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Giovedì
30 Settembre 2010 •
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Anno 95 • N. 38 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra
Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata
Anche in 500 bar
della provincia ogni settimana si legge L’Eco della Riviera IO LA PENSO COSÌ
Direttore
Roberto Basso
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TAGGIA
MAGAZINE
• Il degrado del centro storico
• Festival Grock
PAGINA 27
• Sanremo, parte
SANREMO
Ottobre di pace
• Case-bomba
piene di amianto
a Imperia
• La nuova stagione
PAGINA 23
dei Martedì Letterari
DA PAGINA 39
L’editoriale di
Roberto Basso Incubo corruzione Giri: Il gioco on line non salverà il Casinò di Sanremo PAGINA 6 IMPERIA
Strescino santifica il porto di Caltagirone, PAG. 19 SANREMO
Via Pietro Agosti come la Via Gluck PAG. 22 52° RALLY SANREMO 4 pagine con le foto della gara da pagina 31
I CARABINIERI INDAGANO I POLITICI SI INDIGNANO
opo Bordighera anche per Ventimiglia i D carabinieri starebbero per
presentare un dossier di 150 pagine dove chiederebbero al prefetto di avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale per interferenze da parte di personaggi collegati o legati alla ‘ndrangheta. Anche qui si parlerebbe di voti di scambio ed appalti. La notizia è inquietante e sta provocando grande turbamento e preoccupazione nella società civile. Anche dal mondo della cultura si leva un grido: “Adesso basta. Abbiamo visto troppo. E’ ora di ribellarsi”. Giuseppe Conte, uno dei più autorevoli poeti e scrittori contemporanei, dalla sua abitazione sanremese, fa un’analisi di quanto sta avvenendo.
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GIOVEDI 30 SETTEMBRE 2010 •
L’ECO DELLA RIVIERA
CONTINUA DALLA PRIMA
IL PREFETTO DI MENNA SCIOGLIERA’ IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENTIMIGLIA? IL SINDACO SCULLINO RESPINGE OGNI ACCUSA, OGNI SOSPETTO ED ANNUNCIA QUERELE A RAFFICA. LO SCRITTORE GIUSEPPE CONTE DI FRONTE AL DILAGARE DELL’ILLEGALITA’ DICE: “E’ ORA DI RIBELLARSI”. CHI HA COMMESSO IRREGOLARITA’, CHI HA MERCATEGGIATO CON I MAFIOSI E LA ‘NDRANGHETA VOTI O AFFARI DEVE ESSERE MANDATO A CASA. NESSUNO PUO’ INVOCARE IL GARANTISMO PER GARANTIRSI L’INCOLUMITA’
“Credo – ha scritto e dice – si sia passato il limite, e che tutti coloro che hanno a cuore il Ponente Ligure debbano ribellarsi al degrado civile e morale, all’avvelenamento continuo delle coscienze, e alla decadenza inarrestabile di questo lembo d’Italia. Ne abbiamo visto troppe, e senza reagire con la sufficiente durezza”. Parole che sono macigni, che scuotono le coscienze, che devono fare pensare, soprattutto agire. Il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino (pdl), non ci sta, non solo respinge ogni accusa, ogni sospetto di illegalità, ma annuncia querele a cominciare dalla “Casa della legalità e della cultura”, l’associazione che per prima ha chiesto al prefetto di Imperia una Commissione d’accesso per Ventimiglia per verificare possibili inquinamenti mafiosi. “Noi non siamo condizionabili da nessuno, è inaccettabile che tutta la città e tutto il Consiglio comunale vengano additati come condizionabili dalla ‘ndrangheta” continua a ripetere con furia Scullino. La città di confine è sotto choc, la gente per bene è sotto choc. Chiede chiarezza, “verità subito”. Consiglieri comunali dicono “siamo offesi”. Il direttore generale del Comune ed amministratore delegato di “Civitas”, Marco Prestileo, che nel 2009 si è visto crivellare l’auto, un’Audi A6, da 7 colpi di pistola esplosi da ignoti, ripete: “Mi auguro che chi oggi mescola nel torbido, chi sguazza nel fango, subisca lo stesso trattamento”. Si dice che nel dossier dei carabinieri, redatto dal maggiore Cambieri, lo stesso investigatore che col colonnello Cancelli ha eseguito gli accertamenti su Bordighera, si parli di finanziamenti sospetti di campagne elettorali, compravendita di voti, appoggi anche per le regionali, condizionamenti ad opera delle cosche calabresi. A Ventimiglia su circa 30 mila residenti la metà, circa 15 mila, sono calabresi, nuclei con radici meridionali. “Abbiamo visto famiglie di malavitosi spartirsi ap-
L’EDITORIALE COI BAFFI
Di Menna
palti e territori. Abbiamo visto il pantano vergognoso di Bordighera. Ora – ha scritto e detto Giuseppe Conte – è la volta di Ventimiglia. Sembra impossibile. Due città sulle quattro che conta la provincia sono infette. Il corpo di questa terra è minacciato da una malattia mortale, se non ci ribelliamo. In quest’ultima estate orribile e fangosa abbiamo visto il mare inquinato e le spiagge desolate e chiuse. Abbiamo visto ristoratori beccati a propinare ai loro clienti prodotti ittici avariati in piena stagione turistica e in pieno disprezzo della salute pubblica. Abbiamo visto il Comune di Sanremo dovere fare i conti con gli
Scullino
sprechi assurdi del proprio parco auto. Il Casinò ormai ridotto ai minimi termini, saccheggiato da politica e malaffare. Abbiamo visto il porto di Imperia, partito con le più enfatiche intenzioni e celebrazioni, fermarsi ed avvolgersi in mille problemi. Abbiamo visto politici che abbracciano malavitosi. La legge la devono rispettare tutti, non solo i più deboli. Devono rispettarla gli imprenditori che si occupino di produrre merci o di smaltire rifiuti. Di costruire
LEONARDO SCIASCIA
palazzi o di cementificare le coste con un numero spropositato di porti. E per primi devono rispettare la legge i rappresentanti del popolo. La Riviera di ponente sta perdendo l’anima. Basta disprezzo dello Stato. Basta indifferenza, basta incuranza totale del bene pubblico. Basta alla corruzione e al degrado”. Nella provincia di Imperia la sensazione che si ha è che ormai in tutti i campi, nella politica, nell’imprenditoria, nelle istituzioni, si sono interrotti i sentieri della legalità. Leonardo Sciascia, nel suo libro “Il giorno della civetta”, già negli anni ‘60 scriveva “Forse l’Italia sta diventando Sicilia...A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di 500 metri, mi pare, ogni anno... La linea della palma...Invece dico: la linea del caffè concentrato...E sale come l’ago del mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su, su per l’Italia, ed è già, oltre Roma...” La mafia si è infiltrata, è presente, vive con noi, cresce per l’indifferenza e per la mancanza di volontà politica di contrastarla? E’ come la “linea della palma” di Sciascia, che avanza, avanza. Superata Roma ha trovato sempre humus favorevole e, come una metastasi, è arrivata ovunque? La ‘ndrangheta è un’organizzazione internazionale, spietata, che si basa anche su vincoli di sangue. Anche in Liguria ci sono tanti “locali”, tante cosche di ‘ndrangheta? In
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Calabria se ne contano circa 170 e molte cosche hanno circa 1500 affiliati. Un esercito. La ‘ndrangheta, che si nutre di traffico di droga, riciclaggio di denaro sporco, appalti, rifiuti, ristorazione, mercato dell’auto, esercizi commerciali, usura, non è più un problema di destra o di sinistra. Come la mafia è un’organizzazione potentissima, duttile e rigida nello stesso tempo, fedele alla tradizione, ma sensibile alle novità con grandi entrature nel mondo degli affari e della politica. E’ anche un’organizzazione che distrugge i principi della democrazia e del libero mercato. E’ un fenomeno costruito dall’uomo e l’uomo la può sconfiggere. Bisogna attaccarla dove ha i suoi interessi, bisogna rimuovere chi non è all’altezza del compito, chi sottovaluta il problema. Non sappiamo esattamente quanto grande e pericolosa sia la presenza della ‘ndrangheta nel nostro Ponente. Nella provincia di Imperia nessuno può salire in cattedra. Dagli ammiccamenti con la malavita organizzata, né storicamente, nè localmente, pochi sono immuni. Occorrono segnali chiari. Quanto prima deve emergere una nuova concezione della politica, del bene pubblico. Bisogna iniziare tutti a denunciare piccole e grandi violazioni della legalità e continuare a farlo. La politica, gli amministratori, i rappresentanti del popolo devono dare l’esempio. Chi ha commesso irregolarità, chi ha mercanteggiato con i mafiosi voti o affari deve essere mandato a casa. Nessuno può invocare il garantismo per garantirsi l’incolumità. Se questo cancro sociale esiste, è presente anche dalle nostre parti bisogna reagire, denunciare, costruire una nuova coscienza civile. “E’ ora di ribellarsi”. Roberto Basso
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SOMMARIO
Sommario
■ SERVIZI SPECIALI Io la penso così di Bruno Giri Ritorna il treno Mosca-Nizza Inserto Rallye di Sanremo
■ da SANREMO
Parto cesareo o naturale? Via Agosti la nuova via Gluck? Consiglio Comunale
pag. 6 pag. 9 pag.31 pag.21 pag.22 pag.24
■ da IMPERIA
Strescino santifica il porto e Caltagirone pag.19 Caserma Camandone: la rimpatriata pag.20
■ dal PONENTE
Mafia a Ventimiglia? Taggia: degrado in via San Dalmazzo
pag.35 pag.27
■ RUBRICHE C’era una volta il bar Pillole dal web Magazine Sport Magazine Zona disco 7 giorni di cronaca Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti
pag.48 pag.48 pag.39 pag.45 pag.50 pag.37 pag.51 pag.61
Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002
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GIOVEDI 30 SETTEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA
Stasera su Primocanale il “caso Ventimiglia” con Scullino Alle ore 21 a Destra&Sinistra si parla di n’drangheta
Malavita in Comune a Ventimiglia? Dopo Bordighera i carabinieri chiederanno al Prefetto anche lo scioglimento del Consiglio comunale della città di confine perchè in odore di ‘ndrangheta? Dell’incredibile situazione che si è venuta a creare nella Scullino Conte provincia di Imperia, dei sospetti di collusione tra mafia e politica che preoccupa, turba ed indigna la società civile, questa sera alle 21 se ne parlerà a Primocanale nella trasmissione “Destra&Sinistra” condotta da Roberto Basso. Ospiti in studio il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, il direttore generale e presidente di Civitas, Marco Prestileo, il segretario provinciale del Pd, Leandro Faraldi e Giuseppe Conte, uno dei più autorevoli poeti e scrittori contemporanei.
Faraldi
Prestileo
SANREMO
Amanti killer: in tribunale la perizia sulle ferite inferte Si torna a parlare delle due amanti killer di Bordighera, Chiara Cortese Pellin e Federica Belone, quest’ultima figlia della mancata vittima, Paola Berselli. Nei giorni scorsi, davanti al gup Maria Grazia Leopardi, è stata illustrata la perizia del medico legale Maurizio Piombo sulle ferite inferte a Paola Berselli, per mano della Pellin. Si tratta di due lievi lesioni provocate dalla lama del coltello, che potrebbero essere conseguenza della desistenza di Chiara, oppure della pronta reazione della vittima. Gli avvocati difensori stanno cercando, proprio grazie a questo particolare, a far derubricare il reato da tentato omicidio a lesioni. Nel frattempo Paola Berselli dichiara che la Pellin prima di scagliarvisi contro avrebbe detto: “Ti devo uccidere!” una frase che non lascerebbe dubbi.
SANREMO
Il Comune non paga: ditte furiose Molte imprese sono preoccupate, per non dire furiose, e pronte, se necessario a ricorrere a vie legali. Rischia di trasformarsi in un boomerang per il Comune il blocco delle opere pubbliche deciso per stare nei pesanti limiti di spesa, imposti dal patto di stabilità. Tra i più arrabbiati vi è la Soncini Spa, la ditta che ha eseguito i lavori di riparazione della condotta fognaria a Portosole, in piena emergenza balneazione. Il Comune non gli avrebbe ancora pagato i 200 mila euro che gli spettano. Lo stesso blocco dei cantieri non può essere protratto oltre, in quanto dopo sei mesi di fermo, l’impresa appaltatrice acquisisce il diritto di rescindere il contratto, di pretendere il dovuto e di chiedere i danni.
IMPERIA
Emergenza rifiuti in provincia, arriva la stangata Nessuna proroga sul conferimento dei rifiuti nell’impianto, ormai saturo, di Collette a Taggia. La provincia di Imperia, dai primi giorni di ottobre, dovrà portare parte dei suoi rifiuti a Vado Ligure. Questo il risultato dell’incontro tra Luigi Sappa, presidente della provincia di Imperia e gli assessori regionali all’Ambiente; ora il grosso problema è quello dell’aumento dei costi che i vari comuni dovranno affrontare rischiando di sforare il patto di stabilità.
Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione
Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara
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MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure
DOLCEDO Bar Barlume Bar Rist. Tunu’
OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero
FANGHETTO Gastaldi Marisa
PERINALDO Bar Fantasy
GRIMALDI Giardini Hanbury
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IMPERIA Alimentari Franco Renziana Fraz. Poggi Grotte Di Nerone & C. Bar Cafe’ Zebrano A Cuvea Enoteca B.f. Bagni Sogni D’estate Bar Agostino Bar American Bar Arcobaleno Bar Aurora Bar Bacicadda Bar Bertaina Bar Blu Bar Bon Caffe’ Sas Bar Borgo Peri Bar Bottiglieria Mirella Bar Buffet Ffss Bar Caffe’ Del Porto Bar Carla Bar Centro Bar Corsaro Bar Dello Studente Bar Gelateria Pinotto Bar Le Palme Bar Ligure Bar Mimi’ Bar Niki Bar Nizza Bar No Name Bar Novelty Bar Osteria Dell’impero Bar Pensilina Bar Pirata Bar Preve Bar Sport Bar Stazione Ff.ss. Bar Tabacchi Il Gattopardo Bar Torrefazione Brozzu Bar Zanzibar Dream S.a.s Bocciofila P. Salvo Breakfast Caffe’ Sas Caffe Cico Caffe’ Garibaldi Piccardo Maria Teresa Caffe’ Pepito Caffe’ Rossini Caffetteria Degli Orti Dalla Padella Alla Brace Danais Di Paradisi Luca Forever Leudo Snc Madamadore’ Mapango Cafe’
PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71
Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto
Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre
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ATTUALITA’
L’ECO DELLA RIVIERA
Io la penso così Il gioco on line salverà il cas di Bruno Giri
Sono alcuni mesi che su queste pagine annoto i miei pensieri ad alta voce scrivendo un elzeviro settimanale che un po’ si ispira al “Chè”, secondo il quale dire la verità al tempo dell’inganno universale è il vero atto rivoluzionario, e un po’ si ispira al Liga per il quale cantarla è una scelta, naturalmente di vita. Di solito non mi costa fatica scriverla perché alla mia età, con l’esperienza accumulata e grazie al metodo socratico tra le tante verità riesco facilmente a far emergere non quella assoluta, che non esiste, ma la mia su questioni che possono interessare chi legge. Succede però ogni tanto di non riuscirci e di annaspare nel buio pesto e allora mi assale la preoccupazione che l’incapacità di farmi un’opinione su qualcosa sia sintomo di rincoglionimento senile, timore che scompare non appena riesco ad annusare il bluff, la mistificazione cioè - appunto - l’inganno collettivo e a riconoscerne controluce le inconfondibili impronte. Questa volta mi è successo nel tentativo di vederci chiaro e di farmi almeno un’idea su un argomento tabù, avvolto nel più impenetrabile dei misteri, il gioco on-line esercitato dal casinò di Sanremo. Così per entrare nell’ambiente ho pensato di partire dal mondo dei paradisi fiscali che sono l’humus e il brodo di coltura del gioco a distanza e che in questo campo rappresentano forse la traccia maggiormente significativa ed efficace, da quando a travestirsi da serpente tentatore che porge la mela sull’albero del peccato è spesso un Procuratore della Repubblica, magari antimafia, e non l’Agenzia delle Entrate. Una volta la cartolina illustrata spedita da uno qualsiasi di questi empirei terrestri ritraeva un paesaggio esotico, riservato a VIP autonomi e autosufficienti, che so ?, capitani d’industria e finanzieri d’alto bordo in
Arma ha l’incubo delle società offshore. Turbolenze sui lavori di Area 24 e sulla Millenium. A rischio centianaia di box auto e negozi nell’area dell’ex stazione? L’ansia di chi ha comprato. Il giallo di un mutuo di 6 milioni di euro
pensione, ma aperto anche ai latitanti di lusso, a tangentari, bancarottieri e boss mafiosi nostrani in mezzo ai quali ogni tanto faceva capolino qualche dittatore sudamericano o africano che aveva perso strada facendo lo scettro e il potere. Una specie di prigione dorata, per intenderci, un’ultima spiaggia assolutamente preclusa a noi comuni mortali. Tra i privilegiati, i politici non colpiti da mandato di cattura erano mosche bianche, perché in questo campo bisogna essere liberi dalla dipendenza economica nella quale normalmente cade invece chiunque altro tra loro decida di scendere in campo full immersion. Insomma, il paradiso fiscale era un posto, una location, un luogo fisico, un buen retiro nel quale alle prime avvisaglie di burrasca uno poteva mettere al sicuro se stesso, la propria famiglia e soprattutto le proprie sostanze contro il rischio di cadere in miseria ma anche contro quello della confisca
e dell’estradizione. Ora invece le cose sono profondamente cambiate, me ne convinco ogni giorno di più, e di quel genere di paradiso fiscale è rimasto poco o nulla, da quando la rete delle convenzioni internazionali di contrasto al terrorismo e alla droga ha stretto le maglie e chiuso tutti i varchi e soprattutto da quando l’intelligence globalizzata è riuscita a penetrare i gusci delle varie Repubbliche delle Banane lasciandole a custodire soltanto i segreti di Pulcinella. Ormai il paradiso fiscale si è smaterializzato sublimando in una categoria dello spirito, in un concetto surreale e metafisico che si identifica con un sito virtuale alla portata di tutti per via telematica, e soprattutto è diventato il vero scudo spaziale per i furbi di tutto il mondo, un paravento universale che li copre e li protegge tutti quanti, compresi quelli domestici e ruspanti del cortile di casa nostra. Ecco perché mi fanno ridere le società offshore
domiciliate negli isolotti sperduti dei Caraibi, e in particolare le società Printemps Ltd, Timara Ltd e Jaman Directors Ltd. della Repubblica di Santa Lucia. Anche loro, secondo me, partecipano a quell’inganno universale al quale Guevara intendeva contrapporre la sua verità, inganno che assorbe, a tempo pieno e da oltre sei mesi, la politica italiana, i più autorevoli e ascoltati mass media del nostro Paese, tutte le sue istituzioni pubbliche e in special modo il Governo nazionale e il suo premier, le cui fortune politiche e la stessa sopravvivenza dipendono in larga parte dalla composizione del management di tre offshore da operetta comica e non dalla formazione del cda di Unicredit o di FIAT e di FIAT Industrial dopo lo spin-off dei giorni scorsi nell’azienda torinese. Per vederci chiaro e uscire dall’inganno, mi sono detto, devo invece guardare ai paradisi fiscali veraci, e in particolare a quello domestico, a portata di mano, anzi di clic, nel quale anche la serva può entrare con una e-mail o una telefonata per occultarvi la cresta sulla
spesa e dove la donnetta con un centinaio di euro è libera di costituire all’altro capo del mondo una società che potrà amministrare nel più assoluto anonimato grazie a un “nominee” fiduciario da lei stessa scelto e pilotato. Con internet e l’informatica il paradiso fiscale è ormai unico e globale e ha la consistenza e le dimensioni di una gigantesca galassia recentemente fotografata, inventariata e mappata in tutte le sue componenti e per aree geo-politiche di appartenenza da un illustre tributarista genovese, il professor Victor Ukmar, nell’ambito di una ricerca condotta a livello europeo. I risultati dell’indagine e il quadro complessivo che ne è uscito danno un’idea precisa dell’ambiente, che appare molto diverso dall’acquario pescoso nel quale da anni Di Ponziano dice di voler gettare il tramaglio del gioco virtuale. Più che di una vasca si tratta in realtà di un oceano popolato da squali voraci e attraversato da flottiglie agguerrite di bucanieri con base giurisdizionale proprio negli antichi paradisi fiscali,
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L’ECO DELLA RIVIERA
ATTUALITA’
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sinò di Sanremo? Di Ponziano ci crede, io dubito riconvertiti e informatizzati. A quattro secoli di distanza succede in tutto il mondo quello che succedeva nei Caraibi all’epoca della guerra tra Inghilterra, Spagna e Olanda, con le cosiddette lettere di marca o di corsa. Firmandone una, per esempio, un bisavolo di Lady Diana, re Carlo II° Stuart che il popolino chiamava confidenzialmente “Merry Monarch” cioè in pratica, per la folla di amanti che manteneva, il Re Puttaniere, nominava suo corsaro cioè combattente in nome di Sua Maestà britannica, il filibustiere Morgan per evitare che i belligeranti in caso di cattura lo trattassero come un volgare pirata fuorilegge e lo appendessero a un pennone e attraverso il Governatore della Giamaica a Port Royal gli metteva a disposizione la flotta, le armi e la ciurma di bucanieri locali reclutati in un corpo speciale che agiva in parziale deroga alle norme consuetudinarie della guerra e della navigazione mercantile. Oggi, rimanendo all’esempio, i pronipoti di quei bucanieri si sono messi in proprio come freebooters, cioè saccheggiatori di portafogli e, per tacere d’altro, gestiscono senza controllo una miriade di casinò virtuali esentasse ai quali con un click la famosa serva può accedere da Abbiategrasso o da Frosinone e la famosa donnetta può partecipare al business sottoscrivendo quote azionarie. Le lettere di marca o di corsa per aprire sempre nuove case da gioco fisiche e on-line ora gli eredi dei bucanieri se le scrivono da soli perché fanno parte del gruppo dei 53 Stati indipendenti del Commonwealth britannico e qualcuno di loro, come a Santa Lucia, ha inaugurato un altro genere epistolare, quello dello spaccio del segreto societario in modiche dosi : chissà che, come quattro secoli fa, non entri nel porto di Castries qualche galeone pieno di dobloni d’oro ? Così solamente ai pie-
di del trono di Elisabetta II prospera un arcipelago offshore di una ventina di paradisi fiscali che fanno tutti capo alla City di Londra e che vanno dalle isole Cayman a quella di Man e alle isole del Canale, da Malta alle Mauritius, dalle Barbados alle Bahamas, da Macao alla Malesia e via dicendo, senza contare quello che avviene nelle altre parti del globo, in Cina, nei subcontinenti indiano e latinoamericano, States compresi e nei Paesi oltrecortina. Mal contati si calcola che ogni anno nel mondo entrino in questa galassia e siano risucchiati dal buco nero dell’anonimato oltre 2.000 miliardi di dollari la metà dei quali provengono dal traffico di armi, droga e attività terroristiche e l’altra metà dalla cosiddetta “pianificazione fiscale”, che è un eufemismo per indicare l’evasione. Il cuore del sistema sono le 750.000 società offshore, il milione e mezzo di trust di ogni genere e specie, le 10.000 agenzie bancarie, chiamiamole, ufficiali e una formidabile struttura bancaria parallela fatta di organizzazioni che disobbediscono alle regole dell’intermediazione finanziaria internazionalmente riconosciute ma anche da vere e proprie banche clandestine o quasi, come la Chop Shop cinese, la Chiti o Hundi indiana e la Stash House sudamericana. Non si contano i flop delle iniziative delle autorità nazionali e internazionali per mettere le mani su questa immensa ricchezza
quando è frutto o strumento di attività illecite come il riciclaggio, il terrorismo, i traffici di armi, di droga e quant’altro e per farla emergere e renderla trasparente quando è pulita ma si sottrae agli obblighi fiscali. Le blacklist e lo scudo fiscale sono solo gli ultimi arrivati, e stando alle rilevazioni dell’Ufficio Italiano Cambi il sistema nella sua struttura complessiva non ne ha risentito, anzi non se n’è neppure accorto, tra capitali che rientrano e capitali che continuano a uscire con trasferimenti elettronici. Dove ha fallito Obama nel tentativo di prosciugare i pozzi a Bin Laden, mi sono detto, dove non ce l’ha fatta Netanyahu con quelli di Hamas, Zapatero con l’Eta, Putin con i ceceni, Erdogan con i curdi del Pkk vuoi vedere che ce la farà Di Ponziano mettendo on-line un casinò virtuale dove la password è il codice fiscale, la login è nome, cognome e
indirizzo del giocatore e le vincite vengono pagate con bonifico bancario al netto delle imposte ? Ed è lì che mi sono svegliato e ho aperto gli occhi sulla mia verità, perchè ho capito che quel diavolo di manager dopo averlo fatto con le videolottery era riuscito ancora una volta a prenderci tutti per il sedere. Sempre alla ricerca della verità sulla pista dei paradisi fiscali la cronaca di questi giorni registra una analoga presa che però sta maltrattando il sedere dei taggiaschi quando sono venuti a sapere dal blogger Mazza, e poi dai giornali che riportavano le dichiarazioni degli acquirenti incazzati e dei subappaltatori rimasti a bocca asciutta, che la società Millenium Capital Holding Italia s.p.a. controllata da una società anonima lussemburghese offshore, la holding Millenium Capital Partecipations s.a. con sede in Rue de la Chapelle, 3 Lussemburgo, aveva ceduto a una srl, la Millenium Sviluppo Immobiliare, il contratto col Comune e con Area 24 per realizzare sotto terra diverse centinaia di box auto. Il fatto è che dal 10 agosto i lavori sono fermi, e stando alle dichiarazioni che il subappaltatore ha rilasciato ai giornali, già a marzo c’erano stati degli insoluti, il mutuo di 6 milioni era stato incassato per intero dalla Millenium mentre i lavori erano solo al 45 per
cento del loro sviluppo e tutti i box sono già stati venduti a 40-50.000 euro l’uno. Così, a quanto pare, siamo alle carte bollate con la richiesta al Tribunale di sequestrare il cantiere, antefatto di una ennesima eterna incompiuta, una enorme voragine proprio nel cuore turistico e commerciale di Arma dove prima c’era un parcheggio per 300 posti auto. Leggendo la notizia lì per lì ho pensato che davvero esistesse un anonimo imprenditore lussemburghese che ha deciso di investire ad Arma di Taggia in Italia e per un attimo l’ho creduto davvero conoscendo il rigore degli organismi bancari e finanziari di controllo nel nostro Paese, che fanno dire a molti : meno male che Draghi c’è e che anche Tremonti c’è. Ma poi mi è venuto un dubbio, sono andato a verificare e ho scoperto che nei paradisi fiscali di 30 Stati operano 320 banche italiane, 30 delle quali in Lussemburgo, senza contare i 117 gruppi bancari esteri dei quali hanno il controllo e soprattutto sono venuto a sapere che quasi la metà delle società italiane quotate in borsa - 112 su 250 – e un gruppo bancario ogni cinque hanno partecipazioni di controllo su società con sede nei paradisi fiscali. A questo punto, ho capito di avere perso, ho rinunciato alla verità, ho alzato le mani e mi sono arreso.
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Dopo 100 anni ritorna in Riviera il treno Nizza-Mosca Sanremo. Dopo 96 anni è tornato in riviera il treno della belle epoque: stiamo parlando del collegamento ferroviario tra Mosca e Nizza che fu sospeso nel 1914 per via dell’inizio della Grande Guerra. Un treno, quindi, dal sapore antico, di tempi lontani, di quando nella Sanremo che odorava di mandarino i numerosi nobili russi venivano a passare lunghi periodi di villeggiatura. Il convoglio ha toccato buona parte delle città costiere della nostra provincia ma pochi se non nessuno, sarebbero i passeggeri scesi. Nella città dei fiori i turisti russi (facoltosi uomini d’affari, imprenditori, politici etc) sono rimasti seduti comodamente al loro posto raggiungendo le mete più allettanti della Costa Azzurra. Il viaggio del treno è iniziato giovedi dalla stazione Belorussky di Mosca alle 16 e 17 e ha toccato varie località tra le quali: Vyazma, Smolensk, Orsha, Minsk, Brest, Terespol, Warsaw, Katowice, Zebrzydowice, Bohumin, Břeclav, Vienna, Linz, Innsbruck, Bolzano, Verona, Milano, Genova, Sanremo, Bordighera, Ventimiglia, Menton e arrivo a Nice di sabato alle 19 e 12. Questo ambizioso progetto delle “Russian Railways” prevede un collegamento settimanale tra la capitale russa e la città natale di Garibaldi, andata e ritorno; il costo del biglietto è di 306 euro andata e ritorno, in pri-
Sospeso nel 1914 prima della prima guerra mondiale ma classe è di 459 euro, la businnes class costa 1200 euro ma al suo interno si possono trovare servizi privati doccia e quant’altro per viaggiare coccolati e ovviamente rendere più leggeri i due giorni di viaggio. Andrea Di Blasio
“
Arrivano i russi, ma nessuna autorità, nessun sindaco gli fa festa. Perchè?
“Meno male che ci sono i russi”. Sono loro i nuovi ricchi. Si dice siano loro ad aver preso il posto degli sceicchi arabi, siano loro a salvare il turismo anche dalle nostre parti. Se è tutto vero, visto che dopo 100 anni grazie alla Francia e alla Russia una volta alla settimana arriva in Costa Azzurra, e quindi passa anche dalla nostra Riviera dei fiori, il “treno dei sogni”, una specie di mitico Trans Europa Express che unisce Mosca a Nizza, perchè nessuna delle nostre città interessate, nessun sindaco di Sanremo, Ventimiglia, Imperia, Diano, Bordighera, Taggia e limitrofi hanno festeggiato, dato risalto e l’importanza che l’eccezionale evento meriterebbe? Perchè il super treno Mosca-Nizza ed i suoi preziosi viaggiatori, ogni settimana o una volta al mese, non vengono salutati, accolti, festeggiati con bandiere, musica, brindisi, fiori, in una o più stazioni della provincia di Imperia? Perchè non si da un ospitale, anche se interessato, “benvenuto” a potenziali nuovi ospiti, a probabili nuovi turisti russi “con i soldi”? Anche questo è marketing, cortese, intelligente e a costo zero. r.b.
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Le roulette sanremesi in tilt. Si salva solo Venezia
Si conferma la tendenza negativa anche a Campione come negli altri due casinò ticinesi
Sanremo. Sono in netta diminuzione gli introiti della casa da gioco matuziana rispetto al 2009. L'anno scorso la cifra era di 78.905.000 euro, quest'anno è di 76.494.000 euro, con una flessione quindi di 2.411.000 euro e per chi ama le percentuali del meno 3,1 %. Queste stime raggruppano i giochi meccanici (-3,6%), da tavolo (-4,9%) e l'on line escluso che ha avuto una crescita del 168,8 %. L'ulteriore riduzione degli introiti rispetto alle precedenti elaborazioni è condizionata dal netto peggioramento osservato nel mese di luglio, dove si son registrate notevoli contrazioni in termini di presenze per via della crisi turistica di Sanremo. E per quanto riguardano i costi della produzione, il consiglio comunale giorni fa ha approvato la ricapitalizzazione del Casinò per quasi 400mila euro e la previsione d’incasso è stata corretta da 80,6milioni di euro a 76,4 attuali. La perdita di esercizio stimata è di 1,2milioni di euro e l’amministrazione dovrà trovare 271mila euro per arrivare a pareggiare la stima del passivo, oltre ai 120mila per portare il capitale sociale al minimo di legge. Comunque è una situazione “lacrime e sangue” quella al casinò, infatti nei servizi commerciali è stata approntata una riduzione di 300mila euro, gare 400mila euro, con la roulette che non ha dato i risultati sperati. Ma aumentano gli incrementi per il gioco on line, ben 385mila euro, nel materiale gioco e varie, più 68mila euro. Il costo del personale è in diminuzione, 345mila euro e addirittura qualche maligno sostiene che con-
verrebbe far scioperare i dipendenti, in modo da risparmiare ulteriormente sul personale. Questi alcuni dati sulla casa da gioco, in questo periodo di crisi infinita. Toccherà ora al nuovo cda targato Di PonzianoGhersi-Giancaterino, trovare nuove risorse per far aumentare gli incassi del casinò per contrastare questa crisi. Facendo un confronto con altri casinò, italiani ed esteri, vediamo ad esempio che a Venezia hanno aperto al mercato cinese, cosa che a Sanremo non sono riusciti a fare e secondo Vittorio Ravà “la clientela cinese rappresenta il 40 per cento del nostro fatturato” e aggiunge: “"il mio principale obiettivo è quello di soddisfare il cliente e quindi credo che presto apriremo un ristorante cinese nella sede di Ca' Noghera". E i primi dati della nuova gestione sembrano dare ragione a Ravà: più 8% di ingressi nei primi venti giorni di agosto con un aumento del fatturato che in molti sperano possa contribuire a coprire il “buco” di circa 5 milioni di euro registrati nel primo semestre 2010. Uno degli obiettivi dettati dal sindaco all'Ad è quello del rilancio della sede storica di Ca' Vendramin Calergi che ha inaugurato un mese di “porte aperte”. “Ma la vera scommessa - sottolinea l'amministratore delegato - è quella di adeguare la performance della sede veneziana a quella della terraferma”. Sfida non da poco visto i numeri di Ca' Noghera che in undici anni di attività ha attirato qualcosa come nove milioni di giocatori. Per cercare di raggiungere l'impervio obiettivo Ravà potrà giocare la carta vincente
rappresentata dai tornei di poker Texas Hold'Em, che già a Venezia hanno portato centinia di giocatori da tutto il mondo. Nell'enclave italiana di Campione si conferma la crisi infatti nel primo semestre 2010 il Casinò di Campione ha incassato 4.861.000 euro in meno rispetto a quanto preventivato a novembre 2009, mentre i costi per l'intero anno saranno superiori di 1.500.000 euro rispetto al previsto, considerando che nel periodo gennaio-giugno hanno già superato di 624mila euro quanto era stato incluso nel budget preventivo. In compenso, nel periodo luglio-agosto 2010 la Casa da gioco ha registrato un'inversione di tendenza per quanto riguarda gli incassi in euro, anche se il dato è opposto se epurato dall'effetto cambio, in questo periodo particolarmente favorevole al franco svizzero rispetto all'euro. Nella Svizzera Italiana, a Mendrisio e Lugano, si conferma il dato di Campione. Le entrate ai tavoli sono diminuite rispetto all’anno precedente di oltre il 25% e incassi garantiti dalle slot machine scesi di poco più del 9%: i dati del giugno 2009 del Casinò Admiral sono un chiaro
indicatore della crisi in corso nel settore delle case da gioco ticinesi. Ancor peggio fa Lugano, dove nello stesso periodo si è registrata una contrazione del 9% degli introiti derivanti dalle slot e addirittura del 60% di quelli ai tavoli. Alla luce anche della crisi, i vertici della casa da gioco di Mendrisio hanno deciso tra l'altro di rimandare l'apertura dei nuovi spazi di gioco, distribuiti su mille metri quadri di superficie. Tornando in Italia, a Saint Vincent, la casa da gioco chiude il mese di agosto con proventi lordi di gioco pari a 9.298.568 euro, il 3 percento in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per il Casinò, tuttavia, si tratta di un "dato positivo e incoraggiante in costanza della congiuntura economica negativa che ha condizionato fortemente anche il comparto turistico in occasione delle tradizionali ferie di agosto e che conferma la buona salute del Casinò di Saint-Vincent rispetto alla concorrenza". Ma il binomio manifestazioni/ casinò in Valle d'Aosta non manca, infatti mese di settembre si è aperto all'insegna di un cambiamento certamente molto importante, il completamento del-
la fusione che sancisce, in via ufficiale e definitiva, la nascita del “Saint-Vincent Resort & Casino”, che vede finalmente unificata la gestione della Casa da gioco e del complesso alberghiero del Grand Hotel Billia, oltre ai tornei di poker texano, rally, concerti vari e quant'altro. Questa una piccola visione d'insieme sui casinò nazionali e del Ticino. Chi sta meglio è Venezia, Saint Vincent tiene, Sanremo e Campione d'Italia son quelli che stanno peggio. Anche se c'è da dire che la flessione di Campione è sinergica a quella dei suoi due concorrenti di Lugano e Mendrisio. Quindi che fare? A Sanremo per cercare di arginare la crisi del settore, il comune ha timidamente limitato l'orario di apertura alle numerose sale gioco che per via del decreto Abruzzo, stanno invadendo la penisola. Di sicuro per far ripartire il casinò, il nuovo cda, dovrebbe investire più sugli spettacoli di qualità, quest'anno tirare fuori Iva Zanicchi e Peppino di Capri dalla naftalina non ha avuto molto senso, e aprirsi ai mercati emergenti come Cina, Russia e petroldollari arabi. Andrea Di Blasio
La stazione Fs di Sanremo trasformata in piscina Sanremo. La rottura di un tubo dell’acqua ha provocato ritardi e disagi nel primo pomeriggio di martedì 28 a molti viaggiatori. Questa la testimonianza di uno di loro, Yuri Ivaldi: “Alle 12,15 arriviamo in stazione per prendere il treno delle 12,25 per Montecarlo. Raggiungiamo il bin. 1 e attendiamo il convoglio (con già annunciati 10 min. di ritardo) in sala di aspetto. Dopo pochi istanti sentiamo un forte rumore di pioggia battente. Incuriositi ci alziamo e buttiamo l’occhio verso il tunnel dei binari. Ciò che vediamo è un autentico muro d’acqua causato, supponiamo, da un mal funzionamento del sistema antincendio. Andiamo in biglietteria e avvertiamo sia il personale allo sportello sia la Polfer che assai reativamente va subito a controllare. Dopo circa una trentina di minuti riescono a chiudere l’acqua e noi riusciamo, assieme agli altri sparuti passeggeri, a prendere il treno che di ritardo ne ha accumulato, ovviamente, dell’altro (circa 20-25 minuti). Insomma, nulla di particolarmente grave nè ecclatente escluso il ritardo che di fatto, per via delle coincidenze, ci fa arrivare a Montecarlo circa 50-60 min. dopo il previsto; inoltre nessuna comunicazione è stata fatta con l’altoparlante e noi passeggeri per sapere qualcosa abbiamo dovuto farci su e giù il lungo tunnel che collega i binari all’atrio. Ancora una volta emerge con evidenza che viaggiare in treno su questa tratta, tra un disguido e un altro è sempre una gran rogna.”
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Test sugli animali. Il fine giustifica i mezzi? Non sempre
Alessio Pasquali
Sanremo. L’Italia si divide, dopo l’approvazione, da parte dell’Europarlamento, del testo sulla direttiva inerente la vivisezione e la sperimentazione sugli animali a fine di ricerca medica. A correre i rischi maggiori saranno i cani e i gatti randagi, oltre alle solite cavie, conigli ecc, ma non è finita qui. In casi particolari potranno essere sottoposti a esperimenti scientifici addirittura i primati non umani. Quindi anche il nostro Paese sarà obbligato a consentire gli esperimenti su animali considerati da gran parte dell’opinione pubblica “intoccabili”, un provvedimento che in Italia era stato proibito dal 1991. Per alcuni una scelta indispensabile, dettata dal fatto che la ricerca, altrimenti subirebbe un rallentamento preoccupante. Posizione adottata dallo scienziato Mario Capecchi, il ricercatore di origine italiana dell’università dello Utah (Usa) che sulla questione si è così espresso: “Abbiamo regole precise per gli esperimenti sugli animali, e cerchiamo di non farli soffrire, ma non si può evitare di usarli, perché permettono di fare scoperte che non possono essere fatte usando altri metodi. Grazie agli animali si possono capire le malattie e successivamente creare piattaforme su cui sviluppare possibili terapie”. Di tutt’altro avviso la biologa Michela Kuan, responsabile nazionale della Lav, settore vivisezione, che ha così commentato: “Nel complesso, il testo approvato risulta deludente,
Mario Capecchi
soprattutto in considerazione dei progressi scientifici effettuati in questi anni e dell’affermarsi dei metodi alternativi all’uso di animali. Senza contare il parere dell’opinione pubblica, espressasi in modo chiaramente contrario alla sperimentazione animale. Il testo proposto nella sua prima versione nel novembre del 2008, era fortemente innovativo rispetto al vigente e, anche se non totalmente coerente con le ottiche animaliste, presentava numerosi punti migliorativi per la tutela e il benessere degli animali da laboratorio; purtroppo tale testo nel corso dei mesi è stato modificato attraverso vari passaggi, tutti peggiorativi”. C’è anche chi avanza il dubbio, che questa scelta da parte del parlamento europeo, sia dettata in seguito a pressioni provenienti da importanti case farmaceutiche. Un’ipotesi difficile da dimostrare, ma che se trovasse conferma farebbe scaturire proteste ben più veementi di quelle fin qui registrate. L’unico modo per farsi un’idea è ascoltare, capire e valutare i differenti punti di
vista. Da entrambe le parti si sentono tematiche e considerazioni molto diverse tra loro. Ad esprimere le loro opinioni sull’argomento anche alcuni nostri concittadini. “Capisco che per gli amanti degli animali possa rappresentare uno choc” afferma Giuseppe Grosso e prosegue: “Io per primo quando vedo degli animali maltrattati, resto indignato. Ma questo è un caso ben diverso, il fine è diverso. Con questo non voglio dire che sia meno brutale, ma se è necessario, per riuscire in futuro a sconfiggere malattie e salvare vite umane, allora credo che si debba fare. Non si tratta di insensibilità, ma di capire quale siano le priorità e tra il sacrificio di alcuni animali e la possibile salvezza di essere umani, io non ho dubbi”. Del tutto contraria Clara Giusti che dichiara: “Mi viene la “pelle d’oca” solo a pensarci. Chi non possiede un animale forse non può capire. Questi poveri animali vengono sottoposti a sofferenze paurose. Passano la loro vita dentro a delle gabbie, gli vengono iniettate delle malattie per poi iniziare a cercare le cure adatte. Molti di essi muoiono rapidamente, mentre altri vivono un po’ più a lungo, ma per quanto? E soprattutto in quali condizioni? Sul web si possono osservare dei video o delle immagini, relative ad esperimenti condotti sugli animali che fanno star male. La razza umana è davvero la specie più crudele”. Dalla parte degli animalisti anche Alessio Pasquali: “Quando penso alla scien-
Clara Giusti
za, immagino studi avanzati compiuti con macchinari quasi fantascientifici. Invece, nonostante stia per iniziare il secondo decennio del 2000, ci ritroviamo ancora a dover fare degli esperimenti su degli animali inermi, senza nessuna possibilità di difendersi. Forse non siamo così evoluti e avanzati come crediamo”. “Il fatto di polemizzare su questa direttiva europea deriva dal modo in cui consideriamo nella nostra cultura i cani e i gatti. Per noi sono animali da compagnia. Però la maggior parte delle persone, non si crea nessun problema a mangiare la carne di vitello, o di agnello, né tanto meno di coniglio. Perché? Sono comunque esseri viventi che devono subire una vita in cattività, per poi venire uccisi e macellati. Gli agnelli ad esempio non muoiono sul colpo, ma vengono sgozzati e fatti morire lentamente per non fare indurire la carne. E questo è solo uno dei tanti esempi che si possono fare. Le aragoste vengono gettate vive nell’acqua bollente, eppure è considerato un piatto prelibato. Per quale motivo viene considerato più crudele condurre esperimenti scientifici su degli animali, che solo in alcuni casi possono portare alla morte degli stessi, piuttosto che ucciderli per mangiarli? Che differenza c’è tra un cane ed un vitello? Chi decide che un vitello possa morire mentre un cane no? Insomma tutta questa indignazione nasce semplicemente da dei tabù, se così si possono chiamare, morali e psicologici. La scienza è giusto che faccia il suo cor-
Giuseppe Grosso
Loredana Macina
so e ricordiamolo che lo fa per il bene anche di quegli uomini che ora si lamentano tanto e dei loro discendenti”. La protesta degli animalisti comunque va avanti. Nel frattempo, l’ago della bilancia resta in bilico. Sicuramente non è nostra intenzione spostarlo in favore di una parte piuttosto che dell’altra. Ma ci piacerebbe che in un futuro non troppo lontano, questo tipo di problematiche possano essersi estinte, che la scienza possa offrire molte più risposte delle innumerevoli domande ad oggi irrisolte, che negli studi scientifici si possano svolgere test senza compromettere la vita degli animali. Ora il parlamento europeo afferma che la scienza non può fare a meno di questi studi. Ma qual è la motivazione sul perché in seguito a questa direttiva sono spariti tutti gli incentivi per una sperimentazione alternativa alla vivisezione sugli animali? Le povere bestiole e tutti i loro amici attendono delucidazioni e si augurano una pronta marcia indietro. Alessio Pastorelli
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Guerra del gas a Molini di Triora, scoppia il caso “parentopoli” Molini di Triora. Scoppia il caso a Molini di Triora, la “Parentopoli” del gas. Nel consiglio comunale del 24 settembre scorso l'ordine del giorno del consigliere comunale di minoranza di “Lavorare insieme per cambiare”, Antonio Becciu, sulla riduzione della tariffa del gas, ha suscitato un'infinità di polemiche. La pratica non è passata e l'agguerrito consigliere Becciu svela l'arcano: in sostanza la maggioranza ha votato a sfavore perchè nessun consigliere avrebbe goduto dei “privilegi” di questa iniziativa perchè non collegato alla rete del gas. Il sindaco Moraldo ha rispedito al mittente le accuse, sostenendo che il comune di Molini non può cambiare una convenzione con la ditta del gas che è già vantaggiosa per la collettività ma soprattutto, ha evidenziato Moraldo, che la pratica è stata votata solo da 3 consiglieri su 4 dell'oppo-
SANREMO
Anita Garibaldi in visita alla Federazione Operaia Moraldo
sizione i quali, per trasparenza amministrativa, non avrebbero potuto partecipare al voto in quanto utenti o congiunti od affini fino al quarto grado di parentela. Una manovra dell'opposizione per far usufruire a se stessi e ai propri parenti di un servizio migliore del gas? E sempre nella riunione del consiglio, Becciu, ha portato un registratore per mettere su nastro e ha detto Becciu: “la mia iniziativa di registrare il Consiglio comunale, è stata per fini esclusivamente personali e non c'e' stato nessun atto lesivo della privacy”. Andrea Di Blasio
Si è svolto domenica mattina l’incontro alla Federazione Operaia Sanremese su “Garibaldi, le società di mutuo soccorso e gli italiani nel mondo”. Alla presenza di Anita Garibaldi, pronipote di Giuseppe e del professor Luciano Luciani é stata tracciato un breve quadro della storia della Federazione operaia Sanremese e dei legami di Garibaldi con la città e con la Federazione di cui fu nominato Anita Garibaldi con Pino Di Meco rispettivamente Cittadino e Presidente onorario. La visita alla sezione risorgimentale del museo, guidata dalla direttrice Loretta Marchi, ha destato vivo interesse, anche perché nel museo, tra l’altro, sono esposte alcune lettere di Garibaldi, indirizzate nel corso degli anni alla Federazione operaia. Vivacissimo l’intervento di Anita Garibaldi che ha saputo render attuale ed umana la figura dell’eroe risorgimentale. Il professor Luciani ha poi posto l’accento sulle iniziative in corso di preparazione per celebrare il 150° dell’unità nazionale.
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91 studenti della “Pergolesi” al Campus estivo
Sanremo. Grande successo e record di iscrizioni da tutta Italia al Campus musicale estivo organizzato dall’Associazione Pergolesi di Sanremo con la direzione artistica della Prof. ssa Lidia Beccaria e del M° Luigi Giachino. Il Campus ha offerto a bambini e ragazzi la possibilità di trascorrere in compagnia una settimana di vacanza-studio , di essere seguiti da prestigiosi insegnanti (tra i quali concertisti di fama internazionale e Docenti di Conservatorio) , di stringere amicizia con ragazzi provenienti da tutta Italia e di allargare i propri orizzonti culturali. I corsi, rivolti sia ai principianti, sia a coloro che intendevano perfezionare lo studio di uno strumento, hanno avuto luogo a Pradleves, paesino in provincia di Cuneo situato a 820 mt., col patrocinio del Comune, della Comunità Montana Alta Valle Grana e dell’Associazione Pro Loco. Tra i Docenti, il prestigioso violinista Marco Fornaciari (Ferrara), alcuni Professori del Conservatorio Satale “G. Verdi” di Torino: il Compositore Luigi Giachino e il flautista Antonmario Semolini, la flautista Anita Cravero (Torino), La Direttrice della Pergolesi Lidia Beccaria, i pianisti Giuseppe Aneomanti (che tiene corsi di perfezionamento al Conservatorio di Reggio Emilia), Luciano Lanfranchi, già Docente del Conservatorio “G. Verdi” di Milano e “N. Paganini” di Genova, Rosanna Re (Milano), Chiara Romanelli (Torino) , i chi-
tarristi Francesca Ghilione (Savona), Roberto Rozado (Brasile), e Marcello Parodi (Sanremo), la violinista Chiara Gamba (Savona), le cantanti Raffaella Mellace (Sanremo) e Bruna Vietri (Bordighera). Questi i partecipanti, provenienti da tutta Italia: Mancini Edoardo (Livorno) Bussolotti Paolo ( Torino) Bonazzelli Elisa (Piacenza), De Falco Sofia (Ferrara), De Vita Elena Sofia (Bologna), Mengoli Stefano (Bologna), Moffa Giulia (Bologna), Pezzuti Mayra (Milano), Portalone Lara (Padova), Saltini Giovanni (Roma), Cavaleri Simona (Garlenda), De Muzio Felice (Milano), Torriani Luca (Milano), Prati Anita (Milano), Pugni Torriani Laura (Milano), Del Noce Filippo (Torino), Filippini Silvia Maria (Sondrio), Rebaudo Chiara (Sanremo), Saltini Matteo (Roma), Yague Alejandro (Torino), Cavallotto Rebecca (Torino), Prete Martina (Rivoli) , Alfano Giuseppa (Salerno), Cociglio Isabella (Torino), Marcantonio Daniela
(Torino), Migliorisi Alessia (Ragusa), Bosisio Riccardo (Como), Ficai Veltroni Carolina (Milano), Lombardo Carlotta (Roma), Panzani Sandra (Siena), Sinigaglia Corinna (Varese), Tonelli Michelle (Beausoleil, Francia), Vagaggini Chiarangela (Siena), De Pasquale Gianluca (Recco), Ottria Giada (Finale Ligure), Rubegni Valerio (Savona), Sasso Emanuele (Savona), Sorrentino Giulia (Savona), Testori Ludovico (Albisola), Titi Matteo (Savona), Usai Alessia (Calice Ligure), Berta Edoardo (Calice Ligure), Fiallo Amina (Savona), Giraudo Chiara (Savona), Mancini Marta (Livorno) Manconi Francesco (Albisola), Mareri Giorgio (Finale Ligure), Bastardini Annachiara (Ospedaletti), Bastardini Rodolfo (Ospedaletti), Bellin Ilaria (S. Stefano al Mare), Bonfante Valerio (Sanremo), Cannizzaro Matteo (Sanremo), Caporusso Jaya (Sanremo), Catalano Alfonso Maria (Enna), De Santis Giovanni (Torino), Di Fabio Mattia (Riva Ligure), Di Sabatino Riccar-
Hanno più iscritti loro che Area Sanremo che porta 2 giovani talenti al Festival!
do (Sanremo), Martini Manuela (Sanremo) , Cavalero Claudio (Caraglio), Cannizzaro Stefano (Sanremo), Rodriguez Fabio (Ospedaletti), Sorrentino Nunzio (Genova), Taboni Andrea (Brescia), Beccaria Gianluca (Camporosso), Ciurez Jennifer (Soldano), Giauna Zaira (Pigna), Novello Giulia (Ventimiglia), Zapparoli Deborah (Santo Stefano al Mare), Lupano Diego (Vallecrosia) Macchiavelli Monica (Ospedaletti), Morando Marta (Garlenda), Pizzio Carolina (Albenga), Lazzaro Laura (Savona ), oltre ai bambini residenti a Pradle-
ves, Caraglio, Monterosso, Damiano Simone, Luciano Ramon, Deidda Filippo, Arneodo Patrick, Simondi , Francesca, Piccione Francesca, Piccione Simona, Durando Denise, Lovera Giorgia, Francesca Serra, DamianoAnna, Deidda Matilde, Arneodo Davide , Lerda Lucia,Pellegrino Nicolo’ , Viavattene Valery , Marino Virginia, Lerda Nicole, Migliore Samuel. Durante le due settimane sono stati offerti alla cittadinanza ed ai turisti ben dieci concerti e saggi dei corsisti, con vasta partecipazione e consensi del pubblico.
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Strescino santifica il porto e Caltagirone Imperia. Il porto deve andare avanti e Strescino, durante il consiglio comunale monotematico l'ha letteralmente “benedetto”, affermando: “In questo consiglio la minoranza ha votato contro il porto turistico giudicando negativamente questo documento. La strada intrapresa è quella giusta. E’ vero ci sono state frizioni anche forti durante l’estate appena trascorsa e il Comune ha voluto, quindi, prendere in mano la questione porto. E’ indubbio che questo porto porterà grandi benefici alla nostra città” . "Gli imperiesi -ha aggiunto il sindaco - ci hanno detto fate il porto turistico e senza il centro destra e senza l’ingegner Caltagirone non ci sarebbe stato il porto turistico". Parole che all'opposizione non sono piaciute molto; infatti prima dell'inizio dell'assise in consiglio comunale, il Partito Democratico per voce di Paolo Verda ha chiesto a gran voce di rinviare la pratica, visto che i tempi per studiarla erano stati molto stretti. La maggioranza ha risposto picche e la discussione fortemente voluta dal PDL è andata avanti. Durante la discussione numerosi sono stati gli interventi dei consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione. Sottile e poco fuori linea l'intervento del finiano Fossati che ha sottolineato l'importanza dell'opera ma nello stesso tempo ha chiesto più trasparenza; la linea politica di Futuro e Libertà, di contrapposizione, se pur minima, si conferma anche nella scajolana Imperia, da una delle poche voci fuori dal coro. E a proposito di trasparenza, Pasquale Indulgenza del PRC ha evidenziato quanto sia confusa la maggioranza e ha aggiunto: “sotto il profilo della legalità si confermano ai vertici della società persone raggiunte da avvisi di garanzia”. L'UDC ha votato favorevolmente alla pratica e il capogruppo Gramondo ha ricordato la figura del compianto Onorevole Gianni Cozzi. Insomma il consiglio comunale ha dato il proprio assenso ad un'opera importante per
Strescino
Gatti lo sviluppo di Imperia ma le polemiche non sono certo terminate. Sempre durante la serata in consiglio, la Lega Nord, come al solito è stata la voce fuori dal coro della solida maggioranza berluscones. La consigliera Monica Gatti del carroccio, ha chiesto al sindaco di ga-
Indulgenza
Gazzano rantire la sicurezza e la trasparenza per le operazioni in merito al porto. Per queste parole è stata ripresa dal suo collega del PDL Gazzano e perchè l'intervento non era stato concordato. Due domande sorgono spontanee: come mai il PDL, tutte le volte che si parla di
Gramondo trasparenza amministrativa sulle pratiche si inalbera e cerca di glissare il discorso o far tacere i propri colleghi? Siamo sicuri che per quanto concerne l'attività del porto tutto sia stato fatto nella massima trasparenza e allora perchè essere cosi suscettibili? Ma alla fine di tutto il PDL rivendica il suo ruolo di partito e forza di governo lungimirante per Imperia e infatti lo stesso Gazzano, segretario cittadino, col suo vice Montesano, hanno detto: “Come è emerso anche dalla discussione del consiglio comunale, il Popolo della Libertà è l’unica forza politica cittadina che si è assunta la responsabilità e il grosso merito di aver sostenuto la costruzione del nuovo Porto Turistico di Impe-
Caltagirone ria. Sicuramente se ci fosse stato al governo della nostra città, un’amministrazione di sinistra, oggi non ci sarebbe stato alcun Porto Turistico, e sia su calata Cuneo che su calata Anselmi sarebbero rimaste ancora le cancellate. Ricordiamo infatti che la sinistra imperiese è sempre stata contro lo sviluppo turistico della nostra città, e ha sempre votato contro al Porto Turistico di Imperia, e all’ormeggio degli yacht sulla banchina storica di Oneglia”. In ogni caso l'affaire porto non finisce qui e l'opposizione continuerà a dare battaglia su questo argomento e intanto Francesco Caltagirone e Beatrice Parodi assicurano che i lavori termineranno nel 2013... Andrea Di Blasio
Il Sindaco ed Enrico Lupi rinnovano il gemellaggio con la città dei Dirigibili Il sindaco Strescino e Enrico Lupi hanno guidato la delegazione di Imperia (Comune e Camera di commercio) a Friedrichshafen sul lago di Costanza. Venerdì sera si sono incontrati con il direttivo del comitato “amici di Imperia”, sabato mattina, per colpa del maltempo è saltata la visita al mercatino tipico di Friedrichshafen ma non è saltata la visita all’Interboot, fiera internazionale della nautica (un piccolo ma bellissimo salone nautico). Nel pomeriggio si è svolta una tavola rotonda coi commercianti della città tedesca, la quale ha visto la presenza del dott. Thomas Goldschmidt, direttore dello Stadtmarketing boureau; praticamente il capo del mkt e del commercio della zona. Insieme a egli una delegazione di commercianti tedeschi. Sono state gettate le basi per una progettualità comune, che è iniziata con la visita ufficiale e si è presentato un progetto che prevede alcune tappe. In primavera workshop in germania con gli operatori italiani. Più generi merceologici possibili - scambi di professionalità e know how, a settembre 2011 presenza imperiese all’Eurobike, fiera internazionale del ciclismo per promuovere il nostro territorio e a Novembre 2011 ci sarà una presenza tedesca ad Olioliva per workshop in Imperia. Da rimarcare il fatto che il Bodensee è la regione di maggior afflusso turistico, perchè la liguria è il primo sbocco al mare dei tedeschi. Friedrichshafen è una città di 58mila abitanti molto dinamica e ricca. Nel corso della visita sono state create le condizioni di collaborazioni commerciali e turistiche e di interscambio. Infine allo studio ci sono anche diverse importanti iniziative sia sul fronte turistico sia nell’ambito del comparto agroalimentare e dei prodotti dell’eccellenza del territorio imperiese.
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IMPERIA
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Salviamo il torrente Impero
Imperia. Riceviamo e pubblichiamo da Giampiero Bonifazio, Comitato di Barcheto: “Fermiamo gli abusi che si conservano sul suo alveo e sul territorio che lo circonda. Costruiamo con gli abitanti proposte e fatti in grado di fermare lo scempio degli ultimi trent’anni. Individuiamo soggetti volenterosi capaci di elaborare progetti e proposte in grado di migliorare la vivibilità e risanare il “grande fiume ammalato”. Decine e decine di secoli hanno costruito il corso del torrente e l’ambiente che lo circonda, l’acqua che cadeva dalla montagna e dalle degradanti colline hanno modellato gli spazi ed il letto del fiume Impero sino al mare. La natura ha generato un bacino in grado di rallentare ed assorbire le acque anche nei periodi di piena e quando la siccità arriva, il greto si po-
pola di flora e fauna sempre più ricca ed originale. Ai visitatori occasionali l’imponenza del letto del fiume da Pontedassio alla Foce si presentava sino agli inizi degli anni settanta nella sua imponenza. L’assenza di politiche attente hanno permesso negli ultimi cinquant’anni, a soggetti privi di scrupoli di usare il fiume e le sue sponde per trarne il massimo lucro. Questi interventi hanno modificato a vista d’occhio il corso naturale del torrente stesso. Non è azzardato definire gran parte di questi interventi pericolosi per l’ambiente e la sicurezza degli abitanti residenti nelle zone limitrofe. Il comitato Barcheto – Campirossi si è assunto da tempo l’impegno di denunciare agli abitanti e all’intera città le situazioni di disordine e di pericolo. Le discariche che nascono e muoiono provo-
cano continue riduzioni del letto e le strade costruite e abbandonate lasciano sempre presenze ingombranti per il deflusso delle acque. I piloni della ferrovia ed i lavori che intorno a questi vengono fatti, costituiscono poi una pericolosa diga di contenimento delle acque del fiume. A tale proposito i vigili del fuoco hanno già segnalato in riunioni con le autorità competenti il “rischio esondazioni”. I cittadini in quanto contribuenti vengono poi chiamati a rifondere i danni subiti nelle emergenze e nelle calamità naturali. Il disordine urbanistico, gli alti indici di edificabilità, la colata di cemento sulle colline assieme alle carenze del siste-
ma stradale e fognario completano il quadro in esame. Sono da scartare progetti di copertura dell’alveo e di cementificazione del greto (alcune di queste già eseguite ad Imperia). Verifichiamo invece con adeguati piani di bacino la reale capacità di portata del torrente rallentandone in maniera natura-
le la velocità di flusso delle acque sul letto aumentando il rispetto della natura e della vegetazione sulle colline circostanti. Illustriamo agli abitanti e agli interlocutori le opere ed i progetti necessari a raggiungere assetti rispettosi della natura e dell’ambiente che ci circonda”.
CASERMA CAMANDONE la rimpatriata
Foto di G. Gramondo
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Troppi morti. Parto cesareo o parto naturale? Le mamme sanremesi preferiscono l’ostetrica alla sala operatoria Sanremo. In questo mese di settembre abbiamo assistito all’ennesima tragedia consumata in una sala parto; dopo Padova, Reggio Emilia e Reggio Calabria si è, purtroppo, aggiunta anche Palermo con il caso di un altro piccolo nato morto nella prestigiosa casa di cura Candela. Sono subito sorte le fatidiche domande, casi di malasanità o semplici incidenti che possono capitare? Da queste indagini emergono alcuni dati che fanno riflettere e che spostano l’attenzione su un altro fattore che può essere determinante nella questione: la scelta da parte delle future mamme del tipo di parto da sostenere, naturale o cesareo. La tendenza nazionale, in aumento, è del 39% di tagli cesarei contro il 4% d una decina di anni fa e le percentuali variano molto da regione a regione. La provincia di Imperia non fa eccezione con il 33% di tagli cesarei tra “ufficiali”, cioè presenti in cartella clinica con giusta causa di intervento, e quelli senza motivazione, ed è questo che fa riflettere. Cosa è successo alle donne, quali motivazioni spingono una donna incinta a scegliere un parto non naturale? Ostetriche e ginecologi riferiscono che la maggior parte delle donne che chiedono esplicitamente un cesareo è principalmente per timore dei dolori delle contrazioni e, in secondo luogo perchè credono che ci siano meno rischi sia per loro sia per il bambino. Noi lo abbiamo chiesto direttamente ad alcune mamme e a chi ancora non è in dolce attesa ma che ha le idee chiare sulla scelta. Tatiana Bartoli, 26 anni ci dice: “Io vorrei tanto un bimbo e sinceramente il parto mi fa una paura bestia, ma è una cosa naturale quindi penso che il parto cesareo dovrebbe essere fatto solo se in condizioni gravi o che comprometterebbero la salute del bambino o della mamma! Quindi io partorirei se tutto va bene in maniera naturale. A differenza di mia sorella che aveva tal-
Fabiana Viale Alice Campora
mente una fobia e una paura folle che ha chiesto esplicitametne il parto cesareo. Per sua fortuna aveva un’ernia inguinale così l’hanno fatto onde evitare qualche complicazione durante le spinte!”. Anche Alice Campora, 31 anni, é dello stesso parere: “Assolutamente parto naturale, lo dice la parola stessa...” Le fa eco Fabiana: “ Io ho avuto la fortuna di partorire in modo naturale, perchè una donna che diventa mamma deve godersi tutte le emozioni che il parto regala, anche dolorose ma alla fine la stanchezza e la voglia di far nascere e di vedere tuo figlio o figlia è talmente grande che non lo senti più, e poi è la fine di un percorso tutto personale tra te e il bambino che nessuna mamma deve perdersi”. Micol Ziviani, madre di una bambina, aggiunge: “Io ho scelto il parto naturale senza epidurale e sono felice della mia scelta. Ci sono tanti bravi medici capaci di consigliarti in base al peso e alla posizione del bambino il parto “più adat-
Erica Mondolivo
to”, ma purtroppo a volte capita l’imprevisto e in quei casi basta poco perchè non diventi tragedia. Dipende dalla prontezza di medici e ostetriche e dalla rapidità del saper prendere una decisione. Ogni parto è a sè ed è difficile commentare una realtà che non si conosce. Posso dirti in linea di massima che non trovo giusto far soffrire una donna per ore a volte addirittura giorni e poi quando è allo stremo delle forze decidere per un cesareo; il parto è un momento delicato dove la donna dovrebbe essere aiutata, assecondata e capita e capito dovrebbe essere il suo corpo perchè non sempre è possibile un parto naturale anche se è la donna a desiderarlo. Come vedi ci sono tanti fattori e molte variabili che si possono presentare all’ultimo momento e che possono cambiare tutto e una di queste variabili io credo sia anche il destino. Concludendo ti dico che dopo una gravidanza difficile Letizia è venuta alla luce con un parto naturale che è stato un’esperienza indescrivibile in modo positivo, io e lei ci siamo fatte tutto il percorso insieme e sono fiera di averla spinta nella vita. Quando poi me l’hanno appoggiata sulla pancia...bè in quel preciso momento ho capito tutto l’amore che solo una mamma può provare”. E questa è la testimonianza di chi ha dovuto, per complicanze mediche sostenere un parto cesareo. Erica Mondolivo, 24 anni: “ Purtroppo ho dovuto fare un cesareo e ne sono rimasta davvero shoccata sia per l’intervento in sè, sia per il
Giovanna Uva
dopo”. Giovanna Uva, 36 anni, madre di 2 bambine: “ Desideravo un parto naturale ma a causa di complicazioni sorte negli ultimi momenti del travaglio i medici hanno immediatamente optato per il cesareo con tutte le conseguenze del caso nei giorni successivi. A parte le bruttissime sensazioni provate proprio durante l’operazione, perchè alla fine si tratta di una vera e propria operazione, c’è tutto il risvolto del dopo, la degenza, i dolori che a distanza di un anno sento ancora e che mi porterò dietro ogni volta che cambia il tempo. Sono stata fortunata ad avere come ginecolgo il dott. Corrado Olivieri che, insieme all’equipe medica del reparto di ostetricia dell’ospedale di Imperia, mi ha assistito prima, durante e dopo in maniera perfetta ma se dovessi consigliare una futura mamma le direi di scegliere il parto naturale. C’è l’apparente convinzione che il cesareo sia più semplice perchè meno doloroso; niente di più falso. I dolori vengono dopo e sono decisamente maggiori di quelli di un parto naturale.” Le linee guida dell’ Istituto superiore della Sanità emesse lo scorso Febbraio in mertio sono chiare: “La richiesta materna in assenza di mo-
Micol Ziviani
Tatiana Bartoli
tivazioni cliniche, non rappresenta un’indicazione al parto cesareo. Vanno esplicitati i potenziali benefici e danni del cesareo rispetto al parto vaginale. Qualora la richiesta di cesreo da parte della donna sia riconducibile primariamente alla paura del parto, si raccomanda di offrire, già durante la gravidanza interventi informativi di supporto. In assenza di indicazione clinica, il medico ha il diritto di rifiutare una richiesta di cesareo programmato. In ogni caso, alla donna deve essere garantito un secondo parere”. Partorire è sicuramente la cosa più naturale che una donna possa fare, ed è stato dimostrato che modificare o intervenire in modo programmato nel corso naturale delle cose non porta quasi mai a nulla di buono. Mi sento però anche di dire che, fortunatemente la scienza ha fatto notevoli progressi anche in questo campo e ha permesso a molti di noi, me compreso, di venire al mondo. Se è proprio necessario serviamoci di essa ma lasciamo, se possibile che la natura faccia il suo corso che segua le sue regole e che dimostri quanto magico ed emozionante sia dare alla luce una parte importante di sè. Massimiliano Inferrera
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Via Agosti, ruspe e cemento. Sarà la nuova via Gluck?
Sanremo. Nella parte alta di via Pietro Agosti, sono iniziati i lavori di scavo per la posa dei serbatoi di benzina in vista della prossima apertura di una stazione di rifornimento. Già di per sé la notizia ha raccolto pochi pareri favorevoli, in quanto già da parecchi anni, gli abitanti della zona, combattono per chiedere il trasferimento
della ditta di materiali edili “Asplanato” a causa del rumore dei camion presenti fin dall’alba. Ma a peggiorare la situazione e ad innervosire ulteriormente i residenti della zona, è stato l’abbattimento dei due alberi di eucalipto, che abbellivano la zona da 30 anni. “Non so se sorgerà una stazione di benzina o qualcos’altro, non mi interessa. La cosa che mi scoccia è che abbiano tolto quei due alberi” dichiara Barbara Stora e prosegue: “ero ancora una bambina e mi ricordo che quei due eucalipto erano già lì, ora una parte della
mia infanzia non esiste più, e questo mi fa male. A guardarlo adesso, sembra quasi un altro posto, è così vuoto. L’area circostante mi sembra quasi nuda, senza quei due alberi. Ma era davvero indispensabile levarli? Non mi sembra che dessero così fastidio. Le ruspe e i trattori, mi sembra che potessero lavorare senza problemi di manovra. Ricordo mia non-
na quando mi raccontava che qui un tempo erano tutte campagne, con tanto verde, e il rio S. Romolo scorreva in mezzo, all’aperto, senza strade sopra. Come vorrei tornare a quei tempi”. Meno dispiaciuto il parere di Giovanni Conte che afferma: “Sicuramente fa strano non vedere più quegli alberi, ma non ci si può fare nulla. Gli alberi facevano parte di quell’appezzamento di terreno e se i nuovi proprietari hanno deciso di reciderli è loro diritto farlo, anche se probabilmente hanno dovuto chiedere un’autorizzazione per far-
lo. Per quanto riguarda la prossima apertura di una stazione di benzina, io non ne so nulla, anche perché sul cancello che delimita la proprietà c’è ancora affisso il cartello “vendesi”. Comunque se dovesse davvero aprire, sarebbe una buona cosa, soprattutto in vista dell’apertura dello svincolo dell’Aurelia bis proprio in questa via. Il benzinaio in fondo a via Agosti, lavora molto, ma la zona è un po’ piccola e scomoda per far manovra. Qui invece di spazio ce ne sarà più che a sufficienza”. Martina Ariati, più che infastidita per l’abbattimento degli alberi, è contraria all’apertura di un’eventuale nuova stazione di rifornimento carburante: “Io mi auguravo che vi facessero un parcheggio. In questa zona molto popolata ce n’è sempre bisogno. Più a monte ne stanno già costruendo uno, ma i lavori vanno a rilento per problemi legati all’infiltrazione d’acqua. Inoltre qui in zona ci sono almeno quattro benzinai, uno in via Galilei, uno in fondo a via Agosti e altri due nella adiacente via Martiri. Penso che potrebbero bastare”. Preoccupata sia per il presente, sia per il futuro, anche Veronica Nuovo: “Fino a poco tempo fa, si parlava della possibilità che venissero create qui nella zona, delle arre verdi dove i bambini potessero giocare in tranquillità, oppure di mettere dei dossi per limitare la velocità delle macchine e delle moto, e così via.
Barbara Stora
Giovanni Cotone
Martina Ariati
Veronica Nuovo
Ora invece le piante vengono abbattute e i pedoni hanno paura di attraversare la strada anche sulle strisce. Quando arriverà l’Aurelia bis, la situazione potrà solo che peggiorare. Sarà come passeggiare sul ciglio dell’autostrada”. In sostanza il problema è sempre lo stesso: da una parte vi è chi vuole costruire, ampliare ed espandere la città, dall’altro vi è chi vorrebbe mantenere almeno il proprio isolato, la propria via, dove vive da anni, così come è sempre stata, con quei giardini e con quelle piante, magari insignificanti per la maggior parte, ma che per loro hanno un grande valore affettivo. Una storia che si ripete da anni, una tematica spesso al centro di molte discussioni e di cui un certo Adriano Celentano, ne ha fatto anche una canzone. In fin dei conti molti di noi hanno vissuto in una “via Gluck”, che presto o tardi, purtroppo, molto probabilmente, non esisterà più. Alessio Pastorelli
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Corsi di ginnastica dolce per anziani Anche quest’anno saranno organizzati i corsi di ginnastica dolce per anziani residenti nel Comune di Sanremo. Le attività sono riservate agli ultra sessantacinquenni, sono gratuite e si svolgeranno presso la Sala del Melograno in Via Giovanni Marsaglia (ex caserma Vigili del Fuoco). A chi desidera aderire a questo corso viene solo richiesto un contributo di 9 euro per l’assicurazione. L’assessore Berrino esprime soddisfazione per essere riuscito anche quest’anno ad organizzare un’attività che ha sempre avuto positivi riscontri tra gli anziani. Le iscrizioni sono aperte fino all’11 ottobre presso il Centro Sociale “Lina Lanteri” di Via Escoffier, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,00 alle 12,00.
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Case-bomba piene d’amianto, l’Arte sotto accusa L’incredibile odissea di un invalido: gli hanno assegnato un alloggio-burla Sanremo. Già nel 2006, l’Eco della Riviera si era interessata di Giovanni Bonaccio e delle sue disavventure familiari. In una serie di articoli ne aveva raccontato la storia, con la sua malattia, la disoccupazione e il problema della casa. Grazie all’interessamento del nostro giornale si era trovata una soluzione positiva attivando una gara di solidarietà fra i cittadini colpiti dalla vicenda per certi versi incredibile. Lo avevamo lasciato con una casa in affitto e con l’inserimento in graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, una assegnazione che si annunciava imminente. Purtroppo l’inserimento in graduatoria e l’assegnazione della casa non sono stati sufficienti a far terminare le sue preoccupazioni ed angosce. Giovanni, che si sente una vittima perseguitata dalla sfortuna, è un padre di famiglia con due figli a carico e una moglie disoccupata da vari anni, che vive a Sanremo. All’inizio dell’anno 2000 era stato colpito improvvisamente da una grave malattia ai polmoni e si era sottoposto ad un intervento di pneumectomia totale. Impossibilitato ormai a proseguire la sua attività lavorativa nel settore dell’edilizia viene riconosciuto invalido civile e fino all’anno 2003 ha ricevuto dall’Inps un assegno mensile di € 242,00, che gli è stato revocato successivamente poiché, a causa di un lavoro part-time come addetto alle pulizie, il suo reddito supe-
Giovanni Bonaccio
rava la soglia di circa 4.000 euro annui e quindi si è trovato costretto a restituire con grande sacrificio l’importo di un anno e mezzo di pensione all’inps. La sua consorte, Assunta Capodanno, dopo tanti anni di attesa è risultata finalmente idonea per l’assegnazione di un alloggio a titolo gratuito concesso dal comune di Sanremo, vincendo il bando emanato nel 2004. Il 28 ottobre del 2009 il Geometra in rappresentanza dell’ A.R.T.E. di Imperia consegna finalmente le chiavi dell’abitazione ai coniugi. Tutto sembrava risolto per il meglio, invece no. Al momento della consegna delle chiavi viene verbalizzato che: <<in seguito al sopralluogo presso lo stabile si riscontrano diversi lavori di manutenzione straordinaria: mancanza di pavimenti, sostituzione caldaia, e rifacimento delle tubazioni a scarico del bagno, smaltimento dell’amianto contenuto nella pavimentazione esistenti all’interno dell’alloggio>> In base a queste constatazioni l’alloggio risulta
Franco Solerio
Cadute nel vuoto tutte le richieste di aiuto agli assessori Solerio e Berrino inagibile e inabitabile per la famiglia e a causa della presenza dell’amianto in particolare per Giovanni che ancora oggi sta combattendo contro una grave malattia ai polmoni. Dal momento dell’assegnazione ad oggi, Giovanni
Gianni Berrino
Bonaccio ha trascorso questi 12 mesi contattando tutti gli sportelli comunali per sapere se e quando la casa sarebbe stata resa agibile. L’odissea è proseguita negli uffici, portando lettere e istanze al dirigente Bergonzi, agli assessori, Berrino e Solerio. Tutti hanno promesso un interessamento che non si è mai concretizzato in una risposta. Ha contattato di nuovo l’assessore Solerio anche in occasione dell’iniziativa voluta dal sindaco Zoccarato in piazza Colombo sotto i gazebo, non ottenendo alcun successo. E c’è di più, dopo l’ultimo incontro non soltanto non ha ricevuto alcuna risposta ma adesso si rifiutano anche di riceverlo. Come ultima speranza, ha scritto una lettera direttamente al sindaco e chiesto un incontro, ma anche in questo caso senza alcun riscontro. In questo momento e in queste
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L’ASBESTOSI
Malattia professionale da amianto L’amianto (Asbesto) è un insieme di minerali, particolarmente resistenti al fuoco e dalla struttura fibrosa che lo rendono adatto agli usi tessili e edili. Le polveri di amianto, respirate, provocano infatti l’asbestosi, nonché tumori della pleura, ovvero il mesotelioma pleurico e dei bronchi, ed il carcinoma polmonare. Una delle zone con mortalità da amianto più elevata è gran parte della Liguria, Genova e soprattutto La Spezia, in pratica tutte le aree dei cantieri navali e porti. L’asbestosi è stata la prima malattia professionale amiantocorrelata riconosciuta dall’INAIL; dal 1994 e dal 1992 al giugno 2005, le domande presentate per andare in pensione usufruendo del beneficio di legge, sono state circa 71000 in Liguria (1 ogni 20 abitanti) condizioni non riesce più a pagare il canone d’affitto, risulta esposto ad uno sfratto per morosità e si aspetterebbe di ricevere almeno una risposta, di conoscere una data , un si o un no. Ci tiene a sottolineare che lui non vuole l’elemosina da nessuno e che è grato per tutta l’assistenza ricevuta in questi anni e ribadisce che è sempre disposto a sudare per mantenere sua moglie e i suoi due figli studenti, ma chiede il rispetto dei suoi diritti, fra i quali quello di avere in assegnazione una casa abitabile dove poter vivere decorosamente con la famiglia. Assegnare un alloggio con quelle caratteristiche ad una famiglia in queste condizioni è una mancanza di rispetto verso chi tenta di sopravvivere in questo periodo già problematico e per questo motivo si è rivolto al nostro giornale, per segnalare la sua grave situazione ed annunciare che se non riceverà una risposta in tempi brevi è pronto ad occupare con la famiglia l’ufficio del Sindaco. Flavio Porchia
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Turismo, Pupe, Sprecopoli, Casinò e Bilancio, l
Giuffra, Lupi e Zoccarato: il fotoritocco del manifesto della discordia, portato in consiglio comunale dal PD. Sanremo. Nel lungo consiglio comunale di giovedì scorso, voluto fortemente dalla minoranza per fare un bilancio sulla stagione estiva appena conclusa, tanta è stata la carne al fuoco e le critiche nei confronti dell’amministrazione comunale di centro destra. Per dare un tocco ironico alla serata, l’opposizione si è presentata con le copie dei quadri di valore di Picasso, Dalì e Guttuso che sarebbero dovuti essere in possesso del Casinò e che avrebbero dovuto portare un po’ di liquidi nelle disastrate casse della casa da gioco. Ad aprire le danze è stato il consigliere comunale Donzella, ex PDL che ormai in ogni suo intervento non perde occasione di attaccare i suoi ex compagni di partito (chissà come mai?). Ma perché la minoranza ha voluto un consiglio comunale monotematico su Sprecopoli, i manifesti delle pupe, Casinò e turismo? Per cercare di indebolire agli occhi dell’opinione pubblica la maggioranza, solidissima e degna del vecchio PCUS sovietico, ma anche per far vedere che un’opposizione esiste. Sul Casinò il Partito Democratico non ha gradito i tira e molla degli scorsi giorni, con le dimissioni ad elastico di Danilo Romano, il direttore dei giochi, ma
soprattutto la lottizzazione del Popolo della Libertà e della Lega Nord sulle decisioni in merito al Casinò. In questo caso il PD ha scoperto l’acqua calda, fino a pochi anni fa, quando non ancora Democratici erano DS o Margherita e governavano Sanremo facevano lo stesso. Si sà la politica di destra o di sinistra ha sempre messo becco nelle faccende della gallina dalle uova d’oro. Ma forse il capitolo più importante di questo consiglio comunale è stato quando si è discusso del bilancio del turismo estivo, strettamente legato alla problematica della rottura della condotta fognaria che ha flagellato i titolari degli stabilimenti balneari, presenti in consiglio a chiedere un aiuto (approvati due o.d.g. a sostegno), ma anche gli albergatori, definito dalla consigliera di Uniti per Sanremo Daniela Cassini “l’annus horribilis del sindaco Zoccarato”. Ma dalla minoranza su questo tema non sono stati teneri e un durissimo Antonio Fera ha replicato così: “stare qui a sentire delle accuse pesanti non mi sta bene, come i titoli di ridicolo e negligente. Sono dispiaciuto per chi mi ha votato allora, sono dispiaciuto per il PDL ma voglio rispondere ai fenomeni: per quanto riguarda la fogna, personal-
mente assieme ai miei colleghi, ci siamo presi la responsabilità di intervenire. Con l’operazione by pass il comune ha risparmiato 836mila euro; capisco fare opposizione, capisco essere davanti alle telecamere, ma voi pensate di essere meno ridicoli?” E conclude: “Noi chiediamo scusa ai gestori delle spiagge e ci sentiamo vicini ma non ci sentiamo colpevoli o negligenti, non riversate su di noi le accuse”. Capitolo presenze turistiche: per l’assessore al turismo Di Meco alla fine in questa “estate maledetta”, in un modo o nell’altro siamo riusciti a salvare capra e cavoli grazie a programmazioni austere ma efficaci e lo stesso assessore ha detto: “io ho fatto il possibile e ho gestito al meglio le risorse”. Al buon Pino Di Meco non gli si può dare torto, ma se torniamo indietro nel tempo a leggere il calendario delle manifestazioni estive, solo a Ceriana hanno fatto di meglio. Colpa dei “gufi” o del patto di stabilità o della poca lungimiranza turistica? Ma il capitolo più bello e interessante, oltre ad essere intrigante, è stato quello riguardo la pubblicità delle “Pupe e secchiello”. La solita Daniela Cassini ha criticato la scelta dell’amministrazione di affidarsi per una pubblicità, di cattivo
gusto, che avrebbe dovuto riportare i turisti a Sanremo fuggiti per colpa della fogna in mare. Inoltre ha parlato dei tentacoli che Lele Mora e affiliati alla P3 avrebbero voluto mettere sul Casinò e degli intrallazzi della LM Production. Ad Area Sanremo ci sono già arrivati e la Cassini ha chiosato: “se Lele Mora deve essere il “faro”, il passo nuovo, ve lo lascio, non vi seguo minimamente”. Per la pubblicità delle “Pupe”, Sanremo Promotion e l’assessorato al turismo hanno speso la bellezza di 80mila euro + iva per dei manifesti affissi nella nostra provincia, regione Liguria e in alcuni comuni del nord Italia, per non parlare della tempistica di uscita del messaggio su alcune riviste che riporta la data del 17 settembre. Il PD ha rincarato la dose sul posteggio a pagamento 24 ore su 24 nel lungomare Calvino, (ma non era stato
dato l’ok da Borea?) Sprecopoli e qualche frecciatina sulle amicizie “strane” di Rolando all’Amaie. Leuzzi ha mandato al mittente le accuse: “riguardo le accuse infondate della minoranza nei confronti del presidente Amaie Gianni Rolando, ritengo che sia inopportuno il fatto di attenersi agli articoli di giornale. Fortunatamente siamo ancora in un paese garantista e democratico e la vicenda di Rolando non è assolutamente criticabile. Inoltre il professionista del quale alcuni consiglieri di opposizione facevano riferimento, non ha nessun legame criminoso. Questo modo della minoranza di far politica, accusando gratuitamente le persone, è imbarazzante". Sul caso Sprecopoli, invece: "le parole dette dalla minoranza su Sprecopoli sono noiose. La nostra amministrazione è per la trasparenza e non siamo certo dei 'mangia dipendenti'". Ma forse l’intervento più bello, riferito al problema fogna, di questo consiglio monotematico è stato quello di Gianni Maria Tinelli che ha detto: “Certe cose è meglio che ce le teniamo per noi, basta alla pubblicità negativa".
Lele Mora e Corona: fidanzati?
I quadri milionari del casinò, portati in consiglio
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la settimana di passione del consiglio comunale
Zoccarato gongola e fa bene, il consiglio comunale lunedì ha approvato la pratica delle pratiche, ovvero quella variazione di bilancio che due anni fa di questi periodi mandò a casa l’amministrazione Borea. E’ stata quindi approvata la nuova ricapitalizzazione della casa da gioco per quasi 400mila euro e la previsione d’incasso è stata corretta da 80,6milioni di euro a 76,4 attuali. La perdita di esercizio stimata è di 1,2milioni di euro e l’amministrazione dovrà trovare 271mila euro per arrivare a pareggiare la stima del passivo, oltre ai 120mila per portare il capitale sociale al minimo di legge. L’opposizione però, non avrebbe neanche voluto iniziare la discussione sul bilancio, perché secondo loro detta pratica non era congrua. Infatti è stata presentata una pregiudiziale che contestato l’illegittimità della pratica per alcuni motivi: detta modalità sarebbe elusiva degli obiettivi del patto di stabilità (vedi situazione analoga a Campione d'Italia); l’insufficienza delle risorse trasferite potrebbe dar luogo a responsabilità degli amministratori del comune "bilancio squilibrato di 950mila euro", ha evidenziato l’attento Gorlero; il famoso milione e seicento mila euro, per la Sinfonica, sarebbe dovuto essere espressamente approvato dal comune e diventare una componente del bilancio di quest’ultimo, cosa che
l’amministrazione non ha fatto. Lo stesso Gorlero nel corso del dibattito ha poi aggiunto: “La norma Tremonti dice l’opposto di quanto voi vogliate far credere, i bilanci devono essere in equilibrio finanziario; state scaricando 950mila euro, ma con fini opposti, state minando la legittimità del bilancio. Non potete prendere i beni immobili per coprire le spese correnti, non funziona, non si può fare!” Meno tecnica Daniela Cassini ma sicuramente critica come il suo solito: “E' un bilancio dal segno meno. Credo che la città viva realmente questo segno meno, una situazione di depressione” e analizza varie tematiche come la pulizia della città, carente, e il sociale. L’ex sindaco Claudio Borea ha parlato di serata ovattata, proprio perché la maggioranza non ha voluto ascoltare i consigli dell’opposizione su questo bilancio aggiustato alla bene e meglio. Ma come ogni consiglio comunale che si rispetti, non potevano mancare le frecciate tra il presidente del consiglio “padano” Marco Lupi e il Democratico Faraldi, sul casinò. Per il consigliere del PD “la Lega Nord è il vero padrone del casinò, questo cda è frutto di una spartizione politica. State facendo un papocchio, state fregando i sanremesi". Lupi, adirato, si è limitato a dire che tra un anno sarà possibile fare un bilancio sul lavoro fatto dai compo-
nenti del cda. Idem Paolo Leuzzi che col suo solito self control riprende Faraldi: “Ti pensavo più collaborativo”. La lunga notte del bilancio si conclude con la proposta di emendamento del capogruppo del PDL Pippione il quale ha chiesto risorse da destinare alle scuole materne private, anche se per Faraldi del PD questa è una scelta politica. Ma alla fine il consiglio da il suo parere favorevole, Zoccarato tira un sospiro di sollievo e Claudio Borea avrebbe voluto essere al posto suo due anni fa, senza alcuni franchi tiratori, ovviamente…
Per la cronaca sempre nella serata di lunedì, durante il question time, in consiglio comunale si è discusso dei “mini-casinò” sui quali Faraldi ha chiesto a gran voce un regolamento in materia. Non sono mancate punzecchiature tra ex compagni di partito: Donzella ha attaccato l’amministrazione sull’immobilismo riguardo il “Tenco” che grazie al contributo della regione è stato salvato e fatto rimanere a Sanremo; Di Meco ha ricordato l’impegno del comune e la sinergia con la regione ma per Gorlero questa è stata una sconfitta
dell’amministrazione. Luca Lombardi dai banchi del PDL ha rispedito al mittente le accuse e ha ricordato ai colleghi dell’opposizione di pensare alla situazione in cui versa il “Carlo Felice” della “rossa” Genova dove tre dipendenti stanno facendo lo sciopero della fame contro la cassa integrazione. Mercoledì al centro del dibattito in consiglio comunale, c’è stato un argomento molto più leggero, ovvero si è approvata la promozione dei fiori della città di Sanremo in occasione del concerto di capodanno a Vienna. Andrea Di Blasio
CERIANA
Buon compleanno Emilia, 100 anni! Sabato 25 Settembre, la cerianasca Emilia Cassini, classe 1910, ha festeggiato il suo centesimo compleanno insieme alla famiglia ed ai tanti amici che si sono stretti con affetto a questa simpatica e dolce nonna del paese. Nata il 21 Settembre 1910, nella sua lunga vita, “Milia” ha visto due guerre, nascere e morire una dittatura, ma soprattutto ha visto crescere una numerosa famiglia: Angelo, Antonia e Giuliana i tre figli avuti dall’unico grande amore della vita, Giacomo Morena, scomparso una decina di anni fa, Gianni, Mattia, Maura, Nicolò e Stefano cinque splendidi nipoti che hanno festeggiato nonna “Milia” con una grande cerimonia, cui non poteva mancare il Parroco Don Nello che ha celebrato messa, e il Sindaco Bruna Rebaudo che ha omaggiato Emilia Cassini di una targa commemorativa e dell’abbraccio caloroso dell’intera comunità cerianaese.
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SANREMO
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Borgo Opaco, torrente a rischio inquinamento?
Sanremo. Borgo Opaco torna a far parlare di sè. Dopo l’appello dei residenti “sequestrati” nelle loro abitazioni e senza una strada, da Anas e comune, scatta l’allarme inquinamento. Dai nostri scatti parrebbe, il condizionale è d’obbligo, che nel letto del torrente verrebbe versato del liquame bianco. Ora è da capire da dove derivi la striscia bianca, se dal cantiere
della Aurelia bis o dalla bottega di un marmista. Ci teniamo a precisare di non voler accusare nessuno ma sarebbe opportuno che le autorità preposte facessero un controllo per salvaguardare l’ambiente e appurare di quale liquido si tratti. Le immagini che vi proponiamo dimostrano la situazione che quotidianamente avviene nel letto del torrente. a.d.b.
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Via San Dalmazzo: centro storico da rivalutare Taggia. Via San Dalmazzo, centro storico di Taggia, la via più lunga del paese dove un tempo c’era grande attività di vita, commercio, botteghe, artigiani, sarti. Un centro rinomato per la sua grande accoglienza: tutto si svolgeva in questa strada. C’era un gran movimento. Oggi arrivano i turisti, ma il loro numero non entusiasma e chi ci abita meriterebbe più attenzione ed aiuti da parte del Comune. Via San Dalmazzo, un centro storico da rivalutare. I lavori di ristrutturazione stradale sono terminati da poco, ma quelli di restauro delle case non terminano mai. Manca un progetto globale di restauro, si notano solo solo interventi di singoli privati. Ma non tutti hanno i mezzi per iniziare e concludere ristrutturazioni interne ed esterne. L’intervento pubblico è carente. Il Comune, dove serve, si va vedere poco: anche sotto il profilo della pulizia stradale. Per non parlare del traffico, passano troppe macchine, moto, trattori, ciclomotori. E proprio quest’ultimi, data la struttura chiusa e stretta della via, alzano un gran polverone, permettendo ai fastidiosi e nocivi scarichi del gas del motore di salire in alto fino ad entrare nelle case abitate. Una via, un centro medioevale non capito, non rispettato. Via San Dalmazzo è la più lunga del centro abitato, è stretta, c’è ovviamente uno scarso passaggio della luce del sole. Congiunge il vallone, enorme parcheggio sotto via Santa Lucia, e il Colletto, dove è in attività l’asilo. Entrando da questa parte è subito visibile la mancanza di una segnaletica: vi è un arco e subito si è catapultati in quella che sembrerebbe una via in buone condizioni, data l’immediata vista di case di bell’aspetto, ridipinte, ristrutturate, esternamente accoglienti. Si ha l’impressione di una perfetta manutenzione. Ma più si va avanti, (esclusi pochi tratti) si comincia a trovare incuria. “E’ un vero peccato – dice Anna Maria Le Rose – questa via diventa sempre più pericolasa è pericolosa per
Anna Maria Le Rose
Cinzia Scarmozzino
un vero peccato, una volta veniva a farmi visita qualche amministratore o il sindaco in persona, ora invece non si vede più nessuno. Manca proprio l’amore della gente per il proprio paese. Bisognerebbe offrire qualcosa anche ai turisti, mancano anche i servizi igienici. Servirebbero guide ben preparate, che insegnassero ai turisti anche i piccoli aneddoti, le storie, i ricordi del posto. A Taggia non si valuta niente, tutti stanno Giuseppina Panizzi chiudendo a vantaggio dei grandi negozi: lo stesso sinchi ci abita, per i pedoni, so- daco non partecipa all’inauprattutto per gli anziani. Si gurazione dei piccoli. Tagfa fatica a portare i passeg- gia presto diventerà un gini con i bimbi, si fa fatica dormitorio se non si torna a a far passare le barelle del- rivalutare il grande patrimole ambulanze. Quando c’è nio artistico e culturale che un’emergenza sono dolori. questo Comune possiede.” Lo stesso sito http://viaOgnuno si deve arrangiare da solo. Non è giusto. Altro sandalmazzo.wordpress. problema sono i tubi, che com/about/ sottolinea lo sono rotti, spesso per col- scarso interesse che l’ampa di macchine straniere o ministrazione ha di Taggia. italiane che non conoscen- Qui infatti si può leggere: do la strada e mancando “A 3 km dal mare c’è il un’adeguata, vi rimangono «lato oscuro» del Comune, incastrate. Con le lamiere Taggia: un bellissimo borgo della carrozzeria speso fan- medievale che la maggior no danni, rompono i tubi di parte dei turisti ignora.[...] plastica, danneggiano i muri Che gli ammistratori del delle case. Fanno continua- Comune neanche conoscomente danni”.A rimetterci no, altrimenti ci farebbero sono anche i proprietari di più attenzione invece di piccoli negozi, come il la- inventarsi migliorìe che riboratorio artistico gestito da sultano drammatiche per gli Giuseppina Panizzi, cerami- abitanti...”Ma ci sono mille sta e sarta di costumi storici: cose da dire di Via San Dal“Cè bisogno di ricominciare mazzo, e la maggior parte da capo – sostiene Giusep- non sono positive. “Ce li pina – l’attuale amministra- hai 350 protocolli? - scherzione dovrebbe rivalutare za Cinzia Scarmozzino -. il centro storico. All’inizio La via è bella perchè si vive la vecchia amministrazione bene, i lavori della strada mi aiutava con degli incen- fatti più o meno bene, ma tivi, ora invece devo pagare manca la segnaletica! Nututto e presto sarò costretta merose macchine si sono a chiudere e trasferirmi nel incastrate perchè all’inimio piccolo magazzino. E’ zio della via sembra che la
Il tubo rotto dagli operai
strada sia larga, ma in realtà in alcune tratti si restringe. Andrebbero poi valorizzate le case, quelle ristrutturate sono state realizzate dal cittadino perchè gli incentivi del comune non sono mai arrivati. La via dovrebbe diventare pedonale tranne per i residenti che hanno un magazzino in cui mettere i propri mezzi. Se anche si valorizzasse la via, questa si rovinerebbe per la circolazione di macchine o motorini.”Durante l’intervista sopraggiunge il padre
di Cinzia che ci fa notare come i lavori di ristrutturazione della strada siano stati realizzati in fretta: “Guarda – mi indica Domenico Scarmozzino – questo tubo me l’hanno rotto gli stessi operai.” Ci si lamenta del calo di turismo e ci si lamenta delle persone perchè non hanno rispetto dell’ambiente. Non ci sono esempi. Quando manca un sostegno dall’alto, le persone in basso si arrangiano come possono. M.G.
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TAGGIA
Tutti a scuola a Roma. I bimbi di Triora nella capitale
Ancora una volta i bimbi di Triora sono stati premiati per il loro impegno! Su invito del Ministero della Pubblica Istruzione hanno infatti partecipato alla festa inaugurale del nuovo anno scolastico che si è svolta a Roma, nei giardini del Quirinale, il 21 settembre 2010 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro Maria Stella Gelmini. Accompagnati dall’Insegnante di classe Ozenda Gianna e dalla vice del Dirigente scolastico Dott.ssa Valeria Lanteri , hanno rappresentato dignitosamente l’Istituto Comprensivo di
Taggia grazie ad un lavoro svolto in collaborazione con la locale scuola dell’Infanzia . Anche se non hanno potuto assistere alla cerimonia erano presenti a Roma anche alcune mamme e naturalmente non poteva mancare la maestra della scuola parificata comunale Valeria Caprile. Il Dirigente scolastico dottor Michero Rosario durante l’incontro in Provveditorato con la Dirigente provinciale Dott.ssa Franca Rambaldi ha detto: “I nostri alunni hanno fatto riemergere, attraverso le testimonianze di anziani abitanti di Triora e delle frazioni, un
episodio avvenuto durante la seconda guerra mondiale. Gli abitanti del piccolo abitato di Creppo nascosero due bambini ebrei: Rolf Marianne Spier -Donati, portati da Parigi nella valle Argentina da Francesco Moraldo, attraversando la Francia allora occupata. Rolf e Marianne si salvarono dai numerosi rastrellamenti nazisti grazie all’altruismo ed al coraggio di un intero paese. Moraldo, per questo, poco prima di morire, nel 1999 venne insignito dell’onorificenza di “Giusto fra le Nazioni” riservata dallo Stato di Israele a coloro che non si piegarono alle barbarie e tennero alti valori di solidarietà e coraggio civile”. Gli alunni hanno così commentato il loro invito: “E’ stata un’esperienza emozionante ed entusiasmante iniziare l’anno scolastico nel cuore pulsante di Roma, città sede del governo e della storia e fare festa assieme agli alunni di tutte le regioni italiane alla presenza del Capo di Stato e del Mi-
nistro della Pubblica Istruzione.” Ottima è stata l’accoglienza, sorprendenti le bellezze storiche ed artistiche della città. Emozionanti le parole, le immagini, i canti che i ragazzi, cariche dello Stato, rappresentanti significativi del mondo della scuola, della scienza, dello sport e dello spettacolo hanno messo in comune. Tra i diversi messaggi veicolati, uno , in modo particolare è stato ricordato dai bambini e ragazzi presenti: quello comunicato dallo stesso Presidente della Repubblica. In un passaggio del suo discorso ufficiale il Capo dello Stato ha infatti detto di aver “sentito tante persone pentirsi di non avere studiato, ma mai nessuno di aver studiato troppo”. Per i bambini di Triora il ricordo della partecipazione alla manifestazione oltre ad essere motivo di orgoglio e grande soddisfazione sosterrà la loro motivazione ad un impegno serio e costante nel lavoro scolastico.
MOLINI IN FESTA
10 anni fa canonizzato San Giovanni Lantrua
Domani alle 16,30 il parroco don Robu, alla presenza del sindaco, di autorità della vallata e una folla di religiosi, a 10 anni esatti dalla canonizzazione in Vaticano di San Giovanni Lantrua, benedirà il murales dell’Albero genealogico della famiglia del Santo dipinto nella sala del Ricreatorio a lui dedicato. Dopo la cerimonia, in onore del “Santo di Molini e della Valle Argentina”, verrà celebrata una messa nella chiesa parrocchiale. Il corpo di San Giovanni Lantrua, missionario crocefisso e morto martire in Cina nel 1816, riposa nella chiesa dell’Ara Coeli, a Roma.
50 anni di sacerdozio: grande festa per Padre Onorio
TAGGIA
“Grazie a tutti per avermi ridato la vita” Marco Daniele Chiappa ringrazia sentitamente tutta la struttura ospedaliera di Sanremo e, in particolare, la Rianimazione, i reparti di Neurologia, Medicina, Malattie infettive e Fisiatria per averlo riportato alla vita.
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Andreucci e Andreussi Vincono il 52° Rally di Sanremo
Sanremo. Si è concluso con la vittoria del duo Andreucci-Andreussi il 52° Rally di Sanremo; il pilota lucchese festeggia così la sua quarta vittoria stagionale che, a due gare dal termine, lo avvicina al suo secondo titolo tricolore. Altrettanto soddisfatto del piazzamento è il finlandese Hanninen che con il secondo posto ha messo una seria ipoteca sulla vittoria finale dell’International Rally Challenge, ricordando che la scuderia sei già portata a casa il titolo costruttori. Altri due importanti titoli tricolori sono stati assegnati a Stefano Albertini su Renault Clio Sport R3, vincitore del Campionato Italiano Junior e Andrea Perego su Mitsubishi Lancer Evolution che si è aggiudicato lo scudetto “produzione” riservato alle vetture derivate dalla serie. CLASSIFICA 52° RALLY DI SANREMO 1° Andreucci e Andreussi su Peugeot 207 S2000 2° Juho Hanninen su Skoda Fabia S2000 3° Freddy Loix su Skoda Fabia S2000 4° Kris Meeke su Peugeot 207 S2000 5° Rossetti e Chiarcossi su Abarth Grande Punto S2000 CLASSIFICA GENERALE INTERNATIONAL RALLY CHALLENGE 1° Freddy Loix su Skoda Fabia S2000 2° Bouffier Bryan su Peugeot 207 S2000 3° Juho Hanninen su Skoda Fabia S2000
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Gli scatti più belli della corsa valida per il Campionato Italiano
Tanta folla per applaudire i campioni del rally. La Peugeot sempre in vetta
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E ora tutti i tifosi rivogliono il mondiale. Sogno o prossima realtà? FOTOSERVIZIO DI FRANCESCO BARDI
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Pista ciclabile, il Jolly contro il traffico. E’ polemica Sanremo. Lo scorso week-end si è svolto il 52° Rally di Sanremo, la storica competizione automobilistica, che vede i piloti provenienti da tutto il mondo, sfidarsi tra le impervie curve del nostro entroterra. Ad aggiudicarsi il titolo iridato è stato l’equipaggio Andreucci, che correva sulla Peugeot. Ora che la competizione è finita, è tempo di tirare le somme, fare un riassunto degli aspetti positivi e di quelli negativi, in particolare sul piano dell’organizzazione. Sicuramente il mondiale rally è un importante evento per la Città dei Fiori, soprattutto per il numero consistente di turisti che attira, aspetto che di questi tempi, rappresenta linfa vitale. Per le auto da gara e il relativo paddock, è stata riservata l’area comprendente il lungomare Italo Calvino e Piazzale Dapporto, dove oltre alle varie scuderie erano presenti gli immancabili stand con vari gadget. Fin qui tutto bene. Le dolenti note riguardano la temporanea segnaletica stradale nel tratto del porto vecchio e nelle zone adiacenti, che avrebbe dovuto regolamentare la viabilità, con le relative modifiche. I cartelli sono stati posizionati con forti ritardi, provocando non pochi disagi agli automobilisti. Ma le lamentele dei cittadini non finiscono qui. Per cercare di limitare le prevedibili lunghe code e rendere più agevole la viabilità nella zona portuale, si è deciso di utilizzare una parte della pista ciclabile come valvola di sfogo del traffico automobilistico in direzione da levante a ponente. Il tratto in questione è quello compreso tra via Gioberti e corso Mombello e sarebbe rimasto aperto ai veicoli, con massa non superiore ai 35 quintali, dalle ore 14.30 alle ore 18.00 nella giornata di venerdì e dalle ore 10.30 alle ore 17.30 durante il sabato. Una scelta che ha riscosso molte polemiche. “Capisco che il rally sia una manifestazione che vada difesa e valorizzata,
Alessandro Basile
ma questo non dovrebbe andare a discapito di altre cose” afferma Giulia Toricelli e prosegue: “La pista ciclabile non dovrebbe venire utilizzata come strada per le auto. È un modo per dare ragione a tutti quelli che sostengono che al posto della pista ciclabile sarebbe stata più utile una strada in più. Secondo me, invece, la ciclabile è una delle poche cose ben fatte negli ultimi anni. Un qualcosa di piacevole sia per i sanremesi che per i turisti. Mi auguro che l’idea di aprire la ciclabile al traffico, rimanga un caso isolato”. Della stessa opinione anche Laura Natale: “Non mi sembra che la situazione sia cambiata molto. La città era comunque intasata dal traf-
Giulia Toricelli
Laura Natale
Oscar Sergi
fico. Chiudendo un tratto di ciclabile, hanno fatto più un torto ai ciclisti e a tutte quelle persone che hanno il piacere di farsi una passeggiata in tranquillità, che un favore agli automobilisti. Avrei compreso, se ci fosse stata la necessità di utilizzare la pista ciclabile per i mezzi di soccorso affinché non rimanessero imbottigliati nel traffico, ma sarebbe dovuta essere una disposizione esclusivamente per le emergenze. Invece così facendo si è venuta a crea-
re un precedente importante sulla possibilità di utilizzare la ciclabile come strada alternativa per le auto. Ma allora mi chiedo, come mai durante la Notte Bianca, la pista ciclabile era rimasta disponibile per le biciclette? Che tra l’altro, buia com’è di notte, sono ben in pochi ad utilizzarla”. Di tutt’altro parere Oscar Sergi che dichiara: “A mio avviso, la chiusura di un tratto della ciclabile, non costituisce nessun problema, anzi se vi è la possibilità che il traffico venga convogliato anche lì, ben venga. Soprattutto per i turisti, che non sono pratici di Sanremo, bisogna cercare di agevolare il più possibile la viabilità”. Anche Alessandro Basile, non reputa una scelta sbagliata quella adottata dall’Amministrazione e spiega: “Tutta questa “insurrezione” sinceramente non la capisco. Prima di tut-
to si è trattato di un provvedimento momentaneo, per facilitare l’afflusso di auto durante il week-end del rally, ed inoltre solo un tratto della pista ciclabile è stato aperto al traffico, mentre il resto della pista era agibile per le bici o i pedoni, che quindi potevano farsi le loro passeggiate in completa tranquillità”. A parte i diversi punti di vista, il problema della viabilità nella città matuziana resta. Per capirlo non servono grandi manifestazioni, durante le quali è prevedibile che il traffico si congestioni, ma basta un banale, se pur tragico incidente, per vedere la nostra città in tilt. Nessuno pretende miracoli, ma forse c’è qualcosa da rivedere, qualche cambiamento è d’obbligo, ma soprattutto necessitano soluzioni permanenti e sicure, evitando colpi di testa dell’ultimo minuto. Il mondiale rally, ad esempio, avviene una volta all’anno, ci si augura che in questo lasso di tempo si riesca progettare e a individuare soluzioni che riscuotano un maggiore successo dell’ultima escogitata. Alessio Pastorelli
“Tutta questa insurrezione non la capisco, tanto era solo una cosa temperanea”
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Scullino: “No al fango su Ventimiglia!”
Abbondanza
Scullino
Ventimiglia. In seguito alle notizie apparse sui quotidiani in merito alle infiltrazioni mafiose, il caso dei presunti voti di scambio di Moio, il comune di Ventimiglia non ci sta e si appella al prefetto. “Questo ente era già venuto a conoscenza, da articoli apparsi sui quotidiani locali e da un articolo apparso sul sito dell’Associazione Casa della Legalità e della Cultura, che l’associazione citata ha richiesto a Sua Eccellenza di inviare al Comune di Ventimiglia una Commissione di Accesso, sospettando che vi siano irregolarità nella gestione amministrativa dell’Ente Locale”. Queste le parole di Gaetano Scullino, sindaco di Ventimglia al prefetto Dimenna, che ha proseguito: ieri (domenica 26 settembre nda) sul quotidiano “La Stampa”, ed oggi (lunedì 28 settembre nda) su “Il Secolo XIX” la notizia è stata nuovamente riportata, ingigantendola, con titoli tipo: “Mafia a Ventimiglia, Sciogliete il Comune”, oppure “La ‘ndrangheta condiziona Ventimiglia”, oppure “ L’avvio della procedura antimafia nella città di confine – Le cene elettorali con i boss, Ventimiglia, il voto del 2007 nel dossier preparato dai carabinieri per il prefetto”. Questi ed altri articoli hanno ingenerato nei lettori il convincimento che a Ventimiglia il Consiglio comunale sarà presto sciolto e che siamo dei mafiosi. Un modo non civile di procedere che ci indigna ed offende”. Scullino dice no a queste affermazioni apparse sugli organi di stampa e prepara la propria difesa: infatti
verrà querelato il presidente dell’associazione “Casa della Legalità”, Christian Abbondanza che per primo ha chiesto lumi al prefetto, e prende una durissima posizione verso i giornali che avrebbero infangato il nome di Ventimiglia. Ma l’amministrazione, sempre per voce del primo cittadino, avrebbe come si suol dire la coscienza a posto e infatti evidenzia a Sua Eccellenza il prefetto: “l’amministrazione Le offre la più aperta collaborazione per ogni ve-
“Sono qui solo per fare il bene di Ventimiglia e lo farò fino all’ultimo giorno” rifica, che ritenga necessaria, sull’operato degli uffici comunali: questa amministrazione si attiene ai principi di legge nella conduzione dei procedimenti amministrativi, anzi ha da sempre come obiettivo, e lo ha dimostrato con i fatti, quello di amministrare con trasparenza e imparzialità, denunciando e negando ogni condizionamento esterno. Ci sappia pertanto disponibili a fornirLe volontariamente, nei modi e sotto le forme meglio viste, anche riservatamente, per favorire la chiarezza e la legalità, ogni informazione, documento o pratica ritenuti utili o di interesse”. E’ una “Bordighera due”? Secondo il segretario provinciale del PRC, Pasquale Indulgenza, si: “La notizia del dossier del Comando Provinciale dei
Carabinieri sul Comune di Ventimiglia, di cui si ipotizza addirittura lo scioglimento, è di tale gravità da non consentire a nessuno di sminuire l'allarme che da tempo si sta levando circa il penetrare di logiche criminali nella vita sociale, economica e politico/amministrativa del nostro territorio”. E ha aggiunto l’esponente di Rifondazione: “Dopo il “caso Bordighera”, tuttora aperto, ora è il turno del più grande comune nell'area di frontiera. Con tutti gli altri dossier aperti sui tavoli della Procura della Repubblica di Sanremo e della Direzione Distrettuale Antimafia, la questione criminale nel Ponente Ligure è posta in assoluta evidenza. Noi del P.R.C. continuiamo ad affermare che il problema esiste da decenni. Per usare un'immagine efficace, esso è come uno di quei tumori che stanno ' in sonno' per anni e anni, e si manifestano in tutta la loro virulenza quando scatta qualcosa nell'organismo che ne permette l'esplosione.” Ma buona parte dei consiglieri comunali chiedono di sapere tutta la verità su questo dossier, per evitare di infangare tutti senza alcun motivo. Il city manager Marco Prestileo che nel febbraio 2009 si trovò la sua auto crivellata da sette colpi di pistola, ha avanzato un’ipotesi molto audace. Secondo Prestileo ci potrebbe essere un disegno sovversivo per colpire l’amministrazione Scullino, proprio perchè non sono condizionabili da nessuno. E nel consiglio comunale di martedì sera, indetto per l’approvazione del bilancio, ha tenuto banco la questione “malavita”, infatti il capogruppo del PD De Leo Ha detto: “Questa è la serata in cui esprimere solidarietà alle forze dell’ordine, nell’auspicio che si giunga al più presto alla chiarezza su questo procedimento. Noi non vogliamo misurarci su questo ma vi invito a confrontarci sui problemi politico-amministrativi che sempre abbiamo criticato. Noi vogliamo vedere il fal-
limento sul programma di questa amministrazione, che troverà difficoltà sulla Zona Franca, sul Puc, sulla ferrovia e su molti progetti che rischiano di inciampare”. Foti del PSI è stato chiaro sul voto di scambio: “Io faccio politica da 30 anni e non so nemmeno cosa sia il ‘voto di scambio’. Se in campagna elettorale ti chiedono di spostare un cassonetto non è ‘voto di scambio’. Io sono venuto qui 40 anni fa per lavorare dalla Calabria. Noi non siamo mafiosi ma siamo persone per bene e sono orgoglioso di essere in questo Consiglio Comunale e di sostenere il nostro Sindaco e tutta l’Amministrazione”. Infine Scullino: “Se c’è qualcuno che ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità, ma ritengo che in questi tre anni ci sia stato qualcuno che non ha capito perché è qui. Noi non siamo condizionabili da nessuno! E ha aggiunto: “Noi cerchiamo di dare risposte
De Leo
che la gente vuole, naturalmente sempre nella legalità, per metterci a disposizione di chi ha bisogno. Su queste iniziative giornalistiche posso solo dire di attendere di cosa si tratti realmente, ma non possiamo sottostare ad accuse di questo genere, soprattutto per i 30mila abitanti della città. Chiudo evidenziando la massima fiducia nelle forze dell’ordine e della magistratura, ma si facciano i nomi! Io continuo a dormire sempre tranquillamente. Il primo ‘condizionato’ dovrei essere io ma non lo sono assolutamente, perché sono qui solo per fare il bene di Ventimiglia e lo farò fino all’ultimo giorno!” Andrea Di Blasio
BORDIGHERA
Le proposte di Farotto per il lungomare
Un lungomare a misura d’uomo, questa è l’intenzione del consigliere comunale di opposizione del gruppo di “Unione cittadina” Marco Farotto, della città delle palme. Le auto, i motorini sono a farla da padrone, limitando gli spazi per i pedoni e minacciando la loro incolumità. L’idea di Farotto è quella di inserire il divieto di transito veicolare e creare un anello stradale che circondi gli edifici del San Marco e Alice Felice, con una rampa di accesso dalla via ex terzo binario e una migliore sistemazione per l’area giochi dei bimbi. Per quanto riguarda i posteggi, secondo Farotto ben 100 posti auto devono essere eliminati ma recuperati in altre zone. Via Sant’Ampelio deve essere a senso unico, spostare la struttura dei materassi elastici, spostare i due chioschi e il gazebo delle bici a nolo; così sarebbe possibile ricavare posteggi alternativi. Sul lungomare la sicurezza dei pedoni dalle auto deve essere garantita con divisori e per quanto concerne la visibilità del mare, la proposta di Farotto è quella di trovare un accordo coi gestori degli stabilimenti balneari per migliorare la sistemazione delle cabine e renderle più basse in modo da non privare le persone del panorama. a.d.b.