Eco della Riviera n.39

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Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì

7 Ottobre 2010 •

E 1,50

Anno 95 • N. 39 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Anche in 500 bar

della provincia ogni settimana si legge L’Eco della Riviera

Direttore

Roberto Basso

www.ecodellariviera.it

IMPERIA

MAGAZINE

• Rifiuti, arriva la stangata

• Fiera dell’elet-

TAGGIA

• Orchestra Ba-

PAGINA 19

• Esplodono furgari in cantina, tre vite appese ad un filo

PAGINA 4

IO LA PENSO COSÌ

tronica, del disco, del cd

gutti all’Ariston

• Ottobre in “rosa”

DA PAGINA 33

L’editoriale di

Roberto Basso La provincia non decolla

Giri: i conti per i parcheggi di Arma non tornano PAGINA 6 SANREMO

I premiati per il patrono S. Romolo PAGINA 21 DRACULA

Una storia da Mora PAGINA 9 CALCIO - LEGA PRO2

La Sanremese affonda Pagina 37

BURLANDO, SINDACI DEPUTATI, BASTA INTERVENTI DI FACCIATA

L

a crisi a Sanremo e nella provincia di Imperia c’era prima che scoppiasse in America, prima che arrivasse in Europa, prima che contagiasse il mondo intero e continuerà anche quando negli altri Stati cesserà. Vediamo nero anche dove c’è solo grigio? Siamo delle Cassandra? Fate voi. Andando in giro per il Ponente ed incontrando operatori economici, padri di famiglia, impiegati, operai, artigiani, precari, disoccupati, giovani, purtroppo avvertiamo una forte preoccupazione per il futuro. C’è sfiducia crescente nei confronti della politica, sempre più lontana dai bisogni reali della gente, di tutti noi.

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GIOVEDI 7 OTTOBRE 2010 • CONTINUA DALLA PRIMA

E anche dalle nostre parti, come non mai, c’è consapevolezza dei pericoli che rappresentano per l’economia e per il vivere civile presenze di mafia, ‘ndrangheta, malavita. C’è un clima strano, di rassegnazione apparente, sotto c’è sfiducia, tanta rabbia nei confronti dei politici, di chi amministra Comuni, province, regioni, l’Italia. La crisi colpisce duramente. Il commercio, il turismo, la floricoltura, i settori trainanti del nostro Ponente erano già in difficoltà prima che scoppiasse la crisi economica e finanziaria a livello internazionale. Oggi nel mondo, ed anche in Italia, lentissimamente si stanno registrando deboli segnali di ripresa. Ma per Sanremo, per l’intera provincia, per tutta la Riviera dei fiori senza grandi progetti integrati di rilancio il declino, purtroppo, continuerà ad essere una costante. Andrà sempre peggio. Inutile illudere o illudersi. I pubblici amministratori locali e regionali, di qualsiasi colore e di qualsiasi partito, hanno grandi responsabilità. Non possono limitarsi, nei migliori dei casi, a fare ordinaria amministrazione. Soprattutto il Ponente ligure ha bisogno di un grande piano strategico che valorizzi le caratteristiche e le tante potenzialità di tutto il territorio.

REGIONE

Il governatore della Liguria, Claudio Burlando, non può continuare a fare interventi di facciata, destinare qualche risorsa, tagliare qualche nastro, inaugurare con l’ex ministro Scajola ed il presidente di Area 24, Russo, ogni 100 metri di pista ciclabile. La provincia di

L’ECO DELLA RIVIERA

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L’EDITORIALE COI BAFFI

A SANREMO IL COMMERCIO, IL TURISMO, IL CASINO’ E LA FLORICOLTURA SONO IN GINOCCHIO. A GIORNI IN TUTTI I 67 COMUNI DELLA PROVINCIA ESPLODERA’ L’EMERGENZA RIFIUTI. LE DUE DISCARICHE NON SONO AGIBILI, LE STRADE RISCHIANO DI TRASFORMARSI IN PATTUMIERE CON PERICOLO GRAVISSIMO PER LA SALUTE. ANCHE NOI DIVENTEREMO UN CASO NAPOLI? DA DIECI ANNI, ANCHE PER DIFENDERE INTERESSI DI PARTE, NON PERDERE VOTI, NESSUNO HA VOLUTO TROVARE SOLUZIONI ADEGUATE. CHI HA SBAGLIATO, CHI SI E’ FATTO I FATTI SUOI DEVE ANDARSENE. LASCI IL POSTO A CHI LO MERITA

Burlando

Sappa

Strescino

ra si trasformi in un nuovo “caso Napoli”?

IMPERIA

Scullino

Imperia, Sanremo, gli altri Comuni chiedono, in primo luogo a Burlando, iniziative e progetti in grado di mettere in moto l’economia vera, creare lavoro, nuove strategie di benessere.

PROVINCIA

Anche l’Amministrazione provinciale deve fare sul serio la sua parte. Basta parole, tatticismi, dilettantismo ed altro. L’emergen-

Scajola

za rifiuti, che per precise responsabilità politiche ed amministrative avrà anche un costo pesantissimo ed insopportabile per le tasche dei cittadini, dimostra quanto importante sia cambiare pagina. Fare delle buone politiche a favore delle famiglie, delle imprese e dei giovani. Cosa si aspetta ancora prima di impedire che la Rivie-

La realizzazione del più grande porto turistico del Mediterraneo tra Oneglia e Porto Maurizio, così come era stato presentato alle sue origini e che doveva dare una vera prospettiva di sviluppo turistico alla città ed al Ponente, non può restare un’ incompiuta. Il danno sarebbe grande. Chi ha sbagliato, paghi. I furbi, gli azzeccagarbugli, devono essere mandati a quel paese dai pubblici amministratori, senza guardare in faccia nessuno. E’ prioritario tutelare gli interessi della collettività.

SANREMO

La città del festival, del casinò e dei fiori è stanca e stufa di vedere tanta storica insipienza politica e amministrativa. La floricoltura, che oltre a grandi business è stata anche un fenomeno importante di integrazione, oggi è in ginocchio. Il festival, che ha fatto conoscere Sanremo nel mondo ed era una fonte straordinaria di benessere turistico-commerciale, da più di 15 anni sta arrancando. Crollate le vendite dei dischi, le belle canzoni ed i cantanti veri sono diventati mosche bianche, ogni anno lo spettacolo perde colpi, è ripetitivo, senz’anima. Il casinò, che da 100 anni

Zoccarato

contribuisce a dare lavoro, benessere a centinaia di famiglie e fiumi di denaro al comune di Sanremo ed agli altri 66 della provincia, oggi sembra avere perso la bussola. Naviga a vista, non vede gli scogli ed il possibile naufragio che si sta avvicinando sempre più velocemente.

VENTIMIGLIA

Città di confine, città di grandi contraddizioni. Il progetto della “Zona franca” rappresenta una formidabile opportunità economica capace di creare sviluppo, posti di lavoro, contenere e probabilmente eliminare gradualmente il pesante fenomeno dei “frontalieri”. Il nostro Ponente da sempre è ricco di risorse importanti. Troppo spesso la politica non ha svolto il ruolo che doveva. In tante occasioni la mala politica ha preso il sopravvento. Sindaci, assessori, consiglieri, amministratori di società pubbliche, parlamentari, non hanno alibi. Se non contribuiscono a migliorare, se non sono in grado di elaborare progetti, se ne vadano a casa. Non intralcino, hanno già avuto, la maggior parte di loro cento volte più del dovuto. Lascino il posto a chi non fa danni, a chi ha idee, progetti, sa lavorare, fare sacrifici, mettersi al servizio degli altri. A chi se lo merita. Roberto Basso


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SOMMARIO

Sommario

PRIMOCANALE, STASERA ALLE ORE 21 Destra&Sinistra: emergenza rifiuti, che fare?

■ SERVIZI SPECIALI

Gas: bollette sempre più salate Io la penso così di Bruno Giri Il ritorno di Dracula Storia del gemellaggio di Imperia

■ da SANREMO

Speciale: premio S. Romolo “L’Amaie non mi da l’acqua” Ospedale Borea: parcheggio selvaggio Viaggio nei quartieri: Suseneo

■ da IMPERIA

Rifiuti: arriva la stangata Ecco il parco dei gatti

■ dal PONENTE

Taggia: no passeggiata, no party Ikea a Nizza?

pag. 6 pag. 6 pag. 9 pag.12 pag.21 pag.22 pag.23 pag.24

pag.19 pag.20

Taggia, esplosione in cantina: tre vite appese a un filo

pag.25 pag.27

■ RUBRICHE C’era una volta il bar Magazine Sport Magazine 7 giorni di cronaca Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

Nei prossimi giorni la spazzatura ci sommergerà come a Napoli? La domanda è legittima. I 67 Comuni della provincia di Imperia non sanno come smaltire i rifiuti. Le 2 discariche sono pressochè impraticabili. Quella di Taggia, in regione Colli (Idroedil-Carlo Ghillardi) è satura. Quella di Imperia (Ponticelli-Pizzombone) che avrebbe ancora spazio per ricevere rifiuti, è chiusa per indagini della magistratura. I 200 mila residenti della provincia sono preoccupati. Temono nuove tasse, rischi salute. I pubblici amministratori, locali e regionali, da 10 anni non sanno trovare soluzioni. Si parla di inceneritori, separatori, gassificatori. Nessuno decide, è pazzesco. Su Primocanale stasera alle 21 “Destra & Sinistra”, la trasmissione condotta da Roberto Basso, discuterà del gravissimo problema con gli assessori all'Ecologia Ballestra (Provincia), Fera (Sanremo), Amoretti (Imperia) ed i sindaci Zoccarato (Sanremo), Scullino (Ventimiglia) e Genduso (Taggia).

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Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Taggia. Domenica 3 ottobre, alle 18.30, il centro storico di Taggia è entrato in allarme per un'esplosione in una cantina di via San Dalmazzo. In quella cantina, infatti, tre ragazzi stavano preparando, aiutandosi con un macina caffé elettrico, dei petardi artificiali, probabilmente in vista della festa dei furgari, quando

una scintilla ha innescato la miccia provocando l'esplosione. Da allora i ragazzi sono ricoverati in prognosi riservata. Il più grave di tutti, Carmine Brusco, 29enne, sta lottando per sopravvivere nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Villa Scassi di Genova, ha ustioni per circa l'80% del corpo, e verte in coma farmacologico. I suoi

BELLA FAMIGLIA

Sanremo: 5 generazioni

E sono cinque: dalla trisnonna al nipotino, proprio una bella famiglia! Jonathan Marino 4 mesi, Marcella Rendo 31 anni, Gilda Imperiale 50 anni, Fiorina Colangelo 71 anni, Rosa Giuffrida, 99 anni.

due compagni di sventura, Vincenzo Martino, 26 anni, e Antonino Longobardo, 27, si trovano rispettivamente nel centro traumatologico di Torino e al Niguarda di Milano. Quest'utimo, tra l'altro, dovrebbe diventare padre fra qualche giorno. L.M.

ULTIMA ORA

Claudia Garraccione, 43 anni, nota parrucchiera ed imprenditrice di Sanremo, assistita dai suoi famigliari, è deceduta all’ospedale

S.STEFANO

Bullismo tra 12enni

Lite con spranghe e coltelli Avere 12 anni, litigare per una ragazza e organizzare spedizioni punitive. Questo in sostanza l’episodio verifiato a Santo Stefano al Mare tra alcuni 12enni del luogo, che armati di bastoni hanno intimorito il giovane spasimante rifiutato e di origine nordafricana della loro amichetta. Lui per tutta risposta ha tirato fuori un coltello e li ha affrontati e i cinque bulli sono scappati. Non contento è andato dalla ragazza e le ha chiesto di fidanzarsi con lui, sempre sotto la minaccia del coltello. La ragazza impaurita ha raccontato tutto alla madre.


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L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

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Bollette: il nemico è nella cassetta delle lettere Sanremo. La buca delle lettere è diventata un luogo infido e pericoloso, una portatrice sana di disavventure, un ammasso di lamiere incandescenti, nel quale si ha paura di infilare la mano, perché si potrebbe rimanere ustionati. C’è perfino ormai chi guarda il postino con ostilità, nonostante il detto: “ambasciatore non porta pena”. In realtà, “il nemico” non è la cassetta della posta, né il postino, ma le bollette, in special modo quelle del gas. Gli importi sono sempre più alti, e i consumatori non se ne danno spiegazioni. Già nel 2008, si era parlato di cifre esorbitanti sulle bollette e la colpa era stata attribuita ai vecchi contatori. Quest’ultimi infatti, contenevano delle membrane naturali, che col tempo perdevano la loro elasticità, impedendo al misuratore di conteggiare l’effettivo volume ciclico, con la conseguenza che il cliente si ritrovava a pagare un volume di gas maggiore di quello effettivamente erogato. Proprio per questo motivo, si è deciso di sostituire i vecchi contatori, (con una vita di circa trent’anni) con quelli nuovi, i quali avendo delle membrane sintetiche, avrebbero dovuto garantire una maggiore longevità, ma soprattutto misurazioni più precise e costi inferiori. Una possibilità che è rimasta nei sogni di molti, e che si è realizzata nella realtà di pochi. In tutta Italia, si raccolgono testimonianze e lamentele contro questi nuovi contatori. Molte famiglie infatti, si sono visti raddoppiare l’importo delle loro bollette. Anche qui a Sanremo vi sono casi analoghi, uno su tutti quello di Danila Astraldi. “Nell’agosto 2008, l’Eni ha provveduto a sostituirmi, senza che l’avessi richiesto, il vecchio contatore del gas con un nuovo modello” racconta la signora Astraldi e prosegue: “dopo solo due mesi, è stato sostituito in quanto non erogava più gas. Nei successivi nove mesi,

Danila Astraldi

non ho più ricevuto fatture, quindi ho contattato telefonicamente l’Eni al numero verde. In quella occasione ho fornito anche l’autolettura del contatore, sottolineando che avevo constatato un consumo anomalo, infatti gli 824 m³ rilevati durante quei nove mesi, corrispondevano, all’incirca, al consumo totale dei tre anni precedenti (989 m³). L’addetto al call center, mi consiglia di avviare una pratica per richiedere la verifica del contatore, senza, tra l’altro, fornirmi delucidazioni sugli eventuali oneri a cui sarei andata incontro. Quando è venuto il tecnico a prelevare il contatore, mi suggerisce di verificare il consumo di gas nell’arco delle 24 ore, dicendomi che se avesse segnato 5 m³ sarebbe stato eccessivo. Il giorno dopo ne segnava ben 6,544 m³!!! In seguito alla verifica, eseguita dalla ditta incaricata dall’Eni, il contatore è risultato conforme. Nel frattempo il tecnico che si occupa della manutenzione della caldaia, aveva eseguito un calcolo approssimativo, tenendo conto della metratura dell’appartamento e del numero degli abitanti, affermando che il consumo annuale avrebbe dovuto aggirarsi, al massimo, intorno ai 350 m³, gli stessi parametri che riscontravo nel periodo antecedente la sostituzione dell’erogatore. Non vedendo via d’uscita, ho deciso di rivolgermi alla Federconsumatori. Qui mi è stato comunicato, che casi simili non sono stati ancora registrati, ma molti si sono lamentati degli eccessivi importi sulle bollette. Mi è stato chiesto di presentare

tutta la documentazione di questo “Odissea” e che poi si sarebbe deciso come procedere”. Insomma la situazione è tutt’altro che chiara e il bandolo della matassa è ancora lontano dall’essere trovato. Nella città dei fiori, il funzionario della Federconsumatori afferma che casi simili a quello della signora Astraldi non sono ancora stati riscontrati, ma le numerose lamentele sulle bollette “gonfiate” non potreb-

bero essere riconducibili ai maggiori consumi segnalati dai nuovi contatori? E perché, questi nuovi contatori, che dovevano rappresentare una svolta positiva per i consumatori, si sono rilevati dannosi per le finanze di molte famiglie?Della serie si stava meglio quando si stava

peggio. C’è già chi grida al complotto, chi pensa ad un raggiro, probabilmente non è nulla di tutto ciò, ma i cittadini vorrebbero scoprire la spiegazione dell’arcano con motivazioni chiare ed inconfutabili. Alessio Pastorelli

RIVIERA TRASPORTI S. p. A. via Nazionale, 365 – 18100 Imperia Tel. 0183 7001 – Fax 0183 274695 e-mail: info@rivieratrasporti.it – http: www.rivieratrasporti.it

ESTRATTO BANDO DI ASTA PUBBLICA Riviera Trasporti S.p.A. intende procedere all’alienazione dell’immobile di sua proprietà sito nel territorio del Comune di Imperia, via Nizza ex distributore AGIP, con progetto in itinere. Il prezzo a base d’asta è stabilito in euro 890.000,00. I plichi contenenti le offerte devono essere presentati entro le ore 12 del 12 novembre 2010. Il bando integrale è pubblicato sul sito www.appaltiliguria.it, affisso all’Albo Pretorio del Comune di Imperia e ritirabile, previo appuntamento telefonico, presso l’indirizzo in intestazione in orario di ufficio oppure scaricabile dal sito internet www.rivieratrasporti.it.

L’amministratore Delegato (Teodoro Enzo Amabile)


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ATTUALITA’

L’ECO DELLA RIVIERA

Io la penso così A Taggia tutti hanno mal di di Bruno Giri

A Taggia nelle ultime settimane si è arrivati al punto che nelle farmacie non si trovavano più analgesici contro le cefalee e neppure sonniferi e sedativi, gli scaffali si erano svuotati di colpo, esaurite le scorte i prodotti avevano cominciato a scarseggiare anche in quelle dei dintorni. L’epidemia di mal di testa, di insonnia e di ansia l’ha provocata Millenium, che non è un virus che colpisce determinate zone del cervello e che ti toglie il sonno e la tranquillità, ma una società per azioni con sede legale a Milano controllata da una holding finanziaria lussemburghese rimasta tuttora rigorosamente coperta dall’anonimato. La sua comparsa risale ufficialmente al 30 ottobre 2007, ma già qualche tempo prima in paese la gente, riferendosi al neosindaco Genduso eletto a giugno, canticchiava sottovoce sull’aria del triangolo di Renato Zero: “Lui chi è ? Come mai l’hai portato con te? Il suo ruolo mi spieghi qual é? Io volevo incontrarti da sola” Da sola, per intenderci, Area 24 s.p.a. con il Comune e non in un ménage à trois con una società sconosciuta, a proposito della quale l’assessore all’urbanistica Mario Manni sussurrerà ben presto al primo cittadino il seguito della canzone: “Il triangolo no, non l’avevo considerato, d’accordo ci proverò, la geometria non é un reato, garantisci per lei, per questo amore un po’ articolato...”. E così, ridendo e scherzando, il 10 settembre si è arrivati in Comune alla solenne cerimonia della firma della convenzione edilizia che segna il matrimonio tra Genduso e Area 24 s.p.a., una sposa con una ricca dote che cinquanta giorni dopo, in piena luna di miele, dirà di sì al triangolo erotico con

Area 24 rischia una voragine di debiti. Lavori fermi. Millenium e le offshore se la ridono, i cittadini no. Scheletri negli armadi? Gli errori da Barla a Genduso

Millenium. Dicevo della dote, e che dote! : un parcheggio a due livelli interrati nell’area davanti alla ex stazione ferroviaria di Arma con 120 box e 13 posti auto al piano inferiore da vendere ai privati e con 139 posti auto da gestire a rotazione al piano superiore oltre a altri 15 box e una superficie commerciale di 1.083 metri quadrati, il tutto esente da oneri di urbanizzazione e da costi di costruzione da pagare al Comune e col solo obbligo di sistemare la copertura a giardino pubblico in mezzo al quale passa la pista ciclabile. A questo punto della storia uno potrebbe spegnere la mia ironia e chiudermi la bocca col fatto che gli immobili ex ferroviari erano già di proprietà di Area 24 e che il Sindaco si è limitato in assoluta buona fede a compiere un atto dovuto, cioè a consentirne la valorizzazione, senza rimetterci niente di suo, anzi portando a casa come beneficio per Taggia 139 posti auto pubblici a rotazione e la sistemazione gratuita della viabilità intorno al parcheggio. Touché !, però solo fino al 10 settembre 2009, quan-

do Genduso, come tutti i mariti che portano le corna e sono sempre gli ultimi a venirlo a sapere, dice di aver scoperto solo allora che nel suo matrimonio qualcosa non andava per il verso giusto, si è precipitato dall’avvocato Tiri e gli ha affidato il compito di trascinare in Tribunale la sposa per costringerla a restituire i doni “propter nuptias”, cioè tutti gli immobili ex ferroviari di Taggia sui quali il Comune vantava il diritto di prelazione. Perchè gli attacchi di mal di testa per lui cominciano proprio qui, col fatto di avere impiegato due lunghi anni per accorgersi che la dote era una patacca a causa, come si legge nell’atto di citazione, della “nullità della scrittura di ritrasferimento dei terreni insistenti sul sedime del comune di Taggia autenticata dal Notaio Fusaro” e in conseguenza “dell’inadempimento della Regione Liguria e di Area 24 al mandato senza rappresentanza ricevuto”. Infatti, se Genduso lo avesse saputo prima, la legge gli avrebbe imposto la stessa cosa che i due bravi manzoniani hanno ordinato a Don Abbondio : “Signor

Sindaco, questo matrimonio non s’ha da fare, né ora né mai !”. Figurarsi poi lo scandaloso triangolo con Millenium ! E dire che per due interi anni si era fatto davvero di tutto per metterlo in guardia : in Consiglio comunale, sui giornali, in televisione, su internet (dove furoreggia il blog di Claudio Mazza http://www.leonardo666.splinder. com) e nei ripetuti bagni di folla a Villa Boselli, più di un dubbio era stato sollevato sulla proprietà delle aree, mancavano soltanto le lettere anonime scritte con i ritagli dei giornali come nel romanzo di Sciascia e i disegni con le manine chiuse con indice e mignolo alzato e poi il repertorio degli avvisi si sarebbe esaurito. A questo punto possiamo chiudere il capitolo n.° 1 di questa storia esemplare, quello che riguarda gli aspetti patrimoniali e immobiliari, e aprire il capito-

lo n.° 2, dedicato agli aspetti urbanistici, capitolo che ci aiuta a capire il perché del moltiplicarsi dei casi di cefalea, di insonnia e di ansia. Epidemia che ha contagiato anche le opposizioni che oggi predicano bene e ieri hanno razzolato male, che sfiora addirittura l’attuale castigamatti di Bordighera dottor De Girolamo il quale, per un certo periodo, ha vestito i panni del Commissario prefettizio a Taggia dopo l’arresto del sindaco Barla, e che investe anche una Regione Liguria dalla deroga facile e con parecchia “culpa in vigilando” di cui un giorno potrebbe doversi pentire. Per farmi capire in questa materia, che già di suo dopo le prime righe ti provoca l’emicrania, userò parole e concetti i più semplici e chiari possibile, scusandomi in anticipo se non sempre ci riuscirò, magari nell’affrontare qualche passaggio di sesto grado superiore. Tutto nasce dallo spostamento dei binari che attraversavano Arma tra il chilometro 123,717 e il chilometro 125,561 della linea ferroviaria GenovaSampierdarena/Ventimiglia, che non soltanto ha


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L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

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i testa: i conti per i parcheggi di Arma non tornano restituito alla città 49.885 metri quadrati con entrostanti fabbricati che dal 12 febbraio 1872 il demanio le aveva sottratto ma, soprattutto, è l’occasione per mettere ordine in un territorio quattro volte più vasto che si estende al di sotto dell’Aurelia e fino al mare, nel tratto compreso tra l’Argentina a levante e il confine con Sanremo a ponente e per adeguarne lo sviluppo alle novità introdotte della eliminazione della cintura di ferro che la penalizzava pesantemente. Per farlo, come del resto ha fatto ciascuno degli otto Comuni costieri interessati dallo spostamento della linea ferroviaria, anche Taggia, col coordinamento della Regione Liguria, ha seguito un determinato percorso tecnico-urbanistico e giuridico-amministrativo che per bontà d’animo risparmierò a chi legge. Mi limito a parlare della sua conclusione, che si chiama “Accordo di Pianificazione dell’Ambito n. 2 del Piano della Costa”, che impone al comune di Taggia di adottare una variante al Piano Regolatore comunale e che subordina tassativamente la fase urbanistica attuativa della stessa alla preventiva approvazione dello schema di assetto urbanistico o S.A.U. dell’intero ambito territoriale in questione. In parole povere, “no S.A.U. no party”, come è successo, per esempio, a Sanremo con la pista di atletica a Pian di Poma e con le aree davanti alla vecchia stazione per le quali Borea prima di partire con i progetti ha dovuto appunto soddisfare questo obbligo tassativo. La differenza è che qui c’era poco da mordere perché la zona è sì di pregio e di elevato valore commerciale però è già molto edificata e quindi l’Accordo di Pianificazione offre poca polpa, cioè non più di 73.000 metri cubi di nuovi volumi compreso il recupero di quelli esistenti e con destinazioni commercialmente poco appetibili che

Vincenzo Genduso

Biagio De Girolamo

lo S.A.U. è chiamato a spalmare tra le decine e decine di proprietà fondiarie per un totale di quasi 200.000 metri quadrati. Quanto invece all’osso, ce n’è troppo, perché come distretto di trasformazione comporta altissimi costi per la sistemazione spondale dell’Argentina e della darsena oltre alla realizzazione di verde attrezzato, viabilità, servizi e quant’altro. Insomma, il tipico caso dove chi si sveglia per primo alla mattina si mette le scarpe e fa colazione e il resto della famiglia esce scalzo, a pancia vuota e a bocca asciutta, altro che S.A.U. E in questo caso sappiamo che a svegliarsi per prima è stata Area 24 e che ad approfittarne è stata Millenium, mentre quello che non è chiaro e che vorrei sapere è chi gli ha infilato le scarpe, gli ha servito capuccino e brioche e adesso accusa un forte mal di testa. Non il sindaco Barla perché ha un alibi di ferro, lui era in prigione da 51 giorni quando il 23 giugno 2006 il suo facente funzioni Albanese presiedeva la riunione di Giunta nella quale sono state approvate, come atto di indirizzo, le linee programmatiche dello S.A.U. sfacciatamente proposte da Area 24 senza neppure il paravento dell’Ufficio Tecnico comunale o il filtro di un progettista esterno di nomina pubblica. Con quella delibera i due futuri sposi concordavano una specie di “conventio ad excludendum” che tagliava fuori tutti gli altri proprietari catastali, potenziali

concorrenti nel business del parcheggio e che, pur essendo un generico atto di indirizzo e non uno S.A.U. che tuttora manca, fotografava minuziosamente l’autosilo che sarà ceduto a Millenium, con tanto di tavole di progetto allegate al provvedimento come sue parti integranti e sostanziali. A questo punto della storia, e per la seconda volta, uno potrebbe respingere sdegnosamente le mie basse insinuazioni e chiudermi la bocca col fatto che a quell’epoca Millenium non era ancora neppure comparsa all’orizzonte e che tutto avveniva nell’ottica della cooperazione tra un ente pubblico e una società strumentale a prevalente partecipazione pubblica per valorizzare beni immobili di provenienza pubblica mediante la realizzazione di una infrastruttura di pubblico interesse. Touché !, però a patto che mi venga spiegata la “consecutio temporum” tra la trattativa privata con Millenium, che – leggendo la lettera invito - risale al dicembre 2005 quando la società ha risposto con una dichiarazione di interesse al preavviso di vendita pubblicato da Area 24 sul “Sole 24 Ore”, la delibera di Giunta che ha dato il disco verde all’operazione che, come dicevo, risale al 23 giugno 2006 e infine quanto compare nelle premesse dell’atto di vendita del 28 dicembre 2007 secondo cui “Area 24 s.p.a. al fine di dare attuazione al progetto licenziato (il 13 dicembre 2007) ha rivolto alle imprese <<pub-

blica proposta di manifestazione di interesse>> e tra le offerte ricevute ha ritenuto interessante quella della società <<Millenium Capital s.p.a.>> che qui in sintesi può così riassumersi”. E’ un rompicapo che non sono riuscito a spiegarmi e che ha fatto venire mal di testa pure a me : insomma, quando gli orfani di Barla hanno deliberato, Millenium c’era o non c’era ? E se c’era, come ammette la stessa Area 24 s.p.a. perché nell’atto di vendita davanti al notaio Donetti si sposta la data del fidanzamento a dopo “il licenziamento del progetto”, che è del 13 dicembre 2007 ? Non è facile avere una risposta, specialmente dopo la diaspora di quella Giunta che oggi ha portato due suoi membri a parlare col linguaggio dell’opposizione e uno di loro invece di far parte, come assessore, della nuova maggioranza che sostiene Genduso, dando un segnale di continuità magari soltanto di sé stesso, certo non politica, o forse amministrativa, visto che un anno dopo, il 25 luglio 2007, sarà lui il relatore della pratica che in Consiglio comunale spalancherà definitivamente le porte all’iniziativa. Se però questa è la torta, allora la ciliegina la metterà il Commissario Straordinario tredici giorni prima di lasciare il posto al nuovo sindaco col proprio assenso alla deroga all’obbligo di S.A.U. che a Genova la Regione si apprestava a dare. E con questo si chiude il capitolo n°. 2, dedicato agli aspetti urbanistici della questione Millenium, e si apre quello n°. 3 che riguarda l’edilizia. Taggia ha lo Sportello Unico per l’Edilizia ed è stato il suo responsabile a curare l’istruttoria della pratica fino al rilascio del permesso di costruire, avvenuto il 13 dicembre 2007, senza particolari problemi ma con una singolarità unica, quella di aver preteso che la pratica andasse prima in Consiglio comunale con una convenzione, cosa che è avvenuta il 25 luglio 2007,

senza che ciò fosse obbligatorio per legge. Per legge no, ma certamente per pararsi le chiappe sì e adesso nessuno mi leva dalla testa che quel funzionario comunale sia uno dei pochi a non soffrire di emicrania e a dormire tranquillo tutta la notte con i pugni chiusi come un bambino. Con un piccolo accorgimento : solo quattro giorni dopo il rilascio del permesso di costruire Millenium, non ancora proprietaria del sottosuolo, ha presentato una D.I.A. (Denuncia di inizio attività) che al piano inferiore da 120 ha portato i box di sua competenza a 152 e a quello superiore da 15 a 24 i box e da 139 a 178 i posti auto a rotazione. Annotazione con la quale apro il capitolo n°. 4, quello dei conti in tasca. Mi sono informato consultando i Prezziari regionali su costi, prezzi di vendita e valori stimati, e ne ho tratto una conclusione in cifre : Millenium ha costi per 6.720.000 euro e ricavi per 11.620.000 euro con un utile di 4.900.000 euro. Area 24, invece, col suo parcheggio pubblico di 178 posti auto a rotazione farà la fine delle Ferrovie a Sanremo nella stazione delle Carmelitane, che è più conveniente tenerlo chiuso, a meno che Genduso stanzi un contributo per coprire il disavanzo di gestione oppure che la presa per il sedere non venga portata alle estreme conseguenze e che non arrivi in Comune una variante per trasformare i posti auto a rotazione in box da vendere ai privati per coprire la voragine di debiti di Area 24. E, a proposito di debiti e crediti, le cronache di questi giorni riferiscono di mutui incassati al 100 per 100 per coprire lavori fermi al 40 per 100 e di acconti per l’acquisto di 120 box che non ci sono : ne devo dedurre che i quattrini devono aver preso un’altra strada? Adesso capite perché a Taggia e dintorni non si trovano più analgesici, sonniferi e tranquillanti ?


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ATTUALITÀ

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CAINO E ABELE ABITANO A SANREMO?

“Non tutti i giovani sono teppisti”

Laura Mirante

Giovanna Pasci

Lorenzo Campodelli

Sanremo. La situazione è sempre più preoccupante. Gli episodi di violenza, soprattutto tra ragazzi, ma non solo, si susseguono ad un ritmo spaventoso. Non passa giorno senza che sui giornali, nelle radio, o dalla tv, non giunga notizia di un ragazzo che è stato picchiato a sangue, una donna violentata, o di un uomo assassinato. Atti di bullismo che sfociano in vera e propria criminalità, episodi legati a razzismo o all’omofobia. Qualunque scusa, pur di sfogare una rabbia insaziabile, qualunque cosa, per ottenere il rispetto del “branco”. La cosa che lascia ancor più perplessi è che la maggior parte delle aggressioni avviene senza un motivo

palese, per cause stupide, futili. Per una parola di troppo si passa subito alle vie di fatto, con conseguenze spesso drammatiche. Vite spezzate per sempre, senza possibilità di appello. Ma da dove nasce tutta questa violenza? Un tempo si riteneva che il maggior numero di episodi di questo genere, fossero prerogativa dei ceti sociali più bassi, ma la storia e le statistiche, hanno rilevato l’infondatezza di questa opinione. Ora si punta il dito, verso i film e agli esempi negativi che propongono, sui videogiochi sempre più cruenti, sulla tv spazzatura e molto altro ancora. La cosa che salta subito all’occhio è che le colpe

Il bullismo dilaga tra i giovani e diventa vera e propria criminalità vengono quasi sempre delegate a cause esterne, senza accorgersi che quello che conta realmente non è ciò che ci circonda, ma quello che ognuno possiede dentro di sé , il proprio bagaglio morale. Senza ombra di dubbio, la famiglia dovrebbe avere un ruolo fondamentale, ma tra i ritmi sempre più frenetici e il tempo sempre più carente, spesso i ragazzi si ritrovano abbandonati a loro stessi. Ma questa non è e non deve essere una scusante. Si potrebbe affermare che la violenza è sempre esistita, è insita nell’uomo fin dai tempi di Caino e Abele. Il fatto che al giorno

d’oggi si ha la sensazione che questi episodi stiano subendo uno spaventoso aumento, è dovuto semplicemente al risalto che ne danno i mass media. Spesso questo tipo di discussioni avviene tra persone adulte, esperti di psicologia, di sociologia, ma i ragazzi cosa ne pensano? Noi abbiamo provato a scoprirlo. “Negli ultimi anni la violenza giovanile è aumentata in un modo spaventoso” dichiara Lorenzo Campodelli e prosegue: “tutto questo può essere legato all’uso abbondante di droghe e di alcol, che i ragazzi fanno al giorno d’oggi. Inoltre tra i

giovani c’è lo stereotipo che se non sei manesco e mezzo delinquente, non sei “figo”. Insomma siamo sempre sul mito del “ragazzo bello e dannato” portato però all’estremo”. Dello stesso parere anche Giovanna Pasci: “Sicuramente si tratta di un fenomeno preoccupante. A lasciare interdetti è soprattutto la quantità di rabbia che i giovani si portano dentro. Combatterla a posteriori, cioè punire chi compie atti violenti, è d’obbligo, ma secondo me è necessario sconfiggerla a priori, capire da dove nasce. Naturalmente è molto complicato, anche perché nella nostra società, in molti casi inconsciamente, siamo attratti dalla violenza, ne restiamo affascinati. Quando vediamo delle scene violente al telegiornale, difficilmente cambiamo canale. Razionalizzando ci diciamo che rimaniamo “incollati” allo schermo, per una questione di informazione. La realtà è che ne siamo attirati. Proprio per questo motivo i telegiornali, dedicano tanto spazio a questo tipo di notizie, con particolari sempre più dettagliati, perché fa audience”. Di tutt’altra idea Laura Mirante che afferma: “Si parla come se i giovani fossero tutti teppisti. La realtà per fortuna è ben diversa. La maggior parte non sono violenti e hanno ancora sani principi. Però di loro non se ne parla mai. Invece bisognerebbe farlo, “sponsorizzare” le buone maniere. Far capire che i comportamenti normali, non sono quelli violenti. La vera trasgressione non è andare contro le regole, ma è rispettarle”. Un pensiero sicuramente condivisibile, la maggior parte dei ragazzi non compie atti violenti. È altrettanto vero che il problema esiste, e non si tratta di problematiche comportamentali di qualche individuo, in quanto ha ormai assunto i connotati di un fenomeno sociale. Ed è proprio all’interno della società che vanno ricercate le cause e trovate le soluzioni. Alessio Pastorelli


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UNA STORIA DA MORA

Bruno Vespa, anchorman televisivo di razza e per vocazione, ha affrontato il tema degli influssi tra politica ed amori in ben due opere: L’amore ed il potere, da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana (Roma-Milano, Nuova ERI - A. Mondadori, 2007) e Donne di Cuori, da Cleopatra a Carla Bruni. da Giulio Cesare a Berlusconi (Roma-Milano, Nuova ERI - A. Mondadori, 2009). L’aver attratto l’attenzione del Gran Ciambellano della prima, della seconda e, in prospettiva, anche della terza Repubblica, la dice lunga sull’importanza che ha progressivamente assunto la sfera privata della nomenklatura e gli influssi che le donne determinano sull’operato dei potenti, il che non mi scandalizza ma mi diverte, quando tali influssi sono positivi: la storia è zeppa di intricate vicende risolte, con buona pace degli equilibri internazionali, in accoglienti alcove e con i buoni uffici di vestali del potere. Se è vero, come è vero, che dietro ogni grande uomo (spesso) si trova una grande donna (e viceversa, come testimoniano Filippo di Edimburgo e Mister Denis Tatcher e, in maniera bipartizan, Bill Clinton, già presidente degli Stati Uniti ma attualmente semplice consorte del Segretario di Stato Hillary Clinton), è altrettanto vero che in Italia si è verificata una singolare inversione di tendenza rispetto alla regola di prudenza che Giulio Andreotti, da tutti additato ad esempio ma da pochi emulato, ha costantemente ribadito in numerose delle sue pubblicazioni: “il potere è asessuato”. Se questo concetto non si stancava di ripetere il Divo Giulio, i suoi successori sono stati di ben diverso avviso, ed

Bruno Vespa

i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con l’ulteriore complicazione della “terza via”, affacciatasi di recente prepotentemente alla ribalta con il caso Marrazzo e culminata con il discorso della dichiarazione di guerra urlato a squarciagola su una terrazza romana da un seminudo consigliere regionale in preda agli influssi degli stupefacenti che, evidentemente , aveva confuso (proprio in quanto in stato confusionale), l’ Inghilterra, destinataria del discorso del Duce, con il Brasile, nazione di provenienza dei transessuali carioca con cui stava trascorrendo una simpatica serata. Anche nel piccolo stagno della politica sanremese si possono scorgere i primi allarmanti sintomi di questa vera e propria sindrome irrefrenabile che sta devastando la classe politica del nostro paese, sia pure ad un livello più casereccio e meno sordido, come accadde nella dilettantesca friandise del week end di amore in un grand hotel della laguna veneta con annesso maldestro tentativo (precipitosamente rientra-

Hillary e Bill Clinton

Lele Mora

Fabrizio Corona

to) di imputarne i costi alla amministrazione: si trattava, tutto sommato, di peccati veniali che non avevano determinato alcun danno sotto il profilo economico, risolvendosi sostanzialmente in episodi di cattivo gusto. Ma quando, in un momento di grave difficoltà economica e sociale, ed allorquando si sbandierano ai quattro venti le ineludibili esigenze di rispetto del patto di stabilità per paventare tagli orizzontali (anch’essi precipitosamente rientrati) a servizi essenziali quali la scuola estiva, la destinazione di 90.000,00 € per il manife-

duta sulla stagione turistica della nostra città, sia per la limitata diffusione che per la infausta scelta di tempi per il lancio della campagna a stagione ampiamente avviata e quando i destinatari del messaggio pubblicitario avevano di certo pianificato da tempo le loro ferie. E’ politicamente inopportuna in un periodo di vacche magre in cui l’asfittico calendario delle manifestaPiero Marrazzo zioni del comune di Sanremo della trascorsa stagione estiva appare così misero, qualitativamente e quantitativamente, da far sembrare quello dei comuni limitrofi, comunità montane comprese, il palinsesto del Crazy Horse di Parigi. E, allora, come sempre, dobbiamo porci la domanda: a chi giova questa iniziativa? Perché è stata Le ragazze del Crazy Horse fatta una scelta tanto discutibisto delle “pupe” col secchiel- le quanto inopportuna? Non lo commissionato da Sanre- riesco francamente a capirne mo Promotion alla agenzia le ragioni né a trovare plauriconducibile alla famiglia di sibili giustificazioni se non Lele Mora, lungi dal divertir- il fascino prorompente delmi, mi irrita terribilmente e le tre pupe col secchiello ed con me irrita gran parte dei il “carisma” del loro patron sanremesi. Lele Mora e del suo patinaE’ una cifra inferiore a to entourage (che io persoquanto speso per il famoso nalmente non avverto, forse concerto di Eros Ramaz- per questione di gusti ....), zotti dalla amministrazione anche perché la modestia (in Bottini, ma non per questo assoluto) della cifra impiegameno scandalosa, specie ta non lascia spazio ad altre ove si consideri che almeno spiegazioni. l’esibizione di Ramazzotti La storia recente del siregalò ai giovani di Sanremo gnor Mora e della sua “scuun serata di buona musica a deria” non mi interessano, fronte del vuoto pneumatico non mi competono e non di quest’ultima iniziativa che devono influenzare una valuappare agli occhi di tutti fine tazione politica di quella che a se stessa ed assolutamente ritengo, per tutt’altri motivi, una infausta iniziativa: i improduttiva di risultati. La campagna pubblici- gusti sono gusti ed ognuno taria delle “pupe” con il sec- sulla sua bicicletta ci fa salire chiello e la paletta è irritante chi vuole, è un suo problema, sotto il profilo estetico prima che resta suo se la bicicletta ancora che sotto il profilo se l’è comprata lui, ma divenetico perché questa malde- ta tragicamente il nostro se stra iniziativa si risolve sem- la bicicletta è stata comprata plicemente in un infruttifera con i soldi della collettività. spesa di denaro pubblico che non ha avuto nessuna rica-

Il Conte Dracula


Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione

Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara

Stella Maris Kursaal Ristorante Bar Bar Roma Cos.bar Hotel Palace Ristorante Bar Da Franca DOLCEACQUA Bar Centrale Morscio Mariella Ristorante Gastone Wine Bar Re’

MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure

DOLCEDO Bar Barlume Bar Rist. Tunu’

OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero

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PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


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ATTUALITÀ

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Quasi quasi... me la sposo...

Christian e Deborah sposi domenica 10 ottobre alle ore 10 nella chiesa dell’Immacolata, piazza San Siro, Sanremo

Auguri da Graziella e Cesare


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ATTUALITÀ

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Imperia sul lago di Costanza ha 2 “gemelle” La città di Imperia la settimana scorsa si è gemellata con Friedrichshafe, (tradotSacrilegio: Mussolini, nel scegliere il nome di Imperia, non si to: Il Porto di Federico). ispirò all’omonimo torrente, ma ad una concubina del 1400, a Una delegazione, capeggiata dal sindaco Paolo StreBalzac e ad un suo libro pubblicato su “ Il Popolo” nel 1910? scino e dal vice presidente della Camera di Commercio Enrico Lupi, è volata per la cerimonia nella città tedesca. A parte la bellezza paesaggistica Friedrichshafe, città che si specchia nel lago di Costanza, è famosa per le fabbriche e le partenze dei leggendari Zeppelin, per la musica, per Interboot e per l’Eurobike, fiere interStrescino nazionali della nautica e del ciclismo. Sul lago, sulla riva opposta di Friedrichshafe, è sorta e si è sviluppata nei secoli la città di Costanza, che non è gemellata con Imperia, ma che dal 1993 ha qualcosa in comune con La statua di “Imperia” a Costanza il nostro capoluogo di proMussolini Lupi vincia. Che cosa? Il nome “Imperia”. Costanza, infatti, vanta il possesso di una dei media, riviste d’arte, i politici più influenti della Balzac “La belle Imperia”. ture venne bruciato vivo delle statue contempora- tv, internet per le sue opere recente storia della Ger- Una satira contro la morale per eresia Johannes Hus, nee più alte e chiacchierate provocatorie. Peter Lenk, mania: tra questi l’attuale del clero cattolico nel quale il filosofo al quale storicad’Europa chiamata appunto secondo quotati osservato- cancelliere Angela Merkel “Imperia”, nobildonna mol- mente si è ispirato Martin “Imperia”, nome di una di- ri, è un genio, secondo altri e l’ex premier Schroder. to colta e concubina (si dice Lutero per fondare la Chiescussa nobildonna del 1400. un mistificatore. Due anni Dopo settimane di polemi- parlasse 12 lingue), seduce sa protestante. Una storia di Una statua in calcestruzzo fa una sua scultura aveva che infuocate la scultura di e controlla principi e car- miserie e sangue che Peter alta 10 metri, del peso di fatto gridare allo scandalo Lenk è stata accettata ed dinali durante il Concilio Lenk ha sintetizzato nella 18 tonnellate (sul tipo della l’intera Germania: in un pa- apprezzata da tutti al punto di Costanza, convocato nel statua gigantesca di “Impestatura della Libertà all’en- esino di soli 4 mila abitanti, di diventare meta di flussi 1414 dall’imperatore Sigi- ria”, figura femminile che trata del porto di New York) Baden Wurttemberg, Lenk di turisti non solo tedeschi, smondo, per porre fine allo regge nelle mani due uomiche poggia su un piedistal- ha eretto nel centro della sempre più numerosi ed scisma d’Occidente, e con- ni: l’imperatore Sigismondo lo girevole che ruota sul cittadina, a pochi passi dal importanti anche per l’eco- clusosi nel 1418. “Imperia” (che indisse il Concilio) e proprio asse ogni 3 minuti. Comune, un monumentale nomia della città. Anche la venne invitata a Costanza Papa Martino V, che venne Questa statua kolossal è sta- trittico di marmo rappresen- statua di “Imperia”, diven- per allietare, con altre mille eletto Papa proprio durante ta realizzata dallo scultore tante, in modo caricaturale tata simbolo della città di concubine, le oltre duecento il Concilio. Tutti e due sono tedesco Peter Lenk, artista ed ironico, la storia della re- Costanza, è fotografatissi- alte cariche ecclesiastiche completamente nudi, in tedi fama mondiale, spesso pubblica tedesca. Sorridenti ma dai turisti. Il suo nome presenti al Concilio dove, sta hanno solo la corona e la agli onori della cronaca, e nudi aveva scolpito 5 tra si rifà ad un racconto di dopo due settimane di tor- tiara, i simboli del loro po-

Madruzzo

Hus

Balzac


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tere. Nel XV secolo l’esecuzione di Hus provocò la guerra di Boemia durata 30 anni e la scissione dell’Università di Praga da quella di Lipsia. In quei tempi bui per la chiesa il Papa di allora era Giovanni XXIII, illegittimo. In tutto il clero regnava una gran confusione, nello stesso periodo del Concilio c’erano addirittura 3 Papi in lotta tra loro. Cinquecento anni dopo, nella dinastia dei Papi per legittimarne il nome e mettere ordine, Angelo Giovanni Roncalli, il “Papa buono”, dopo la morte di Pio XII quando il 28 ottobre 1958 salì al trono Pontificio scelse proprio il nome di Papa Giovanni XXIII. Sfogliando testi, ascoltando leggende, rivisitando tradizioni c’è spazio anche per un piccolo giallo, forse un mistero, un’ipotesi azzardata che tira in ballo addirittura Benito Mussolini. E’sempre stato detto e scritto che a suggerire ed ispirare il nome di Imperia al duce, per porre fine ai campanilismi, alle divisioni ataviche ed unificare le famiglie e gli interessi di

L’ECO DELLA RIVIERA

Papa Roncalli

Porto Maurizio ed Oneglia fu il torrente Impero, che separa i due centri abitati. Tra i nostalgici c’è però chi continua a domandarsi: “perchè il duce ha scelto Impero e non Prinia dal torrente Prino”? Tra le risposte c’è spazio anche per questa provocazione: “Forse che Mussolini, che abitò come è noto a Bestagno e quindi conosceva bene il Ponente avendovi fatto anche il maestro elementare, scelse il

ATTUALITÀ

Merkel

nome di “Imperia” perchè più influenzato da Balzac e dalla stesura del suo ormai dimenticato romanzo “L’amante del cardinale Claudia Particella”, poco conosciuto e pubblicato nel 1910 sul giornale socialista “Il Popolo” che dal torrente Impero”? Una storia, quella del romanzo scritto dal duce, di horror, passioni, perversioni, alcove. Un amore scandaloso del vescovo-principe di Trento,

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Schroeder

Carlo Emanuele Madruzzo per la bella cortigiana Claudia Particella. Lasciando da parte Mussolini e fantasie, oggi Friedrichshafen ed Imperia sono diventate gemelle a tutti gli effetti, anche burocratici. Chi si recherà nella città degli Zeppelin, degli storici dirigibili, delle barche e delle biciclette se ha tempo attraversi il lago, faccia un salto nella vicinissima città di Costanza. Sul

quel lago la nostra città di Imperia, la nostra provincia è presente ben due volte: come gemella e come statua “Imperia”. La statua, la sua storia, le sue leggende, la mano e l’arte di Lenk, meritano senza dubbio una foto ricordo. E chissà che un giorno anche ad Imperia non sia possibile ospitare Lenk e, perchè no, acquisire una sua scultura. Augusto F. Nori


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ATTUALITÀ

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Per gli svizzeri noi italiani siamo topi: Berlusconi che dice? Sanremo. “Ratti”. Così sono stati apostrofati i nostri connazionali frontalieri che lavorano e, regolarmente, pagano le tasse nel Canton Ticino dagli stessi svizzeri. “Ratti italiani che ci rubano il lavoro”, sembra di essere tornati alla Germania del dopo unificazione, in piena crisi economica dovuta al disequilibrio delle due Germanie, quando la stessa accusa venne mossa alla minoranza lavoratrice turca. Di recente sono stati presi severi provvedimenti contro le minoranze rom, in Francia da Sarkozy e qui a Sanremo dalle forze dell’ordine. Siamo al razzismo o ad interessi prettamente economici? Le opinioni sono differenti, da un lato si ipotizza razzismo, dall’altro ecomonia e politica. “Son dell’opinione che “ratti italiani” non sia un bel complimento! - ci dice Silvia Regoli - se siamo definiti con questo triste e offensivo titolo solo perchè molti italiani emigrano

Silvia Regoli

cercando lavoro in un altro paese significa che è puro razzismo. Come d’altronde facciamo noi con tutti gli extracomunitari. Loro sono disposti a prendere 300 euro al mese per 10 o 12 ore di lavoro al giorno ed oltretutto in nero. Per noi italiani è diverso, ovviamente non ci “abbassiamo” a certi “stipendi”, non so come sia il tenore di vita lassù, ma magari ci sono più convenienze riguardo a noi”. Risponde Matteo Verda, dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale; “Direi che ci troviamo su

dei problemi dei cittadini. Non è una questione solo svizzera (dove peraltro si è trattato solo di una campagna pubblicitaria): in tutta Europa, dal Regno Unito alla Svezia, si è assistito in questi anni ad un aumento dei consensi elettorali per formazioni estremiste e xenofobe. Con il miglioMatteo Verda ramento della situazione economica, il richiamo di due piani distinti: da un lato questi partiti è destinato a abbiamo le misure prese a diminuire molto. Rimane livello locale per garantire invece aperta la questione la sicurezza dei cittadini. A - centrale nei prossimi detal proposito, vorrei ricorda- cenni - di come integrare re che Zoccarato si è dimo- le minoranze ed evitare che strato molto sensibile sulla si creino situazioni come questione, ma lo sgombero quelle delle banlieux paridi Pian di Poma è stato ef- gine. Si tratta di politiche fettuato dalle Forze dell’or- che devono essere decise a dine. Dall’altro, assistiamo livello nazionale, ma sarà ad una tendenza che cicli- fondamentale coinvolgere camente si ripete: quando le amministrazioni local’economia va male, molti li, che come ha dimostrato politici cercano consenso Zoccarato sono più vicine rimettendo in discussione ai cittadini e più tempestive il ruolo delle minoranze e - nell’agire.”Noi vorremmo in alcuni casi - addossando anche ricordare ai nostri agli immigrati della colpa vicini ticinesi che un conto

è rimpatriare delle persone per motivi di sicurezza e un conto è incolpare delle persone per problemi dei quali in realtà non ne sono la causa. Se fosse cosi’ semplice, allora anche i francesi e i monegaschi dovrebbe incolpare gli italiani di portar via loro il lavoro! Gli svizzeri dovrebbero chiedere al loro governo maggiore tutela in campo lavorativo. Per esempio a Monaco esiste un legge che prevede delle categorie prioritarie. Hanno diritto ad essere assunti 1) i monegaschi 2) i residenti a Monaco 3) i residenti nei paesi limitrofi e solo dopo tutte le altre persone residenti in un raggio che non oltrepassa un certo tot di km. I monegaschi sono quindi tutelati ed hanno priorità assoluta sugli altri. Incapacità di governo, interesse, razzismo: probabilmente questo è l’ordine corretto. Massimiliano Inferrera


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ATTUALITÀ

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“MANGI LA BISTECCA? No, sono vegetariano” Si sente spesso parlare di vegetarismo, ma quanti conoscono il vero significato che sta dietro a questa parola? Chiunque di noi, alla domanda “chi è il vegetariano?” risponderebbe “un animalista che non mangia né carne né pesce”. E qui si sbaglierebbe. Perché essere vegetariani non è solo una mera conseguenza dell’essere animalisti, ma c’è molto di più dietro a questa definizione. Essere vegetariani, inoltre, non è solo una questione di etica, come molti pensano, ma anche, e soprattutto, questione di salute. È infatti ormai universalmente riconosciuta la correlazione tra salute, alimentazione e la possibilità di prevenire le patologie degenerative attraverso un’alimentazione equilibrata. “L’essere vegetariani non è solo una scelta etica ma soprattutto di salute, ai fini di prevenire i mali del secolo quali tumori e infarto” ci spiega Cristina Campanaro, responsabile LAV (Lega Anti Vivisezione) della provincia di Imperia. Dati scientifici dimostrano come elevati consumi di frutta e verdura siano correlati con più basso rischio di tumore in diverse sedi e con una minor incidenza di patologia ischemica miocardica e cerebro-vascolare. Nei vegetariani l’incidenza delle principali malattie dei paesi industrializzati (malattie cardiovascolari, cancro, obesità e diabete) è molto più bassa rispetto agli onnivori. “Oltre all’aspetto salutistico - precisa Cristina Campanaro - c’è anche l’aspetto della tutela dell’ambiente. Essere vegetariani, quindi, non significa solo rispettare e amare gli animali, ma anche amare noi stessi e l’ambiente che ci circonda”. E’ per questo che è stata presentata alla Camera, alla fine del 2009, la proposta di legge 1467 , con lo scopo di introdurre l’obbligo di garantire l’opzione vegetariana in ogni mensa e luogo pubblico di ristoro. Città come Roma, Milano, Napoli, Firenze, Venezia e Torino sono solo alcuni dei

Cristina Campanaro

comuni che prevedono già l’opzione vegetariana (e in alcuni casi anche vegana) per i loro utenti. Andrea Sarubbi, primo deputato firmatario della proposta di legge 1467 sulle ‘Norme per la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana’, sostenuto anche dalla LAV, si fa portavoce di quanti incontrano difficoltà ogni volta che si recano a mangiare fuori, e specifica: “Noi chiediamo che venga sempre proposta una scelta vegetariana nei luoghi pubblici”. E come negare questo diritto di scelta? A quanto pare si può, visto che molte mamme vegetariane si trovano in difficoltà quando esprimono la volontà di crescere i figli seguendo una dieta equilibrata senza né carne né pesce. Molti pediatri sconsigliano l’alimentazione vegetariana perché troppo spesso disinformati e i genitori sono quindi costretti a rinunciare ai loro buoni propositi. “La proposta di legge è una buona idea” dice Daniela Cenzon, madre della piccola Fabiana, studentessa alla scuola media G. Pascoli di Sanremo, “sono fermamente convinta che una dieta vegetariana equi-

Gianni Berrino

Renato Bergonzi

librata non comprometta assolutamente lo sviluppo dei bambini.” E allora, perché l’ASL non propone una alternativa vegetariana nelle mense scolastiche? “E’ la ASL che sceglie il menù da proporre in mensa” spiega il dott. Renato Bergonzi, dirigente settore sicurezza sociale e ufficio scuola. “ Il menù viene scelto in base all’età del bambino, valutando le proprietà organolettiche e rispettando i dosaggi presenti sul protocollo.” Nessuna alternativa vegetariana quindi? “Si cerca di dare il più possibile il cibo bilanciato per tutta la settimana” interviene la dott.ssa Gabriella Frezza, dirigente

scolastico dell’istituto Mater Misericordiae di Sanremo, “ e alcuni giorni capita che ci siano piatti senza carne, come torta di verdura o pasta in bianco” “ Sono molto soddisfatto della nostra collaborazione con la ASL” asserisce l’avv. Giovanni Berrino, assessore ai servizi sociali “ e penso che i menu proposti apportino un giusto equilibrio tra proteine e calorie.” Nonostante i buoni propositi degli amministratori comunali e l’appoggio delle madri, In Italia non esiste ancora una uniformità nella normativa delle mense scolastiche per accedere ad un menu vegetariano : se nel Comune di Roma l’opzione vegetariana è stata intro-

dotta ormai da dieci anni, in altre zone d’Italia questo non viene previsto neanche su richiesta, come in Emilia Romagna; altrove addirittura si richiede un’autocertificazione dei genitori richiedenti un menu vegetariano, per sollevare la mensa da eventuali problemi di salute. In altre città, la madre deve fare speciale richiesta come se il figlio soffrisse di una certa patologia o intolleranza alimentare. In alternativa, rischia di mangiare le stesse cose che mangiano i compagni, ma gli viene tolta la carne e questo crea in lui un disagio psicologico e anche uno squilibrio alimentare. Alla luce di quanto detto fino ad ora, come è quindi possibile risolvere questa situazione? La richiesta di un menu vegetariano nelle scuole fa parte di un progetto che rispetta una cultura dell’alimentazione che dovrebbe diffondersi con più rigore e sistematicità in tutta la Nazione, a fronte di una sempre maggior desiderio di rispetto nei confronti dell’ambiente, della natura e, perché no?, anche di noi stessi. Luca Masselli

OGGI SPOSI

Jackpot di auguri, auguri, auguri, per Roberta & Litterio

Foto di gruppo tra gli amici di Fun Seven per “il giorno più bello della vita”. Roberta e Litterio Mastrolorito, al centro della foto lei in uno splendido abito bianco, lui elegante in nero, hanno detto “Sì” nella chiesa della Madonna della Costa. Stefano, Matteo, Raffaele, Roberta (sposa), Litterio (sposo),Laura, Giulia (bambina), Giorgia, Debora, Lucia.



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SORRIDI CON RIVERSO

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ATTUALITÀ

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Judo provinciale trionfa al Torneo delle Alpi e del mare Nizza. Si è svolta la 7° edizione del “Torneo delle Alpi e del Mare”, gara che vede la partecipazione di atleti delle provincie di Cuneo e Imperia e del Dipartimento di Nizza, praticanti gli sports del Judo, Pallavolo, Atletica e Nuoto e che ogni anno, a turno, si svolge in una delle tre province. La giornata si è svolta in un clima festoso e amichevole, in un centro sportivo all’ avanguardia che ha visto gareggiare centinaia di giovani, accomunati dalla passione per lo sport. Il Delegato Provinciale FIJLKAM, M° Alberto Ferrigno, Insegnante Tecnico del Judo Club Sakura Arma di Taggia, insieme agli Insegnanti Tecnici del Judo Club Ventimiglia, M° Rocco Iannucci e D.ssa Antonella Iannucci, hanno guidato gli atleti in gara con competenza, portando così le squadre a vincere le loro

competizioni fino ad arrivare, unica disciplina sportiva tra le squadre imperiesi, sul gradino più alto del podio. Dopo oltre due ore di gara, alla parte sportiva è seguita la parte conviviale, con il pranzo offerto dall’organizzazione a tutti gli atleti partecipanti, dopo di chè è stata effettuata la premiazione, tra l’entusia-

smo e la soddisfazione di atleti ed accompagnatori. Atleti: Secondo Giovanni - Cicala Mattia - Grua Alessandro - Othmane Bounher - Corrado France-

sco - Falco Filippo - Iamundo Tamara - Spiri Fabiana - Lecci Ginevra - Civelli Lisa - Marchi Greta - Meranda Chiara - Francesca Capossela - Iamundo Ma-

ruska - Littardi Eugenio - Caramello Simone - Di Rienzo Michele - Cinquepalmi Francesco - Ferrigno Damiano.

Ringrazio tutti coloro che sanno quanto è buona la mia pizza e in particolare chi ha inviato i coupons permettendomi di classificarmi AL 1° POSTO PER LA MIGLIOR PIZZA

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Emergenza rifiuti, arriva la stangata IMPERIA

Gli edili di Confindustria lanciano l’allarme

Bocchio, Cepollina, Argirò

Imperia. La discarica di Collette Ozotto sarà in fun­ zione a pieno ritmo sino a domenica 10 ottobre; da lu­ nedì 11 ottobre i rifiuti im­ periesi saranno trasportati e scaricati nel Savonese, a Vado Ligure, ad un prezzo medio per tonnellata – com­ patibilmente con le disponi­ bilità volumetriche ancora esistenti a Collette Ozotto – pari a un valore stimato in 178 euro circa. La possibili­ tà di conferire i rifiuti ancora in questa settimana nella di­ scarica di Collette Ozotto è emersa nella riunione di lu­ nedì 4 ottobre in Regione a Genova (hanno partecipato i tecnici di Provincia, Regio­ ne ed Arpal), in seguito alla quale l’Arpal è stata delegata ad ulteriori approfondimenti tecnici in merito alle osser­ vazioni sollevata dalla ditta che gestisce la discarica nel sanremese. Ma per limitare i costi e far risparmiare gli imperiesi, il 20 per cento del totale della spazzatura (la porzione umida), verrà scaricata nella discarica di Collette e il restante ottanta per cento prenderà la strada di Vado Ligure. Se si fosse trasportato il cento per cento dei rifiuti, si sarebbe spesa la cifra di 195,96 euro alla tonnellata, anziché gli attua­ li 178 euro. Secondo l'asses­ sore provinciale all'ambien­ te Ballestra, questa cifra è ragionevole e produrrà solo nel 2011, un aumento della Tarsu dal 4 al 5 per cento. Da lunedì prossimo, quindi, inizierà il trasporto a Vado Ligure, anche se la discarica imperiese potrà essere uti­ lizzata in caso di problemi di trasporto o nei giorni fe­ stivi. Nel frattempo le varie amministrazioni comunali

Sappa

dovranno aggiungere sul groppone, dei già risicati bi­ lanci, una nuova spesa. Pro­ prio a seguito di questa vera e propria emergenza rifiuti, alcuni giorni fa il sindaco di Sanremo Maurizio Zoc­ carato, aveva trovato una soluzione, ovvero installare a Sanremo un inceneritore. La proposta è stata imme­ diatamente bocciata dalle opposizioni, ad esempio la capogruppo di Uniti per Sanremo Daniela Cassi­ ni ha detto: “Ma il sindaco Zoccara­to sa cosa vuole dire incenerire i ri­fiuti? Sa che un simile impianto ha senso se serve un bacino territoria­ le molto ampio, nel nostro caso almeno due province liguri, e che quindi non sta in piedi che un singolo Co­ mune faccia questa scelta? E, ancora, che la formula dell’incenerimento è am­ piamente superata e nociva? "E’ scientificamente provato che l’inceneri­mento trasfor­ ma i rifiuti in particelle tossi­che e diossina, produce fumi, ceneri solide e acqua inquinata, polveri perico­ lo se che vengono inalate veloce­mente. L’unica altra strada possibile è la raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti, il riciclo, come fanno ormai tante ammini­ strazioni sia di destra che di sinistra". Persino l'agguerri­

Ballestra

to Meetup di Beppe Grillo ha bocciato l'idea del primo cittadino matuziano affer­ mando: “il Sanremo Beppe Grillo Meetup è molto pre­ occupato dalle affermazioni gravissime fatte dal Sindaco Zoccarato ai giornali, dove propone la costruzione di un inceneritore a Sanremo. Le alternative all’inceneri­ mento esistono e invitiamo il Sindaco ad informarsi visitando il Centro Vedela­ go”. Tornando, invece, sulla decisione della provincia, il PD ha chiosato: “l’anno­ sa vicenda della spazzatura in provincia di Imperia si è conclusa con quello che a nostro avviso era inevitabi­ le: il conferimento dei rifiuti in provincia di Savona con conseguente aumento delle tasse per i cittadini. Si chiu­ de così una vicenda inquie­ tante e mai risolta in dieci anni di amministrazione provinciale di centro-destra, emblema dell’inefficienza su un settore così critico come quello dei rifiuti solidi urbani". Momentaneamente il capitolo emergenza rifiuti sembrerebbe risolto ma non è così, gli imperiesi si trove­ ranno il rincaro della nettez­ za urbana e col rischio, in un futuro prossimo venturo, di avere le stesse emergenze di Napoli o Palermo. a.d.b.

Il comparto edile della nostra Provincia sta attraver­ sando, ormai da troppo tempo, un momento di profonda crisi, che non ha ancora trovato alcuna adeguata risposta da parte delle istituzioni preposte. “Per quanto riguar­ da, nello specifico, la nostra Provincia – dice Alessandro Bocchio - i dati si presentano sempre più preoccupanti: dalla fine del 2007, nel corso di un anno, gli operai in forza ad Imperia erano già diminuiti di circa il 10% e dal mese di marzo 2008 allo stesso mese del 2010 si è subita una riduzione del 18,5 %, pari a 710 addetti in meno. Ad oggi risulta che le imprese iscritte alla Cassa Edile d’Im­ peria, solo nell’ultimo anno, tra il 2009 ed il 2010, siano ulteriormente scese, da circa 840 a 790, pari al 6% ed il numero degli operai sia passato da 3530 a 3150, pari al 10,8% della forza lavoro persa in dodici mesi.”. Ha ag­ giunto il presidente degli edili imperiesi: “Solo un patto forte tra operatori e pubbliche amministrazioni per il ri­ lancio dell’edilizia privata e degli investimenti in opere pubbliche, che devono essere di assoluta qualità archi­ tettonica, potranno garantire la ripresa, seppur lenta, del mercato, ormai fermo da troppo tempo. “Ci auguriamo – afferma Bocchio - di trovare la più ampia volontà di confronto, e di positivo riscontro per il rilancio del lavo­ ro e dell’occupazione del settore”. (foto Sanremonews)


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IMPERIA

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In Salomon’s Park i gatti liberati dalla vivisezione

Salomon’s Park è un luogo dove vengono adottati i gatti liberati dalla vivisezione. Il parco è situato a Pontedassio, frazione di Villa Guardia, in località Mortiello, adagiato in un bosco di querce con il significativo nome “Cima delle forche”. In questo luogo si compivano le esecuzioni dei condannati, nel medioevo, del Castello di Bestagno, dominio dei vescovi di Albenga. La parte di bosco dove è situato il parco, è stata messa a disposizione dal signor Angelo Borgis, mago dell’olio d’oliva. L’ingresso porta la sagoma di un gattone con la

scritta del nome del parco. Il 12 gennaio del 2010, dopo un viaggio in un’automobile di fortuna, alle 18 del pomeriggio le prime quattro Miss (gatte sino allora imprigionate per esperimenti di vivisezione) hanno preso possesso di questo ambiente creato per loro ed hanno ricominciato a vivere in libertà. Come accertabile da documenti, sono nate e vissute per 6 anni chiuse in gabbiette d’acciaio, spesso due per gabbia, senza pavimento sotto i piedi, circa 150 animali solo in 30 metri quadrati con diversi livelli. Ancora oggi, dopo 10 mesi, le zampette posterio-

ri testimoniano con la loro forma a “x” della permanenza in cattività. “Al loro arrivo”, spiega la presidente dell’Associazione che cura

e mantiene il parco, “gli animali erano estremamente magre e non in grado di articolare movimenti, salire, scendere. E’ facile immagi-

nare che fossero privi di cognizioni elementari per animali normali: piante, odori, rumori, vento, pioggia. Per settimane hanno evitato di passare con le zampette su coperte, foglie a causa della morbidezza. E’ stato sorprendente osservare la loro evoluzione. Conoscevano solo i lamenti delle altre gatte prigioniere ed il terrore della luce al neon quando veniva accesa per prelevarne alcune e portarle alle vivisezioni. Una barbarie. Tornate libere hanno dovuto imparare ad affilarsi le unghie, su rami, legni.Oggi sono quasi gatte normali. Salgono sugli alberi, inseguono farfalle, cavallette. Tutte sono state infettate con la FIV, la AIDS felina, cioè necessitano in continuazione di cure veterinarie e medicine. Per facilitare questo compito si è costruito un capanno di legno dove il veterinario le può visitare. Chi vuole può visitare il parco e/o adottare una delle micette a distanza. Chi dare aiuti può contattare : I cavalieri dell’evoluzione spirituale CP 13 - 18027 Pontedassio-IM, e-mail: comanori@libero.it,, cellulare numero 320-055 31 66 a.n.

Alla 15ma edizione della Baby Marathon

Si è svolta a Borgo Prino e hanno partecipato migliaia di bambini

Si è svolta sabato, presso il campo di atlelica di Borgo Prino la 15a edizione della Baby Marathon, corsa promozionale per bambini da 0 a 13 anni, organizzata dalla U.S. Caramagna di Imperia e patrocinata dalla Città di Imperia. Grande successo per questo evento diventato ormai tappa fissa per tutti i bambini che cresce sempre più: anche quest'anno si è battutto il record di partecipanti con quasi 900 bimbi che hanno aderito alla manifestazione. Perfetta come al solito l'organizzazione curata in ogni dettaglio dal sodalizio organizzatore.


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Ecco i premiati nel giorno di San Romolo

Brez

Sanremo. Tutto pronto per mercoledì 13 ottobre, giorno in cui la città dei fiori festeggerà il suo Santo Patrono San Romolo e conferirà, come di consueto i premi ai cittadini matuziani meritevoli. Ecco i vincitori delle cinque tipologie di premio:

Codoni

die aziende alberghiere. Dopo il servizio militare ha iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia, lo storico Hotel Europa e Pace, fondato nel 1923, come vice direttore prima ed infine come direttore, pur continuando nella sua formazione professionale seguendo corsi post laurea. PREMIO SAN RODell’albergo di famiglia MOLO PER LO SPORT ha curato di recente la comStefano ZIRIO - Nato pleta ristrutturazione per a Coldirodi nel 1932, da adeguarlo ai canoni della oltre mezzo secolo anima moderna accoglienza. Rila vita, particolarmente in copre dal 2009 la carica di ambito sportivo, della fra- presidente dell’associaziozione di Coldirodi, dove ne albergatori aderente alla ha fondato e presieduto la Federalberghi. U.S. Coldirodese PallacaÈ rilevante la sua connestro, portandola in serie A vinzione che la nostra città, negli anni 1962-64. Fu tra i consapevole delle sua antipromotori dei primi Giochi ca vocazione all’ospitalità, della Gioventù in Sanremo abbia ancora, come un temed entusiasta organizzatore po, tanto da offrire nel setdi eventi sportivi minori, tore specifico e pertanto è ma significativi per i valori tenacemente impegnato per che questi inducono nella il raggiungimento di tale componente della società obiettivo. rappresentata dai giovani. Recente l’iniziativa di ricorPREMIO SAN ROdare il cittadino di adozione MOLO PER LE ATTIVIDorando Petri, podista di TA’ SOCIALI fama mondiale, nel centeDon Fulvio FERRARI nario della nascita. - Nato a Prignano sul SecL’attività sociale di Zirio chia, in provincia di Modeè costellata altresì da una na, frequenta il liceo classimoltitudine di iniziative di co a Bra e, dopo un biennio carattere culturale che, nella di Filosofia a Tortona, compopolosa frazione sanreme- pleta gli studi nella Pontifise, hanno validamente con- cia Università Lateranense, tribuito alla crescita della specializzandosi in Teolosolidarietà civica. gia Pastorale. Nel 1985 è ordinato sacerdote. PREMIO SAN RODopo aver ricoperto imMOLO PER L’IMPREN- portanti incarichi direttivi in diverse sedi dell’Opera DITORIA Alessandro CODONI Don Luigi Orione, nel 2000 - Nato a Sanremo nel 1973 è nominato direttore a Sansi è laureato nel 1999 alla remo, in una delle le più Università Bocconi di Mila- antiche istituzioni che openo in Economia con una tesi rano nel sociale: il Piccolo sulle problematiche della Cottolengo. L’edificio che accoglie gestione delle piccole e me-

Forneris

Ferrari

Zirio

l’Opera sulla sommità della Pigna, denunciava all’epoca la sua vetustà e l’attività assistenziale che vi si svolgeva non era più all’altezza dei tempi. Con un gravoso impegno di anni l’Istituto è stato ristrutturato radicalmente ed altrettanto radicale è stata la riqualificazione della funzione sociale che vi si conduce. Tutto questo è stato compiuto sotto la direzione e l’impulso di Don Fulvio Ferrari. Da ricordare, tra i benefici risultanti dall’imponente lavoro, l’abbattimento della cosiddetta “Casa dei Dottori” che ha finalmente ridato visibilità al Santuario di N. S. della Costa. Portato a termine l’impegno nella nostra Città, Don Fulvio Ferrari è stato chiamato a Roma per ricoprire l’incarico di Economo Generale della Congregazione.

dedica inoltre all’organizzazione di un intenso programma di appuntamenti culturali, tra cui le iniziative promosse dal Comune di Sanremo per ricordare Italo Calvino con la pubblicazione “Il giardino segreto dei Calvino” nel 2004, con Loretta Marchi. Il libro, edito da De Ferrari, vince il premio “Grizane Hanbury. All’edizione del libro è affiancata la mostra “Calvino e le sue radici”. A seguito della ristrutturazione dell’edificio che ospita la Biblioteca, realizza la “biblioteca a scaffali aperti” Acquisisce al patrimonio librario cittadino la biblioteca della comunità inglese di Sanremo evitando il rischio che dovesse andare dispersa. Nel 2005 cura la seconda edizione de “I Russi a Sanremo” di Piero Cazzola e Marina Moretti.

ral nel 2008. Una missione, questa, compiuta dalla NASA con la collaborazione di molti stati. Per la notevole quota di collaborazione offerta dall’Italia, Brez ha lavorato a livello di studi e di progettazione. L’impegno dello scienziato nel programma GLAST (Gamma Ray Large Area Space Telescope) è stato ed è tutt’ora (la missione nello spazio siderale del GLAST durerà ancora alcuni anni) oggetto di attenzione della comunità scientifica internazionale, prova ne sia che la più prestigiosa rivista del mondo della scienza si avvale ora della collaborazione del nostro concittadino. Infatti “Science” dello scorso settembre riporta un saggio di Brez, così come altra editoria scientifica internazionale segue i suoi interventi nei convegni di tutto il mondo. Tramite questo concittadino Sanremo stabilisce un collegamento culturale con i centri mondiali dell’alta tecnologia. Altri servizi alle pagine 34 e 35.

PREMIO SAN ROMOLO PER LA CULTURA Paola FORNERIS Nata a Sanremo, dopo il Liceo “G.D. Cassini”, frequenta all’Università di Genova e vi consegue la Laurea in Lettere. Nel 1988 è incaricata della direzione della Biblioteca Civica di Sanremo e in questa qualità si prodiga in veste di assistente culturale di una quantità di giovani studenti che a lei si affidano per le ricerche nel vasto patrimonio bibliotecario cittadino, in buona parte da lei stessa riorganizzato secondo i criteri più attuali. Nel corso dell’incarico, che ha termine nel 2010, si

CITTADINO BENEMERITO Alessandro BREZ nasce a Sanremo nel 1958 e qui raggiunge la maturità classica al liceo “G.D. Cassini” nel 76. Laureato “con lode” in Fisica alla Normale di Pisa ed adempiuto il servizio militare come paracadutista nella Folgore, consegue il Dottorato di Ricerca nella stessa Università di Pisa nel 92 Da allora entra a far parte di una élite di scienziati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. L’equipe, di cui Brez fa parte, con il CERN di Ginevra si impegna alla creazione di un maxitelescopio spaziale a Raggi Gamma, lanciato da Cap Canave-


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SANREMO

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I fiori di Sanremo... senz’acqua! Amaie sotto accusa Sanremo. Siamo nel 2010 ma in alcune zone della nostra città sembra essersi fermati al 1850, l’inizio di quella rivoluzione industriale che di lì a poco avrebbe contribuito alla crescita in tutti i settori della produzione. Questa rivoluzione, evidentemente, non c’è stata per gli abitanti della zona di via Senatore Ernesto Marsaglia da anni in lotta con il problema dell’acqua. E non stiamo parlando di zone di montagna sperdute chissà dove ma delle vicine colline sanremesi. “Il problema idrico in questa zona va avanti almeno da una decina di anni - ci racconta Alessandro Oreggia, titolare di un’azienda agricola - ma negli ultimi tre è peggiorato, soprattutto l’ultimo anno raggiungendo l’apice quest’estate. Ho sottoscritto un contratto a forfait con l’Amaie che, in teoria, mi garantisce 500 lt di acqua al giorno sia per la casa sia per la campagna. Non li ho mai visti, le quantità si sono sempre aggirate intorno ai 200 - 300 lt che bastavano appena.” I contratti a forfait prevedono l’erogazione di una quantità di acqua stabilita tra l’utente e l’ente di fornitura, e il pagamento di una quota fissa. “Lo scorso anno ho avuto un problema alla presa che dalla vasca porta l’acqua nella mia abitazione e in quella di mio cognato;

Alessandro Oreggia

ho chiamato l’Amaie per venirla a sostituire - tra l’altro il tutto, presa e lavoro è completamente a carico dell’utente - sto ancora aspettando. Mi sono dovuto arrangiare ma ora la situazione non è più sostenibile, la quantità di acqua è scesa a 100 lt al giorno, mi basta appena per la mia famiglia e non è sufficiente per la mia attività. Ad agosto ho dovuto interrompere la produzione di fragole per non far morire le rose e, ad oggi mi sono morte comunque molte piante procurandomi un danno economico notevole. Se il problema non verrà risolto al più presto sarò costretto a chiudere l’attività.” Ma i problemi non finiscono qui. “All’interno dei tubi c’è una specie di valvola chiamata “lente” che regola la distribuzione dell’acqua, i famosi 500 lt, essendosi guastata anche quella e non avendo ricevuto alcun intervento da parte

di chi di dovere, ho dovuto collegarmi provvisoriamente al tubo scavalcando questa lente. Ho comunicato all’Amaie questo mio allaccio provvisorio in attesa che intervenissero ma non si è visto nessuno. Ma la cosa bella è che nonostante questo l’acqua continua a non arrivare! Il che significa che i problemi sono a monte, che l’acquedotto non funziona come dovrebbe.” Alessandro, in merito a questo, mi porta un pò più in su della sua abitazione, verso San Giacomo e mi fa notare una fontana. “Da questa fontana escono circa 6000 lt di acqua corrente al giorno, ho misurato il flusso personalmente e mi sono chiesto allora dove vanno a finire. Mi è stato risposto da un abitante del posto che , in teoria, l’acqua viene recuperata nei tubi e distribuita nelle case.” Volendo pensare che questo sia effettivamente così senza mettere in dubbio la potabilità di questa una volta giunta nelle case, anche se stiamo parlando di una fontana completamente aperta e di libero accesso, perchè tutti questi litri d’acqua “sprecati” mentre ci sono famiglie come quella

di Alessandro, che pagano un servizio che non viene nemmeno fornito? Ma non solo, il prezzo da pagare per questo disservizio è altissimo, la probabile chiusura dell’attività agricola. Il costo dei prodotti agricoli è elevato, la floricolutura in generale è in crisi specialmente quella sanremese, quella che un tempo non tanto lontano era il nostro fiore all’occhiello. Non è questo, secondo me il modo di uscire da una crisi economica, se mancano le basi come la semplice fornitura di un bene primario come

La fontana di S. Giacomo

l’acqua. E direi che lasciano il tempo che trovano anche gli incontri a Bruxelles, i mercati florovivaistici online e tutte le campagne pubblicitarie o di rilancio di questo mondo, se prima il Comune e poi l’azienda incaricata della fornitura del servizio, l’Amaie in questo caso, non si decidono a risolvere problemi come questo. Siamo a Sanremo, non nel deserto libico, situazioni come questa sono da terzo mondo, altro che città dei fiori. Massimiliano Inferrera


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SANREMO

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Ospedale Borea: parcheggio selvaggio. Vergogna! “Nella giornata di ieri (13/11/2009 NDR) si sono riuniti il Sindaco Maurizio Zoccarato, l’Assessore alla Viabilità Alessandro Il Grande, il Consigliere PDL Maurco Mauro Presidente della Commissione Consiliare che si occupa di sanità e il sindacalista CISL Vittorio Maccario. Il consigliere Mauro incaricato di occuparsi dei problemi della ASL e quindi del progetto relativo al parcheggio dell’ospedale, ha incontrato il Direttore Asl e il Presidente della Fondazione Borea Rosalba Nasi, per trovare una soluzione. L’Istituto Borea si farà carico del progetto preliminare, che verrà finanziato tramite il “Project financing”, e si occuperà della vendita dei Adriano Tenuta box annessi. Insieme ai 50/60 posti esistenti e i 100/120 circa del nuovo parcheggio, si dovrebbero risolvere i problemi dei dipendenti dell’ospedale, che avranno una convenzione non esclusiva dei cittadini e dei residenti della zona”. Nicola De Ceglia Questo era quanto riportato sul sito del sindaco Maurizio Zoccarato in merito all’annosa faccenda dei parcheggi all’ospedale Borea che sarebbero dovuti essere pronti nel 2011. Noi de L’ECO dopo quasi un anno siamo andati a vedere e di lavori in corso non ne abbiamo visti ma auto posteggiate ovunque, ne abbiamo viste eccome. Il parcheggio selvaggio all’ospedale Borea è una consuetudine, soprattutto per non sborsare un euro all’ora (ma anche ma ogni giorno è sempre per 10 minuti di sosta) nel uguale, se non peggio. Non posteggio sottostante che ci sono spazi sufficienti per comunque sia è sempre pie- le auto e quei pochi che ci no a qualsiasi ora del gior- sono, sono sempre colmi di no. Il discorso del parcheg- autovetture e dal costo non gio selvaggio non è riferito molto popolare e consono, a solo alle auto ma anche ai nostro avviso, per chi deve motorini che occupano ogni andare a trovare o assistere anfratto disponibile nei un malato presso il nosocopressi del “Borea”. Per non mio sanremese. I dipendenti parlare della circolazione ASL hanno il parcheggio riviaria di auto e moto, con le servato, ma anche loro fatimacchine posteggiate in se- cano a trovare posto per via conda fila, nella strettissima dei posti limitati e del constrada e con gli incidenti seguente spazio. sempre dietro l’angolo. Noi Sul problema parchegsiamo saliti su all’ospedale, gi, abbiamo interpellato un giorno a caso per vede- alcune persone che in quere com’era la situazione sto periodo o molto tempo

Anna Maria Paolino

fa, hanno avuto a che fare con la disperata ricerca di un posto auto all’ospedale Borea. Nicola De Ceglia ha detto: “E’ sotto gli occhi di tutti, ci sono pochi posti e comunque costano troppo. La struttura del parcheggio seppur rinnovata anni fa, è fatiscente e con scarsa illuminazione. Un posteggio auto come quello di un ospedale di una città come Sanremo non dovrebbe essere così”. Annamaria Paolino ha evidenziato: “E’ una strada infame, piccola e pericolosa. Per quanto riguarda il parcheggio, un euro all’ora è troppo, si tolgono

dei soldi ad un padre di famiglia. Chi ha un parente malato da assistere tutto il giorno come fa?” E ha aggiunto: “il servizio corriere è insufficiente, per un ospedale così non va affatto bene. La soluzione sarebbe quella di aumentare i posti auto e trovare altre forme per vigilare sui posteggi, visto che in questi tempi di crisi non tutti si possono permettere di spendere un’euro all’ora”. Infine Adriano Tenuta ha sottolineato: “nel nostro ospedale l’entrata del pronto soccorso è intasata da ambulanze mal posteggiate

e dalle auto dei dipendenti di turno. Invece l’entrata dell’ospedale dispone di pochi posti auto, se non quelli per i pazienti in dialisi e disabili e pochi, se non zero, posti moto. Per posteggiare all’ospedale – afferma Adriano – le possibilità sono due: la prima è posteggiare dove capita, rischiando una multa di 36euro, altrimenti andare al posteggio a pagamento e spendere un euro all’ora, poco conveniente per chi deve ritirare un referto o per chi necessita di una visita che per farla devono aspettare le infinite code”. Andrea Di Blasio


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GIOVEDI 7 OTTOBRE 2010 •

SANREMO

Viaggio nei quartieri: problemi? Si, no - SUSENEO

L’ECO DELLA RIVIERA

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Suseneo Inferiore: Terzo Mondo alle spalle di Sanremo Sanremo. Dopo due settimane di pausa abbiamo ripreso il nostro viaggio tra i quartieri e le vie della città dei fiori. Questa volta siamo andati a Suseneo Inferiore, rione della frazione di San Giacomo, sulle alture di Sanremo. Per arrivare al Suseneo Inferiore, bisogna essere pratici del luogo, visto che la targa che denomina la via è consumata dal tempo; fortunatamente io sono di San Giacomo e la zona la conosco bene, senza supporto di cartelli, ma un’ambulanza saprebbe dove andare? Emanuele Faccio, residente al Suseneo, è il mio accompagnatore in questo tour nella vallata e gli faccio notare il problema del cartello. Egli mi ha risposto che per mesi ha sollecitato il comune, affinchè mettesse un cartello nuovo. La risposta è stata che per sostituire il cartello, dal costo tra i 40 e 80 euro, l’andasse a prendere in comune e lo sostituisse lui. Insomma: operaio fai da te, a gratis, del comune. Dovrebbe prendere esempio dal consigliere Baggioli che ha rattoppato una buca al Solaro, a Sanremo funziona cosi! Per la cronaca il cartello è ancora illeggibile. In strada Suseneo Inferiore vivono 30 famiglie abbandonate al loro destino da parte di tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città. Pertanto abbiamo incontrato una piccola delegazione di abitanti per ascoltare la

loro testimonianza. Ci ha detto Emanuele: “Qui ci sono ben 30 famiglie che vivono senz’acqua, le quali si comprano le bottiglie per lavarsi o far da mangiare. Per quanto riguarda il servizio elettrico l’Amaie da solo 2 kw e come al solito, non ci sarebbero ulteriori fondi per una cabina di trasformazione e l’ambulanza più di tanto non sale in strada”. Ma non finisce mica qui: “Manca la condotta fognaria, la strada in ogni angolo nasconde insidie, spesso e volentieri sono accaduti gravi incidenti ai residenti, senza gravi conseguenze per fortuna. Ma la strada andrebbe allargata e alcuni sui tratti messi in sicurezza, solo che in comune ti dicono sempre il solito ritornello che non ci sono fondi. Intanto il problema è nostro…” Dando un’occhiata alla strada sembra un vero e proprio campo di battaglia, con buche, voragini e asfalto marcio a farla da padroni. Gianfranco Faccio, Domenico Ferro e

Giuseppe Moro, all’unisono ci hanno detto: “E’ da 40 anni che ci promettono che faranno qualcosa ma ad oggi poco e niente è stato fatto”. E poi lanciano un appello insolito al comune: “Se non avete gli uomini e i mezzi, dateci i soldi che i lavori ce li facciamo noi e il denaro che ci avanza ve lo diamo pure”. Insomma: questi abitanti sono disperati e abbandonati a loro stessi; siamo sicuri che se andassimo ora in comune a chiedere al sindaco dov’è Suseneo Inferiore, non lo saprebbe ma se fossimo sotto elezioni di sicuro sarebbe il contrario e organizzerebbe pure un bell’aperitivo. Inoltre, 80mila euro per la pubblicità di Lele Mora si son trovati ma i soldi per la manutenzione di una strada di Sanremo, abitata da sanremesi, non si trovano. Misteri matuziani, intanto speriamo che qualche abitante di strada Suseneo non si faccia male, perché l’ambulanza non arriva… Andrea Di Blasio


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AREA 24 BLOCCATA! Le auto le gettiamo in mare?

Millennium? Un giallo. SERVIZI ALLE PAGINE 5 e 6

No parcheggi... No nuova passeggiata Arma. C’è attesa, euforia ed anche grossi timori per il “primo colpo di piccone” dei lavori per la nuova Passeggiata a mare. Un’opera attesa da decenni che dovrebbe cambiare la fisionomia di Arma, renderla più bella, più turistica, più vivibile. Il progetto, come spesso accade, ha diviso taggesi ed armesi: c’è a chi piace e chi invece storce il naso. I lavori dovrebbero iniziare tra breve o subito dopo Natale. Ecco cosa ne pensano commercianti, titolari di spiagge e ristoranti. “C’è parecchio malumore tra le varie attività turistico-economiche che operano sul lungomare – dice Lito Cichero (Il Piccolo Lido) – il Comune è insensibile alle varie categorie. Le informazioni scarseggiano, ci hanno coinvolto tardivamente, la nostra esperienza poteva dare contributi al progetto, migliorare le scelte fatte. I parcheggi, per noi e per tutta Arma, per residenti e turisti, sono fondamentali. C’era una guerra spietata prima, non oso immaginare a breve quando i parcheggi saranno dimezzati o tolti per i lavori. Area 24 è ferma, i suoi parcheggi in alto mare. Dubito fortemente che i nuovi posti vengano terminati a tempo di record. Senza posti auto i clienti dove li mettiamo? A Bussana, alla nuova stazione FS? Li c’è posto ma il servizio navetta è limitativo, quindi perderemo importanti flussi di gente. Personalmente sono

Giacomo Ruffoni

Andrea Stella

favorevole ai parcheggi a pagamento. Cesseranno gli abusi. Quest’anno c’è stato un tizio che ha parcheggiato la sua Porche il 1° di agosto e l’ha spostata il 30° agosto, quando è andato via. Sono in molti ad approfittarsene. Chi non trova parcheggio va a spendere in altri posti. Di questo passo i turisti si conteranno sulla punta delle dita. Non ci hanno fatto chiudere la mareggiata e la crisi economica, sarebbe il colmo chiudere per la mancanza di parcheggi”. Sulla stessa onda Giacomo Ruffoni, patron del ristorante La Conchiglia: “Il problema è semplice: la città è turistica e si basa

essenzialmente sul turismo. Se ci tolgono i parcheggi, ci tolgono anche i clienti. Non è facile accedere a queste zone fronte mare, bisogna fare tanti giri e talvota ci si perde anche. Già mi immagino la scena con un cliente: che arriva e mi dice: Ok, bel posto, dove metto l’auto, la mia Jaguar? Mi risponderebbe male, e con ragione, se gli rispondessi “parcheggi dove può” o consigliassi di cercarsi un posto altrove, lontano chissà dove dal ristorante. Noi tutti faremo lo stesso, ci cercheremo un posto più ospitale. Arma è povera di parcheggi, sarebbe saggio prima di toglierne costruirne molti altri. Senza

Lito Cichero

Paolo Arrigo

parcheggi non si lavora più e si chiude.” Meno drastici i parerigli dell’edicolante Paolo Arrigo e di Andrea Stella, pizzaiolo della Fortezza di Manin, entrambi in via Queirolo. “Il progetto è buono – dice Paolo – bisogna vedere come sarà realizzato e la ditta che lo completerà. Sarebbe davvero bello vedere la nuova passeggiata mare, avere una nuova Arma, rigenerata, pronta per ripartire. Il problema parcheggi: personalmente sono favorevole che vengano tolti sul lungomare. E’ però necessario che finiscano il prima possibile i lavori di Area 24, ancora fermi.”

Andrea Stella: “L’idea mi piace, spero che mantengano le promesse fatte, tempi e costi. Il turismo ne gioverà, ci sarà molta curiosità da parte di numerose persone che verranno a spendere un pò di tempo in queste zone. Il problema parcheggi c’è sempre stato, purtroppo non è una novità da queste parti. Nessuno sino ad oggi lo ha saputo risolvere”. Conclusione? No parcheggi, no clienti, no attività, no commercio, no lavoro, no business sulla costa. Sindaco, assessori, consiglieri comunali di destra, sinistra e centro guai a sbagliare ancora. M.G.



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Nizza scipperà l’Ikea a Ventimiglia? CAMPOROSSO

Stop al bracconaggio: intervento di Paolo Leuzzi. Bastera?

Ventimiglia. Da Mougins a Nizza e Ventimiglia a bocca asciutta? Stiamo parlando dell'Ikea, il colosso svedese dei mobili a basso costo vuole stabilirsi nella zona di Nizza e il sindaco Estrosi la sta aspettando a braccia aperte. Addirittura è nato un gruppo su Facebook (2400 iscritti) che chiede a gran voce un “premio” per Nizza, ovvero l'Ikea, entro il 2013. "Ikea France ha l'ambizione di aprire un negozio a Nizza o nei dintorni”, ha recentemente confermato Stefan Vanoverbeke, il suo direttore generale. “Abbiamo bisogno di un negozio nella regione. Il 35% della clientela che viene all'Ikea , di La Valette-du-Var, vicino a Tolone, sono nizzardi .” Il sindaco-ministro Estrosi ha presentato alcune proposte molto interessanti al gigante svedese del mobile ed è probabile che la struttura possa mettere base a Nizza. La città di Garibaldi ha messo la quarta, infatti il campionato europeo di calcio sarà in Francia e nel capoluogo della cote d'azur verranno ospitate alcune partite e un mega centro Ikea sarebbe un ulteriore tassello per lo sviluppo e ammodernamento della città. In ogni caso entro il 2020 Ikea aprirà in costa azzurra e Ventimiglia? Circa sei mesi fa o più, annunciammo l'intenzione dell'Ikea di aprire una sede nella nuova Zona Franca Urbana della città di confine. Ma a quanto pare i nostri scaltri cugini francesi ci scipperanno questa grande opportunità economica e commerciale per la nostra

povera provincia. Infatti secondo Isabelle CremouxMirgalet, delle relazioni esterne Ikea, “la pista ligure non è sepolta ma la pista francese è quella preferita...” Per carità, al momento nulla è deciso ma dopo i proclami gloriosi dell'amministrazione ventimigliese, con promesse di posti di lavoro, sulla creazione di questa grande opportunità economica, sarebbe la solita doccia fredda. I tempi alla “Bartali” di Paolo Conte, sono ormai finiti... Andrea Di Blasio

“Faccio riferimento ad un increscioso fatto occorso a fine settembre in località Magauda del comune di Camporosso (ma analoghi fatti sono stati e possono essere registrati in altre località provinciali). E’ stato ritrovato, sfinito ed agonizzante, un giovane cinghiale imprigionato da un laccio di acciaio, a sua volta ancorato ad una massa di ramaglie che si era portato appresso da chissà dove e per chissà quanto tempo”. Queste le parole dell’assessore provinciale Paolo Leuzzi, su alcuni episodi di bracconaggio avvenuti sul nostro territorio provinciale, in particolare nella zona di Camporosso. Ha poi proseguito l’assessore ai parchi: “l’animale e’ stato ovviamente abbattuto ponendo fine alle sue sofferenze. Purtroppo non è l’unico caso di bracconaggio di cui si è a conoscenza, ma questo è apparso particolarmente brutale e raccapricciante, anche considerando che la zona è frequentata da escursionisti oltre che dai proprietari di coltivi ed oliveti, e quindi si puo’ ragionevolmente ipotizzare una situazione di rischio per i passanti (anche bambini per esempio), ignari ed inermi”. E ha così concluso il suo appello: “chiediamo la collaborazione di tutti, cacciatori e non. Qualunque pertinente segnalazione può risultare utile per localizzare, combattere ed auspicabilmente estirpare una forma di bracconaggio che non fa onore alla nostra terra”. a.d.b.

VENTIMIGLIA

Messo in sicurezza il fiume Roja

E’ stata completamente realizzata a Ventimiglia l’opera di messa in sicurezza più importante per il fiume Roja. Un intervento ciclopico, da un milione e 136mila euro, finanziati dalla provincia di Imperia. Si tratta di una scogliera di circa 150 metri in frazione Trucco ed un muraglione da 300 metri, nei pressi dei pozzi dell’acquedotto. I lavori sono durati circa 4 anni. D.L.

BORDIGHERA

Domani conviviale Lions con l’on. Viale Domani sera il Lions Club Bordighera Ottoluoghi, organizzerà una serata conviale su “La Costituzione Italiana conoscerla per amarla“ con riferimento all’ economia ed alle riforme relatore l’on Sonia Viale socia fondatrice e già presidente del club nel anno 1998/99. La serata si terrà presso l Hotel Paradiso di Sanremo.

VALLECROSIA

Fondazione Zitomirski: “esclusa la minoranza” “Il sindaco di Vallecrosia ha da poco nominato il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Rachele Zitomirski Onlus, peccato, però, che si sia dimenticato d’inserire, tra i sei membri, i rappresentanti delle minoranze. O meglio, si è dimenticato d’inserire quello del gruppo “Uniti per Vallecrosia”, movimento civico che alle ultime elezioni comunali ha ottenuto il 20% dei consensi.”. Questa l’accusa dei consiglieri di minoranza Enrico Ferrero e Gian Paolo Lanteri che hanno aggiunto: “il sindaco ritiene di aver assolto il compito nominando, per la minoranza “tout court” il rappresentante proposto dal gruppo Vallecrosia Libera ma il capogruppo consigliare è stato il candidato del Pdl alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, in questo sostenuto vigorosamente dal gruppo di maggioranza consigliare. E ancora: l’attuale vicesindaco del comune di Vallecrosia è vice coordinatore provinciale de “Il Popolo della Libertà ed il coordinatore cittadino dello stesso partito siede sui banchi della cosiddetta minoranza di Vallecrosia Libera. Quindi la scelta compiacente da parte del sindaco ha escluso dal consiglio di amministrazione della Fondazione Rachele Zitomirski Onlus l’unico vero gruppo di minoranza presente in comune che, come tale, ne avrebbe pieno diritto e che non potrà più svolgere il proprio compito di controllo e garanzia all’interno della fondazione”.




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