Eco della Riviera n.45

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Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì

18 Novembre 2010 •

E 1,50

Anno 95 • N. 45 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

TAGGIA

• Il Comune non

rispetta i morti, appello a Genduso

PAGINA 23

SPECIALE

• Mostra Canina e

consigli per l’amico a 4 zampe PAG. 37

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore

Roberto Basso

www.ecodellariviera.it

MAGAZINE

• “Aria precaria” spettacolo esilarante di Ale & Franz • Jubil Music, rock

cristiano sul palco

• Paolo Brosio presenta il suo nuovo libro DA PAGINA 41

IO LA PENSO COSÌ

L’editoriale di

Roberto Basso

inchiesta casino’ LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO?

Giri: Dracula come nel Farwest, spara sul ministro-pianista PAG. 6 SANREMO

Zoccarato

Ma quando si farà la rotonda della Foce? PAGINA 17

Di Ponziano

DRACULA

MayDay Sanremo, passato il punto di non ritorno PAGINA 9 ARTWHERE il giornale del Dams da pagina 29

Casinopoli 2”, siamo arrivati al capolinea? Non ancora, ma ci manca poco. Se da una parte i cervelloni che sono al timone della Casa Bianca matuziana non danno segni evidenti di aver trovato la pietra filosofale, di essere capaci di imboccare la strada del rilancio, di ritrasformare a tempo di record la baracca in oro, dall’altra sta per arrivare la mazzata delle Videolottery, l’unica macchina, modernissima e supertecnologica, attesissima dai giocatori, dove puoi vincere in diretta, e senza inganno, jackpot da 500 mila euro, un miliardo di vecchie lire a botta.

CONTINUA A PAGINA 3



GIOVEDI 18 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

CONTINUA DALLA PRIMA

RINVIATI A GIUDIZIO PER FURTO ALLA ROULETTE 2 CROUPIER ED UN GIOCATORE. E LE INDAGINI SUL BUCO MILIONARIO DEI PORTEURS E GLI SPRECHI AL CASINÒ? PER IL DIRETTORE DANILO ROMANO I PORTEURS SONO UN DANNO E HANNO DISTRUTTO LA CLIENTELA DI SANREMO. MENTRE AI VERTICI DELLA CASA DA GIOCO ED IN COMUNE CONTINUANO I BLA, BLA, BLA A SANREMO SONO ARRIVATE LE VIDEOLOTTERY E NEL GIRO DI POCHE SETTIMANE INVADERANNO LE NUOVE SALE GIOCO PRIVATE. SI POSSONO VINCERE JACKPOT DI 500 MILA EURO A BOTTA, 1 MILIARDO DI VECCHIE LIRE!

Il tutto senza andare al casinò, senza dare la carta di identità e registrarti, ma entrando comodamente, anche in bermuda, nelle Sale giochi aperte recentissimamente da privati proprio sotto casa, nel tuo rione, dietro l’angolo. E sì signori miei, le Videolottery non sono più una chimera, un sentito dire, un sogno, una leggenda, sono già arrivate tra noi. In esclusiva ne abbiamo fotografate quattro, fanno parte di un carico di due bilici giunti ad Arma nei magazzini della Fun Seven, società leader nel settore di Raffaele Fasuolo. Presto arriveranno altri bilici con altre Videolottery, presto altre Sale giochi saranno aperte a Sanremo ed in tantissimi altri Comuni di Imperia, nelle altre regioni, in tutta Italia. Il mondo dei nuovi giochi, delle slot, delle infernali macchinette mangiasoldi del 2000 sta cambiando, è come un vulcano in continua eruzione. Siamo nel 3000, nel terzo millennio. Le Videolottery sono come Avatar, il casinò di Sanremo, invece, è rimasto ai tempi di Pompei, se non si sveglia crollerà come la monumentale, ma abbandonata Casa dei gladiatori. Catastrofismo? No, realtà. La girandola dell’incuria, della superficialità, degli sprechi, degli enigmi, del malcontento e della sfiducia all’interno della casa da gioco continua. Al casinò di Sanremo le cose non vanno bene anche perchè per troppo tempo non sono state applicate le regole della meritocrazia, del buon governo. Troppa politica, purtroppo con la “p” minuscola e poca professionalità. Il management per troppi anni si è dimostrato inadeguato e non è stato in grado di garantire una gestione trasparente e positiva delle attività della casa da gioco. Il malaffare si è annidato in tanti aspetti della vita dell’azienda. Ci si attendeva che dall’indagine della magistratura, aperta più di un anno fa, saltassero i coperchi ed i responsabili fossero finalmente smascherati e chiamati a pagare il conto, messi definitivamente nelle condizioni di non nuocere più al casinò, alla città. A tut-

Cavallone

L’EDITORIALE COI BAFFI

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Di Ponziano

AVATAR-CASINO’

Avallone

ti i livelli. Così non è stato. L’attesa, al momento, è stata fortemente delusa. Indiscrezioni sulle indagini mesi fa davano per certo un duro colpo nei confronti di tante persone attive nel campo dell’illegalità. Nell’opinione pubblica la notizia del rinvio a giudizio per furto aggravato di due croupier, Lorenzo Avallone e Claudio Ferrando, e di un giocatore, Antonio Giordano, 71 anni, a torto o a ragione suona come il classico topolino partorito dalla montagna. Troppo

Ferrando

poco se questo dovesse essere davvero il punto d’arrivo e non di partenza della maxi inchiesta della magistratura sui furti ai tavoli da gioco e sugli illeciti al casinò. Davvero la lunga collaborazione, definita storica tra il procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone, ed il presidente della Spa-Casinò, Donato Di Ponziano e dell’intero suo staff è tutta qui? Tantissimo fumo e poco arrosto? Non ci possiamo credere. Che fine ha fatto, per

Domenico Mirallegro e Raffaele Fasuolo

LE NUOVE VIDEOLOTTERY

esempio, l’indagine relativa alle assunzioni e, in modo particolare alla compra-vendita di posti di lavoro tra le roulettes e le slot? Si è detto, si è scritto, si è parlato di assunzioni dietro pagamento di somme di 50, 60, 70 mila euro. Tutte menzogne, non è vero nulla, è tutto archiviato? E quelle voci di mamme pronte a vuotare il sacco in difesa dei figli? Le assunzioni sono state tutte e sempre trasparenti? Sugli sprechi di grandi risorse finanziarie pubbliche che annualmente verrebbero messi a segno da chi gestisce il casinò si è indagato, si sta indagando, è un filone privo di interesse? Non pensiamo che sia materia di esclusiva competenza della Corte dei Conti. Ci si ricorda sempre che la casa da gioco è gestita da una Spa a capitale pubblico, che non è una società privata o a volte qualcuno se ne dimentica? E il “buco” milionario dei porteurs che ha procurato danni al casinò di Sanremo ed alla collettività dal 2006 dov’è finito? E’ una brutta storia che getta discredito ed ombre inquietanti su tutti gli amministratori della Casinò Spa e su tutti i pubblici amministratori del Comune, sindaco, assessori, con-

siglio comunale. Il direttore dei giochi del casinò, Danilo Romano, non ha dubbi: i porteurs – ha recentemente detto - sono un danno ed hanno distrutto la clientela della casa da gioco. Finalmente una voce chiara, autorevole, ma non ancora risolutiva. Nonostante questo i porteurs a Sanremo, infatti, sono ancora in piedi. A Palazzo Bellevue giustamente, per mettere ordine, è scoppiata forse un po’ troppo fragorosamente “Sprecopoli”. Si sta dando la caccia a chi se ne è approfittato, si fanno le pulci al parco macchine, ai consumi annuali di benzina e gasolio, a viaggi e trasferte, a consulenze ed appalti, a chi senza ragione lascia il posto di lavoro per andare a fare la spesa, dal parrucchiere o a prendere il sole. La Procura su tutto questo ha aperto un fascicolo. E sul “pianeta casinò” quanti dossiers sono aperti? Se da parte degli inquirenti non viene smantellato tutto il malaffare, senza guardare in faccia nessuno, dagli inservienti ai colletti bianchi, andrà sempre peggio. Continuerà ad essere una casa da gioco dove, ad ogni livello, vivono ed ingrassano troppi furbetti sulle spalle della collettività, dei cittadini onesti. La legge anche al casinò di Sanremo deve essere uguale per tutti. Roberto Basso


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GIOVEDI 18 NOVEMBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

SOMMARIO

Sommario

Su PrimoCanale, focus economia

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri Il ritorno di Dracula Il futuro delle ferrovie in provincia Dog Show: Mostra canina e consigli Artwhere, il giornale del Dams

■ da SANREMO

A quando la rotonda alla Foce? Defibrillatori in città: dove sono? I 150 anni del liceo Cassini

pag. 6 pag. 9 pag.10 pag.37 pag.28 pag.17 pag.18 pag.21

■ da IMPERIA

I fininani all’arrembaggio di “Scajolandia” pag.15 Gossippando pag.16

■ dal PONENTE

Taggia: transenne al cimitero Ventimiglia: la pericolosa rotonda

pag.23 pag.25

■ RUBRICHE 7 giorni di cronaca Magazine Sport Magazine C’era una volta il bar e Adotta un amico Gli appuntamenti della settimana Oroscopo Annunci economici gratuiti

pag.26 pag.41 pag.45 pag.44 pag.49 pag.52 pag.60

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Argirò

Benedetti

E' possibile rilanciare l'economia nella provincia di Imperia? E, soprattutto, come? La Camera di Commercio ha raccolto la sfida ed è passata al contrattacco. Se ne discuterà stasera alle 21 in tv, a Primocanale, nella trasmissione “Destra e Sinistra” condotta da Rober- Amadeo to Basso. Ospiti in studio il presidente della Camera di Commercio della provincia di Imperia, il notaio Franco Amadeo, il direttore dell'Unione Industriali, Giuseppe Argirò, Marco Benedetti il presidente dell'Azienda Speciale Commissione Credito, ed il sindacalista Claudio Bosio, segretario generale CISL. Repliche venerdì alle 16 e domenica alle 9.

Quattro anni di reclusione per Alberucci, corriere della “coca” Sanremo. E’ stato condannato dal tribunale di Alessandria il 27enne sanremese Marco Alberucci. Il giovane dovrà scontare 4 anni di reclusione oltre a dover pagare 20mila euro di multa. Per quei fatti il PM aveva chiesto 9 anni e 30mila euro che, trattandosi di rito abbreviato, sono diventati 6 anni con la decurtazione di un terzo della pena. Invece il legale del giovane, l’avvocato Luigi Patrone, aveva chiesto il minimo della pena. Nell’udienza ha trovato spazio anche una dichiarazione spontanea resa da Alberucci; egli non ha negato i fatti, ha confermato di essere un corriere e di averlo fatto in un periodo dove aveva disperato bisogno di soldi. Alberucci ha detto di aver fatto il lavoro per 1000 euro e di esser a conoscenza del fatto che doveva portare l’auto che stava guidando da Milano a Sanremo con la droga a bordo. Il 27enne era stato arrestato dalla Polizia Stradale di Ovada, nel pomeriggio del 15 settembre. Alberucci era accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, perchè trasportava poco più di mezzo chilo di cocaina.

SANREMO

CAMPOROSSO

Frana in via Carducci, via al senso unico

Fabio Castaldo, fuori dalla giunta

Senso unico alternato in via Giosuè Carducci a Sanremo, per una frana scesa in torno alle 12.30 di martedì. Sul posto la Polizia Municipale della città dei fiori e gli operai del Comune che stanno scavando per mettere in sicurezza la zona. La frana, ovviamente, è da attribuirsi alle forti piogge che si sono abbattute sulla nostra zona nelle ultime ore.

Il sindaco di Camporosso, Tiziana Civardi, ha revocato l’incarico di assessore all’Ambiente a Fabio Gastaldo, per via di una lunga serie di incomprensioni, arrivate al culmine e per alcune sue “simpatie” nei confronti del Popolo della Libertà.

DOLCEACQUA

Gemellaggio tra il paese dei Doria e il comune di Barolo Si è concluso con la visita a Barolo il primo Gemellaggio tra i due Comuni Bandiera Arancione che danno il nome dei loro Comuni a due importanti vini italiani.


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L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITÀ

Presunte molestie sessuali: indagato ispettore Sanremo. Il commissariato di polizia di Sanremo si trova al centro di una delicata vicenda. Un suo ispettore è stato accusato di molestie sessuali da una giovane rumena di 20 anni coinvolta in un giro di prostituzione. Il magistrato cu ra l’inchiesta è il dottor Marco Zocco. L’ispettore di polizia, molto conosciuto in provincia, è difeso dall’avvocato Mager, del foro di Sanremo.La vicenda trae origine da un’altra inchiesta, risalente lo scorso giugno, durante la quale era stato arrestato un gruppo di persone e fermato anche il titolare dell’Hotel Corso, a San Martino. Le accuse era-

In frazione S.Giacomo l’acqua è tornata potabile Sanremo. L’Azienda ASL 1 Imperiese – U.O. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, sulla base delle analisi effettuate dall’Arpal di Imperia, ha espresso parere favorevole alla revoca dell’ordinanza, firmata dal sindaco Maurizio Zoccarato lo scorso 3 novembre, che disponeva la non potabilità dell’acqua erogata dall’Acquedotto Amaie di Poggio nel punto Fontana S. Giacomo.

no di favoreggiamento della prostituzione. Tra i fermati anche due giovani prostitute romene di 17 anni e 20 anni. Proprio la diciasettenne, interrogata come teste, nel corso del colloquio riferiva un episodio di cui sarebbe stata vittima la sua “collega”. In sintesi aveva detto che l’ispettore di polizia, dopo aver prelevato l’amica con altri poliziotto l’aveva

portata in commissariato. Sull’ascensore l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime. Completamente diversa la versione del poliziotto, che respinge ogni accusa: nessuna molestia sessuale. Al vaglio degli inquirenti alcune intercettazioni telefoniche ed immagini di due microcamere posizionate dai carabinieri in corso Mazzini.

Autista RT licenziato perché non vendeva i biglietti

La Riviera Trasporti licenzia un suo autista. Salvatore Miranda, 41 anni residente a Imperia, è rimasto senza lavoro dal 20 settembre scorso; il motivo è la richiesta, da parte del Miranda, di essere dispensato dalla vendita dei biglietti a bordo per motivi di sicurezza, ritenendo pericoloso lasciare un autobus fermo sull’Aurelia. Il legale del sindacato Ugl, l’avvocato Monica Nobile di Genova, ha pronto il ricorso per chiedere non solo la riassunzione, ma anche i danni fisici causati da una gastrite che l’autista ha maturato in seguito al licenziamento.

Giovenale Gastaldi: “Non sono un delinquente” Giovenale Gastaldi, l’ex commercialista di 54 anni arrestato per maxi truffa ai clienti ha chiuso i conti con la giustizia. L’ex professionista ha patteggiato due anni di reclusione, sospesi con la condizionale per i reati di falso, truffa e appropriazione indebita con l’accusa di avere trattenuto circa 600 mila euro dei suoi 45 clienti destinati al pagamento delle pratiche fiscali. “Non ritengo di essere quel delinquente come purtroppo a volte ho avuto l’impressione di essere stato descritto” - commenta Gastaldi - “mi trovavo in un periodo difficile che non mi ha permesso di agire lucidamente. Ho scoperto davvero cosa sia la vita entrando in contatto con situazioni davvero ai margini. Sono rimasto anche molto deluso dal comportamento di molte persone che consideravo amiche e che invece mi hanno voltato le spalle”. Sono stati duri mesi quelli trascorsi da Giovenale Gastaldi. In primis l’arresto, quindi il crollo di tutto il suo mondo, la vicenda giudiziaria, i media, il carcere, la crisi psicofisica, il ricovero in un istituto d’igiene mentale, la nuova libertà e infine la conclusione. In soli 15 giorni di carcere ha perso ben 13 chili e da quella esperienza ha tratto la forza per cambiar vita. “Voglio andare via da qui e lasciarmi questa vicenda alle spalle ma non sarà semplice – ha detto Gastaldi, poi ha aggiunto - ho già cambiato residenza, vorrei andarmene dall’Italia ed ora ho trovato lavoro come assistente di cucina su una nave”.

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152 sanremesi rischiano di perdere il diritto per il loculo

A distanza di oltre 2 anni dalla prenotazione di un loculo 152 sanremesi scoprono che se entro il 1° dicembre non verseranno al Comune una “caparra” di 1.500 euro perderanno ogni diritto. La lettera di sollecito è stata inviata a 84 famiglie sanremesi che hanno presentato la richiesta per avere un loculo in valle Armea, 68

per un loculo al cimitero di Coldirodi. Senza quei 228 mila euro che il Comune prevede di incassare, i lavori di realizzazione dei nuovi spazi cimiteriali, a Coldirodi e all’Armea, potrebbero subire un nuovo rallentamento. Per il camposanto di Coldirodi, la consegna dei loculi era prevista nel marzo 2010.

Gli appuntamenti di Olioliva Imperia. Quest’anno al Olioliva accanto al momento promozionale vi saranno numerosi appuntamenti culturali. “La nostra città – spiega l’Assessore alle manifestazioni Luca Volpe – intende contribuire nel miglior modo possibile a questo grande evento, affiancandosi alla Camera di Commercio ed offrendo sostegno ad una iniziativa che offre ogni anno nuovi spunti e nuovi momenti di riflessione sulla Dieta Mediterranea e sull’Olio extravergine. Quest’anno – aggiunge Volpe – ospiteremo la delegazione della città gemellata di Friedrichshafen. L’incontro avrà un momento ufficiale domenica 28 alle ore 10 nella sala convegni della Biblioteca Civica “Lagorio”, quando il Sindaco Paolo Strescino presenterà alla città i “gemelli tedeschi”. Sabato 27, invece, alle ore 11, sempre alla Biblioteca “Lagorio” saranno esposti gli elaborati di progettazione architettonica di un gruppo di neo architetti che hanno interpretato diversi possibili sviluppi della città di Imperia. Al dibattito prenderanno parte il Prof. Lorenzo Mamino, Ordinario di Progettazione Architettonica al Politecnico di Torino, e gli Assessori Emilio Broccoletti e Gianfranco Gaggero.

SANREMO

Auguri ad una bella mamma! Buon compleanno ad una mamma speciale: tanti auguri ad Annamaria per i suoi 51 anni da parte del figlio Andrea e del marito Filippo.


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ATTUALITA’

L’ECO DELLA RIVIERA

Io la penso così Dracula, come nel Far West, spar di Bruno Giri

Il precipitare della situazione politica e l’inevitabile crisi di Governo al buio, anzi al nero di seppia, spalancano scenari imprevedibili a livello nazionale e contribuiscono non poco ad avvelenare l’atmosfera e ad inasprire i rapporti sia a Roma che in periferia. Anche nel nostro collegio elettorale non passa giorno che non irrompa nel saloon un pistolero a sparare sul povero pianista che dal 4 maggio di quest’anno ha smesso di strimpellare e non conduce più le danze. “Le mie dimissioni permetteranno al Governo di andare avanti” aveva dichiarato quel giorno alzando le mani dalla tastiera, e da allora si è abbattuta una specie di maledizione su Berlusconi e sulla sua orchestra e sono cominciati i guai. Qui da noi l’ultimo cowboy è un fico nel cavagno dell’Eco della Riviera che sotto lo pseudonimo di Conte Dracula la settimana scorsa ha sparacchiato su Scajola, sull’ancien regime DC e su chi lo rimpiange, refrattario a quella struggente nostalgia che invece io provo ogni mattina svegliandomi al saluto della mia dolce amica, la “saudade”. “Saudade é amar um passado que ainda não passou, é recusar um presente que nos machuca, é não ver o futuro que nos convida...” sono le parole di Pablo Neruda che mi danno l’ineffabile buongiorno. “La DC, un amore passato che non è passato, che rifiuta dolorosi compromessi e non intravede all’orizzonte un accoglien-

te futuro”, questo il mio personale adattamento di quei versi che l’”ultima raffica di Salò” trasbordata sul carroccio di Alberto Da Giussano non è in grado di capire. Certo non per sua immaturità politica o per sordità morale, questo no, mi sento di escluderlo conoscendo il personaggio e la sua famiglia che sono un pezzo importante della mia “saudade”, ma semplicemente per una forma mentis cinica e iconoclasta acquisita da grande abbeverandosi di quel sangue laico e borghese che gli ha fatto dimenticare troppo in fretta il biberon pedagogico degli Scolopi da lui succhiato al Calasanzio con Piercamillo Davigo. Mi si perdonerà questa esplosione di orgoglio democristiano, ma a provocarla è stato un passaggio del discorso di Fini che ha fatto da detonatore quando a Bastia Umbra gli ho sentito dire: “Ho rimpianto, e credo che anche gli italiani lo abbiano, del rigore, dello stile, del comportamento come quelli di Moro, di Berlinguer, di Almirante, di La Malfa. La prima Repubblica era anche in queste personalità che non si sarebbero mai permesse di trovare ridicole giustificazioni a ciò che non può essere giustificato”. Perché, caro il mio vampiro, Scajola - si parva licet componere magnis – dimettendosi si è comportato con quell’identico stile che il presidente della Camera rimpiange. Con la compostezza e la dignità di un servitore dello Stato che fa un passo indietro, come altre volte ha fatto

in passato, per non confondere la dignità delle istituzioni con le miserie degli uomini che pro tempore le rappresentano. E per me, come ha dimostrato l’inchiesta di Perugia e come dimostrerà quella di Imperia, le miserie non erano le sue ma quelle prodotte a getto continuo dalle fabbriche del fango, che dal 1994 lavorano per imbrattare Berlusconi. E sappiamo bene che Scajola fin dalla prima discesa in campo del Cavaliere è sempre stato per lui un solido punto di appoggio e garanzia di una lealtà assoluta. Quelle che ancora oggi un nugolo di sputtanatori di tutte le risme e colori continua a considerare giustificazioni ridicole diventeranno ben presto verità sostanziali e legali e se l’uomo finora ha taciuto lo ha fatto non perché è stato sorpreso con le mani nel sacco ma perché attende con serenità e fiducia di uscire dal sacco nel quale qualcuno lo ha infilato. Dopo aver difeso per l’ennesima volta l’onore della persona con una presa di posizione d’ufficio che sarà anche superflua e ovviamente non richiesta, ma che considero doverosa e tutt’altro che “mission impossible”, ora più che mai sento, invece, il dovere di sostenere l’accusa nel processo all’uomo politico. E non nei comodi panni di un PM col codice nel cavagno ma in quelli molto più impegnativi della Parte Civile a tutela di un “orgoglio DC” che è diventata merce rara e sempre difficile da spiegare ai giudici e che Scajola ha rigurgitato nella sua irresistibile ascesa verso Arcore partendo da Bavari e dal biberon di zio “Lillo”. I capi di imputazione a suo carico sono molti e tutti pesanti e per essi pretendo l’applicazione della recidiva e di alcune aggravanti, prima tra tutte quella di avere agito nonostante la previsione dell’evento, cioè con colpa cosciente, oltrepassando i confini del “non

Le colpe di Claudio? Non poteva non sapere chi era il chironiano Zoccarato, l’azzimato Di Ponziano, l’indaffarato Rolando, della lievità di Conti, dell’ardire di Gilardino e dell’ingenuità di Barla

poteva non sapere” ed invadendo il territorio del “non poteva non prevedere”. Da democristiano la contestazione più severa che sento di dovergli muovere è in tutti questi anni l’essersi strappato il distintivo dall’occhiello della giacca prima di fare ingresso in doppiopetto nei salotti buoni della politica, della finanza e di oltre Tevere e aver rimosso in blocco il proprio passato nella DC, come fosse stata una cosa di cui vergognarsi e averlo messo a tacere come si fa con i rimorsi. Addebito solo alleggerito ma non cancellato dall’attenuante di non essere mai entrato nei gossip, pur frequentando per dovere d’ufficio – direbbe Merola – la “cummitiva accussi allera d’uommene scicche e femmene pittate” di cui parlano le cronache in questi giorni.

Immediatamente dopo viene l’imputazione che soprattutto nel Sanremese ha provocato i maggiori danni e mietuto il più alto numero di vittime: la scelta dall’alto della nuova classe dirigente, cioè la selezione delle “élites” locali, come direbbe Gaetano Mosca, uno dei padri della sociologia della politica. Una tragedia. Se i nomi, invece di Scajola, li avesse fatti Luigi XV, quello dell’“Après moi, le déluge”, ci sarebbe stata maggior preveggenza e attenzione al futuro e se invece li avesse scelti Sansone, quello che alla sua morte ha trascinato con sé tutti i Filistei, qualcuno e qualcosa avrebbe potuto sopravvivergli. Eppure non poteva non sapere chi era il chironiano Zoccarato, l’azzimato “Gege” Di Ponziano e l’indaffarato Rolando, e non


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ATTUALITA’

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ra sul ministro-pianista Scajola, sulla Dc e su chi la rimpiange

Conti

Scajola

poteva non conoscere l’insostenibile lievità di Conti, l’ardita intraprendenza di Gilardino e la candida ingenuità di Barla. Tutte ottime persone, per le quali metterei la mano sul fuoco soprattutto adesso che tanti compagni di merende stanno prendendo le distanze da loro, ma le cui gesta Scajola non poteva non prevedere. Nella DC prima della laurea si partiva dall’asilo, poi attraverso le elementari, le medie e il ginnasio e liceo si arrivava sui banchi dell’Università, che erano le assemblee elettive, e da ultimo si entrava negli esecutivi che venivano anch’essi eletti all’interno delle assemblee. Il tutto era speculare al “cursus honorum” di Partito, col battesimo della colla nei secchi per attaccare i manifesti, per passare quindi al battesimo di fuoco delle elezioni interne nelle sezioni, nei comitati cittadini per poi arrivare a quello provinciale e, dulcis in fun-

do, al regionale in via Caffaro a Genova. Una selezione durissima, a base di tabulati e di tessere prima all’interno delle correnti e poi nel confronto tra di loro, fino a quando dopo interminabili mormorazioni si arrivava - come fanno i Gesuiti per scegliere il Papa nero - alla elezione dei segretari ai vari livelli di competenza. Anche ai figli e agli orfani di papà si applicava la legge della selezione biologica delle specie, e ben lo sanno i pochissimi sopravvissuti ad essa, come Franco Amadeo e, appunto, i fratelli Scajola. Tutto ciò è stato spazzato via da un Partito ad personam confezionato con il lego e la plastilina e ho letto i giorni scorsi sui quotidiani che per Zoccarato faceva parte degli stanchi riti della Prima Repubblica, forse perchè lui è arrivato a mettere il culo su quella poltrona senza neppure aver fatto quindici giorni di inserimento all’asilo.

Di Ponziano

Per carità !, nulla di personale contro questi attori vuoti ed evanescenti della fiction politica e amministrativa che si sta consumando soprattutto a Sanremo, al contrario, direi che per qualcuno di loro nutro stima e amicizia sincere. Però, come dicevano i romani, tractent fabrilia fabri e loro in altri tempi non li avrebbero ammessi nella fucina neppure a tirare il mantice. Dopo questi addebiti uno potrebbe pensare che il mio fervore accusatorio si sia placato, e invece no, perché se penso alle occasioni perdute, ai treni passati, alle messe dette e ai vespri cantati, puntando il dito accusatore come il cittadino Gerard nell’Andrea Chenier mi viene da piangere, e non mi succede spesso, anzi quasi mai. E immediatamente dopo mi incazzo, e mi succede tutti i giorni. Ma come si fa ? – e questo è un capo di imputazione di carattere omissivo – come si fa ad abbandonare

a se stesse, e condannare a una lenta ed inesorabile decozione aziende con centinaia di dipendenti, come il casinò e l’AMAIE, senza muovere un dito? E’ dalla Finanziaria 2003, ministro Tremonti, che il comparto dei giochi in Italia è sottoposto ad uno stress straordinario per caratteristiche e dimensioni : in quella occasione con la depenalizzazione delle macchinette che erogano vincite in danaro, per le quali fino ad allora - e dal 1983 - il nostro casinò era monopolista, con il passaggio delle competenze dal Ministero dell’Interno a quello del Tesoro e con i pieni poteri all’Azienda Autonoma Monopoli dello Stato si era aperta una prima breccia nella Linea Maginot, eretta da Mussolini e da Alfredo Rocco a protezione dell’azzardo lecito dagli articoli 718 e seguenti del codice penale, che avevano come interfaccia amministrativa l’art.110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, risalente al mussoliniano R.D. 18.6.1931 n.773. Sono trascorsi da allora otto lunghi anni, a Sanremo l’emorragia dei proventi è stata costante e micidiale, ci sono settori che costano più di quello che producono e che quando sono chiusi rendono di più, sono ormai presenti un po’ dappertutto in Italia i minicasinò attrezzati con new slot di ultima generazione e con videolottery, il gioco on line è alla portata di tutti come l’aria che si respira, e quante sono state le occasioni e le possibilità di intervenire per un politico che ha nel proprio collegio elettorale uno dei quattro casinò autorizzati, che è il braccio destro del Premier, e che è transitato dagli Interni, al Programma e alle Attività Produttive? Quante di queste opportunità sono state colte? Direi una sola, quella di far vedere la luce a Di Ponziano, convertirlo alla propria fede e grazie a lui far saltare gli equilibri di bilancio a Borea e così mandarlo a casa con un anno di anticipo e fare le

Aristotele

elezioni con un commissario straordinario non ostile piazzato a Palazzo Bellevue. La situazione dell’AMAIE è sotto gli occhi di tutti e anche in questo caso l’azienda ringrazia chi ha mandato Conti al suo capezzale, o lo fatto mandare, o consentito che lo si mandasse, non fa grande differenza, che poi sarà ringraziato anche da Riviera Trasporti e, prima o poi, anche da Caltagirone per avergli fatto il medesimo favore. E che dire del famoso e sventurato Centro di Commercializzazione Floricola di Valle Armea, per il quale ho fatto più io in tre anni di quanto sono riusciti a combinare nei trent’anni successivi ben cinque sindaci, quattro commissari straordinari, tre deputati, un senatore e un potentissimo ministro? Anche qui le opportunità per una riconversione della struttura sono state tante, quante ne sono state colte prima di arrivare all’attuale disavanzo di esercizio che è l’anticamera del dissesto? E potrei continuare per ore e ore: come vedi, caro Conte Dracula, non sono il paraculo di Scajola, anche se per lui mi getterei nel fuoco, e non per ottenerne qualcosa in cambio, ma per l’amicizia di una vita e perché sotto la scorza ne ho conosciuto e apprezzato virtù e qualità. Però vale per me ciò che per Aristotele valeva nei confronti di Platone : “Amicus Plato, sed magis amica veritas”, soprattutto quando la verità è un cerino che fa vedere la luce in fondo al tunnel.



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MAY DAY! SANREMO HA PASSATO IL PUNTO DI NON RITORNO

Il punto di non ritorno P.N.R. - point of no return - con tale espressione in ambito aeronautico si indica il punto geografico oltre cui non si ha più carburante a sufficienza per ritornare alla base, avendo il velivolo superato il raggio di azione, ma anche, e questa è l’accezione più appropriata nella nostra attuale situazione, lo stadio in cui un fenomeno diventa irreversibile e prosegue per forza di inerzia verso una conclusione che sfugge alla sfera volitiva dei soggetti che l’hanno determinata, e che sono costretti a portare avanti a tutti i costi il loro progetto o perché tornare indietro è fisicamente impossibile, o perché sarebbe proibitivamente costoso o pericoloso. Quando si supera il punto di non ritorno occorre essere concentrati, prestare la massima attenzione e sfoderare le migliori qualità di pilotaggio perché, dopo questo punto, o si raggiunge la destinazione prefissata a qualsiasi costo, o il disastro è assicurato e si va’ incontro, nella migliore delle ipotesi, ad un atterraggio di fortuna con gli inevitabili danni all’apparecchio e le perdite in vite umane tra i

passeggeri che tale disperata manovra comporta, specie quando ai comandi c’è un pilota con scarsa esperienza di volo. Nell’attuale situazione di Sanremo provo la sensazione di essere imbarcato su un vecchio e glorioso aereo con tantissime ore di volo, gestito da una compagnia aerea charter, con manutenzione ridotta all’osso per esigenze di bilancio, con poco carburante nei serbatoi per la medesima ragione, condotto da un equipaggio con scarsa esperienza ed ancor minori capacità, con un volenteroso giovane pilota al primo volo, che ha conseguito il brevetto per corrispondenza e che riceve le istruzioni di pilotaggio via radio da un vecchio comandante in convalescenza a causa di postumi riportati in un paio di incidenti aerei, e pure gravi. Ce n’è da far gelare il sangue nelle vene a chiunque, specie allorquando l’aereo, staccatosi da terra, ritirato il carrello e presa quota, dopo percorso la prima parte del viaggio, si

Maurizio Zoccarato

avvicina al punto di non ritorno; sarebbe un perfetto copione per un thriller del genere catastrofista che tiene gli spettatori incollati sulla sedia ma espone i passeggeri, ancorché semplici comparse, a pericoli e sofferenze di ogni genere. Il problema è determinare con esattezza quale sia questo punto: se non si ha chiara la destinazione finale e si naviga a vista è praticamente impossibile sapere quando lo si raggiunge e si rischia di passarlo inconsapevolmente, con tutte le tragiche conseguenze che ciò comporta e con il rischio che, deceduto il pilota, l’aereo sia portato all’atterraggio dalla solita eroica hostess con l’ausilio del manuale di istruzioni reperito in uno stipetto di bordo: questa prospettiva, in quanto passeggero, non mi entusiasma. Se ci si preoccupa unicamente di non cadere senza sapere esattamente dove si stia andando, ed i punti sulla rotta vengono fissati in relazione a scadenze quali gli equilibri di bilancio, l’approvazione del bilancio ed altre situazioni emergenziali e contingenti, è evidente che il fiato è corto e che da un momento all’altro le ma-

schere ad ossigeno cadranno dalle cappelliere, altro segnale non entusiasmante per i viaggiatori; in tale situazione, come recita il cartoncino con le istruzioni per le emergenze, i passeggeri, prima di aiutare gli altri, debbono preoccuparsi di indossare le loro maschere al fine di evitare di perire pregiudicando sia la loro sorte che quella degli sventurati compagni di volo; ciò non fa sperare in un immediato aiuto da parte dei colleghi di viaggio se non dopo che si siano a loro volta messi in salvo, ed aggrava ulteriormente le prospettive. Mi sembra evidente che, in questa situazione, e sempre che non si sia già passato il punto di non ritorno, sia assolutamente necessario uno scalo tecnico per effettuare un minimo di rifornimento, stendere più precisi piani di volo e, non potendosi sostituire il pilota per carenza di personale, procedere quantomeno all’avvicendamento di una parte dell’equipaggio, quella che si è rivelata la più sconsolatamente inadeguata alla gestione dell’apparecchio, al fine di scongiurare il pericolo di uno schianto alla prima turbolenza che si dovrà affrontare ..... e i bollettini

meteo non fanno presagire bel tempo. Teniamo sempre presente che gli aerei, a differenza delle automobili, quando rimangono senza benzina non si limitano a fermarsi ma hanno la spiacevole prerogativa di precipitare; quando una macchina va in panne interviene il soccorso stradale, ma quando un aereo precipita intervengono i pompieri alla disperata e spesso vana ricerca dei superstiti e della scatola nera da cui ricavare i dati del disastro per evitarne altri in futuro, con buona pace delle vittime del presente. L’unica possibilità alternativa allo scalo tecnico ed ad una generale riprogrammazione del piano di volo, è la cancellazione del volo stesso, in attesa che la compagnia invii un nuovo aereo con un nuovo equipaggio, e sempre che, nel frattempo, la compagnia non venga messa in liquidazione dai rigori della crisi economica e dal calo di gradimento degli utenti; ma in politica, a differenza di quanto è accaduto con Alitalia, non è possibile creare una “bad company” in cui parcheggiare personale in esubero ed a cui imputare i debiti, per cui, purtroppo, nella nostra attuale situazione parrebbe non esistere alcun “piano B”. Proprio l’assenza di praticabili soluzioni alternative al problema mi fa sorgere il dubbio che il punto di non ritorno per Palazzo Bellevue e per società a capitale pubblico come la SpaCasinò, l’Amaie, Sanremo Promotion, ecc. sia stato passato da tempo. E che, nell’attuale situazione, si è costretti a portare avanti a tutti i costi un progetto (di cui, in quanto passeggero pagante, gradirei conoscere finalità, modi di attuazione e tempi di esecuzione, tuttora nebulosi), e ciò sia perché tornare indietro è fisicamente impossibile per l’equipaggio, sia perché sarebbe proibitivamente costoso per la compagnia o pericoloso ed i passeggeri.

Il Conte Dracula


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Catena umana per protesta contro Trenitalia

Genduso

Fusco

Taggia. “Una catena umana per fronteggiare Trenitalia che causa grossi disagi ai pendolari”. E’ questa l’idea base della sfida lanciata dall’assemblea che si è tenuta a Villa Boselli al servizio pubblico ed ai trasporti delle Ferrovie dello Stato. In ogni stazione, da Ventimiglia a Savona i pendolari, e chi ritiene insufficiente ed indecoroso Trenitalia, formeranno spontaneamente una lunga catena umana per dire tutti insieme “basta” alle disfunzioni ferroviarie. La riunione di Arma, alla quale ha partecipato un pubblico numeroso, è stata organizzata dal sindaco di Taggia Vincenzo Genduso e dall’assessore ai Servizi alla Persona Domenico Garofalo. Il problema è molto sentito dalla popolazione. lavoratori, studenti, pendolari, operatori commerciali, turisti. Se a Taggia si fermeranno sempre meno treni importanti, se in tutto il ponente il numero dei convogli con-

Amadeo

tinuerà a diminuire per il turismo, già fortemente in crisi, andrà sempre peggio. All’incontro di Villa Boselli, nonostante l’importanza e la gravità del problema, inspiegabilmente è mancata la presenza di tanti, troppi sindaci dei 67 Comuni della provincia di Imperia. E non si capisce perchè. Erano presenti, infatti, solo una manciata di sindaci: Rinaldo Boeri (Pompeiana), Franco Nuvoloni (Riva Ligure), Marcello Pallini (Santo Stefano), Marina Avegno (San Lorenzo al Mare) e pochi altri. Stesso discorso per l’Amministrazione Provinciale. Nutrita e qualificata, invece, la delegazione della Regione Liguria: al convegno di Arma hanno partecipato, dando contributi, la vice presidente Marylin Fusco e l‘assessore ai Trasporti Enrico Vesco. Per la prima volta che Genova non è stata matrigna sono mancati invece clamorosamente sindaci e notabili del Ponente ligure.

Moretti

Garofalo

Assenti troppi sindaci. Bene Fusco, Vesco ed Amadeo I problemi ed i disservizi delle ferrovie sono stati puntualizzati dal Comitato Utenti Trenitalia del Ponente Ligure. Il quadro che ne è emerso è allarmante. Fino a dieci anni fa i treni erano molti di più. L’assessore Vesco ha praticamente detto che l’intercity Nizza – Roma è ormai perso e che Trenitalia per nulla al

Paladini

mondo vuole ristabilire la linea. Insomma gravissime perdite per la nostra riviera. All’incontro ha partecipato anche l’onorevole Giovanni Paladini (lista Di Pietro) che si è detto favorevole alla protesta della catena umana. Anche quì una considerazione: perchè nessun parlamentare eletto nell’imperiese era presente ad Arma? Dove erano? Il problema dei treni per loro non è forse prioritario? L’assessore Garofalo ha sottolineato come Trenitalia stia trattando Taggia, il ponente, la Riviera come un’Italia di serie B. Apprezzato l’inter-

Vesco

vento del presidente della Camera di Commercio, il dott. Franco Amadeo. “Non bisogna dire addio all’intercity Nizza-Roma – ha sottolineato Amadeo – dobbiamo lottare tutti insieme, con in testa la Regione, farci sentire, non darla vinta a Trenitalia. I pendolari sono costretti a prendere il treno. ma un turista che sceglie di venire in Riviera va agevolato, non punito. Oggi prendere il treno è una via crucis. E questo è intollerabile. Ben vangano proteste civili, ben venga la catena umana”. Amadeo e Vesco si sono trovati d’accordo su un punto: il “patron” delle ferrovie e di Trenitalia, l’amministratore delegato Moretti, non è capace a fare il suo lavoro, va tutto in malora, l’azienda del servizio ferroviario non garantisce l’utente. “A lui - è stato detto - il turismo non importa, anzi dice che abbiamo fin troppi eventi. Gli avevamo chiesto due carrozze in più per la Fiera del Mare, ce le ha negate dicendo che l’intercity avrebbe raggiunto poi altre regioni d’Italia non interessate all’evento. Quindi il gioco non valeva la candela. Come possiamo stare tranquilli, per la nostra economia e per i nostri servizi di mobilità e trasporto, quando abbiamo manager di tal fatta che giocano a fare gli imprenditori senza in realtà esserlo”? Il convegno si è concluso fissando all’unanimità la data di sabato 27 novembre per la protesta della catena umana. Tutti sono invitati a partecipare, far sentire la propria voce sino a Roma. Vi terremo aggiornati. Francesco Basso


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Nella città della canzone col Tenco, si fanno pochi affari...

Gloria Calore

Mirko Frisetti

Sanremo. Si è conclusa la 35° edizione del Premio Tenco a Sanremo, ormai un classico appuntamento per la nostra città, nella quale è proprio nato. Musica e spettacolo al teatro Ariston come da copione nel rispetto della tradizione ma non mancano le note dolenti, suonate e cantate dalle voci dei commercianti. Cominciamo da Mirko Frisetti, dipendente del bar Reinassance di piazza Colombo: "Eventi come il Tenco dovrebbero portare un beneficio alla città, turismo, fans e appassionati di musica nella città della musica, invece... Abbiamo notato un leggero aumento di clientela ma niente di eccezionale, probabilmente dato anche dal fatto che nei giorni del Premio Tenco era anche festa in Francia. Non sappiamo valorizzare e sfruttare gli eventi qui a Sanremo,

guarda anche il Rally; il prossimo anno non ci sarà più la prova del campionato italiano ma solo l'Irc". Ci spostiamo un po’ più in là, ma sempre nei pressi di via Matteotti e chiediamo a Gloria Calore, del Bar dei Musicanti: "Se devo fare un raffronto con gli anni passati devo ammettere purtroppo che quest'anno è come se non ci fosse stato. Sono stati giorni di lavoro come tutti gli altri, nè più nè meno. L'ho saputo pochi giorni prima che ci sarebbe stato il Premio Tenco, e questo significa che l'evento non è stato nemmeno pubblicizzato un granchè. Il Festival si che porta gente e soldi a noi commercianti, ma è un evento di un altro genere." Continuando nel nostro giro tra i commercianti la musica, giusto per rimanere in tema, è sempre la stessa anche se qualcuno formula

Pier Paolo Nanu

ipotesi per lo scarso interesse per questa manifestazione, dicendo che se chiamassero un altro tipo di artisti a rappresentare la canzone d'autore allora si che gente ne verrebbe a Sanremo, senza aspettare il classico appuntamento del Festival. Anche Pier Paolo Nanu, dipendente della gelateria Grom di piazza Colombo ci dice che "se c'è stato un incremento sarà stato del 10%, un'inezia. Sinceramente ci aspettavamo di più, e noi, essendo in pieno centro e aperti anche la sera non abbiamo avuto lavoro più del solito. Tra l'altro se non avessi dovuto annotare sull'agenda che tipo di eventi c'erano in questo periodo, non avrei mai saputo del Tenco. La manifestazio-

ne in sé è ottima ma non è valorizzata. Non si è fatta la pubblicità adeguata e magari solo gli appassionati del genere lo sapevano e io, che tra l'altro ho studiato musica per 17 anni e sono un appassionato, non ne ero a conoscenza. Aggiungerei anche che una città come Sanremo, che si definisce città della musica, dovrebbe avere una scuola di musica seria e completa." Stupisce e lascia un po’ l'amaro in bocca sentire questi commenti da parte dei commercianti; Sanremo vive di turismo e ha la fortuna di aver costruito negli anni varie tradizioni e appuntamenti seguiti a livello nazionale, ma se non sono valorizzati perderemo anche quelli come è successo

per il campionato mondiale rally, per il campionato internazionale di fuochi d'artificio (ve lo ricordate?). E' poi inutile spendere 330 mila euro per organizzare manifestazioni se poi non c'è un ritorno in termini di turismo per la città e, di conseguenza, di lavoro per i commercianti. Quello che alla fine è emerso da questa inchiesta è il modo errato in cui si è organizzato questo appuntamento, che è rimasto fine a sé stesso, e non il fatto di averlo organizzato. Qualcosa va cambiato, c'è tempo per farlo e che questi commenti possano essere uno stimolo per organizzare un'edizione del Tenco n°36 che abbia davvero successo per tutti. Massimiliano Inferrera

Marco Damele e l’Anga Imperia alla fiera internazionale del tartufo

IMPERIA

Nuova ambulanza per la Croce Bianca

Una piazza gremita di persone ha assistito alla cerimonia di presentazione della “Porterina” la nuova ambulanza Piaggio Porter 4WD di dimensioni ridotte in dotazione alla Croce Bianca di Imperia . “Era doveroso - ha spiegato Vittorio Chisci volontario dal 1977 - portare nei paesi la piccola ambulanza acquistata grazie anche alla solidarietà di tantissimi concittadini che hanno devoluto il 5x1000 alla Pubblica Assistenza Portorina.

Imperia. “Sono molto soddisfatto poiché la visita alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba ha costituito non solo l’occasione per conoscere meglio il pregiato tubero ed il suo mercato ma è stato un momento importante per consolidare le già forti basi della nostra associazione. E’ stata una visita voluta ed organizzata con cura e l’adesione che ha riscontrato è stata maggiore di quanto mi aspettassi”. Queste le parole del presidente dell’Anga Marco Damele, sulla fiera del tartufo e ha proseguito: “Un momento conviviale nel quale ci siamo uniti ed abbiamo parlato come si conviene ad un consesso di amici ma anche di persone che condividono sani ideali e formulano progettazioni concrete essendo peraltro una nutrita rappresentanza del mondo agricolo, florovivaistico, istituzionale e politico. Da sempre infatti l’Anga affianca a momenti istituzionali, professionali e di formazione incontri conviviali e di aggregazione ai quali tutti i soci sono invitati e che da qualche anno riscontrano una presenza sempre maggiore e partecipata. Momenti di riscoperta della tradizione, della condivisione, dell’amicizia e della politica. La politica vera, non quella dei talk show o quella del gossip, fatta dalla gente per la gente con prospettive reali che tengano sempre conto della comunità e delle sue esigenze”.


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ATTUALITA’

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John Landis al Festival del film comico di Greggio Monaco. E sono giunte a dieci le edizioni del MonteCarlo Film Festival de la Comedie, ideato dal celebre comico Ezio Greggio, sotto l'egida del grande regista, nonché nome tutelare della commedia all'italiana, Mario Monicelli. La manifestazione prenderà il via martedì 23 novembre con otto film in concorso ed avrà, tra gli ospiti d'onore, il piacere di ospitare John Landis. Il regista-attore americano, legato al Presidente Ezio Greggio da un rapporto di collaborazione artistica e simbolo della commedia surreale (suoi film “cult” come “Blues Brothers” e “Animal House”), presenterà in occasione di questo importante anniversario il suo ultimo divertentissimo film “Burke & Hare” nella serata del 26 novembre. Lo stesso giorno, nel pomeriggio, verrà presentata in concorso la commedia italiana più attesa della stagione, ovvero “La don-

na della mia vita” di Luca Lucini, con Luca Argentero, Alessandro Gassman e Stefania Sandrelli. Sempre in concorso troviamo, tra gli altri, “Into Paradiso” di Paola Randi con Beppe Servillo, “Four Lions” di Chris Morris che ha nel cast anche Julia Davis, il film tedesco “Die friseuse – the hairdresser”, Oscar Aibar con “El John Landis gran Vazquez” e i francesi “La chance de ma vie” e “La tete ailleurs”. Il film di Luca Miniero, “Benvenuti al sud”, che in quest'ultimo periodo è stato campione d'incassi nei cinema del bel paese, oltre ad essere un remake del francese “Giù al nord”, è fuori concorso. Questa decima edizione si preannuncia scioppiettante e piena di grandi nomi del cinema comico europeo. Inoltre veste nuovo, infatti la sua locandina, quest'anno coloratissima, l'ha disegnata il pittore e scultore Ugo Nespolo. a.d.b.

OSPEDALETTI

I 22 anni di Alice Auguroni di buon compleanno per il 18 novembre ad Alice che da 22 anni allieta e un po’ anche “sconvolge” la vita di papà Fausto e mamma Patrizia.

BUON COMPLEANNO GIORGIA!

Auguri da Paolo, Oriana e Nicole


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SORRIDI CON RIVERSO

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Claudio Scajola occhi aperti, arriva Fini... Imperia. Fini ha dichiarato “guerra” anche all’ex ministro Claudio Scajola. Ha mandato uno dei suoi uomini più fidati, l’ex vice ministro Adolfo Urso, passato anche lui dal Pdl a Futuro e Libertà, a cercare proseliti, fans, sostenitori proprio nella città di Claudio, ad Imperia, sua città natale e da sempre cuore e roccaforte del suo bacino elettorale e potere politico. E ad Imperia città, e non solo, pare che Fini con il suo movimento stia facendo breccia. D’Urso ha incontrato decine e decine di portorini ed onegliesi che militano o che hanno militato nel Pdl e prima in Forza Italia o nel Msi. Un buon numero, da quanto rimbalza da Roma, sarebbe pronto a fare la valigia ed entrare in Futuro e Libertà. Anche a Genova il luogotenente di Fini avrebbe seminato bene, trovato terreno fertile per un buon raccolto. Insomma, se è tutto vero, per Claudio Scajola, per i suoi fedelissimi, per il suo movimento, un colpo basso, assoltamente da non sottovalutare. Al meeting di Imperia, organizzato all’hotel Miramare, si sono presentati 150-200 persone. Il numero varia a seconda da chi li ha contati: se è vicino al movimento di Fini o se è lontano.

Adolfo Urso

Certamente un numero maggiore dei 120 iscritti ufficiali al movimento finiano. Tra i presenti anche nomi illustri, personaggi che da tempo seggono in prima fila nella politica e nella pubblica amministrazione di Imperia come Benedetto Adolfo, ex assessore ed attuale consigliere comunale Pdl, l’ex sindaco di Pieve di Teco Renzo Brunengo o Agostino Morchio, consigliere comunale di Forza Italia nella prima giunta del sindaco Sappa. “Siamo qui ad ascoltare” avrebbero risposto parecchi iscritti e simpatizzanti del Pdl a chi domandava loro se avevano aderito o pensavano di entrare nel movimento di Gianfranco Fini. Soddisfatto l’avvocato Giuseppe Fossati, tra gli organizzatori e promotori del meeting di Adolfo Urso, sino a pochi mesi fa capo gruppo del Pdl nel consiglio comunale di Imperia.

Castagnino

Fossati

All’hotel Miramare nessuno è passato inosservato. Si dice che talpe dell’ex ministro Scajola e dell’on. Minasso abbiano fotografato tutto e tutti. Non sono passate sotto traccia neppure dichiarazioni di Adolfo Urso come questa: “Siamo come l’arca di Noè per gli elettori di centrodestra delusi, ma anche a quelli che in buona fede hanno votato per il centrosinistra, e ci rivolgiamo alle forze sociali, agli imprenditori e ai sindacati che vedono in noi una possi-

Brunengo

Adolfo

bilità di rinnovamento della politica”. Una affermazione che hanno fatto scattare vari commenti, come quello che si legge sul blog “Imperia parla” di Angelo Amoretti: “Ora, come anche i bambini sanno, sull’Arca di Noè c’era di tutto: cani e porci, serpenti e sciacalli, lombrichi e vermi. Ma Noè doveva salvare il pianeta, a Futuro e Libertà si chiede di salvare l’Italia e la democrazia, per cui sarebbe cosa buona e giusta che Urso piazzasse qualche controllore all’entrata dell’arca, giusto per evitare di imbarcare di tutto”. Nel frattempo c’è chi assicura che molti esponenti del centrodestra, soprattutto ex An, siano alla finestra in attesa di nuovi risvolti, per capire cosa farà Claudio Scajola, che proprio in questi giorni si sta dando un gran daffare per tenere unito il Pdl che, almeno per ora, in provincia, sembra tenere.

Recentemente, voci sempre più insistenti, davano come probabile partente dalle file del Pdl, per approdare al movimento di Fini, la sanremese Cristina Barabino, attualmente assessore n Pdl in Provincia, scoperta politicamente dall’ex presidente Gianni Giuliano. Ma la stessa Barabino ha smentito categoricamente affermando: “Non mi dimetto, non ce n’è alcun motivo poiché non sono, né sarò finiana neppure in futuro”. Il sindaco di Sanremo, Zoccarato e la sua giunta (Pdl e Lega) avrebbero giurato fedeltà assoluta a Scajola. Nessun cedimento. A Sanremo con Fini ed il suo nuovo movimento è passato armi e bagagli (al momento pochini) Francesco Castagnino, già assessore in Provincia del centro destra. E’ stato nominato coordinatore di Futuro e Libertà. A.P.

Vassallo

Giordano

noranza Andrea Gorlero, che ha rilevato la necessità di fare chiarezza sul fatto che l’Orchestra Sinfonica di Sanremo sia diventata o non sia diventata un ente strumentale del Comune di Sanremo e della Provincia di Imperia. È stata anche discussa un’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Riccardo Giordano e Fulvio Vassallo, con cui si chiedevano

chiarimenti sulla mancata presentazione alla Regione, da parte della Provincia, di progetti finanziabili riguardanti lo sport. Il consigliere delegato allo Sport, Marco Greco. ha risposto che da parte della Provincia c’è il massimo impegno a sostenere le domande di finanziamento delle numerose società sportive, nel limite delle disponibilità economiche dell’Ente.

Ente Parco, 500 mila euro dalla Provincia Imperia. Durante il consiglio provinciale è stato approvato all’unanimità il sistema di percorsi liguri per il trekking a cavallo di collegamento tra la costa e l’Alta via dei monti liguri. La pratica, illustrata dall’assessore Paolo Leuzzi, prevede una spesa di 500 mila euro, finanziata dalla Provincia, dal Parco Naturale delle Alpi liguri e dalla Regione. Il progetto prende le mosse dalla convenzione tra l’Ente parco Montemarcello Magra, l’Ente Parco dell’Aveto, la Provincia di Savona e la Provincia di Imperia. La discussione è stata l’occasione per alcuni consiglieri di maggioranza (Paolo Ceppi, Gianstefano Orengo)

Artioli

e il consigliere di minoranza Riccardo Giordano di sottolineare la necessità di un impegno continuo e costante per i collegamenti nell’entroterra, sia per il turismo sia per i trasporti. Approvate le modifiche statutarie della Fondazione Orchestra di Sanremo, con cui la Fondazione “Orchestra di

Leuzzi

Sanremo” diventa Fondazione “Orchestra Sinfonica di Sanremo Istituzione Concertistica Orchestrale Nazionale e Istituzione Culturale della Regione Liguria. Il voto di astensione della minoranza è stato in qualche modo anticipato prima della votazione dall’intervento del consigliere di mi-


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Gossippando a cura di Cibelli Barbara

Borroi

vendita dei corpi fra i banchi di scuola lolite: tra film e realtà

Potrebbe essere la trama di un film... “I ragazzi non sono più quelli di una volta”, quante volte lo abbiamo detto, o almeno sentito dire... ma da quando seguo questa rubrica il mio fiuto si assottiglia e la voglia di sapere mi porta scoprire o a fami raccontare un sacco di cose stuzzicanti ... o a volte addirittura scioccanti... e così chiacchiero con questa nuova gioventù e sollevo l’argomento sesso, sesso a scuola.....se ne è parlato tanto, lo abbiamo visto al telegiornale, in alcuni speciali sulle iene... , “ma qui a Imperia nella Nostra piccola città certe cose non accadono”, ci verrebbe da dire... Ed ecco a smentire la mia e la vostra tesi, spuntar fuori i telefonini,famigerati telefonini che diventano mezzi di scambio del nuovo parter pornografico scolastico...e sì... ci si fotografa la “Cosina”in momenti più o meno intimi, offrendola in cambio di regalini firmati o ricariche del cellulare. Tutto nella più totale normalità, come se non vi fosse nulla di qui vergognarsi o perlomeno qualche dubbio da porsi... è normale, dopo tutto la vita è cara c’è la crisi... qualcosa dovranno anche inventarsi...

Corrà

amori non svelati Alla fighera’s pub

A quanto pare, il locale è galeotto... questa volta i due giovani protagonisti di questa storia sembrano essere ben consapevoli della loro reciproca attrazione (anche se a quanto pare nulla di fatto!).... Belli anzi bellissimi....ma soprattutto bravi Manuel Borroi e Valentina Corrà sono stati trafitti dalla freccia di cupido. I due giovani ragazzi,ormai da settimane si scambiano efusioni a suon di microfono, lasciando con le loro performans il pubblico senza fiato... ma noi che amiamo il pettegolezzo non possiamo che notare che i loro sguardi languidi e i loro ammiccamenti e ricordargli: “Hei si vive una volta sola... cosa state aspettando!”

a imperia ancora giochi di sesso quando l’hotel diventa “bordello”

Conosco tante gente, più o meno conosciuta,e che a sua volta conosce altra gente più o meno conosciuta... Scusate il giro di parole, ma il mio compito è raccontare quello che sò quello che vedo e anche quello che mi raccontano... E così scopro cose incredibili, fatti celati dietro le mura di insospettabili case o, come in questo caso di rinomati Hotel.....E di personaggi potenti che per gestire il loro libido organizzano feste a tema ,dal tema piuttosto esplicito... il sesso!!! E siccome il loro stato non gli impedisce follie possono affittare l’intero piano di un hotel per invitare altri amici a giocare con lui... Niente di strano, se fossimo a Milano nessuno ci farebbe caso, ma qui a Imperia gli Hotel di lusso si contano con due dita... quindi immaginare di chi si stia parlando non è difficilissimo... Per capire chi ci và a “giocare”, invece, dovrete attendere ancora un pò!!! per comunicazioni potete scrivere a barbara.enjoy@linfatv.com

Crescere con la danza sportivamente

Nuovi posti auto alla Marina

Imperia. Da molti anni la “uisperlagrandetà” si prodiga allo scopo di aiutare lo sviluppo corporeo e psicodinamico di molti over 60 rivolto a persone che vogliono fare attività sportiva in alternativa ad un allenamento offerto dalle palestre tradizionali. La danza è lo sport ma sopratutto arte che richiede capacità di concentrazione e memoria, di musicalità e coordinazione, di espressività e creatività che è fonte di divertimento e gratificazione. Tutti possono provare gratuitamente questo esercizio che non richiede particolare abilità ma solo il desiderio di trascorrere un sabato pomeriggio di sana armonia e socializzazione. Pertanto, tutti coloro che sono interessati o vogliono passare un pomeriggio di festa l’appuntamento è per sabato pomeriggio alle ore 15 presso la palestra comunale di piazza Roma _ Porto Maurizio Imperia. Per info tel 0183 299188. Cell 320 8072197.

Imperia. Una parte di Calata Anselmi sarà aperta alla sosta delle autovetture nei giorni festivi e prefestivi. «Il traguardo – spiega il sindaco Paolo Strescino – è stato raggiunto grazie ad Strescino un accordo che ha visto positivamente impegnati la Capitaneria di Porto, il direttore delle Dogane e l’assessore alla Viabilità che ringrazio sentitamente per la fattiva collaborazione. Si tratta di un indubbio aiuto per il Borgo, che vede così aumentare le possibilità di parcheggio proprio in occasione di momenti in cui se ne sente maggiormente la necessità». L’accordo, che riguarda l’utilizzo di una quarantina di posti auto, entrerà in vigore quanto prima, secondo il seguente orario: dalle ore 13 di ogni sabato alle ore 7 del lunedì successivo e, per i giorni festivi, dalle ore 20 del prefestivo alle 7 del postfestivo.


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LA ROTONDA ALLA FOCE SI FARÀ...

ma chissà quando Sanremo. Nelle ultime settimane, è tornato d’attualità l’argomento inerente il posizionamento di una rotonda all’incrocio della Foce. Sarebbe questa infatti la soluzione per ovviare al problema del traffico sempre più caotico soprattutto in alcune ore del giorno. Recentemente sono stati eseguiti nuovi sopraluoghi da parte dell’amministrazione, per valutare l’intervento. A “complicare” la situazione è la presenza nella zona adiacente della stazione di benzina dell’Oil Italia. La rotonda in questione, nei progetti iniziali, doveva proprio sorgere al posto del distributore o per lo meno rendeva necessaria la sua rimozione. Resta quindi da individuare una nuova possibile location per l’erogatore di carburante tenendo conto della sicurezza della viabilità, dei pedoni e delle norme igienico - sanitarie. Secondo alcuni però, la rotonda sarebbe fattibile anche senza spostare le pompe di benzina. Questa è l’opinione di Donatella Navino: “Da anni se ne parla ma fin’ora non è stato fatto niente, quindi finché non vedo l’inizio dei lavori, non ci credo. Inoltre non capisco perché ci si complichi così la vita; mi riferisco al fatto che vogliono togliere il distributore di benzina e modificare le aiuole ecc. Dicono che altrimenti la rotonda sarebbe troppo piccola. Ma per la rotonda presente in via Volta o per quella presente dalla ex stazione ferroviaria non si sono posti tutti questi problemi o sbaglio? Non si può certo dire che in questi casi lo spazio sia maggiore rispetto a quello della Foce. Hanno posizionato quelle due rotonde, che peggiorano sensibilmente la sicurezza della viabilità, senza modificare minimamente il

Donatella Navino

Francesco Lepre

“paesaggio”. Quella della Foce sarebbe comunque più ampia, anche lasciando tutto così com’è”. Scalpitante per l’inizio dei lavori Federico Sorgi, il quale si augura che possano iniziare il prima possibile: “Questo incrocio è molto pericoloso e c’è sempre un gran caos, infatti vi sono già stati numerosi incidenti. La dinamica è sempre la stessa: non vengono rispettate le precedenze, oppure i motociclisti sorpassando le macchine incolonnate e investono i pedoni intenti ad attraversare la strada. Con la rotonda forse episodi come questi, non dico che sparirebbero, ma di certo diminuirebbero. Bisogna prendere le decisioni necessarie e dare il via al cantiere. Se si potesse tenere conto anche della tempistica dei lavori sarebbe meglio, per non ritrovarsi come tutti gli anni, con un cantiere in piena stagione estiva”. Dello stesso parere anche Francesco Lepre: “Si-

Federico Sorgi

Lorenza Giovannini

curamente si renderebbe la viabilità più sicura se ci fosse una rotonda e anche il traffico sarebbe probabilmente più fluido. Per farla però c’è bisogno di spazio, è quindi inevitabile che

vengano fatte delle modifiche; come ad esempio rimodellare le aiuole e sicuramente spostare l’erogatore di carburante. Tutto queste decisioni rallentano l’inizio dei lavori”. Unica voce fuori dal coro quella di Lorenza Giovannini: “Io non so se sia poi così necessaria questa rotonda. Mi sembra che comporterebbe più problemi che benefici, senza parlare dei costi. Se davvero si arrivasse alla conclusione di spostare la stazione di benzina e modificare le aiuole, i costi lieviterebbero sicuramente, mentre non sarebbero altrettanto certi i vantaggi che ne guadagnerebbe la viabilità. Anche a San Martino ci sono sempre code di auto infinite, ma nessuno ha mai parlato di farvi una rotonda”. Anche il gestore del distributore di benzina dichiara di non aver ricevuto notizie o rassicurazioni né dall’amministrazione né da parte della compagnia petrolifera. Per scoprire se esistono novità sull’argomento ci siamo rivolti direttamente

Alessandro Il Grande

all’assessore per la Viabilità, Alessandro Il Grande: “Nelle scorse settimane si sono svolti i sopraluoghi” conferma l’assessore “e ora attendiamo le varie documentazioni con i relativi risultati dagli uffici competenti, come ad esempio l’Asl”. Il Grande ha inoltre assicurato che da parte dell’amministrazioni, esiste la volontà di portare a termine il progetto: “Nonostante questo è necessario valutare come risolvere le varie problematiche legate al caso”. Conoscendo i tempi tutt’altro che celeri della burocrazia, sospettiamo che prima di vedere l’inizio dei lavori, “ne passerà ancora di acqua sotto i ponti”. Ciò che tutti si augurano è che qualunque sia la decisione definitiva, abbia più successo rispetto alle altre scelte adottate riguardanti la viabilità sanremese. Alessio Pastorelli

“Guerra” in Consiglio comunale per la gestione degli impianti sportivi? Stasera alle 21 torna l’appuntamento col Consiglio comunale della città dei fiori. Tra gli argomenti all’ordine del giorno verranno riproposti, visto che sono stati rimandati due volte all’assemblea matuziana, l’approvazione della realizzazione di un impianto fotovoltaico al mercato dei fiori di valle Armea, la concessione in uso dello stadio “Comunale” e la gestione degli impianti sportivi del comune. La seduta, come sempre, verrà ripresa in diretta televisiva. Secondo le classiche voci di corridoio, in consiglio comunale stasera sulla pratica inerente alla concessione degli impianti sportitvi, specialmente per quanto riguarderebbe lo Stadio comunale, l’opposizione potrebbe dare battaglia. Il Pdl e la maggioranza avrebbero intenzione di non indire nessuno appalto, ma affidare le strutture a trattativa privata. a.d.b.


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Dove sono finiti i defibrillatori? L’Asl non risponde Sanremo. Il Sanremo Beppe Grillo Meetup, ha riscritto per la seconda volta, al direttore dell'Asl Imperiese dott. Rossi, sollecitando una sua risposta in merito ai quesiti che gli erano stati posti nel mese di agosto, come ad esempio: ricollocare i defibrillatori in luoghi strategicamente utili, facilmente individuabili con segnalazioni, accessibili 24 ore su 24, corsi di formazione e di addestramento programmati per il personale laico all’utilizzo dei defibrillatori, capillare informazione per il cittadino locale e turista, oltre a coinvolgere volontariato, associazioni, stampa, enti pubblici, Comune, Provincia, raccolta dei dati e controllo dei risultati e verificare la possibilità di progetti di collaborazione transfrontalieri al fine di promuovere la diffusione e l'utilizzo di defibrillatori in maniera coordinata su tutto il territorio (ma c’è già il progetto “Alcotra” che è solo da sviluppare ndr). Ad oggi non è arrivata ancora nessuna risposta ai “grillini” matuziani su questo importante tema. Basti pensare che nel nostro paese si stimano circa 50mila decessi/anno (156 decessi al giorno, 1 ogni

Zammataro

9 minuti) per Mci (morte cardiaca improvvisa) e la maggioranza degli eventi si verifica nella popolazione generale considerata “apparentemente sana”. E' evidente che occorre intervenire immediatamente in caso di arresto cardiaco, in quanto la sopravvivenza si riduce del 10% per ogni minuto di ritardo del primo soccorso, raggiungendo una percentuale prossima allo 0% dopo 10 minuti. Su questo problema, giustamente sollecitato dal Meetup, i sanremesi cosa ne pensano? Carlo Gala ha detto: “di un supporto medico come i defibrillatori, i cittadini dovrebbero essere messi subito a conoscenza tramite gli organi preposti, come i giornali o internet ad esem-

Gala

pio. Sono strumenti utili per soccorrere chi si sente male, però sarebbe opportuna un minimo di preparazione medica per il loro utilizzo. Comunque è scandaloso che ad oggi nessuno sappia nulla ”. I defibrillatori, oltre ad essere ubicati in luoghi pubblici, come il comune o lo stadio o dati ad alcune pubbliche assistenze ad esempio, sono anche in alcuni

bar (Poggio, Bussana, Coldirodi e San Romolo). Informato da noi su questo fatto, Andrea Zammataro ha detto: “specie in un bar non credo che venga cosi automatico riconoscere un arresto cardiaco da uno svenimento e credo che una defibrillata non sia troppo salutare per chi non la necessita davvero. Forse sarebbe meglio investire più soldi per un maggior organico per

le pubbliche assistenze”. Il costo di questi apparecchi, acquistati nel 2004, per una spesa di 50mila euro da parte del comune e poi dati, grazie ad un protocollo di intesa all’Asl, dovrebbero essere più visibili, come lo sono nel Principato di Monaco che non si trovano in un bar di Monaco Ville ma nel centralissimo porto alla vista di tutti. Andrea Di Blasio

SANREMO

Bussana dice basta alle prostitute per strada Gli abitanti di Bussana sono stanchi! Pertanto hanno raccolto 170 firme in un esposto, spedito al Questore, al Prefetto, in Procura, al Presidente della Provincia, al Sindaco ed alle forze dell’ordine. I residenti della popolosa frazione di Sanremo chiedono di intervenire al più presto per l’annosa presenza delle prostitute nella zona, soprattutto vicino al supermercato Carrefour e sulla salita che porta al centro abitato.

Largo ai giovani: novità e nuove offerte nei ristoranti sanremesi Sanremo. Incuriositi dalle molte voci che parlano di loro e delle loro pizze giganti siamo andati a trovare due ragazzi, una coppia, e abbiamo avuto una piacevole sorpresa. Cristian e Manuela si sono conosciuti, innamorati e hanno deciso di condividere non solo la vita ma anche le loro passioni, una fra tutte li ha portati a questa avventura. Hanno rilevato una piccola pizzeria sul mare, la pizzeria Torino e, come ci racconta la stessa Manuela Baffi “abbiamo studiato una cucina giovane che offre un’ampia scelta e che unisce ai piatti tipici, preparati con un tocco di originalità, un ampia scelta di pizze (ben 60 tipi) rigorosamente XXL. Cristian ha comincia-

Cristian e Manuela

to a lavorare in pizzeria giovanissimo in Germania, tornato in Italia ha continuato la professione in vari locali mentre io ho studiato e lavorato per 15 anni a Milano specializzandomi nei primi piatti e nei dessert rigorosamente preparati tutti al momento. Insieme abbiamo, in questo primo anno e mezzo, lavorato per migliorare e dare una nuova immagine fresca e accogliente al locale; non è stato semplice ma

siamo contenti dei risultati. Orgogliosi degli obiettivi ottenuti ci teniamo a spiegare che continuiamo a ricercare nuove idee per accontentare tutti i nostri clienti. Per venire incontro a questo momento di crisi dal Lunedì al Giovedì si può gustare una delle tante pizze giganti sorseggiando una birra a 10 euro. Per un pasto veloce si possono ordinare giganti Hamburger stile Americano super farciti o il mitico Guapo.” Manuela inoltre ci tiene a far sapere che “siamo l’unica pizzeria di Sanremo a offire una vasta scelta di pizze con mozzarella di bufala campana e tutti i nostri

piatti sono cucinati al momento con ingredienti freschi e di stagione. Accettiamo i buoni pasto e offriamo il “Giropizza”; con una spesa di 15 euro si possono gustare varie pizze, alternate da porzioni di primi... finchè ce n’è. Particolarissime le serate del giovedì, con un piatto tipico regionale diverso”. Uno spazio è riservato per i più piccini, che hanno a disposizione un tavolo tutto loro dove poter esprimere la loro creatività disegnando. Insomma, un’offerta davvero completa e ricca di novità non solo per i clienti abituali di Manuela e Cristian ma per chiunque cerchi originalità, freschezza e

Il “Guapo”

nuovi sapori. Un in bocca al lupo a questi due giovani ragazzi è doveroso, e che sia d’esempio per altri. Massimiliano Inferrera


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GIOVINEZZA E BELLA CIAO? Meglio l’inno “Fratelli d’Italia” A volte ci si chiede cosa passa per la testa di alcune persone quando propongono determinate iniziative, magari in buona fede, ma sicuramente senza prestare un minimo di attenzione alle conseguenze. Quando poi queste persone ricoprono un ruolo pubblico e di grande livello è ancora peggio. Inoltre, se entrano in un campo che non è il loro, rischiano figuracce. E così è successo al grande Gianni Morandi. Il cantante sarà il presentatore della prossima edizione del Festival della Canzone Italiana e ha pensato bene, per motivi a noi sconosciuti, di proporre sul palco sanremese, “Giovinezza” e “Bella ciao”, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Abbiamo chiesto ai sanremesi

Goffredo Mameli

cosa ne pensano e Katia Paraluppi ci ha detto: “Penso che sia meglio che canti le sue canzoni e lasci perdere scheletri e canzoni filopolitiche, inoltre uno spettacolo musicale del livello del Festival di Sanremo non deve essere contaminato dalla politica.” Un po’ più nel dettaglio va Alessia Delehaye: “Quando ho sentito questa cosa al telegiornale ho pensato: Morandi è diventato matto. Non mi pare proprio giusto che si debba cantare una “Bella ciao”, canzone simbolo dei partigiani come sigla di apertura di un festival della musica, o una “Giovinezza”, che richiama il periodo fascista. Sappiamo quello che è successo dall’una e dall’altra parte nel corso di quegli anni. A mio modo di vedere per festeggiare i 150 dell’unità d’Italia basterebbero “O sole mio”, oppure “Volare”. Immagino già se questa proposta l’avesse fatta il premier Berlusconi come battuta; scioperi, proteste, insurrezioni... per fortuna l’ha fatta Gianni Morandi, che con la politica non c’entra nulla.” Daniele De Maglie sottolinea come “la politica non deve entrare nella musica, la proposta di Morandi non è stata per niente furba,

Frana in via Pietralunga

Sanremo. Le abbondanti piogge di questi giorni probabilmente sono la causa della piccola frana di circa 10 metri di fronte, che si è verificata in via Pietralunga. Si tratta della piccola strada di collegamento tra via Padre Semeria e corso Marconi, a ridosso dell’hotel Napoleon.

soprattutto poi in questo periodo così delicato dal punto di vista politico”. Ed è inutile che il caro Morandi rassicuri il Cda Rai che “non faremo politica e non faremo arrabbiare nessuno, la musica non può far arrabbiare nessuno”, e invece può e come se può; si è passaGianni Morandi ti dalla ipotesi di reato di apologia di

Katia Paraluppi

fascismo da parte del parlamentare di sinistra Oliviero Diliberto, ai leghisti che vorrebbero sentire anche Va’ pensiero di Verdi. Anche Valerio Scanu, il vincitore della scorsa edizione del Festival di Sanremo afferma che “non è il luogo

Alessia Delehaye

adatto per presentare questo tipo di brani, perchè rischia di creare fazioni politiche piuttosto che parlare di musica”. Sarebbe meglio che ognuno si occupasse del proprio campo, lasciando la politica ai politici, che ne parlino su palchi diversi da

Daniele De Maglie

quello del Festival di Sanremo; è un gran bel pensiero il voler celebrare l’unità d’Italia ma allora ricordiamoci che un certo Goffredo Mameli scrisse il nostro inno nazionale, tale Fratelli d’Italia, meglio di così... Massimiliano Inferrera



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Il Cassini ha acceso le sue prime 150 candeline Sanremo. Il liceo G.D. Cassini di Sanremo aprì i battenti ormai nel lontano 1860, esattamente centocinquanta anni fa. E per questa ricorrenza importante l’Istituto ha festeggiato con un viaggio attraverso la fisica e la scienza ottocentesca. L’organizzazione è stata curata dalla professoressa Rita Gandolfo, docente di matematica. Più di cento ragazzi delle quarte e quinte classi, sfidando la pioggia e le intemperie, si sono ritrovati nella gremitissima sala conferenze del Palafiori. Il primo intervento è stato quello della dott.ssa Nadia Robotti, professoressa dell’Università di Genova - dipartimento di fisica, che ha illustrato e commentato gli strumenti scientifici in dotazione al liceo nei primi anni della sua fondazione, quindi nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Un breve excursus sui vecchi macchinari scientifici ed una introduzione sul museo del liceo Cassini, aperto da poco nella vecchia sede. Le impressioni della relatrice riguardo l’incontro sono state le seguenti: “Mi sembra che con gli studenti sia andato tutto bene. Mi aspettavo di interessarli e anche di inorgoglirli, raccontando le loro origini come “Liceo Regio”, e mi sembra di esserci riuscita, sentiti anche i commenti a posteriori degli insegnanti. “La prof.ssa Robotti ha deciso di affrontare questa tematica in quanto, nel 1994, aveva fatto un primo censimento dell’antica strumentazione presente in Liguria e in quell’occasione aveva “scoperto” a Sanremo un patrimonio nascosto: l’antica collezione del Gabinetto di Fisica del Liceo Cassini. E quale migliore occasione se non le giornate del 10 e dell’11 novembre dedicate a “La fisica nei Licei dell’Ottocento: un’occasione per riflettere sul ruolo della scienza nella società”, per far conoscere a tutti e valorizzare al meglio questa bellissima collezione di strumenti? E’ quindi il turno del professor Giulio Manuzio, del dipartimento di fisica nucleare all’universi-

Federica Alberti

Gabriele Sapia

Silvia Anfossi

prof.ssa Lucinda Buia Gli studenti del Cassini al Palafiori

tà di Genova. Il professore introduce la cosmologia e l’astrofisica, facendo particolare riferimento alla terza cosmologia, fino ad arrivare alle grandi scoperte di scienziati del calibro di Hubble, Penzias e Wilson. Il suo intervento termina con la definizione di radiazione termica e la teoria del big bang. La seconda giornata, giovedì 11 novembre, si è invece aperta con l’intervento della professoressa Buia, ex insegnante ad oggi di ruolo alla Mater Misericordiae, i cui alunni hanno partecipato numerosi. Accanto agli alunni della Mater, anche quelli del liceo Aprosio di Imperia hanno preso parte alla rassegna. La Buia ha esordito con una breve storia della città di Sanremo, con particolare riferimento alla fondazione del liceo. Interessante la parte in cui ha citato i nomi di alcuni illustri personaggi che hanno studiato proprio nel liceo Cassini. Tra questi, solo per citarne alcuni, ha ricordato Italo Calvino, Ignazio Silone e Orazio Raimondo. “Quale modo migliore di festeggiare i centocinquant’anni dalla fondazione del liceo?“ sono le parole della prof.ssa Lucinda Buia alla fine del suo intervento “il centenario, nel 1960, è stato festeggiato con un

bellissimo annonario che è stato firmato, tra gli altri, da Italo Calvino.“ Soddisfatta dei due incontri o le sue aspettative sono state deluse? “Sono molto soddisfatta della riuscita dei due incontri“ continua la Buia “il nostro scopo era quello di riunire tutti quanti per questa commemorazione e sono altresì contenta perché erano anni che avevo fatto queste ricerche sulla storia del nostro liceo, e finalmente ho potuto sfruttare questa occasione per renderle pubbliche.” A seguire, il prof. Alberto Santroni, docente di fisica all’università di Genova, con il suo intervento dal titolo “Particelle elementari e forze fondamentali”. Si è parlato di quark, della fisica dell’atomo, della materia e dell’antimateria. Dopo un breve cenno sulle forze fondamentali, ecco che Santroni parla di un macchinario, un acceleratore di particelle, che si trova custodito al CERN di Ginevra. “Questo perché l’intervento del professor Santroni fa parte di un progetto cha va avanti da anni“ sono le parole della professoressa Franca Scarella “il suo nome è “Viaggio nell’atomo”, e lo affronteremo durante una conferenza proprio al CERN di Ginevra.” Al termine delle due giornate, i relatori e i professo-

ri si salutano a vicenda, si complimentano e sorridono compiaciuti e soddisfatti per la riuscita della manifestazione. E i ragazzi? Gli alunni che, numerosi, vi hanno partecipato come pubblico, quali sono le loro opinioni in merito? “ E’ stato molto interessante questo viaggio nella fisica” concordano Sarah Spartà e Giovanni Monticone, allievi al quarto anno del liceo Cassini “Avremmo preferito festeggiare i centocinquanta anni della struttura con una visita al nostro museo, che non abbiamo mai visto, ma siamo comunque contenti di come hanno organizzato i due incontri, abbiamo imparato molto e un po’ di cultura in più non fa mai male.” E ancora. “Le due conferenze sono state decisamente interessanti, soprattutto quando si è passati dalla storia del liceo Cassini alla fisica subatomica e all’astrofisica” è l’opinione di Gabriele Sapia, studente al quinto anno. “Parte di ciò che è stato trattato ci era comunque già stato spiegato a scuola, ma qui si sono affrontati gli argomenti in modo molto originale.” “Anche per me l’iniziativa è stata interessante“ ci fa sapere Federica Alberti, compagna di classe di Sapia “i relatori erano molto preparati e gli argomenti coinvolgenti. A me è particolarmente piaciuto l’intervento sulla storia del

Monticone e Spartà

prof.ssa Nadia Robotti

Italo Calvino

Cassini, anche se mi ha affascinato molto pure la parte scientifica.” E l’ultimo pensiero è quello di Silvia Anfossi, studentessa all’ultimo anno: “Ho trovato le due giornate molto interessanti, e sono altresì orgogliosa di sapere che nel mio liceo siano conservati antici strumenti di altissimo pregio. Concordo con Sapia che l’intervento sulla struttura della materia è stato spiegato con termini semplici e facilmente comprensibili.” Esito quindi positivo per tutti quanti. Professori soddisfatti ed orgogliosi, compresa la dirigente scolastica, la professoressa Mereria Meriggi, studenti interessati e molto coinvolti. La scienza ha incontrato i ragazzi del liceo Cassini, e loro hanno risposto positivamente. Insomma, il Cassini ha compiuto centocinquant’anni, e non si poteva sperare in un modo migliore per festeggiarlo. Luca Masselli


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Mercato di via Barabino: quanta desolazione!!

Bancarelle fantasma e strada dissestata

Anna Lorenzelli

Sanremo. Lo scorso 12 novembre, si è svolto in via Barabino, il primo mercato del venerdì. Nella città matuziana, solitamente i giorni di mercato sono sempre stati il martedì ed il sabato, in piazza Eroi. D’ora in avanti, oltre a queste due giornate si dovrebbero aggiungere anche quelle del mercoledì e del venerdì, in via Barabino. Il condizionale però risulta d’obbligo, visto lo scarso successo che il primo appuntamento ha riscosso. Poche le bancarelle presenti e ancora meno i potenziali clienti. “Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più” dichiara Stefania Bulbi e prosegue: “I cartelloni che sono stati posizionati nella via dal comune, vietavano di posteggiare su tutto il versante di ponente della

Stefania Bulbi

strada, invece solo i primi metri sono stati occupati dalle bancarelle. La gente che è venuta è veramente poca, anche perché non c’è molto da vedere. Magari anche chi come me, è venuto interessato, vedendo questa desolazione ha fatto un veloce dietro front”. Dello stesso parere Marco Rizzuti: “Se questa è la ri-

Marco Rizzuti

uscita non credo che questo esperimento verrà ripetuto ancora per molto. Queste quattro bancarelle improvvisate, fanno un misto di pena e tristezza. Questo sarebbe un mercato? Speriamo che sia passato inosservato agli occhi dei turisti, se no che figura ci facciamo? Non so a chi sia venuta questa idea, ma di sicuro è stato un buco nell’acqua. Prima di fare esperimenti del genere, ci vorrebbe un minimo di organizzazione e avere la certezza che almeno i commercianti partecipino all’iniziativa”. Piene di rammarico anche le parole di Anna Lorenzelli: “Per questa via e per tutta la zona, è da considerarsi una opportunità sprecata. Poteva essere una buona occasione per portare anche qui un po’ di vita e una ventata d’aria nuova. Inoltre si poteva sensibilizzare l’opinione pubblica circa le condizioni di degrado di questa via. Da anni sembra in stato di abbandono. Più volte ci siamo lamentati dello stato in cui versa il manto stradale, è un

Giuliano Garofano

Ore 10.30: i cartelli vieterebbero la sosta, ma visto l’assenza delle bancarelle, gli automobilisti parcheggiano ugulamente

susseguirsi di buche e dossi, provocati dai pini marittimi che costeggiano la carreggiata, e il marciapiede è nelle medesime condizioni, se non peggio”. Speranzoso per il futuro invece Giuliano Garofano: “L’iniziativa sicuramente è passata senza destare l’interesse né del pubblico né dei commercianti, i quali, probabilmente, non hanno voluto o saputo credere in questa idea. Peccato! Spero che dalla prossima volta le cose migliorino, altrimenti avrebbe poco senso proseguire”. Il signor Garofano è anche propositivo per ulteriori iniziative legate alla zona: “Il quartiere della Foce, andrebbe sfruttato maggiormente, soprattutto quando finisce la stagione estiva e spiego subito il perché: il mercato di via Barabino, si potrebbe estendere sul lungomare, nell’area sottostante corso Imperatrice, dalle spiagge. Inoltre i turisti troverebbero, sempre in quella zona, facilmente il posto per parcheggiare l’auto, del

tutto gratuitamente, il che ha del miracoloso di questi tempi”. Insomma per chi si aspettava un mercato degno di questo nome, è inevitabilmente rimasto deluso. Si stenta a credere che la grande novità per Sanremo ed in particolare per la Foce, di avere un mercato anche al venerdì, in realtà si è ridotto alle solite quattro bancarelle che di tanto in tanto, sono sempre state presenti. Quindi quale sarebbe la novità? Quale sarebbe la notizia? In pratica, anche questa volta, nulla è stato fatto, con la conseguenza di provocare disappunto da parte dei residenti e sconcerto nei pochi avventori, che si erano recati speranzosi, per assistere a questa, se pur piccola, iniziativa. In definitiva, una ordinaria giornata di malcontento generale e anche questo, purtroppo, non rappresenta per la nostra città, né una novità né una notizia. Alessio Pastorelli


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“Caro papà, scusaci se anche quest’anno...” Perchè Taggia non rispetta i morti Incredibile! E’ quanto abbiamo pensato subito dopo aver letto la missiva recapitataci dal postino in redazione. Nel 2010, purtroppo, succede anche questo: non si riesce nemmeno a commemorare i propri defunti il 2 novembre causa la negligenza di chi dovrebbe invece garantire un sacrosanto dirtto. Riportiamo qui di seguito il testo della lettera.

“Caro papà, scusaci se anche quest’anno, nella ricorrenza dei morti, recandoci al cimitero di Taggia, non abbiamo messo un fiore nel vaso, posta sulla facciata del loculo, dove tu internamente riposi, e sfiorare con una carezza la foto, dove è ritratto il tuo viso. Tutto questo impedimento è dovuto ad un piccolo tratto transennato, posto davanti ai loculi, per lavori fermi in corso. Carò papà, esprimiamo tutto questo con tanta malinconia ma anche con tanta rabbia, pensando che l’incuria degli uomini sia un segnale di poco rispetto, non solo per le cose, ma soprattutto per le persone. Ti lasciamo, caro papà, accerezzandoti con un sorriso velato di malinconia, ma con la speranza che basterà l’intervento del nostro sindao dott. Vincenzo Genduso, per risolvere questa situazione incresciosa (che dura da più di un anno), e mettere finalmenente un giorno quel fiore che, per negligenza altrui, è da troppo tempo mancante. Con tanto affetto le tue figlie Franca e Silvana”. Nella toccante richiesta di Franca e Silvana di pubblicare la lettera c’è proprio il nocciolo della questione; il senso del rispetto, che “lo si deve non solo a chi è in vita, ma anche a chi in vita non c’è più”. Ogni commento è superfluo.

Venerdì Crocetta festeggia i suoi 102 anni Il giorno 19 Novembre presso la Residenza Le Palme di Arma di Taggia si festeggerà la festa dei compleanni. E’ una festa che ricorre ogni mese ma questa volta c’è una ricorrenza particolare...compie infatti 102 anni l’ Ospite Pelusi Crocetta. La Direzione, il Personale della Residenza , gli Ospiti e i Suoi Parenti Le augurano un Felice Compleanno!

Lucrezia compie 102 anni, grande festa a Riva Ligure Il giorno 28 Ottobre, presso la Residenza Protetta Le Grange di Riva Ligure (IM) è stato un giorno di festa, che non si verifica tutti i giorni! Infatti, la Signora Bensa Lucrezia, classe 1908, ospite presso la residenza da due anni, ha festeggiato i suoi 102 anni insieme ai suoi affetti più cari, agli amici, ai parenti, al personale e a tutti gli altri ospiti della residenza! La torta per l’occasione non poteva che avere la forma dei “102” e chi, se non la Banda, poteva meglio suonarle “tanti auguri”? Un pomeriggio ricco di emozioni e gioia per la Signora Bensa, che i suoi 102 anni non li dimostra!! Tanti auguri!


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Basta! Troppi incidenti alla Rotonda di via Tacito VENTIMIGLIA

Quale futuro per il Parco del Roja: Ikea, Fiat o il deserto?

Ventimiglia. Halloween è passato, ma la maledizione della rotonda fra via Tacito e corso Genova continua ad abbattersi sui ventimigliesi. Oggi l'ennesimo incidente nella rotatoria maledetta, e per lo più le vittime di questi incidenti sono i ragazzi del liceo che con i loro motorini tornano a casa dopo le lezioni. L'ultimo venerdì pomeriggio, due vittime non gravi, ma pure sempre due motociclisti feriti. Viabilità “malata” o imprudenza dei conducenti? Molte persone si sono lamentate della mancata attenzione nell'affrontare questa rotatoria che continua a riscuotere incidenti: “La gente non ha ancora imparato la regola della precedenza. Passano dritti incuranti degli stop” mi raccontano alcuni testimoni. E’ qualche anno ormai che a Ventimiglia si sono sviluppate, qua e là, molte modifiche alle arterie urbane: la città si è riempita di rotonde che, in teoria, dovrebbero aiutare la maggior scorrevolezza del traffico, ma che, in realtà, si dice che “non fanno altro che intralciare lo scorrimento” perchè per le rotonde ci vuole spazio e nell'ultima cittadina francese ce n'è davvero poco. Senza contare la nascita di un'altra nuova rotonda, quella della frontiera, una maxi-aiuola che sta suscitando lo sdegno di tanti commercianti che, con le proprie attività posizionate proprio davanti alla rotonda, hanno perso i posteggi per i loro clienti. Sergio Ausenda, Preside del Liceo Aprosio ci dice “La rotonda sarebbe molto utile per lo smaltimento del traffico, considerando che solo per quanto riguarda il liceo, gli utenti sono 700-800. Purtroppo l'impudenza della gente fa sì che la renda pericolosa”. La titolare del Bar Provenza, adiacente alla rotonda maledetta, esprime la sua considerazione segnalando la poca visibilità della rotonda “La rotonda è invisibile... io rallento sempre, sia all'entrata che all'uscita. Mettessero almeno i birilli che c’erano prima, la rotonda risulterebbe più visiF.z. bile.”

Continuano ormai da giorni misteri e polemiche sul futuro del Parco Roja di Ventimiglia. Si dice che privati continuino a corteggiare le Ferrovie dello Stato per quel bel pezzo di terra che, ormai da anni, viene considerato come dismesso. Ma in realtà è davvero così? Un parco dell’estensione di circa 40 ettari, destinato ad essere uno dei poli ferroviari più grandi a livello europeo, sorto anni fa nell’aperta campagna in mezzo alla val Roja, con il suo fiume e con le sue migliaia di abitanti, dove la speranza di ricavarne una nuova Zfu (“zona franca urbana”), poteva far sperare in una boccata di aria fresca all’estrema cittadina di Ponente che da qualche tempo soffre anche lei della crisi economica che ha colpito l’Europa intera. Zfu rimandata, Zfu rinunciata, Zfu evaporata? Per ora tutto sembra estremamente vago, sta di fatto che già debole di sostanza (rimandata di un anno la riunione esplicativa comunale), dopo la caduta del ministro Claudio Scajola tutto sembra diventare più difficile, maggiormente a rischio. Fiat, Ikea, grandi nomi dell’economia europea, si sono proposti come possibili “usufruttuari” del Parco Roja, ma la soluzione all’indovinello va via via sempre più svanendo: le società nostrane e non, pare stiano rinuncciando all’affare. A questo punto viene da chiedersi perchè? Il parco Roja è uno dei pochi luoghi del Ponente con una tale estensione da poter permettere l’insediamento di aziende di medie e grosse dimensioni ed è in una delle posizioni più strategiche a livello europeo: il confine con un paese, la Francia, che più di tutto ha patito le conseguenze della crisi internazionale che aleggia ormai da un paio d’ anni, terreno fertile per chi si vuole affacciare ad un mercato economicamente fragile e essere, allo stesso tempo, competitivo in materia di prezzi. Rivoltiamo la faccia della medaglia, e chiediamo alle Ferrovie dello Stato cosa ne pensano di queste manovre. Innanzitutto cerchiamo di capire se la zona è davvero Brandi dismessa o no: molti cittadini che abitano la zona, testimoniano il continuo andirivieni di treni-merci: “è anni ormai che conviviamo con le frenate notturne lunghe e stridenti, dei treni merci” ci racconta la signora Brandi che abita proprio in Via Gallardi, testimonianza che ci fa intendere che non è davvero del tutto dismessa l’area. L’ufficio stampa delle Ferrovie infatti conferma: “Quattro quinti delle zone del parco Roja, sono utilizzate a pieno dalle Ferrovie dello Stato e dalle varie società che sono presenti all’interno del parco. Solo una “piccola porzione” non viene utilizzata”. Quando si parla di riqualificazione delle zone ferroviarie e zona franca urbana ci si trova invece sempre più in un terreno nebbioso. Seguiremo i prossimi sviluppi della vicenza, nella speranza che si delucidi ulteriormente questa situazione, così cara a tutti i cittadini e a tutte le aziende private. F.z.

ROCCHETTA NERVINA

BORDIGHERA

Firmato il patto per la tutela delle nostre Alpi

Solidarietà a Donatella Albano

Un successo transfrontaliero, il convegno organizzato dal Parco Alpi Liguri a Rocchetta Nervina, per il progetto ALCOTRA “ Riserva di Testa D’Alpe, incontro di presentazione dei risultati del Progetto”. Molto seguite le relazioni ed i progetti realizzati per la valorizzazione dei parchi naturali confinanti tra le Alpi Liguri e le Alpi Marittime. Un accordo firmato dai presidenti Lanza e Burtin (nella foto di Roberto Pecchinino) che aiuterà a riscoprire il territorio a beneficio anche del turismo della nostra provincia.

Grande solidarietà è stata espressa al consigliere comunale del PD di Bordighera Donatella Albano, minacciata dalla mafia, nell’ambito a ‘StabiliMenti 2010’, assemblea programmatica del PD ligure a Genova. Particolarmente significativo e commovente l’incontro tra Albano e Tano Grasso presidente delle associazioni anti racket.


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7 GIORNI DI CRONACA

BREVI NEWS

UCCISO DALLA MAFIA PER ERRORE OPERAIO DI ISOLABONA Era l’avvocato Francesco Nizzari, 42 anni, seriamente ferito, l’obiettivo dell’agguato in cui a Palmi e’ stato ucciso Martino Luverà, 43 anni, operaio incensurato di Isolabona. Dall’attivita’ investigativa, infatti, e’ emerso che Nizzari e’ stato raggiunto da quattro dei colpi di fucile caricato a pallettoni sparati dall’assassino. Luverà, che casualmente transitava a piedi a 20 metri di distanza e stava tornando a casa, è stato colpito da una rosa di pallini. Dalle indagini in corso sta emergendo che lo sfortunato operaio di Isolabona neppure conoscesse l’avvocato Nizzari. La notizia della sua tragica fine ha sollevato profondo cordoglio in tutto il ponente. Ancora oscure le motivazioni dell’agguato da parte della malavita calabrese all’avvocato Nizzari. Regolamento di conti o motivi politici?

Delitto Vincezo Campana: rilasciato il sanremese Damiano Sanremo. Dopo essere stato arrestato nell’ambito delle indagini sull’assassinio del pregiudicato Vincenzo Campana, loanese di 58 anni, il cui corpo carbonizzato venne trovato in un tubo di scolo sottostrada lo scorso 22 Damiano aprile ad Apricale, Michele Damiano, 30enne di Sanremo, è stato scarcerato in assenza dei gravi indizi di colpevolezza. Rimane ancora da stabilire il suo coinvolgimento: essendo indagato in concorso (con ignoti), non e’ detto che si tratti dell’autore materiale ma Campana potrebbe essere un caso di favoreggiamento. Diverse le ipotesi al vaglio della magistratura. Sembra che Damiano e la vittima si conoscessero e che il giovane sia legato a quell’efferato delitto, sul quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Ventimiglia.

Torna regolare il traffico ferroviario nel tratto Sanremo-Ventimiglia

L’ECO DELLA RIVIERA

grazie ai tecnici di Rfi, che hanno lavorato anche lo scorso fine settimana per ricostruire il tratto di linea danneggiata. Nel frattempo, rimane aperta l’inchiesta per disastro ferroviario e lesioni colposi, coordinata dal sostituto procuratore Marco Zocco, che non avrebbe ancora iscritto nomi nel registro degli indagati. Per consentire la riapertura della linea sono state erette delle barriere, in grado di contenere l’eventuale rilascio di terra e pietre in corrispondenza della parete oggetto del movimento franoso.

chiuder bene un occhio. Per il totale recupero ci vorranno 8 mesi. L’auto di Carli è stata sequestrata dalla Polizia per cercare impronte.

Turista cade sul tapis roulant della stazione

Ragazza ferita al Col di Tenda

Bordighera. Dopo due settimane esatte è stata riaperta la circolazione ferroviaria sulla linea Genova-Ventimiglia, che era stata interrotta, il primo novembre scorso, a causa di una frana che aveva travolto e fatto deragliare il treno regionale ‘20144’ Torino-Savona-Ventimiglia, con una ventina di passeggeri a bordo, sei dei quali sono rimasti feriti. L’operazione è stata resa possibile grazie alla celerità della Procura di Sanremo, che ha velocizzato i rilievi dissequestrando la linea e

Una ragazza di 30 anni, D.B., di Perinaldo, e’ rimasta ferita in un incidente avvenuto all’interno della galleria Seglia, sulla statale 20 del Col di Tenda. La giovane si trovava alla guida della sua Golf quando ha perso il controllo della guida carambolando piu’ volte contro il muro della galleria. L’auto e’ rimasta danneggiata, ma lei fortunatamente non ha riportato gravi ferite. I militi del 118 l’hanno stabilizzata e portata al pronto soccorso. Accertamenti sono in corso sulla dinamica.

Sanremo. Una turista francese, M.T.B., sessantenne, e’ stata soccorsa dal personale del 118 dopo essere caduta sul tapis-roulant della stazione, mentre si stava recando a prendere un treno in direzione della Francia. Non si sa se per un malore o perché inciampata, ha perso l’equilibrio cadendo a terra e battendo la testa. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi. Il personale sanitario l’ha stabilizzata portandola in ospedale.

Ferito a Roma l’attore Antonio Carli

Scontro sul lungomare, ferito un motociclista

Imperia. L’attore imperiese Antonio Carli è stato aggredito a Roma da due persone che hanno cercato di rubargli l’auto. L’uomo è stato portato al policlinico per le ferite riportate in seguito allo sfondamento del finestrino. Ha subito un’operazione di 5 ore per togliergli un pezzo di vetro nella guancia con 30 punti di sutura con 40 giorni di prognosi. A causa della lesione ai nervi facciali ha ancora ridotta la funzionalità della guancia sinistra e non riesce a

Imperia. Un motociclista di 56 anni, F.B., e’ rimasto ferito in seguito allo scontro con una Chevrolet mentre procedeva con la propria motocicletta all’incrocio tra il lungomare Vespucci e l’ingresso del palazzetto dello Sport. Ha riportato un trauma facciale e ad una mano e al gomito, piu’ varie escoriazioni. L’incidente potrebbe essere stato causato da una mancata precedenza.

Al buio lungo tratto dell’Aurelia Sanremo. Un black out ha interessato la zona compresa tra corso Marconi, più o meno all’altezza del supermercato Billa, fino ad Ospedaletti. Disagi e pericolo per gli automobilisti e i motociclisti per lo spegnimento della pubblica illuminazione. Improvvisamente si sono messi a suonare anche diversi allarmi e migliaia di per-


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7 GIORNI DI CRONACA

sone sono rimaste senza luce. L’Amaie è risalita alle cause del black out e ripristinato la linea.

Scontro alla rotonda di corso Genova

SANREMO

Misterioso ferimento del proprietario del bar Pino’s Sanremo. Il titolare del bar Pino’s di via Roma, Luca Fioravanti, 27 anni, e’ rimasto seriamente ferito al braccio destro per aver mandato in frantumi la vetrata dell’agenzia immobiliare ‘Non solo affitti’, situata dietro l’angolo del suo bar, in via Piave. L’uomo ha perso molto sangue e ha riportato lesioni gravi al braccio. La dinamica dell’accaduto non è molto chiara e mentre il titolare del bar sostiene che si sia trattato di un incidente e di essere finito contro la vetrina perchè un po’ alticcio. Luca Fioravanti è un imprenditore molto consciuto tra i giovani di Sanremo.

Ventimiglia. Un uomo di 32 anni, G.A., e una ragazza di 17 anni, G.M., sono rimasti feriti anche se in modo lieve alla rotonda di corso Genova dopo essersi scontrati, per cause in fase di accertamento, mentre viaggiavano in sella a due scooter. Hanno riportato piccoli traumi e contusioni. Sul posto due equipaggi della Croce Rossa di Ventimiglia, che hanno stabilizzato i due pazienti portandoli al pronto soccorso di Bordighera. Si tratta, vale la pena ripeterlo, dell’ennesimo incidente che avviene proprio in quel punto.

Condannati Gasparetto & Co. Si e’ chiuso con tre patteggiamenti il processo per bancarotta semplice, fraudolenta e aggravata, che vede sul banco degli imputati l’imprenditore piemontese Sandro Gasparetto e la moglie, Silvana Vinci, amministratori della ‘Edilmar’, e Rosaria Sandri, amministratrice della ‘Cosma’. I fatti risalgono al periodo tra il 2001 e il 2003. I tre imputati hanno rispettivamente patteggiato una pena a: 3 anni e 8 mesi, 2 anni e 8 mesi e 1 anno e 6 mesi. Nel corso dell’udienza Gasparetto, che e’ il principale degli imputati, ha reso piena confessione dei propri addebiti ed ha cosi’ potuto usufruire delle attenuanti generiche. Il nome di Gasparetto è legato al ciclone giudiziario di Ospedaletti, che porto’ all’arresto dell’allora sindaco, con altri esponenti di spicco che vennero sottoposti ad indagini e poi processati. Gasparetto e’ stato chiamato a testimoniare anche nel maxi processo per corruzione e concussione che ha fatto finire sotto inchiesta l’ex sindaco di Taggia.

Minacce a poliziotti, processati

Un francese di origine magrebina, Kavir Nazih, 27 anni, che assieme ad altri 9 connazionali, è stato protagonista di un raid nelle strade di Sanremo, è stato arrestato dalla polizia sanremese. Tutti ubriachi, i francesi hanno infastidito alcune prostitute, attraversando Sanremo da un

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capo all’altro più volte. Quando la polizia ha fermato la banda, Nazih si è rivolto a un agente, minacciandolo di morte e aggredendolo con calci e pugni. Arrestato, è stato processato per direttissima per minacce, violenza e resistenza pubblico ufficiale.

na, che gli acquirenti hanno subito inalato. A quel punto sono intervenuti i militari che hanno arrestato Gaudioso, trovato, ad una perquisizione, con 4 dosi di eroina, per un peso complessivo di circa 4 grammi, un bilancino di precisione ed altro materiale per il confezionamento.

Elettricista di Camporosso arrestato per spaccio di droga

Sanremese finito nei guai per cocaina

Un elettricista 37enne di Camporosso, Giuseppe Gaudioso, e’ stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Vallecrosia, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Da alcuni giorni erano giunte ai Carabinieri diverse segnalazioni circa un via vai sospetto, in un garage di via Giulio Cesare, a Bordighera. Alcuni rapidi accertamenti avevano permesso di individuare il box sospetto in uso a Gaudioso. Nel corso degli appostaenti sono state viste alcune persone alle quali Gaudioso ha consegnato tre dosi di eroi-

Giorgio Locatelli, sanremese 44enne, appartenente ad una nota famiglia di ex ristoratori della Marina, è stato arrestato per spaccio di stupefacenti. L’arresto dell’uomo è avvenuto in seguito ad un’attività di indagine che avrebbe portato gli agenti al ritrovamento di 15 grammi di cocaina. A insospettire le forse dell’ordine sarebbe stato un insolito via-vai di personaggi legati al mondo della tossicodipendenza vicino alla sua abitazione. All’interno di casa i militari hanno trovato cocaina, bilancino di precisione, materiale per il taglio e confezionamento, una bomboletta di spray antiaggressione e... un tossicodipendente venuto a chiedere una dose proprio nel bel mezzo dell’operazione.


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Liguria International Dog Show Le più belle razze canine in mostra a Sanremo

Sabato 20 novembre e domenica 21 novembre 2010, il Comitato di Promozione Attività Cinofile di Sanremo e il Gruppo Cinofilo Genovese con il patrocinio del Comune di Sanremo e del Gruppo Cinofilo Sanremese organizzano il Liguria International Dog Show al Mercato dei Fiori di Sanremo (Valle Armea). Sia il sabato sia la domenica i giudizi inizieranno alle ore 10, i due best in Show (Gran Gala Finale) sul Ring d’Onore, avranno inizio alle ore 16. L’Esposizione di Sanremo è una fra le più belle e importanti manifestazioni cinofile europee. Tutte le razze esposte al sabato e nuovamente alla domenica, grazie agli spazi del Mercato dei Fiori di Sanremo, con notevoli vantaggi per i visitatori e per gli espositori. La struttura coperta è facilmente raggiungibile dall’autostrada (uscita di Arma di Taggia - Sanremo Est) ed è dotata di ampi posteggi. I soggetti iscritti sono 3500, in rappresentanza di 230 razze canine. Saranno presenti famosissimi campioni, già vincitori in molte Esposizioni Internazionali. Ciascun giorno alle ore 10, cominceranno i giudizi nei 25 ring minori e le gare di selezione proseguiranno fino alle finali nel Ring d’Onore, con la proclamazione dei vincitori dei 10 Raggruppamenti, delle Coppie e dei Gruppi d’Allevamento. La conclusione della manifestazione è prevista alle ore 18 circa, con l’assegnazione del titolo del “Best in Show” nella finalissima che vedrà competere i migliori 10 cani dell’Esposizione. Il giorno di sabato alle 15, verranno premiati inoltre i vincitori del Trofeo del Mediterraneo, tradizionale concorso interno all’evento con la partecipazione del Principato di Monaco (Monaco Kennel Club) e la Société Canine Midi e Cote d’Azur.

CONISIGLI PER CHI VUOLE ADOTTARE UN CAGNOLINO

LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE

(Ente giuridico riconosciuto con D.P.R. n. 922 del 13.08.1964 – O.N.L.U.S.)

Sezione di VENTIMIGLIA e Zona Intemelia C.so Limone Piemonte, 63 8039 VENTIMIGLIA (IM) Tel. 0184/35.50.54 E-Mail: info@legadifesadelcaneventimiglia.it

Se non hai mai detenuto un Cane, prima di decidere se cominciare a dividere il Tuo cammino, con LUI, soffermati a riflettere su alcune cose essenziali: ● Considera che l’età media di un cane, si aggira sui 15 anni. Questo significa che per tutto il periodo che rimarrà in vita, dovrai occuparTi di LUI. Dovrai occuparTi di LUI a Natale, a Capodanno, a Ferragosto, con il sole o con la pioggia, con il mal di denti o con l’umore a terra, quando ne hai voglia e quando vorresTi fare decisamente altro. Dovrai occuparTi di LUI quando sarà vecchio e/o malato, perchè purtoppo è così la vita: prima o poi succederà! ● Se adotti un cucciolo, la Tua prima preoccupazione dovrà essere, come fargli superare la prima notte. La seconda è fargli capire di non sporcare in casa. La terza è riuscire a non farlo strepitare od ululare ed a rosicchiare tutto quello che gli capita ‘sotto tiro’, (gambe del tavolo, tappezzeria, tende, gambe delle sedie, ecc.), specialmente quando rimane da solo. Quando devi uscire, ricorda di lasciarlo in uno spazio dove non possa arrecare danni e farsi male. Lasciagli oggetti ‘non pericolosi’ da rosicchiare, una copertina morbida, la radio accesa, (a volume moderato), una ciotola di acqua fresca. Cerca di limitare le assenze frequenti, il primo mese, o almeno, fino a quando non è ben ambientato e sicuro di sè. ● Considera che un cane deve soddisfare i suoi bisogni fisiologici, almeno tre o quattro volte al giorno. Non importa la grandezza della Tua casa, ma solo quella del Tuo cuore. Un cane, anche molto grosso, può vivere benissimo anche in un appartamentino: purchè Tu lo possa portare fuori abbastanza, per farlo muovere, correre e giocare. ● Un requisito fondamentale, per adottare un cane, è la PAZIENZA. Amare il proprio Compagno, significa prima di tutto, rispettare i suoi tempi, il suo carattere, senza volerlo forzare a fare cose per cui non è pronto o che semplicemente non gli vanno. Per i primi tempi, devi avere pazienza se fa ‘pipì’ sul tappeto o, se ‘frigna’, o se è spaventato e quindi non continua a pagina 39


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ANCHE LORO HANNO BISOGNO DI ATTENZIONI Ecco alcuni accorgimenti per far muso fuori dalla cancellata. Evitare stare bene il vostro cane e per la si- gli appigli orizzontali che possono curezza. simulare una scala a pioli. Mettere in sicurezza: eventuali ‘motivi ornamentali’ della cancellata stessa, (poBOX Allo scopo di mettere il cane in trebbero ferirlo), eventuali cancelli sicurezza, riservandogli un’area in automatici, proteggere i cavi elettrici cui potrà muoversi agevolmente sen- che potrebbero essere alla ‘portata’ za recare disturbo ad alcuno, è in- dell’animale. nanzitutto necessaria la costruzione di un box (recinto). Il punto ideale CUCCIA dove costruirlo, è dato da una posiIl ‘giaciglio’, dovrebbe essere zione tale da permettere di vedere chiuso sopra e sotto e sui quattro lati, l’ingresso dello stesso e l’ingresso con regolare apertura, su uno di quedell’abitazione. Se il recinto/box è in sti, a misura dell’animale ospitato. corrispondenza con la recinzione, sa- L’apertura non dovrebbe essere cenrebbe utile rendere cieco il lato inte- trale rispetto alla parete, ma partire ressato: per una maggiore sicurezza da uno spigolo, con dimensioni da e tranquillità dell’animale. permettere un facile accesso la cane. Lo scopo è di creare un angolo riparaRECINZIONE to dalle correnti d’aria. Le dimensioni L’altezza deve essere tale da dovranno essere tali da permettere non essere scavalcabile dal cane. al cane di rimanere in piedi con la Se è costituita da una rete metalli- possibilità di ‘girarsi’ agevolmente. ca, è necessario irrubostire la parte Non dovrà avere dimensioni esagerainferiore per non favorirne evasio- tamente grandi, in quanto, nella stani od intrusioni. Se è costituita da gione fredda, sarà lo stesso a riscaluna cancellata con larghe aperture, dare l’ambiente. In corrispondenza è necessario sovrapporre una rete del sottotetto della cuccia, dovrebbe metallica, per evitare che il cane ci essere applicata una piccola apertuinfili il muso per soddisfare la sua ra, (opportunamente difesa da agencuriosità, con il rischio di rimanerne ti esterni), che favorisca il ricambio imprigionato ed inoltre, un malin- dell’aria che, senza della quale, tentenzionato, sarebbe favorito se vo- terebbe a ristagnare. La cuccia deve lesse neutralizzare l’animale, con il essere facilmente smontabile per una

periodica pulizia e disinfezione, deve essere costruita in materiale isolante e traspirante: l’ideale sarebbe in legno e/o derivati. Attenzione a collocare sul fondo vecchi indumenti, stoffa o panni: potrebbero divenire un ricettacolo per parassiti e, se nel caso, non se ne potesse fare a meno, sostituire frequentemente il pagliericcio!!!!! Se il cane ha l’opportunità di bagnarsi frequentemente alle intemperie, controllarne frequentemente il fondo e che sia sempre asciutto. Il basamento della cuccia deve essere sollevato da terra, di almeno 5 cm., in modo da permettere la ventilazione e circolazione dell’aria. La stessa deve essere sempre protetta dalle intemperie e possibilmente racchiusa da una protezione laterale/esterna a “L” allo scopo di non essere esposta al vento diretto. La collocazione della cuccia deve essere posta in maniera tale che il cane, standosene all’interno, abbia la possibilità di vedere l’ingresso della nostra abitazione.

Spesso il cane non entra nella cuccia, per lui, di un BOX al Canile Muniin quanto la stessa è stata posiziona- cipale. Quando sareTe a passeggio con lui, prestaTe attenzione ai cani ta in modo scorretto. dei vicini che potrebbero essere divenuti dei nemici del Vostro animale, USCITE Il cane che vive in giardino od in a causa delle barriere che li dividono cortile od in campagna, ha comun- quotidianamente. que bisogno di uscire dalla proprietà PASTI del Padrone, non certo per ‘sporcaI resti del cibo avanzato dall’anire’, ma per ‘evadere’ dalla routine quotidiana, indipendentemente dal male non devono mai essere lasciati poco o tanto spazio a cui è abi- nella ciotola: attendere che abbia tuato. Quando lo accompagnerete terminato di mangiare e poi portare all’esterno, lasciarlo che soddisfi le via la stessa con eventuali residui di sue voglie di odorare la zona con cibo. Così facendo si eviterà: d’estate, la quale non ha un contatto diretto. il deterioramento degli avanzi e l’inPortandolo all’esterno della proprie- festazione da parte di insetti, d’intà, (con Voi), potrà fiutare gli am- verno, il cibo gelato e scarsamente bienti esterni in corrispondenza alla digeribile. Se si volesse lasciare poi, recinzione, in modo da soddisfare la del cibo a disposizione dell’animale, sua curiosità, repressa giornalmente si consiglia del tipo ‘secco’. dalle barriere poste intorno a lui. E, ACQUA non ultimo, quel desiderio irrefrenaNel limite del possibile, dovrà bile di evasione che, molto spesso, lo porta a finire, (se non peggio), a essere sempre fresca, meglio se corvivere in uno spazio, molto limitato rente.

Continua da pagina 37 Se ti fa tante feste, come Ti aspetteresti: “ha passato, parte della Sua Vita in una gabbia .. o .. PEGGIO, e la Tua casa, non è ancora, per Lui, un ambiente familiare e rassicurante. Se poi, si adatta subito, meglio così, ma non lo puoi pretendere! ● All’inizio, andando a spasso, è probabile che si spaventi al minimo rumore, per cui, non dovrai mai lasciarlo libero senza guinzaglio, (almeno per i primi mesi), dovrai usare un collare che non si possa sfilare, (meglio una pettorina). ● Ricorda sempre che i cani perdono un po’ di pelo ed alcuni di loro, sbavano in giro, ma se vorrai bene al Tuo, saprai anche amare il suo pelo appiccicato sul cappotto e le sbavatine sui pantaloni o sulla gonna. Se la cosa, solo a pensarci Ti disturba, allora, lascia perdere e non adottarne uno, perchè, non resisteresTi a lungo .....! Non illudeTe queste anime che, entrando in casa vostra, cominciano finalmente a respirare. Un bambino, dopo che lo aveTe illuso, lo riporteresTe all’Orfanotrofio? Quando vi avvicinate all’adozione di un’animale, le responsabilità, i sacrifici e le soddisfazioni sono simili a quelle che entrano in gioco nell’adozione di un bambino. Se sarai fortunato ed il Tuo Amico non avrà problemi di salute, dovrai comunque provvedere ogni anno, (come Ti spiegherà il Tuo Veterinario di fiducia), alla profilassi per la filariosi cardio-polmonare ed esame contro la Leishmaniosi. ● Per essere identificato con facilità, il Tuo cane, oltre ad essere regolarmente tatuato o ‘microchippato’ ed iscritto regolarmente all’ANAGRAFE CANINA, (come prescrive la Legge Italiana), dovrà sempre ‘circolare’ con una medaglietta, recante il Tuo recapito telefonico. ● I suoi pasti vanno somministrati almeno due volte al giorno. (Meglio sarebbe tre volte). L’alimentazione la puoi scegliere a seconda: della Tua disponibilità di tempo per la preparazione, dei gusti del Tuo Compagno e delle sue condizioni fisiche o particolari patologie, delle Tue possibilità economiche, ovviamente, sempre nel rispetto dell’animale. La salute del Tuo Amico Animale dipende in buona parte dall’alimentazione, quindi fai particolare attenzione alla qualità del cibo che gli somministri ed alle dosi. ATTENZIONE! Le passeggiate e le corse debbono essere fatte o prima o dopo i pasti: il lasso di tempo deve essere all’incirca di TRE ORE. Se lo si portasse a correre, subito dopo il pasto, anche un piccolo sforzo fisico, potrebbe provocargli una torsione gastrica, con conseguenze talvolta, LETALI.


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