Eco della Riviera n.46

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Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì

25 Novembre 2010 •

E 1,50

Anno 95 • N. 46 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Direttore

Roberto Basso

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MAGAZINE

IMPERIA

• OliOliva 2010

• Jesus Christ Superstar

gli appuntamenti dell’evento

al Teatro Cavour PAG.37

• Festival dei Sapori,

DA PAGINA 17

in arrivo 6 giorni per bongustai PAG.13

SANREMO

• Scout Sanremo2

• La città dei fiori sporca e popolata dai topi PAG. 23

“Un’avventura lunga PAG.28 20 anni”

IO LA PENSO COSÌ

L’editoriale di

Roberto Basso Giri: Casinò-Titanic, ma nessuno elimina l’iceberg che lo affonderà PAG. 6 INDAGINI

Bordighera e Ventimiglia nel mirino antimafia. Agguato a Giorgio Parodi

PAGINE 5 E 31

SPECIALE

Premio Parasio a Giorgio Rocca “number one” di Nordiconad PAGINA 33 Le “news” degli alunni delle scuole di via Volta e S.Pietro da pagina 24

casino-ucflor

DUE ECCELLENZE CHE RISCHIANO IL NAUFRAGIO

C

ome Erodoto già scriveva nel 460 avanti Cristo “le disgrazie non vengono mai sole”, Sanremo ne è la riprova. Se infatti il casinò piange, perchè non riesce a frenare l’emorragia degli incassi, perchè in troppi fanno i loro comodi, perchè i suoi amministratori sembrano sempre più impotenti nel trovare la strada giusta per il suo rilancio, il Mercato dei fiori di valle Armea e l’Ucflor davvero non ridono. Anche loro sembrano essere ad un passo dal baratro. Cause? Sempre le stesse: da una parte mancanza di soldi, di management, dall’altra troppi furbetti. Sulla mega struttura floricola di Bussana, tra debiti e conti da pagare, pare si stia abbattendo una stangata di quasi un milione di euro.

CONTINUA A PAGINA 3



GIOVEDI 25 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

CONTINUA DALLA PRIMA

ATTESA E PREOCCUPAZIONE PER IL NUOVO PIANO D’IMPRESA DELLA SPA-CASINÒ. A FINE ANNO TORNANO A CASA LEFEBVRE, ROMANO E RUSCIGNI, DUE VANNO IN PENSIONE. L’AZIENDA “RISPARMIA” CIRCA 700 MILA EURO L’ANNO, DEVE PERÒ TROVARE UN NUOVO DIRETTORE GIOCHI, MA NON LE SARÀ DIFFICILE INGAGGIARE I MIGLIORI AL MONDO VISTO I SUPER STIPENDI CHE PAGA. ATTENZIONE: SERVE GENTE CAPACE, BASTA NOMI DI APPARTENENZA POLITICA O AMICI DEGLI AMICI. IN FUTURO CHI SBAGLIA DEVE PAGARE SEMPRE! MONTEZEMOLO DOCET: “IO ALLA FERRARI ASSUMO SOLO DIRIGENTI CHE SIANO PIÙ BRAVI DI ME”.

E in cassa non ci sarebbero che pochi centesimi. I più pessimisti, se non interverrà il Comune, parlano già di fallimento alle porte. Al casinò e all’Ucflor sembra trovare terreno fertile solo la confusione. Alla casa da gioco dicono di lavorare giorno e notte con l’ausilio di una società specializzata di Genova per definire il Piano degli investimenti. Un elaborato sicuramente importante, ma che deve essere parte integrante del Piano d’impresa che, com’è noto, secondo la convenzione stipulata tra casinò e Comune, ha validità triennale. Il consiglio di amministrazione della Spa-casinò, formato dal presidente Di Ponziano e dai consiglieri Ghersi (Pdl) e Giancaterino (Lega) ha l’obbligo di presentarlo entro il prossimo mese di dicembre per il periodo 2011-2013. Il Piano d’impresa deve stabilire le linee strategiche della gestione del casinò, le politiche sui vari giochi, le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti, l’organigramma aziendale e gli introiti che si vogliono raggiungere. Il Piano d’impresa deve essere approvato dal comune di Sanremo per cui il sindaco Zoccarato, gli assessori, i consiglieri comunali sono anch’essi responsabili, politicamente ed amministrativamente, di quanto accadrà nei prossimi anni nella gestione della Spa-Casinò, società a capitale interamente pubblico. Ad onor del vero secondo certi dati ed osservatori, ad oggi, gli amministratori comunali non avrebbero esercitato efficacemente i loro poteri di indirizzo e di controllo e per questo potrebbero essere oggetto

Di Ponziano

di indagini da parte della Corte dei Conti. In tutte le aziende che si rispettano, anche di medie dimensioni, il Piano d’impresa è un atto fondamentale. Non è il libro dei sogni, ma lo strumento principe con il quale il management misura la sua capacità, la sua professionalità e credibilità. Chi raggiunge gli obiettivi fissati rimane, in caso contrario toglie il disturbo, fa subito la valigia. Al casinò matuziano queste regole elementari di buon governo non sono rispettate. Il Cda della Casa Bianca sanremese, per tutto quanto aveva indicato nella voce “spese”, sostanzialmente è stato di parola, ha mantenuto gli impegni. Anzi ha speso qualche milione di euro in più. Sul piano degli incassi, invece, è stato una frana, ha sballato clamorosamente. Se tutto va bene il casinò a fine anno, inve-

L’EDITORIALE COI BAFFI

Ghersi

ce dei programmati 102 incasserà solo 75 milioni di euro. La giustificazione di questo flop è attribuita alla crisi economica che ha colpito tutti, America, Europa, Luna e Marte compresi, ai cambiamenti di mercato, all’apertura di nuove Sale giochi. Però la crisi continua come continuano i cambiamenti di mercato. Se le cose stanno così questo management della Spa Casinò, che nella sostanza è sempre lo stesso, quali obiettivi seri, credibili, potrà mai inventare, questa volta? Che livello di crescita indicherà per il prossimo triennio? Non vorremmo che il Piano d’investimenti su cui starebbe lavorando il management si limitasse ad essere una mera richiesta di montagne di soldi pubblici o dei gioielli di famiglia del Comune con la prospettiva di accedere a nuove concessioni di gio-

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un segnale forte e necessario di cambiamento. Attualmente i tre dirigenti costano alla Spa Casinò circa 700 mila euro l’anno. Mai più dirigenti a tempo indeterminato, mai più dirigenti con retribuzione fissa, ma legata ai risultati, al rendimento. Mai più dirigenti che restano al loro posto anche quando compiono scelte dannose per l’azienda. Mai più dirigenti assunti Giancaterino per appartenenza politica, per casta, perchè sono amici co, videolottery, ecc. senza degli amici. Montezemolo, un’adeguato progetto che piaccia o non piaccia, in tv garantisca alla collettività ha detto cose giuste: “alla ritorni economici sicuri. Gli Ferrari ho sempre scelto incassi negativi del trien- dirigenti più capaci di me”. nio 2008-2010 che si sta Solo così si cresce. E Marconcludendo ha più cause: chionne sta segnando la rimancanza di progettualità, presa della Fiat basandosi sprechi, cattiva gestione del esclusivamente sulla mepersonale. Responsabilità ritocrazia. Sono entrambi gravi degli amministratori. due esempi necessari, che I traguardi fissati non sono dovrebbero essere adottati mai stati raggiunti e non si subito al casinò per segnaraggiungeranno se all’inter- re un punto fermo da cui no della casa da gioco non ripartire, iniziare una nuoprevarrà la meritocrazia. A va fase di trasparenza, sana fine anno tre mega dirigenti, amministrazione al fine di super pagati, l’ex direttore raggiungere risultati positigenerale Lefebvre, il diret- vi. I nuovi dirigenti devono tore dei giochi Romano, il essere i migliori che sono responsabile della cultura sul mercato. Con gli stipene comunicazione Ruscigni, di che oggi Sanremo paga lasceranno l’incarico. Ru- si tratta di posti d’oro, che scigni e Romano diventano fanno gola. Arrivando da pensionati. L’azienda casi- fuori i nuovi direttori, i nuonò a partire dal 2011 sarà vi responsabili, non avranno senza dirigenti. Questa sarà padrini e quindi potranno in un’ottima ed irripetibile oc- tempi brevi eliminare la gracasione per dare finalmente migna, annullare sprechi, malaffare, mettere ordine in questa pletora di “quadri” (9 persone che costano al casinò più delle tele di Picasso), di capi e capetti. Fare capire a tutti che la festa è finita, che bisogna rigare dritto, che non ci sono più santi protettori, che al casinò si guadagna bene, ma che si deve lavorare bene. Tutti, nessuno escluso. Che il casinò non è un affare privato, è un bene pubblico che deve produrre lavoro e ricchezza per la collettività. Roberto basso


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SOMMARIO

Sommario

Stasera a Primo Canale floricoltura e Ucflor allo sbando?

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri pag. 6 Etilometro: basta con l’alcol? pag. 9 Seborga, 4 chiacchere col principe pag.11 RT: “Gli autobus non sono sporchi!” pag.12 Porto di Imperia, un mese per salvarsi pag. 5

■ da SANREMO

Razzismo, c’è nella Città dei Fiori? pag.21 A Sanremo ci sono i topi? pag.23 I 20 anni del Gruppo Scout Sanremo 2 pag.28

■ da IMPERIA

La Provincia dell’Olio nuovo pag.17 Barabino: “Impegno per l’occupazione” pag.20

■ dal PONENTE

Taggia: Furgari, addio per sempre? pag.29 Agguato a Parodi, ispezioni nei Comuni pag. 5 Ispezioni a Bordighera e Ventimiglia pag. 31

■ RUBRICHE 7 giorni di cronaca Magazine Sport Magazine C’era una volta il bar e Adotta un amico Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti Scuole Via Volta e SanPietro

pag.34 pag.37 pag.45 pag.41 pag.49 pag.60 pag.24

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

Nicolino Del Sole Cristina Banaudo

Silvio Breliano

Cosa succede al mercato dei fiori di Sanremo? Davvero l’Ucflor, che ha problemi economici, rischia di saltare? Chi ha sbagliato? Perchè il mondo e l’economia floricola della riviera stanno attraversando uno dei momenti più delicati e tragici della loro storia? Esistono soluzioni?

Questi ed altri temi, con interviste e commenti, verranno trattati questa sera alle ore 21 in Tv a Primocanale nella trasmissione di attualità e politica “Destra e Sinistra” condotta da Roberto Basso. Ospiti in studio Cristina Banaudo, nuova presidente Ucflor, prima donna al vertice del Mercato dei Fiori di

Tenta il suicidio in carcere: salvato Nel carcere di Sanremo un detenuto si è provocato un taglio ai polsi provocndosi una copiosa fuoriuscita di sangue. Il detenuto era stato accusato per un reato grave. per questo motivo decide di togliersi la vita e per non essere scoperto e riuscire nell’intento, si è accovacciato sotto le coperte del proprio letto. Uno degli agenti addetti al controllo e alla vigilanza del reparto, si accorge che scende abbondantemente del sangue dal letto, gocciolando lentamente giù. L’agente scopre così il tentato suicida. Lo trae in salvo, questione di attimi. Se non se ne fosse accorto sarebbe stato sicuramente troppo tardi.

SAN BARTOLOMEO AL MARE

“Baby Thelma e Louise” ritrovate Nei pressi di San Bartolomeo al Mare due ragazzine scompaiono misteriosamente, una di 11e l’altra di 12.anni, residenti in frazione ‘Pairola’ nel comune del Golfo Dianese. A dare l’allarme è stato il padre di una delle due che rincasato, dopo esser stato nella sua autofficina, avrebbero dovuto passare il pomeriggio insieme. Telefonato ai carabinieri, immediate le ricerche. Da qui è emerso che le ragazze avessero già parlato con le compagne di scuola della loro intenzione di fuggire, probabilmente per fare una bravata e vivere un’avventura emozionante insieme. Le piccole “Thelma e Louise” sono state infine ritrovate da una pattuglia dei carabinieri, in località Molini del Fico, a tre chilometri dal luogo della scomparsa. Dopo poche ore i genitori in lacrime hanno potuto riabbracciare le loro figlie.

Sanremo, Silvio Bregliano, presidente Ancef, Nicolino Del Sole, consigliere comunale di Sanremo (Lega) e membro del Cda Ucflor. La puntata di “Destra e Sinistra” sarà replicata venerdì alle 16 e domenica mattina alle ore 9.

VENTIMIGLIA

Arrestato latitante Alla fine Marco Faggian, 48 anni, di Legnaro (Padova) il criminale che terrorizzò diverse regioni d’Italia e scampato a un blitz veneto, è stato finalmente preso e per dì più nel ponente ligure. Arrestato dalla polizia al valico di Ventimiglia, Faggian era l’ultimo uomo che mancava all’appello tra i 12 provvedimenti restrittivi eseguiti dalla squadra mobile di Venezia a carico dei componenti della banda, formata da fiancheggiatori della ex mafia del Brenta, specializzata in assalti a laboratori orafi, e furti con l’uso di esplosivi di casse continue di banche, uffici postali e ipermercati di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Molise, Marche, Lombardia e Emilia Romagna. Sette giorni prima del blitz della mobile lagunare, Faggian era andato a New York per partecipare con un gruppo di italiani alla maratona con il numero 1384. Saputo dell’operazione, Faggian ha prolungato di una settimana la sua permanenza negli Usa, poi si e’ trasferito in Giamaica e successivamente a Madrid. Infine ha deciso di rientrare in Italia con un pullman dalla Spagna, attraverso la Francia, ma giunto a Ventimiglia e’ stato bloccato e arrestato.


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ATTUALITÀ

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Agguato, colpi di lupara e pizzo, vittima l’imprenditore Parodi

Parodi

Sanremo. Dai due a tre colpi di lupara, sono stati esplosi contro l'auto di Pier Giorgio Parodi, noto imprenditore e papà di Beatrice presidente di Cnis-Portosole, Marina degli Aregai etc, per costringerlo a pagare il pizzo ad una impresa del movimento terra che avrebbe dovuto lavorare presso il costruendo porto di Ventimiglia. L'agguato di cui si è venuti a conoscenza solo in questi giorni, è stato fatto il 25 maggio scorso

presso la strada che porta alla cava di Carpenosa, sita nel comune di Molini di Triora. Di chi è stata la mano che ha esploso i colpi di lupara? Annunziato Roldi di 54 anni ex impresario edilie e Ettore Castellana di 60, ex collaboratore di Parodi e candidato alle scorse elezioni provinciali nella lista a sostegno di Riccardo Giordano (vecchie conoscenze della giustizia, furono arrestati nel 2002 per delle false fatturazioni),

sono loro che con un perfetto agguato degno de la fiction “La piovra”, hanno prima seguito la Suzuki di Parodi e poi si sono messi di traverso sulla carreggiata ed hanno esploso i colpi di lupara, finiti sul parafango e radiatore. Il motivo di questo avvertimento era che Parodi, avrebbe dovuto ingaggiare una ditta simpatica a Roldi e Castellana, affinchè essi incassassero un euro e mezzo alla tonnellata, per un totale di 27mila euro al mese, visto che al porto della città di confine

Annunziato Roldi e Ettore Castellana

arrivano circa 4500 tonnellate di materiale. Pier Giorgio Parodi, secondo quanto appurato dall'attività di indagine, si impegnò a versare il corrispettivo ai due ricattatori. All'arresto di Castellana e Roldi, si è arrivati tramite una fonte informativa che ha messo in moto la macchina delle indagini ed ora non resta che aspettare maggiori sviluppi della vicenda che coinvolge aziende, appalti e criminalità, in una Bordighera sempre più simile a Gotham city. Andrea Di Blasio

OSPEDALETTI

Si è dimesso Barbagallo Luca Barbagallo assessore al Bilancio, con le deleghe alla polizia municipale, al commercio, al patrimonio, farmacia, contenzioso e anagrafe si è dimesso. Promotore finanziario, l’ex assessore assumerà dal prossimo anno incarichi più importanti e, quindi, la scelta di abbandonare la politica.

La Porto di Imperia Spa, un mese per salvarsi

Imperia. Le acque in cui naviga la Porto di Imperia Spa, autorizzata a costruire nel capoluogo il maxi scalo turistico, sono sempre più agitate! Il comune di Imperia ha infatti avviato la procedura di decadenza della concessione demaniale concessa alla Spa, la quale avrà un mese di tempo per difendersi dalle accuse formulate dal settore Porti e Demanio diretto dall’ingegner Pierre Marie Lunghi. Ma la Porto Imperia è subito passata al contrattacco. Carlo Conti, direttore della Spa, rimanda indietro le accuse assicurando che le documentazioni richieste saranno tutte fornite e dichiara: “La comunicazio-

ne comunale costituisce in tutta evidenza, un’iniziativa immotivata e sproporzionata, probabilmente frutto del clima che si è creato intorno all’iniziativa, che dovrà terminare con l’archiviazione, al più tardi al ricevimento delle nostre controdeduzioni, per non esporre l’niziativa ed il Comune stesso a danni gravissimi”. Sono tre sostanzialmente le richieste che il Comune, attraverso il settore Porti e Demanio, ha presentato alla Porto Spa.La prima riguarda la mancata presentazione alla commissione di vigilanza e collaudo della documentazione tecnicacontabile sulla stima del costo delle opere previste nel progetto.

La seconda, si riferisce al mancato ricevimento, da parte della direzione lavori del porto, dei documenti che devono certificare la piena rispondenza delle opere realizzate fino al 15 marzo. L’ultimo punto pone l’accento sui recenti problemi di allagamento che vedono interessata l’autorimessa di San Lazzaro. Se le documentazioni e le prove che la Porto Imperia Spa presenterà, non saranno ritenute soddisfacenti, rischia di perdere tutto. Le opere già realizzate infatti passerebbero direttamente al Demanio. Se questa ipotesi dovesse realizzarsi, il comune potrebbe bandire una gara per dare in concessione l’area a chi volesse concludere la realizzazione del porto. Un’opzione quest’ultima, che lo stesso Comune, preferirebbe evitare, auspicandosi che la Spa fornisca tutte le documentazioni richieste. Inoltre sarebbe una brut-

Strescino

ta tegola anche per tutta la provincia che vedrebbe irrimediabilmente rinviati i termini dell’opera. La Porto di Imperia, in attesa delle documentazioni, si è difesa a parole su ogni punto contestato. Alcuni negli ultimi mesi, si erano lamentati delle continue notizie che andavano a screditare il porto turistico, quasi con accanimento, non accorgendosi dei danni che potevano provocare. Il nuovo porto dovrebbe essere un gioiello da proteggere anche a favore delle generazioni future. L’importanza del progetto, più volte è stata sottoli-

Conti

neata, ma questo non esclude l’obbligo di rispettare regole e leggi.In tutti i casi, questo non è il momento di puntare il dito e fare processi sommari. Bisogna augurarsi che tutte le parti coinvolte nella costruzione del porto, finalmente collaborino, presentando le documentazioni a lungo anelate. Lo stesso sindaco Strescino ha dichiarato: “Gli uffici fanno il loro dovere ed è giusto che procedano”. La verità comunque, ci si augura, prima o poi verrà a galla, intanto la saga del porto delle nebbie continua e la suspance aumenta. A.P.


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ATTUALITA’

Io la penso così di Bruno Giri

Per la politica e per i suoi attori è un momentaccio, dovunque si guardi e sotto qualunque cielo, complici le crisi che hanno investito il pianeta e l’impotenza degli uomini a dominarle. Visione pessimistica di una attività e di una categoria alla quale nulla e nessuno sfugge, dalla Casa Bianca a Palazzo Bellevue, da Obama a Zoccarato. Parlo di visione non con riferimento a come i cittadini vedono le due cose collegate, cioè la politica e i politici, perché prima i sondaggi e poi le elezioni fotografano tutte le volte una realtà algebrica nella quale i segni “più” si compensano con i segni “meno”, hanno vinto tutti e alla fine il risultato è sempre lo stesso, “cento centesimi”. E neppure alludo a come la politica e coloro che la praticano considerano il resto del genere umano, per il quale a seconda dell’angolatura mentale usano l’epiteto di popolo, gente, massa, categoria economica e classe sociale, corpo elettorale e via dicendo, e che viene da loro fotografata attraverso l’obbiettivo deformante dell’interesse di parte, ora come ricchi, soddisfatti e osannanti, ora invece come poveri, delusi e in rivolta. Il pessimismo che abbiamo di fronte nel nostro Paese è invece un altro, assai diverso da quello della politica che si contempla allo specchio o che si affaccia al balcone, ed è lo stato d’animo ben più serio di coloro che hanno aperto gli occhi sul suo teatrino e uno dopo l’altro ne stanno scoprendo i trucchi. Una gherminella non da poco è la eliminazione del voto di preferenza alla Camera che col sistema delle liste bloccate ha espropriato l’elettore del diritto a scegliersi i rappresentanti scrivendo di proprio pugno i loro nomi sulla scheda. Un’altra “bischimbiggia” è il premio che in nome della governabilità ha consegnato lo Stato nelle mani di chi ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti validi, che nel 2008 è stata appena del 27,95 per cento

Sanremo ha il suo Titanic, è il ca

Sindaci, presidenti, menager e consigliori da anni non fanno che collezionare errori: serve un biscazziere degli aventi diritto contro il restante 72,05 per cento che si è espresso diversamente. Questo, in parole povere, vuol dire che oggi chi governa l’Italia lo fa con il mandato di poco più di un elettore su quattro, mentre gli altri tre o hanno disertato le urne o gli hanno negato fiducia e consenso. Ma se i trucchi si limitassero al sistema elettorale sarebbe niente come gli italiani hanno dimostrato digerendo il “Porcellum” di Calderoli nel 2006 e nel 2008 nonostante il 23,25 per cento degli aventi diritto al voto, cioè 12 milioni di loro, se ne fossero letteralmente tirati fuori, stando alla larga dai seggi. Il fatto è che per tenere la scena gli illusionisti - che ormai la fanno da padroni nel teatrino della politica italiana - inventano ogni volta sempre nuovi espedienti, fantasiosi artifici e stratagemmi originali, col risultato di approfondire tutti i giorni di più il solco tra il mondo virtuale nel quale recitano e quello reale nel quale noi spettatori viviamo. La visione pessimistica della realtà nasce dalla constatazione di tutto questo, che fino a ieri si limitava alla sensazione e al vago sospetto di essere presi per il culo e che oggi col doloroso impatto delle tante crisi si sono trasformati in certezze. Crisi lontane delle quali subiamo le ripercussioni, sommovimenti planetari, epocali, mondiali e globali ma anche, più vicino a noi, default nazionali, regionali e locali, qualcuno in formato mignon ma non per questo più agevole da affrontare e gestire. In tutte queste situazioni il sentimento dominante è quello del malato che quando ormai è troppo tardi si accorge di essersi messo nelle mani di un ciarlatano che con pozioni e decotti del tutto inefficaci - e qualcuno anche dannoso - lo sta

L’ECO DELLA RIVIERA

portando all’obitus. Ma almeno dalle altre parti l’alternanza funziona, si mette alla porta uno stregone repubblicano per farne entrare uno democratico, si congeda uno sciamano whig e ne arriva uno torie, da noi invece i guru, come nella commedia di Pirandello, sono uno, nessuno e centomila, cioè Berlusconi, il suo antagonista e i suoi replicanti sul territorio. Di questi androidi B. qui da noi ce ne sono diversi in circolazione, personaggi che scimmiottano il Capo per ora solo nei comportamenti libertari senza seguirlo, bontà loro, in quelli libertini, almeno stando alle apparenze. Si sentono liberi soprattutto dal dover riflettere sulle varie crisi, dal pensare a come risolverle e dall’approfondire ogni possibile via di uscita, lieti di campare alla giornata, spensieratamente, dribblando i problemi con trovate, slogan, battute, aperitivi e gazebi. Una volta i girotondi li faceva Nanni Moretti, tra satire e sberleffi, adesso le parti si sono invertite e li organizzano loro a Calata Anselmi o dal notaio con tanto di firma autenticata a giurarsi reciprocamente, “les mains dans les mains”, di non avere, come la Carfagna, un Bocchino o un Fini nascosti nell’armadio. A onor del vero in questa commedia a lieto fine che si sta recitando nel teatrino della politica locale in attesa del Festival, di qualcosa si sente la mancanza, della colonna sonora, da quando il “predellino” ha cancellato Forza Italia e con lei ha annullato l’invito che si cantava a squarciagola ad alzarsi, aprirsi al futuro e ad entrarci “le tue mani unite alle mie, energie per sentirci più grandi”. Io, però, una mezza idea ce l’avrei, chiedere in prestito a Lorenzo De’ Medici

quel suo inno carnascialesco che più o meno suona così :”Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol essere lieto, sia, di doman non v’è certezza. Donne e giovinetti amanti,

colossale bufala della sussidiarietà e del federalismo che solo in teoria obbligano gli eletti a porgere l’altra guancia ai cittadini loro elettori, per metterli in condizione di giudicarli in base ai risultati e se del caso beccarsi sonori ceffoni. E invece tutto questo è finora rimasto sulla carta ad uso e consumo dei politologi, e loro possono dormire sonni tranquilli, per esem-

viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni, balli e canti!”. Ma tutta questa spensieratezza, l’indigestione di libertà che degenera in licenza, da dove arriva ? Beh, che diamine, dalla certezza di non essere mai chiamati in futuro a doverne rispondere. Parlo delle conseguenze delle proprie colpe, soprattutto dei peccati di omissione, della negligenza, della sottovalutazione dei rischi e dei pericoli e molto spesso di una incapacità conclamata. Questa loro immunità è l’ennesimo inganno escogitato dalla politica per proteggere sé stessa, con la

pio, quelli che con imperdonabile leggerezza hanno sforato il patto di stabilità 2009 a Sanremo paralizzando opere pubbliche di vitale importanza, come, per citarne una a caso, gli interventi sulla rete fognaria. La lista “Caterina Caselli”, che comprende l’allegra comitiva di quelli che “Nessuno mi può giudicare”, prosegue con i nomi di chi assiste impassibile senza muovere un dito al naufragio della flotta dei “Titanic” che va dalla Casa da Gioco al Mercato dei Fiori, dall’AMAIE al Palafiori, dal PUC al “Piano Casa”, dai Centri Storici che cadono a pezzi a Bussana Vecchia abbandonata, dal-


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asinò, ma nessuno vuole eliminare l’iceberg che lo affonderà

Lorenzo de’ Medici

la Pista Ciclabile al megaparking fantasma di piazza Cesare Battisti, dal colabrodo fognario alla discarica chiusa, dal parcheggio delle Carmelitane all’auditorium Alfano, e tanti, tanti altri ancora. D’accordo, il mio sito internet non è la Gazzetta Ufficiale e neppure il Vangelo, la Bibbia o il Corano, però come fanno le lumache sulle pietre lascia una scia di ciò che ci scrivo e soprattutto una data certa impressa su carta informatica indistruttibile ed è per questo che lo chiamo a testimoniare. Rileggendo su “Mia c’a te miu” come la pensavo anni fa sull’iceberg contro il quale vedevo sbattere il più a rischio dei “Titanic” in navigazione, il casinò, mi sono reso conto, infatti, dell’incommensurabile gravità del momento che attraversiamo, perché quella montagna di ghiaccio galleggiante l’abbiamo ormai a prua a poche miglia da noi. Lunedì 3 marzo 2008 scrivevo: “Meno di due anni e mezzo fa, nel settembre del 2005, si insediava il nuovo C.d.A. e qualche mese dopo ho scritto su questa rubrica che non occorreva essere profeti per prevederne il flop. I fatti mi hanno dato ragione e di nuovo me la daranno tra due anni (o forse meno) per quello che lo ha sostituito. Il perché è presto detto. Una cosa è amministrare una società, altra cosa è far funzionare un’azienda ed altra, ancora, è fare il biscazziere in Italia. Quattro dei cinque membri del C.d.A. 2005/2007 erano manager in grado di far funzionare un’azienda, tutti e cinque quelli 2007/2009 sanno come si amministra

Il Titanic

una s.p.a. ma non hanno mai mandato avanti un’azienda e nessuno tra i vecchi e i nuovi ha mai fatto il biscazziere né, suppongo, è disponibile a questo genere di apprendistato. Mentre scrivo il Consiglio di Amministrazione, come nel gioco dell’oca, è fermo da mesi nella casella “Lanzillotta” per dimagrire di due membri, ma la previsione non cambia, perché il materiale umano e le idee sono sempre quelle e di esperti biscazzieri non se ne vede l’ombra. Biscazziere in Italia, vuol dire, nella definizione classica, chi organizza nel nostro Paese giochi d’azzardo traendone profitto. E’ un mestiere come tutti gli altri, però bisogna saperlo fare.” Da allora sono passati tre anni e la relazione sulla gestione 2009 oltre a confermare la profezia, attesta l’esattezza della mia diagnosi e soprattutto la validità della terapia che avevo suggerito. La profezia: ”Lo Stato una volta messe le mani nel piatto non si alzerà più da tavola compensando i flop dei vari bingo, totogol e gratta e vinci con l’aumento della pressione sui giochi elettromeccanici”, e infatti l’assaggino di 4 miliardi e mezzo del 2004, salito a 11 e mezzo l’anno successivo e a 15 e mezzo nel 2006 e a quasi 19 nel 2007 si è risolto in una vera abbuffata nei due anni dopo, con 21 miliardi e mezzo nel 2008 e 25 miliardi e mezzo nel 2009, corrispondenti alla metà di tutti gli altri proventi, lotto, superenalotto, scommesse sportive, gratta e vinci, bingo e compagnia bella. La diagnosi: “Non essersi resi conto del terremoto

del 2003 nell’area delle slot machines e non aver quindi previsto l’arrivo dello tsunami è soprattutto a Sanremo imperdonabile colpa di politici, amministratori, manager e tecnici, beatamente sdraiati sulla spiaggia mentre nell’estate 2004 l’onda stava arrivando. Perché soprattutto Sanremo? E’ semplice, perché quello di Sanremo è il casinò con la più alta incidenza dei proventi delle slot machines su quelli complessivi e quando nel mondo delle macchinette le altre Case da gioco italiane hanno un raffreddore noi qui abbiamo la polmonite. Colpa ancora più grave è non essersene accorti neanche dopo aver beccato la malattia, averla trascurata e curata con impacchi, come quello di far giocare anche i residenti.” Scrivevo queste cose con il conforto delle cifre: nel 2004 l’incasso lordo era stato di 102 milioni e 600 mila euro di cui 72 milioni e 700 mila provenienti dalle slot machines, con una incidenza di quest’ultime sugli incassi lordi pari al 70,84 per cento a fronte del 47,10 di Saint Vincent, del 63,82 di Campione e del 66,43 di Venezia. L’anno successivo era stato nerissimo per tutte e quattro le case da gioco e qui da noi ci sarà un crollo degli incassi lordi dell’ordine di circa 15 milioni di euro dei quali 9 milioni e mezzo riferiti alle slot machines, però l’apporto di queste ultime agli incassi lordi è salito al 72,7 per cento mentre le cifre degli altri Casinò registravano una forte contrazione dell’incidenza delle slot (43,7 di Saint Vincent, 56,8 di Campione e 63 di Vene-

zia). Situazione pressoché analoga si registrerà anche nel 2006 e nel 2007 consolidando una realtà che a Sanremo vede oltre i due terzi degli incassi lordi provenire dalle macchinette, mentre le altre tre Case da Gioco si stanno gradualmente sganciando da questo settore diventato troppo vulnerabile per la pesante concorrenza dell’Azienda Autonoma dei Monopoli dello Stato. Nel 2009 con 52 milioni 693 mila euro provenienti dalla slot machines sul totale dei proventi di 78 milioni e 466 mila pari al 67,15 % dimostra che chi se ne occupa non ha ancora capito nulla di ciò che sta succedendo e la conferma è nel milione e 869 mila euro in meno delle slot. La terapia: “In Italia un Casinò per riequilibrare i conti deve puntare su prodotti propri, classici e tradizionali, sui quali è sempre possibile fare affidamento, cioè sui giochi da tavolo francesi e americani, emancipandosi piano piano dai giochi meccanici ormai esposti ad una concorrenza troppo diffusa per essere fronteggiata adeguatamente. Bisogna farlo capire agli azionisti perchè dalle parole passino ai fatti, invece di trascorrere il tempo a litigare per un posto nel C. d. A., a rimpallarsi le responsabilità per il “buco” lasciato dai porteurs, a discutere sulla ricapitalizzazione del gestore strangolato da clausole insostenibili, in attesa di un business plan bugiardo che nessuno leggerà e, soprattutto, nessuno potrà attuare.” E continuavo: ”Se penso a quello che ha fatto Campione nella nuova sede ed a quello che sta facendo Venezia a Tessera, votata a diventare una delle sette meraviglie del millennio, le colpe di questa classe politica e dirigente mi appaiono davvero pesanti come macigni. Siamo fermi alle monetine delle casalinghe e dei pensionati e siamo scaraventati online verso un illusorio futuro mentre la chiave del rilancio l’abbiamo in mano, è nella nostra storia, nell’alone che ancora la circonda, tuttora in grado

di attrarre gli “eterni ricchi”, che in questo momento non sono più i petrolieri arabi né i magnati russi ma i cinesi.” “E’ dal dopoguerra che sul versante della Casa da Gioco e su quello di Palazzo Nota (poi trasferitosi a Palazzo Bellevue) le menti illuminate che si sono occupate di questo tema hanno immaginato di posizionare la seconda sede al posto della stazione o davanti ad essa (o addirittura sul mare ad imitazione del Casinò de la Jetèe della Nizza dei Primi Novecento) il giorno che la ferrovia fosse stata trasferita a monte. E’ stata questa la principale ragione, anche se non l’unica, che ha spinto alla fine degli Anni Sessanta il Consiglio Comunale di Sanremo a compiere una lacerante scommessa, deliberando a maggioranza semplice a favore dello specchio d’acqua davanti alla Passeggiata Trento e Trieste per la collocazione di Portosole, contro l’agguerritissima minoranza che invece la voleva, appunto, davanti alla Stazione ferroviaria. In quel testa o croce Sanremo si è giocato un pezzo del suo futuro e l’altro pezzo se l’è giocata il 9 agosto 2006 l’Amministrazione Borea con la decisione di non destinare più l’area a sede del Palafestival e del secondo Casinò - come la crisi aziendale esplosa l’anno prima avrebbe imposto come priorità assoluta - ma a maxiparcheggio sotterraneo su due piani per 1600 posti auto da concedere ad Area 24. In quel momento c’erano invece tutti gli elementi necessari per realizzare un progetto che avrebbe consentito di liberare la prestigiosa Casa da Gioco dalla presenza di giochi americani e slot machines senza perderne i proventi, ed anzi ponendo le condizioni per l’incremento del loro gettito, e subito dopo di porre mano al rilancio della Casa Madre.” Da allora, quando scrivevo queste cose, sono passati tre anni, un’eternità per piccoli politici che vivono alla giornata e un lampo nella memoria di chi li ha eletti e che se li merita.


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ATTUALITÀ

Carlo Noveri

Corinne Maier

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Sonia Crocetta

Bar vietati ai bambini... l’ultima moda americana Una nuova tendenza, se così possiamo chiamarla, è partita, manco a farlo apposta, dagli Stati Uniti e sta “contagiando” anche la nostra Nazione. Si tratta del fronte “no kids”, cioè ristoranti, alberghi e bar dove i bambini non solo non sono graditi, ma la loro presenza è proprio bandita. Lanciata negli Stati Uniti da Corinne Maier con il libro “No Kid, quaranta ragioni per non avere figli”, questa particolare e discutibile tendenza sembra aver raggiunto in poco tempo alcuni paesi del nord Europa come la Svezia, scendendo poi attraverso Germania e Svizzera, fino a giungere da noi. In Austria, ad esempio, nell’albergo Cortisen non vengono concesse camere a chi vi si reca con la prole, mentre in Inghilterra è la compagnia aerea Thomas Cook Airlines ad aver scelto di fare propria la filosofia No Kids, con la finalità di garantire la piena quiete durante i voli. Al momento il fenomeno pare essere piuttosto circoscritto in Italia, senza espliciti divieti posti agli ingressi, anche se alcune attività nostrane non nascondono la loro preferenza per gli ospiti esclusivamente adulti, come i resort Alpin Garden nella Val Gardena, in provincia di Bolzano, o la Scalinatella di Capri. Pare, inoltre, che sul sito dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose sia stata pubblicata una denuncia relativa ad un noto ristorante a Sottomarina Chioggia, nel veneziano, che ha negato il tavolo ad un papà sostenendo che era tutto già prenotato. Peccato che ad una seconda telefonata,

omettendo la presenza dei bambini, il tavolo sia comparso magicamente. E cosa si nasconde dietro a tutto questo? Non l’evoluzione postmoderna di lontani divieti impronunciabili, ma semplicemente di una ricerca del silenzio, della tranquillità e del relax. Chi di noi non è mai entrato in un bar per un attimo di pace e ha avuto a che fare con i capricci o i pianti disperati di un bambino? E questo vale anche per gli alberghi, i ristoranti e i mezzi di trasporto. Ed è presumibile che, a fronte di quanto detto, qualcuno sia insorto a tutela della quiete pubblica e ha detto basta. Basta agli strilli, ai capricci e alle lacrime. Basta ai bambini nei locali pubblici. E loro, che gestiscono i locali e gli esercizi commerciali, che ne pensano di questa nuova tendenza? “ Io credo che questa non sia la strada giusta per risolvere il problema” è la confessione di Carlo Noveri, titolare del bar Cool Banana di Sanremo “ in questo modo viene meno l’atavica immagine della famiglia, cui l’Italia è molto legata. Non mi stupisce che questa tendenza venga dagli Stati Uniti, dove le famiglie non hanno problemi a lasciare i loro figli ad una baby sitter, ma da noi è diverso, non tutte le famiglie se la possono permettere.” Quindi, di fondo, c’è solo un problema economico? “ Non è solo questo” continua Noveri, “ i bambini che non vengono educati a stare nei locali pubblici diventano poi ingestibili una volta lasciati soli. E’ fa-

Bisognerebbe dare una bella strigliata ai genitori piuttosto che punire i bambini cile parlare in questo modo, si mettono al mondo i figli e poi si evita di educarli, o si lascia che altri, come una baby sitter o la TV, lo faccia per noi. Già il tempo per stare tutti insieme è molto poco, vista la frenesia della vita quotidiana, se si tolgono anche queste occasioni per riunire la famiglia, si rischia che questo tempo non torni più.” Ha mai avuto problemi con i bambini, Carlo Noveri? “ Poche volte”, ci dice, “da noi vengono spesso le scolaresche e una volta è venuta una classe delle medie. Ovviamente non abbiamo somministrato loro alcuna bevanda alcolica, ma erano comunque ingestibili, non davano retta nemmeno alle maestre.” Cattiva educazione, quindi. Genitori sempre più assenti e menefreghisti, figli sempre più ingestibili, è questa l’immagine tipo della famiglia del nuovo millennio? Si sente il bisogno di mettere al mondo della prole, per necessi-

tà, volontà o semplicemente per una questione fisiologica, ma poi nessuno si occupa della loro educazione. Ed ecco che i bambini altrui creano caos e gli avventori di bar, ristoranti e alberghi gridano allo scandalo. E a chi dare la colpa di tutto questo? “ La colpa è sicuramente dei genitori, che non sono in grado di educare i propri figli”, sono le parole di Sonia Crocetta, titolare del Bar Roma di Sanremo “ anche a me a volte capita di vedere scene di bambini maleducati nel mio bar, e i genitori che, facendo finta di non accorgersene, li lasciano fare. Io credo che la scelta di impedire ai bambini di entrare nei locali pubblici sia sbagliata, visto che la visione di un bambino può addirittura portare gioia. Bisognerebbe dare una bella strigliata ai genitori, piuttosto che colpire i figli.” Pensiero condiviso anche da molte mamme sanremesi, come ad esempio

da Barbara Scoccia, che esprime così il suo parere: “ Questa idea di vietare l’ingresso ai bambini mi sembra una scemenza. Se così fosse, allora dovremmo vietare loro anche di accedere alle spiagge, dove spesso corrono fra gli ombrelloni e alzano la sabbia. Credo di condividere il pensiero di tutte le mamme nel dire che la colpa è solo ed esclusivamente dei genitori, che se ne lavano le mani nell’educazione dei figli.” Porte aperte a tutti i bambini, quindi? O meglio una bella sanzione per i cattivi genitori? Questa nuova tendenza made in USA, più che un sistema antirischio, sembra essere una mossa per dissuadere dalla mobilità infantile. E va bene per gli Stati Uniti o per i paesi del Nord Europa, ma è giusto applicare questo in Italia, che, con il suo indice di natalità 1.2, ci inchioda all’ultimo posto tra le nazioni industrializzate? Pochi bambini quindi, la maggior parte maleducati, e molti genitori che si sentono stretti nel loro ruolo e preferiscono delegarlo a qualcun altro. Certo, questa non è sicuramente la famiglia della Mulino Bianco, ma non è nemmeno l’immagine della famiglia italiana che siamo abituati a vedere. Come risolvere questa situazione? Non certo con la formula “no kid”, ma riscoprendo la gioia di essere genitori che crescono ed educano i propri figli e, perché no, anche con la gioia e la vitalità che solo la gioventù può portare. Luca Masselli


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C’era una volta... la bevuta fuori con gli amici Sanremo. “No Martini, no party”, suggerisce una famosa pubblicità di un drink; ma dopo le recenti misure adottate, ed entrate in vigore di recente, per modificare il codice della strada, dovrebbe passare di moda. O per lo meno cambiare la frase in “no Martini, drive safe” (niente Martini, guida sicuro). Ora, questa non è una campagna contro questo drink, al suo posto avremmo potuto scrivere il nome di qualsiasi altra bevanda alcolica, ma soltanto un modo scherzoso per affrontare un tema che ultimamente, è stato riportato all’attenzione: la guida in stato di ebbrezza. Dallo scorso 30 Luglio sono entrate in vigore, tramite il Decreto legge 1720-B, le nuove norme che modificano il codice della strada e che riportiamo nel box di questa pagina. Due le novità fondamentali: tasso alcolico zero per chi ha meno di 21 anni o ha conseguito la patente da meno di tre anni, divieto assoluto di alcol anche per i guidatori professionali e i conducenti di veicoli per il trasporto di persone o cose con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate. Inoltre tutti i gestori dei locali che chiudono dopo le 24 sono obbligati a fornirsi di etilometro, per metterlo

Palazzini Roberta

a disposizione di chi, dopo una serata in compagnia, una bevuta, o una cena, vuole verificare se rientra nei parametri stabiliti dalla legge e mettersi alla guida in tutta sicurezza. Abbiamo chiesto ai cittadini sanremesi cosa ne pensano di questa nuova stretta e, soprattutto, dell’introduzione di questa possibilità per i clienti dei locali. “Sono favorevole a questa novità – ci dice Marianna Cavalliere- e favorevole alla severità per chi viene fermato in stato di ebbrezza. Però secondo me dovrebbero alzare un pò i valori e fare distinzioni; ognuno regge l’alcol in maniera differente e, soprattutto, non si può paragonare la tolleranza di un diciottenne con quella di un adulto di 40 anni”. Roberta Palazzini, edicolante, ci svela una inte-

Per fare il “buttafuori” ora c’è un corso Imperia. La Confcommercio Imprese per l’Italia di Imperia organizza il corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, i cosiddetti “Buttafuori”. Il corso è realizzato anche con la collaborazione di enti di formazione autorizzati. Il corso di formazione per i cosiddetti “buttafuori” è obbligatorio per l’iscrizione nell’elenco presso la Prefettura., necessaria a decorrere dal 31/12/2010. Possono frequentare il corso tutti i maggiorenni che hanno il diploma di suola media inferiore. Al termine del corso viene rilasciato un attestato di frequenza spendibile su tutto il territorio nazionale ai sensi del D.M. 6/10/2009, indispensabile per l’iscrizione all’elenco prefettizio. Gli interessati al corso possono provvedere all’iscrizione presso qualsiasi sede di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia, in modo da garantirsi la partecipazione al corso.

Marianna Cavalliere

Claudia Carezzana

ressante curiosità: “Quando una rivista dava in allegato l’etilometro, è andato a ruba! E’ stato comprato più che altro da persone adulte, chi per essere più sicuro di essere in regola dopo una serata con amici, chi invece per poterlo dare ai propri figli quando escono la sera. Sono favorevole alla tolleranza zero, ma non trovo giuste due cose: la prima è che i gestori siano obbligati a sostenere le spese personalmente, per dotarsi di etilometro. E’ stata fatta una legge che lo stato intervenga con un contributo. La seconda è sull’orario; le serate non iniziano dopo la mezzanotte, e quelli che chiudono prima? Ormai abbiamo la cultura dell’aperitivo, che di solito parte dalle 18.30; poi magari si va a cena e si esce dal ristorante intorno alle 22.30. Per questi locali non c’è l’obbligo? Non somministrano forse alcolici anche loro? Non ci sono solo ragazzi che vanno in discoteca, ma anche adulti che terminano la loro serata prima. Non ha molto senso. Le strade da seguire potrebbero essere altre”. Osservazione direi personalmente condivisibile. Ma c’è anche chi ancora

non sapeva di questo nuovo obbligo, come ci spiega Claudia Carezzana. “Sapevo delle nuove norme più severe ma non sapevo di questa novità per i gestori dei locali. Beh, la trovo giusta come iniziativa, così una persona ha uno strumento in più per potersi gestire durante la serata. Ma lo Stato dovrebbe pubblicizzarla di più, magari con campagne televisive o manifesti nelle città e sensibilizzare maggiormente i più giovani; dato che alla fine sta alla coscienza e alla responsabilità di ognuno il mettersi o no al volante dopo aver bevuto più del solito.” Negli ultimi anni si stanno ormai consolidando modelli di consumo di alcol tipici dei paesi del Nord Europa, in particolare tra i giovani. Infatti, oltre alla crescita tra i giovani del consumo di alcolici fuori pasto, dal 2003, la quota di coloro che sono coinvolti nel binge drinking (il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) è ormai un dato stabile. Particolarmente a rischio sono i minorenni, in quanto

la capacità di metabolizzare adeguatamente l’alcol dipende anche dallo sviluppo fisico. Anche se i cambiamenti in atto nelle modalità di consumo sono maggiormente evidenti tra i giovani di 18-24 anni, non va sottovalutata la forte crescita del consumo di alcol fuori pasto tra gli adolescenti. In particolare, questo comportamento rappresenta un potenziale fattore di rischio da monitorare. Considerando la fascia di età tra i 14 e i 17 anni: tra il 1998 e il 2008 questa modalità di consumo di bevande alcoliche passa dal 12,6% al 18,7%. Il consumo di alcol fuori pasto cresce maggiormente per le ragazze (dal 9,7% al 14,4%), ma rimane più diffuso tra i maschi per i quali passa dal 15,2% al 22,7% e non emergono inversioni di tendenza. (Dati Istat, Aprile 2010). E’ proprio sui giovani che si dovrebbe intervenire, seguendo anche altre strade, iniziando a sensibilizzarli e informarli di tutti i pericoli derivati dall’abuso di alcol fin dalla scuola. Massimiliano Inferrera



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Il principeMarcello I: “L’indipendenza è vicina!”

Seborga. Sono passati circa sette mesi da quando l’imprenditore Marcello Menegatto, a seguito di un agguerrita campagna elettorale, contro diversi avversari, tra i quali il light designer Pepi Morgia, fu proclamato principe di Seborga col nome di Marcello I, al posto del compianto Giorgio I vero e proprio artefice di questa “rivoluzione politico/turistica” alle spalle di Bordighera. Abbiamo fatto passare un po’ di tempo e siamo andati nel “principato” a conoscerlo meglio, soprattutto per sapere a che punto è il riconoscimento di Seborga come principato indipendente dall’Italia, da parte delle corti di giustizia europee. Il sei ottobre scorso uscì un’ordinanza principesca, la quale chiedeva a tutti i cittadini del principato di consegnare, se in loro possesso, al nuovo reggente tutta la documentazione utile alla causa del riconoscimento del principato di Seborga, entro un mese. Il mese è quindi trascorso e la documentazione è stata tutta trovata; a tal proposito

nato nel 1994 ed è formato da volontari. Attualmente sono otto le guardie che “vigilano” sui sacri confini del principato ma se succede qualche cosa, sono i carabinieri ad intervenire, perché la loro funzione è prettamente folkloristica. Alla domanda se io potessi prendere la cittadinanza di Seborga, il comandante Zanni ha chiosato: “le carte di identità vengono date solo ai residenti o perlomeno bisogna vivere qualche anno qui a Seborga, un po’ come avviene nel principato di Monaco”. E sullo status di Seborga ha detto: “noi ci teniamo moltissimo alla nostra identità, vengono da tutto il mondo a visitare il principato e i documenti relativi all’indipendenza ci danno ragione. Persino Mussolini, in alcune sue lettere, scrisse che Seborga non faceva parte dell’Italia”. Insomma da questo tour nel principato di Seborga si evince quanto i seborghini credano nell’indipendenza, avendo a loro carico documenti dall’indubbio valore storico che comprovano la veridicità delle loro azioni e fonti. Da Seborga, presso l’angolo detto del “Belvedere”, dai suoi trecento metri sul livello del mare, si vede uno stupendo panorama e il “cugino” principato di Monaco. Chissà se un giorno Seborga, riuscirà a guardare dall’alto l’Italia? La fiaba continua… (fotoservizio Simone Modesti) Andrea Di Blasio

infatti Marcello I è tà italiana, “dove – sottolicampione di offsho- nea Marcello I – pagheremo re: “sono 15 anni (ancora per il momento) le che pratico offshore. tasse all’Italia”. Terminata Nel 2000 ho vinto la gradevole chiacchierata un mondiale, sono con questo ragazzone dal stato quattro volte viso simpatico si è fatto un campione europeo e giro per Seborga, per i suoi italiano e medaglia caruggi, i quali addobbasiamo stati ricevuti da SAS d’oro nello sport”. Sua Al- ti coi colori del principato, Marcello I che ci ha detto: tezza Serenissima, per non bianco e azzurro, danno al “abbiamo trovato tutto, non smentirsi, ha sempre corso visitatore un’impressione di grazie a chi li deteneva. E’ per la motonautica mone- essere proprio in un princistato svolto un ottimo la- gasca chissà se un giorno pato estero. Ma quando vedi voro, il merito va tutto ai non riceverà qualche onori- l’italico tricolore che si erge nostri ottimi rapporti diplo- ficenza sportiva dalle mani dal municipio, si torna alla matici, di Seborga ovvia- del suo collega Alberto II di realtà, ovvero si capisce che mente, in giro per il mondo, Monaco? E se gli impegni Seborga è Italia. Ma oltre a oltre ad aver ripreso tutti i sportivi tolgono tempo alla questi particolari diverte e documenti e aver fatto un causa di Seborga, il princi- fa viaggiare con la fantasia, po’ di ordine dopo la mor- pe ha risposto: “intorno al l’ammirare il posto di guarte di Giorgio I. Entro l’an- 23-24-25 novembre avrei dia al confine tra Seborga e no tutta la documentazione avuto due gare negli emirati l’Italia (o Vallebona, dipenverrà consegnata alla corte arabi ma le salto per rima- de dai punti di vista) dove europea dei diritti dell’uo- nere qui nella mia Seborga un gendarme del principato mo di Strasburgo ed intor- per la commemorazione di controlla attento, il flusso viario verso e fuori il paeno all’inizio dell’estate del Giorgio I”. Da gennaio partirà la se. Spinti dalla curiosità, ci 2011 avremo la sentenza macchina del folklore a 360 abbiamo parlato ed egli è definitiva”. Dicevamo che ormai gradi, come l’emissione di Luigi Zanni il comandante sono passati sette mesi di re- francobolli, monete, gadget delle guardie di Seborga e gno e quale primo bilancio etc e il principe ci ha detto ci ha detto alcune cose intedi governo può tracciare? che tutto questo materiale ressanti, come che il corpo “In sette mesi – evidenzia verrà trattato con una socie- delle guardie di Seborga è il principe – arrivare a riformare un governo da zero e AREGAI con l’attesa importantissima della corte di Strasburgo, significa che siamo messi bene. In questo periodo si è Si è svolta martedì mattina un’esercitazione antincendio presso la marina degli Areriordinato l’ambito dei congai, durante la quale è stato simulato un incendio a bordo di un’imbarcazione. Ecco soli onorari, troppi in preun’immagine dell’esercitazione. cedenza e ho impostato il governo in modo che avesse tutte le basi per poter lavorare nel migliore dei modi. Al momento è in atto la riforma dello statuto (la costituzione di Seborga nda) previa approvazione dei priori (componenti del governo del principato nda)”. Il nostro principe, altrimenti che principe sarebbe, è uno sportivo e pure bravo,

Svolta esercitazione antincendio della capitaneria


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Autobus sporchi? L’RT non ci sta “Customer Satisfaction” è il nome dell’iniziativa annuale della Riviera Trasporti, giunta all’ottava edizione e indirizzata a tutti i cittadini/clienti per misurarne il grado di soddisfazione e monitorare la qualità del servizio. 10.000 questionari distribuiti sugli autobus, nelle biglietterie e nei punti vendita, l’inserimento del testo sul sito www.rivieratrasporti.it e la collaborazione de L’Eco della Riviera, hanno permesso di conoscere l’opinione di chi usufruisce ogni giorno dei mezzi di trasporto dell’azienda imperiese. Questi i risultati nel dettaglio. Il 32,80% utilizza l’autobus prevalentemente per commissioni e spese,

il 24,90% per andare a scuola, il 16,20% per il tempo libero, il 13,80% per recarsi a lavoro e il restante 12,30% per andare all’ospedale o dal medico. Il 95,20% degli interpellati ha risposto di condividere la scelta di diversificare l’offerta di viaggio in biglietto di corsa semplice per il 57%, abbonamento studenti 23,60%, abbonamento mensile 16,50%; la restante scarsa percentuale è da spartire tra l’abbonamento annuale, la “Travel 7”, la “Oro Card”, l’”Argento mensile” e l’”Argento Travel”. Il 78,03% ha dichiarato di essere soddisfatto dell’offerta, l’83,33% ha ritenuto l’offerta adeguata. I campioni di utenza presi in esame sono stati per la maggior parte i giovani sino ai 25 anni (48,99%), gli utenti tra i 25 e i 60 anni (32,90%) e le persone oltre i 60 anni

Andrea Piana

(18,11%). I dati si sono basati su undici fattori come la puntualità delle corse e la pulizia dei mezzi, e nove indicatori come la frequenza dei controlli e la localizzazione delle fermate: il bilancio ha evidenziato un giudizio generale positivo, soprattutto per quanto riguarda l’adeguatezza delle fermate e la sicurezza dei veicoli. Quasi sufficiente per quanto riguarda il costo del biglietto e scarso

per la pulizia dei mezzi di trasporto. In merito a questo ultimo dato l’Azienda risponde che, pur essendo a conoscenza del problema e pur provvedendo quoti-

dianamente alla pulizia di tutte le parti accessibili ai clienti ed al personale, non può fare molto di più. Preso atto che ‘sui tragitti dei rientri gli autobus evidenziano in modo allarmante la maleducazione e l’inciviltà di chi usufruisce del mezzo pubblico senza alcun rispetto e decoro’, la Riviera Trasporti organizza le “Giornate contro il vandalismo” e campagne di informazione presso le scuole e i punti vendita ritenendo che solo con il coinvolgimento delle istituzioni e delle famiglie si possa porre un freno ad un comportamento incivile.


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Sanremo. “Festival dei Sapori”: largo ai bongustai

Sanremo. E’ stata presentata il 23 novembre a Villa Zirio (Sanremo), con l’intervento dell’ assessorato al turismo del Comune G. Di Meco, la 6a edizione del Festival dei sapori nelle

Alpi del Mare, che si svolgerà al Palafiori di Sanremo, dal 3 all’ 8 dicembre. Appuntamento al quale tutti i buongustai non possono assolutamente mancare, perché per l’occasione

si incontrano le enogastronomie Liguri, Piemontesi e non solo, con il risultato di deliziare il palato e l’olfatto. In questa occasione si sono aggiunti prodotti di notevole livello quali: Il sa-

lumificio Criverrico di Carmagnola che produce tra l’altro, prosciutti prodotti esclusivamente da maiali prettamente nostrani; cinque nuovi produttori di olio di oliva della nostra

provincia; il biscottificio Grondona” di Genova; “Bonifanti” di Villafranca Piemonte, con i suoi panettoni e colombe pasquali; il laboratorio del gelato” di Taggia. In tutto cinquanta eccellenze di prodotti enogastronomici e non solo, al Palafiori di Sanremo, corso Garibaldi, dal 3 dicembre dalle 16 alle 20 e dal 4 all’ 8 dicembre dalle 10 alle 20. L’ingresso, come sempre è gratuito.

I VINCITORI DEL PREMIO MUSICALE CAFFA RIGHETTI Cinque allievi dell’istituto musicale Pergolesi si sono distinti nel XVIII Concorso Internazionale “ Vittoria Caffa Righetti ” di Cortemilia, classificandosi ai primi posti, nella sezione “Istituti Musicali non pareggiati” (strumento pianoforte) Si tratta di Valerio Bonfante, 1° premio assoluto nella categoria C dai 12 ai 13 anni; Matilde Traverso, 1° premio nella categoria A, fino agli otto anni; Francesca Zanatta , 2° premio nella categoria D , dai 14 ai 16 anni; Francesco Rebaudo, 2° premio nella categoria B, dai 9 agli 11 anni; Gianluca Modesti, 3° premio nella categoria D, dai 14 ai 16 anni. Nella commissione del Concorso importanti musicisti, tra i quali: Marcello Abbado, pianista, compositore, già Direttore del Conservatorio di Milano, fratello del direttore d’orchestra Claudio Abbado; Vittorio Costa, pianista, docente di musica da camera al conservatorio di Piacenza; Carlo De Bortoli, cantante lirico, docente al conservatorio di Torino; Luciano Girardengo, violoncellista, presidente dell’orchestra classica di Alessandria; Marlaena Kessick, flautista statunitense, già docente del conservatorio di Milano. L’istituto Pergolesi rende noti i nomi dei migliori allievi che si sono distinti negli esami presso i conservatori statali con votazioni di rilievo nell’anno scolastico 20092010: categoria teoria e solfeggio: Arianna Mastella, Marco Cane; storia della musica: Ilenia Manfredi; pianoforte complementare: Sebastiano Bonaccorso; compimento inferiore di violino: Sebastiano Bonaccorso



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550 mila euro per “picconare” il campo da calcio?

Di Fabio

Riva Ligure. In paese è scoppiata la “guerra” del campo di calcio. O meglio, come si legge nelle carte e nei progetti ufficiali, del “Nuovo parcheggio e riqualificazione impianto sportivo”. La “guerra” riguarda la zona che da decenni ospita il campo sportivo ed attività collaterali, una struttura che ha visto allenarsi, giocare, sudare, divertirsi migliaia e migliaia di ragazzini, giovani, meno giovani e anche tantissimi genitori. Come sempre c’è chi è favorevole e chi contrario. Molte famiglie sono contro il progetto di riqualificazione e chiedono al sindaco Franco Nuvolone, alla giunta, agli assessori e all’intero consiglio comunale di non dare assolutamente nessun “primo colpo di piccone”. Chi è “contro”, infatti, anche per insufficienza di informazioni, preferisce che le cose stiano come sono. Perchè? “Il progetto di riqualificazione – spiega a nome dei “contrari” Marco Di Fabio, consigliere comunale di maggioranza ed ex arbitro - prevede per esempio un allineamento del campo di calcio con il Rìo Santa Caterina. La superficie del terreno di gioco verrà rimpicciolita e quindi il campo

non sarà più omologato per il Campionato pulcini a 7. Come se non bastasse poi, per fare spazio ad una rotonda che non si capisce bene a cosa serva ed a qualche posto auto, si preferirebbe eliminare gran parte delle attuali strutture indispensabili per poter continuare le attività ed organizzare in estate il Torneo Tabbò – Città di Riva Ligure, un evento storico, turistico, sociale ed economico di grandissima importanza per l’intero nostro Comune e non solo. Il Torneo Tabbò porta a Riva, a partire dal 4 di giugno e per un lungo week end, centinaia di persone tra giocatori, famigliari, squadre di ragazzi sino ai 13 anni provenienti da tutta Italia. Al torneo partecipano squadre come il Bologna, Genova, l’Albinoleffe e tante altre blasonate. Insomma lavori e progetti che non convincono, che creano disagi alle famiglie, ai nostri figli ed a tutti coloro che vogliono fare sport”. Alla base del forte “mugugno”, se il progetto di riqualificazione decollasse così come appare dagli elaborati senza variazioni, la preoccupazione che “Il Gruppo Sportivo Riva Ligure” , società fatta da volontari che da sempre gestisce la struttura, rischi di saltare, dopo tanti sacrifici e una lunga e benemerita militanza, sia costretta a passare la mano, a chiudere in fretta baracca e burattini. “Molti abitanti di Riva - spiega Marco Di Fabio – sono affezionatissimi a questo campo. Il Gruppo Sportivo Riva Ligure venne fondato nel 1985 da un gruppetto di volontari, tutte persone sagge, tra queste c’era anche mio pa-

Nuvolone

dre Bruno, Dino Rossi e tanti altri. L’idea era nata anche dal parroco, cercare di creare qualcosa di utile ai ragazzini, alle persone, offrire alternative alla strada. Si sono rimboccati le maniche e, tutti insieme, hanno centrato l’obiettivo. Il campo di Riva Ligure è diventato presto una bella realtà, anche per giovani di altri Comuni. Oggi il G.S.Riva Ligure ha una squadra che milita in 3° Categoria, il Centro ha Il progetto 180 ragazzi che fanno sport, da chi inizia a dare i primi calci a 5 sarebbe meglio utilizzarle anni sino a giovanotti di 22 diversamente, proprio in anni ed anche più. Presiden- funzione delle attività sporte è Gian Paolo Minasso. Il tive?”. A Riva chi è dubbioG.S. Riviera Ligure rappre- so, chi è “contro” dice ansenta un patrimonio della che che il Comune avrebbe collettività costato fatica, fatto il progetto senza tenere sudore, impegno e che tan- nel dovuto conto le richieste tissime famiglie giustamen- di molte famiglie che alla te vogliono salvaguardare, fine si sono trovati di fronte disegni e soluzioni assai non perdere”. Chi è sulle barricate diversi da quelli che inizialchiede al Comune che, se il mente sarebbero stati ananuovo campo si dovrà fare , lizzati, concordati. Malintesi? Chi ha ragiole sue dimensioni non venne e chi ha torto? Difficile gano assolutamente ridotte e che non perda l’omologazione per le categorie pulcini. Si chiede anche che tutte le strutture oggi esistenti vengano salvaguardate, uffici, spogliatoi, docce, gabinetti, magazzini, servizi vari. Molti, davanti ai disegni ed al progetto firmato dagli ingegneri Tiziano De Silvestri e Fulvio Fusini, auspicano che le nuove aree acquisite dal Comune vengano utilizzate proprio per arricchire, ampliare, migliorare, l’attuale struttura nel suo complesso, non restringerla. “Noi siamo per la modernizzazione, per la riqualificazione dell’area – hanno detto numerosi genitori – a patto però che non ci venga tolto parte di quello che già abbiamo. Quel pezzo di nuova strada e la nuova rotonda che dovrebbero essere realizzate, per esempio, a cosa e a chi servono? Queste superfici non

dirlo. Al momento si sa solo che Riva è divisa, c’è chi dice approva l’operato del sindaco e dalla sua maggioranza e chi è contro. L’opera, se verrà fatta, dovrebbe avere un costo di circa 550600 mila euro. La Regione ha già stanziato un contributo a fondo perso di 300 mila euro, un finanziamento Pim tra Riva e Santo Stefano al Mare. Il comune di Riva Ligure dovrebbe mettere a bilancio per il 2011 circa 250 mila euro.



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Imperia per tre giorni capitale dell’Olio nuovo Il programma della decima edizione di OliOliva, la manifestazione più importante per la città di Imperia, si presenta in grande stile. Si svolgerà dal 26 a 28 Novembre nel centro storico di Oneglia ma sarà solo la prima di una tappa che vedrà l’evento spostarsi, con un vero e proprio tour dedicato all’olio extravergine d’oliva, nelle valli della provincia fino a Marzo 2011, celebrandone la conclusione con un convegno internazionale dedicato alla Dieta Mediterranea nell’Auditorium della Camera di Commercio, inaugurato per l’occasione. Questa novità assoluta di “evento a tappe”, avrà come obbiettivo “promuovere l’olio e i prodotti tipici della Riviera - spiega Franco Amadeo, presidente della Camera di Commercio -, ma anche diventare testimonial turistico della filosofia del mangiar sano e genuino, del

Incontro di studio

TRA CIRCO E GASTRONOMIA

A “Olioliva” anche uno stand dell’Amministrazione che pubblicizza Villa Grock, Villa Nobel e il Teatro Salvini

Amadeo

benessere e del relax che la Riviera di Ponente incarna”. “Il tour OliOliva - aggiunge Enrico Lupi, vice presidente della Camera di Commercio di Imperia e leader dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio - sarà strutturato in questo modo; per ogni valle verrà scelto un Comune capofila che diventerà teatro della manifestazione ogni weekend, a

Lupi

partire dal 15 Gennaio fino a Marzo 2011”. Il progetto ha come fine quello di esportare la manifestazione in Italia e all’estero, inoltre di promuovere e pubblicizzare non solo l’olio extravergine d’oliva, ma anche tutti i prodotti tipici e tutto quello che la provincia di Imperia offre; clima, arte, paesaggio, mare, fiori.

Ulivo, da 900 anni ricchezza della provincia La più grande ricchezza della nostra provincia prima del 1900 è sempre stata l’ulivo. Le vallate erano piene di piante centenarie che davano da vivere agli abitanti di tutto l’entroterra. Negli anni seguenti i contadini abbandonarono gran parte delle campagne attirati dai guadagni e dalla certezza di una pensione per la vecchiaia offerti dal lavorare nelle industrie delle città. Tuttavia, grazie all’aiuto e all’interesse del governo, questa grande risorsa ha ripreso a funzionare ormai da due decenni. L’olio extravergine di qualità taggiasca della provincia di Imperia è stato più volte riconosciuto come il migliore del Mediterraneo. Di elevata qualità è anche la pasta con le olive e le olive in salamoia. Una volta le olive si raccoglievano in terra con l’aiuto di donne che venivano dal basso Piemonte. Poi a febbraio quelle che ancora rimanevano sulle piante venivano fatte cadere su dei teli perquotendo i rami con lunghi bastoni di castagno. In quel periodo le olive erano più mature, producevano più olio che era fluido e chiaro ma aveva più breve periodo di conservazione. Portate al frantoio, senza lavarle si frantumavano con la macina di pietra una prima volta, poi si spremevano e si frantumavano ancora, una seconda volta con l’aggiunta di acqua calda. Ora le olive non si raccolgono più per terra, si fanno cadere a novembre e dicembre sopra delle reti di nylon con mezzi meccanici, appena raccolte si portano al frantoio dove vengono lavate, frantumate e spremute a freddo una sola volta. L’olio extravergine di oliva ha un tasso di acidità inferiore all’uno per cento. Quando si acquista bisogna assaggiarlo, deve essere un po’ amaro e gradevolmente piccante che si avverte attraverso un leggero bruciore alla gola. Non è neanche vero che l’olio più è dolce e più è genuino, comunque ognuno può giudicarne la bontà secondo il suo gusto. Rinaldo Dezzana

Anche la Provincia sarà presente a OliOliva, l’evento in programma a Imperia dal 26 al 28 novembre. In particolare l’Amministrazione promuove l’incontro di studio “Massimo Alberini, tra passione circense e gioia della tavola”, in programma sabato 27 novembre alle 17 in Calata Cuneo, al villaggio OliOliva, ed esattamente al padiglione Città dell’Olio. Sappa Interverranno il Presidente della Provincia Luigi Sappa, il Senatore Gabriele Boscetto (ex Presidente della Provincia) e il giornalista e saggista Paolo Lingua. L’incontro, allestito con la collaborazione dell’Accademia Italiana della Cucina e la Compagnia de l’Urivu, è incentrato sulla figura di Massimo Alberini, giornalista veneto scomparso nel 2000, pr prima dell’Agnesi poi della Galbani, grande cultore dell’arte circense e dell’arte culinaria. Alberini, firma prestigiosa per decenni sul Corriere della Sera, il quotidiano con cui collaborò proprio con articoli sul circo e la cucina, intrattenne rapporti con Grock, il celeberrimo Boscetto clown svizzero vissuto a Imperia, nell’omonima villa acquistata e restaurata dalla Provincia. L’incontro di studio sarà anche l’occasione per conoscere aneddoti e testimonianze del profondo legame che unì Massimo Alberini a Imperia. Villa Grock, Villa Nobel di Sanremo e il Teatro Salvini di Pieve di Teco – ovvero i tre “gioielli” storico-architettonici acquistati e restaurati da pochi anni dalla Provincia – sono gli edifici che trovano spazio nell’apposito depliant che sarà distribuito in diecimila copie nello stand dell’Amministrazione provinciale all’interno della manifestazione “OliOliva”, in via Vieusseux. La promozioAlberini ne sarà a cura dell’associazione “Sorrisi in pillole”, (onlus clownterapica presso gli ospedali di Imperia e di Sanremo e presso varie case di riposo) che, nel mese di dicembre, allestirà altresì in accordo con la Provincia, “Sorrisi sotto l’albero”, ciclo di incontri per bambini nel giardino di Villa Grock. Il Presidente Luigi Sappa e l’assessore alla Cultura Alberto Bellotti dicono: “L’accostamento della cucina ligure a Grock può sembrare bizzarro. Ma grazie alla straordinaria collaborazione di studiosi e di appassionati di cucina, abbiamo voluto ricordare la figura di Massimo Alberini, grande divulgatore dell’arte circense e culinaria, uno dei rari esempi di personaggi che, pur non avendo origini imperiesi, hanno lasciato un segno indelebile sulla cultura locale. E la Provincia, da anni impegnata a restituire Villa Grock all’antico splendore, non poteva lasciarsi sfuggire questa occasione”.



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PROGRAMMA ORARI E LOCATION VENERDI’ 26 ore 15:00

ore 16:00 ore 18:15

Inaugurazione della manifestazione da parte delle Autorità e visita agli stand espositivi. Piazza Dante L’Ospite d’Onore presenta “I gioielli caseari del Cuneese incontrano i grandi vini di Langa”, a cura della Camera di Commercio di Cuneo in collaborazione con O.N.A.F. e O.N.A.V. Laboratorio tematico di presentazione e degustazione guidata a cura del prof. Marco Rissone. Ingresso libero. Villaggio OliOliva. Calata G.B. Cuneo Campionato Mondiale del Pesto, 1° gara eliminatoria a cura dell’Associazione Palati Fini Ingresso libero. Villaggio OliOliva - Calata G.B. Cuneo L’Ospite d’Onore presenta “I gioielli caseari del Cuneese incontrano i grandi vini di Langa”.Laboratorio tematico di presentazione e degustazione guidata a cura del prof. Marco Rissone. Ingresso libero. Villaggio OliOliva. Calata G.B. Cuneo SABATO 27

ore 9:30

ore 10:00

ore 10:30 ore 12:00 ore 12:30 ore 16:00 ore 17:00 ore 18:15

Laboratorio Tematico “Le piante aromatiche e il loro utilizzo nella cucina locale”, laboratorio di preparazione e degustazione di pesto e altre salse locali con basilico, maggiorana e timo utilizzate nella cucina del Ponente Ligure a cura di Coldiretti con la supervisione dello chef Francesco Ammirati e realizzati dai ragazzi della Scuola Elementare. Incontro istituzionale ” P.S.R. – asse 4: Situazione e prospettive” a cura dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria e del GAL “Riviera dei Fiori con la partecipazione dei GAL liguri.Sala Convegni Biblioteca Civica “L. Lagorio” P.zza De Amicis Corso divulgativo “Extra Vergine Education” a cura di O.N.A.O.O./ Marcello Scoccia Capo Panel. Ingresso libero. Villaggio OliOliva – Calata G.B. Cuneo Presentazione del libro “Tecnologie di lavorazione delle olive in frantoio” del prof. Luciano Di Giovacchino – Biblioteca Civica P.zza De Amicis. Laboratorio tematico “Pesca Turismo ed ittiturismo: attività complementare per la salvaguardia della pesca”. Ingresso libero. Villaggio OliOliva - Calata G.B. Cuneo Campionato Mondiale del Pesto, 2° gara eliminatoria. Ingresso libero - Villaggio OliOliva - Calata G.B. Cuneo. Incontro di studio “Massimo Alberini tra passione circense e gioia della tavola”– Villaggio OliOliva, Padiglione Città dell’Olio Calata G.B. Cuneo. Laboratorio tematico “L’Olio d’Oliva in cioccolateria” preparazione e degustazione a cura del maestro pasticcere Alessandro Racca. Ingresso libero. Villaggio OliOliva - Calata G.B. Cuneo DOMENICA 28

ore 10:00

ore 10:00

ore 11:00 ore 12:00

ore 15:00 ore 17:00 ore 18:00

Incontro con la Città Gemellata di Friedrichshafen. Interverranno il Sindaco di Imperia Paolo Strescino, il Presidente della CCIAA Franco Amadeo e l’Assessore alle Manifestazioni Luca Volpe. Sala Convegni Biblioteca Civica “L.Lagorio” P.za De Amicis Mani in …pasta. L’arte di “impastare” con acqua, olio extra vergine di oliva ligure e farina, alla base della cucina “povera” ligure. Laboratorio tematico. Ingresso libero. Villaggio OliOliva. Calata G.B. Cuneo Laboratorio tematico ”La filiera corta e stagionalità del pesce”. Ingresso libero. Villaggio OliOliva – Calata G.B. Cuneo Laboratorio tematico “La degustazione dell’olio extra vergine d’oliva e delle olive in salamoia. Avvicinamento al mondo degli assaggiatori con esempi pratici di valutazione organolettica”. Villaggio OliOliva – Calata G.B. Cuneo Laboratorio tematico “L’Olio d’Oliva in pasticceria” preparazione e degustazione a cura del maestro pasticcere Alessandro Racca. Ingresso libero. Villaggio OliOliva – Calata G.B. Cuneo Laboratorio tematico “I vini a D.O. del Ponente Ligure”. Ingresso libero. Villaggio OliOLiva .Calata G.B. Cuneo Premiazione concorso fotografico “Il mondo dell’olivo: personaggi, attrezzi e antichi mestieri”. Ingresso libero. Biblioteca Civica Piazza De Amicis

NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE LEZIONI DI CUCINA… l’alimentazione mediterranea: l’eccellenza della ristorazione incontra l’eccellenza dei prodotti del territorio. Presso il “Padiglione del Gusto” si potranno degustare alcuni piatti tipici della tradizione locale, insieme ad un bicchiere di vino a D.O. della nostra Regione. Venerdì 26, h. 15.00 - 18.00. Sabato 27 e domenica 28, h.10.30 -18.00 – Villaggio OliOliva - Calata G.B. Cuneo MOSTRA “IMPERIA 2010” Apertura sabato 27 alle ore 11:00. Biblioteca Civica “L. Lagorio” Piazza de Amicis. Interverranno il prof.Lorenzo Mamino, Ordinario di Progettazione Architettonica presso il Politecnico di Torino e gli Assessori della Città di Imperia Emilio Broccoletti e Gianfranco Gaggero. V TAPPA NAZIONALE del “GirOlio d’Italia - Pane e Olio in Frantoio e..” l’olio a tappe in tutta la Penisola da Sud a Nord seguendo i tempi dettati dal processo di raccolta e molitura delle olive. A cura dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Preparazione e degustazione delle tipiche ricette della panificazione ligure a base di olio di oliva, mostra di sculture di pane. Calata G.B. Cuneo CORSO TECNICO di Tecnologia di produzione e sensorialità: con un approccio didattico e interattivo il corso affronterà le tecniche di produzione olearia e le variabili legate alla dimensione sensoriale dell’olio prodotto. Il corso si terrà in due giornate: il 26 novembre: docenti Fabrizio Vignolini Direttore O.N.A.O.O, Mauro Amelio, Resp. Attività Scientifiche O.N.A.O.O, Beniamino Tripodi Direttore vendite Gruppo Pieralisi, Luciano Giovacchino - Frantoio F.lli Merano – Chiusavecchia; il 27 novembre: Il dr. Gabriele Bigonzi, area programmazione informatica O.N.A.O.O, affronterà il tema delle opportunità, ma anche gli oneri e scadenze alle quali è soggetto un frantoio, consulenza e strumenti informatici. Camera di Commercio di Imperia, Via T. Schiva 29 OLIOLIVA SHOPPING: concorso a premi presso i negozi del centro storico di Oneglia (Imperia). Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 novembre, negli esercizi aderenti all’iniziativa si partecipa all’estrazione di alcuni premi. Inoltre si riceve subito in omaggio un “mignon” d’olio extravergine d’oliva da 100 ml. A cura della Confcommercio di Imperia, in collaborazione con CIA, Coldiretti e Confagricoltura. “L’ETICHETTA, uno strumento per la tutela del consumatore” tavola rotonda su come leggere ed interpretare correttamente l’etichetta posta sui prodotti secondo le normative comunitarie. Venerdì 26 novembre ore 17:00 - Camera di Commercio di Imperia, Via T. Schiva, 29 Sala Multimediale III° piano. ART&PANE: maestri panificatori all’opera nei giorni 26, 27 e 28 Novembre. Degustazione di prodotti tipici della panificazione locale. Calata G.B. Cuneo L’OLIO SPOSA L’ARTE: Mostra fotografica sull’olio d’oliva e sulla Sua storia, sul nostro entroterra, sulle tecniche di raccolta e produzione e sull’Alimentazione Mediterranea. Dal 26 al 28 novembre presso le attività commerciali di “Galleria degli Orti”. OLIOLIVA… IN VETRINA: a cura di Confcommercio Imperia e del Gruppo Fioristi Professionali di Confcommercio. Concorso di allestimento delle vetrine delle attività commerciali di Oneglia (Imperia). E ANCORA... “Guardare negli occhi per dare una mano- screening del glaucoma” – A cura del Lions Club Imperia Host – Piazza De Amicis. “Colore…emozioni senza tempo” Mostra del pittore ligure Mario Borella –Museo dell’Olivo.V ia Garessio Iniziative di didattica ed educazione ambientale a cura di Legacoop/Legapesca – Calata G.B. Cuneo Simposio medico “La rete cardiologia provinciale” “Diete sostenibili, anche l’occhio vuole la sua parte” a cura dell’ASL 1 Medici Cardiologici: Simposio satellite .–F.lli Carli, Via Garessio. Scuola di Nodi e di Biologia Marina – a cura di Legacoop/Legapesca – Calata G.B. Cuneo presso l’ormeggio della Motobarca “Don Carlo” Pesca Turismo a bordo della nuovissima imbarcazione Don Carlo della Cooperativa Mare – a cura di Legacoop/Legapesca. Calat G.B. Cuneo Apertura di Villa Grock: in occasione di Olioliva la villa sarà eccezionalmente aperta al pubblico, per gentile concessione dell’Amministrazione provinciale di Imperia, con i seguenti orari: da venerdì a domenica h. 15-17, domenica anche al mattino h. 10-12. Visite al Museo dell’Olivo dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 18:30. Negli stessi orari è anche possibile visitare il frantoio, aperto e funzionante in Via Garessio, 13. “Il Mondo dell’Olivo: personaggi, attrezzi e antichi mestieri” Mostra fotografica a cura del Circolo Castelvecchio- Villaggio OliOliva - Calata G.B. Cuneo. Nel Villaggio OliOliva, la Regione Liguria è a diposizione per illustrare i servizi offerti con i bollettini informativi e per dimostrazioni di analisi dell’olio appena franto attraverso un mini laboratorio.


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Barabino: massimo impegno per nuove occupazioni Luci ed ombre sul mondo del lavoro e dell’occupazione in provincia di Imperia. Abbiamo chiesto qual è la situazione a Cristina Barabino, assessore provinciale per le Politiche del lavoro. Come ritiene Lei la situazione della disoccupazione nella Provincia di Imperia? “Mi fa piacere che Lei affronti questo tema. Purtroppo è sempre un tema che và a toccare anche la nostra provincia. La disoccupazione c’è. Non c’è nulla da nascondere. C’è perche le piccole aziende tendono a licenziare. Noi, come Provincia dobbiamo assumerci la responsabilità. Dobbiamo poi, con i mezzi che abbiamo, proporre delle soluzioni Una molto importante è nel settore della formazione. L’abbiamo fatto con la commissione ‘Triparità’, composta da tutti i rappresentanti. Adesso, per trovare lavoro, non basta neanche la laurea. Con questi corsi di formazione specializziamo le persone. Noi affronteremo questo tema con un Forum del Lavoro. Sarà il primo forum del l. che verrà istituito in .questa provincia. E’ una giornata di incontri aperta a tutti.” La sua eredità è di destra, e la situazione è medioevale. Crede con il suo idealismo di riuscire a creare lavoro e per coloro che sono disoccupati ? “Io ho ereditato una non facile situazione. Chi c’è stato prima di me si è impegnato. Io sono qui e ci metterò il mio massimo impegno per portare a casa qualche risultato.

Cristina Barabino

A me piace parlare in modo concreto. Il mio contributo è stato la presentazione del piano annuale di formazione. Avere studiato la situazione consultandomi con i rappresentanti di categoria. Ci vuole professionalità e specializzazione nel lavoro. Un’altro contributo che ho dato è collegare scuola e lavoro. Lei ha detto una provincia medievale. Sicuramente è una provincia che non si è sviluppata tanto. Io credo molto nella Giunta Sappa, in questa Amministrazione, nel lavoro che stiamo facendo e che faremo. In quelli che sono i miei settori, Il mio grande sogno è che siano gli altri a venire qua da noi. Parlando di medioevo, i datori di lavoro in questa provincia e non assumono con la scusa che le persone non hanno voglia di lavorare. La verità è non hanno voglia di lavorare in nero. E’ vero che c’è il grande problema del lavoro in nero. E’ una lotta da portare avanti e continuare. Non

siamo noi come provincia a dire stop al lavoro in nero. Noi possiamo dare un contributo, ma sono le forze dell’ordine che lo fanno e continuano a farlo. Non assumono a tempo indeterminato a causa delle esigenze di mercato. Certo, abbiamo anche il problema dei clandestini ed extracomunitari che si adeguano più di noi ad accettare il lavoro in nero senza tanta sicurezza”. Il lavoro in nero non dipende dalla politica. “Questo non lo ho detto!” No, però la presenza medievale... Oltre ciò ci sono i dati del Ministero del Lavoro e della Cgil che parlano di un aumento delle vertenze per mantenere il posto di lavoro dal quale sono stati licenziati e ricevere il compenso per il lavoro dalle ditte che hanno subappalti al Porto di Imperia. Non è colpa sua, però i fenomeni negativi vanno dal piccolo al grande ed è indiscutibile che esiste una mentalità che parla del lavoratore italiano di una persona che non vuole lavorare . La vede così? “Sì, però è purtroppo una situazione in generale. Del Porto di Imperia ne sò molto poco e non mi interessa neanche perchè non riguarda me. E’ sicuramente una di quelle prospettive che possono dare posti. Con i corsi di formazione abbiamo voluto investire in figure professionali specializzate per porti turistici, perche no? Per quello che sia il problema del porto di Imperia, non riguarda me. Io come assessore devo occuparmi della formazione e creare le possibilità per l’impiego della nostra provincia.” Lei è una delle poche donne di questa giunta, l’unica. Si ricorda dei suoi manifesti? Lei con Silvio. “Nei

Ornella Ballesio

Luca Valle

miei manifesti c’era scritto: ‘Nuova, determinata, concreta’. E’ quello che mi ritengo di essere e con cui lavoro. Con Silvio Berlusconi e con il Popolo della Libertà, io sono coerente con i miei ideali, faccio politica perchè ci credo e credo in quella che è una nuova classe dirigente. Stimo moltissimo il ministro Scajola, anche se in questo momento alcuni lo attaccano. Lo faccio per i miei concittadini, ci credo evorrei cambiare qualcosa.” Ha uno sguardo particolare verso le problematiche della donna che cerca lavoro in questa provincia? “Assolutamente sì. Mi occupo ormai da anni della donna nel mondo del lavoro, per questo abbiamo inserito nei progetti dei corsi apposta per le donne che sono costrette per la situazione economica attuale di lavorare o anche le immigrate che cercano lavoro ce ne stiamo occupando.” Conosco tante persone che vengono mandate dall’uff. di collocamento al Pastore, per corsi e gli viene detto che o non hanno abbastanza iscritti o che i corsi sono a pagamento. “A pagamento no. I corsi sono tutti gratuiti, perche finanziati con fondi sociali europei. Parlavamo di donne? Ci saranno il corso da badante, corso da cuoca, anche da cuoca non specializzata in cucina italiana, ad esempio straniera. Questi sono solo alcuni esempi di corsi.” Lei è mai stata disoccupata? “Disoccupata no, perché ho la fortuna di avere una attività di famiglia. Però, nonostante laurea in Lingue e Master in comunicazione, quando sono tornata a San-

remo avrei avuto difficoltà a trovare lavoro senza la mia famiglia. Ho studiato all’estero, mi sono mantenuta anche lavorando alla redazione di un giornale. Le cose sentite qui, hanno una positività in contrasto con la realtà dei disoccupati e della loro situazione. Allen Ginzberg ha descritto la società odierna come ‘un cieco che balla con una morta. Senza presunzione, se non fossi convinta di dare il mio piccolo contributo, non sarei qui. Metto tutto l’impegno nei settori che mi sono stati affidati.” Queste invece sono le testimonianze di alcuni disoccupati che abbiamo intervistato. Ornella Ballesio, disoccupata dal 1 di Novembre, è esplicita nella suo giudizio: “senza nulla togliere agli operatori, il Centro per l’Impiego non serve a niente. Per ciò che riguarda le agenzie interinali, vale lo stesso. Anche avendo risposto a decine di inserzioni, non è accaduto nulla”. Luca Valle, 44 anni, disoccupato dal 2006, tecnico di neurofisiologia, ci racconta: “Sono imperiese da tre generazioni. Adesso è così, ma prima era uguale. Nel pubblico impiego, se non hai un santo in Paradiso, non lavori. Il Centro per l’Impiego serve solo a dare lavoro a loro stessi.” Infine la testimonianza di Lucilla Panelli, 29 anni, senza lavoro dallo scorso Ottobre: “Sia il Centro per l’impiego che le agenzie interinali non mi hanno trovato nulla. Ho sempre trovato i lavori da sola. Ora lavora da 1 settimana a Coldirodi per 2 ore al giorno.” Augusto Nori


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CHI HA PAURA DELL’“UOMO NERO”?

Noi non ci lasciamo schiacciare dal razzismo!!

Hamed

Sanremo. Passeggiando per il centro cittadino matuziano, spesso incontriamo ragazzi, ragazze, uomini, donne, famiglie, di etnie diverse. Nella maggior parte dei casi si tratta di figure che transitano semplicemente nel nostro campo visivo. Altre volte invece, vengono guardate con diffidenza, paura, se non odio. Generalmente una motivazione per questi stati d’animo non esiste, si tratta di semplici pregiudizi dettati da episodi di cui abbiamo sentito parlare alla televisione, o letto sui giornali. È come chi preferisce fare un viaggio in macchina piuttosto che in aereo, perché alla tv spesso raccontano di voli precipitati, anche se come ben sappiamo, è statisticamente dimostrato che le possibilità di rimanere coinvolti in un incidente stradale sono molto più alte. Allo stesso modo vengono considerati mafiosi i cinesi, delinquenti gli africani e ladri gli albanesi o i romeni. Questo purtroppo non è un mal costume che abbiamo noi italiani e nemmeno che fa parte di questi anni “globalizzati”. Basti pensare alle leggi razziali emanate da Hitler, a come venivano trattati gli schiavi in America e molto altro ancora. Il razzismo è stato da sempre insito nell’umanità. Possono esservi motivazioni religiose, politiche, sessuali o etniche, ma l’unico denominatore comune è la paura di ciò che è diverso da noi. Quando c’è qualcosa che non ci accomuna, che non

Geovanni Dos Santos

“Tra qualche decennio tutte le etnie si fonderanno, essere diversi è la vera forza” condividiamo, che non capiamo, ci spaventa. Da qui scatta un’altra reazione insita in qualunque animale, compreso l’essere umano: se ci sentiamo minacciati o anche solo impauriti, tendiamo ad attaccare. Secoli di evoluzione e di lotta per la sopravvivenza, ci hanno insegnato, istintivamente, che spesso la miglior difesa è passare all’offensiva. Ovviamente con tutto questo non voglio trovare scusanti per i sentimenti razzisti, soprattutto in quest’epoca, super tecnologica e avanzata culturalmente. Perché infatti, di base, il razzismo è un sentimento dettato dall’ignoranza, dal mero istinto. Fortunatamente, oggigiorno abbiamo un bagaglio informativo, che potrebbe evitarci di cadere ancora in queste deprecabili ideologie razziste. Purtroppo non è così, e l’ho capito una volta di più parlando con un giovane ragazzo senegalese che da ben 9 anni vive qui in Italia, proprio a Sanremo. Mi racconta la sua storia, dice di chiamarsi Bai (riproduco il nome foneticamente, non sapendo come si scrive) e ha 33 anni. Per guadagnarsi da vivere vende ombrelli. “Mi trovo bene in Italia, ma mi accorgo che soprattutto qui a Sanremo c’è molto razzismo. Molte persone mi guardano male. Appena vedono un ragazzo

di colore pensano che sia un delinquente. La realtà è ben diversa. Anche tra di noi ci sono persone brave e persone cattive, come è normale che sia, ognuno con la sua storia e con le sue esperienze. Per alcuni aspetti, capisco che sia più facile vivere non rispettando la legge, si fanno più velocemente soldi, ma aumentano anche i rischi. Appena sono arrivato in Italia, ho subito capito che dovevo scegliere che tipo di vita fare. A dire la verità, molto dipende anche da chi ti fai aiutare per giungere fino in Italia. In alcuni casi devi restituire dei favori e una volta che inizi ad entrare in certi “affari” è difficile uscirne. Ho molti amici, o meglio avevo, che forse per la disperazione, o forse perché non volevano faticare troppo, hanno scelto di intraprendere affari illeciti. Io questo lo reputo un grave errore, sia per i rischi che corri, e sia per il fatto che così facendo, non farai mai cambiare l’idea che siamo tutti delinquenti. Io comunque cerco di non crearmi problemi, un giorno mi piacerebbe avere una famiglia, una brava moglie e qualche ragazzino da crescere. Ovviamente devo riuscire a trovare un lavoro sicuro, ma tra il forte tasso di disoccupazione e il fatto di essere di colore, non è facile”. Dopo questa testimonianza abbiamo cercato di

Jennifer Baghi

rintracciare altri ragazzi, che ci potessero raccontare e spiegare se anche loro hanno o hanno avuto difficoltà ad ambientarsi nel nostro paese. “Credo che le cose per noi ragazzi di colore stiano migliorando” afferma Jennifer Baghi e prosegue: “Spesso si incontra ancora tanta ignoranza e altrettanti pregiudizi, ma in generale molta gente non fa più caso al colore della pelle. In America ora hanno un presidente nero, una cosa del genere 60 anni fa sarebbe stata impensabile. Anche in Italia si sono fatti dei passi avanti, ma molti se ne devono ancora fare. Alla fine facciamo tutti parte dello stesso pianeta e il colore della pelle, i tratti somatici e il resto cambia soltanto a seconda di dove i nostri antenati sono cresciuti”. “Mi sono integrato benissimo, senza alcun problema” afferma Geovanni Dos Santos. “Alcuni inizialmente mi chiamavano “Africa”, per prendermi in

giro, ma io gli rispondevo che non sono africano, ma americano, il che è vero. Mia madre è Giamaicana e mio padre Brasiliano” racconta sorridendo. “Cerco di andare d’accordo con tutti, all’inizio alcuni non erano carini con me, ma io sorridevo e ci scherzavo su e alla fine con la maggior parte siamo diventati amici. Voi italiani avete ancora un po’ il “timore” che i vostri figli si fidanzino con qualche ragazza di colore. Ma pensate che a noi vada bene sapere nostra figlia con un “viso pallido”? Vedi, bisogna scherzarci su. Sono sicuro che tra qualche decennio sarà normale che si fondino le varie etnie”. Di tutt’altro avviso Hamed: “Ora lavoro come aiuto muratore, ma i primi anni sono stati difficili. Non trovavo un lavoro, nessuno mi voleva assumere, ma allo stesso tempo non volevo tornare in Niger. Le persone che incontravo mi insultavano o non mi consideravano, altri mi trattavano come un sottosviluppato. In seguito ho incontrato delle brave persone, che hanno provato a conoscermi come essere umano senza fermarsi solamente al colore della pelle. Sono sempre stato un gran lavoratore, sin da bambino mi sono sempre dato da fare, quindi la fatica non mi spaventa”. Storie diverse, ma tutti esempi di persone per bene, le quali non chiedono altro che di essere accettate, sperando che un domani le differenze non siano motivo di divisione, ma di crescita reciproca. Alessio Pastorelli


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Fotovoltaico e “Comunale”, l’ok di Palazzo Bellevue

Biancheri

Sanremo. Nel consiglio comunale di giovedì scorso ha tenuto banco l'approvazione dell'installazione dell'impianto fotovoltaico presso il mercato dei fiori di valle Armea. L'ex assessore alla floricoltura e capogruppo di “Progetto Sanremo”, Alberto Biancheri, ha illustrato all'assemblea le opportunità di questo progetto. “Si tratta

di un impianto unico perché non credo che in provincia di Imperia esista una superficie così ampia (si estende per circa 27.500 mq) capace di produrre energia per circa 2.200 mega watt. E, stimato che nei prossimi 20 anni il Concessionario - quindi colui che si aggiudicherà l'appalto - avrà un totale complessivo dei ricavi di 22.500.000 euro, con un utile di circa 7.000.000 di euro, si capisce come si tratti di un’iniziativa davvero importante. Il secondo motivo è contenuto nella Convenzione approvata il 22 dicembre del 2009 e, precisamente, all'art 3 dove si legge: “Il Comune si è preservato le aree esterne e le coperture degli immobili destinate alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica, di cui

i relativi proventi saranno destinati alla promozione del Fiore e alla copertura dei costi di gestione del Mercato....” Ecco perché è nostro dovere essere molto prudenti e garantire che la pratica vada in porto in tempi rapidi. Il mio timore è di trovarci affossati o arenati in problemi burocratici che allunghino ulteriormente i periodi di realizzazione”. Un altro argomento, già rimandato due volte, è stata l'approvazione della concessione dello stadio Comunale alla Sanremese calcio. Il parlamentino matuziano ha dato parere favorevole e per ora ha affidato alla squadra la concessione per un anno. Ma se la Sanremese dovesse rimanere ancora nell’ambito professionistico come auspichiamo, la stessa verrebbe rinnovata automa-

ticamente per sei anni. Tra le clausole, la manutenzione straordinaria spetta al comune e quella ordinaria alla Sanremese. E questa sera alle 20 e 45, torna l'appuntamento col consiglio comunale, tra gli argomenti

“caldi” ci sarà l'approvazione dell'assestamento del bilancio di previsione 2010 e per la quarta volta si cercherà di trattare la pratica in merito alla gestione degli impianti sportivi comunali. Andrea Di Blasio

AAA cercasi sponsor regionale per il Festival, Genova è matrigna

Ancora “fumata nera”, probabilmente definitiva, proveniente dalla Regione sulla questione della sponsorizzazione del Festival di Sanremo.

La Regione l’anno scorso aveva stanziato a tal fine una somma di circa 170 mila euro. Per la prossima edizione della kermesse canora sembrerebbe invece che non vi siano fondi disponibili. Inizialmente era stato detto che la Regione e la sua giunta si trovassero nell’impossibilità economica di concedere tali fondi per la

sponsorizzazione. Già nei giorni scorsi, a seguito della decisione della Giunta Burlando di non sponsorizzare come Regione Liguria il prossimo Festival di Sanremo, il Consigliere Edoardo Rixi, Capogruppo della Lega Nord in Regione, e Marco Scajola (nella foto), Con- Burlando sigliere del PdL, hanno presentato un Ordine del rivedere la sua scelta. Giorno per chiedere alla Secondo Rixi e Scajola maggioranza di sinistra di “Decidere di non sponsorizzare uno dei principali eventi mediatici della nostra regione è una scelta assurda. Il Festival di Sanremo è un evento noto a livello internazionale che andrebbe tutelato e non strozzato. Ovviamente il Presidente Burlando e la Sua Giunta risponderanno che per colpa dei tagli del Governo si vedono costretti a ridurre le risorse per tutti, ma questo è un ragionamento buono solo per chi non vede al di là del proprio naso: infatti il Festival di Sanremo con la sua sola risonanza mediatica crea un indotto turistico ed occupazionale che ripaga abbondantemente un aiuto da parte della Regione Liguria”. Gli ultimi risvolti hanno

Scajola

Berlangieri

fatto trapelare che l’impossibilità di sponsorizzare il Festival, risieda nella legge finanziaria di Tremonti, nello specifico l’art. 6 comma 9, la quale dichiara: “A decorrere dall’anno 2011 le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese per sponsorizzazioni”. In questo caso le responsabilità della Regione sarebbero praticamente nulle. A.P.


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A Sanremo ci sono i topi e la città è sporca? Si...

Signoretta

De Luca

vada tutto bene”. Queste alcune delle testimonianze dei sanremesi sullo stato dell’igiene urbana in città. Quel poco detto, ci fa capire quanto sia sporca la città, ed è vero, infatti basta passare in alcune zone, soprattutto nelle periferie e lo sporco è servito. E’ altresì corretto parlare di scarsa competenza in merito, ad esempio e cito un mio esempio personale, a San Giacomo ciò che un tempo era la pensilina dove gli scolari e le persone della frazione aspettavano al sicuro (soprattutto nei giorni di pioggia) l’autobus, è diventato un indegno centro di raccolta rifiuti. Problematica dei topi: sono tanti ed è necessario fare qualcosa, neanche nell’ultima città turistica della Libia, i ratti ti attraversano la strada o ti osservano mangiare il gelato in piazza, un po’ come succede in piazza Colombo. Forse lo slogan più appropriato del centro destra “stavolta la cambiamo”, sarebbe da cambiare con “stavolta la laviamo!” Andrea Di Blasio

Merogno

Antico

Sanremo. Il Partito Democratico di Sanremo ha presentato nell’ultimo consiglio comunale un’interpellanza, nella quale ha chiesto interventi urgenti da parte dell’amministrazione comunale sulla situazione dell’igiene urbana nella nostra città. Secondo gli esponenti del Partito Democratico la città è sporca sotto ogni punto di vista, ad esempio le strade sarebbero invase da topi, il lavaggio e lo spazzamento delle strade sarebbe carente, i bagni pubblici sono abbandonati a se stessi e per non parlare, infine, dell’emergenza rifiuti di alcune settimane fa. L’amministrazione, per voce dell’assessore competente in materia, Fera, si è difesa affermando il proprio impegno in merito su più fronti. Ma per cercare, allora, di avere un parere più obiettivo, senza nulla togliere alla credibilità del PD e di Fera, abbiamo chiesto ad alcuni sanremesi il loro parere sulla pulizia della città. La giovane Nicole Merogno ha detto: “si di topi ce ne sono di sera in piazza colombo nella zona del solettone e dei bar limitrofi. Ne ho visti anche ai Giardini Baden Powell, attaccati alla chiesa di N.S. Mercede di S. Martino, dove giocano i bambini e dove dormono anche i barboni. Lì mi è capitato di vedere dei topi equilibristi i quali passano sui cavi della luce che ormai sono a circa 2 metri e mezzo da terra. Oltre a questo la città è sempre tendenzialmente sporca o molto sporca però va rimessa la colpa anche in gran parte all’inciviltà della gente. Per non parlare, inoltre, di pista ciclabile e marciapiede an-

Personalmente mi son stufato di dover assistere alla presenza di cumuli di immondizia (troppo tardi vengono rimossi) e dalla presenza dei ratti. Tale negligenza da parte della giunta Zoccarato, rappresenta un “attentato” alla salute pubblica dei sanremesi”. E conclude: “in luoghi dove vi è maggior senso civico Spazzatura in piazza dei Dolori. Nel e cultura ambientale, riquadro un topo schiacciato vi sarebbe già stata una reazione da parte della popolazione nesso che è diventato il cir- nel gestire i rifiuti, oltre ad cuito del “giretto” serale dei una mancata cognizione ma a Sanremo, con questo cani della zona”. di cosa sia una città pulita. sindaco, alla gente pare che Alessia Antico: “i topi si, li ho visti sulla ciclabile, al SANREMO Morgana e di sera nei pressi dell’ ospedale. La città è abbastanza pulita in centro ma se vai nelle vie periferiche no”. Andrea Signoretta: “se consideriamo il centro città non si può dire che sia pieno di immondizia ma è solo la facciata. E’ pulita solo dove conviene che sia pulita ma appena giri l’angolo, o imbocchi una via un po’ meno frequentata c’è lo schifo. Mi viene da ridere ma purtroppo non c’è nulla da ridere, soprattutto quando vedi al sud-est i topi arrampicarsi sulle palme o sul lungomare Vittorio Emanuele II, nella città vecchia, le spiagge etc. Parlando invece di pulizia, Un drappello della Sezione ANA di Imperia composto, tra gli altri, dal Presidente come non menzionare l’orEnzo Daprelà, dal Vice Presidente e Capogruppo di Verezzo Massimino Filippi e il rendo stato della Pigna che Consigliere Sezionale Silvio Grandazzi ha festeggiato a Sanremo il centesimo compotrebbe essere un bijoux, pleanno dell’alpino Francesco Sappia, Nuccio per tutti. Nato nella città dei fiori il 19 un po’ come Nizza Vecchia novembre 1910, ha gestito per molti anni insieme al fratello Mario anche lui alpino e invece è abbandonata a se un’attività commerciale per la vendita d’olio e prodotti di frantoio. stessa”. Personaggio molto conosciuto, appassionato di canotaggio, in gioventù aveva fatto Infine Daniele De Luca: parte della Società Sportiva “Canottieri Sanremo”. Chiamato alle armi, aveva presta“i cassonetti straripanti che to servizio militare nel leggendario Battaglione Pieve di Teco per dodici lunghi anni, si son visti negli ultimi pepartecipando nell’ultimo conflitto mondiale alla Campagna di guerra di Grecia e d’Alriodi e il degrado di numebania. Gli alpini del Gruppo di Verezzo hanno voluto ricordare l’ambito traguardo ragrose aree della città, stanno giunto dal lucidissimo e ancora dinamico Nuccio con un brindisi e una targa ricordo. ad indicare l’incompetenza della giunta Zoccarato

Buon compleanno all’alpino centenario


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SCUOLA ED EXTRASCUOLA

Massimo Donzella incontra gli alunni della scuola A.Volta Lunedì 8 novembre, l’avvocato Massimo Donzella ha incontrato gli alunni delle classi VA e VB della scuola Primaria A. Volta. L’incontro fa parte delle iniziative del percorso di Educazione alla Convivenza Civile e di Geografia, previsto dalle Indicazioni Nazionali per la Scuola Primaria. Tra le domande poste dagli alunni: “Quali sono i suoi incarichi?”. “Quanti sono i membri del Consiglio Regionale e del Parlamento?”. “Si possono tagliare gli alberi di Sanremo?”. “La funivia per San Romolo sarà ripristinata?”. Ecco una delle risposte, riportata da loro: “Ci sono degli alberi che si possono tagliare a altri no: in Liguria, ci sono due tipi di alberi che sono protetti, la palma e il pino marittimo. Possono essere tagliati solo in casi particolari e chiedendo il permesso.” In considerazione dell’interesse dimostrato, l’avvocato ha promesso che verrà un’altra volta per parlare di nuovi argomenti.

Noi, cittadini di domani

Patch Adams: divertirsi con la musica Sanremo. Giovedì 18 e venerdì 19 novembre, la palestra della scuola A. Volta ha risuonato delle note dei più famosi compositori, grazie alla presenza dei maestri dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Con loro, un attore comico travestito da pagliaccio, che interpretava il famoso “Patch Adams”, con l’intento di avvicinare giocosamente i bambini al mondo più serioso della musica classica. Solitamente sono gli alunni a recarsi a teatro per assistere ai concerti proposti dall’Orchestra, ma questa iniziativa va nella direzione opposta: stavolta è l’orchestra a raggiungere i bambini, a scuola, perché la musica entri a far parte dei luoghi a loro più famigliari, affinché la conoscano e possano amarla.

Piccoli artisti all’opera Musica Maestro!

In collaborazione con la dott.ssa Marchi, Responsabile Museo civico di Sanremo, Chiara Tonet e Lucetta Vistarchi, gli alunni delle classi IVA e IVB della scuola A. Volta hanno dapprima visitato la Pinacoteca Rambaldi, a Coldirodi, poi partecipato a vari laboratori artistici ispirati al quadro “Le tentazioni di S. Antonio e alle opere di Luzzati. Ecco cosa ci raccontano Beatrice e Sorina: “Chiara ci ha mostrato due opere di Luzzati: una rappresentava una dama tutta di fiori e l’altra un cavaliere, anche lui con tanti fiori. I maschi dovevano riprodurre la figura maschile, le bambine quella femminile. Chiara ha messo tanti fogli con disegnati dei fiori sul tavolo e noi abbiamo preso le forbici, li abbiamo ritagliati e incollati sulla nostra immagine. Infine, con i pastelli, lei ha completato l’ “opera” colorando la faccia di rosa, le guance di rosso e i capelli con il marrone.”


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Tutti a lezione di pallavolo W lo sport

L’istruttore Matteo Verde seguirà gli alunni della scuola A. Volta , durante le ore previste di educazione motoria, per quattro incontri consecutivi a classe dedicati alla pallavolo, nell’ambito di un progetto promosso dalla società sportiva Riviera Volley: da lunedì 15 novembre sono iniziate le lezioni, che gli alunni hanno dimostrato di gradire moltissimo.

Impara l’arte e...

Per visionare il 1° numero del Bibliot…Ecoo, il giornalino della BiblioVolta: www.scuolesanremo.it


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LA CASTAGNATA A SCUOLA Sanremo. Lunedì pomeriggio, 8 novembre 2010, nel giardino della nostra scuola, abbiamo festeggiato l’arrivo dell’autunno con una castagnata. L’autunno ha tinto l’ambiente circostante di bellissimi colori caldi: giallo, rosso, arancione, marrone e di tutte le loro sfumature. In questa stupenda cornice i genitori di tutte le classi si sono offerti di aiutarci a cucinare le tipiche caldarroste. Si sono messi subito al lavoro per preparare più fuochi, hanno tagliato le castagne e le hanno messe a cuocere nelle tradizionali padelle bucate o sulla griglia. In breve tempo nell’aria si respirava l’odore di bruciato delle castagne arrostite, che si diffondeva in tutto il giardino e in tutta la campagna. Anche noi puzzavamo di fumo, ma avevamo l’acquolina in bocca alla vista delle caldarroste fumanti. Come delle vere cavallette ci siamo buttati sulle castagne cotte e ne abbiamo fatto una bella scorpacciata. Erano bollenti come la lava, grosse e piccole, alcune bucate, alcune marce, alcune difficili da sbucciare, ma buonissime da mangiare. La castagnata si è svolta in allegria e in compagnia degli adulti che hanno condiviso con noi una piacevole esperienza. Alla fine della castagnata avevamo tutti la pancia piena per la squisita merenda e possiamo dire che le castagne sono buone ma lo sono ancora di più se mangiate tutti insieme! Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa bellissima festa d’autunno. Classe quinta


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Le castagne piacciono anche ai più piccoli! Come bruciano queste castagne! Marta Le caldarroste con la legna si cuociono e poi si mangiano, il vermetto no! Stefano Mi piacciono di più le caldarroste che le castagne bollite. Giada Le castagne sono molto buone. Francesca Era bello cuocere le castagne, il fuoco era caldo. Claudia Nelle castagne che ho mangiato ho trovato un vermicello! Demian Ho mangiato le castagne con i miei amici e mi sono divertito. Ruben Le castagne non mi piacciono e non le ho mangiate ma mi sono divertito con i miei amici. Tommaso Ho mangiato tante castagne e le ho portate anche alla mamma. Elisa

IL MIO AMICO GIGINO Lo conoscete il mio amico Gigino, nella castagna fa un buchino. Poi, in fretta, costruisce la sua casetta. La castagna così bucata sembra proprio malandata. Ma per favore, non buttarla nel cestino, prima pensa al povero Gigino. Alice Tomasella cl. 5

I BAMBINI RACCONTANO… …frammenti di narrazioni … … La dott.ssa Lolli, il vice sindaco, ha tagliato il nastro giallo e rosso della compostiera . A questo punto pensavo di mangiare le castagne… INVECE la maestra mi ha “SPEDITA”… a prendere un pezzo mancante della compostiera. CAMILLA CL.3a E’ stata una giornata piena di castagne! …Da quanto erano infuocate sembravano come il BIG-BANG!!! ESPLOSIONE DI CASTAGNE!!!! Alla fine siamo andati a casa con allegria e con MILIONI DI CASTAGNE NELLA PANCIA !!!!!!! GIORGIA Cl. 3a

PERCHÉ LA SCUOLA DEI RICICLONI? Semplicemente perché da quest’anno, dopo aver visto in televisione e sui giornali che l’accumulo di immondizia sta diventando un problema locale e nazionale molto grave, abbiamo deciso di diventare una scuola virtuosa ed ecosostenibile.Analizzando i fatti ci siamo accorti che una delle circostanze che concorrono ad aggravare il carico di spazzatura, che poi il Comune deve smaltire, è la mancanza di educazione verso la raccolta differenziata. Perciò nella nostra scuola, d’ora in poi, tutto quello che può essere riciclato noi lo ricicleremo, tutto ciò che non si butta noi lo recupereremo, tutto ciò che potrà essere riutilizzato noi lo “reinventeremo”. Come? Basta seguirci in questa rubrica... c’è sempre qualcosa da imparare...e noi vi faremo partecipare al nostro percorso di crescita. A cominciare, nelle prossime settimane, dalle spiegazioni sull’uso della compostiera che abbiamo appena acquistato. Inaugurazione della compostiera nel plesso scolastico di San Pietro La scuola primaria di San Pietro ha deciso di avviare un progetto pilota di ecocompatibilità ambientale. Per sensibilizzare gli alunni all’acquisizione di comportamenti maturi e responsabili nei riguardi dell’ambiente si è deciso di attuare un progetto centrato sul riciclo di tutto il materiale di scarto prodotto a scuola. Di qui l’istallazione di contenitori per il recupero di carta e plastica e dei rifiuti vegetali prodotti dalla mensa. Proprio per favorire la produzione di compost, da riutilizzare nel nascente orto del plesso, grazie alle donazioni dei genitori, è stata acquistata una compostiera. Si è quindi arrivati all’inaugurazione della stessa durante una giornata di festa che ha coinvolto genitori, alunni e insegnanti e che ha visto la cortese partecipazione del vicesindaco dottoressa Claudia Lolli. Da oggi in poi i bambini del plesso di San Pietro diventeranno l’avanguardia di una nuova generazione di consumatori, capaci di evitare sprechi inutili di materiale riciclabile e consapevoli del fatto che la terra su cui viviamo non è nostra ma ci è data in prestito per conservarla sana e pulita per le generazioni che verranno.


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“UN’AVVENTURA LUNGA 20 ANNI”

Il Gruppo Scout Sanremo 2 spegne le sue prime 20 candeline Sanremo. Domenica 28 novembre si festeggerà , presso la Parrocchia di N.S. della Mercede di San Martino, il ventesimo anniversario di fondazione del gruppo scout Agesci Sanremo 2. Sarà un’occasione per tutti quelli che hanno fatto parte del gruppo di rivivere quei momenti che, per un breve o lungo periodo, li hanno visti protagonisti. Infatti verrà allestita una mostra audio-visiva e fotografica che documenta i momenti più caratterizzanti di tante attività svolte e di persone che hanno fatto la storia del gruppo. La cerimonia inizia alle ore 9.00, gli ospiti e tutti gli scout presenti

prenderanno parte al rinnovo della Promessa. Alle ore 11.00 è prevista la partecipazione alla S. Messa.Alle 14.30 si partirà tutti alla volta del “Rally” cittadino, una serie di giochi e prove a tempo che si svolgeranno per tutta la città , che terminerà poi alle ore 16.30. Gioco, Avventura e Servizio sono i tre elementi fondanti del metodo scout e che per vent’anni hanno fatto vivere a centinaia di ragazzi esperienze davvero uniche, tenendo sempre bene in vista l’obiettivo: “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato” aiutando i nostri ragazzi a diventare “buoni cittadini e buoni cristiani”.

Pista ciclabile: un tratto in ricordo di Gianni Cozzi Sanremo. Venerdì 26 novembre, alle ore 10.30, avrà luogo la cerimonia di intitolazione di un tratto della pista ciclabile al compianto on. Gianni Cozzi, a cui sarà presente il Sindaco Maurizio Zoccarato con i familiari dell’imprenditore e politico, oltre ad autorità civili, reli- Gianni Cozzi giose e militari invitate per l’occasione. “In considerazione - commenta il Sindaco - di ciò che Gianni Cozzi ha rappresentato per il nostro territorio, ho voluto, in accordo con l’Amministrazione comunale, ricordare un imprenditore e un politico dedicandogli un tratto dell’infrastruttura, unica in Europa, che lui nella sua lungimiranza, aveva sognato di realizzare. Nel cuore di ciascuno di noi rimarrà sempre il ricordo di Gianni, che ha rappresenanto la Liguria in Parlamento con grande diginità e capacità”.

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Iniziato il restauro di corso Mombello Sono iniziati i lavori relativi alla sistemazione dei giardini di corso Mombello, dopo il termine delle operazioni per la costruzione dello scolmatore del torrente San Romolo. Ripristinata la viabilità e i giardini nella parte sud, il Servizio Beni Ambientali sta provvedendo ora a sistemare anche la parte verde a monte. “Con queste operazioni – commenta l’assessore al Verde Pubblico Gianni Berrino – tutta l’area interessata dai lavori dello scolmatore risulterà definitivamente sistemata. La nuova piantumazione floreale contribuirà a rendere più viva e più elegante questa centralissima zona”.

Rotatoria alla Foce, ci siamo quasi Cambio di modulo dell’Amministrazione Comunale di Sanremo, in relazione alla ormai famosissima ‘rotatoria’ della Foce, all’incrocio tra corso Matuzia e corso Inglesi, dove si trova il distributore della ‘Oil Italia’. Si tratta di un progetto, come hanno scritto Stampa e Secolo, che costa 750mila euro ed è stato già approvato e finanziato, ma risulta impossibile sfrattare il distributore. Marco Damiano, Consigliere del PDL che si sta occupando del caso, ha confermato chre sembra possibile revocare la delibera del gennaio 2009, quando il Commissario Calandrella aveva approvato l’acquisto dell’immobile del distributore. Successivamente verrà revocata la concessione, che risale al 1948 e, quindi, lo sgombero per motivi di interesse pubblico. La rotatoria dovrebbe servire a snellire il traffico nella zona.


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ACQUA PUBBLICA Alessio Saso fischiato ad Arma Arma. Continua la battaglia per rendere l’acqua pubblica, l’ennesimo convegno è stato tenuto a villa Boselli, dove si è registrata una grande affluenza di pubblico oltre alla partecipazione dei sindaci, a differenza della scorsa settimana che per la battaglia a Trenitalia la partecipazione era molto scarsa. Il dibattito è stato presentato dal sindaco di Taggia Vincenzo Genduso: “Ci troviamo qui per capire se siamo pronti a rendere l’acqua pubblica e chi ci può aiutare in questa battaglia”. L’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano è entrata nel vivo del discorso: “Il tema dell’acqua ci accomuna un po’ tutti e importante caratteristica di questo bene prezioso è proprio il fatto di essere “incolore”, ovvero non conta di che partito si è, ma bisogna comunque lottare. Dobbiamo dire basta alla mercificazione dell’acqua e renderla finalmente pubblica”. Corrado Oddi del Forum Italiano Movimenti per l’Acqua prende la parola e spiega le sue preoccupazioni: “la paura è che l’acqua diventi una merce e ci stanno riuscendo. Il decreto Ronchi stabilisce che il servizio idrico viene affidato tramite gara d’appalto a società private. Questo decreto è il completamento di ciò che si stava insidiando 20 anni fa. Si propone per rendere l’acqua del pubblico l’abrogazione del decreto Ronchi. Più di un milione di firme sono state raccolte dai cittadini, è stato il risultato più alto rispetto ad altri referendum. Quindi i cittadini sono tutti concordi, il problema è che vogliono far passare al referendum i voti, quando sarà troppo tardi, quando sarà definitivamente privata e quindi le richieste dei cittadini non serviranno più a niente”. Genduso ha fatto il punto della situazione con diapositive dove si è potuto vedere che metà ponente ligure è in mano a privati ma che sarebbe meglio lasciarla al pubblico, ovvero ai Comuni. L’acqua come bene “Comune” in tutti sensi. Dopo aver esposto i problemi si è dato la parola

Genduso

Saso

a chi avesse voluto aggiungere qualcosa, per entrare nel vivo del discorso. Prende la parola l’assessore provinciale alla Polizia Paolo Leuzzi: “Bisogna pensarci bene prima di rendere l’acqua totalmente pubblica, si richiederebbe troppo tempo e se si riuscisse si potrebbe incappare nell’inflazione”. Prende poi il discorso il consigliere regionale del Pdl Alessio Saso : “Mi sembra che i fatti esposti da Gen-

Briano

duso, da Oddi e da Briano siano di parte. Dite che l’acqua è incolore ma la vostra richiesta di rendere l’acqua un bene pubblico mi sembra un attacco politico”. Immediate le fischia del pubblico, fischia che non si placano, che solo Genduso riesce a sedare. Dopo l’intervento di Saso prende la parola il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato: “L’Amaie non verrà venduta ai privati, dovete stare tranquilli. E chiunque vorrà mettersi contro di me lo fronteggerò ben bene – poi incominciando a urlare – anche fosse

Oddi

l’Europa intera io combatterò affinché nessuno tocchi L’Amaie”. Alla fine la parola ai sindaci dei comuni del Ponente, molti interventi, davvero un assemblea sentita, partecipata, non come quella di sabato scorso dove la partecipazione era davvero carente. Intervenuto anche il sindaco di Bordighera Bosio che ha esordito: “Vi siete dimenticati di dire che Bordigherà è la città che spende meno per l’acqua di tutta Italia. Questo vuol dire che un Comune può farcela ad amministrare da sé l’acqua senza l’aiuto di privati”.

Bosio

Zoccarato

Che il Ponente Ligure si stia svegliando o la scorsa settimana per la protesta contro il disservizio dei treni era semplicemente assopito? Francesco Basso

“Taggia, Furgari addio? No, solo un arrivederci”

Niente furgari per Taggia nel 2011. La morte di Carmine Brusco, l’incidente capitato mesi fa, ha portato a riflessioni, a meditare su scelte per il futuro della tradizione. Fagioli La manifestazione è sempre stata sul fil di lama, feriti all’esplosione di furgari, il pericolo c’è sempre stato, e ogni anno sembra accrescere. La sospensione era effettivamente annunciata a partire da ogni anno. La paura comune è che se la tradizione salta un anno, è probabile salti per sempre. Ma sembrerebbe non sia così, infatti è partita proprio dagli organizzatori, assieme al sindaco di Taggia Vincenzo Genduso, la scelta di fermare i furgari per un anno. “Il tempo necessario per stipulare un regolamento che tuteli la salvaguardia dei cittadini. La festa dev’essere più sicura e quindi dobbiamo fare in modo che nessuno si faccia male. I furgari sono un arma e c’è bisogna di responsabilità nel loro utilizzo – sono le parole di Andrea Fagioli, fondatore del gruppo Fochi e Falodie. Questa associazione, nata apposta per difendere il patrimonio culturale di Taggia fa

svettare sul loro profilo di Facebook, una chiara richiesta: “Non si cancellano le tradizioni”. I fan del profilo sono innumerevoli, come gli amici di Taggia che sostengono la manifestazione. Quindi sorge un dubbio, se non Napoli si cancellano le tradizioni, perché fermare la festa per un anno? A questa domanda, Andrea Fagioli ha così risposto: “La manifestazione c’è sempre, ci saranno i falò, ma mancheranno appunto i furgari, ma mancano questa volta proprio per fare in modo che non vengano a sospesi mai più. Con la stesura di un regolamento adeguato, con i punti fondamentali che fisseremo, i fuochi di San Benedetto non potranno essere più pericolosi, perché vigileremo”. Vice presidente di Fochi e Falodie Luca Napoli si aggiunge al pensiero di Fagioli e afferma: “Con qualcosa di scritto, salvaguarderemo il cittadino e la festa. La pausa è d’obbligo, per il lutto, per rendere la festa sicura. Ma la pausa non significa un addio, ma un arrivederci”. Francesco Basso



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Bordighera terra di n’drangheta? I carabinieri indagano

Bosio

Bordighera. Ci risiamo. Lunedì mattina palazzo Garnier, sede del comune di Bordighera, è stato nuovamente teatro della visita da parte degli ispettori della Direzione Distrettuale Antimafia. Motivo? Acquisire documentazione relativa ad appalti e pratiche

amministrative nell'ambito delle indagini sui presunti tentacoli della n'drangheta messi sull'amministrazione comunale della città delle palme. L'indagine è sotto il massimo riserbo da parte degli inquirenti e al momento non sarebbero uscite aderenze tra quanto acquisito dalla DDA genovese e il lavoro della commissione prefettizia che da quest'estate spulcia ogni incartamento sull'attività dell'amministrazione Bosio, dopo aver ricevuto il dossier dell'Arma sulle infiltrazioni mafiose e conseguente scioglimento del consiglio comunale. Il sindaco Bosio ha detto che

“il comune è una casa di vetro” ma intanto i carabinieri fanno, spesso e volentieri, visita al municipio. E' sicuramente un momento no per l'amministrazione comunale di Bordighera, con un rimpasto di governo alle spalle e l'uscita significativa dalla maggioranza della Lega Nord, questa è l'ultima tegola sulla testa. Lunedì prossimo si svolgerà l'udienza preliminare riguardante le accuse di minacce rivolte agli ex assessori Ingenito e Sferrazza, da parte di alcuni esponenti della famiglia Pellegrino, per il loro diniego all'apertura delle sale slot. Senza dimenticare la

“minaccia” di scioglimento del consiglio comunale, un'incriminazione per un ex assessore per aver fatto false dichiarazioni, cinque consiglieri comunali amici di Giovanni Pellegrino sul social network Facebook e il servizio di scorta a cui sono sottoposti la leader del PD locale Donatella Albano e Sferrazza e Ingenito. Il comune sarà si, una casa di vetro ma questa inchiesta sta facendo precipitare Bordighera nel baratro più assoluto, paragonandola ad un comune del profondo sud, succube della malavita organizzata. Andrea Di Blasio

Antimafia in comune, bocca cucita di Scullino

CAMPOROSSO

I quaranta volontari del banco alimentare Sabato 27 novembre più di quaranta volontari della Parrocchia di Camporosso in collaborazione con l’Associazione Pensionati saranno presenti all’uscita dei supermercati cittadini per raccogliere i generi alimentari per il Banco Alimentare. I generi richiesti sono quelli a lunga conservazione: pasta, riso, legumi in scatola, omogeneizzati, latte a lunga conservazione, biscotti, prodotti per l’infanzia.

VALLECROSIA

Intitolata ad Andrea Doria la scuola elementare e media

Moio Scullino

Ventimiglia. Nell'estremo ponente ligure non c'è pace: martedì mattina gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia, si sono recati nel palazzo civico di Ventimiglia per acquisire materiale inerente a due assunzioni in comune, per non parlare di quella di Giuseppe Barillaro e della complessa pratica sulla realizzazione delle villette in frazione Latte, del complesso immobiliare “Vista mare”. Il cantiere in oggetto è sotto controlli e accertamenti da parte della procura della Repubblica di Sanremo, oltre ai numerosi articoli dei blogger Christian Abbondanza, della Casa della Legalità e di Marco Ballestra, “nemico numero uno” del sindaco di Ventimiglia e di tutto il presunto malaffare della città di confine. In ogni caso, dalla prefettura affermano che si tratterebbero di inchieste del tutto autonome tra loro. Ma che cosa ha spinto a tutto questo clamore sul

complesso “Vista mare”? Secondo i rumors, a costruire il complesso è stato l'ex vice sindaco Vincenzo Moio, defenestrato circa un anno fa da Scullino, attraverso la ditta “Di Bartolo costruzioni” nella quale è socio e su incarico dell'immobiliare “Giotto”. Il direttore dei lavori del cantiere, era Augusto Sismondini, cognato del sindaco di Bordighera Bosio. In ultimo, sorge un'ulteriore domanda: perchè la zona pur essendo sotto vincolo paesagistico ha avuto una sanatoria da parte del consiglio comunale? In tutta questa vicenda, il sindaco Gaetano Scullino, si è trincerato dietro un no comment. Andrea Di Blasio

Ballestra

E’ stata intitolata all’Ammiraglio Andrea Doria la scuola dell’Istituto Scolastico Comprensivo Statale di Vallecrosia. L’ammiraglio Andrea Doria fu il comandante della flotta genovese e, in alterne vicende storiche, francese, pontificia ed imperiale all’inizio del XVI secolo. Nacque ad Oneglia nel 1466, da madre originaria di Dolceacqua. Forte quindi il legame con la terra del Ponente Ligure della Famiglia Doria che governava sia Oneglia che il Marchesato di Dolceacqua e che, con Andrea, divenne padrona assoluta della politica genovese nel Rinascimento. Nelle foto di Franco Magnetto alcuni scatti dell’inaugurazione.



GIOVEDI 25 NOVEMBRE 2010 •

L’ECO DELLA RIVIERA

Giorgio Rocca, Simone Gandolfo e Rosario Bonaccorso

ATTUALITÀ

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Giorgio Rocca festeggiato dai fedelissimi Conad

Premio Parasio a Giorgio Rocca, number one Conad Imperia. Giorgio Rocca, direttore di Nordiconad Liguria, per gli straordinari risultati ottenuti come imprenditore, come manager, per le sue iniziative volte a salvaguardare e valorizzare le produzioni tipiche e le eccellenze enogastromiche della Liguria, ha vinto il Premio Parasio 2010. Gli altri due premiati sono stati, per Giorgio Rocca con Aldo Pisano, presidente il cinema, Simone Gandolfo, di Nordiconad e signora onegliese, attore e regista (in tv nella fiction su Bartali ha impersonato Fausto Coppi e, sullo schermo, un altro asso del ciclismo, Girardengo) e, per la musica, Rosario Bonaccorso, siciliano di nascita, imperiese di adozione, jazzista raffinato, molto apprezzato in Italia e all’estero. La cerimonia si è svolta nell’Aula magna dell’Università di Imperia alla presenza delle massime autorità. I premi ai vincitori sono stati consegnati dal presidente del Premio Parasio. diventato quest’anno Premio San Leonardo Città Mauro Lusetti AD di Nordiconad di Imperia, Giacomo Raineri, dal presidente della Provincia, Sappa, e dal sindaco di Imperia, Strescino.

Gabriella Badano e l’attore Franco Carli

Marco Stella

da sx: Pisano, il direttore di Leclerc Arma Alessandro Penco e Cristina Laura

L’imprenditore Pierpaolo Pizzimbone con l’onorevole Eugenio Minasso e il consigliere regionale Marco Scajola

Luigi Sappa, il provveditore agli studi Franca Rambaldi e Pierpaolo Pizzimbone

I tre premiati con il presidente del circolo Parasio, Giacomo Raineri

I comandanti dell’Arma, il questore Mauriello e Rosario Bonaccorso


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7 GIORNI DI CRONACA

BREVI NEWS Giovane “corriere” di droga indagato Ventimiglia. Un ragazzo di 17 anni, C.D., di Ventimiglia, trovato in possesso di circa un grammo di cocaina, é stato denunciato alla Procura dei minori di Genova dagli agenti del locale commissariato. Sembra che il giovane, tuttavia, facesse da fattorino per altre persone che gli affidavano il compito di portare la droga a destinazione. Piccole quantità, naturalmente, ma in questa maniera si evitava che altre persone più sospette finissero nei guai. Il particolare è ancora in fase di accertamento da parte della polizia.

Compra su e-bay, truffato

PERDE IL LAVORO, SI PROSTITUISCE Jolanda, una giovane donna romena di 25 anni, domiciliata a Bordighera, si prostituiva per mantenere il figlio di 8 anni in Romania, dopo aver perso il lavoro in un supermercato della riviera. La donna è al centro di un’inchiesta per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, al culmine della quale i carabinieri di Sanremo hanno arrestato il fratello di lei: Ilie Ionut, di 18 anni; il fidanzato di lei, Florin Dumnici Petru, di 23 anni e un amico loro: Stefan Radavoiu, di 21 anni. Davanti al gip Eduardo Bracco e al pm Maria Paola Marrali, il fratello di Jolanda ha detto di essere arrivato in Italia di recente e di aver cercato Il marito di convincere la sorella a desistere dal prostituirsi ma senza successo Nel corso dell’udienza è emerso il favoreggiamento ma non l’ipotesi dello sfruttamento, visto che la giovane si prostituiva in maniera autonoma, senza alcuna organizzazione criminale alle spalle e senza essere costretta dai ragazzi. Per questo motivo si potrebbe valutare la strada del patteggiamento. I due, per ora, rimangono in carcere Il fratello

Denunciato diciottenne per molestie

Imperia. Un giovane imperiese, Cristian F., è stato truffato, nell’acquisto di un I-Pod pagato 250 euro, avvenuto tramite un annuncio di e-bay su internet. Il ragazzo ha effettuato il versamento a un tale Paolo B., ma l’apparecchiatura non è mai arrivata e inutile è stato ogni tentativo di mettersi in contatto col venditore. Digitando su Google il nome del tizio in questione, compare in diversi siti dove si mettono in guardia i «navigatori» dall’acquistare dal nominativo in questione.

Dal barbiere 80enne muore d’infarto Bordighera. Fernando Antivalle di 80 anni, e’ stato stroncato da un infarto mentre si trovava dal parrucchiere e stava effettuando uno sciampo, quando si e’ improvvisamente sentito male. Sul posto è intervenuto il personale sanitario che ha provato a rianimarlo per piu’ di mezzora con un massaggio cardiaco, della ventilazione e della defibrillazione. L’anziano era molto conosciuto in città .

L’ECO DELLA RIVIERA

ritorno a Genova, in quanto le operazioni di soccorso durate più del previsto, hanno reso impossibile l’uso dell’elicottero per via del buio. Dopo alcune ore il 43enne è stato portato in salvo e trasferito all’ospedale di Sanremo, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico commotivo.

Provocò incidente mortale: la condanna a 5 anni e due mesi

Ventimiglia. Un operaio romeno di 18 anni, C.N.M., domiciliato in Italia, e’ stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale. Il ragazzo infatti si è avvicinato ad una coppia di fidanzati che stava passeggiando in via Cavour, nei pressi della chiesa di Sant’Agostino e da dietro, ha palpeggiato la giovane donna di 24 anni. Subito dopo l’accaduto, il fidanzato di lei ha allertato i carabinieri fornendo la descrizione del molestatore che intanto si era allontanato. Il giovane è stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale. Qualche ora dopo, i militari lo hanno rintracciato a Roverino in compagnia di un suo connazionale. Lo hanno così portato in caserma, dove la coppia lo ha riconosciuto ed è stato segnalato all’autorità giudiziaria.

Precipita con la mountain bike, salvato! Un uomo inglese di 43 anni che stava praticando downhill con la sua mountain bike su uno dei tanti sentieri di Colle Melosa, è caduto nel sottostrada, fermandosi circa 30 metri più in basso. Si sono subito mobilitati i medici del 118 e il Soccorso Alpino. Sul posto sono stati chiamati anche i vigili del fuoco che hanno fatto intervenire l’elicottero Drago, tuttavia ha dovuto far

E’ stato condannato a 5 anni e 2 mesi (4 anni e 4 mesi per omicidio colposo e lesioni e 10 mesi per omissione di soccorso) Artan Krasniqi, il muratore albanese, di 33 anni, residente a Pieve di Teco, che il 12 giugno scorso, ubriaco, alla guida della sua Peugeot 307, nei pressi di Ranzo ha perso il controllo dell’auto travolgendo Nicolina Bruzzone, insegnante di pilates di Albenga e mamma di tre figli, e il chirurgo Enrico Bontempo, entrambi in sella alle loro bici. La donna morì sul colpo, l’uomo rimase gravemente ferito. Krasniq si trova tuttora rinchiuso in carcere e il giudice si e’ riservato di decidere sull’istanza di detenzione ai domiciliari avanzata nel corso dell’udienza, dal suo avvocato . Il gup ha, infine, disposto il risarcimento delle due parti offese da quantificarsi in separata sede.


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7 GIORNI DI CRONACA

Blitz antiprostituzione dei carabinieri

Sanremo. I carabinieri del comando provinciale hanno disposto un grosso servizio di controllo, a favore della cittadinanza. Obbiettivo principale è stato il contrasto alla prostituzione “di strada” con particolare attenzione alla zona di Bussana; località tristemente nota per la quantità di “Lucciole” presenti. I carabinieri di Sanremo affiancati dalle compagnie di Imperia, Bordighera e Ventimiglia, si sono alternati nell’arco di dodici ore di servizio per garantire la sicurezza dei cittadini. Il bilancio dei controlli ha portato all’arresto di tre persone, l’allontanamento di una prostituta comunitaria e la denuncia di tre transessuali Brasiliani. A questo si aggiungono le oltre 150 persone controllate su 80 autoveicoli. Tra gli arrestati spicca il nome del quarant’enne sanremese Raffaele Vitale che, eludendo gli arresti domiciliari, stava faceva uso di stupefacenti in compagnia di alcuni suoi amici già pregiudicati. Il suo comportamento gli è valso l’immediato trasferimento presso il carcere di valle Armea. Ancora torna il nome del diciottenne Loris Bianciotto, che poco tempo fa era stato prelevato dai banchi di scuola per finire dietro a quelli giudiziari e poi liberato per i benefici di legge. I carabinieri lo hanno arrestato trovandolo nuovamente in possesso di oltre 50 dosi di marijuana pronte per essere vendute al miglior offerente.

Condannato il nonno violentatore E’ stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, con la sospensione della pena e al risarcimento di 10mila euro N.C., pensionato di 97 anni accusato di violenza sessuale per aver abusato della nipotina acquisita. La vicenda

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Il freddo alle porte: arriva la neve! E’ in arrivo il freddo anche sulla nostra provincia., inesorabilmente. A partire da oggi le nevicate assicurate. Nei prossimi giorni l’abbassamento della colonnina di mercurio si accentuerà notevolmente, sopratutto nel fine settimana. La conferma arriva dall’Osservatorio Meteorologico di Portosole a Sanremo. Le temperature rimarranno invariate, seppur fredde, tra 5 e 9 gradi sui valori minimi e tra 12 e 16 su quelli massimi. Oggi aumenterà la nuvolosità a Nord, porterà nuove precipitazioni che saranno nevose tra i 400 ed i 600 metri, quindi pioggia sulla costa ma neve nell’immediato entroterra. Il calo delle temperature sarà contenuto nell’ordine di uno o due gradi ma, venerdì e sabato continuerà e porterà le minime alla soglia degli zero gradi sulla costa (tra 2 e 5 per la precisione) con le massime tra 9 e 12. Temperature più rigide nell’entroterra con nuove precipitazioni: sulla costa piovose e nell’immediato entroterra nevose (tra i 400 ed i 600 metri). risale al periodo tra il 2002 e il 2003, quando l’anziano abitava col pronipote e la compagna di quest’ultimo, madre della bambina avuta da una precedente relazione. All’epoca dei fatti la bambina aveva 10 anni e la vicenda è andata avanti fino a quando la piccola in lacrime ha denunciato l’accaduto alla madre. L’uomo è stato cosi’ allontanato da casa, ma la vicenda è emersa soltanto quando la giovane all’età di 15 anni ha riferito i fatti nel corso di un processo per maltrattamenti in famiglia. Una storia squallida nel suo complesso.

Botte ai curdi, pene più severe in appello Ventimiglia. Pene maggiorate in appello per i quattro giovani di Ventimiglia che l’8 marzo scorso, nella città alta, massacrarono di botte un gruppo di cinque immigrati curdi, colpevoli di aver occupato il loro campo di calcetto. Luciano Arsì, 36 anni, condannato in primo grado a 2 anni e 2 mesi di reclusione, si é visto comminare 3 anni, Daniele Gentile, 24 anni e Calogera Salia, 23 anni, sono passati da 1 anno e 8 mesi in primo grado a 2 anni, mentre la pena di Alexandro Pizzi é passata da 1 anno e 6 mesi a 2 anni. I quattro, tutti di origine calabrese, fecero parte di un commando di circa dieci persone che aggredì il gruppetto di immigrati. Quest’ultimi vennero picchiati e presi a sprangate. Più volte venne smentito il movente razziale dell’attacco, anche se una vicenda simile fa pensare al film “American History X”.

Francese vaga sulla carreggiata Sanremo. E’ stato prelevato dagli agenti del commissariato di Sanremo al confine tra Ospedaletti e La Città dei Fiori un 35enne francese che aveva esagerato con gli alcolici e vagava letteralmente in mezzo alla strada sull’Aurelia. I poliziotti di Sanremo sono intervenuti dopo che, nel giro di pochi minuti, tre automobilisti avevano segnalato la presenza dell’uomo. Quest’ultimo infatti era stato sfiorato da più di un auto prima che fosse fermato dalla polizia. Gli agenti, avendo di fronte una persona che non era in grado di fornire generalità, ha preferito portare l’uomo in commissariato. L’uomo è stato identificato solo al mattino attraverso uno scontrino di una farmacia dove aveva acquistato del metadone. A quel punto è stato accompagnato alla frontiera senza provvedimenti particolari, in modo che potesse raggiungere Nizza, la città dove risiede.

Spacca vetrina per tre portacellulari Diano Marina. Un operaio di 31 anni, A.C. è stato denunciato per aver mandato in frantumi la vetrina di una tabaccheria in via Aurelia, “semplicemente” per rubare tre portacellullari di altrettante squadre di calcio: Milan, Juve e Inter che erano esposti. Trattandosi di incensurato, i carabinieri lo hanno solo denunciato, ma a chi fossero diretti i portacellulari, il giovane, non lo ha detto.



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