loro. Nel caso di Riva Ligure sembra che la donna sia imparentata con pregiudicati calabresi. L’arma è stata sequestrata amministrativamente.

“Torrentista” ferita a Rocchetta

Intervento nel rio Barbaira a Rocchetta Nervina a causa di una donna francese che, praticando il torrentismo, si è fratturata una caviglia. Sul posto sono arrivati gli uomini del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco hanno portato a riva la donna, curata sul posto dai medici in attesa dell’elicottero che l’ha portata in ospedale. Le condizioni della ferita non sono particolarmente gravi.

Due “Bruce Lee” ubriachi aggrediscono ragazzo sanremese

7 GIORNI DI CRONACA OSPEDALETTI

Il pilota veterano Daniele Gazzoni ha rischiato l’arresto cardiaco Durante la rievocazione storica del Circuito di Ospedaletti, un pilota veterano, Daniele Gazzoni di 66 anni, è stato colto da un attacco di cuore, durante una prova. L’uomo, cardiopatico, è stato colto da un’aritmia che gli ha provocato la fibrillazione ventricolare, ma a salvargli la vita è stato un defibrillatore impiantato. L’uomo è stato subito soccorso dal personale sanitario della Croce Rossa e trasportato in ospedale per accertamenti. Gazzoni per un momento ha rischiato di entrare in arresto cardiaco. Per fortuna, il pilota, dopo aver sentito una forte scossa, provocata dal funzionamento del defibrillatore interno, ha avuto la freddezza di fermarsi e di evitare eventuali cadute. affronto possa aver fatto il 24enne nei confronti di Shaojun Hu, 20enne residente a Firenze e Wenyuan Hu, 18enne residente a Torino. Il ragazzo stava passando sulla pista ciclabile accanto ai due cinesi, sicuramente ubriachi, che si stavano insultanto e spintonando quando, reo forse solo di essergli passato accanto o di averli semplicemente guardati, che in meno di un secondo i giovani ‘Bruce Lee’ lo hanno trasformato in un pungiball scaricandogli addosso mosse degne di un film. Ogni tentativo di reazione del giovane italiano è stato assolutamente inutile ed i due ragazzi cinesi sembravano seriamente decisi a sfogare tutta la loro rabbia sul malcapitato. Fortunatamente in quell’istante stava transitando la pattuglia notturna dei carabinieri che, vista la scena, è immediatamente intervenuta. Resistenza, violenza, oltraggio a pubblico ufficiale, insieme alle lesioni causate al 24enne, sono i reati contestati ai due, raggiunti dopo un breve inseguimento.

Fuoco nell’entroterra imperiese

Sanremo. Brutta avventura di un ragazzo sanremese che si è ritrovato vittima innocente di una rissa tra cinesi. Non si capisce bene quale

37

Circa 2.000 metri quadri di bosco sono andati in fumo nei pressi di Villa Faraldi, nell’entroterra di Imperia. Sul posto hanno lavorato i Vigili del Fuoco, gli agenti della Forestale ed i Volontari oltre ad un elicottero che ha effettuato diversi lanci dall’alto. Fortunatamente non si sono registrati danni a cose o persone.

Arrestati padre e figlio

Ventimiglia. Due uomini Biagio e Pietro Arleo, padre e figlio di 60 e 25 anni, sono stati fermati ed arrestati in seguito ad un controllo dei carabinieri di Ventimiglia. Quando i carabinieri si sono avvicinati ai due individui, mentre il ragazzo si è dimostrato collaborativo il padre si è lanciato verso il cimitero, scavalcandone la recinzione con l’intento di trovare riparo tra tombe e cappelle. Dopo un impegnativo inseguimento e l’impiego di altre forze Biagio Arleo è stato raggiunto e portato in caserma. Lì si è scoperto che oltre a un definitivo di pena ad 1 anno e 5 mesi per rapina e ricettazione a carico del figlio, sul padre pendeva un mandato di cattura europeo per una condanna a pena definitiva a 7 anni emessa dal tribunale di Nizza per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti derivante da attività illegali commesse negli ultimi 10 anni .



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.