Eco della Riviera n.02

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Giovedì 20 Gennaio 2011 - N. 2 - Anno 96 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE Palcoscenico Aida, Hello Dolly e la Vedova Allegra

da pag 39

Tributo ai Queen Ariston Proballet Quattro spettacoli di danza al Teatro di Ventimiglia

Io la penso così

L’editoriale di: Roberto Basso

A.A.A. presidente CERCASI per il Casinò

Donato Di Ponziano, presidente della Casino Spa, ha deciso, si dimette. Ai primi di marzo lascerà la prestigiosa, ma di questi tempi scomodissima poltrona, ad altri. Stavolta non tornerà indietro come fece lo scorso anno. Tutto sembra essere stato pianificato, deciso a tavolino, razionalmente, con la benedizione dell’ex ministro Scajola ed il completo assenso del sindaco Zoccarato. Nessuno di chi conta o crede di contare, a differenza dello scorso anno, lo ha invitato a restare, a ripensarci, a resistere. Dentro e fuori Sanremo invece è subito partito il “toto successore”. Come su una giostra impazzita i candidati più papabili sembrano essere l’assessore al Turismo Di Meco, il vice sindaco Claudia Lolli, il senatore Boscetto ed Antonio Semeria, già presidente del casinò ai tempi della Cacm. ....prosegue a pagina 3

Giri: “Ucflor spremuta e condattata al fallimento. Le colpe?” pag. 6

Imperia

Boccalatte: “Sono innocente non capisco cosa stia succedendo” pag. 5

Emergenza rifiuti

Se Taggia non vuole la discarica, perchè non riapre Ponticelli? pag. 8

Sanremo

Costarainera

Parrucchieri

Strade dissestate, sottopassi-vespasiano e cartelli imbrattati da pag. 19

Presenza di amianto in un laboratorio medico pag. 18

Adesso chi vuole può aprire anche la domenica pag. 22

Festival 2011 La squadra è pronta Morandi, Belen, Canalis, Luca e Paolo e tanti ospiti pag. 14

Artwhere Il giornale del Dams

da pag. 29



Editoriale

coi baffi

L’Eco della Riviera

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Pino Di Meco “sacrificato”, lascia il Turismo e va al Casinò Champagne a San Martino, 8 videolottery alla Sala giochi 777

P

ochi paiono interessati a capire perchè Di Ponziano, manager di valore, big del golf internazionale, scafato pierre, senza dubbio autoreferenziale ma professionista che non molla mai, all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, nel giro di 24 ore abbia deciso di lasciare tutto, baracca e burattini. Per dirla con Maurizio Costanzo “che cosa c’è dietro l’angolo?” O meglio cos’è successo prima di arrivare all’angolo? Le motivazioni delle dimissioni irrevocabili del presidente della Casino Spa sono fragili, asincrone, date in un momento di grande difficoltà per l’azienda. I conti sono sempre più in rosso, gli incassi continuano a precipitare, a fine gennaio registreranno addirittura 1 milione di euro in meno rispetto lo stesso periodo del 2010. Solo tre mesi fa, lo scorso 23 dicembre, Di Ponziano insieme al suo Cda formato da Ghersi e Giancaterino, nel Piano finanziario 20112013 aveva chiesto al Comune grandi risorse, 40 milioni di euro per mantenere in piedi l’azienda, tentare di ottenere nuove concessioni di gioco, recuperare il terreno perduto. A fine ottobre era stato riconfermato alla guida della casa da gioco per altri tre anni. Un record, 7 anni di presidenza, mai nessuno aveva ottenuto tanto al vertice del casinò dei fiori. Nei primi giorni di quest’anno Di Ponziano è volato in Egitto, al Cairo, per cercare rapporti con società internazionali di grosso calibro, vedere se fosse possibile aprire una casa da gioco all’ombra delle Piramidi, dare al casinò di Sanremo una proiezione internazionale. La Spa che presiede deve ancora approvare il bilancio 2010. Queste dimissioni così improvvise e al buio sembrano una fuga da responsabilità, un segno di stanchezza, una resa improvvisa. E’ vero, il potere quando non produce risultati, quando non centra gli obiettivi, logora. Le video-

ENIGMA 2011

Di Ponziano si dimette e resta consulente?

Antonio Semeria lottery di cui tutti parlano, sogno da sempre inseguito dal casinò, da Di Ponziano e Company e sino ad oggi mai raggiunto dal management della Casa Bianca matuziana nonostante siano state investite risorse notevoli anche in consulenze, appesantiscono il quadro. Da oggi, poi, sono diventate realtà per una sala giochi privata cittadina. Otto videolottery, fornite dalla “Fun Seven”, azienda leader con sede ad Arma, da poche ore sono state scaricate, sballate e sono a disposizione del pubblico nella “Sala gioco 777” di via della Repubblica, a San Martino. Da non credere, ma vero. Come se non bastasse sul fronte della concorrenza del casinò è notizia certa che dalla Grecia sta arrivando anche da noi “Intralot”, multinazionale tra le 3 più forti al mondo che gestisce alla grande tutte le scommesse di questa terra. La torta del gioco, delle scommesse, dell’azzardo, anche se plurimiliardaria, per chi non è all’altezza, per chi non ha mezzi, idee, capacità, professionalità, si fa sempre più picco-

può trasformarsi in tutor dei nuovi amministratori che saranno eletti al suo posto la, più difficile. Di Ponziano alla Casa Bianca? Per un nella sua gestione del casi- manager del suo calibro non nò si è comportato corretta- sarebbe una casacca troppo mente, ma la sua azione di stretta e nello stesso temgoverno dell’azienda non po molto ingombrante per ha prodotto risultati, non ha i nuovi arrivati alla Casino dato i frutti sperati. Sul pia- Spa e all’assessorato al Tuno degli incassi per 4 anni, rismo? per cause e motivi diversi, Il sindaco non può comnon sono stati centrati tutti mettere errori anche se semgli obiettivi prefissati. Altri bra privilegiare la crescita avrebbero fatto peggio? E’ del suo potere politico e probabile. personale dando più spazio Una cosa è certa: Di al presidente Giorgio GiufPonziano ha cercato di dare fra e a Sanremo Promotion alla casa da gioco un’im- pensando forse che, tutto magine moderna. Rumors sommato avendo già le desanremesi dicono che per leghe per il Festival, per lui Zoccarato e C. avreb- i rapporti con la Rai, per i bero già pronto un nuovo grandi eventi, potrebbe fare e ricco contratto di “consu- anche a meno di un asseslente globale” per turismo sore al Turismo e che un e manifestazioni. Un pierre uomo come Di Ponziano prestigioso per offrire e pro- potrebbe essergli più utile. muovere in Italia e all’este- Molti operatori economici ro il casinò e Sanremo. sono in fibrillazione. Il casiAmmesso e non concesso nò e la città sono in grande che sia tutto vero la doman- difficoltà. Tra gli albergatoda è: chi è stato presidente ri per la prima volta c’è chi della Casino Spa come Di Ponziano

contesta il loro presidente Alessandro Codoni accusandolo di essere troppo morbido, di non aver saputo difendere manifestazioni di pregio che portavano turisti, commercio, soldi e che la Rai ha preferito delocalizzare in altre città. Per chi ha responsabilità di governo non basta stappare bottiglie di champagne al Big Ben di piazza Bresca e brindare dopo un viaggio al sole o avere foto sui giornali, interviste alla radio e in tv annunciando possibili successi e faraoniche imprese. Chi ha responsabilità pubbliche deve dimostrare equilibrio, solidità, concretezza nei fatti, che è capace di mettere al centro gli interessi della collettività con programmi chiari, responsabilità trasparenti, persone giuste al posto giusto. La formula aurea per un sindaco in carriera come Zoccarato è un mix tra sogno e risultati. Come scrive il Manzoni ne I Promessi Sposi “adelante Pedro, con judicio”. Sempre. Roberto basso

Stefano, Michela e le videolottery di San Martino

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Sommario

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giovedì 20 gennaio 2011

News in primo piano Discarica Colli

SOMMARIO

Sappa si pronuncia sul centro raccolta rifiuti che la Provincia vuole a Taggia

Servizi speciali Io la penso così di Bruno Giri Discarica Colli, la parola a Sappa Albergatori in rivolta: sfiducia a Codoni Aurelia bis, presto l’uscita a Pian di Poma

pag. 6 pag. 8 pag.10 pag. 11

pag 8

Imperia Porto di Imperia, continua la soap opera Amianto a Costarainera?

Rivolta albergatori

pag.17 pag.18

Codoni accusato di immobilismo, pronti a sfiduciarlo

Sanremo Strade pericolose, ridotte a gruviera Sottopasso Imperatrice: un vespasiano

pag.19 pag.21

pag 10

Ponente Taggia: discarica ai Colli, parlano i cittadini L’Ikea dice “adieu” a Ventimiglia

pag.25 pag.27

Rubriche Magazine Sette giorni di cronaca Scuole di Taggia Personaggi storici Artwhere Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.40 pag.37 pag.26 pag.44 pag.29 pag.51 pag.60

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Casinò di Sanremo orfano! Stasera su Primocanale verità sulla casa da gioco

Di Ponziano

Valle

Giuffra

Gorlero

A.A.A. Casinò, nuovo presidente cercasi. Donato Di Ponziano ha annunciato dimissioni irrevocabili. Questa volta dice di fare sul serio. Perchè va via? Alla vigilia di Natale, solo poche settimane fa, aveva presentato al sindaco, a Sanremo, ai media il suo Piano finanziario e di rilancio della casa da gioco. Cosa accadrà al casinò, chi lo sostituirà? Gli incassi continuano a precipitare. Si parla di un possibile valzer di poltrone. Si dice che Di Ponziano potrebbe restare con un contratto d’oro non più come presidente, ma come super consulente turistico ed ambasciatore di Sanremo nel mondo. Questa sera di questo e di altro se ne parlerà alle ore 21 a Primo Canale a “Destra e Sinistra”, la trasmissione di attualità ed inchieste condotta da Roberto Basso. Ospiti in studio Donato Di Ponziano, il presidente di Sanremo Promotion Giorgio Giuffra, il capo gruppo del Pd, Andrea Gorlero ed il presidente degli albergatori Dario Valle. Repliche venerdi alle 16 e domenica mattina alle 9.

Furti a Sanremo in strada Solaro e via Alfano A Sanremo dei malviventi hanno messo a segno furti in alcuni appartamenti in strada Solaro ed in via Franco Alfano. Ancora da quantificare l’ammontare del bottino che potrebbe essere di denaro e preziosi. Sul caso stanno lavorando gli agenti del Commissariato in attesa che le vittime dei furti sporgano denuncia.


Attualità

L’Eco della Riviera

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Terremoto al palazzo di giustizia di Imperia, massiccia operazione anticrimine delle forze dell’ordine

Boccalatte nella bufera, un arresto e 7 indagati Sanremo. “Credetemi, non so cosa stia accadendo”. Queste le uniche parole dimesse, pronunciate dal presidente del tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte, 68 anni, sanremese. Alla giustizia ha dedicato la sua intera esistenza. Quello che è accaduto e che sta accadendo, intorno alla figura del presidente, ha dell’incredibile, lasciando tutti, colleghi, conoscenti, a bocca aperta. Corruzione in atti giudiziari. È in questa direzione che si stanno svolgendo le indagini del procuratore Gian Carlo Caselli, e che tra gli indagati, vede proprio il nome di Boccalatte. Intercettazioni ambientali e telefoniche, seguite da perquisizioni nelle sue abitazioni e nell’ufficio. Nel frattempo è stato raggiunto da una misura cautelare, il dipendente del ministero della Giustizia e autista del presidente del tribunale di Imperia, Giuseppe Fasolo, da due giorni in carcere. Anche nel suo ufficio, come in quello del

Gianfranco Boccalatte presidente Boccalatte, vi erano decine di cimici. Lo scopo era quello di individuare le persone che contattavano Fasolo e le loro motivazioni. I carabinieri hanno svolto addirittura sette perquisizioni a Sanremo nelle abitazioni di Julien Lemma, arresti domiciliari in passato coinvolto per droga, Rocco Valentini, condannato a 6 anni per stupefacenti, Nicola Sansalone, arrestato per spaccio di cocaina, Renato Saponaro, condannato

Triora

Abitanti sparano a zero sul sindaco Lanza Alla redazione de L’Eco della Riviera è arrivata una lettera firmata “Tutta Triora” che spara a zero sull’amministrazione comunale del paese delle streghe. La lettera è un appello contro Marcello Lanza, viene giudicato incompetente e poco credibile, condanna tutti gli assessori giudicandoli dei grossi approfittatori. Anche se la lettera è firmata “Tutta Triora” risulta anonima perché non c’è una raccolta firme quindi non si sa effettivamente quante persone sono concordi con il contenuto della lettera. Se qualcuno vuole aggiungere qualcosa alla vicenda L’Eco è qui, pronto a captare qualsiasi tipo di messaggio nel bene dei cittadini e e dei Comuni. Vi terremo aggiornati.

Giuseppe Fasolo, l’autista arrestato per droga, Vito Laterza, arrestato anche lui per cocaina, Luca Zagari, spaccio di droga, Filippo Spirlì, 6 anni per coca. Le indagini parlano di clan malavitosi, presenti e radicati nell’estremo ponente, che compravano favori giudiziari a beneficio di loro affiliati finiti in galera: permessi premio, concessione della semi-libertà e altri provvedimenti illegittimi. Al momento nessuno si vuole esporre, si usano “i guanti di velluto” per tratta-

re una questione che scotta. Non tanto per la vicenda in sé, ma soprattutto per i personaggi che al momento parrebbero coinvolti in qualche modo. Lo stesso procuratore capo di Torino, Caselli, ha preferito dire lo stretto necessario per quanto riguarda la posizione del collega Boccalatte, considerato una persona impeccabile. In passato era stato ad un passo per candidarsi sindaco di Sanremo al posto di Borea, e addirittura recentemente, Zoccarato avrebbe

pensato a lui come possibile nuove presidente della Casinò Spa dopo Di Ponziano. I sospetti su Boccalatte, stando a quello che riportano i quotidiani, sarebbero sorti dal legame con Fasolo e i soventi contatti di quest’ultimo con personaggi malavitosi. Telefonate in codice, e doppi sensi, avrebbero fatto drizzare le antenne agli inquirenti. Nei retroscena, si ipotizzano problemi di debiti per il Fasolo. Alessio Pastorelli

Sanremo Sostenibile fa causa al comune per l’acqua Sanremo. Il 4 dicembre 2009 l’associazione ‘Sanremo Sostenibile’ ha protocollato presso gli uffici del Comune di Sanremo una petizione sottoscritta da circa 1.200 cittadini, con la quale si chiedeva all’amministrazione di apportare una variazione allo Statuto Comunale in merito alla ripubblicizzazione del servizio idrico. “Lo Statuto del Comune di Sanremo (all’articolo 52) scrive l’associazione - definisce chiaramente che: - al ricevimento della petizione i proponenti devono ricevere il nominativo del responsabile del procedimento; - entro sessanta giorni dal ricevimento della petizione i proponenti devono ricevere per iscritto la posizione dell’Amministrazione in merito. Niente di tutto questo è successo! La nostra petizione venne inizialmente discussa nella prima Commissione Consiliare e successivamente nella quarta Commissione, la quale rigettò l’istanza il 16 ottobre scorso. Ovviamente, avendo assistito alle sedute delle commissioni consiliari, conoscevamo il risultato e le motivazioni che avevano portato al rigetto della petizione, tanto che fu proprio la nostra associazione a darne comunicazione pubblica tramite gli organi di stampa. Desideravamo, però, che fossero rispettate le norme contenute nell’art.52 dello Statuto, per rispetto dei cittadini firmatari e dello stesso Statuto comunale: erano già passati a quella data, non 60 giorni, ma già più di 300 e quindi, proprio nell’ultima seduta della Commissione, chiedemmo in modo esplicito di ricevere risposta scritta, anche se era dovuta. Niente di tutto questo è successo! Siamo convinti che al di là della questione di merito contenuta nella petizione, esista una questione di principio: il rispetto delle regole da parte di tutti. Cittadini ed amministratori. Per questo motivo negli ultimi giorni di dicembre, abbiamo dato mandato all’avvocato Francesca Rossotti di presentare una diffida al Comune di Sanremo, affinchè entro 30 giorni, adempiesse alle norme contenute nell’art. 52 dello Statuto. Il risultato è stato ottenuto: abbiamo ricevuto comunicazione scritta da parte dell’amministrazione nel giro di pochi giorni. E’ mai possibile che solo il ricorso alle vie legali permetta ai cittadini di ottenere dalla propria amministrazione quanto è stabilito per legge?”

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Attualità

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giovedì 20 gennaio 2011

Io la penso così L’U.C. Flor spremuta e condann di Bruno Giri

Da settimane è esploso il “caso” Ucflor. Floricoltori, pubblici amministratori, politici, imprenditori, commercianti, esportatori sono in fibrillazione. Il mondo e l’economia legata al fiore sono davvero sull’orlo del baratro? Il mercato di Valle Armea ha ancora un futuro o presto sarà costretto a chiudere davvero baracca e fare salti mortali per evitare il peggiore dei fallimenti? Che il settore floricolo sia in sofferenza non è una novità. Sono decenni che tutti ne parlano, che tutti gridano “al lupo, al lupo” senza però mai riuscire, per motivi diversi e con gravi responsabilità, a trovare soluzioni per evitare la crisi ed il suo incancrinimento. Bruno Giri, ex assessore comunale di Sanremo, del Mercato di Valle Armea, della sua realizzazione, della sua storia antica e recente è uno dei massimi conoscitori. Con altri pubblici amministratori della vecchia Dc, del Pci, e di altri partiti e gruppi indipendenti del secolo scorso, è stato uno dei più autorevoli “papà” della scelta e del progetto di trasferire il mercato dei fiori in Valle Armea, liberare il centro di Sanremo, dare alla città del festival e del casinò nuove e grandi possibilità urbanistiche prima impensabili. Di seguito pubblichiamo la seconda parte dell’articolo e dell’interessante analisi di Bruno Giri. Buona lettura a tutti.

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Largo ai giovani e alle nuove tecnologie. Si deve

Maurizio Zoccarato

B

usiness immobiliari: come ho accennato nel numero scorso de L’Eco gli “affari del secolo” per il Comune, e all’U. C. Flor, sono stati due: l’edificio di corso Garibaldi ora sede del “Palafiori” e il compendio di valle Armea, due contenitori con elevate potenzialità di reddito che solo l’insipienza dimostrata dagli amministratori che si sono succeduti in Comune negli ultimi vent’anni poteva vanificare senza metterla adeguatamente a frutto. Benefici economici: quelli indiretti si riassumono in pratica nella industrializzazione e nella privatizzazione di un servizio pubblico comunale obbligatorio, nella gestione del quale l’U. C. Flor è subentrata al Comune sollevandolo delle relative spese, incluse quelle di personale, che in precedenza erano solo parzialmente coperte da tariffe, canoni e prezzi “politici”. Quelli diretti, invece, vedono l’U. C. Flor concessionaria, a propria cura e spese, della costruzione di opere pubbliche, inclusa la loro istruttoria tecnica e amministrativa, connesse alla realizzazione del mercato, opere che il Comune avrebbe comunque dovuto istruire e realizzare con onere a proprio carico e che riguardano la viabilità, i parcheggi e la sistemazione idraulica. Incremento e valorizzazione patrimoniale: oggi, grazie alla concessione di costruzione rilasciata all’U. C.

Mercato Valle Armea Flor e al suo esercizio, il comune di Sanremo dispone di beni patrimoniali di elevato valore commerciale, oggetto di trasformazione e di valorizzazione altrimenti impossibili, ed in particolare di un demanio di aree industriali attrezzate di oltre venti ettari, di magazzini industriali entrostanti per oltre 20 mila metri quadrati di superficie, di parcheggi, volumi produttivi e quant’altro, oltre all’edificio del “Palafiori” certamente sotto utilizzato e oggi mortificato nelle sue potenzialità produttive dopo la rinuncia a farne sede della dependance della Casa da Gioco. Un simile risultato, ottenuto al di fuori del Palazzo comunale dai floricoltori della Cooperativa concessionaria delle aree e della costruzione delle opere entrostanti, è stato possibile grazie ad una serie fortunata di circostanze irripetibili, tra le quali la trasformazione patrimoniale di un debito il cui ammortamento nel periodo di finanza derivata si è interamente scaricato sul bilancio statale e successivamente sul prelievo ante riparto delle entrate lorde della Casa da Gioco, senza aggravio per il bilancio comunale. A ciò si aggiunge la pretesa delle banche, a loro garanzia, che nel contratto di concessione fosse prevista fin dall’inizio la proprietà comunale piena dei beni, indipendente dall’ammontare

della quota parte di copertura, che non ha mai superato il 50 per cento. Leggende finanziarie: tra quelle metropolitane che da padre a figlio, da bar a bar, da salotto a salotto, da loggia a loggia si tramandano a Sanremo vi è la leggenda secondo la quale il Comune si sarebbe svenato per finanziare il Mercato dell’Armea. Nulla di più falso: un giorno qualcuno, chi lo sa? magari su queste colonne, metterà nero su bianco da chi e con che fondi l’opera è stata pagata e allora ne vedremo delle belle. Come dicevo, bisognerà tenere conto dell’autonomia del “Fondo ante riparto dei

Giorgio Napolitano

proventi lordi del gioco” sul quale molti e ingenti prelievi sono avvenuti per ammortamento mutui, bisognerà calcolare e attualizzare i fondi erogati dal FEOGA comunitario, dalla Regione Liguria e dal Ministero dell’Agricoltura e poi delle agevolazioni sugli interessi e degli ammortamenti totalmente scaricati sul Bilancio statale. Per ora mi limito ad aggiungere al detto che “non è tutto oro ciò che luccica” la precisazione che, in questo caso, quando è oro non è tutto di provenienza comunale. U. C. Flor balia e cireneo in edilizia: ho lasciato per ultimi i benefici che il comune di Sanremo ha avuto nello


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nata al fallimento. Le colpe? Amministrazioni sbagliate

e puntare sui prodotti agricoli locali e sulla riconversione del mercato di Valle Armea. svolgimento delle attività tecniche e amministrative, lunghe, complesse e onerose, per le quali si è sempre trovata la pappa pronta, senza intervento dei propri uffici se non ai fini delle deliberazioni da adottare. Mi riferisco alle trattative per la definizione bonaria degli espropri, alla progettazione urbanistica e edilizia, alle istruttorie delle pratiche di finanziamento, di affidamento dei lavori, alla direzione lavori e ai collaudi, contabilità compresa, insomma un’attività imponente di cui poco si parla. Attività che ha esposto più di una volta gli amministratori dell’U. C. Flor a doverne rispondere a titolo personale in sede penale, amministrativa e civile, veri e propri cirenei chiamati a portare una croce per assicurare il Paradiso ad altri, cioè al Comune, che adesso per riconoscenza fa proposte indecenti. L’elenco delle cose per le quali il comune di Sanremo dovrebbe essere grato alla U. C. Flor non si chiude qui e potrei continuare a lungo, però già quello che si è visto dimostra che la questione del mercato di valle Armea non è per nessuno - Regione, Comune e U. C.

Flor - usando una espressione dei giureconsulti romani, una “res inter alios acta”. Nessuno quindi può restarne fuori però nessuno dei tre giocatori ha in mano le carte per vincere da solo la partita, soprattutto non le ha Zoccarato che barando fa credere di avere scala reale e alla fine scopriremo che ha solo una coppia di “brondiglie”, rappresentate dall’amara constatazione che l’immobile ha costi in-

sostenibili per chiunque se non lo si mette a rendere. E adesso che fare ? In questa esilarante tragedia per me non è facile rispondere anche per non sembrare l’assassino che torna sul luogo del delitto, dal momento che in calce alla convenzione del 1981 che disciplina la costruzione e la gestione del Mercato c’è anche la mia firma, con quella del sindaco e del presidente U. C. Flor dell’epoca. E’ stato semplicissimo invece rispondere alla domanda opposta, cosa non fare, e su questo credo di esserci riuscito radiografando la situazione del mercato di valle Armea e mettendo le mani avanti sui medici accorsi al capezzale del grande malato e soprattutto sulle terapie di accanimento che secondo loro dovrebbero guarirlo. A questo punto la riconversione è d’obbligo, sono d’accordo con le conclusioni del Conte Dracula, cioè che per sopravvivere bisogna tornare alle produzioni agricole di una volta, uniche ed esclusive, o quanto meno diversificarle, e ancor più l’imperativo si impone per il mercato di valle Armea costretto inevitabilmente

ad arrendersi al nuovo che avanza. Per spiegarmi meglio: l’U. C. Flor da unione “floricoltori” dovrebbe trasformarsi in unione “agricoltori” della riviera, e in questa prospettiva il mercato di valle Armea dovrebbe cambiare pelle, da plateatico dove si incontrano domanda e offerta di fiori, senza escluderli completamente, dovrebbe però diventare stabilimento sociale di lavorazione, confezionamento e commercializzazione soprattutto di altri prodotti agricoli “primari”, ognuno con il proprio marchio di tipicità esclusiva, come lo sono centinaia di cantine sociali, di caseifici, e infinite altre attività di questo genere esercitate su base cooperativa. Sì, ma con quali prodotti e per che genere di attività ? La risposta unanime dei rappresentanti degli imprenditori e dei lavoratori, degli economisti e dei politici - con in testa il Presidente Napolitano nel suo discorso di Fine Anno - risiede in due sole parole, indispensabili per superare la crisi, qualunque crisi: ricerca e innovazione. Fino a quando le ha applicate, grazie ai grandi studiosi, ricercatori e ibridatori del passato – dai pionieri Calvino, Aicardi, Winter, Isnart, Herrefold, Brauer e Sartoris, ai “baroni “ che sulla loro scia hanno sviluppato l’attività, gli Stern, i Nobbio, i Brea, i Mansuino, i Sartore, i Baratta, i Sapia, gli Asseretto solo per citarne alcuni, e grazie alle loro leggendarie creazioni soprattutto nel settore delle rose e dei garofani, la nostra floricoltura dominava i mercati e trainava anche il turismo trasmettendo messaggi di raffinata eleganza e di stile nel linguaggio estetico che solo il fiore possiede. Perché, mi chiedo, non tornare alla ricerca e all’innovazione, sempre nel campo della genetica vegetale applicata, però nei nuovi settori emergenti sui quali puntano tutte le strategie

per lo sviluppo dell’economia mondiale? Grazie alle peculiarità climatiche ed ambientali del nostro Ponente è sicuramente possibile immaginare qui da noi una “Silicon Valley” della agricoltura del terzo millennio, un incubatore di imprese agrarie inserite nella filiera al servizio della selezione e ibridazione genetica, del biotech, delle biodiversità e del germoplasma non soltanto in campo alimentare, ma anche in quello farmaceutico, chimico, cosmetico, ambientale, energetico e così via. Mi rendo conto che non è facile riconvertire un intero sistema di aziende floricole alle nuove tecnologie e alle nuove produzioni, anche perché tra di loro l’inganno della moda effimera ha già mietuto molte vittime: mi ricordo, per citare il primo esempio che mi viene in mente, quando a Ospedaletti un floricoltore “rancò” piante di rose ancora giovani per sostituirle con quelle di babaco... Ma oggi le condizioni ci sono tutte per farlo, a partire dalla Regione Liguria che potrebbe finalmente chiudere la tormentata vicenda del mercato di valle Armea attraverso una “legge-provvedimento” ad hoc che, sul modello di Area 24 adottato per le aree ex ferroviarie, definisca la proprietà del complesso immobiliare in capo ad un soggetto “terzo”, che potrebbe essere la U. C. Flor riconvertita, al quale assegnare la mission di progettare e realizzare a sua volta la riconversione produttiva alla quale accennavo prima. Però, secondo me, la condizione più importante è che si fa sempre più strada tra le giovani generazioni la scommessa di un loro ritorno all’agricoltura. Il mio può essere solo un sogno a occhi aperti, ma ho voluto annotarlo lo stesso perché non ho ancora smesso di sperare che la Politica – quella con la P maiuscola – possa riprendere a volare alto.

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Attualità

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giovedì 20 gennaio 2011

Perchè non riaprono Ponticelli? Pierpaolo Pizzimbone

Referendum: aumenta il dissenso dei cittadini, si sentono traditi dalle istituzioni, dai politici, dalla Provincia

Taggia non vuole più la discarica da Ghilardi

L

a scelta dell’Ato di trasformare il comune di Taggia come unico centro di raccolta dei rifiuti di tutti i 67 Comuni della provincia di Imperia e la realizzazione del mega impianto per il trattamento di tutta la nettezza urbana dell’estremo ponente ligure in regione Colli (discarica Ghilardi) sta sollevando un mare di interrogativi, proteste e preoccupazioni. Soprattutto tra un numero sempre crescente di residenti di Taggia ed Arma. In questi giorni due domande in particolare fanno discutere. La prima riguarda la presa di posizione del presidente della Provincia, Luigi Sappa, (imperiese) e dell’assessore provinciale all’Ecologia, Giovanni Ballestra, (ventimiliese) entrambi del Pdl, che bacchettano i colleghi del loro stesso partito in consiglio comunale a Taggia, rei di dissentire. di pensarla diversamente. In un comunicato stampa Sappa e Ballestra li richiamano all’ordine. Molti si chiedono perchè Sappa e Ballestra non si portano un po’ di spazzatura anche a casa loro, ad Imperia e a Ventimiglia. “Troppo facile - dicono a Taggia - scaricare il

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Gianni Giuliano, Claudio Scajola e Luigi Sappa problema su altri. Per fortuna il Pdl di Taggia ed Arma comincia ad alzare la testa e fare gli interessi dei propri concittadini. Ognuno si tenga e si smaltisca i suoi rifiuti. Facciamo un referendum. Siamo stati traditi”. Nel comunicato Sappa-Ballestra si legge: “La Provincia difende il Piano dei rifiuti approvato a maggioranza dal Consiglio, che include l’accordo responsabile con il comune di Taggia. L’accordo, scaturito dall’unanimità dei sindaci della provincia riuniti dell’Ato, che prevede con il comune di Taggia, ed in località Colli, il separatore tra la parte secca e quella umida dei rifiuti, la discarica di servizio e l’impianto che lavora la frazione umida, è stato concordato lungamente sia per fornire tutte le garanzie necessarie,

sia per tutelare la collettività locale, sia per risolvere un annoso problema, lavorando su rifiuti già trattati grazie all’incentivazione della raccolta differenziata e evitando il proliferare delle discariche private. Ci auguriamo che la classe politica sappia interpretare l’interesse profondo dei cittadini, tutelati dalle garanzie concordate, al fine di avviare un processo tecnologicamente innovativo e del tutto esente da fattori inquinanti. Auspichiamo - hanno detto Sappa e Ballestra - quindi che, al contrario di quanto è successo nella riunione consiliare provinciale del 22 dicembre, quando la minoranza espresse voto sfavorevole alla pratica-rifiuti adducendo motivazioni legate al passato, la classe politica di Taggia nel suo complesso

Giovanni Ballestra sappia rinunciare a cavalcare facili demagogie o personalismi emotivi, che non approdano a nulla e che, da qualunque parte giungano, sono senz’altro da stigmatizzare”. La seconda domanda di molti taggesi, e non solo, è questa: perchè la Provincia di Imperia, l’Arpal o altri uffici interessati non verificano se la discarica di Ponticelli è stabile, come asserisce il prof. Manassero, luminare del settore, nella sua perizia? Se la risposta fosse affermativa probabilmente la discarica dei fratelli Pizzimbone potrebbe essere riaperta e di colpo potrebbe essere risolto metà dell’attuale problema rifiuti. Come? La discarica di Pon-

ticelli potrebbe infatti ospitare circa la metà dei quintali di spazzatura che oggi sono previsti dover arrivare invece quotidianamente tutti ai Colli di Taggia e portati, sino a marzo, a Vado. Ponticelli, a differenza della discarica Ghilardi, non sarebbe satura, potrebbe ospitare per mesi ancora tantissime tonnellate di spazzatura di molti comuni di Imperia. Senza contare che il tutto costerebbe molto meno alle tasche dei cittadini. Portare i rifiuti a Vado, in provincia di Savona, costa infatti un terzo in più di quando Ponticelli era in funzione. Una verifica degli uffici sulla stabilità della discarica sarebbe stata richiesta anche dal gip del tribunale di Imperia. Perchè i sindaci non la richiedono? Provincia, Arpal e gli altri uffici competenti cosa fanno?


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Sì di Genduso alla discarica, no dei cittadini

Lombardi e Genduso - quelli del si

Il gruppo consiliare Pdl - quelli del no

Taggia. Tensione e nodo alla gola per affrontare l’importantissimo tema dei rifiuti al consiglio comunale di Taggia. Le votazioni sono state fatte. E’ passato l’emendamento che prevede la discarica ai Colli, tutta la maggioranza ha dato il suo consenso con Bolla del Pd; contrari quattro del Pdl oltre a Piera Lupi e Cristian Lupi. Contro il sindaco Vincenzo Genduso uno scatenato Umberto Aschero: “Avete votato sì alla discarica e avete vinto ma a che prezzo? Solo voi la volete, i cittadini non sono stati

vice sindaco Ivan Lombardi ha rimarcato il fatto di quanto Colli sia il sito più idoneo ad accogliere tutti i rifiuti della Provincia e che non si poteva fare diversamente. Il sindaco Vincenzo Genduso ha illustrato il programma di smaltimento ma nè le sue parole nè quelle di Lombardi hanno fatto colpo sul Pdl e neanche sui cittadini presenti. “Chiediamo che i punti siano più chiari e che vincolino di più gli altri comuni della Provincia – interviene Negroni – vogliamo più trasparenza. La convenzione ha dei punti

neanche interpellati. Anzi – continua Aschero – proprio lei sindaco a priori ha negato il referendum al comitato Pro Taggia dichiarando ‘se ve lo concedo vincete voi e non si farà più la discarica’. Questa è una vergogna, lei signor sindaco ha tradito i cittadini e si è comportato come un vero monarca”. La bomba ad orologeria pronta a esplodere continua a far parlare, a preoccupare i taggesi che non credono più in un futuro così roseo ma si vedono già ricoperti da rifiuti. Ancora una volta l’assessore all’ambiente nonché

deboli e si dovevano fare degli accertamenti prima”. Il consigliere Giancarlo Lupi ha evidenziato: “Vado Ligure per la sua discarica ha messo dei punti ferrei e dettagliati su trasporto dei camion, tonnellate consentite e quant’altro. Vado ha chiesto anche la copertura finanziaria, tutte queste esigenze non sono state attuate per Taggia, in che mani siamo?”. Bolla si è dimostrato deciso a sostenere la maggioranza ma solo se Taggia avrà voce in capitolo sul funzionamento della discarica e non sarà l’ultima

ruota del carro. L’amministrazione Genduso ha vinto, l’emendamento che prevede Colli come discarica della Provincia è passato ma non è ancora finita: i cittadini sono contrari e il referendum lo vogliono. Si chiede giustizia, i taggesi si sentono traditi dal sindaco e dagli ingranaggi sottili ma pesanti della Provincia che a tutti i costi ha individuato Taggia come capro espiatorio per inglobare la monnezza dei 66 comuni. La “guerra” continua. Francesco Basso

A negare l'accusa di essere matrigna con Arma, ci ha pensato l'assessore al turismo Matteo Cagnacci: “Turisticamente abbiamo valorizzato al massimo Arma, siamo con la coscienza pulita, nessuno ha voluto cancellare Arma”. Tra i fischi del pubblico, Cagnacci ha fatto vedere parecchio materiale turistico dove c'era il nome di Arma. Infine, anche l'assessore Manni e il consigliere Orengo, sono favorevoli alla costituzione della commissione consiliare. Quindi la mozione

della Lupi viene ritirata per fare posto alla creazione di una commissione consiliare, composta da consiglieri comunali e persone del comitato Armataggia, per lo studio del cambio del nome. La proposta è stata votata all'unanimità, da parte del consiglio comunale.

“No alla cancellazione di Arma!” Taggia. Il consiglio comunale di Taggia nell'assise di martedì, ha posto al centro del dibattito la nuova denominazione di Taggia in Armataggia o Taggiaarma, mozione presentata dalla consigliera Piera Lupi. La sala del consiglio comunale era colma di persone, tutti armesi che hanno voluto far sentire la propria voce, anche con cartelli, all'amministrazione Genduso rea di essere “matrigna” con la sua frazione marina. La professoressa Laura Garberoglio ha regalato un'importante lezione di storia locale su Arma e soprattutto su quella “maledetta” delibera che è rimasta ferma in un cassetto perchè non giunse mai a Roma e non si potè completare l'iter burocratico. “Da 39 anni Arma subisce un'ingiustizia – ha detto Garberoglio – perchè non ha mai avuto l'unità del nome, Arma è quindi sparita visto che tutte le attività vengono indicate come Taggia. Ci hanno ridotto ad un

nulla!” E ha aggiunto: “La ragione non è campanilismo che semmai abbiamo subito ma che da 39 anni siamo in attesa dell'applicazione della delibera. Il nome di Arma è importante, è uno dei più antichi della Liguria da ben 2mila anni, insomma noi non vogliamo che il nostro nome sparisca!” Messaggio forte e chiaro e la consigliera Lupi ha aggiunto: “Avete eliminato Arma perchè ha superato Taggia. Io non voglio la divisione, voi dovreste vantarvi di avere una realtà come Arma, non potete ricordarvi di noi solo per le tasse; ci vuole buonsenso e Taggia deve andare fiera di Arma, il nome non si può perdere, fate in modo che torni”. Il primo cittadino di Taggia, Vincenzo Genduso ha cercato di fare un po' di ordine su questa vicenda ereditata dal passato. “E' da un anno e mezzo che ho incontrato persone per risolvere questo problema. Io non so perchè la delibera del 1972 non arrivò

alla fine, forse non ci fu la volontà”. E infatti Genduso spiega la motivazione di perchè la delibera non fu attuata: “Abbiamo fatto un lavoro di recupero delle fonti storiche, interpellando quegli amministratori dell'epoca ancora in vita i quali ci risposero che avevano altre cose più importanti da fare. Noi subiamo un'eredità ma badate che questa amministrazione non ha mai dimenticato Arma”. Successivamente hanno preso la parola anche gli altri consiglieri di maggioranza e opposizione per esprimere la loro opinione sul problema. Per Massimo Bolla del centrosinistra, l'amministrazione deve fare ammenda e ha chiesto un confronto pubblico aperto; Maurizio Negroni del Pdl ha criticato le scelte fatte dall'amministrazione e ha proposto la formazione di una commissione consiliare affinchè dia la giusta dignità ad Arma e che serva a chiarire questa situazione.

Andrea Di Blasio

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giovedì 20 gennaio 2011

Gli albergatori sul piede di guerra: via Codoni! Il presidente della locale Federalberghi sotto accusa: “E’ giovane, ma non si muove”

Un frammento della trasmissione degli Oscar Tv che un tempo era in onda da Sanremo

Codoni

Bissolotti

Zoccarato

Sanremo. Gli albergatori di Sanremo sono sul piede di guerra contro l'amministrazione comunale e in particolare contro Alessandro Codoni presidente della locale Federalberghi, accusato di non tutelare gli interessi della categoria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'addio della città dei fiori alla manifestazione degli Oscar Tv nata dal Premio Regia inventato da Daniele Piombi mezzo secolo fa. Pare che la Rai abbia convinto l’amministrazione a rinunciare alla passerella annuale dei protagonisti della tv in cambio di un coinvolgimento di Sanremo nell’Eurofestival che si terrà a Düsseldorf, in Germania, sotto forma di collegamento o una sorta di sede staccata. Il 2011 sarà

1997 che non vi partecipa più, anno in cui concorsero le “meteore” Jalisse con la canzone “Fiumi di parole” che vinse il Festival di Sanremo nello stesso anno. Quindi sono 14 anni che l'Italia non segue più questa manifestazione che ormai è sconosciuta nel nostro paese e allora il coinvolgimento del nostro Festival a questa manifestazione sarebbe riduttivo e non avrebbe mai la risonanza mediatica di un “Oscar Tv” o dello stesso “Ti lascio una canzone”. La Rai fa la furba con un'amministrazione comunale che non conosce, ed è proprio il caso di dirlo, la più basilare storia della televione. Ed è proprio per questo motivo che gli albergatori sanremesi si stanno infuriando col loro presidente reo di

quiescenza e forse anche di sudditanza psicologica nei confronti dell'amministrazione comunale. Senza gli eventi “seri” targati Rai le presenze alberghiere in una città flagellata dalla crisi e vittima di proclami sterili, si ridurranno all'osso. Già l'amministrazione ha spostato la manifestazione dei carri fioriti a marzo al posto di fine gennaio che è un periodo morto che avrebbe dato fiato alla stagione invernale. Anche in questo caso la Federalberghi cittadina non ha detto niente e il comune ha avuto mano libera per combinare questo pasticcio. In questi giorni, è stata organizzata una raccolta firme da parte degli albergatori, per sfiduciare la gestione di Alessandro Codoni e domani presso la

sede della Confcommercio si svolgerà un delicato faccia a faccia tra gli addetti ai lavori e lo stesso presidente che ormai non gode più della stima dei suoi colleghi. E tra parecchi albergatori c'è chi inizia a rimpiangere i tempi dell'amministrazione Bottini con Bissolotti assessore al turismo che quando andava a Roma a parlare con la Rai, tornava a Sanremo da vincitore con eventi e risonanza mediatica unica per la nostra città. E' imperativo porgersi una domanda: i nostri amministratori, dal comune alle associazioni di categoria, vogliono fare il bene di Sanremo? Ma soprattutto: sono all'altezza del compito? Ai posteri l'ardua sentenza... Andrea Di Blasio

l’anno del ritorno in scena dei nostri cantanti, probabilmente con Nathalie di X Factor, nonché concorrente al Festival di Sanremo 2011. Insomma dopo aver perso “Ti lascio una canzone” che è stato trasferito al Centro di produzione televisiva di Napoli, Sanremo saluta anche gli Oscar tv, barattandoli con una manifestazione che è molto seguita in Turchia, Serbia, Romania, Russia etc. Ma vediamo di spiegare ai lettori, ma soprattutto all'amministrazione comunale che cos'è l'Eurofestival. L'Eurofestival è una manifestazione musicale nata nel 1956 organizzata dall'Unione Europea Radiodiffusione, una specie di Festival di Sanremo in salsa europea per capirci. L'Italia, però, è dal

San Martino, il quartiere conteso da Pd e Pdl

Pavone

Sanremo. Certe cose succedono solo nella città dei fiori. E' il caso del quartiere di San Martino dove Pd e Pdl si contendono il “predominio” della zona con la formazione di comitati di quartiere e quant'altro. Domenica un gruppo di citta-

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dini del quartiere, vicino al Partito Democratico, ha organizzato una raccolta firme contro la “svendita” di Villa Mercede. "Noi cittadini di San Martino e di Sanremo, chiediamo con forza che la Villa Mercede e il Parco non vengano venduti a privati.

Chiediamo invece che venga recuperata come edificio di interesse pubblico e ridata alla collettività nel più breve tempo possibile, garantendo da subito la manutenzione dell'illuminazione, della pulizia e della sicurezza dell'area." La raccolta continuerà in settimana presso i negozi del quartiere

e verrà depositata in comune per far ragionare sul futuro della Villa dichiarata alienabile e vendibile. Sempre questo comitato pubblica un giornaletto dal titolo “Il tuo quartiere”, dove racconta la storia di San Martino e le varie proposte e iniziative. Invece lunedì 17 gennaio si è riunito il comitato di quartiere di San Martino, vicino

al Pdl e presieduto da Carlo Pavone, anche se loro si dichiarano apolitici e apartitici. La missione del comitato sarebbe quella di farsi portavoce delle esigenze del popoloso quartiere, “in cui riuscirebbe ad interfacciarsi a tutti quegli organismi o istituzioni, qualunque esse siano, che sappiano lenire lo stato oggettivo di disagio nel quale vive, quotidianamente, questo bello ed operoso insediamento, biglietto d’ingresso per il centro città dal levante, ottenendo concrete risposte”, ha detto il presidente. Insomma la campagna elettorale per le elezioni del 2014 è già iniziata da San Martino. a.d.b.


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Aurelia Bis: in progetto anche l’uscita a Pian di Poma Soluzione per decongestionare il traffico, ma non deve ulteriormente stressare il cittadino Aurelia Bis: è ormai partito il conto alla rovescia per i residenti di Sanremo. E’ prevista infatti per il marzo di quest’anno l’apertura dell’uscita al Tinasso, che ha già suscitato non poche polemiche. Il tre gennaio scorso, per esempio, c’è stata una rivolta dei commercianti della zona Polo Nord, per la programmata inversione del senso di marcia di via Galilei tra il ponte del Borgo e corso Inglesi, appunto in previsione dell’apertura dell’Aurelia Bis al Tinasso. I commercianti hanno detto di essere pronti anche a mettersi in mezzo come ‘catena umana’, il giorno dell’inaugurazione, temendo un forte disagio, dopo l’apertura dello svincolo. E non è tutto. La realizzazione del progetto dell’Aurelia bis di Sanremo è avvenuta negli anni ‘80 e fino a oggi ne sono stati realizzati 7,4 km, dall’intersezione con la SP 548 a Taggia fino a Sanremo, in località San Lazzaro. Parte di tale infrastruttura è a doppia carreggiata, mentre una parte e la prosecuzione fino al completamento sono a galleria unica. In totale lo sviluppo dell’infrastruttura fino all’innesto sulla via Aurelia in località Pian di Poma, sarà di 12,1 km, dei quali circa il 80% in galleria, e costituisce la circonvallazione completa dell’abitato di Sanremo. E’ infatti prevista, per il 2012, l’apertura al traffico della nuova variante dell’Aurelia bis che collegherà il centro di Sanremo all’innesto di Pian di Poma. L’opera, quasi 2 km in galleria, avrà un costo stimato sui 38 milioni di euro. La soluzione di innestare l’Aurelia bis a Pian di Poma sostituisce

Germano Sparago (per motivi di costo e per la necessità di velocizzare i lavori) il precedente obiettivo della realizzazione di un bypass a Ospadaletti. Intanto i lavori di ultimazione non si fermano. Lo scorso dicembre, appunto, è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria del nuovo tratto di Aurelia bis BorgoSan Lazzaro. Il proseguimento tra Sanremo Centro (dove oggi si realizzerà un semplice innesto con la viabilità comunale) e Pian di Poma (dove è previsto il terminale della circonvallazione di Sanremo) al momento è diviso in due lotti, così strutturati:

Sanremo Centro-Sanremo Foce (sviluppo circa 1,1 km, attualmente previsto nel piano quinquennale Anas con appaltabilità 2012); Sanremo Foce-Pian di Poma (sviluppo circa 2 km, attualmente non previsto nella programmazione Anas e suscettibile di essere suddiviso in due lotti). Ormai a pochi mesi dall’inaugurazione della nuova tratta della superstrada, cose ne pensano i cittadini matuziani? Cosa c’è da aspettarsi da questo nuovo progetto? “Io considero l’Aurelia Bis una assoluta innovazione” sono le parole di Germano Spa-

rago, membro del comitato ‘Il proponente’: “un modo molto veloce per smaltire il traffico in centro e collegare paesi come Ospedaletti e Taggia senza attraversare l’Aurelia, e il conseguente traffico. Per quanti riguarda il progetto del prossimo anno di fare un’uscita a Pian di Poma io e il mio comitato ci siamo battuti tantissimo in merito, organizzando anche un incontro con il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. L’Ansa vuole fare un collegamento fino al torrente Foce ma così facendo non si avrebbero più collegamenti rapidi né con l’Aurelia né tantomeno

Ventimiglia Svaligiata la cassa del teatro comunale Dopo le notizie date dai media sul successo al botteghino del nuovo film di Checco Zalone “Che bella giornata”, qualcuno ha pensato che avrebbe trovato una bella somma, magari a “tre zeri”, nella cassaforte del cinema-teatro comunale di Ventimiglia, invece si è accontentato di circa 500 euro. La polizia intervenuta sul posto per i rilievi non esclude che possa trattarsi dell’opera di qualcuno che si è trattenuto in sala, fin dopo la proiezione dell’ultimo spettacolo. Questo perchè non risultano segni di effrazione. Non si esclude tuttavia, che possa aver agito qualcuno in possesso delle chiavi. La folla di gente presente alla serata, potrebbe aver indotto a fermarsi nello stabile, per poi uscire indisturbato qualche tempo dopo, aprendo una delle porte antipanico situate sul retro.

con l’autostrada.” Quale soluzione alternativa, quindi? “L’idea è quella di superare la collina e arrivare fino al rio Bernardo, ai piedi di via Padre Semeria “continua Germano Sparago “in questo modo si avrebbero due vantaggi: in primo luogo, la spesa sarebbe sicuramente minore, in quanto gli espropri, che arrivano a costare fino al 20% sul totale dell’opera, sarebbero molto inferiori. Il secondo vantaggio sta nel fatto che la zona di Capo Nero si trova a circa cinquanta metri di quota contro i venti di Pian di Poma, e questo permette un collegamento più diretto con la rete autostradale. “A tal proposito, infatti, c’è da dire che, per entrambi i progetti, è stato realizzato un studio di fattibilità unitario da Igeas di Torino. Per quanto attiene la tratta Sanremo Centro-Sanremo Foce, sempre Igeas ha fatto il progetto preliminare, già approvato dal consiglio di amministrazione di Anas per un importo di circa 78 milioni di euro (di cui solo 19 sono espropri). Innovazione sì, quindi, ma con alcuni accorgimenti. Meglio evitare le spese superflue e facilitare al massimo la viabilità, evitando inutili code in centro e nella via principale. “Sono altresì favorevole all’inversione di marcia di via Galilei” continua Sparago “ in questo modo chi scende dal Tinasso può facilmente raggiungere l’autostrada o la foce senza passare per il centro”. E così sia allora, che squillino le trombe e che la festa abbia inizio. Il progresso non si ferma ma c’è da sperare che lo faccia il traffico cittadino. Luca Masselli

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FILM POLITICI TROPPO VERI Sanremo. In questi ultimi mesi non abbiamo fatto altro che leggere notizie riguardanti le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale della nostra tranquilla e nordica provincia. E’ notizia di qualche giorno fa che i destini del comune di Bordighera, sotto indagine per via di presunte collusioni con la malavita organizzata, sono nelle mani del ministro degli interni Maroni. A Taggia invece le cronache giudiziarie ci hanno raccontato della vicenda ‘Tangenti e mattoni’, dove sarebbero state erogate mazzette a politici, imprenditori e tecnici per costruzioni edili, favori e tanto altro ancora. Insomma il potere politico ha sempre abusato della sua posizione per ricevere favori o abusare della propria posizione. Proprio per questo motivo, cosi fortemente attuale, ho voluto produrre una tesi per il corso di laurea magistrale in scienze dello spettacolo, su come il cinema ha predetto alcuni avvenimenti di mala politica, raccontando il periodo buio della vicenda “Mani pulite”. Quando scoppiò lo scandalo di Tangentopoli non avevo ancora compiuto dieci anni, ero un bambino interessato, come tutti i bambini di quell’età ai cartoni animati e al gioco. Ma pur essendo un fanciullo, intuì che nell’aria c’era un qualcosa di nuovo che stava per arrivare, un vento freddo che avrebbe cambiato, nel giro di un biennio, la storia della giovane Re-

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pubblica italiana. Uomini e partiti che per cinquant’anni avevano governato l’Italia erano spariti, lasciando campo libero a nuovi movimenti e persone che avrebbero dovuto far dimenticare la vecchia e corrotta classe politica. Col passare degli anni ho voluto sempre di più interessarmi a questo argomento per comprendere bene il discorso ma soprattutto farmi un’idea di quei due anni che sconvolsero l’Italia. Così “da grande”, armato di curiosità, passione per la storia, per il cinema e con la fortuna di avere un docente lungimirante, ho deciso di trovare tutte le risposte che cercavo sull’argomento attraverso questa tesi di laurea che racconta quel periodo attraverso articoli di giornale dell’epoca, testimonianze dirette di chi l’ha vissuta in prima persona e attraverso i film. Mussolini, nel suo celebre motto fascista, “il cinema è l’arma più forte” voleva dire quanto fosse forte il potere cinematografico nelle masse e bene io, in una forma più democratica ovviamente, coi film ho voluto raccontare o perlomeno tracciare un profilo e su questo i film ne hanno parlato molto bene, del politico e in minima parte del magistrato che abusa o utilizza il suo potere in una maniera non sempre corretta. Ma questa tesi è anche un modo per trattare un argomento di cui si parla poco, perché la nostra memoria storica condivisa non ha ancora digerito questo avvenimento che successe poco meno di venti anni fa. Nel gennaio 2010 con il decennale della morte di Craxi, uno dei maggiori accusati nell’ambito dell’inchiesta di mani pulite, si è cercato di parlare di questo argomen-

Il nostro Andrea Di Blasio si è laureato lunedì 17 gennaio nella specialistica in Scienze dello Spettacolo con i professori Somaini e Zumbo. La sua tesi Andrea Di Blasio sul cinema politico dipinge perfettamente il quadro sociale italiano di oggi fra c’entra Andreotti con tancorruzione e potere. gentopoli. Il settimo governo Andreotti fu quello che to che ancora è vivo nella disdegno Falsa rivoluzio- vide la nascita del ciclone mente di noi tutti, con le ne perché in un modo o giudiziario e se poi si parconseguenti polemiche del nell’altro ha il coraggio di la di potere, quale migliore caso sugli organi di stampa raccontare dal punto di vista politico l’ha incarnato in e alla tv. Comunque non è dei “vinti” l’altra faccia di questi cinquant’anni di pridelle polemiche di cui vo- tangentopoli. Infine la terza ma Repubblica. Nel ‘Portaglio parlare ma focalizzare parte, nonché spina dorsale borse’ della ditta Luchetti/ l’attenzione di come la ci- della tesi, è dedicata ai film Moretti, si iniziano a respinematografia abbia trattato, che pur essendo stati girati rare i primi germi di quella soprattutto nel periodo pre prima (a parte Il Divo) di contestazione ad un potere tangentopoli, l’argomento questo scandalo, sembra politico di una determinata della corruzione e del pote- che abbiano letto in una sfe- parte, ovvero il PSI di Betre. E proprio grazie al cine- ra di cristallo, il futuro di tino Craxi. Il ministro Botema ho voluto, con un modo una parte della classe politi- ro, rappresenta quel politico diverso e insolito, parlare ca del nostro paese. Nel bel- socialista, rampante, arrodello scandalo politico più lissimo e sincero ‘Le mani gante e affamato di potere famoso d’Italia. sulla città’ di Francesco che piaceva tanto dipingePer fare ciò mi sono aiu- Rosi l’amministrazione er- re così, agli antagonisti del tato anche con gli articoli di rata e speculativa della cosa PCI/PDS e la testimonianza giornale, visto che di libri pubblica, oltre alla possibile dell’onorevole Bobo Craxi sull’argomento ce ne sono perdita del potere politico è all’autore è lampante. Inpochi e spesso sono di par- un crudo racconto di come fine, per concludere, mi è te. Leggere un articolo del si comporterebbero i nostri sembrato ragionevole rac1992 o del 1984 oggi, si- amministratori pubblici. In contare di un film francese, gnifica ad esempio, tuffarsi ‘Tutti dentro’ ritroviamo a mio avviso molto bello, in un momento della nostra quel filone scanzonato della come ‘L’ivresse du pouvoir’ storia, viaggiare con le cur- commedia all’italiana che ci di Claude Chabrol che tratve della memoria a quegli piace tanto ma il compianto ta, non citandolo, lo scandaanni, a quei pensieri. Que- Alberto Sordi, col suo inte- lo Elf che in Francia ha avusto lavoro si divide in tre gerrimo giudice Annibale to effetti simili a quelli della capitoli: nel primo raccon- Salvemini scimmiotta un nostra mani pulite. Anche to, facendo del mio meglio, poco i comportamenti che in questo film il potere della storia di mani pulite, i qualche anno dopo vedre- la politica e della giustizia protagonisti, i fatti e le con- mo, dei giudici della pro- si incontrano, soprattutto seguenze che poi ci hanno cura di Milano impegnare quando ad indagare è un portato alla formazione del- a debellare la corruzione giudice donna, di origine la seconda Repubblica. dilagante nella politica. Nel straniera e con umili origini Nel secondo capitolo c’è ‘Divo’ di Paolo Sorrentino che sulla sua pelle ha dovuspazio ai documentari, di si focalizza l’attenzione sul- to subire il potere maschiliparte o meno dipende dai la figura di Giulio Andreot- sta e classista della benpenpunti di vista che, in ma- ti, uno dei pochi politici a sante Francia ma che, col niera molto dettagliata, rac- non essere incriminato nella suo potere da giudice, cerca contano quel biennio. Tra vicenda mani pulite ma per di riprendersi qualche sodquesti quello che prediligo è associazione a delinquere disfazione. Saranno passati ‘Mariuoli a Milano’ perché di stampo mafioso si e poi quasi vent’anni ma Tangengirato con un ottimo taglio successivamente assolto. topoli è ancora presente… Andrea Di Blasio giornalistico ma anche non Qualcuno si chiederà cosa


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Quanto ci costa ridere? Problemi, preoccupazioni, contrattempi e come se non fosse abbastanza, dobbiamo convivere pure con la crisi economica! Se poi si cerca un’isola felice, un’occasione di evasione intellettuale, nei programmi televisivi, è la fine. Tra sedicenti dibattiti politici, rapimenti, uccisioni, drammi grandi e piccoli, non se ne esce fuori, tant’è che, all’ora di andare a letto, il proprio stato d’animo è seriamente compromesso. Fortunatamente, non tutti i programmi televisivi sono “impegnati”, esistono ancora dei programmi comici, nel vero senso della parola. Non stiamo parlando di “Anno Zero”, nonostante l’impegno degli ospiti e del presentatore, né di “Porta a Porta”, “Matrix”, “Vojager” o “Mistero”. In questi casi si tratta di comicità inconsapevole, bensì ci riferiamo a Zelig. Programma condotto da diversi anni dal capocomico Claudio Bisio, accompagnato, nel corso delle varie edizioni, da soubrette, presentatrici e attrici. La “carovana” di Zelig è sicuramente una trasmissione che regala ore di svago e di vero cabaret, con il suo incalzante ritmo scandito dall’alternarsi dei vari comici. Se però ci si fermasse un attimo a pensare (e soprattutto a contare) quanto vengono pagati questi personaggi televisivi, il cui mestiere è far ridere la gente, probabilmente il sorriso vi si spegnerebbe all’istante. È stato recentemente

I COMPENSI

da capogiro dei vip e l’invidia dei “poveri mortali”

reso pubblico che la nuova spalla di Bisio, la bravissima Paola Cortellesi, verrà pagata, a puntata, 65 mila euro! Checco Zalone, cantante comico che da anni fa parte della famiglia di Zelig, il quale proprio in questi giorni sta riscontrando un buon successo anche come attore, riceverà un com-

Serena Volpi penso pari a 80 mila euro a puntata. Cifre ritenute folli da alcuni che hanno subito gridato allo scandalo. “È una vergogna!” afferma con rabbia Serena Volpi. “Con la crisi che stiamo vi-

vendo, con la difficoltà che molti giovani, anche laureati, hanno di trovare lavoro, dovendosi accontentare alla fine di stipendi da fame, sa-

mango convinta che lavorare in miniera sia peggio. Per non parlare di un sacco di persone che fanno lavori socialmente utili, come dottori, scienziati ecc, che se li sognano stipendi del genere. Sarebbe il caso che venisse tutto quanto un po’ ridimensionato”. Scocciato da questa notizia anche Walter Sorri: “Sicuramente è una cosa senza senso, ma di certo non si possono incolpare gli artisti.

quello che guadagnano, ma mi auguro che chi fa questo lavoro, sia consapevole di essere molto fortunato e quindi di dare almeno qualcosa a chi queste fortune non le ha” dichiara Mariano Scamorza: “Mi riferisco alla beneficenza. So che

Valentina Cozzi

Maurizio Scamorza

Walter Sorri

pere che vi sono alcuni che per divertirsi e far divertire, guadagnano cifre simili, un po’ ci si sente presi in giro. Capisco che anche il mondo dello spettacolo non sia tutto rose e fiori, ma ri-

Da biasimare sono quegli individui che sono disposti a pagarli tanto. Stesso discorso vale per i calciatori. Siamo arrivati ad un punto veramente esagerato”. “Chi parla è solo per invidia” asserisce Valentina Cozzi. “Chi non vorrebbe guadagnare così tanto, ma se fosse un lavoro facile, che chiunque potrebbe fare non vi sarebbe tutto questo giro d’affari. Inoltre in molti non considerano gli aspetti più stressanti come ad esempio il doversi spostare spesso da una città all’altra, i paparazzi, la propria vita privata sempre in vetrina e molto altro ancora. Alla lunga possono causare un grande stress”. “Sicuramente è molto

numerosi, attori, cantanti, presentatori, partecipano ad iniziative benefiche per aiutare chi vive in condizioni disagiate. Questo tipo di comportamento va sicuramente elogiato”. Opinione senz’altro condivisibile, ma come è ben noto, quella della beneficenza, non è una “pratica” largamente condivisa da tutti i vip, in quanto molti sono disposti a metterci la “faccia”, ma pochi intervengono anche mettendo mano al “portafogli”. Ovviamente non è un obbligo, ognuno agisce secondo la propria coscienza, anche se un comico ricco, ma generoso, può continuare a far ridere la gente, mentre uno taccagno, non è simpatico a nessuno! Alessio Pastorelli

Falso e ricettazione per un collezionista bordigotto Bordighera. Falso e ricettazione sono le accuse contestate dal pubblico ministero Politi ad un collezionista di 42 anni, Marco Fenu, originario di Cuneo, ma residente a Bordighera, trovato in possesso di un centinaio di monete, considerate di interesse numismatico e archeologico e provenienti da scavi clandestini. L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico, ha portato al sequestro oltre alle monete, anche all’olio di vasellina per le operazioni di pulitura, una spazzola e uno spazzolino di quelli utilizzati per la pulizia delle monete e tre metal detector. Il suo difensore, l’avvocato Giorgio Valfrè, ha già annunciato che chiederà di eseguire una perizia sul materiale sequestrato. Secondo il legale della difesa, il proprio assistito avrebbe acquistato su internet quelle monete, pagandole poche decine di euro.

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PRONTA LA “SQUADRA” PER IL SANREMO 2011 Manca poco meno di un mese ormai al 61° Festival della canzone italiana, che avrà inizio il 15 febbraio e si concluderà il 19. La kermesse sta sempre più prendendo forma. Proprio in questi giorni è iniziato ad andare in onda il trailer dal titolo “Sanremo 2011. La squadra è pronta”, che diventerà sicuramente un nuovo tormentone. Dopo il toto presentatore, conclusasi con la squadra capitanata da Gianni Morandi, composta da Elisabetta Canalis, Belen Rodriguez (scelta criticata da alcuni), e le due iene Luca e Paolo, dopo la That scelta dei big in gara, Take to di Fiorello, il ora l’attenzione è tutta quale potrebbe accendere sui papabili super ospiti. la serata inaugurale, per assiSul palco dell’Ariston sa- curare una partenza col botliranno quasi sicuramente i to! Inoltre a vivacizzare l’at“Take That”, freschi della ri- mosfera del teatro Ariston unione con Robby Williams, contribuirà anche Checco il nuovo idolo di tutte le ra- Zalone, l’attore comico, nato gazzine Justin Bieber. a Zelig, che sta spopolando Il vero colpo grosso do- nelle sale cinematografiche vrebbe essere l’arruolamen- con il suo nuovo film “Che

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bella giornata”. Nella serata finale è prevista invece la partecipazione di due stelle del cinema internazionale. Stiamo parlando del mitico Robert De Niro e della bellissima Monica Bellucci. Sembrerebbe davvero tutto pronto. E visto che il tempo stringe, naturalmente non potevano mancare le prime polemiche, i primi intrighi e sospetti. Durante una puntata di “Domenica In” Giletti in-

Fiorello

Bellucci

De Niro

Bieber

fatti avrebbe avanzato l’ipotesi che il testo di Tricarico, uno dei big in gara, sia stato parzialmente censurato, in quanto conteneva riferimenti politici contro il partito della Lega Nord. L’autore del brano ha subito smentito, dichiarando che nel brano non vi è nessun riferimento politico. Intanto sul web, non si fa altro che parlare della canzone di Tricarico. Nel frattem-

po voci sempre più insistenti raccontano che Maria de Filippi, si sarebbe opposta alla decisione di Emma Morrone, altra cantante in gara e ultima vincitrice del talent show “Amici”, di partecipare al Festival. Et voilà, la polemica è servita. Del resto, sul Festival, la politica pubblicitaria è chiara: “parlatene bene, parlatene male, purché se ne parli”! Alessio Pastorelli


Sorridi con Riverso

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Imperia

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IMPERIA Porto di Imperia Spa, è mutato il vento?

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opo tuoni, tempeste e soprattutto la famigerata “nebbia”, torna un po’ di sole sul porto turistico di Imperia. Ovviamente la parola “fine” è ancora lontana dall’essere scritta, ma perlomeno si inizia a farsi avanti la speranza per un happyending. I primi segnali sono da catalogarsi sotto la voce “a volte ritornano”. Ci riferiamo al ritorno in sella dell’ingegner Valentino Castellini, licenziato in malo modo, lo scorso luglio, dalla società Acquamare srl, appaltatrice dei lavori per il porto turistico. Castellini ora è stato assunto dalla Porto di Imperia spa, per curare gli aspetti contabili. Un compito tutt’altro che facile, visto la situazione ingarbugliata e la perenne spada di Damocle della commissione di vigilanza e collaudo, la quale ha il compito di verificare i costi sostenuti per la rea-

Valentino Castellini lizzazione del maxi scalo turistico. In tutti i casi l’ingegner Castellini è sicuramente la persona più adatta per ricoprire l’incarico avendo curato fin dall’inizio, da quando il porto era ancora nelle sue fasi embrionali, ogni aspetto alle opere marittime portuali. Una decisione che ha trovato il consenso, proprio della commissione di vigilanza. Intanto Castellini ha subito avviato le opera-

zioni di smaltimento del materiale terroso depositato nel cantiere a partire dal settembre 2007. La montagna di terra di 40 mila metri cubi, che aveva procurato un avviso di garanzia al presidente della Porto di Imperia, Paolo Calzia, per occupazione abusiva di terreno demaniale, nelle prossime settimane dovrà essere alleggerita di 20 mila metri cubi, che verranno trasferiti nella di-

Sappa: “L’Anas non tocchi l’Aurelia”...

scarica Ecododici di San Bartolomeo al Mare. Le restanti migliaia di metri cubi, verranno probabilmente suddivisi tra il Cervo Park e la copertura del depuratore. Gli ultimi 26 mila metri saranno lasciati dove si trovano per essere utilizzati a mascherare il capannone della cantieristica, anche quest’ultimo oggetto di indagine, nella quale è indagato, il presidente Calzia per il reato di abuso edilizio. Inoltre, sempre in questi ultimi giorni, la Porto di Imperia spa ha prodotto anche i calcoli dei cementi armati che mancavano ancora all’appello e illustrato una corposa relazione relativa alle infiltrazioni di acqua nel parcheggio sotterraneo realizzato alla radice del nuovo molo di San Lazzaro, infiltrazioni che, sotto la direzione dell’architetto, sono al centro di un intervento tecnico che dovrebbe eliminare il problemaccio.

IL CASO

Castellini ritorna e l’eco-mostro crolla

Sembrerebbe quindi che la Porto spa, abbia deciso di cambiare rotta, cercando di collaborare con la commissione di vigilanza. Puro buon senso o soprattutto paura di vedersi soffiare da sotto il naso la concessione demaniale? Sarebbe un disastro. Già perché il rischio che la concessione decada e che quindi la Porto Spa perda ogni diritto sullo scalo turistico, è tutt’altro che scongiurato. Anzi. Alessio Pastorelli

... ma Genova non la pensa come lui

Non tutti però condividono la posizione adottata dal preRecentemente il presidente della sidente Sappa. Conseguentemente alla lettera del presidente Provincia, Luigi Sappa, ha inviato una della provincia di Imperia, indirizzata alla Regione, l’asseslettera alla Regione, per pronunciare sore alle Infrastrutture della regione Liguria, Raffaella Paita, il diniego della provincia di Imperia, ha espresso il suo parere, “criticando” la scelta dello stesso sulla questione inerente la restituzione Sappa: “In un momento di grave crisi economica e di ristretall’Anas del tratto di competenza impetezza di risorse e di fronte ad una manovra finanziaria del riese dell’Aurelia. Le motivazioni sarebGoverno che taglia 154 milioni di euro alla regione Liguria, bero riscontrabili in questioni finanziacon gravi ripercussioni sulle Province della nostra regione, mi rie, come dichiara lo stesso presidente: “ stupisce l’illogicità della comunicazione del presidente della La vicenda si trascina da tempo, e i terprovincia di Imperia, Luigi Sappa, circa il suo diniego di remini della questione erano stati chiariti stituire all’Anas il tratto di competenza imperiese dell’Aurelia Luigi Sappa Raff aella Paita ufficialmente quasi un anno fa: le proper questioni fi nanziarie. Condivido ampiamente il malessere vince liguri avrebbero restituito all’Anas delle Province – spiega l’assessore Paita – che hanno dovuto l’Aurelia ricevendo un finanziamento complessivo annuale, dalla Regiofar fronte alla riduzione dei trasferimenti per quanto riguarda la Legge ne, pari a otto milioni, di cui circa uno e mezzo sarebbe finito nelle casse Bassanini e all’attuale manovra fi nanziaria. Una situazione che è stata della provincia di Imperia. Susseguentemente il finanziamento si è ridotto ulteriormente aggravata dai recenti eventi alluvionali che hanno evidenprima a sei milioni, poi a cinque milioni. E soprattutto, il contributo saziato quanto è importante dare supporto alle Province nella prevenzione rebbe stato limitato al solo anno 2010, pari a 800 mila euro per la proe manutenzione stradale. Non capisco però – continua Paita – l’atteggiavincia imperiese. E’ quindi evidente che a queste condizioni, totalmente mento del presidente della provincia di Imperia visto che la decisione da cambiate rispetto all’accordo di quasi un anno fa, non siamo disposti a lui contestata, si pone proprio l’obiettivo, più che condivisibile, di sgrasottoscrivere la cessione all’Anas dell’Aurelia prevista dal Decreto del vare le Province da tutta una serie di problematiche tra cui il costo della presidente del Consiglio dei Ministri, e in programma dal primo febbraio. manutenzione stradale, consentendo, inoltre, un potenziamento della rete E’ necessaria una riunione urgente con tutti gli enti interessati, per risolAnas in grado di permettere maggiori fondi per nuove infrastrutture”. vere il problema”. Nei prossimi giorni si attende un incontro chiarificatore tra le parti Insomma una situazione tutt’altro che di facile risoluzione, in quanto interessate. A.P. gli interessi in ballo sono molteplici e soprattutto soggettivi. A.P.

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Amianto in un ambulatorio medico di Costarainera? Preoccupazione per la salute dei residenti. Sindaco e Asl chiamati in causa

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iceviamo e pubblichiamo una email inviataci da un lettore de L’Eco giustamente preoccupato dei danni alla salute e all’ambiente che la presenza di amianto, se accertata, potrebbe provocare. Il lettore, il dottor Roberto Raineri, da tempo attende risposte dal comune di Costarainera, dove risiede, in merito al materiale usato per il tetto dell’ex scuola di via Paorelli. Il Raineri ha scritto anche all’Asl1, all’Arpal ed ai carabinieri Noe di Genova. Ecco alcuni passi della missiva: “Nonostante ripetute richieste verbali e ultima, come richiestomi, tramite mail, non sono riuscito ad avere soddisfazione dal Comune di Costarainera. Con questa lettera spero, nell’interesse della collettività e per una maggiore conoscenza generale, di avere maggiore fortuna. Per maggiore precisione aggiungo che la ex scuola in oggetto è sita in via Piani Paorelli (Costarainera) di fronte al civico n° 10 dove io risiedo. Al momento risulta essere non più di proprietà comunale, ma sarebbe dell’A.R.T.E.

Come si può vedere dalle foto è in stato di preoccupante abbandono e degrado e viene utilizzata come ambulatorio medico. Da circa un anno e mezzo chiedo al Comune informazioni in merito alla rimozione o almeno la messa in sicurezza del tetto in eternit in oggetto. A fine ottobre ho avuto un confronto col sindaco il quale mi assicurava che, entro una settimana, avrebbe compiuto gli atti necessari presso la proprietà dello stabile. Non avendo finora ricevuto alcuna comunicazione, gradirei sapere a che punto siamo. Vorrei sottolineare che la legge sull’amianto del 22 febbraio 1994, n° 146 vieta ogni produzione ed utilizzo in quanto l’esposizione a fibre di amianto è ”..associata a malattie dell’apparato respiratorio e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi)”. Vorrei ancora ricordare che in Liguria da anni è stato redatto dalla Regione un Piano di

SERVIZI FUNEBRI

Monitoraggio Amianto, ove sia privati che amministratori hanno l’obbligo di comunicare la situazione dei manufatti in amianto sia friabili che compatti. Dopo la prima comunicazione (il censimento amianto), ogni anno deve essere denunciato con apposita scheda tecnica all’ASL lo stato del friabile ed ogni tre quello del compatto (tipo cemento amianto e Eternit). A nome anche di altri cittadini chiedo e si vorrebbe sapere: 1) E’ stato fatto il censimento? Cioè, è stata denunciata la presenza del tetto in oggetto come previsto e obbligatorio per legge? 2) E’ stata fatta la valutazione dell’ID (indice di degrado) obbliga-

toria? 3) E’ stato fatto ogni tre anni il controllo dell’ID? Perchè è ben vero che non esiste una norma che obblighi alla rimozione dell’amianto compatto tipo eternit, anche se viene vivamente caldeggiata da ASL e Vigili del Fuoco, ma in seguito alla valutazione dell’indice di degrado può essere obbligatoria la bonifica o l’inertizzazione. Le tipologie di bonifica dell’amianto sono tre: rimozione, incapsulamento e confinamento. Vorrei anche ricordare che “Ai fini della responsabilità generale sul

Caso Lanteri: il vicesindaco chiede aiuto a tre testimoni

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Un altra pagina da scrivere nell’indagine che ha coinvolto il vicesindaco di Imperia, nonchè consigliere comunale e assessore all’urbanistica, Luca Lanteri. Accusato di concussione da due soci della Fi.Mo. srl, Fabrizio Fini e Christian Monterosso, Lanteri, tramite il suo legale avvocato Carlo Fossati, ha richiesto la testimonianza di tre persone informate sui fatti; un amministratore, un funzionario e un imprenditore. Secondo il vicesindaco la loro testimonianza proverebbe la sua estraneità ai fatti. La decisione in merito all’accettazione della deposizione dei tre spetterà ora al pubblico ministero.

problema amianto, a tutti i proprietari di immobili e cose contenenti amianto (anche cemento amianto) compete l’obbligo di gestione del rischio, in quanto responsabili di eventuali danni causati o provocati dalla dispersione di fibre di amianto.”

D.A.M.S.

In scena Giulietta e Romeo Riprende “Affabuliamoci”, iniziativa destinata agli studenti delle scuole superiori del distretto scolastico della Città di Imperia, con la collaborazione del polo universitario del D.A.M.S. Il corso inizierà il 3 febbraio e terminerà a fine aprile con il saggio. Il laboratorio sarà su “Giulietta e Romeo” di W. Shakespeare. La durata del corso, é di 3 mesi e la cadenza delle lezioni sarà 4 ore due volte al mese. Gli allievi potranno partecipare come “uditori” ad alcune lezioni universitarie di materie inerenti al laboratorio. Per informazioni 342.0322333


Sanremo

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SANREMO STRADE SEMPRE PIÙ DISASTRATE Di chi è la responsabilità?

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nno nuovo, strade vecchie! Ad onor del vero qualche piccolo cantiere in giro per le strade cittadine si è iniziato a vedere, ma solo dopo fiumi di parole e un mare di lamentele. Sta di fatto che molte vie presentano un manto stradale disastroso, pieno di buche, dossi, avvallamenti e via discorrendo. Tra centro città e periferia, almeno sotto questo punto di vista, non ci sono distinzioni, l’asfalto è tutto un gruviera. Ciò che maggiormente preoccupa i sanremesi, oltre naturalmente la propria incolumità, è l’avvicinarsi dell’attesissima kermesse canora, ovvero il Festival. Le varie festività, Natale, Capodanno ed Epifania, sono passate senza che sia stato fatto nulla, le strade sono rimaste nello stato in cui si trovavano. Alcuni si augurano, che almeno per il Festival vengano presi dei provvedimenti, per non dare l’impressione ai turisti che ci venissero a far visita, di trovarsi nel bel mezzo di un bombardamento. Il vero paradosso che la cittadina matuziana rischia non è tanto il non riuscire a sistemare il look delle proprie strade, ma quello di dover addirittura rompere quelle poche cose decenti e

IL PARADOSSO

Lorenzo Campodelli

Nicoletta Filetti che funzionano. Stiamo parlando del rondò Garibaldi e dell’aiuola spartitraffico che divide l’area dello “Zampillo” dall’inizio di via Roma. Infatti a breve, dovrebbe transitare attraverso le nostre vie, un super-camion di 80 metri, il quale trasporterebbe un enorme trasformatore destinato alla centrale elettrica che si trova tra Camporosso e Dolceacqua.

Marina Chiari

Salvatore Ballo Proprio a causa delle sproporzionate dimensioni del mezzo, dopo vari sopralluoghi, si sarebbe deciso di smantellare almeno metà rotonda e di demolire del tutto lo spartitraffico. Naturalmente da palazzo Bellevue è stata inviata la richiesta, di eseguire questi interventi, se ritenuti inevitabili, dopo la rassegna canora ormai alle porte.

“Sembra strano che non vi sia una soluzione alternativa” - dichiara Salvatore Ballo e prosegue: “con tutti i problemi di viabilità e strade con un manto stradale da paura, questa sarebbe un ulteriore tegola per la nostra città. Speriamo per lo meno che tutta questa rivoluzione avvenga dopo la manifestazione del Festival”. Vi è da chiarire che per quanto riguarda la rotonda e l’isola spartitraffico, una volta che il “mostro su ruote” (come è stato soprannominato) avrà effettuato il viaggio di ritorno, verranno ripristinate. “Le problematiche sorte per l’arrivo di questo camion sono solo un sommarsi a quelle già preesistenti e praticamente croniche della nostra città” dichiara Nicoletta Filetti. “Una città che punta tutto sul turismo, non può permettersi di offrire un’immagine così scadente. Cassonetti che traboccano di immondizia, strade sporche e piene di buche. Penso ai turisti milanesi e torinesi, che si sono sempre lamentati per le nostre vie anguste. Ora, oltre ad essere strette offrono anche un effetto “frullata”, per i continui salti che automobilisti e centauri subiscono mentre le percorrono”. Dello stesso parere anche Lorenzo Campodelli il quale si esprime così sulle condizioni delle strade sanremesi: “Sicuramente non è una buona pubblicità, senza contare il lato della sicurezza. Le buche che prima erano piccole, ora sono enor-

ciò che è rotto non si ripara e quello che è aggiustato si rompe!

mi, e dove in un primo momento erano poche, ora sono molte. Insomma, più passa il tempo e più la situazione, invece di migliorare, peggiora. Non capisco cosa aspetti l’amministrazione ad intervenire”. A dare qualche attenuante ai nostri amministratori comunali, Marina Chiari: “Sicuramente il mal tempo degli ultimi mesi, non ha fatto altro che peggiorare la situazione. I buchi nell’asfalto si riempiono d’acqua e con il continuo passare dei veicoli si allargano sempre di più. A causa delle continue precipitazioni è difficile anche effettuare gli interventi necessari. Quindi l’amministrazione avrà le sue responsabilità, ma non gli si possono addossare tutte le colpe”. Se in quest’ultimo caso, non ci resta che sperare nel bel tempo per effettuare i lavori di ripavimentazione, per quanto riguarda il passaggio del camion da 80 metri non ci resta che appellarci al buon senso di chi dovrà disegnare questa “via crucis”. Alessio Paastorelli

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“Vergogna”

Un Pessimo biglietto da visita per turisti e sceicchi

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n attesa che Zoccarato e company portino a Sanremo i petroldollari d’Egitto, sarebbe opportuno che a due passi dal casinò di Sanremo, venisse messo in ordine il sottopassaggio che collega via Matteotti alla passeggiata dell’Imperatrice. Nel percorrere questo utile ma maleodorante sottopasso, troviamo alcune scritte sui muri, slogan turistici dove a Sanremo tutto l’anno è turismo, manifesti attaccati male con il nastro adesivo, puzza di pipì e un pannello di legno appoggiato al muro e una transenna che fungono da deterrenti per non far entrare la gente o i barboni, nel sottopasso che collega al piazzale Dapporto, perennemente allagato e inagibile. Insomma a due passi dal casinò e dal nuovo hotel Parigi che tra circa un mese aprirà le sue porte ad una clientela di facoltosi, avere questo sottopassaggio

Sottopasso del casinò, un vespasiano!

Erika Martini in queste condizioni non va proprio bene, non è un bel biglietto da visita per Sanremo. Meno male che alla sera viene chiuso, altrimenti diverrebbe un bivacco per barboni e sbandati. Allora che fare? Abbiamo chiesto ad alcuni sanremesi delle idee per poter migliorare questo piccolo lembo di città. Per Alessandro Scurti: “Non puliscono mai, non solo il sottopassaggio ma anche il lungomare e la pista ciclabile sopra le spiag-

Sara Pavone

Alessandro Scurti

ge dove vanno a giocare i bambini e tempo permettendo, dove la gente va a passeggiare nelle giornate di sole e di festa. Sarebbe ora che gli addetti preposti alla pulizia facessero bene il loro lavoro, perché lo sporco si accumula e poi viene difficile mandarlo via”. Idem Sara Pavone: “Sicuramente il sottopasso dovrebbero curarlo di più, soprattutto per le persone che vi passano e che devono sentire la puzza di pipì.

Inoltre sarebbe un’opportunità per dare lavoro anche ai netturbini disoccupati”. Erika Martini: “Di solito non vado mai da quelle parti a dire la verità, ma ci sono passata due volte nell’ultimo mese ed era... allagato! Di sicuro non è un bello spettacolo vedere un lago sotterraneo a due passi dal casinò…” Questi alcuni commenti di sanremesi che hanno avuto la sventura di passare dal famigerato sottopasso.

La zona dovrebbe essere un fiore all’occhiello, proprio per la sua vicinanza dalla casa da gioco ma si vede che l’arredo urbano al nostro comune non interessa. Per non parlare dei danni strutturali da parte delle infiltrazioni d’acqua piovana che potrebbero far cedere la struttura coi conseguenti danni. A Genova, ad esempio, ho notato un sottopassaggio, nei dintorni di via Brigata Bisagno, dove al suo interno vi erano dei piccoli negozietti di libri ed altro ancora. Un modo per tenere vivo e in ordine quell’angolo di città. Allora è doveroso lanciare un appello al sindaco: se gli sceicchi d’Egitto venissero a Sanremo e vorrebbero visitare la città, è consigliabile che si sistemi quel sottopasso, come altre zone della città, altrimenti non facciamoli passare da lì; se devono fare la pipì, si però… Andrea Di Blasio

Tutti sulla pista di pattinaggio su ghiaccio E’ stata inaugurata ‘DuemilaGrandieventi On Ice” la prima pista di pattinaggio sul ghiaccio della città di Sanremo. Il progetto nasce da un’idea della ‘Gianni Oliva iniziative’, sviluppato grazie alla partnership con la DuemilaGrandieventi, la principale agenzia di spettacoli della Liguria, da oltre 35 anni leader nel settore in tutto il Nord Italia. La struttura sorge nel cuore della città, nella centralissima Piazza Borea D’Olmo, a pochi passi dal Teatro Ariston. Proprio la sua collocazione vicinissima al palco del Festival e soprattutto la sinergia con la Duemilagrandeventi di Vincenzo Spera consentiranno al progetto di svilupparsi in direzione musicale con ospiti, special guest e con la promozione dei principali eventi musicali liguri dei prossimi mesi, come il musical ‘We Will Rock You’ e i concerti genovesi dei Pooh e di Max Gazzè. La pista di pattinaggio, che si avvale del patrocinio del comune di Sanremo, Assessorato alla promozione Turistica e assessorato alla Pubblica Istruzione, è dotata di impianto audio e video professionali che consentiranno al pubblico di pattinare a tempo di musica e rivedere le immagini in tempo reale proiettate su maxi schermo. I prezzi di ingresso saranno di 6 euro per i bambini e 7 euro per gli adulti (comprensivi dell’affitto dei pattini). La pista sarà aperta al pubblico tutti i giorni fino al prossimo 27 febbraio. Nei giorni feriali dalle 15 alle 19 e dalle 21 alle 23. Nei giorni festivi dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 19 e dalle 21 alle 24. Al mattino, grazie alla collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione, la struttura sarà a disposizione gratuitamente delle scuole matuziane che ne faranno richiesta.

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Chiusura domenicale addio per acconciatori ed estetisti Nella città dei fiori dal 2011 l’orario di lavoro è “obbligatoriamente” facoltativo E’ scontro aperto tra la categoria acconciatoriestetiste e amministrazione da quando, il 21 Dicembre scorso, un’ordinanza comunale sugli orari 2011, non prevede la chiusura domenicale obbligatoria. Il che significa che ognuno è libero di tenere aperta la propria attività anche 7 giorni su 7. Tutta colpa della solita interpretatività della legge italiana che, questa volta, fa riferimento alla legge Bersani del 2007; secondo la Confartigianato e le associazioni sindacali di categoria, il Comune ha interpretato in maniera ottusa questa normativa. Abbiamo intervistato gli acconciatori sanremesi e abbiamo sentito la loro reale preoccupazione in merito. Sabrina Immormino ci dice: “In questo modo non esiste più alcuna tutela per la nostra categoria. Già non esistono più i limiti della distanza tra un’attività e l’altra, così poi il capolavoro è completo. Si pretende il libero mercato e l’abbassamento dei prezzi, ma vorrei vedere chi ha il coraggio di farsi mettere le mani da chi ti propone una piega a 5 euro... Stanno aprendo molti saloni e centri estetici gestiti da cinesi che fanno questi prezzi e non chiudono mai. Va bene che c’è crisi ma la qualità?”

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Cosa dice la legge

Sabrina Immormino Di differente parere Luca Menozzi, giovane parrucchiere sanremese: “Personalmente non temo questo tipo di ordinanza e nemmeno la concorrenza, soprattutto per il fatto che aumentando la scelta, il cliente inizia a diversificare la qualità. Alla fine i clienti capiscono la differenza tra un taglio economico e uno professionale. Anzi io dico loro di andare a provare pure, tanto poi ritorneranno da chi è davvero competente. Rispetto agli ultimi 10 anni il lavoro è calato del 40%, ma quando si tratta della propria “testa” non si bada troppo a spese”. Infine Laura Gallo, parrucchiera della Foce: “E’ incredibile! Il Comune sa solo chiedere a noi lavoratori, ma cosa ci da in cambio? Come ci sta aiutando? Non certo con questa ordi-

Luca Menozzi

Laura Gallo nanza, anzi. A me sta anche bene che si possa tenere aperto quando si vuole, ma che ci sia almeno una tariffa minima! E quello che non capisco è perchè questi nuovi saloni gestiti da cinesi hanno la facoltà di stabilire i prezzi che vogliono, ma non rientrino poi negli studi di settore e noi si. Che me lo spieghino come fanno a pagare i loro dipendenti con i prezzi che fanno, perchè per

Art. 10 Misure urgenti per la liberalizzazione di alcune attività economiche. Punto 2. Le attivita’ di acconciatore di cui alle leggi 14 febbraio 1963, n. 161, e successive modificazioni, e 17 agosto 2005, n. 174, e l’attività di estetista di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1, sono soggette alla sola dichiarazione di inizio attività, da presentare al comune territorialmente competente ai sensi della normativa vigente, e non possono essere subordinate al rispetto del criterio della distanza minima o di parametri numerici prestabiliti, riferiti alla presenza di altri soggetti svolgenti la medesima attività, e al rispetto dell’obbligo di chiusura infrasettimanale. Sono fatti salvi il possesso dei requisiti di qualificazione professionale, ove prescritti, e la conformità dei locali ai requisiti urbanistici ed igienico-sanitari. noi è impossibile! Inoltre vogliamo parlare della qualità? I prodotti che usano e chi ti mettono in testa da dove arrivano? No perchè per proporre tagli a 9 euro non credo possano permettersi di vendere i prodotti di prima qualità. Invece di garantire il futuro commerciale di Sanremo lo si cerca di limitare, altrochè.” Rilancio del Casinò, far

tornare Sanremo quella di una volta, far tornare il turismo di lusso nella città dei fiori da una parte; chiunque sarebbe d’accordo ma non certo a discapito della qualità dei servizi. La prossima sarà obbligare i ristoratori di piazza Bresca a offrire le cene a base di pesce fresco a 15 euro? Orami c’è da aspettarsi di tutto e di più. Massimiliano Inferrera

Ospedaletti L’assessore Balbo si dimette per far valere i suoi diritti di cittadino L’assessore all’Ambiente e alla Cultura di Ospedaletti, Rodolfo (Rudy) Balbo ha rassegnato le dimissioni irrevocabili con una lettera protocollata in Comune, venerdì scorso per tutelare il proprio posto di lavoro come ambulante al mercato e, in particolare, per poter denunciare il Comune, dopo la decisione degli uffici di spostare la Balbo collocazione dei banchi, penalizzando la sua posizione. “Me ne sono andato per difendere il mio posto di lavoro” – spiega Balbo, che per circa sei anni e mezzo è rimasto al fianco del riconfermato sindaco socialista, Eraldo Crespi. Balbo continua dicendo: “Per motivi legati alla viabilità, la Polizia Locale e l’Ufficio Commercio hanno deciso di spostare i banchi del mercato del mercoledì, per favorire la disposizione dei nuovi posteggi. Io che mi trovavo nei primi posti, sono stato spostato diverse file più indietro. Visto che come assessore non avrei potuto denunciare nè questa situazione, nè tantomeno il Comune, trattandosi di interessi personali, ho pensato di tornare ad essere un normale cittadino”. Trascorsi i giorni, per legge, in cui le dimissioni diventeranno esecutive, Balbo potrà intraprendere tutte le azioni necessarie per far valere i propri diritti.


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A San Giacomo le pensiline sono da terzo mondo

Cartelli scarabocchiati, incuria, sporcizia e fai da te la fanno da padrone nella frazione Sanremo. Se dovete scarabocchiare cartelli o volete aspettare la corriera in una pensilina da terzo mondo, la frazione di San Giacomo è il posto giusto che fa per voi. Da un bel po' di tempo a questa parte San Giacomo è il luogo adatto dove sperimentare l'arte del vandalismo e dell'incuria al massimo grado. Nelle immagini che vi proponiamo è possibile notare questo degrado; e meno male che nella frazione ci abita un assessore che dovrebbe interessarsi al luogo in cui abita, soprattutto quando nelle vicinanze di questo scempio c’è una scuola elementare e anche un asilo. Andrea Di Blasio I cartelli al bivio Golf dicono che per arrivare a S.Giacomo ci sono 11 km e a S.Romolo ben 97

A favore dei turisti invece a S.Giacomo le info della linea urbana sull’Aurelia

Cercasi “Cioccolatini” La prima edizione di Ciock’n’Roll Sanremo, in programma nella Città dei fiori dal 12 al 20 Febbraio prossimo offre una ghiotta occasione di lavoro a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni che potranno essere impiegati presso gli stand e le varie attività di animazione durante i nove giorni della manifestazione. I giovani selezionati saranno collocati in qualità di standisti, promoter, animatori ed hostess addetti al pubblico, presso i numerosi punti vendita e di animazione firmati dalle più importanti aziende cioccolatiere italiane e internazionali, coinvolte in attività commerciali, ludiche e di degustazione gratuite. Nello specifico, viene richiesta propensione a lavorare a contatto con il pubblico, cordialità, disponibilità e una buona parlantina. Come si diventa allora “cioccolatino”, ovvero standista, a Ciock’n’Roll Sanremo? Per proporsi è sufficiente collegarsi al sito Eurochocolate.com e compilare l’apposito form all’interno dell’area Lavora con noi. Sarà poi la stessa organizzazione a ricontattare i candidati. In ogni caso, per ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 075 5025880.

Linfart. Linfa Tv racconta l’arte Un Viaggio nel Territorio Italiano, attraverso le sue Opere, un esperto approfondirà le tematiche più significative e le opere conservate e risponderà ai quesiti dei lettori ... E’ partita un mese fa, quasi sottovoce, la nuova Rubrica che Linfa tv dedica all’arte. Attraverso le spiegazioni di un esperto, i curiosi, gli appassionati o semplicemente chi vuol saperne di più, sono guidati in un tour virtuale in Italia seguendo le suggestioni delle opere d’arte custodite. Da sud a nord da est a ovest, due volte a settimana l’esperto invita i propri lettori alla scoperta di opere più o meno note. Nessun accademismo e demagogia. Questa la volontà di Linfa Tv per permettere a tutti gli utenti ad approcciarsi e appassionarsi a un mondo affascinante quanto sconosciuto.Il tour virtuale ha toccato già Firenze, Roma, Venezia ma anche Palermo. Ha guidato i lettori nelle più importanti gallerie d’arte, attraverso la spiegazione di opere in esse custodite. Con una prosa avvincente Giorgione, Botticelli, Caravaggio, Brunelleschi sono stati spiegati ai lettori in maniera semplice ma dettagliata, fornendo sempre una chiave di lettura alternativa. In poco più di un mese, la rubrica ha avuto oltre centocinquanta lettori, alcuni dei quali hanno lasciato commenti entusiastici che hanno convinto Linfa Tv a investire sempre di più su questo settore. La rubrica riserva uno spazio in cui interloquire direttamente con l’autore. E’ infatti possibile attraverso la sezione “l’esperto risponde”, inviare domande o chiedere all’esperto di approfondire l’indagine di un opera. visita : www.linfatv.com

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Taggia

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TAGGIA Nuova discarica a Taggia: la parola al cittadino

Vincenzo Genduso Giovanni Restaneo

Stefania Todarello

Alberto Bertini

Marco Faraldi

Ivan Lombardi Taggia. Da un po’ di tempo Colli è divenuto sinonimo di discarica, i rifiuti della Provincia verranno convogliati sull’agognata collina di Taggia. L’amministrazione Genduso lasciandosi trascinare dalle intenzioni della Provincia, ha stabilito che ai Colli sorgerà l’impianto per il trattamento dei rifiuti insieme all’annessa discarica di servizio. E’ già polemica, chi grida allo scandalo, il comitato Pro Taggia furente per l’angusta decisione come buona parte dei taggesi. Cosa ne pensano i cittadini dell’argomento? “A mio avviso la discarica a Taggia a livello dove-

va essere l’ultima spiaggia – spiega Marco Faraldi - il Comune è stato premiato dalla Regione come virtuoso riguardo alla raccolta differenziata e reputo che si sarebbero dovute convogliare più energie su questo fronte anche a livello provinciale. I camion passeranno per le Levà, sull’Aurelia Bis, tutto comporterà più traffico e molto disagio, si potevano scegliere luoghi più nascosti e non abitati, invece avremo la spazzatura sotto casa. Avranno scelto Taggia per la debolezza odierna del consiglio comunale e l’allettante promessa di un milione e passa di euro l’anno per la durata della discarica

mentre siamo fuori patto di stabilità e mentre le opere tanto promesse ancora non son state realizzate”. Stefania Todarello, di Taggia, è dello stesso parere: “La puzza si farà di certo sentire, non si può certo dire che ai Colli sia il posto migliore di questo mondo: vicino al centro cittadino, sarà una catastrofe. Adesso ci dicono che è tutto sotto controllo ma basterà anche un leggero vento per farci tappare le narici”. Comunque non tutti sono così pessimisti. Infatti Franco Raineri, di Badalucco, afferma: “Si risparmieranno un bel po’ di soldi. Ricordiamoci che portava-

Calendario 2011 del Rione Orso su l’Unità di Italia E’ arrivato il calendario 2011 del Rione Orso di Taggia presso alcuni negozi di Taggia e di Arma. Il titolo è “Buon Compleanno Italia!” 1861-2011 da Taggia e dintorni per l’Unità d’Italia. Il Tema riguarda alcuni personaggi del comprensorio Tabiese fino a Molini e Triora che hanno contribuito con le loro gesta all’unificazione dell’Italia, sotto un’unica bandiera. Novità di questa 23° edizione del calendario artistico di Taggia è la collaborazione con le scuole dell’Istituto Comprensivo di Taggia e dell’ Istituto Alberghiero di Arma. Per la consulenza dialettale il Signor Giampaolo Cichero e l’Insegnante Angelo Cirimele hanno interagito con gli alunni delle classi 4° e 5° di Taggia curando la sezione dialettale “Parlamu a nostra lénga”.

mo i nostri rifiuti a Savona, le spese erano insostenibili. Sono speranzoso. E’ importante però che si chieda il parere a chi abita nelle vicinanze della futura discarica, se loro sono tranquilli. Se a loro va bene vuol dire che la situazione è ottima, la discarica dev’essere fatta, i rifiuti non è che spariscono così nel nulla”. Anche Govanni Restaneo, di Sanremo, la pensa allo stesso modo: “Fare una discarica è giustissimo, l’importante è che non arrechi danno alla gente che abita vicino. Se le cose sono fatte bene funzionano anche meglio”. Infine Alberto Bertini, di Santo Stefano confida: “Se vogliono farla proprio a Taggia un motivo ci sarà. Non bisogna essere del tutto negativi, se il comune ha accettato vuol dire che del guadagno ci sarebbe e infatti c’è. Bisogna sentire il parere dei cittadini ma non bisogna dimenticarsi che lo

Franco Raineri smaltimento dei rifiuti è diventato un business: se ben gestito porterà ricchezza”. C’è quindi chi è contro e chi è favorevole alla discarica, abbiamo sentito i pareri dei cittadini di diversi comuni. I più preoccupati ovviamente sono i cittadini di Taggia ma la situazione riguarda tutta la Provincia, lo smaltimento sta a cuore a ciascuno di noi. Vi terremo aggiornati riguardo a questa sentita problematica. Francesco Basso

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Taggia

L’Eco della Riviera

giovedì 20 gennaio 2011

Cepollina al via del progetto Mus-e della Scuola Primaria Ha preso avvio giovedì 13 gennaio il progetto Mus-e (Musique Europe) nella Scuola primaria di Arma, che coinvolge tutti i bambini delle classi prime (sezione A e B) del plesso: le insegnanti Maria Rosaria Carugno, Paola Oliveri, Anna Albè e Piera Malversini saranno le coordinatrici del progetto insieme agli esperti selezionati dall’Associazione Mus-e. Hanno partecipato all’apertura dell’iniziativa il presidente di Confindustria Sandro Cepollina, il Consigliere e Coordinatore locale Marisa Boaro e il Dirigente Scolastico dott.ssa Daniela Siffredi. La prima attività rientra nell’ambito motorio, pertanto, l’artista selezionato da apposita commissione istituita dall’Associazione culturale di Imperia Mus-e, insieme alle insegnanti di classe, ha organizzato interessanti e piacevoli attività motorie ed espressive. E’ un progetto multiculturale europeo dedicato ai bambini che si propone di contrastare, attraverso esperienze artistiche, l’emarginazione e il disagio sociale nelle scuole dell’infanzia e primarie. È nato dalla mente di un artista, il celebre violinista e direttore d’orchestra Yehudi Menuhin, con lo scopo di promuovere l’integrazione e la valorizzazione delle diversità fra i più piccoli.

Nelle scuole raggiunte dal Progetto l’arte diventa mezzo e scuola di convivenza sociale. Sotto la guida di artisti professionisti, le discipline più diverse favoriscono l’espressività e l’accoglienza delle differenze. Il progetto Mus-e è attivo nella provincia di Imperia in via sperimentale dall’anno scolastico 2009/2010. Hanno partecipato al progetto, animato da 4 artisti di area visiva e di movimento, 3 scuole statali con 10 classi, per un totale di 220 bambini. Nel 2010/2011 il progetto è attivo anche in altri 4 plessi scolastici, per un totale di 7 scuole della provincia, interessando 17 classi (12 prime e 5 seconde) per un numero complessivo di 355 bambini frequentanti la scuola primaria. Essi saranno seguiti nel loro percorso di formazione e di integrazione da artisti dell’area visiva, musicale e di espressione corporea con capacità e competenze specifiche in stretta collaborazione e condivisione con i docenti di classe. Gli artisti (elenco alfabetico): Area Arti Visuali: Cinzia Vola, Marina Di Mattei, Ivano Tiengo. Area Movimento Espressivo: Elisabetta Bonzanni, Milena Lo Giudice, Ileana Mel, Roberta Firpo. Area Musicale: Luca Mazzara, Fabrizio Brezzo.

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Ventimiglia

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giovedì 20 gennaio 2011

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VENTIMIGLIA Ventimiglia dice “adieu” all’Ikea che va a Nizza Ancora una volta ci facciamo beffare dai nostri “cugini” della costa azzurra

Bordighera

Stasera incontro del Pd sulle mafie Estrosi

Ventimiglia. Ormai è fatta, la città di confine ha perso le ultime residue speranze di accaparrarsi l'Ikea che si sarebbe dovuta ubicare nella zona franca urbana di prossima realizzazione. Il presidente del colosso mondiale del mobile smontabile ha deciso che sarà Nizza la sede adatta dove far sorgere il grande magazzino dedicato all'arredo della casa a basso costo. E la stessa Nizza ha vinto il derby contro Mougins sull'assegnazione

della sede del gigante svedese del mobile. Lo stesso sindaco di Nizza, Estrosi, a riguardo disse qualche tempo fa in merito alla disfida tra Ventimiglia e Nizza sull'assegnazione dell'Ikea: “Sarebbe un peccato che un tale business, che genera molti posti di lavoro e atteso da molti consumatori andasse a Ventimiglia." E così è stato e la nostra riviera ligure, incassa l'ulteriore colpo dai “cugini” della costa azzurra molto più scaltri di

Le ricette di “casa Rachele” Cucina e solidarietà a Vallecrosia “Oggi cucinano loro” una pubblicazione di semplici ricette che però ha alle sue spalle una grande storia di solidarietà che ha arricchito le tre autrici ed i suoi protagonisti. Un’avventura che nasce circa un anno e mezzo fa da una “folle” idea di Bianca, che ha subito entusiasmato, Valentiva e Cristina cuoca, animatrice e segretaria della residenza protetta per anziani “casa Rachele “ di Vallecrosia di intervistare gli ospiti della struttura per scoprire i loro gusti culinari e carpire qualche segreto. Una “emozione unica ed irripetibile” ci dicono le tre autrici che durante il tempo che passavano ad intervistare quelli che sono diventati i protagonisti le ha “arricchite parecchio” vedendo l’entusiasmo dei tempi passati e dei ricordi tornare a galla e offrire un attimo di spensieratezza a quelle persone ormai non più giovanissime. L’iniziativa ha portato alla stesura di un semplice volumetto di ricette e non , inizialmente stampato in poche copie interamente a carico delle autrici, ma viste le tante richieste, si sta provvedendo in questi giorni a una nuova ristampa. Ci ricordano che l’iniziativa non ha nessun scopo di lucro e che eventuali guadagni verranno utilizzati per organizzare una grande festa dedicata agli ospiti di “casa Rachele”.

Scullino noi quando si tratta di fare affari. La colpa di questa sconfitta, andrebbe attribuita a Trenitalia che non ha risposto ai continui solleciti da parte del sindaco Scullino sulla concessione delle aree ferroviarie. Andrea Di Blasio

Questa sera alle 20 e 30 presso il Palazzo del Parco, il Partito Democratico di Bordighera ha organizzato un incontro dal titolo “La libertà non ha pizzo”. All’evento, nato per sensibilizzare la popolazione contro le mafie, interverranno: Lorenzo Basso, segretario regionale del Pd, Tano Grasso presidente nazionale delle associazioni antiraket (nella foto), la senatrice Roberta Pinotti, Matteo Lupi di Libera, l’onorevole Andrea Orlando componente della commissione antimafia e Donatella Albano consigliere comunale di Bordighera. a.d.b.

Lions Club Alta onorificenza a Sandra Santamaria I Lions Club Bordighera 8 luoghi e Bordighera Capo Nero Host hanno ospitato per la consueta visita annuale il governatore distrettuale del distretto Lions 108ia3 Italia: Carlo Calenda. La serata si è svolta martedì 11 gennaio presso il ristorante Manuel di Camporosso. Nel Corso della serata è stata insignita della più alta onorificenza Lions, il Melvin Jones Fellow la socia del Lions Club Bordighera 8 Luoghi Sandra Santamaria. L’onorificenza è stata consegnata come riconoscimento della attività svolta da Sandra Santamaria all’interno della associa- Sandra Santamaria e Carlo Calenda zione Lions.

Francesco Bedini, Lions Club 8 Luoghi Bordighera riceve il tricolore

Antonio Consiglio, Lions Club Bordighera Capo Nero Host riceve il tricolore

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7 giorni di cronaca

BREVI NEWS Panda prende fuoco per strada

Vallecrosia. Una Fiat Panda rossa che stava percorrendo via Col. Aprosio da Ventimiglia verso Bordighera, ha preso fuoco nei pressi della farmacia Zitomiski. L’autista ha percorso parecchi metri senza accorgersi delle fiamme che si alzavano dal cofano. Il primo soccorso è stato dato da alcune persone che sono intervenute con gli estintori procurati presumibilmente dai negozi attorno. Sul posto anche gli uomini della Polizia locale che oltre a bloccare il traffico e isolare la zona, si adoperavano per spegnere l’incendio. Solo l’intervento dei vigili del fuoco è riuscito però a domare completamente le fiamme. Per fortuna nessun ferito solo tanta di paura.

In fiamme casa a Taggia Taggia. Il tetto di una villa a due piani, situata, in via Del Piano, è andato in fiamme a cau-

sa del probabile malfunzionamento della canna fumaria. Lievemente intossicato il proprietario: D.G.A., di 70 anni, che si trovava all’interno con la moglie. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Sanremo, che hanno subito tamponato le fiamme, cercando di mettere in sicurezza l’abitazione. A lungo, invece, sono

L’Eco della Riviera

giovedì 20 gennaio 2011

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Ventimiglia 11 kg di hashish nel serbatoio dell’auto, 2 arresti I Finanzieri della Compagnia di Ventimiglia hanno arrestato 2 soggetti italiani, residenti in Toscana, trovati in possesso di 11 Kg di hashish occultati nel serbatoio della propria autovettura. I due corrieri, entrambi cinquantenni, si fingevano turisti e, nella notte tra sabato e domenica, attraversavano la barriera autostradale di Ventimiglia in entrata con la propria utilitaria. Il controllo dei finanzieri e delle loro unità cinofile, però, ha rivelato lo scopo reale del loro viaggio. Dopo accurati controlli sull’autovettura, il prezioso intervento delle unità cinofile delle fiamme gialle ha permesso di trovare, occultati all’interno del serbatoio, sette pacchi galleggianti nel carburante. Le successive operazioni di smontaggio dell’autovettura hanno permesso di portare alla luce le sette confezioni di sostanza stupefacente, contenenti complessivamente 11 Kg di hashish suddivisi in 75 panetti e 600 ovuli. Oltre alla sostanza stupefacente sono stati sottoposti a sequestro anche l’autovettura utilizzata per il trasporto, un’Alfa, e denaro contante per circa 1.000 Euro. I due soggetti sono stati tratti in arresto e, successivamente, tradotti presso il carcere di Villa Armea, a disposizione della magistratura. durate le operazioni di bonifica. I proprietari della villa, situata tra due fila di serre, si sono sentiti male, un po’ per il fumo respirato, un po’ per lo spavento.

Ruba la borsetta, 6 mesi di reclusione Ventimiglia. Una donna di 35 anni, che nel novembre del 2007, in una palestra della città di confine, ha trafugato la borsetta ad un’altra cliente, ha patteggiato, davanti al gup Eduardo Bracco, una pena a 6 mesi di reclusione. La donna aveva approfittato dell’assenza della proprietaria, per allungare la mano e portare via la borsa, che conteneva il portafoglio e altri effetti. In particolare ha prelevato una carta di credito con la quale ha effettuato alcuni acquisti in una cartoleria e un negozio di abbigliamento sportivo. E’ stato dalle indagini sulla carta di credito, che gli investigatori sono risaliti a lei.

Usa il taser per difendersi, fermato ragazzo di 22 anni Vallecrosia. Un ragazzo di 22 anni, di Bordighera, nel corso di un lite con altri giovani, impaurito da come si mettevano le cose ha messo in fuga i rivali puntando contro di loro un ‘taser’, la pistola che rilascia scariche elettriche, in dotazione alla polizia americana, è stato denunciato per porto abusivo di armi dai carabinieri della locale stazione. I ragazzi, tutti tra i 20 e i 30 anni, dopo una prima lite in una discoteca, forse per motivi di donne, hanno deciso di darsi appuntamento, di fronte al bar dei Fiori, nella piazza dell’ex mercato. Il ventiduenne, in preda al panico, si è presentato con il taser, che ha iniziato a sventolare, emettendo scariche elettriche ad alto voltaggio. A quel punto, gli altri ragazzi sono scappati, ma sono arrivati i carabinieri che lo hanno fermato.

Condannato a 2 anni per minacce e detenzione di armi Sanremo. Un pregiudicato ventimigliese, Alfonso B., che nel dicembre del 2006, a Ventimiglia Alta, aveva minacciato con una pistola un automobilista, nel corso di una lite, è stato condannato dal gup Eduardo Bracco a 2 anni di reclusione e 400 euro di multa. L’uomo, che ha ammesso i propri addebiti, era accusato oltre che delle minacce anche della detenzione abusiva di un’arma da fuoco. La lite era scattata per un futile motivo di precedenze. Dalle parole, i due sono presto arrivati ai fatti e Alfonso ha estratto l’arma, puntandola contro il rivale.

Rapinata con calci e pugni Vallecrosia. Un immigrato ungherese di 41 anni, Palla Zsolt Imre, ha tentato di rapinare una donna, di 45 anni, di Soldano. La signora è stata aggredita all’uscita di un negozio di alimentari, di via Colonnello Aprosio, con calci e pugni, anche al torace, e il rapinatore, con numerosi precedenti per reati contro cose e persone, tra l’altro da poco uscito dal carcere, è stato arrestato dai carabinieri.

53enne cade dall’albero, ricoverato al S. Corona Un uomo di 53 anni, A.M., è rimasto seriamente ferito in campagna, in seguito alla caduta da un albero da circa tre metri. L’uomo ha riportato

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7 giorni di cronaca

L’Eco della Riviera

giovedì 20 gennaio 201a

sospette fratture e contusioni ed è stato trasportato all’ospedale di Santa Corona di Pietra Ligure con l’elicottero dei vigili del fuoco.

è durata poco e l’uomo è stato nuovamente arrestato

Bambina cade e si frattura il 81 enne soccorso per malore in bacino piazza Colombo Ceriana. Una ragazzina sanremese di 13 anni

Infortunata il bomber della Girl Sanremese

è caduta da oltre 5 metri, a Ceriana, riportando la frattura in piu’ punti del bacino e una piccola ferita alla fronte. Le operazioni di soccorso sono state gestite dal personale sanitario del 118 che ha stabilizzato la giovane paziente, che è stata portata prima al pronto soccorso di Sanremo e poi, viste le condizioni è stata trasferita al Gaslini di Genova. La ragazzina, pur essendo molto spaventata, è sempre rimasta cosciente. L’incidente è avvenuto all’altezza dell’oleificio Crespi e sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.

Aggressione in commissariato Sanremo. Un uomo, di 81 anni, che lavora nella gelateria artigianale, di piazza Colombo è stato soccorso dall’automedica del 118 per un malore che lo ha colto nel laboratorio. Sembra che l’artigiano sia stato vittima di un ictus o, comunque, un disturbo di tipo neurologico. I concitati soccorsi hanno richiamato la curiosità della gente, che in quel momento passava per la strada.

Il buttafuori Gjeloshi torna in carcere Sanremo. E’ finita la breve latitanza di Gjeloshi Kin, buttafuori di professione nelle discoteche cittadine. Già arrestato per il possesso di una pericolosa pistola da guerra con matricola abrasa e per detenzione e spaccio di cocaina, l’ex buttafuori dei nightclub era stato messo agli arresti domiciliari poche settimane fa. In poco tempo l’uomo, dopo aver malmenato la sua convivente, era evaso ed aveva abbandonato l’Italia per la vicina Mentone. Dopo poco però Kin è rientrato a Sanremo rifugiandosi a casa di Giampaolo Prevosto, 42 anni, suo amico, che si era organizzato con tanto di telecamere di videosorveglianza per garantirgli il nascondiglio. Grazie però alle fonti informative dei carabinieri, la latitanza del Kin

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Sanremo. Tre poliziotti sono stati aggrediti con morsi, calci e pugni, da un immigrato nigeriano di 26 anni, Azehi Uyi, che, in preda a una crisi di follia, ha fatto irruzione nel piazzale del commissariato armato di sbarra di ferro e, dopo aver infranto a pugni il lunotto posteriore di una volante posteggiata, ha aggredito anche gli agenti intervenuti per arrestarlo. Alla fine, data la sua imponenza e, soprattutto, follia, sono dovuti intervenire in sei-sette poliziotti per ammanettarlo. L’uomo, che nel luglio scorso era già stato denunciato per lesioni e tentata violenza sessuale, ai danni della sorella, è stato per l’ennesima volta sottoposto a ricovero coatto e probabilmente verrà chiesta una perizia psichiatrica, data la sua pericolosità sociale.

Sanremo. Una delle giocatrici più rappresentative della Girls Sanremese, la 16enne Cecilia Musizzano, ha riportato una distorsione alla caviglia proprio mentre stava per segnare un gol, nel match contro il Molassana, vinto per 5-1. Il bomber della formazione matuziana è intervenuta su un passaggio di una compagna ed ha segnato ma nell’azione ha messo male un piede provocandosi una distorsione. Fortunatamente, dopo i controlli in ospedale, non sono emerse fratture ma la giovane calciatrice dovrà rimanere ferma per qualche settimana. Con questa vittoria la Matuziana rimane al comando della classifica

Raccolta firme per villa Mercede Sanremo. E’ iniziata la raccolta firme contro la vendita a privati di Villa Mercede sita nel quartiere San Martino. Questo il testo a cura del commitato promotore: “Noi cittadini di San Martino e di Sanremo, chiediamo con forza che Villa Mercede e il Parco non vengano venduti a privati. Chiediamo invece che venga recuperata come edificio di interesse pubblico e ridata alla collettività nel più breve tempo possibile, garantendo da subito la manutenzione dell’illuminazione, della pulizia e della sicurezza dell’area.” La raccolta continuerà in settimana presso i negozi del quartiere e verrà depositata in comune per far ragionare sul futuro della Villa dichiarata alienabile e vendibile.


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