Eco della Riviera n.8

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Giovedì 10 Marzo 2011 - N. 9 - Anno 96 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE

da pag 39

Unità d’Italia Eventi e incontri

Imperia

26 giovani musicisti della Provincia volano a San Pietroburgo

Per ricordare che 150 anni fa la Patria era motivo d’orgoglio e valeva la pena morire per lei

Io la penso così

Roberto Basso

E SE ARRIVASSE CARLO CONTI? Conoscete il Gioco dell’Oca? Quel percorso ad ostacoli, disegnato a spirale su un tabellone, formato da 63 o 90 caselle dove vince chi arriva primo alla casella centrale della spirale? I giocatori avanzano a turno di un numero di caselle ottenuto attraverso il lancio di una coppia di dadi. Attenzione però a non finire nella casella 19, dove si paga la posta e si rimane fermi 3 turni. O alla casella 58, la peggiore, soprannominata “scheletro”, dove addirittura oltre a pagare la posta si deve tornare alla prima casella, cominciare da capo. Ci abbiamo giocato un po’ tutti, in famiglia, soprattutto quando si è bambini. E’ un gioco antichissimo, risale alla notte dei tempi.

Giri: Il buco nero di Tullio Russo mette in crisi il Pdl pag. 6

Sanremo

Telecamere, la sicurezza come priorità, invece... pag. 19

Imperia

Il Tar salva il Porto gli altri graziano il Comune pag. 15

....prosegue a pagina 3

pag. 5

Pasqua è vicina Torna la raccolta “pollini” e vinci mega uovo

SANREMO BIMBO NATO MORTO PERCHÈ? CHI PAGA?

L’editoriale di:

pag. 13

Taggia Sacra Sindone: mostra fotografica a grandezza naturale pag. 11



Editoriale

coi baffi

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Lupi, si dice, farebbe carte false per Giancaterino ‘for president’ Borea teme di fare la fine del topo, bla,bla,bla e il casinò affonda ... continua dalla prima Le cronache, inteso nella forma moderna, ci dicono che nel XVI° secolo Ferdinando De’ Medici ne regalò a Filippo II, re di Spagna, che ne rimase affascinato, una preziosissima edizione. Nel 1899 Giulio Verne ne parla nel suo romanzo “Il testamento di uno stravagante”. Narra di un eccentrico lascito che mette in palio una straordinaria somma di denaro fra 7 contendenti, costringendoli ad una spericolata gara in cui gli Stati Uniti diventano un gigantesco tabellone con il Gioco dell’Oca. In questi giorni il Gioco dell’Oca, grazie al sindaco Maurizio Zoccarato, è approdato alla Casa Bianca di Sanremo. Entro domenica, dopo lunghi silenzi, rinvii, mille pronostici, si dovrebbe infatti conoscere la designazione ufficiale del nuovo presidente della Casinò Spa. Apparentemente la partita sembra ancora aperta tra 4 concorrenti. Il primo, a sorpresa, è Mauro Giancaterino (Lega Nord), l’unico sopravvissuto nel Cda dell’azienda dell’azzardo, sostenuto a spada tratta dal presidente del consiglio comunale Marco Lupi e, pare anche da Sonia Viale, sottosegretario e consulente del ministro dell’Interno Maroni. Giancaterino, acqua cheta, nelle ultime ore pare aver guadagnato qualche posizione. Il secondo: Giorgio Giuffra (Pdl), assessore al Turismo al comune di Riva Ligure, presidete di Sanremo Promotion, amico fidato e braccio destro di Zoccarato. Giuffra, anche se dice urbi et orbi che non è interessato, ma che se Zoc chiama lui risponde ubbidendo, è fortemente motivato e lanciato alla conquista della casella casinò. Anche le sue chances sono in aumento. Molti all’interno del partito di Berlusconi lo considerano l’uomo giusto al posto giusto. Il terzo è l’ex sindaco di Sanremo Claudio Borea.

Maurizio Zoccarato

Donato Di Ponziano

Carlo Conti Nonostante sia continuamente stimolato dal sindaco Zoccarato e da altre sirene sarebbe dubbioso perchè fortemente consapevole di dover giocare una duplice partita: quella della conquista della presidenza del casinò e quella di una ricollocazione politica nel centrodestra, sua e del suo gruppo. Ricordiamo che in consiglio comunale siede sui banchi dell’opposizione. In queste ore gli interrogativi di Borea sembrerebbero riguardare più la situazione difficile della casa da gioco: se gli incassi continuassero a calare con questa velocità teme di fare la fine del topo. Dal punto di vista strettamente politico, invece, l’essere stato sindaco del centro sinistra prima e, alle ultime elezioni, di essersi ricandidato sindaco sempre di una coalizione di centro sinistra non lo turberebbe più di tanto. Tanta disinvoltura, tanto pragmatismo susciterebbero però contrarietà nel Pdl e nel centro sinistra. Il quarto è

l’assessore al Turismo Pino Di Meco. Tempo fa sarebbe stato designato dai vertici del Pdl quale, al momento, candidato idoneo per sostituire Donato Di Ponziano, presidente dimissionario. Voci dello stesso partito del Cavaliere, oggi lo darebbero fuori gioco, anello debole, perdente. Lui, Di Meco, faccia da bravo ragazzo, apparentemente se ne sta tranquillo. Non dice niente, aspetta. Da ragazzino doveva essere un bravo praticante del Gioco dell’Oca. Spesso, infatti, in questo gioco chi ha fatto passi in avanti, chi ha conquistato tante caselle, chi si è avvicinato troppo al traguardo alla fine si becca il 58 ed è costretto a tornare indietro, ricominciare da 1 oppure restare

Marco Lupi

Gianfranco Fini

Sonia Viale

Roberto Maroni

fermo per diversi turni. E se tra i 4 “litiganti” a godere arrivasse un 5°? A Sanremo tutto è possibile, soprattutto i colpi di scena. Magnifico out-sider alla poltrona di nuovo presidente della Casinò Spa potrebbe quindi essere Carlo Conti, attuale direttore generale della Porto di Imperia Spa, il manager dalle 7 vite come i gatti. Il curriculum di Conti è di prim’ordine: già vice sindaco del comune di Sanremo, poi al vertice dell’Amaie, della Rt, collaboratore ed uomo di fiducia dell’ex ministro Scajola. Visto poi che in questi giorni si fa un gran parlare di un possibile ridisegno dei Cda delle società che stanno costruendo il mega porto di Imperia, Carlo Conti potrebbe benissimo essere chiamato a ricoprire al casinò il delicato incarico che sino a qualche giorno fa fu di Donato Di Ponziano. Certamente la nomina di Conti, per il suo passato, per il suo travolgente modo di gestire le aziende pubbliche, per il suo potere, per il suo carattere decisionista, per gli ami-

ci ed i nemici che ha nella città dei fiori, scuoterebbe la Casa Bianca di corso degli Inglesi. L’ex ministro Claudio Scajola, deus ex machina di questa provincia, lasciandosi alle spalle giorni bui e tristi, ha rotto il muro del silenzio e, come hanno scritto quotidiani di spessore, si è candidato alla guida nazionale del Pdl. Alla sua Associazione Cristoforo Colombo aderiscono una sessantina di parlamentari, da De Camillis a Fontana, Lauro, Vitali, Berruti, Orsi, Moles, Scandroglio, Cicu, Martino. Ne ha più Scajola che Fini. Già una volta ha portato al successo Forza Italia, Claudio è uno dei collaboratori più vicini a Berlusconi. Certamente lo ha tonificato anche la recente sentenza del Tar, favorevole al mega porto che Bellavista Caltagirone sta costruendo ad Imperia. In questa partita delicata ed esplosiva del casinò di Sanremo certamente il sindaco Zoccarato non può non chiedere, non può non tenere conto dei consigli chiesti e sicuramente già ricevuti dall’ex mnistro Claudio Scajola. E’ giusto e legittimo che sia così: les jeux sont faits, rien ne va plus. Roberto Basso

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Sommario

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SOMMARIO Servizi speciali Il dramma di Pietro e Selene Io la penso così di Bruno Giri Il ritorno di Claudio Scajola Tornano i ‘Pollini’ dell’ECO

pag. 5 pag. 6 pag. 9 pag. 12

News in primo piano Due vite distrutte

Il loro bimbo è nato morto, il papà ha perso il lavoro, non possono pagare il mutuo e rischiano di perdere la casa

pag 5

Imperia Il porto: il Tar dice si alla ripresa dei lavori Tutte le foto del carnevale di Villa Viani

pag.15 pag.16

Sanremo ‘Grande fratello’, è utile o no? Santa Tecla, l’eterna incompiuta?

pag.19 pag.20

Sanremo videosorvegliata 43 telecamere in città ma... va a fuoco un altro negozio e i cittadini non si sentono sicuri

pag 19

Ponente Taggia: dove fare la pipi? Ventimiglia: Lega Nord e Udc ai ferri corti

pag.27 pag.37

Rubriche Magazine Oroscopo C’era una volta il bar Sport Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.39 pag.55 pag.43 pag.47 pag.49 pag.61

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Stasera alle ore 21 in tv a Primo Canale lo scandalo di Area 24 e della ciclabile I Buchi Neri di Area 24, i mille problemi della pista ciclabile, il fallimento di Millenium, la società che ha bloccato i lavori dei parcheggi davanti la vecchia stazione di Arma, i fondi Fas della Regione che non arrivano e mettono in croce Ospedaletti, i tanti milioni di euro che ancora mancano per completare l’opera, i disagi di sindaci, residenti e turisti e cosa accadrà in futuro approdano questa sera in televisione, alle ore Pallini 21, a Primo Canale. La trasmissione “Destra e Sinistra”, condotta da Roberto Basso, tenterà di capire cosa succede e come finirà la telenovela della Pista Ciclabile, le possibili soluzioni dell’ing. Tullio Russo. Chi ha sbagliato e perchè. Ospiti in studio, opinioni e contributi dell’assessore ai Lavori pubblici di Taggia, Massimo Alberghi, del sindaco di Ospedaletti Eraldo Crespi, del direttore di Confindustria Giuseppe Argirò, del sindaco di Santo Stefano, Stefano Palli- Crespi ni e di Bruno Giri. La trasmissione andrà in onda anche domani alle 16 e domenica mattina alle ore 9.

A fuoco i boschi di Pietrabruna. E’ doloso? Un grosso incendio boschivo è scoppiato durante la notte sulle alture di Pietrabruna impegnando una dozzina di uomini della Forestale supportati da volontari della Protezione Civile di Pietrabruna, della Comunale e della Santissima Trinità di Imperia. In corso le indagini da parte del Nucleo Investigativo del Corpo Forestale ma è molto probabile la natura dolosa.

Russo

Alberghi


Attualità

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Un bimbo nato morto, due vite distrutte. Perché, chi paga? Sanremo. “La nostra vita è distrutta. Nel breve spazio di un mese, dal paradiso siamo precipitati all’inferno”. A parlare sono Selene Donati e Pietro Palumbo, due genitori colpiti dal più grande dolore che possa esistere: la morte di un figlio. Un mese fa, il 9 febbraio scorso, Selene e Pietro hanno sepolto nel cimitero dell’Armea, Nikolas, il loro splendido bimbo di 4 chili e 350 grammi, nato morto. Tutto è avvenuto all’ospedale di Sanremo, in ginecologia, la mattina del 4 febbraio al termine di un delicato parto cesareo. “Un giorno terribile – ricorda con un filo di voce, gli occhi spenti e gonfi dal dolore il padre, Pietro Palumbo, 43 anni, volontario della Croce Rossa – che ci ha strappato il cuore, che ci ha colpito alle spalle, a tradimento”. In mano stringe il cellulare e, come un automa, ci mostra la foto che ha scattato a Nikolas prima che venisse deposto nella piccola bara bianca degli angeli. “Sembra che dorma - mormora – povero figlio mio, come sei bello...Perchè è successo”? Una domanda inquietante che tormenta ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo Selene e Pietro. Una domanda a cui anche la Procura della Repubblica di Sanremo, che ha aperto un’inchiesta e sta aspettando l’esito dell’autopsia sul bimbo, sta cercando rispo-

Una mano sulla coscienza

Pietro e Selene ste, vuole fare piena luce. “Ho avuto una gestazione regolare durante tutti i 9 mesi – ricorda la madre parlando lentamente – ho sempre fatto scrupolosamente tutte le visite, sono stata sempre seguita senza problemi dai vari dottori e ginecologi: Pizzorno, Pellegrini, Ruvolo, l’ostetrico del Consultorio Umberto. L’ultima visita l’ho avuta in ospedale il 26 gennaio, con l’anestesista, il dottore Paganini. Prima mi è stato detto che il bimbo doveva nascere il 30 gennaio. In un secondo tempo , visto il peso di Nikolas, invece che sarebbe stato meglio spostare la data. Dovevo entrare in ospedale per il parto cesareo il 6 o il 7 febbraio”. Il 4 mattina, però, le cose si complicano. Selene Donati accusa dolori, il marito la porta immediatamente all’ospedale. Sono circa le 10 quando entra al Borea. “Vengo sottoposta ad esami – ricorda la signora Donati

– mi viene fatto il tracciato, c’è tensione, vengo trasferita in sala parto dove vengo sottoposta al taglio cesareo. Ho dolori, spero, prego che tutto vada bene. Invece per Nikolas non c’è più nulla da fare. Quando capisco che mio figlio è morto mi sento morire insieme a lui. Vorrei urlare, piangere, mi sento cadere il mondo addosso. Pietro è sconvolto e disperato come me. Non ci possiamo credere, non ci vogliamo credere. E’ tutto un incubo. Perchè è successo? Com’è successo? E’ colpa nostra o di altri?” Selene e Pietro non sono sposati, convivono da anni, risiedono a Ceriana, in strada Provinciale Nord. Sul viso, nel corpo e nella mente sono visibili i segni del dolore che li ha aggrediti. Sono persone umili, molto unite. Per conoscere la verità si sono rivolte all’avvocato Luigi Patrone, hanno grande fiducia nella giustizia, nell’opera dei magistra-

Purtroppo è vero, spesso le tragedie non vengono mai sole. Dopo aver perso tragicamente il figlio Selene Donati e Pietro Palumbo corrono anche il rischio di perdere la casa dove abitano, finire in mezzo alla strada. L’hanno acquistata 9 anni fa grazie al mutuo di una banca. Hanno sempre pagato le rate fino a quando Pietro, a causa della grave crisi economica che ha colpito un po’ tutti e tutto, ha perso il lavoro. Il 28 febbraio l’ultima busta paga dalla “Cooperativa -La Speranza”. Il contratto a tempo è finito, non ha più un lavoro. Per la banca, se non verrà onorato il mutuo, non ci saranno alternative: saranno sfrattati, perderanno la casa e tutto quanto hanno già versato in questi 9 anni. Ad oggi sarebbe stato pagato circa la metà del mutuo, resterebbe da saldare, nel corso degli anni, l’altra metà. Circa 45 mila euro. Se Pietro trovasse un lavoro, com’è stato nel passato, non avrebbe difficoltà a pagare regolarmente le rate. Da giorni sta bussando a decine di porte, è disposto a fare qualsiasi lavoro, fisso, par time, di giorno, di notte, nelle cooperative, in Comune, all’Asl, operatore ecologico, autista, nei campi, nei fiori, nei magazzini, in officina, nei supermercati, aiuto nei bar, ristoranti, pizzerie, nei cantieri, ovunque. Basta lavorare. I tempi sono un po’ grami per tutti, ma davvero a Sanremo e in tutta la provincia nessuno può dare una mano, un lavoro, anche per qualche mese poi si vedrà a Pietro Palumbo? Aiutare lui e la sua compagna a superare questi momenti così tremendi? ti. Sono riservate, vogliono rimanere lontano dai riflettori, dal clamore dei media. Ora il desiderio più grande di Selene e Pietro è quello di impedire, se sono stati commessi errori, che non se ne ripetano altri, che il lutto e la tragedia che li

Cassa integrazione all’Ucflor Sanremo. Ancora segnali incoraggianti provenienti dall’Ucflor. I dati raccontano che nel periodo gennaio – febbraio sul mercato sono state concluse compravendite di fiori, tra asta, deposito e plateatico, per un milione e 378 mila euro, contro il milione e 378 mila dello stesso periodo del 2010, un incremento pari al 15% determinato in particolar modo grazie al canale dell’asta, che riguarda soprattutto i ranuncoli. Ma le buone notizie non finiscono qui: il preventivo per il 2011, abbozzato in questi giorni prevede di arrivare al pareggio di bilancio. Considerando che la scorsa gestione ordinaria della coop floricola, produceva una perdita annua calcolata in 200 mila euro, sicuramente sono stati fatti dei passi in avanti. Tutto ciò è stato reso possibile attraverso l’attuazione del piano di risanamento che mira Cristina Banaudo a ridurre i costi di circa 200 mila euro, e ad aumentare i ricavi per un importo analogo. A giorni partirà anche la cassa integrazione, per quasi tutti i dipendenti, e sarà articolata in modo differenziato secondo i settori (uffici, plateatico e altri servizi). “Sono piccoli segnali, ma che confortano nel nostro percorso di riequilibrio del bilancio e di ricostruzione di un clima di fiducia attorno all’Ucflor” queste le parole del presidente Cristina Banaudo. Nel frattempo i legali della cooperativa, stanno studiando la possibilità di ottenere un accordo transattivo con l’impresa Maltauro, affinché venga ridotto almeno in parte il macigno di 725 mila euro sancito dal tribunale a favore della ditta. La speranza e l’ottimismo sono d’obbligo, ma il tempo dei festeggiamenti è ancora molto lontano! A.P.

ha travolti non colpisca altre famiglie, non falci altre vittime innocenti. Una parte di loro è morta con Nikolas e sono consapevoli che mai più nulla sarà come prima. Roberto Basso

Dopo il ghiaccio un parco giochi in piazza Borea Sanremo. Piazza Borea D’Olmo cambia nuovamente look. È in arrivo infatti un parco giochi per bambini. L’esperimento avrà la durata di 6 mesi con possibilità di proroga. Lo spazio sarà suddiviso in tre parti, deputate ad accogliere bimbi di differenti età.

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Io la penso così Il Buco Nero di Tullio Russo m di Bruno Giri

Nel fare il countdown del prossimo turno elettorale, previsto per il 15 e il 16 maggio e che interesserà ventitrè Comuni del Ponente, mi rendo conto che ai politici e agli amministratori di casa nostra di ulteriore tempo per voltare pagina ne rimane davvero poco, sempre che ce la facciano a superare questo primo test ormai, come Hannibal, “ad portas”. “Cercate di fare in fretta a cambiare le cose prima che le cose cambino voi”, è il leitmotiv che da diversi mesi tutti i giovedì sulle colonne dell’Eco della Riviera sussurro a una lunga fila di paracarri, nell’illusione che almeno qualcuno di loro ogni tanto decida finalmente di darsi una mossa. Finora avrei ottenuto un risultato migliore se invece di usare il traslato di una cosa che è immobile per antonomasia mi fossi davvero rivolto a quelle pietre troncoconiche che una volta si piantavano ai margini delle strade e che ora sono quasi tutte sostituite da guardrails in acciaio. Il dubbio è sempre lo stesso: saranno loro a essere sordi o sarò io a dar corpo a ombre inconsistenti? Dubbio che a Taggia in questi giorni si è trasformato in certezza di fronte alla brutta piega che hanno preso gli ultimi avvenimenti sul parcheggio davanti alla ex Stazione di Arma: e la certezza è che sono loro ad aver fatto i sordi e che ora fanno i furbi. Tutto lo fa supporre da quando il 7 ottobre dell’anno scorso, sotto il titolo “A Taggia tutti hanno il mal di testa : i conti per i parcheggi di Arma non tornano” parlavo di mutui incassati al 100 per 100 per coprire lavori fermi al 40 per 100 e di acconti per l’acquisto di 120 box che non ci sono, e mettevo una pulce nell’orecchio di Vincenzo Genduso sussurrandogli maliziosamente: ”Ne devo dedurre che i quattrini devono aver preso un’altra strada ?” Nel timore di averlo beccato mentre dormiva o in

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Come nelle sceneggiate napoletane c’è “isso” (Gen

Vincenzo Genduso

Mario Manni

Lorenzo Barla

un momento di distrazione, il 28 ottobre di pulci gliene ho messe una manciata sotto il titolo: “Parcheggi ex-Stazione, Area 24 e Millenium: una storia scabrosa che irrita Taggia” ricordandogli che nel piatto scendevano lacrimoni grossi così, che il cantiere era deserto dal 10 agosto, che nelle tasche dell’impresa appaltatrice dei lavori non era entrato ancora neppure un euro e infine che a singhiozzare c’era anche “la legione di acquirenti dei box fantasma che hanno versato corposi acconti”. Visto che il paracarro non dava segni di vita il 9 dicembre ho fatto come Maometto: sono andato alla montagna e gli ho compilato la cartella clinica della situazione. Che consisteva, mi piace ricordarlo, in una “paralisi”, quella dei lavori, in una “sofferenza acuta”, quella dei cittadini ai quali era stato promesso un grande parcheggio a rotazione, una vasta area a verde attrezzato e la razionalizzazione della viabilità del centro, in uno “stato febbrile acuto”, quello dei creditori rimasti a

bocca asciutta, in “forti convulsioni”, quelle della società debitrice che in pochi giorni ha subito una metamorfosi da s.p.a. con capitale di € 7.460.000,00 in s.r.l. con capitale di € 80.000,00 per finire in un’altra s.r.l. con € 10.000,00 di capitale sociale, in una “forte emorragia”, quella di una grande quantità di danaro che è sparita, si parla di almeno € 8.240.000,00 mal contati, e infine nel pericolo di “gravi complicazioni”. Pronostico che sintetizzavo con queste parole nell’imminenza delle Festività Natalizie: “Devono essere sopraggiunte serie complicazioni se sento piangere fornitori, cottimisti, subappaltatori, promissari di box auto e immagino lo stesso staff tecnico, tutti senza panettone”. Da allora sono trascorsi cinque mesi e quando avevo ormai rinunciato a sussurrare al paracarro di Taggia e la mia attenzione era rivolta a quello successivo, ecco che qualcuno apre gli occhi e fa finta di essersi svegliato proprio in quel momento, qualcun altro scopre l’acqua

calda, qualcun altro ancora cade dalle nuvole e tutta la squadra si mette a giocare in contropiede nel timore, penso io, di dover fare i conti con una folla inferocita e di finire come Ben Ali, Mubarak e Gheddafi. Eh sì, perché nel frattempo la pattuglia dei dolenti è diventata un battaglione e presto sarà un reggimento, con i negozianti, gli esercenti e gli albergatori pesantemente penalizzati da una situazione che dietro le speranze e le illusioni suscitate dallo spostamento a monte della linea ferroviaria e dalla creazione di un parco costiero, si trascina da un decennio con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ne è venuta fuori la riedizione nostrana di un classico della sceneggiata napoletana, “isso essa e ’o malamente”, con Genduso nella parte del Sindaco faticatore, ingenuo e all’oscuro di ciò che avviene nella sua alcova quando lui è chino a zappare “notte e ghiuorno”, con Area 24, nelle vesti della moglie malafemmina fedifraga e con Millenium nel ruolo dell’amante, un

Antonio Semeria

Gianni Giuliano

Gianni Berrino

guappo che per amore suo è diventato “guagliune ‘e malavita”. Completa l’acquerello napoletano un crocchio di comari che fino a ieri voltavano la testa dall’altra parte, e tra loro primeggiano Confindustria e gli Edili, e che ora invece di prendersela con Millenium Holding e con chi c’è dietro se la prendono, peraltro non senza ragione, unicamente con Russo e Area 24 e nelle interviste sui giornali si esprimono come vaiasse del Rione Sanità: ”Mettiteve scuorno, sputateve ‘n faccia, uommene ‘e niente”, dimenticando la gratitudine per gli ottimi affari fatti a suo tempo sulla pista ciclabile da un ex presidente dell’associazione di categoria. Ma alla fine lo schema resta sempre quello che descrivevo sull’Eco della Riviera il 7 ottobre scorso a proposito di un ménage à trois con una società offshore, cioè il triangolo passionale, figura geometrica che però in quella occasione non avevo chiesto in prestito a Mario Merola ma a Renato Zero. Per farmi capire non c’era di meglio che mettere in bocca scherzosamente a Mario Manni un refrain del Capo dei Sorcini che l’assessore all’urbanistica canticchiava al primo cittadino in versione di marito “cornuto e contento”, refrain che suonava così: “Il triangolo no, non l’avevo considerato, d’accordo ci proverò, la geometria non é un reato, garantisci per lei, per questo amore un po’ articolato...”. Però, adesso che i nodi sono venuti al pettine, la musica e le parole cambiano e sulle disgrazie altrui non è più permesso ridere. E allora chiederò in prestito a Genduso & C. questa volta non un motivetto sul quale scherzare ma lo slogan “E’ tempo” col quale nel 2007 la rossa brigata aveva intitolato la sua lista civica. “E’ tempo”, dico io, che la gente sappia come stanno veramente le cose, ma a


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mette in crisi il Pdl alle prossime elezioni comunali

nduso-lavoratore), “essa” (Area 24-moglie fedifraga) e “malamente” (Millenium-guappo)

Tullio Russo

Claudio Vaniglia

doverlo sapere non ci sono solo i taggiaschi, perché di paracarri sordi e furbi è disseminata la Riviera e alcuni di loro spuntano come funghi proprio in questa stagione ai margini della pista ciclabile e sulla sua proiezione ideale fino a Imperia e oltre. Ma, come è giusto che sia, partirò da Taggia per ricordare che circa quattro anni fa, per l’esattezza il 25 luglio 2007, il Consiglio comunale ha approvato il parcheggio, e precisamente il progetto e la convenzione proposti da Russo e Area 24, su relazione dell’assessore ai lavori pubblici Massimo Alberghi e con i soli voti della maggioranza perché l’opposizione di centrodestra, che nelle precedenti tornate amministrative con Gilardino aveva fatto le uova e le aveva covate e con il cuoco Barla le aveva rotte, ora che il sindaco Genduso faceva la frittata si era prudentemente defilata uscendo dall’aula e l’unico voto contrario era quello di Massimo Bolla, costola dissidente del centrosinistra. Uno potrebbe chiedersi: ma perché a relazionare c’era l’assessore ai lavori pubblici Alberghi e non quello all’urbanistica Manni, visto che si trattava di una pratica urbanistica ? La risposta è semplice: perché la convenzione prevedeva tutto quel bendiddio di opere pubbliche che dicevo prima e che hanno funzionato da esca sull’amo al quale come tante bughe hanno abboccato commercianti, albergatori, esercenti

e popolazione plaudente, sapientemente indottrinata dal Sindaco-psicologo sul suo lettino di Villa Boselli. Ma quello che “è tempo” che si sappia non è tanto come “isso” ha sposato “issa” e chi è stato il compare d’anello, quanto invece come e quando sulla scena è apparso “’o malamente” e soprattutto chi gli ha fatto da mezzano. La risposta questa volta ce la dà direttamente l’ingegner Russo di Area 24 con una sua missiva standard indirizzata nell’agosto 2007 a pochi intimi tra i quali Millenium Capital Holding Italia s.r.l. e che ha questo incipit: “Si fa seguito al preavviso di vendita, pubblicato su “Il Sole 24 Ore” del dicembre 2005 dell’area in oggetto e alla Vs. dichiarazione di interesse, per richiedere, ancorché in parziale modifica a quanto previsto nel precedente avviso, formalmente un’offerta economica di acquisto, rappresentando quanto segue” e seguiva la descrizione dettagliata del progetto e della convenzione approvata qualche settimana prima, il 25 luglio, dal Consiglio comunale di Taggia. Facile dedurre che fin dal periodo compreso tra il 19 dicembre 2005 e il 30 gennaio 2006 “’o malamente” rispondendo all’invito pubblicato dal quotidiano di Confindustria aveva messo gli occhi su “issa” e questa sottolineatura è importante per tutta una serie di ragioni. Una di queste è scoprire chi finora ha fatto il sordo e continua a farlo e chi ora fa

il furbo, e qui ci sono alcuni punti fermi. Intanto, il “Preavviso di vendita immobili mediante asta pubblica” è stato deliberato dal cda di Area 24 il 19 dicembre 2005 e riguardava sei lotti compresi tra Ospedaletti e San Lorenzo al mare e due di questi – il quinto e il sesto – consistevano in due interventi, già all’esame dello Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di Taggia, uno per 146 parcheggi interrati e l’altro per 318 dei quali non meno di 44 con vincolo di destinazione a rotazione, e la “parziale modifica” alla quale faceva riferimento l’incipit di cui sopra consisteva nella loro fusione in un unico intervento, appunto quello che un anno e mezzo dopo sarà approvato dal Consiglio comunale. Il bando ha avuto ampia diffusione su ogni cantone, sui quotidiani e su internet e dunque da almeno 18 mesi tutti sapevano che Area 24 non avrebbe fatto l’operazione in prima persona ma l’avrebbe girata a un terzo acquirente del sottosuolo, cioè che tra “issa” e “isso”, che all’epoca era ancora Barla con Alberghi assessore, ci sarebbe stato “l’altro”, dunque che il rapporto sarebbe stato triangolare e non rettilineo. E poi alle comari di Confindustria secondo le quali “sarebbe stato sufficiente inserire nel bando che a realizzare il parcheggio fosse un’impresa costruttrice di opere civili e non una finanziaria di partecipazioni immobiliari” non risponderò come l’altro giorno il TAR

ha scandalosamente risposto a Strescino e Caltagirone: “Ma che bando e bando, di che state cianciando?”. Preferisco usare argomenti seri. Il primo è che Area 24 firmataria della convenzione 10 settembre 2007 col Comune, intestataria del permesso di costruire rilasciato il 13 dicembre 2007 dal Comune e portatrice al Comune delle relative garanzie ha dovuto necessariamente chiedere al Comune di volturare tutte e tre le posizioni in capo a Millenium Holding. Ed era il Comune, cioè Genduso, Alberghi e Manni, in quella occasione a dover compiere una fondamentale valutazione “intuitu personae”, cioè se “l’altro”, il subentrante, senza essere ancora “o malamente”, aveva però i necessari requisiti. Per informarsi bastava una capatina informatica, un clic, e per pararsi il sedere portare tutto in Consiglio comunale, e questo colpevolmente non è stato fatto. Il secondo argomento smentisce che Area 24 continui ad essere proprietaria delle aree dove veniva effettuato l’intervento, che a tutti gli effetti consiste in una normalissima operazione privata: con atto Donetti 28 dicembre 2007 la società a prevalente partecipazione pubblica ha ceduto a Millenium Capital Holding Italia s.p.a. il diritto perpetuo di superficie in sottosuolo per 7.710 metri quadrati di cui 1910 fuori terra, 970 dei quali a destinazione commerciale. Di pubblico sono rimaste solo le opere “in pectore”

Claudio Burlando

Sandro Biasotti

messe sull’amo come esca per le bughe: in sottosuolo il parcheggio a rotazione che non c’è, in soprassuolo il verde attrezzato che non c’è e la viabilità pubblica che è rimasta la stessa tranne l’obbrobrio del pontino di Sant’Erasmo. Solo per queste opere ancora in grembo a Giove si può parlare di appalto, di capitolato e di cronoprogramma, come del resto è specificato nell’atto Donetti sotto il titolo “patti e condizioni”. Come si vede, la sottolineatura che “o malamente” sia comparso sulla scena con una “dichiarazione di interesse” fin dal gennaio 2006 lascia intendere tante cose, sulle quali magari mi intratterrò in futuro, ma per ora mi basta annotare qualche strana coincidenza. Per esempio solo sei mesi prima, il 24 maggio 2005 lo “spoil system” aveva rivoluzionato il precedente Consiglio di Amministrazione di Area 24, mandando a casa il presidente Antonio Semeria e il suo vice Leopoldo Sdino e salutando l’arrivo dell’ingegnere Tullio Russo, dirigente statale a Genova, e di Carmen Lanteri, architetto di area D.S. ora P.D., e mettendo al posto di Gianni Giuliano e di Giovanni Berrino le “new entry” Dario Biamonti anche lui D.S. ora P.D. e Claudio Vaniglia dei Verdi, con Achille Tori in rappresentanza del socio CARIGE e Gianni Gaggero del socio Regione Liguria Un’altra fortunata coincidenza che porto ad esempio è il cambio della guardia in Regione con l’arrivo del Governatore Burlando al posto di Biasotti il 5 aprile 2005. Come stupirsi che una società offshore nata pochi mesi prima, esattamente il 26 novembre 2004, con mamma e papà in Lussemburgo, abbia incontrato madrine e padrini tanto autorevoli quanto amorosi? In fondo, come dicono a Napoli e come ben sa Berlusconi che proprio là ne ha una adottiva, le “creature sono piezz’e core” .

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giovedì 10 marzo 2011

IN PRIMO PIANO FLASH DEL PONENTE LIGURE

Partono numerosi lavori pubblici a Ventimiglia e sulla pista ciclabile torna la luce

SANREMO: Oggi alle 10 Jeannine Rombi, malata di cancro, verrà ricevuta dal sindaco Zoccarato e si recherà in comune in ambulanza. Ma dal gabinetto del sindaco, avrebbero detto che in Comune in ambulanza non ci si può presentare...

GENOVA: Felicitazioni per Pamela Pepiciello che si è laureata in D.A.M.S. lunedì 7 marzo con una tesi sul balletto Sylvia, l’Aminta di Tasso in versione danza.

VENTIMIGLIA: domani alle 21 al circolo Pasolini primo congresso di sinistra ecologia e libertà intemelia. Nella foto D’Eusebio, referente di SeL Ventimiglia.

ASL: il dirigente Antonio Rossi verrà trasferito? Inizia ad impazzare il ‘toto-nomi’.

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SANREMESE: sconfitta a Casale per 2a1, in un match molto nervoso da ambo le parti. Giochi aperti in fondo alla classifica che vede la ‘Sanre’ penultima. Tra tre giorni arriva la Valenzana al ‘Comunale’, per un’altra ‘finale salvezza’...

SANREMO: a partire dalla prossima settimana ci si potrà sposare a villa Zirio anche la domenica. La decisione è stata presa dall’assessore Il Grande, costo per la cerimonia 250euro.

VENTIMIGLIA: al via grandi, medie e piccole opere pubbliche che vedranno coinvolta tutta la città. “Cosi cambiamo la città”, ha detto Scullino. Nuovo arresto per evasione nei confronti di Kaies Bohli, 33enne ai domiciliari per spaccio di droga. Gli agenti lo hanno nuovamente trovato fuori casa.he.

SANREMO: Torna la luce sulla ciclabile, grazie al sollecito dell’assessore Solerio. In arrivo 300mila euro dai fondi ex apt.

SANREMO: sequestrato yacht da 2milioni di euro, nell’ambito di un’indagine per furto e truffa che ha visto finire nei guai una coppia di affaristi inglesi.

BORDIGHERA: I carabinieridi si erano recati per una notifica in una palazzina di via Garnier. Paola Moreno 34enne mentre scendeva le scale è sbiancata davanti ai militari. 150 gr di eroina, 1 gr di cocaina, alcuni gr di hashish e tutto l’occorrente per lo spaccio, sono stati sequestrati. La donna è stata arrestata e processata per direttissima.


Attualità

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giovedì 10 marzo 2011

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Il ritorno di Claudio Scajola L’ex ministro Claudio Scajola sarebbe pronto ad un ritorno in campo. Questa la notizia (pubblicata dal Corriere della Sera) che negli ultimi giorni sta rimbalzando da giornale a giornale e da tv a tv. L’interessato al momento non conferma, ma nemmeno smentisce, lasciando campo fertile per congetture e previsioni. Scajola, dimessosi lo scorso 4 maggio, in seguito allo scandalo dell’oscuro pagamento della sua casa romana, potrebbe rientrare nelle fila del Pdl con il ruolo di coordinatore, un ruolo importante e fondamentale per gestire una eventuale campagna elettorale. Ad incrementare queste voci, il fatto che recentemente l’ex ministro allo Sviluppo economico, avrebbe avuto un lungo incontro con il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Che sia stata l’occasione giusta per pianificare il ritorno? Al momento non è dato saperlo. Sempre al quotidiano milanese avrebbe confidato che se alla fine non gli verranno riconosciute colpe per l’episodio sopra citato, non vedrebbe impedimenti a tornare. Sicuramente, se l’indiscrezione dovesse tramutarsi in realtà, molti sindaci e consiglieri regionali qui in Liguria, farebbero i salti di gioia. È indubbio infatti che ai militanti del Pdl, soprat-

Patrizia Ercolano

Simone Rizzitelli

Mirella Crocetta

Claudio Paternostro

tutto qui nel ponente, dopo le dimissioni di Scajola, siano tremate un po’ le gambe. Il ministro, ricordiamo le sue origini imperiesi, ha sempre avuto un occhio di riguardo, nel senso più legale e trasparente del termine, per la sua terra natia e inevitabilmente il suo ritiro dalle scene, ha lasciato un certo vuoto in termini di appoggi ai vari “scajolini”. Ma se i suoi collaboratori saranno entusiasti della notizia, quale potrebbe essere la reazione da parte degli elettori? “Scajola ritorna! È dov’è

la notizia? Ho come la sensazione che in realtà non se ne sia mai andato” dichiara Patrizia Ercolano e prosegue: “Inutile fare gli gnorri, l’ombra dell’ex ministro, soprattutto da queste parti è sempre stata molto presente. Sicuramente è stato più furbo di tanti altri, i quali nonostante gli scandali fanno finta di niente e proseguono come se nulla fosse successo. Lui per lo meno visto quanto gli stava succedendo intorno ha deciso di dimettersi, ma secondo me avrebbe fatto meglio a mantenere questa linea, o per lo meno che si fosse limitato a restare dietro le quinte come ha fatto in questi ultimi mesi”. Opinione condivisa da Claudio Paternostro: “Si parla tanto di ringiovanire la classe politica e poi alla fine sono sempre le stesse facce che girano. Ogni tanto qualcuno sparisce per un po’, ma è soltanto un’illusione perché prima o poi tornano sempre. Quando Scajola ha dato le dimissioni mi ha stupito positivamente. Se tutti i politici che sono indagati o accusati di qualunque reato, dessero le dimissioni, la classe politica si rinnoverebbe per forza, perché tutti quelli che ci sono ora, sia di destra che di sinistra,

L’Asl1 Imperiese sciopera l’11 marzo Uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie private e pubbliche, compresi i comparti del Pubblico Impiego interessa nella giornata dell’11 marzo e per tutta la durata del turno di lavoro l’Asl1 Imperiese. Nell’Azienda Unità Sanitaria Locale 1 Imperiese l’agitazione interessa pertanto tutti i dipendenti del Comparto e tutto il personale dirigenziale. Tuttavia negli Ospedali e nelle Strutture Territoriali, viene rispettata, a norma di legge, la garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, per ridurre il più possibile eventuali disagi alla cittadinanza . In particolare negli ospedali è garantita la normale attività dei Reparti di Emergenza, Dialisi e Pronto Soccorso; negli altri reparti sono garantite le prestazioni di urgenza, mentre l’attività programmata e prenotata potrebbe subire interruzioni o sospensioni; nei servizi del territorio ed Rsa invece sono garantite le prestazioni d’urgenza e quelle assicurate nei giorni festivi nei Servizi.

ducia”. “Ci sono tanti altri che hanno fatto e fanno di peggio eppure rimangono incollati alla loro poltrona” afferma Mirella Crocetta. “quindi colpevole o no Scajola può tranquillamente tornare nel mondo della politica. Per lo meno lui qualcosa ha fatto ed il suo peso qui in Liguria si sentiva eccome. Ho capito e condiviso la sua scelta di lasciare in un momento difficile, ma ora capisco in pieno la sua volontà di tornare”. Tornerà, non tornerà? Alcuni se lo augurano altri fanno gli scongiuri, ma al momento non resta che riciclare la margheritina di “m’ ama, non m’ama” e chiedersi “Scajola sì, Scajola no”. Alessio Pastorelli

I “fedelissimi” sperano, altri fanno gli scongiuri che di centro se ne dovrebbero andare a casa. Oltre a preoccuparmi per il tipo di persone che ci governa, mi domando quale credibilità il nostro stato possa avere nei confronti degli altri Paesi”. Di tutt’altro avviso Simone Rizzitelli: “Se davvero dovesse tornare, sarebbe un fatto positivo per tutta la Liguria e in particolar modo per la provincia di Imperia. La vicenda che lo ha visto coinvolto, a mio avviso, è più una questione di ingenuità che di malafede, sempre che poi risulti colpevole di qualcosa. Tra tutti quanti è uno dei politici che nonostante tutto mi ispira più fi-

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giovedì 10 marzo 2011

Dalla Francia con amore: “ti faccio fuori e poi scappo”

Il caso Samira

Le spara, ma non fa i conti col destino

Tentato omicidio con aggravante della premeditazione. E’ l’accusa che si vedrà piombare addosso Mael Combier, il giovane francese di 22 anni, che ha sparato a bruciapelo alla sua ex compagna Samira Ben Saad e che, vistosi braccato in tutta Europa, si è consegnato alla Gendarmerie. Nella confessione è proprio Combier che accusa Samira di averlo fatto minacciare di morte dalla sua famiglia, avendo lei scoperto un’altra donna. Sarebbe stato questo il motivo che lo avrebbe spinto ad acquistare la pistola calibro 7,65 per proteggersi. Per la procura di Imperia invece questo aggrava la sua posizione e il pm Maria Antonia Di Lazzaro, ha chiesto e ottenuto il mandato di arresto europeo rendendo così superflua la richesta di estradizione. Infatti, in base alla Convenzione di Shengen, ‘il giudizio espresso in un paese membro o nell’altro vale per tutta la Comunità, sarà quindi solo da stabilire dove sarà tenuto il processo, se a Imperia o a Valence, dipende chi sarà più rapido nella procedura, anche se, presumibilmente avverrà in Francia. Intanto le condizioni di Samira migliorano ogni giorno, riesce a parlare e a rispondere a domande semplici e, in attesa della valutazione da parte dei neurochirurghi su un nuovo intervento nel tentativo di rimuovere il proiettile rimasto a pochi millimetri dal cervelletto, i suoi genitori avrebbero espresso il desiderio di farla trasferire in elicottero all’ospedale di Lione.

Tagliati i fondi regionali, Circopaese a rischio “Circopaese” è senza dubbio la festa più originale della provincia di Imperia divenuta nel corso degli anni un appuntamento fisso per tantissime famiglie di tutta la provincia di Imperia e non solo. Da quest’anno, però, rischia di sparire a causa della “crisi”. L’associazione culturale San Marco, promotrice e organizzatrice dell’evento, si è vista tagliare i fondi stanziati dalla Provincia e dalla Regione, che da oltre vent’anni contribuivano alla realizzazione della festa che si svolge il primo maggio a Civezza. “Circopaese” nel corso degli anni ha ospitato artisti come: Raul Cremona, Tony Binarelli, Enzo Gentile, Franco Neri, Flavio Oreglio, Massimo Ballani, Andrea Di Marco, Marco Cadorna e molti altri. Lo scorso anno si sono recate a Civezza circa 5000 persone e le previsioni per quest’anno sono ancora più promettenti. Anche il sindaco di Civezza, Giuseppe Ricca, è sceso in campo per salvare la festa dichiarando: “Cerchiamo degli sponsor che possano far continuare a vivere Circopaese,una festa provinciale di alto livello che sarebbe imperdonabile farla morire”. Il termine ultimo per permettere la riuscita della manifestazione è il 10 marzo. Per info chiamare il comune di Civezza al 0183.930190 o mandare una e-mail a info@comune.civezza.im.it.

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A Taggia la “Settimana con la Sindone” Tutto pronto per l’esposizione di una copia fotografica della Sindone in scala al vero dopo i restauri del 2002. La mostra sarà accompagnata da una mostra sulla Sindone composta da 22 pannelli sulla storia e su tutti gli studi effettuati sul Sacro Lino. Sarà un’occasione importante per chi non ha potuto ammirare l’ultima esposizione della Sindone lo scorso 2010, soprattutto le persone anziane e i bambini delle scuole. L’Oratorio resterà aperto, dal 19 al 27 marzo, tutti i giorni della settimana dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle ore 18. Saranno sempre presenti

dei confratelli che si occuperanno dell’accoglienza dei visitatori e li accompagneranno nella visita della mostra e nella visione della copia fotografica della Sindone. Il programma della settimana sarà il seguente: Sabato 19 marzo alle 20 e 45 inaugurazione dell’evento presso l’Oratorio della SS. Trinità di Taggia, recita del S.Rosario meditando i misteri dolorosi. Parteciperanno rappresentanti delle Confraternite di Ceriana che animeranno la funzione con i canti tradizionali della Settimana Santa.

Don Antonio Arnaldi Nella mattina e nel pomeriggio di giovedì 24 e venerdì 25 la visita sarà privilegiata ai ragazzi delle scuole elementari e medie del comprensorio scolastico di Taggia ed Arma.

L’on. Minasso, Poli e la Fondazione della Libertà Presso il Ristorante del Golf Club degli Ulivi in Sanremo, il 4 marzo, con una vasta partecipazione di simpatizzanti, esponenti politici e della stampa locale, si è svolto un incontro conviviale promosso dalla Fondazione della Libertà per il bene Comune. Ospite d’onore l’on. Riccardo Migliori vice presidente dell’assemblea Osce (organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e Presidente della Delegazione italiana presso l’Osce. La Fondazione, nata nel 2010 su iniziativa del Ministro on. Altero Matteoli Presidente nazionale e dell’on. Eugenio Minasso vicepresidente, ha una sua connotazione squisitamente culturale. Non vuole e non deve essere un partito politico nè una sua componente, bensì una officina aperta a idee, iniziative che stimolino, per il tramite della cultura, il confronto ed il dialogo. Oggi le Fondazioni sono una necessità, un polo di aggregazione di intelligenze, di volontà e di partecipazione. A dirigere la Fondazione in veste di Presidente provinciale è stato chiamato il dott. Dino Poli.

Bruno Barberis Venerdì 25 Marzo alle 20 e 45 Via Crucis con la Sindone guidata da Don Antonio Arnaldi assistente ecclesiastico della Confraternita e dal Prof. Bruno Barberis Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino. Sabato 26 Marzo alle 20 e 45 Conferenza sulla Sindone del Prof. Bruno Barberis Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino, il tema della conferenza sarà “ Il caso Sindone non è chiuso”. Domenica 27 Marzo alle 11 S. Messa di conclu-

sione dell’evento celebrata da Don Antonio Arnaldi Parroco della Parrocchia dei Santi Giacomo e Filippo Apostoli di Taggia e Assistente Ecclesiastico della Confraternita. Domenica 27 marzo Pomeriggio di Spiritualità Interdiocesano per le Confraternite, parteciperanno le Confraternite della Diocesi di Ventimiglia San Remo e della Diocesi di Albenga Imperia. Il momento di catechesi sarà tenuto da Sua Eccellenza Mons. Alberto Maria Careggio Vescovo Diocesano.

Ventimiglia La Caritas Intemelia a sostegno dei bisognosi A partire dalla metà del mese di marzo la Caritas Intemelia in collaborazione con la Regione Liguria (che cofinanzia il Servizio) ed il Distretto Socio Sanitario Ventimigliese, darà il via all’inizio dell’attività di un’unità mobile (riconoscibile da targhe apposte ai lati dell’autovettura) con a bordo un educatore ed un volontario dell’associazione che distribuiranno, per almeno una sera la settimana (ore 21-23), coperte, vestiario (guanti, sciarpe, cappelli), bevande calde in favore di persone senza dimora che pernottano per strada.

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SCHEDA RACCOGLI “POLLINI” A

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Leggi L’ECO e vinci un maxi uovo di Pasqua

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Trova i Pollini e vinci il MegaUovo Che Pasqua sarebbe senza “La caccia ai Pollini” de L’Eco della Riviera? I “Pollini” all’interno del giornale ti permetteranno di premiarti, di avere grandi sorprese, di vincere anche tu un mega uovo al cioccolato. Ritaglialo e incollalo sulla scheda apposita interna al giornale. L’ECO, in collaborazione con l’ipermercato Leclerc di Arma di Taggia, per il terzo anno consecutivo farà felici i nostri lettori più affezionati. Chi riuscirà a collezionare più “pollini”, riceverà premi fantastici. Lo scorso anno ha vinto la signora Franca Scarella che ha collezionato ben 1.330 Pollini. La signora Scarella, nostra carissima lettrice aveva vinto l’uovo da 10 chili e, con un gesto di grande generosità, l’aveva donato ai piccoli ospiti dell’Istituto della Comunità Educativa padre Giovanni Semeria di Coldirodi, gestito dalle suore della Sacra Famiglia. Nella foto il momento della consegna con la direttrice di Imperia Tv. Com’è fatto un “Pollino”? E’ semplice, guarda sotto la foto, eccolo. Il tuo compito sarà cercarli all’interno del giornale e trovarli. La caccia è aperta. Che aspetti? Ritaglia i “Pollini” all’interno de l’Eco, quest’anno il vincitore potresti essere tu!

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Imperia PlayRock “boiccotati” a Imperia ma il loro sound continua

Singolare vicenda quella successa a Imperia Porto Maurizio, nel bar Lotus Pub, la band Playrock non ha potuto suonare perché l’inquilino del piano di sopra protestava per il “rumore”. Non era neanche tardi, erano le 21.30 ma non si è potuto fare niente, la band non si è esibita. I Playrock chiedono scusa a chi era nel bar e che quindi non ha potuto sentire la loro musica, ma non tutto è perduto. La prossima data della band è prevista venerdì 11 marzo a San Bartolomeo al Mare nel locale “La Pinta” alle ore 10.00. I Playrock sono Riccardo alla chitarra, Stefano alla batteria e Matteo alla voce.

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Sorridi con Riverso


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IMPERIA Il Tar salva il Porto e gli altri graziano il Comune La tanto attesa sentenza del Tar, inerente lo scalo turistico, è arrivata. Quella del tribunale amministrativo regionale non è stata solo una sospensione della revoca demaniale nei confronti della Porto di Imperia Spa, ma una “Sentenza breve”. Il tribunale non ha sospeso il provvedimento, ma lo ha annullato “ex tunc”. Ciò significa che è come se non fosse mai stato pronunciato. Una decisione che è stata accolta con entusiasmo dall’amministrazione comunale e con scetticismo e delusione nelle file dell’opposizione. Nel frattempo, non si è fatta attendere la reazione della società Acquamare, di proprietà dell’imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone, azionista per un terzo, insieme al comune e ‘Imperia e sviluppo’, della Porto di Imperia Spa. Caltagirone ha avanzato la richiesta di un risarcimento danni, nei confronti del comune, per una cifra di 300 milioni di euro. Una cifra spropositata per le casse comunali. È stato quindi organizzato subito un incontro, in Comune, tra le parti interessate, ovvero il sindaco Strescino, il vicesindaco Leone, l’assessore Falciola, Cozzi Parodi, Camillo Caltagirone e Francesco Bellavista Caltagirone. Un meeting che secondo alcuni si è concluso in “tarallucci e vino” accontentando un po’ tutti quanti. Il Comune infatti non impugnerà la sentenza del Tar davanti al Consiglio di Stato e Acquamare Srl rinuncerà ai 300 milioni di euro come risarcimento dei danni subiti (soprattutto di immagine). Un sospiro di sollievo a cui ne è seguito subito un altro. Infatti sulle casse comunali gravava anche la “nube” della parcella di 300 mila euro spettante all’avvocato Umberto Giardini, il quale ha rappresentanto in giudizio il Comune nel ricorso al Tar. Una cifra sicuramente più contenuta, rispetto a quella che era stata richiesta da Caltagirone, ma comunque in grado di mandare le casse comunali k.o. Alla fine, si è raggiunto l’accordo a 50 mila euro. Insomma, il secondo miracolo, che l’amministrazione si augurava, è avvenuto, in quanto dei paventati 300 milioni e 300 mila euro ne dovrà pagare “soltanto” 50 mila. Alla Porto Spa, vi è anche aria di rinnovamento. Tra gli uscenti dal Cda della società vi è proprio Caltagirone, per la parte privata, mentre per quella pubblica, il Comune sostituirà i suoi attuali rappresentanti, il presidente Calzia e il consigliere Rommelli. Per quanto riguarda i nomi delle new entry si dovrà aspettare la prossima puntata. A.P.

Il sindaco è soddisfatto dei risultati Il sindaco Strescino “Siamo soddisfatti dei risultati e degli accordi raggiunti. Ora aspettiamo che i lavori riprendano il più velocemente possibile. Da parte mia – conclude il Sindaco Paolo Strescino – ritengo di aver agito coerentemente per tutelare gli interessi della città. Al momento qualsiasi ulteriore mia dichiarazione è prematura. Le prospettive appaiono diverse. C’è solo da augurarsi che il buon senso finisca per prevalere, al di là di polemiche e strumentalizzazioni che, purtroppo, hanno caratterizzato esageratamente anche questa fase dell’iter portuale”.

Caltagirone benefattore? Solo “musse” Giordano, consigliere provinciale del Pd: “Adesso c’è qualcuno che vuol farci credere che un altro romano, imperatore anche lui, ma del mattone, Caio Francesco Caltagirone, vuole così tanto bene alla città di Imperia che non solo è disposto a svenarsi per costruire il più bel porto del mediterraneo (Ave o Caio) ma che rinuncia anche a 300 (diconsi trecento) milioni di euro di risarcimento, che praticamente ha già in tasca. L’imprenditore, infatti, ieri ha dichiarato “Voglio bene alla città e non chiederò i danni al Comune”. E questa sinistra, sempre la solita, che va a cercare il pelo dell’uovo anche di fronte a cotanta generosità!! Quello che conta è il fine, non stiamo a sindacare sui mezzi. Ecco, questo è il messaggio che il centrodestra vorrebbe far passare. Ma nu cuntamu de musse”!

Il vero vincitore sono io!!

Caltagirone: “Siamo pronti a ripartire immediatamente per completare l’opera nel suo complesso”e sulla decisione del funzionario Lunghi: “una scelta abnorme e fondamentalmente illegittima”.

“Hanno vinto solo una battaglia” Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia: “Il giudizio del Tar è stato di merito ed ha annullato la sentenza di decadenza della concessione demaniale firmata dall’ing. Lunghi. La sentenza del Tar di primo grado ha detto che i problemi sollevati dall’ordinanza dell’ing. Lunghi, non sono sufficienti per la decadenza della concessione. Ciò non vuol dire che tale pronunciamento significhi una assoluzione generalizzata né per l’operato della Porto di Imperia né per quello del Comune”.

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Imperia

Il carnevale e la Meglio Gioventù di Villa Viani

Una magnifica giornata di sole e divertimento a Villa Viani con grandi e piccini protagonisti. Torna il carnevale a Villa Viani, in piazza, In t’u Cian. Qui dalle 14 si è vista una serie di eventi che hanno divertito tutti, ma in primo luogo i bambini. Certo, anche i bambini cresciuti, qualcuno decisamente fuori scala... ma se ne sono viste di tutti i colori. Da ricordare la comparsa persino di un “carro” trainato, che riproduceva una ambigua dimora... mascherata di mimosa e tappezzata di vecchi manifesti con i prezzi, le “marchette” delle case di tolleranza, era abitata da personaggi davvero equivoci. La meglio gioventù di Villa Viani, in una parola. Azzecatissimi e molto elaborati anche tanti costumi, con vere e proprie favole che si sono replicate all’interno di singole famiglie. Alice nel paese delle meraviglie, Cappuccetto Rosso con il lupo mannaro, Biancaneve (senza nani), più tutti i bambini, assolutamente credibili. Sono giunte persone da altri paesi, vicini e meno vicini e neoresidenti. La Pro Loco ha mostrato la sua solita capacità organizzativa. La kermesse è terminata con una grande merenda dolce e salata, con un’annaffiata di bevande, thé caldo e cioccolata. La piazza ora riposa in attesa di nuovi grandi eventi, in preparazione per quest’anno...

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Capannone della discordia: è bagarre In questi giorni si è discussa anche la questione del “famigerato” capannone, sempre inerente il nuovo porto turistico imperiese. Il Dipartimento Pianificazione Territoriale e Urbanistica ha rilevato che il capannone in questione è stato realizzato in maniera parzialmente difforme dal progetto iniziale. La Porto di Imperia Spa aveva chiesto già in precedenza se vi fosse la possibilità che queste variazioni potessero venire accettate. La decisione dell’organo regionale ha dato esito negativo a questa richiesta. La motivazione è riconducibile al fatto che l’impatto del tetto realizzato con copertura piana anziché curvilinea come da autorizzazione paesaggistica, pur nel sostanziale mantenimento della quota di colmo, ha modificato l’impatto del fabbricato nel confronto con il più ampio contesto portuale, rendendolo molto più visibile rispetto al progetto approvato. Anche questo caso ha dato il via a dichiarazioni opposte, tra maggioranza ed opposizione. A.P.

Il vicesindaco Rodolfo Leone fa il pompiere, basta litigi “E’ troppo tempo ormai – ha detto Leone – che questa vicenda va avanti, provocando polemiche spesso strumentali. Che il capannone fosse stato realizzato in maniera parzialmente difforme dall’autorizzazione a suo tempo ottenuta era arcinoto. I lavori eseguiti in difformità non rappresentano che una piccola parte del capannone, parte che può essere eliminata senza grandi spese, ripristinando il progetto originario. Ciò prescindendo da considerazioni astratte su dove stiano le ragioni ed i torti e rinunciando ad ulteriori osservazioni da parte della società. Per parte sua, il Comune sosterrà questa linea all’interno della Porto di Imperia SpA , nella convinzione che sia necessario, nell’interesse non solo del Comune, ma di tutti i soci, semplificare e ridurre il quadro dei contenziosi in essere”.

Paolo Verda e Giuseppe Zagarella: “L’abuso c’è, eccome” Paolo Verda e Giuseppe Zagarella consiglieri comunali Pd: “L’abuso sulla questione capannone c’è, inutile tentare di negarlo. Ora affermano che rimetteranno tutto in regola! Ci dovrebbero spiegare perché, invece di farci perdere tutto questo tempo, non abbiano con uguale sollecitudine provveduto a rimuoverlo 2 anni fa, evitando di creare danno alla città, agli operatori, alla cantieristica”.

Terzorio Dagmawi Yimer è cittadino onorario Il sindaco di Terzorio Giacomo Ferrari ha conferito la cittadinanza onoraria al rifugiato etiope Dagmawi Yimer che Aifo ha portato ad Imperia in un incontro con gli studenti del Ruffini e altre iniziative in collaborazione con Gruppo Medici Mente Guerra e Casa Africa. Dagmawi Yimer fuggì a causa delle violente repressioni di Addis Abeba nel 2005. Arrivato a Roma partecipò ad un corso di regia cinematografica, che da allora è diventata la sua professione. Ha partecipato alla realizzazione di diversi documentari, tra cui il più noto è “Come un uomo”. Il suo impegno professionale è volto principalmente alla realizzazione di lavori che hanno per tema il disagio e le sofferenze dei migranti e dei profughi.

Mario Donato e Paolo Montesano I vice coordinatori cittadini del pdl Mario Donato e Paolo Montesano: “ dopo la decisione del Tar, invece di prendere atto di una sentenza chiara ed inequivocabile, certi esponenti della sinistra si arrampicano sugli specchi per cercare un’uscita dal cul de sac in cui si sono gettati, ed arrivano ad avanzare dubbi sulla magistratura che ha emesso la sentenza”.

Il 14 il Tar arriva in consiglio comunale Il 14 marzo ci sarà il consiglio comunale. Le tematiche principali riguarderanno ancora una volta la questione “porto” e la relativa sentenza del Tar. Una sentenza che ha riscosso non poche polemiche da parte dell’opposizione. Si prevede quindi una serie di dibattiti che potrebbero avere toni accesi. A.P.

Gazzano: “Avevamo ragione” Dice Alessandro Gazzano, capogruppo del PdL: “Avevamo perfettamente ragione a sostenere che la discussione in Consiglio comunale prima della sentenza sarebbe stato solo un chiacchiericcio che non avrebbe portato a nessun risultato. E a questo punto stigmatizziamo ancor di più l’indecoroso spettacolo – legittimato da una parte della minoranza - che abbiamo visto in Consiglio. La minoranza voleva un “processo in piazza” senza avere a disposizione gli elementi necessari. Ora li abbiamo e sappiamo anche che chi predicava la revoca della concessione demaniale lavorava “contro” la città.”

Indulgenza: “Non è ancora finita” Pasquale Indulgenza: “Non ci resta che accettare la decisione del Tar. Per parte nostra, attendiamo il Consiglio Comunale del 14 per tenere il confronto a 360° gradi che ci è stato brutalmente e pretestuosamente negato qualche settimana fa e, nel contempo, diamo appuntamento agli Imperiesi al convegno pubblico che terremo al Centro Culturale Polivalente, il 25 e 26 prossimi, quando parleremo in modo approfondito della portualità cittadina, ma anche di salvaguardia della costa e del litorale e di valorizzazione delle nostre risorse ambientali, nell’ottica di un sano sviluppo del territorio, non speculativo o a beneficio di pochi”.

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Sanremo

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SANREMO La sicurezza dovrebbe essere una priorità, invece... Alla luce di quanto è successo venerdì notte in un negozio del centro di Sanremo, a due passi dal Teatro Ariston, viene quasi spontaneo chiedersi se la nostra città si può ritenere sicura come vivibilità. Un attentato in una zona così visibile sembra quasi un atto di sfida alle forze dell’ordine. Ci sono telecamere che sorvegliano 24 ore al giorno tutto il centro, in teoria dovrebbero aver ripreso qualcosa. Abbiamo chiesto ad alcuni cittadini cosa ne pensano a proposito e se si sentono al sicuro grazie a questo presunto “grande fratello” a vigilare. Stefania Loffredo: “Considero Sanremo una città sufficientemente sicura; quei fatti gravi che succedono sono davvero pochi se confrontati con altre realtà. Per quanto riguarda le telecamere so che ce ne sono tante in centro, ma nelle zone periferiche mancano ed è qui che si dovrebbe anche intervenire. Se ci fosse anche meno menefreghismo da parte della gente, non ce ne sarebbe forse nemmeno bisogno”. Diversa l’opinione di

I numeri 43 telecamere, altre in arrivo

Stefania Loffredo

Bruno Marano Bruno Marano: “Sanremo non è per niente una città sicura! Ci sono le telecamere certo, ma evidentemente il sistema con cui sono gestite non funziona; non mi spie-

Patrizia Guillard go altrimenti che quando capita un fatto grave non si riesca quasi mai a risalire al o ai colpevoli. Mi hanno spaccato il vetro della macchina tempo fa per rubare delle confezioni di latte, in pieno centro. Le telecamere c’erano ma… non si è riusciti a risalire a nessuno. Servono così?” Patrizia Guillard: “L’unica zona che ritengo videosorvegliata è il primo tratto di via Matteotti, dove c’è il cuore dello shopping, infatti ci sono delle telecamere che controllano la zona; ma nel secondo tratto non ne vedo l’ombra che, come al solito, viene trascurato. Quando c’è stata la

In città ci sono 43 telecamere in tutto, concentrate, la maggior parte, nelle vie centrali e alcune nella città vecchia. Quelle che andranno per il controllo di chi getta i rifiuti sono in previsione ma non sono ancora state installate. Funzionano tutte tranne 2, che presto verranno aggiustate, e operano 24/7. L’impianto risale a 3 anni fa, costato in totale 500.000,00 euro; il grosso del costo è stato quello per la posa delle fibre ottiche. Durante il mese di Aprile sono previste altre telecamere. Tutte le telecamere sono collegate con la Questura, i carabinieri, la polizia e la capitaneria di porto. fiera dello shopping, poco tempo fa, mi hanno rubato due piumini in pieno giorno e ovviamente non è stato nessuno alla fine. Mancano anche nelle zone periferiche queste telecamere, e parlo di via Martiri, piazza Eroi, zone non troppo tranquille”. Qualcosa evidentemente non funziona nel sistema di gestione delle videocamere di sorveglianza che, sì sono

presenti ma non rendono per quello che valgono. E’ imminente l’installazione di altre apparecchiature ma se non c’è nessuno in grado di gestirle, sarà altro denaro sprecato? Insomma i sanremesi non si sentono per nulla tranquilli e tutelati e l’unico grande fratello rimane, purtroppo, quello della TV. Massimiliano Inferrera

Attentato in via Matteotti, ora basta Proseguono le indagini sull’attentato alla boutique “La Zebra” di via Matteotti, andata a fuoco all’alba di sabato scorso. Tre le telecamere installate nella zona: una all’inzio di via Matteotti, una dal teatro Ariston e l’altra proprio sopra il tabaccaio di fianco alla boutique; ed è proprio dai filmati visionati dalla polizia, nei quali si vedrebbero due individui all’opera, che si stanno svolgendo le indagini per poter identificare gli autori del gesto. Solidarietà è stata dimostrata da tutti i commercianti di Sanremo a Virginia Rosas, la titolare del negozio, e alla sua famiglia, inoltre è stato creato un gruppo su Facebook ‘Sosteniamo La Zebra di Virginia e Massimo che questi crimini finiscano’ che, al momento, conta già 212 iscritti. “E’ come se ci avessero colpito tutti”, dichiarano i commercianti che, oltre ad augurarsi che i responsabili vengano presto arrestati, chiedono un maggior controllo per la sicurezza del territorio. Intanto la Rosas avrebbe dichiarato che, non appena saranno terminati tutti i rilevamenti del caso da parte della polizia scientifica, coordinata dal pm Monica Supertino, e sarà ufficializzato il dissequestro del locale, sarebbe pronta a riaprire l’attività.

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Porto vecchio e S.Tecla, tra sogni a amara realtà

I cantieri bloccati sono un danno sia all’immagine che all’economia della città

La scorsa settimana abbiamo iniziato un discorso che a causa della sua mole di argomenti, è stato ritenuto opportuno trattare a puntate. Il filo conduttore è la mancanza di fondi che il comune ha per portare a termine, o per eseguire, i vari progetti che sono nati nel corso degli anni. Avevamo iniziato parlando di Pian di Poma e in particolare della pista di atletica che attende di essere terminata. Questa settimana torniamo a preoccuparci del Porto Vecchio e dell’adiacente Forte di Santa Tecla, un baluardo sorto nel 1755 e che nel corso dei secoli, è stato utilizzato in vari modi. Prima come presidio militare, poi come caserma ed in ultimo, fino a pochi anni addietro, come carcere. Più volte si è parlato di come recuperare e valorizzare la zona di Pian di Nave, per renderla più viva e soprattutto più sicura. Da tempo infatti, il forte e le aree adiacenti, in particolar

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modo nelle ore notturne, si trasformano da antico presidio genovese, a neo rifugio per barboni, drogati e spacciatori. Il recupero della zona, rientrerebbe nel progetto “Pignamare”, finanziato dalla comunità europea, con una partecipazione del 20% da parte del comune. Inoltre gli interventi riguardanti Luana Pinna e Alberto Serra il restauro del forte, Antonio Alberti dovrebbero essere a carico della Sovrintendenza agli abitanti e ai vari eser- piomba in un cupo silenzio, ai Beni Architettonici. centi del luogo non resta che lasciando la possibilità, a loIn questo caso i lavori attendere nuovi sviluppi, ma schi individui, di aggirarsi non partono per due moti- la pazienza sta per raggiun- indisturbati. Bisognerebbe vi: il primo, lo ribadiamo, gere il limite, come ci spiega cercare quindi un modo per le casse comunali piangono, Sandro Forcella: “La zona attirare cittadini e turisti duil secondo è il forte ritardo del Porto Vecchio torna a rante tutto l’arco dell’anno e che l’intervento sulla parte vivere solo d’estate e questo magari migliorare l’illumifinale dello scolmatore sta avviene grazie ai numerosi nazione per le ore notturne”. avendo (anche se ultima- ristoranti e bar che si susseStanco di questa simente qualcosa si sta muo- guono nella via. Con il cal- tuazione anche Antonio vendo, infatti le paratie sono do non vi è niente di meglio Alberti: “Ogni amministate ridimensionate, ridan- che sorseggiare un cocktail strazione promette sempre do parte dei posteggi pre- bello fresco, praticamente cambiamenti drastici e miesistenti). in riva al mare. Con l’arri- gliorie istantanee, ma la veAnche in questo caso vo del freddo invece tutto rità è sotto gli occhi di tutti. Il porto avrebbe bisogno di migliorie, anche sul piano della sicurezza, e il forte dovrebbe venire restaurato una buona volta e utilizzato per eventi artistici o mostre. Si potrebbe fare un museo con attrezzi e costumi dell’epoca in cui è stato costruito, raccontando la storia di Sanremo. Potrebbe essere una cosa molto interessante sia per i cittadini che per i “furesti”. Sicuramente meglio che non lasciarlo all’utilizzo di vespasiano pubblico, per non dire altro”. “Vi è molto da fare, è vero, ma ora non esageriamo” afferma Alberto Serra. “Non dipingiamo la zona come covo di drogati e delinquenti. Ovviamente capita di vederne, ma come

Sandro Forcella da tutte le altre parti della città. Per quanto riguarda il forte sicuramente potrebbe essere una buona attrattiva e potrebbe dare una mano, sul piano economico ai vari ristoranti e bar delle vicinanze”. Opinione condivisa da Luana Pinna: “Spesso mi domando in base a quale criterio Sanremo sia definita una città turistica. Cosa cavolo c’è da vedere, da visitare? Grandi musei non ce ne sono, siti archeologici di una certa rilevanza nemmeno. Le poche cose che vi sono le lasciamo andare in rovina e non ce ne preoccupiamo. Io capisco che se mancano i soldi per forza di cose i lavori subiscono dei rallentamenti, ma spesso tutto questo danneggia l’economia degli esercizi adiacenti”. Insomma cambiano le ambientazioni, ma i problemi sono sempre gli stessi. Dovunque vi sia un’incompiuta o un cantiere interrotto, la cosa ha inevitabilmente ripercussioni sull’economia della zona. E se questa realtà viene ad avverarsi in diverse location sparse per la città le conseguenze globali sono facilmente prevedibili. Alessio Pastorelli


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Villa Mercede non si vende, vittoria del Pd In un quartiere diviso tra Pd e Pdl, c’è un’aria continua di campagna elettorale Il comune è proprio alla canna del gas e per ripianare i suoi debiti aveva deciso di mettere in vendita villa Mercede a San Martino. Ciò si evince che in data 07/12/2010 è stata redatta dagli uffici comunali una relazione tecnica che individuava gli immobili che l’Amministrazione intende procedere alla dismissione, che sono: Villa Mercede, ex macello a Valle Armea e il Tiro a volo a Pian di Poma. Tornando a San Martino, il quartiere si è spaccato in due: il comitato di quartiere vicino al PD che si è fortemente opposto alla vendita e il ‘Comitato di quartiere di San Martino’, con simpatie berlusconiane e nei confronti dell’amministrazione comunale. Flavio Di Malta, voce del PD a San Martino ha detto: “E’ impensabile che un bene della collettività venga dato in mano ai privati vendendolo e cambiandone anche la destinazione d’uso”. E ha aggiunto: “Abbiamo proposto alcune alternative, per sfruttare villa Mercede senza venderla, andando incontro al Comune per farlo risparmiare. Per esempio qui potrebbe trovare sede la polizia municipale che attualmente si trova in affitto, quindi il Comune risparmierebbe i soldi dell’affitto stabilendo il corpo dei vigili in un bene di sua proprietà. A villa Merce-

la Mercede poichè sembrava di andare a combattere una guerra alla quale mancava la causa per cui combattere”. Lo stesso Pavone ha ‘rassicurato’ il PD: “fin dall’inizio abbiamo scelto la linea giusta e se, un domani, ci trovassimo davanti a scelte amministrative discordi dalle aspettative degli abitanti, ci faremo sicuramente promotori di segnalare il dissenso. Ad oggi, per contro, non possiamo fare altro che rin-

graziare l’amministrazione che ha evaso puntualmente tutte le istanze da noi presentate”. Per fare un bilancio sulla vicenda, il PD batte il comitato berluscones 1 a 0, visto che ha rigirato la frittata in merito alla paventata vendita. Villa Mercede è salva (per ora) e il PDL cittadino assieme alle sue truppe cammellate di San Martino, si è comportato un poco da Pinocchio… Andrea Di Blasio

Stasera consiglio comunale, 1,6milioni per il turismo Di Malta

Pavone

de, inoltre, potrebbero venire classi scolastiche attualmente in strutture, già presenti qui a San Martino, piccole per le loro necessità”. Ma non finisce qui: il PD matuziano ha scoperto le carte dell’amministrazione che effettivamente voleva mettere in vendita l’immobile e non il contrario come detto dal comitato di quartiere ‘berluscones’. La Giunta voleva vendere Villa Mercede: tant’è che in commissione consiliare si era discusso di un’apposita variante urba-

nistica, che era pronta per essere discussa in Consiglio Comunale. Per fortuna la straordinaria mobilitazione del quartiere, che abbiamo deciso di sostenere (al contrario del Comitato) ha convinto l’Amministrazione a cambiare idea”. Pronta la risposta di Carlo Pavone, presidente del comitato di quartiere di San Martino: “il Comitato di quartiere S.Martino non ha partecipato alla raccolta firme indetta dal comitato spontaneo che si era formato a difesa di vil-

Moroni e Morini

Di Meco

Questa sera con inizio alle 20 e 45, si svolgerà il consiglio comunale della città dei fiori. Sarà una consiglio tutto dedicato a pratiche urbanistiche e inoltre verrà ufficializzato l’ingresso in consiglio di Massimiliano Moroni al posto del dimissionario Matteo Morini del PDL. Sempre da palazzo Bellevue, arriva la notizia che sono stati stanziati 1,6milioni di euro per il calendario manifestazioni 2012. Il Jamboree di basket e la mostra canina non si faranno ed è in forse anche il finanziamento al Tenco. Minore anche la presenza matuziana su un evento importante come la Giraglia. Raddoppia invece la somma a disposizione per i fuochi d’artificio, il Rally ed Eurosong.

Sanremo Commemorati i partigiani Con la presenza del consigliere comunale Mario Ballestra, dei rappresentanti del Comune di Bajardo e della presidente della sezione ANPI di Sanremo Amelia Narciso si è svolta domenica 6 marzo 2011, in località Villa Junia (Corso Inglesi) a Sanremo, la commemorazione dell’eccidio dei Partigiani di Bajardo che, con altri prigionieri, vennero fucilati dai nazifascisti.

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TUTTI PROVETTI PASTICCIERI

Oggi ogni bambino della scuola dell’infanzia di San Pietro si è trasformato in un provetto pasticciere! Con biscotti, burro, miele e… un po’ di cacao i piccoli cuochi hanno fatto le palline di cioccolato! Che delizia… da leccarsi baffi e dita! “Ve le consigliamo!“ dicono le insegnanti e i bambini “provate anche voi a fare questa semplice ricetta e vedrete che divertimento e soprattutto… che bontà!” I bambini della scuola dell’infanzia di San Pietro

Conoscete la bellissima storia di Road Dahl “La fabbrica di cioccolato”? Grazie al protagonista principale della storia, il signor Willy Wonka, che è il nostro amico speciale di quest’anno, siamo diventati tanti piccoli cuochi che si divertono a sperimentare nuove ricette. Impastando e “pasticciando” con farina, acqua e cioccolato fondente, come veri chef, abbiamo realizzato le tagliatelle al cioccolato. Che bontà! Vi vogliamo svelare la ricetta, provatela e fateci sapere se vi sono piaciute!! I piccoli cuochi dell’infanzia di San Pietro

Ricetta Tagliatelle al cioccolato ingredienti: 300 g. farina 30 g. cacao amaro 3 uova 1 pizzico di sale Per la cottura: 3 – 5 minuti Consigli per il condimento: burro e salvia o noci e panna

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LA STRADA ORA E’ PULITA Vicino alla nostra scuola c’è una bella pineta, un piccolo angolo di flora mediterranea dalla quale osservare il mare respirando odore di resina e fiori selvatici. Proprio in mezzo a questo boschetto passa strada Magnan Colabella Croce Parà che alcuni degli alunni di questa scuola percorrono giornalmente per venire alle lezioni. Sul ciglio di questa strada, in mezzo a cespugli di rosmarino e timo selvatici, persone incivili, che vengono da fuori, gettano ingombranti rifiuti di ogni genere. Là dove non ci pensa l’uomo, poi, ci pensa la natura che, con erbacce e rami secchi sui bordi della strada, purtroppo spesso offre la miccia per gli incendi estivi. Se si percorre a piedi questa bellissima strada di cornice, e noi consigliamo di farlo, non è raro incontrare tratti del boschetto che presentano ancora tracce di ferite inferte dagli incendi. E quando arriva il fuoco gli abitanti devono correre a spegnerlo, insieme ai pompieri, per salvare le loro case che si trovano nelle vicinanze di questo piccolo gioiello. Ma da qualche anno ormai, come d’altra parte anche in questi giorni, parecchi volontari abitanti del posto si ritrovano nel boschetto con attrezzi di vario genere per effettuare la pulizia completa della rimanenza di spazzatura buttata da gente non rispettosa e di erbacce sui bordi della strada. Quest’anno, inoltre, dopo il via della Guardia Forestale e dei proprietari dei terreni sono riusciti ad eliminare alberi secchi e rami pericolosi nel caso si fosse verificata una nevicata. Ora la strada è pulita e sicura. E questo è sicuramente un esempio di coscienza civile da imitare. Alessio Pietrantuono, uno dei nostri alunni impegnato nella pulizia, e tutti i bambini di San Pietro

ALFABETO DEL RICICLAGGIO

Amico mio, impara a non sprecare e inizia a riciclare vedrai che la natura sarà pronta a ringraziare! Carta, cartone, scatole, scatoloni, vetro e lattine meno inquinamento le sere e le mattine. Riciclare a casa e a scuola è doveroso in appositi contenitori con l’aiuto di insegnanti e genitori. Ricicla tu, riciclo anch’io tutti insieme lavoriamo per un mondo più pulito tutti insieme ci uniamo. Costa poco salvare il tuo ambiente se dai l’esempio alla gente. Allora coraggio datti da fare e comincia subito a riciclare!!!

AB CD EF GH IL MN OP QR S TU V Z

come attenzione da prestare come buona educazione da non dimenticare. come carta e cartone da riciclare come divertimento per chi lo vuol fare come errori da evitare come fogliame da “compostare” come gioia da germogliare come humus per poi concimare come idee da sfruttare come lattine da riutilizzare come materiale da separare come natura da rispettare come orto da coltivare come plastica da riciclare come questioni da risolvere come rifiuti da smistare come sensibilizzazione da propagare come terreno da valorizzare come utilizzo nuovo da ricavare come vetro da raccogliere e riusare come zelo che bisogna applicare. Classe quinta

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LA BIBLIOVOLTA SI TINGE DI ROSA Un’iniziativa tutta al femminile dalla BiblioVolta: il concorso Fior di Scrittrici, riservato alle alunne delle classi quarte e quinte del Circolo, per festeggiare l’8 marzo. Le bambine hanno scritto con entusiasmo racconti, poesie e riflessioni in “rosa”, che sono stati sottoposti al vaglio di una giuria presieduta dalla Dott.ssa Manuela Ormea, Presidente del Centro Iniziativa Donne Sanremo, insegnante e scrittrice, coadiuvata dalle insegnanti Donatella Parrilli e Renata Fenotti. I testi migliori sono stati premiati mercoledì 9 marzo, presso la scuola A. Volta. Complimenti a tutte!! Ecco l’elenco delle vincitrici: Aicha M. (VA),Rebecca R. (VB), Giulia M.D. (VB), Giulia D. (VB), Elena M. ( VD), Asia M. (IVA), Rebecca P. (5A), Sorina B. (IVB). Premi speciali: Alessia C. (VA),Giada M. (VA) e il gruppo delle alunne della classe quarta del plesso di S. Pietro.

Ecco i testi al primo posto Categoria Filastrocche al femminile DODICI FEMMINE Dodici femmine son nella mia classe ognuna di loro è una fuoriclasse: Giada è dolce, seria e riflessiva, le Alessie sono due, una studiosa e l’altra sportiva. C’è anche Anna che è intelligente e Rebecca che parla continuamente. Carlotta è brava a disegnare e Federica invece ama tanto studiare. C’è Diana che ciuccia matitine, e Jessica che compra le figurine. Giorgia invece è golosa di caramelle, e Gaia è sempre gioiosa nonostante le due sorelle. E poi ci sono io, Aicha, parlo poco italiano e imparo piano, piano. Aicha M. Uno dei tre premi speciali NOEMI Questo testo voglio dedicarlo a Noemi la mia nuova sorellina: è arrivata il 28 settembre e oggi compie 5 mesi. Mi piace molto e io piaccio a lei. Ogni volta che la faccio giocare ride sempre. Ama molto giocare con i suoi giochini e quando le fanno male i dentini morde qualsiasi cosa trova. Quando mangia e ne vuole ancora si mette a piangere. Piange anche quando ha sonno e vuole dormire e per questo io ho inventato una ninna nanna per lei: Fai la nanna mia Noemi, io son qui vicino a te. Sogna tante cose belle luna , sole e tante stelle. Del buio non aver paura, c’è la mia mano che ti rassicura. Non aprire i tuoi occhietti fai sparire i capriccetti. La tua sorellina ti è vicino e ti bacia sul nasino, buona notte mia Noemi. Quando gliela canto lei si addormenta tranquilla e io e la mamma ci riposiamo. Giada M.

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Categoria “Racconti al femminile”

LA GATTA DI TUTTI I COLORI Tanto tempo fa, in una casa viveva una gattina di nome Colorina; la padrona, invece, si chiamava Rebecca e aveva quasi 80 anni. Il nome della gattina era dovuto al fatto che ad ogni sua emozione il suo manto cambiava colore. Quando Colorina si comportava male e Rebecca la sgridava diventava rossa perché si arrabbiava, quando le faceva le coccole diventava rosa, quando aveva fame diventava arancione, quando voleva uscire si accucciava vicino alla porta e il suo manto diventava viola; ma quando stava tutta accucciata sul divano e non si muoveva mai Rebecca capiva che stava male e la gatta diventava blu e così via per ogni emozione o stato d’animo. Rebecca aveva trovato da poco tempo la gatta nel bosco, vicino a casa sua ed era sconcertata: non riusciva a credere a ciò che vedeva. Rebecca si informò in giro a riguardo, ma nessuno era in grado di darle delle risposte. Allora decise di portarla da una delle migliori veterinarie del paese; quest’ultima rimase a bocca aperta e disse a Rebecca che non aveva mai visto niente di simile, ma poteva avere delle risposte da Magichetta, una vecchia strega che viveva nel bosco. Ma, essendo la strega, un po’ acida per poterle fare visita Rebecca doveva recarsi lì alle ore 20:00 precise con una torta di mele. Il giorno seguente Rebecca attraversò il bosco con Colorina e si recò alla casa della strega .Bussò alla porta e la vecchia strega un po’ scocciata aprì la porta. Rebecca le donò subito la torta e poi le spiegò il suo problema. Magichetta le disse che era stata colpa sua, ma con un semplice incantesimo sarebbe ritornata una gatta normale. La gattina sembrava aver capito tutto ed era diventata grigia dalla tristezza, ma Rebecca pensava che la cosa migliore era renderla normale. Così, Magichetta preparò un incantesimo e poi iniziò a leggere la formula magica “ Magia, magichetta … “ ma, Rebecca la fermò prima di concludere la formula e la gatta diventò rosa perché era felice. Rebecca allora disse a Magichetta :” Grazie lo stesso per la tua disponibilità e per il tuo aiuto, ma ci ho ripensato e ho deciso che la voglio tenere così , perché Colorina è una gattina speciale. Da quel giorno tutto il paese conosceva Colorina e le volevano bene. Elena M..


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CLASSI I A E I B PROGETTO MUS-E Gli alunni delle classi prime stanno partecipando con grande impegno e piacere agli incontri con gli artisti professionisti proposti dal progetto MUS-E, un’idea nata dalla mente del celebre violinista e direttore d’orchestra Yehudi Menuhin: l’arte diventa mezzo e scuola di convivenza solidale, per promuovere l’integrazione, il rispetto delle culture e la valorizzazione delle diversità fra i più piccoli.

CLASSE III B la storia al Museo

Proseguono i laboratori artistici presso il Museo civico: gli alunni della classe III B si sono cimentati nella realizzazione del tam-gram, con la cera per la produzione di una statuina e con la pittura, riproducendo scene di caccia. Eccoli al lavoro…

NOTIZIE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA GUADALUPE IL GRUPPO DEI CINQUE ANNI “gioca” con il francese e l’inglese

CLASSI QUARTE in maschera per Carnevale

In occasione del carnevale, durante l’ultimo incontro previsto con l’assistente madrelingua francese,Laura Cabus, abbiamo costruito la corona del Roi Carnaval, che in questi giorni sfila al carnevale di Nizza, mentre lei ci dava tutte le indicazioni in lingua: è questo il senso del metodo “learn by doing”, imparare facendo, cioè divertendosi.

Che pacco misterioso? Cosa conterrà? Lo scopriranno presto i bambini di cinque anni, con le maestre Patrizia e Renata, che si occupano di promuovere l’approccio con il francese e l’inglese. Le insegnanti predispongono una situazione giocosa, diversa di volta in volta, che catturi l’interesse degli alunni, stimolandoli ad ascoltare e ripetere canzoncine, filastrocche e parole in inglese e francese. A questa età è importantissima l’esposizione alla lingua straniera all’interno di un contesto affettivamente coinvolgente, per promuovere la comunicazione in una situazione reale. I laboratori, della durata di un’ora, sono due alla settimana.

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Taggia

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TAGGIA “Mi scappa la pipì...” ma ad Arma non si può fare

Ad Arma di Taggia sembra andare tutto male. I turisti ogni anno sono sempre meno, la paura della discarica che incombe come un’ombra minacciosa, la chiusura del cinema, i negozianti in crisi perché non ci sono clienti. Ma una cosa funzionerà? Almeno il bagno pubblico Arma ce l’ha? Pare di no, o meglio ce l’ha ma è sempre chiuso, e quando è aperto... meglio non parlarne: fa proprio schifo. Il bagno pub- Si chiede un semplice bagno, blico, se così si può chiamare, è nei pressi della ex non fatto coi diamanti stazione ferroviaria, accanto al Parco Avventura.

Romeo Capponi E’ una vergogna che non ci sia un bagno. L’igiene ad Arma manca proprio.

Fabiano Ascari Bisogna andare per forza ad un bar quando scappa. Non c’è altra soluzione, è molto imbarazzante

Arma di Taggia Incontro sull’autismo a Villa Boselli

Andrea Errico E’ inverosimile che ogni volta devo ritornare a casa quando ho bisogno del bagno, ma purtroppo succede

Matteo Rosciano Se “mi scappa” devo entrare in un bar e pagare, ma sono in molti che la fanno per strada. E i turisti?

Stefano Scarcia Se sei per la strada e hai un bisogno urgente cosa fai? Cerchi disperatamente un bar: roba da matti!

Carpasio

Principio di incendio, è tutto ok A Carpasio, in via Tullio si è sviluppato un principio d’incendio, per fortuna i danni sono stati contenuti. Da una vecchia stufa a legna collocata fuori da un’abitazione sono partite fiamme e tanto fumo a causa di un tizzone spento male. I primi a dare l’allarme sono stati alcuni abitanti vicini all’abitazione dove era collocata la stufa. E’ subito partita una squadra dei vigili del fuoco di Sanremo raggiunta anche dai carabinieri di Badalucco. I danni sono lievi.

Francesco Basso

Presso Villa Boselli ad Arma di Taggia si è svolto un incontro sull’autismo. Si sono presentati ai genitori dei bambini e agli operatori sanitari i promotori degli studi che saranno attivati presso il Centro per l’Autismo. Sono Giacomo Rizzolatti, professore di Fisiologia Umana presso la facoltà di Medicina dell’Università di Parma e Roberto Ravera, primario della Sc di Psicologia e responsabile scientifico del Centro per l’Autismo e Valeria Mosca, neuropsichiatria referente del Centro. L’importanza dell’iniziativa è legata al fatto che il prof. Rizzolatti, uno dei più eminenti neuroscienziati al mondo, è lo scopritore dei neuroni specchio, che grande importanza hanno avuto nella comprensione e nella ricerca delle cure dell’autismo e dei disturbi pervasivi. Lo studio riguarderà l’applicazione di metodiche di elettroencefalografia e di protocolli di riabilitazione anche con l’utilizzo di Wii. La possibilità di collaborare con l’equipe del professore rappresenta per operatori e per i bambini stessi un importante possibilità di accrescere le competenze e aumentare la qualità degli interventi terapeutici.

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7 giorni di cronaca

BREVI NEWS Incendiano la sua casa mentre si trova in vacanza

Perinaldo. Sono stati gli abitanti del paese a bloccare sul nascere un attentato incendiario che è stato messo a segno nell’abitazione di una cameriera di 32 anni, originaria di Bolzano. Stando a una prima ricostruzione, ignoti sarebbero riusciti ad entrare nell’alloggio, aprendo una porta a scatto, quindi avrebbero appiccato il fuoco ad una porta e alcune suppellettili. I fatti sono avvenuti in un’abitazione di via San Benedetto, nel centro storico. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione, che si sono messi in contatto con la donna, che è in Austria per una vacanza. Per quanto riguarda il movente si pensa a motivi privati, forse passionali in quanto la donna non conduce alcuna attività, ma lavora per un ristorante albergo della zona. I danni per fortuna sono rimasti limitati.

Bruciati 2500 litri di olio combustibile a Porto Maurizio

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Ventimiglia Turista tedesca dimenticata al confine Brutta avventura per Lilly F. , una donna tedesca di 78 anni residente a Bielefeld che è stata “dimenticata” dal gruppo con il quale era venuta in vacanza in Riviera. Le si illumina il volto quando il personale della Polizia di frontiera la trova, spaesata con lo sguardo perso. Non parla italiano, priva di qualunque documento, qualche parola in inglese per lasciar intendere che si era persa e non sapeva cosa fare. Negli uffici, dopo essere stata tranquillizzata, racconta di essere stata alloggiata presso tale albergo “Corallo” sito in una località ligure di cui non ricordava il nome, con un gruppo di connazionali, e di essersi recata a Mentone per assistere alla “Festa dei Limoni”, ma quanto è stato il momento di raggiungere il pulmann prendeva atto che, con la proverbiale precisione “teutonica”, i connazionali erano già ripartiti lasciandola a terra. La donna aveva poi raggiunto Ventimiglia con il treno e aveva passato la notte in stazione. Non sapendo cosa fare aveva preso il primo treno diretto a Ventimiglia con la speranza, forse, di veder magari transitare il “suo” pullman. Giunta in Italia, senza telefono e documenti rimasti a bordo, non aveva trovato di meglio che dormire nella stazione di Ventimiglia al freddo e impaurita. Facendo quache giro di telefonate, gli agenti scoprono che l’albergo occupato si trovava a Finale Ligure da dove era giunta segnalazione che la donna non aveva pernottato la notte precedente. La donna è stata immediatamente ricongiunta ai suoi connazionali. fiamme all’interno della raffineria di olio ‘Medoliv srl’, di via Littardi. Le cause sarebbero di natura accidentale, probabilmente legate a qualche malfunzionamento degli impianti di sicurezza. I lavoro dei pompieri è stato difficile ma sono riusciti ad evitare che il grosso serbatoio di combustibile, utilizzato per il funzionamento delle caldaie, esplodesse creando ulteriori danni. Una spessa colonna di fumo nero si è levata dalla zona, situata nei pressi del casello autostradale di Porto Maurizio, visibile da tutta la città. I vigili del fuoco sono anche riusciti ad evitare che le fiamme intaccassero i vicini silos di stivaggio dell’olio usando la schiuma per spegnere le fiamme, e l’acqua per raffreddare il silos, dal quale fuoriusciva anche una melma di colore nero, provocata dalla combustione.

Baby gang prende di mira i distributori di bevande

Imperia. Si è sfiorata la tragedia a Porto Maurizio a causa di un silos contenente circa 2.500 litri di olio combustibile denso e che è andato in

Ventimiglia. Gli agenti del commissariato hanno scoperto e denunciato una baby-gang che scassinava distributori automatici. Si tratta di 4 ragazzi, tutti di buona famiglia, tra i 17 e i 20 anni che devono rispondere di furto aggravato e danneggiamento. In più occasioni, i giovani si erano ‘divertiti’ a manomettere i distributori automatici di bevande, snack e oggettistica

varia, in corso Genova. Gli episodi denunciati stavano diventando parecchi pertanto, dopo aver predisposto dei servizi, anche con l’ausilio di apparecchiature video, sono stati individuati i quattro giovani. Inoltre, sono state raccolte le testimonianze di alcuni residenti che, nei giorni precedenti, avevano notato i ragazzi armeggiare intorno alle macchinette. Al commissariato il gruppetto ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando che si trattava di un banalissimo passatempo, senza rendersi conto che a volte i danni per i titolari delle macchinette erano anche ingenti. I genitori dei ragazzi, messi al corrente della situazione, dopo un’iniziale sorpresa e risentiti del comportamento dei propri figli, si sono resi disponibili a risarcire i danni.

Uc Camporosso in lutto per Ciccio Cordì Camporosso. E’mancato, all’età di 95 anni, un Dirigente Storico dell’US Camporosso, Francesco Cordì detto Ciccio. La società tutta al completo e i tifosi si sono stretti intorno alla famiglia del compianto. Ai funerali, che si sono svolti presso la Chiesa San Marco Evangelista, ha partecipato gran parte del mondo sportivo e molti cittadini comuni che conoscevano e volevano bene a Francesco.

Aggressione e furto tra lucciole, arrestate due serbe Sanremo. Due prostitute, M.K., 34enne slovacca e T.M., 33enne serba, sono state arrestate dagli agenti del commissariato per aggressione e

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7 giorni di cronaca

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rapina messa a segno in corso Mazzini, ai danni di un’altra lucciola, M.M.G., 24enne originaria della città di Hunedoara. Dopo aver picchiato la giovane, pare per costringere la vittima a lasciare il luogo nel quale voleva prostituirsi, adducendo una non meglio accertata “competenza” territoriale, le avrebbero sottratto un telefono cellulare con il quale stava cercando di mettersi in contatto con la Polizia. Le due donne sono state arrestate per rapina, percosse, lesioni e minacce e, al termine delle formalità di rito, tradotte presso la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo.

Presa la regina dei furti in appartamento a Roma

Sos Animali Due brutte storie di caprioli nell’entroterra Due storie distinte hanno coinvolto due caprioli della nostra provincia. Il primo, a Fanghetto frazione di Olivetta San Michele, è stato investito da un furgone che non si è fermato a soccorrerlo. L’intervento del guardiacaccia volontario (Riccardo Pericci) che ha consegnato l’animale all’Atc (Ambito Territoriale Caccia) ha permesso che l’animale fosse affidato alle cure del veterinario sanremese Giuseppe Riello. Era in gravi condizioni, ma si salverà. A Triora, il secondo capriolo, per via della fame, si è spinto troppo vicino alle abitazioni ed è stato trovato infilzato nella cancellata di una villa. Soccorso dai proprietari della villa e portato ad Arma di Taggia dal veterinario, l’animale purtroppo non ce l’ha fatta. di Imperia. All’origine dell’incidente potrebbe esserci un malore dell’automobilista.

Automobilista finisce sotto un tir

Quadro elettrico in corto vicino dalla pista di pattinaggio

Latitante dal 2008 è stata arrestata, in un’elegante villa in zona Borghesiana a Roma, Adriana Radosavljevic, 24 anni, considerata la regina dei furti in appartamento. Ne ha messo a segno oltre 40 e per questo è stata condannata a 5 anni. Nel suo curriculum figurano anche una serie di colpi in abitazioni di Sanremo, Ventimiglia e Imperia. In qualche occasione, elegantemente vestita, ha carpito la buona fede di persone anziane; una volta entrata nelle loro case li derubava.

Scontro frontale tra auto e scooter E’ di un ferito il bilancio di uno scontro tra uno scooter e una Renault, avvenuto, intorno alle 20.30, all’incrocio tra via Villanove e via Capocaccia, a Diano Marina. Le operazioni di soccorso sono state gestite dalla centrale operativa del 118. Ad aver avuto la peggio e’ stato il motociclista, che ha riportato un trauma facciale ed è stato portato in codice ‘giallo’ al pronto soccorso

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Sanremo. Intervento dei vigili del fuoco in piazza Mameli, a Sanremo, di fronte alla pista di pattinaggio sul ghiaccio, per un quadro elettrico andato in corto circuito. A quanto sembra dalle prime testimonianze, probabilmente per un contatto tra due fili, si sono sviuppate scintille e fumo e per questo motivo sono intervenuti i pompieri i quali, allertati dai vicini della palazzina sovrastante il locale, provvedevano, isolando i fili ‘ in corto’, a mettere in sicurezza la zona.

Un anziano automobilista è rimasto ferito all’interno della galleria degli Angeli della Statale 28 del Col di Nava, tra Pontedassio e Chiusavecchia, dopo essere finito con l’auto sotto un tir. L’uomo si sarebbe fratturato un femore, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Le operazioni di soccorso sono state gestite dal personale sanitario del 118, con i vigili del fuoco che hanno estratto il ferito dalle lamiere del veicolo, un’utilitaria. Sembra da una prima ricostruzione dell’accaduto, che l’uomo abbia perso il controllo della guida, invadendo l’opposta corsia di marcia dove transitava il tir che ha investito l’auto.



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Protagonisti del futuro

Fun Seven: lasciati baciare dalla fortuna

Giochi

E’ in arrivo a Sanremo, Imperia, Arma, Ventimiglia e nel savonese una pioggia di Videolottery targate Fun Seven. Molte sono già state collocate nelle varie sale giochi, altre verranno presto collocate. Tra pochi giorni entreranno in funzione e tutti potranno giocarci, tentare la fortuna, vincere con pochi euro anche cifre ingenti, da capogiro. La Fun Seven si sta allargando in Liguria a macchia di leopardo. Ogni sala gioco è dotata di tavoli Texas Holden, Punto Scommesse, slot di ultimissima generazione, macchine con i giochi più diversi. Veri e propri mini casinò. Escluse le Vlt tutte le apparecchiature, tutte le macchine, sono costruite da X-Tek, azienda leader italiana conosciuta nel mondo, con sede a Torino.

ARMA. In Via San Francesco n. 30, ha riaperto il Jackpot Cafè. Ci sono 10 newslot, un tavolo Texas Holden, Vlt, Punto Scommesse.

SANREMO. Videolottery anche nella Sala Giochi 777 di Via della Repubblica, e Via Lamarmora a San Martino.

ALBENGA. In via Giovanni XXIII, 10 Vlt sono arrivate alla Sala Giochi Jack Pot 3.

RIVA LIGURE. Aperta, nel caratteristico “budello”, nel pieno centro storico, la Sala Giochi Play Win

IMPERIA. Ad Oneglia, di fronte alla Olio Carli, in 350 metri quadrati tutti i giochi al Green Planet.

SANREMO. In via Martiri, le Vlt, sono arrivate alla Sala Joker.

VENTIMIGLIA. Sabato prossimo aprirà la Sala Giochi Jack Pot in via. Aprosio con Vlt, slot ed un tavolo Texas Holden con 6 postazioni

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L’ECO prossimamente pubblicherà indirizzi ed indicazioni di altre Sale giochi con VLT.



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Protagonisti del futuro

Luci e ombre del poker on line Dal 2006, anno di pubblicazione del decreto legge n. 223/06, convertito con integrazioni e modificazioni nella legge n.248/06 (meglio nota come decreto Bersani), il poker a torneo ed i giochi di abilità a distanza si sono sviluppati notevolmente. Oggi, grazie anche alla recente pubblicazione del decreto su cash games e giochi da casinò, l’offerta di gioco a distanza sta incrementando e viaggia verso l’ottimizzazione. Il nostro Paese, come oramai da un pò, è all’avanguardia: infatti giurisdizioni differenti (nazionali, statali, locali ecc) considerano queste attività in modi diversi. Alcune identificano il poker online con il gioco d’azzardo in generale, altre gli conferiscono uno status speciale rispetto ai casinò online ed alle scommesse sportive. Strano a dirsi, ma nella Comunità Europea la situazione è un po’ più chiara – e più favorevole – che negli States. L’Unione Europea (con Italia, Francia e Spagna) ha sviluppato un approccio favorevole alle attività di gioco online, e nonostante alcuni Stati Membri abbiano cercato di legiferare in negativo, i divieti sono generalmente censurati dalla UE, che deve assicurare conformità all’interno dell’Unione. Ad ogni modo, anche se

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industria e contesto legalenormativo si stanno ancora evolvendo, il poker online nella UE è generalmente considerato un’attività legale che può essere praticata da tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni. Secondo la vecchia regola che solo chi non fa niente non può sbagliare, è proprio nel nostro Paese – il più avanzato – che vi sono alcuni aspetti sul tema che necessitano di chiarimento. Proprio di recente il Governo ha mantenuto l’impegno di rendere libero e gratuito l’accesso alla rete. Sono state eliminate tutte le restrizioni all’accesso al wi-fi previste dal decreto-legge n. 144 del 2005, cosiddetto decreto Pisanu, attuato con decreto ministeriale il 16 agosto 2005. Nel decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri il 29 dicembre dello scorso anno sulla proroga dei termini, è stata inserita una disposizione – articolo 2, comma 19 – che proroga fino al 31 dicembre del

2011, ed esclusivamente per gli Internet point, cioè per gli esercizi pubblici che forniscono l’accesso ad Internet in via principale, l’obbligo della preventiva richiesta della licenza al questore. Quindi non è più necessaria una licenza per tutte quelle attività che mettono a disposizione il collegamento ad Internet quale servizio meramente accessorio, essendo state abrogate le disposizioni per l’identificazione degli utenti, il monitoraggio delle operazioni e l’archiviazione dei dati, nè sembra essere intenzione del Governo ripristinare le restrizioni all’utilizzo e all’accesso della rete wi-fi abolite con la disposizione del decreto-legge. D’altro canto la legge c.d. comunitaria (…) ed i suoi decreti attuativi tanto attesi, nel regolamentare l’attività di gioco online al meglio hanno posto paletti piuttosto definiti. In quest’ottica di liberalizza-

Solita storia

Regolari le concessioni, lenta la burocrazia

zione della rete si inserisce la recente ordinanza della Corte di Cassazione, III sez. penale, che ha dichiarato legittimi i tavoli telematici collegati con una poker room gestita da un operatore titolare di regolare concessione rilasciata dallo Stato, accogliendo così il ricorso proposto da un operatore a seguito del sequestro di un tavolo elettronico confermato dal Tribunale del Riesame di Treviso. Circa un anno fa, e più precisamente con circolare in data 3 maggio 2010, le competenti Autorità hanno chiarito che “allo stato” risulta “esclusa, in assenza di espressa ed apposita autorizzazione di AAMS, la possibilità di installare ed utilizzare presso esercizi pubblici, i c.d. totem per raccogliere gioco a distanza”. Come è noto, il successivo decreto incentivi (legge n. 73/10) ha abrogato l’art. 11-quinquiesdecies del decreto legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, rendendo dunque i c.d. totem illegali. Nel nuovo anno, dopo che la questione è stata oggetto di esame

Giochi

da parte di molti tribunali di prime cure, la Corte di Cassazione, con richiesta di accoglimento del ricorso da parte del procuratore generale, ha valutato positivamente l’attività svolta da quell’operatore che aveva visto sequestrati i tavoli da poker telematici. Per la Corte non sarebbe dunque penalmente perseguibile l’offerta di gioco online in locali pubblici, in quanto comunque svolta da un concessionario che per definizione canalizza il circuito in canali leciti. Naturalmente per un’analisi più dettagliata ed argomentata dell’ordinanza dovremmo attenderne la pubblicazione. Bisogna peraltro rammentare che si è – anche se in Cassazione – in sede cautelare, e quindi in una fase di urgenza distinta dalla trattazione del merito. Vecchia diatriba questa che ha riguardato quasi tutte le pronunce della Suprema Corte in tema di gioco. Due annotazioni sono degne di rilievo. La prima che finalmente la terza sezione della Corte di Cassazione Penale sta riconoscendo la legittimità del nostro sistema concessorio, senza spedire gli atti alla Corte di Giustizia; l’altra è che gli addetti ai lavori non possono non tener conto che esiste un contrasto quantomeno interpretativo tra quanto sostenuto dalla circolare del 3 maggio u.s. e dalla successiva norma primaria ed una giurisprudenza, ora anche di legittimità. Probabilmente si tratta a nostro avviso di uno snodo di sviluppo, causato come sempre da un mercato che corre assai più velocemente sia della norma che dei propri singoli comparti.



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Protagonisti del futuro

È da tempo che il gioco d’azzardo è uscito dalle sale da gioco e dai casinò per entrare addirittura nelle aule degli atenei. Da sempre il gioco d’azzardo ha interessato gli specialisti di matematica e statistica, poi quelli in tematiche sociali. I giochi pubblici sono entrati a far parte a pieno titolo delle materie di insegnamento di una delle più vivaci e innovati università italiane, l’Università della Tuscia di Viterbo. E oggi abbiamo anche le prime due tesi di laurea sul gioco on line. Il neo dottore Riccardo De Martino ha dedicato il suo lavoro al “Gioco on line: conseguenze civili e penali dei reati informatici”. Il dott. Andrea Tricomi, invece, si è concentrato sui temi della “Criminalità informatica: sicurezza nella conclusione del contratto”. Il gioco online, attraverso il professor Stefano Sbordoni, ha fatto il suo ‘debutto’ presso l’Università della Tuscia nel 2007 grazie all’ organizzazione di un seminario proprio sul tema dei giochi pubblici e il sistema concessorio on-line. Il preside della Facoltà di Scienze Politiche ritenne succesivamente di dedicare maggiore spazio ad argomenti che si dimostrarono di grande interesse per gli studenti. Da qui la decisione di avviare un corso della durata di un intero anno accademico. Oggi il corso è una realtà consolidata che si propone di affrontare le tematiche legate allo sviluppo ed all’organizzazione della raccolta del gioco pubblico attraverso tecniche di comunicazione a distanza. La raccolta del gioco pubblico via internet ha prodotto una serie di effetti e conseguenti problematiche in relazione ai rapporti tra la Pubblica Amministrazione, qui l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, ed i concessionari, e tra questi ed i singoli giocatori/consumatori. La rete infatti, se da un lato rappresenta un mezzo efficace di controllo, di prevenzione e di indagine contro la commissione di illeciti, nelle sue forme estreme diviene strumento idoneo ad agevolare le attività illegali, alle quali nel settore dei giochi e delle scommesse lo Stato ha dovuto far fronte emanando dei provvedimenti specifici.

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Giochi

Il gioco d’azzardo online va all’Università

Minaccia di morte il gestore del bar: “O mi fai giocare o ti ammazzo” Viterbo. Il titolare di una bar sito sull’Aurelia bis aveva richiesto al 112 della centrale operativa del comando provinciale di Viterbo l’immediato intervento dei carabinieri. Il barista, assolutamente terrorizzato, riferiva ai militari di una persona che lo aveva minacciato di morte con un fucile a canne mozze affinchè posticipasse la chiusura del bar per consentirgli di continuare a giocare alla slot machines. All’arrivo dei carabinieri presso il bar l’uomo negava di aver minacciato il barista con un fucile, bensì riferiva ai militari di aver utilizzato esclusivamente un cric per “convincere” il titolare del bar a tenere aperto l’esercizio commerciale e consentirgli di continuare a giocare con una slot machine con la quale aveva perso nel corso della serata oltre 250 euro e sperava dunque di recuperare la perdita. I carabinieri, al quale il 41enne è ben noto per altri precedenti, lo hanno perquisito trovandogli nella tasca del giubbotto una cartuccia calibro 12. All’esterno del bar, al termine di accurate ricerche, i militari hanno trovato anche altre 4 cartucce ed il fucile che il 41enne, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, aveva smontato in tre parti, ognuna delle quali poi era riuscito a nascondere sotto dei vasi e sotto le auto in sosta. L’uomo dovrà rispondere di illecita detenzione di arma clandestina e modificata, essendo il fucile un Beretta a doppia canna calibro 12 con matricola abrasa e con le canne artigianalmente mozzate, e di minaccia. Su disposizione dell’autorità giudiziaria di Viterbo l’arrestato è stato tradotto presso il carcere viterbese.


Ventimiglia

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VENTIMIGLIA

L’Udc entra in maggioranza, ma la Lega dice ‘ni’ Spinosi critico con la scelta di Scullino, a rischio l’alleanza per le elezioni del 2012?

I consiglieri dell’Udc Calimera e Merlenghi Ventimiglia. Nel consiglio comunale di lunedì sera, c'è stato un colpo di scena tra i banchi della maggioranza. L'Udc ha ufficializzato il suo ingresso in amministrazione, coi consiglieri Calimera e Merlenghi ma questa mossa politica che ha rinforzato ancora di più le fila della giunta

Scullino, non è piaciuta all'alleato della Lega Nord. Andrea Spinosi, assessore e segretario cittadino del carroccio ha detto: “L'Udc nel 2007 diede un importante apporto alla vittoria del sindaco Scullino e ottenne la presidenza del consiglio comunale con Giuseppe Campagna. Oggi l'Udc è in

maggioranza con altre due persone le quali facevano parte di due raggruppamenti differenti che correvano contro Scullino. Per le prossime elezioni, la Lega con l'Udc non va bene; ci ha fatto perdere le elezioni regionali, a Roma ci vota contro il federalismo e alle provinciali non ha fatto prendere il premio di maggioranza. L'Udc ha piena facoltà di partecipare a questa maggioranza ma il questo partito ha fatto percorsi differenti..." Mauro Merlenghi, neo consigliere Udc ha risposto all'invettiva di Spinosi: “Rispetto la posizione di Spinosi ma chiediamo il

Spinosi rispetto della nostra scelta. Siamo entrati in maggioranza in punta di piedi, crediamo in questa amministrazione perchè vogliamo servire la nostra città. Occupiamoci dei problemi della città di Ventimiglia e non facciamo polemiche..." Ma il sindaco Scullino, vero e unico artefice di questo ingresso, ha così giustificato il

'ritorno' dell'Udc al governo di Ventimiglia: “L'Udc nel 2007 è stata parte integrante di questa maggioranza, sempre. Do il benvenuto a nome della maggioranza a Calimera e Merlenghi, sono orgoglioso che abbiano fatto questa scelta. Se devono cambiare le logiche, cambino quelle nazionali o regionali e non locale. Il gruppo dell'Udc che mi ha sostenuto nel 2007, è giusto che torni a far parte della 'politica del fare'”. A un anno dalle elezioni il PDL rischia di non avere l'apporto della Lega Nord, per uno 'Scullino bis'? Andrea Di Blasio

Bonus fiscale: sabato meeting dei frontalieri Ventimiglia. Tutto pronto per il 12 marzo alle 10, presso la sala consiliare del comune di Ventimiglia, in cui i lavoratori frontalieri della zona di Ventimiglia

(FAI – Frontalieri Autonomi Intemeli) che lavorano nella vicina Francia e nel Principato di Monaco, si mobiliteranno in assemblea per discutere e opporsi alla

Ventimiglia

Hacker viola la posta del comune

Bordighera Orlando sollecita Maroni Polemica tra il parlamentare del PD Andrea Orlando e il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il primo sollecita il ministro a prendere una decisione in merito allo scioglimento del consiglio comunale di Bordighera per infiltrazioni della criminalità organizzata. “Si era impegnato, proprio nella sua ultima visita nell’imperiese, a prendere una decisione entro la fine di gennaio - scrive Orlando in una nota - siamo a marzo e ancora nessuna decisione in proposito è stata assunta”. Orlando si augura che una decisione venga resa quanto prima per fugare ogni dubbio sull’operato dello Stato.

mancata applicazione del bonus fiscale che permetterebbe giuste agevolazioni a chi lavora oltre frontiera. Vediamo di fare un po' di ordine su questa questione: l'ultima legge finanziaria nel 2007 ha rinnovato il bonus fiscale per 3 anni con scadenza, quindi, nel 2010. Dopodiché il ministro Tremonti ha modificato le finanziarie, chiamandole leggi di equilibrio fiscale e spostando tutte le proroghe nel decreto 'Milleproroghe' che è stato approvato recentemente dal consiglio dei ministri e successivamente sarà poi convertito in legge, dove entro 60 giorni dalla

pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sarà possibile emendarlo. I frontalieri sono riusciti ad inserire un emendamento nel 2010, valido per un anno e invece nel 2011 non è stato possibile inserire nulla e ciò significa che nel 2012 non ci sarà nessun bonus. Per ovviare a queste situazioni e dare un aiuto concreto alla categoria di lavoratori frontalieri, ci sarebbe un disegno di legge ma è fermo da due anni in parlamento. Nella stessa giornata è previsto anche un intervento telefonico dei colleghi che lavorano nella Repubblica di San Marino. Andrea Di Blasio

Sono passati da un server della Repubblica Ceca per mandare una e-mail ai giornalisti della provincia di Imperia, violando il sistema informatico del Comune di Ventimiglia, convocando una conferenza stampa per “importanti novità amministrative e politiche per la città”. Il fatto è venuto alla luce in questi giorni e c’è preoccupazione nell’Amministrazione, visto che pur trattandosi probabilmente di uno scherzo, rimane il problema della violazione di un indirizzo di posta elettornica ufficiale del Comune.

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