Eco della Riviera n.5

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Giovedì 10 Febbraio 2011 - N. 5 - Anno 96 - Riviera dei Fiori e Costa Azzurra Fondato nel 1915 S p e d i z i o n e i n A . P. - 4 5 % a r t . 2 c o m . 2 / b L . 6 6 2 / 9 6 D i r. C o m m . I m p e r i a - Ta s s a p a g a t a

Direttore Roberto Basso

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MAGAZINE

da pag 27

Teatro La bisbetica domat domataa

Doppio appuntamento al Teatro Cavour di Imperia e al Palazzo del Parco di Bordighera

Io la penso così

Imperia

Claudio Scajola: “Pm ascoltatemi”. Ma sono sordi pag. 15

Taggia

San Benedetto senza furgari, solo i falò pag. 25

N U M BER O N E da Francesco

RIVA LIGURE Corso Villaregia n. 43

tel. 340.5090725

8 pagine speciali: gossip, canzoni e la mappa dei vip da pag.27

L’editoriale di: Roberto Basso

SCOMODE VERITÀ Sanreemo può e deve tornare bella Primocanale è tornata a ruggire. Altro che chiudere. Da lunedì, e per altre tre settimane, l’emittente privata genovese più vista, seguita e professionale della Liguria, manda e manderà in onda un’inchiesta a puntate su Sanremo, firmata dal direttore Mario Paternostro. I titoli? Sanremo appassita, di chi è la colpa? Perchè il casinò da risorsa è diventato un problema? Perchè non è più la città dei fiori e del turismo internazionale? Rien ne va plus? Non un attacco o una campagna contro, ma l’occasione per pensare, riflettere, correggere. Un collage di interviste-verità di politici, imprenditori, giornalisti, albergatori, turisti, impiegati, studenti, pensionati, lavoratori, commercianti, giovani e meno giovani di Sanremo. ....prosegue a pagina 3

Giri: Gli elettori implorano i candidati a farsi votare pag. 6

RISTORANTE - PIZZERIA

Festival 2011 Aspettando Sanremo

Il Gazzettone San Valentinofff

4 pagine di risate per la festa degli innamorati da pag. 31

Ventimiglia Giro e Moio lanciano la sfida a Scullino pag. 39



Editoriale

coi baffi

L’Eco della Riviera

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L’inchiesta on the road di PrimoCanale fa discutere e pensare Di Meco debole, Di Ponziano furbo, Zoccarato scaltro e focoso ... continua dalla prima

Borea

Zoccarato

Di Ponziano

Un’inchiesta ricca anche di Amarcord dove si rivivono frammenti di filmati storici degli anni d’oro di Sanremo, si rivedono volti e si risentono voci di personaggi matuziani veraci come Carlo Dapporto, che hanno sempre amato e portato in alto il nome della città dei fiori. In città, in provincia, in tutto il Ponente e non solo l’inchiesta di Paternostro e le schiette interviste su Sanremo on the road di Giuseppe Sciortino, com’era prevedibile, fanno discutere, pensare, piacciono ed affliggono. Hanno centrato il bersaglio, scuotono, stanno provocando reazioni, anche forti, alcune eccessive, squinternate, precipitose, la maggior parte sincere, genuine, altre false, sleali. Rien ne va plus? Speriamo proprio di no. Se si vuole c’è spazio, esistono le medicine anche se, purtroppo, sul piano dei progetti e delle strategie per rilanciare seriamente Sanremo ed il casinò, cuore pulsante della città, per esempio non c’è ancora niente di veramente nuovo sotto il sole. La rivolta e la crisi in Egitto con il Rais Mubarak sta spazzando via anche i sogni del viaggiovacanza al Cairo del sindaco Zoccarato, Giuffra, Di Ponziano e gli obiettivi di portare a Sanremo grossi investitori arabi, aprire un nuovo casinò

all’estero, sulle rive del Nilo o La crisi di Mubarak sta del Mar Rosso. spazzando via anche il soAppare ferma o gno d’Egitto di portare a in difficoltà an- Sanremo investimenti arabi che la richiesta della Casinò Spa al Comune di un finanzia- di Bersani, Leandro Faraldi, mento cash di 40 milioni di la poltrona dell’ex assessore euro o di 60 milioni in im- del Pdl, Ghersi, intenzionamobili per sopravvivere, ri- to a dimettersi, sarebbe una lanciare e conquistare nuove polpetta avvelenata lanciata concessioni di gioco (Vlt e nel recinto del centro sininew slot). Da anni le politi- stra. Da settimane si sente che aziendali per contrastare ripetere che Zoccarato voril crollo degli incassi al ca- rebbe mandare l’assessore sinò sono inesistenti. Il pre- al Turismo Pino Di Meco, sidente Donato Di Ponziano, sempre più “re travicello”, dimissionario, apparente- a fare il presidente della Camente si limita all’ordinaria sinò Spa e sostituire in quel amministrazione, aspetta la Cda il consigliere Ghersi per nomina del suo successore. fare posto al Pd. Le logiche La casa da gioco continua la di queste manovre avrebbero sua corsa inarrestabile verso più obiettivi. Primo: Zoccala crisi. La nomina del nuovo rato assumerebbe ad interim presidente della Casinò Spa, anche le deleghe dell’assesche dovrebbe essere operati- sorato al turismo di Di Meco. vo già dal prossimo 1° mar- Secondo: il sindaco aumenzo, sta scaldando il clima po- terebbe il suo potere trasfelitico. Nel pentolone bolle un rendo alcune competenze al po’ di tutto. Ognuno fa il suo suo uomo più fidato, Giorgioco, cura le sue ambizioni, gio Giuffra. Terzo: Zoccarail suo orto, non perde di vista to offrendo una poltrona al i propri obiettivi. Ci si an- partito di Bersani al vertice nusa come i cani, si cerca di della Casa Bianca matuziana tessere alleanze “Cicero pro alleggerirebbe anche il clima domo mea”, salvo qualche di tensione e di contrappoeccezione gli interessi della sizione su più fronti dello collettività vengono sempre scacchiere politico dell’indopo. Donato Di Ponzia- tera provincia: Porto di Calno, secondo il tam-tam del tagirone, Ucflor, mercato dei casinò e non solo, non in- fiori, casinò, pista ciclabile. tenderebbe mollare il palco- E di questi tempi carichi di scenico e riflettori. La super indagini, avvisi di garanzia, consulenza di “ambasciato- spettri di fallimenti non è re del turismo di Sanremo poca cosa. Potrebbero iniziaall’estero”, offertagli nella re interscambi interessanti: terra dei faraoni dal sindaco io chiudo un occhio qui, tu Zoccarato e dal fedele Giuf- due la, viva l’Italia. Zocfra, presidente di Sanremo carato oltre che indiscusso Promotion, si dice gli an- leader cittadino con queste drebbe stretta. Di Ponziano, strategie, se fosse tutto vero, che ha fiuto, continuerebbe crescerebbe, oltrepassereba cercare un più solido ruolo be le mura comunali, sconpolitico. Si dice gli piacereb- finerebbe ad est e ad ovest, be fare da subito l’assessore non avrebbe più avversari, tecnico Marketing e Casinò. sarebbe destinato a divenDa qualche tempo starebbe tare politicamente il n.1 del lanciando segnali distensivi, partito di Berlusconi a liveltutte le occasioni sarebbe- lo provinciale. Ovviamente ro buone per parlare bene sempre dopo l’ex ministro del Pd, di Sanremo Insie- Scajola. Una carriera fulmime, dell’ex sindaco Borea, nante, porte aperte non alla dei membri del suo ex Cda, Renault, neppure alla PeugeMaiga e soprattutto di Bia- ot, ma a Roma. E Marco Lupi? Altro n.1 monti. La voce che al casinò sarebbe pronta per il segre- matuziano, ma della Lega di tario provinciale del partito Bossi? Lupi sta alla finestra,

Giuffra

Ghersi

Di Meco probabilmente convinto che tutto questo dinamismo possa in qualche modo accelerare il suo progetto dichiarato di portare al più presto possibile un solido gestore privato al casinò di Sanremo. Basta politici, basta polveroni, un taglio netto col passato, basta inciuci, clientele, scandali, basta amici degli amici dentro e fuori la casa da gioco. L’ECO non ha fatto mai mistero che questa potrebbe essere davvero per Sanremo una, o forse l’unica medicina. Attenzione però a non fare tutti i conti senza l’oste. Occorre serietà, massima trasparenza, alta professionalità. Se crolla il casinò povera Roberto Basso Sanremo.

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Sommario

L’Eco della Riviera

giovedì 10 febbraio 2011

SOMMARIO Servizi speciali Io la penso così di Bruno Giri Gazzettone Speciale San Valentino Speciale Festival 2011 I 350 milioni presunti per Caltagirone

pag. 6 pag.31 pag.27 pag. 8

Imperia Claudio Scajola: “Pm ascoltatemi!” Cinema Imperia, rubata la cassa

pag.15 pag.16

Sanremo Consiglio Comunale: giorni di fuoco Parcheggi per i turisti durante il Festival

pag.17 pag.19

Ponente Rifiuti: in pericolo anche l’oliva taggiasca Ventimiglia: Tito Giro nuovo sindaco?

pag.25 pag.29

Rubriche la bisbetica domata, doppio appuntamento Scuola San Pietro Sanremo Off, gli eventi Personaggi storici Scuola Via Volta Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.41 pag.21 pag.43 pag.44 pag.23 pag.49 pag.60

Gerenza Direttore responsabile Roberto Basso Editore Cyrano S.r.l. P.zza Colombo - Sanremo partita Iva 01329030082 Redazione Sanremo - P.zza Colombo,17 Tel. 0184.506818 - Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 12,00 e 16.00 - 18,30 mercoledì 9,30 - 12,00 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Web site: www.ecodellariviera.com Abbonamento annuale € 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione trib Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002 Salvo accordi scritti con la società editrice la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito. www.ecodellariviera.it

News in primo piano TuttoFestival, il gossip

Le indiscrezioni, le curiosità, i segreti dei cantanti, delle Show Girls e di Morandi

pag 27 Aumenta la protesta rifiuti Le famose olive taggiasche sarebbero compromesse dall’impanto ai Colli?

pag 25

Il ministro Roberto Maroni e la legalità a Imperia

Stasera alle ore 21 su Primocanale Il ministro Maroni e la legalità nella provincia di Imperia. Questi saranno i temi trattati stasera alle ore 21 a Primo Canale nella trasmissione “Destra e Sinistra” condotta da Roberto Basso. Si parlerà del Porto di Imperia, di Caltagirone, del terremoto che ha investito la maggioranza del sindaco Strescino, gli avvisi di garanzia, cosa accade nel mondo politico ed imprenditoriale del ponente ligure, prospettive future del comune di Bordighera, nuove elezioni. Ospiti in studio il presidente di Confindustria Sandro Cepollina ed il direttore Giuseppe Argirò, il consigliere regionale del Pdl, Marco Scajola, l’on.Manfredo Manfredi ed il capo gruppo del Pd in consiglio comunale ad Imperia, Paolo Verda. La trasmissione, in replica, sarà trasmessa anche venerdì alle 16 e domenica mattina alle ore 9.

Scajola

Argirò

Manfredi

Verda

Foibe, per non dimenticare Sanremo. L’associazione culturale Legio Matutia organizza una cerimonia domenica 13 febbraio per ricordare la tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati. col seguente programma: ore 10:15 S.Messa Chiesa dei frati cappuccini di San Remo; alle ore 11:15 ritrovo davanti al monumento ai caduti di Via Roma per solenne commemorazione. A tutti i partecipanti verrà donato un braccialetto tricolore, segno distintivo di identità e italianità.



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Attualità

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giovedì 10 febbraio 2011

Io la penso così Altra Sanremo: gli elettori im di Bruno Giri

Nel mettere ordine in uno scaffale è saltato fuori un fascicolo ciclostilato di appunti di sociologia, vecchio di mezzo secolo quando a Torino frequentavo le lezioni di Filippo Barbano a Scienze Politiche. Era un corso monografico sui Partiti nella loro dimensione, appunto, “sociologica” e perciò analizzati in un’ottica neutrale, che attraversava i blocchi ideologici dell’epoca e la loro struttura organizzativa. Dopo aver riletto quei fogli tutti di un fiato, si è fatto strada in me un antico vizietto, che, raggiunta la pace dei sensi, pensavo fosse morto e sepolto: partecipare ancora una volta a quella che Berlusconi chiama, con disprezzo, la “politica politicante”. Però, farlo non nella realtà, ma in una simulazione,e non costruendo un Partito politico-ideologico, ma un “Non-Partito” nato in provetta come opposto “sociologico” dei Partiti moderni. L’idea è quella di fondare un Partito alla rovescia, mettendo insieme tutti gli “altri”, cioè l’altra faccia dell’attuale realtà politica, economica e sociale a ogni livello di manifestazione. Sembra un gioco complicato e invece è semplicissimo : basta mettere l’aggettivo “Altro” davanti alla realtà che si prende in considerazione, per esempio, l’”Altra Italia”, l’”Altra Liguria” o l’”Altra Sanremo”. Uno può essere di destra o di sinistra, maschio o femmina, giovane o non esserlo più, bello o brutto, ricco o povero, religioso o ateo, e via contrapponendo, però, la realtà che vorrebbe, alla quale aspira, e, che in cuor suo sogna, sarà sempre un’”altra”. Ed è quello il programma del mio “Non-Partito”, che chiamerei “Altruista”, rovesciando il significato del termine, nel senso che ne fanno parte non coloro che vanno in soccorso del loro prossimo, ma direttamente il prossimo, che in

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questo caso scende in campo in prima persona. Il “Manifesto Costitutivo” del mio Partito, che non sarebbe il 178° oggi esistente in Italia, ma l’antitesi duale degli altri 177, è fatto di una sola parola, come si legge sulla fiancata degli autobus: “Entrata”. Quanto alle campagne elettorali, penso a Pino Angelini, l’indimenticabile giornalista dell’Eco, il quale si era candidato a Sanremo nella lista socialdemocratica e che supplicava gli elettori di non votarlo, e lo penso perché nel mio “NonPartito” dovranno essere gli elettori a implorare i candidati di lasciarsi eleggere e non viceversa. Dal punto di vista dell’organizzazione, nel mio “Non-Partito” immaginario non c’è posto per sedi, organici, organigrammi e nomenclatura, perchè ogni suo membro sarà tutto questo insieme. A insegnarmelo è stato

Cassano

Arriverà mai questo giorno? Un sogno che potrebb

Kahlil Gibran, per il quale “tutte le cose, le più piccole come le più grandi, sono presenti in ogni uomo e uguali a lui. Un unico atomo contiene tutti gli elementi della Terra. Un solo movimento dello spirito comprende tutte le leggi della vita. In un’unica goccia d’acqua si cela il segreto dell’oceano infinito.” Dunque, ogni sanremese che vi aderisca sarà lui il Partito, e “Altra Sanremo” sarà la sommatoria di tutti coloro che nella loro città si sentono “altri” rispetto a una realtà che quotidianamente – secondo i casi - non accettano ma subiscono, disapprovano, non condividono, dalla quale sono tagliati fuori, nella quale non riescono a vedere per sé un futuro, non sentono loro, non partecipano, e via dicendo fino ad arrivare a quelli che se ne vergognano. Parlo di Sanremo, ma la stessa cosa vale per Bordighera come per Pigna, per

Imperia come per Ventimiglia, e così via, compresa l’intera Liguria, o addirittura a livello nazionale tutta l’Italia; perché per esserci un “Non-Partito” in ogni località è sufficiente, come dicevo, metterci davanti l’aggettivo “Altra”. Con questa formula apro il gioco in una località immaginaria, che chiamerò “Riviera”, in onore dell’Eco, e fondo il “NonPartito”, che battezzo ”Altra Riviera”, con su scritto “Entrata”, manifesto costitutivo che invita chiunque si senta “altro” a farne parte con purezza di spirito. Invito a spogliarsi mentalmente, lasciando fuori dalla porta le idee, i pensieri, le opinioni, i preconcetti, i pregiudizi, e ogni atteggiamento psicologico che, in qualche modo, lo leghi alla realtà presente e alteri il proprio giudizio su di essa. In altre parole, deve essere per lui un fatto puramente casuale che la realtà dalla quale si prendono le distanze a Sanremo sia politicamente di destra, e in Liguria di sinistra, che a Bordighera abbia amministrativamente la faccia di Bosio, e a Taggia quella di Genduso, che al casinò si identifichi nella gestione economica Di Ponziano, e al porto di Imperia nella posizione dominante di Caltagirone. Ciò che conta è che rispetto ad essa ci si senta “altro”, e la si voglia sostituire con una realtà opposta e alternativa, nella quale potersi riconoscere e sentirsi

integrati. Recluterò dunque per primi nel neo Partito “Altra Riviera” i nostalgici di quella che una volta era la Riviera dei Fiori, sorella minore ma ambiziosa rivale della “Côte d’Azur”, almeno nelle intenzioni e nell’immaginario collettivo di un tempo. Sinceramente, pensavo a un drappello di arzilli vecchietti, sopravissuti alle devastanti guerre di conquista, che a ondate cicliche, negli ultimi cinquant’anni, si sono abbattute sull’estremo lembo del ponente ligure, e ho preso un abbaglio. Me ne sono accorto interrogando il popolo di internet e entrando nei blog, ma anche orecchiando i loro discorsi per strada, sulla pista ciclabile, allo stadio, in pizzeria, mentre parcheggiavano il motorino, e ho scoperto l’assurdo : sono soprattutto le ragazze e i ragazzi a evocare un luogo della memoria che in realtà non hanno mai conosciuto, perché troppo giovani, e ad averne una struggente nostalgia. Prendiamo, per esempio, la pista ciclabile : molti di questi giovani “altri” - lasciato l’asilo - entravano nelle elementari dodici anni fa, e adesso escono dalle scuole superiori; chi se lo può permettere va a parcheggiare all’Univesità, mentre tutti gli “altri” cominciano a sbattersi per un lavoro qualsiasi con prospettive uguali a zero. Cosa c’entra la pista ciclabile con tutto questo ? mi chiederete; c’entra, rispondo, ... ah! se c’entra. Infatti è dal 6 agosto 1999, da quasi dodici anni, cioè da una vita, che questi giovani si sentono raccontare la favola del “Posto che non c’è”, e che non ha nulla a che vedere con la canzone dei Negramaro, ma è, appunto, il “Riuso dell’ex ferrovia del ponente ligure nella tratta Ospedaletti-San Lorenzo al Mare” e la “Realizzazione di interventi di riqualificazione urbana, am-


Attualità

L’Eco della Riviera

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mplorano i candidati a farsi votare, non viceversa

be diventare realtà se si riuscisse a fondare un partito “Non partito”, senza pifferai incantatori bientale e paesistica della fascia costiera”, come sta scritto sulla copertina del progetto presentato alla Direzione Generale del Coordinamento Territoriale del Ministero dei Lavori Pubblici. In velocissima sintesi, la favola narra di una principessa, la Riviera dei Fiori, incatenata da Cavour nel 1872 con una cintura di ferro che la divide dal suo mare e che la fa sprofondare in un sonno durato 130 anni, e di un principe che Garrone spezza quelle catene, con un bacio le restituisce la libertà messa? e nel prenderla in sposa le fa Questa è solo una tra le sette meravigliosi doni. molte favole bugiarde che Un parco lineare di 24 alimentano l’esodo degli chilometri coperto da una “altri” verso il mio “nonlussureggiante flora medi- Partito”, quello dell’”Altra terranea, una pista ciclabile Riviera”, e voglio citarne che lo attraversa, lussuosi ancora qualcuna che si alalberghi e accoglienti ostelli larga e tocca fasce di età e della gioventù, centri poli- condizioni sociali diverse, sportivi, giacimenti cultura- per rendere ancor meglio li di ogni genere e specie, un l’idea. mare ritrovato con spiagge, Quella del pifferaio marade e porticcioli aperti a gico è sicuramente la metatutti, e infine un filobus di fora più efficace dell’”Altra cristallo, come la carrozza Riviera”, perché rovesciandi Cenerentola, che percorre do la favola dei fratelli in lungo e in largo il paradi- Grimm qui tutto finisce so terrestre. male: i bambini che avevaOggi, come sappiamo, la no seguito quel buffo persofavola è finita : dell’acque- naggio col vestito azzurro a rello bucolico restano spez- righe, le scarpe appuntite, zoni della pista ciclabile, e il cappello con la piuma, che doveva incorniciarlo, rimangono prigionieri nella interrotta da frane, da can- montagna, perché il piffetieri fermi sine die, e dai bu- raio incantatore non torna chi neri delle gallerie rima- a suonare per farli uscire; i ste al buio, poiché nessuno genitori che li hanno perduti paga la bolletta della luce. si rassegnano e dimenticano Il principe si è trasforma- in fretta, e gli abitanti di Hato in rospo e gracida come il capocomico della Baistrocchi: “Bambole... non c’è una lira!”, avvertimento che in questo caso non è una goliardata, perché qui la tournée deve per forza proseguire, nella sporcizia, nel degrado, nell’abbandono, nella progressiva segregazione dal mare e nella svendita dei gioielli di famiglia. Come meravigliarsi se in chi è cresciuto credendo nella fiaba la delusione si è trasformata, prima in alienazione, e quindi in autoesclusione da una realtà tanto diversa da come gliela avevano raccontata e pro- Pazzini

melin continuano ogni volta a rieleggere il sindaco dopo averlo perdonato dell’inganno ai danni del pifferaio derattizzatore. In fondo è la storia di un’altra liberazione tradita, quella della Riviera dei Fiori sempre in attesa di essere liberata da tanti topi : una sete atavica, l’isolamento stradale dal resto del mondo, una economia superata da riconvertire, una portualità arretrata, un binario unico e in sede impropria, e una litoranea congestionata dal traffico. Una Riviera dei Fiori dalla memoria corta e dal cuore troppo tenero verso chi l’ha cacciata in una realtà dove gli “altri”, gli esclusi, coloro ai quali è stato rubato il futuro, sono la stragrande maggioranza. Sono loro, i delusi e i traditi, che a frotte affluiscono al mio “Non-Partito”, i bambini rimasti prigionieri

nella montagna come i tifosi della Sampdoria, dopo che Garrone ha venduto Cassano e Pazzini. Con la differenza che i genovesi vogliono indietro i soldi dell’abbonamento, e qui in Riviera, invece, continuano a battergli le mani, come quando la squadra era prima in classifica. Finché a mettere le cose a posto non è arrivata l’”Altra Riviera”, che offre loro una bandiera sotto la quale combattere per non morire e per cambiare la fine di tante favole bugiarde. Non può mancare tra queste ultime quella raccontata da Esopo della gallina “quae quotidie ovum pariebat aureum”, esattamente come tutti i giorni faceva il casinò di Sanremo, servendo la frittata bella calda a tutta la Riviera. Fino a quando per impadronirsi di “illam auri massam intus celatam”, e anche – aggiungo io – della massa di voti, “ mulier gallinam occidit”. E anche questa è un’altra fetta di realtà dalla quale dissociarsi. Fin qui lo scherzo, il divertissement, il gioco intellettuale e la distrazione della mente, però l’idea potrebbe, e sicuramente dovrebbe, avere un’altra faccia, quella della sua traduzione pratica, seria, concreta e urgente. Lo dico, certo esagerando, col pensiero rivolto a quello che in queste ultime settimane sta succedendo nel Maghreb, dalla Tunisia all’Egitto, dove i milioni di “altri”, gli esclusi, non dico dal benessere ma dall’accesso alle risorse indispensabili per una decorosa sopravvivenza, stanno disperatamente cercando un loro minimo comune denominatore.E lo cercano, come nel mio gioco di ruolo, abbattendo le barriere sociali, liberandosi delle ideologie, facendo tacere le differenze religiose, rendendo uguali le origini etniche di ognuno, nell’intento di sostituire una realtà globale e complessiva che li esclude, dalla quale si sentono

respinti, ignorati, abbandonati e estranei, con il suo opposto, cioè con una realtà che diventi anche la loro e di ciascuno di loro. L’ho detto, la mia è una esagerazione, però al suo interno c’è un nocciolo di verità, che viene fuori dagli spettacoli, a dir poco indecenti, che la realtà politica, economica e sociale, quotidianamente, ci offre e che la rende estranea a un numero crescente di persone, appunto : agli “altri”. Guardo per esempio nel nostro piccolo a quello che succede a Imperia, dove per noi “altri” non ha la minima importanza sapere: se ha ragione la Sinistra o la Destra, se Scajola è innocente o colpevole, se è stato lui o qualcun altro ad aver consegnato il porto nelle mani di Caltagirone, e ancor meno ricostruire cosa è davvero successo negli ultimi dieci anni. Tutte cose importanti per il listino di Borsa elettorale, per l’hit parade degli attori che vi partecipano, per i magistrati che fanno il loro mestiere, e per i giornalisti che “ci pucciano il biscotto”, però lontane anni luce dai sentimenti della gente comune. Questi ultimi sono, nell’ordine : fuori tutti, dentro un commissario alla Ambrosoli, che, offrendo a garanzia le opere, chieda alle banche i soldi necessari per ultimarle, che venda il vendibile, e metta in moto l’intero sistema. Ecco un punto, anzi “il punto” (i latinisti direbbero : “Porro unum est necessarium”) del programma di “Altro Porto di Imperia”, che oramai potrebbe essere il “Non-Partito” di uno, nessuno e centomila imperiesi, “camalli” compresi. E’ solo il piccolo esempio di una provocazione molto più grande, che allargata a macchia d’olio, chissà, potrebbe farci mettere a nudo un giorno gli inganni dell’intero sistema, come nella favola di Andersen “I vestiti nuovi dell’Imperatore”, nella quale la folla scopre alla fine che l’ imperatore è in mutande.

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Attualità

L’Eco della Riviera

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Caltagirone avrebbe già incassato 350milioni Le fiamme gialle e magistrati scoprono altarini imprevedibili o inseguono fantasmi? Imperia. I termini, gli aggettivi, con i quali si indica il nuovo approdo turistico di Imperia, sono ormai svariati. Di certo passare da “porto delle nebbie” a “miniera d’oro” è un bel salto di qualità. Naturalmente l’uno non esclude l’altro, ma anzi, al limite, il secondo spiega il primo. Un dubbio infatti sorge spontaneo: tutta questa nebbia, questi intrighi da “Azzeccagarbugli” saranno del tutto casuali? Saranno problemi sorti strada facendo, o “magheggi” studiati a tavolino da parte di alcuni? Il giro di milioni che gravita sul porto, infatti raggiunge cifre da capogiro. Sarebbero 350 milioni gli euro incassati da Acquamare srl per la vendita dei posti barca del nuovo porto. Il calcolo comprende i 50 anni di godimento degli ormeggi previsto dai contratti, che la

Caltagirone

Strescino

società ha stipulato con Comune e Imperia Spa. Un giro d’affari che ha attirato l’attenzione da parte della finanza e della procura, e che la fitta “coltre nebbiosa” non è riuscita a coprire. Finanza e procura, stanno investigando sulla presunta irregolarità dell’affidamento dell’opera ad un unico costruttore, l’imprenditore romano, Francesco Bellavista Caltagirone a cui fa capo l’Acquamare. Stando a quanto contesta

la magistratura, il Comune avrebbe svenduto aree demaniali e posti barca consegnando le chiavi del porto a Caltagirone con una sorta di atto di sottomissione, favorendo in modo palese la società Acquamare. Inoltre di tutto questo fiume di soldi, nelle casse del comune non ne sarebbe entrata nemmeno una goccia. La specificità degli accordi contrattuali tra Acquamare, Comune e Porto Spa, è proprio una delle questioni che il pubblico ministero Maria

Antonia Di Lazzaro intende approfondire. Al momento le Fiamme Gialle hanno effettuato delle perquisizioni presso gli uffici di Acquamare, dove sono stati acquisiti i registri per verificare ogni posto barca venduto, quanto ha reso al momento. L’obiettivo della Finanza è quello di tracciare un iter del denaro incamerato dalla società di Caltagirone e bilanciarlo con i costi dell’opera (preventivati intorno agli 80 milioni, ma che l’Acquamare avrebbe previsto superiori ai 200 milioni). Infine sotto la lente d’ingrandimento dei militi della finanza vi sono anche il registro delle vendite per valutare chi ha comprato e a quale prezzo, ipotizzando che attraverso le cessioni di posti barca, si possano celare degli scambi di piaceri. Alessio Pastorelli

L’asta dei fiori è in ripresa. Sarà tutto vero? Sanremo. Dopo mesi di polemiche, di critiche e con il pericolo persistente del fallimento, è normale che al primo cenno, seppur minimo, di ripresa, l’Ucflor, si lasci andare ad esternazioni entusiastiche. Il “lumino in fondo al lungo tunnel” è rappresentato dai risultati ottenuti nella giornata di venerdì, 4 febbraio, dalle vendite effettuate tramite il metodo dell’asta. Una tipologia, amata da alcuni, sia floricoltori, che commercianti, e odiata da tal’altri. Ricordiamo che al momento, le metodologie di vendita per la merce floricola sono tre: oltre all’asta, vi è infatti il deposito e il tradizionale mercato all’ “araba”. Ma torniamo alla metodologia dell’asta, la quale nel mese di gennaio 2011 ha fatto registrare un + 100 mila euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un risultato che premia in modo particolare i produttori di ranuncoli locali

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che nella giornata di asta di venerdì, hanno visto il prezzo unitario a stelo aumentare di circa il 30% rispetto alle settimane precedenti. Un risultato assolutamente incoraggiante che oltre a riguardare la tipologia “cloni” interessa anche i ranuncoli tradizionali. Non solo un aumento del prezzo quindi ma anche un incremento notevole della quantità disponibile; sono stati infatti oltre 120.000 gli steli di ranuncolo venduti nella giornata di venerdì. Un andamento che potrebbe migliorare ulterior-

mente con l’avvicinarsi della ricorrenza di San Valentino. “Nonostante il periodo di crisi di tutto il settore e malgrado i vari problemi che stanno coinvolgendo la cooperativa, siamo estremamente soddisfatti dei risultati di vendita” dichiara il presidente dell’Ucflor, Crisitina Banaudo. “L’asta di oggi, (venerdì 4 Febbraio, ndr), è stata in assoluto la giornata record di vendite con un incasso di oltre 66.000 Euro. Segnali positivi che ci fanno guardare al futuro con maggiore ottimismo”

continua Banaudo. “Desidero inoltre ringraziare, per la continua fiducia nei confronti dell’asta, i produttori di ranuncoli. Grazie al loro spirito imprenditoriale e alla loro coesione stiamo riuscendo ad ottenere tutti, produttori, mercato e commercianti, degli ottimi risultati”. Insomma, se si tratti della classica rondine che non fa primavera, oppure, come in molti si augurano, di veri segnali di ripresa, è ancora presto per dirlo. Della serie: “Ai posteri l’ardua sentenza”! A.P.

Imperia

Consiglio sul porto

È stata fissata per il 21 febbraio la data del Consiglio comunale che vedrà come protagonista l’affare porto. La conferenza dei capigruppo dell’opposizione, ha deciso che il punto focale della seduta del 21 sarà l’analisi della vicenda portuale e delle implicazioni politico-amministrative per l’ente. L’altro punto all’ordine del giorno sarà la discussione della mozione presentata da Pasquale Indulgenza già a novembre. Riguarda la valutazione sulla situazione dei vertici della Porto di Imperia Spa. “L’intendimento comune e condiviso è quello di riconoscere al Consiglio cittadino la sua piena prerogativa di discutere nel merito le cose, prima che si prendano decisioni in altre sedi” ha affermato Indulgenza. L’assemblea sarà aperta dalla sostituzione del consigliere Gramondo, dalle dimissioni di Nicola Falciola e la designazione del nuovo presidente del Consiglio, oltre alla ricostruzione delle commissioni consiliari. Il Consiglio comunale tornerà il 14 marzo, la maggioranza ha infatti preferito fissare l’assise cittadina, dopo la sentenza del Tar che il 3 marzo si pronuncerà sulla decadenza della concessione demaniale. A.P.


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Dal 1° marzo parte la raccolta ‘porta a porta’ Ecco le 6mila famiglie e le zone interessate dal nuovo servizio rifiuti solidi urbani Sanremo. Inizierà il prossimo 1 marzo il nuovo servizio di raccolta differenziata, promosso dall’Amministrazione comunale e gestito dalla ditta Aimeri Ambiente s.r.l., che riguarderà l’introduzione della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani per circa 6.000 famiglie del centro e per tutte le utenze non domestiche della città. Il resto del territorio comunale verrà gestito con un sistema di raccolta stradale, che verrà potenziato con la realizzazione di isole ecologiche per la raccolta di carta, plastica, vetro e alluminio e rifiuto residuo. Per quanto riguarda il centro le vie interessate dal porta a porta sono le seguenti: Corso Garibaldi; Corso O. Raimondo; Lungomare Trento e Trieste; Piazza

L’assessore Fera Bresca; Piazza Colombo; Piazza Sardi; Rondo’ Garibaldi; Via A. Fratti; Via A. Manzoni; Corso N. Sauro; Porto Vecchio - Molo di Ponente; Corso Cavallotti;

Corso N. Bixio; Piazza Borea d’Olmo; Via Privata G. Bianchi; Via San Lazzaro; Vicolo San Lazzaro; Via Visitazione; Via Volturno; Via XX Settembre; Vicolo Chintagna; Via Verdi; Via Gaudio; Vicolo Pian di Nave; Via G. Matteotti; Via Gioberti; Via Helsinore; Via Mameli; Via Palazzo; Via Piave; Via Privata Escoffier; Via Privata Parodi; Via Roma; Via Ruffini; Via Visitazione; Via b. Asquasciati; Via Cap. Pesante; Via Carli; Via Castillo; Via Cavour; Via Corradi; Via Feraldi; Via Fiume; Via G. Matteotti. Le famiglie saranno dotate di mastelli o sacchi per la raccolta di carta e cartone, plastica, vetro e alluminio, rifiuto organico e indifferenziato. Grazie alle indagini territoriali del-

Imperia Centro Pastore: “i primi siamo noi” In riferimento all’articolo pubblicato su “L’eco della Riviera” in data 3 febbraio 2011 a cura del giornalista Luca Masselli, Il Centro Provinciale di Formazione Professionale “G. Pastore srl” di Imperia ritiene doveroso segnalare alcuni elementi da proporvi a parziale modifica e integrazione di quanto da voi sostenuto. Senza nulla togliere all’ente di formazione citato desideriamo precisare che il nostro Centro di Formazione è il primo Ente formatore accreditato presso il Ministero della Giustizia che ha sede nella Provincia di Imperia per l’organizzazione dei corsi in materia di mediazione civile e commerciale; in seguito alla procedura di accreditamento, quindi, è stato svolto il primo corso che si è concluso in data 22 dicembre 2010. L’intento di queste precisazioni è doveroso in quanto il corso da noi organizzato è il primo in assoluto in senso temporale e in quanto nell’organizzazione non ci è avvalsi di competenze riconducibili ad altri soggetti provenienti da fuori provincia o regione, come sembra essere l’iniziativa citata, ma appartiene a pieno titolo ad un soggetto, il Centro Provinciale della nostra Provincia, che ha sede amministrativa e operativa a Imperia, in Via Delbecchi 32. Riteniamo che quest’ultimo aspetto debba essere evidenziato per sottolineare la capacità organizzativa /gestionale degli Enti formatori della Provincia di Imperia. Con l’occasione si segnala che sono aperte le iscrizioni per la seconda edizione del corso che verrà svolto nelle date del 4/5/6 e 25/26/27 marzo 2011. Per informazioni il numero della segreteria didattica è 0183/76231.

le scorse settimane è stato possibile calcolare le volumetrie dei complessi abitativi e le necessità dei cittadini. Nei condomini fino a 8 famiglie, saranno consegnate dotazioni singole di mastelli per la raccolta di tutte le categorie di rifiuto; per le abitazioni con più di 8 famiglie saranno, invece, messi a disposizione cassonetti condominiali e le famiglie riceveranno un contenitore sottolavello per il rifiuto organico e i sacchetti SUMUS. L’avvio del nuovo servizio di igiene urbana è preceduto dalla campagna informativa, “Raccolta differenziata. La scommessa vincente!”, realizzata dalla cooperativa E.R.I.C.A., che prevede la messa in onda di uno spot radio; la realizza-

zione di una pagina Facebook dedicata; un mailing postale alle utenze domestiche contenente un pieghevole informativo; la consegna a mano alle utenze non domestiche di un’affiche con le informazioni relative al nuovo servizio. È prevista inoltre la realizzazione di sei punti informativi e di otto incontri pubblici in orario serale e pre-serale e di un ecosportello attivo da lunedì 21 a venerdì 25 febbraio dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso l’atrio Palafiori di corso Garibaldi (adiacenze URP). Per il quartiere porta-a-porta si terranno inoltre due ulteriori incontri pubblici e due punti informativi dedicati di cui daremo informazioni dettagliate giovedì prossimo.

Piazza Borea D’Olmo: commercianti in rivolta Riceviamo e pubblichiamo Siamo cittadini e commercianti amareggiati e sconvolti di leggere sui giornali, che è meglio una giostra in Piazza Borea D’Olmo che le macchine. La Piazza era una piazza viva di gente, di voci, di anime, di macchine, ora è deserta, morta, morta veramente, non sarà la giostra o altro ad animarla, sta morendo il commercio intorno, tanti posti di lavoro persi. Favorite così i grandi supermercati che il denaro lo portano fuori Sanremo, quello dei piccoli gira in città. Era l’unico buco che dava alla gente il modo di fare la spesa in poco tempo, alle persone anziane con difficoltà a camminare di poter fare analisi e visite dai dottori, avere il mezzo vicino era un sollievo. Sanremo è una piccola città, il centro è l’anima del commercio, levando prima i motorini, poi le macchine, i commercianti hanno perdite enormi, molti andranno in malora, come i posti di lavoro, grazie a voi politici che vi abbiamo votato. L’urlo dei cittadini è “Rimettete le macchine in Piazza Borea D’Olmo”. Una piazza bella ma morta non serve, la città ha bisogno di vita, il commercio senza gente muore. Se non capite questo... Cittadini di Sanremo

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giovedì 10 febbraio 2011

Giù la maschera, la verità della legge sulle Vlt Che la legge finanziaria sia una legge astrusa lo si sa da sempre, ma questo - si legge in uno dei siti on line più letti del settore - non basta a definire la legge del 2011 che, prosaicamente, è stato deciso chiamare “Legge di stabilità”. Scorrendo tra commi, numeri e lettere, infatti, emerge qualcosa in più rispetto alla mera volontà di far quadrare i conti e di rispettare il patto di stabilità europeo. Affiora il fatto che, attraverso questo strumento, incomprensibile ai più, si introducono regole che perseguono anche

l’obiettivo inverso rispetto a quello che si dice di voler conseguire. Tanto, nessuno legge e approfondisce. Il gioco pubblico, ovvero il gioco con vincita in denaro, è diventato per lo Stato una grande risorsa. Dai Gratta e vinci, alle video lotterie, al poker on-line, ormai non è più possibile aprire un sito web senza che in un popup o in un banner appaia la grande tentazione, l’invito a giocare per vincere. Ed il messaggio ha certamente raggiunto l’obiettivo se è vero, com’è vero, che il fisco in questi ultimi sette

anni ha incassato, a seguito dello sviluppo del mercato dei giochi, 57 miliardi di euro. Contemporaneamente, da Nord a Sud, i sindaci cercano di introdurre maglie strette per limitare la diffusione indiscriminata delle macchinette mangiasoldi che solo eufemisticamente qualcuno continua a chiamare ancora apparecchi da intrattenimento per il gioco lecito. Ciò in quanto il trattenimento è, di fatto, totalmente nullo. Del resto, già da tempo il legislatore ha sgombrato formalmente l’equivoco: quelli discipli-

nati dal comma 6 dell’articolo 110 del tulps, non sono apparecchi da intrattenimento, ma apparecchi idonei al gioco lecito e si distinguono da quelli demonizzati (e puniti) per il gioco d’azzardo, soltanto perché sono collegati alla rete telematica controllata dall’Amministrazione del Monopolio (e che quindi non possono ingannare il fisco). Quelli, insomma, che consentono di incrementare il tesoretto spremi-polli e che si distinguono dalle vere e proprie slot-machine installate nei casinò, soltan-

to perché consentono una vincita proporzionalmente inferiore.

Povera Sanremo, guarda un po’ Macao che fa...

L’industria del gioco d’azzardo continua a riscuotere un vero e proprio boom a Macao, le entrate complessive dei casino hanno visto un’incremento di oltre il 50% nell’ottobre 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Il totale degli incassi dei sei operatori di Casino presenti nel territorio cinese di Macao hanno toccato quota 2,4 miliardi

di dollari nel mese di ottobre 2010 contro i circa 1,2 dell’ottobre 2009. Questo porta ad oltre 19 miliardi di dollari complessivi il guadagno delle case da gioco di Macao nel 2010 che significa il 59% in più rispetto ai primi 10 mesi del 2009. Questi numeri si spiegano con il gran numero di arrivi di giocatori provenienti dalla Cina Continentale che

costituisce circa il 53% dei visitatori totali dei Casino di Macao da gennaio a settembre del 2010. Questa cifra è salita al 70% durante la Settimana d’oro quando circa 685.000 persone hanno fatto visita alla penisola di Macao. Anche se Las Vegas ha ancora la fama di essere la patria e la meta ideale per giocare d’azzardo, Macao ora è davvero il più grande centro del mondo per giocare ai casino. Recentemente è stato inaugurato un Casinò a Macao che comprende un gigantesco complesso dedicato al gioco d’azzardo e denominato “City of Dreams“. La nuova struttura è stata costruita dalla società austrialiana Melco Crown

Entertainment ed è costata otre 2 Miliardi di dollari. Questo è il secondo casinò della Melco Crown a Macao società del miliardario australiano James Packer e Lawrence Ho. Il nuovo casinò gigantesco si sviluppa su un area di 39.000 metri quadrati e comprende 3 alberghi di lusso tra cui l’Hard Rock, diversi ristoranti di classe, sale ricevimenti, teatri con realtà virtule e resort. La parte dedicata al Casinò conta oltre 516 tavoli da gioco e ben 1350 diverse slot machines. Potete sedervi a tavoli della roulette innovativi e tecnologici con bellissime croupier asiatiche o provare il brivido delle nuovissime

slot machine e video poker con animazioni e suoni mozzafiato ed in palio incredibili jackpot milionari.Grazie a questa nuova struttura “City of Dreams” a Macao sono stati creati 7000 nuovi posti di lavoro e si prevede gli impiegati nel Casinò aumenteranno ancora del 50% nei prossimi 2 anni. Questo nuovo Casinò punta ad attrarre una più vasta clientela rispetto agli altri Casinò che sono dedicati a clienti più esclusivi. Lawrence Ho ha dichiarato: “I nostri clienti avranno a disposizione una vasta scelta di attrattive. Credo che i tempi del turismo finalizzato esclusivamente al gioco d’azzardo siano finiti”.

Envie Milionario con un euro Quando si dice che la fortuna bacia...i pensionati. Un arzillo nonnino di 72 anni non credeva ai propri occhi quando giocando un solo euro ad una VLT ha guadagnato dopo pochi attimi addirittura 216 mila euro, più di 400 milioni di vecchie lire. E’ accaduto nel comune di Envie, poco più di 2000 abitanti, in provincia di Cuneo, nella Sala Giochi gestita da Luca Paschetta. Inutile dire che dopo la vincita quasi tutto il paese ha brindato gratis alla salute del fortunatissimo pensionato.

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Cartolina dalla fiera internazionale dei giochi di Londra, Raffaele Fasuolo si riposa nello stand dedicato alle nuove video lotterie


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giovedì 10 febbraio 2011

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Ciao Anita, salutaci Orlando e tutti i tuoi cari Taggia. “E’ serenamente volata in cielo a raggiungere i suoi cari all’età di 90 anni Anita Macciantelli, vedova di Orlando Lantrua”. Da lunedì mattina tanta gente si ferma, commossa, a leggere questo necrologio affisso nel comune di Taggia, ad Arma, alle Levà, ai Borghi. Anita ed il marito Orlando, scomparso tre anni fa, erano molto conosciuti e stimati in tutto il Ponente. Lui, carattere cordiale, buon parlatore, appassionato di motori, subito dopo la guerra è stato tra i primi giovanotti della Valle Argentina ad avere, guidare, comprare e vendere, più per hobby che per mestiere, motociclette ed auto. Anita aveva nel sangue il commercio. Marito e moglie avevano aperto diversi negozi di alimentari, poi distributori di benzina per approdare con successo, col figlio Antonio, nel settore immobiliare e delle costruzioni. L’annuncio della scomparsa di Anita è stato dato dai figli Rita, Mara, Piera, Antonio, dalla nuora, dai generi, dai nipoti, pronipoti, dai parenti tutti. Sino all’ultimo Anita è stata sempre amorevolmente assistita dai suoi cari nella sua abitazione di via del Piano 191. I funerali si sono svolti martedì 8 febbraio nella chiesa parrocchiale di San Francesco Saverio, alle Levà, ad Arma, piena all’inverosimile di parenti, conoscenti, gente comune che aveva avuto la fortuna di conoscerla. La santa messa è stata officiata da don Livio e don Robu. I due parrocci nelle loro omelie ricordando la vita di Anita, il suo amore per Orlando, i figli, i nipoti e la sua devozione per San Giovanni Lantrua di Molini di Triora, il santo di famiglia, hanno toccato il cuore di tutti i presenti. La salma è stata tumulata nel cimitero di Taggia. Domenica 13 febbraio, alle ore 18, nella chiesa delle Leva, sarà celebrata la messa di Settima. Con Anita Macciantelli Lantrua se ne va una delle ultime testimoni di chi ha vissuto le tragedie della guerra, gli anni difficili della ricostruzione, l’epoca di una generazione concreta, seria, cresciuta senza le urla in televisione, quando i film erano solo in bianco e nero, legata alla terra, al lavoro, alle tradizioni, al rispetto, al piacere dello stare insieme, alla sana civiltà del parlare. Ciao, zia Anita.

Anche 15 imperiesi nella lista Falciani Nella “lista Falciani”, che raggruppa personaggi che hanno portato il loro denaro all’estero, sono finiti anche quindici imperiesi. Si tratta di cinque casalinghe, un rappresentante di commercio, un grafico pubblicitario, un pensionato, un capo contabile aziendale, un commercialista, due ingegneri e una consulente bancaria. Si tratta di uomini e donne con un’età compresa tra i 30 e gli 80 anni. Due di loro hanno usufruito del cosiddetto scudo fiscale, mentre altri sei sono già stati colti in fallo e dovranno restituire al fisco in totale oltre 6 milioni e mezzo di euro. Le destinazioni più gettonate per cercare di aggirare il fisco sono la Svizzera, il Liechtenstein, Panama e il Principato di Monaco. A.P.

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IMPERIA L’ex ministro Scajola: “PM ascoltatemi”. Ma sono sordi “I pm devono ascoltarmi” questa l’affermazione dell’ex ministro Scajola, la quale più che una richiesta somiglia sempre più ad una supplica. Scajola inizia a dare forse i primi segni di cedimento, di stanchezza? Sicuramente è stufo della bufera giudiziaria che da mesi lo vede al centro del ciclone. Infatti è coinvolto nella maxi inchiesta sui gravi dubbi di legalità riguardanti l’ingresso diretto di Francesco Bellavista Caltagirone nella Porto di Imperia Spa. La richiesta dell’ex ministro è quella di essere ascoltato dalla magistratura, o che altrimenti le accuse decadano. Nei giorni scorsi ha consegnato al pm che lo indaga per associazione a delinquere, la sua memoria di trentadue pagine. Poi ha aggiunto una serie di allegati, atti, testimonianze di fatti e deli-

bere, a completamento della sua teoria di difesa. L’ex ministro nella sua memoria, si è preoccupato anche di demolire la tesi sostenuta dal pm Maria Antonia Di Lazzaro. Secondo quest’ultima infatti, l’operazione di affidamento dei lavori a vantaggio di Clatagirone, sarebbe stata guidata da un piano realizzato da Scajola con la partecipazione di altri amministratori imperiesi.

Seguendo questo ragionamento, la conoscenza tra Caltagirone e l’ex ministro, non sarebbe stata casuale, ma i due si sarebbero conosciuti precedentemente a Roma. In questo caso comunque, si entra nel mondo delle supposizioni, tra l’altro rese incerte da alcune ricostruzioni cronologiche. Secondo la magistratura “l’accordo segreto” tra Scajola e Caltagirone, si sarebbe siglato nel 2003, mentre la cronistoria racconta che fino al giugno 2005 il progetto portuale era ancora in vendita al migliore offerente. I punti da chiarire sono ancora molti. Al momento però non sembra possa essere esaudita, nell’immediato, l’istanza presentata dall’ex ministro di essere ascoltato. Le indagini, per ora, sembrano concentrate su altre strade. Alessio Pastorelli

Arriva Zazzaro nuovo questore “Mi attende subito un grosso impegno che è quello di organizzare i servizi di ordine pubblico per il Festival di Sanremo. Sarà un’occasione per mettermi subito alla prova nell’immediato”. Queste le prime parole del neo questore di Imperia, Pasquale Zazzaro, il quale ha subito dichiarato quali saranno le sue intenzioni e le sue linee guida. “Mi sono sempre occupato sopratutto di controllo del territorio, servizio che impone sempre la massima attenzione. Inoltre è mia intenzione stabilire un buon rapporto, aperto e corretto, con tutti, sia all’interno che all’esterno della struttura e con tutte le realtà sociali”. Il questore Zazzaro si è anche espresso sulla possibile esistenza della criminalità organizzata nel nostro territorio: “Non sono in grado, al momento, di affermare o meno la presenza e la tipologia di preoccupanti infiltrazioni della criminalità organizzata in Riviera. È certo che mi dedicherò a seguire fenomeni più importanti , verificandone l’esistenza , senza trascurare la microcriminalità, i reati predatori e altri, quelli che la società avverte in maniera diretta”. A.P.

Strategia per affrontare i giudici Una riunione fiume quella avvenuta tra i vari avvocati che assistono l’ex giunta comunale, in carica nel mese di settembre 2007, indagata per tre quarti per abuso di ufficio. L’obiettivo era quello di valutare una strategia comune prima di affrontare il pm Alessandro Bogliolo il quale indaga sulla gestione degli spazi all’interno della banchina di

Oneglia. A rispondere alle domande del giudice sono l’ex sindaco e attuale presidente della provincia, Luigi Sappa assistito da Erminio Annoni e Gabriele Boscetto; l’ex vicesindaco e oggi consigliere regionale, Marco Scajola, difeso da Marco Mangia il quale assiste anche l’assessore ai lavori pubblici, Gianfranco Gaggero, l’ex

assessore ai servizi sociali, oggi all’urbanistica, Nicola Falciola e l’ex assessore alla cultura, Claudio Baudena; l’ex assessore all’urbanistica, dimessosi la scorsa settimana, Luca Lanteri, difeso da Carlo Fossati; l’ex assessore all’arredo urbano, Angela Ardizzone, assistita anche lei da Annoni; l’ex assessore alla viabilità, Sergio Lanteri difeso da Gian-

Sappa luca Lanteri; ed infine l’ex assessore al demanio, Paolo Re, assistito da Alessandro Moroni. Il sospetto è che il Comune non abbia rispet-

tato le norme del diritto di navigazione che prevedono, per l’affidamento di spazi demaniali, l’organizzazione di una gara d’appalto e almeno venti giorni di tempo da lasciare a disposizione di chi eventualmente volesse partecipare. Nella vicenda è coinvolto anche il direttore della società Porto di Imperia Spa, Carlo Conti, indagato per truffa e per occupazione abusiva di area demaniale. A.P.

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Imperia

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giovedì 10 febbraio 2011

I Giovani Agricoltori e l’Accademia del peperoncino

“Siamo tre volte più ricchi dei nostri nonni, ma siamo anche tre volte più felici?” Prendendo in prestito le parole di Tony Blair il Presidente dell’Anga ( Associazione Nazionale Giovani Agricoltori ) Imperia, Marco Damele, apre una serata importante per la programmazione annuale dell’associazione in vista di impegni importanti che si concretizzeranno nella primavera estate 2011. “E’ esattamente così, oggi viviamo in una condizione nemmeno paragonabile a quella di povertà in cui subivano l’evolversi della vita i nostri avi ma certamente siamo più soli, sfiduciati ed insicuri dei nostri mezzi” prosegue Damele. Quello che ormai da anni l’Anga si propone è con-

servare quanto di bello ci è stato mutuato dai nostri predecessori sostenendolo attraverso un reticolato forte di persone motivate e competenti. La serata di sabato 5 febbraio ha visto una nutrita partecipazione di aderenti all’associazione, simpatizzanti e parti politiche ed amministrative, circa quaranta persone, le quali si sono ritrovate per discutere insieme di floricoltura consapevoli che il futuro è nei giovani. I giovani però devono prendere consapevolezza del loro potenziale e rendersi conto che senza agricoltura l’intera economia ligure, come del resto quella di altre regioni a prevalenza rurale, morirebbe! E’ doveroso quindi ringra-

ziare per la presenza e la fiducia che hanno dimostrato nei nostri confronti l’ Assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Barbagallo e il consigliere Giancarlo Manti, ancora una volta a sostegno dei giovani agricoltori imperiesi. Come sempre, ai piatti della tradizione proposti con la consueta semplicità dalle colleghe e amiche Franca, Rita, Fiorella, Simona e Silvia si sono alternati entusiasmo, partecipazione e desiderio di aggregazione. “Oggi più che mai solo attraverso la coalizione ed il consolidamento di ideali comuni ci si può risollevare dalla crisi imperante”, sostiene Damele, “In questo contesto storico dettato da incertezze economiche,

scandali che allontanano sempre di più i giovani dalla politica e dai reali problemi quotidiani, incontri culturali come quelli organizzati dall’Anga Imperia diventano motivo di orgoglio e di sicurezza per chi vi partecipa e ciascun partecipante diventa a sua volta tassello e sostegno di un’economia viva che è quella da cui ripartire se vogliamo raggiungere dei punti d’eccellenza”. In effetti negli ultimi anni si era perso questo senso di cooperazione e di collaborazione volta al raggiungimento di fini comuni che aveva caratterizzato l’Italia del dopo guerra: in passato infatti era normale

che i giovani, i contadini e gli agricoltori si riunissero per discutere del proprio futuro cercando soluzioni. Ora, dopo anni bui, di individualismo e di assenza totale d’ideali si sta pian piano riscoprendo il gusto di fare sindacato unendo nel vero senso del termine i concetti di “insieme” e “giustizia” e l’Anga Imperia è in prima linea per sostenere i suoi associati in questo percorso di crescita consapevole. Momento importante della serata è stato il gemellaggio dell’Anga Imperia con l’ Accademia Italiana del Peperoncino Sanremo 2 del presidente Fulvio Bordogna.

Riunione del Civ di Borgo Marina Imperia. Si è riunito il Civ di Borgo Marina. Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati porto, dehor, cene nel borgo e isola pedonale. L’intenzione è quella di rendere la frazione, un dì, off limits alle automobili.

Cinema Imperia: rubata la cassa È successo nella notte di sabato 5 febbraio, verso le 2:00 stando ai rilievi della scientifica. I ladri sono entrati da una finestra rompendo il vetro. Da qui hanno girato per il cinema finché hanno trovato la cassaforte che è stata smurata e portata via intera. Hanno anche forzato la porta della cabina di proiezione, non si sa se come primo tentativo di entrare nel cinema o solo per cercare altro bottino. Nessuno ha visto o sentito nulla e infatti la polizia è stata chiamata solo al mattino seguente, quando i dipendenti sono entrati nel locale per le pulizie. Secondo la polizia è stato un colpo da professionisti, non sono state lasciate tracce. «Fortunatamente non ci sono moltissimi danni» ci racconta il gestore Antonio Languasco «il danno maggiore è quello Antonio Languasco economico. Qui confluiscono diverse casse e non abbiamo ancora avuto il tempo di quantificare esattamente il maltolto». Sicuramente una cifra a tre zeri, considerando che “Immaturi”, l’ultimo film di Genovese, con Luca e Paolo, Raul Bova e Ambra Angiolini, sta andando molto bene e che quella sera aveva fatto il pienone. Questi grossi incassi stanno diventando sempre più allettanti per la criminalità, basti pensare che nel 2008 era stato svaligiato il Politeama Dianese a Diano Marina e che solo un paio di settimane fa la stessa sorte era capitata al Comunale di Ventimiglia. «È certo che» prosegue Languasco «dopo questo episodio siamo più che mai determinati ad usare tutte le precauzioni possibili. Tra antifurti e altro, adotteremo di tutto quello che serve per evitare che possa riaccadere in futuro». Marco Frassinelli

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giovedì 10 febbraio 2010

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SANREMO Giardini, Area24, Sinfonica, cantieri navali e... Tanta la carne al fuoconella “due giorni” del Consiglio comunale di Sanremo

Berrino

Gorlero

Sanremo. Nell’inedita maratona di due giorni del consiglio comunale della città dei fiori, è stata tanta la carne al fuoco discussa dal parlamento matuziano. Le danze si sono aperte con la contestazione al sindaco di Massimo Donzella, sulla nomina di Avena vice sindaco di Riva Ligure, nel c.d.a. dell’orchestra sinfonica. “Su 52mila sanremesi non c’era nessuno valido?” ha detto l’ex consigliere del PDL e telegrafica è stata la risposta del sindaco affermando che si “ragiona in maniera comprensoriale”. In seguito si è parlato del mancato affidamento diretto

della cura del verde pubblico alla cooperativa sociale ‘Il cammino’ è stato, infatti, al centro di un’interpellanza presentata dal consigliere comunale d’opposizione Alberto Biancheri. L’assessore al verde pubblico Gianni Berrino ha spiegato l’impossibilità di affidare la cura dei giardini alla cooperativa, per via dell’out out degli uffici, visto che non si possono dividere in lotti i giardini cittadini. Il capogruppo PDL, Paolo Pippione, ha presentato un o.d.g. in cui si è parlato dei rapporti con Area 24, e la recente decisione del-

la società di interrompere i servizi. Secca la risposta del consigliere democratico Gorlero: “Qui il nostro concessionario ci ha sbattuto la porta in faccia senza che nessuno abbia detto nulla, Area 24 può fare quello che vuole ma a casa sua, non nel comune di Sanremo. Che si ricordi che lei è solo una concessionaria e che il proprietario è il Comune. Il signor concessionario è pregato di non assumere atteggiamenti di questi tipo, altrimenti può decadere o anche peggio. Io non mi trastullo con gli ordini del giorno del gruppo consigliare del Pdl discetta come gli orchestrali sul ponte del Titanic. Ma qualcuno ha messo in mora Area 24 per pubblico servizio ? Un mese fa vi ha detto che interrompeva pulizia e servizi. La gente di Sanremo vi guarda come dei marziani. Sarebbe come se l’Amaie chiudesse le luci in città. Mi chiedo se in base al contenuto della conven-

Sanremo Nascerà a breve, il Civ del Sud Est E’ in procinto di nascere il Civ del Sud Est che raggrupperà le zone del lungomare Trento Trieste, Porto Sole e lo stesso Sud Est. L’energica Carmen Boeri, promotrice del comitato ha detto: “l’appello che lanciamo all’amministrazione è quello di far vedere che ci siamo anche noi. Noi vogliamo un confronto col comune dove vogliamo fare proposte e dare idee per lo sviluppo e il rilancio di questa zona. A gran voce, per iniziare, chiediamo più sicurezza, visto che alcuni esercenti subiscono spesso e volentieri atti di vandalismo e qualche furto, inoltre che venga presto ripristinata la luce sulla pista ciclabile”. Per chi volesse aderire al costituendo comitato, con già dieci componenti, può contattare Carmen Boeri al numero di telefono 3391731416. a.d.b.

zione ci sia la possibilità di una compartecipoazione con Area 24 con una società in house per risolvere il problema, non possiamo aspet-

tare che le piante si secchino e continuare a vedere che i cittadini passeggino al buio”. Andrea Di Blasio

La “marina” riuscirà a cambiare volto finalmente? Sanremo. Il consiglio comunale di Sanremo ha votato a maggioranza assieme a Progetto Sanremo, il documento urbanistico che prevede la nascita di un polo di cantieristica navale a capo verde, in prossimità del torrente Armea. Il Partito Democratico si è astenuto, contraria Daniela Cassini. A riguardo Marco Lupi ha detto: “Togliere i cantieri dal centro della città sarà un fatto storico. La zona prescelta, poi, per la risistemazione di quest’ultimo è ottimale. Da terra l’impatto visivo è nullo. In ultimo è un fatto estremamente positivo, da cogliere al volo, che un imprenditore investa a Sanremo. L’unica perplessità rimane sulla costruzione di porti...” In concusione, Lupi lancia un monito agli imprenditori che avranno in concessione le zone di Capo Verde:”Siate responsabili!” a.d.b.

A fuoco la casa di Boccalatte, all’interno sei clandestini Sanremo. Sei stranieri hanno rischiato di morire intossicati in una villa abbandonata a Sanremo trasformata in dormitorio per extracomunitari. Le fiamme hanno avvolto il piano interrato della residenza al civico 349 di via Martiri. L’edificio, che sorge su due livelli, appartiene al presidente del tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte, che in quella casa ha trascorso la sua infanzia. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato la tragedia. All’interno della villa, pericolante in più punti e a rischio di crollo, erano presenti cataste di libri tra un’imperante sporcizia. Gli ingressi principali della villa erano stati murati o protetti da inferriate, ma gli stranieri erano riusciti ugualmente ad entrare, arrampicandosi al primo piano e passando attraverso una finestra. Ancora incerte le cause all’origine del rogo, che potrebbero essere accidentali, magari una candela o un braciere utilizzato dagli stranieri per scaldarsi. I carabinieri non possono però escludere che l’incendio sia la vendetta della gente del quartiere esasperata dalla presenza di stranieri.

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Sanremo

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giovedì 10 febbraio 2011

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Turisti e Festival: a Sanremo c’è da pedalare! Sanremo. Immaginiamo un sabato qualunque, con il mercato settimanale in pieno svolgimento, traffico completamente in tilt, automobilisti attaccati al clacson, come se fosse la lampada di Aladino, speranzosi di vedere esaudito il desiderio di una strada scorrevole o di un “buco” almeno lontanamente simile ad un posteggio. A “condire” il tutto, aggiungiamo i vigili urbani in mezzo a incroci “strategici”, i quali dopo svariate ore passate a dirigere la circolazione, cadono in pieno marasma e si ritrovano a fare gesti inconsulti, tentando di ripristinare la viabilità di auto e moto, con cadenza regolare, e ottenendo risultati a dir poco discutibili. Purtroppo non è tutto!

Questa situazione non idilliaca, provate a catapultarla, idealmente, nel sabato in cui si svolgerà la finale del Festival della canzone italiana, e traetene le naturali conseguenze. Insomma, un’atmosfera da incubo per chiunque utilizzi abitualmente l’auto. Oltre ai sanremesi, pensiamo ai numerosi turisti, che giunti da Milano, Torino, Roma o Napoli, si ritrovano in strade, per i loro canoni, strette come vicoli, incolonnati in mezzo ad altri veicoli, e, che con il passare delle ore perdono gradualmente la fiducia di trovare un parcheggio. Beh l’incubo, molto presto, potrebbe tramutarsi in realtà. Il Festival inizierà martedì 15, anche questa gior-

Discariche abusive Arriva il “grande fratello” Lunedì gli Assessori all’Ambiente Antonio Fera e alla Viabilità Alessandro Il Grande hanno presentato un progetto di videosorveglianza, da attuare in collaborazione con la Telecom. Il punto di partenza è la volontà del Sindaco di acquisire almeno una decina di telecamere per monitorare zone diventate discariche abusive, poco sicure, o dal traffico caotico e/o pericoloso. “La Telecom – ha spiegato l’Assessore Fera - ha presentato una proposta vantaggiosa, che non prevede l’acquisto ma il noleggio di telecamere, con un canone bimestrale che si aggirerebbe intorno ai 350 euro a mezzo, costo ritenuto dai tecnici comunali giusto ed equo. La società telefonica si assumerà tutte le responsabilità di installazione, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria”. “Le immagini – ha aggiunto l’Assessore Il Grande - potranno essere visionate in tempo reale da agenti del Corpo di Polizia Municipale, ma anche da qualsiasi ufficio, scaricandole con una chiave USB”. Inoltre, le telecamere possono essere alimentate anche con l’energia solare, poichè sono dotate di pannelli solari.

Intervista all’assessore alla viabilità Il Grande sui 5 giorni di passione del traffico

Il Grande nata di mercato settimanale, e si concluderà sabato 19. Dunque cinque giorni di “passione” che potrebbero portare ad un collasso preoccupante del traffico cittadino. Proprio per i suddetti motivi, abbiamo interpellato l’assessore alla viabilità, Alessandro Il Grande, per sapere se e quali misure verranno adottate per scongiurare il “pericolo imminente”. “Al momento non pensiamo di attuare nessun tipo di intervento straordinario, non crediamo che la situazione diventi così ingestibile. Vi sarà sicuramente un impiego massiccio di agenti della polizia municipale, per cercare di rendere il più

possibile scorrevole il traffico”, ha dichiarato l’assessore. Tuttavia il problema non riguarderà solamente la viabilità, ma anche i posteggi, piaga insanabile di questi ultimi mesi per la nostra città. Abbiamo quindi chiesto, se durante il periodo festivaliero, vi fossero dei parcheggi con tariffa ridotta, o se magari per chi utilizzasse zone di sosta in luoghi più periferici, come Pian di Poma e Bussana, vi fosse un servizio navetta per portarli poi nel centro cittadino. “Crediamo che l’Rt offra un ottimo servizio”, ha affermato Il Grande “pertanto non vediamo la necessità di mettere a disposizione delle navette. Inoltre, tutti coloro che decidessero di posteggiare in zone periferiche, ma comunque vicino alla nostra pista ciclabile, potrebbero tranquillamente noleggiare una bicicletta, evitando quindi il possibile traffico congestionato”. Augurandoci che le pre-

visioni dell’assessore siano esatte, è però doverosa un’osservazione: siamo sicuri che la maggior parte dei turisti, accetti di buon grado di farsi una pedalata per raggiungere il centro città? E poi non pensate che una signora, magari un po’ anziana, con il vestito da sera, soprabito e scarpe col tacco, abbia qualche difficoltà a montare una bicicletta? Aggiungendo infine che, se i malaugurati turisti, decidessero di usufruire della pista ciclopedonale all’imbrunire, si ritroverebbero poco dopo, a seconda dei tratti, completamente al buio, poichè Area 24 ha sospeso temporaneamente l’illuminazione per mancanza di fondi. Insomma, ci ritroviamo di fronte ad un nuovo dilemma shakespeariano: dopo “essere o non essere?”, “ammuffire in mezzo al traffico o perdersi sulla pista ciclabile?” Questo è il vero problema! Alessio Pastorelli

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La scuola dei ricicloni! ognuno il proprio ruolo Ogni settimana nella scuola dei ricicloni si accumulano discrete quantità di rifiuti: avanzi vegetali della mensa, bottiglie e involucri di plastica, tovagliette e tovaglioli di carta , dopo il pranzo, e ritagli di carta in classe. Ad ognuno di questi avanzi bisogna dare una sistemazione. E’ così che ogni classe, secondo un calendario che la scuola si è dato, si occupa dello smaltimento settimanale. Dei rifiuti vegetali Vi abbiamo già detto e sapete della nostra compostiera che si avvia ad essere già pronta per darci della bella terra fertile per il giardino. Per carta e plastica, con queste fotografie intendiamo illustrare il tragitto per lo smaltimento che ogni fine settimana facciamo. Ci muoviamo dalla scuola con grossi sacchetti e arriviamo fino alle campane per carta e plastica che il comune ha sistemato nella nostra frazione. Per fortuna vicino al giardino della scuola, altrimenti che fatica! Classi seconda e quinta

Cose da sapere sull’orbettino Questa volta la primavera sta proprio arrivando...infatti nel nostro giardino abbiamo trovato il primo orbettino! L’ orbettino è da molti considerato un serpente, invece è una lucertola senza zampe! E’ un animale di forma cilindrica ; ha una pelle corazzata da squame molto dure che lo rendono molto rigido nei movimenti. Può essere lungo fino a 50 cm, anche se in genere si ferma a 35-40 cm. Il suo peso si aggira attorno ai 300-600 grammi. Trascorre gli inverni in letargo in ambienti sotterranei assieme ad altri suoi esemplari, svernando da novembre fino ad inizio primavera. L’orbettino è un animale oviparo, i piccoli vengono partoriti a tre mesi dall’accoppiamento. E’ un animale che non ha denti veleniferi ;si nutre principalmente di piccoli insetti, lumache, vermi e lombrichi .Durante le ore calde del giorno, proprio per la sua esigua necessità di calore, resta riparato in una buca,sotto un sasso o in un tronco marcescente, ed esce solo nelle ore del crepuscolo o la mattina presto per andare a caccia. E’ un animale eccezionalmente longevo .E’ stato osservato che può vivere anche oltre i 50 anni. Questa lucertola vive in molti tipi di habitat , tra qui margini di bosco, nei cespugli , nei prati, presso muri a secco,ma pure in zone urbanizzate. La sua forma cilindrica e le sue squame lisce,il tutto rinforzate da placche ossee,permettono all’orbettino di poter scavare la terra alla ricerca di cibo (lombrichi e gasteropodi) e di rifugio. Spesso possiamo osservare gli orbettini mentre si scaldano al sole , nascosti nell’erba. In quelle occasioni restiamo sorpresi dalla velocità con cui questo rettile, un po’ goffo,riesca a strisciare e a sparire nell’erba alta o sotto una pietra.

Lo sapevate che …

…il nome inglese dell’orbettino è lucertola di vetro: una leggenda infatti dice che se si agita un orbettino , questo si romperà in mille pezzi , come il vetro. Questa leggenda è vera solo in parte, in quando l’ orbettino quando è allarmato , lascia cadere la sua coda ,ed è lei che può rompersi in molti pezzi. …In Italia è assente in Sardegna. … è un animale che è visibile soprattutto dopo la pioggia . … l’ orbettino si distingue però dai serpenti per la presenza di palpebre che si chiudono. Solitamente è di colore marrone o grigio o anche rame nella parte superiore. Le femmine hanno spesso una striscia vertebrale e fianchi e ventre piuttosto scuri ; i maschi sono più uniformi , ma possono avere occasionalmente degli ocelli blu. I giovani sono fortemente colorati : dorati o argentati superiormente con fianchi , ventre e striscia vertebrale molto scuri. L’orbettino si nutre di una gran quantità di lumache , ma anche di piccoli mammiferi , uova di uccello , insetti e lombrichi. Dopo aver mangiato le lumache si libera del muco strofinando il muso sulla terra. Classe quarta

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GLI ALUNNI VISITANO LA G. PASCOLI I bambini, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno visitato i locali della scuola media Pascoli, in via Volta e corso Cavallotti, per conoscere meglio le varie opportunità offerte, prima delle iscrizioni, nell’ambito delle attività previste dal progetto Continuità. Ecco i loro commenti Secondo me le scuole medie sono un passo avanti rispetto alle elementari:tutto ciò lo so perché prima di tutto mia sorella fa 2ª media e perché un giorno siamo andati a visitare la scuola secondaria G. Pascoli e anche la scuola secondaria Italo Calvino. A me sono piaciute molto, ma non intendo dall’aspetto ma dal fascino dello studio. Infatti, quando siamo andati a visitare un’ aula erano tutti molto scherzosi, ma quando c’era da stare attenti o da studiare si mettevano a farlo .Poi, alla Pascoli ci hanno fatto visitare anche la palestra interna, la pista d’atletica e quella per il salto in lungo. Alla Calvino, ad alcuni di noi hanno fatto provare a suonare la chitarra, altri si sono cimentati nel teatro,altri ancora hanno partecipato a laboratori di scienze, d’informatica e di geografia . L’ esperienza della continuità alle scuole medie è stata molto utile e interessante. Siamo andati nella scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli, in corso Cavallotti, dove abbiamo lavorato nel laboratorio informatico con un programma di geometria(geo gebra) e uno per la costruzione della fiaba. Nella scuola media Calvino di via Volta ci hanno suddivisi in tre gruppi e ogni gruppo ha partecipato a due laboratori. I laboratori erano: musicale, artistico, geografico, informatico. Insomma, è stata un’ esperienza fantastica e utile per farci capire cosa ci aspetta il prossimo anno. A nome di tutta la classe dico che speriamo che questa esperienza si possa ripetere spesso. Viperetta è un libro scritto e illustrato da Antonio Rubino, uno scrittore cresciuto e vissuto nella periferia di Sanremo esattamente a Bajardo, morto purtroppo nel 1964. C’ è anche una lapide mai trovata finora. Il professor Martino Negri di Milano è venuto alle medie Calvino di via Volta a presentarci il libro in una nuova edizione. Ci ha fatto vedere, su un grande schermo, molte delle immagini contenute nel libro. Ci ha raccontato, poi, la storia del libro e dell’autore. Rubino ha anche disegnato un Topolino, del quale la versione originale deve valere almeno migliaia di euro. Giacomo D . e Andrea Z., 5ªB, scuola primaria Alessandro Volta

PER NON DIMENTICARE Per la Giornata della Memoria, in tutte le classi le insegnanti hanno proposto letture e riflessioni sullo sterminio avvenuto durante la seconda guerra mondiale. I bambini hanno mostrato sensibilità e interesse per un fatto storico così lontano dalla loro esperienza, ma sul quale è bene soffermarsi, e non solo in questa occasione. Di seguito alcune considerazioni: “Abbiamo letto “Paura sotto le stelle”, di Jo Hoestlandt e Johanna Kang, Castalia Edizioni. Io so che questa storia è vera, è più che vera, è verissima! Perché purtroppo queste cose succedevano a famiglie, amici e a persone che si chiedono ancora adesso perché?!? E’ per questi motivi che molti non leggono libri così, però non si può scap-

pare dalla verità! Io, e credo molti altri, dicono che hanno odiato quel momento, eppure non hanno fatto nulla. Discutendo con la classe ho capito che non tutti prendono sul serio questa cosa! La cosa che è successa a questa amicizia è grave, grave quanto la stella che ha ucciso il 90% circa della popolazione ebraica, durante la seconda guerra mondiale. E’ triste perché la stella è un simbolo più che sbagliato. Le stelle sono sogni, speranze e solo cose belle, invece l’hanno fatto diventare un simbolo di odio. Tutte quelle persone sono dovute partire verso la morte e la sofferenza per nulla!” Anna M. “Ho letto questo libro e mi ha fatto pensare al mo-

mento che hanno passato gli Ebrei ed è stato un momento di tristezza intensa per loro. Il fatto di perdere parenti ed amici solo perché sono Ebrei è inconcepibile. Ogni volta mi immagino al posto loro e mi viene un nodo al cuore. Mi sento colpevole.“ Gaia B. “Non capisco la crudeltà di certe persone... da piccola non conoscevo queste cose, ne ero completamente

all’oscuro, ma pensare che c’erano bambini più o meno piccoli come me mi fa sentire male dentro. Anche ora

non oso pensare ad adulti, anziani, ragazzi e bimbi che vengono uccisi con gas tossici solo per il fatto di essere Ebrei.” Rebecca P. “A me questa storia ha dato un po’ d’angoscia, ma è da leggere e ricordare affinché questi atti malvagi non succedano più.” Alessia Cl. “Io penso che tutto questo sia stato molto sbagliato e vorrei ricordare a tutti che questa cosa non dovrà mai più ripetersi.“ Rebecca R.

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TAGGIA Rifiuti: in pericolo anche l’oliva taggiasca? Dopo grossi dubbi sulla salute, sulla salvaguardia del territorio, sul turismo, sull’economia e sul futuro di Taggia il “caso” della discarica Ghilardi sta aprendo nuovi e, forse, imprevedibili interrogativi. I cultori dell’oliva taggiasca, chi a tavola ama ed apprezza sempre di più il suo eccezionale olio, chi vuol difendere sul serio questa etichetta, questo patrimonio storico, culturale ed economico, comincerebbero a preoccuparsi seriamente. Siano essi contadini, coltivatori, produttori, venditori, imprenditori o cittadini consumatori. Tutti, a vario titolo e con gradazioni diverse, cominciano a chiedersi se la decisione del sindaco Genduso, della sua maggioranza, dell’Ato e dell’Amministrazione Provinciale di realizzare in regione Colli, tra Arma e Taggia, in zona panoramica e ben visibile a tutti, a soli 900 metri dal mare, il mega impianto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti di

tutti i 67 comuni della provincia di Imperia, non possa in qualche modo creare ombre e possibili quanto inimmaginabili danni al prestigioso marchio ed ai prodotti di nicchia dell’oliva taggiasca, conosciuti in tutto il mondo. Forse, nel ricercare una soluzione per la spazzatura, negli anni passati, quest’aspetto non è stato tenuto nella dovuta considerazione. Oggi, però, l’allarme è scattato. Fantasie o forse il problema è reale e merita attenzione? Il Comitato tabiese ed armese, “Contro la discarica Colli-Ghilardi”, che vede tra i sostenitori Attilio Pivetta, consiglieri comunali di minoranza, militanti dei partiti di Berlusconi, Casini, Fini, indipendenti, noti imprenditori e commercianti, anche su questo fronte starebbe raccogliendo documentazioni interessanti. Il sindaco di Ceriana, Bruna Rebaudo, è sempre più determinata ad entrare in gioco. Come L’ECO aveva anticipato in esclusiva la

Rebaudo

Lombardi

Genduso

Pivetta

settimana scorsa la signora Rebaudo sarebbe disponibile ad ospitare il mega impianto dei rifiuti della provincia nel suo territorio. Dove? In Valle Armea, un chilometro oltre il cimitero ed il viadotto dell’Autofiori, in una zona disabitata, nascosta, incolta, lontano da case, coltivazioni, al termine di una strada sterrata, in una conca isolata, ricca solo di sterpaglie e cespu-

S. Benedetto senza furgari, solo falò Come ogni anno, il secondo sabato del mese di febbraio si rinnova a Taggia una delle piu’ antiche tradizioni Liguri: le celebrazioni in onore di San Benedetto. Ma questanno non è come tutti gli altri, infatti il 12 febbraio, nella notte dei fuochi di San Benedetto, una delle feste più importante del paese, mancheranno i furgari. Si è voluta fare una pausa per riflettere sul tragico incidente successo mesi fa che costò la vita a Carmine Brusco, una pausa per stipulare un regolamento che tuteli i cittadini e che faccia rispettare le norme per rendere i furgari più sicuri. I falò saranno sempre per le piazze, nelle vie a riscaldare il cuore dei taggiaschi dei visitatori, dei più curiosi. Una festa antichissima che nessun taggiasco può rinnunciare. Le celebrazioni vennero sancite nell’anno 1625 dal Parlamento cittadino, per onorare un voto fatto al Santo. Si narra che S. Benedetto, vescovo d’Albenga alla notizia dell’avvicinarsi della flotta saracena alle nostre coste ebbe l’intuizione di far costruire grandi falò nelle piazze e nei rioni di Taggia per dar l’illusione a chi arrivava dal mare che la città fosse incendiata e rasa al suolo, evitando così che la città fosse attaccata, depredata e distrutta dai saraceni. Ad oggi sono passati piu’ di tre secoli e mezzo, e per la prima volta il triste cambiamento ma sembrerebbe solo per quest’anno.. Niente furgari quindima il calore della gente di Taggia non certo mancherà.

gli, senza neppure un albero, al centro di colline alte 200-300 metri. Apparentemente un sito ideale, sotto tutti i punti di vista, location che meriterebbe senza dubbio l’attenzione e verifiche di chi, invece, forse troppo frettolosamente ha scelto la soluzione di Taggia di Colli-Ghilardi, senza tenere nel dovuto conto che questa soluzione è fortemente contrastata da un numero crescen-

te di residenti ed affezionati villeggianti. Il sindaco Genduso e la sua amministrazione intanto hanno fissato una serie di incontri con la popolazione per spiegare le proprie decisioni sulla “Emergenza rifiuti”. Il primo stasera alle 21 ad Arma a Villa Boselli,il secondo il 15 febbraio alle 21 alle Levà, il terzo il 16 a Taggia alle 21 a Palazzo Lercari. Francesco Basso

Compleanno Auguri a nonna Giuseppina per i suoi 103 anni

Gli assistenti domiciliari del comune di Taggia Aurora e Samantha augurano tanti auguri di buon compleanno alla nonnina Giuseppina Parinello nata a Tunisi il 15.02.1908 residente a Taggia, via del Piano. La signora ha quattro figli in Francia e tanti nipoti e pronipoti. Tanti auguri nonna Giuseppina.

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Speciale Festival

o d n a t t e p s A

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Spettacolo, canzoni musica, ballo e.... vinca il migliore

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Speciale Festival

Le prime due serate della 61esima edizio I Big di quest’anno affrontano canzoni introspettive, d’amore, di disagio, di rabbia, di forza. Tricarico presenta una canzone sull’Italia, dalla tanto dibattuta canzone dell’anno scorso “Italia Amore Mio” cantata da un improbabile Emanuele Filiberto, quest’anno ancora tricolore, questa volta più nel concreto visto che la canzone si intitola proprio “Tre colori”. Max Pezzali riprendendo il sound del suo gruppo 883 ci parlerà di crisi di mezza età, tanta voglia di ricominciare e prendere il bello della vita con “Il mio secondo tempo”. Luca Madonia e Battiato che nella loro canzone “L’alieno” non si parla di extraterrestri ma di uomini che non si riconoscono con la realtà, che si sentono per l’appunto “alieni” difronte al mondo. Da X Factor approda Nathalie con una canzone sognante, piena di quotidianità, “Vivo Sospesa”. Anna Oxa e Anna Tatangelo, o meglio le due Anna, nelle rispettive canzoni, se la prendono con l’uomo, lo trattano proprio male. Ne avranno i loro motivi, la Tatangelo porta la sua canzone “Bastardo” che già dal titolo si capisce tutto e la Oxa “La mia anima di uomo”. Patty Pravo parla d’amore, sia fisico che sentimentale e lo rapporta ai problemi della vita, all’economia, “Il vento e le rose”. Davide Van De Sfroos potrebbe essere riconducibile al Nino d’Angelo degli scorsi anni in veste però settentrionale. Van De Sfroos infatti canterà in dialetto lahée che è parlato sulle rive del lago di Como, proporrà “Yanez”, il mitico personaggio di Salgari rivisitato in chiave moderna. Roberto vecchioni torna a parlar d’amore con l’impronta cantautorale che solo lui può dare, la canzone è “Chiamami ancora amore”, testo pregno di passione, speranza e commozione. Emma si esibirà insieme alla band Modà, la prima arriva da Amici e i secondi sono divenuti famosi recentemente con brani pop. Emma e i Modà canteranno “Arriverà”. La Crus si esibiranno con “Io confesso”, un brano che avrebbero dovuto portare assieme a Giusy Ferreri ma che per problemi tecnici aveva dato forfait. Quest’anno la Ferreri è in competizione coi La Crus e canterà “Il mare immenso”. Al Bano interpreta il brano “Amanda è libera”, la canzone è ispirata a un fatto di cronaca molto violento, l’assassinio della ventottenne nigeriana Doris Iuta. Luca Barbarossa duetterà con Raquel Del Rosario, la canzone parla d’amore.

I Serata: 15 febbraio Sul palco dell’Ariston si esibiranno tutti i 14 cantanti della sezione Artisti, ovvero i Big. Voterà la giuria demoscopica e passeranno le prime 12 canzoni. Verranno presentati gli 8 cantanti della categoria Giovani. Gli ospiti saranno Antonella Clerici e il ballerino Miguel Angel Zotto. Antonella Clerici, conduttrice della scorsa edizione del Festival, aveva lei stesso ospitato la prima sera sul palco dell’Ariston Bonolis, conduttore dell’edizione 2009. Dato che gli ascolti erano andati bene quest’anno si è deciso di replicare: la Clerici aveva ospitato Bonolis e Morandi quest’anno ospita la Clerici. www.ecodellariviera.it


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one del Festival della canzone italiana I GIOVANI SERENA ABRAMI LONTANO DA TUTTO

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Miracolo

C’è speranza ed attesa per un ritorno al passato

ROBERTO AMADE’ COME PIOGGIA

ANANSI

IL SOLE DENTRO BTWINS MI RUBI L’AMORE

GABRIELLA FERRONE

UN PEZZO D’ESTATE

RAPHAEL GUALAZZI

FOLLIA D’AMORE

MARCO MENICHINI

TRA TEGOLE E CIELO

“Chissà che dal cilindro dell’Ariston non spunti un nuovo “Ramazzotti”. In attesa di ascoltare le nuove ugole del panorama canoro, un grosso inbocca al lupo a tutti”

II Serata: 16 febbraio Verranno eseguite le 12 canzoni dei Big rimasti in gara e passeranno le 10 più votate. In gara 4 canzoni dei giovani che si affronteranno in una battaglia all’ultima nota, voterà sia l’orchestra che il televoto. Delle 4 canzoni dei giovani passeranno le due più votate. www.ecodellariviera.it


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giovedì 10 febbraio 2011

Chi vincerà il Festival di Sanremo del 2011?

I cantanti provenienti dai reality in pole, ecco il giudizio di alcuni sanremesi

Rizzo

Di Maggio

Costantino

Tulipanti

Tra cinque giorni prenderà il via la kermesse canora più seguita in Italia e non solo, stiamo parlando del Festival di Sanremo, giunto ormai alla sua 61° edizione. Quest’anno sarà condotto da Gianni Morandi con la partecipazione delle bellissime donne dello showbuisness italiano, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, e del duetto comico delle ‘iene’, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Al Festival troveremo cantanti del calibro di Anna Oxa, Al Bano, Max Pezzali, Roberto Vecchioni, Franco Battiato e tanti altri. Spinti da molta curiosità, abbiamo interpellato alcuni sanremesi, chiedendo a loro chi sarà il vincitore del Festival di Sanremo. Secondo Giuseppe Rizzo il Festival verrà vinto da Emma e i Modà: “Secondo me vinceranno loro perché sono giovani e la loro canzone sarà frizzante. Un gruppo e un’artista che visti all’opera hanno regalato buona musica adatta ad un pubblico giovane, un modo per ‘svecchiare’ il Festival”. Jay Di Maggio fa il tifo per la giovane Serena Abrami di ‘X Factor’ e per Max Pezzali: “Mi piace molto Serena Abrami e spero che vinca nella catego-

ria dei giovani, perché la sua voce mi emoziona moltissimo. Invece, nella categoria dei ‘big’, mi auguro che Max Pezzali con la sua canzone ‘Il mio secondo tempo’, vinca più per un fatto ‘sentimentale’, visto che con le sue canzoni degli 883 ci sono cresciuto ed ho dei bei ricordi”. Secondo Marco Costantino, al Festival, trionferà la politica del televoto:“Sono convinto che anche quest’anno, come è successo nelle edizioni precedenti, il Festival sarà vinto da un cantante proveniente da un reality show. Nathalie di X Factor potrebbe aggiudicarsi la vittoria, grazie al corposo invio di sms da parte dei fan adolescenti, valevoli come voti a favore dell’artista creata dalla tv”. Controcorrente è, invece, Simone Tulipanti: “Secondo me il Festival, l’hanno vinto Luca e Paolo. Sono due grandi, e la loro irresistibile comicità sarà sicuramente meglio delle canzoni che verranno

“I fatti vostri” in onda dalla città dei fiori “Aspettando Sanremo ..” e’ il tema che caratterizza la settimana de ‘’I Fatti Vostri’’, in onda dal lunedì al sabato, alle 11.00 su Rai2. Giancarlo Magalli, Adriana Volpe, Marcello Cirillo e Paolo Fox ospitano per tutta la settimana alcuni cantanti che hanno partecipato a vecchie edizioni del Festival di Sanremo. Ogni artista proporra’ un suo successo sanremese, e, in coppia con Marcello Cirillo, un altro brano tratto dal repertorio del Festival di Sanremo. Si inizia lunedi’ con Annalisa Minetti. Nel corso della settimana ci saranno, tra gli altri, Robertino, Bruno Filippini, e Tony Dallara.

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cantate al Festival. Inoltre mi auguro che, come l’anno scorso, faccia una comparsata a Sanremo il grande Pino Scotto, vera e propria anima del rock italiano”. Questi alcuni commenti di sanremesi che sono stati interpellati su uno degli eventi più importanti a livello nazionale e canoro. Quest’anno, rispetto agli ultimi cinque anni, la qualità degli artisti in gara è migliorata, vedi la partecipazione di cantautori da ‘Tenco’ come Vecchioni e Battiato, ma gli enfant prodige dei reality show sono sempre in agguato. Emma Marrone di ‘Amici’, Nathalie di X Factor, potrebbero giocarsi il primo posto in palio alla kermesse per via del televoto e della forza persuasiva della

televisione. In ogni caso, ci auguriamo che i veri vincitori siano le canzoni e la città di Sanremo, dove il Festival è un fiore all’occhiello davvero invidiabile, e un volano per il turismo nostrano, davvero non indifferente. Per quanto riguarda la movida festivaliera, i siti da tenere sotto la lente di ingrandimento sono piazza Bresca, piazza Sardi, il Palafiori, il Morgana, e ovviamente il teatro Ariston dal lato di via Roma e via Matteotti. Sulla conduzione del ‘ragazzo’ Gianni Morandi c’è molta fiducia, siamo sicuri che non sbaglierà e renderà questa edizione numero sessantuno del Festival davvero indimenticabile… Andrea Di Blasio

PROMOZIONE

A e 10,00

PIZZA + BIBITA O VINO + CAFFE‛ + DESSERT


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giovedì 10 febbraio 2011

Adel Elhag

Gina Grisi A pochi giorni dal più grande evento della città di Sanremo, il Festival della Canzone Italiana, scatta il conto alla rovescia per ammirare il teatro dell’Ariston nella sua veste migliore. Evento unico, importantissimo, straordinaria passerella che ogni anno dà a Sanremo grande pubblicità. Cosa ne pensano i commercianti di Sanremo della manifestazione canora? Porta un po’ di gente od ogni anno va sempre peggiorando? “Sicuramente è un evento che porta moltissima gente, noi come negozio di abbigliamento però non

Giusy Fauzia

Veronica Caputo e Francesco La Cola

Tiziana Manco e Liliana Laura

Il festival fa girare ancora l’economia? Il punto di vista dei commercianti matuziani

è che abbiamo più lavoro perché è difficile che chi viene per quest’occasione si compri dei vestiti – informa Giusy Fauzia di Golden Store - Chi viene a Sanremo sotto questo periodo è più interessato giustamente a vedere i cantanti, i vip, quindi avranno più gente i ristoranti, i bar e sono contenta per loro perché più gira l’economia a Sanremo più stiamo bene tutti. Questo festival promette bene, conduce Gianni Morandi ed io lo adoro, anche le vallette sono stupende”. Chi viene a Sanremo durante questo periodo ef-

fettivamente vuole gustarsi la parte più bella, ovvero andare a caccia di vip, ma questo non dovrebbe far girare l’economia in modo vertiginoso? “Il problema di adesso è che vip per la strada non ci sono, nel mio negozio venivano Albano, Pippo Baudo, ora più nessuno – spiega Adel Elhag dell’Inferno – questo per la sicurezza. Dopo l’11 settembre c’è stata una sorta di schizofrenia da parte dei personaggi famosi, possibili attentatori dappertutto; secondo me non si fanno vedere per strada, non perché non vogliono essere disturbati e presi di mira da paparazzi (l’hanno sempre fatto), ma proprio perché hanno paura o sono legati alle normative sulla sicurezza. Vi ricordate, i vip una volta li incontravi con facilità, capitava di averce-

li naso a naso. Ora questo succede davvero raramente, o sai dove andare o li vedrai solo per pura fortuna”. Certo, se un vip entra proprio nel tuo negozio, quella sì che è una grande pubblicità. “Noi non lavoriamo di più durante il Festival, siamo un negozio di dolciumi ma capita che la Rai ci chieda di soddisfare i gusti dei cantanti e su commissione gli facciamo avere i dolcetti richiesti - dice Liliana Laura assieme a Tiziana Manco di Maga Verde – quindi non ci lamentiamo, il Festival comunque porta lavoro e ce ne fossero a Sanremo di manifestazioni così”. Martedì 15 febbraio il gran giorno... “Come periodo era meglio l’anno scorso, quest’anno il festival cade troppo presto – avvisa Gina

Grisi di Replay – comunque credo che verrà lo stesso un po’ di gente. Quest’anno poi con due vallette come Belen e Canalis il successo sarà assicurato. Durante il festival un pochino più di gente c’è che entra nel negozio, ma per l’appunto solo un poco di più. Sono contenta che quest’anno ci sia di nuovo La Tatangelo, l’adoro, poi adesso che fa X Factor lei mi piace ancora di più”. “E’ positivo che ci sia tanta gente, noi non ci lamentiamo – spiega Francesco La Cola con Veronica Caputo di Franco Collection – il Festival porta sicuramente più gente, e quello di adesso ancor più di prima: il fatto che la Rai includa nel programma anche cantanti di Amici e X Factor fa in modo che la kermess sia più vista da tutti. Questo è positivo”. Francesco Basso

Roberto Vecchioni indosserà lo smoking... Roberto Vecchioni al festival di Sanremo indossera’ il primo smoking targato Pirelli PZero. Per la straordinaria partecipazione del cantautore a Sanremo, con il brano “Chiamami sempre amore”, il brand ha messo a punto mise su misura. Sul palco si presentera’ in jeans neri di cotone termoincollato e T-shirt. A spezzarli, un blazer grigio con paramonture. Ma soprattutto, il primo tuxedo Pirelli PZero in lana inglese. Il capo e’ stato studiato per la serata sui 150 anni dell’Unita’ d’Italia.

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giovedì 10 febbraio 2011

Niente fiori sul palco, solo qualche bouquet.. La polemica

Festival: vetrina di primo livello non sfruttata

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l countdown per l’inizio della 61° edizione del Festival di Sanremo, sta per terminare. Martedì 15 febbraio, infatti, avrà inizio la kermesse canora e finalmente potremo scoprire come se la cava la squadra di Morandi nella conduzione dello spettacolo. Soprattutto siamo curiosi di comprendere se i rapporti tra Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez sono così tesi, come hanno raccontato negli scorsi giorni, oppure se si tratta dell’ennesimo pettegolezzo creato a tavolino. Infine, potremo ascoltare le vere protagoniste del Festival, ovvero le canzoni in gara. Senza scordare i vari ospiti e super ospiti, le sorprese positive che possono giungere dai giovani cantanti in gara e le gags delle due “iene” Luca e Paolo. Insomma, di carne al fuoco ce n’è abbastanza, e non resta che attendere l’inizio per vedere esauditi, a poco a poco, i nostri interrogativi, le nostre aspettative, i nostri interessi. Oltre a tutto questo però, vi è un argomento, che a noi sanremesi e sanremaschi, sta molto a cuore. Si tratta dell’impiego degli ormai famigerati (almeno per la Rai) fiori di Sanremo sul palco dell’Ariston. Un tema che da sempre ha fatto discutere, andando a creare due “fazioni” ben distinte: da una parte chi voleva cascate di fiori sul palco, essendo il simbolo

Banaudo

Di Meco

della città, nonché, almeno un tempo, principale risorsa del ponente ligure; dall’altra chi, per scelte scenografiche, o per altri motivi, ignoti ai più, cercava di limitarne la presenza il più possibile. Tra queste due a fare il “Don Abbondio” della contesa, vi è l’amministrazione comunale, che anno dopo anno decide di assecondare le pretese di una o dell’altra parte. E quest’anno chi la spunterà? Per averne un’idea abbiamo chiesto all’assessore al turismo, Di Meco: “Per quanto riguarda l’impiego dei fiori al Festival, dovrebbe essere più o meno come l’anno scorso. Quindi, vi saranno dei bouquet da consegnare ai vari ospiti, durante il susseguirsi delle serate. Lo scenografo Castelli, già l’anno precedente aveva fatto un ottimo lavoro, e per quanto riguarda la sponsorizzazione dei fiori ne eravamo rimasti assolutamente entusiasti”. In definitiva, anche quest’anno i fiori sul palco sanremese non ci saranno, ma faranno solo qualche “comparsata” sotto forma di bouquet. Però, queste composizioni da chi vengono create e con quale criterio sono scelti i designer? A risponderci è stato il presidente dell’Ucflor Cristina Ba-

naudo e il direttore, sempre della cooperativa floricola, Marco Bernardi: “Durante il Festival dei Fiori, lo scorso anno organizzato a Venaria Reale, presso la reggia di Venaria, vi sono al suo interno vari tipi di concorsi, tra questi il “Bouquet Sanremo”. Si tratta di un concorso a livello nazionale, dove il fioraio vincitore ha l’opportunità di essere l’unico ideatore e realizzatore dei bouquet che verranno offerti sul palco dell’Ariston. Noi dell’Ucflor diamo solo indicazioni su quale tipologia di fiori utilizzare per i bouquet che saranno presenti al Festival della canzone. Per quanto riguarda la presenza di fiori o meno nella scenografia del palco, non è di nostra competenza, bensì riguardano accordi tra il Comune e la Rai”. Quest’anno, ad esempio, le composizioni floreali verranno ideate e create da una fiorista di Bucine, nella provincia di Arezzo in Toscana. Traendo le conclusioni, sul palco dell’Ariston, i pochi fiori che vedremo di sfuggita, molto probabil fondi mente non avranno nulla da spartire con la nostra città. Alessio Pastorelli

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I fioristi si lamentano, ma per l’assessore Di Meco è tutto ok! Guglielmi

Fiumara

Il parere dei fiorai...

...e quello dei vivaisti

Sicuramente una brutta sconfitta per i fiorai e floricoltori del nostro territorio come ci racconta Ida Guglielmi, proprietaria dello storico negozio di fiori “Sanremo Fiorita”. “Ogni anno combattiamo per avere più fiori sul palco del Festival, ed invece è sempre peggio. Quella della scenografia è solamente una scusa. Se ci dicessero che tipo di fiori vogliono, quale forma dovrebbe avere la composizione, e quali colori, noi riusciremo comunque ad accontentarli. Di certo non credo che dei fiori possano danneggiare una scenografia, anzi. A nostro avviso dovrebbe essere l’amministrazione a puntare maggiormente i piedi e ad imporre la presenza dei fiori sul palco, ma a quanto pare a nessuno interessa”. La signora Guglielmi è un fiume in piena e continua stizzita: “Vi pare logico che durante il concerto di capodanno a Vienna, il palco sia ricoperto di fiori, mentre qui, in quella che è la città dei fiori, non se ne veda nemmeno uno? Il Festival è una vetrina troppo importante per pubblicizzare i nostri prodotti, non dobbiamo rinunciarci”. A.P.

Dello stesso parere anche il vivaista Roberto Fiumara: “Fiori e palco del Festival, dovrebbe essere un legame inscindibile. Chi pensa a Sanremo non può non immaginare i fiori che crescono rigogliosi sulle sue colline. Durante il Festival, una vetrina di primo livello, si dovrebbero promuovere al massimo i prodotti di una floricoltura, che nonostante la crisi degli ultimi anni, continua, tra mille problemi, ad essere la forza promotrice dell’economia locale. È inutile parlare di scenografie avvenieristiche, una miriade di lampadine non illumineranno mai un palco quanto potrebbero invece farlo uno sciame di boccioli variopinti”. Il parere dei professionisti del settore è chiaro, ciò che ci lascia interdetti è per quale motivo, i vari fioristi del nostro territorio, dell’intera Liguria, non abbiano partecipato al concorso “Bouquet Sanremo” per aggiudicarsi la possibilità di realizzare le composizioni presenti al Festival. Del resto se non compri il biglietto, non vincerai mai la lotteria! A.P.

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Speciale Festival

L’Eco della Riviera

giovedì 10 febbraio 2011

Tuttogossip: le indiscrezioni del Festival 2011 Gli abiti delle madrine E’ oggetto di grande curiosità il look che sfoggeranno le due madrine di Sanremo. Belen che sfoggerà un modello Moschino ancora top secret, uno Fendi che si vociferà sarà superscollato e alcuni modelli a sorpresa del giovane Fausto Puglisi, stilista scoperto da Dolce e Gabbana. Intanto però possiamo già ammirare la Rodriguez in tv nello spot pubblicitario che preannuncia l’arrivo del Festival. Elisabetta Canalis vestirà Cavalli, Westwood e Armani, Versace e Emilio Pucci. Dai bozzetti che trovate in gallery, possiamo ammirare il modello in candido bianco con spacco vertiginoso e corpetto in ricami di cristallo, disegnato da Versace, mentre la vedremo con una mise dal sapore retrò, con un modello dalla gonna ampia grazie a Westwood.

Canalis vs Rodriguez? Grande attesa per le due vallette di Gianni Morandi, le bellissime Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. Le due si odiano? La Canalis calca le scene da più anni, la Belen è emersa subito, c’è rivalità fra le due. Sembrerebbe di no, anzi parrebbero molto affiatate, non si calpestano i piedi e sono due bellezze che vanno molto d’accordo: entrambi brune, simpatiche, estroverse e mozzafiato.

Morandi e Belen jogging insieme

Corona a Sanremo? Corona, il fidasnzato paparazzo di Belen dichiara: «Mi è stato vietato di andare a Sanremo perché sono indagato, ma come sappiamo in Italia gli indagati non sono condannati e sono innocente per la legge”. E sulla presunta gravidanza di Belen ha aggiunto: «Non è assolutamente vero che io e Belen aspettiamo un figlio».

Avvistamenti vip sul lungomare di Sanremo e sulla ciclabile, Belen Rodriguez e Gianni Morandi corrono insieme, si tengono in forma facendo jogging. Di mattina presto fanno sport, si preparano al grande sforzo agonistico che sarà condurre il Festival di Sanremo: conduzione che porta non una poca dose di ansia e per questo bisogna tenersi in forma. Volete correre con loro?

Al Conad le canzoni sono in “mostra”

Franco Lupi Per la città di Sanremo e per noi sanremesi, il Festival della canzone, oltre ad essere il più importante evento cittadino, è una vera e propria atmosfera, che regala alla città un aurea di festa, di fermento, di euforia. Il centro si “addobba” per l’appuntamento tanto atteso e lo stesso fanno i vari negozi e boutique. Uno su tutti il supermercato Conad di via Pietro Agosti. Per l’occasione, infatti, la scalinata all’ingresso del supermercato, si abbellisce e si arricchisce ulteriormente esponendo dei simpatici e altrettanto affascinanti quadri, che rappresentano le canzoni vincitrici delle passate edizioni del festival. Un modo originale per trasferire le emozioni della musica e delle canzoni su tela, canzoni che per molti rappresentano anche un po’ le tappe della propria vita. “Un’iniziativa nata proprio per questo Festival e rivolta ai nostri affezionati clienti - ci racconta Franco Lupi, gestore e patron di tre avviatissimi supermercati Conad a Sanremo - tutti i dipinti portano la firma dell’artista Patrizia Pastor, la quale nei prossimi giorni abbellirà ulteriormente questo spazio, con altri quadri sempre dello stesso tema: le canzoni!”. A.P.

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Ventimiglia

L’Eco della Riviera

giovedì 10 febbraio 2011

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VENTIMIGLIA Tito Giro e Moio, lanciano la sfida a “re” Scullino Durissime critiche al sindaco e a Prestileo. La campagna elettorale è già iniziata Ventimiglia. E’ partita ufficialmente martedì la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Ventimiglia, con presentazione della lista civica guidata dai due ex assessori della giunta Scullino Tito Giro e Vincenzo Moio. Nell’occasione, dove si sono illustrate le linee programmatiche della lista, si è letteralmente sparato a zero sull’amministrazione cittadina di centro destra, soprattutto nei confronti del primo cittadino Scullino. Vincenzo Moio ha detto: “ormai ci stiamo preparando per le elezioni comunali, con Giro candidato sindaco. La mia candidatura non è assolutamente un segno di rivalsa nei confronti di Scullino che stimo ma non lo considero un buon politico. Noi vogliamo dare il nostro contributo sotto ogni punto di vista”. Ha aggiunto, il candidato sindaco Tito Giro: “stiamo costituendo un gruppo formato da persone della società civile, le quali vedono quest’amministrazione immobile e che non ha fatto assolutamente niente per il commercio e per lo sviluppo della città. Attualmente a Ventimiglia c’è il 12% di

Tito Giro e Vincenzo Moio persone disoccupate, non ci sono segnali di ripresa e Scullino continua a fare il ‘Berlusconino’ dicendo che tutto va bene e a fare proclami”. Personalmente arrivo dal mondo sindacale e come giustamente diceva l’ex ministro Claudio Scajola, “la politica deve essere al servizio del cittadino” ed io approvo in pieno questo pensiero”. In seguito Giro si è soffermato a lungo sulla sua vicenda amministrativa ventimigliese che l’ha portato a prendere le distanze dallo ‘Scullino pensiero’ e lo spiega senza mezzi termini. “Io - afferma Giro - uscii dalla giunta per via della incredibile decisione di far passare gli operai del comune sotto l’azienda partecipata Civitas. Un atto assurdo, al quale mi sono opposto e che mi

ha fatto uscire dalla giunta, solo perchè io ero dentro le linee amministrative. In ogni caso la città mi ha assolto e mi candido per essere un’alternativa a questo mal governo di Scullino”. E tornando a Civitas Giro ha attaccato anche il city manager, Marco Prestileo: “Questa manovra è stata sicuramente imposta dal direttore generale e non voglio parlare delle vessazioni subite dagli operai, Prestileo ha fatto il padre-padrone e ha denigrato i lavoratori sotto gli occhi della gente. Egli sta facendo il sindaco al posto di Scullino e tanti amministratori sono relegati in un angolo ma loro rimangono solo per una questione di immagine, senza dire niente o forse perchè ambiscono ad un posto nelle partecipate”. Continua lo j’accuse di

Giro: “Prestileo e Scullino sono stati incapaci di dare delle risposte concrete alla gente. Per quanto riguarda i lavori pubblici, devo dire che sono tutti da rifare ed hanno tassato pesantemente le famiglie di Ventimiglia Alta per il rifacimento delle facciate. Ci sono pensionati che vivono con 700euro al mese e 200euro, vanno per le spese imposte per le facciate”. Prosegue: “non si è presentato nessuno per gli appalti dei parcheggi e per la tesoreria comunale in cui la riscossione delle multe, ad esempio, non funziona e spesso e volentieri a chi paga viene recapitata una seconda multa come se non avesse pagato la prima. Prestileo ha fatto Ventimiglia Servizi? Beh, forse sarebbe meglio se tornasse a Vallecrosia! I cittadini devono sapere che ormai in piazza della Libertà (sede del comune nda) c’è l’università di ‘tuttologia’!” Ma le critiche non sono certo terminate qui, Giro ha puntato il dito contro la presunta incapacità amministrativa della giunta che si sarebbe fatta scappare importanti colossi industriali da destinare nella Zona Franca Urbana o accusando

il primo cittadino di aver dato il via libera a costruire nella zona di Roverino, dove sempre secondo Giro, alcuni terreni sarebbero di proprietà dello stesso Scullino. E lo stesso Giro ha concluso: “Io sarei politicamente meno arrogante di lui!” L’ex vice sindaco Moio ha concluso la conferenza stampa con ulteriori critiche al sindaco: “Scullino si vende bene ma è il peggiore. Per caso voi avete visto qualche cantiere? No, la città è ferma si fanno solo chiacchiere per illudere la gente”. E sulle possibili alleanze Moio ha evidenziato: “il nostro gruppo è aperto a tutti, abbiamo già preso contatti, l’importante è trovare le giuste convergenze. In ogni caso sottolineo che non mi candiderò per il consiglio comunale ma darò una mano all’amico Tito Giro”. Sull’ingresso dell’Udc in maggioranza, Moio ha affermato: “l’alleanza in consiglio con l’Udc è un gran segno di debolezza, si iniziano a presagire tempi duri per il centro destra ventimigliese, visto che alcuni assessori e consiglieri sarebbero pronti a passare nelle nostre fila...” Andrea Di Blasio

Ponte sul Nervia: il commento di Raschiotti e Ventrella Ventimiglia. Lunedì in comune a Ventimiglia, si è svolta la conferenza stampa in cui il sindaco di Camporosso, Tiziana Civardi, ha espresso il proprio parere favorevole alla realizzazione del ponte tra Ventimiglia e Camporosso. Già settimana scorsa il progetto preliminare aveva avuto fumata bianca dal consiglio comunale della città di confine. A margine

dell’ok dell’amministrazione di Camporosso, abbiamo chiesto a due consiglieri di maggioranza e opposizione di Ventmiglia, Franco Ventrella capogruppo del Pdl e Pietro Raschiotti capogruppo di Ventimiglia Nuova, un commento. Ventrella ha detto: “Per il tratto di nostra competenza, noi avevamo dato mercoledì il via libera in consiglio comunale. In

ogni caso la decisione positiva di Camporosso ci rende soddisfatti, in ogni caso è bene ricordare che il ponte a monte insiste tutto su Camporosso. Un contributo importante che migliorerà la futura viabilità tra le due città vicine e non solo”. Ancora Ventrella: “sul ponte costiero, ovvero la passerella, ci sono ancora alcuni aspetti tecnici da defi-

Raschiotti nire visto che per ora si tratta del progetto preliminare. Sono sicuro che nel progetto definitivo ci sarà una leggera variazione a monte, come giusto che sia”. Raschiotti, invece: “il comune di Camporosso ha espresso la sua idea. Ma a mio avviso manca una pianificazione urba-

Ventrella nistica e territoriale, sarebbe stato opportuno uno studio organico oltre ad un necessario parere di un urbanista. Senza uno studio ben preciso non so dire se, il progetto sia migliore o peggiore e comunque questo tipo di scelte le devono fare gli urbanisti e non i politici...” a.d.b.

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