Eco della Riviera n.10

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Giovedì 17 Marzo 2011 - N. 10 Anno 96 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Fondato nel 1915

Edizione speciale 150° Unità d’Italia

S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

MAGAZINE

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da pag 39

Oscar Tv Belen e Mentana

1861-2011

150 anni da ricordare L’editoriale di: per “riflettere” Roberto Basso sugli eventi che hanno fatto l’Italia unita TUTTO E’ PERMESSO

Fabrizio Frizzi all’Ariston presenta il premio della regia televisiva

NON C’E’ PIU’ VERGOGNA

Politica

Sanremo, Imperia, Bordighera, il Ponente, tutti nel pallone. Cosa sta accadendo in Riviera, cosa succede a uomini politici, presidenti, personaggi di spicco della provincia che finiscono sui giornali con accuse pesanti, per storie inquietanti? Indagati, colpevoli, innocenti, tutti coinvolti in situazioni penose, per fatti incredibili. Un Consiglio comunale sciolto dal ministro Maroni per mafia, arresti, indagini della Procura della Repubblica per reati che vanno dall’estorsione a minacce a mano armata, spaccio di droga, incendi a raffica di locali, auto, truffe, sfruttamento della prostituzione, lesioni gravi, persino omicidi. Ultimi a perdere la libertà noti imprenditori, il presidente ed il direttore generale della Sanremese calcio, padre e figlio.. ....prosegue a pagina 3

Scajola al giro di boa, proseguirà dritto o andrà verso Casini? pag. 8

Io la penso così

Giri: Lo scandalo comincia quando il Potere vi mette fine pag. 6

Calcio & Pistole

I Del Gratta della Sanremese e altri 12 in manette pag. 17 pag. 5

ENADA 2011 A RIMINI

Taggia 7000 locandine del Pdl contro Genduso

pag. 23

L’ECO PRESENTE ALLA FIERA DEL GIOCO E DELLE VLT

Imperia Caltagirone unico e vero padrone del Porto? pag. 15



Editoriale

coi baffi

Numero Speciale

L’Eco della Riviera

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Da Calandrella a Borea, da Natta a Lefebvre, Boscetto, Giuliano Stilli, Bottini, Bagnoli, Calvi, la vera storia dei porteur... (1° parte) ... continua dalla prima All’improvviso, per loro e per la Sanremese, una bandiera per chi ama lo sport, una società che da sempre accoglie schiere di ragazzini, gli fa indossare la maglietta bianco-celeste, li segue, li forma, gli insegna i sacrifici e la lealtà sportiva, li cresce negli antichi e sani principi “mens sana in corpore sano”, si apre il baratro. Di colpo crollano miti, certezze. A deludere è proprio chi, per responsabilità, ruoli e censo, dovrebbe essere d’esempio. I Del Gratta si dicono vittime di equivoci, nessuno può anticipare sentenze, molte indagini, tante inchieste che da mesi stanno martoriando la provincia sono ancora in corso, ma nell’opinione pubblica il turbamento è grande. C’è un gran bisogno di certezze, ordine, verità, giustizia, rispetto delle regole e del prossimo da parte di tutti prima che sia troppo tardi. Chi sbaglia per dolo, chi scientemente commette illeciti, chi viola la legge deve tornare ad avere vergogna.

LA VERITA’ SUI PORTEUR I porteur, questa particolare figura di procacciatori di clienti per i casinò, hanno fatto il loro ingresso a Sanremo nel 1997. In quel tempo la casa da gioco era commissariata dal vice prefetto Umberto Calandrella. Si era ricorsi a loro perchè si riteneva che fossero in grado di portare nuovi clienti e quindi poter avere partite più vivaci ai tavoli di chemin. Le provvigioni liquidate a questi procacciatori, per l’intera gestione commissariale 1997-2000, complessivamente erano state di circa 500 milioni di vecchie lire, cifra modestissima se confrontata con i milioni di euro pagati sino a pochi mesi fa. Ideatore e gestore dei porteur a Sanremo fu l’allora direttore centrale della casa da gio-

Calandrella

Bottini

co, Luciano Natta. In quei 4 anni non sono La tragica notte del 2006 emerse criticità par- che costò al casinò miticolari. Nel 2001 a lioni di euro. Episodi da Calandrella subentra manicomio. Chi paga? la Spa Casinò, società a capitale pubblico versato dal comune di San- sinistra Claudio Borea e dal remo e dall’Amministrazio- presidente della Provincia ne provinciale. Il sindaco Gianni Giuliano (Forza ItaBottini ed il presidente della lia), assume come direttore Provincia Boscetto nomina- generale del casinò Cristian no presidente della casa da Lefevbre. Costui, per far gioco il prof. Casale, di Ge- fronte al consistente crollo nova, amministratore dele- degli incassi del 2005, vara gato Martinelli, consiglieri un piano di rilancio aumendi amministrazione Hofman tando a 1 milione e 100 mila e Bagnoli. Sino al 2005 le euro il budget a favore proprovvigioni pagate ai por- prio dei porteur Il sindaco teur mediamente ammonta- Borea lo difende unitamente no a 700 mila euro l’anno. alla scelta ed alle condizioIn quel periodo comincia- ni economiche garantite ai no a manifestarsi proble- porteur. Molti consiglieri mi relativi all’incasso, da bipartisan esprimono feroci parte del casinò, di assegni critiche al piano, soprattutto rilasciati a garanzia da gio- nella parte che riconosceva catori portati dai porteur. loro una provvigione troppo Dall’analisi dei dati econo- elevata del 12% sulle sommici emerge che a fronte me perdute dai clienti portati di quegli investimenti non e, del 6%, sull’importo delle ci sarebbero stati aumenti fiches cambiate. Ai porteur di rilievo negli incassi dei vengono riconosciute congiochi tradizionali. Il Col- dizioni di operatività discrelegio sindacale comincia a zionali troppo ampie. E’ il preoccuparsi, ad invitare il porteur e non il casinò a deCda alla massima prudenza cidere, ad esempio, l’imporin quanto i debiti di gioco to dell’assegno che ogni giosono delle obbligazioni na- catore che lui portava poteva turali, se non vengono ono- emettere per l’acquisto di rati volontariamente non si fiches, senza dare garanzie può invocare la legge per reali. Tutte le spese di ospirecuperare i crediti. Sono talità, alberghi, aereo, taxi, soldi persi, gli assegni sono ristoranti, sono tutte a carico della Casinò Spa. I porteur, carta straccia. Nel 2006 il nuovo Cda che prima agivano separatadel casinò, formato dal mente, trovano un’intesa ed presidente Stilli, dal vice un leader, un siciliano assai presidente notaio Donetti noto. Tra Lefebvre ed il capo e dai consiglieri Montarso- dei porteur crescono feeling lo (avvocato di Genova), e collaborazione. Si racconta Calvi ed Audetto, nominati anche di un viaggio di lavodall’allora sindaco di centro ro a Las Vegas.

Boscetto

VENERDI’ NERO Nel giugno del 2006, un venerdì, i clienti portati cambiano assegni in fiches per circa 2 milioni e mezzo di euro. Cifra di grande rilevanza. Per riuscire a cambiare loro tutte quelle fiches in denaro deve essere chiamato il cassiere generale del casinò perchè i cassieri di sala non hanno abbastanza liquidità. Quella sera i tavoli da gioco fanno pari, non vincono, non perdono, nessun cliente portato torna all’ufficio cambio assegni a ridare le fiches e ritirare i propri assegni. A fine anno gli insoluti, cioè gli assegni emessi dai giocatori portati e non onorati, ammontano a 5 milioni di euro. Grandissima anomalia. Ciò nonostante sui 2 milioni e mezzo cambiati quel venerdì di giugno a clienti portati Lefevbre ed il casinò, pagano ugualmente ai porteur una provvigione elevata. Scoppia lo scandalo. Il Cda, a seguito del clamore degli eventi, incarica due avvocati di Milano di accertare eventuali responsabilità. Il responso le attribuisce, per il danno subito dalla casa da gioco, in via principale a Lefevbre e, in via secondaria (non poteva non sapere) all’allora direttore giochi, Rigotti. Essendo però passato ormai troppo tempo dai fatti l’arma della contestazione è spuntata. Le provvigioni pagate ai porteur nel 2006 ammontano a 3 milioni e 400 mila euro.

Lefebvre viene rimosso da direttore generale, resta dirigente con lo stesso stipendio sino al 2010, sino al termine del contratto. Si scopre che ha agito senza rispettare il mandato ricevuto dal Cda e che lo stesso Cda non ha svolto i dovuti controlli sulla sua attività. Tutti colpevoli, nesun colpevole. Paga Pantalone, l’“operazione porteur 2006” viene addirittura secretata dal Cda del casinò. La notizia viene data in consiglio comunale dal sindaco Borea che giura “farò chiarezza”. Promessa da marinaio, ancora oggi il mistero permane. Il presidente Stilli si dimette, si cominciano a scoprire altarini paradossali come quel cliente portato che perde 500 mila euro. Al cambio assegni scongiura di trattenere il suo cheques per qualche giorno, assicura che appena torna a casa, in Sicilia, salderà tutto con un bonifico. E’ di parola, arrivato a Palermo fa il bonifico, però non di 500 mila euro com’è il suo debito, ma solo di 500 euro, non di 1 miliardo di lire, ma solo di 1 milione di vecchie lire. Una beffa. Com’è andata a finire, poi ha pagato? Boh! Nessuno lo sa. Si scopre anche che tra i clienti portati, che hanno acquistato tranquillamente con assegni ingenti quantitativi di fiches, c’è gente appena uscita di galera grazie alla legge sull’indulto. Questi signori hanno onorato i loro impegni? Boh! Nessuno lo sa Ed ai porteur ed ai giocatori che portavano al casinò è stata chiesta la certificazione antimafia? Boh! Nessuno lo sa. La verità è ancora tutta da scrivere. La settimana prossima continueremo il racconto oggi interrotto, dal 2007 sino al 2010 evidenziando episodi, paradossi, silenzi, nomi, cognomi, danni alla collettività, inchieste amministrative e politiche della magistratura, della Corte dei Conti e della Direzione nazionale antimafia. Roberto Basso

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Sommario

Numero Speciale

SOMMARIO Servizi speciali Bordighera in mano a 3 sceriffi Io la penso così di Bruno Giri 150 anni di Unità d’ Italia: gli appuntamenti Taggia: 7000 locandine contro Genduso

pag. 8 pag. 6 pag. 9 pag.23

News in primo piano Sanremese: calcio malato

Marco e Riccardo Del Gratta arrestati, altre 12 persone in carcere. Società allo sbando. Questo e altro ancora

pag 17

Imperia Caltagirone unico padrone del porto? Proiettile alla testa, non può essere operata

pag.15 pag.16

Sanremo Calcio malato: arrestati i Del Gratta pag.17 La differenziata porta a porta funziona oppure no? pag.19

Bordighera e malavita Consiglio comunale sciolto, arrivano 3 sceriffi. Il sindaco Bosio respinge le accuse

pag 8

Ponente Taggia: Madonna Miracolosa e cresime, le foto Ventimiglia: Cortina di ferro tra Francia e Italia

pag.24 pag.25

Rubriche Speciale Milano Sanremo Magazine Ufologia Sport Personaggi Storici Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.37 pag.39 pag.43 pag.47 pag.44 pag.49 pag.61

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

Stasera alle 19,30 e alle 21,20 a PrimoCanale mafia a ponente, cosa sta succedendo? Il ministro Maroni ha esagerato a sciogliere il consiglio comunale di Bordighera per mafia? L’ex sindaco Bosio può continuare a fare il Presidente del Consiglio in Provincia? Il Ponente è davvero diventato terra di ‘ndrine? Dopo Bordighera a chi toccherà? Questa sera se ne discuterà in Tv a PrimoCanale dalle 19,30 alle 21 e, in replica, dalle Albano 21,30 alle 23. Per la prima volta, ospite in uno studio televisivo in un dibattito, Donatella Albano, il capo gruppo del Pd in Consiglio comunale di Bordighera, sotto scorta della Dia da mesi perchè vittima di grave minacce della malavita. Con lei anche l’avvocato Andrea Rovere (penalista ed esponente della Lega), Leandro Faraldi, segretario provinciale Pd, Vincenzo Lanteri, vice capo gruppo Pdl in Provincia. Lanteri

Faraldi

Rovere

Il comandante dei Vigili del fuoco indagato per peculato Imperia. Raffica di perquisizioni nella caserma dei vigili del fuoco di Imperia. I finanzieri sono andati negli uffici dei dirigenti e in particolare in quello del comandante Vincenzo Giordano e di un suo funzionario, nei guai per peculato. Le perquisizioni sono state ordinate dal pm Alessandro Bogliolo. Per ora risulta indagato per Giordano peculato il comandante provinciale dei pompieri, l’ingegner Vincenzo Giordano. Si parla di un viaggio non autorizzato che sarebbe stato pagato con soldi dello Stato e di altre irregolarità, sempre legate allo stesso reato e coinvolgenti un secondo funzionario che aveva possibilità di usare le somme messe a disposizione del ministero.


Attualità

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Scandalo al GF: si sa già il nome del vincitore? Due imperiesi alle prese con il terremoto in Giappone. Lunedì sciopero RT

NILLA PIZZI: si sono svolti i funerali della regina della canzone italiana e vincitrice del 1° Festival di Sanremo. Riuniti in prima fila con il fazzoletto in mano, non sono mancati i vip: Tony Dallara, il suo agen­te Lele Mora, Pla­tinette, Wilma De Angelis e Iva Zanicchi.

SANREMO: Fera sbatte la porta e abbandona il consiglio comunale; a far infuriare l’assessore il voto della giunta su una proposta del collega Franco Solerio riguardo l’interpretazione dell’articolo 14 del regolamento che mira a limitare l’apertura stagionale di alcuni dehors.

GRANDE FRATELLO: Annunciato da Wikipedia il prossimo vincitore della gara; ad aggiudicarsi l’ambito montepremi sarebbe Ferdinando Giordano. Il condizionale è d’obbligo dato che la gara... è ancora in corso! Burla, semplice previsione o truffa? Staremo a vedere.

SANREMO: preoccupazione all’indomani del terremoto che ha colpito il Giappone per il giovane sanremese Mirko Vigini. L’ex bassista dei Lithium infatti ha aperto un ristorante a Tokyo. Sta bene ma ora si teme per la nube radioattiva della centrale di Fukushima.

SANREMESE: finisce a reti inviolate il match tra la squadra matuziana e la Valenzana. Risultato bugiardo che sta stretto soprattutto per la posizione in classifica e per aver giocato contro una Valenzana non al meglio che ha fatto del catenaccio uno stile di gioco.

IMPERIA: annunciato per il 21 marzo uno sciopero aziendale di 8 ore del personale viaggiante. Lo sciopero, che riguarderà anche le biglietterie e inizierà alle ore 9.00 e terminerà alle 17.00, è stato indetto dai sindacati in seguito all’annucio dal parte dell’azienda di cassa integrazione e prepensionamento di molti dipendenti.

VENTIMIGLIA: Alessia Bianciardi, un’insegnante di Ventimiglia che da alcuni anni lavora a Tokyo, è stata salvata dal terremoto dalla sua cagnolina, che le ha impedito di prendere l’ascensore.

SANREMO: Auguri al Cav. Uff. Gaetano Rodolfi che lo scorso 15 marzo ha compiuto 90 anni. “Libretto di volo” è la sua autobiografia, dedicata alla sua grande passione per l’aeronautica ereditata durante il servizio militare come marconista, durante la seconda guerra mondiale.

VENTIMIGLIA: Mauro Merlenghi si complimenta con il 17enne, Michael Rodà, per il coraggio dimostrato nel tentativo di ostacolare un francese mentre prendeva a sprangate alcuni cigni sulle rive del fiume Roja.

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Attualità

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Io la penso così di Bruno Giri

Lo “scandalo” comincia quando il Potere vi mette fine La favola del Porto ricorda quella di Pinocchio, il contadino, il pollaio e il cane Melampo La mia bussola di skipper solitario a zonzo nel mare della politica utilizza come ago magnetizzato sull’azimut delle cose da capire uno dei migliori aforismi di Karl Kraus che suona così : “Lo scandalo comincia quando la polizia vi mette fine”. Negli ultimi giorni non ho potuto staccare gli occhi dal quadrante con i quattro punti cardinali, perché il barometro dava tempesta e di scogli-scandalo a prua ne ho avvistati davvero parecchi: dalla pronuncia del TAR sul porto di Imperia al buco nero di Millenium a Arma, dal commissariamento di Bordighera al coma profondo di Area 24, e da poco, dulcis in fundo, il cambio della guardia al casinò, solo per citare quelli più insidiosi. Ovviamente Kraus per “polizia” non intendeva i gendarmi della Landespolizei - e neanch’io penso a quella di Stato che sfreccia sulle Pantere - ma l’Ordine, il Potere, e l’Autorità che si incarnano nelle “Istituzioni”, e che bonariamente bisbigliano agli impiccioni non allineati, e che “nun ce vonno stà” : “Bboni ….. state bboni”, lasciando intendere un’alternativa un po’ meno bonaria : “sennò ve meniamo”. E per “menare” l’Ordine adopera la bilancia, il Potere sfodera la spada e l’Autorità solleva lo scudo, sotto forma di sentenze da accettare senza discutere, di decreti immediatamente esecutivi, di avvisi double-face più di condanna anticipata che di garanzia, di bilanci asseverati dalle tre scimmiette e spalmati con manate di vaselina, di operazioni societarie spericolate ma legalmente ortodosse, di “jeux interdits” della finanza creativa, formalmente ineccepibili, e di tanti altri atti di imperio, arroganti e prepotenti, che nella pratica si traducono in

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altrettante esecuzioni sommarie, grazie al fatto compiuto che ogni volta crea situazioni “non facilmente rimuovibili”. Tutte armi che cito a caso prendendole dall’immenso arsenale che la “polizia” ha a sua disposizione per mettere fine allo scandalo, e chiudere la bocca a chi insiste a scandalizzarsi, e ai sopravvissuti al bombardamento degli effetti speciali, che vanno dai convegni alle tavole rotonde, dai tavoli di confronto alle visite pastorali in pompa magna con l’accompagnamento di una colonna sonora tambureggiante, suonata da mass-media sapientemente imbeccati per funzionare da cassa di risonanza e da fuoco di sbarramento. Lo scandalo è questo, e a chi, per esempio, i giorni scorsi si è scandalizzato perché sull’Eco della Riviera ho definito scandalosa la sentenza del TAR sul porto di Imperia, rispondo di essere io scandalizzato che di fronte allo scandalo di un’ordalia moderna con la quale si tenta di mettere fine allo scandalo nessuno si scandalizzi. E per farmi capire meglio, aggiungo che al passo del Vangelo secondo il quale “oportet ut scandala eveniant” e maledice chi li provoca, io aggiungerei una chiosa-emendamento per estendere l’anatema a chi vi mette fine. Detto questo, userò l’assioma di Kraus per schivare gli scogli-scandalo che dicevo prima, e per smascherare chi pensa di farli sparire semplicemente cancellandoli dal portolano. Porto di Imperia : il 3 marzo scorso mentre il TAR per “menare” Lunghi, e mettere fine allo scandalo scriveva la sentenza breve n. 379, io facevo scrivere da Bertoldo l’introibo allo scandalo che cominciava proprio in quel momento.

Caltagirone Mi ha colpito, nella sentenza, un verbo al participio, che nell’idioma ultra specializzato del diritto amministrativo è completamente sconosciuto, e che anche nel lessico quotidiano compare assai di rado – “affastellato” – e che forse proprio per questo risulta, da solo, più eloquente e rivelatore di tutte le altre 1794 parole, che compongono l’atto giudiziario. Il consigliere estensore lo ha usato con riferimento alla determinazione dirigenziale di revoca della concessione demaniale, per dire che quello che Lunghi ha messo insieme per motivarla è un pour-pourri di “generiche violazioni”, cucinato in spregio al galateo culinario, dettato dal Consiglio comunale il 23 settembre 2009, e alla relativa liturgia gastronomica da seguire e servito senza contraddittorio a chi poi avrebbe dovuto ingoiarlo. Mi rendo conto delle ragioni che hanno spinto il magistrato a prendere in prestito dal villico Bertoldo un’espressione che appartiene al gergo contadino, ragioni sintetizzabili nel brocardo latino “ Ne eat iudex extra ed ultra petita partium”, e nella conseguente impossibilità di rispondere ai pesanti addebiti contestati a Caltagirone dal dirigente del Demanio, visto che le parti si erano guardate bene dal menzionarli nei loro “petita“.

Però gli addebiti rimangono ugualmente anche se sono “affastellati”, e soprattutto rimangono le loro conseguenze; non è che la sentenza del TAR come per magia ha fatto sparire tutto, e poi non sono affatto “j’accuse” generici, potrebbero rappresentare la punta di un iceberg molto più ingombrante, sul quale, tra l’altro, starebbero indagando anche le Procure di Imperia e di Torino. E a loro, ricorda Bertoldo contadino con le scarpe grosse e il cervello fino, bisogna aggiungere ciò che Lunghi ha taciuto nella sua determinazione di revoca. Mi riferisco all’affidamento “cornuto” delle due concessioni - quella delle aree demaniali sul primo corno e quella dei lavori per realizzare un’opera pubblica sul secondo corno - e agli “escamotages” per affidarle “brevi manu” a Caltagirone evitando, secondo molti, le procedure ad evidenza pubblica imposte dal diritto comunitario e nazionale vigente, come l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori , servizi e forniture ha ripetutamente stabilito. Ne parla anche la sentenza del TAR in un inedito “riassunto delle puntate precedenti”, come se fosse legittimo per una società per azioni a partecipazione pub-

Karl Kraus

blica, costituita per realizzare un’opera pubblica, deliberare un aumento di capitale e riservarlo “brevi manu“ - scrive il TAR - “a un socio operativo privato, dotato dell’assetto imprenditoriale necessario per realizzare le opere portuali”, costituendo “una joint venture che, accanto ai soci di capitale, individua il socio operativo unico che, eseguite le opere, recupera i costi e realizza l’utile d’impresa tramite l’attribuzione (del contenuto economico) dei diritti c.d. disponibili sui beni realizzati”. Il TAR ne parla tranquillamente, come se Caltagirone fosse l’unico operatore al mondo con quelle caratteristiche e non ne spuntassero invece altri a ogni piè sospinto. Come dimostrerebbe il fatto che in questi ultimi giorni, stando alle cronache, sull’operazione porto di Imperia una volta lasciata libera da Caltagirone sarebbe pronta una manifestazione di interesse da parte di MDL, il colosso europeo nel settore dei porti turistici. E proprio il passo della sentenza che si riferisce alla esecuzione delle opere da parte di questo “socio operativo unico” e al recupero da parte sua dei costi sopportati offre lo spunto per introdurre il terzo corno, quello della contabilità dei lavori. Il TAR non spiega su quale base possa avvenire il recupero dei costi che è a sua volta alla base del “do ut des”, visto che - scrivevo sull’Eco della Riviera già due settimane fa - alla Commissione di Vigilanza e Collaudo hanno impedito di fare il suo mestiere, che è quello di vigilare e di collaudare in corso d’opera in funzione del collaudo finale. E senza controllo, mi chiedo, come si fa a stabilire quanto è costata l’opera pub-


Attualità

blica, e sapere chi l’ha pagata, e soprattutto come l’ha pagata e a chi, e non sono “belinate”, perché si sta parlando del soggetto che, quale corrispettivo dei lavori, e ripeto tra virgolette per la seconda volta testualmente la frase del TAR, “recupera i costi e realizza l’utile d’im-

Numero Speciale presa tramite l’attribuzione (del contenuto economico) dei diritti c.d. disponibili sui beni realizzati”. Non so se mi spiego : nessuno vuol fare i conti in tasca a Caltagirone, ma una Pubblica Amministrazione può dispensare atout al buio, con la formula “bocca desidera”, e lo dico dopo aver visto alla televisione il Sindaco e il suo Vice liquidare la questione con espressioni di sufficienza e con la proposta all’imprenditore romano di aprire sull’argomento un tavolo di lavoro, senza dire però cosa metterci sopra? C’è poi una regola aurea che la “polizia” non dovrebbe mai dimenticare quando mette fine a uno scandalo, il principio di non contraddizione, e nella sentenza

del TAR di contraddizioni invece se ne conterebbero diverse. Leggo, per esempio, che Lunghi ha “omesso il contraddittorio” con Caltagirone, però, poche righe dopo leggo che Lunghi nella sua determinazione “non menziona affatto alcuna delle osservazioni presentate dalle ricorrenti nella fase istruttoria, in riscontro agli addebiti mossi dall’organo procedente”. Insomma, il contraddittorio c’è stato o non c’è stato ? Me lo chiedo anche perché mi sembra che l’atto di Lunghi descrivesse con minuzia di particolari l’intera sequenza con cui il contraddittorio si è svolto, che va dalla comminatoria di decadenza, all’avvio del relativo procedimento con

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invito formale a Caltagirone a presentare le proprie deduzioni, dalla presentazione delle deduzioni il 15 dicembre 2010 con protocollo n. 43360 al risultato dell’esame del loro contenuto spiegato punto per punto a ogni singolo passaggio del documento conclusivo e finale di revoca. In definitiva aveva davvero ragione Karl Kraus a dire che lo “scandalo comincia adesso che il Potere vi pone fine”, perché a Imperia inizialmente qualche peccatuccio veniale era stato commesso. Poi con superbia si è perseverato nell’errore fino a costringere un dirigente, per pararsi il sedere, a dare l’allarme come ha fatto Pinocchio quando è stato messo dal contadino a guar-

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dia del pollaio al posto del cane Melampo che gli era morto e che in vita, senza che lui lo sapesse si era messo d’accordo con le faine, il malandrino, per un pollo a notte come tangente.E adesso per mettere fine allo scandalo del pollaio, Pinocchio con la clemenza e la magnanimità degli Imperatori dell’antichità viene perdonato a condizione che la smetta di abbaiare, le munifiche faine rinunciano a chiedere i danni al contadino per aver perso il bottino di una notte, i polli che rischiavano di essere licenziati dal pollaio applaudono felici e il contadino ha sempre meno polli da portare al mercato. Mi fermo qui... lascio a chi legge commenti e giudizi.

Arma, ora chi paga la “Ciclabile” che non c’è? Subito dopo eccomi avvistare a prua lo scoglio-scandalo del buco nero di Arma, dove l’Ordine giudiziario non è ancora intervenuto, mentre il Potere economico, e l’Autorità amministrativa si affannano per stendervi sopra un velo pietoso, che, però, come la proverbiale coperta, si dimostra troppo corto. E che lo sia lo dicono soprattutto le cifre, con l’arida eloquenza del loro linguaggio. Quelle dei debiti sono come la fisarmonica, il mantice si allarga e si accorcia col movimento delle braccia, ma se uno sta fermo un attimo con le mani conserte, e osserva la situazione contabile, si rende conto che navighiamo sui 6-7 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungerne altrettanti per completare le opere civili e per realizzare quelle pubbliche previste in convenzione. A colpo d’occhio queste cifre vengono fuori dalla somma dei 3 milioni dovuti all’impresa Nuova Era, che materialmente ho costruito quello che oggi si vede, dal milioncino di credito del fornitore dei prefabbricati e da un altro milioncino vantato da chi ha eseguito gli scavi, e smaltito il materiale di risulta, e da un’altra milionata tra direzione lavori, sofferenze finanziarie e fiscali, fornitori diversi e varie & eventuali.

Questo a bocce ferme, però, per ultimare l’opera, collaudarla, accatastarla, poter così consegnare i box ai privati che li hanno acquistati, e vendere i volumi commerciali, occorrono non meno di 3 milioni, ai quali bisogna aggiungerne almeno altrettanti per realizzare il parcheggio a rotazione, un tratto di pista ciclabile che si collega con l’opera, e il verde attrezzato di copertura, tutte cose in proprietà di Area 24 ma di uso pubblico, oltre agli interventi sulla viabilità pubblica esistente per razionalizzarla e renderla compatibile con le opere infrastrutturali realizzate. Dunque il buco attuale e futuro è profondo non meno di una dozzina di milioni e le cifre per coprirlo non bastano assolutamente, per cui il velo lascia intravedere tutte e intere le vergogne, con scandalo che, secondo me,

sconfina nel penale. Questa è la mia opinione e mi spiego : il business plan si basava su introiti per una dozzina di milioni ricavati dalla vendita di 176 box auto a 50.000 euro ciascuno e di 940 metri quadrati commerciali a 3.000 euro per metro quadrato, per un totale, appunto, di 11 milioni e 620 mila euro. Cifre ampiamente sufficienti a coprire tutti i costi e a riservare un buon margine di profitto ai promotori dell’iniziativa, perché le previsioni di spesa si basavano su un costo medio di 15.000 euro per ognuno dei 354 parcheggi complessivi, calcolati uno per l’altro, e di 1500 euro per metro quadrato di superficie commerciale, per un totale complessivo di 6 milioni e 720 mila euro, cui si aggiungevano i 2 milioni per eseguire le opere pubbliche previste nella conven-

zione col Comune e nell’atto Donetti di costituzione del diritto di superficie in sottosuolo. Dunque, c’erano 3 bei milioncini di utile per il promotore, il Comune si trovava sistemata gratis la viabilità del centro, oltre a un bel parcheggio pubblico a rotazione, e un ampio polmone verde attraversato dalla pista ciclabile, e Area 24 risparmiava i soldi necessari per realizzare quel tratto di pista ciclabile, diventava proprietario e gestore del parcheggio pubblico a rotazione e rientrava di 400 mila euro spesi in rilievi tecnici, sondaggi e progettazione. E allora, vi chiederete, cosa non ha funzionato e dov’è lo scandalo ? Rispondo senza essere né ragioniere, né commercialista, e lo faccio girando la domanda alla serva, della quale invidio la sveltezza nel fare i conti con le dita e lei mi risponde con una sola parola : la cassa. A non aver funzionato, mi spiega, è la cassa nella quale dovevano confluire i 6 milioni di un mutuo ventennale, che vede coobbligati il promotore dell’iniziativa e Area 24 con un’unica ipoteca di primo grado, la cui provvista avrebbe dovuto essere erogata dalla Banca ai due contraenti in base al rapporto millesimale delle

rispettive proprietà finali, e nella quale sono confluiti anche i proventi degli acconti versati da 140 prenotatari dei box auto privati per 3 milioni circa. Dunque in cassa dovevano esserci 9 bei milioncini, che aggiunti ai 3 provenienti dalla futura vendita di una trentina di box ancora invenduti, dalla futura vendita delle aree commerciali e dal saldo alla consegna dei 140 box già prenotati, avrebbero perfettamente quadrato i conti, anche se la previsione iniziale di 3 milioncini di utile si sarebbe ridotta a poche centinaia di migliaia di euro a causa della lievitazione dei costi. E invece la cassa è desolatamente vuota, c’è un buco nero di 9 milioni tondi, e il velo col quale il Potere economico e l’Autorità amministrativa vorrebbero coprirlo è di appena 3 milioni, e le vergogne di uno scandalo incredibile sono ormai alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti. Di chi le colpe ? Ne scrivo da mesi sull’Eco della Riviera, l’ultima volta l’ho fatto la settimana scorsa e non intendo ritornare sull’argomento, oggi mi premeva dire con Karl Kraus che anche a Taggia lo scandalo comincia quando uno – e mi esprimo in dialetto così tutti capiscono – “caga e cröve”.

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Mafia, Bordighera in mano a 3 sceriffi Sono già al lavoro a Palazzo Garnier, i tre commissari prefettizi scelti dal ministro degli Interni Maroni, incaricati di guidare la città Bordighera fino alle prossime elezioni, che si terranno in primavera 2012. Giuseppe Montebelli, 66 anni già Prefetto a Imperia dal 1999 al 2005; Paolo D’Attilio, 53 anni, Prefetto Vicario di Genova; la dottoressa Vale- Paolo D’Attilio ria Fazio, 43 anni, in forza alla Prefettura di Savona come L’ex sindaco Bosio ieri ha funzionario am- respinto tutte le accuse, ha ministrativo con- annunciato ricorso al Tar e tabile. Con loro detto che non si dimetterà sale a ventotto il numero dei com- da Consigliere provinciale missari che ha avuto la città di Bordighera. La decisione di sciogliere il consiglio comunale è stata presa dal Governo, in seguito alle indagini dei carabinieri sulle presunte infiltrazioni mafiose nel Comune ligure, gettando nello sconcerto i suoi cittadini, nonostante il rapporto del Prefetto Di Menna affermasse di non ravvisare gli estremi per lo scioglimento. L’ormai ex sindaco Giovanni Bosio non ci sta, e ha presentato un ricorso al Tar contro questo provvedimento scatenando la protesta dei rappresentanti del Pd, Città Insieme e Sel che chiedono ai tre nuovi commissari di fare luce sulle questioni rimaste in sospeso e poco chiare o su alcune decisioni della giunta Bosio alquanto discutibili, come il regolamento delle aperture commerciali o il mancato pagamento delle penali dovute da parte di privati. Quel che è certo è che le indagini continueranno come indica il vertice antimafia tenutosi in questi giorni tra Maroni e Burlando, e che le prossime elezioni si svolgeranno in un clima infuocato.

Valeria Fazio

Giuseppe Montebelli

Io la penso così di Bruno Giri

La città merita questo marchio infamante? Bordighera. Sono curioso di leggere cosa ha scritto l’on. Roberto Maroni nel suo decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Bordighera per “infiltrazioni mafiose” con l’inedita copertura del Consiglio dei Ministri. Com’è noto ad oggi il documento non c’è ancora anche se i Commissari sono già arrivati nella Città delle Palme. Sono curioso di leggerlo come lo ero nel maggio 1993 quando Mancino, con l’inedita copertura del presidente della Repubblica Scalfaro, annunciò urbi et orbi lo scioglimento del Consiglio comunale di Sanremo, del quale facevo parte, “per criminalità diffusa”. La mia curiosità nasce da due forti sentimenti, uno che viene da lontano, ed è l’affetto sincero per una città meravigliosa che in ogni tempo e su tutte le sponde della vita pubblica ha sempre espresso uomini onesti e leali molti dei quali ho avuto l’onore di conoscere e apprezzare, e al primo posto metto Raoul Zaccari, e l’altro è la profonda indignazione e il disprezzo per coloro che la stanno infangando nei vari ruoli e certamente con motivazioni tutte diverse una dall’altra, ma convergenti su quell’obbiettivo e cercherò nelle prossime settimane di capire come e perché lo hanno fatto. Per me e per molti altri, lo “scandalo” sono loro inaccettabili pulsioni del “tanto peggio tanto meglio” che li ha spinti e li spinge. Perchè in cuor nostro sappiamo tutti che quell’etichetta infamante Bordighera non la merita.

Scajola, deluso ed umiliato, lascia Berlusconi? Giorni amari per l’ex ministro Claudio Scajola e, perchè no, per Imperia, Sanremo, l’intero Ponente, la Liguria. Checchè se ne dica avere al governo un ministro, anche se non perfetto (ma si sa, la perfezione non è di questo mondo), è meglio che non averlo. Soprattutto i fedelissimi ed il popolo del Pdl speravano, credevano, erano certi che con il rimpasto, Berlusconi richiamasse “l’amico e fedele Claudio” e lo rinominasse Ministro di un dicastero importante: Attività produttive, Esteri oppure la responsabilità del partito. Invece pare che il Cavalier-Presidente, visto che i sondaggi non sarebbero favorevoli a Scajola per la storia della casa con vista sul Colosseo, lo lascerebbe alla porta preferendogli Bondi. Per lui, se vuole, solo briciole. Idem per Pisanu ed altri. Scajola, secondo voci romane, non avrebbe gradito e starebbe pensando, con i suoi 50 fedelissimi, altre strade, forse altri posizionamenti con vecchi amici della Dc come Casini e perchè no anche Fini

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IN TUTTA LA PROVINCIA SVENTOLA IL TRICOLORE Oggi 17 marzo, in occasione della Festa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Presidente della Provincia Luigi Sappa renderà omaggio ad alcune figure risorgimentali rappresentative del Ponente. Accompagnato dalle autorità locali, deporrà una corona di alloro presso le tombe di Giovanni Battista Cuneo (al cimitero di Imperia Oneglia) , Elia Benza, Giovanni Battista Gastaldi (cimitero di Imperia Porto Maurizio), di Angelo Pesante (cimitero della Foce di Sanremo), dell’on. Giuseppe Biancheri (cimitero di Ventimiglia), e a Diano Marina presso il monumento intitolato ad Andrea Rossi. Inizio deposizione a Diano Marina alle ore 9.00, alle ore 10.00 sarà ad Imperia, alle ore 11.00 a Ventimiglia, infine alle ore 12.00 concluderà a Sanremo. Sanremo celebra l’Unità d’Italia con un programma fitto di eventi, un 17 marzo coi fiocchi. Alle 10.30 verrà celebrata dal mons. vescovo Alberto Maria Careggio e dai parroci la S. Messa nella Concattedrale di San Siro, alla presenza di autorità cittadine civili e militari.Al teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo alle 18.00 si terrà un concerto irrinunciabile “Le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’italia”, dirigerà Leonardo Laserra Ingrosso, soprano Dimitra Theodossiou, tenore Giacomo Patti e baritono Felice Tenneriello. Verranno cantate parti del Nabucco, de “I Vespri Siciliani”, de la “Traviata”, e oltre a questi capolavori di Verdi verranno interpretate arie di Bellini, Puccini e Arturo Maequez; immancabile l’inno italiano. Ingresso libero. E non è ancora finita: al Roof Garden è stato organizzato il gala tricolore con tanto di menù “bianco, rosso e verde”, allietato dalla comicità di Ugo Conti e il mitico Diego Abatantuono, che con la sua band sapranno rendere entusiasmante la serata con una coinvolgente carrellata musicale dagli anni ’60 ad oggi. Non mancherà un medley di brani regionali, dalla Sicilia alla Lombardia, per rendere omaggio al “Bel Paese”.

Anche Ventimiglia festeggia il suo 17 marzo con un nutrito programma: da oggi giovedì alle 11.00 presso l’archivio di Stato in via Hanbury si inaugura la mostra, che continuerà sino al 30 giugno, “Il patriottismo a Ventimiglia dallo Statuto Albertino a Roma Capitale, personaggi e avvenimenti”; alle 15.30 in via Cavour grande musica col concerto dei giovani allievi dell’Orchestra Filarmonica Giovanile “Città di Ventimiglia” diretto dal maestro Franco Cocco; alle 17.00 nella sala consiliare si svolge la conferenza “Un episodio cruciale del Risorgimento: Nizza francese... e Ventimiglia città di frontiera” dei professori Ortolani e Marisa De Vincenti Amalberti, a cura del Lions Club Ventimiglia; alle 19.00 nella chiesa Sant’Agostino si potrà ascoltare il concerto eseguito da Adriano Meggetto, flauto e Silvano Rodi, organo; alle 21.00 gran finale al Teatro Comunale con lo spettacolo “Volare”, spettacolo teatrale di Gennaro Cannavacciuolo. Sabato 19 marzo alle 17.00 al Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi” gli universitari di Ventimiglia leggeranno scritti risorgimentali nell’incontro “I giovani per l’Unità d’Italia”.

Carpasio onora i caduti con il coro “Mille Voci, una Voce” A Carpasio si festeggia iniziando alle 10.30 con la messa celebrata da don Luigi Rubino nella parrocchia di Sant’Antonio Martire in onore dei caduti di tutte le guerre. Alle 11.00 si depositeranno le corone e verranno benedetti i monumenti dei caduti. Seguirà l’orazione ufficiale del dottor Gianluca Ozenda, con la partecipazione delle scuole della valle, del coro “Mille voci, una voce” dell’istituto Comprensivo di Taggia. Saranno presenti i sindaci dei comuni della Valle Argentina e il sindaco di Ceriana.

A Taggia (Arma e Levà)oggi il Tricolore si alzerà verso il cielo accompagnato dalle note della “Banda Musicale Pasquale Anfossi” e dalle voci del “Coro Città di Taggia Amici della Musica” con il seguente programma: alle ore 10.00 presso il piazzale del Municipio a Levà, si apre coi saluti del sindaco di Taggia Vincenzo Genduso. Segue la benedizione della bandiera da parte del parroco di Levà Don Thomas Le Bourhis. Poi è la volta del discorso del sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi delle Scuole Elementari Stefano Balbo. Seguirà il ito dell’alzabandiera; alle 11.00 presso Villa Boselli ad Arma, saluti del sindaco, benedizione della bandiera da parte del parroco Don Benito Cagnin. A seguire il discorso del sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi delle scuole superiori Francesca Pantano. Anche qua si celebrerà il rito dell’alzabandiera; alle 12.00 in piazza Eroi Taggesi a Taggia ancora il saluto del sindaco Genduso. Benedizione della bandiera da parte del parroco di Taggia don Antonio Arnaldi. Discorso del sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi delle scuole medie Elisa Anfossi. Rito dell’alzabandiera.

Ventimiglia

Serenella Sossi espone il suo Opera benefica Garibaldi al Consolato

Iniziativa dell’istituto “Angelico Aprosio” che, grazie al “progetto Unità d’Italia”, contribuirà all’acquisto di cani per persone non vedenti. In questa occasione, sono state appese 150 bandiere tricolore al liceo che sono state donate dal comune di Ventimiglia, acquistate dall’associazione “Lions”. I soldi ricavati verranno utilizzati per acquistare i cani guida.

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia sarà esposto nella sala Michelangelo del Consolato Generale d’Italia, a Nizza, un quadro della pittrice Serenella Sossi, raffigurante Giuseppe Garibaldi. Come in tutta Italia, anche al Consolato, il 17 marzo 2011 si commemora l’Unità d’Italia, e vi sarà un concerto lirico, voluto dal Console Generale Luciano Barillaro per festeggiare l’evento. Chi più dell’Eroe dei due Mondi, che tra l’altro è nato proprio a Nizza, è al suo posto in questa occasione! Viva l’Italia!

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I bus sono troppo cari, i cittadini si lamentano

A

ncora problemi e mille polemiche stanno coinvolgendo l’Rt, l’azienda di trasporto pubblico nella provincia di Imperia. I primi malcontenti erano nati dal recente rincaro dei biglietti, 1.50 euro con validità di 90 minuti per qualunque tipologia di biglietto, sia urbano che extra-urbano. Una scelta, aveva spiegato l’azienda, per fronteggiare il momento di crisi economica che sta attraversando, dovuto anche ai minori finanziamenti statali. Una situazione che ha condotto ad un’altra decisione: da maggio vi sarà il via libera alla cassa integrazione in deroga e ai prepensionamenti per una quarantina di dipendenti. L’obiettivo dell’azienda, che sta proseguendo il confronto con le organizzazioni sindacali, è quello di risparmiare dai 3.5 ai 5 milioni in 5 anni e di prepararsi a concorrere alla gara, fissata a fine anno, per riaggiudicarsi il servizio di trasporto, magari in associazione temporanea di impresa con Tpl Savona e Atp Genova. Si preannunciano insomma tempi cupi, e ad essere preoccupati sono soprattutto i cittadini, i quali temono che tutta questa bagarre, possa ricadere su di loro, con un servizio sempre più scadente e caro. Preoccupazioni che anche oggi

Antonio Gelsomini

giorno spesso trovano già un riscontro. “Sono indignato per il servizio che l’Rt sta offrendo” dichiara Giorgio Redigolo. “Il prezzo del biglietto è aumentato, ora costa come a Genova. Questo mi potrebbe andare bene, se anche da noi vi fosse la stessa tipologia di servizio. Nel capoluogo ligure, nella stessa zona, vi sono numerose corriere che passano di continuo, è assai raro che si possa aspettare il mezzo per più di 5 - 10 minuti. Nella nostra provincia invece, da una corriera all’altra passa un’infinità di tempo. Io

Giorgio Redigolo

Riccardo Mostardelli

Salvatore Ballo

studio a Genova e faccio il pendolare. Mi è capitato spesso, alla sera quando torno a casa, di vedere fuori dalla stazione dei treni di Arma, il bus che sta fermo pochi minuti, e poi riparte, nonostante vi siano numerose persone che stanno correndo per cercare di prendere il mezzo pubblico. All’autista cosa gli costerebbe attendere qualche secondo in più, invece di “condannare” queste persone ad attendere la prossima “corsa” al freddo e al buio?”. Malcontento espresso anche da Salvatore Ballo: “Un servizio sempre più

scadente e sempre più caro. Andando avanti di sto passo, se non si è davvero costretti, chi continuerà ad usufruire dei mezzi pubblici? Si fanno tante campagne pubblicitarie per sensibilizzare ed incentivare l’uso dei bus, di usare il meno possibile i mezzi privati, ma con questi risultati non credo che riusciranno a convincere molta gente. Ovviamente la colpa non è solo dell’Rt: il fatto ad esempio che in corriera, a percorrere lo stesso percorso ci si metta il doppio del tempo rispetto all’auto, non è di certo colpa dell’azienda. La responsabilità è piuttosto delle nostre strade che non prevedono quasi mai una corsia apposita per i mezzi pubblici, i quali oltre a dovere fare le tappe obbligate per far salire e scendere i fruitori, devono subire tutto il traffico cittadino”. A lamentarsi del servizio però non sono solo i pendo-

lari, alcuni problemi vengono riscontrati anche dai genitori che ogni mattina si trovano a dover affrontare una “difficile” scelta: accompagnare di persona i propri pargoli o affidarli all’odissea del pullman? “Quando posso accompagno mio figlio in macchina prima di andare a lavoro” afferma Antonio Gelsomini, “questo non sempre mi è possibile e quindi talvolta lo porto alla fermata dell’autobus. In alcuni casi capita però che mio figlio arrivi o con un grande anticipo davanti alla scuola oppure con un ritardo di alcuni minuti. Vi sembra normale? Nella mia stessa situazione ovviamente vi sono altri genitori e altri ragazzi, ma nessuno fa nulla”. A pensarla diversamente Riccardo Mostardelli: “Il servizio non è così male come alcuni vogliono far credere. Mio figlio utilizza lo scuola bus e non è mai in ritardo. Ovviamente se si decide di vivere in zone dell’entroterra è normale che non si potranno godere degli stessi servizi”. Insomma da una parte vi è il “libero arbitrio”: se vuoi abitare nella pace della montagna, non pretendere il lusso della città; dall’altra sembra si debba combattere contro una certa discriminazione: per un servizio diverso e carente per quale motivo si paga la stessa cifra? Per quale ragione nella provincia di Imperia si paga come a Genova nonostante i risultati siano ben diversi? Questione di organizzazione o di amministrazione? Spesso la verità sta nel mezzo! Alessio Pastorelli

Uscito il bando per il Corso Montessori E’ uscito il bando per il Corso di differenziazione Didattica Montessori riservato alle Insegnanti di Scuola dell’Infanzia. Il Corso, che si avvale del patrocinio dell’Onm Roma, della collaborazione del Centro Studi Montessori di Genova e che prevede un finanziamento cospicuo da parte della Regione Liguria, avrà luogo a partire da Venerdì 24 marzo 2011 presso la scuola dell’Infanzia Montessori, Strada San Martino 41. Esso prevede 500 ore articolate in lezioni teoriche, a cura di docenti formatrici del metodo Montessori di qualificata esperienza, esercitazioni pratiche, tirocinio. Il dirigente scolastico del III Circolo di Sanremo, dottoressa Anna Maria Fogliarini, dopo la positiva esperienza promossa nel 2009 e che ha comportato la formazione di 18 insegnanti di Scuola Primaria, si dichiara molto soddisfatta di essere riuscita raggiungere questo importante obiettivo che consentirà di meglio qualificare l’offerta formativa della Casa dei bambini Montessori. Si desidera ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la pianificazione del progetto: il dottor Alessandro Clavarino responsabile del sistema educativo regionale, la presidente del Centro studi Montessori Genova, Vanda Mazzarello, Mirko Tangari della Cnos Fap Liguria, le insegnanti della Casa dei bambini Montessori. Bando, regolamento e modulistica per la domanda di ammissione sono disponibili sul sito www.3circolosanremo. com.

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Di Ponziano lascia e diventa “tutor” di Di Meco Il sindaco Zoccarato ha scelto Pino Di Meco quale nuovo presidente della Casinò Spa. Al dimissionario Donato Di Ponziano, che in queste settimane di “vacatio” ha assunto un’inedita posizione di sostegno e di affiancamento a Di Meco, abbiamo chiesto come nasce questo suo nuovo ruolo Prima di tutto voglio dare il benvenuto al nuovo presidente Giuseppe Di Meco con cui collaborerò in questi mesi fino all’assemblea. E’ un amico, una persona capace, con una grande esperienza amministrativa, che conosce profondamente la realtà sanremese e l’azienda casinò. Sono certo che farà un ottimo lavoro. Quello di Di Meco è stato il primo nome che mi ha fatto il sindaco Zoccarato quando gli ho manifestato, per motivi personali e di lavoro, la necessità di lasciare la presidenza e non ho potuto che condividere l’idea. Al casinò la figura di tutor del presidente non si era mai vista. Chi deciderà? Mi sono semplicemente reso disponibile a sostenere questo passaggio di consegne perché consapevole di quante difficoltà esistono nella gestione della posizione di presidente all’interno del Casinò. Oggi più che mai c’è bisogno di sinergia, di squadra. Zoccarato è sostenitore e consapevole di questo. In sintesi io dico che se serve, nel mio piccolo e per quanto mi permettono i miei impegni professionali, io ci sono. Il momento è particolarmente difficile ed uniti è sicuramente meglio. Comune, Assessorato al Turismo, Casinò, Sanremo Promotion: tutte entità che come satelliti devono ruotare intorno al pianeta città creando risorse di rilancio. Una parola chiave della sua presidenza è stata trasparenza, ma gli incassi..? La trasparenza è un elemento essenziale in tutte le attività professionali. E nel casinò, semmai fosse possibile, è un fatto ancora più necessario. La consapevolezza che l’attività all’interno della casa da gioco si

Di Meco

Zoccarato

Di Ponziano

svolga in maniera impeccabile è un valore aggiunto per la città, l’amministrazione comunale, i dipendenti, i clienti. Per questo nel 2009 è stato creato un nuovo ufficio delegato alla Sicurezza del Patrimonio aziendale. E la pagina nerissima dei porteurs…. Se le regole vengono rispettate non credo ci debbano essere preclusioni di principio. La riorganizzazione del settore ci ha permesso di limitare fortemente le esposizioni finanziarie. Quando sono arrivato si parlava di tre milioni di euro di fidi elargiti a giocatori che troppo spesso non onoravano il loro debito; oggi vi sono soltanto esposizioni economiche fisiologiche, i nostri incassi sono reali e questo è un dato da cui finalmente si può partire a costruire coseconcrete. Cosa risponde a chi dice che i porteurs sono un male necessario, che con loro gli incassi non calano? Non credo sia questo il motivo, sono cambiate le tipologie dei giocatori. I clienti dei giochi tradizionali hanno bisogno di essere coccolati e fidelizzati attraverso una accurata politica di accoglienza. I pokeristi vogliono giocare contemporaneamente a poker on line, nei videopoker e sui tavoli,

chi sceglie le slot vuole il miraggio di grandi jackpot ma al tempo stesso vincite facili e puntate minime. Quest’ultima clientela è la più connessa con i flussi turistici cittadini, più presenze abbiamo e maggiori entrate registriamo nelle sale slot. Stiamo anche cercando con il sindaco e con Sanremo Promotion gruppi imprenditoriali in grado di comprendere le potenzialità del nostro territorio ed investire su Sanremo. Allo stesso tempo guardiamo a nuove possibilità di posizionare all’estero il nostro brand e le nostre eccellenze. Abbiamo interessato imprenditori che movimentano fatturati da record.. Perchè il casinò incassa sempre meno? Colpa di chi lo amministra, della politica, del sindacato, di dipendenti infedeli o che altro? Il Casinò di Sanremo, come le altre case da gioco italiane ha attraversato anni difficili dovuti alla crisi economica nazionale ed internazionale, ma anche al proliferare delle offerte di gioco nelle strutture ricettive sul territorio, molto diversificate sino ad arrivare alle lotterie istantanee. Si è dovuto fronteggiare e si dovrà fronteggiare una concorrenza senza eguali con l’arrivo sul mercato

delle Video Lotteries. Negli ultimi 20 anni il casinò ha versato al Comune 800 milioni di euro, solo nel 2010 ha corrisposto 27 milioni di euro. Siamo riusciti ad organizzare eventi che hanno portato in città migliaia di presenze. Per citarne una fra tutte l’Ept, che ha visto a Sanremo più di ventimila presenze in pochi giorni o l’Hold’em poker. Che fare per battere la concorrenza delle Vlt, delle nuove Sale gioco, dei bar? Al casinò mancano le risorse finanziarie. Le nostre scelte strategiche sono mirate alla conservazione e rilancio dei giochi tradizionali, carattere distintivo dei casinò, al perseguimento delle nuove opportunità che si presentano sul mercato, all’organizzazione di diversificati tornei con montepremi di ogni tipo. Sarà un cambiamento radicale per rendere competitivo il Casinò. La manovra economica che abbiamo richiesto all’azionista di riferimento dovrebbe avere un valore pari a 40 milioni di euro. Il Comune non ha una lira cash, eppoi dove finiscono questi soldi? E’ stato previsto il restyling dell’area slot con un incremento delle macchine del 20%, dalle attuali 493 a 602. Vorremmo dedicare Sala De Santis ai giochi americani e Sala Gio Ponti al Poker, ma anche ai grandi eventi; coprire il Roof Garden, ristrutturare la sala Biribissi che sarà dotata di due entrate e di una terrazza. Grande attenzione al gioco on line con l’adeguamento del sito web per renderlo più adatto ad accogliere nuovi giochi con la creazione di un’area on line accanto a quella slot. E’ soddisfatto di quello

che ha fatto come presidente del casinò? Se rispondessi “sì” sarei bugiardo. Comunque nei tre anni e mezzo del mio mandato sono stati risolti problemi che hanno posto le basi per una più razionale organizzazione delle risorse e del personale, anche se non si può pensare di competere con una forza lavoro che singolarmente ha una produttività di 28/35 ore alla settimana ed un costo fuori da ogni parametro di riferimento a livello nazionale ed internazionale. Mentre le altre case da gioco hanno ottenuto investimenti diretti dagli azionisti (Saint Vincent trattiene oltre il 90% degli introiti, Venezia e Campione hanno rinnovato le sedi ed effettuato mirate campagne promozionali) il casinò di Sanremo ha fronteggiato crisi e concorrenza attingendo dal suo budget ordinario, contraendo i costi per non gravare sull’azionista di riferimento. E’ un esercizio irripetibile. L’azienda dopo anni ha iniziato il suo processo di ammodernamento, di razionalizzazione dei costi, con un risparmio di oltre sei milioni di euro. Abbiamo realizzato l’informatizzazione della Sala slot tramite il sistema “Ezpay”, pagamento elettronico e modernizzato il parco slot. Abbiamo spostato la funzionalità ricettiva accanto al Roof Garden trasformando la sala Biribissi e la sala Gio Ponti in aree polifunzionali al gioco e ai grandi eventi. Dopo 50 anni d’attesa siamo riusciti ad effettuare il restyling delle facciate restituendo alla città ed ai visitatori un casinò rinnovato architettonicamente negli arredi nelle sale e nelle offerte di gioco. Però c’è ancora tantissimo da fare. Si è dimesso, ma parla ancora come se fosse presidente.Ci sembra di capire che non lascerà Sanremo? Ma come si fa a lasciare la propria città! Una minaccia? Di Ponziano non risponde, sorride l’intervista finisce qui. Roberto Basso

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Pino Di Meco al Casinò, la Lolli divide con Zoc il Turismo

Seminario del Diritto Umanitario su “La privazione della libertà nei conflitti armati e altre situazioni di violenza”

Lolli

Di Meco

Il vicesindaco di Sanremo Claudia Lolli ha iniziato il suo affiancamento all’assessore al turismo Giuseppe Di Meco, già con un piede all’interno del casinò. Dopo la designazione a nuovo presidente del casinò, carica che si concretizzerà tra circa un mese con l’assemblea dei soci, il sindaco Maurizio Zoccarato ha voluto un supporto al turismo per non lasciarlo scoperto. Di Meco, seppur non ancora in carica, inizierà una sorta di affiancamento, a sua volta,con il presidente uscente Donato Di Ponziano. In attesa della nomina di Giuseppe Di Meco a presidente del casinò Claudia Lolli si affiancherebbe per prendere confidenza con le pratiche e la struttura. Sarà lei il nuovo assessore al turismo?

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Sanremo. Le problematiche concernenti i delicati aspetti della cattura e detenzione di individui in situazioni di conflitto armato e le sue implicazioni giuridiche, sono al centro dei lavori del seminario svoltosi a Villa Ormond e che concluderà i lavori oggi. Un gruppo di esperti giuridici civili e militari, consiglieri giuridici delle forze armate e funzionari governativi e di Organizzazioni Internazionali, in provenienza dalle diverse aree geografiche del mondo (dal Canada ad Israele, dalla Mongolia alla Russia, dagli Stati Uniti al Pakistan) sono riuniti a Villa Ormond per approfondire gli aspetti pratici relativi alla cattura e detenzione di individui durante situazioni di conflitto armato e le implicazioni che tali problematiche sollevano sotto il profilo giuridico. Il seminario, organizzato dall’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, prende in considerazione, attraverso lo studio di casi pratici e l’intervento di esperti di prestigio internazionale, la rilevanza delle norme di diritto umanitario e dei diritti umani in caso di privazione della libertà di un individuo durante una situazione di conflitto armato, con particolare riferimento alle questioni degli standard minimi applicabili nel trattamento dei detenuti. Le diverse prospettive nazionali e multilaterali, in ambito Nato, Onu ed Unione Europea, sul tema sono altresì oggetto di approfondimento e dibattito. I lavori sono stati aperti con l’intervento dell’Onorevole William Lietzau, Assistente del Segretario della Difesa per le politiche di detenzione degli Stati Uniti.


Attualità Trova i Pollini ne L’ECO L’uovo gigante ti aspetta

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W le donne e W l’8 marzo

Luciana, Jole, Laura, Mariuccia, Lisetta della Cgil mentre distribuiscono all’entrata del mercato annonario di Sanremo le mimose a tutte le donne

Studentessa di Taggia a Roma

Continua “La caccia ai Pollini” de L’Eco della Riviera in collaborazione con l’ipermercato Leclerc di Arma di Taggia. I “Pollini” sono all’interno del giornale, trovali! Più ne collezioni e più possibilità avrai di vincere un mega uovo di cioccolato la vigilia di Pasqua.

Sarà una ragazza di origine marocchina dell’Istituto Comprensivo di Taggia a rappresentare a Roma le scuole della Liguria, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità nazionale. Il suo nome è Amal Sadki, studentessa al terzo anno, nata a Rabat nel 1997 e residente con la famiglia a Taggia. “L’Istituto Comprensivo di Taggia – ha spiegato il dirigente scolastico Rosario Michero – è stato indicato dalla Direzione Generale Scolastica Ligure per rappresentare a Roma tutte le scuole della regione, per noi è un riconoscimento di alto prestigio, perché viene a seguito dei progetti che hanno portato nostre scolaresche nella capitale per ben due volte negli ultimi due anni.”

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Sorridi con Riverso


Imperia

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IMPERIA Caltagirone unico e vero padrone del porto? Finalmente sul nuovo scalo turistico imperiese è sorto il sole? È una possibilità che, nonostante i dovuti riti scaramantici, in molti si augurano. In prima linea e con un sorriso stampato in faccia, Caltagirone continua a ribadire la sua intenzione di ripartire a spron battuto per concludere al più presto i lavori mancati al porto. Il consiglio di amministrazione della Spa, svoltosi lo scorso 14 marzo, si è concluso proprio con un vero e proprio “dictat” dell’imprenditore romano. Il porto sarà completato, opere a terra comprese, nel 2013; il capannone “incriminato” verrà costruito come da progetto originario; la terra della collina sarà rimossa al più presto; i particolari e gli accessori che hanno ma-

CALTAGIRONE: CALTAGIRONE “Un’impresa che deve rendere e che dopo l’empasse amministrativo e il giudizio del Tar deve decollare. Il Comune però deve darmi rassicurazioni”.

Enzo Amabile

Piera Poillucci

Lucio Carli

nifestato problemi saranno modificati, migliorati o sostituiti. Una volontà che un po’ tutti vorrebbero rispettare, anche perché questo porto si sta rilevando una vera “gallina dalle uova d’oro”. A dimostrarlo il bilancio di questo primo anno di attività, il quale registra un attivo

di 881 mila euro. La Porto di Imperia Spa, tasse escluse, dividerà 781 mila euro, tra i suoi componenti (Acquamare, Comune ed ImperiaSviluppo). Ad esempio le casse comunali saranno arricchite all’incirca di 260 mila euro, di certo non bruscolini.

Consiglio comunale rovente, la minoranza si alza e se ne va Si era preannunciato un consiglio scoppiettante, e di fatti le premesse sono state accontentate, oppure deluse, a seconda dei punti di vista. Capiamo che la cosa può sembrare un paradosso, ma chi si aspettava discussioni e antitesi ribattute punto su punto sarà rimasto a bocca asciutta. Non per questo si può definire un consiglio tranquillo e pacifico. La realtà è che l’opposizione, dopo pochi minuti dal via, ha abbandonato in massa l’aula. La scintilla che ha innescato la miccia è stato l’intervento del capogruppo del Pdl, Alessandro Gazzano, il quale ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno. Ovvero affrontare prima la mozione della maggioranza, inerente le linee guida da tenere per il nuovo porto, delegando il Sindaco di incaricare il vice Sindaco, ad avviare contatti con i soggetti interessati per evitare richieste di danni dopo la sentenza del Tar, e discutere solo in secondo tempo la mozione dell’opposizione, riguardante l’analisi delle vicende del porto e delle implicazioni politiche ed amministrative per il Comune. La proposta di abbandonare l’aula è partita da Paolo Verda del Pd, proposta accolta dal resto dell’opposizione nel momento in cui la maggioranza ha votato favorevolmente alla richiesta di Gazzano. Nelle fila dell’opposizione sono rimasti al loro posto soltanto Giuseppe Fossati, di Futuro e Libertà e Claudio Risso dell’Udc. Il consiglio comunale è proseguito come se niente fosse accaduto. Nel frattempo l’opposizione, riunitasi in sala Commissioni, ha deciso di rivolgersi al prefetto per “denunciare questo comportamento antidemocratico e illegittimo della maggioranza”. Forse uno dei rari casi in cui tra i due litiganti nessuno gode, e a rimetterci sono soltanto i cittadini. A.P.

Caltagirone quindi è pronto a ripartire, ma vuole prima avere in mano un “pezzo di carta” dove gli venga assicurato, non solo a parole, che il Comune non ricorrerà alla Corte dei Conti per la decadenza della concessione. La prossima riunione è stata fissata per

il 28 marzo, data in cui si dovrebbe discutere sui possibili papabili per il nuovo direttivo del Cda. Tramontati i nomi di Enzo Amabile e di Lucio Carli, starebbe guadagnando terreno Piera Poillucci, avvocato e consigliere comunale del Pdl. A.P.

La parola alle forze politiche locali Fossati, capogruppo Fli: “Il Consiglio Comunale di lunedì sera sul Porto Turistico è stato, a mio avviso, un’occasione mancata, dalla maggioranza e dall’opposizione per cambiare passo ed atteggiamento su un tema così importante. Maggioranza ed opposizione dovrebbero smetterla di ribadire sempre gli stessi concetti e apportare ed affrontare argomenti nuovi, per il bene dei cittadini”. Indulgenza (Prc): “Per la terza volta mi è stato negato di illustrare la mozione, presentata già a novembre, sulla delicata situazione dei vertici della Porto di Imperia Spa L’Opposizione ha abbandonato l’Aula dopo che per l’ennesima volta la maggioranza ha sovvertito l’ordine del giorno del Consiglio allo scopo di condurre una discussione a senso unico, alterando il Regolamento e mortificando la dignità del confronto democratico”. Il vicesindaco Leone: “All’ordine del giorno del Consiglio comunale c’erano tre pratiche centrate sul porto, ed una mozione anch’essa sui problemi portuali. La maggioranza ha chiesto ripetutamente di accorpare la discussione. Ma l’opposizione di sinistra non ha mai voluto accettare l’accorpamento, e a questo punto la maggioranza ha chiesto una inversione dell’ordine del giorno. Che senso avrebbe avuto discutere di un argomento senza prima conoscere le proposte dell’amministrazione? A questo punto la protesta e l’abbandono dei lavori consiliari assumono il carattere di una via di fuga per uscire dall’imbarazzante situazione in cui la sinistra si è messa”. Paolo Verda del Pd: “Una proposta indegna, che scippa ancora una volta l’aula della possibilità di un serio confronto”.

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Imperia

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giovedì 13 gennaio 2011

Samira non è operabile. Mael sparò per ucciderla Ferrovia, raddoppio entro il 2013

Samira Ben Saad “Al momento riteniamo troppo pericoloso procedere con l’intervento chirurgico”. Queste le parole del professor Massimiliano Boccardo, primario al Santa Corona, che continua a monitorare le condizione di Samira Ben Saad, la giovane di Valence ritrovata con un proiettile nella nuca e priva di sensi, in una zona rurale sopra Imperia. La ventenne continua a migliorare e tra pochi giorni potrebbe venir trasferita all’ospedale di Lione. Ma la situazione resta comunque drammatica: potrebbe rimanere forse a vita con quel proiettile

Mael Combier conficcato nel capo, “una spada di Damocle” sempre presente. Il suo aggressore, nonché amante, Mael Combier, nel frattempo, continua ad essere sottoposto ad una serie di interrogatori. Costituitosi pochi giorni dopo il ritrovamento della ragazza, ha ammesso il tentato omicidio. Mael è sposato con un altra donna la quale è rimasta da poco incinta. Da qui la decisione di lasciare Samira. Ma la ragazza non ne avrebbe voluto sapere, anzi lo avrebbe fatto minacciare anche da dei suoi amici, motivo per il quale il

ragazzo avrebbe acquistato la pistola. Durante l’ultimo ed ennesimo, acceso diverbio, Mael ha sparato contro Samira. Questa la deposizione del giovane, per cercare di demolire almeno il capo d’accusa della premeditazione. A.P.

La situazione inerente il raddoppio ferroviario in fase di costruzione, non sarebbe così grave come paventata solo pochi giorni fa.Lo spettro di lavori stoppati e tempi dilatati fino all’inverosimile sembrerebbero scongiurati. Le Ferrovie dello Stato precisano: “Non c’è alcuno stop dei lavori per il tratto Andora – San Lorenzo. È confermata la previsione di attivazione entro la fine del 2013, nonostante la nota situazione con l’impresa Ferrovial”. Situazione che vede un contenzioso tra l’azienda spagnola e Rfi/Italfer ammontante a 40 milioni di euro. Le Fs garantiscono: “La Ferrovial sta ancora operando nel rispetto dell’intesa firmata con Rete Ferroviaria Italiana a dicembre del 2010 che prevede il termine delle attività entro il 2011”. A.P.

Energia eolica sul tetto del Comune

Emilio Broccoletti Il progetto di puntare sulle energie alternative è tornato di grande attualità, soprattutto in seguito agli eventi accaduti in Giappone. Proprio in questa direzione si sta muovendo il comune di Imperia, il quale ha posizionato sulla torre del palazzo comunale una turbina eolica, prima in Italia di questo tipo. “Produrrà – ha spiegato l’assessore all’arredo urbano, Emilio Broccoletti – energia per alimentare i fari a led che creano il gioco cromatico con i colori ver-

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de, bianco e rosso della bandiera italiana che saranno proiettati per tutto il 2011 sulla facciata del palazzo comunale. È nostro intendimento – prosegue – se l’esperimento otterrà i risultati sperati, proseguire con altre installazioni presso le sedi di edifici pubblici, a cominciare delle scuole, e per l’illuminazione del par-

co urbano”. Un esperimento che non costerà nulla, in quanto la società costruttrice di questo impianto, la Greewire, azienda elvetica, lo ha fornito gratuitamente. Si tratta di una turbina eolica di 600 watt che alimenta una serie di led per complessivi 324 watt. A.P.


Sanremo

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giovedì 17 marzo 2011

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SANREMO E’ un calcio malato! Arrestati Marco e Riccardo Del Gratta Marco Del Gratta

E

' scattata all'alba di martedì l'operazione di polizia e carabinieri, coordinati dal procuratore della Repubblica Cavallone e dalla dott.sa Politi che ha portato all'arresto del presidente della Sanremese Marco Del Gratta, di suo padre Riccardo, direttore sportivo della società biancoazzurra e di altre sei persone tutte implicate nella torbida storia di minacce ad alcuni giocatori della Sanremese per la rescissione del contratto. Era da tempo che questa voce circolava in città e si è concretizzata in un'uggiosa mattina di marzo che in un certo senso ha segnato la

Nicola Trazza

Riccardo Del Gratta morte del calcio professionistico ponentino. Nel dopopartita di Sanremese-Valenzana, Marco Del Gratta era sceso in sala stampa a gridare allo scandalo e al complotto contro la sua squadra, per via di alcuni torti arbitrali subiti in questo campionato. Nessuno avrebbe mai pensato che qualche giorno dopo, l'uomo che lanciava appelli sulla correttezza nel calcio fosse, secondo le accuse degli inquirenti, il beneficiario delle minacce subite dai giocatori della Sanremese come il bomber argentino ex Napoli ed Udinese, Roberto Carlos Sosa, Matteo Perelli e il portiere Petruzzelli. Tutto

Vicenda legata alle minacce ad alcuni giocatori della Sanremese. Altre 12 persone sono finite in carcere e spunta anche lo spaccio di cocaina... è partito il 16 dicembre 2010 quando Nicola Trazza uccise in un negozio di ortofrutta di S. Martino il suo amico e compaesano Giovanni Isolani (entrambi di Praia a Mare nel cosentino). Qualche ora prima erano all'allenamento della Sanremese ed avevano minacciato 'El Pampa' Sosa puntandogli la pistola su un ginocchio dicendogli “Se non te ne vai ti roviniamo!” Quindi se la famiglia Del Gratta era la beneficiaria di queste azioni chi era il mandante e perchè? Era Davide Ventre di Sanremo, che ha 'sguinzagliato' i due calabresi di cui Trazza è cu-

gino, per sistemare questa faccenda d'affari poco limpidi. Ma non finisce qui. Nella rete delle minacce subìte c'è cascato anche Marco Del Gratta, infatti dopo l'arresto di Niki Trazza per l'omicidio dell'amico Giovanni Isolani, dalla Calabria sale il fratello di Trazza, Rocco, insieme a Sergio Briatore, che va da Del Gratta a estorcergli 10mila euro, visto che Niki è andato in galera per colpa sua. Dal palazzo di giustizia di Sanremo, fanno sapere che l'indagine non finisce certo qui. Tanti sono ancora i retroscena da chiarire come gli attentati incendiari ad alcuni negozi che potrebbero avere tutti la stessa mano. Il ruolo della famiglia Del Gratta (che sostiene si tratti tutto di un equivoco) sarebbe emerso da intercettazioni telefoniche mentre Ventre avrebbe tratto agevolazioni per il figlio calciatore. Nessuna novità sull’arma del delitto Isolani, mentre sono stati accertati due tentativi di estorsione nei confronti dei giocatori Sosa e Perelli ed un altro, non andato a buon fine, ver-

so il portiere Petruzzelli, ancora in forza alla Sanremese. Sei in totale gli arrestati, per estorsione: Niky Trazza (che era già in carcere), Marco e Riccardo Del Gratta, Davide Ventre e Sergio Briatore. Nei confronti di Rocco Trazza, l’arresto è per tentata estorsione in concorso. Insomma per il calcio biancoazzurro è una mazzata storica; la Sanremese era sopravvissuta a svariati fallimenti ma una vicenda del genere non si era mai vista. A otto giornate dalla fine del campionato di Lega Pro 2 che vede la Sanremese penultima in classifica, in zona playout, il futuro si fa sempre più incerto. Ora e a fine campionato chi gestirà la società? Squadra che ricordiamo non è solo quella che milita nei professionisti ma ha anche un nutrito settore giovanile. E a proposito dei giovani: quale esempio è stato dato? Una volta il gioco del pallone teneva i ragazzi lontani dai guai e dalle cattive compagnie, ora invece, più che di calcio si deve parlare di palla avvelenata. Andrea Di Blasio

I nomi degli indagati per lo spaccio di stupefacenti Sanremo. Non solo minacce ma anche spaccio di droga. In parallelo all’indagine sulle intimidazioni ad alcuni giocatori della Sanremese è emersa anche quella per traffico di droga. Sono infatti stati sequestrati circa 3 kg di cocaina, in diversi step. E sempre martedì mattina, ne sono stati sequestrati altri 6 etti nel corso delle varie perquisizioni (a casa di Yammi Driss). Ecco gli otto arresti per l’operazione antidroga: tra questi Maurizio Ventre, Marco Alberucci, Fatmi Bengasi detto ‘Fortunato’ (albanese), Petrit Vathi (albanese), Yammi Driss (marocchino), Sonia Vella e Mustaphà El Jouay. a.d.b.

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Sanremo

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giovedì 17 marzo 2011

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La raccolta differenziata porta a porta funziona?

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opo la partenza del sistema porta a porta per la raccolta differenziata dei rifiuti, sono sorti già i primi problemi, dettati non tanto dalla scarsa collaborazione dei cittadini, siano essi privati o commercianti, ma tanto dalla confusione e scarsa organizzazione per la diffusione del servizio. Sia chiaro, il porta a porta è un’ottima iniziativa che, finalmente, ci mette al passo con realtà che lo hanno già adottato da tempo. A parte l’errore grossolano iniziale nello sbagliare alcuni colori dei bidoni, a parte il vedere comunque ancora roba abbandonata vicino ai nuovi contenitori, abbiamo sentito anche il parere di alcuni commercianti coinvolti in questa iniziativa. Così Davide Lano: “Come negozio per me non è cambiato un granchè, anche perché quello che io butto è prevalentemente carta e poi plastica, passano a ritirarla ed è tutto ok. Mi hanno anche fornito un contenitore per l’indifferenziata, non so perché, dato che praticamente non ne produco, però tant’è. Quello che invece mi chiedo è perché molti contenitori vengono lasciati chiusi; è logico poi vedere alcuni prodotti, come le bottiglie vuote di plastica dei detersivi accanto ai bidoni e non dentro. Non ci passano! Lasciateli aperti no? In secondo luogo, i vecchi cassonetti che fine hanno fatto se erano già adibiti per la raccolta di plastica, carta e altro? Invece di spendere dei soldi in più per farne di nuovi, non potevano utilizzarne un bel po’ di quelli già belli che pronti? ” Angelo Arieta, un giovane barman ci fa notare che “il problema è che l’umido rimane troppo tempo nel locale. Pensavo passassero più spesso a ritirarlo invece io li vedo solo una volta a settimana, e tenere quel tipo di spazzatura dentro per

Lano

Arieta

Martino

resse e la piena disponibilità dimostrata nei giorni precedenti, e in questi, il lancio di questa iniziativa”.

Il porta a porta è un sistema presente già in moltissime città italiane da tempo, funziona, i cittadini sono

soddisfatti ma per farlo funzionare alla perfezione ci vogliono però due componenti essenziali senza le quali questo ingranaggio rischia di ingripparsi: l’organizzazione e l’informazione da parte degli organi competenti insieme però alla volontà e all’impegno di ogni residente a cambiare le proprie abitudini. Le basi e i presupposti sembrano esserci, ma ora bisogna lavorare per correggere errori che sono già troppo evidenti. Massimiliano Inferrera

Le pietose condizioni della scuola Montessori

una settimana non è proprio cosa gradita sia a chi deve lavorare e tantomeno ai clienti. Personalmente non sono soddisfatto del servizio come è iniziato”. Altri due barman, oltre a questo problema, si sono anche lamentati del fatto che sono stati forniti dei contenitori per l’umido troppo piccoli e inadatti per il tipo di locale che è. Un po’ fuori dal coro invece Raffaele Martino, titolare del ristorante Da Nicò, in piazza Bresca: “Secondo me il porta a porta è un’ottimo servizio che si fa per il cittadino e la città stessa ne guadagna in igiene, pulizia ed estetica; sicuramente però ci vuole anche l’impegno da parte di tutti per far sì che questo funzioni a dovere e parlo anche di abituarsi a questa nuovo modo di occuparsi della spazzatura. E’ noto che quando si introduce una novità in un sistema vecchio, questo crea dei problemi iniziali. Ovviamente per poter vedere dei risultati concreti bisogna aspettare un po’ di tempo, almeno un mesetto. Ci tengo a lodare l’assessore Fera per l’impegno, l’inte-

Sanremo. La situazione in cui versa l’edilizia scolastica a Sanremo è notoriamente disastrosa e vede situazioni di tale degrado da costituire un reale pericolo per la sicurezza e l’incolumità di studenti e personale. Un esempio particolarmente illuminante è rappresentato dalla scuola Montessori in strada S. Martino ove 10 anni fa sono stati compiuti lavori di ristrutturazione di qualità decisamente scadente. Le foto testimoniano le condizioni disastrose dell’edificio.

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Taggia

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giovedì 17 marzo 2011

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TAGGIA 7000 locandine del Pdl contro Genduso il sindaco psicologo viene “analizzato”

7000 famiglie di Taggia riceveranno un volantino del Pdl che contesta l’operato di Genduso, lo critica pesantemente giudicandolo inaffidabile e inconcludente. I consiglieri del Pdl Salvatore Mauro Albanese, Maurizio Negroni, Lupi e Uberto Aschero si sono uniti nello slogan centrale del volantino “E’ tempo... di dire la verità!!” per fronteggiare il sindaco di Taggia Vincenzo Genduso ed elencare, secondo loro, le cose che non vanno di quest’amministrazione. La prima contrarietà che il partito sottolinea è

Genduso

Albanese

Negroni

Aschero

Cagnacci

quella riguardante il problema rifiuti: prima Genduso con la lista “E’ tempo” aveva sottolineato il suo dissenso di costruire una discarica in Taggia “ma - come cita il volantino- dopo pochi mesi cambiò improvvisamente idea, offrendo alla provincia ed agli altri comuni la disponibilità ad ospitare un impianto di smaltimento e una discarica nel nostro territorio”. Il Pdl esprime quindi la totale contrarietà alla discarica di servizio e questo non è l’unico punto in disaccordo con l’amministrazione attuale. Un qua-

dro disarmante che parte dal 2007, la salita di Genduso, sino a gennaio 2011. Altro punto discordante sono i lavori all’ex stazione ferroviaria di Arma perché Genduso “non ha saputo gestire la pratica ed i rapporti con Area 24”. Ci si sofferma poi su “Le tante promesse non mantenute” come 1) recupero di palazzo Spinola, 2) bagni pubblici, 3) polizza antitruffa anziani, 4) sito archeologico di Campo Marzio, 5) piano urbanistico comunale, solo per citarne alcuni. In evidenza anche le “troppe zone abbandonate” come via Sant’Erasmo, strada Santa Lucia, Cimitero Comunale, nuova stazione ferroviaria, per non parlare di, sempre secondo quanto dice il volantino, “alcuni interventi mal riusciti” come via Colombo, lavori in via San Dalmazzo, Viale delle Palme e quant’altro. Si descrivono anche i fallimenti per quanto riguarda i servizi sociali, come il pranzo di Natale a pagamento, trasporti

soppressi per anziani. E il turismo non sembra passarsela tanto meglio; è scritto che dalle 125.256 presenze del 2007 si è passa alle 106.206 del 2009 e anche le manifestazioni si rivelano esigue. Il colpo di grazia arriva con Levà, ex caserme Revelli mal tenute, luminarie natalizie assenti e strade impraticabili. Il quadro descritto dal Pdl è disastroso, uno scena-

rio decadente che evidenzia una città che ormai ha perso la bussola. Il Popolo della Libertà tristemente afferma nella copertina: “Ci attende ancora poco più di un anno di “gestione Genduso & C.”: auguriamo alla città che trascorra in fretta e possibilmente senza ulteriori gravi danni...”. Cittadino, cosa ne pensi? Francesco Basso

Arma di Taggia Il Kebab di Arma raddoppia

Il Kebab di Arma di Taggia “Da Bechet” in Aurelia Levante 1 si allarga, diventa doppio. Una grande sala per accogliere tutti i clienti a prezzi imbattibili. Il kebab come non l’avete mai mangiato, l’unico di Arma. Dentro lo spazio è accogliente e Bechet saprà esaudirvi con i suoi kebab gustosi.

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L’Eco della Riviera

giovedì 17 marzo 2011

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Taggia

La Madonna Miracolosa e le Cresime a Taggia In occasione della festa della Madonna Miracolosa a Taggia si sono celebrate le Cresime. I nuovi cresimandi, nella foto di Anna Montanari, sono: Aurora Adduci, Lorenza Anfossi, Alessio Barla, Giulia Beranger, Desirèe Bianco, Melissa Biglieri, Alessio Cattaneo, Alessandro Caviglia, Denise Cirillo, Caterina Delaude, Andrea De Leo, Loris Dentamaro, Camilla De Franco, Fabio Di Dante, Giulia Fernandez, Giada Fidale, Greta Galliccia, Irene Gatti, Rebecca Lanteri, Samuel Lanteri, Eleonora Martini, Michela Minghinelli, Alessia Nurra, Vincenzo Palumbo, Daniele Paternò, Alessandra Polito, Eleonora Puppo, Matilde Siri, Nicolò Rachiele, Dario Scarcia, Giorgia Tripicchio, Andrea Zappia, Giada Zavettieri, Michela Zucchiatti.

Arma goliardica e sorridente tutti in piazza per carnevale

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Ventimiglia

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giovedì 17 marzo 2011

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VENTIMIGLIA Tra Italia e Francia, torna la cortina di ferro

Costa Azzurra offlimits per i nordafricani, cosi si accampano in stazione a Ventimiglia Ventimiglia. Gli strascichi delle rivolte del nord Africa sono giunti fin qui, nella nostra provincia e precisamente a Ventimiglia. Ventimiglia, città di confine è la porta per entrare in Francia, il sogno di tanti nordafricani che fuggiti dalla fame della loro terra, cercano un futuro migliore o di riconciliarsi coi loro parenti transalpini. Ma il sogno francese, dopo aver risalito la penisola da Lampedusa, si fa sempre più difficile. Da Ventimiglia non si passa. Quella che, in tempi normali, è una frontiera aperta, negli ultimi giorni è diventato un muro invalicabile, sprangato ermeticamente. Un in-

cubo ricorrente, per i maghrebini. Il ministro dell’Interno francese, Claude Gueant, è stato tassativo: “Chiediamo agli italiani di trattenere le persone che si presentano sul territorio italiano e di riprendersi quelle che vengono rinviate”. Gueant lunedi scorso era a ponte San Luigi proprio per far sentire il peso delle sue dichiarazioni. Detto fatto: i diktat dell’Eliseo sono già operativi. I controlli doganali sono diventati massicci e la frontiera si è militarizzata. Dove

prima c’erano un paio di agenti, oggi ce ne sono venti. I poliziotti francesi sono ovunque. La caccia al clandestino imperversa lungo tutta la linea di frontiera: stazioni,

caselli, autostrade, strade statali, boschi. La terrà della 'libertè egalitè e fraternitè', sta alzando un nuovo grande invisibile muro e intanto a Ventimiglia la città è quasi al collasso. Ogni giorno, nei

La storia di Bruno, bordigotto col mal d’Africa Bordighera. Anche questa è una storia italiana che calza a pennello col tributo dei 150 anni della nostra unità nazionale. In questi 150 anni l’Italia ha avuto il suo posto al sole, un impero coloniale, la perdita dell’impero e il conseguente mal d’Africa. Quando si legge sui libri di storia nomi come Eritrea, Somalia, Etiopia o Abissinia e Libia, a buona parte dei nostri connazionali viene un sussulto al cuore. Nella Libia divisa dalla guerra civile, c’è ancora un piccolo pezzo del nostro passato coloniale, come Bruno Dalmasso, uno degli ultimi italiani di Tripoli. A 77 anni Dalmasso fa il custode del cimitero italiano di Tripoli che ospita i resti di 6499 connazionali, una piccola oasi di pace nella capitale libica dove riposano giovani patrioti massacrati dagli ottomani, principessine d'altri tempi e gente comune dal periodo coloniale a oggi. In quello stesso ci-

Bruno Dalmasso mitero riposava Italo Balbo, quadrumviro e governatore generale dela Libia, ora c’è soltanto la lapide, visto che le sue spoglie sono ad Orbetello. Dalmasso è nato a Bordighera, ma ama ricordare di essere stato concepito in Eritrea ai tempi delle colonie. Nell'Africa orientale ci sarebbe rimasto per sempre se Menghistu Haile Mariam, non avesse preso il potere con un golpe. La storia di Dalmasso è avventurosa, egli infatti ha raccontato di essersi beccato una gragnuola di calci dal dittatore

etiopico e sbattuto in galera perché filo eritreo e poi successivamente rispedito nel nostro paese. Dalmasso resiste in Italia due mesi e il mal d'Africa lo porta in Libia a dirigere un cantiere a Bengum, l'anticamera dell' inferno in mezzo al deserto. Dalmasso è stato testimone diretto degli ultimi 40 anni di storia della Libia, addirittura con Gheddafi racconta di averci preso il thè oppure quando nel 1986 ci fu il raid aereo americano su Tripoli. Ma come diventa custode del cimitero degli italiani? In quegli anni Dalmasso va spesso al cimitero, mezzo abbandonato dopo la cacciata degli italiani nel 1970, per leggere le lapidi sepolte dalle erbacce. Il posto si chiama Hammangi, che significa bagno turco. Con la sua compagna etiope, comincia a riesumare e catalogare i connazionali sepolti a Tripoli e nel resto della Libia. I resti di 28mila militari, che Gheddafi non voleva,

compresi 5mila ascari eritrei che hanno combattuto al nostro fianco e più fedeli dei leghisti che vogliono la dissoluzione della nostra patria, sono stati traslati al sacrario militare d'oltremare di Bari. Per il suo impegno Dalmasso è stato nominato Cavaliere della Repubblica e neppure nei giorni della rivolta abbandona il cimitero italiano. Dalmasso avrebbe potuto lasciare la Libia in rivolta ma ha detto no, ormai è troppo affezionato a questo paese che l’ha accolto e rispettato. Un piccolo pezzo del nostro ponente ligure, vive nella quarta sponda, vittima del pugno di ferro di Gheddafi che non intende abbandonare un paese che da 40 anni non sa più cosa vuol dire democrazia. Chissà Dalmasso, uomo che ha giurato fedeltà ad un’Italia che non c’è più, cosa penserebbe degli ultimi fatti di cronaca successi a Bordighera? Andrea Di Blasio

dintorni della stazione, si ammassano decine di nordafricani che aspettano l'occasione giusta per entrare in Francia e la speranza di un futuro... Andrea Di Blasio

Si, al raddoppio del tunnel di Tenda

L’Anas ha reso noti i dettagli progettuali del Tenda bis, strategico raddoppio dello storico traforo. All’imbocco del tunnel sul lato Italia spariranno tutte le costruzioni attuali per far spazio ad un maxi-piazzale sul quale si affacceranno la vecchia e la nuova galleria. Anche sul lato Francia l’odierno piazzale sarà ampliato, sarà necessaria una bretella per collegare il nuovo tunnel alla statale 20 del Tenda. I lavori dovrebbero durare almeno 7 anni. Si comincerà dal nuovo tunnel, nel quale (dopo 4 anni) sarà dirottato tutto il traffico. Le due gallerie diventeranno monodirezionali.

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7 giorni di cronaca

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giovedì 17 marzo 2011

BREVI NEWS Sgominata baby gang, nel mirino i videopoker Diano Marina. Un arresto in flagranza di reato per rapina impropria e quattro denunce per furto aggravato in concorso: è questo il bilancio dell’intervento operato dagli agenti della Squadra Volante della Questura a Diano Marina, colpita in quest’ultimo periodo da numerosi furti ai danni di esercizi commerciali. La banda composta da cinque giovani, quattro italiani ed un albanese, di cui uno minorenne, aveva colpito un bar del centro facendo scattare l’allarme. Gli agenti che si trovavano nelle vicinanze per un giro di perlustrazione, una volta sentito l’allarme e individuato l’esercizio commerciale hanno intercettato un gruppetto di persone, vestite con abiti scuri e travisati con dei passamontagna, che alla vista della pattuglia si dava a precipitosa fuga. Dopo un lungo inseguimento, nel corso del quale è stato esploso un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio ed uno dei poliziotti è stato violentemente spinto e buttato a terra, gli agenti hanno arrestato il ventunenne di Alba (Cn) Luca Terranova con indosso ancora il passamontagna e i guanti da lavoro per non lasciare impronte. Di fronte all’evidenza dei fatti il giovane ha ammesso di aver compiuto il furto insieme ad altri quattro suoi amici e complici. I ladri dopo aver forzato la porta di ingresso del bar si sono appropriati dell’incasso della giornata, 2.500 Euro, mentre non sono riusciti a scassinare le macchinette dei video poker.

Romeno di 20 anni cade da un muro in costruzione Diano Marina. Incidente sul lavoro in una tenuta tra Imperia e Diano Marina in zona Pini Del Rosso sul capo Berta. Un operaio, Remus B. di 20 anni di origine romena è rimasto gravemente ferito dopo esser stato travolto da un muro in costruzione all’interno di una proprietà di una nota famiglia della provincia. Secondo le prime in-

Sanremo La scomparsa di Sandro Scalarandis E’ mancato il sanremese Sandro Scalarandis, conosciuto e stimato commerciante sanremese, con esperienze nel settore della moda e successivamente anche nell’antiquariato e nella gioielleria. Sandro Scalarandis è stato Presidente del Lions Club Sanremo Host, per tre volte, ricomprendo numerose cariche Distrettuali Lionistiche. Socio attivo anche nell’Associazione Panathlon Club di Imperia e Sanremo, e fondatore dei “Lions Golfisti”. Scalarandis, classe 1927, aveva compiuto a gennaio 84 anni, purtroppo il grande dolore per la scomparsa 10 mesi fa della sua cara Emilia, lo aveva provato fisicamente. Sandro Scalarandis, lascia due figli Gege e Marcello, lo rimpiangono le nuore Elena e Laura, e gli affezionati nipoti Andrea, Stefano, Tommaso e Francesco. formazioni dal luogo dell’accaduto, il ventenne sarebbe stato cosciente all’arrivo dei soccorsi, ma avrebbe riportato un grave trauma alla schiena ed al collo, la sospetta frattura ad entrambe le gambe, ad una mano, e ad un braccio. Le sue condizioni, apparse subito gravi, han richiesto l’intervento di un elicottero per trasferimento al Santa Corona di Pietra Ligure.

Sequestrata una discarica abusiva a Pian di Poma

Sanremo. Una discarica abusiva a cielo aperto, situata su una superficie di oltre mille metri quadrati, è stata sequestrata in un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Navale di Sanremo e dai militari della Guardia Costiera. L’area, posta sotto sequestro, sorgeva in uno spiazzo pubblico e abbandonato di Pian di Poma, all’ingresso ovest di Sanremo. All’interno sono stati trovati cumuli di inerti, materassi, reti, e copertoni, che si pensa possano essere stati abbandonati, in parte dai giostrai che spesso si stabiliscono nella zona, oppure da operai o privati, che in questo modo si sono disfatti degli inerti, provenienti dalla ristrutturazione di immobili. E’ stata anche avvisata l’autorità comunale, affinchè venga bonificata l’area.

Madre e figlia investite da auto fuori corsia Imperia. Soccorse in via Nizza ad Imperia due

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donne, madre e figlia di Diano Marina, che sono state investite da un’autovettura. Sembra che il mezzo fosse fuori controllo nel momento in cui ha urtato i due pedoni. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, i medici del 118, e due equipaggi di Pubblica Assistenza, uno della Croce Bianca ed uno della Croce d’Oro. Le loro condizioni all’apparenza non sembravano gravi, salvo qualche sospetto trauma, soprattutto per la più anziana, la madre di 71 anni.

Finalmente via Pietro Agosti ha l’illuminazione più potente

Sanremo. La via Pietro Agosti a Sanremo ha la sua nuova e più potente illuminazione. Grazie al ‘pressing’ del Sindaco, Maurizio Zoccarato, e con il lavoro dell’Assessore Alessandro Il Grande, coadiuvato dal vice Sindaco, Claudia Lolli e dal Consigliere Simone Baggioli, le lampade dell’importante via matuziana sono state tutte potenziate. L’iter è stato particolarmente lungo, dopo le continue richieste dei commercianti, che confermavano come al centro della via l’illuminazione fosse buona, ma che non fosse sufficiente sui marciapiedi. I problemi del patto di stabilità e l’Amaie che affermava che le lampade erano sufficienti, hanno prolungato i lavori ma, alla fine, si è arrivati a conclusione. Si tratta sicuramente di un deterrente per la criminalità ed una miglioria per la sicurezza, voluta dal Sindaco. “Speriamo – ha detto l’Assessore Il Grande – che sia il primo di una serie di interventi per la riqualificazione della zona”.

Si stacca un pezzo di cornicione, ferite due studentesse Imperia. Intervento dei Vigili del Fuoco al Liceo Amoretti di Imperia, dove si è staccata una porzione di cornicione pericolante. Dopo che i


7 giorni di cronaca pompieri hanno fatto scendere gli ultimi pezzi pericolanti ed aver eseguito le operazioni di pulizia dell’area, in seguito alla caduta dei calcinacci, quattro ragazze sono state portate in ambulanza dalla Croce Rossa di Imperia al Pronto Soccorso per dei controlli, dato che avevano riportato lievi ferite.

Lo stalking si ripete e le porte del carcere si aprono Bordighera. E’ stata eseguita dai Carabinieri di Bordighera un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Donato Apicella di 68 anni, sul quale pende l’ennesima accusa per stalking nei confronti dell’ex compagna ed ex convivente, Olga T. 36enne di origine ucraina. Una storia molto travagliata quella che univa queste due persone. Lui infatti era già finito agli onori della cronaca locale sempre con la medesima accusa per via delle stesse attenzioni ‘morbose’. Lei, infatti, nei mesi di gennaio e febbraio sarebbe stata importunata nuovamente dal 68enne, con telefonate minacciose, pedinamenti ed inseguimenti; tutto per la volontà di lui di riprendere la storia conclusa già da tempo. Il 16 dicembre scorso Apicella, ottenne un patteggiamento a 2 anni a causa dello stesso comportamento avuto la scorsa estate. Il 68enne si era sempre difeso sostenendo che la sua insistenza nasceva dalla volontà di vedere il figlio di 10 anni, avuto dalla compagna. Secondo l’anziano lei gli impediva di vedere il bambino, pertanto a più riprese avrebbe cercato il contatto con insistenza.

In carcere la 25enne Kate Ekem per sfruttamento di prostituzione Sanremo. Il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sanremo, ha tratto in arresto la 25enne cittadina nigeriana Kate Ekem, detta ‘Julia’, domiciliata nel centro storico sanremese, rintracciandola presso la locale Stazione FS prima che potesse allontanarsi dalla

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Sanremo Esplode tubo dell’acqua, allagato Rondò Garibaldi Il Rondò Garibaldi di Sanremo allagato, con una colonna d’acqua che superava i 2 metri d’altezza. Questo ha causato un vero e proprio fiume che in alcuni punti portava l’acqua a superare i 20 cm d’altezza. L’acqua in questione scendeva con vigore da una tubatura di adduzione da via Volta, a pochi metri dalla rotatoria. Per fortuna, nonostante la forza dell’acqua, nessuno è rimasto ferito. Disagi minimi anche per l’utenza: solo alcune zone di via Borea sono rimaste temporaneamente interessate da una mancanza d’acqua dai rubinetti. Infatti, la tubatura danneggiata non funzionava per il flusso principale, ma era semplicemente di rabbocco. Sul posto si sono mobilitati i tecnici dell’Amaie, che hanno interrotto il flusso d’acqua per controllare che cosa fosse successo. La conduttura è letteralmente esplosa da sotto l’asfalto, dopo la rottura della ghisa, sfondando poi tutto il resto e finendo per strada, con acqua, detriti e fanghiglia, che si sono sparsi sul rondò, all’ingresso di corso Garibaldi e lungo tutta via Fiume. città. E’ stata così data esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere, disposta dal GIP Eduardo Bracco, su richiesta del PM Antonella Politi, a conclusione di un’attività investigativa, protrattasi per alcuni mesi, mediante attività tecniche e servizi di controllo e pedinamento. Le indagini partono nell’estate del 2010, a seguito della brutale aggressione subita da una prostituta nigeriana sulla via Aurelia in Bussana; in tale occasione la donna venne letteralmente sfigurata con un coltello proprio da Kate Ekem, ciò a causa del suo rifiuto a corrispondergli denaro per potersi prostituire in quella zona. I successivi accertamenti, eseguiti anche in concomitanza alle lamentele e agli esposti prodotti dai cittadini residenti in quella frazione, hanno permesso d’individuare l’indagata, quale sfruttatrice delle innumerevoli prostitute africane abitualmente presenti in Bussana, costrette a corrispondergli la somma quotidiana di 100 euro per potersi prostituire in quella zona. Inoltre, sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza relativi alle sue responsabilità in ordine al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di altre connazionali, trovate nelle zone più povere della Nigeria, e condotte in Italia per prostituirsi. Tutto ciò avveniva mediante documenti falsi finalizzati all’espatrio.

Hacker viola computer e convoca conferenza stampa fasulla Ventimiglia. Sono passati da un server della Repubblica Ceca per mandare una e-mail ai giornalisti della provincia di Imperia, violando il sistema informatico del Comune di Ventimiglia, convocando una conferenza stampa per “importanti novità amministrative e politiche per la città”. C’è preoccupazione ora nell’Amministrazione, visto che pur trattandosi probabilmente di uno scherzo, rimane il problema della violazione di un indirizzo e-mail ufficiale del Comune.

Frana ad Agaggio, in arrivo nuovi lavori stradali Molini di Triora. Una piccola frana, a causa delle piogge di queste ultimi giorni, ha parzialmente ostruito la strada che porta ad Agaggio vicino a Molini di Triora. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Sanremo ed i tecnici della Provincia. La zona è stata messa in sicurezza ed il traffico è stato regolato a senso unico alternato. In questi giorni verrà valutata la situazione per eventuali lavori immediati.

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Rimini: “Il gioco vince anzi stravince” E’ lo slogan di ENADA 2011, la 23esima Edizione-Primavera Spring della Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco (International Amusement & Gaming Show) in corso all’Expo Centro di Rimini. Un business da capogiro che, nonostante la crisi economica in atto, sta crescendo di anno in anno. A Rimini gli organizzatori in questi giorni puntano a superare il record, in termini di numero di espositori, visitatori ed incassi, registrato lo scorso anno. Ecco alcune delle sbalorditive cifre della 22esima edizione Enada riminese del 20 marzo 2010: 28.865 visitatori professionali (+13% rispetto al 2009); 3.540 operatori stranieri (+26% rispetto al 2009); 400 aziende presenti negli stand; all’appuntamento hanno risposto tutti i big italiani del settore; partecipazione diretta anche di marchi e fabbriche leader di Stati Uniti, Inghilterra,Germania ed Austria.

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Rimini. La quattro giorni di ENADA-PRIMAVERA 2011 quest’anno è iniziata mercoledì 16 e si concluderà sabato 19 marzo. La manifestazione dell’associazione SAPAR, riservata ad un pubblico professionale, è organizzata con il patrocinio AAMS, con il supporto di Euromat in collaborazione con le principali associazioni del settore. L’area espositiva ha una superficie di oltre 40 mila mq, si estende su 8 padiglioni, conta più di 400 espositori. Alla Fiera di Rimini sono in mostra tutte le novità mondiali del settore degli apparecchi e delle macchine da intrattenimento e da gioco, dalle AVVP alle VLT, dagli apparecchi di abilità ed intrattenimento ai nuovi sistemi per le comunicazioni telematiche, dalle tecnologie agli arredamenti della filiera. Parola d’ordine per tutti: business to business.

L’ECO da stamane con 3000 copie di questa edizione straordinaria per i 150 anni dell’Unità d’Italia è presente a Rimini negli stand ENADA.Giovedì 24 marzo numero speciale con foto ed interviste della Mostra

Dapporto vedette del galà Sapar 1976

Simona Ventura madrina di Enada 1999

Martina Colombari ospite Enada 2003

Rimini. All’Expo Centre di Enada-Primavera 2011 sono presenti con stand, apparecchi, macchine. giochi di ultimissima generazione, know-how, professionaltà, assistenza anche i titolari ed i resposnabili di Fun Seven, Punto Scommesse e X-Tex

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Fun Seven “invade” anche Porto Maurizio Imperia. Fun Seven ha issato un’altra bandierina ad Imperia. Nel nuovissimo Alexandre Cafè, aperto dai bravi Donatella e Pio al civico n.31 della centralissima via XX Settembre, proprio nel cuore dell’isola pedonale di Porto Maurizio, tra un aperitivo ed un cappuccino con brioche ci si può divertire e tentare la fortuna con le macchine ed i giochi di ultimissima generazione distribuiti dalla Fun Seven. (Nelle foto la vetrina di Alexandre Cafè ed il modernissimo banco bar il giorno dell’inaugurazione).

Il casinò cerca soci, ma forse ha perso il bus S.O.S. Il casinò di Sanremo per il gioco online cerca, in modo legale e sicuro, la collaborazione di partners commerciali. La casa da gioco matuziana, infatti, in vista dell’imminente introduzione dei giochi online da casinò, poker, cash, roulette, slot machines e video poker, seleziona in tutta Italia esercizi commerciali qualificati (tabaccherie, ricevitorie, intenet point, ecc.) interessati a distribuire la sua offerta di gioco on line. Alla base del progetto, visto che il casinò di Sanremo è stato tra i primi concessionari ad operare nel gioco online anche se con scarso successo, l’obiettivo di consolidare e finalmente allargare la sua presenza sul mercato coniugando tecnologie informatiche e telematiche all’avanguardia con la sua ultra centenaria tradizione. L’affiliazione con il casinò di Sanremo è totalmente gratuita e non comporta il pagamento di nessun contributo o di qualsiasi altro onere. La casa da gioco è certa che in questa sinergia sarà possibile ottenere risultati economicamente rilevanti sia per la Casinò Spa, sia per i suoi collaboratori commerciali. La Casinò Spa propone le seguenti forme di collaborazione: • web partner (se hai un sito internet) • punto di commercializzazione (se gestisci un esercizio pubblico) • punto di promozione (se sei responsabile di un circolo di gioco) • promoter (se hai un’esperienza di vendita) Tutti gli interessati, con i requisiti richiesti, devono inviare la propria domanda a Casinò Spa Direzione Giochi Online, Corso degli Inglesi 18 – 18038 Sanremo, oppure inviare all’indirizzo email: info@casinosanremo.it indicando la zona geografica in cui si opera ed una breve descrizione dell’attività svolta attualmente o in passato se attinente con il gioco o con reti commerciali. L’idea potrebbe dare frutti anche se molti si chiedono se non arriva tardi, se anche questa volta il casinò di Sanremo non abbia perso l’autobus. Nella città del festival sono tantissimi ad incrociare le dita, fare scongiuri e toccare ferro.

Gioco d’azzardo: denunciate 17 persone Perugia. Nel pieno centro di Perugia, in un locale pubblico, i carabinieri hanno scoperto una specie di casinò abusivo. Nel corso di controlli, in collaborazione con l’Aams, gli investigatori hanno sorpreso a giocare d’azzardo numerosi italiani e stranieri. Sono stati sequestrati video poker, slot, anche un apparecchio tipo Bingo, fiches, denaro contante. Per gioco d’azzardo sono state denunciate 17 persone, la licenza del bar è stata sospesa ed il locale è stato chiuso.

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Le ultime notizie dal mondo delle Vlt e slot

Legge di stabilità: giro di vite sul gioco, contrasto all’illegalità e divieto per i minorenni se il premio è in denaro. I trasgressori rischiano una sanzione fino a 1000euro e la chiusura dell’esercizio. Nel primo mese del nuovo anno, a Gennaio 2011 gli incassi provenienti dai giochi registrati sui bilanci dello Stato sono stati pari a 429 milioni di euro (+186 milioni di euro, pari al +76,5%). Le imposte dirette e indirette segnalano una ripresa rispetto all’andamento dell’anno scorso tanto che si segnala un aumento del gettito dei giochi di 17,8%. Giovedì scorso il Parlamento austriaco ha dato il via libera alla legge che introduce le macchine da gioco a vincita. Ora bisognerà attendere il bando di gara che assegnerà le licenze per le prime 1.173 macchine. Si prevede che entreranno in funzione entro il prossimo autunno. Il governo intende superare con questa legge il problema dell’illegalità per poter controllare meglio l’offerta di gioco. Si calcola che al momento siano installate nell’area nord del Paese tra le 2500 e le 3500 macchine illegali.

Nel comune di Anacapri è lotta aperta alle slot. Volantini e manifesti per dire basta al gioco d’azzardo. L’iniziativa promossa dell’assessorato alle Pari Opportunità di Anacapri è stata creata a seguito delle numerose segnalazioni fatte ai carabinieri della zona. In numerosi bar, tabaccherie e circoli uomini e soprattutto donne giocano a tutte le ore del giorno buttando via interi stipendi come pure i risparmi di una vita. Scommesse abusive, gioco d’azzardo e playstation a pagamento, per un giro d’affari di circa un milione di euro. Undici in totale le persone denunciate, 13 computer e 7 apparecchi per le scommesse online e le ricariche dei conti personali sequestrati: è il bilancio di un’operazione condotta dagli uomini della guardia di finanza in diverse località del pesarese.

Nuove regole per gli apparecchi da intrattenimento a Malta dove non potranno più funzionare i vecchi apparecchi e non si potranno aprire sale da gioco vicino a locali e strutture frequentate da giovani. Martedì sono stati licenziati due diversi regolamenti , uno per gli apparecchi da intrattenimento e l’altro per le macchine da gioco a vincita.

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Ungheria e Spagna capitali del gambling L’America sta per perdere il titolo di “Capitale del gioco d’azzardo”. Las Vegas? Presto potrebbe diventare un monumento come le piramidi in Egitto. Il nuovo cuore pulsante del gioco è l’Europa, altro che vecchio continente. Negli States il mito di Las Vegas vacilla, in Europa, invece, triplica. Dove? Come? Ecco le risposte: due capitali del gambling nel cuore dell’Europa, una in Ungheria ed una in Spagna: si chiamano entrambe Euro Vegas, si ispirano esplicitamente al modello di Las Vegas ma hanno finanziatori e gestori diversi. Non c’è dubbio: la loro è una vera e propria scommessa, tenuto conto che la città simbolo del gambling americano sta attraversando un crisi senza precedenti. Ma il rischio è la “regola” del gioco d’azzardo, quindi solo il tempo potrà dire se questa scommessa è stata vinta oppure no. Nel frattempo, i rispettivi progetti procedono a due velocità. Rispetto a quello spagnolo infatti, il progetto ungherese è già in stato avanzato visto che aprirà i battenti alla fine del 2012: sarà dotato di 5 enormi casinò, un immenso resort con spa annessa, una sala per concerti, una discoteca ed un centro commerciale. La Euro Vegas dell’Est — che sarà gestita dalla catena Hard Rock, nota per gli omonimi locali in tutto il mondo — sorgerà in un luogo strategico per posizionamento geografico e infrastrutture. In territorio ungherese ma vicino ad Austria e Slovacchia, presso l’anonima cittadina di Hegyeshalom, precisamente in un terreno di proprietà del magnate austriaco Hans Asamer. Hegyeshalom è un comune di circa 3.500 abitanti sito a 77 chilometri da Vienna, 171 da Budapest e 35 da Bratislava, raggiungibile in aereo (2 aeroporti nelle vicinanze), in treno e naturalmente in automobile, grazie ad un’uscita autostradale che condurrà direttamente nel tempio dell’az-

zardo Mitteleuropeo. Le tentazioni che offrirà Euro Vegas sono molteplici: 3.000 slot machine, centinaia di tavoli verdi per il gioco del blackjack, della roulette e soprattutto iniziative riguardanti le diverse varianti relative al poker. Qui sorgerà la più grande poker room del continente con tavoli per tutte le tasche. L’obiettivo del progetto è quello di riprendersi giocatori che, in nome della comodità e dei costi contenuti, hanno abbandonato i casinò terrestri per giocare esclusivamente online. La tendenza adesso è proporre anche altri tipi di divertimento. Euro Vegas, che oltre al gioco offrirà la possibilità di una vera e propria vacanza, sembra andare in questa direzione. E in questa direzione sembra procedere anche l’altro progetto, quello spagnolo targato Las Vegas Sands, la società di riferimento del settore dei casinò terrestri, di proprietà del magnate statunitense Sheldon Adelson che già in tempi non sospetti aveva annunciato di voler creare in Europa uno dei simboli degli Usa: Las Vegas, appunto. Anche se il piano iniziale di Adelson — quello di costruire un mega casinò nel deserto dei Monegros vicono a Saragozza — sta incontrando qualche problema. Infatti, il progetto cosiddetto “Gran Scala” (32 casinò, 18 parchi tematici, 26 mila nuovi posti di lavoro per un investimen-

to di 7,2 miliardi di euro) è stato ridimensionato. Da qui la necessità di cercare altre aree, come testimoniano le recenti dichiarazioni di Adelson che, in questi giorni, ha svelato che sta trattando con le autorità spagnole («quelle di Barcellona e Madrid ma non

sono escluse anche quelle di Valencia e Costa Brava») per costruire un mega complesso da 20.000 camere che creerà 180mila posti di lavoro, per un costo totale previsto che oscillerà dai 10 ai 15 miliardi di euro (pari a 1726 miliardi di dollari). Si tratta di un vero record per

il settore: la stessa multinazionale statunitense ha investito 7 miliardi di dollari, tre anni fa, a Singapore, per il Marina Bay Sands, il secondo complesso più costoso del mondo, dopo l’Mgm CityCenter di Las Vegas. Certo è che le due nuove Euro Vegas, in termini di business, possono rappresentare una “minaccia” per le quattro case da gioco italiane. Le quali si sono lasciate alle spalle 12 mesi pesanti in un’annata caratterizzata in alcuni casi da una forte razionalizzazione delle risorse, grandi investimenti e difficoltà interne; dall’altra, dai frutti di piani di investimento decisamente azzeccati. Su quattro case da gioco, la metà può infatti chiudere in bellezza il 2010, brindando a un bilancio col “segno più”, mentre il restante 50% dovrà mandare giù il boccone amaro di una flessione dovuta — si spera — a situazioni contingenti. Dati alla mano, gli incassi dei primi undici mesi, parlano di un tesoretto da 408 milioni di euro che vede in testa sempre il Casinò di Venezia con 147,5 milioni, corrispondenti al 36,2% del totale nazionale. A seguire Campione d’Italia che ha fatto registrare 104 milioni (25,5%), mentre il terzo gradino del podio lo conquista Saint Vincent con 88,8 milioni (21,7%). Fanalino di coda, il casinò di Sanremo che ha chiuso con 67,7 milioni.

Roulette e turismo in crisi a Sanremo Maurizio Zoccarato, sindaco di Sanremo, Pino Di Meco, neo presidente della Casinò Spa, sveglia!!! Fatti, basta parole. Se non mettete mano al portafoglio, se non dotate il casinò di un direttore giochi e di professionisti del mondo del gioco, seri, trasparenti, preparati, che non guardano in faccia nessuno, che diffidano dei raccomandati e che puntano Zoccarato Di Meco esclusivamente ai risultati ed al merito, saranno tempi sempre più grami per l’azienda, la città, la Riviera, per l’economia ed il turismo dell’intera Liguria.

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Milano-Sanremo

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IL MITO CONTINUA

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Amanti del ciclismo, dell’eroiche gesta di Binda, Fausto Coppi, Bartali, Bobet, Van Looy, Merckx, Gimondi, Moser, Bugno, Cipollini, non perdetevi sabato 19 marzo la Classicissima di Primavera, la Milano-Sanremo 2011, una delle corse più belle del mondo. A sfogliare l’albo d’oro, nel vedere le foto in bianco e nero, anche un po’ sbiadite di Petit Breton con i baffi, vincitore nel 1907 della prima Milano-Sanremo o l’abbigliamento di Ganna nel 1909 o la bici e le pesanti e grosse ruote usate da Girardengo nel 1918, le strade piene di buche e sassi delle prime 30 edizioni, i volti dei corridori segnati dal freddo, dal fango, dalla fatica con le camere d’aria ed i copertoni di scorta incrociati sul petto e sulla schiena da utilizzare in caso di forature e cadute, tutto ci pare lontanissimo, irreale, impossibile. Un film. Invece è tutto vero. Un tuffo nel passato, che non dobbiamo dimenticare, che ci aiuta a ricordare. Un motivo in più per seguire la corsa in tv o, chi è più fortunato, lungo il percorso, alla partenza a Milano, all’arrivo a Sanremo. Chi vincera? E’ la domanda di tutti in questi giorni di vigilia. Qualche nome: Freire, Gilbert, Uschov, perchè no i nostri Pozzato, Petacchi & company?

1907- Petit Breton

1918- Girardengo

Freire

Gimondi

1907 1908 1909 1910 1911 1912 1913 1914 1915 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1923 1924 1925 1926 1927 1928

1950- Bartali

Merckx

Moser

Cavendish

L’ALBO D’ORO DELLA MILANO-SANREMO

Petit Breton Vanhauwaert Ganna Christophe Garrigou Pelissier Defraye Agostoni Corlaita Belloni Girardengo Gremo Belloni Girardengo Brunero Girardengo Linari Girardengo Girardengo Chesi Girardengo

1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1941 1942 1943 1946 1947 1948 1949 1950 1951

Binda Mara M. Binda Bovet Guerra Demuysère Olmo Varetto Del Cancia Olmo Bartali Bartali Favalli Leoni Cinelli Coppi F. Bartali Coppi F. Coppi F. Bartali Bobet L.

1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972

Petrucci Petrucci Van Steenbergen Derycke De Bruyne Poblet Van Looy Poblet Privat Poulidor Daems Groussard J. Simpson Den Hartog Merckx Merckx Altig Merckx Dancelli Merckx Merckx

1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993

De Vlaeminck R. Gimondi Merckx Merckx Raas De Vlaeminck R. De Vlaeminck R. Gavazzi De Wolf A. Gomez Saronni G. Moser F. Kuiper Kelly Maechler Fignon Fignon Bugno Chiappucci Kelly Fondriest M.

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Furlan Jalabert L. Colombo G. Zabel Zabel Tchmil Zabel Zabel Cipollini Bettini Freire Petacchi Pozzato Freire Cancellara Cavendish Freire ......................

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Milano-Sanremo

Passaggi in Liguria Partenza da Milano alle ore 9.45 Passo del Turchino intorno alle 13.00 Savona intorno alle 13.50 Alassio intorno alle 15.10 Provincia di Imperia Cervo - 15.30 S.Bartolomeo 16.00 Capo Berta 16.15 Imperia 16.20 Costarainera 16.35 Riva Ligure 16.48 Arma di Taggia galleria castelletti 16.50 Bivio Poggio 16.57 Poggio di Sanremo 17.00 Innesto via Aurelia 17.07 Arrivo Sanremo, Lungomare Italo calvino 17.00

La “Classicissima” divieti e ordinanze all’ultimo km Ecco le ordinanze della polizia municipale in merito alla circolazione del traffico durante l’evento ciclistico della ‘Milano-Sanremo’. Divieto di sosta a tutti i veicoli, dalle 6 alle 18, su ambo i lati in Via Duca d’Aosta, Via Grossi Bianchi, Piazza Libertà, Via Val d’Olivi, Corso Cavallotti, Rondò Garibaldi, Via Fiume, Corso O. Raimondo, Via N. Bixio, Via Gioberti Inferiore, Corso Mombello Inferiore (carreggiata di ponente), Lungomare Italo Calvino, Area a levante ex sede ferroviaria (da ex stazione FF.S. a C.so Mombello) e Giardini V. Veneto, escluso Pian di Nave dove i veicoli in sosta regolare non potranno transitare dalle 13 alle 18. Inoltre, sospensione temporanea della circolazione per tutte le categorie di veicoli dalle 8 alle 17 e comunque fino a che non sia possibile ripristinare il traffico dopo l’arrivo della gara: Via N. Bixio, Via Gioberti Inferiore, Corso Mombello Inferiore (carreggiata di ponente), Giardini V. Veneto, Lungomare Italo Calvino, Piazzale Carlo Dapporto e Area a levante ex sede ferroviaria (da ex stazione FF.S. a C.so Mombello), comprese le traverse nel punto in cui si immettono sul percorso. Dalle 15 alle 17, e comunque fino a che non sia possibile ripristinare il traffico dopo l’arrivo della gara, su Corso Cavallotti, Rondò Garibaldi, Via Fiume, C.so O. Raimondo comprese le traverse nel punto in cui si immettono sul percorso. Per quanto riguarda invece Poggio, ci sarà la La sospensione temporanea della circolazione per tutte le categorie di utenti, dalle 14 alle 16 del giorno 19 Marzo 2011, e comunque fino ad avvenuto transito della corsa ciclistica, nei tratti di Via Duca d’Aosta, Piazza Libertà, Via Grossi Bianchi e Via Val d’Olivi della Frazione di Poggio e su tutte le traverse che vi si immettono. Sul lungomare (piazzale Carlo Dapporto ed area a ponente ex stazione FF.SS.) divieto di transito e sosta con rimozione forzata a tutti i veicoli dalle 24 del giorno 17 Marzo 2011 alle 22 del giorno 19 Marzo 2011 e comunque fino a completo smontaggio delle strutture d’arrivo.

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Ecco tutti premi in palio per i partecipanti alla storica gara ciclistica 1° classificato: 20,000 euro; 2° classificato: 10,000 euro; 3° classificato: 5,000 euro; 4° classificato: 2,500 euro; 5° classificato. 2,000 euro; 6° e 7° classificati: 1,500 euro; 8° e 9° classificati: 1,000 euro; dall’11° al 20° classificato: 500 euro. Il totale dei premi ammonta a 50,000 euro.


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