Eco della Riviera n.03

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Giovedì 27 Gennaio 2011 - N. 3 - Anno 96 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE Franco Neri “Nuovo spettacolo” A 150 anni dall’unità d’Italia un viaggio ironico su come è cambiato il popolo italiano

da pag 37

Stagione d’opera La Filarmonica Italiana e l’Aida al Teatro di Ventimiglia

Io la penso così

Sanremo

Lavori in piazza Muccioli, l’ira dei commercianti pag. 20

Dracula

Sanremo: oasi protetta circondata da bracconieri pag. 9

Presentato al Casinò il team dell’Ariston

Roberto Basso

Zoccarato deputato a Roma, Di Ponziano sindaco a Sanremo? Ricordate la divisione del mondo in “rock” e “lento” di Adriano Celentano? Erano le 21 e 10 del 27 ottobre 2005 quando il “supermolleggiato”, cappottone, occhialetti, camicia sgargiante, inossidabili stivaletti ai piedi, esordisce in tv su Raiuno con la prima puntata del suo RockPolitik cantando in play back “C’è sempre un motivo”. Poi sale su un tavolo e divide il mondo in 2 categorie, quello “rock” e quello “lento”. Nella prima rientrano i fiori, Zeman, Valentino Rossi, Paperino, la donna, i jeans, Papa Raztinger ed il sesso. Nella seconda Moggi, Porto Cervo, il doppio petto, l’uomo, Topolino ed il silicone. Chi è “rock” è positivo, va veloce, produce, vince. Chi è “lento” è lento.. ....prosegue a pagina 3

Giri: “Casinò sempre in rosso, colpa della crisi, di Atene, di Sparta...” pag. 6

FESTIVAL 2011

L’editoriale di:

Imperia

Caso Rifiuti

Porto Imperia Spa: grazia o condanna rimandata? da pag. 16

Comitati “No alla discarica Colli” e nuovi possibili siti pag. 13 e 29

pag. 11 L’addio a Pablo Rossi The king, il re dei fotoreporter “Per il mio ultimo viaggio solo la mia macchina fotografica, una boccetta di profumo e L’Eco della Riviera”



Editoriale

coi baffi

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giovedì 27 gennaio 2011

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Nel 2011 il casinò rischia di incassare ancora meno del 2010. Si parla di soli 65 milioni, un fallimento. Di Ponziano ci ripensa?

I

l sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, secondo il Celentanpensiero, senza dubbio è un politico “rock”. Rispetto ai suoi colleghi sindaci degli altri 66 Comuni della provincia di Imperia ogni settimana diventa sempre più “rock”. Indubbiamente è un abilissimo comunicatore, è sempre sui giornali, in tv. alla radio, nei siti internet. E’ un vulcano. Come si dice in gergo “si sa vendere”, anche quando le spara grosse. E’ giovane, parla bene, sorriso accattivante, sogna, fa sognare, ha mille idee, mille progetti eppoi, importantissimo, a differenza di tanti altri non è stato destinatario o è inseguito da avvisi di garanzia. Zoccarato lo nega e lo negherà sino alla morte, strategicamente fa bene anche per non farsi nemici, ma è convinzione comune che stia lavorando per fare il grande salto: lasciare la poltrona di sindaco di Sanremo e puntare su Roma, conquistarsi alle prossime elezioni (tra qualche mese?) un posto di onorevole al Parlamento con la maglia del Pdl. Indubbiamente oggi Zocrock è il sindaco che ha più voti di tutti, più di Strescino ad Imperia o Scullino a Ventimiglia. E’ comprensibile che punti in alto, nel Pdl è un leader indiscusso. Chi alle elezioni comunali di due anni fa, dopo la caduta di Borea e del centrosinistra, aspirava di diventare sindaco al suo posto oggi, spontaneamente, obtorto collo o per ragioni strategiche, come si dice “di riffa o di raffa” sono tutti con lui. Nessuno è più avversario, tanto meno rivale. Sono diventati tutti “collaboratori”. Gianni Rolando, per esempio, Zoccarato lo ha messo a dirigere l’Amaie. Di Meco, anche di lui si diceva fosse in pole position per Palazzo Bellevue, a giorni lo promuoverà alla presidenza della Casinò Spa. A Solerio ha dato i gradi di assessore alle Società Partecipate. Per Di Ponziano presto potrebbe essere pronto un ricco

Leadership

Zoccarato è il nuovo uomo immagine del Pdl di Imperia Zoccarato

contratto di super consulente e via cantando. C’è però una differenza sostanziale: Zoccarato, per dirla con Celentano, è “rock”, gli altri sono “lenti”. Zocrock, con al fianco sempre il suo fedele e prezioso braccio destro Giorgio Giuffra, sta acquistando sul campo la leadership. All’inizio sarà stato anche scelto ed aiutato dall’ex ministro Claudio Scajola, ma con il passare dei mesi è stato un ottimo allievo, ha bruciato le tappe, vuole marciare sempre più veloce, 100, 200, 300 all’ora. Il tempo è denaro, chi ha tempo non aspetti tempo. Come dargli torto. Gli altri, forse, preferirebbero frenare un po’, capire meglio cosa potrebbe accadere, saperne di più sul futuro. Forse i vari Di Meco, Di Ponziano, altri consiglieri ed assessori del Pdl hanno qualche perplessità. Zoccarato si prende tutto, fa il rubamazzo, il festival è suo, la Rai è roba sua, il turismo è suo. L’opposizione, i partiti di minoranza, con la loro inesistenza, lo aiutano, lo incoraggiano nella marcia trion-

Giuffra

fale. Donato Di Ponziano, dopo due anni di forti contrasti, da un mese a questa parte a Zoccarato ed a Giuffra ha mostrato, prima con la trasferta natalizia in Egitto in first class e trattamento Vip, poi alla Juventus a Torino con il presidente Andrea Agnelli, che è forte e gode di notevole considerazione e vaste aperture in Italia e all’estero. Però... C’è sempre un però. Il casinò va male. Gli incassi continuano a precipitare. Nel 2010 gli introiti della casa da gioco sono stati di 75 milioni. Quest’anno, già a fine gennaio, si registrerà un ulteriore minor incasso di 1 milione. Se continuasse questo trend gli introiti del 2011 rischiano di non arrivare neppure a 65 milioni.

Un disastro per il bilancio di Sanremo e degli altri Comuni della provincia. Si rischia il fallimento. Se mai dovesse accadere tutto questo Di Ponziano, che ha annunciato le dimissioni ed è stato ridimensionato, non dovrà più renderne conto. Il peso della sconfitta ricadrebbe sul sindaco, sulle scelte fatte, sugli uomini che ha promosso, che ha ingaggiato o lasciato che altri assumessero come consulenti, “quadri”, manager, direttori con super stipendi, tutti pagati con denaro pubblico. Attenzione a questi contratti, a chi forse potrebbe non servire, non essere così indispensabile se non fosse raccomandato, perchè si usa denaro pubblico e si rischia di finire al centro di pesanti quanto sacrosante contestazioni. In questi giorni a Sanremo si chiacchiera molto di possibili cambiamenti in giunta con l’uscita di Di Meco, del futuro Cda

del casinò, di sindacati, del peso di Ghersi e Giancaterino. Di Ponziano tiene banco. Chi lo conosce dice che Donato, in cuor suo, non sarebbe più così convinto delle dimissioni. Potrebbe ripensarci per la seconda volta. Si dice anche che Di Ponziano punterebbe ad un ruolo anche amministrativo, ad una possibile carica politica, che preferirebbe, tra qualche mese, una poltrona di assessore (Turismo?) piuttosto che una consulenza anche se pomposa come quella di “ambasciatore del casinò e del turismo di Sanremo nel mondo”. Di Ponziano ha tra le sue qualità anche l’ambizione, punta sempre a ruoli di prestigio. Le giuste retribuzioni non basterebbero, sarebbe tempo di avere un posto al sole della politica. Un futuro da sindaco di Sanremo? Dopo Zoccarato, perchè no. Se fosse tutto vero però come si conciliano le sue dimissioni “per stanchezza” dal casinò. Di Ponziano è una persona seria. E’ un ottimo pierre, sa navigare, sa quando agire e quando stare fermo. Non brucia i tempi. Fiutato come tirava il vento voleva un rapporto con Zoccarato e quando grazie alla Cisl di Roma a novembre ha avuto l’occasione giusta, ha colto il momento ed ha organizzato alla grande la trasferta con il sindaco e Giuffra in Egitto. Se però a Sanremo non arrivano gli sceicchi a spendere e a spandere, ad investire ingenti capitali, a giocare al casinò o altri come loro, saranno vacche magre. Se il casinò non aumenta gli incassi sarà un danno per tutta la città. Zoccarato è “rock”, ha una leadership forte. La sua nave tiene il mare, ma lo scoglio casinò non è da sottovalutare. Se non ci saranno risultati potrebbe trasformarsi nell’iceberg del Titanic, bloccare la corsa a Civitavecchia, impedire di vedere il biondo Tevere e conquistare Roma caput mundi. C’è tempo perchè tutto questo non avvenga. Roberto Basso

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Sommario

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giovedì 27 gennaio 2011

News in primo piano Caso rifiuti

SOMMARIO

Taggia contro la discarica Colli e nuovi siti per lo smaltimento

Servizi speciali Io la penso così di Bruno Giri Il ritorno di Dracula Addio Pablo, il paparazzo di Sanremo Le primarie dei giovani del PD

pag. 6 pag. 9 pag.11 pag.14

pag 13 e 29

Imperia Porto di Imperia, nuovi inquietanti retroscena Tassa di soggiorno, albergatori in rivolta

Addio Pablo

pag.16 pag.18

L’Eco saluta il re dei paparazzi, grande amico e strabiliante fotografo

Sanremo Addio ai programmi Rai da Sanremo Lavori in piazza Muccioli, l’ira dei commercianti

pag.19 pag.21

pag 11

Ponente Taggia: discarica ai Colli, parlano i cittadini Ventimiglia: il kebab salva l’agosto medievale

pag.29 pag.31

Rubriche Magazine Sette giorni di cronaca Scuole di S. Pietro e via Volta Personaggi storici Sport Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.37 pag.33 pag.24 pag.44 pag.47 pag.51 pag.60

Il porto di Imperia rischia di sparire? Stasera alle ore 21 su Primocanale

Conti

Caltagirone

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Lanteri

Nattero

Verda

Fossati

Il porto di Imperia rischia di sparire? Il Tar perchè ha bloccato Caltagirone? Chi ha comprato i posti barca possono dormire sonni tranquilli? I pubblici amministratori hanno responsabilità? Di questo scottante problema che investe Imperia e l’intera provincia se ne discuterà stasera in tv a Primocanale, a “Destra e Sinistra”, il programma di attualità condotto da Roberto Basso. Ospiti in studio l’architetto Paolo Verda (capo gruppo Pd nel comune di Imperia), l’avvocato Giuseppe Fossati, (capo gruppo Fli), Carla Nattero (capo gruppo Sel) e l’assessore ai lavori pubblici del comune di Imperia Luca Lanteri. Tra gli invitati Carlo Conti (direttore Porto di Imperia Spa). La trasmissione sarà trasmessa in replica domani alle 16 e domenica mattina alle ore 9.

Kontiki a Sanremo, attentato incendiario Incendio doloso ai danni di una piccola imbarcazione di legno, situata sul retro dello stabilimento balneare Kontiki, di corso Marconi, a Sanremo. Sul posto e’ intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del locale distaccamento. Si cerca di ricostruire la vicenda e sembrerebbe che la barca, assieme ad una catasta di legno servisse come innesco per incendiare la parte in muratura dello stabilimento, che al momento dei fatti era chiuso, cosi’ come l’annesso ristorante. Tutto farebbe ricondurre ad un attentato incendiario.



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Attualità

L’Eco della Riviera

giovedì 27 gennaio 2011

Io la penso così Il casinò è sempre in rosso di Bruno Giri

Nell’anno del Coniglio, favorevole ai politici secon

I

Capodanni non finiscono mai: da quasi cinque mesi, il 9 settembre scorso, gli ebrei hanno celebrato il loro, dopo altri due, il 7 dicembre, c’è stato quello islamico, poi è toccato al nostro e a quello dei copti che è caduto il 7 gennaio, e presto, il prossimo 3 febbraio, un miliardo e quattrocento milioni di esseri umani, cioè un quinto della popolazione dell’intero pianeta, saluteranno l’anno nuovo, quello del Coniglio. Sono i cinesi. Leggo nel loro oroscopo tradizionale che Buddha l’Illuminato per premiare il simpatico mammifero ed esaltarne la mansuetudine gli ha assegnato il quarto posto nel ciclo pluriennale periodico dei dodici rami terrestri. L’anno del Coniglio secondo la leggenda astrologica è dedicato ai diplomatici e ai politici. La qual cosa, prima di entrare nel merito delle questioni che intendo affrontare, mi ispira una serie di riflessioni. Non tanto sulle “feluche pettegole” che, complici le spiate degli hacker cinesi, Wikileaks ha bruscamente proiettato al centro dell’attenzione mondiale, quanto piuttosto sul ruolo che le relazioni esterne e la “politica estera” sono chiamate a svolgere a tutti i livelli di governo della “res publica” e quindi anche in una comunità amministrativa minore, come la nostra. Che, in quanto istituzione, è cosa assolutamente diversa dai singoli individui, dalle loro simpatie o antipatie e perfino dalle loro idee, sempre che ne abbiano. Lo sottolineo dopo le entrate a gamba tesa di Zoccarato e Strescino nelle polemiche con la Regione sul porto di Imperia, sul Mercato dei Fiori, su Area 24 e sulla pista ciclabile, dimenticando le doverose regole della diplomazia nell’interesse delle istituzioni pubbliche da loro rappresentate. Ma meritano il cartellino

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giallo anche gli amministratori del “tanto peggio tanto meglio” per i quali l’opposizione si fa solo con la carta bollata e lanciando in continuazione secchiate di m.... nel ventilatore. Però l’anno del Coniglio mi porta soprattutto a riflettere sul ruolo della Politica ai vari livelli della convivenza umana, fin da quando cinque secoli prima di Cristo dai quattro angoli dell’Universo conosciuto Confucio, Buddha, Zarathustra, Isaia e Geremia, Platone e Aristotele senza sapere l’uno dell’altro hanno posto all’umanità le tre domande esistenziali che a Tahiti il pennello di Paul Gauguin renderà immortali: “D’où venons nous? Que sommes nous? Où allons nous?”. Se per ciascuno di noi nel corso della sua vita sarà la fede religiosa e la coscienza morale a dover rispondere, toccherà invece alla Politica fornire ogni volta risposte convincenti in nome dell’intera umanità e per conto delle infinite aggregazioni nelle quali il caleidoscopio sociale la scompone e ricompone di continuo. E’ a questo punto che concludo le mie riflessioni con una quarta domanda: “I politici di casa nostra nell’Anno del Coniglio che dovrebbe esaltare il loro ruolo, hanno almeno un barlume di risposta da dare alle tre domande precedenti?”. E’ un modo elegante, diplomatico e politicamente corretto per introdurre una serie di questioni sulle quali è ormai radicato nella stragrande maggioranza di noi

il sospetto di essere finiti nelle mani di gente senza passato e senza futuro e che riguardo all’oggi non ha ancora capito in che mondo si trova. Il sospetto diventa certezza a mano a mano che dalle nostre parti se ne va in fumo molta della carne che da oltre un decennio sta cuocendo al fuoco della Politica. Un’esperienza dalla quale per non scottarsi le dita finiscono inevitabilmente col prendere le distanze tutti i cuochi capo brigata mandati allo sbaraglio da chi, per dirla con Bennato, “muove i fili e fa ballare i burattini, marionette, commedianti, balleranno tutti quanti, tutti i capi di partito e su in alto Mangiafuoco, fa le scelte, muove i fili e si diverte”. Non c’è bisogno di spiegare che sto parlando di Scajola e dei suoi “pupi”, Di Ponziano, Russo, Rolando e dei loro sostituti, destinati prima o poi a immolarsi uno dopo l’altro sull’altare della Politica. Sotto questo profilo l’esempio del casinò è per me come la parabola dei talenti, con l’unica differenza

Il casinò di Venezia

che non ha ancora ricondotto nessuno sulla retta via. Per il resto la narrazione evangelica si adatta perfettamente alla storia recente della nostra casa da gioco, in particolare per l’anatema che colpisce il “servo malvagio e infingardo”, quello che invece di mettere a frutto il danaro ricevuto lo ha nascosto sottoterra: “Servo fannullone, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse! Gettatelo fuori nelle tenebre, là sarà pianto e stridore di denti (Matteo, 25,14)”. Più laicamente l’epilogo mi ricorda la profezia di Mark Twain per il quale “tra vent’anni a deluderci non saranno le cose che abbiamo fatto ma quelle che non abbiamo fatto”, e la sua esortazione a “levare l’ancora, ad abbandonare i porti sicuri, a catturare il vento nelle nostre vele, a esplorare, sognare, scoprire”. Esattamente l’opposto di quello che la Politica ha fatto e sta facendo col casinò. Il quale, anche se sulla sua facciata c’è l’etichetta “Casinò Municipale”, non è affatto una municipalizzata di servizi pubblici industriali, tipo quelle che gestiscono, per esempio, le reti di distribuzione dell’elettricità, dell’acqua o del gas, ma è la classica impresa turistica privata, al pari di un qualsiasi albergo o stabilimento termale, con la sola, chiamiamola, “peculiarità”, che il suo proprietario è il comune di Sanremo.

Sto parlando di un ente pubblico territoriale, cioè di una istituzione pubblica alla quale la Politica dovrebbe precludere l’esercizio di ogni attività economica che comporti un rischio di impresa, sia che lo faccia direttamente e sia che ciò avvenga in forma surrettizia grazie all’interposizione di una “testa di legno”. Se non altro perché il Comune è uno di quei soggetti che non potendo fallire con la loro irresponsabilità patrimoniale provocano gravissime turbative nel libero mercato e agendo spesso in regime di “quasi-monopolio” ne alterano i meccanismi e il naturale andamento. Col risultato, finché dura la pacchia, di farci vivere in un sistema “drogato”, al di sopra delle nostre reali possibilità, ma quando la bolla scoppia di farci precipitare in una depressione profonda, come quella che abbiamo di fronte. Per tornare alla parabola del Vangelo, il casinò dunque, avendo un Padrone che “miete dove non ha seminato e raccoglie dove non ha sparso” per trarne frutto avrebbe dovuto affidarsi a chi invece l’attività di mietere e di raccogliere la esercita professional-

Il casinò di Campione


Attualità

L’Eco della Riviera

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o: colpa della crisi, di Atene, Sparta, e di Garibaldi

ndo il calendario cinese, usciranno altre barzellette-slogan per il rilancio della Casa Bianca? mente come mestiere, là un banchiere qui un biscazziere, e così al ritorno, cioè a fine anno, poter ritirare il proprio interesse, che nel caso nostro è il canone netto di concessione. Al casinò, come sappiamo, le cose sono andate invece in maniera assai diversa. Infatti il metaforico “servo malvagio e infingardo” – cioè la Politica e i suoi chierici – anziché finire nelle tenebre, “là dove sarà pianto e stridore di denti”, si prepara a celebrare come il Mago Otelma l’ennesimo rito propiziatorio. Ciò avverrà il 1° marzo prossimo, in coincidenza con la chiusura del disastroso esercizio sociale 2010 e al passaggio dall’anno cinese della Tigre a quello del Coniglio, e si concluderà con una miracolosa metempsicosi, grazie alla quale l’anima di uno si reincarnerà nel corpo dell’altro e questa volta, leggo sui giornali, da Di Ponziano trasmigrerà nel corpo di un chierico consacrato, precisamente di un politico locale con la patente “di lungo corso”. Mentre sta diluviando e siamo con l’acqua alla gola preoccupa soprattutto in tutto questo il fatto che la

Saint Vincent

Politica, cioè chi dovrebbe rispondere alle tre famose domande esistenziali, lo faccia attraverso un rito magico ricorrendo alla “danza della pioggia” e imprecando contro Giove Pluvio invece di riparare all’asciutto o almeno aprire l’ombrello. Di qui il timore di avere a che fare con gente che non conosce affatto l’azienda, ne ignora la provenienza, la reale situazione e purtroppo non ha la minima idea di dove sta andando a finire. Salvo poi, prima di affogare, cascare dalle nuvole come sta già succedendo in questo momento per i conti in rosso del mercato dei fiori e della pista ciclabile. Ecco perché è venuto il momento di smontare in via preventiva tutta una serie di slogan che la classe politica di destra e di sinistra è andata costruendo in questi ultimi dieci anni soprattutto sul casinò per giustificare la propria indebita ingerenza in scelte strettamente tecniche, per costruire alibi ai propri errori e spesso alle proprie malefatte e per farci accettare situazioni altrimenti inaccettabili. Sono il parto di una “pseudo-logica” economica che non sta in piedi, una specie di “pensiero debole” ricavato da un cocktail di argomenti che fanno a pugni tra di loro ma che quotidianamente copiati e incollati in relazioni, piani di impresa, comunicati e conferenze stampa e mille altre forme di esternazione acquistano una certa forza di persuasione. Si parte dalla crisi finanziaria globale, che è struttu-

rale e di sistema e nulla ha a che vedere con l’andamento negativo di una casa da gioco, e si arriva a quella economica nazionale che invece ci tocca in pieno, ma che è congiunturale, anche se di medio periodo, e che si doveva fronteggiare con misure ad hoc adottate a tempo debito, nel modo giusto e in misura adeguata. C’è poi la storiella del “mal comune mezzo gaudio” o, se si preferisce, di “Atene piange e Sparta non ride”, volendo rendere omaggio all’ossessione federale dei nostri giorni, della quale la guerra del Peloponneso e l’individualismo delle polis greche rappresentano la matrice storicoculturale più antica, nella speranza che per Bossi & Calderoli non diventi anche un modello da copiare. Storiella consolatoria, fatta di percentuali e di grafici policromi, e innaffiata di “Blood, Toil, Tears and Sweat” che evocano il “Sangue, fatica, lacrime e sudore” promessi da Garibaldi nel ’49 alle reclute della sua “Legione Italiana” ai tempi della Repubblica Romana e della fuga di Pio

IX a Gaeta. Però i sacrifici non valgono per tutti, perché le trasfusioni di sangue colpiscono solo il bilancio comunale, cioè noi, con continue riduzioni del canone e speculare salasso dalle nostre tasche per pareggiare i conti, a faticare sono sempre i soliti scemi, a piangere è l’indotto turistico-commerciale cittadino e a sudare non è certo la dirigenza e men che meno il cda aziendale. Ma soprattutto certe rinunzie non servono a niente, anzi sono controproducenti perché si traducono nell’asfissia e nell’anoressia di una attività economica che, anche senza esserlo, deve apparire prospera e opulenta, felice e gaudente per poter continuare a vendere fumo, e riuscire a farlo con le pezze nel didietro è davvero un’impresa disperata. Il fatto che Venezia, Campione e Saint Vincent non si sentano bene non può consolarci del fatto che noi stiamo male, anzi malissimo, soprattutto perchè le condizioni del nostro organismo e quelle del bacino turistico nel quale vive sono di gran lunga peggiori delle loro. Ed è proprio sullo stato di salute della struttura aziendale e del suo ambiente socio-economico che si è abbattuto il maggior numero di barzellette. In questo periodo le più gettonate dagli ingenui e dai creduloni sono quelle, per tornare alla parabola, che definirei dei talenti. Tutti i giorni ne sentiamo una, mi limito alle migliori,

tipo “La sai l’ultima ?”. Per rilanciare il casinò bisogna che la società per azioni che sta gestendolo si intesti alcuni immobili attualmente intestati al Comune, così le banche potranno coprirla di talenti che lei potrà investire in promozione e sviluppo. Potrebbe essere la riedizione di quella del padrone di un cane del valore di un miliardo che riesce a venderlo spuntando tutto intero il prezzo, a patto però di accettare in pagamento due gatti da mezzo miliardo l’uno. Ma potrebbe essere anche la riedizione di quella del soldato che caduto nella trincea nemica grida al suo capitano di aver fatto un centinaio di prigionieri e all’ordine di portarli indietro risponde: “Signor Capitano, non mi lasciano venire!” Eh sì, perché anche se le banche glieli dessero tutti in contanti, i talenti, il gestore non sarebbe in grado di spenderne neppure uno in investimenti, come ben sappiamo dai tempi dell’Amministrazione Bottini quando Casale e Martinelli credevano di poter realizzare direttamente il Roof Garden e il parcheggio e hanno dovuto picchiarci di naso per rendersi conto che non era consentito. Di barzellette come questa sul casinò ce n’è ormai da farne un libro, anzi una enciclopedia: l’ultima in ordine di tempo era quella sulla succursale in Egitto, con la quale Zoccarato ha rilanciato su Di Ponziano che nel suo slancio verso il futuro si era fermato sulla nostra sponda del Mediterraneo, a Taormina.Ma all’ultimo minuto è arrivata la migliore, quella del cda con telecomando che permette a Zoccarato di cambiare canale al casinò a sua discrezione e piacimento, ma soprattutto che serve a spegnere l’audio, cosa che date le esternazioni che abbiamo dovuto subire in questi anni da Di Ponziano è veramente una figata.

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giovedì 27 gennaio 2011

Boccalatte - Fasolo: nuove accuse Le indagini dei carabinieri sulla vicenda del presidente del tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte, e del suo autista, Giuseppe Fasolo, stanno aggravando ulteriormente la posizione dei due indagati. Per il giuduce Boccalatte non ci sarebbero solo dubbie decisioni su varie misure preventive prese nei confronti di alcuni esponenti della mala locale, ma anche altri provvedimenti di “favore” per quanto riguarda l’ambito civile; aste giudiziare, fallimenti, disposizioni testamentarie, eredità e altre centinaia di provvedimenti nel campo del diritto pubblico e privato sono in mano degli investigatori. Il giudice Boccalatte non è stato ancora raggiunto da nessun provvedimento giudiziario, ma solo da un avviso di garanzia, necessario per procedere con le perquisizioni; al momento è ancora in ferie, Boccalatte in attesa, insieme al suo avvocato difensore Alessandro Moro“L’autista Giuseppe Fasolo ni, di sapere quali siano le accuse ufficiali. Per avrebbe preso mazzette da Fasolo, oltre all’accusa di millantato credito, si esponenti della malavità aggiungerebbe anche quella di corruzione, emerlocale in cambio di favori sa dall’esame degli incartamenti in mano degli investigatori; avrebbe, infatti, preso “mazzette” giudiziari” dai malavitosi della zona, in cambio di intercessioni a loro favore che avrebbero garantito il respingimento delle misure di prevenzione come gli arresti domiciliari. Fasolo, difeso dall’avvocato Alessandro Mager, resta in carcere a Torino e sarà sentito ancora in questi giorni dai magistrati. L’inchiesta è partita nel dicembre 2009 a seguito di alcune intercettazioni telefoniche e ambientali richieste dal procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone, a seguito dell’indagine sulle attività della criminalità organizzata nella provincia di Imperia; cimici sono state piazzate nell’ufficio di Fasolo, in casa e nell’auto di servizio. L’unico giudice indagato rimane Gianfranco Boccalatte, mentre gli altri presunti “amici” sono stati sentiti come testimoni. Due i casi che potrebbero essere collegati con questa vicenda; quello di un esponente della mala locale cui non furono state applicate le misure preventive richieste dai carabinieri e al fallito attentato al tribunale nel novembre 2008. M.I.

Minacce alla Sanremese: ancora Niki Trazza Nicola Trazza sarà sentito venerdì 28 dal pm Antonella Politi non solo per il caso dell’omidicio Isolani dello scorso dicembre, ma anche per le presunte minacce a quattro giocatori della Sanremese e per vari attentati incendiari ai danni della squadra nel 2009. Le indagini della procura e dei carabinieri, tramite l’esame di tabulati di cellulari, intercettazioni telefoniche e filmati, hanno rivelato possibili collusioni del ragazzo di Praia Mare con la vicenda. Ma non solo. All’epoca delle minacce non avrebbe agito da solo, ma in compagnia proprio di Giovanni Isolani; da qui l’ipotesi che i due avessero dei mandanti. Nel frattempo i calciatori della Sanremese hanno fornito la loro versione dei fatti; tra coloro che avrebbero subìto pressioni, Koffi, Visone e Perelli hanno dichiarato che Nicola Trazza nessuna minaccia è stata rivolta nei loro confronti. La pistola usata per le presunte minacce, tutt’ora scomparsa, potrebbe essere la stessa dell’omicidio Isolani e proprio indagando su quest’ultimo caso che i carabinieri sono arrivati ad avviare anche questa indagine e a scoprire le estorsioni. Nel frattempo il presidente della Sanremese Marco Del Gratta si dichiara completamente estraneo alla vicenda: “Sono amareggiato per questa situazione ancora tutta da verificare e della quale io non so nulla”. Intanto l’indagine va avanti e nuove verità starebbero per venire fuori in questi giorni; si parla infatti di altre persone iscritte al registro degli indagati che renderebbero il quadro completo e chiaro per ricostruire la vicenda da zero e risalire non solo ai veri mandanti ma anche, e soprattutto, alle motivazioni di queste azioni. M.I. Marco Del Gratta

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Attualità San Francesco di Sales Il messaggio del Vescovo ai giornalisti Carissimi Operatori della Comunicazione, sono dispiaciuto di non poter celebrare la S. Messa in onore di san Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti cattolici. Mi rendo presente con un saluto cordiale ed un Messaggio che ritengo doveroso condividere con voi, giornalisti, soprattutto se cre- Il vescovo Careggio denti. Desidero innanzitutto ringraziarvi per il non facile lavoro che svolgete a favore della comunità, specie quando siete animati dal nobile intento di favorire la crescita umana, civile e spirituale dei cittadini. Siete voi i primi, infatti, a registrare il malessere sociale e quanto la nostra società locale sia cambiata in peggio nel giro di pochi anni. Non può essere che così, visto che il progressivo allontanamento tanto dei singoli, quanto di molte istituzioni, dai valori cristiani della vita e l’emarginazione della religione dal tessuto connettivo della società. Le notizie di cronaca, che riempiono le pagine dei quotidiani, denotano infatti il grave indebolimento dei principi morali, sia personali sia collettivi, a grave scapito dei cittadini onesti i quali, già provati dalla precarietà sociale ed economica, non sono neppure più aiutati a scoprire i valori della singola persona e del bene comune, a causa di una visione sempre più soggettiva della vita. I risultati sono quelli che conosciamo. Di fronte a questa visione sempre più riduttiva ella coscienza, che spinge ad agire in base al proprio immediato tornaconto, è facile tentazione per i mass media lasciarsi risucchiare dalle notizie più negative e riportare soprattutto gli aspetti peggiori della società. Pur rispettando il dovere dell’informazione, mi domando quando si arriverà a capire che i lettori hanno pure il diritto dis coprire le notizie positive che non mancano, ma che il più delle volte non hanno uno spazio giornalistico. In tal senso approvo quanto venerdì scorso il presidente della Repubblica Italiana ha ricordato ai giornalisti, ossia il giusto equilibrio tra il diritto di cronaca e la riservatezza dei fatti , rispetto della verità e della dignità della persona. C’è un’etica professionale che non può essere impunemente violata, neppure sotto l’ambigua giustificazione del dovere fare il proprio mestiere: anche il delinquere può diventare un lavoro, ma non per questo è lecito fare il male. Cari giornalisti, se vogliamo essere amanti della verità e rispettosi della dignità della persona, se desideriamo il vero progresso umano, valgono epr tutti, anche epr gli operatori della Comunicazione le parole di Benedetto XVI rivolte venerdì scorso 21 gennaio ai dirigenti e agenti della Questura di Roma:” le nuove sfide”- ha detto il papa- “che si affacciano all’orizzonte esigono che Dio e l’uomo tornino ad incontrarsi e le istituzioni pubbliche ritrovino la loro “anima” , le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all’azione pratica.” A queste condizioni S. Francesco di Sales vi benedirà e impedirà che la vostra coscienza si possa gravare di una responsabilità morale pari a quella dello sciacallaggio che vive di catastrofi e di vicende da basso Impero. Vi saluto con viva cordialità, augurandovi ogni bene ed un sereno Anno Nuovo.


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L’Eco della Riviera

giovedì 27 gennaio 2011

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Sanremo, oasi protetta circondata da bracconieri Troppi gessati marrone, cappotti cammello, zoccole e tacchi a spillo

Gomorra, con Sodoma, sono state due delle mitiche “cinque città della pianura” situate nei pressi del Mar Morto, distrutte da Dio, secondo la narrazione della Bibbia (Genesi, 19), per la corruzione dei loro abitanti. Tradizionalmente la distruzione di Gomorra è stata attribuita allo stesso peccato che aveva causato la distruzione di Sodoma, e il nome di Gomorra nella letteratura antica è sempre citato o in associazione con il nome di Sodoma (“Sodoma e Gomorra”), o per sostituirlo: Gomorra viene correntemente usato come sinonimo di corruzione e decadimento morale e umano, anche se il più recente richiamo letterario, il libro-inchiesta di Roberto Saviano, “Gomorra”, “gioca” con la parola per via della sua assonanza con camorra. Fortunatamente per noi a Sanremo parlare di “Gomorra” è sicuramente fuori luogo, a parte quattro patacche e la tradizionale sfilata, in occasione del Festival della Canzone, di gessati marrone, cappotti cammello, “zoccole ‘e tacchi a spillo” e tracagnotte massaie del sud in improponibili abiti di lamé; ma, quanto a decadimento morale ed umano, nel nostro piccolo ci difendiamo bene, sicché, anche per non violare i diritti di autore di Saviano, la situazione mi pare evocare più Sodoma, la più importante delle cinque città della pianura distrutte da Dio per empietà dei loro abitanti, che Gomorra. Sanremo è sempre Sanremo e non può essere confusa con Scampia. Una lettura dei “bollettini di guerra” contenuti nelle cronache locali di Sanremo dal 1981 ai giorni nostri

evidenzia una tambureggiante alternanza di episodi di malcostume e di malaffare che contraddistinguono l’ultimo trentennio ed accompagnano l’inarrestabile declino della città, legate dal filo rosso delle vicende collegate alla casa da gioco e del Festival della Canzone, croce e delizia della nostra città, ma non solo. Siamo riusciti addirittura ad infilare l’Aurelia Bis nel cimitero di Valle Armea, del comparto ediliziourbanistico è meglio non parlarne, non so neppure se mio figlio vedrà terminate le opere a terra di PortoSole o l’Aurelia bis che prosegue con ritmi da SalernoReggio Calabria e neppure a doppia corsia, come nella sua prima parte e come venne (passato remoto) progettata e avrebbe dovuto essere fatta. Il resto è cronaca dei giorni nostri: sprecopoli, giustiziopoli, portopoli e avanti coi carri ! E’ un ciclopico casino in cui tutto si inzacchera, in cui tutto si impantana e l’aria si fa greve ogni giorno di più; un mefitico cocktail di interessi, presunzione ed incompetenza in cui nulla è chiaro (forse perché non lo deve essere), in cui “non c’è niente di più definitivo del provvisorio”, e che fa sorgere spontanea una domanda: nelle altre città succedono cose di questo genere? Perché comuni con bilanci di gran lunga inferiori riescono a portare avanti progetti strutturali ed assi-

PORTOSOLE

curare ai cittadini servizi con standard infinitamente superiori ed a costi ragionevoli? Perché a Sanremo non è possibile fare niente senza invilupparsi in ricorsi al Tribunale Amministrativo, iscrizioni nel registro delle notizie di reato con annessi e connessi, cause civili di durata secolare? Se ne accorgono solo adesso? Penso che sia i cittadini (quelli che non hanno parenti nella nomenklatura o inconfessabili interessi), che gli imprenditori (quelli indipendenti e che operano secondo le regole del mercato), di simili ammennicoli

ne farebbero volentieri a meno, per cui, tendenzialmente, ritengo che le responsabilità vadano cercate altrove, nella macchina che genera questi problemi. E non è una questione di schieramenti ma di vero e proprio prolasso istituzionale. Nessuno, ripeto nessuno, si è preoccupato di valorizzare la parte sana della società civile, ormai arroccata su se stessa come in un oasi per la fauna protetta circondata da bracconieri; abbiamo assistito a troppi disinvolti giri di valzer e cambi di casacche nell’intervallo

della partita per poter comprendere in quale formazione militino i giocatori e quale sia il loro vero ruolo, ed anche l’arbitraggio ha lasciato molto a desiderare: è bastato l’avvicendamento del guardia-linee perché tutti i falli venissero fischiati dall’arbitro, a cui evidentemente nessuno in precedenza li segnalava, senza neppure ricorrere al quarto uomo o alla moviola ! Le responsabilità individuali si sfumano nelle accuse reciproche tra gli schieramenti politici e non è infrequente assistere allo schizofrenico spettacolo di un membro della attuale amministrazione che critica la precedente di cui aveva fatto parte o che aveva farisaicamente supportato con tanto di faccione sui manifesti: c’è n’è da disgustare i più forti degli stomaci. Le stesse opposizioni, che non hanno dato prova migliore delle maggioranze quando hanno avuto l’opportunità di amministrare la città: lungi dal costituire elemento di novità e speranza per Sanremo, celebrano stanchi riti, talvolta non proprio disinteressatamente, e sanno di fresco come l’acqua di colonia sugli scaffali dei discount di periferia. Inutile sperare nell’impegno delle forze migliori della città, che pure esistono: ove per sventura si inducessero ad un impegno diretto, farebbero la fine dei due angeli di Dio che nella Genesi (cap. 19, ai versetti 1-38), a seguito delle suppliche di Lot, scesero a Sodoma per trovare dieci persone giuste che scongiurassero la distruzione della città già decisa dall’ Onnipotente: gli abitanti di Sodoma attorniarono la casa di Lot chiedendo che questi consegnasse loro i suoi invitati per poter abusare di loro e, al suo rifiuto, provarono addirittura a fracassare la porta d’ingresso segnando così la sorte della città. Come è sempre accaduto a Sanremo.

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Attualità

L’Eco della Riviera

giovedì 20 gennaio 2011

28 gennaio sciopero generale, l’Asl assicura le emergenze E’ stata formalizzata la proclamazione, da parte delle organizzazioni sindacali Confederazione Cobas, Unione Sindacale Italiana – A.i.t., Cib-Unicobas, di uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie private e pubbliche, compresi i comparti del Pubblico Impiego nella giornata del 28 gennaio 2011 per tutta la durata del turno di lavoro. L’Asl 1 imperiese assicura, negli ospedali e nelle Strutture Territoriali, il rispetto delle norme di legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, per ridurre il più possibile eventuali disagi alla cittadinanza. In particolare negli ospedali è garantita la normale attività dei reparti di emergenza, dialisi e pronto Soccorso, mentre negli altri reparti sono garantite le

prestazioni di urgenza. Per quanto riguarda le attività programmate e prenotate potrebbero subire interruzioni o sospensioni. Il parere degli scioperanti consiste nel fatto che alla Fiat si stia producendo il più grave tentativo di cancellazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, a partire da quello di sciopero, di negazione dei diritti sindacali e della demo-

crazia nei luoghi di lavoro. L’offensiva di Marchionne, apertamente sostenuta dal governo e confindustria, accompagnata da un tacito consenso di una buona parte dell’opposizione parlamentare e vergognosamente legittimata da sindacati complici, punta a ridisegnare complessivamente gli equilibri in tutto il mondo del lavoro a vantaggio esclusivo dell’impresa e del profitto,

Riviera Trasporti contro la violenza sulle donne Un centinaio di locandine sono state posizionate su altrettanti bus della Riviera Trasporti che percorrono le linee Sanremo-Ventimiglia, per promuovere l’iniziativa “La voce del silenzio”, lo sportello anti-violenza contro lo stalking aperto a Villa Ormond, struttura che fa capo agli assessorati ai Servizi Sociali (assessore Gianni Berrino) in collaborazione con le Pari Opportunità (assessore Claudia Lolli) del Comune. Grazie alla collaborazione della Riviera Trasporti e del suo presidente Andrea Piana, l’attività dello “sporLA VOCE DEL SILENZIO tello”, curata dall’assistente sociale del Comune Gian- SPORTELLO ANTI – VIOLENZA nalisa Laiolo con alcune operatrici e rivolta all’attività di ascolto e sostegno alle donne sul drammatico fenomeno dello stalking, ha oggi una più ampia visibilità. Una promozione dell’attività di ascolto era stata fatta nel novembre scorso, nel corso delle iniziative organizzate dal Comune per la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, una tre giorni di iniziative per affrontare e cercare di dare delle risposte all’attuale fenomeno dello stalking, presente, purtroppo, anche nel nostro territorio. In quell’occasione, per tutta una mattinata,. lo “Sportello” si era spostato sul solettone di piazza Colombo, dove le operatrici sociali sono state a disposizione del pubblico per sensibilizzare l’opinione pubblica e far conoscere il servizio. Lo Sportello anti-violenza ha sede a Villa Ormond, in corso Cavallotti, ed è aperto il lunedì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 12; tel. 0184 500177 e reperibilità telefonica tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00 sul cell. 329 5473632. THE VOICE OF SILENCE

COMUNE DI SANREMO

ANTI-VIOLENCE-UNIT

VILLA ORMOND - C.so Cavallotti, Sanremo open monday – thursday - friday - from 9,30 to 12 - Tel. 0184 500177 and every day from 9,00 to 21,00 can be contacted by mobile on 329 5473632

ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITÀ ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI

WE BELIEVE IN YOU AND WILL SUPPORT YOU …

The unit is a small building where you will feel “at home” protected and secure and where you will receive legal assistance, psycological help, health assistance, and above all “we will listen”

DO NOT ALLOW ANYONE TO DESTROY YOUR FREEDOM AND THE PLEASURE OF BEING A WOMAN Responsible for the Project Social Assistant Laiolo Giannalisa Comune di Sanremo Tel. 0184 529015 - email: lavocedelsilenzio@comunedisanremo.it

LA VOIX DU SILENCE GUICHET ANTI-VIOLENCE

VILLA ORMOND- Corso Cavallotti, Sanremo Ouvert le lundì, jeudì et vendredì de 9,30 à 12 h. Tel 0184 500177 e permanence téléphonique tous les jours de 9h. à 21h. sur téléphone cellulaire 329 5473632

NOUS CROYONS EN TOI ET NOUS TE SOUTIENDRONS ...

Le guichet est une petite construction où tu te sentiras “à la maison” protégée et dans un lieu sur où tu recevras de l’assistance légale, psychologique, sociale et sanitaire et surtout de l’écoute empathique.

NE PERMET A PERSONNE DE TOUCHER A LA LIBERTE E AU PLAISIR D’ETRE FEMME. Referente et Responsabile du Project Assistente Sociale Laiolo GiannaLisa Comune di Sanremo Tel. 0184 529015 - email: lavocedelsilenzio@comunedisanremo.it

VILLA ORMOND – Corso Cavallotti, Sanremo aperto il lunedì, giovedì e il venerdì dalle 9,30 alle 12 Tel. 0184500177 e reperibilità telefonica tutti i giorni dalle 9,00 alle 21,00 sul cell. 3295473632

NOI CREDIAMO IN TE E TI APPOGGEREMO … Lo sportello è una piccola costruzione dove ti sentirai “a casa” … protetta e al sicuro e dove riceverai assistenza legale, psicologica, socio-sanitaria e soprattutto “ascolto empatico”

ZERI I HESHTJES

Referente e Responsabile del Progetto: Ass. Soc. Laiolo Tel. 0184529015 – email: lavocedelsilenzio@comunedisanremo.it L'Assessore ai Servizi Sociali Avv.to G. Berrino

Il Dirigente del Settore Sicurezza Sociale Dr. R. Bergonzi GRAFICOLOR - ARMA DI TAGGIA

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‫!ةأرما اهنوك نم ةعتملاو ةيرحلا اهعازتنا صخش يأل حمسي ال‬ ‫ عورشملا ةريدم يهو هب لاصتالا مكنكمي يذلا صخشلا‬: ‫ةلماعلا‬ ‫لويال ةديسلا ةيعامتجالا‬ ‫ ومير ناس ةنيدم‬-- ‫ ةيعامتجالا ةمدخلا تالخدت‬، ‫ يدلابيراغ وسروك‬، 30 lavocedelsilenzio@comunedisanremo.it ‫ فتاهلا‬: 0184 529015 -‫ينورتكلإلا ديربلا‬

SPORTEL KUNDER VIOLENCES

NON PERMETTERE A NESSUNO DI INTACCARE LA LIBERTÀ E IL PIACERE DI ESSERE DONNA!

L'Assessore alle Pari Opportunità Dott.ssa C. Lolli

‫تمصلا توص‬ ‫فنعلا ةحفاكمل ةذفان‬ ‫ طولافك وسروك – دنومروأ اليف‬، ‫ومير ناس‬ ‫ نم ةعمجلاو نينثالاو سيمخلا موي حوتفم‬9,30 ‫ ىلإ‬12 ‫ فتاهلا‬: 0184 500177 ‫ لومحملا فتاهلا ىلع كلذك رفوتيو‬329 5473632 ‫ نم موي لك‬9,00 ‫ ىلإ‬21,00 ‫كمعدنو كب دقتعن نحن‬... ‫كنأك نيرعشت ثيح ريغص ىنبم نع ةرابع يه ةذفانلا‬ "‫"لزنملا يف‬.... ‫ ةنمآو ةيمحم‬، ‫لوصحلا كنكمي ثيحو‬ ‫ ةيسفنلا ةدعاسملا ىلع‬، ‫ةيحصلاو ةيعامتجالاو ةينوناقلا‬ ‫"افطاعت عامتسالا" اصوصخو‬

VILLA ORMOND, Corso Cavallotti Sanremo Orari: e Hene, e Enjte, e Premtenga ora 9.30 deri ne 12.00. Mund te telefononi çdo dite, nga ora 9.00 deri ne 21.00 ne keta numra: Tel. 0184 500177 - Cell. 329 5473632

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Sporteli eshte nje ndertese e vogel ku ti do te ndihesh si “ne shtepi”…e mbrojtur dhe e sigurt, ku do te kesh asistenc legale, psikologjike, shendetesore dhe mbi te gjitha do te ndihesh e kuptuar.

MOS LEJO ASKERKEND TE CENOJE LIRINE DHE KRENARINE E TE QENIT GRUA! Tel. 0184 529015 - email: lavocedelsilenzio@comunedisanremo.it

CASABIANCA GRAFICA

ripristinando nelle fabbriche condizioni di lavoro ottocentesche. Anche i settori della conoscenza, dalla scuola all’università e alla cultura, sono da tempo al centro di un attacco senza precedenti da parte del governo. La riforma universitaria appena approvata, ci consegnerà un’università più autoritaria,ancora più classista e soprattutto su-

bordinata alle logiche del capitale. Ad Imperia, a partire dalle 9 del mattino, si riuniranno in piazza Ulisse Calvi, per ribadire la loro posizione: “Non sarà solo la giornata del diritto al lavoro, ma anche quella del diritto democratico. Infatti sull’onda lunga dell’ampio discorso sull’antifascismo portato avanti in autunno il corteo sarà seguito da antifasciste e antifascisti che ribadiranno che in questa città vogliamo lavoro e diritti, non odio, xenofobia e razzismo. Per questi sostanziali motivi, per la situazione politica misera che è sotto gli occhi di tutti, crediamo che l’unica via possibile sia lo sciopero generale. Un esigenza a cui il paese mira, un unico punto di fuga per salvare il lavoro e la dignità dei cittadini” hanno dichiarato i sindacati.

Chiusavecchìa Imparare a potare Venerdì 28 di gennaio alle 9 presso l’Azienda Agricola Villa Ida di Ravoncoli Pietro (sotto l’abitato di Chiusavecchia in corrispondenza al distributore di benzina) si terrà una giornata dimostrativa con la partecipazione del prof. Riccardo Gucci dell’Università di Pisa del Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose “G. Scaramuzzi”. Lo scopo di questo incontro dimostrativo per coloro che hanno partecipato nell’anno precedente e per i nuovi, sarà quello di riprendere gli interventi eseguiti, vedere quale si stata la risposta delle piante e potare di conseguenza. Per Ulteriori informazioni recatevi presso la sede Cia di Via Schiva 48 ad Imperia, chiedendo del tecnico Dott. Ardissone Tiziano, telefonate al numero 0183291801, o visitate il sito www.aloliguria.it.


Attualità

L’Eco della Riviera

giovedì 27 gennaio 2011

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The King: “Sono sereno, non piangete per me” Il testamento

“Quando arriverà la mia ora, per piacere, non piangete. La vita mi ha dato tanto, Voi tutti mi avete dato tanto. Ve ne sono grato, vi ringrazio. Per il mio ultimo Sono sereno. Fatemi l’ultimo regalo, nella cassa mettetemi tre cose: la mia inseparabile macchina fotografica, una boccetta di profumo, una copia de viaggio solo 3 cose: L’ECO della RIVIERA. Tre cose che mi hanno sempre accompagnato la mia macchina in vita e portato fortuna, sono certo che mi aiuteranno anche in questo fotografica, una nuovo viaggio”. boccetta di profumo Questo era Pablo Rossi, il re dei fotografi di Sanremo, the King di una Sanremo patinata che lui, la sua macchina fotografica, L’ECO della e L’Eco della Riviera RIVIERA, avevano insieme conosciuto e descritto nel periodo del suo massimo splendore, a partire dagli anni ‘60. Pablo non c’è più. Se n’è andato lunedì mattina ad 86 anni, quando sul mare cominciava ad albeggiare. Ha chiuso gli occhi in una camera dell’ospedale dove da alcune settimane era stato ricoverato per una brutta polmonite, confortato dalla fede, assistito amorevolmente dalla moglie, signora Rina, e dal figlio Ramon, valente musicista. Pablo era orgoglioso di lui. “Ramon – diceva spesso quando ci incontravamo in piazza Colombo, al teatro Ariston o in redazione a L’ECO della RIVIERA – è un ottimo ar sc l’O n co batterista. Lo sai che ha suonato con Vasco? Ha fatto bene tanti anni fa a lasciare Sanremo, qui to ia Pablo Rossi prem anche se hai talento non decolli. Quando si è giovani bisogna avere coraggio, seguire la propria strada anche se costa sacrifici, andare nelle grandi città. A Milano, a Roma, chi ha stoffa realizza i propri sogni. Ramon ci sta riuscendo alla grande”. Pablo conosceva bene il mondo, soprattutto quello degli artisti e dello sport. Con la sua inseparabile macchina fotografica the King aveva girato il globo, l’Italia, l’ Europa, l’America. Centinaia, migliaia di sue foto sono state acquistate da prestigiose agenzie internazionali, pubblicate da quotidiani, settimanali, periodici italiani e stranieri e, ovviamente, da testate come L’ECO della RIVIERA. Pablo era innamorato del Festival, praticamente li ha seguiti tutti, conosceva tutti i cantanti, era loro amico, da “Mister Volare” Domenico Modugno a Claudio Villa a Vasco Rossi, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Pippo Baudo, Raffaella Carrà, Little Tony, Ray Charles, Beppe Grillo, Benigni, solo per citarne alcuni. Sempre gentile, sempre con il sorriso sulle labbra, sempre disponibile, pronto alla battuta Pablo era benvoluto e stimato da tutti. Mai nessuno gli ha negato una foto, uno scoop. Con Tony Renis aveva un’amicizia particolare. Con lui, sul finire degli anni ‘50, aveva girato anche un film. Manco a dirlo faceva il paparazzo, scattava flash ad attori ed attrici proprio a Sanremo e nella sua Riviera. Pablo amava lo spettacolo, il cinema, lo sport, il palcoscenico, i riflettori, gli stadi, le masse, i giovani. Pablo in posa con il cantante Albano Era un ottimo ballerino di tip tap, bravo nelle imitazioni. Se non fosse stato per la statura era il perfetto sosia di Dean Martin. Lo sport era il suo secondo amore. La boxe ed il calcio, su tutti. Con l’inseparabile Sergio Sricchia, re dei cronisti sportivi matuziani, ha vissuto e fotografato momenti storici dello sport internazionale, i match ed i titoli di campione del mondo, in Europa ed in America, di Nino Benvenuti, Carlos Monzon, Griffith, Lopopolo, Arcari, Mazzinghi, Leonard e tanti altri. Ha seguito ed immortalato la nazionale di calcio. Nel 1982 con Sergio Sricchia era in Spagna quando gli azzurri di Bearzot, i mitici Rossi, Tardelli, Scirea, Zoff, vinsero il titolo di Campioni del Mondo e alzarono la ande passione gr a su la a er Coppa al cielo mentre l’intero xe La bo stadio, con in testa il presidente della Repubblica Sandro Pertini Alle feste de L’Eco della Riv iera lui non mancava mai era esploso in un applauso oceanico. A Pablo mi legava un’antica e ricambiata amicizia. Sul finire degli anni ‘70 mi aveva seguito in una delle mie tante follie: il varo di Canale 31, televisione privata con sede in corso degli Inglesi. Una sfida partita alla grande. Canale 31 è stata la prima tv vista in tutta la Liguria, da Montecarlo e Ventimiglia a Savona, Genova, sino a La Spezia. Con Pablo avevo coinvolto tanti altri amici come Gian, Gianfabio Bosco (ricordate Ric e Gian), Milazzo, Mongini, i maestri Sellani, Luciano Tajoli, Siani, Fausto Papetti con il suo sax d’oro, Claudio Villa, Beppe Recchia, regista poi di Canale 5, Sacha Distel, il tenore Di Stefano ed altri grossi personaggi. Una bella ed indimenticabile avventura che ci rendeva orgogliosi anche se era costata non pochi sacrifici. Più recentemente, da sette estati, Pablo non perdeva mai la grande Festa de L’ECO della RIVIERA. Con la sua macchina ha sempre immortalato i nostri spettacoli di piazza, i nostri concorsi, gli artisti, vincitori e vinti. Di Pablo, della sua vita si potrebbe parlare e scrivere per giorni interi. Chi lo ha conosciuto senza dubbio conserva ricordi personali. Appena ti vedeva ti fotografava, il più delle volte era senza rullino, ma era il suo modo goliardico e gentile di salutarti, attaccare discorso. Mercoledì mattina alle 10,30, nella cattedrale di San Siro, si sono svolti i funerali. A dargli l’ultimo saluto c’era tanta gente, di ogni età, i famigliari, amici, lacrime agli occhi. La sua Sanremo. Ciao Pablo, riposati, e quando sfogli l’ultima copia de L’ECO della RIVIERA che Ramon è venuto a prendere per te in redazione lunedì, sorridi e scusaci se trovi qualche errore, qualche foto che poteva essere tagliata ed impaginata meglio. Roberto

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Attualità

L’Eco della Riviera

giovedì 27 gennaio 2011

Vita privata e lavoro vanno distinti, a meno che... L’Italia è un paese maschilista? Perdonato l’uomo che fa le corna.

C

olti in flagrante, paparazzati ed intercettati telefonicamente, per poi finire sulle pagine dei giornali, non solo scandalistici. Si tratta di terroristi o pericolosi criminali? Nemmeno per sogno, si tratta nella maggior parte dei casi di scoop a luci rosse. Questo quello che capita a cantanti, attori, calciatori, presentatori, e soprattutto in questo ultimo periodo ai politici. Un tempo per far notizia, bastava venir pizzicati in atteggiamenti intimi, in compagnia di una persona diversa dal proprio coniuge. Le “usanze” ormai sono cambiate e per avere un vero colpo di scena, un semplice tradimento non basta più. Anche fare outing, dichiarando gusti sessuali “alternativi” non scandalizza più nessuno, almeno apparentemente. A quanto pare gli artisti, come cantanti e attori, che anni addietro, davano sempre nuova linfa a queste tematiche, hanno perso la loro inventiva. Fortunatamente, ovviamente stiamo ironizzando, vi sono industriali, manager, leader, fino ad arrivare alle cariche istituzionali, che riescono a sopperire alla grande, alla mancanza di estro degli altri vip. Transessuali, escort e quant’altro, per delle allegre festicciole dove anche un navigato esperto del settore hard come Rocco Siffredi, arrossirebbe come un chierichetto. Partendo dal presupposto che ognuno è libero di vivere la propria vita in assoluta libertà, purché venga rispettata la libertà altrui, e ribadendo il fatto che la prostituzione è un reato, ci siamo chiesti se fosse giusto o meno, che la vita privata incida su quella professionale. In definitiva se il giudizio, sull’operato di un professionista, debba venir influenzato dalla sua vita privata. Il quesito è stato rivolto ad alcuni nostri concittadini, che si sono così espressi. Giacomo Cucurullo dichiara: “Secondo me bisognerebbe distinguere le due cose. In pratica, si dovrebbe

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Antonella Cappellini

Giacomo Cucurullo

Sara Bianchi

Fabio Costanzo

munque un limite di decenza. Altrimenti si rischia, nel migliore dei casi,di cadere nel ridicolo. Inoltre una persona che ha comportamenti deplorevoli, quale credibilità può avere. Voi ve lo immaginate una persona 70enne

che magari ricopre anche cariche politiche nazionali ed internazionali, che si sollazza con delle ragazzine? Oltre a lui, quale credibilità potrebbe avere l’Italia?”. “E’ giusto che ognuno faccia ciò che vuole, ma è altrettanto doveroso assumersi le proprie responsabilità” asserisce Sara Bianchi. “Esistono delle regole di decenza e delle leggi, alle quali prima o poi bisogna sottomettersi. Evitare con sotterfugi le conseguenze non è giusto, qualunque carica o mansio-

ne si eserciti. Comunque l’Italia resta un paese profondamente maschilista: se certi comportamenti li ha un uomo, vengono considerate mascalzonate, se per caso li avesse una donna verrebbe marchiata con la ‘lettera scarlatta’. Viva la parità dei sessi”. Vorremmo affermare che qualunque riferimento a fatti o persone della vita reale, è puramente casuale, ma sarebbe un offesa all’intelligenza altrui. Concludendo, vi sarebbe un’altra domanda da porsi: è normale, è giusto, che uno stato si fermi per parlare, quasi totalmente, degli scandali del proprio Presidente del Consiglio? Sono mesi che non si parla d’altro che di “bunga bunga”. Chi deve investigare lo faccia, chi deve decidere decida e chi deve pagare paghi, ma poi tutti insieme, voltiamo pagina. Alessio Pastorelli

venir giudicati sulle basi delle proprie capacità lavorative e non su quello che si fa nella vita privata. Questo per lo meno in linea di massima. Le cose cambiano se si rico-

Rocco Siffredi prono cariche istituzionali o di rappresentanza. In questo caso si deve tenere conto del ruolo che rivesti e comportarti di conseguenza”. D’accordo almeno in parte Fabio Costanzo: “I due aspetti vanno separati. Anche perché una persona può essere un “santo”, ma allo stesso tempo un incompetente. Se devo avere un rapporto lavorativo quindi, preferisco una persona con una vita privata discutibile, ma che sappia fare il proprio lavoro. E questo al di là della tipologia di professione. In fin dei conti chi ha il potere, ha sempre condotto delle vite, in special modo in campo sentimentale, discutibili, fin dai tempi dei re e degli imperatori”. A riportarci all’attualità, in modo più o meno esplicito, Antonella Cappellini che afferma: “A tutto vi è un limite! È giusto non sindacare sui gusti sessuali e che ognuno viva la propria vita come meglio crede, ma vi è co-

Banca di Caraglio, stop a nuove elezioni In data 19.01.2011 il Consiglio di amministrazione della Banca di Caraglio del Cuneese e della Riviera dei Fiori si è riunito per esaminare la richiesta di convocazione dell’assemblea ordinaria, pervenuta da un apparente numero di 893 soci tramite l’arch. Livio Tomatis, al fine di sollecitare una deliberazione sul seguente ordine del giorno: 1) revoca del consiglio di amministrazione in carica; 2) elezione di un nuovo consiglio di amministrazione. Il consiglio di amministrazione, cui compete un potere-dovere di controllo sulla legittimità formale e sostanziale dell’istanza, ha deliberato di non poter dar corso alla richiesta, in quanto non conforme a quanto tassativamente stabilito dagli artt. 24 e 25 dello Statuto sociale. Si rammenta che, ai sensi dei citati artt. 24 e 25 dello Statuto, la domanda di convocazione dell’assemblea da parte dei soci deve essere inoltrata con firme autenticate: a) dal presidente del Consiglio di amministrazione; b) da un notaio; c) da amministratori o dipendenti della società a ciò espressamente autorizzati dal consiglio di amministrazione. Si tratta di regola formale ben precisa e vincolante, finalizzata a consentire un riscontro sull’autenticità della sottoscrizione dei richiedenti e, quindi, sull’effettivo raggiungimento del quorum di almeno un decimo dei soci cui lo Statuto condiziona il dovere di procedere alla convocazione dell’organo assembleare. Il Consiglio ha constatato che, nella fattispecie, tutte le sottoscrizioni erano carenti di qualsiasi tipo di autenticazione e, perciò, inidonee ad integrare il modello richiesto dalla legge e dallo Statuto, dal che il giustificato rifiuto di dare corso all’istanza.


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Rifiuti: ecco il sito ideale. Perchè nessuno ne parla?

C

resce il numero dei taggesi e degli armesi che sono contrari alla discarica e all’impianto smaltimento rifiuti dell’intera provincia di Imperia in Regione Colli, nel sito Ghilardi, a meno di 900 metri dal mare, vicino allo svincolo dell’Autofiori. Cresce tra la popolazione anche la voglia di referendum. “Se il sindaco Genduso è contrario - dicono i promotori della protesta – poco importa. Nessuno può far tacere la voce dei cittadini”. E tra il Comitato pro referendum di Pivetta, Cichero e decine di altre persone c’è chi si dà da fare, sta cercando di capire “perchè tutta la spazzatura dei 67 Comuni della provincia di Imperia debba per forza finire a Taggia” e, soprattutto, se possono esserci invece altre soluzioni, altre zone dove poter risolvere l’esplosivo problema con minori danni di impatto ambientale e di salute per tutti. In redazione un gruppo di “esploratori” ieri ci ha portato diverse foto di una zona nuova, alternativa alla “Discarica Ghilardi”. Foto ed idee che meritano senza dubbio attenzione da parte delle autorità ed uffici competenti. Compresa la Regione, per non parlare della Provincia e dell’Ato. Questo sito si trova in Valle Armea, a circa 3 chilometri lontano dal mare. E’ una zona completamente disabitata, una vasta conca circondata da colline alte 300 metri, dove c’è solo sterpaglia, nessun albero. Ci si arriva direttamente da valle Armea, pure dall’autostrada, senza attraversare nessuna parte abitata. Bisogna superare il cimitero, continuare verso monte, superare Savio laterizi, proseguire, oltrepassare il viadotto dell’Autofiori, la centrale del metanodotto, qualche casetta, qualche serra, proseguire ancora per circa un chilometro e si arriva nella conca. La zona è disabitata, deserta, ci sono solo frasche, bassi cespugli, neppure un albero da abbattere. Tutto il percorso per arrivarci è

Questa è la zona segnalata. Cosa c’è sotto, perchè non piace?

VALLE ARMEA

Può ospitare 3 milioni di mq. di spazzatura

pianeggiante. Esiste già la strada, per un lungo tratto asfaltata, poi in terra battuta. Allargarla, se ne servisse una più comoda e a doppia carreggiata, non sarebbe un problema, C’è

spazio, campagna, terreni a destra e a sinistra. Procedere ad eventuali espropri non dovrebbe essere difficile. Anzi. E’ soprattutto zona gerbida, incolta da decenni, probabilmente da sempre. Forse i proprietari non vedono l’ora di venderla. “Ci meraviglia – hanno sottolineato membri del Comitato referendario – che in tutti questi anni nessuno abbia mai pensato a questo sito. Anche su questo aspetto, su questo silenzio vogliamo vederci chiaro. In ballo ci sono troppi soldi. Questa conca a nostro avviso potrebbe ospitare come minimo più di 3 milioni di metri cubi di rifiuti. Il problema spazzatura potrebbe essere risolto per i prossimi 30 anni senza creare problemi

e difficoltà a nessuno. Senza rovinare l’economia ed il turismo di Taggia, di Arma, delle zone limitrofe. Nessun impatto ambientale. Senza contare che per realizzare l’impianto, le aree per la discarica, per la raccolta differenziata e tutto il resto la collettività risparmierebbe un sacco di denaro. Espropriare questi terreni gerbidi, migliorare la viabilità e tutto il resto costerebbe poco, molto, ma molto meno che le spese previste per la soluzione di Collette Ozotto, dei Colli, da Ghilardi”. Basta una cifra: per le opere di sistemazione del terreno ai Colli sarebbero previste spese per 15 milioni di euro. E a pagare sarà sempre Pantalone. Come? Probabilmente aumentando

la tassa sulla spazzatura. Ricapitolando il nuovo sito di Valle Armea si trova in una zona lontana dal mare, da case, da terreni coltivati, in mezzo a colline, in un’area ricca solo di cespugli e frasche, in grado di risolvere per decenni il problema dell’intera provincia senza creare danni a niente e a nessuno e a costi bassissimi. Perchè non ci si è pensato prima? Perchè non si vuole controllare? Perchè si difende sino alla morte la soluzione Colli? Perchè non si ascolta la gente? Non è vero che è troppo tardi. Se esistono soluzioni migliori per la salute di tutti e l’ambiente non è mai troppo tardi. Soprattutto quando si parla di spazzatura. f.b.

Alzheimer: incontri all’Asl 1 imperiese L’Asl 1 Imperiese ha avviato un ciclo di incontri formativi e psicoeducativi rivolti ai familiari e a chi si occupa dell’assistenza quotidiana ai malati di Alzheimer. Ogni lunedì, sino al 21 febbraio, dalle ore 14,30 alle ore 16,00 presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Imperia, specialisti ed esperti affronteranno il tema dell’Alzheimer da vari punti di vista con l’obiettivo di fornire informazioni ed indicazioni utili alla gestione quotidiana della malattia, ma anche di offrire uno spazio di condivisione e scambio delle esperienze emotive. Tra i temi trattati vi sono: i primi segnali della malattia e la comunicazione con il paziente; i disturbi del sonno, le allucinazioni, i deliri, l’aggressività e l’apatia; la mobilizzazione, l’alimentazione e la cura della persona; le barriere architettoniche in casa e lo stress emotivo per il familiare e le emozioni del paziente. Il corso rientra in un progetto europeo transfrontaliero denominato “Actra” che mette in rete il Centro Diurno di accoglienza per malati di Alzheimer di Ventimiglia (gestito dal Comune di Ventimiglia) con il nuovo Centro Diurno di Mentone (inaugurato il 21 gennaio 2010). Il progetto europeo, al quale partecipano, oltre all’Asl 1 Imperiese, il Comune di Ventimiglia e l’Ospedale di Mentone è finanziato da un’iniziativa comunitaria denominata “Alcotra Italia - Francia”, ed ha previsto, oltre al potenziamento dei centri, una serie di incontri tra il personale dei vari servizi per codificare comportamenti e protocolli comuni nella presa in carico dei pazienti affetti da demenza. Fra gli obiettivi futuri è prevista l’organizzazione di attività comuni che coinvolgeranno sia i pazienti che le loro famiglie e la stesura di un manuale informativo in entrambe le lingue rivolto ad operatori e caregiver. Il progetto “Actra” si inscrive nelle molteplici iniziative di sanità transfrontaliera che l’Asl 1 sta sviluppando con i vicini francesi al fine di poter implementare e migliorare l’offerta di servizi sanitari ai residenti della provincia di Imperia.

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giovedì 27 gennaio 2011

I giovani del PD e le primarie, arriva Cassini Sanremo. Anche per la politica giovanile è tempo di rinnovarsi e di andare a elezioni. Stiamo parlando dei Giovani Democratici imperiesi, la costola giovane del Partito Democratico che cambierà, tramite il voto degli iscritti Gd, il proprio segretario, ovvero Alessandro Lanteri già segretario del circolo PD di Sanremo centro che dopo due anni lascerà lo scettro da coordinatore provinciale. L’esigenza di rinnovare i quadri del movimento giovanile si è resa necessaria soprattutto per i nuovi ruoli acquisiti nel Partito Democratico da molti Gd. I fatti dimostrano che nella riviera dei fiori i Giovani Democratici sono ora più presenti e meglio organizzati di diversi partiti. Le elezioni primarie, per scegliere il candidato, si svolgeranno sabato 29 e domenica 30 gennaio nei circoli del Partito Democratico della provincia. Al

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Cassini momento l’unica candidatura è quella di Marco Cassini, studente ventenne del corso di laurea in lingue e culture moderne presso l’università degli studi di Genova dove è anche rappresentante dell’UDU (Unione degli Universitari). Nelle linee programmatiche di mandato il candidato Cassini punta l’attenzione sulle problematiche della scuola pubblica e università. Infatti afferma: “Il recente movimento studentesco che ha caratterizza-

to tutta Italia, ed anche, seppur in forma ridotta, la nostra Provincia, è un’opportunità che il nostro movimento giovanile non può permettersi di perdere, non tanto per attrarre nuovi iscritti, quanto per confrontarsi con una classe sociale a noi coetanea, con la quale ci accomuna una visione condivisa di un’istruzione e di un futuro migliore per la nostra generazione. Ed in questo momento in cui viene chiesto al mondo dell’Università di riscrivere gli Statuti degli Atenei pubblici, dobbiamo sapere coinvolgere queste menti in questo processo, incontrandoli e parlando con loro, informandoli su quanto accade nel mondo scolastico ed ascoltando le loro opinioni. Per fare questo, i Responsabili Scuola & Università dovranno cercare di instaurare sul territorio i movimenti di sindacalismo studentesco a cui i Giovani Democratici aderiscono:

la FDS (Federazione degli Studenti) e l’UDU (Unione degli Universitari). Ma anche la cultura e le politiche giovanili sono importanti: “La situazione delle politiche giovanili nella Provincia di Imperia non è delle più rosee, per questo i Giovani Democratici devono mobilitarsi per raccogliere informazioni sulla condizione di questo settore nella propria città e nella Provincia intera, elaborare questi dati e fare proposte serie da portare alle Amministrazioni come progetti che coinvolgano i giovani. Ad esempio, partendo dalla situazione delle Biblioteche Comunali”. Per fare un’analisi ‘geopolitica’, al contrario dei giovani del PDL, i Gd sanremesi hanno più rappresentatività nell’ambito interno provinciale del partito. Se i giovani berluscones sono ‘imperiacentrici’ , i giovani del PD sono ‘sanremocentri-

ci’, visto che in questo movimento così giovane come fondazione, Lanteri è sì originario di Mendatica ma è un matuziano a tutti gli effetti, come Cassini. Nel Pdl ma anche prima in Forza Italia, nell’ambito dei movimenti giovanili, i giovani sanremesi alla guida di organismi di partito provinciali non ce ne sono stati, gli imperiesi hanno sempre fatto la ‘matrigna’. Sempre nel PDL, però i giovani sono diventati coordinatori del partito adulto, come Bistolfi a Ventimiglia, Gazzano a Imperia (ma sostituito dall' “anziano” Leone) e Gramondo a Diano Marina, tutti under 30 e a Sanremo nulla. Alle ultime elezioni amministrative a Sanremo, gli under 30 candidati nella lista del PD erano cinque, nella lista del PDL nessuno. Chi è allora che rappresenta di più i giovani?

Andrea Di Blasio


Sorridi con Riverso

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IMPERIA Porto Imperia Spa: grazia o condanna rinviata?

Il Tar blocca lo sgombero dello scalo turistico, ma la società resta con le mani legate La spada di Damocle, che ormai da mesi penzolava sulla testa della Porto Imperia spa, si è abbattuta inesorabile. Il dirigente comunale, Pierre Marie Lunghi, ha firmato il provvedimento di revoca, per avviare la decadenza della concessione demaniale. È dunque questo l’atto definitivo della garbugliata vicenda? Assolutamente no! Si sono innescate una serie di polemiche e di batti e ribatti, tra il dirigente Lunghi, e il sindaco Strescino, quest’ultimo raggiunto anche da un avviso di garanzia, con l’accusa di violenza privata. Il primo cittadino, con il segretario comunale, Andrea Il sindaco Strescino Carlo Conti Matarazzo, anch’esso oggetto di indagini, avrebbe inviato una lettera raccomandata proprio al dirigente comunale Pierre Marie Lunghi, in cui gli chiedevano di soprassedere alla revoca della concessione per il nuovo porto di Imperia. Inoltre il dirigente Lunghi, sarebbe stato accusato di aver deciso in solitaria, per quanto E' letteralmente una burrasca amministrativa quella che ha colpito la Porriguarda la revoca della concessione. Un ipoto di Imperia Spa, visto che è decaduta la concessione demaniale firmata nel tesi che a molti è parsa poco convincente per 2006. Eh si, carta canta, questa opera pubblica a tutti gli effetti come recita svariati motivi: ben diciannove volte la comla determina del comune di Imperia del 20 gennaio 2011, è risultata “inamissione di vigilanza e collaudo, all’interno dempiente agli obblighi assunti come concessionaria per la costruzione e della quale il sindaco, che ne è membro, è rapgestione per un totale di anni 55 di un approdo per naviglio da diporto con presentato da un proprio delegato, in questo caso connesse strutture turistico, ricettive, abitative, commerciali, ludico sporDal Mut l’ingegner Franco Erasmi, ha sollecitato la società tive e servizi e nel particolare di non aver mai ottemperato alle ripetute per azioni a produrre stati di avanzamento lavori, richieste della commissione di vigilanza e collaudo di produrre docuconti e fatture, ma la Porto Imperia non aveva fornito alcuna documentamentazione tecnico contabile della direzione lavori come agli atti della zione. La commissione di vigilanza, il 4 maggio, aveva infine pronunciato stessa commissione”. E una serie di verbali dal 2008 al 2010 spiegano una sorta di ultimatum, chiedendo che gli venisse fornita la documentazione la situazione che si è venuta a creare recentemente. Ma nel verbale del contabile necessaria per definire il costo effettivo delle opere, affermando 20/05/2010 si chiede il conto dell'opera: “viene stabilito in 15 giorni che, qualora tali termini non fossero stati rispettati, ciò avrebbe costituito da oggi il termine ultimo per permettere alla società concessionaria un reiterato inadempimento di prescrizioni. Anche in questo caso i termini, di far pervenire alla commissione la documentazione contabile preda parte della Spa, non vennero rispettati. Da qui si innescarono una serie di cedentemente richiesta sui quantitativi e la tipologia dei materiali strascichi e polemiche, che hanno portato alla situazione in cui ci si trova al utilizzati per la realizzazione dell'opera in quanto uno dei compiti momento. La Porto Imperia Spa ha fatto ricorso al Tar, il tribunale amministradella commissione è quello della valutazione del costo totale delle tivo regionale della Liguria, chiedendo la sospensione del provvedimento di opere”. Ma fatto più importante è il seguente: “manca il supporto revoca. A sostegno della richiesta, gli avvocati hanno ancora una volta risposto contabile. Ad oggi non vi è traccia prodotta dalla società Porto di punto su punto alle contestazioni su cui si basa il suddetto provvedimento, a Imperia di contabilizzazione, riferimento e un quadro preciso sui cominciare dalla contabilità delle opere, che secondo i rappresentanti della Spa, quantitativi impiegati nella realizzazione dell'opera. Non si coin base all’articolo 12 dell’atto di concessione, va presentata in occasione del nosce l'importo economico nelle attuali lavorazioni, dato fondacollaudo finale. La palla era quindi passata al Tar, il quale martedì si è espresso a mentale per poter arrivare al collaudo definitivo”. Dopo questa tempo di record accogliendo però la richiesta Caltagirone solo a metà, almeno per richiesta, moltissimi sono stati i solleciti ai quali non si è data il momento. La Porto di Imperia, in sostanza, potrà rimanere, per ora nelle aree del risposta, anche sullo stato dell'avanzamento dei lavori. Infatti nuovo approdo turistico dietro il pagamento di una cauzione di 20 mila euro. Quinil verbale del 22/12/2010 evidenzia: “in conclusione la comdi niente sgombero, ma d’ora in poi, fino a nuovi provvedimenti, la spa imperiese missione rimane ancora in attesa degli stati di avanzamento procederà a svolgere solo mansioni di ordinaria amministrazione sul porto, non potrà dei lavori svolti, redatti e sottoscritti dal direttore dei lavori”. nè proseguire i lavori, nè gestire gli approdi. Ancora nulla di definitivo. Proprio per Non finisce qui: anche il materiale di scarto è nel mirino della questo motivo, i consiglieri comunali, Gianni Rollero e Dario Dal Mut, ritengono che relazione, infatti nel verbale del 17/12/2010 c'è scritto: “ad a questo punto sia l’opposizione che la maggioranza debbano “scendere dalle barrioggi e non solo il materiale non è stato allontanato ma non si cate”, che in questo momento sia fondamentale tutelare l’interesse della comunità e è neppure trovato un sito idoneo per il conferimento”. Nel quindi che i lavori del porto turistico procedano speditamente e che vengano conclusi. documento si parla anche di una “occupazione abusiva di Si auspicano, una svolta da parte della maggioranza affinché con determinazione solleun tratto di calata Anselmi con strutture prefabbricate uso vi dagli incarichi le persone che in questi anni hanno avuto un determinante ruolo nella uffici per la Soc. Porto di Imperia Spa, per l'impresa Save vicenda. Concludono ribadendo che tale proposta sarebbe da ritenersi valida qualunque Group e per la Società Acquamare S.r.l. (direzione lavodecisione adotti il Tar. Al momento non resta altro che attendere per conoscere i nuovi ri)”. Per non parlare poi del subaffitto fatto dalla Porto di sviluppi anche se il sogno di terminare il più grande porto turistico del Mediterraneo Imperia a terzi, come la società Acquamare e la società si allontana, mentre si avvicina sempre più il rischio reale che salti tutto e di ritrovarsi, Peschiera Edilizia S.r.l., ovvero “per abusiva sostituzione ancora una volta, con l’ennesima incompiuta. Alessio Pastorelli di altri nel godimento della concessione” e “per inadempienza degli obblighi derivanti dalla concessione, o impo-

Le accuse di Lunghi a Caltagirone e C

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Caltagirone

Scajola

sti da norme di legge o da regolamenti”. Quindi a seguito di tutte queste inadempienze, la concessione demaniale al porto di Imperia decade, questo quanto sancito nella relazione redatta dal dirigente, l'ingegner Pierre Marie Lunghi. A seguito di questa importante relazione che ha bloccato la prosecuzione dei lavori tante sono state le condanne dal mondo politico su questa vicenda. Il consigliere comunale dell'Idv Dario Dal Mut ha detto: “Le dichiarazioni del sindaco inerentemente alla revoca della concessione del porto è l'atto conclusivo di una vicenda nata male e vissuta peggio. L'affermazione che il funzionario del Comune, ing. Lunghi, ha operato “in solitaria” è quantomeno bizzarra. Forse dimentica il sig. sindaco che il funzionario è persona prudente e leale ed ha collaborato per anni con l’Amministrazione Comunale e, pagato dai Contribuenti, è l'organo amministrativo atto ad accertare la legalità e la legittimità degli atti: il rispetto della Legge e per fare gli interessi del Comune e, conseguentemente, dei Cittadini Imperiesi tutti. Nella sua relazione l’ing. Lunghi ribadisce che il porto turistico è un’opera pubblica e che si è in presenza di una effettiva subconcessione alla società Peschiera. Rileva che non sono stati rispettati norme e regolamenti nella costruzione del porto. Affermazioni importanti che dovrebbero dare all'Amministrazione l'imput per definire il porto una importante opera di interesse pubblico, facendo “Quadrato” sul suo dirigente invece di isolarlo, come evidentemente si sta cercando di fare, sostenendo che ha fatto tutto “In solitaria”.... “In solitaria” appare

invece la pervicace difesa del privato da parte della Giunta e del Sindaco. "In Solitaria" perchè anche la Lega Nord, che ha avallato tutte le scelte dell'Amministrazione, magari su questa hanno qualche perplessità e qualche perplessità pare inizi averla anche FLI”. Carla Nattero di Sinistra Ecologia e Libertà: “a leggere le dichiarazioni dei dirigenti della Lega sul porto, si è aperta una vera e propria spaccatura nella maggioranza. Che non penso sia facile ricomporre con i soliti armamentari (tavoli, chiarificazioni ecc..) semplicemente perché la questione porto è diventata ormai troppo aggrovigliata e incandescente per i rituali soliti della politica. Il sindaco si è presentato perciò direttamente sotto l’ala del partito che, a leggere le dichiarazioni di Leone, non so quanto si rivelerà protettivo. Il nuovo segretario cittadino del Pdl, come da sua consolidata strategia, ha cominciato a spararle grosse e alzare i polveroni. Cercare di ribaltare sull’opposizione- come ha fatto Leone- le responsabilità dell’attuale situazione è ridicolo e inaccettabile. Da anni mettiamo in evidenza rischi, irregolarità, illegalità, confusioni di ruoli in tutte le diverse fasi della procedura del porto. Spesso irrisi e svillaneggiati dall’Amministrazione, sicura non tanto della legittimità delle procedure quanto della solidità del quadro politico di riferimento. Cioè la famosa cavalleria destinata a non arrivare più”. Il Pdl con il segretario cittadino Leone ha criticato il provvedimento di Lunghi: “ Da cittadino della Repubblica italiana – ha detto Leone – dico che il provvedimento di Lunghi è abnorme.

E’ come se si confiscasse il locale a un ristoratore che non ha fatto una ricevuta fiscale. C’è in piedi una situazione da 100 milioni di euro. La revoca prevede un rimborso, la decadenza la confisca. Il concessionario perde tutto. La Porto di Imperia fallirà, le banche faranno la rivoluzione, così come chi ha già comprato i posti barca”. A questo punto Leone racconta un episodio: “L’altro giorno un turco stava per sottoscrivere davanti a un notaio l’acquisto del suo posto barca ma il professionista gli ha fatto vedere i giornali dicendo che non avrebbe potuto procedere. Immediatamente il turco è andato dall’avvocato”. “Sono certo - ha proseguito Leone – che il Tar darà la sospensiva”. Il Comune allora sarà travolto dalle richieste di danni della Porto di Imperia e comunque vada ci rimetterà la città”. Nel frattempo, anche gli alleati della Lega Nord dopo alcune perplessità iniziali confermano la fiducia al sindaco Strescino che ha ricevuto un avviso di garanzia per presunta violenza privata nei confronti di Lunghi. Il segretario provinciale Porro ha detto: “Le dichiarazioni di Strescino vanno lette considerando il particolare momento che sta attraversando il sindaco. Ci sta che si alzino i toni quando arriva un avviso di garanzia. Al primo cittadino, però, vogliamo ribadire tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Problemi come questi si risolvono su un tavolo politico". Porro parla di un tavolo politico, ci auguriamo, soprattutto per i cittadini di Imperia che questa vicenda non debba essere risolta in tribunale o col voto anticipato. Nel frattempo in attesa della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva della decadenza della concessione disposta dal dirigente Pierre Marie Lunghi depositata lunedì mattina dal legale della Porto di Imperia Corrado Mauceri (il pronunciamento è previsto al massimo entro venerdì) la Porto di Imperia ha disposto a favore dei diportisti la sospensione della riscossione dei canoni condominiali, fino al giudizio di merito previsto tra qualche mese.

Andrea Di Blasio

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Daniela Bozzano, donna nel mirino Il primo commissario, Daniela Bozzano, comandante della polizia municipale di Diano Marina, è stata trasferita, con provvedimento del sindaco Angelo Basso (PdL) dal suo ufficio a quello di vice segretario comunale, per incompatibilità ambientale. In seguito alla notizia l’ex comandante, ha accusato un malore, venendo prontamente ricoverata in ospedale. Dopo essere stata dimessa, ha fatto sapere che avvierà una causa per mobbing contro l’amministrazione. Questo è solo l’ennesimo capitolo di una ‘guerra’, tra la ex comandante e il sindaco, scoppiata nel giugno del 2009, quando Basso trasferì una prima volta la Bozzano, dal comando della polizia municipale all’ufficio personale (settore paghe e contributi). Al suo posto subentrò Francesco Parrella. Al termine di una lunga serie di ricorsi, la Bozzano venne reintegrata nel proprio ufficio; con Parrella che assunse il ruolo di vicecomandante. Daniela Bozzano, 53 anni, assunse il comando della polizia municipale di Diano Marina, nel 1986. Era stata la prima donna in Liguria e la terza in Italia a ricoprire questo incarico. Al suo legale Roberto Trevia ha già dato incarico di procedere giudizialmente.

A Diano Marina torna in vigore la vecchia Tassa di soggiorno Continua la polemica sull’eventuale reintroduzione della Tassa di Soggiorno. A sollevare la questione è il partito di Rifondazione Comunista del circolo Dianese. La tassa di soggiorno, inventata nel dicembre 1910, sotto il governo della Destra Storica di Luigi Luzzati, e modificata con regio decreto nel 1938, era stata soppressa nel 1989. Già nel 2006, nel tentativo di sanare i debiti pubblici, ci fu una proposta di ripristino di questa tassa da parte del governo Prodi, riscontrando numerosi pareri contrari, grazie ai quali si evitò il “pericolo”. “Ora ci tocca nuovamente lottare per opporci a questa tassa” dichiarano dal Circolo Dianese e proseguono: “a nostro avviso colpire i già provati operatori turistici piuttosto che il fiorente sottobosco speculativo delle seconde case affittate in nero, significa fustigare una categoria di imprenditori già provata, non solo dalla crisi, ma anche soffocata dalla concorrenza delle vacanze low-cost basate sullo sfruttamento di manodopera e risorse dei paesi in via di sviluppo e, di conseguenza, colpire anche il nostro mondo di lavoro”. Ma proviamo a conoscere meglio questa tassa. L’ammontare può variare a seconda delle categorie alberghiere, da 50 centesimi fino a 5 euro per pernottamento. Il gettito dovrebbe essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo. Per quanto riguarda l’applicazione di tale tassa, saranno i comuni capoluogo di provincia a poter istituire con deliberazione del consiglio comunale, l’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio. Tra i primi comuni ad adottare questa tassa vi sono, Roma e Firenze, due città che tra quelle italiane, sicuramente hanno sempre avuto un grande appeal. Nel resto dell’Europa ad avere questa tassa vi sono anche Parigi, Amsterdam e Barcellona, solo per nominarne alcune. E dalle nostri parti, come riusciremo ad attirare i turisti che già ci considerano eccessivamente cari in confronto a ciò che possiamo offrire? Sarà forse ora che le varie amministrazioni si imbocchino le maniche e si diano da fare. A.P.

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Sanremo

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giovedì 27 gennaio 2010

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SANREMO Sanremo addio, la Rai cancella la città del Festival Tv di stato matrigna o amministrazione addormentata? Intanto i cittadini sono furiosi

Petrucci

Cresta

Leone e Esposito

Sanremo. Ormai manca poco, il Festival di Sanremo sta arrivando, mancano gli ultimi dettagli e poi si parte. Saranno cinque giorni in cui la Città dei Fiori tornerà nuovamente a splendere di luce propria, con vip in giro per le strade da fotografare e chiedere autografi. Beh, poi non dimentichiamoci la manifestazione dei “Carri Fioriti”, anch’essa, trasmessa su Rai 1. Insomma un’occasione, per la nostra città, di mettersi in mostra, non solo per la moltitudine di turisti che vengono qui in riviera, ma anche per la risonanza mediatica che questi due eventi hanno. Comunque il calendario delle manifestazioni di Sanremo mica termina qui. Vi è il baby talent show condotto da Antonella Clerici, “Ti lascio una canzone” e l’ormai appuntamento fisso, de “Gli Oscar tv”! Entrambi programmi Rai, che portano nuovamente turisti e quindi

linfa vitale per l’economia della nostra città, in un periodo altrimenti, diciamolo, abbastanza morto. Ops... forse abbiamo sbagliato a leggere! Tutto questo accadeva fino a qualche hanno fa, ora non più! “Ti lascio una canzone” si è trasferito al Centro di produzione televisiva di Napoli, mentre per quanto riguarda “Gli Oscar tv” la Rai avrebbe convinto l’amministrazione a rinunciarvi in cambio di un coinvolgimento della nostra città all’Eurofestival che si terrà in Germania. Una sorta di Festival della canzone in chiave Europea. E Sanremo cosa ci guadagna nel cambio? A quanto pare nulla! Negli scorsi giorni infatti avevamo assistito ad una rivoluzione degli albergatori, i quali non si sentono tutelati né dal presidente della locale Federalbereghi, Alessandro Codoni, né dall’amministrazione comunale. Gli albergatori però,

Piombi e Conti

Clerici

non sono la sola categoria a lamentarsi. Commercianti, professionisti e cittadini sono per la maggior parte del medesimo parere. “Bisognerebbe aumentare gli eventi e le manifestazioni e invece qui eliminano addirittura dei pezzi da novanta come le trasmissioni Rai” afferma irritato Gianfranco Petrucci. “Oltre al Festival e ai Carri fioriti, non è rimasto altro. E’ palese che i commercianti, ristoratori e albergatori, soprattutto nella stagione invernale e pre-primaverile, puntavano molto su questi appuntamenti, per non arrivare d’estate con l’acqua alla gola. Mi auguro quindi che in Comune diventino più combattivi e riescano ad riottenere questi programmi”. A concordare con queste parole, Susan Cresta: “E’ assurdo che programmi nati a Sanremo, vengano trasferiti altrove. Non so se la colpa sia da attribuire alla

Rai, che fa la prepotente, o alle amministrazioni, che non sanno far valere le proprie ragioni, in tutti i casi a rimetterci è questa città. La crisi si fa sentire, lavoro ce n’è poco, se inoltre vengono cancellati dal calendario degli eventi, spettacoli del genere, è davvero la fine”. Unica voce fuori dal coro quella di Jessica Leone: “Non credo che uno spettacolo trasmesso televisivamente in più o in meno, possa cambiare le sorti di Sanremo. Ci vorrebbero più manifestazioni nelle piazze, concerti allo stadio e perché no, anche al mercato dei fiori, insomma avere qualche iniziativa per attirare gente durante tutto l’anno e non solo stagionalmente. Io capisco che vi sono i patti di stabilità da rispettare, ma mi pare che a mancare veramente non sono tanto i soldi, quanto le idee da proporre e la forza di volontà per portarle avanti”. Di tutt’altro avviso, Sa-

mantha Esposito che afferma: “Sanremo ha bisogno di eventi importanti, e quelli trasmessi dalla Rai, sicuramente lo erano, sia per il risalto mediatico che offrono, sia per il tipo di clientela che portano in loco. La Città dei Fiori non si può accontentare di qualche concertino di band sconosciute nelle varie piazzette. Portano solo confusione e nessun vantaggio. Meglio poche manifestazioni, scandite da intervalli regolari, di buona qualità, che non molti spettacolini scadenti. Si deve sempre tener conto del nome che questa città porta”. Il nome sarà importante, ma a quanto pare non può e non deve bastare. Rimanere incollati con la mente al passato è inutile. Bisogna scendere dal piedistallo, andare nell’arena e combattere per ottenere qualunque spettacolo degno di nota, altrimenti il rischio è quello di vedere, tra qualche anno, il “Festival di Napoli” con i fiori di Pescia, e nella città partenopea continueranno a dire: “ca’ nisciuno è fesso” (qui nessuno è fesso), mentre a noi ci toccherà riconoscere mestamente che: “nuiautri a nu’ semü tantü asbi” (noialtri non siamo molto svegli). Alessio Pastorelli

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giovedì 27 gennaio 2011

Lavori in piazza Muccioli, l’ira dei commercianti “Così si fanno scappare via i turisti. La verità è che ci vogliono tagliare fuori, ma che abbiano almeno il coraggio di dircelo apertamente”

S

ono iniziati da poco i lavori in piazza Muccioli e sono già partite le prime polemiche. A far sentire la loro voce sono ancora una volta i commercianti del mercato annonario. Li avevamo sentiti pochi mesi fa per la situazione da terzo mondo in cui versano i bagni, con tanto di servizio fotografico a testimoniarlo; ancora prima, esattamente un anno fa, per le condizioni in cui è ridotta la struttura, con crepe, luci e finestre rotte e buche nei corridoi tra i banchi, pericolosi per l’incolumità di chi si trova a far la spesa ogni giorno. Adesso anche la grana di questi lavori. Angelica Volpe, una giovane commerciante, inizia così: “Stiamo raccogliendo firme tra tutti noi commercianti per far ritornare tutto come era prima, con i parcheggi dei motorini dove erano, e allargheremo la raccolta anche alla gente comune. Hanno iniziato questi lavori da poco e già al primo sabato abbiamo tutti noi visto dimezzarsi

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Laura Rossana

Angelica Della Volpe

Pier Luigi Torre

Giuseppina Consiglio

l’affluenza di clienti. Dove parcheggia la gente per venire a far la spesa adesso? Il lungomare è a pagamento e distante, hanno tolto il parcheggio di piazza Borea d’Olmo e adesso questo?

Parlano di rilancio della città ma l’unico effetto che stanno ottenendo è quello di allontanare i turisti da Sanremo invece di motivarli a venire. Lavoriamo tanto con i francesi e di loro nemme-

no l’ombra. Si preoccupano per i ragazzi delle scuole se non hanno il parcheggio davanti all’entrata, quando a Sanremo posti per i motorini non mancano di certo”. Laura Rossana è da 32

anni che ha il suo banco al mercato annonario ed è in linea con le parole della collega ma aggiunge un qualcosa di più: “Secondo me ci vogliono mandare via. Lo volevano già fare 15

Zoccarato, Di Ponziano, Giuffra in casa Juve: “I love Sanremo” Andrea Agnelli, presidente della Juventus ha ricevuto nel Juventus Footbal Club di Corso Galileo Ferraris a Torino, il sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato, il presidente del Casinò Donato Di Ponziano e il presidente di Sanremo Promotion Giorgio Giuffrà. Un incontro tra tifosi bianconeri, promosso da Donato Di Ponziano, che porta avanti con Andrea Agnelli alcuni progetti di lavoro e la passione per la Vecchia Signora. Andrea Agnelli ha raccolto l’invito dell’amico Di Ponziano a festeggiare la Juventus con un gala bianco e nero nel Casinò ed ha simpaticamente posato con la felpa dedicata alla città di Sanremo, dove potrebbe forse seguire, se gli impegni glielo permetteranno una serata del Festival. “Abbiamo condiviso alcuni progetti ”-spiega Zoccarato: “ oltre alla passione calcistica. Come è accaduto per la nostra recente visita in Egitto stiamo cercando gruppi imprenditoriali a livello nazionale ed internazionale in grado di comprendere le potenzialità del nostro territorio ed interessati ad investire su Sanremo. Vogliamo unire il nome della città alle eccellenze nazionali. E’ stato un incontro proficuo. Abbiamo trovato, grazie a Donato Di Ponziano, un amico che ben conosceva la nostra realtà e le nostre potenzialità.”


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giovedì 27 gennaio 2011

Troppe tasse

Malumori

La situazione è insostenibile. Non vogliamo più pagare!

Fuggi fuggi di turisti soprattutto francesi

anni fa quando ci proposero di restaurare la struttura costruendo una specie di secondo piano, ma noi ci siamo opposti. Da quando sono partiti i lavori la clientela si è dimezzata. Dobbiamo già combattere con i supermercati e i grossi centri commerciali e ci troviamo i bastoni tra le ruote anche dal Comune.” Pier Luigi Torre ha già subito un danno, come ci racconta: “Per colpa di questa situazione io ho perso un cliente importante, un noto ristorante di Coldirodi; mi ha detto che non sa più come venire a fare il carico della merce con il furgone e si fornirà in uno dei centri commerciali più comodi. Ma è possibile eliminare dei parcheggi per le auto per far spazio a quelli per i motorini? Il problema più grosso della viabilità di Sanremo è sempre stato trovare parcheggio e ora, dopo che hanno trasformato tutto a pagamento, ne eliminano ancora; in più in una zona nevralgica e attrattiva per il turismo e per gli acquisti, come quella del mercato annonario, un mercato tra i più grandi d’Europa! Il sindaco ha detto che la gente deve imparare a camminare; beh, secondo voi un francese si fa tutta quella strada per venire in una città dove oltre a pagare salato il parcheggio, deve anche farsi delle camminate a piedi con le borse della spesa appresso? Secondo me ci vogliono tagliare fuori. Quello che vorremmo è che o ripristinassero tutto com’era prima o, per lo meno, che facessero metà posti per le moto e metà per le auto.”

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Le tesi secondo cui l’amministrazione sarebbe incline a tagliare fuori i commercianti del mercato annonario, viene presa in considerazione anche da Giuseppina Consiglio, la loro rappresentante. “Le persone anziane hanno bisogno di avere un parcheggio comodo per poter fare la spesa, non certo i ragazzi che hanno le gambe e le forze per fare una passeggiata in più per andare a scuola.

Qui accanto abbiamo un parcheggio a pagamento in cui la sosta può durare mezza giornata, ma mettiamola di un’ora soltanto dico io così la gente trova un posto. Io mi faccio portare e venire a prendere da mio marito per non occupare un posto con l’auto. Abbiamo già un carico fiscale notevole e invece di aiutare, aumentano i costi dei servizi ai cittadini e ci impediscono di lavorare. Dobbiamo solo pagare”.

Malumore, scontento e rabbia sono emerse con forza dalle testimonianze dei commercianti del mercato annonario. Come abbiamo scritto all’inizio, sono passati mesi e non solo non è cambiato nulla, ma addirittura le cose sono peggiorate. Si parla di rilancio di Sanremo, di valorizzazione dei prodotti locali, di entroterra, di Casinò ma intanto i turisti scappano. Non siamo noi che lo diciamo ma la gente

che ogni giorno lavora e paga i nuovi aumenti comunali; tassa sulla spazzatura, dehors, parcheggi. Forse sarebbe il caso di rivedere qualcuno di questi piani di rilancio? Forse sarebbe meglio aprire occhi e orecchie scrollandosi di dosso un po’ di ottusità? Anche Obama ha riconosciuto le proprie colpe, e tutti sappiamo chi è Obama e cosa rappresenta. Intanto io, finché le mie gambe reggono, vado a lavorare a piedi. Ma io non sono un turista. Massimiliano Inferrera

La “Dante Alighieri” e il Progetto Sci

Come ogni anno, anche per l’a.s. 2010-2011, la SMS “Dante Alighieri”- plessi Nobel, Baragallo e Coldirodi – ha dato vita al PROGETTO SCI, in collaborazione con la Scuola di sci del comprensorio di Limone Piemonte. Tale iniziativa vede coinvolti 130 ragazzi delle classi prime e seconde che sfrecciano, zig-zagano e talvolta rotolano sulle piste da sci, accompagnati dai preziosi maestri limonesi e dai loro insegnanti. Il 13 gennaio si è inaugurata la prima giornata sciistica, in cui i ragazzi sono stati divisi in 12 gruppi di livello omogeneo (dai principianti agli esperti) ed hanno così potuto sperimentare per la prima volta o perfezionare le loro competenze sciistiche, oltre che socializzare con altri coetanei e sperimentarsi in un contesto diverso da quello scolastico, dove cambia il rapporto coi “Proff.”ed aumentano l’autonomia personale ed il senso di responsabilità di ciascun ragazzo. Alla fine della giornata il bilancio è positivo: condizioni climatiche favorevoli, lauto pranzo in baita, tanto entusiasmo ed un pizzico di stanchezza! Ed eccoci già pronti a ripartire! Martedì 18 gennaio si è infatti disputata la Gara di Istituto, che ha visto impegnati 42 alunni, di cui sei (tre maschi e tre femmine) si sono classificati per la fase provinciale dei Giochi Studenteschi prevista per Martedì 25 gennaio 2011; a tenere alto l’onore della nostra scuola saranno Loris Baldi, Eugenio Valle, Matteo Bruno, Corte Alessia, Facente Federica e Mergiotti Sofia, che si spera possano passare alla fase successiva, ovvero quella regionale. Ma non è ancora finita! Ci attendono ancora due magnifiche giornate sugli sci, previste per il 7 e il 18 febbraio prossimi.

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Sanremo ha dichiarato guerra ai piccioni

Scoppia il caso in via Volta: i colombi sono o no nocivi ale persone? Chi pulisce? Sanremo Off Paoluzzi presenta WeLive

Sanremo. L’allarme piccioni ha letteralmente invaso il nostro paese con informazioni riguardanti questi pennuti i quali sarebbero portatori di gravi malattie trasmissibili all’uomo. Insomma, è vero che i piccioni “portano malattie”? Risposta: sì, teoricamente è vero. I piccioni sono portatori di diverse zoonosi (ovvero malattie trasmissibili dall’animale all’uomo) più o meno gravi (per la maggior parte poco gravi), così come lo sono moltissimi altri animali. Però c’è sempre una premessa da fare: gli animali, per trasmettere malattie, devono essere a loro volta malati (o infestati). Se si cerca su Internet, si trova un elenco impressionante di potenziali malattie portate dai piccioni: ma guarda caso, tutti questi elenchi sarebbero redatti da ditte che producono sistemi di vario tipo per limitarne il numero. In pratica, se eliminiamo dal lungo elenco le malattie rarissime (tipo l’istoplasmosi e l’encefalite di Saint Louis) e tutte quelle che si possono contrarre solo con comportamenti anomali (tipo appunto mangiare piccioni crudi o guano di piccione) i “veri” rischi legati a una imponente presenza di piccioni sul territorio sono legati soltanto a due malattie: salmonellosi (che è molto più facile beccarsi mangiando cibi comprati regolarmente in negozio, tipo uova non controllate o verdura non lavata…) e psittacosi (che si può prendere dagli escrementi secchi, e il cui decorso nell’uomo è simile a quello di una banale influenza). Nella

nostra città, proprio per questo motivo è nato un caso; abbiamo accolto l’appello di Marisa Giulio, antiquaria di via Volta che ci ha raccontato la sua testimonianza: “dall’estate scorsa i piccioni in via Volta sono stati allontanati, nel senso che è stata applicata un’ordinanza sindacale che vieta alla gente di dare da mangiare ai piccioni”. Prosegue: “io sono molto credente e mi voglio battere contro questa ordinanza, visto che i piccioni sono creature di Dio e simbolo di pace. Basta vedere la figura della Madonna di Ghiaie. Inoltre è la città il loro vero habitat, non possiamo trattare in questa maniera i pennuti, perché prendercela con loro?” Per quanto concerne l’alimentazione degli uccelli, la Giulio ha detto: “Mi sono informata e il mangime che viene somministrato loro, quello antifecondativo, è assai dannoso per la loro salute. Il costo di un sacco di mangime antifecondativo da 14 kg si aggira sui 175euro, invece il costo di un sacco di mangime “normale” è di 10euro e sono 25 kg”. Insomma il messaggio che questa donna lancia all’amministrazione è quello di poter tornare a dar da mangiare liberamente ai piccioni e che l’ordinanza decada. E infatti Marisa conclude: “Ma perché il comune non si occupa dell’ordine pubblico nella Pigna o limita il traffico auto in via Volta i cui gas di scarico ci faranno venire il cancro!” Comunque i piccioni sono

esseri che stanno per strada e sarebbe utile, in modo da evitare polemiche tra i “pro-piccioni” e gli “antipiccioni” che l’amministrazione controllasse lo stato di salute degli stessi, in modo da capire se realmente potessero essere “nocivi” per l’uomo. Nel frattempo, cogliamo l’occasione per chiedere ai nostri lettori, testimonianze “scientifiche” su eventuali trasmissioni di malattie all’uomo e se quindi la “paura” dei piccioni è fondata o meno. Andrea Di Blasio

La settima edizione di SanremOff prende il via con la partecipazione di WeLive Srl, una delle prime aziende commerciali specializzata nel rendere immediatamente disponibili le registrazioni degli spettacoli dal vivo, mis- Pepi Morgia sandole e vendendole all’uscita dal concerto. WeLive produce la registrazione su concert stick USB con una elevatissima qualità audio grazie al suo staff tecnico e alle nuove tecnologie applicate. In questo modo mantiene vive nell’ascolto tutta l’emozione, l’esecuzione e la partecipazione dell’artista preferito. La musica, poi, viene acquistata alla fine del concerto, garantendo così agli spettatori la possibilità di portare a casa l’evento appena vissuto. “SanremOff parte da qui – dichiara Pepi Morgia – con questa nuova possibilità di godere del concerto live. Poi, come da tradizione, si svilupperà in città offrendo show case, presentazioni di libri, incontri, mostre e tanto altro ancora”. L’idea di WeLive è di Mauro Paoluzzi, produttore artistico che ha trascorso 40 anni tra concerti e studi di registrazione e che oggi coordina il progetto con Riccardo Gentile (presidente WeLive).

dal 1950

Cantine Sanremesi di Graziella e Cesare

Locale storico... dove il tempo si è fermato Antichi sapori di Liguria Via Palazzo, 7 • Sanremo Tel. 0184 572063 Aperto anche la sera, chiuso il lunedì

Un angolo di città vecchio intatto, dall’arredo ai sapori di una volta. Ultimo baluardo della Pigna, unico e caratteristico, nella centralissima via Palazzo, conosciuto da tutti i matuziani “doc”, vip, gente comune e affascinati turisti, le Cantine sono più di un bar o una trattoria, luogo di ristorazione dove cucina e tradizione ligure vengono perpetuate dai proprietari, la signora Graziella e il marito Cesare con grande passione e professionalità. Il menù è sempre scritto in dialetto sulla lavagna. La sardinara, le altre gustose focacce e torte si alternano calde e profumate ai piatti del giorno antichi e quasi sconosciuti come il bagnun d’anciue, lo zemino e la mesciuà, nonchè l’immancabile minestrone al pesto con i minureti; stocafisso e coniglio e altri piatti fanno parte di questa cucina rigorosamente sanremasca. Il tutto annaffiato da schietti e generosi vini locali come il Vermentino di produzione propria, il Rossese di Soldano, il Pigato d’Albenga e alcuni vini piemontesi e lombardi. Il pane è fatto in casa!

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I segreti del mare e del bosco con la nostr amica Jamila Lunedì 17 gennaio è venuta a trovarci a scuola Jamila che è diventata una nostra amica da quando ci ha accompagnato a visitare le bellezze di Capo Mortola, come fa con molti bambini della nostra provincia. Lei infatti si occupa della natura sotto tutti i punti di vista: conosce il paesaggio e ci insegna come fare a rispettarlo, conosce i frutti e tutte le piante della nostra regione e tutti i segreti del mare e dei boschi. Ci ha portato a vedere frutti e semi di varie piante e ci ha spiegato che ogni pianta ha una strategia per riprodursi e per portare i semi lontani dalla pianta madre. L’incontro con Jamila ci è piaciuto moltissimo perché lei ci ha fatto toccare, annusare e assaggiare frutti strani e agrumi che non conoscevamo. Ci ha insegnato tante cose e tanti nomi. A noi è piaciuto tantissimo quando Jamila ha portato tutti quei frutti! Una pianta si chiama “macfadyenia unguis cati”, ha un frutto lunghissimo e il suo nome ci ha fatto ridere. Quando abbiamo sentito questo nome ci siamo detti: “Ma è una formula magica!”. Invece è una pianta molto bella e noi volevamo disegnarla . I suoi semi hanno delle “alucce” che servono per farli volare lontano dalla pianta madre e quando atterrano può nascerne un’altra. Un’altra pianta si chiama “rhus” e per trasportare lontano i suoi semi fa così: ha una polpa di colore rosso per attirare gli uccelli. Gli uccelli mangiano la polpa rossa e sputano i semi che cadono sul terreno lontano dalla pianta madre. C’è, infine, una pianta che si chiama “ovenia dulcis” che attira gli animali con una polpa dolce e succosa. Gli animali mangiano la polpa e fanno cadere a terra i semi, così nascono altre piante. Quando ho visto questa polpa non ci sembrava buona da mangiare, invece quando l’abbiamo assaggiata ci è piaciuta moltissimo! Abbiamo scoperto la mela cotogna, che è una mela grossa, pesante e dura. Con la mela cotogna si fa una polverina per rendere la marmellata soda. Dopo la ricreazione abbiamo giocato al gioco delle quattro stagioni. Ci è piaciuto quando Jamila ha vestito Luca da albero e Ilaria da sole. Ilaria aveva una maglietta con quattro soli diversi, per l’autunno, l’inverno, l’estate e la primavera. - Io ero il sole – dice Ilaria - e cambiavo a ogni stagione. Ho imparato che ogni stagione ha un sole diverso. Noi attaccavamo su Luca, che interpretava l’albero, prima le gemme e le foglie, poi i boccioli e i fiori, le ciliegie, le foglie autunnali. In inverno lo abbiamo lasciato spoglio. Questo gioco ci è piaciuto molto e abbiamo imparato che è il sole che comanda le quattro stagioni. E’ stata una giornata di scuola più bella con Jamila! Classe seconda La festa dell’Epifania per noi, alunni delle classi seconda e terza, ha portato… carbone?… noo, dolci?… ma... noo … al posto dei dolcetti una sorpresona ci aspettava al ritorno dalle vacanze natalizie. Adesso vi raccontiamo tutto. Da noi , a scuola, il giorno dell’Epifania, sono arrivate… delle befane molto particolari, anzi erano befani!!!!!!!!!! Chi erano ? Ma i nostri papà! Muniti di scopa… sì anche, ma a dir il vero ben equipaggiati di strumenti da lavoro, hanno voluto dedicare questa festività a noi, o meglio il loro tempo libero alla nostra scuola, dove trascorriamo tante ore. I nostri papà hanno pensato, infatti, di ripulire il giardino che circonda tutto l’edificio, così al nostro rientro abbiamo potuto giocare in un ambiente curato e gradevole. Grazie ai nostri papa’, il vostro regalo è stato ben più importante di qualche dolcetto e giochetto portato dalla befana. Edoardo Liberto, Samuele Berno’, Simone Carnesecca, Lorenzo Bloise, Alessandro Ganganelli, Giorgia Urbini.

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Una befana... molto speciale!!!


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INSIEME PER CRESCERE BENE In occasione del Natale, per ritrovarne l’autentico spirito, alunni, genitori, docenti e personale della scuola hanno deciso di fare ognuno una piccola rinuncia materiale e devolvere la cifra risparmiata al reparto di Oncologia dell’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova. Un grazie veramente di cuore a tutti quanti per la cifra raccolta che ammonta a 400 euro. Forse sarà una goccia in mezzo al mare ma a noi piace immaginare che possa contribuire al sorriso di qualche bambino in più. www.ecodellariviera.it


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giovedì 27 gennaio 2011

Il mondo dell’educazione è chiamato a ripensarsi profondamente in rapporto alla sfida che proviene dalla sempre più pressante istanza delle migrazioni. Ad essa è possibile rispondere con soluzioni decisamente sbagliate, che possono incrementare forme di separazione e di resistenza, ai danni innanzitutto dei bambini, italiani e stranieri, che vengono privati della grande opportunità dell’incontro con l’altro. Questa la situazione che si riscontra nella nostra provincia e nel plesso scolastico di scuola primaria A. Volta nel corso degli ultimi anni, che ha visto crescere la popolazione di alunni “stranieri” e proporzionalmente diminuire le iscrizioni di bambini “italiani”, poiché i genitori di questi ultimi hanno preferito perseguire la “separazione culturale”, cercando scuole dove la presenza degli immigrati sia pressoché nulla. Utilizzando la norma-

AGGIUNGI UN POSTO A... SCUOLA!

tiva vigente, già da alcuni anni il dirigente scolastico ha provveduto ad orientare le iscrizioni degli alunni stranieri verso gli altri circoli didattici presenti nel Comune di Sanremo, con il proposito di contenere il numero degli stranieri al 20%. Nella scuola A. Volta, oggi, è in atto la politica della piena e attiva cittadinanza, nella consapevolezza che l’incontro interculturale autentico non comporta perdita della propria identi-

tà, ma è la chiave d’accesso per un arricchimento reciproco. La nostra proposta è l’interculturalità, fondata su un insegnamento-apprendimento che fa dialogare le diverse culture, per formare quella “testa ben fatta” , capace di riconoscere i valori umani alla base di ogni pratica educativa e di promozione di conoscenza. Questa è solo una delle tante storie vere, che possono farci riflettere, se riusciamo a metterci…

NEI PANNI DI N. N. è nata a Sanremo, da genitori immigrati di origine marocchina. Il padre conosce abbastanza l’italiano e lavora come manovale, mentre la madre è casalinga e conosce solo pochissime parole di italiano. N. frequenta la scuola dell’Infanzia a Villa Vigo e i primi quattro anni della scuola primaria nel plesso A. Volta, insieme ad altri 17 alunni. Si esprime perfettamente in italiano e conosce anche qualche parola di arabo, che la mamma le insegna. È un’alunna molto intelligente, ma si dimostra “prudente” con i compagni e le insegnanti: sembra quasi volersi tenere in disparte, sempre sulla difensiva. N. combatte con il suo senso di inadeguatezza tutti i giorni, perché si sente diversa, e non capisce se questo sia un bene o un male, se lei è meglio o peggio degli altri. Ragiona secondo un’ottica vincente-perdente, non riesce a cooperare, vuole dominare o accetta di essere dominata, seppur di malavoglia. Ma con il tempo, la conoscenza reciproca e il dialogo continuo, N. abbandona la sua diffidenza e “accoglie” i compagni e le insegnanti, accettando di vivere in un mondo “di tutti” e “per tutti”, finalmente rilassata. Purtroppo, prima della fine dell’anno scolastico, N. deve affrontare la “sua migrazione” verso un altro Paese europeo, dove suo padre ha trovato un lavoro: dovrà ricominciare il suo percorso, inserirsi in una realtà linguistica diversa innanzitutto, conoscere nuovi compagni e compagne, e ritrovare quell’equilibrio tra sé e gli altri che aveva faticosamente guadagnato con noi. Ma soprattutto dovrà trovare un ambiente culturale improntato al rispetto e al dialogo. È questo l’augurio migliore che possiamo farle: che gli adulti che avranno la fortuna di incontrarla e aiutarla a crescere sentano la responsabilità di guidarla verso il traguardo della comune umanità. Perché lei ha solo 10 anni.

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Imparare nei laboratori di informatica e con la Lim Nelle scuole primarie del 1° Circolo sono presenti tre laboratori informatici, attrezzati con computer, scanner e stampanti, uno a S. Pietro e due nel plesso A. Volta, cui gli insegnanti possono accedere ogni settimana, con la classe o in piccolo gruppo, per proporre attività didattiche utili e coinvolgenti nei vari ambiti: scrittura, disegno, matematica, scienze, ricerca, inglese. Mi piace andare al computer perché possiamo lavorare insieme. A me piace disegnare e pitturare con il mouse. Con il computer mi piace fare delle ricerche, così sappiamo tante cose, fare dei giochi e scrivere le storie. Classe III B, Plesso A. Volta Ogni classe ha la sua password per usare il computer. (Sofia) A me piace colorare con il computer. (Giulia, Noah, Erika, Cornelia) A me piace giocare con i giochi del computer. (Nicola, Giovanni B.) Abbiamo utilizzato un programma dove si ascolta una favola e poi ci sono tanti giochi sui colori. (Giuseppe, Xefri) Abbiamo scritto la storia di Rossociliegia con la tastiera del computer. (Viola, Giovanni O.) Mi piace ascoltare le storie con le cuffie. (Edoardo,Veronica, Omar) Abbiamo usato un programma su Internet per giocare con la lingua italiana . (Giacomo, Davide) Classe II C,Plesso A. Volta

Nel plesso A. Volta si trovano anche due LIM, lavagne interattive multimediali, che gli insegnanti utilizzano con successo per proporre alla classe attività collegate ai libri di testo adottati, che sempre più spesso offrono percorsi di potenziamento per LIM. È possibile inoltre utilizzare vari programmi didattici e connettersi alla rete. I contenuti, proiettati sulla Lim, funzionano esattamente come sul computer: le icone possono essere cliccate, i file selezionati, trascinati, aperti, modificati, collegati, salvati e cancellati, sia con il mouse sia “touch screen”, ovvero manualmente, con la pressione del dito.

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Taggia

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TAGGIA Comitato Pro Taggia: “No alla discarica Colli” Continua a far parlare la discarica ai Colli di Taggia. L’amministrazione Genduso si è fatta avanti per farsi carico di tutti i rifiuti della Provincia ma la minoranza non la pensa allo stesso modo. Anzi sembrerebbe che il pensiero della “minoranza” sia quello della “maggioranza” dei cittadini di Arma e Taggia. Infatti si vuole fare un referendum per dire no alla discarica e sono in tanti i cittadini che diranno la propria. “Noi la richiesta referendaria l’abbiamo presentata, ora sta alla commissione accettarla o meno” - dice Attilio Pivetta del comitato Pro Taggia. Pivetta continua: “Se ci danno via libera verso i primi di febbraio potremo raccogliere le firme e vedere se la popolazione è con noi, la discarica ‘non s’ha da fare’”. Ma se i cittadini

Pivetta non volevano la discarica perché fanno sentire la loro voce adesso? “I Taggesi non l’hanno mai voluta, è Genduso che tanto la desidera e la vuole così tanto che ha preferito prima decidere lui se farla o meno prima di chiedere il parere ai cittadini” - spara a zero Pivetta - “il sindaco si è comportato da vero monarca, da dittatore. Non si ci comporta così”. Vincenzo Genduso

Aschero ha cercato nei consigli comunali di tranquillizzare gli animi avvertendo che la discarica non provocherà alcun disagio, invece ci saranno grossi vantaggi come eccellere nella differenziata. “Non raccontiamoci storie, per far funzionare il tutto c’è bisogno che la Provincia produca il 65% della differenziata” - avvisa il consigliere Aschero del Pdl - “già Sanremo produce il 45% dei

La rotonda pericolosa diventa fiorita Sul finire del 2010 noi de L’Eco avevamo segnalato i disagi della rotonda pericolosa nei pressi della stazione ferroviaria evidenziando anche come fosse caratterizzata da erbacce e arbusti secchi. Il piazzale della rotatoria era adibito a giungla. Adesso invece, come giusto che sia, la stanno curando mettendo delle piante. Finalmente stanno valorizzando la rotonda anche sotto il profilo visivo: sarà merito nostro?

rifiuti della Provincia e sapete quanto fa da sola di differenziata? Neanche il 20%. Come può dirsi sicuro Genduso se siamo di fronte a un qualcosa che neanche lontanamente ci immaginiamo e i numeri per fare bene non ci sono, non ci sono i presupposti. Io mi auguro che vada tutto per il meglio ma sarà difficile”. Preoccupazione sia per il comitato Pro Taggia sia per il Pdl, il problema rifiuti grava in modo determinante su Taggia tanto da renderla responsabile di tutta la spazzatura della Provincia. Se effettivamente non ci sono i numeri e la progettistica non funzionerà, sarà una nuova Napoli? “Se l’impiantistica non funziona saranno guai seri, se la differenziata non funzionerà ci saranno cumuli infiniti di spazzatura che renderanno Taggia invivibile - ammonisce Pivetta – parecchie case stanno svendendo. Qualche turista è in allarme, sapendo che verrà

Genduso la spazzatura ai Colli non passerà più l’estate da noi. Per il turismo sarà la catastrofe e le prime avvisaglie sono già sotto i nostri occhi. Dobbiamo dire no alla discarica se no i nostri figli invece che fare il bagno nuoteranno nella pattumiera”. A breve quindi un referendum e si scoprirà una buona volta cosa ne pensano davvero i cittadini, il tema è delicato ed esplosivo, vi terremo aggiornati. Francesco Basso

La buca killer viene riempita Altra segnalazione: vi ricordate l’enorme buca killer sempre nei pressi della stazione ferroviaria. Avevamo segnalato anche quella. Adesso la buca è stata riempita. Volenti o nolenti il nostro giornale “muove le montagne”.

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Ventimiglia

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VENTIMIGLIA Grazie ai kebab si salverà il Sestiere “Burgu” Ventimiglia. Sta suscitando grande clamore la notizia della possibile sponsorizzazione da parte del nuovo negozio di kebab di via Aprosio al civico 22 di Chaudhri Amanat, a favore del Sestiere Burgu di Ventimiglia. Dopo aver vinto l’ultima edizione del palio marinaro, il sestiere capitanato dal bravo Ramon Bruno, si è trovato a far fronte alla rottura contemporanea di due remi e alla seria possibilità di non vedere più gareggiare il proprio equipaggio. “E’ un periodo davvero difficile per il nostro entourage - spiega il Presidente - questi remi sono costosissimi, oltre 600 euro l’uno e il costo globale è pari all’intero budget che riceviamo per organizzare l’Agosto Medievale! Regate, giochi storici e Corteo... dobbiamo assolutamente trovare persone che ci aiutino in qualsiasi maniera! Ringrazio a nome mio e di tutto il sestiere, l’esercizio commerciale di kebab di via Aprosio, il quale non ha esitato a venirci incontro e a dare un segno tangibile di sostegno al nostro sestiere, ma anche a tutto ciò che rappresenta per Ventimiglia l’Agosto Medievale”. Il vice presidente Fabio Mercenaro, sempre molto attento a tutto quello che concerne il Sestiere, vuole rammentare a tutti gli interessati, che sono aperte le iscrizioni per chi volesse tambureggiare o sbandierare. Inoltre vuole lanciare un piccolo comunicato:” Negli anni molto materiale è andato smarrito, preghiamo chiunque possa avere in qualche angolo di cantina,stecche, bandiere , tamburi, vestiti o quant’altro di riportarlo presso la Pasta Fresca Morena in via Aprosio 21/c tel 018433461.

I ponti, in consiglio comunale

Ventimiglia. Sarà l’ultimo progetto preliminare per la realizzazione dei ponti di collegamento tra il Comune di Ventimiglia e quello di Camporosso l’argomento clou del consiglio comunale della città di confine, convocato per il giorno 2 febbraio alle ore 20. Si tratta di un accordo di Programma che oltre ai due comuni intemeli coinvolge anche la Provincia di Imperia e la Regione Liguria per la realizzazione della nuova viabilità di collegamento tra i territori di Ventimiglia e Camporosso, mediante creazione di un ponte ciclopedonale lungo la foce del Nervia, un nuovo collegamento ciclabile fra l’asse costiero e l’esistente pista ciclabile e un

ponte stradale parallelo alla strada statale n. 1 Aurelia, oltre alle opere accessorie di raccordo stradale nel territorio dei due comuni sopracitati. Il progetto è stato affidato all’ingegnere Cristiano Blengino e nasce da una deliberazione amministrativa del 15 aprile 2009, trasformato poi in Accordo di Programma il 4 dicembre 2009 a Genova presso la sede della Regione Liguria. L’accordo ha beneficiato dei contributi previsti dal Programma Attuativo Regionale PAR-FAS 2007/2013 per un totale di €. 4.000.000,00 e del cofinanziamneto di €. 500.000,00 da parte del comune di Ventimiglia e di €. 500.000,00 dal Comune di Camporosso, per com-

plessivi €. 5.000.000,00. Si tratta di un’opera molto importante per la viabilità e i collegamenti tra i due comuni costieri che attualmente è spesso congestionata a causa di un’unica arteria, imprigionata dal traffico. “Con questa deliberazione – commenta il sindaco Gaetano Scullino – diamo il via concretamente a tutte le procedure che ci porteranno a realizzare un’opera tanto attesa e tanto importante per tutto il comprensorio. Significativa in particolare è la prosecuzione a mare della passeggiata che diventerà in pratica un’unica promenade dalla nostra città fino alla fine di Bordighera”. All’ordine del giorno figura anche la riqualificazione del piazzale autostradale di Ventimiglia e pertinenze connesse (proponente: soc. Autostrada dei Fiori S.p.A.). Si tratta in sostanza di un potenziamento del casello autostradale di Ventimiglia con riassesto e potenziamento degli accessi e degli edifici presenti che saranno adibiti ad uffici.

Ventimiglia Incidente sul lavoro

Incidente sul lavoro martedì, in un cantiere nei pressi di via Ricovero a Latte di Ventimiglia. Un giovane muratore, F.F, di 22 anne di nazionalità albanese, ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra da un’impalcatura, facendo un volo di tre metri e riportando un trauma facciale. Subito le condizioni del lavoratore sono parse gravi. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 ed i volontari della Croce Verde Intemelia, che hanno immobilizzato il giovane su tavola spinale, trasportandolo in codice giallo al Pronto Soccorso di Bordighera. Visto quanto successo per accertare la dinamica sul cantiere è giunta anche una pattuglia dei Carabinieri di Ventimiglia ed una squadra dell’Ispettorato del Lavoro per verificare se le condizioni di sicurezza nell’area fossero rispettate al momento dell’incidente.

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7 giorni di cronaca

BREVI NEWS 12enne trasferito d’urgenza al Gaslini di Genova Sanremo. Un ragazzino di 12 anni è stato trasferito d’urgenza dall’ospedale di Sanremo al Gaslini di Genova, per un problema cerebrale. Il giovane è stato portato dai genitori al pronto soccorso. Le operazioni di trasferimento sono state coordinate dalla centrale operativa del 118. Un’ambulanza della Croce Rossa lo ha portato al più specializzato ospedale del capoluogo ligure, dove i medici hanno valutato le sue condizioni.

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giovedì 27 gennaio 2011

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Sanremo Anziano trovato morto in macchina E’ stata la chiamata di una donna a segnalare un uomo che stava male all’interno di un’auto. All’arrivo, il 118 ha trovato il corpo di un uomo nudo dalla cintola in giù accasciato sul lato passeggero, in ginocchio e con il volto verso lo schienale. Si trattava di D.F.D., 79 anni, di Ospedaletti, deceduto sulla sua Fiat Punto grigio metallizzato, par-

cheggiata nei pressi della pista ciclabile, alla Foce di Sanremo, poco lontano dai Bagni Matuzia, nella zona adiacente agli antichi ruderi di una villa romana. Tutto fa presumere che sia morto per un malore, un probabile arresto cardiaco, mentre praticava attività sessuale. All’interno della vettura non c’era nessuno. Accertamenti sono in corso per ricostruire la vicenda.

Rinvenuta bomba inesplosa della seconda Guerra Mondiale

Senegalese accusato di spaccio Forestale contro motocrossisti

Pornassio. Una bomba inesplosa risalente alla seconda Guerra Mondiale è stata scoperta da una pattuglia della Forestale, durante un servizio di controllo del territorio, in località Nava, nell’entroterra di Imperia. Gli agenti hanno così messo in sicurezza l’area, recintando la zona interessata. Sono stati, quindi, avvertiti la prefettura e il reparto artificieri di Torino. Dalla Forestale precisano che il ritrovamento non deve destare allarme tra la popolazione, essendo avvenuto in una zona isolata.

Fiamme dalla canna fumaria Taggia. Vigili del fuoco di Sanremo in azione, per un principio di incendio di una canna fumaria, nel centro storico di Taggia. La parte finale di una canna fumaria ha preso fuoco ma, fortunatamente, il fumo non è entrato nell’abitazione e non si registra, di conseguenza, nessun intossicato. Sul posto sono intervenuti un’autobotte e un pickup dei Vigili del Fuoco che hanno subito domato le fiamme.

Sanremo. Mbaye Gueye, un immigrato senegalese di 22 anni, è stato arrestato dagli agenti del commissariato con l’accusa di spaccio. I poliziotti lo hanno trovato con 3grammi e mezzo di cocaina e circa 5.000 euro in contanti, probabile provento dell’illecita attività. Le forze dell’ordine sono intervenute in piazza Eroi. Gli agenti hanno visto il senegalese parlottare con alcuni italiani. Lo stesso si è, poi, recato a casa ed e tornato. Quando c’è stato il passaggio tra la droga e il denaro, è partito l’intervento culminato con l’arresto. Con sè aveva circa 1.700 euro e 2,3 grammi in tre dosi. In casa sono stati trovati altri 3.500 euro e 1,10 grammi. Con lui vivevano anche tre irregolari che sono stati portati in caserma per l’identificazione. Si tratta, a detta della polizia, della prima volta che un senegalese viene arrestato per droga o, comunque, di un caso più unico che raro.

Linea dura della Forestale contro motocrossisti e appassionati di quad, che distruggono i sentieri dell’entroterra di Sanremo. Nelle ultime settimane sono, infatti, stati rafforzati i controlli in base alla legge regionale 38/92, che vieta il transito di qualsiasi mezzo motorizzato al di fuori della sede carrozzabile. Diverse le infrazioni riscontrate: una ventina i centauri fermati e multati. Lo scorrazzare delle moto da cross e dei quad sta causando seri danni alla rete di sentieri sulle colline alle spalle dalla città. La legge 38/92 è finalizzata alla salvaguardia del territorio e a contrastarne il dissesto idrogeologico, in quanto il continuo passaggio da parte dei mezzi motorizzati sui sentieri causa un’erosione del fondo terroso facendo così convogliare l’acqua piovana in canali non naturali che possono generare frane.

Ragazzo 23enne ferito in moto Ventimiglia. Un ragazzo di 23 anni di Dolceacqua A.C. è rimasto ferito in un incidente stradale in corso Genova. Lo scooter su cui viaggiava è stato urtato da una automobile che si stava immettendo da una strada secondaria. Il giovane è quindi caduto sull’asfalto dove ha atteso l’intervento dei soccorsi.

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7 giorni di cronaca svaligiava negozio di telefoni ragazzo romeno in carcere Ventimiglia. Un immigrato romeno di 21 anni, Florin Claudiu Sau, è stato sorpreso all’interno del negozio di telefonia di corso Genova, dove stava facendo man bassa di telefonini cellulari. Dopo aver tentato la fuga è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale compagnia, grazie alla segnalazione di un cittadino che ha comunicato l’avvenuta effrazione della vetrina. Il giovane, già pregiudicato, è accusato di tentato furto aggravato oltre a numerosi reati contro il patrimonio e la persona, e per questo motivo espulso malgrado si tratti di cittadino comunitario. Sul posto è sopraggiunta la pattuglia che ha sorpreso il ladro ancora all’interno. Per lui sono scattate le manette. Sarà processato per direttissima.

Raccolta di denaro fasulla AISM: “Cittadini fate attenzione” Sanremo. Il presidente di AISM Imperia, Grazia Seno, lancia l’allarme per una sospetta truffa: “C’è stato comunicato che presso i centri commerciali del territorio imperiese ci sono persone che chiedono denaro per le persone con sclerosi multipla: tali persone non sono iscritte alla nostra Associazione né ci rappresentano né sono da noi conosciute. Si invita tutta la cittadinanza a chiedere loro per verifica informazioni sulla patologia, sull’attività e dove è la sede”.

Brucia l’arrosto: tanto fumo e fiamme (e niente arrosto..) Santo stefano al Mare. Vigili del Fuoco di Sanremo in azione per un principio di incendio in un appartamento. Secondo le prime ricostruzioni tutto sarebbe scaturito da una pentola imprudentemente lasciata sul fuoco con un’arrosto all’interno. Le fiamme si sarebbero poi propagate alla cappa fumaria distruggendola e, in seguito, a

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giovedì 27 gennaio 2011

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Sanremo Eroina nel contatore, arrestato tunisino Un pacchettino contenente una ventina di grammi di eroina è stato trovato nascosto dentro ad un contatore dell’Enel nella città vecchia. Dopo lunghe ore di appostamento al freddo per controllare i movimenti attorno al contatore, la pazienza dei militari è stata premiata con sorpresa da parte di Aymen Baalouch, sedicente tunisino appena maggiorenne che si è presentato al suo appuntamento con i Carabinieri portando con sé il resto del carico, un bilancino di precisione e quasi 500 euro ritenuti provento dell’attività illecita. Non appena Aymen ha aperto lo sportello del contatore ed allungato le mani per appoggiare il pesante fardello che aveva con se, i militari sono saltati fuori dai loro nascondigli e lo hanno braccato immobilizzandolo in pochi istanti. I venti grammi del primo sequestro sommati agli ulteriori ottanta che il tunisino avrebbe aggiunto sono stati più che sufficienti per garantire un giusto processo per direttissima. tutta la cucina mandando in frantumi suppellettili e piatti. Il fumo avrebbe poi invaso anche la tromba delle scale intossicando leggermente un condomino del palazzo. Sul posto è intervenuto il 118 e una squadra dei Vigili del Fuoco. Altro intervento per l’incendio di una friggitrice in un pub di San Bartolomeo, a Sanremo. Inizialmente si pensava all’incendio di una cucina, ma in realtà era soltanto la friggitrice che aveva sfiammato. All’arrivo dei pompieri i titolari avevano già spento le fiamme e si è così proceduto alle operazioni di bonifica.

Cade un lampione a causa del vento. Auto danneggiata Sanremo. Un lampione è crollato tra due auto, in piazza del mercato, a Poggio, a causa del forte vento che per tutta la notte ha imperversato sulla costa ligure di Ponente. Entrambe le vetture erano parcheggiate e soltanto una è rimasta lievemente danneggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno lavorato per circa un’ora e mezza. Sul posto anche gli operai dell’Amaie, l’azienda che gestisce parte della pubblica illuminazione, che ha dovuto interrompere l’erogazione dell’energia elettrica in quel punto, visto che il lampione era ancora acceso.

Elizabete e Paolo ugualmente responsabili per la morte di Gabriel

Imperia. In un dossier di 80 pagine il gup Fabio Favalli spiega la condanna a 11 anni, per l’omicidio del piccolo Gabriel, a Elizabete Pertersone e a Paolo Arrigo: «Nessuno dei due imputati può ritenersi meno responsabile dell’altro: entrambi hanno agito senza evitare che i maltrattamenti al bambino potessero causarne la morte. Chi ha sferrato il colpo al fegato materialmente ha scarsa rilevanza». Secondo il gup, i due giovani non possono non essere corresponsabili della morte di Gabriel, 17 mesi, figlio della Petersone, causata da una serie di maltrattamenti prolungati nel tempo, che difficilmente potevano rimanere nascosti a uno dei due ex conviventi, e culminati con un colpo mortale inferto al fegato.

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