l'Eco della Riviera n.01 Attualità

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Giovedì 13 Gennaio 2011 - N. 1 - Anno 96 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE Mai più soli La solitudine di Angela Finocchiaro al Politeama Dianese

Paolo Cevoli La penultima cena

Nel suo monologo storico, comico e gastronomico

da pag 39

OliOliva 7 nuovi eventi per festeggiare l’Olio Nuovo in provincia

L’editoriale di: Roberto Basso

Per il Casinò il Comune è la Cassa del Mezzogiorno

Io la penso così

Il 2010 se n’è andato. A fine anno il presidente della Casinò Spa, Donato Di Ponziano, era un po’ depresso. Ne aveva ben donde e non solo lui. Le previsioni sugli incassi della casa da gioco, infatti, solo per citare la punta dell’iceberg, si erano rivelate sbagliate. All’appello mancavano 5 miliardi di euro, 10 milioni tondi tondi di vecchie lire. Di Ponziano aveva anche presentato la richiesta al Comune di 40 milioni di euro per finanziare il Piano di investimenti della Casinò Spa per il triennio 20112013, per la sopravvivenza dell’azienda stessa e per ottenere nuove concessioni di gioco. Il clima dentro e fuori la Casa Bianca matuziana, nonostante qualche segnale di pace e buone intenzioni, continuava ad essere pesante. . ....prosegue a pagina 3

Giri: Socrate sa di non sapere, i politici sanno ma non fanno pag. 6

Sanremo

Polo Nord, un quartiere infuriato: andremo dal Sindaco pag. 19

Dracula

Dov’è finita la città amata dagli zar e dagli artisti di mezza Europa? pag. 8

Imperia

Taggia

Sappa e Strescino i politici più graditi dalla gente pag. 17

Consiglio comunale rovente sui rifiuti. Parte un referendum pag. 29

Customer Satisfaction Consigli e suggerimenti

che aiutano a migliorare il servizio sulle linee della Riviera Trasporti DA PAG.32



Editoriale

coi baffi

L’Eco della Riviera

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Di Ponziano in missione per aprire un casinò in Egitto. Sogno o realtà l’idea di poter catturare clienti all’estero e fare cassa? Babbo Natale

Pace fatta tra Zoccarato, Donato e Giuffra

La diminuzione degli introiti aveva aumentato preoccupazioni in città ed in tutta la provincia ed il Piano di investimenti non aveva acceso entusiasmi. Anzi. In questo contesto kafkiano a Di Ponziano non deve esser sembrato vero quando è venuto a sapere che in Egitto un importante gruppo finanziario romano-siculo-libanese era impegnato a realizzare un grande investimento turistico-sportivo-commerciale per attrarre i sempre più crescenti flussi di arabi ricchi e che sembrava essere alla ricerca di un eventuale partner per aprire anche un casinò. Il classico colpo di “C” insperato. Di Ponziano, da manager scafato qual è, ha immediatamente fiutato l’affare, ha subito visto una nuova opportunità di crescita per il casinò, l’occasione d’oro per Sanremo. Si è prontamente attivato, ha preso contatti, ha parlato con il sindaco Zoccarato, con il presidente di Sanremo Promotion, Giuffra, hanno preso subito l’aereo e, nella massima riservatezza, sono volati al Cairo. A Sanremo, terra di santi, navigatori, Battifibia e lavandaie, le battute per questo viaggio un po’ misterioso e top secret si sprecano. Vanno da possibili incontri tra le piramidi con nipoti e nipotine di Mubarak, al Bunga Bunga, all’amletico dubbio se trattasi di un serio espatrio istituzionale esplorativo o più banalmente di un viaggio vacanza. Le chiacchiere crescono

e tra i politici molti dicono di volerci vedere chiaro perchè mai il sindaco ed il presidente di Sanremo Promotion, senza conoscenze approfondite, abbiano deciso di partire (in missione?) per l’Egitto. C’è anche chi si domanda, visto che Zoccarato e Giuffra ricoprono cariche pubbliche di spessore, se in questa fase iniziale ed informativa non sarebbe stato più opportuno che fossero i rappresentanti della finanziaria privata a volare dalla terra dei Faraoni a Sanremo per illustrare i loro progetti, possibilità di partenariato e non viceversa. A prescindere dalle battute se davvero fosse possibile entrare nel business dei discendenti della regina Cleopatra, di Tutankamon e degli sceicchi arabi, se Sanremo ed il suo casinò potessero imboccare sul serio questa nuova pista egiziana, portar nella città dei fiori nuovi introiti e frotte di tu-

ZOCCARATO L’AFRICANO

PROBLEMA

Occorrono tanti soldi e non si sa chi li ha

risti arabi, essere in qualche modo protagonisti della colonizzazione del terzo millennio del gioco d’azzardo in terra d’Africa, entrare e fare parte attiva della così detta globalizzazione industriale ed aprire da soli o in società con privati un casinò all’ombra delle piramidi, bisognerebbe prima rispondere a questa domanda: chi finanzia l’operazione? La Casinò Spa ha detto che non

ha le risorse per fare investimenti. Se è vero per forza di cose dovrà quindi chiedere a Palazzo Bellevue, al Comune, ai sanremesi altri finanziamenti ben più consistenti dei precedenti. E qui potrebbero essere dolori, le casse municipali, purtroppo, non sono più piene d’oro. Siamo comunque certi, vista la caratura, l’intelligenza, il fiuto di Di Ponziano, Zoccarato e Giuffra, che il nodo gordiano esista lo stiano già vivisezionando e che forse abbiano anche già trovato risposte. Guai pensare che la Casinò Spa, per la disinvoltura con cui si è mossa e per la facilità con cui chiede ingenti aiuti economici a Palazzo Bellevue, possa considerare il Comune come la Cassa del Mezzogiorno. Nessuno, infatti, può permettersi di ignorare, e chi ha responsabilità pubbliche

e politiche più di tutti, che la Cassa del Mezzogiorno sia stata un pessimo esempio nazionale: grandi annunci, grandi progetti, grandi sprechi di risorse pubbliche, boom di clientele, parassiti, malaffare e scarso beneficio per la crescita del Sud. Dal 1950, anno in cui venne fondata sino alla chiusura, la Cassa del Mezzogiorno ha elargito a fondo perduto alle regioni del Meridione ben 279.763 miliardi di lire. Una cifra incredibile, visti i risultati, un fiume di denaro pubblico speso malamente, buttato a mare. Il casinò, nessuno può dimenticarlo, è un patrimonio della collettività che da 100 anni ha dato e deve continuare a dare lavoro e benessere a tutta la comunità, a Sanremo, all’intera provincia. I beni pubblici devono essere salvaguardati, non possono essere destinati ad avventure. L’obiettivo prioritario della Casinò Spa dovrebbe essere l’autofinanziamento, puntare a progetti seri di sviluppo calcolando bene i rischi, con dipendenti e management sani, altamente professionali. E chi sbaglia, paga. Basta inciuci, privilegi, clientele, amici degli amici, assunzioni e carriere politiche o a pagamento, parrocchie, parrocchiette, caste e il solito malcostume. Meritocrazia: chi vale, chi rende all’azienda e alla collettività entra e fa carriera. Gli altri restano fuori, le mele marce a casa loro. Roberto Basso

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Sommario

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giovedì 13 gennaio 2011

News in primo piano Via Galilei in rivolta

SOMMARIO

Cambia la viabilità e i cittadini protestano a gran voce contro Il Grande

Servizi speciali Io la penso così di Bruno Giri Il bilancio di fine anno dei commercianti Chiudono 16 alberghi di Sanremo? Dracula: pista di ghiaccio nella terra dei limoni

pag. 6 pag.11 pag.10 pag. 8

pag 19

Imperia Sappa e Strescino: i politici amati dalla gente Vita da cani...

Bilancio dei commercianti

pag.17 pag.18

Com’è la situazione dei negozianti, quanto hanno venduto, sono soddisfatti?

Sanremo Via Galilei: un quartiere in rivolta pag.19 Multe: i nostri soldi per migliorare le strade. Ah si? pag.21

pag 11

Ponente Taggia: referendum contro la discarica ai Colli Camporosso: amministrazione nella bufera

pag.29 pag.31

Rubriche Magazine Sette giorni di cronaca Scuole di Sanremo Personaggi storici Zona Disco Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.39 pag.35 pag.23 pag.42 pag.44 pag.51 pag.60

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Discarica ai Colli stasera a Primocanale, una bomba ad orologeria pronta a scoppiare

Genduso

Bolla

Albanese

Lombardi

La “bomba” spazzatura. La provincia di Imperia rischia di diventare come Napoli? Si deve ricominciare da zero? A Taggia parte un referendum popolare contro la decisione della maggioranza del sindaco Genduso e della Provincia di creare in regione Colli l’impianto di raccolta e smaltimento della spazzatura di tutti i 67 Comuni imperiesi. Martedì a Taggia c’è stato un infuocato consiglio comunale. Questa sera a “Destra e Sinistra”, la trasmissione di attualità ed inchieste condotta da Roberto Basso, del delicato e scottante problema parleranno il vice sindaco Ivan Lombardi, consiglieri di maggioranza ed opposizione come Albanese, Bolla, e cittadini come Cava che hanno raccolto firme per il referendum. Ci saranno contributi dell’assessore provinciale all’ecologia Ballestra, dell’assessore Fera e di altri esponenti politici di Sanremo ed Imperia. “Destra e sinistra” andrà in onda stasera alle 21 su Primocanale, repliche domani alle 16 e domenica mattina alle ore 9.

Taggia Addio Nicola grande amico de L’Eco Ieri si è svolto a Taggia il funerale di Nicola Tripicchio. La redazione de L’Eco della Riviera si unisce al lutto della famiglia, del figlio Angelo e di tutti i suoi fratelli e sorelle, della moglie, di tutti gli altri famigliari e dei tantissimi amici. Addio caro amico.


Attualità

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‘Ndrangheta: due arresti dei carabinieri

Padre e figlio calabresi avevano in mente di uccidere due uomini dello stato Sanremo

Ginecologia: bravi i medici!

Gli arrestati: Alessandro e Michele Macrì

Cavallone

Ambesi

Vallecrosia. Torna la paura e l’ombra della mafia sull’estremo ponente ligure: Michele e Alessandro Macrì, padre e figlio originari di Cinquefrondi in provincia di Reggio Calabria sono stati arrestati dalle forze dell’ordine. L’indagine coordinata dalla direzione investigativa antimafia di Genova e dalla procura di Sanremo, è stata accertata per via delle intercettazioni telefoniche nelle quali le cimici hanno scoperto che presto i due calabresi avrebbero preparato un attentato a due importanti esponenti delle forze dell’ordine. La parola d’ordine dei due arrestati era “Facciamo cadaveri i carabinieri”, un modo per dimostrare la potenza della malavita contro lo stato ed anche per lanciare un messaggio ad un’altra cosca rivale per il predominio del territorio. Infatti nelle intercettazioni telefoniche, oltre alla volontà di uccidere due servitori dello stato, è uscito fuori anche il nome di un rivale. I carabinieri hanno trovato l’arma che avrebbe dovuto compiere l’omicidio, una calibro 6,35 semiautomatica con il numero di matricola abrasa; per una strana coincidenza il tipo di arma è lo stesso che ha ucciso un mese fa a Sanremo Giovanni Isolani, per mano dell’amico di infanzia Nicola Trazza ed arma del gruppo di fuoco di quattro calabresi arrestati a Bordighera che avrebbero dovuto “punire” dei politici locali. Insomma la ‘ndrangheta è ben radicata nel nostro territorio ma il procuratore Cavallone, titolare dell’indagine, ha evidenziato: “La reazione, con gli arresti, sottolinea che la tensione e l’attenzione da parte delle forze dell’ordine dei carabinieri sono altissime, mirate tesa a contrastare il fenomeno e tutelare in ogni modo la legalità”. Nel frattempo, queste sono ore decisive per il futuro del comune di Bordighera che rischia lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Il Pdl con Ambesi giorni fa ha dichiarato che la mafia in provincia non esiste ma sono solo episodi di microcriminalità. Di solito microcriminalità è sinonimo di scippi e furtarelli e non di attentati premeditati a funzionari dello stato, a maggior ragione quando le indagini di Dda e carabinieri parlano di personaggi inseriti in contesto mafioso.Forse per qualcuno la vera mafia è quella del Padrino di Coppola o della Piovra del commissario Cattani. Andrea Di Blasio

La signora Marisa Taggiasco, desidera ringraziare il primario del reparto di ginecologia dell’ospedale di Sanremo, il dottor Sergio Abate, la sua èquipe e soprattutto il dottor Bracco, per le cure e l’ottima assistenza medica e morale ricevuta.

Cenone degli auguri della “Fun Seven” ad Arma da Giuan

Tutto lo staff di Fun Seven, con in testa il “patron” Raffaele Fasuolo, ha festeggiato Natale e Capodanno con un cenone al ristorante Giuan di Arma di Taggia. C’erano tutti da Giorgia a Lucia, a Debora a Giulia ad Enzo, Stefano, Lisa, Luca, Wilmer, Simone, Matteo ed il grande Litterio. Brindisi a raffica, sorrisi e flash per ricordare un anno di lavoro e di successi trascorsi insieme. Per Fun Seven, azienda leader nel noleggio delle slot machine e video games il 2011 si annuncia tutto all’insegna delle Videolottery.

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Attualità

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L

a volpe e il corvo al Mercato dei Fiori …… “Tanto tuonò che piovve !”, questo il commento di Socrate alla secchiata di acqua gelida che sua moglie Santippe gli ha scagliato addosso, e questo il commento dei floricoltori alle notizie che giungono alle loro orecchie sulla crisi dell’U. C. Flor. Ma almeno bevendo la cicuta il filosofo ha potuto scegliersi un’altra vita, loro invece no, sono condannati a vivere questa, sempre più avara di ricompense e di soddisfazioni e con Zoccarato dietro l’angolo. Lo dico non per lui, per carità!, ma per quello che l’avatar di Scajola a Sanremo simula di voler fare sul Mercato di valle Armea, e non solo, perché mutatis mutandis ad essere allarmati per le spericolate acrobazie virtuali preannunciate dal nostro uomo sul casinò siamo un po’ tutti, mentre su AMAIE e su Area 24, grazie a Dio, non ci sono ancora avvisaglie pirotecniche all’orizzonte. In tutto questo c’è un aspetto esilarante che sfugge ai più, che farebbe la delizia di un produttore nostrano di cinepanettoni natalizi e che per assonanza mi fa venire in mente la definizione che della riconoscenza dava Pitigrilli: “il sentimento di colui che ha ancora qualche cosa da chiedere”. Eh, sì !, perché di cose dalla U. C. Flor il comune di Sanremo ne ha già chieste e ricevute parecchie a partire da quel 16 dicembre 1972 quando nello studio del notaio Marzi i poteri forti della “Bonomiana” tennero a battesimo la cooperativa dei floricoltori della riviera. Ma adesso Zoccarato ha ancora qualcos’altro da chiedere, anzi da proporre, e la proposta indecente è quella che l’U. C. Flor accetti di diventare la “bad company” sulla quale scaricare le passività di un “soft default” mentre il comune di Sanremo conclude e porta a casa, non uno, ma due formidabili “business”

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Io la penso così “Socrate sa di non sapere men di Bruno Giri

Chi è al potere ha delle responsabilità ma sembra

Maurizio Zoccarato e Claudio Scajola

immobiliari, unici e senza eguali negli ultimi suoi cent’anni. Il lato esilarante è il “remake” della favola di La Fontaine dove la volpe per rubargli il formaggio, invece di adulare il corvo per farlo cantare, sceglie di trascinarlo in una disputa surreale e così costringerlo ad aprire il becco per replicare. La disputa verte su chi tra il Sole e la Luna sia più importante, ed è la metafora della situazione dove la parte della Luna la fa il Comune e quella del Sole la fa l’U. C. Flor : per Zoccarato e il trota di casa Scajola, ma anche per i sempliciotti di sinistra che abboccano alle loro provocazioni, è più importante la Luna perché fa luce di notte quando è buio, mentre il Sole illumina di giorno quando di luce ce n’è già fin troppa. Se non nascondesse problemi reali che alla fine toccano ognuno di noi la baruffa sarebbe catalogabile sotto la voce “cazzate di fine anno”, mentre tutto intorno le notizie scarseggiano, la fame di visibilità comincia a farsi sentire e in giro si respira già aria di elezioni con i tifosi in fila a prendere posto sulle rispettive curve. In fondo, diciamolo

chiaramente, siamo di fronte a un caso più culturale che di politica economica. Direi anzi che addirittura è una questione di filosofia astrale, con i politici fermi al pensiero tolemaico che vuole la Terra immobile e lei insieme a loro piazzata al centro dell’Universo mentre, al contrario, i floricoltori vivono nel sistema copernicano nel quale il Sole, cioè l’economia, scalda e illumina la Terra e il nostro pianeta - cioè la politica - gli ruota intorno e vive grazie a lui della sua luce riflessa e il satellite Luna, cioè il Comune, appare nel nostro firmamento a fasi alterne con lunghi periodi di eclissi totale provocate dal patto di stabilità interno. Ma purtroppo ci sono problemi reali da risolvere e la loro soluzione è possibile solo applicando le ferree regole dell’economia e non ricorrendo agli effimeri espedienti di quella che oggi chiamano politica. Il discorso si fa serio ……. A questo punto mi rendo conto che il discorso passa dal faceto al serioso col rischio di perdere per strada qualche lettore che non crede più nell’economia come religione salvifica perchè ogni volta i suoi preti cam-

biano liturgia mentre ancora stanno dicendo Messa. Però non mi sento di rinunciare a dire la mia sull’argomento, la posta in gioco è troppo alta per tirarmi indietro. Come su queste colonne il Conte Dracula ammoniva la settimana scorsa, dirò subito che bisogna stare attenti a non confondere il sintomo con la malattia e la malattia con il suo quadro eziologico, cioè a non confondere il disavanzo di esercizio dell’U. C. Flor con il collasso della struttura di valle Armea e il collasso della struttura con i fattori che lo hanno provocato, tra i quali in prima fila la fine della monocoltura floricola dalle nostre parti. La raccomandazione è di fondamentale importanza perché i brodini e i pannicelli caldi non servono a recuperare un moribondo specialmente quando a portarlo a quel punto sono state cause diverse, tutte figlie della globalizzazione e che rientrano in un contesto macroeconomico mondiale. E’ da almeno un decennio che nel settore floricolo le dinamiche commerciali sono interessate da cambiamenti profondi e radicali dei sistemi di vendita, fenomeno che si concluderà inevitabilmente col superamento delle tradizionali strutture dei mercati pubblici all’ingrosso e con la organizzazione sul territorio di reti capillari che collegano tra loro piattaforme logistiche private nelle quali i prodotti verranno concentrati per essere distribuiti ai

consumatori finali in tempi più rapidi, a costi inferiori e con maggiori garanzie di consegna e il prezzo si formerà in tempo reale per via telematica sulla base delle transazioni effettivamente rilevate. Quanto alla floricoltura locale, i dati annuali relativi al suo volume e al suo valore, quelli delle superfici coltivate e del numero di addetti, ma le stesse tipologie depongono per un pronostico di progressivo, inarrestabile declino al quale resisteranno soltanto determinati prodotti di nicchia grazie a peculiarità climatiche e ambientali. Come per il casinò, dove non è che al mondo la gente abbia smesso di giocare e che siano spariti i forti giocatori, anche per il mercato non è che la gente abbia smesso di comprare fiori e che siano spariti quelli che li acquistano in occasione di nascite, matrimoni, funerali, onomastici, compleanni, feste, commemorazioni e addobbi di ogni genere e tipo, o magari semplicemente come veicolo di sentimenti, e che quindi convenga smettere di produrli e di commercializzarli, però le cose vanno inquadrate in una ottica e impostate in una prospettiva completamente diverse. Che si basano entrambe sulla constatazione che la Terra – e Sanremo in particolare - negli ultimi vent’anni ha continuato a ruotare intorno al Sole, cioè all’economia, e che adesso sul Sole la ricchezza non viene più prodotta, distribu-


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ntre i nostri politici sanno tutto ma non fanno niente”

che nessuno voglia far niente per Area 24 e Ucflor, tutti fanno gli gnorri, la confusione aumenta ita e giocata come vent’anni fa e soprattutto è finita in mani molto diverse da quelle di prima. La situazione è grave ma non è seria …. Detto questo, cioè che nel cilindro di Zoccarato, alias Scajola, non ci sono coniglietti in grado di correggere il quadro eziologico mondiale, globale e cosmico che ha portato la megastruttura di valle Armea al collasso, mi sento di concludere con Flaiano che, almeno stando a quanto oggi appare, “la situazione è grave ma non è seria”. E non lo è per tanti motivi, con in testa lo strabismo di chi per il ruolo ricoperto dovrebbe saper riconoscere e curare la “malattia”, per come essa veramente è, e non guardare solo ad alcuni dei suoi sintomi esteriori e passeggeri che certo devono preoccupare perché sono anch’essi dei problemi reali. Il primo è quello dei 26 posti di lavoro e delle tredicesime, un altro è quello dei conti in rosso dell’U. C. Flor e di come riscuotere crediti in sofferenza, ma tutto sommato rimangono questioni secondarie rispetto alla questione principale e soprattutto, una volta risolti, la loro soluzione non significa assolutamente guarigione definitiva della malattia. Un altro motivo che porta a concludere che la situazione è grave ma non è seria lo offrono quotidianamente i giornali leggendo ciò che a getto continuo partoriscono le menti geniali dei politici e dei pubblici amministratori nell’intento di risolverla o magari anche solo per far sapere alla gente che se ne stanno occupando. Faccio un piccolo esempio: quello della “road map” che Barbagallo e Zoccarato avrebbero concordato i giorni scorsi e che prevedeva al primo punto la presentazione da parte dell’U. C. Flor di un “piano straordinario di risanamento e di rilancio” che Regione e comune di Sanremo si sarebbero riservati di esaminare. La notizia è parago-

Ennio Flaiano nabile all’annuncio che il primario di cardiochirurgia e quello di anestesiologia prima di intervenire, non sapendo cosa fare, decidono di farsi scrivere dall’infartuato in codice rosso un piano di guarigione e recupero. Il bello è che prima ancora che il disgraziato scenda dal letto, esca dalla tenda ad ossigeno e si stacchi le flebo per mettersi alla macchina da scrivere, il primario di chirurgia fa uscire dalla camera operatoria i suoi tre assistenti perchè l’elettrocardiogramma è peggio di come gli era stato detto e lui non ha colpa se a quel poveretto è venuto un infarto e conclude col chiedere all’anestesista di sottoporlo al trattamento riservato ai malati terminali. Insomma, siamo allo scaricabarile e alla fuga dal-

Emidio Revelli le responsabilità, con i grandi strateghi che litigando tra loro escono dai bunker con le mani alzate e sventolano la bandiera bianca per arrendersi a un nemico che non c’è e che si sono inventati loro per coprire con le sue presunte colpe - anch’esse inesistenti - la propria incapacità ad affrontare seriamente i problemi. L’U. C. Flor presenta il conto …… Ecco perché, per il ruolo non secondario che in altri tempi ho avuto nella realizzazione del mercato di valle Armea, considero doverosa da parte mia qualche parola un po’ più seria e responsabile sull’argomento che senza essere risolutiva possa almeno far comprendere agli addetti ai lavori che la strada per arrivare a una soluzione positiva è un’altra e

quella che hanno imboccato è invece un vicolo cieco. Lo faccio riprendendo il tema della riconoscenza che il comune di Sanremo dovrebbe avere nei confronti dell’U. C. Flor e aggiungendo a quello immobiliare almeno altri cinque “business” che più che affari alla fine si sono rivelati autentici prodigi: quello urbanistico, quello economico, quello patrimoniale, quello finanziario e quello edilizio. E li elenco in breve a beneficio degli smemorati e dei distratti e di chi all’epoca non erano ancora nato e soprattutto per restituire onore e merito a coloro che per quei risultati si sono battuti pagandone spesso le conseguenze, molti dei quali non ci sono più e tra loro mi piace ricordare, tra i tanti, Dario Stella, Ilarione Poli, Mario Cassini e Emidio Revelli. Urbanistica: per chi possiede un minimo di esperienza o anche solo di conoscenza delle difficoltà insormontabili che ovunque in Italia bloccano sul nascere i tentativi di mettere ordine nel caos delle cosiddette “Zone A”, cioè dei centri edificati “saturi”, sicuramente questo aspetto positivo va iscritto al primo posto nella graduatoria per importanza. Un risultato assolutamente impensabile senza lo spirito di iniziativa e il

coraggio ai limiti dell’incoscienza dei mille soci dell’U. C. Flor e se si fosse fatto affidamento solo sul Comune, considerato che erano cinquant’anni che la pratica dormiva beatamente nei suoi cassetti, se si guarda alla Pigna e a Bussana Vecchia sempre in attesa di qualcuno che li metta in salvo o se si guarda al sofferto travaglio di questi ultimi giorni della “Pratica Ghersi” che in fondo comporta il trasferimento di un unico magazzino floricolo, per fare qualche esempio di “impotentia operandi” di Palazzo Bellevue. Un prodigio che consiste nell’aver fatto scomparire il mercato dal centro cittadino, dal quadrilatero di corso Garibaldi, via Marsaglia, via Volta e via Pallavicino, e al suo seguito aver trascinato dietro di sé in valle Armea o altrove centinaia e centinaia di magazzini, piccoli medi e grandi. Nell’aver eliminato non solo il traffico pesante e voluminoso indotto da tutti quegli insediamenti produttivi impropri e incongrui ma soprattutto aver dirottato quello leggero dei produttori che a migliaia li rifornivano dopo essere passati con la loro merce sul plateatico del mercato. Nel suo piccolo e per i suoi effetti, è stata per Sanremo una autentica rivoluzione urbanistica paragonabile, a quella compiuta nell’Ottocento a Parigi sotto Napoleone III dal Prefetto della Senna Barone Georges-Eugéne Haussmann, o nel secolo scorso a quella di Marcello Piacentini con la demolizione a Roma della “Spina di Borgo” e l’apertura di via della Conciliazione o allo sventramento di San Berillo a Catania. Grazie ad essa si è messo mano a operazioni di arredo urbano prima impossibili e Zoccarato vent’anni dopo potrà solennemente iscrivere tra le promesse di Fine Anno 2010 la propria intenzione di rivoluzionare piazza Colombo e il suo solettone.

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Attualità

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Pista di ghiaccio nella terra dei limoni

Dov’è finita la città amata dagli zar e dagli artisti di mezza Europa?

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as Land, wo die Zitronen blühn. La terra dove fioriscono i limoni, così Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), poeta e scrittore tedesco a cui è intitolata una via della nostra città, descriveva l’Italia nella celebre poesia: “Conosci la terra dei limoni in fiore, dove le arance d’oro splendono tra le foglie scure, dal cielo azzurro spira un mite vento, quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso, la conosci forse? Laggiù, laggiù io andare vorrei con te, o amico mio!” (dall’opera Wilhelm Meister). Opere di questo genere, unitamente a quelle di altri illustri viaggiatori quali Oscar Wilde, George Byron, Monet per giungere fino ad Hemingway, contribuirono a gettare le basi delle fortune turistiche dell’Italia quale paese d’arte e stazione climatica attirando per decenni tedeschi, inglesi e russi che attraversavano in lungo ed in largo la penisola per bearsi della visione del suo immenso patrimonio culturale ed artistico, tanto bello che qualcuno dei visitatori pensò bene, con le buone o con le cattive, di portarsene qualche pezzo a casa, come testimoniano l’Hermitage di Sanpietroburgo, il Louvre di Parigi

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ed i musei londinesi. Ma quando, dopo essersi saziati gli occhi con le bellezze artistiche del nostro paese, gli stanchi viaggiatori cercavano un luogo dove apprezzare quel cielo azzurro dove spira un mite vento cantato da Goethe ed immortalato da Monet, tutti immancabilmente hanno soggiornato in quel pezzo di costa ligure che va da Alassio a Bordighera, che aveva in Sanremo la sua “capitale” turistica: scrittori, re, principi, scienziati, pittori hanno reso celebre la nostra città senza dover ricorrere ad agenzie e campagne pubblicitarie; Sanremo era collegata con Parigi, Berlino, Londra da treni altrettanto celebri dell’Orient Express ed in via Nuvoloni si trovava l’ufficio della Wagon Lits Cook, all’epoca la più grande agenzia di viaggi del mondo. Una semplice lettura degli opuscoli turistici di Sanremo tra le due guerre, in primis quello della Wagon Lits Cook da me citata, celebrano la nostra Sanremo come la più rinomata delle stazioni climatiche del Mediterraneo, un luogo dove, allorquando le capitali continentali erano affogate sotto la nebbia e la neve ed il termometro segnava valori di gran lunga inferiori allo zero, si poteva passeggiare e prendere il sole sul lungomare dell’Imperatrice godendosi, per l’appunto, quel cielo azzurro dove spira un mite vento. In nessuna pubblicazione Sanremo era indicata come stazione turistica; non era attrezzata per quel ruolo

Il futuro ignoto di Piazza Borea d’Olmo: giardino, isola, luna park, zoo, mercato e non era quello il suo target: gli Hotel chiudevano d’estate, tutte le principali manifestazioni erano collocate nel periodo invernale, la stessa floricoltura sanremese era rinomata per produrre fiori in periodo invernale, perché la nostra zona era benedetta da un clima unico in Europa, tanto da essere scelta da sir Thomas Hambury per l’acclimatazione delle piante provenienti dai più remoti dominions dello sterminato impero britannico e destinate ai Kew Gardens di Londra. I tempi sono cambiati, la città pure (e non in meglio, purtroppo), e stendiamo un pietoso velo sulle varie amministrazioni che hanno “gestito” Sanremo: dalla purezza del liberty di Villa Angerer, del Casinò e dei Grand Hotel si è passati alla neo casbah di Via Martiri e di Via Pietro Agosti e torme di magrebini scorrazzano laddove nei tempi d’oro passeggiavano ospiti di ben altro livello e capacità economiche. Ma l’impianto complessivo di Sanremo come sta-

zione climatica, e la sua totale inidoneità strutturale a svolgere il ruolo di stazione turistica, resta immutato: le manifestazioni di rilievo e di massima ricaduta mediatica ed economica per la città, quali Festival della Canzone, il Corso Fiorito, il Concorso Ippico internazionale e la Milano-Sanremo si collocano nel periodo invernale, ed altre, peraltro in pericolo, quali il Rally di Sanremo ed il premio Tenco si svolgono in autunno avanzato; il calendario della stagione estiva, al confronto, sembra quello di una pro loco ed il suo palinsesto è una parata di vecchie glorie sulla via del tramonto e di misconosciuti giovani di belle speranze ad inizio carriera che di certo non hanno le potenzialità di catalizzare afflussi di pubblico che, in ogni caso, Sanremo non sarebbe in grado di accogliere per la cronica mancanza di strutture ricettive degli ospiti e per le manifestazioni. E di tale gap strutturale soffre anche quel turismo congressuale da tutti invocato ma mai decollato ed anzi, addirittura regredito

rispetto a qualche anno fa, per l’impossibilità di accogliere un elevato numero di congressisti. Non basta un manifesto con pupe, treccine, tette e secchiello per far diventare Sanremo una stazione turistica; quand’anche si riuscisse, e non vedo come, a convincere qualche migliaio di persone a scegliere per le ferie estive la nostra città, resterebbe il problema principale di dove mandarle al mare perché di spiagge, inutile negarlo, siamo orograficamente a corto, e quelle che ci sono a mala pena sono sufficienti ad accogliere i sanremesi ed i proprietari di seconde case. Se a ciò si aggiungono gli effetti della crisi economica e della globalizzazione, che ci portano a competere con località quali Sharm El Sheik, Caraibi, Kenia, Florida ed altre isolette tropicali sparse per i sette mari, in cui con lo stesso costo di una settimana a Sanremo, si possono tranquillamente passare 15 giorni di ferie, biglietto aereo compreso, le conclusioni sono sconsolanti.


Attualità Ed allora è imperativo fare quelle scelte che non si sono mai volute fare perché non siamo più nei tempi in cui “sciuscià e surbì” pareva possibile: dobbiamo decidere, una volta per tutte, che cos’è Sanremo ed attrezzarla di conseguenza, distinguendo tra le manifestazioni ad uso interno della cittadinanza, volte ad assicurare sopratutto ai giovani delle occasioni di divertimento e socializzazione, ma che si nutrono delle risorse economiche della città (che sarebbero più di competenza dei servizi sociali e cultura che del turismo), e quelle di rilievo turistico che dovrebbero costituire il motore trainante del comparto economico ricettivo-alberghiero della città.Di idee bizzarre ne ho lette tante: dall’aereoporto a Capo Verde (non le isole dell’Atlantico ma la zona sotto il faro di Sanremo dove c’è il depuratore), fino al canoismo ed al rafting a San Romolo (dove l’acqua è portata da decenni con le

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autobotti) per cui non mi ha stupito a proposta della realizzazione di una pista di pattinaggio su ghiaccio in Piazza Borea d’Olmo. Questa iniziativa potrà di certo essere gradita a qualche decina di sedicenni locali appassionati di pattinaggio su ghiaccio che non possono permettersi di andare a praticare il loro sport prediletto nei suoi templi dolomitici, ma non potrà di certo indurre un pattinatore, anche amatoriale, a venire a Sanremo invece che sulle Dolomiti per coltivare il suo

sport, neppure se il Comune autorizzasse qualche privato a trasformare via Matteotti un una pista per curling e la pista ciclabile in una pista per sci di fondo o corse di cani da slitta... con Sanremo e la sua vocazione di stazione climatica non “c’azzeccha” direbbe il Tonino nazionale; senza contare che è assai improbabile che i pattinatori dell’Alto Tirreno dopo una bella pattinata sul ghiaccio artificiale, affollino i ristoranti di Sanremo e frequentino il casino, perché, quasi sicuramente,

concluderanno la serata con una pizza ed una birra con gli amici come dopo una banalissima partita di calcetto: ricaduta economica pari a zero. Bisognerebbe, una volta per tutte, prendere atto della vocazione di stazione climatica di Sanremo, a cui ogni anno la trasmissione del Corso Fiorito dà lustro attraendo nugoli di pullman rigurgitanti di lombardi, veneti, piemontesi ansiosi di scaldarsi le ossa nel nostro clima benedetto, per attrezzarsi per quel particolare tipo di turismo, magari con centri di talassoterapia (inspiegabilmente assenti nell’era del fitness), attrezzature sportive (in gran parte già esistenti ma almeno da non smantellarsi come è accaduto al maneggio coperto del campo ippico) e quant’altro necessario, magari strizzando l’occhio agli abbienti russi che svernano in Costa Azzurra ma che conoscono di fama Sanremo, per convogliare su Sanremo nel periodo climatica-

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DOMANDA:

è possibile che un clima benedetto appassisca la città dei fiori

mente più rigido (per gli altri) quella clientela ai cui occhi la nostra città appare, ogni anno che passa, sempre meno quella la terra dei limoni in fiore, in cui dal cielo azzurro spira un mite vento, cantata da Goethe. Ma questo vorrebbe dire avere una visione strategica che mi pare, oggi, essere assolutamente mancante.

Il Conte Dracula

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giovedì 13 gennaio 2011

Gli alberghi a Sanremo non rendono più Zoccarato:

“E’ l’ anno della riscossa!” Speriamo...

Maurizio Zoccarato

S

edici albergatori di Sanremo hanno depositato in Comune l’istanza per la revoca del vincolo alberghiero, affinchè le loro strutture possano essere convertite in residence e condomini. Sedici, mica pochi, e che nomi. Nyala, Evelyn Portosole, Paradiso, Des Anglais e Astoria tra quelli a quattro stelle; Ariston Montecarlo, Bel Soggiorno, Bobby Executive, Morandi e Bononia, già chiuso da tempo, quelli a 3 stelle. Già il Mediterranee si è trasformato in residence con piscina; ricordiamo il famoso Des Etrangers di Corso Garibaldi, l’hotel dei cantanti, ora un bel condominio e l’ex albergo Savoy, in cui nel 1967 si suicidò Luigi Tenco, trasformato

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gran parte in residence. Negli anni ‘60 Sanremo vantava ben 118 hotel, turisti illustri e di nobile stirpe; ora di alberghi ne sono rimasti meno della metà di cui uno solo di lusso, il Royal a cinque stelle e di turismo d’elitè nemmeno l’ombra. Segno evidente di un 2010 all’insegna della crisi mondiale e italiana se pensiamo che anche a Taormina hanno chiuso ben sette hotel di lusso, appena dopo Capodanno, per riaprire a Pasqua. Motivazione ufficiale? Interventi di ristrutturazione, ma tutti e sette nello stesso periodo la rendono ben poco credibile, anzi, per niente. A Sanremo si è fiutato il ben più facile e rapido guadagno della speculazione edilizia, delle seconde case, a disca-

Turismo: 2010 da dimenticare e 2011 senza prospettive “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”... in questo 2011. Se per gli albergatori e i ristoratori il 2010 è stato un anno difficile, il 2011 rischia di dare la mazzata finale. La prima minaccia arriva proprio dal calendario. Nel nuovo anno infatti non vi saranno ponti festivi: il 25 aprile sarà Pasquetta, il 1° maggio cadrà di domenica, così come Natale, mentre l’ultimo dell’anno si festeggerà di sabato. Una notizia preoccupante, considerando il fatto che il 35% del movimento turistico del nostro territorio è basato sui ponti. Ma torniamo al presente facendo un bilancio delle festività e di queste prime settimane dell’anno. Molti hotel e commercianti hanno registrato un Natale sottotono, con una leggera ripresa a Capodanno e per l’Epifania, ma non è sufficiente, dichiarano gli esercenti. Il clima di certo non ha favorito, ma in molti puntano il dito verso l’amministrazione e i privati che non investono in manifestazioni e sul territorio per attirare i turisti. Servirebbero inoltre alberghi che offrano il tutto incluso, divertimento compreso, a prezzi competitivi. È statisticamente appurato che il 49% degli italiani predilige le vacanze ridotte, quelle “mordi e fuggi”, va di conseguenza quindi che il turista cerca degli hotel che offrano dei pacchetti comprensivi di pernottamento, con mezza o pensione completa, e con delle convenzioni in locali e discoteche della zona, o spiagge nel periodo estivo. In questo modo infatti, non si deve perdere tempo ad organizzarsi le vacanze, ed inoltre si può conoscere in anticipo l’ammontare del costo della vacanza. Una situazione che purtroppo, con la maggior parte delle festività inglobate nei week-end, sarà comunque difficile che si possa avverare, facendo salire la pressione ai vari albergatori e a tutte le categorie che vi gravitano attorno. A.P.

pito di circa mille posti letto in meno. Una città turistica come si definisce Sanremo non se lo può permettere. Dura infatti la presa di posizione del sindaco Maurizio Zoccarato in merito alle domande pervenute sulla “sua” scrivania. “La

mia amministrazione non concederà mai la revoca del vincolo alberghiero, non darò spazio alla speculazione edilizia. Sanremo deve puntare al turismo medioalto, di qualità e gli alberghi devono fornire servizi adeguati. Gli imprenditori che

avranno la volontà di investire qui avranno tutto l’appoggio del Comune; stiamo valorizzando la nostra offerta a partire dal nostro entroterra, dal cibo di qualità fino alla pista ciclabile e al rilancio del Casinò. Il 2011 sarà per Sanremo l’anno della riscossa”. Intanto, in controcorrente, tre alberghi hanno chiesto l’ampliamento; l’ hotel Europa, l’Eletto e il Villa Sylva Hotel. Il prossimo 15 febbraio, inoltre, vedrà anche la riapertura dell’hotel Parigi, come quattro stelle superiore, dopo dieci anni di chiusura. Il rilancio di Sanremo potrebbe ripartire da qui. Il condizionale, di questi tempi, è comunque d’obbligo. M.I.


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giovedì 13 gennaio 2011

In crisi anche il “budello” di Alassio Sono iniziati i saldi! Davvero? A quanto pare non sono in molti ad essersene accorti. Certo, le code di persone fuori come da Harold’S sono un’altra cosa, ma almeno negli anni passati qualcosa si muoveva, mentre quest’anno calma piatta. Una situazione condivisa un po’ in tutta la Riviera e se a lanciare l’allarme è lo storico “budello” di Alassio, vi è da preoccuparsi. Poche persone e con scarsa possibilità d’acquisto. La clientela d’elite è scomparsa, i lord inglesi, gli zar Russi e gli sceicchi dell’Arabia, sono sempre meno. Oltre alla solita, famigerata, crisi economica mondiale, a pesare in negativo è la qualità dei servizi che i nostri lidi possono offrire. Gli hotels non si sono mantenuti al passo con i tempi, i prezzi, in rapporto qualità prezzo, sono cari rispetto ad esempio alla costa adriatica, ed infine vi sono poche attrattive, sopratutto per una clientela giovane. Anche nel settore commerciale, i tanto attesi saldi non hanno portato la ventata d’aria fresca paventata. L’anno nuovo è iniziato nello stesso modo in cui si è concluso quello vecchio. Ad Alassio ad esempio, il “termometro” delle difficoltà, sono le scarse vendite dei “Baci di Alassio” i famosi e buonissimi biscotti, tipici della cittadina ligure. Un tempo andavano a ruba, li compravano come dolce sorpresa e souvenir, per amici e parenti, ma ora è tutto finito. Insomma festività amare per la nostra Riviera, la quale ora non ha latro da fare che attendere l’arrivo dell’estate, auspicandosi che il caldo porti un po’ di ossigeno! A.P.

Alice Merli

L

’anno precedente, appena passato, è stato uno dei più duri dal punto di vista economico per tutti; abbiamo chiesto ai commercianti sanremesi se le recenti festività hanno risollevato un pò le loro casse. Sentiamo il loro bilancio. Alice Merli: “La crisi si sente, non c’è dubbio. Da noi nè il periodo natalizio, nè i saldi hanno portato gente, non c’è stata differenza rispetto allo scorso anno. Tra poco aprirà anche la pista di pattinaggio,

Elisa Creta ma forse sarebbe stato più opportuno farla partire proprio durante il periodo delle festività e non adesso che sono finite. Per quanto riguarda la nostra attività era meglio prima quando c’era il parcheggio di piazza Borea d’Olmo; le persone parcheggiavano e capitava che facessero colazione qui. Speriamo che l’imminente Festival della canzone porti più lavoro”. Elisa Creta: “Noi abbiamo notato un aumento soprattutto nel periodo natalizio, ma comunque rima-

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Feste e saldi: niente di nuovo all’orizzonte

Manuela Marconetto nendo sempre nello standard di vendita degli scorsi anni, nè più nè meno. I saldi, appena partiti, è come se fossero una continuazione delle festività. Il problema di fondo è la città in sè, offre poco ed è diventata cara, la gente deve essere incentivata a venire a Sanremo, invece si ritrova a dover pagare per qualsiasi cosa”. Manuela Marconetto: “Io ho notato meno affluenza di clienti rispetto allo scorso anno. Sicuramente la posizione, pur centrale ma defilata, del negozio non

Caduta libera

Anche il clima ha fatto la sua parte

Gina Grisi aiuta di certo. Ma le cause sono sicuramente da ricercare anche nella crisi generale che ha colpito un pò tutti nel 2010; alla fine se la gente non ha soldi, non può permettersi di spendere”. Gina Grisi: “Sarà per la qualità del prodotto che abbiamo ma noi siamo molto soddisfatti di come è andato il lavoro sia nel pre e nel post natalizio. Abbiamo avuto anche un aumento di clientela rispetto allo scorso anno, soprattutto locale e di turisti francesi. Per quanto riguarda i saldi, il clima non

ha certo aiutato, sono convinta che avremmo lavorato maggiormente se ci avesse dato tregua. Peccato per il parcheggio di piazza Borea, penso che la comodità di parcheggiare la macchina in pieno centro agevolasse lo shopping”. Luci, poche, e ombre quindi, si sono alternate in questo inzio anno; colpa della crisi generale, della scarsa offerta cittadina, ma anche del clima che, quest’anno, è stato e pare continui ad esserlo, davvero impietoso. Speriamo che questo 2011 porti un pò meno piogge e un più soldi nelle tasche dei sanremesi. Tutta la città ne ha bisogno. Massimiliano Inferrera Alessio Pastorelli

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giovedì 02 dicembre 2010

Anche nel 2011 si svuoteranno le nostre tasche

S

econdo Adusbef e Federconsumatori nel 2011 ci sarà una maxi-stangata sui prezzi per le tasche degli italiani. Infatti, rincari in arrivo dal 1° gennaio per le tariffe autostradali, con aumenti dei pedaggi in media del 6% rispetto al 2,7% del 2010. La nostra Autostrada dei Fiori a partire da Capodanno, c’è stato un rincaro del 4,7 %; il motivo degli aumenti autostradali? Da due a sei millesimi di euro a chilometro, in base alla classe di pedaggio. È una specie di tassa che si paga allo Stato: il ministero dell’Economia taglia i fondi all’Anas, e questa si rivale sugli automobilisti. Ma la maxi-stangata, da oltre mille euro stimata dall'Adusbef, sta per abbattersi anche sulla dieta degli italiani: il 6% circa (267 euro) infatti è imputabile proprio alla spesa alimentare. Le prime previsioni dell'O.n.f. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori sui rincari che le famiglie dovranno affrontare nel 2011, quindi, sono ancora una volta estremamente negative. Per questo, sottolinea l'Osservatorio, si rendono sempre più necessarie politiche economiche completamente diverse da quelle sin qui attuate, che dovrebbero puntare ad un rilancio dell’economia sia attraverso investimenti in settori innovativi, sia con processi di detassazione esclusivamente a favore delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati. Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, avvertono così che "anche il 2011 si prospetta un anno infelice: sia dal punto di vista della crisi economica, che, se non adeguatamente affrontata, non permetterà di raggiungere nemmeno l'1% di Pil, sia dal punto di vista dei rincari in arrivo dal 1 gennaio 2011, che contribuiranno a ridurre ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie." Insomma non arrivano buone notizie

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dal mondo economico nazionale e nella nostra piccola Sanremo come verrà affrontata la delicata situazione finanziaria? L’assessore al bilancio Diego Maggio ha affermato: “dal punto di vista finanziario, posso evidenziare che la previsione principale è che grazie agli interventi posti in essere, saremo dentro i canoni del patto di stabilità. Pertanto dal prossimo anno sarà

possibile godere di agevolazioni, essendo un comune virtuoso. Ma dal prossimo anno per i tagli imposti da governo e regione, ci sarà una più severa restrizione di conti che farà si che il patto di stabilità sarà più stringente rispetto agli anni precedenti. In ogni caso vorrei dire ai sanremesi di stare tranquilli, l’amministrazione saprà gestire il tutto con attenzione”. Comunque la crisi non è ancora lontana, anzi, il momento di recessione continuerà anche in tutto questo nuovo anno appena iniziato e le nostre tasche saranno le vittime predestinate. Allora che fare per risparmiare? Ecco un utile vademecum per limitare le spese, iniziando da: Carburante cerca di

AUMENTI Maggio

non essere dipendente dalla carta dei punti del benzinaio sotto casa, ma controlla i prezzi dei diversi gestori. Perdere tempo per fare dei chilometri in più per raggiungere un distributore più economico non porta certo vantaggi, ma, specialmente in città, si possono trovare più alternative anche a pochi metri di distanza. Considera poi l’idea di utilizzare gli iperself, ovvero fare rifornimento durante gli orari di chiusura. Con sconti di 6-8-10 centesimi al litro, in un anno il risparmio può superare i 100 euro (in media un veicolo utilizza mille litri in 12 mesi). Assicurazione se in molti campi la concorrenza livella i prezzi, in ambito assicurativo la differenza di

spesa tra una compagnia ed un’altra può essere decisamente consistente. E’ buona norma chiedere un preventivo ad almeno 2-3 compagnie assicurative prima di sottoscrivere un contratto. Molti consigli si possono trovare gratuitamente in rete. Per un valido confronto, potresti utilizzare il Preventivatore Unico Rc auto, gratuito messo a disposizione dall’Isvap (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private). Cellulare quanto spendi per telefonare? Sicuramente troppo. Cambiare operatore passando a qualcuno più vantaggioso non ti deve preoccupare. Nel sito delle diverse compagnie telefoniche (almeno le 4 più importanti: Tim, Vodafone, Wind, Tre) trovi i prezzi e tutte le condizioni dei i diversi piani tariffari. Presa un po’ di dimestichezza, riuscirai a selezionare la miglior tariffa per le tue esigenze. Per chiamare l’estero poi, non conviene utilizzare cellulari o telefoni di casa: esistono dei metodi per spendere poco per qualsiasi destinazione. Bollette con la nuova tariffa bioraria si può risparmiare sulla bolletta della luce e del gas, utilizzando gli elettrodomestici la sera e durante i weekend. Per consumare meno acqua è necessario inserire gli appositi flussometri a tutti i rubinetti di casa. Sarebbe poi buona norma visitare di tanto in tanto il sito delle aziende da noi utilizzate (acqua, luce, gas, nettezza urbana) per scorgere eventuali promozioni o tariffe agevolate. Banca qui potresti trovare vantaggio nell’apertura di conto online. Ad esempio,

Mille euro di spese in più a famiglia, anche a Sanremo si fanno i conti

se fare un bonifico allo sportello ci costa 5 o 6 euro, farlo comodamente dal proprio computer si può spendere fino a soltanto 50 centesimi. Saldi comprare in periodo di saldi e forti sconti può essere un vantaggio. Attenzione ai falsi saldi e cerca sempre di acquistare capi che utilizzerai realmente. Alimentazione compra sempre frutta e verdura di stagione: sia la salute che il portafoglio ti ringrazieranno. Esistono non soltanto i prodotti pubblicizzati, ma se guardi bene negli scaffali del supermercato nei posti più remoti (ai piedi o in cima) sicuramente risparmi qualcosina. Evita di comprare l’acqua in bottiglia. Oltre che inutile e poco sicuro, sarà un risparmio di tempo, denaro e... fatica! E se proprio la vuoi acquistare, prendi quella che costa meno. L’acqua è buonissima e fa bene, qualunque marca essa sia! Medicinali cerca di evitare quelli sponsorizzati (preferendo i farmaci generici) e acquista, quando possibile, nelle parafarmacie dei supermercati, dove i prezzi sono più bassi. a.d.b.


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giovedì 13 gennaio 2011

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Ospedale unico tra perplessità e incertezze

A Taggia nel 2016 sarà pronta l’unica grande struttura sanitaria della nostra provincia?

Lantrua

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spedale unico: da quasi quattro anni ormai si sente parlare della possibilità di costruire un’unica struttura per la provincia di Imperia con sede nel comune di Taggia. Tra alcuni consensi e parecchi dissapori, questo progetto nato ormai nel “lontano” 2007 sembra destare ancora molti interrogativi. Qual è il vero motivo che sta dietro al suddetto progetto? Se da una parte si da la possibilità di riunire i diversi reparti funzionali, dall’altra si cerca di trovare una sede che sia facilmente raggiungibile da tutti, anche per chi risiede nell’entroterra. Ma siamo davvero sicuri che da Ventimiglia, tanto per fare degli esempi, o da Dolceacqua, sia più facile raggiungere in tempi brevi Arma di Taggia, piuttosto che un ospedale francese, come Mentone? E ancora, da Imperia o Pieve di Teco sono più velocemente raggiungibili l’ospedale di Albenga o il Santa Corona, rispetto ad Arma? “Secondo me la proposta di un ospedale unico non è una buona soluzione per la gente che abita distante tipo a Ventimiglia o nei paesini nell’entro terra; già così non è semplice, figurati se fanno solo un ospedale in tutta la provincia per andare incontro a quanti abitano nell’entroterra. Queste persone già hanno delle difficoltà a raggiungere velocemente l’ospedale più vicino, figu-

luce di tutto questo, quale potrebbe essere, allora, una buona alternativa per riamoci i disagi Attenti ai francesi: quanti lamentano disagi che ne conseguinegli ospedali del porebbero nel caso molti preferiscono nente ligure? “Una sofacessero una andarsi a curare in luzione potrebbe essere, unica struttura per a mio avviso, potenziare tutta la provincia” Costa Azzurra. o migliorare le strutture confessa Sara già ci sono, cioè Ad Arma 800 posti letto. che Ramò, infermiera quella di Sanremo, Borall’ospedale Bodighera e Imperia, che rea di Sanremo. comunque, a mio avviIl piano prevederebbe oltre ture di base e più attrezza- so, funzionano molto bene.” settecento posti letto (630 ture avanzate. Questa è più Dello stesso avviso Daniela per i pazienti acuti, 50 per la o meno l’idea dell’ospedale Lantrua, residente ad Arma riabilitazione, 55 per le atti- unico: realizzare un polo di di Taggia e responsabile di vità di day-surgery e day- eccellenza e ridurre il disa- Legambiente: “Non credo hospital), per una struttura gio per chi usufruisce delle che questa soluzione possa che dovrebbe essere pronta strutture ospedaliere (un essere efficace, in quanto il nel 2016. Numeri che dan- bambino per essere operato personale medico che risieno l’idea della portata e di appendicite viene spedito de in comuni come Dolcedell’importanza del proget- al Gaslini, a meno che non acqua o Vallecrosia potrebto che sembra aver raccolto, sia urgente). Una eventuale be rischiare di arrivare in fino ad oggi, molti consensi risposta, questa, all’inef- ritardo sul posto di lavoro, nell’ambito istituzionale e ficienza e al degrado delle visti tutti i chilometri che sociale. strutture ospedaliere già deve fare. Ritengo inoltre Insieme al nuovo noso- esistenti? “Obiettivamente che costruire una simile comio, che garantirebbe la devo ammettere che al Bo- struttura porti a dei costi, presenza di tutte le branche rea, dove lavoro io, il perso- per la nostra provincia, non specialistiche ospedaliere, nale è scarso, anche se vale- indifferenti e soprattutto dovrebbe essere potenziato vole” continua Sara Ramò “I inutili, dal momento che le anche il servizio di emer- macchinari che ci sono non strutture ospedaliere di cui genza territoriale con il sono per nulla desueti e co- già disponiamo sono assoraddoppio delle auto medi- munque ci sono dei reparti lutamente valide”. che. L’idea quindi non è di molto validi come urologia, Per quanto riguarda una lasciare i cittadini delle pic- cardiologia e rianimazione. soluzione alternativa, anche cole città senza ospedali (in- Non riesco a focalizzare in Daniela Lantrua la pensa fatti l’idea dell’ASL è quella che modo l’ospedale unico come Sara Ramò: “Una di lasciare i pronti soccorsi possa andare incontro alle buona idea sarebbe quelche esistono attualmente, esigenze della gente, visto la di potenziare le strutture come Imperia, Sanremo e che le strutture che abbiamo già esistenti, puntando, per Bordighera), bensì di razio- sono, ripeto, molto valide.” esempio, su dei reparti alnalizzare le spese in un uni- E come darle torto? Proprio tamente specializzati, o forco centro che possa offrire adesso che, nel reparto di nendo adeguati parcheggi un servizio migliore e pos- gastroenterologia del Bo- sotterranei. In più, da amsa anche attirare possibili rea, sono stati spesi dei sol- bientalista, non rimango pazienti da fuori provincia. di per comprare un nuovo indifferente al fatto che una Un’unica ortopedia, un’uni- macchinario, ancora in fase simile struttura avrebbe un ca neurologia, un’unica sperimentale, che solo San- impatto non indifferente su cardiologia permettono di remo e poche altre città pos- un territorio già compresso acquistare meno attrezza- sono vantarsi di usare? Alla dal cemento.”

Borrelli Solo pareri negativi a riguardo, dunque? Eppure c’è chi in questo progetto ci crede. Come Monica Borrelli, che a Sanremo ci ha vissuto per molti anni: “Secondo me avere un ospedale che riunisca i migliori reparti è meglio che tenerli sparpagliati un po’ qua e un po’ là, con il rischio, evidente, di disordine generale e malfunzionamento dei servizi.” E per quanto riguarda gli abitanti dell’entroterra? “Credo sia una bella soluzione“ continua Monica Borrelli “sicuramente chi abita nell’entroterra di Taggia avrà meno difficoltà a raggiungere la struttura, che poi, sicuramente, gli darà in maniera efficiente tutto ciò di cui ha bisogno.” Insomma lo studio di fattibilità è stato completato, come d’altronde era stato previsto per la fine dell’anno, ora manca solo il sì da parte della Regione e, ovviamente, i fondi. Nonostante non tutti siano d’accordo, come si è ben visto, il progetto va avanti incurante di quanti non sembrano ancora essere del tutto convinti della sua efficacia. E, inoltre, se si continuano a rispettare le scadenze, nel 2016 il colosso vedrà sicuramente la luce, nonostante i disagi per molti dipendenti di spostarsi dall’entroterra estremo per raggiungere il posto di lavoro. In conclusione, la struttura non è ancora stata costruita, ma attorno ad essa è già stato eretto un muro di scetticismo, perplessità e soprattutto molti, tantissimi dubbi. Luca Masselli

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giovedì 13 gennaio 2011

Giovanissime pazze del chirurgo estetico Vorrebbero assomigliare tutte a Barbie ma in realtà si trasformano in “double face” Sanremo. “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più Rifatta del reame?”. Da anni ormai stiamo assistendo al boom del botulino, una sostanza che va a “rimpolpare” la pelle, un vero toccasana per le rughe. All’inizio a ricorrere a questi “incantesimi” erano i vip, poi hanno iniziato le signore un po’ attempate seguite a ruota da anzianotti ancora arzilli, per lottare contro gli inevitabili segni del tempo, ma ora a far uso di sostanze gonfianti, rigeneranti, rimpolpanti e qualunque altro termine vi venga in mente, sono le giovani, se non giovanissime. Ragazze di vent’anni, ma alcune iniziano anche a sedici, che, per avere le labbra di Angelina Jolie, il lato B di Shakira ed il seno della Bellucci, affrontano senza timore punture, aghi, e altre “torture” del genere. Nemmeno i racconti di seni scoppiati in aereo per l’alta quota, o di labbra alla “elaphant man” fanno cambiare idea a queste maniache della perfezione, nonostante i risultati finali siano a dir poco opinabili. Ma i ragazzi e le ragazze cosa ne pensano di questa nuova moda? “È un altro segnale di quanti pochi valori ci siano al giorno d’oggi” afferma Clara Giusti. “Per molte ragazze la cosa più importante è avere un nasino alla francese, labbra carnose e un seno prorompente. Ovviamente non

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Forcella

Corradi

lo fanno solo per piacere a loro stesse, ma per avere più successo con il genere maschile e magari avere qualche vantaggio nel campo del lavoro. Quello che non capiscono è che un bel corpo può colpire all’inizio, ma alla fine quello che conta è la sostanza”. Un parere simile lo espone anche Giuliano Forcella: “Spesso a decidere di ritoccarsi, sono persone insicure o superficiali, che puntano tutto sul lato estetico. Il fatto che già a vent’anni si ricorra al bisturi è un fatto preoccupante. Prima si fanno gonfiare le labbra e il seno, poi si pentono e chiedono interventi riduttivi. Già da questo si capisce che non sanno nemmeno loro quello che vogliono. La realtà è che non riescono ad accettare loro stesse, e spesso non è una questione di estetica, ma di psiche”. Contraria ad interventi estetici, per capriccio Floriana Corradi: “Non condivido queste scelte nemmeno quando a farle sono signore di una certa età, quindi figuriamoci quando a subire questi interventi sono delle ragazze. Però è sbagliato generalizzare. Se una persona dovesse avere delle imperfezioni accentuate, che le causano complessi, allora comprenderei questa scelta. La chirurgia estetica a mio avviso, dovrebbe venir considerata come una vera e propria cura, quindi ne dovrebbe fare

uso chi ne ha effettivamente bisogno, ad esempio se si è rimasti coinvolti in un incidente riportando grosse cicatrici. Negli altri casi la considero alla stessa stregua di un medicinale per una “malattia” che in realtà non si ha, rischiando di non trarne alcun beneficio, ma anzi di accusarne solamente gli “effetti collaterali”. Unica voce fuori dal coro quella di Lorena Colle: “Sinceramente non ci vedo nulla di male! soprattutto in un’epoca dove addirittura attraverso la chirurgia è possibile cambiare sesso, di certo non mi scandalizza un ritocchino. Sono convinta che su questo argomento, considerato da alcuni quasi un tabù, vi sia molta ipocrisia. La maggior parte si dichiara contraria, ma poi sono i primi a farne uso. Se una ragazza ha la possibilità di migliorarsi non vedo perché non lo debba fare”. Di certo, l’intervento di chirurgia estetica, non fa parte dei peccati capitali, e non è nemmeno vietato nei Dieci Comandamenti. Insomma oggettivamente non è la peggiore azione che una persona possa decidere di compiere, e per quanto riguarda il risultato è assolutamente soggettivo. Sarebbe comunque auspicabile, per chi pensasse di sottoporsi ad un intervento di questo genere, di essere prima di tutto consapevole a cosa va incontro. Inoltre non sarebbe male nemmeno che il chirurgo plastico, consigli in modo coscienzioso il paziente e se è il caso di convincerlo a rinunciare. Alessio Pastorelli

Giusti

Colle

Mondovì Baggioli e la Ceramica

Carlo Baggioli e Marco Levi A Mondovì imperdibile appuntamento a palazzo Fauzone con il Museo della Ceramica. Si potranno ammirare opere inedite, dai piatti con il tipico galletto dalla coda variopinta ai celebri servizi da tavola, dalle suggestioni tra art déco e futurismo al design industriale. A partire dall’età napoleonica alla fine degli anni Settanta del Novecento sono esposte oltre 600 ceramiche su due piani del palazzo Fauzone di Germagnano e circa 2mila i pezzi conservati nei depositi visitabili, aperti a studiosi e cultori della materia, accompagnate da ricostruzioni storiche delle varie fasi del ciclo produttivo, fotografie d’epoca e dispositivi multimediali interattivi. Tra questi, l’installazione dal titolo «Apparecchiare la tavola», in cui il visitatore è invitato a scegliere da una consolle un manufatto ceramico, una zuppiera, un piatto o una tazza, e ad appoggiarlo su una mensa virtuale, dando vita a una a una a otto tavole che si allestiscono da sé. Il museo diretto da Christiana Fissore, nato dalla collaborazione tra il comune di Mondovì e la Fondazione Museo della Ceramica «Vecchia Mondovì». La neodirettrice alla Cultura Maria Virginia Tiraboschi si ritiene soddisfatta e felicissima di quest’importante mostra. Le ceramiche più pregiate e rare provengono dalle collezioni di Marco Levi, ultimo proprietario e direttore della fabbrica «Vedova Besio e figlio», e del sanremese Carlo Baggioli, vero esperto, grande conoscitore ed amante dell’arte della ceramica.


Sorridi con Riverso

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Attualità

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IMPERIA Sappa e Strescino, i politici amati dalla gente

Questo il risultato della tradizionale classificapubblicata annualmente dal Sole 24 Ore Imperia. Il Presidente della Provincia di Imperia Luigi Sappa, nel 2010, ha avuto una popolarità del 59%, pari alla quindicesima posizione nazionale per quanto riguarda l’indice di gradimento tra i 108 presidenti delle province italiane. Ciò emerge dalla tradizionale ricerca sul “Governance Poll” degli amministratori locali pubblicata dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, ed elaborata dall’Istituto Ipr marketing. Per quanto riguarda i presidenti delle Province il campione esaminato è di 800 elettori, ai quali, dal 15 settembre al 15 dicembre 2010, è stata posta la domanda: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del Presidente della Provincia nell’arco del

Strescino

Sappa

2010. Se domani ci fossero le elezioni provinciali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale presidente della Provincia?”. Luigi Sappa, con il 59% dei consensi, mantiene stabile la percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni di fine marzo 2010, e migliora la classifica del suo predecessore Gianni Giuliano. Ma non solo, rispetto ai suoi colleghi liguri è nettamente avanti in

graduatoria, ed è anche il migliore tra i presidenti delle altre province del Nord Ovest (del Piemonte e della Valle d’Aosta). Il Presidente della Provincia Luigi Sappa ha così commentato: "L’Amministrazione è in carica da nove mesi: è un risultato lusinghiero, che ci riempie di soddisfazione e che ci sprona a continuare un lavoro che, in base alla ricerca pubblicata, è stato

apprezzato dagli elettori. Lo considero un promettente voto a questo primissimo scorcio del mandato e mi auguro di poter migliorare in classifica nei prossimi anni". Per quanto concerne invece la popolarità dei sindaci, Paolo Strescino si conferma al diciannovesimo posto, su una classifica di centodieci posizioni ovvero tutte le città capoluogo di provincia. Lo stesso Strescino nel commentare questo risultato ha commentato: “Come tutti i sondaggi, lo prendiamo per tale, ma il dato, che naturalmente ci inorgoglisce, è sintomatico di un buon lavoro, di un contatto e di una presenza costanti, frutto di una grande sintonia tra l’amministrazione e la città. Ritengo, dunque, che quanto da noi

affermato come amministrazione, ad esempio sul porto turistico, rappresenta il sentimento generalizzato di questa città. Chi si dedica, come me e tanti altri sindaci, a tempo pieno al proprio incarico, non può che essere grandemente gratificato dai risultati ottenuti. E per questo occorre senz’altro ringraziare tutti coloro che hanno lavorato assieme a me, dagli assessori ai funzionari comunali, per raggiungere questo importante traguardo. In merito alle prospettive per il 2011, posso già preannunciare, che entro metà febbraio, organizzeremo una conferenza stampa, durante la quale stabiliremo, assessorato per assessorato e delega per delega, tutti gli obiettivi del 2011”. a.d.b.

Alto gradimento...

E per gli altri politici liguri come va? Angelo Vaccarezza

Marta Vincenzi

Se Luigi Sappa e Paolo Strescino sono i politici liguri più graditi dai loro cittadini, vediamo i loro colleghi della regione quale punto della classifica stilata dal quotidano economico “Il sole 24 ore”, hanno raggiunto. Massimo Federici Cominciamo dall’estremo ponente ligure: il sindaco di La Spezia Massimo Federici è al quarantatreesimo posto, il presidente della provincia è al cinquantunesimo posto, a pari merito con il collega genovese Repetto. La “Super Marta”, ovvero la “sindaca” Vincenzi di Genova si colloca al 52° posto della classifica, guadagnando addirittura 5 punti rispetto al 2009, e l’1,8% rispetto al dato elettorale. A pari merito con il primo cittadino genovese si colloca quello di Savona, Berruti, con 1,5 punti in più rispetto al 2009 e 6,5 punti in meno rispetto al dato elettorale. Il presidente della provincia di Savona, Vaccarezza, è fanalino di coda con la sua 87° posizione in classifica. E Claudio Burlando? Il governatore ligure è arrivato ottavo in questa speciale classifica e a riguardo ha dichiarato: “Quest’anno ho visitato 72 Comuni e alla fine credo che i liguri abbiano apprezzato il mio lavoro e il rapporto diretto con le persone – conclude Burlando – visitando le varie zone del territorio si riescono a capire le vere esigenze della Regione e credo che ai cittadini faccia piacere ricevere risposte concrete alle proprie domande”. a.d.b. Claudio Burlando

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Imperia

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Vita da cani con qualche piccola soddisfazione Continuano le avventure dei nostri amici pelosi, i pericoli sono sempre in agguato

Ciao miei cari pelosoni e bipedi! Non Vi ricorderete più di me, ne sono proprio convinto, ma desidero, in questa dolce vigilia di Nuovo Anno, rinfrescarVi la memoria. Ebbene si,sono quel povero “Rain Dog” che vive nel regno di “Errebì”, alle spalle di Imperia ,proprio vicino vicino. Non sono sparito, non mi hanno ancora fatto fuori, tranquillizzateVi.....torno a trovarVi per darVi le ultime (ma mica tanto ultime) ,novità sul regno. Era da un po’ di tempo che il nostro Sire, non amava giocare. In ef-

fetti il nostro Regno andava avanti ligio ed ordinato come sempre, seguendo da bravi sudditi le leggi conviviali, anche se qualche ancella, legata alla nobiltà più elevata, aveva dato segni di insofferenza nei confronti dei servi della gleba. E non parliamo poi per quelli senza bandiera, come me povera bestiola, che dovevano dimostrare la più assoluta sottomissione, a qualsiasi desiderio improvviso delle classi abbienti... Ora miei cari,se volete divertirVi un pochino, dovete iscriverVi al “Comitato Regale” e nuovamente giocare al “Gioco dei Cartelli”. Non sapete cos’è? Ma vergogna, siete rimasti un pochino indietro con le nuove tendenze, infatti sostituisce i vecchi giochi delle carte come ”Rubamazzo” o “Bugiarda”. In parole povere, chi resta senza carte , vince. In questo caso, il gioco è più intrigante, perchè vince chi ruba più cartelli e perde chi ne resta senza.

SERVIZI FUNEBRI

Semplice no? Tutte le strade cittadfine hanno cartelli indicatori , o di permesso, o di divieto, che a volte servono come arredo urbano. Anche da noi, spesso, capita questo, ma la particolarità del gioco è toglierli proprio. Pensavo fosse caduto in disuso nel mio reame questo gioco (solo questione di pochissimi mesi) anche perchè si effettua solo in notturna, con giocatori organizzati, e manovrati da un mazziere esperto che deve far perdere le proprie tracce il più veloce possibile, senza destare alcun sospetto. Bene le feste Natalizie, che permettono al reame di espatriare in altri lidi, bene le comunioni, le nozze, Pasqua etc etc. Io, a dire il vero, sono un po’ preoccupato per la mia misera cuccia, in quanto l’ultima partita giocata sulla mia esile stradina, è avere come sempre tolto il cartello di limitazione di portata ai grossi camions, alle betoniere, ruspe etc con la penosa conse-

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Un uomo si è tolto la vita giorni fa nella propria campagna a Pietrabruna. La persona in questione era un cacciatore di 45 anni ritrovato probabilmente qualche ora dopo da un parente che abitava nelle vicinanze. Il 45enne non avrebbe lasciato nessun biglietto e non avrebbe mai manifestato la volontà di togliersi la vita a nessuno. Per compiere il disperato gesto l’uomo ha usato un fucile che aveva regolarmente denunciato.

guenza di vedere distrutta la mia povera dimora. Per me, cagnaccio un po’ artritico, già arrivare nei miei luoghi, è difficile, ma arrivarci con una strada dissestata e piena di buche, pietre, grandi laghi formati dall’acqua delle ultime piogge, è quasi diabolico. Od incontrare ad ore insolite, questi grandi mostri d’acciaio che a filo passano sopra o rasente a noi, mi terrorizza proprio, miei cari. Da buoni cani senza collare (si usa così nel Reame, evviva la libertà!!!!!...) ci divertiamo a giocare a nascondino nelle buche, o nuotare e fare tuffi, ma ci vuole un attimo per un animale (in senso letterale del termine) ad essere investito ed ucciso. Poi, pensandoci bene, ammetto che il gioco è gioco e molti sudditi (i più elevati in graduatoria), si divertono un mondo. Penso che gli umani abbiano una strana idea del passatempo, ma riflettendo con il mio solo istinto, provo a doman-

darmi che una volta avuta in possesso la carta, pardon il cartello, si può optare per una galleria d’arte moderna nel Palazzo con tutti i cimeli vinti al gioco e poi avere come premio finale, il piacere di calpestare il suolo incriminato per costruire ciò che si vuole. Si può veramente concludere che “il gioco vale la candela”. Siamo o non siamo fortunati in questo regno? Da noi si evita ogni forma burocratica, si fa un obolo a chi di dovere, perchè in fondo lo ha meritato e, come con un grande meccano, si costruisce ciò che più ci aggrada! Spero di averVi ancor più convinto ad aumentare la folta schiera degli “Errebini”, ma se la Vostra convinzione ancora vacillla, sono sicura che in seguito, avrò nuove sorprese da proporVi. Con la fiducia che non mi farete mancare almeno un tozzo di pane, Vi ringrazio di cuore per l’attenzione che mi prestate. Sempre Vostro Rain Dog

No al porto, la rabbia di Basso Diano Marina. La Giunta regionale ligure, con tre diverse delibere proposte dall’assessore all’Ambiente Renata Briano, ha detto no a tre progetti di ampliamento o di realizzazione di altrettanti porti turistici. Diano Marina ha ricevuto parere negativo e il sindaco Basso, alla luce di questa decisione, ha detto: “Evidentemente c’è qualcuno che ha remato contro a livello politico. Questi signori devono mettersi in testa che stanno giocando sulla pelle dei cittadini dianesi e questo non è accettabile”.

Diano Marina Al via il corso per volontari CRI Il 25 gennaio avranno luogo a Diano Marina i corsi per aspiranti volontari della Croce Rossa Italiana. Per informazioni sull’iniziativa, è possibile contattare la CRI dianese allo 0183494112.



Sanremo

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Ecco dove finiranno i soldi delle nostre multe C’è da crederci?

I

n seguito alla modifica dell’articolo 208 del Codice della strada, legge 120 del 29 luglio 2010, sono cambiati i proventi delle sanzioni amministrative firmate dalla polizia municipale per le infrazioni stradali. L’importo complessivo sarà di circa 300 mila euro, ripartito, secondo i piani comunali, tra vari miglioramenti della sicurezza stradale, la manutenzione delle strade e la tutela di bambini, disabili, e pedoni in generale. Una parte sarà utilizzata per l’acquisto di nuovi mezzi e attrezzature per la polizia municipale, mentre l’ultima parte sarà impiegata, come l’articolo 36 del Cds prevede, per la riduzione dell’inquinamen-

to acustico e atmosferico e il risparmio energetico. Ma sarà davvero così? Visti i tanti e gravi problemi che Sanremo ha, in fatto di sicurezza stradale, ci si aspetta che questi interventi vengano realizzati il prima possibile. “Bisogna vedere se poi i proventi vanno davvero dove dicono oppure spariscono misteriosamente”, dice Suni Borsi, “inoltre le multe dovrebbero essere fatte a tutti quelli che trasgrediscono e non solo ad alcuni o ai soliti... funzionari dell’ordine non in turno, cariche delle giunte comunali, loro le pagano le multe? Per quanto riguarda le strade, sono ridotte ad un colabrodo non solo quelle

Davide Braida

Luca Ferraris

Suni Borsi

principali ma anche quelle periferiche ad iniziare da via Padre Semeria”. Davide Braida la pensa così: “L’idea è sicuramente buona,soprattutto perchè alcune strade di Sanremo hanno decisamente bisogno di manutenzione. Ad esempio, le strade di periferia sono piene di buche create dalla pioggia, pericolose per chi viaggia in scooter. La certezza che verranno fatti questi interventi non la ho, ma mi auguro vivamente che almeno la metà delle multe venga impiegata in un modo intelligente come quello proposto, dato che le multe non mancano di certo”. Speranzoso più che fiducioso invece Luca Ferraris: “Secondo me se i soldi verranno realmente destinati alla manutenzione delle strade e verranno impiegati per iniziative sulla sicurezza stradale sarà un’ottima cosa viste le condizioni attuali. Sanremo ne ha assolutamente bisogno, visto il crescente traffico per le strade e le nuove opere giunte a conclusione come l’Aurelia bis. Col tempo mi sono reso conto che spesso le attese non vengono rispettate, ma

diciamo che la speranza è l’ultima a morire... l’idea è giusta comunque. Sanremo avrebbe bisogno di 2 cose soprattutto: strade alternative per smaltire il traffico ormai congestionato in via Roma e corso Garibaldi, magari eliminando la doppia ciclabile lato mare. Dalla capitaneria al morgana per intenderci, aprendo permanentemente al traffico corso Trento e Trieste visto che ora ha la ciclabile pedonale di fianco, e un rifacimento del manto stradale; non in-

tendo la semplice riasfaltatura, ma proprio un’opera di consolidamento del terreno sotto l’asfalto, per evitare di ritrovarsi punto e a capo dopo poco tempo”. “Questa volta la cambiamo” diceva lo slogan, riferito a Sanremo, nell’ultima campagna elettorale della giunta Zoccarato; “questa volta la aggiustiamo” invece, sembra quello più adatto e più impellente per i sanremesi. Si, si può fare, anzi, si deve fare. Massimiliano Inferrera

Iole, Rita e Rosa Auguri a Iole Taggiasco che il 13 gennaio compie gli anni. Sii sempre sorridente come in questa foto con le tue cugine Rita e Rosa. Buon compleanno.

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Scuola e famiglia, insieme per educare Sempre più spesso le famiglie esprimono la necessità di essere accolte, ascoltate, rispettate e sostenute dalla scuola e, proprio per creare un raccordo educativo tra scuola e famiglia,il I Circolo promuove i Progetti Genitori. IL GRUPPO HA UNA VALENZA AUTOEDUCATIVA La scuola dell’Infanzia “Guadalupe” propone ai genitori interessati incontri periodici mensili di due ore, dalle ore 17 alle 19, nel plesso di Via Moduponte: dopo un incontro preliminare, vengono scelti insieme sei argomenti di maggior interesse, discussi e sviluppati negli incontri successivi. Le insegnanti e i genitori si scambiano reciprocamente esperienze, riflessioni, cercando possibilità risolutive comuni a eventuali problematiche emerse, tenendo conto delle richieste poste da tutti e dei punti di forza di ciascuno. Durante le due ore le insegnanti propongono brani, poesie e racconti come spunto di riflessione,giochi di conoscenza, questionari, circle – time ( tempo del cerchio) e brainstorming ( letteralmente tempesta di cervelli) per “rompere il ghiaccio” e mettere a fuoco gli argomenti. LA SCUOLA ACCOGLIENTE La scuola dell’infanzia “Santa Marta” mira soprattutto a favorire la conoscenza tra i genitori dei vari bambini,che hanno partecipato volentieri e numerosi alla Festa dell’Accoglienza, lo scorso 12 novembre. Rivalutare la pazienza e l’esperienza delle nonne Un’attenzione particolare anche al rapporto con i nonni, persone ricche di esperienze e dispensatrici di attenzioni ed affetti ai più piccoli, è espresso per il quinto anno consecutivo dal Progetto Nonna. I bambini di cinque anni, con la collaborazione degli ospiti dell’Opera di Don Orione, nel plesso scolastico in Via Volta, incontrano regolarmente le nonne, che pazientemente raccontano loro storie e ricordi: uno sguardo sul passato di grande valore educativo. In occasione delle feste sono previste visite al Piccolo Cottolengo di Don Orione, per rallegrare gli ospiti della struttura. PER ADOTTARE STILI DI VITA “SANI” La Scuola dell’infanzia Villa Vigo realizza il Progetto “Okkio alle tre A”: Alimentazione, Abitudini e Attività, in collaborazione con la A.s.l.1:insegnanti, genitori e bambini sono chiamati a riflettere sulla necessità di seguire un’alimentazione corretta e variata e praticare del movimento, per mantenere un buon stato di salute e prevenire malattie di tipo metabolico. Prima la dott. ssa De Montis (dietologa) incontra i genitori per dare le necessarie informazioni e proporre un questionario per la valutazione dei punti di forza e di debolezza rispetto agli obiettivi prefissati. Poi le insegnanti sensibilizzano i bambini sul come migliorare e variare la prima colazione e sul consumo di frutta e verdura, attraverso attività ludiche. Durante alcuni incontri successivi con i genitori, si verificheranno i cambiamenti delle abitudini sulla prima colazione e sul consumo di frutta e verdura. Al termine del progetto, i genitori verranno nuovamente monitorati dall’ASL 1 con questionari finali,dove saranno presi in esame i primi dati e quelli finali e i risultati resi pubblici, perché faranno parte di una campionatura regionale. LE STAGIONI E LE FESTE TRADIZIONALI COME OCCASIONI D’INCONTRO A novembre i papà si sono prestati a preparare tutto per la castagnata, nel giardino; a Natale genitori, maestre e bambini hanno visitato la casa di riposo Borea. Per Giugno è già prevista una passeggiata tutti insieme alla Parà, con pranzo al sacco incluso. CONOSCERE PER CONDIVIDERE La scuola primaria A. Volta ha aderito per il secondo anno al Progetto “Frutta nelle scuole”, che prevede la regolare distribuzione gratuita della frutta durante la pausa della ricreazione, consapevoli della necessità di ristabilire una corretta abitudine alimentare: le famiglie ne sono state informate durante gli abituali incontri con gli insegnanti. Inoltre, i genitori sono invitati a partecipare alle assemblee e ai colloqui, ogni due mesi, nonché a visitare le mostre, allestite nel plesso in svariate occasioni durante l’anno. È dedicata all’informazione a tutti i genitori dei bambini iscritti al Circolo e alle quattordici classi del plesso la campagna di stampa promossa su questo giornale, su Sanremonews, Rubrica “1° Circolo Sanremo:fare scuola” e su Sanremobuonenotizie. SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLE CLASSI PRIME, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 13,30; il lunedì, apertura pomeridiana della segreteria, dalle ore 15,30 alle ore 17,30.

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IL DIALETTO A SCUOLA In occasione del Natale, abbiamo pensato che nel nostro repertorio di canzoni natalizie ce ne sarebbe stata bene una in dialetto sanremasco. Noi non avevamo mai pronunciato parole in dialetto anche se alcuni le avevano sentite dai nonni o da qualche persona del luogo, ma non ci eravamo mai cimentati in questa impresa. Un pomeriggio, durante le prove di canto, è arrivato a scuola il signor Bottini con una canzone tradotta da lui proprio in dialetto sanremasco dal titolo “Ti cari giù dae stele”, che significa “Tu scendi dalle stelle”. Quando ce l’ha letta non abbiamo capito quasi nulla, forse solo qualche parola, ma siamo rimasti stupiti come una tradizionale canzone, che abbiamo sempre cantato in italiano, potesse essere bella anche in dialetto. Abbiamo faticato un po’ ad impararla perché la pronuncia di alcune parole doveva essere precisa mentre noi sbagliavamo gli accenti, ma ce l’abbiamo fatta. Il signor Bottini è venuto ripetute volte e con la sua pazienza ci ha insegnato come doveva essere pronunciata ogni parola ; sembra facile, ma non è così. Lo dobbiamo ringraziare perché è stata un’esperienza piacevole, che ci ha permesso di conoscere e di acquisire un po’ di storia della nostra lingua. Il dialetto è uno dei modi per arricchire e valorizzare le nostre radici. Grazie al lavoro di tutti, il passato è tornato nel presente e ci ha permesso di conoscere meglio le tradizioni della città in cui viviamo. Aver imparato questa canzone ci ha permesso di partecipare al concerto In dulci IubiloI del coro Musica Nova, diretto dal maestro Paolo Caravati, che si è tenuto il giorno di Santo Stefano nella Concattedrale di San Siro. Questa è stata un’esperienza veramente unica che ci ha coinvolti totalmente nel vero spirito del Natale. (classe quinta)

“Catru pasci int’u passau”

U sanremascu lenga ch’a nu l’è ancù finìa...

cerchiamo di mantenere vivo il ricordo di quella parlata lontana, ma nello stesso tempo vicina a noi, nella tradizione, nelle case di noi sanremesi ! Noi ripeteremo “u saremascu”, quando saremo grandi, ai nostri figli e dopo ai nostri nipoti… è un continuo ripetersi di parole che porteremo avanti nel tempo… ( Vincenzo Balbis)

Cantando in dialetto, mi sono sentito vicino al nonno…che è in cielo… Alessandro Mi sembrava naturale …come se lo parlassi da sempre…! Francesca Non lo sento spesso in giro,così mi sentivo un po’ strana…! Camilla Abbiamo fatto un regalo a chi ci ha ascoltato… Lucia ( classe terza)

Giochiamo tuttiinsieme a Lola, la cicogna del nido d’infanzia Mercoledì 15 dicembre i bambini della scuola dell’infanzia di San Pietro sono andati a trovare i loro compagni più piccoli al nido interaziendale “La cicogna”. L’esperienza è stata favorita dal progetto di continuità tra il nido e la scuola dell’infanzia che intende creare rapporti di collaborazione tra le due realtà scolastiche, condividendo linguaggi comuni e stabilendo lo sviluppo di rapporti affettivi attraverso il canto, il gioco e piccole attività.E’ stata una bella mattinata, ricca di novità ed allegria. I bambini e le loro insegnanti hanno fatto un piccolo spuntino con la crostata di albicocche e il tè preparati dalla cuoca del nido e hanno giocato negli spaziosi ambienti della struttura di via Borea , provando con entusiasmo i tantissimi giochi. Per completare l’attività di reciproca conoscenza i bambini del nido hanno presentato ai loro compagni più grandi la cicogna “Lola”, l’ amica che li accompagnerà per tutto l’anno scolastico in tante meravigliose avventure.

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Il Capodanno a Sanremo? E’ piaciuto a metà E’ stata una festa sotto il segno dell’austerità e la città ne ha risentito

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er fortuna o purtroppo le feste natalizie si sono concluse e di conseguenza anche il mese di manifestazioni organizzato dal comune di Sanremo in collaborazione con la Confcommercio, Confesercenti e i Centri integrati di via cittadini. A causa del clima di austerità gli eventi a Sanremo non sono stati così brillanti e all’altezza della Città dei Fiori; infatti pur col grande impegno di tutti, poco si è visto e i concertini di musica classica nelle chiese l’hanno fatta da padrone. Durante la sera del 31 dicembre, però, la città è stata viva come non mai, migliaia di persone hanno affollato piazza Bresca, il centro della cosiddetta movida cittadina ed hanno festeggiato l’arrivo del 2011 in allegria. L’orchestra Bagutti col suo revival di musica da ballo nazional-popolare ha animato la buia piazza Colombo. Anche se forse, sarebbe stato meglio far venire ad

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Ghirardo

Mandica

Roverio

De Ceglia

esibirsi altri artisti più vicini ai giovani, ma si sa, soldi non ce ne sono e poi Sanremo è un paese per vecchi. Infine al casinò Max Giusti, il popolare comico romano, ha registrato un ottimo successo. Insomma, alla luce di questi eventi, i sanremesi quali somme vogliono tirare? Per la giovane Paola Roverio, il capodanno sanremese è da promuovere: “i fuochi d’artificio belli, sono cominciati venti minuti dopo la mezzanotte, roba che io e una mia amica ci siamo guardate e domandate se fossimo noi con degli orologi avanti… Comunque a parte questo piccolo “imprevisto” il resto è andato tutto bene. Dalla moltitudine di persone che c’erano, purtroppo non ho superato neanche piazza Bresca”. E i Bagutti? “ci siamo passate davanti perchè

avevamo parcheggiato in via Volta. Bello, credo per il pubblico che avevano, giusto che ci sia qualcosa anche per quelli un po’ più avanti con l’età”. Qualcun altro invece, ha passato il capodanno fuori città, ecco la testimonianza della giovane Renèe De Ceglia: “questo calendario delle manifestazioni di Capodanno non mi è molto piaciuto. L’ho trovato un poco scarso e non all’altezza di Sanremo; proprio per questo motivo ho preferito andare in montagna e festeggiare l’arrivo del 2011 lontana dalla mia città ma con molti dei miei amici”. Per Antonio Mandica il Capodanno 2011 “made in Sanremo” è da promuovere: “devo dire che in piazza Colombo l’orchestra Bagutti ha fatto il pienone ed idem in piazza Bresca. L’unica nota stonata della serata è

stato che nella zona portuale, dove si è svolto lo spettacolo pirotecnico, non ci fosse un pannello che segnasse il conto alla rovescia per l’entrata nel nuovo anno. Comunque il capodanno a Sanremo mi è piaciuto”. Infine Adriano Ghirardo ha rivolto una critica costruttiva all’amministrazione comunale, soprattutto sull’esibizione dell’orchestra Bagutti. “Personalmente trovo che se le condizioni economiche non consentono di avere manifestazioni degne della città, è meglio evitare piuttosto che invitare l'Orchestra Bagutti che accontenta solo una fascia di età medio-alta e di gusto musicale medio-basso”. E aggiunge: “piuttosto sarebbe meglio investire su realtà locali in maniera da aiutare i musicisti sanremesi. I Bagutti sono famosi nel loro genere ma non adatti per

un capodanno nella cosiddetta città della musica…” Questi alcuni dei pareri dei sanremesi sul capodanno 2011 che in realtà ha visto parecchio movimento in città ma non da parte di turisti provenienti da fuori, come gli “storici” lombardi o piemontesi, per non parlare dei russi che hanno invaso buona parte delle località cool del nostro paese e della costa azzurra ma non Sanremo. Gli alberghi e i ristoranti per il 31 dicembre hanno segnato il tutto esaurito a stento; questa situazione deve essere un campanello d’allarme per il futuro, Sanremo non si può permettere di gestire male le ultime possibilità di avere turismo in città, c’è bisogno di innovazione, di appeal, di manifestazioni serie. Per ora, forse, fa comodo dare la colpa alla crisi… Andrea Di Blasio


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Pista ciclabile a rischio tra gufi e speranzosi

Andrea Carbone

U

n’impervia salita si prospetta per il futuro della pista ciclo-pedonale, la quale attraversa sette comuni, da Sanremo a San Lorenzo al Mare. La società “Area 24” ha comunicato ai comuni interessati l’ormai prossima sospensione dell’illuminazione nelle gallerie e della manutenzione, per mancanza di risorse. La drastica decisione è stata annunciata dall’amministratore unico di Area 24, Tullio Russo, secondo il quale, a partire da febbraio, non potrà più essere garantita la fruibilità della pista. “Avevo già avvertito i comuni nel dicembre scorso, spiegando che senza la loro collaborazione, cioè un intervento economico per farsi carico della manutenzione dei tratti di ciclopista nei rispettivi territori di competenza, Area 24 non avrebbe più sopportato le spese per le forniture idriche ed elettriche e per tutti gli altri interventi”.

Insomma se non verrà presto trovata una soluzione, se i vari comuni non si rimboccheranno le maniche per trovare le “palanche” necessarie, si dovrà chiudere baracca e burattini. Prospettiva indigesta a molti, in particolare agli amministratori matuziani, i quali ricordano che come “contributo” per far fronte alle spese, la Città dei Fiori ha concesso ad Area 24 l’affidamento del lungomare Calvino e del piazzale Dapporto per trasformarli in parcheggio a pagamento e trattenere il 42% degli incassi. A rimanere turbati dalla notizia anche molti cittadini sanremesi. “Se dovesse avverarsi la chiusura della ciclabile, sarebbe l’ennesima sconfitta per questa provincia” dichiara Oscar Sergi. “La pista ciclabile è una delle poche opere decenti degli ultimi anni e noi la lasciamo andare in rovina? È una vergogna! Ma è possibile che questi problemi sorgano sempre dopo? Quando è sta-

Serena e Martina Poli ta costruita la pista, Area 24 avrà pensato a come gestirla e con quali fondi no? Avrà fatto dei bilanci. Se hanno accettato questa incombenza avrà avuto il suo rendiconto, quindi non mi riesco a spiegare cosa possa essere cambiato in seguito”. Dello stesso parere Serena e Martina Poli: “Si deve fare sicuramente qualcosa affinché si riesca a salvare la pista ciclabile. In molti ce la invidiano e noi non dobbiamo sciupare questa risorsa. Che i comuni interessati trovino un accordo e intervengano al più presto. Anche se alcuni la snobbano, in realtà molte famiglie vengono qui per andare in bici con i

Giovanni Hermann

Oscar Sergi

propri figli o semplicemente per una passeggiata, costeggiando il mare. Inoltre ha la duplice funzionalità di permettere ai ciclisti di non correre il rischio di venire travolti da auto o moto e allo stesso tempo, permette agli automobilisti di non trovarsi gli amanti della bici in mezzo alla strada”. Scettico il parere di Andrea Carbone: “È un progetto nato male e che probabilmente finirà ancora peggio. Area 24 quali profitti pensava di ottenere assumendo il controllo della pista ciclo-pedonale? Credeva che con qualche posteggio a pagamento sul Lungomare (tra l’altro quasi sempre deserti) ottenesse gli introiti necessari? E i soldi che doveva ottenere dalla vendita, cessione o affitto de vari immobili lungo il percorso della ex ferrovia? Se non sono stati ancora venduti o comunque non hanno ancora fruttato non è di certo colpa

dei comuni”. “Io ero contrario fin dal principio alla costruzione della pista ciclabile” asserisce Giovanni Hermann. “Ora che il progetto sta fallendo, forse finalmente prenderà maggiormente forma la proposta di destinare la zona dell’ex ferrovia alla viabilità. Soprattutto Sanremo ne avrebbe un forte bisogno per riuscire finalmente a velocizzare e smaltire il traffico”. Al di là delle opinioni personali, ciò che più lascia interdetti è come sia possibile che all’inizio si parta sempre con voli pindarici, grandi convinzioni e molto ottimismo, e poi, nonostante la presenza di fior fiori di ingegneri, amministratori, politici e politicanti, finisca tutto a “ramengo”. Ovviamente la crisi economica globale ha il suo peso, ma spesso si ha come la sensazione che questa sia più un alibi piuttosto che una vera e propria motivazione. Alessio Pastorelli

I Carri Fioriti saranno a marzo

Il Corso fiorito di Sanremo in programma quest’anno il 27 marzo, sarà incentrato sull’Unità d’Italia che, nel 2011, celebra i suoi 150 anni. La scelta di cambiare data, secondo l’Assessore al Turismo, Giuseppe Di Meco, sarebbe un esperimento. Certo è che il ‘Corso fiorito a marzo correrebbe minori rischi di incappare nel brutto tempo. Lo slittamento della manifestazione ridurrebbe inoltre il costo dei fiori. La manifestazione sarà trasmessa in diretta da Raiuno. Il Corso Fiorito passerà in via Nino Bixio, quindi percorrerà il lungomare Calvino, raggiungerà piazzale Dapporto, si inserirà in piazza Battisti, percorrerà il tratto di via Nino Bixio, rientrando sul lungomare attraverso Giardini Vittorio Veneto.

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Taggia

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TAGGIA “No” rifiuti ai Colli, parte un referendum Il maxi impianto di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’intera provincia di Imperia, a cui l’amministrazione Genduso ha dato il suo “sì” perchè venga realizzato in regione Colli nell’attuale discarica Ghillardi, rischia di trasformarsi in rivolta. Una larghissima fetta di taggesi ed armesi non la vogliono e si dicono pronti a tutto. Tra poche ore sarà pronto ed ufficiliazzato un referendum d’emergenza popolare annunciato dal consigliere dell’opposizione, Negroni, proprio per dire “no” alla discarica. E’ stato preparato da un apposito “Comitato spontaneo cittadino” che ha raccolto le firme. Esplosivo ed affollatissimo il consiglio comunale che si è svolto martedì sera. Il sindaco Vincenzo Genduso ed i suoi hanno illustrato i punti chiave e le motivazioni che hanno spinto l’amministrazio ad accettare l’impianto. Contro tale decisione hanno parlato i consiglieri di minoranza Bolla, Negroni, Albanese, Lupi ed Aschero. Tutti hanno sottolineato la

Negroni

Lombardi

Genduso

Albanese

gravità della scelta, sottolineando come il futuro roseo illustrato dal sindaco sarebbe un’irrimediabile utopia. “Voi la fate facile, ma perchè la discarica funzioni la Provincia deve produrre il 65% della differenziata e questo è pressoché impossibile - ha detto allarmato Negroni – non siamo preparati a questo, siamo tutti concordi alla differenziata ma questo progetto non ha capo ne coda, è campato in aria, non possiamo dipendere da terzi. Prima di dare l’ok alla costruzione di questo impianto e della discarica dovevate chiedere il nostro parere invece abbiamo appreso dai giornali che avevate già fatto tutto. E’ una vergogna”.

Furioso e documentato il consigliere Albanese: “I tecnici hanno stabilito che Rio Garretto ad Imperia era più adatto che i Colli. Ricordiamo che ai Colli il terreno non è assestato, quindi precario. Ora voi volete fare dei controlli quando già vi siete prostrati alla Provincia? E’ ridicolo. La cosa più grave è che avete deciso pensando più al guadagno che alla salute dei cittadini. E’ questo non l’accettiamo, Taggia ed Arma da questa discarica non ricaveranno proprio un bel niente. Anzi dovranno pagare di più di quello che stanno già pagando per portare i rifiuti alla discarica di Vado Ligure”. Il consigliere Lupi ha sottolineato:“Il

progetto di Genduso è solo cartastraccia, come si fa in soli tre fogli a parlare di un problema così grave”. Bolla ha rimarcato come l’amministrazione abbia tradito i cittadini: “Avevate promesso in campagna elettorale che mai e poi mai vi sareste chinati e fatto patti per costruire discariche. E adesso siamo arrivati a questi punti! Avete tradito Taggia”. Il consigliere Aschero: “E’ inutile che ci prendiate in giro, il danno ambientale ci sarà e si ripercuoterà sui nostri figli e su le generazioni future”. Il vice sindaco ed assessore all’ambiente Ivan Lombardi ha più volte tentato di spiegare che “tutto è sotto controllo, che la di-

scarica non puzzerà, non inquinerà Taggia, anzi porterà lustro e benessere alla città perché saremo i primi in Provincia a trattare in modo così pulito i rifiuti”. Genduso ha rimarcato: “I nostri figli saranno fieri di questa decisione, questa discarica è mille volte più sicura di quello che abbiamo avuto da sempre in regione Colli. I gabbiani tanto temuti spariranno perché in futuro ci saranno solo scorie trattate”. La discussione sul delicato problema continuerà il 18 gennaio. Tra i cittadani la rabbia cresce. “Non vogliamo diventare - dicono - la pattumiera di tutti i 67 Comuni di Imperia”. Francesco Basso

75 anni di matrimonio per Antonio e Antonietta La comunità di Badalucco ha vissuto sabato 8 gennaio un evento storico perchè i coniugi Vento Antonio e Striglioni Antonietta hanno rinnovato davanti all’altare il dono del matrimonio dopo 75 anni di vita vissuta insieme. In un clima di gioia e nell’ambiente della loro casa alle ore 11 Mons. Vescovo Alberto Maria Careggio ha presieduto la celebrazione della Santa Messa concelebrata dal parroco e da Don Pietro Mihalute. Erano presenti il sindaco di Badalucco Valter Bestagno, che alla conclusione della Santa Messa ha donato ai coniugi festeggiati una targa ricordo a nome dell’Amministrazione Comunale, il vice sindaco Lorenzo Bianchi, il Maresciallo Espedito Longobardi della locale stazione carabinieri e una rappresentanza della Guardia Forestale. La gioia e l’emozione si leggeva sul volto di tutti i presenti cominciando dalle figlie, nipoti , pronipoti e parenti convenuti a questo felice traguardo. Mons. Vescovo nell’omelia ha richiamato con espressioni forti e convincenti il significato della fedeltà matrimoniale e della testimonianza di Antonio e Antonietta che hanno saputo vivere veramente “ nella gioia e nel dolore “ il Si detto nel lontano 04 gennaio del 1936. Nell’omelia il vescovo ha richiamato una bella citazione di Papini “ In questa vita mutevole , effimera, labile, fuggente, cedevole c’è una cosa sola che deve durar sempre fino alla morte : il Matrimonio l’unico anello di eternità in una collana peritura “Rivolgendosi alle famiglie presenti facendo riferimento alla fedeltà matrimoniale di Antonio e Antonietta il vescovo ha detto “ Rinnovate e vivete con intensità il vostro matrimonio e ringraziate il Signore che vi ha aiutati , protetti,perchè con loro il Signore ha scritto le pagine più belle della loro vita”. Tutta la comunità parrocchiale di Badalucco si unisce alla gioia di questa famiglia e chiede al Signore di benedire e mantenere nell’unità particolarmente le famiglie giovani. Tanti cari auguri a questa famiglia e ad Antonio facciamo augurissimi per i 99 anni che compirà domenica 16 gennaio.

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Ventimiglia

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VENTIMIGLIA Tutti contro l’amministrazione di Camporosso Buche, proclami, immobilismo, queste le critiche ma la Civardi respinge ogni accusa Camporosso. Il 2011 per l’amministrazione comunale civico progressista di Camporosso, è iniziato con le polemiche. Per quanto riguarda l’incremento del personale comunale, il gruppo Camporosso nel cuore accusa l’amministrazione di aver fatto solo mera propaganda elettorale e di non aver risolto il problema. "Per quanto riguarda il corpo di Polizia Municipale, il personale è stato ridotto da cinque a quattro unità, quando in pianta organica ne sono previsti addirittura nove! Semplicemente assurdo e deleterio con conseguenze drammatiche sulla vigilanza del territorio che risulterà sempre più difficile da organizzare e gestire. Il personale amministrativo dell'Ufficio Tecnico, è stato anch’esso ridotto rispetto a quello operante nel 2009. E’ stato rimosso dall'incarico un prezioso collaboratore esterno a supporto dei lavori pubblici. Analoga sorte è toccata al settore dei Servizi Sociali dove sono stati operati drastici tagli al personale. Ma le critiche

Civardi non finiscono certo qui, in questi giorni alcuni cittadini si sono lamentati riguardo alla presenza di grosse buche sull’asfalto di via Braie, rendendo pericolosa la strada per automobilisti e centauri. Secondo alcuni camporossini le enormi buche erano state provvisoriamente riempite con asfalto a freddo, dall’ormai unico addetto alle manutenzioni (coadiuvato dai volenterosi giardinieri comunali) e che il primo tratto di via Braie è sprovvisto di marciapiede. Inoltre molti cittadini sarebbero stufi dei proclami, dei teatrini autocelebrativi e dell’immobilismo in atto ri-

del contenimento della spesa sul personale imposto dal governo). Abbiamo già provveduto ad ordinare l’asfalto a caldo che verrà steso appena le condizioni meteo ce guardo alcune opere pubbli- lo consentiranno, tenendo che e vorrebbero un’ammi- conto che anche in questo nistrazione più “operaia”. A caso non avrà la resa voluta seguito di tutte queste criti- considerate le basse temche, il sindaco Civardi ha ri- perature. Chiaramente gli sposto con “dati alla mano”: interventi più complessi, “Ribadiamo l’orgoglio di verranno fatti la prossima aver stabilizzato 3 lavora- primavera /estate (è noto tori da tempo determinato che l’asfalto va steso quana tempo indeterminato e 2 do le temperature ambiennuove assunzioni a tempo tali sono elevate, al fine di inderterminato, tramite con- avere un buon lavoro di luncorso; in questo momento ga durata), abbiamo già dedi difficoltà generale non è stinato 50mila euro, nell’uluna autocelebrazione, ma tima variazione di bilancio un dato di fatto. Andando al per le strade comunali”. Sul di là delle polemiche di al- parco di Bigauda: “il ritardo cuni consiglieri di minoran- è dovuto al fallimento della za, il dato consistente è che ditta appaltatrice e la tempic’è stato un pensionamen- stica in questo caso naturalto a fronte di 5 assunzioni mente si allunga. Pertanto il (non tutte a tempo pieno, Comune è vittima e non ardato che abbiamo l’obbligo tefice della situazione che si

è venuta a creare. Facciamo presente, che a fine Novembre abbiamo ri-appaltato i lavori di completamento e che la gara è stata vinta dalla Ditta Negro. Vorremmo anche ricordare, che l’opera è stata finanziata a fondo perso per il 70% dalla regione Liguria e solo per il 30% da noi, pertanto ci consideriamo insieme agli uffici orgogliosi di essere stati in grado di fornire alla città un’opera, che con le nostre sole risorse non avremmo mai potuto avere”. Il sindaco Civardi ha poi evidenziato una serie di progetti che andranno ad arricchire il piccolo centro della val Nervia, come un parcheggio a servizio del centro storico che conterrà circa 70 autovetture, va avanti il sottopoasso ferroviario, il completamento di uno scolmatore delle acque bianche nel centro abitato ed altri due interventi simili, uno nelle Braie ed uno in via Turistica che partiranno appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno. Andrea Di Blasio

Le manovre del Pd per l’ “anti-Scullino “ del 2012 Ventmiglia. Il 2010 della politica della città di confine si è chiuso con un’alleanza tra il Pdl e l’Udc. Se a livello nazionale il partito di Casini litiga con Berlusconi, nell’estremo ponente ligure Ventimiglia, dopo Bordighera, è la seconda città che stringe amicizia con coloro che dovrebbero guidare il terzo polo contro Pdl ed anche Pd. Con le dimissioni del consigliere De Lucia al quale è subentrato Domenico Calimera, assieme a Mauro Merlenghi della lista civica Ventimiglia Nuova, compagine che ha portato il candidato sindaco della sinistra Raschiotti, l’Udc è entrato in maggioranza e ha portato alla corte di Scullino due nuovi consiglieri comunali. Nessun accenno da parte di Raschiotti che è rimasto a guidare il gruppo, dimezzato, col socialista Foti. Dopo la querelle De Leo – Raschiotti, i democratici fanno i separati in casa ma nello stesso tempo la “mission piddina” di porre le basi per essere l’unico punto di riferimento, con un proprio candidato sindaco alle prossime elezioni contro Tano Scullino, sembra ormai cosa fatta. A riguardo il segretario cittadino del Pd Caudano ha detto: “Pieno sostegno all'azione svolta dai nostri Consiglieri Comunali De Leo e Paganelli, i quali hanno saputo e voluto contrastare questa Amministrazione tenendo viva, pur con i loro limiti numerici, un'opposizione costruttiva ma ferma e vigile, es-

senziale per ogni Democrazia. Rammarico per la posizione presa dall'UDC che, mentre a livello Nazionale cerca di creare un terzo polo, a Ventimiglia è caduta nelle braccia del Scullino PDL senza averne capito i veri Caudano motivi politici”. E lancia una frecciata al neo consigliere di maggioranza Merlenghi: “Vorrei ricordare all'amico Merlenghi che ora si trova alleato con quelli che hanno affossato il progetto del Parco Marino, suo cavallo di battaglia”. Tornando al discorso su quale ruolo avrà il Partito Democratico nella crociata contro “Tano I”, i democratici tirano fuori la loro solita arma di propaganda, ovvero unirsi con chiunque, anche con il diavolo magari, basta mandar via l’attuale amministrazione. Infatti sono al vaglio incontri con Sinistra e Libertà, Prc e Italia dei Valori, più eventuali liste civico/progressiste, per le amministrative del 2012. Per lo sfidante di Scullino è ancora presto conoscerlo ma sicuramente sarà un professionista proveniente dalla società civile. a.d.b.

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Attualità

Attualità

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CUSTOMER SATISFACTION

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Questionario sui servizi della Riviera Trasporti

Andrea Piana

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“Siamo arrivati - ha detto il presidente RT Andrea Piana all’ottava edizione della customer satisfaction, strumento utile per conoscere le esigenze da parte degli utenti che utilizzano i mezzi Rt. La precedente analisi ha fatto emergere che la Riviera Trasporti gode di buona salute ed è apprezzata da chi usufruisce degli autobus, oltre a “combattere” ogni giorno contro gli atti di vandalismo, i clienti non paganti e la diminuzione dei contributi regionali. Ma con grande sforzo l’azienda, ha acquistato 13 nuovi mezzi destinati alle linee urbane e all’entroterra con strumenti di accesso facilitato per le persone disabili e due autobus per il servizio sul nostro bel litorale. Con la compilazione di questo questionario, sarà possibile conoscere le esigenze dell’utenza.”

“La Riviera Trasporti Spa è un’azienda al servizio del cittadino. Il nostro impegno costante – ha dichiarato Enzo Teodoro Amabile, amministratore delegato e direttore generale Rt - è quello di ottimizzare il trasporto pubblico di persone in tutta la provincia. Residenti e turisti. Per questo chiediamo alla gente, a giovani ed anziani, uomini e donne, a chi quotidianamente o saltuariamente si serve dei nostri mezzi e dei nostri servizi di collaborare, di dire se sono soddisfatti, se hanno consigli da dare per esempio sulla sicurezza, sulla pulizia dei bus, sugli orari, sui percorsi. Per noi i loro giudizi ed i loro pensieri sono molto importanti. Insieme possiamo fare tanto”.

Enzo Amabile

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7 giorni di cronaca

BREVI NEWS Niente domiciliali per Nicola Mastorakis Deve restare in carcere Nicola Mastorakis, il commercialista di Bordighera arrestato il 14 dicembre scorso per bancarotta fraudolenta, dopo il crack della Tlc Italia e della Tecnologie Industriali. E’ stata respinta dal Tribunale del Riesame di Genova la richiesta di annullamento dell’arresto, presentata dagli avvocati del commercialista che si sono incontrati per preparare una nuova strategia difensiva.

Rapina di 30000 euro al Cafè de Paris di Monaco Montecarlo. Furto messo a segno proprio nel principato ad opera di uno sconosciuto che si è introdotto negli uffici al primo piano del Cafè de Paris, dopo aver immmobilizzato il responsabile si è impossessato di circa 30.000 euro, somma pari agli incassi del Drugstore e della Boutique del celebre locale che si affaccia sulla Piazza del Casinò. Il malvivente si è dileguato mentre il negoziante, in stato di shock, è stato condotto al pronto soccorso.

Picchiava moglie e figli allontanato cittadino albanese Pigna. I Carabinieri della Stazione di Pigna hanno eseguito una misura cautelare allontanando dalla propria abitazione un cittadino albanese, Q.V., 37enne artigiano autore di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti del proprio nucleo familiare. L’Autorità Giudiziaria di Sanremo ha disposto che l’uomo non potrà più avvicinarsi all’abitazione e a tutti i luoghi frequentati dalla propria moglie italiana e dai due figli minorenni, compresi luogo di lavoro, scuola e abitazione dei genitori della donna.

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Sanremo Centrato un 4Star al superenalotto Sanremo. Nell’estrazione del Superenalotto del 4 gennaio presso la Ricevitoria del bar tabacchi ‘Fulvio e Matilde Viganò’, in via Lamarmora a Sanremo è stato centrato con una schedina in società, un ‘4Star’ da 23.768,33 euro. Il sistema, organizzato dal titolare, era sviluppato in 20 colonne con il numero star abbinato ad ogni colonna giocata. Il costo del sistema era di 20 euro, diviso in quattro soci da 5 euro a testa. Ogni socio vince 5.942 euro. Nella stessa ricevitoria, nell’anno 2010, erano stati vinti complessivamente a tutti i giochi 305.636,58 euro.

Arrestato mentre tentava Auto si cappotta sulla statale di rubare gasolio da un camion 28, quattro feriti Sanremo. I Carabinieri della Compagnia di Ventimiglia, in collaborazione con i militari della Compagnia di Sanremo, hanno arrestato Claudio Dumarte, 35enne di Ventimiglia, pregiudicato, bloccato al termine di una inutile fuga dopo che aveva tentato di rubare del gasolio a Sanremo. Nella notte della Befana Dumarte ha pensato bene di recarsi a Sanremo, presso l’area parcheggio adiacente al cimitero di Valle Armea, per rubare del gasolio dai camion della ditta ISPT di Imperia, che erano parcheggiati. Certo di farla franca non ha tenuto in conto il fatto che proprio in quella notte, è stato messo in campo un massiccio dispositivo di controllo del territorio da parte delle Compagnie di Sanremo e Ventimiglia, nell’ambito di un servizio coordinato disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Imperia. L’uomo, colto in flagranza da un dipendente della ditta di autotrasporti, si è dato alla fuga, lasciando sul terreno quello che doveva essere il provento del furto: una tanica piena di 30 litri di gasolio, appena prelevati da uno degli autoarticolati per mezzo di una pompetta di gomma. Per rubare il combustibile, il 35enne ha dovuto forzare il lucchetto e la staffa che assicuravano la chiusura ermetica del tappo del serbatoio della motrice

Furto con scasso al bar Central Park Taggia. Furto con scasso al bar ‘Central Park’ di Taggia, all’interno del centro commerciale e di fronte all’ingresso della sede imperiese di Primocanale. I ladri sono entrati nel locale, impossessandosi della macchina che cambia i soldi per i videopoker. Ad accorgersi del furto un agente de ‘La Vigile’, durante il suo giro di perlustrazione.

Col di Nava. Quattro persone hanno riportato lievi ferite nel cappottamento dell’auto sulla quale viaggiavano, sulla statale 28 del Colle di Nava, di fronte all’Hotel Alpino. Secondo quanto riportato dagli sfortunati protagonisti dell’incidente, il conducente ha perso il controllo del mezzo su una placca di ghiaccio.

Scontro sulla strada per Vasia

Vasia. Incidente tra due auto avvenuto sulla strada che porta a Vasia, 800 metri dopo il bivio di Bastera. Un’auto tedesca Bmw procedeva in direzione Vasia invadendo letteralmente la direzione opposta, obbligando una Rav4 verso la cunetta e di conseguenza all’impatto con il muro.

65enne trovato morto in un parcheggio forse un malore Cervo. Un uomo di 65 anni, R.C., è stato trovato morto nel parcheggio di fronte a via Nuova a Cervo, proprio nei pressi della sede della pubblica assistenza Croce D’Oro. L’uomo è stato notato da una donna e da un milite della stessa croce che hanno dato l’allarme.

Carabinieri strattonati per aver fermato 20enne senza patente Diano Marina. Un 20enne di Diano Marina, Marcello Costanza, è stato arrestato dai Ca-

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7 giorni di cronaca

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rabinieri della locale stazione, per guida senza patente e, soprattutto, per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato fermato durante un normale controllo stradale al volante di una Lancia Y e trovato senza la licenza di guida. A quel punto ha strattonato i militari che lo hanno portato in caserma ed arrestato.

Rubano formaggi e prosciutti in via Padre Semeria Sanremo Furto di Sanremo. formaggi, prosciutti e vari generi alimentari al negozio ‘L’Orizzonte’ di via Padre Semeria a Sanremo. Sono stati i proprietari ad accorgersi del furto ed a chiamare la Polizia. I ladri sono entrati dal retro del negozio e, approfittando della notte hanno razziato generi alimentari, in particolare formaggi e salumi, impossessandosi anche di un centinaio di euro in contanti dalla cassa.

sia ma regolarmente residente in Francia, è stato fermato per un controllo alcoolimetrico. L’uomo è sceso dalla macchina un po’ barcollante, con una buona dose di aggressività, ma sembrava disposto a collaborare. Ha fornito i documenti e si è sottoposto alla prova con l’etilometro. La situazione è precipitata quando il 34enne si è reso conto di non avere nemmeno la forza di soffiare e, buttato all’aria lo strumento, ha aggredito il carabiniere che gli stava facendo il test. La colluttazione è durata pochi secondi, giusto il tempo di bloccare ed ammanettare Ben Khalifa.

Singolare furto di borsetta all’ospedale Borea Sanremo. Curioso episodio, quello avvenuto all’ospedale ‘Borea’ da un’infermiera che ha chiamato la Polizia dopo aver trovato un addetto alle pulizia con la sua borsetta, nel locale adibito alle macchinette di distribuzione di bevande. La donna ha chiesto spiegazioni all’uomo che ha affermato di aver ‘trovato’ la borsetta mentre si accingeva a prendere un caffè. Una volta arrivati gli agenti sul posto, questi hanno chiesto alla donna se voleva sporgere denuncia, ma questa ha preferito soprassedere, visto che la borsetta le è stata restituita integra, con tutto il suo contenuto.

Signora di 70 anni per un malo- Donna cade con lo scooter re perde il controllo dell’auto e trancia tubo del gas San Bartolomeo al Mare. E’ andata bene ad una donna di 70 anni che è finita fuori strada sulla via Aurelia, all’angolo con corso Sardegna. A causa di un malore ha perso il controllo dell’auto ed è finita contro il marciapiede, per fortuna senza coinvolgere altri mezzi o pedoni.

Bordighera Bordighera. Incidente stradale nella zona di Arziglia a Bordighera. Una donna di 35 anni che viaggiava in scooter in direzione Sanremo Autista ubriaco è caduta andando dritta in curva e fiaggredisce carabiniere nendo contro una tubatura del gas e Sanremo. Ubriaco alla guida e a fari spenti, poprovocandone una sitivo all’etilometro, aggredisce i Carabinieri. E’ avvenuto ad una pattuglia del Nucleo Radiomo- rottura. Sul posto sono intervenuti i Vigili del bile dei militari sanremesi che hanno notato una Fuoco che hanno provveduto a controllare la macchina a fari spenti correre lungo corso Ma- perdita di gas. La donna invece ha riportato dituzia. Ben Khalifa Hamda, 34enne nato in Tuni- versi traumi.

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Turisti rapinati, bottino Rolex e bracciale di diamanti San Bartolomeo al Mare. Due giovani turisti della provincia di Bergamo sono stati rapinati sulla passeggiata vicino al porto di San Bartolomeo al Mare. Approfittando della scarsa illuminazione della zona, due malviventi, sembra con il volto coperto da sciarpe e cappelli, si sono avvicinati ai due alle spalle e hanno intimato loro di consegnare quanto avevano. I due malcapitati hanno subito collaborato, sentendo qualcosa alla schiena (ma senza vedere se si trattasse di pistole o altro), consegnando un orologio Rolex, un bracciale in diamanti, modello ‘Tennis’, effetti personali vari e qualche centinaio di euro in contanti, per un totale oscillante tra i 7mila e gli 8mila euro.

Alano finisce in un dirupo Sanremo Un cane Sanremo. di razza Alano è stato tratto in salvo dai Vigili del Fuoco di Sanremo. Il cane, é fuggito al controllo dalla sua padrona, ed è finito in un dirupo vicino al carcere di Valle Armea. Sono stati il lamenti dell’animale ad allarmare alcuni passanti che lo hanno sentito guaire ed hanno avvertito i pompieri. E’ stato il cane stesso a ‘portare’ i soccorritori fino all’abitazione della proprietaria, a poche centinaia di metri dall’accaduto.

Accoltellamento tra extracomunitari Imperia. Accoltellamento ad Imperia nella zona della Marina. Un giovane extracomunitario ha ricevuto un fendente in seguito ad una lite con un connazionale. Sul posto si sono subito mobilitati il personale medico del 118 ed un equipaggio della Croce Bianca di Imperia. Sul posto anche gli agenti della Questura del capoluogo


7 giorni di cronaca che si stanno occupando di ricostruire l’esatta dinamica. Il giovane era cosciente all’arrivo dei soccorsi ma non sono ancora state rese note le motivazioni alla base dell’accaduto. Inoltre non si troverebbe ancora l’aggressore, sul quale stanno indagando i poliziotti del capoluogo.

Investita sulle strisce pedonali Sanremo. Una donna di 64 anni è rimasta ferita in via Pietro Agosti a Sanremo. La donna stava attraversando sulle strisce pedonali nel primissimo tratto quando è stata spinta a terra da uno scooter. Il conducente del mezzo si è subito fermato ed ha chiamato il 118 che ha inviato la croce rossa di Sanremo. La donna era cosciente ma dolorante su tutto il fianco sinistro.

17enne ruba portafoglio a nonnina di 9o anni Caravonica. Furto con destrezza a Caravonica piccolo comune dell’entroterra imperiese in valle Arroscia. Una donna di 90 anni è la vittima di un furto da parte di un giovane extracomunitario, secondo quanto raccontato dall’anziana signora, che l’aveva avvicinata con l’intento di venderle qualche pacchetto di fazzoletti. Nonostante il rifiuto dell’anziana, il ragazzino aveva continuato a seguire la donna finchè, approfittando di una distrazione, le ha messo una mano nella borsetta sottraendole il portafogli con alcune decine di euro all’interno. A quel punto la fuga del giovane e lo choc per la 90enne. I carabinieri hanno impiegato poco tempo prima di trovare il giovane protagonista dell’accaduto, un 17enne di origine marocchina, incensurato. Quest’ultimo aveva ancora con se il portafogli che è stato restituito dai militari alla proprietaria. Il minorenne invece è stato riportato alla famiglia ed ora sarà la procura dei minori di Genova ad occuparsi del suo caso.

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giovedì 13 gennaio 2011

Badalucco Infaticabile lavoratore ma anche spacciatore I carabinieri di Badalucco hanno arrestato Hida Qazim, 22 anni di origine albanese e noto nella comunità del paese della valle Argentina per essere un’infaticabile operaio. Purtroppo la seconda attività dell’uomo era quella di spacciare cocaina. L’attenzione dei militari ha permesso di stanare il pusher ed identificare la nuova impresa illecita nata a Badalucco. Dieci le dosi che hanno sequestrato al 22enne, mentre si trovava alla guida della sua automobile. Il ragazzo di fronte all’alt intimatogli aveva mostrato un atteggiamento calmo e distaccato, ma in realtà aveva qualcosa da nascondere, la cocaina. Tutta la droga già pronta per essere venduta era stata messa dentro un logoro pacchetto di fazzolettini. te l’appartamento oltre a danneggiare quello al piano superiore.

Vetrine rotte e raid vandalico in centro città

Abitazione distrutta dal fuoco San Bartolomeo al Mare. I vigili del fuoco sono intervenuti con tre mezzi per un incendio che si è sviluppato in una palazzina in via Fiume lungo il torrente Steria e che ha interessato due appartamenti. All’interno dell’abitazione c’era Elia Toti una donna anziana di 84 anni. Il rogo si sarebbe sviluppato per il malfunzionamento di una stufetta elettrica e ha distrutto completamen-

di Diano San Pietro che si è perso nella zona di confine tra Liguria e Piemonte. L’agricoltore si era avventurato con le ciaspole nella zona di Gambassa di Briga Alta ed è stato ritrovato dopo due giorni di ricerche, rese difficili da neve e ghiaccio, in un canalone dove l’uomo è precipitato dopo un salto di oltre 100 metri.

Trovato senza vita l’uomo scomparso a Lucinasco E’ stato trovato morto il 71enne, Dario Gandolfo, disperso nella zona di Lucinasco, nell’entroterra di Imperia. L’uomo è stato trovato in una cisterna dell’acqua dove, secondo le prime indagini dei Carabinieri, sarebbe scivolato durante il lavoro. Sono stati i familiari a dare l’allarme, verso l’ora di pranzo. L’anziano avrebbe detto al mattino che sarebbe andato in campagna a lavorare agli olivi.

Frana in zona San Romolo Sanremo Le piogSanremo. ge di questi giorni hanno provocato qualche danno sulle colline di Sanremo. L’ultimo in ordine cronologico è stato registrato in prossimità del prato di S. Romolo, dove tra le curve sono scesi alcuni massi. La piccola frana che per fortuna non ha provocato gravi danni o disagi è stata rimossa da una pattuglia della Polizia Provinciale.

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Sanremo. Raid vandalico a Sanremo tra via Nino Bixio e piazza Bresca. Qualcuno ha attaccato l’area con scritte inerenti al mondo del calcio e si presume che la stessa mano abbia infranto due vetrine su via Gaudio e gettato all’aria le sedie del Cafè De La Place. Questa è stata la spiacevole sorpresa per i proprietari degli esercizi che non hanno potuto far altro che constatare quanto avvenuto e quindi chiamare la Polizia.

In fiamme una serra Ospedaletti. E’ stato probabilmente causato da un corto circuito, così almeno ha detto il proprietario Donato Ruscitti, a provocare l’incendio che ha parzialmente distrutto una serra in località Ubago, in via dei Garofani sul territorio comunale di Sanremo, ma che insiste sulla collina a ridosso del ‘circuito’ di Ospedaletti.

Precipita in un burrone morto dianese di 34 anni Diano San Pietro. E’ stato recuperato purtroppo senza vita il 34enne Danilo Saguato l’uomo

Il 1° arresto del 2011 a Ventimigia per droga Il primo arresto dell’anno in provincia di Imperia è stato fatto dal nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Ventimiglia che ha proceduto a fermare ed arrestare Simone Germanà, 25enne di Ventimiglia, con precedenti penali. Il giovane era colpito da una misura cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Genova, per aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di firma cui il soggetto era già sottoposto. Aveva l’obbligo difirmare presso la caserma di via Chiappori, in esecuzione ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un procedimento penale che lo vede indagato per il reato di detenzione di droga ai fini dello spaccio per reati commessi nel gennaio 2010.

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